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5/12/2018 Aboriginoil,olio di emù - slidepdf.com
http://slidepdf.com/reader/full/aboriginoilolio-di-emu 1/5
Aboriginoil per la cura del corpo e dei capelli, L 'olio dei
nativi australiani
L'olio dei nativi australiani : un percorso personale
Cos'è un Emù
Allevamento dell'Emù
Lavorazione dell'Emù
Quali sono gli ingredienti attivi dell'olio di Emù
Proprietà terapeutiche e cosmetiche dell'olio di Emù
Ferite Epiteliatizzate
Anti.infiammatorio - artrite L'olio di Emù per via orale
L'olio dei Nativi Australiani : un percorso personale
Dopo aver visto un gruppo di danzatori aborigeni nella mia città natale, sulla
Costa d'Oro in Australia, alcuni anni fa, ho deciso che desideravo essere in grado
di suonare il didgeridoo.
Sono quindi andato ad acquistare il mio primo strumento ed ho cercato di trarne
un suono, qualsiasi suono, il che costituisce una sfida assai più ardua di quanto si
possa immaginare.
Lo sforzo ancora maggiore, quando si riesca a far uscire dei suoni dallo
strumento, è di comprendere in quale modo far circolare il fiato.
A questo punto del mio percorso per controllare questo strumento musicale fra i
più primitivi, la mia famiglia ed i miei amici mi hanno imposto di avere un
istruttore.
Sebbene riconoscessi la necessità di avere un istruttore, non sapevo in quale
modo trovarlo nella versione australiana della spiaggia di Malibu.
A questo punto entrò in gioco il destino e solo due settimane dopo che avevoammesso di aver bisogno di un istruttore qualcuno bussò alla mia porta e sulla
soglia vidi il più nero, e splendido aborigeno sul quale avessi mai posato lo
sguardo.
In effetti non si trattava soltanto di un aborigeno, il cui nome pare fosse Jacko,
ma si trattava di un musicista ed artista di grande talento e molto noto
La storia personale di Jacko è una vera epopea dalla quale sono stato ammaliato
per molte ore durante le quali mi ha raccontato in quale modo egli, e tut ti i
bambini della sua tribù, erano stati presi dai missionari quando egli aveva circa 11
anni (non conosce la propria età) alla distanza di 2000 km., per essere allevati
dagli stessi missionari, e in quale modo egli stesso e due suoi amici, in quella
stessa prima notte, scapparono per cercare di ritornare alle proprie famiglie.
Viaggiarono di notte e dormirono di giorno, nel calore soffocante del deserto
australiano.
Questi tre ragazzini impiegarono due stagioni delle piogge per trovare la loro
strada per ritornare alla loro t ribù nel territorio di Arnhem.
Nella mia qualità di bianco anglosassone, la cui tribù aveva inflitto a Jacko ed
alla sua gente questo dolore, me ne sono, come minimo, vergognato moltissimo.
E inoltre non riuscivo a smettere di meravigliarmi di queste gesta di sopravvivenza
di questi ragazzi: non avrei potuto io stesso immaginare in quale modo io, ad 11anni, sarei potuto sopravvivere un solo giorno in tali condizioni estreme!
Jacko non era disgustato da quanto era accaduto ed era assai incline ad accettare
l'aiuto che la vita gli aveva dato.
Aveva poi continuato la propria vita ed era occupato a promuovere attivamente le
regole basilari di igiene e salute alle diverse comunità Aborigene che si trovavano
nel territorio di Arnhem.
E così mi ha insegnato in quale modo far circolare il respiro nel mio didgeridoo.
Un'altra importante lezione che mi ha impartito quel giorno è stata relativamente
alle assolutamente sorprendenti proprietà cicatrizzatrici dell'olio d i Emù.
La sera prima avevo superato con un salto un falò sulla spiaggia e come risultato
mi ero ustionato malamente un piede.
In effetti avevo ustioni di terzo grado e tutti ritenevano, unanimamente, che sarei
dovuto andare in ospedale per far curare l'ustione.
Io ritenevo che, essendo un attivo promotore ed un seguace delle terapie
olistiche, era mio dovere curarmi naturalmente: dovevo mettere in pratica le
teorie che enunciavo!
Ho iniziato, quindi, ad usare l'Aloe Vera e già questo ha ridotto notevolmente il
dolore ottenebrante che stavo provando.
