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Anno II. Num. 735. S225..13..A.TC) i 1 luglio 1874. E DELL' LINO \\14. `RO v iRNALE POLITICO AMMINISTRATIVO ABBDONAMENTI DD INSERZIONI Per ur, anno L 8; un semestre L. 4,50; cn trimestre L. 2,50. nn. numero Cent 10; arretrato, 20. inserzioni dopo la firma del Gerente Cera. 40 per linea o spazio corrispondente. Avvisi Cent 20 per linea o spazio di linea, INDICAZIONI ED AVVERTENZE Direzione ed Amministrazione PISA, TIPOGRAFIA CITI, VIA S. ANNA, 2. Direttore e Amministratole Paolo Carri. Pubblicazione MERCOLSOI e SABATo. I manoscritti Don Si restituiscono. Le lettere non affrancate si respingono. oste E IL RINVILIO DEL PANE 'ti Esponemmo nel numero passato i fatti come passarono realmente nei giorni di lu- nedì e martedì scorso, e promettemmo in- torno ai medesimi brevi commenti. Anco questa volta però siamo _costretti a deplorare che corrispondenti male informati, o desiderosi di spacciare gsosse nuovitd, ab- biano fatta passare la cittadinanza per un'or- da di cannibali, e ci abbiano dipinti per due giorni in preda ad una vera sollevazione. — Noi non riusciamo a comprendere che mania sia la loro. Succede il tafferuglio dei gesuiti, un prete ha due scapaccioni ; e i sullodati corrispondenti vanno a scriver fuori di tu- multi, di morti e di feriti: non si ha la inondazione del 70 ; e loro corrono a man- dar fuori lamentevoli descrizioni di spallette cadute, d' acqua dilagantesi , dei bersaglieri che le facevan riparo e ne vien fuori persino un disegno in un giornale illustrato: capita il giubileo reale, e, per qualche pugno scam- biato fra popolani e studenti, telegrafano di frotte di repubblicani armati, seni conflitti, vani feriti: vengono ora le scene pel rinvi- lio del pane ; e scrivono di forni invasi e svaligiati, fornai bastonati, qual più • qual meno gravemente, e per sino di uno mes- so in forno a prendere una prima cottu- ra! — Certo non si può negare a questi messeri fantasia vigorosa e potente ; ma che ci guadagnano a screditare la città per tal modo ? E quello che é peggio che anche i gior- nali locali, per far comodo a Tizio od a Ca- io, falsano il racconto , e tirano ad esagerare la importanza dei fatti, che, per dire il vero, non ne ebbero mai di troppa. Dal racconto spassionato dei fatti rilevasi che, se esisteva nella popolazione il desiderio di veder diminuito il prezzo del para l e , da questa fase non accennava naenomamente a passare in quella successiva cielr azione. Que- sta non principiò che allorquando si vi- dero le Guardie di P. S. e Municipali, anda- re a visitare le diverse rivendite, e li metter fuori il famoso cartello del peso giusto. Ora questa, che in fondo è una violazione della libertà. individuale , questa parte non bella, e che in principio deve essere apparsa bellissima, nessuno la vuole: e la Prefettura ne vuole scaricare la responsabilità sulle spalle del Municipio, e questi alla sua volta la riversa sopra quelle dell'Autorità Politica. — Il Risorgimento, che questa volta sembra risponda alle ispirazioni della Prefettura, as- severa che la rappresentanza comunale pre- se l' iniziativa, e che d' accordo colla Pre- fettura vennero preparati alcuni esemplari di tariffa del prezzo del pane a giusto peso: la Provincia invece, che questa volta sembra risponda alle ispirazioni del Municipio, di- chiara che, se lunedi scorso le Guardie Mu- nicipali presenziarono la distribuzione dei car- telli, ciò fecero perchè chiamate a tale effetto dall' Ufficio della Pubblica Sicurezza. A dir vero, i cartelli furono probabilmente impressi nella stamperia della R. Prefettura, ed è quindi probabilmente ad essa che spet- ta l' onore della iniziativa; ma a noi non ta- lenta di entrare arbitri in siffatti litigi. Quel- lo che ci preme di rilevare è che i cartelli non li aveva fatti stampare il popolo: la Que- stura o il Municipio, ma il popolo no di cer- to. — Non è vero quindi quello che è stato scritto a un giornale di fuori che i dimo- stranti pensassero a conseguire di propria autorità una diulinuzione sul prezzo del pane a meno che per dimostranti non si debbano intendere le Guardie di P. S. e Municipali : come non è vero quello che la Provincia, giornale ufficiale, asserisce, che gli stessi for- nai riempissero ed affiggessero le tariffe loro distribuite, dopo avervi notato i prezzi da loro creduti più convenienti. Noi non siamo in grado di guarentire che da principio non Si lasciasse padrone 1' esercente di fissare egli stesso i prezzi; ma possiamo bensì assicurare che nella maggior parte delle botteghe erano gli Agenti indicati, o quei due o tre compagni con cui percorsero quel giorno braccio a braccio la città ed i borghi, che li dettavano, non lasciando all' esercente che la parte molto passiva di sottostarvi per dura necessità. Ma se dovessimo notare tutte le inesat- tezze ( le chiameremo così per @ortesia ) del giornale ufficiale, probabilmente ci manche- rebbe il tempo e la voglia. Si capisce ugualmente che al Municipio debba scottare la voce eh' esso stesso stabi- lisse il prezzo del pane, imponendolo ai for- nai, e provocando così la dimostrazione av- venuta in quel giorno. Se il Municipio crede di aver buone ragioni per rigettare la responsabilità di tutto l'operato sulla. Questura, è padrone di farlo ; ma da queiti due termi- ni non si esce: e, prendendo anco a guida i resoconti che pubblicano i due giornali citati, non è possibile giungere ad una conclusione diversa. bitanze, se esorbitanze vi furono, per parte' dei fornai, s'ingannerebbe a partito. Noi vo- gliamo soltanto rispettato il diritto di ognuno; e ci commuoviamo così quando vediamo vic- lato il diritto di pochi a benefizio dei più, ceme quando vediamo conculcate le maggio- ranze a profitto delle minoranze. . Le questioni infatti che si agitano sono diverse : si tratta cioè di vedere se il prez- zo -del pane fosse proporzionato a quello dei grani, e se l' autorità abbia saggiamente tu- telato ordine pubblico e i diritti indivi- vuali. • Sulla prima questione le nostre opinioni economiche non ci permettono di nutrire nem- meno il più lontano dubbio. Avvezzi a ri- guardare la libera concorrenza come un canone indiscutibile, non possiamo ravvisare nei prov- vedimenti adottati che dei mezzi capaci di allontanare anzichè di far raggiungere il fine pel quale furono ideati, che è quello dell' ab- bassamento dei prezzi. Quando inflitti al libe- ro e naturale ordinamento dei cqmmerci , al- la concorenza individuale, si voglia sostituita l' azione del potere governativo, non può ve- nirne che danno. Noi non intendiamo discutere se fosse doveroso per parte dei fornai un ribasso nei prezzi del pane: diremo soltanto per inciden- te che crediamo anche noi fosse ragionevole; ma diciamo solennemente che il ribasso avreb- besi avuto. e maggiore, senza questi spropo- siti, senza queste illecite ingerenze. Tutto in- fatti portava a credere che, dopo i ribassi del grano nel mercato di sabato scorso, do- vessero aversene dei nuovi in quello di merco- ledì; ma li-Il-ecc, da 19 lire, e 19 lire e 50 centesimi, il grano è risalito a 20 lire ed a 20, 50. — Di chi la colpa ? Non vi ha al- tra ragione che spieghi questa oscillazione, se non le perturbazioni avvenute : e se alcu- ni del popolo