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L'editoriale Approfondimenti

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ICT Trade e ICT Club 2014Incontro e confronto nell'ICT italiano. Perché non ha senso aspettare. . .

D a sempl ice modo di dire,grazie a Chapl in i l termine è

entrato nel quotidiano per sottol i -neare quel che, pur essendosotto gl i occhi di tutti , facciamofatica a vedere.

Certo, i l ri tmo di oggi non èquel lo del la natura, che si ostinaa ragionare per stagioni ; è quel lodel la velocità del la luce, con cuicorrono le informazioni ; del letransazioni finanziarie; del leopprimenti conf cal l settimanal idegl i HQ. È quel lo che si dedicaal l ' informazione, sempre più effi -mera, a cui si dà un'occhiata dal losmartphone e solo ai ti tol i .

È i l caso, ogni tanto, di faremente locale a cosa succedeintorno a noi , di immaginare cosaaccadrà se ci ostiniamo a di-fendere un ruolo non più al passocon i tempi moderni , non sempregradito ed apprezzato dai nostriinterlocutori .

I l mondo del l ' I CT, coscientedel le complessità correlate conl 'adozione di nuove tecnologie edi nuovi paradigmi, corre oggi i lrischio di essere travolto dal loStealth I T: quei budget invisibi l iimpegnati dal le funzioni di busi-ness senza coinvolgere lafunzione I T, convinte che se-guendo strade nuove si possafare megl io e prima. E l ' I T ècoinvolta dopo, perché la Sicu-rezza non è assicurata,l ' informazione non è univoca, i lcosto non è quel lo iniziale, l ' inte-grazione non è possibi le.

Solo cavalcando in modopropositivo l ' I nnovazione, e nondifendendo Fort Apache, si salesul la nuova giostra; indicandocosa si può fare anche in frettacon i l Digitale e come lo si puòfare, con uno strabismo di Vene-re che obbl iga a guardare con unocchio al le nuove tecnologie,con l 'al tro al le esigenze del Busi-ness.

Lunga vita al la funzione I T, sesi affrancherà dal le sue paroled'ordine di sempre: “ci vuoletempo”, “non ho i l budget” ,talvolta ancora “non si può fare” . . .

L'editoriale

TEMPI MODERNIDI MAURIZIO CUZARI

Nell'edizione 2014 diICT Trade, occasio-

ne annuale di incontro e discambio di opinioni fraVendor e Terze Partidell'ICT, grande attenzionesu quanto sia realmen-te possibile fare, senzaaspettare, per rimettere inmoto la macchina dell'ICTitaliana. In un clima, fi-nalmente, più di prudentefiducia che non dirimpianto per i bei tempi incui la spesa per l'ICT cre-sceva “naturalmente”, l'at-tenzione maggiore è stataposta proprio sul nonaspettare.

A PAGINA 2

Telecom Italia fiduciosanella ripresa del settore TlcPreviste nuove assunzioni nel 2015

I l settore delle Tlc è in ripresa. E noiconfidiamo di riuscire a riavviare iprogrammi di assunzione nel 2015», affermaRoberto Opilio, Direttore Technology di Tele-com Italia a Bologna, in occasione della pre-sentazione dei risultati del programma

d’investimenti da 16 milioni di euro per realizzare la nuova rete in fibra otticaNgan. Nel capoluogo emiliano il programma di copertura ha già interessato180mila unità immobiliari che diventeranno oltre 200mila entro luglio. In Ita-lia, Telecom Italia ha coperto 54 città con la fibra e 689 comuni con il 4G.

Telecom è azienda in piena trasformazione, come suggeriscono non solo levicende dell’ultima assemblea ed il processo di transizione verso un modello“Public Company”, ma anche la confermata attenzione verso le aree innovati-ve della Digital Technology, quali Cloud Computing e M2M.

Passepartoutmostra il suo latoCloud “social”

Google puntaalla telefoniamobile

La newsletter dei Professionisti dei Sistemi Informativi delle Telecomunicazioni e dell'Organizzazione. Periodico mensile di FIDA Inform, Federazione Italiana delle Associazioni Professionali di Information Management, n. 1 giugno 2014

ICOS e Huaweistipulano accordodi distribuzione

A PAGINA 10

Digitalizzazionedella PA: è orail momento

Approfondimenti

Stampanti 3D, unarivoluzione che staconquistandol’Italia

A PAGINA 7

A PAGINA 5

A PAGINA 8

A PAGINA 9

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Non si può sempre aspettare che le co-se accadano da sole o per volontà di

pochi, bisogna farle accadere con un movimentoche monti dal basso e che si basi su collaborazio-ne, condivisione di obiettivi, riscrittura

dell'agenda delle vere priorità», sottolinea Mau-rizio Cuzari, Amministratore Delegato diSIRMI. In questo clima colorato di cambiamentoe fiducia, Ict Trade 2014 ha visto coinvolti più di1 .000 ospiti e oltre 30 sponsor:

Achab, AOC, CBT – Cosmic Blue Team, Cisco,Citrix, Computer Gross, Datacore, Dell, Digitro-nica Solution, Epson, Gfi Max, Giuffrè Editore,Hewlett Packard, Huawei Technologies, IBM,Icos, Itway, Lenovo, Netalia, Netapp, Netscout,Nuage, Olivetti, Oracle, Philips By Mmd,Piemme Sistemi, Sice Telecomunicazioni,Stampa 3d By Eliofossolo, Supermicro, TechData, Telecom Italia, Telecom Italia Digital Solu-tions, Trend Micro, Vivocha, V-Valley

che hanno accordato la fiducia all'eventoconfermatosi la più importante occasione annua-le per un incontro qualificato fra Vendor e TerzeParti, dedicato esclusivamente all’ ICT Commu-nity.Proprio al fine di riavvicinare l'agenda delle

priorità del Sistema dell'Offerta con le reali esi-genze manifestate dai Clienti, in parallelo conICT Trade e in collaborazione con la federazione

FIDA Inform e i suoi Club regionali dei Pro-fessionisti ICT, per la prima volta si è tenuto ICTClub: un incontro informale e altamente profes-sionale dedicato ad IT Manager e loro collabo-ratori, con una appassionata discussione su temichiave dell'IT ed il rilascio di documenti prelimi-nari di discussione.Nel complesso, ICT Trade e ICT Club contri-

buiscono a colmare due gap: quello fra chi pro-pone e chi acquista ICT, troppo spesso basatosulle esigenze delle multinazionali più che suquelle del business dei Partner e dei Clienti, equello fra IT Manager e loro aziende, basatotroppo spesso più sulla gestione dell'esistente edella sua complessità che non sul sostegno al Bu-siness.Segnala Cuzari: «siamo di fronte a una pro-

fonda trasformazione; Cloud Computing eStealth IT, l'IT implementata dalle funzioni diBusiness senza coinvolgimento diretto ed inizia-le della funzione IT aziendale, cambiano drasti-camente gli scenari»; ed il mondo dell’ IT italianapuò rispondere in un solo modo: passandodall’attesa all’azione, riallineandosi con le realiesigenze dei Clienti.

ICT Trade e ICT Club 2014. Nuove sfide sul tappetoIncontro e confronto nell'ICT italiano. Perché non ha senso aspettare. . .

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Notizie dall'Italia

Newsletter dell'iniziativa congiunta FIDA Inform -SIRMI

Redazione, gestione ed edizione: SIRMI SPAche se ne assume tutte le responsabilità

SIRMI SPA, piazza Castello 4, 20121 Milano

02 876541

[email protected]; [email protected]

Direttore responsabile: Maurizio Cuzari

Distribuzione: 24.500 copie in digitale, e socidei Club regionali dei Dirigenti d'Informatica

I CT Professional è una testata di proprietà delClub Dirigenti d' I nformatica, via Fanti 1 7,1 01 28 Torino

Pubbl icazione mensi le (1 0 numeri annui),col lateral del l 'agenzia settimanale I nfo - Press

I Club aderenti

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Dal 23 al 26 giugno 201 4 a Mi-lano, dal le ore 08. 00 al le1 7. 00, presso l ’NH CentroCongressi Mi lanofiori , Strada1 , Assago, si svolgerà I tal ianSoftware Testing Forum.L’evento è dedicato al lo Statodel l 'arte, al le Tecnologie, al leSoluzioni e al le Esperienze perottenere la massima qual i tà diprodotti e servizi softwareintensive tramite nuoviapprocci organizzativi , meto-dologici e tecnologici .