Jacko ha guardato le mie ferite ed ha scosso la testa!
Con un gesto quasi magico mi ha consegnato un piccolo vasetto che conteneva
quello che sembrava essere un unguento di colore bianco che ha poi distribuito
abbondantemente sull'ustione.
Invece di svenire per il dolore, come mi aspettavo, ho sentito un sollievo
immediato.
Jaco mi ha consegnato il vasetto e mi ha detto che conteneva olio di Emù che
proveniva da casa sua, che lo aveva fatto lui stesso e che avrei dovuto continuare
a metterlo sul mio piede senza necessità di alcun tipo di bendaggio o protezione.
Mi ha anche detto che l'olio di Emù veniva usato dai suoi antenati come potente
cicatrizzante.
Non potevo credere al miglioramento che l'olio aveva apportato alla mia ferita ed
entro dieci giorni il mio piede era completamente cicatrizzato ed in modo tale che
io stesso non sarei stato in grado di indicare il punto dell'ustione: una cosa
inaudita per un'ustione di terzo grado!!
Questa mio incontro con questo importantissimo rimedio mi ha avviato su di un percorso di ricerca relativo all'olio di emù e si è trattato di un percorso sempre
ricco di scoperte: un percorso che desidero condividere con voi!!
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Cos'è un Emù
Secondo quanto descritto da Whitehouse, Turner, Davisd e Roberts
dell'Università di Queensland, divisione di medicina, e del Princess Alexandra
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Hospital in una relazione apparsa in Inflammopharmacology. 1998 :118 "L'Emù,
Dromaius novae-hollandiae è un uccello selvatico, grande, incapace di volare,
indigeno dell'Australia ed attualmente allevato in Australia, Canada, E uropa ed
USA. Gli aborigeni nativi ed i primi abitanti bianchi dell'Australia usavano
massaggiare il corpo con il grasso liquefatto ottenuto dallo stesso per facilitare la
rimarginazione delle ferite ed alleviare il dolore e la disabilità derivanti da
parecchie malattie muscolo-scheletriche."
L'Emù è un membro della famiglia dei ratiti come lo è lo struzzo dell'Africa.
Un uccello adulto (dell'età di 15 mesi) pesa circa 45 chili e può avere su di sé
circa 10 chilogrammi di grasso.
Il deposito di grasso si trova attorno alla sella dell'uccello ed agisce quale sua
protezione dal violento sole australiano.
In natura l'Emù accumula il grasso nel proprio corpo durante i mesi estivi per
usarlo quale fonte di energia durante la stagione invernale destinata alla
riproduzione. Infatti in tale periodo l'Emù si alimenta a stento e quindi fa conto
unicamente sulle proprie riserve di grasso.
Gli Emù adulti hanno sorprendenti capacità di guarigione da urti e ferite,
caratteristica insolita in natura.
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Allevamento dell'Emù
Quando il governo australiano ha consentito che l'Emù fosse allevato
commercialmente ha definito delle linee guida per l'allevamento e la lavorazione
che superano quelle relative a q ualsiasi altra operazione di tipo agricolo in quel
paese.
Dopo un'autorizzazione iniziale a prelevare un numero minimo di Emù dalla vita
selvatica per costituire un gregge per allevamento da destinare all'industria, sono
state successivamente poste delle restrizioni in merito all'ulteriore uso di Emù
selvatici.
La ricerca ha definito rapidamente una valida tecnologia di allevamento che
consentisse l'aumento esponenziale del numero di animali. In media ogni coppia
di Emù produce da 20 a 3 0 pulcini all'anno. Agli Emù utilizzati per la
riproduzione vengono riservati dei campi ricchi di erba e bene ombreggiati per
consentire loro di muoversi e di dividersi in coppie da riproduzione.
Gli allevamenti di Emù sono gestiti secondo un programma di garanzia di qualità
con stretti vincoli per quanto riguarda i recinti, le zone di popo lamento,
l'ombreggiatura e l'igiene degli animali.
Innanzitutto si effettuano controlli sul terreno di ciascun allevamento per
accertarsi dell'assenza di sostanze chimiche e di insetticidi che venivano
solitamente impiegati in passato.
Dopo l'incubazione dei pulcini di Emù, questi vengono allevati separatamente
allo scopo di proteggerli dagli elementi naturali e dai predatori. Durante i primi
mesi della loro crescita si ricorre al riscaldamento artificiale.
