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Roberto Bin
A DISCREZIONE DEL GIUDICEOrdine e disordine una prospettiva “quantistica”
1590.1.1Roberto Bin A DISCREZIONE DEL GIUDICE
La passione per le conoscenzeFrancoAngeli
La discrezionalità del giudice nell’applicazione delle leggi è un problema noto a tutti i sistemi moderni, specie ora che i giudicisi trovano ogni giorno ad applicare direttamente principi tratti dalla costituzione e persino da altri ordinamenti. Sempre più spesso le valutazioni del giudice sembrano prive di briglie, libere di svolgersi secondo convinzioni personali, piuttosto che nell’alveo dei criteri � ssati dal legislatore. Ogni sistema giuridico ha il suo metodo per scegliere e istituire i giudici, ma in nessun sistema è ammesso che essi operino in piena libertà, liberi di creare diritto a loro piacimento. Il legislatore è l’unica autorità che può vantare una piena legittimazione democratica, per cui ogni esercizio di potere pubblico che non si leghi saldamente alle sue indicazioni appare arbitrario e inaccettabile. Migliaia di libri sono stati scritti per elaborare teorie, regole e principi che dovrebbero arginare l’inevitabile discrezionalità degli interpreti delle leggi e garantire un certo grado di oggettività. Ma la � sica quantistica ci suggerisce di procedere per altra via, di inseguire altri obiettivi e di accettare una visione diversa della verità oggettiva.
Roberto Bin si è formato nell’Università di Trieste e ha insegnato in quella di Macerata. Attualmente è ordinario di Diritto costituzionale nell’Università di Ferrara. È autore di alcuni fortunati manuali universitari e di diversi libri e saggi scientifici (la sua bibliografia si può leggere in www.robertobin.it).
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LA DISCREZIONALITÀ DEL GIUDICE NON SI PUÒ ELIMINARE. MA È DAVVERO UN PROBLEMA?
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STUDI DI DIRITTO PUBBLICOCollana diretta da Roberto Bin, Fulvio Cortese e Aldo Sandulli
coordinata da Simone Penasa e Andrea Sandri
REDAZIONEFabio Di Cristina, Angela Ferrari Zumbini, Stefano Rossi
COMITATO SCIENTIFICOJean-Bernard Auby, Stefano Battini, Daniela Bifulco, RobertoCaranta, Marta Cartabia, Omar Chessa, Mario P. Chiti, PasqualeCostanzo, Antonio D’Andrea, Giacinto della Cananea, Luca De Lucia,Gianmario Demuro, Daria de Pretis, Marco Dugato, ClaudioFranchini, Thomàs Font i Llovet, Giulia Maria Labriola, Peter Leyland,Massimo Luciani, Michela Manetti, Alessandro Mangia, BarbaraMarchetti, Giuseppe Piperata, Aristide Police, Margherita Ramajoli,Roberto Romboli, Antonio Ruggeri, Sandro Stajano, Bruno Tonoletti,Aldo Travi, Michel Troper, Nicolò Zanon
La Collana promuove la rivisitazione dei paradigmi disciplinari dellematerie pubblicistiche e l’approfondimento critico delle nozioni teoricheche ne sono il fondamento, anche per verificarne la persistente ade-guatezza.A tal fine la Collana intende favorire la dialettica interdisciplinare, lacontaminazione stilistica, lo scambio di approcci e di vedute: poiché ildiritto costituzionale non può estraniarsi dall’approfondimento dellequestioni delle amministrazioni pubbliche, né l’organizzazione e il fun-zionamento di queste ultime possono ancora essere adeguatamenteindagati senza considerare l’espansione e i modi di interpretazione e digaranzia dell’effettività dei diritti inviolabili e delle libertà fondamentali.In entrambe le materie, poi, il punto di vista interno deve integrarsi nelcontesto europeo e internazionale.La Collana, oltre a pubblicare monografie scientifiche di giovani o affer-marti studiosi (STUDI E RICERCHE), presenta una sezione (MINIMAGIURIDICA) di saggi brevi destinata ad approfondimenti agili e trasversali,di carattere propriamente teorico o storico-culturale con l'obiettivo disollecitare anche gli interpreti più maturi ad illustrare le specificità che ilragionamento giuridico manifesta nello studio del diritto pubblico e lesue più recenti evoluzioni.La Collana, inoltre, si propone di assecondare l’innovazione su cui si èormai incamminata la valutazione della ricerca universitaria. La comu-nità scientifica, infatti, sente oggi l’esigenza che la valutazione non siapiù soltanto un compito riservato al sistema dei concorsi universitari,ma si diffonda come responsabilità dell’intero corpo accademico.Tutti i volumi, pertanto, saranno soggetti ad un’accurata procedura divalutazione, adeguata ai criteri fissati dalle discipline di riferimento.