L’evento vedrà la parteci-pazione dei massimi EspertiMondial i del Testing e del laQual i tà che si confronteranno

con i CI O, i Produttori di Tecno-logie, i Fornitori di Servizi e gl iUtenti in una conferenza riccadi contenuti inerenti al la Qual i-tà del Software nel l 'ambito siadel le appl icazioni businesssia dei prodotti con softwareembedded.

• I l 23 Giugno verrà dedicatoai Tutorial del la durata di ungiorno tenuti dai più grandiesperti a l ivel lo mondiale,che condivideranno con ipartecipanti le loro compe-tenze

• I l 24 Giugno si svolgerà laConferenza ad accesso l i-

bero con contributi selezio-nati da un Comitato diProgramma comprendentealcuni tra i maggiori espertia l ivel lo internazionale, siaa l ivel lo industriale cheaccademico

• I l 25 e 26 Giugno si terrà unTutorial del la durata di duegiorni con esame finale

Evento patrocinato da FI DAI nform.Per i soci FI DA sconto del 20%sul costo dei Tutorial .

Per informazioni:

http://www.swtestingforum.org/

Italian Software Testing Forum

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I l 23 maggiosi è tenuto aRoma l'evento“Internet delleCose nell'era

dei Makers”, organizzato dal CDTI di Roma e daTelecom Italia Digital Solutions. Di IoT si parla daanni, ma è interessante sapere che cosa hanno da di-re sulla questione i makers, ovvero i moderni hobbi-sti che creano innovazione in laboratori cheprendono il nome di FabLab.

Recentemente sono state organizzate delle fieredove i makers mettono in mostra le loro creazioni.Una di queste, Maker Faire, è stata organizzata loscorso anno a Roma e ha riscosso un enormesuccesso tra persone di ogni età e ceto sociale

sorprendendo gli stessi organizzatori che non siaspettavano tale successo.

Nel convegno del 23 maggio si è parlato di IoTcon il moderno linguaggio dei makers in modo chefosse fruibile a tutte le tipologie di persone, e si so-no alternati speaker appartenenti a mondi diversi(uomini di business, professori, makers e tecnici),tutti accomunati dall'entusiasmo e dalla curiosità ditrattare il tema in oggetto. Alcuni maker hannoportato i loro prodotti, mentre altri imprenditorihanno mostrato schede simili a quelle di Arduinocome se fossero ultimi modelli di cellulari o tablet,oggetto di bombardamento pubblicitario da partedei media. In ultima analisi il convegno ha riscossomolta curiosità e partecipazione da parte delpubblico.

CDTI Roma: “Internet delle Cose nell'era

dei Makers”I l 9 maggio a Trevi-so, i l Club TI Trive-neto ha organizzatol ’evento “Mobi le Bu-siness” , cui hanno preso parte più di 500 perso-ne. Le tematiche più toccate sono state i social , i lCloud e i big data, tutte lette secondo l ’ottica del leconnessioni da mobi le, trend in crescita espo-nenziale e che nel 201 5 sopravanzerà le connes-sioni da PC. I l 25% del le ricerche onl ine provieneormai da mobi le, e la metà di queste sfocia in unacquisto. I n mattinata sono intervenuti professio-nisti del settore, mentre nel pomeriggio si sono te-nuti laboratori e workshop tematici diapprofondimento.

Club TI Triveneto:Mobile Business

In ICT Club, sono stati affrontati in ottica “Cliente”sei temi chiave:Cloud Computing, sponsor IBM, Oracle e TrendMicro; Big Data, sponsor HP e Telecom Italia Digi-tal Solutions; Dematerializzazione e Social,sponsor CBT - Cosmic Blue Team e Telecom ItaliaDigital Solutions; Mobility e Smart Environment,sponsor Citrix e Telecom Italia Digital Solutions;Governance di Infrastrutture di Rete e Sicurezza:

il Performance Monitoring, sponsor Piemme Siste-mi e Netscout; Certificazione, ai sensi della legge4/2013.

Ciascun tavolo di lavoro, sulla base di una tracciapredisposta da SIRMI, ha discusso dei punti chiavedella materia, ed ha predisposto una sintesi delle evi-denze, che saranno oggetto di ulteriore lavoro.

In previsione di un documento specifico sui temitrattati e sulle evidenze emerse dai lavori, qualcheveloce spunto tratto dalle discussioni ai tavoli.

Alessandro Giacchino, BCI Italia, ha postol’accento sulla necessità di ridefinire il ruolo dei CIOche da Information dovrebbero divenire InnovationOfficer, quindi propulsori del cambiamento. Que-sto perché l’ informazione è ormai diventata assetaziendale, e dev’essere disponibile sia all’ interno cheall’esterno dell’azienda, con una scelta di traspa-renza che ne premierà il successo. Grazie agli stru-menti forniti dai social, inoltre, è possibileestrapolare quei dati ormai necessari per una validastrategia di mercato. Serve quindi una connotazionepratica e meglio definita del ProfessionistaInformatico e delle competenze che gli appartengo-no e la relativa riqualificazione della professione.

Marco Bozzetti di Malabo evidenzia come sullalegge 4/2013 da una parte c’era chi la ritiene un ulte-riore modo per far soldi e chi suggerisce di guardare

al modello inglese; ed è questa l'opinione prevalente,che potrebbe portare a nuovi modi di qualificazionedelle competenze.

Riccardo Maiarelli, presidente di FIDA Inform,sottolinea come sia fondamentale lavorare seria-mente su questo argomento e la riconoscibilità delleattività correlate all'IT va affrontata: «Non possiamoavere attività non riconosciute. Il progettista è il piùdelle volte nascosto dall’offerta». Rimane la do-manda di fondo: le aziende del Sistema di Offertaavranno tempo e competenze da impiegare nel pro-cesso di cerificazione?

Giuseppe Carrella di BCLab, si è fatto portavo-ce di una serie di deficit pratici su cui l’ Italia potrebbefacilmente migliorare nell’ottica dell’esi-genza di digitalizzazione. Tra i vari esempi, il bassonumero di taxi che accetta la carta di credito (solol’1% ha un pos); e ancora, l’ impossibilità di collo-carci tra le nazioni elettromedicali, con le nostre 4 oredi uso medio delle apparecchiature. Carrella: «Bravigli italiani a disegnare progetti digitali, molto menoa perseguirli e realizzarli a causa dell’assenza di go-vernance». E ancora: «L’incapacità di prendere deci-sioni blocca il flusso delle informazioni».

Anche Renzo Passera, Kirey, torna sulla neces-sità di una migliore governance, sul trasferimento diinformazioni, sulla scarsità di mediatori culturali.«La velocità di trasformazione delle vecchie e nuovetecnologie è ingovernabile. Troppe entità e pochi me-diatori, come le associazioni di categoria. L’ICT stacambiando e abbiamo bisogno di trasferire le compe-tenze tra i professionisti».

Per Vincenzo Bocchi i punti chiave su Cloud eSicurezza sono: il Cloud da non considerarsi meratecnologia ma organizzazione; l'importanza dellapianificazione; i processi di riorganizzazione, senza

i quali il Cloud è solo tecnologia. Evidenzia: «Il do-cumento europeo sul Cloud è di sole 20 pagine, pernulla esplicativo su competenze e intercomunicabili-tà tra le varie piattaforme».