che applaudirono a siffatti de- liberati dell' autorità politica e municipale possono essere scusati colla ignoranza delle leggi economiche, alle autorità non può me- narsi altrettanto buona simile scusa. Vi ha chi crede il municipio, ricusando di stabilire delle tariffe per la vendita di ge- neri alimentari, abbia mantenuto illeso il principio della libertà di commercio e non lo abbia ferito colle altre sue disposizioni. Noi invece crediamo tutto l' opposto. Come si può obbligare intatti un esercente a vendere a peso piuttosto che a misura, o a misura piuttostochè in qualsivoglia altra maniera ? Razionalmente non si può: ma si risponderà che « trattandosi di generi di prima neces- sità » 1' autorità pubblica è in dovere di prescrivere degli ordinamenti in proposito: e i partigiani del predominio_della ragione di Stato sul principio della libertà individuale andranno in sollucchero per questo argomen- to, che in sostanza è l'unico a cui si appog- gino così gli antichi partigiani del principio di autorità, come i moderni fautori del so- cialismo. Ma non si possono impunemente violare i principii e pretendere di rimanersene a mez- zo. Che cosa ha fatto il municipio con que- sta disposizione? Meno che nulla. Un nostro assiduo lettore ci dirige in proposito due ar- ticoli, che siamo dispiancentissimi di non po- ter pubblicare perchè non si accordano colle opinioni da noi professate, ma che hanno al- meno il merito di essere pienamente con- formi alla logica. — Costringete . i fornai a dichiarare un prezzo e a vendere a peso; e credete di aver fatto tutto ? Mai no. Ciò che essi perdono da un lato riguadagneranno dal- l' altro, e della perduta libertà e del perduto lucro sui prezzi si rifaranno , come da varie parti ci assicurano che siansi già rifatti, col deteriorare la qualità. — Il nostro corrisp dente invoca infatti che il municipio destini dei periti ad analizzare anche la qualita, ma il municipio crediamo non vorrà spingersi ti- no a questo punto: e quanto è logico il. cor- rispondente, altrettanto è illogica l' agtorità municipale. O bisogna risuscitare ,tu,t,to il Medio-E'o coi suoi divieti di esportazione, colle sue mète, le sue corporazioni d' arti e mestieri: o bisogna lasciare intera ed intan- gibile la libertà delle transazioni commerciali: via di mezzo non c' è. Probabilmente tutto l' errore delle auto- rità si politica che municipale fu in questo: di credere cioè che i benefizi della panifica- zione fossero immensi, e che • il disordine del- la mattina fosse uno di quelli che valgono. a ristabilire l' ordine. Diciamo questo perché non crediamo che un Governo libero possa tollerare delle turbolenze all' oggetto di co- noscere i turbolenti, e poterli punire. Nono- stante gli arresti praticati nei giorni succes- sivi al lunedì di persone che in quella mat- tina erano tutte pane e cacio cogli agenti della pubblica sicurezza , noi riteniamo che chi azzardasse questa ipotesi non sarebbe cer- tamente nel vero. Se non crediamo a questa, siamo però intimamente persuasi della prima; la quale risponde così ai principii e ai bisogni dell'am- ministrazione centrale come ai bisogni del- l' amministrazione locale: che, se il Minghetti ha bisogno di popolarità per le prossime ele- zioni generali, il Cornero e il Rizzari no hanno urgente necessità per le elezioni locali. D' altra parte, quando il Governo impone ai lavoranti di prestare l' opera loro per una data mercede, e reprime gli scioperi, non già, in quanto portano turbamento ordine pubblico, ma sibbene per sè stessi, è natura- le che garantisca poi le sussistenze ad usi prezzo rispondente a quello delle mercedi: e quando si è fatto appaltatore della felicità universale, dopo avere espropriato i lavoranti a benefizio dei bommercianti , espropri i se- condi a benefizio dei primi. — I principii no soffrono: la prosperità degli Stati arti.ficial- mente non si crea nè si mantiene: ma alla politica degli espedienti sembra di aver rag- giunto il sommo della sapienza, sostituendo all' ordinamento razionale della natura le con- cezioni sublimi degli uomini di Governo. IL PREFETTO CORNERO XV, Alla lettera del deputato Toscanelli facciamo tener dietro la seguente: LETTERA DEL DEPUTATO SIMONELLI PRESIDENTE DELLA GIUNTA PER LE ELEZIONI. miemor , a pre- ao do-. etel cio(: lie la rsi n cui pas-- iunte , non tan- gna i PPli - i a n n a )1o, e le un gran E il agio- i pri•-• fieri ) dei osi). imo ne. .ffitter sepa-- r% Pisa che ren- Iene - sai e Brii- ud gua- (mar iore - o di , gua- rnite' Due. r . cc. lun- Vit- « Lunedì mattina — dice il Risorgi- <4 mento — le guardie municipali distribui- « vano gli esemplari delle tariffe alle diverse « botteghe; e, come avviene, dei gruppi di « popolo le SEGUIVANO nell' operazione » . « La mattina stessa di lunedì. — così « racconta la Provincia — dall' Uffizio di puhblic s a sicurezza, per mezzo delle guar- « die di quell' uffizio e di quelle municipali, « venne fatto distribuire a tutti i fornai una « tabella ecc. ecc. » . E se le nostre parole avessero bisogno di conferma, il Risorgimento viene a confer- mare ancora che gli agenti dell' autorità fe- cero presente ai venditori la responsabilità loro personale di fronte all'ordine pubblico, e li eccitarono ad un ribasso di prezzi. Ala noi vogliamo concedere che il Muni- cipio e la Questura non siansi ingeriti d'altro che di distribuire i cartelli per 1' annotazione dei prezzi e con promessa del giusto peso; non per questo 1' operato dell' autorità go- vernativa e municipale è meno ingiustificabile. Ed è appunto perchè il giornale ufficiale ca- piva quanto siamo per dire, che, con una piccola inesattezza, riportava al 4 luglio una notificazione che realmente non fu pubblicata che nelle ore pomeridiane del sei, giorno di cui anco nelle edizioni officiali porta la data. Perchè questo ? Perchè nè il regolamento di pubblica sicurezza, nè quelli di polizia mu- nicipale prescrivono menomamente nè che gli esercenti debbano tenere affisse le loro ta- riffe, nè l'obbligo di vendere a peso ed a misura : e quando la mattina di lunedì le guardie di pubblica sicurezza o quelle muni- cipali andavano a distribuire i cartelli per le tariffe dei prezzi del pane secondo il peso, non facevano che un atto in appoggio del quale non poteva invocarsi alcuna disposizione legislativa o regolamentare, o quello che nel linguaggio comune si chiamerebbe un atto ar- bitrario: imperciocchè soltanto nella sera fu emanata l' ordinanza del Sindaco ; questa vale a giustificare o scusare gli arbitrii della mattina. Chi credesse per questo che noi vogliamo difendere a spada tratta le esigenze e le esor- Onorevolissimi Colleghi, Alcuni articoli pubblicati qualche tempo fa nei giornali fiorentini intorno alla inchiesta giudiziaria deliberata dalla Camera per la elezione del Collegio' di Pisa eccitarono in me il legittimo desi- derio di conoscere i documenti che si riferiscono a tale inchiesta. Per questo mi occorse di leggere due lettere del Prefetto della Provincia di Pisa, le quali mi produssero una profonda impressione: e credo che uguale impressione siano destinate a produrre in quanti conoscono come procedettero realmente le cose nelle ultime lotte elettorali pisane. Seb- bene il Prefetto rivolgq. più specialmente ir