I lettori che desiderano informarsi sui libri e le riviste da noi pubblicati possono consultare il nostro sito Internet: www.francoangeli.it e iscriversi nella home page
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L’opera, comprese tutte le sue parti, è tutelata dalla legge sul diritto d’autore. L’Utente nel momento in cui effettua il download dell’opera accetta tutte le condizioni della licenza d’uso dell’opera previste e
comunicate sul sito www.francoangeli.it.
5
Indice
Introduzione
Ciò che i giuristi possono impararedalla fisica moderna
Perchéhard cases -
luzione ottica
-tropia
La ruota dei criceti
Il diria dire chi è il giudice
La ruota dei criceti
Qual
Indice dei nomi
pag. 7
» 15
» 21» 27» 35» 53
» 61
» 69» 81» 93
» 101
» 109
Or-dine delle norme e disordine dei concetti (e viceversa). Per una teoria quantistica delle fonti del diritto in ll diritto costituzionale come rego-la e limite del potere. Scritti in onore di L. Carlassare
Gli effetti del diritto dell’Unione nell’ordinamento italiano e il principio di entropia Scritti in onore di F. Modugno
-Straus Institute for the Advanced Study of Law & Justice della
fellowship ---
-
--
9
Introduzione
-
2. -
tecnologie concettuali3
--
--
-atti -
to dalla maggiore o minore legittimazione democratica dei proce-dimenti legge regolamento perché
-re-
golamento-
ne). Le norme
-
-Ascesa, declino e mutazioni della ge-
rarchia delle fontiLa gerarchia delle fon-
ti del diritto. Costruzione, decostruzione, ricostruzione Ars Interpretandi
-
L’interpretazione della legge339.
10
A discrezione del giudice
le antinomiei 4
-
-
-
-
-
-
5 ---
-
-
-
La Corte costituzionale: esperienze e prospettive Attualità e attuazione della Costituzio-ne
--
Madison v. Malbury Reine Rechtslehre
11
Introduzione
---
-
---
-6 -
-7
-
6. The Curvature of Constitutional Space: What Lawyers Can Learn from Modern Physics Harv. L. Rev.
--
-
12
A discrezione del giudice
--
8
--
-
-
entropia-
impasse --
-
---
-
---
-
La gerarchia delle fonti del diritto
15
-1
-
Introduzione –
-
---
-
-
1. “Ubi pro ratione stat voluntas”: Nova Methodus Discendae Docendaequae Iurisprudentiae Il nuovo meto-do di apprendere e insegnare la giurisprudenza
-Politische Theologie, Vier Kapitel zur Lehre der Souveranität
16
A discrezione del giudice
-
-2 -
--
3 -
-
-
--
interpretative approachcommon law
one
--
circa il rapporto tra interprete e diritto.Reine Rechtslehre
17
right answer -
---
--
inside-out
outside-in over-arching
4.--
-
-
--
-
-
-
5.
Justice in RobesEssai philosophique sur les probabilités
18
A discrezione del giudice
-
---
one right answer--
6.
-
-7:
--
-
--
ro alcune:a) l’osservatore agisce all’interno del sistema osservato e ne fa
parte-
6. Ibidem.7. The Curvature of Constitutional Space
19
-
-
se ogni osservatore è parte del sistema osservato, allora – co--
8 – tutti i possibili risultati dell’osservazione pos-sono coesistere ed essere egualmente validi
--
tazioni9
-10;
c) l’osservazione determina ciò che deve essere osservato, perché il risultato di un’osservazione dipende da ciò che l’osservato-re decide di osservare. -
-
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Atomi e conoscenza Fisica quantistica e I quanti e la vita -
-
Interpretation of quantum mechanics in Wikipedia.Physics and Philosophy. The Revolution
in Modern Science -