Sul tema dei Big Data, emerge con decisione lavoglia di cambiare la concezione comune che li as-socia ai social. I Big data devono diventare sintesi,anello che attraverso dei dati elabora delle strategie.Ci si rivolge infine agli imprenditori ancora troppo

ICT Club, il resoconto di un evento incisivo per gli Utenti ITTanti i temi affrontati durante l'incontro e altrettante le proposte avanzate

I TAVOLI DI LAVORO:

• Cloud Computing ,sponsored by ORACLE e IBM e TRENDMICRO

• Big Data,sponsored by HEWLETT PACKARD eTELECOM ITALIA DIGITAL SOLUTIONS

• Dematerializzazione e Social ,sponsored by CBT, Cosmic Blue Team eTELECOM ITALIA DIGITAL SOLUTIONS

• Mobility e Smart Environment,sponsored by CITRIX e TELECOMITALIA DIGITAL SOLUTIONS

• Governance di Infrastrutture di Rete eSicurezza: il Performance Monitoring ,sponsored by PIEMME SISTEMI eNETSCOUT

• Certificazione, la legge 4/201 3

Nei prossimi numeri, l 'elaborazione deicontenuti emersi

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C ome si può pensare che non ci sia un profondocambiamento nell'ICT, a livello mondiale e in Ita-

lia, in un momento in cui tutto cambia? E quali sono levere leve che mettono in condizione il Sistema diOfferta dell'ICT di essere più competitivo e tornareall'attenzione dei Clienti, al tempo stesso beneficiaridella Rivoluzione Digitale e detentori dei budget senzai quali non s’ investe e non s’ innova, come poderosa le-va per il recupero di competitività?

Questi sono i grandi temi del Convegno di Apertu-ra di ICT Trade che si è svolto a Ferrara il 1 3 maggio,in un momento in cui alcune dinamiche sono estrema-mente chiare:

• il Cloud Computing è realtà, per quanto in conti-nua evoluzione

• non bastano le parole d'ordine della tecnologia: iconcetti vanno riempiti di contenuti

• non si sostiene il business puntando sui soli pro-dotti, ma sempre più sulle competenze

• le alleanze e le partnership proposte da moltiVendor sono il più delle volte tattiche, e basate sulchiedere più di quanto non si dia

• le consociate italiane dei Vendor internazionali ilpiù delle volte non hanno deleghe e non decidono

Il Valore diventa un obbligo, come lo è il sostene-re, anche autonomamente, investimenti che mettano ilsingolo Player di Mercato in grado di testimoniare aiClienti il proprio Valore e la propria ragione d'essereFornitore e, meglio, Partner.

È netta la sensazione che, in aggiunta alla crisi eco-nomica, alla riduzione dei budget, all’ innovazionetecnologica che permette di avere sempre più a un co-sto sempre più basso, il Sistema di Offerta sia rara-mente capace di esprimere quel Valore che i Clienti siaspettano, ed appare ingessato, troppo spesso

concentrato sui modelli di sempre, in attesa che budgete opportunità si manifestino per decreto governativo.

E questo avvantaggia solo quanti interpretano il Si-stema Italia come un Mercato da sfruttare e non comeun'arena su cui implementare reale Innovazione.

Dopo l’apertura dei lavori e il saluto di benvenutodel padrone di casaMaurizio Cuzari, AmministratoreDelegato SIRMI SPA, Riccardo Maiarelli, PresidenteFIDA Inform ed Evelina Lamma in rappresentanzadel Rettore dell'Università di Ferrara, si è susseguitauna serie d’ interventi a cura di protagonisti dell’ ICT.

Fra gli speaker: Francesco Sacco, Docentedell’Università Bocconi di Milano e dell’UniversitàInsubria di Varese, membro del comitato dei Saggi perl'Agenda Digitale; Nicola Ciniero, Consigliere Incari-cato di Confindustria Digitale, e Presidente e Ammini-stratore Delegato di IBM Italia; Francesco Pirro,Direttore Area Consulenza, Pareri e Relazioni Interna-zionali di AGID; Claudio Contini, AmministratoreDelegato di Telecom Italia Digital Solutions; PaoloSangalli, Direttore Sistemi e Tecnologie di IBM Italia;Paolo Delgrosso, Indirect Sales Director ManagerEnterprise Group di Hewlett Packard Italiana; MirkoPoggi, Country General Manager di Lenovo (Italy);Giorgio Campatelli, Partner Organization Leader diCisco; Sauro Romani, Alliances & Channels CountryLeader di Oracle; Gastone Nencini, Country LeaderItalia di Trend Micro; Fabio Massimo, Presidente diCNA ICT; Giampiero Moscato, CTO di Piemme Si-stemi; Claudio Mingozzi, Vicepresidente di Unindu-stria Ferrara; Paolo Paganelli, IT Manager di GruppoMerlo e Presidente del CDI Torino.

I temi trattati hanno permesso di dare un ampiospaccato della situazione attuale e delle prospettivedell'ICT italiana, fornendo spunti per alternative e so-luzioni ai problemi attuali, in un'atmosfera densa diconvinzione che maggiori investimenti e nuovi modelli

possano dare una nuova spinta all'economia nazionale,grazie all'ICT, come avviene peraltro in Europa.

Maurizio Cuzari riflette sulla crisi finanziaria,economica e della domanda di ICT, sulla competitivi-tà, sull’ instabilità e sull'accelerazione dei cambiamenti,sulla costante riduzione dei margini. In questo clima leimprese chiudono, sopravvivono, dimagriscono, ridu-cono le spese; e tuttavia dovrebbero vedere l'ICT comeuna leva per l'Innovazione, non come un mero costo.

Nicola Ciniero sottolinea che ormai dalla fine de-gli anni ’90 l’Italia continua a perdere competitività, eche il contributo dell'ICT alla crescita economica delpaese è minore che altrove; ad esempio, le imprese ita-liane sono molto lente nell'investire sull'on-line, tutta-via l’ Italia resta un paese dalle grandi potenzialità e daimolti punti di forza, sovente rafforzati da un uso ade-guato dell’ ICT. Con un piano organico, in poco tempo,segnala Ciniero, si potrebbe generare occupazione percirca 100mila addetti, focalizzati proprio sull'ICT.

Riprende Cuzari: «La crisi morde e condiziona gliinvestimenti; i Clienti cercano il modo di risparmiarepiù che di innovare; le aziende IT chiudono, licenzia-no, aspettano, obbediscono. Le stesse parole d’ordinedell’ Industria ICT sono vissute con leggerezza: i BigData sono considerati ancora estranei al core businessdi molti, il Social è percepito come Consumer e ga-ming, il Mobile è vissuto il più delle volte solo come“devices innovative”, il Cloud è guardato sovente consospetto, la Sicurezza è percepita come “prodotti”. . .

Per Francesco Sacco, le priorità italiane sono pre-sto sottolineate: Anagrafe Unica Digitale, Identità Di-gitale, Fatture Elettroniche; tre temi che faranno davolano ad un profondo cambiamento.E aggiunge: «Non dobbiamo digitalizzare ma ridise-gnare, non possiamo pretendere che le cose cambino secontinuiamo a fare sempre le stesse cose».

Claudio Contini sottolinea come il MobileBroadband cambia definitivamente il nostro modo divivere e perché è necessario mettersi al passo con lenuove frontiere, ad esempio quella di Internet delle Co-se. Telecom Italia è su questa lunghezza d'onda, acce-lerando nell’ implementazione del piano industriale cheprevede investimenti e forte innovazione all'insegnadel Digitale. Gli investimenti in Ultra-Broadband inItalia, 9 miliardi di euro in 3 anni, permetteranno dioffrire servizi a maggior valore e contribuiranno acolmare il gap con l'Europa.

Sottolinea Cuzari: «Insieme si può! Ecosistema èquando tutti gli attori si pongono sullo stesso livello,per raggiungere obiettivi comuni… Dobbiamo correreincontro al nuovo che avanza, in una stretta sintonia fraVisione di business, Competenze ed Investimenti, nonsolo infrastrutturali, ma anche in competenze deisingoli ed in volontà di cambiare».«Dipende tutto da dove si mette una virgola! Bastaaspettare…. Basta, aspettare…».