La loro dieta, priva di sostanze chimiche, varia durante la crescita, ma è costituita
da erbe, foraggi e granaglie.
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Lavorazione dell'Emù
L'Emù subisce la medesima lavorazione di qualsiasi altro animale allevato
commercialmente.
Un elemento importante dal punto di vista ambientale è che l'olio di Emù viene
derivato da Emù che sono trattati per la lo ro carne e non per il loro olio; in altre
parole l'olio è un sottoprodotto che verrebbe ad essere sprecato qualora non ne
fosse stato identificato un impiego.
Le strutture impiegate per la lavorazione sono controllate d al Servizio Di
Ispezione di Quarantena Australiano (AQIS) che hanno costantemente i propri
veterinari qualificati presso le strutture di lavorazione per accertare che gli
animali siano sacrificati in modo indolore e che la struttura funzioni secondo gli
standard HACCP (punto di controllo dell'analisi critica di rischio). Su tutti gli
Emù vengono effettuate controlli sia prima che dopo la morte, durante la
lavorazione.
Durante la lavorazione il grasso di Emù, che si trova principalmente nel dorso
dell'animale, separato dalla carne da un sottile strato di tessuto, viene prelevato
ed immediatamente congelato a 20°C per una conservazione di breve periodo.
La trasformazione del grasso di Emù in olio avviene attraverso un'operazione
complessa che ha lo scopo di garantire che siano conservare le speciali
caratteristiche naturale dell'olio.
L'impianto per la produzione dell'olio utilizzato dalla Australian Emu Industries
(AEI) uno dei maggiori produttori mondiali di prodotti derivati dall'Emù efornitore esclusivo della NNP e della marca Aboriginoil) è l'unica struttura al
mondo che opera seguendo le rigide linee guide della HACCP allo scopo di
garantire che il prodott o finale olio abbia un livello adatto all'olio di qualità
terapeutica ed alimentare.
Nello stabilimento di produzione il grasso viene controllato per verificare
l'assenza di materiale inerte. Esso viene quindi riscaldato alla giusta temperatura
per conservarne le benefiche sostanze antiossidanti e per scioglierlo
trasformandolo in olio.
L'olio viene quindi conservato in barili in un ambiente a temperatura controllata.
Test analitici vengono condotti allo scopo di analizzare la composizione di acidi
grassi dell'olio mentre le prove chimiche e batteriologiche ne controllano la
qualità.
Per quanto riguarda il nostro Aboriginoil lo stesso non è mai stato sottoposto, in
nessuna delle fasi del processo di raffinazione, a temperature superiori ai 30° F.
L'olio viene sterilizzato mantenendolo a 30° F in assenza di ossigeno, luce e
sostanze reattive.
Le tipiche proprietà fisiche per l'Aboriginoil lo rendono a 20° C u na crema
bianca semisolida. A 60° C si presenta come un liquido chiaro, leggermente
paglierino, privo di odore.
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Quali sono gli ingredienti attivi dell'olio di Emù?
Se ci riferiamo al grafico sotto riportato rileviamo che l'olio di Emù è un lipide
eccezionale, triglicerico quasi al 100%, con carenza di fosfolipidi e quindi con
eccellente livello di penetrazione nella pelle.
Esso contiene Omega 3 e 6 con una composizione di acidi grassi essenziali (EFA)
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il che corrisponde alla pelle umana.
L'analisi del nostro Aboriginoil di Emù rivela il seguente profilo di acidi grassi:
Principali acidi grassi Contenuto medio in percentuale
C 14:0 miristico 0.4
C 16:0 palmitico 20.0C 16:1 palmitoleico 4.0
C 18:0 stearico 7.0
C 18:1 oleico 49.0
C 18:2 linoleico 14.0
C 18:3 linoleico 3.0
L'olio di Emù è una ricca fonte di vitamine naturali, particolarmente delle
vitamine A ed E nonché di minerali, acidi grassi, lecitina, antiossidanti naturali ed
altri ingredienti che favoriscono la guarigione e la salute in genere.
Come si può vedere dal profilo di acidi grassi sopra riportato l'olio di Emù
contiene gli acidi grassi omega 3 e 6. Quelli omega 3 sono sotto forma di acido
linoleico (LNA C18:3 W3) che nell'organismo produce naturalmente gli altri
importanti acidi grassi che si trovano nell'olio di pesce.