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Anno II. Num. 735. S225..13..A.TC) i 1 luglio 1874.

E DELL' LINO\\14.

`ROviRNALE POLITICO AMMINISTRATIVO

ABBDONAMENTI DD INSERZIONI

Per ur, anno L 8; un semestre L. 4,50;cn trimestre L. 2,50.

nn. numero Cent 10; arretrato, 20.inserzioni dopo la firma del Gerente Cera. 40

per linea o spazio corrispondente.Avvisi Cent 20 per linea o spazio di linea,

INDICAZIONI ED AVVERTENZE

Direzione ed AmministrazionePISA, TIPOGRAFIA CITI, VIA S. ANNA, 2.Direttore e Amministratole Paolo Carri.

Pubblicazione MERCOLSOI e SABATo.I manoscritti Don Si restituiscono.Le lettere non affrancate si respingono.

oste

E

IL RINVILIO DEL PANE

'tiEsponemmo nel numero passato i fatti

come passarono realmente nei giorni di lu-nedì e martedì scorso, e promettemmo in-torno ai medesimi brevi commenti.

Anco questa volta però siamo _costretti adeplorare che corrispondenti male informati,o desiderosi di spacciare gsosse nuovitd, ab-biano fatta passare la cittadinanza per un'or-da di cannibali, e ci abbiano dipinti per duegiorni in preda ad una vera sollevazione. —Noi non riusciamo a comprendere che maniasia la loro. Succede il tafferuglio dei gesuiti,un prete ha due scapaccioni ; e i sullodaticorrispondenti vanno a scriver fuori di tu-multi, di morti e di feriti: non si ha lainondazione del 70 ; e loro corrono a man-dar fuori lamentevoli descrizioni di spallettecadute, d' acqua dilagantesi , dei bersaglieriche le facevan riparo e ne vien fuori persinoun disegno in un giornale illustrato: capitail giubileo reale, e, per qualche pugno scam-biato fra popolani e studenti, telegrafano difrotte di repubblicani armati, seni conflitti,vani feriti: vengono ora le scene pel rinvi-lio del pane ; e scrivono di forni invasi esvaligiati, fornai bastonati, qual più • qualmeno gravemente, e per sino di uno mes-so in forno a prendere una prima cottu-ra! — Certo non si può negare a questimesseri fantasia vigorosa e potente ; ma checi guadagnano a screditare la città per talmodo ?

E quello che é peggio che anche i gior-nali locali, per far comodo a Tizio od a Ca-io, falsano il racconto , e tirano ad esagerarela importanza dei fatti, che, per dire il vero,non ne ebbero mai di troppa.

Dal racconto spassionato dei fatti rilevasiche, se esisteva nella popolazione il desideriodi veder diminuito il prezzo del para le , daquesta fase non accennava naenomamente apassare in quella successiva cielr azione. Que-sta non principiò che allorquando si vi-dero le Guardie di P. S. e Municipali, anda-re a visitare le diverse rivendite, e li metterfuori il famoso cartello del peso giusto.

Ora questa, che in fondo è una violazionedella libertà. individuale , questa parte nonbella, e che in principio deve essere apparsabellissima, nessuno la vuole: e la Prefetturane vuole scaricare la responsabilità sullespalle del Municipio, e questi alla sua voltala riversa sopra quelle dell'Autorità Politica.— Il Risorgimento, che questa volta sembrarisponda alle ispirazioni della Prefettura, as-severa che la rappresentanza comunale pre-se l' iniziativa, e che d' accordo colla Pre-fettura vennero preparati alcuni esemplari ditariffa del prezzo del pane a giusto peso: laProvincia invece, che questa volta sembrarisponda alle ispirazioni del Municipio, di-chiara che, se lunedi scorso le Guardie Mu-nicipali presenziarono la distribuzione dei car-telli, ciò fecero perchè chiamate a tale effettodall' Ufficio della Pubblica Sicurezza.

A dir vero, i cartelli furono probabilmenteimpressi nella stamperia della R. Prefettura,ed è quindi probabilmente ad essa che spet-ta l' onore della iniziativa; ma a noi non ta-lenta di entrare arbitri in siffatti litigi. Quel-lo che ci preme di rilevare è che i cartellinon li aveva fatti stampare il popolo: la Que-stura o il Municipio, ma il popolo no di cer-to. — Non è vero quindi quello che è statoscritto a un giornale di fuori che i dimo-stranti pensassero a conseguire di propriaautorità una diulinuzione sul prezzo del pane

a meno che per dimostranti non si debbanointendere le Guardie di P. S. e Municipali :come non è vero quello che la Provincia,giornale ufficiale, asserisce, che gli stessi for-nai riempissero ed affiggessero le tariffe lorodistribuite, dopo avervi notato i prezzi daloro creduti più convenienti.

Noi non siamo in grado di guarentire che daprincipio non Si lasciasse padrone 1' esercentedi fissare egli stesso i prezzi; ma possiamobensì assicurare che nella maggior parte dellebotteghe erano gli Agenti indicati, o queidue o tre compagni con cui percorsero quelgiorno braccio a braccio la città ed i borghi,che li dettavano, non lasciando all' esercenteche la parte molto passiva di sottostarvi perdura necessità.

Ma se dovessimo notare tutte le inesat-tezze ( le chiameremo così per @ortesia ) delgiornale ufficiale, probabilmente ci manche-rebbe il tempo e la voglia.

Si capisce ugualmente che al Municipiodebba scottare la voce eh' esso stesso stabi-lisse il prezzo del pane, imponendolo ai for-nai, e provocando così la dimostrazione av-venuta in quel giorno. — Se il Municipiocrede di aver buone ragioni per rigettare laresponsabilità di tutto l'operato sulla. Questura,è padrone di farlo ; ma da queiti due termi-ni non si esce: e, prendendo anco a guida iresoconti che pubblicano i due giornali citati,non è possibile giungere ad una conclusionediversa.

bitanze, se esorbitanze vi furono, per parte'dei fornai, s'ingannerebbe a partito. Noi vo-gliamo soltanto rispettato il diritto di ognuno;e ci commuoviamo così quando vediamo vic-lato il diritto di pochi a benefizio dei più,ceme quando vediamo conculcate le maggio-ranze a profitto delle minoranze.

. Le questioni infatti che si agitano sono •

diverse : si tratta cioè di vedere se il prez-zo -del pane fosse proporzionato a quello deigrani, e se l' autorità abbia saggiamente tu-telato ordine pubblico e i diritti indivi-vuali. •

Sulla prima questione le nostre opinionieconomiche non ci permettono di nutrire nem-meno il più lontano dubbio. Avvezzi a ri-guardare la libera concorrenza come un canoneindiscutibile, non possiamo ravvisare nei prov-vedimenti adottati che dei mezzi capaci diallontanare anzichè di far raggiungere il finepel quale furono ideati, che è quello dell' ab-bassamento dei prezzi. Quando inflitti al libe-ro e naturale ordinamento dei cqmmerci , al-la concorenza individuale, si voglia sostituital' azione del potere governativo, non può ve-nirne che danno.