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ICT Trade 2014, il Convegno di aperturaCostruire il Futuro Sostenibile

I l 1 3 giugno 201 4 mattina, presso i l CentroCongresso Roma Eventi , convegno:

“Per una nuova pol i tica degl i acquistipubbl ici nel settore I CT”, che si pone l ’obietti -vo di portare al l ’attenzione degl i stakeholder i ltema degl i acquisti sia nel settore I CT sia piùin generale in quel lo dei servizi e del la consu-

lenza, proponendo una riflessione sul la ne-cessità di una nuova pol i tica del la Domanda.

Un’istanza, beninteso, che non vede lePMI schierate in una rivendicazione di parte,ma anzi le col loca al fianco del le GrandiAziende, per la central i tà in termini di compe-tenza, sol id i tà e garanzia da queste indubbia-

mente rappresentata.L’ incontro è rivolto, ol tre che ai Soci del le

Associazioni promotrici , anche a tutte leAmministrazioni Pubbl iche Central i e Local i ,al le Stazioni Appaltanti , al mondo del le I mpre-se, al le Associazioni Datorial i e Sindacal i , alMondo Pol i tico.

CDTI Roma: “PMI e GARE”

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C ontinua il faticoso processo di digitalizzazio-ne della PA, ma i conti non sempre tornano.

Il 6 giugno è entrato in vigore l'obbligo per la PA diaccettare solo fatture elettroniche e coerenti con ilquadro normativo, che ancora una volta in Italiasiamo stati capaci di complicare rispetto alla diretti-va Ue del giugno 2013.

Questa, relativa alla fatturazione elettronica ne-gli appalti pubblici, prevede che il modellostandard europeo non richieda la firma elettronica,mentre il nostro processo impone una “firmaelettronica qualificata o digitale”.

Inoltre, le amministrazioni non hanno avutomodo né risorse per prepararsi adeguatamente, edhanno informato le imprese in modo disordinato,per spingerle ad adeguarsi ai nuovi sistemi dicompilazione e d’invio delle fatture. Fra l'altro,sembra che non siano pronti i codici ufficio cuiinoltrare le fatture.

Se le amministrazioni non provvedono a carica-re i relativi “codici ufficio” su www.indice-pa.gov.it, l'impresa non può fatturare alla PA.. . . Almomento sono poche, meno di 1 .000, le ammini-strazioni che hanno avviato tale processo su oltre22.000 previste; in particolare, delle 28 unità orga-nizzative autonome della Presidenza del Consiglionessuna, a fine maggio, aveva inserito in IPAun co-dice di fatturazione elettronica.

Il “codice ufficio” è l'identificativo dell’ufficiodestinatario della fattura, che i fornitori della PAde-

vono inserire nel tracciato della fattura elettronicae che definisce anche la modalità d’ invio dellafattura, ad esempio via Pec o altri canali. In assenzadel codice il sistema di controllo centrale respinge-rà la fattura perché priva del destinatario.

Inoltre, nessuna Amministrazione centrale hacompletato la ricognizione degli uffici (per l'Avvo-catura ci sono tutte le sedi distrettuali ma sembramancare ancora la sede di Roma) e pertanto nessu-na PA centrale può dire di aver fatto per interoneanche il primo passo.

L'Agenzia per l'Italia Digitale è corsa ai ripari eha inserito nella banca dati IPA, infrastruttura na-zionale critica e banca dati d’ interesse nazionale,1 8.712 uffici fittizi denominati Uff_eFatturaPA,per cercare di evitare che le imprese non possanoinviare fatture per inadempienza delle amministra-zioni (cfr. news del 6 marzo sul sito indicepa.gov.it- circolare del Mef).

Sembra che il problema sia alle porte; secondol'ex direttore generale di DigitPa, Giorgio De Rita,l'unica salvezza potrà essere un decreto mille pro-roghe. Ed alla vicenda certo non fa gioco la notiziadelle dimissioni annunciate a fine maggio dal Di-rettore di Agid, Agostino Ragosa, sul quale saràlunga e probabilmente sterile la discussione suquanto avrebbe potuto fare in più, in assenza di unquadro normativo chiaro e di deleghe precise.

Digitalizzazione della PA: un'opportunità da non perdereLentezze, ripensamenti, complessità strutturale e procedurale. Non tutti

rispondono all’appello e qualcuno chiede un nuovo decreto mille proroghe

Alla naturale resistenza umana all’ innova-zione, tipica di chiunque venga toccato

nella sua comfort zone, in Italia si aggiunge spes-so la tendenza alla bassa trasparenza e la mode-sta cultura digitale che caratterizza il nostrosistema produttivo, con particolare riferimentoalle Pmi.Ma gli obblighi di legge obbligano al cambia-

mento e c’è chi elabora risposte concrete; adesempio Assosoftware è scesa in campo pertempo per sostenere le imprese sul tema dellafatturazione elettronica, creando un hub attra-verso il quale possono transitare le fatture desti-nate alla PA rendendo veloce, economico esoprattutto semplice il passaggio dalla carta aldigitale.L’hub, secondo il presidente dell’associazio-

ne Bonfiglio Mariotti, può essere la chiave divolta anche per la diffusione della fatturazioneelettronica tra aziende.In campo, due modalità per rispettare gli

obblighi di legge. La prima prevede che il forni-tore usi il proprio software gestionale per predi-sporre la fattura in Xml, la firmi digitalmente ela trasmetta al Sistema d’interscambio Sogei,attuando la conservazione digitale entro 15

giorni come previsto dalle norme. L’altra èappunto l’Hub di Assogestioni. La fattura in xml,messa a disposizione dal sistema, rende possibi-le una maggiore semplicità nell’espletamentodegli obblighi da parte del fornitore, viene emes-sa in modalità automatica qualora il cliente siauna PA, firmata e trasmessa a Sogei, e diventaagevole anche la consultazione delle ricevute.Il sistema rende completamente auto-

matizzati i processi di fatturazione e fornirà lapossibilità, in futuro, di integrare e riconciliaretutto il ciclo, dall’ordine alla scadenza di paga-mento. All’automazione si affiancano ovvia-mente servizi di tracciabilità degli invii, diverifica del contenuto e di conservazione sostitu-tiva.Anche i singoli Vendor si mettono al passo:

ad esempio, la soluzione Olivetti, rivolta sia alleaziende private sia alle Pubbliche amministra-zioni.Nel primo caso trasforma i documenti di

fatturazione così come emessi dal gestionale odall'ERP aziendale in fatture elettroniche con untrattamento conforme alla normativa. Nel se-condo caso, prende in carico le fatture elettroni-che dal Sistema di Interscambio dell'Agenzia

delle Entrate per porle in conservazione a normae consegnarle alle Pubbliche Amministrazioni,consentendo loro di essere pronte per le immi-nenti scadenze previste senza dover fare ricorsoad interventi sui propri sistemi.«Con questa soluzione, già disponibile,

mettiamo a disposizione il nostro know-how neisistemi di dematerializzazione per supportare leimprese e le Pubbliche Amministrazioni nel pas-saggio alla fatturazione elettronica», affermaPaolo Crini, responsabile Product Line Applica-zioni e Soluzioni Software di Olivetti.In base alle esigenze dell’ impresa, la soluzione,personalizzabile, si avvale degli asset e dellecompetenze sviluppate da Olivetti nell'ambitodella dematerializzazione. La piattaforma HDO- Hub Documentale Olivetti, unisce alla tra-sformazione dei documenti fiscali in fattureelettroniche il servizio di conservazione sostitu-tiva e l'invio attraverso la PEC o attraverso il Si-stema di Interscambio dell'Agenzia delleEntrate.Il cruscotto gestionale di cui dispone

permette di avere in tempo reale un quadrocompleto dell'emissione delle fatture e, perognuna, di visualizzarne lo stato.