Nell'edizione dell'Ottobre 1999 di Emu today and tomorrow (l'Emù oggi e
domani) il dr. Leigh Hopkins che è consulente farmaceutico e professore di
clinica farmaceutica rileva che un problema che l'industria dell'olio di Emù si
trova ad affrontare deriva dalla spiegazione del perché l'olio aiuti ad alleviare
varie patologie!
Il Dr. Hopkins dice "e quei meccanismi maggiormente fondamentali sono in realtà
meccanismi nutritivi di base dei grassi contenuti nell'olio di Emù. I rapporti dei
grassi nell'olio di Emù sono critici per la normalizzazione dei processi di
cicatrizzazione. Io non desidero isolare un solo grasso, il che sarebbe
probabilmente errato, in quanto nell'olio di Emù vi è p iù di una composizione di
grassi (linoleico, oleico, palmitico, stearico, palmitoleico) oppure un rapporto di
grassi saturi verso grassi insaturi o qualche altro rapporto fra tutti questi grassi
piuttosto che un grasso specifico nell'olio. Se si trattasse di un grasso specifico vi
sarebbero molti modi per derivare tale grasso da altri olii, ma il rapporto di tali
grassi è probabilmente assai importante per i benefici che vediamo essere
apportati dall'olio".
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Proprietà terapeutiche e cosmetiche dell'olio di Emù
Gli Aborigeni australiani hanno attribuito all'olio di Emù le seguenti proprietà
terapeutiche e protettive::
Trattamento e linimento per le ustioni
Protettivo per la pelle e schermo solare
Rimedio per le malattie della pelle
Trattamento e linimento per le forme di artrite
Idratante della pelle
Azione ri-epitelizzante delle ferite; riduce i tessuti cicatriziali e ammorbidisce le
ferite tumefatte
La moderna ricerca ha dato convalida a tali asserzioni che noi considereremo nel
contesto delle diverse applicazioni dell'olio di Emù.
Cosmetica - Cura delle pelle, anti invecchiamento
Una delle principali società americane ha iniziato ad impiegare l'olio di Emù
nella sua gamma di prodotti cosmetici.
Secondo quanto asserito da tale gruppo, l'industria della cosmetica ha, per
decenni, creato prodotti per il viso con qualità dannose, distruttive.
Essi riferiscono che prodotti quali gli acidi alfa-idrossici (AHA), forti sostanze
abrasive per la pulizia, sostanze schiarenti ed astringenti, sono tutte sostanze che
eliminano o rimuovono ed essiccano strati di epidermide.
Questo gruppo rileva che "l'olio di Emù non depriva la pelle, non rimuove gli olii
essenziali o spella l'epidermide. Inoltre ha la capacità di apportare nutrimento
alla pelle in quanto è un morbido ricostruttore della pelle. Essendo inoltre un
eccellente veicolo tale olio convoglia altri ingredienti del prodotto al disotto
della pelle, in modo che i prodotti agiscono non solo esternamente ma anche
internamente."
Le vaste ricerche condotte sul prodotto hanno dimostrato la t otale assenza di
reazioni allergiche, rossore, irritazioni o macchie durante l'impiego dell'olio di
Emù.
Una delle principali controindicazioni per l'uso di olii nel trattamento
dell'epidermide o in cosmetologia derivava dal fatto che essi tendono solitamente
ad otturare i pori e, conseguentemente, a causare fenomeni acneici.
Le prove di comedogenicità (ossia relative all'otturazione dei pori) dell'olio di
Emù sono state condotte dal reparto di dermatologia dell'Occupational
Dermatology laboratory presso la scuola medica dell'Università del Teas nel 1.
I risultati di tali prove dimostrarono che " l'olio viene considerato allo scopo d i
indicare una sostanza che si ritiene non produca risposta comedogenica durante
l'uso umano e quindi si considera trattarsi di risultato negativo"
Sorprendentemente, nonostante il fatto che si tratta di un olio, si è dimostrato che
l'olio di Emù è una sostanza che non ottura i pori.
Le proprietà cosmetiche ed idratanti dell'olio di Emù sono state verificate dal
professor Alexander Zemtsov, assistente del dipartimento di dermatologia e
biochimica presso lo Health Science Centre della Texas Tech. University .