Noi non intendiamo discutere se fossedoveroso per parte dei fornai un ribasso neiprezzi del pane: diremo soltanto per inciden-te che crediamo anche noi fosse ragionevole;ma diciamo solennemente che il ribasso avreb-besi avuto. e maggiore, senza questi spropo-siti, senza queste illecite ingerenze. Tutto in-fatti portava a credere che, dopo i ribassidel grano nel mercato di sabato scorso, do-vessero aversene dei nuovi in quello di merco-ledì; ma li-Il-ecc, da 19 lire, e 19 lire e 50centesimi, il grano è risalito a 20 lire ed a20, 50. — Di chi la colpa ? Non vi ha al-tra ragione che spieghi questa oscillazione,se non le perturbazioni avvenute : e se alcu-ni del popolo che applaudirono a siffatti de-liberati dell' autorità politica e municipalepossono essere scusati colla ignoranza delleleggi economiche, alle autorità non può me-narsi altrettanto buona simile scusa.

Vi ha chi crede il municipio, ricusandodi stabilire delle tariffe per la vendita di ge-neri alimentari, abbia mantenuto illeso ilprincipio della libertà di commercio e non loabbia ferito colle altre sue disposizioni. Noiinvece crediamo tutto l' opposto. Come sipuò obbligare intatti un esercente a venderea peso piuttosto che a misura, o a misurapiuttostochè in qualsivoglia altra maniera ?Razionalmente non si può: ma si risponderàche « trattandosi di generi di prima neces-sità » 1' autorità pubblica è in dovere diprescrivere degli ordinamenti in proposito: ei partigiani del predominio_della ragione diStato sul principio della libertà individualeandranno in sollucchero per questo argomen-to, che in sostanza è l'unico a cui si appog-gino così gli antichi partigiani del principiodi autorità, come i moderni fautori del so-cialismo.

Ma non si possono impunemente violare iprincipii e pretendere di rimanersene a mez-zo. Che cosa ha fatto il municipio con que-sta disposizione? Meno che nulla. Un nostroassiduo lettore ci dirige in proposito due ar-ticoli, che siamo dispiancentissimi di non po-ter pubblicare perchè non si accordano colleopinioni da noi professate, ma che hanno al-meno il merito di essere pienamente con-formi alla logica. — Costringete . i fornai adichiarare un prezzo e a vendere a peso; ecredete di aver fatto tutto ? Mai no. Ciò cheessi perdono da un lato riguadagneranno dal-l' altro, e della perduta libertà e del perdutolucro sui prezzi si rifaranno , come da varieparti ci assicurano che siansi già rifatti, col

deteriorare la qualità. — Il nostro corrispdente invoca infatti che il municipio destinidei periti ad analizzare anche la qualita, mail municipio crediamo non vorrà spingersi ti-no a questo punto: e quanto è logico il. cor-rispondente, altrettanto è illogica l' agtoritàmunicipale. — O bisogna risuscitare ,tu,t,to ilMedio-E'o coi suoi divieti di esportazione,colle sue mète, le sue corporazioni d' arti emestieri: o bisogna lasciare intera ed intan-gibile la libertà delle transazioni commerciali:via di mezzo non c' è.

Probabilmente tutto l' errore delle auto-rità si politica che municipale fu in questo:di credere cioè che i benefizi della panifica-zione fossero immensi, e che • il disordine del-la mattina fosse uno di quelli che valgono. aristabilire l' ordine. Diciamo questo perchénon crediamo che un Governo libero possatollerare delle turbolenze all' oggetto di co-noscere i turbolenti, e poterli punire. Nono-stante gli arresti praticati nei giorni succes-sivi al lunedì di persone che in quella mat-tina erano tutte pane e cacio cogli agentidella pubblica sicurezza , noi riteniamo chechi azzardasse questa ipotesi non sarebbe cer-tamente nel vero.

Se non crediamo a questa, siamo peròintimamente persuasi della prima; la qualerisponde così ai principii e ai bisogni dell'am-ministrazione centrale come ai bisogni del-l' amministrazione locale: che, se il Minghettiha bisogno di popolarità per le prossime ele-zioni generali, il Cornero e il Rizzari nohanno urgente necessità per le elezioni locali.

D' altra parte, quando il Governo imponeai lavoranti di prestare l' opera loro per unadata mercede, e reprime gli scioperi, nongià, in quanto portano turbamento ordinepubblico, ma sibbene per sè stessi, è natura-le che garantisca poi le sussistenze ad usiprezzo rispondente a quello delle mercedi: equando si è fatto appaltatore della felicitàuniversale, dopo avere espropriato i lavorantia benefizio dei bommercianti , espropri i se-condi a benefizio dei primi. — I principii nosoffrono: la prosperità degli Stati arti.ficial-mente non si crea nè si mantiene: ma allapolitica degli espedienti sembra di aver rag-giunto il sommo della sapienza, sostituendoall' ordinamento razionale della natura le con-cezioni sublimi degli uomini di Governo.

IL PREFETTO CORNERO

XV,

Alla lettera del deputato Toscanellifacciamo tener dietro la seguente:

LETTERA DEL DEPUTATO SIMONELLIPRESIDENTE DELLA GIUNTA PER LEELEZIONI.

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« Lunedì mattina — dice il Risorgi-<4 mento — le guardie municipali distribui-« vano gli esemplari delle tariffe alle diverse« botteghe; e, come avviene, dei gruppi di« popolo le SEGUIVANO nell' operazione » .

« La mattina stessa di lunedì. — così« racconta la Provincia — dall' Uffizio di

puhblics a sicurezza, per mezzo delle guar-« die di quell' uffizio e di quelle municipali,« venne fatto distribuire a tutti i fornai una« tabella ecc. ecc. » .

E se le nostre parole avessero bisognodi conferma, il Risorgimento viene a confer-mare ancora che gli agenti dell' autorità fe-cero presente ai venditori la responsabilitàloro personale di fronte all'ordine pubblico,e li eccitarono ad un ribasso di prezzi.

Ala noi vogliamo concedere che il Muni-cipio e la Questura non siansi ingeriti d'altroche di distribuire i cartelli per 1' annotazionedei prezzi e con là promessa del giusto peso;non per questo 1' operato dell' autorità go-vernativa e municipale è meno ingiustificabile.Ed è appunto perchè il giornale ufficiale ca-piva quanto siamo per dire, che, con unapiccola inesattezza, riportava al 4 luglio unanotificazione che realmente non fu pubblicatache nelle ore pomeridiane del sei, giorno dicui anco nelle edizioni officiali porta la data.

Perchè questo ? Perchè nè il regolamentodi pubblica sicurezza, nè quelli di polizia mu-nicipale prescrivono menomamente nè che gliesercenti debbano tenere affisse le loro ta-riffe, nè l'obbligo di vendere a peso ed amisura : e quando la mattina di lunedì leguardie di pubblica sicurezza o quelle muni-cipali andavano a distribuire i cartelli per letariffe dei prezzi del pane secondo il peso,non facevano che un atto in appoggio delquale non poteva invocarsi alcuna disposizionelegislativa o regolamentare, o quello che nellinguaggio comune si chiamerebbe un atto ar-bitrario: imperciocchè soltanto nella sera fuemanata l' ordinanza del Sindaco ; nè questavale a giustificare o scusare gli arbitrii dellamattina.

