7 STORIE - de.schiffini.comde.schiffini.com/sites/schiffini.it/files/Casaviva_novembre 2012.pdf · N° e data : 21211 - 01/11/2012 Diffusione : 210859 Pagina : 90 Periodicità : Mensile

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RITRATTI

7 STORIE DI DOLCE QUOTIDIANITA

Artisti , giornalisti ,impiegati , chef

, designer , galleristi ,imprenditori e food blogger si raccontano .Nell '

ambiente che meglio di ogni altro riesce a svelare segreti e passioni di ognuno : la cucina

Di Rosa Tessa Foto di Helenio Barbetta

Quando ho messo su casa il mio

interesse principale era focalizzato sulla cucina : doveva

essere importante ,spaziosa ,

funzionale » , racconta Francesca Brambilla

( nella foto qui sopra ) ,pescarese , di

professione bancaria e con una grande passione per il food . La soluzione giusta per lei : una grande isola che fosse un perfetto piano di lavoro per sperimentare ricette e

,

contemporaneamente , per chiacchierare con gli amici

guardandoli in faccia e non dando loro le spalle come sempre suc- segue ,

Lacomposizione a parete

, dietro alla padrona di casa che cucina , contiene la dispensa ,

due forni ad altezza occhi e il frigorifero : è il modello Simona di Lube con ante in laminato bianco.

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Sedutealte , basse ,

per tutti i gusti e di tutti i colori : è il mix giusto per ottenere un' atmosfera allegra e disinvolta . Gli sgabelli intorno al banco a isola Marta di Lube ( foto sopra

) sono il modello

Ghost di Kartell ,mentre

il tavolo da pranzo in legno naturale Norden ( foto a destra

)

è accompagnato da sedie di diverse fogge ( tutto di lkea ).

RITRATTI

cede con le classiche composizioni a parete . « Spesso » , continua Francesca ,

« ci ritroviamo in sette-otto amici ,

intorno all ' isola , impegnati a preparare la cena tutti insieme . Era proprio così che me l '

ero immaginata! Ho ulteriormente evidenziato la centralità di questo spazio con un controsoffitto in cartongesso nel quale , tra l ' altro ,

ho nascosto luci e condutture della cappa . Per il resto mi sono fatta guidare dalla mia voglia assoluta di colore e luce »

. Cosa non pu? mancare nella sua cucina? Qualche ricetta tradizionale contaminata da ingredienti insoliti . Fedeli alleati : spezie di ogni tipo ,

frutta secca , semi vari . Fondamentali :

basilico , pepe e peperoncino . « Essenziali »

,aggiunge ,« taglieri di ogni tipo e forma

, una bella padella saltapasta

in alluminio e un rigalimoni utile per le decorazioni finali ».



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RITRATTI

Arando e rosso , legno e marmo :

nella cucina dello chef Corrado Calza prevalgono tinte e materiali a contrasto ,

mentre la zona operativa

, realizzata su

misura ,è quasi

nascosta , come a voler

proteggere i suoi segreti .I tavoli quadrati ,

accostati ,sono di MDF

Chefdi professione , Corrado

Calza ( foto qui a lato ) , nell '

intimità della sua casa milanese cucina per gli amici che gli chiedono spesso di concludere le cene con la sua celebre tarte Tatin a cui lui , per? ,

sostituisce la panna liquida di accompagnamento con il gelato « perché »

,

dice ,« mi piace il contrasto caldo-freddo

» . Il gioco di opposti caratterizza

anche la tavolozza cromatica della cucina-soggiorno , ottenuto con colori energetici mescolati tra loro con tono un po' provocatorio . A cominciare

dalle due tonalità di verde utilizzate per i

mobili dell '

angolo cottura , realizzati su

misura , fino all ' arancione , il suo colore

preferito , presente un po' dappertutto

. Due i tavoli della sala perché così si pu? rendere più dinamica e versatile l '

area pranzo , arredata con pezzi

vintage comprati su ebay o icone del design di produzione attuale . Cosa non pu? mancare nella sua cucina? « Acciughe e agrumi , il cui succo , con il suo particolare aroma , dà carattere a molti piatti. » . Un attrezzo di cui non pu? fare a meno? « La mandolina con la lama in ceramica per affettare le verdure »

. Uno dei suoi piatti più amati? « Il risotto con tartare di gamberi crudi rossi siciliani con marinatura agli

agrumi e un po' di miele , una ricetta molto autunnale ».