Il Dr. Zemtsov ha riscontrato che la proprietà di maggiore interesse dell'olio di
Emù era costituita dal fatto che lo stesso aveva un alto coefficiente di
penetrazione. "Ci che io intendo come "penetrante" è che l'olio attraversa la
barriera della pelle e si introduce direttamente nella pelle stessa il che è assai
importante ai fini sia cosmetici che farmaceutici in quanto lo stesso può
attraversare la barriera della pelle ed immettere nella pelle stessa gli ingredienti
attivi"
Egli ha inoltre spiegato di aver rilevato che l'olio di Emù è anche un ottimo
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emulsionante. Ha definito l'effetto emulsionante come "miscelabilità".
Nel 1995 è stato rilasciato un brevetto, con il numero brevetto USA 5.472.713
dal titolo "uso terapeutico dell'olio di Emù".
Uno dei riscontri di maggiore interesse elaborato nell'ambito del brevetto stesso
rivela che "segni di stiramento della pelle, quali quelli acquisiti durante la
gravidanza, possono essere evitati mediante l'applicazione dell'olio di Emù".
Inoltre l'applicazione dell'olio di Emù riduce o cancella completamente le
smagliature esistenti.
Per quanto riguarda l'invecchiamento della pelle e l'olio di Emù i signori dr.
Michael Holic e James Kinney sulla rivista "drug and cosmetic industry" del
Gennaio 1996 hanno affermato che "il medicamento topico ideale che possa
essere di aiuto alla pelle che invecchia dovrebbe avere la capacità di invertire la
caratteristica di secchezza e di desquamazione della pelle rafforzando la capacità
degli strati superiori della pelle a trattenere entro di sé l'acqua. Se il prodotto
potesse anche penetrare nell'epidermide e stimolare la crescita dell'epidermidestessa per ringiovanire la rete di rughe e potesse rafforzare lo spessore del derma,
questo prodotto sarebbe il prodotto ideale per combattere le devastazioni
dell'invecchiamento della pelle"
Si è ipotizzato che il rapporto eccezionale dei componenti insaturi C16 e C18
della pelle potesse spiegare la capacità dell'olio a miscelarsi e a distribuirsi nella
pelle. Inoltre "si ritiene che la stereochimica della metà oleica del C-18 giochi un
ruolo dominante in questa rapida trasformazione di pelle ruvida e secca in pelle
dall'aspetto morbido e sano".
Negli studi preclinici si sono fatte molte osservazioni interessanti. Una di esse è
relativa al fatto che con l'olio di Emù si è rafforzato l'effetto dei filtri solari
protettivi e si ritiene che l'olio blocchi l'assorbimento degli UVA ed UVB in modo
più deciso e quindi aumenti la durata delle proprietà protettive contro i raggi
solari.
Per i massaggiatori un elemento importante relativamente all'Aboriginoil è
costituito dal fatto che esso è non castenergico (ossia un olio organico)
consentendo così all'olio di essere massaggiato energicamente fino gli strati
profondi della pelle.
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Ferite dell'epitelio
L'olio di Emù ha dimostrato azione di riduzione delle cicatrici ed azione
anti-infiammatoria il cui vantaggio è dato dal fatto di affrettare il processo di
cicatrizzazione in caso di interventi chirurgici e di ustioni riducendo
l'infiammazione, evitando cicatrici e agendo come sedativo dei dolori.
Un'altra caratteristica è la sua sterilità ed esso può quindi essere utilizzato su
zone esposte della pelle, fatto vantaggioso per la riduzione dell'irritazione nei casi
di eczema, della cicatrice dei cheloidi; inoltre presenta vantaggi nei casi di innesti
di epidermide. In effetti il dr. Hopkins rileva, in merito all'impiego dell'olio di
Emù sulle ferite profonde, che "fa notevole impressione vedere, dopo un certo
periodo di tempo, che il sistema è totalmente rimarginato: tutto è stato
ripristinato, il muscolo, il tendine, i nervi, i vasi ematici, la pelle, tutti sono stati
guariti e sono ricresciuti. La capacità maggiormente rilevante dell'olio è che esso
sembra incoraggiare questi sistemi a lavorare tutti assieme come sono stati
progettati a fare"
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Antiinfiammatorio - Artrite
Il prof. Peter Ghosh, d irettore della ricerca presso il Sidney Royal North Shore
Hospital, ha effettuato delle prove sull'olio di Emù.
Egli rileva che : gli esperimenti di laboratorio hanno confermato che l'olio di Emù
ha la capacità di ridurre l'infiammazione delle giunture.