Intanto i fornitori di servizi vanno più veloci delle amministrazioniIl sistema di offerta dell'IT si allinea alla normativa e dà risposte concrete all’obbligo

della fatturazione elettronica

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Notizie Flash

In risposta ai continui gossip,Patuano smentisce le voci su unapossibile vendita di Tim Brasile:“Il Brasile è la nostra secondacasa e vogliamo continuare ainvestire”. Neanche Telefonicasi sposta dalle sue posizioni e re-sta in Telecom Italia con l'attualequota; così dichiarano i vertici del gruppo iberi-co nel corso della conference call per la pre-

sentazione della primatrimestrale 2014, disattendendol’aspettativa che i soci italiani diTelco (holding partecipata daTelefonica, Generali, Medio-banca e Intesa-Sanpaolo che de-tiene il 22,4% di TelelecomItalia) sfruttino la finestra di

opportunità per la disdetta anticipata del pattoche si apre a giugno.

Telecom non vende Tim Brasile e Telefonica nonlascia Telecom

Secondo i risultati di uno studio di UniversalMcCann, riportati nella sezione Media&Tech delCorriere Economia, nel mondo il 68,3% dellepersone utilizza con continuità almeno un socialnetwork. In Italia la percentuale è ancora più alta:gli intervistati che usano almeno un social sono il71 ,7%, contro il 66% di americani e inglesi e il57% di francesi e tedeschi.

Instagram raggiunge i 200 milioni di utenti,con una media di 60mila foto condivise al giorno,raggiungendo dal 2010 (anno del lancio) circa 20miliardi d’ immagini scambiate, su Twitter ades-so si possono taggare le foto. L’aggiornamento èutilizzabile inizialmente solo dai possessori diiPhone, ma presto arriverà la versione per

Android e per il web. Grazie all’aggiornamentodi Twitter, gli utenti potranno caricare fino aquattro foto alla volta, taggare fino a 10 amici inuna stessa immagine, e i caratteri del tag non sa-ranno conteggiati nel calcolo delle 140 battutemassime, marchio di fabbrica del social. Inoltre,si potrà creare automaticamente un collage foto-grafico per la visualizzazione in sequenza.

Candy Crush affonda al debutto a Wall Streete il titolo chiude a -1 5%. Ma nonostante il tonfo,Zacconi incassa 600 milioni di dollari. . . Chefaccia la fine di Zynga, altro produttore di giochisbarcato in Borsa con una ipo molto attesa che poiha deluso, non riuscendo a replicare il successodi Farmville?

Sorprese dal web: l’Italia è la più “social” almondo e i social evolvono

In vigore da aprile 2014 il regolamento a tuteladel diritto d'autore onlineIl Regolamento in materia di tutela del dirittod’autore promuove lo sviluppo dell’offerta lega-le di opere digitali e la loro corretta fruizione, de-finendo le procedure per l’accertamento da partedell’Autorità delle violazioni commesse sullereti di comunicazione elettronica.

Chiunque, compilando un apposito modulo,ha la possibilità di chiedere ad AgCom la rimo-zione dei contenuti online considerati lesivi deidiritti d’autore, sia sul web che sui mezzi radio-televisivi. L’ istanza deve essere presentataesclusivamente in modalità telematica, e dalmomento della presentazione, AgCom do-vrebbe esprimersi sulla sua fondatezza nell’arcodi una settimana.

A sua volta, i gestori dei siti che ricevono lanotifica di violazione hanno cinque giorni ditempo per presentare le controdeduzioni, senzale quali AgCom è titolata a ordinare la rimozio-

ne dei contenuti o a chiederne la disabilitazioneall’accesso.Anche se sono ancora molti i punti che necessi-tano di chiarezza, in particolare per quel che ri-guarda gli oggetti specifici delle denunce, grazieal regolamento AgCom la Casa Bianca rimuovel’Italia dalla watch list dei paesi che non tutela-no il diritto d’autore online, sostenendo che lenuove norme salvaguardano l’utente combat-tendo la pirateria su larga scala. Con grandesoddisfazione dell’ambasciata italiana negliUSA che ha lavorato a lungo per sensibilizzaresull’efficacia del provvedimento.

La notizia si affianca al recepimento da partedi Google della decisione della Comunità euro-pea in merito al "diritto all'oblio", che obbligaGoogle stessa a mascherare, pur senzacancellarle, le informazioni per le quali viene ri-chiesta la rimozione dal web.

N el 201 0 Sirici ha stupiti :

risponde al le ri-chieste, twitta,ri fiuta e accettale proposte ro-mantiche, ri -chiama al l ’or-dine, canta.

Seppur convoce metal l ica,interagisce e si-

mula emozioni . Un’app che riesce a far senti-re unici . . . Google Now offre informazioni sottoforma di schede. Google Voice Search parla,ci mette a dieta e si preoccupa del la nostrasalute, informandoci su quante calorie sonopresenti nel cibo che stiamo consumando.

Contana, in Windows Phone 8. 1 , è l ’ul timaarrivata nel la famigl ia degl i assistenti virtual i .I n un futuro non molto lontano non sarà solo i ltelefono a parlarci : potremo infatti faci lmenteinteragire con gl i elettrodomestici .

Solo dieci anni fa nel fi lm “Her” , “Lei” , unsistema operativo capace di far piangere eingelosire qualunque essere umano, erafantasiosa magia, disegnando un futuro nontroppo lontano in cui gl i uomini vivranno insimbiosi con la tecnologia e le macchine sa-ranno in grado di provare emozioni , scherza-re, sognare. Siri , Cortana e le loro sorel le lofanno diventare una premonizione.

Nel frattempo i colossi del la Si l icon Val leyfanno a gara per accaparrarsi i software mi-gl iori a colpi di acquisizioni mi l ionarie. I n que-sto cl ima si ri tagl iano una nicchia i socialmedia manager virtual i .

Uno per tutti , HootSuite, permette di ge-stire in contemporanea Facebook, Twitter,LinkedI n e Google+ e, grazie ad appl icazio-ni di terze parti , i contenuti su YouTube,I nstagram, Tumblr e molte altre piattaforme,ed offre un servizio di statistiche per rendersiconto del l ’ impatto del le proprie attivi tà in re-te.

Dlvr. i t fa un passo avanti e permette di po-stare contemporaneamente testi moltolunghi , uti l i su Facebook e Tumblr, e al lo stes-so tempo titol i ottimizzati per i 1 40 caratteri diTwitter.

Diffici le non restare affascinati , e diffici lepensare che non ci saranno importanti rica-dute anche sul Mercato Business.

Assistenti e socialmedia manager virtuali:inseparabili compagnidel futuroI colossi della Silicon Valleyfanno a gara per aggiudicarsi isoftware migliori, e squadred’ingegneri lavorano sulriconoscimento vocale

Apple vince unabattaglia nellaguerra dei brevettiche da sempre dividele due multinaziona-li. Samsung, accu-sata di aver violato ibrevetti Apple, èstata condannata daltribunale federale di

San José al pagamento di 119,6 milioni di dolla-ri, risarcimento tutto sommato modesto se siconsidera che Apple aveva richiesto danni per 2,2miliardi di dollari all’avvio del processo nel 2011 .

Sotto accusa il multi touch video, lo scroll, lozoom, la navigazione internet. . . Ma che i due co-lossi si siano copiati a vicenda non è un segreto:in parallelo, Apple è ritenuta colpevole di averviolato un brevetto Samsung e dovrà pagare allasocietà sudcoreana 158.400 dollari.

Apple vince la battaglia legale con Samsung

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Sysdata per la promozioneturistica via mobileAl la guida di un RTI con Websolute eI nterplay Software, Sysdata I tal ia si è aggiu-dicata la gara indetta dal l ’Agenzia Regionaleper lo Svi luppo del Turismo Friul i VeneziaGiul ia, per lo svi luppo di mobi le app fina-l izzate a promuovere le eccel lenze turistichedel la regione con l 'ausi l io di smartphone.L’Agenzia, in sinergia con la RTI , coordineràla stesura dei contenuti e seguirà da vicino losvi luppo del l 'appl icazione. I l progetto, rea-l izzato grazie a fondi europei , si inserisce inuna strategia di comunicazione che puntafortemente sul l ’uti l izzo del le nuove tecnolo-gie per la promozione 2. 0 del l ’offerta turisticaregionale.