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Pavimento chiaro , pareti e mobili candidi : su questa base completamente bianca la designer Francesca dell

'

Arciprete pu? scatenare la sua fantasia in cucina. Il banco di lavoro a parete fa parte della linea Spezie di Schiffini ,

il tavolo è di De Padova

, le sedie

di L '

Abbate e Cassina ,

lo sgabello di Zanotta.

ciè chi in cucina usa i fuochi e i piani d '

appoggio non solo per preparare e

cuocere i cibi , ma anche per svolgere il proprio lavoro .

g il caso di Francesca dell

'

Arciprete ( qui sotto ) ,

ventiquattrenne abruzzese , designer ,

consulente di progetti d ' interni e allestimenti. « Il tavolo della cucina? Certo

, lo uso

per tagliare le verdure o fare una torta ,

per mangiare e invitare gli amici intimi , ma anche è il luogo dove realizzo i miei manufatti » , spiega Francesca :

« cuscini , lampade , centrotavola per

feste e cerimonie . Mi piace dar nuova vita a vecchi oggetti , smontando e riassemblando . Per me è comodo lavorare in cucina perché a volte devo utilizzare i fuochi per fondere materiali da impastare e il forno per asciugarli »

. Francesca cucina molto e ama sperimentare ricette sempre nuove , da alternare alle pietanze tipiche della sua regione . Il piatto forte che tutti ricordano e richiedono è il tortino di patate . « Cosa non pu? mancare per me in cucina? Raiz

, il mio gatto! Che mi fa compagnia mentre lavoro ».



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RITRATTI

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Unopen space milanese , dalle

dimensioni contenute , ma ben organizzato e illuminato da

cinque grandi finestre . Un piccolo angolo è occupato dalla cucina , che Mario Prendine , il padrone di casa ( nella foto sopra ) ,

ha realizzato per così dire da solo . Non proprio con le sue mani , ma quasi , visto che quest' abitazione nasce sotto il segno di Plinio il Giovane , il marchio d ' arredo che Prendina guida dagli anni Settanta . « La cucina »

,

racconta , « riflette lo spirito ecologico ,

sostenibile e alternativo alla classica produzione industriale »

. Si definisce

Dasempre attento all ' ecologia , Mario Prendine di Plinio

il Giovane in cucina si circonda dei "

suoi "

mobili : i contenitori si mimetizzano nella parete

, tavolo e sedie

sono in legno . La sospensione , invece ,

è un prototipo realizzato nell

' ambito di un progetto eco-sociale del carcere di Monza.

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un sognatore con i piedi per terra , un antesignano della tendenza dei mobili ecologici . Ed è proprio qui che nascono le piccole maquette dei suoi prodotti

, dove vengono testati i prototipi come un tavolo rotondo realizzato con un sottile vassoio di soli 6 millimetri di spessore e dove la cucina ,da lui realizzata

, si confonde con le pareti creando

un piccolo angolo molto luminoso . La sua relazione con il cibo?« Mi piacciono le cose semplici »

, risponde , « le

verdure e la frutta che fanno colore ,

decorano l ' ambiente in un bel centrotavola e poi.. . si possono anche mangiare ».



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RITRATTI

M llano , Porta Romana . « La

cucina era una delle nostre priorità quando cercavamo

casa » , raccontano Stefano e Riccardo ( nella foto a destra ) .«? un luogo importante per condividere emozioni

,

stati d '

animo e segreti culinari » . I padroni di casa , due creativi di mestiere e appassionati gastronauti per hobby ,

hanno trasformato la loro cucina in

una sorta di set collegato a Gnam Box ,

il loro social foodie project che racconta storie e persone attraverso il cibo. « Questo spazio è diventato il simbolo della convivialità e dei nostri incontri con amici e gente interessante »

,

spiegano . « Ci piace osservare come una persona si muove tra i fornelli ,

quali ingredienti usa e quali sono le sue abitudini » . Il punto focale dell '

arredamento è un piano sospeso in cemento armato , al quale hanno abbinato elementi che richiamano le cucine industriali : acciaio , grandi fuochi , padelle in alluminio e un' infinità di utensili. I dettagli la rendono un luogo accogliente e ricco di richiami e ricordi : la pentola fiorata rubata alla nonna ,

i barattoli di spezie acquistati in viaggio ,

oggetti e ingredienti ricevuti in regalo o trovati . Non esistono contenitori o dispense . Tutto è a vista ,

a portata di mano , sugli scaffali aperti.