Chi credesse per questo che noi vogliamodifendere a spada tratta le esigenze e le esor-

Onorevolissimi Colleghi,

Alcuni articoli pubblicati qualchetempo fa nei giornali fiorentini intornoalla inchiesta giudiziaria deliberata dallaCamera per la elezione del Collegio' diPisa eccitarono in me il legittimo desi-derio di conoscere i documenti che siriferiscono a tale inchiesta. Per questomi occorse di leggere due lettere delPrefetto della Provincia di Pisa, le qualimi produssero una profonda impressione:e credo che uguale impressione sianodestinate a produrre in quanti conosconocome procedettero realmente le cosenelle ultime lotte elettorali pisane. Seb-bene il Prefetto rivolgq. più specialmente

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le sue accuse contro un nostro egregiocolega e mio amico personale, l'onore-vole Toscanelli, tuttavia in alcuni puntidelle bUC lettere fa me pure autore difatti che mi preme di chiarire subitofalsissimi a voi miei colleghi, che pernecessità d' ufficio dovete prenderne co-noscenza.

Forse avrei potuto dispensarmi dacombattere le accuse del Prefetto di risa,perciocchè i testimoni da lui prodotti,quantunque scelti fra i miei più acerbinemici, pure colle loro deposizioni mihanno assai largamente giustificato. AInc però interessa che voi sappiate comeio sia in grado di fornirvi numerose erispettabilissime testimonianze che val-gono a certificare in modo indubitabilela insussistenza di cosifatte accuse.

Permettete ora che le prenda in par-ticolare esame. Intanto vi dirò comenella prima votazione io mi tenessi aldi fuori di qualsiasi agitazione elet-torale intesa a favorire uno dei due can-didati che si contrapponevano all' avv.Barsanti ; tantochè, se il giornale nelquale scriveva co:nbattè la candidaturaBarsanti, non favori nella prima vota-zione il cav. Cuturi, piuttosto che il cav.Rizzali ora nostro collega. La qual cosa,oltre che risulta chiaramente dagli arti-coli pubblicati in quel tempo dal Corrieredell' Arno, era poi notissima a tutti aPisa.

Vedete dunque quanto vi sia divero in ciò che asserisce GiovacchinoGattai, d' averlo cioè io o mio fratellopagato perché nella prima votazione fa-cesse voti per Cuturi. Dirò di più checon Giovacchino e Lodovico Gattai nonho d'anestichezza alcuna; e neppure miricordo d averli incontrati. Bensi so cheuno di essi è il gerente del giornale ilRisorgimento, organo officiale del partitoche sostenne la elezione de,11' avv. Bar-santi. Sarebbe stato davvero molto in-nocuo il mio danaro, ed io molto inge-DUO. E il Prefetto queste cose doveva sa-perle quanto me perciocché come Presi-dente della Deputazione provinciale mos-se querela contro il gerente del Risorgi-1 -riento per libello famoso.

Matteo Boldrini, a cui secondo il Pre-fetto aveva io promesso un impiego,dichiara come si legge nel capitolato deitestimmai pag.126,assolutamente che noné vero ; ed anzi soggiunge che da moltotempo non è meco in buoni termini.

Nella seconda lettera del 25 febbraioil Prefetto Cornero dopo avere dichiaratoche per le indagini da lui falle (lascio alvostro giudizio questa maniera d'indagi-ni) non fu possibile di stabilire per chivotasse un tale elettore detto Lucchesone,dice che un tale Oreste Vineentelli zoppod'Oratoio ricevè cospicue somme dal Cav.Cuturi e da me all'oggetto di comprarvoti.

Io non conosco per nulla Oreste Vin-centelli e nemmeno ricordo d'averlo maiveduto, e dalle liste elettorali ho ancherilevato che non è elettore . D' altraparto l'Avv. Painpana, partigiano dellacandidatura &usanti, nella sua deposizio-ne smentisce le asserzioni a questo ri-guardo contenute nella lettera del Pre-fetto.

In fine poi di questa seconda letterail Prefetto, sulla autorità di certo Maz-zantini legnaiolo, denunzia che io e miofratello abbiamo speso somme importantie promissioni larghissime per tirare dal-la nostra parte Antonio Tassi ; il quale(notatelo bene) da più di sei anni é adope-rato come scritturale da me e da miofratello!

Dopo ciò confido che voi o Signoritroverete modo di ridurre in silenzio que-ste malvagie dicerie; le quali pur trop•pe danno eccitamenti all' agitazione, cheturba una delle nostre più cospicue città.

Mi dichiaro colla maggior stimaallega Devotissimo

R. SIMONELLIRoma, 7 Maggio 187J.

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TERZA RETTIFICANO.%Riceviamo e pubblichiamo:

.Sie0 Direttore del Corriere dell'Amo.

Le sarò obbligato, se vorrà compiacersipubblicare nel giornale da Lei meritamentediretto la presente lettera, con la quale inten-do completare quella dell'Avv. Moschetti con-tenuta nel numero 54 del Risorgimento e chemi riguarda.

Non ricordo assolutamente di aver detta-to le notule a cui accenna il Moschetti, nèse, richiesto, gli dessi una delle mie, percheEsso vi potesse modellare la sua. la uno onell'altro modo, non ho imposto certamenteal Moschetti, il quale, e bene a ragione, sisente fiero della propria dignità quanto altri ;ma avrei aderito ad un di Lui desiderio; avreicorrisposto ad un'atto di fiducia che mi sidomandava dì un Collega, nè avrei fatto cosache non fosse lecita ed onesta. Perchè di que-sto fatto semplice, leale, e di stima recipro-ca fra due professionisti e Colleghi, se ne po-tesse architettare un' accusa contro l' onestào la delicatezza, bisognerebbe che le notulenon fossero conformi a giustizia. Sopra ciò vi-vo tranquillo davvero : e le si possono con-sultare da chi vorrà essendo tuttora pressol'Archivio Provinciale, ed occorrendo ancorapresso di me, al mio studio, avendone fattarichiesta in copia autentica.

Relativamente poi alla partecipazione sul-le funzioni, io avrei dovuto augurarmi che ilnotar° Moschetti si fosse ricordato che eradestinata per l'Avv. Piero l'ieri mio fratello,come ne avevamo una volta tenuto proposito,e come in qualunque modo, anco in difettodi memoria, non poteva rimanergliene dubbioalcuno, allora che aveva veduto le minute,che servirono unicamente alla redazione deiContratti, di carattere di detto mio fratello,e sulle quali esistono delle postille di carat-tere di esso Moschetti. E se mai all'avv.Moschetti rimanesse ancora un dubbio su ciò,io lo chiarisco dichiarando formalmente chea detto Legale sono state da me passate leL. 84 lasciatemi dal Moschetti sopra le Lire246 circa da Esso percette per onoraij deiprecitati contratti dall'amministrazione Pro-vinciale. — Cosa che a niuno parrà strana,quando si sà che i fratelli Pieri tengono unostudio legale insieme in Pisa , dove sifanno operazioni notarili e legali con reci-proca coadiuvazione, come oltre i libri di stu-dio stanno a provarlo la non indifferente quan-tità di minute che ritengo, ostensibili per chilo desideri, redatte dal predetto Legale Pro-curatore, e che hanno servito e servirannoad atti da me rogati, e da rogarsi. E se iodi tale sua cooperazione dò a Lui la remune-razione dovuta, non vedo perchè del suo la-voro non dovesse retribuirlo il sig. Moschetti,col quale Egli non ha obbligazioni nèdi sorta.

