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Tavolo di comando
È la parte dell’impianto radiologico che pone l’operatore in “contatto” con le restanti porzioni del sistema.
Il tavolo di comando (TDC) Il tavolo di comando (TDC) èè lo strumento di lo strumento di dialogo del TSRM con la dialogo del TSRM con la tecnologiatecnologia, dove , dove sono raggruppati:sono raggruppati:
gli organi di regolazione e di controllo dei dati d’esposizione;
i dispositivi di sicurezza;
i dispositivi di “comando raggi”;
circuiti accessori.
11. Organi di regolazione . Organi di regolazione ““datidati””::
il valore dell’alta tensione del tubo radiogeno (la qualità dei raggi X), agendo sulla tensione d’alimentazione del generatore
22. Organi di regolazione . Organi di regolazione ““datidati””::
il valore dell’intensità di corrente che passa nel tubo radiogeno (la quantitào intensità dei raggi X), agendo sulla tensione d’alimentazione del trasformatore di riscaldamento della spiralina.
33. Organi di regolazione . Organi di regolazione ““datidati””::
la regolazione del tempo di esposizione tramite un’orologeria che controlla il circuito di alimentazione del generatore.
Circuiti accessoriCircuiti accessori
Al fine di garantire la costanza e la rispondenza dei valori impostati sul tavolo sono presenti alcuni accessori che controllano e si adattano alle variazioni:Circuiti di compensazioneCircuiti di protezione
Circuiti di compensazioneCircuiti di compensazioneI più importanti sono:
C. compensazione di rete (mantiene costante la tensione di ingresso al tavolo compensando eventuali oscillazioni della linea elettrica);
C. compensazione delle cadute di tensione (mantiene costanti i kV al variare dei mA impostati);
C. di compensazione della carica spaziale (mantiene costanti i mA al variare dei kV).
Circuiti di protezioneCircuiti di protezione
Controllano la perfetta efficienza di tutti i componenti del tubo Rx e di evitare che siano superati i valori del carico:
- protezione contro i sovraccarichi;- controllo accensione filamento;- protezione contro i sovraccarichi termici;- controllo dell’avviamento dell’anodo.
Circuiti di protezione. Circuiti di protezione.
impediscono che la scelta dei kV, mA e ‘s’ troppo elevati possano sovraccaricare il tubo, mediante due criteri:
- interdire comando raggi;- variare uno dei tre parametri.
Dispositivi di: Dispositivi di: esposizione automaticaesposizione automaticaIn Radiologia vengono impiegati dei “rivelatori”
che:- permettono di rivelare la singola particella
incidente e di determinarne l’energia;- misurano l’intensità della radiazioni incidente;- misurano l’energia totale accumulata in un
periodo di esposizione.
Dispositivi di: Dispositivi di: esposizione automaticaesposizione automaticaConsentono di ottenere radiografie con una
densità di annerimento costante, per qualsiasi assorbimento dell’oggetto.
Essendo sensibili alla QUANTITA’ di radiazioni ricevute, il dispositivo provvede a determinare automaticamente la durata dell’esposizione.
Per ottenere questo è necessario un:organo rilevatore che interposto sul fascio emergente dall’oggetto, misuri la quantità di radiazioni, regoli la tensione sul generatore e un servociurcuito che agisca sul comando raggi
Tubo radiogeno
film
oggetto
dispositivo di annerimentoGeneratoreGeneratore
Tubo radiogeno
film
oggetto
dispositivo di annerimentoGeneratoreGeneratore
Tubo radiogeno
film
oggetto
dispositivo di annerimentoGeneratoreGeneratore
Dispositivi di annerimento Dispositivi di annerimento automaticoautomatico
Nelle tecnologie radiologiche moderne, si tende a realizzare un tipo di macchina che elabora automaticamente le informazioni, le seleziona in modo prestabilito e fornisce, con poca o alcuna assistenza dell’uomo determinate prestazioni richieste entro limiti stabiliti.
Dispositivi di annerimento Dispositivi di annerimento automaticoautomatico
CAMERA DI IONIZZAZIONE
TUBO FOTOMOLTIPLICATORE
Dispositivi di annerimento Dispositivi di annerimento automaticoautomatico
Tubo a raggi X
Camera a ionizzazione
pellicolaPaziente
CAMERA DI IONIZZAZIONE
Disposta tra il paziente e la pellicola. Il circuito elettrico di tale dispositivo èrealizzato per “l’integrazione”, cioè per la somma continua di tutta la dose rilasciata durante l’esposizione. Tale circuito traduce la dose, istante per istante, in un segnale elettrico.
CAMERA DI IONIZZAZIONE
Si basa sul principio della ionizzazione indotta da un fascio di fotoni su atomi di sostanza gassose (aria atmosferica).La camera è un involucro trasparente.
+
-+ ++
++
+
+ ++ +
+
+++ + +
+ + + + +
+ + + + +
+ + ++ +
+
CAMERA DI IONIZZAZIONE
Al passaggio dei raggi X nel gas, vengono prodotte un certo numero di coppie di ioni, rilevabili con un segnalesegnale (corrente di ionizzazione).
+
-+ + +
+
+ +
+ ++ +
+
+++ + +
+ + + + +
+
+
+ +
++ + ++ +
+
CAMERA DI IONIZZAZIONE
Il segnale (corrente di ionizzazione) viene comparato con una tensione di tensione di riferimento fissa.riferimento fissa.Quando i due segnali sono uguali Quando i due segnali sono uguali viene aperto il relviene aperto il relèè di grafia ed di grafia ed interrotta linterrotta l’’erogazione raggi.erogazione raggi.