Approfondimenti

C he l’IT sia entrato rapidamente nell’era delCloud è innegabile, ma un grande cambia-

mento nella vita di tutti verrà, con ogni probabilità,anche dalla tecnologia della stampa 3D.

Questa si appresta a rivoluzionare completa-mente il settore manifatturiero e le abitudini di tutti.Chiunque possegga una di queste macchine, il cuicosto sta diventando sempre più accessibile, intornoai 1000€, può in effetti dire di possedere una fabbri-ca in miniatura, in grado di realizzare oggetti cu-stom made. Gli ambiti d’uso sono infiniti; non solosoprammobili e gadget: ad esempio, ci sono già staticasi di ortopedici che hanno stampato in 3D la Tacdei loro pazienti.

Ovviamente, nell’epoca dei social network edella sharing economy, non poteva mancare unacommunity di possessori di stampanti 3D disposti aoffrire i propri servizi a chiunque ne abbia bisogno.La rete 3DHubs permette ai visitatori di scoprire do-ve si trovano i possessori di stampanti 3D più vici-ni a lui. Secondo questo social, la capitale dellastampa 3D sembra non essere NewYork o la SiliconValley, bensì Milano, dove sono già presenti 70

macchine registrate. Quattro sono invece gli shop3D aperti in Italia, superata solo dagli USA che nevantano 6.

La quasi totalità di questi shop è dotata distampanti 3D per uso privato, ma anche in Italia c’èchi ha deciso di investire su quelle professionali perrealizzare un business su scala più ampia. Questo èil caso di 3D Idea Factory, inaugurata ad aprile aMi-lano e dotata di una stampante EOS Formiga 110 dalvalore superiore ai 200.000 euro. Sfruttando il pro-cedimento SLS (sinterizzazione laser selettiva), sipossono produrre gli oggetti più disparati (scarpe,gioielli, occhiali, lampadari, ecc.) anche nelle formepiù impossibili. Il fenomeno non è circoscritto allasola Milano: il primo shop di questo genere è statoinfatti il romano 3DItaly, che adesso ha una filiale aPescara, mentre a Siracusa è stato recentementeavviato il laboratorio 3D Print & Go., il cui obietti-vo è quello di evolvere in una fabbrica di quartierea misura dei suoi abitanti. ABologna, Stampa 3d ByEliofossolo offre l'uso della stampante 3D in servi-ce ed ha permesso agli ospiti di ICT Trade 2014 ditoccare con mano questa tecnologia.

Stampanti 3D, una rivoluzione che sta

conquistando l'ItaliaDa Milano a Roma a Siracusa, il fenomeno cresce. Il nostro paesesi rivela terreno fertile per questa tecnologia

I negozi Fnac di Milano, Verona e Napoli, a lungolontani dal break even, rinascono sotto l’ insegna

Trony, acquisiti da Dps Group. I razionali dell'inve-stimento sono chiari: sfruttare un marchio già notoin Italia, a differenza di quello Fnac, incrementandol’offerta di elettronica e IT, e presentare i negozisotto un brand conosciuto in Italia.

La spesa sostenuta per il rinnovamento dei lo-

cali, teso al loro rilancio commerciale, è stata dicirca 3 milioni di euro; una cifra che DPS Groupha potuto investire grazie ai suoi ottimi risultatieconomici, con ricavi per 232 milioni di euro nel2013, in crescita del 40% rispetto all’anno prece-dente.Yves Di Benedetto, Amministratore Delegato di

Dps Group, afferma che «con questa operazioneDPS si conferma una realtà lungimirante. Il feno-meno della concentrazione che caratterizza ilmercato dell'elettronica di consumo cancella playerstorici, e rafforza chi è in grado di attuare cambia-menti coraggiosi e sfidanti.

Dps, che ha oggi 66 punti vendita, negli annipassati ne ha chiusi 1 5 ma ne ha aperti 27 in aree ri-tenute ad alto potenziale.

I punti vendita italiani di Fnac diventano TronyDPS Group acquista i negozi di Milano, Verona e Napoli e ne cambia l’insegna

Venerdì 30 maggioal Teatro Regio di To-rino durante l ’ I T Day,si è svolta la conse-gna dei premi per le

migl iori idee presentate da giovani under 30, aivincitori del la VI I I edizione del Premio Perotto-Zucca per l ’ I nnovazione nel l ’ I CT.

I l premio, sostenuto da diversi importantiSponsor ed Enti Patrocinatori , è stato organizzatoda AI CA, dal CDI di Torino e dal CTI Liguria, incol laborazione con la Fondazione ASPHI , ed èdedicato a due “padri” del l ’ informatica ital iana:Pier Giorgio Perotto, inventore del primo personalcomputer e Tarcisio Zucca Alessandrel l i , pro-pulsore di molte iniziative nel l ’ informatica gestio-nale e del l ’ inclusione a pieno ti tolo nel mondolavorativo di persone con disabi l i tà.

I l Bando ha avuto un notevole successo, conoltre 1 20 candidati pro-venienti da tutta l ’ I tal ia.I l primo premio (€1 0. 000) è andato a Lu-dovico Orlando Russoper “DOG-BAU”, fina-l izzato al la progettazione di un' interfaccia trautenti ciechi e cani guida per i l supporto al la na-vigazione. I l sistema faci l i terà la comunicazionetra cane e padrone in modo che quest'ul timoottenga una gamma di informazioni più vasta.

Secondo premio (€ 5. 000) per "Brai l le LAB” diClaudio Loconsole, per lo svi luppo di prodotti lowcost di ausi l io ai non vedenti ed ipovedenti .Marco Papal ìa ha ricevuto i l terzo premio (€3. 000) per “Keybee”, un sistema per migl iorarel 'esperienza di scri ttura nei dispositivi touch-screen.

Premio ASHPI (€ 4. 000) a Giuseppe Airò Fa-rul la, con “Orientoma”, sistema di navigazioneassisti ta per utenti ciechi e ipovedenti basato susensori di visione e tecnologie wearable a bassocosto.

http: //www. premioperottozucca. i t/

Premio NazionalePerotto-Zucca perl’Innovazione nell’ ICT

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Accenture acquisisce i4CIl gigante della consulenzapotenzia l'offerta analytics

U n nuovo elemento rafforza l ’offerta diAccenture. Si tratta di i4C Solutions,

fondata in I tal ia nel 2002 e special izzata insoftware e soluzioni di advanced analytics perle aziende, che entra a far parte del la divisioneAccenture Analytics, parte di Accenture Digital .

L’acquisizione riguarda anche le 70 risorsedi i4C, attive negl i uffici di Roma, Mi lano, Bolo-gna e Londra. Accenture eredita anche l ’Appl i-cation Configuration Environment di i4C,ambiente virtuale tramite i l quale si possonoconfigurare appl icazioni di analytics senza do-ver programmare. La piattaforma ospita solu-zioni differenziate a seconda del settoreindustriale del l ’azienda che ne richiede i l servi-zio; questo permetterà ai cl ienti di Accenture diottenere soluzioni personal izzate a secondadel la funzional i tà aziendale. È anche possibi leacquistare diversi tipi di appl icazioni diretta-mente sul lo store onl ine di i4C.

Fabio Benasso, Amministratore Delegato diAccenture I tal ia, ha dichiarato: « Ora chel ’acquisizione è stata completata, lavoreremocon i professionisti d i i4C per integrare i l loro va-lore e talento nel nostro business analytics,puntando a offrire ai nostri cl ienti , con maggio-re rapidità e agi l i tà, appl icazioni che permetta-no loro di ottenere più velocemente risul tati adalte performance, predittivi e affidabi l i basatisugl i analytics” .

Benasso sottol inea anche che le aziendecreano le proprie strategie basandosi sui dati ,ed è quindi logico che vogl iano dotarsi di stru-menti efficaci capaci di raccogl iere i dati piùaggiornati . L’acquisizione di i4C va quindiinquadrata in una strategia che intende fornireai cl ienti di Accenture strumenti di front-end difaci le accesso, comprensione e uti l izzo.