Moltoattuale il look industrial vintage che si respira nella cucina dei creativi Stefano e Riccardo ,

di Gnam Box . Il banco di lavoro è in cemento armato

, il piano cottura

è di Ilve e la cappa aspirante di Falmec ( foto sopra

) . Sulla scala ,

foto a sinistra , lampada May Day di Flos.



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Cucina e sala da pranzo insieme :

è l '

ambiente di casa dove la gallerista Antonia Jannone ama trascorrere la maggior parte del tempo . La disposizione dei mobili è classica :al centro il tavolo , a parete le zone cottura e lavaggio. Il busto di donna è opera della scultrice Claudia Marchetti.

Lìdove una volta , decenni or

sono , c' era un laboratorio di

scatole da cipria , c' è la cucina

di Antonia Jannone . La storica

gallerista milanese d ' adozione , nata e

cresciuta a Napoli , rivela la sua provenienza geografica soprattutto in cucina ,

dove si diletta , di quando in quando ,

a preparare - per sé , amici ,

critici e artisti , figli e nipoti - i

piatti tipici della tradizione partenopea. « Mi piace cucinare e mangiar bene »

,

racconta la padrona di casa . « Preparo preferibilmente ricette che faceva spesso anche mia madre ,

come il Sartù di riso e la frittata di Scarnmaro » . Il primo è uno dei piatti più ricchi ed

elaboratidella tradizionale cucina napoletana . A base di riso , si presenta a forma di ciambellone e pu? essere condito con il ragù oppure in bianco . All ' interno ha generalmente un ripieno di polpettine , salsicce ,

piselli , funghi , uova sode . Il suo secondo piatto forte è una frittata di spaghetti ,una ricetta che la madre di Antonia faceva nei giorni di magro. « Preparo da mangiare la mattina , di buon' ora »

, racconta . La cucina per lei

non è solo un laboratorio culinario ,

ma , inglobando anche la sala pranzo ,

è anche il luogo dove passa la maggior parte del suo tempo domestico ,

pranzando insieme alle persone che ama.



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RITRATTI

La vetrata sul giardino collega la cucina con l '

esterno ,

gli arredi sono tutti di recupero . L '

esigenza di Dario Ghibaudo ,

artista , e di sua moglie

Chiara , giornalista , era

quella di creare un ambiente prima di tutto accogliente . La decorazione a parete e a soffitto enfatizza il colore fluo dei mobili.

per Dario Ghibaudo

,artista

, e

sua moglie Chiara Padovano ,

giornalista , la cucina è tutt' uno con il resto dell ' abitazione e con il giardinetto interno . Ricevono spesso e volentieri amici . Di tanto in tanto mettono la casa anche a disposizione

di scrittori o artisti e organizzano dei lunghi aperitivi open con presentazioni delle loro opere ;aperitivi che spesso diventano cene vere e proprie. L

' arredamento è funzionale al piacere di ricevere .

Piatti , bicchieri e posate

in gran quantità sono riposti in un lungo mobile ( non visibile nelle foto )

ricavato da un vecchio bancone in legno

,da bar . « La filosofia che muove

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tutto è fondata sul desiderio di creare situazioni accoglienti »

, racconta

Chiara . « Entrambi siamo stati educati al piacere di condividere ( che sia cibo o libri , pensieri o "

cose "

) »

,

continua Chiara . « In genere ricordo molto facilmente chi ha qualche allergia o idiosincrasia alimentare

, chi

predilige una pietanza o un' altra » . Il tipo

di cucina in cui si cimentano è mista ,

piemontese-napoletana . Dario prepara spesso bunet

, bagna cauda

,

manzo

al civet . Chiara guarda decisamente alla cultura culinaria del Sud : la pasta fatta in casa

, il pomodoro in tutte le

sue declinazioni , e il gatt? di patate

sono i suoi passepartout.

Si parla ancora di cucine nella nostra Guida all '

acquisto



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