+
-+ + +
+
+ +
+ ++ +
+
+++ + +
+ + + + +
+
+
+ +
++ + ++ +
+
TUBO FOTOMOLTIPLICATORE
E’ uno strumento che permette di trasformare la luce incidente in un segnale elettrico.
ossido di Cesio
Fotone luminosoFotone luminoso
elettronielettroni
TUBO FOTOMOLTIPLICATORE
Sfrutta la capacità della FOTOEMISSIONE, principio posseduto da particolari ossidi (ossido di cesio) i quali emettono elettroni liberi quando colpiti da radiazioni luminose.
ossido di Cesio
Fotone luminosoFotone luminoso
elettronielettroni
TUBO FOTOMOLTIPLICATORE
Costituito da tre parti fondamentali: 1) il fotocatodofotocatodo, permette la conversione
fotoelettrica (gli elettroni delle orbite piùesterni sono poco legati e possono essere facilmente rimossi). I fotoni luminosi incidenti interagiscono con questi elettroni ne provocano la loro emissione per effetto fotoelettrico.
FotocatodoFotocatodofotonefotone elettrone
TUBO FOTOMOLTIPLICATORE
2) Lo stadio di amplificazionestadio di amplificazione: poiché il numero di fotoni luminosi libera un limitato numero di elettroni, per avere un impulso elettrico rilevabile è necessario amplificare il numero di elettroni che raggiungono l’anodo.
FotocatodoFotocatodofotonefotone elettrone
FotocatodoFotocatodo
AnodoAnodo
TUBO FOTOMOLTIPLICATORE
Gli elettroni vengono attratti dal primo dinodo (differenza di potenziale) e causano l’emissione di elettroni secondari che a loro volta vengono attratti dal secondo donodo.Il numero totale di elettroni prodotti per fotoelettrone varia da 105 a 108.
dinodidinodi
..
.
FotocatodoFotocatodo
AnodoAnodo
TUBO FOTOMOLTIPLICATORE
3) Gli elettroni che raggiungono l’anodo, anodo, vengono raccolti e fatti fluire su di una resistenza, in modo da formare un impulso di tensione che costituisce il segnale di uscita del fotomoltiplicatore.
dinodidinodi
..
.
...... ..... .. ..... ..... .. ......
Segnale di uscita
Tecniche di esercizioTecniche di esercizio
Tecniche a regolazione libere
Tecniche a due punti
Tecniche ad un punto
Programmatore anatomico.
Tecniche a regolazione libere
kV
S e c o n d i
kVmA
1030
70100
120
12
2 1015
25
0,10 0,20 0,30 0,40 0,50 0,60 1,00 1,10
Tecniche a due punti
kV mAs
1030
70100
120
0,100,50
1,00
0,70
Tecniche ad un punto
kV10
30
70100
120
Dispositivi di annerimento automatico
Dispositivo a “carico decrescente”per la regolazione
dei mAs
Programmatore anatomico
Dispositivi di annerimento automatico
Dispositivo a “carico decrescente”per la regolazione
dei mAs
Tecniche predisposte. Tutti i dati pre-memorizzati nella memoria del tdc.
testa
collo
torace
addome
arti
magro
medio
grasso
Dispositivi di output
Relazionare visivamente con la tecnologia radiologica, mediante:MONITOR (t. cinescopio a raggi catodici) bianco/nero o CRT (a colori)MONITOR LCDMONITOT TUOCH-SCREEN
Touch Touch screenscreen
Sistema computerizzato, che accetta comandi impartiti dall’operatore, poggiando un dito su un punto dello schermo.
RESISTIVORESISTIVOUn pannello di vetro posto davanti al tubo Un pannello di vetro posto davanti al tubo
catodico catodico èè rivestito di poliestere e di un rivestito di poliestere e di un materiale conduttore sulla superficie interna.materiale conduttore sulla superficie interna.
Un controller applica un gradiente di tensione Un controller applica un gradiente di tensione lungo llungo l’’asse x e y.asse x e y.
La pressione di un dito provoca la chiusura di un La pressione di un dito provoca la chiusura di un interruttore elettrico sulle due coordinate x e interruttore elettrico sulle due coordinate x e y.y.
TouchTouch screenscreen: modello: modello
Resistivo: chiusura di un interruttore individuabiledalle coordinate x e y
x
y
CAPACITIVOCAPACITIVOUn pannello di vetro posto davanti al tubo Un pannello di vetro posto davanti al tubo
catodico catodico èè rivestito in entrambi i lati di rivestito in entrambi i lati di materiale conduttore.materiale conduttore.
La pressione di un dito provoca la messa a terra La pressione di un dito provoca la messa a terra del sistema di conduzione e la emissione di un del sistema di conduzione e la emissione di un segnale, che misurato permette di segnale, che misurato permette di determinare le coordinate del dito.determinare le coordinate del dito.
TouchTouch screenscreen: modello: modello
Capacitivo: apertura di una corrente di segnaleindividuabile dalle coordinate x e y
x
y
TERMIC0 e ACUSTICOTERMIC0 e ACUSTICOUltima generazione. Una punta di gomma Ultima generazione. Una punta di gomma
interrompe il percorso di onde acustiche interrompe il percorso di onde acustiche stazionario sulla superficie dello schermo.stazionario sulla superficie dello schermo.
Lo schermo Lo schermo èè di vetro non rivestito.di vetro non rivestito.Una cornice di sensori creano una distribuzione Una cornice di sensori creano una distribuzione
di onde stazionarie, la di onde stazionarie, la ““puntapunta”” appoggiata sullo appoggiata sullo schermo assorbe parte dellschermo assorbe parte dell’’onda, un controller onda, un controller determina le coordinate della punta nello determina le coordinate della punta nello spazio.spazio.
TouchTouch screenscreen: modello: modello
Acustico e Termico: attenuazione della corrente disegnale tipica delle coordinate x e y
x
y