S ul mercato dal 1989con il nome Top

Software, Passepartoutfesteggia 25 anni di atti-vità nel mercato dei ge-stionali per imprese eprofessionisti e presentail suo bestseller. Specia-lizzata in applicazioni

Enterprise resource planning, l’azienda sammarineseha infatti presentato in occasione dell'evento Pass-word la release 2014 di Mexal.

Passepartout propone una suite completa di pro-dotti pensati per essere utilizzati in modalità CloudComputing e sviluppati totalmente all’ interno. La fi-ducia nella Nuvola è una scelta che permette a Passe-partout di offrire soluzioni integrate e dalle elevateprestazioni.

Sottolinea Stefano Franceschini, presidente diPassepartout: «L'obiettivo è rendere i nostri partnerpiù flessibili verso l'alto, andando a coprire in prima

persona nuove fasce di mercato; da settembre mette-remo online una versione light del nostro applicativoMexal, che sarà disponibile a un prezzo inferiore delgestionale completo». Le Pmi, dal 2008 i commercia-listi e più recentemente il mondo Ho.Re.Ca. sono iltarget della società, che oggi conta 1 37 dipendenti edha una rete di 250 rivenditori attivi sull'intero territo-rio italiano.

Per il presidente della software house sammarine-se è giunto il momento di «presidiare i settori comple-mentari di basso interesse lasciati finora scoperti,convinto che i commercialisti e i loro clienti uniti inelaborazione collaborativa rappresentano il settoreche meglio si presta a sfruttare le potenzialità dellaNuvola».

Sul fronte dell'helpdesk, Passepartout ha intro-dotto strumenti utili a migliorare l'esperienzadell'utente finale garantendogli risposte sempre piùprecise ed efficaci. Easy pass, fruibile anche da tablete smartphone, è in grado di rispondere all'utente indifficoltà prima ancora che la richiesta sia stata inviata

al centro d'assistenza. Se il problema è stato risolto,l'utente può marcare la risposta ricevuta con un flag,una sorta di “like”, che la rende ancora più rilevante.Se invece la risposta non è stata esaustiva, la richiestaviene inoltrata alla struttura di supporto. Il form nonsarà più anonimo, ma contrassegnato da nome e co-gnome dell'utente finale e accompagnato da una suafoto. Proprio come succede nei social network.

L'ultima novità in casa Passepartout riguarda iprogetti MDO e franchising, con focus sull'universoretail, con soluzioni gestionali per la vendita al detta-glio. La soluzione MDO - Media distribuzione orga-nizzata va incontro alle esigenze delle attivitàcommerciali medio - piccole di carattere locale per lagestione della barriera cassa, del magazzino edell'anagrafica clienti. Il piano Franchising 2.0 puntainvece ad ampliare le opportunità nell'ambito di cate-ne di negozi in espansione all'estero, soprattutto in vi-sta dei prossimi grandi eventi internazionali, tramite ilcontrollo multilingua di front-office e back office edella conversione della valuta.

Passepartout festeggia 25 anni e mostra il suo lato Cloud “social”L'azienda, sempre più attenta al mondo dello sharing e del retail, vive sempre più

intensamente la cultura Ict nella sua accezione più vasta

S econdo l’Osservato-rio di Portaltech Re-

ply, eDigitalResearch eImrg, in Italia gli acquistionline sono cresciuti del1 7% nel 2013, e molti Re-tailer si stanno orientandoverso questa modalità,accogliendo la sfida di unmercato sempre più omni-channel, in grado diaffiancare punti venditaonline ai negozi fisici.Protagonisti, web e mobi-le, sui quali entro i prossimi due anni potrebbetransitare il 45% delle vendite totali. L’e-commerceè uno degli ambiti in maggiore espansione, tantoche oltre il 40% delle imprese lo sta imple-mentando, per allinearsi ai Clienti, ormai abituatiall’uso di tablet e smartphone non solo perinformarsi, ma anche per acquistare. Un cambia-mento radicale delle modalità di acquisto, del resto,è uno degli elementi peculiari di questo boom, co-me sostiene l’Osservatorio Multicanalità, che indi-vidua i nuovi profili dei consumatori digitali 3 .0,fra cui troviamo le diverse tipologie: gli abitudina-ri o Newbie, i razionali o Old Style Surfer, gli estro-versi o Social Shopper e gli sperimentatori o gliHyper Reloaded, sempre alla ricerca dell’ultimatendenza.

Alle prese con questa “evoluzione deglishopper” verso il digitale, i Retailer si trovano a do-ver integrare, in modo coerente, store fisico e onli-

ne. Il Retail omni-channelnon funziona se i Retailernon possono contare sudati precisi e aggiornati, intempo reale, soprattuttorelativi alla mercerealmente disponibile amagazzino. È facile,infatti, immaginare il li-vello di frustrazione di uncliente che, dopo aver fattoun acquisto online tramitepc o smartphone, recando-si nel punto vendita più vi-

cino per ritirarlo, si rende conto che l’articolo nonè disponibile. Un episodio che può generaredisappunto e diffidenza nei confronti dell’ insegnae verso l’efficienza del suo modello di vendita edorganizzativo.

Il consumatore del futuro diventa social shopperAumentano gli acquisti online e i Retailer si organizzano

I l Sole 24 ore ha perfezionato la cessione di 24Ore Software a Teamsystem, per 1 04, 5 mi l ionidi euro, di cui 82 già incassati e 22, 5 differi ti .Con questa operazione, che si aggiungeal l 'avvenuta acquisizione del le ACG da I BM,Teamsystem rafforza la posizione di secondopolo nazionale del software gestionale, dopoZucchetti .

Il Sole 24 ore cede 24 OreSoftware a Teamsystem

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C he Google cerchi di estendere sempre di piùla sua sfera d’influenza è evidente, dato che

nell’ultimo anno e mezzo il colosso digitale èentrato almeno tre volte in trattativa con tre grandiprovider TLC USA: prima Dish Network Corpo-ration, poi Sprint e infine Verizon Communi-cations, contattata ad aprile.

I primi due tentativi sono già falliti; nel caso diSprint, a bloccare la partnership è stata la sua acqui-sizione da parte di SoftBank. Ma non bisogna sotto-valutare la notizia delle trattative avviate traGoogle e Verizon. Stando alle informazionisull’accordo, fatte trapelare dal magazine onlineThe Information, esso prevedrebbe che Googlepossa utilizzare il network wireless di Verizon nellecittà americane dove il motore di ricerca forniscegià un servizio di connessione a Internet tramite fi-bra ottica. Pertanto, almeno in questa fasedell’accordo, la rete Verizon verrebbe utilizzataunicamente per le reti mobili delle poche città do-ve Google già offre la banda larga. In queste città,Verizon offre un'offerta mobile LTE, servizio versoil quale l’OTT si è mostrato fortemente interessato.

Si potrebbe trattare quindi di un esperimento supiccola scala, anche se Google punta a raggiungere34 città americane coperte dal servizio entro l’anno,senza ripercussioni immediate e di rilievo sulmercato TLC. Tuttavia, da questa notizia si posso-no trarre alcune importanti considerazioni. Seconsideriamo che Google già possiede una propria

linea di smartphone e tablet, i Nexus, viene natura-le pensare che il prossimo passo sia tentare di di-ventare una compagnia “globale” nelle TLC, conun'offerta di tutto ciò che riguarda lo smart device:dall’hardware alla connessione, passando per lesim card.