È tanto giusto, che, se io avessi minutatogli atti di cui è parola, non avrei rifiutato lapartecipazione dovutami per il lavoro a cuiavessi preso parte; ne me ne avrebbe lettoastenere la momentanea rappresentanza cheaveva per l'autorità demandata del PrefettoPresidente la Deputazione Provinciale; giac-chè io faccio il professionista, nè si potrebbeprotendere che abbandonassi tale qualità peruna momentanea delegazione; molto più chesi trattava di affare a me affidato, e che inparte aveva già posto ad esecuzione, rogandoalcuni atti a detto affili.° referentisi. — Rin-granziandolo anticipatamente del favore chespero vorrà accentarmi di pubblicare questamia, Me le professo.

Dev. Serv.

CURZIO PIERI.

Pisa, li 10 Luglio 1874.

NOTIZIE ITALI ANE

Nostre Corrispondenze.PIETRASANTA, 7 luglio. (*)

Anche quà si fa questione di pagnotta.Ieri sera fu presentata una petizione al Sin-daco, sottoscritta da oltre 300 individui, conla quale si domandava che l'autorità muni-cipale s' interponesse presso i fornai , perchéil pane venisse venduto in correspettivita deiprezzi del grano.

Stamattina alle otto il Municipio nonaveva preso deliberazioni in proposito ; euna massa di popolo si è riunita a un tem-po, la quale dirigendosi alle botteghe dei for-nai ha domandato e imposto che il pane fos-se venduto a 12 centesimi la libbra. I fornaiche per l'avanti potevano liberamente spac-ciare tale articolo a 18 centesimi sono resta-ti un po' brutti; e a seconda del loro indivi-duale carattere , chi ha ceduto alla primatutto il pane che aveva in bottega, chi locedeva piangendo, chi sprangava la porta efremendo la riapriva al colpo dei pali di ferrodei dimostranti, altri impugnata la coltella,alla vista della imponente massa cambiavanol' atteggiamento minaccioso in quello di com-piacenza, e la coltella si limitava al modestoufficio di affettar pane. Anche qui non ilCapitano come al presti?' de scanse, :na lapresenza e la voce del sig. Delegato localenon ha mancato di farsi notare alla folla ; enon so distinguere se le di lui annacqua-te parole di circostanza, la prudente con-discendenza dei fornai pietrasantesi, o la di-scretezza dei dimostranti, abbiamo influito aliberarlo dalla sorte del capitano difensoredel forno delle gruccie : il fatto è che lamassa composta di oltre 600 persone colpane in braccio e con le parole del Sig. De-legato nella fantasia si è disciolta, non senzadichiarare che all' indomani volevano che fos-se diminuito il prezzo della carne.

In seguito ad un pubblico manifesto dellaGiunta municipale che dichiarava esecutorii iprezzi stabiliti e trascritti dalla Giunta stes-sa per la vendita del pane, della pasta, dellafarina, e della carne, la popolazione sembraquasi soddisfatta, ma non per il prezzo dellacarne che crede sempre esagerato.

I fornai fremono implorando la libertà dicommercio; la classe che vive di solo lavorosente di aborrire la libertà di farsi strappareil pane di bocca. — L' importo dei cerealiesteri essendo aggravato di vistosa tassa nonpuò frenare la cupidigia dei produttori na-zionali, i quali trovano il pretesto delle tasseloro imposte; la libertà del monopolio dell'in-finito numero di mercantucoli, aggrava ilprezzo del grano; la tassa del macinato riba-dita o creata dalla libertà parlamentare ac-cresce il prezzo del pane, come lo accrebbecon la Ricchezza mobile, col Dazio consumo;e i Comuni si valgono della libertà di accre-scer questa e quella, come i fornai si valgo-no della libertà di raddoppiarle tutte e due acarico dei consumatori ; per cui resta evi-dente che, andando di questo passo, i consu-matori vengono consumati dalla hbereet!!...

Ci Sebbene non concordiamo in pareeee; ponticol nostro corrispondente di Pietrasanta, pub-blichiamo 1;1 seguente, colla quale egli esprimele sue particoiari opinioni.

LA GAllETTA UFFICiALE del 7 correntepubblica:

Una relazione, che accompagna lo sche-ma di -decreto reale con cui viene stabilitala pianta del personale per gli tifficii provin-ciali;

Disposizioni nel persenale giudiziario;Varie concessioni di miniere.— Quella del giorno 8 pubblica:Regio decreto che approva la Società per

la compra e la rivendita da farsi con prefe-renza ai soci delle derrate alimentari di qual-sivoglia natura e dei generi di ordinario con-

surno, stabilita in Genova col nome L' Eco-nomica e col capitale nominale di L. 25,000;

Regio decreto che autorizza ad operarenel Regno la Società Prussiana per le assi-curazioni delle persone, bastimenti e mercicontro i rischi dei trasporti marittimi, flu-viali e terrestri, anonima per azioni nomina-tive , stabilita in Meinch-Gladbach ( Prus-sia Renana) col titolo di Rheinis-Westfiili-scher Lloyd (Llo,yd Renano-Westfalo), e colcapitale nominale di talleri 2,000,000 pari a7,500.000 lire italiane;

Regio decreto per esami di concorso adalcuni posti vacanti nel Collegio Carlo Alber-to in Torino;

Disposizioni nel personale giudiziario.— La Gazzetta Ufficiale pubblica il se-

guente decieto del ministro delle finanze:Il prezzo in base al quale dovrà conteg-

eelarsi la rendita dovuta nelle affrancazioni diannualità inferiori a lire cento a termini del-la legge 23 giugno 1873, n. 1437 (serie se-conda), è fissato dal 1. 0 luglio a tutto decem-bre 1874:

a) Per il consolidato 5 per cento in liresettanta (lire 70) , per ogni lire cinque direndita, e

b) Per il consolidato 3 per ceuto in lirequarantadue (lire 42), per ogai lire tre direndita.

L' annualità affrancata dovrà essere cor-risposta fino al 31 decembre 1874.

ELEZIONI AMMINISTRAI IVE. — A. Milanoalle elezioni comunali, il numero dei votantifu scarsissimo. — Il caldo, l' inerzia c' en-trano per molto; ma è certo altresì che unacausa che contribuì a rendere scarsi gli elet-tori fu la convinzione che in un Cosiglio for-raato l' anno scorso, non conveniva introdur-re riforme e mutamenti importanti, e fosseopportuno vederlo all' opera un' altro anno.

Furono eletti i candidati dell' Associazio-ne Costituzionale:

— Il Diritto ha le seguenti informazionisulle elezioni di Roma

Il Comitato centrale dei rioni ha termi-nato il suo lavoro. Dallo spoglio delle schedeè risultata la seguente lista.

Gazzani Adriano, 226 — Angelini .Gio-vanni, 193 — Giuseppe Luciani, 192 Ran-zi Ercole, 159 — Giovagnoli Raffaele, 148— Piperno Settimi°, 139 Manassei Ce-sare, 106 — Mariani Remigio, 106 — Ven-turi Pietro, 94 — Vizzica Francesco, 76 —Arnedei Michele , 76 — Spada Alessandro,70 — Petroni Giuseppe, 68.

Altri giornali pubblicano altre liste: e inuna di queste, quella portata dal foglio uffi-cioso del Sindaco, si legge anche il nome del-l' ex-ministro Sella.

NOTIZIE POLITICHE. — Il principe Um-berto si è recato ad un campo militare pres-so Verona. Al suo ritorno fu ricevuto allastazione dalle Autorità civili e militari ed ac-clamato da una folla,che malgrado una piog-gia dirottissima, accorse assai numerosa.

— La Lombardia dell' 8 dice che S. A.il giorno 7 arrivò a Milano per recarsi ilgiorno appresso al campo di Somma.