Su tale base si prevede che potrà ridurre il gonfiore ed il dolore associato
all'artrite.
Il Pro. Ghosh ha affermato che l'effetto anti-infiammatorio dell'olio era da
attribuirsi agli acidi grassi polinsaturi contenuti nello stesso.
A differenza di quanto accade con altri medicamenti impiegati nel trattamento
dell'artrite non si è a conoscenza di effetti collaterali.
In una relazione dal titolo "l'olio di Emù : una fonte di agenti anti-infiammatori
transdermici non tossici nella medicina degli aborigeni" i ricercatori australiani
M.W. Whitehouse, A.G. Turner, CKC Davis ed M. S. Roberts hanno effettuato
una comparazione fra l'olio di Emù ed altri olii che asseriscono di avere effetto
terapeutico sulle malattie infiammatorie, come segue:
Tipo di OlioPunteggio
artrite
Aboriginoil 93
Olio di Emù (altra marca) 69
Olio di struzzo americano 26Olio di lardo (maiale 18
Olio di pesce 15
Olio di oliva 8
Olio di semi di lino 31
Olio di enagra 31
Si fa rilevare che l'Aboriginoil è stato provato successivamente agli altri olii
elencati ma nel medesimo laboratorio ed in condizioni e con protocolli identici.
Gli autori della relazione hanno osservato che "questi risultati hanno evidenziato
che il grasso di Emù è una fonte assolutamente eccezionale per l'attività
transdermica anti-infiammatoria " Gli olii ricchi di o i linoleati, quali quelli di
semi di lino, di enagra etc. hanno dimostrato modesta efficacia.
Nel brevetto mondiale 92/84 gli inventori hanno espresso la propria convinzione
che l'attività anti-infiammatoria rilevata relativamente all'olio sia dovuta in parte
alla dieta naturale dell'Emù che è costituita da semi, bacche e piante presenti nel
"bush" australiano e che si prevede contengano una vasta gamma di carotenoidi,
vitamine, terpeni, sapogeni, flavoni ed altri componenti bioattivi che si trovano in
natura.
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L'olio di Emù per via orale
La ricerca ha chiaramente dimostrato che il contenuto in acido linoleico (18:3)
della razione triglicerica totale varia notevolmente da quasi zero ( molti uccelli di
allevamento ) fino al 20% (alcuni uccelli selvatici) riflettendo in tal modo
influenze significative della dieta basale sulla composizione dell'olio.
Effettivamente alcuni allevatori di Emù in Australia si dice che allevino gli uccelli
unicamente con pane bianco, il che ha prodo tto poi un olio di Amù
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assolutamente privo di alcun effetto terapeutico.
La Australian Emu Industries si è quindi imbarcata in un programma di
allevamento ed alimentazione circa 5 anni fa, allo scopo sia di catturare il
patrimonio genetico di quegli uccelli selvatici che producevano i più alti livelli di
anti-infiammatori, sia di ripetere la dieta degli uccelli selvatici come indicato in
precedenza.
Gli uccelli non sono allevati intensivamente e costretti in piccoli recinti ma sono
piuttosto lasciati liberi di correre liberamente su vasti spazi.
L'olio generato da q uesti uccelli è ciò che la AEI incapsula, nelle sue capsule da
1000 mg di olio puro di Emù ed ha il più alto contenuto di anti-infiammatori mai
verificato.
In effetti un altro recente brevetto USA N. 5.472.713 indica che "l'olio di Emù
viene impiegato terapeuticamente nei metodi applicati per ridurre colesterolo,
trigliceridi, e lipoproteine a bassa densità e per aumentare quelle ad alta densità".
Quale parziale riconoscimento ed apprezzamento per il fatto che gli aborigeni
australiani hanno dimostrato l'efficacia dell'olio di Emù per una gran quantità di
applicazioni medicinali per migliaia di anni ed anche in quanto desideriamo
assistere la salute degli aborigeni che vivono nelle comunità lontane, la NNP ha
costituito un fondo da gestire in Australia per assistere un giovane aborigeno che
desideri apprendere la medicina naturale ed alternativa.
Ci siamo impegnati a far sì che 5p derivanti dalla vendita di ogni prodotto
Aboriginoil siail nostro contributo a questo fondo per far realizzare tale sogno.
Mike Lehman - Giugno 2000
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