Un passaggio di un OTT come Google a MV-NO su larga scala porterebbe problemi di rilievo almercato TLC. Se la vendita di sim ne sarebbe forte-mente potenziata, dato che fioccherebbero leofferte di abbonamenti a tariffa flat per le connes-sioni mobili, si potrebbe assistere a minori ricaviper gli abbonamenti dei Telcos; d’altro canto, perfornire un tale servizio, gli OTT avrebbero bisognodi appoggiarsi sul traffico di competenza degli ope-ratori telefonici, pagando un costo per poter eroga-re il servizio.Saremmo di fronte a una competition atipica: gliOTT si troverebbero a rivoluzionare il mercatoattuale delle comunicazioni, ponendo in maggiorrilievo un aspetto B2B come l'uso delle proprie re-ti telematiche rispetto all’offerta di servizi diretta-mente agli utenti. È ancora presto per poter capirequando, come e quanto il modello degli OTT comeMVNO comincerà a diffondersi su larga scala, maosservare i risultati che Google otterrà negli USAnel prossimo futuro servirà a comprendere in chedirezione il mercato TLC si muoverà nei prossimianni. E capire come i Telcos possano agire percontrastare la minaccia.

Notizie dal Mondo

L a notizia non cogl ieva impreparati , poichéè stata riportata da tutti i media in tutte le

possibi l i combinazioni : a partire dal l ’8 apri le,la Microsoft ha cessato di supportare Windo-ws XP, datato 2001 ma che continua a goderedi una salute straordinaria, un vero unicum nelpanorama I T per la sua longevità. Una cifradestava tuttavia particolare impressione:ancora i l 27% del l ’utenza I nternet continuavaa uti l izzarlo a fine marzo. Si trattava di unapercentuale in leggero calo rispetto a febbra-io (-2%), ma pur sempre una quota assaiconsistente, quasi i l triplo di quel la di Windo-ws 8 e 8. 1 (pari circa al l ’1 1 %).

Com’era scontato, nonostante ormai daun anno Microsoft consigl i incessantementeagl i utenti di passare a una versione più re-cente di Windows, i l tanto atteso upgrade hatoccato solo unaparte dei PC chemontano XP, indi-pendentementedal fatto che sitrattasse di privati ,business o PA.Eppure, la man-canza di futuriaggiornamenti perla sicurezza è uno dei problemi più seri chepossono affl iggere un computer, spe-cialmente se aziendale.

Se nel caso dei privati la mancanza di unaggiornamento può essere anche dovuta ascarse competenze informatiche, a unhardware obsoleto o sempl icemente perabitudine, non è certo questo i l caso del leaziende o degl i enti pubbl ici . I l governoinglese, ad esempio, ha quanti ficato i l costodel l ’aggiornamento di tutti i computer del lasua PA: circa 24 mil ioni di euro, tanto da rite-nere preferibi le pagare al la Microsoft una ci-fra minore (6 mi l ioni) per ottenere unsupporto ad hoc fino a lugl io 201 5.

Gl i utenti “comuni” , invece, dovrannoaccontentarsi , al massimo per un altro anno,di aggiornamenti contro i malware, anche sea maggio è stato ri lasciato un importanteaggiornamento di I nternet Explorer che hainteressato anche la versione per XP, ri-solvendo alcuni gravi problemi di sicurezza;si tratta però di un aggiornamento unatantum, ha precisato Microsoft.

L’abbandono di XP sarà un processolungo e costoso ma, salvo ulteriori colpi discena da parte di Microsoft, necessario perla propria sicurezza. E per chi l ’aggiorna-mento dovesse rivelarsi economicamentenon sostenibi le, Linux è pronto ad accogl ie-re gl i orfani . . .

Microsoft ha abbandonatoil supporto a WindowsXPMa il SO più longevo di sempreresiste. Servono soluzionialternative per garantirne lasicurezza

Google: sempre più probabile il

suo ingresso nella telefonia mobileL’OTTamericano nuovamente interessato a fornire un proprio servizio

MVNO, che potrebbe sconvolgere il mercato mobile nei prossimi anni

Il 27% dell'utenzacontinua a usareXP. Problemi perle aziende e lePA di tutto il

mondo

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Carriere

Giuliano Asperti è stato eletto Presidente del la Sia. L’azienda ha nominato i l nuovocda, nominando Carlo Tresoldi Vicepresidente e confermando Massimo Arrighetticome AD.

Giorgio Bavuso, Direttore Production Printing di Ricoh I tal ia, è stato eletto Presidentedel l ’ARGI , Associazione dei Produttori e Distributori di Sistemi e Prodotti per i l settoreGrafico.

Elio Catania è i l nuovo Presidente di Confindustria Digitale. Sale al la carica dopoaver ricoperto da lugl io 201 3 i l ruolo di Presidente di Assinform.

Bianca Del Genio, in precedenza General Counsel di Buongiorno, è stata nominataDirettore del la Divisione Affari Legal i e I sti tuzional i d i Microsoft I tal ia.

Enrico Deluchi , g ià Managing Director in Cisco Systems, ha assunto la medesimacarica in Canon I tal ia. Prende i l posto di Stefano Zenti , adesso Head of EmergingMarkets Business Unit di Canon EMEA.

Clara Freschi Fantoni , Direttore Generale di I nformatica Trentina, è stata nominataPresidente di Assinter, associazione che raggruppa le 1 5 società regional i cheoperano nel settore del l ' informatica per la PA.

Stefano Frascari è stato eletto nuovo Presidente del la ReteI CT, Associazione diI mprese del l ' I CT promossa da Unindustria Bologna.

Francesco Galdo è adesso Responsabi le Communication & Media Relation diVitrociset, dopo aver ricoperto lo stesso ruolo in Consip.

Silvia Gaspari è stata nominata Regional Marketing Manager di Fortinet; negl i ul timi1 0 anni ha ricoperto i l ruolo di Field Marketing Manager di Check Point SoftwareTechnologies I tal ia.

Salvatore Ippolito è ora Country Manager di Twitter I tal ia. Precedentemente era statoVP Sales e Responsabi le di I tal iaonl ine Advertising.

Filippo Monticelli , g ià Marketing & Business Development Director in Maticmind, èora Country Manager di Fortinet I tal ia.

Agostino Ragosa ha rassegnato le proprie dimissioni dal la carica di DirettoreGenerale del l ’Agenzia per l ’ I tal ia Digitale.

Joachim Rösges, g ià COO di Media-Saturn-Holding GmbH, è adesso anche CEOdel la fi l iale i tal iana di Mediamarket.

Giorgio Rossi , g ià CFO di Attiva, è adesso Amministratore Delegato del la stessaazienda, distributore dei prodotti Apple.

Agostino Santoni , Amministratore Delegato di Cisco I tal ia, è stato eletto Presidentedi Assinform.

Fabio Todaro, g ià Country Manager di Sybase I taly, ricopre ora la stessa carica nel lafi l iale i tal iana di Software Ag.

Daria Trespidi è stata nominata Marketing Manager di Achab, distributore I Tspecial izzato in Security e Software I nfastrutturale.

L ' accordo è focal izzato sul le soluzioniData Center, Private Cloud ed Enterpri-

se Networking e punta al la costi tuzione diuna sol ida al leanza basata su esigenze dibusiness complementari . I nfatti Huawei siavvarrà di I COS, distributore di valoreaggiunto, permegl io diffonde-re la propriaofferta enterpri-se, ed I COS po-trà incrementarei l proprio busi-ness grazie al lesoluzioni tecno-logiche al l ’a-vanguardia di Huawei, uno dei leader glo-bal i del l ' I T ed azienda in forte crescita.

Alessandro Cozzi , Head of I ndirect Salese Deputy Director Enterprise, del BusinessGroup Huawei I tal ia, commenta l ’accordodichiarando che « Huawei ha individuato inI COS un distributore con elevate compe-tenze, in grado di offrire valore e consol idatebest practices nel mondo I T. Lo svi luppo delbusiness I T sarà per Huawei di assolutastrategicità nel prossimo triennio. Le aree dibusiness al le qual i guarda sono quel le re-lative a Cloud, Big Data, Enterprise Mobi l i ty,BYOD. Huawei, pur essendo un “newentrant” nel mercato Enterprise, è un attoretecnologico con tutte le carte in regola perfarsi spazio e diventare protagonista anchein Europa e in I tal ia. »

ICOS e Huaweistipulano accordodi distribuzione

Una solidaalleanza basatasu esigenze di

businesscomplementari

FIDA Inform e ICT Professional, insieme

Prossimamente in linea...

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