— Lo stesso giornale annunzia che laprincipessa Margherita ed il Principe di Na-poli partiranno nella prossima settimana peibagni di Schwalbach.

— S. M. il Re giunse a Torino alle 7antim. dell' 8 corrente.

— Il corrispondente di Roma della Per-

severanza dice non essere improbabile, chesieno fatti ulteriori tentativi di accordi trail gruppo della sinistra giovane ed il Mini-stero. Non posso guarentire che ciò sia po-positivo, ma è però verosimile.

— Leggesi nella Gazzetta d' Italia::

Al ministero delle finanze hanno avutoluogo frequenti conferenze tra S. E. il mini-

stro delle finanze, il comm. Bennati, diretto-re generale delle gabelle, il comm. Balduino,presidente del Consiglio d' amministrazione

della Regia ed il senatore G. B. Giorgini ,commissario regio presso la Regia stessa.

L' argomento di queste conferenze, come

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-è naturale, versa sulla prossima applicazionedella legge che .estende la privativa dei ta-'fiacchi alla Sicilia

— E quasi ultimato il regolamento perla nuova legge sul macinato, approvato dalParlamento nel giugno scorso. Ben presto ne-sarà fatta la pubblicazione e, al tempo stesso,.verrà fissato per il primo ottobre il giorno:in cui la legge cominciava ad andare in vi-gore.

Leggeai nei giornali di Milano del 5luglio:

Questa -mattina partiva, alla -vóltaEngadina, il niinistro degli affari esteri,

'Visconti-Venosta, diretto ai bagni di San"Mauriiio; era accompagnato dal fratello Gio-vanni. Dopo la cura si recherà per alcunigiorni a Tirano di Valtellina, suo luogo di

nascita.— Sig. Corcelles, ambasciatore di Fran-

cia presso la santa Sede, è partito da Romaper Versaglia Il marchese di Noailles ed

di Keudell hanno sospeso la loro par-tenza fino alla sera seguente; quesf' ultimodeveva recarsi a Firenze per avere un col-loquio coli' on. Minghetti.

— L' on. Morsani relatore Ufficio.centrale del Senato ha terminato il suo rap-porto sul nuovo codice penale. Aderendo al-le idee della maggioranza dell' uffiCio, il se-

-natore proporrebbe in Via transitoria Che la

P'' di morte . fosse mantenuta in quelleprovincie in cui è in Vigore, ma ristrettasoltanto ai crimini di regicidio ,e di aggressione-con omicidio.

La pena dei lavori forzati dovrebbe man-tenersi fino a che il governo possa sostituiread essa quella della deportazione ^in un'

lontana. L' art. 15 del progetto Viglianiconsidera la deportazione come una pena stip--plenìentare, la cui applicazione sarebbe affi-data al potere discrezionale dei tribunali. NelRapporto invece se ne adotta - il principio.

— Finalmente sembra terminata la vera.tenza tra il Governo italiano e la repubblicadi S. Marino, durata più -mesi, per l' arresto.e la consegna dei rifugiati nel territorio di„.quest' ultima. Alcuni sono stati resi, altri ri-mangono -in carcere a S. Marino per il com-pimento degli atti regolari della estradizione.

La repubblica Si è impegnata di renderepiù attiva l' azione della sua polizia , aumen-tando il numero dei geudarmi: ha emanatauna legge che aggrava le pene contro i ri-cettori dei rifugiati. Il governo d' altra parteinstituirà in S. Marino un Consolato cheregolerà i rapporti fra i due Stati.

— Il colmai. Mordirii, prefetto della pro-vincia, partito fin dalla sera di venerdì perRoma, .farà presto ritorno in Napoli. Ci sidice sia stato a conferire col ministero intor-no allo spirito pubblico delle prossime elezio-mi amministrative.

—a Togliamo dal Diritto:Siamo informati che il Governo italiano,

-contrariamente alle leggi dello Stato, ha eso-nerato da ogni imposta il palazzo dell' Acca-demia di Francia.

Le ragioni con cui si tenta giustificarequesta concessione, sono basate sopra inesat-ti ed insufficienti dati storici.

Il fatto è troppo grave, parche non ab-bia a destare profonda impressione, non soloin Italia, ma in Europa.

Infatti, non crediamo che nessun Statod' Europa, ad eccezione dellaaTurchia, abbiafatto mai ad un altro più umiliante conces-sione.

— Ci assicurano che in Vaticano, per laquinta o la sesta volta si torna a riporre sultappeto la questione se cioè il santo Padredebba accettare la pensione assegnatagli dal-la legge sulle guarentigie, che sommerebbe,cogli arretrati, a 12 milioni circa

Il papa sarebbe sempre avverso al pare-re dell' accettazione; però, fidandosi poco del-la propria infallibilità, avrebbe accondiscesoalla proposta del segretario di Stato. di da-re cioè a studiare la questione- dal punto divista morale e politico ad una Commissionedi ecclesiastici scelti tra i più competenti.Non furono ancora eletti i membri di questosinedrio.

NOTIZIE DELLA SICUREZZA PUBBLICA.11 Prefetto di Palermo ha pubblicato un ma-nifesto in cui per ottenere la cattura dei prin-cipali e più terribili banditi che infestano laprovincia, promette importanti premi da re-tribuirsi a chiunque n qualsivoglia modo riu-scirt a dare i pi n farnigarati di essi in pote-re della giustizia.

— 11 Ravenate ha da CorVia che nellagiornata del 5 si rinnovarono -colà i tunnilti-pel caro delle farine.

La Giunta municipale adunatasi d'urgenza,per impedire disordini maggiori deliberava fos-se distribuita farina a L. 30 al quintale inquantità non maggiore di Kil. 20 per ogni fa-miglia con riserva di rimborsare i mercanti-della perdita.

Nella notte furono fatti alcuni arresti. Lamattina del 6 partirono da Ravenna per Cer-via, il prefetto Homodei ed il .capitano deireali carabinieri.

Anche', a Livorno, Lucca, Prato e Pistoiaebbero luogo delle dimostrazioni popolari pelcaro del pane, ma non ebbero nessuna C011S2-quenza.

— Ad Ancona ebbe luogo uno scioperodei fiaccherai per via della introduzione dagliomnibus ; e che finì in seguito ad intelligenzepassate fra il proprietario degli onanibus e ìfiaccherai i quali si daranno il turno nel con-/arre gli omnibus..

— La vertenza -fra le sigaraie e l'ammi-nistrazione della Regia è stata accomodata.Le operaie, a cui vengono ora pagati 25 cen-tesimi per ogni 100 sigari invece di 21, at-tendono tranquille e soddisfatte alla loro ope-ra -consueta.

— Pezzi, uno dei fuggiti dalle carceriRimini, dice il Ravennate, si -è costituito alleautorità. ali -Lugo.

NOTIZT M 11.1T ARI- LeggesiMilitare:

Sappiamo abe il ministero della guerra hadisposto perché i giovani. i quali furono di-chiarati non idonei alla visita sanitaria testepassata in occasione degli esami per l'ammis-sione agli istituti militari appartenenti allesedi di esami di Firenze e 1)elodena e che in-tendono appellarsi al giudizio del comitato disanità militare siano nuovamente visitati inultimo appello in Firenze il 10 Agosto.

Questa nuova visita sanitaria avrà . luogopresso la direzione di sanità militare del luo-go e sarà presieduta da un membro del co-mitato di sanità militare.

