A Volte Cerchi Pietre

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A volte cerchi pietre. A volte cerchi farfalle. A volte cerchi fiori. A volte cerchi la verit. Ma ricorda sempre: la bellezza sta nel cercare, non in ci che trovi.Quella soltanto una scusa.Una volta avevo scritto che lamore non esiste, e se esiste un imbroglio: che significa amare? Ti amavo. Ti amavo al punto di non poter sopportare lidea di ferirti pur essendo tradita, e amandoti amavo i tuoi difetti, i tuoi errori, le tue bugie, le tue bruttezze, le tue contraddizioni, il tuo corpo.E forse il tuo carattere non mi piaceva, n il tuo modo di comportarti, per ti amavo di un amore pi forte del desiderio, pi cieco della gelosia: a tal punto implacabile, a tal punto inguaribile, che ormai non potevo pi concepire la vita senza te. Ne facevi parte quanto il mio respiro, le mie mani, il mio cervello e rinunciare a te era rinunciare a me stessa, ai miei sogni che erano i tuoi sogni, alle tue illusioni che erano le mie illusioni, alle tue speranze che erano le mie speranze, alla vita! E lamore esisteva, non era un imbroglio, era piuttosto una malattia, e di tale malattia potevo elencare tutti i segni, tutti i fenomeni.Se parlavo di te con gente che non ti conosceva o alla quale non interessavi, mi affannavo a spiegare quanto tu fossi straordinario geniale e grande; se passavo dinanzi a un negozio di cravatte e camice mi fermavo distinto a cercare la cravatta che ti sarebbe piaciuta. Un amore simile non era nemmeno una malattia..era un cancro! Un cancro che a poco a poco invade gli organi interni col suo moltiplicarsi di cellule, il suo plasma vischioso di male, e pi cresci e pi diventi cosciente che nessuna malattia pu arrestarlo, nessun intervento chirurgico pu asportarlo, forse sarebbe stato possibile quando era un granellino di sabbia, un chicco di riso, una vocina che grida, un amplesso mentre il vento fruscia tra i rami dolivo.Ora invece non possibile perch ti ruba ogni organo, ti divora a tal punto che non sei pi te stessa ma un impasto fuso con lui, un unico magma che pu disfarsi solo con la morte, la sua morte che sarebbe anche la tua morte, cos tu mi avevi invaso e cos tu mi stavi divorando, ammazzando.Oriana FallaciIo mi diverto ad avere trentanni, io me li bevo come un liquore i trentanni: non li appassisco in una precoce vecchiaia ciclostilata su carta carbone. Ascoltami, Cernam, White, Bean, Armstrong, Gordon, Chaffee: sono stupendi i trentanni, ed anche i trentuno, i trentadue, i trentatr, i trentaquattro, i trentacinque! Sono stupendi perch sono liberi, ribelli, fuorilegge, perch finita langoscia dellattesa, non incominciata la malinconia del declino, perch siamo lucidi, finalmente, a trentanni!Se siamo religiosi, siamo religiosi convinti. Se siamo atei, siamo atei convinti. Se siamo dubbiosi, siamo dubbiosi senza vergogna. E non temiamo le beffe dei ragazzi perch anche noi siamo giovani, non temiamo i rimproveri degli adulti perch anche noi siamo adulti. Non temiamo il peccato perch abbiamo capito che il peccato un punto di vista, non temiamo la disubbidienza perch abbiamo scoperto che la disubbidienza nobile. Non temiamo la punizione perch abbiamo concluso che non c nulla di male ad amarci se ci incontriamo, ad abbandonarci se ci perdiamo: i conti non dobbiamo pi farli con la maestra di scuola e non dobbiamo ancora farli col prete dellolio santo. Li facciamo con noi stessi e basta, col nostro dolore da grandi.Siamo un campo di grano maturo, a trentanni, non pi acerbi e non ancora secchi: la linfa scorre in noi con la pressione giusta, gonfia di vita. viva ogni nostra gioia, viva ogni nostra pena, si ride e si piange come non ci riuscir mai pi, si pensa e si capisce come non ci riuscir mai pi. Abbiamo raggiunto la cima della montagna e tutto chiaro l in cima: la strada per cui siamo saliti, la strada per cui scenderemo. Un po ansimanti e tuttavia freschi, non succeder pi di sederci nel mezzo a guardare indietro e in avanti, a meditare sulla nostra fortuna: e allora com che in voi non cos? Com che sembrate i miei padri schiacciati di paure, di tedio, di calvizie? Ma cosa vhanno fatto, cosa vi siete fatti? A quale prezzo pagate la Luna?La Luna costa cara, lo so. Costa cara a ciascuno di noi: ma nessun prezzo vale quel campo di grano, nessun prezzo vale quella cima di monte. Se lo valesse, sarebbe inutile andar sulla Luna: tanto varrebbe restarcene qui. Svegliatevi dunque, smettetela dessere cos razionali, ubbidienti, rugosi! Smettetela di perder capelli, di intristire nella vostra uguaglianza! Stracciatela la carta carbone. Ridete, piangete, sbagliate. Prendetelo a pugni quel Burocrate che guarda il cronometro. Ve lo dico con umilit, con affetto, perch vi stimo, perch vi vedo migliori di me e vorrei che foste molto migliori di me. Molto: non cos poco. O ormai troppo tardi? O il Sistema vi ha gi piegato, inghiottito? S, devesser cos.Oriana fallaci

"Se scritto che due pesci nel mare debbano incontrarsi, non servir al mare essere cento volte pi grande. Tu hai paura perch parti per un lungo viaggio; ma il pi lungo viaggio fatto dalluomo nelluniverso meno di un soffio. Il tuo cuore batte e la terra gira per trenta chilometri intorno al sole. La formica viaggia nelluniverso del giardino. Deve arrivare al rosaio, l in fondo per portare cibo alle compagne. Non ha strumenti per conoscere quella strada, una parte e va, perch questo nella sua natura." Stefano benni