NOT1LIE FERROVIARIE- — Il CorriereItaliano annunzia che, in seguito ad un ac-cordo fra il ministero delle finanze ed ilConsiglio d' amministrazione delle strade fer-rate romane, fu deciso il pagamento di unodei semestri arretrati degli interessi delleobbligazioni comuni.

NOTIZIE VARIE- — Rettifichiamo la noti-zia data riguardo alle elezioni pel Consiglioprovinciale di Messina le quali non ebberoper anco luogo.

— Il Consiglio comunale di Firenze havotato il pagamento di una tassa annuale perle famiglie ché mandano figliuoli alle scuoleelementari municipali; sono escluse dal paga-mento. della tassa le famiglie miserabili; lefamiglie povere pagheranno da 10 a 15 lirel' anno; quelle benestanti da L. 30 a 45; ilruolo della tassa di famiglia servirà di nor-ma par fissare queste tre categorie. Si pre-sume da questa tassa un introito annuo dilire 69,000.

— Il programma delle feste pel cente-nario di F. Petrarca, è ordinato come segue:

Il 18 corta, dopo la funzione religiosa, adun' ora pomerid. arriverà la schiera delle no-tabilità straniere e nazionali e sarà apertala festa laica dal comm. Cittadella, e diràdue parole il prof. Callegari per l' Accademiadei Dotti di Boyolenta iniziatrice di questaco memorazione.

Il prof. Giosuè Carducci parlerà quindibrevemente sull' illustre uomo attorno la cui

.CRONACA PROVINCIALE

Bagni San Giuliano. (N. C. 10 lu-glio 1874. — Come questo ed inparzialepronto ad approvare tutto quanto si fa dibuona e a disapprovare tutto quanto si fadi cattivo in questo luogo, debbo oggi primad' ogni -altra cosa rallegrarmi sinceramentecon i signori affittuari delle RR. Terme peraverci dato nella sera dal dì 8 luglio corr.un concerto, -che fu seguito da nna festa daballo la quale riusci brillantissima:

Il programma fu .eseguito inappuntabil-mente per parte di tutti quei signori compo-nenti l' Orchestra diretta dal distinto maestroLuigi Niccolai.

Il ballo come vi dissi fu animatissimononostante il caldo insopportabile e si pro-trasse fino alle ore dieci. — Fra le gentilie distinte signore vi notai la simpatica mar-chesa Strozzi nei Giusti la contessa Saporitila instancabile contessa Dall' Olio dai vivissi-mi occhi neri, la contessa Conticini, la Bru-guier, la Fiorentino e le signorine Bruscoe Bruguier Sodi ed altre. Fra ì signori figu-rava l' avvenente nostro egregio Sindaco D.G. Del Lupo, il marchese Mastiani Sciaman-na, il conte Valeri Caldesi, il Giusti ed al-tri e fra questi il dott. G. M y., così connostro dispiacere dobbiamo rimproverargliche per aver voluto mostrare piu elasticitàper it ballo di quella che veramente ha dovèbattere fortemente il naso in terra.

Domenica prossima avremo una secondafesta che ci auguriamo sempre pin brillante,o assicuro il sesso gentile che vi troveràdei distinti signori e questi che vi troveran-no delle belle signore e signorine.

Ora poi animato da buoni sentimenti misi permetta una sola osservazione ai signoriaffittuari (premettendo però che non intendo

di denigrare minimamentt3 la fatua tropponota dell' Orchestra Niceolai) cioè che io cre-derei ben fatto che per le feste da ballo cheavranno luogo in seguite non ci sia bisognodi far venire un' Orchestra dì fuori essendociin paese persona certamente capace da sapercomporre un' Orchestra come sì devo : si per-suadano che sarebbe molto più convenienteanche per loro, o così son certo sparirebberoaffatto alcune suscettibilità suscitate per gite-se oggetto.

Stasera avremo, ccme vi avvertii, al no-stro Teatro Niccolini la Compagnia dram-matica Carboni e Fortuzzi diretta da LuigiPezzana la quale ci dà il dramma dì Marcii-ce La Marcellina. Son sicuro che gli spetta-tori non mancheranno e in conseguenza speronon sarà la prima e 1' ultima rappresentazio-ne che per parte di questa Compagnia civerrà data.

Bientina. — (N. C.) 10 Luglio 1874.Ieri tra le due e le tre si - rovesciò sulla no-stra campagna un turbine di grandine e ventocosì violento che io non ricordo l'uguale. Lagrandine venne dall' est andando verso nord-ovest e dopo avere vendemmiato le vigne deicolli di S. Colomba o Vaiano scese nella pia-nura, e con una larghezza di due kilometri circasi avanzò verso i monti che fiancheggiano lavia Provinciale del Tiglio e terminò nel luc-

chese D grano non ancora segato fu mietutò;quello in mannelli soffrì pure; l' uva fu deci-mata; tutto risenti danno. In alcuni luoghi lagrandine fu grossa più delle noci o chi non fuin tempo a mettersi al coperto oggi mostradelle belle contusioni delle quali fu passivo —Quello che osservai di strano è che non fu ac-compagnata dai soliti tuoni forti, e fu tem-pesta oosì precipitosa che i contadini non eb-bero tempo di togliere i grani dalle aie, moltilavoranti appena furono in tempo a rimetter-la nelle gambe e trovare un luogo coperto.Se almeno pioveva assai, per assicurare lesecondo raccolte, si poteva parlare di eompen-sazione. È una nuova disgrazia che è piom-bata sulle nostre campagne. Nen' Aprile eMaggio le brinate distrussero quasi total-mente le uve; se c' era rimasta qualche pi-gna è stata incaricata la grandine di far pu-lito. Si potrebbe credere che il terreno diPadule abituato all'acqua non vuol sapere diabituarsi al vino, e ciò con dispiacere del

Vostro off. Amico

Calci. ( N. C. ) I brevi e non rile-vanti disordini che ebbero luogo per via ditaluni che pretesero dal municipio che impo-nesse ai fornai di vendere il pane da 30 a36 centesimi il chilogrammo non hanno avutoaltro seguito.

Furono fatti alcuni arresti.

Colle Salvetti. Angiolo Menocci,guardia campestre, avendo trovato a spigo-lare, un certo Ermolao Bilanci, gli tirò unafucilata e lo fari in un braccio e nel torace.Quest' ultima è assai grave ed il ferito versain pericolo di vita. E stato trasportato allospedale di Pisa.

Fauglia. — li 5 luglio 1874. Nellacronaca locale ( provincia) del RisorgimentoN. Si del 27 giugno, si leggeva una corri-spondenza cia Fauglia, alla quale si rispondeda un comunista di quel luogo colla presen-te a noi diretta:

Sono uno del Serbo, non sono consiglierecomunale, nè spero di diventarle. Di sotto alSerbo però stò alle vendette: ho sentito di-re che alcuni signori • villeggianti voglionouna strada per andare alla stazione di Col-lesalvetti dalla parto del Valico a Pisa. Pa-droni! se la facciano, io sono contentissimo.Credono forse sotto il pretesto della comuni-cazione fra Collesalvetti e Fauglia d' ingar-bugliarci; ma adagio Biagio. È troppo giustauna strada che riunisca questi due interes-santi Comuni, • ma per dove, vale a dire perqual linea, sarà una grave questione.

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tomba sì raccoglieranno le rappresentanze po-litiche, della letteratura e della scienza.

Sull' imbrunire avrà luogo la illuntiaazio-ne sul piazzale intorno alla tomba per operadegli abitanti di Este. Saranno pure illumina-te alla meglio le case di Arquà e sovratuttofaranno grata sorpresa i fuochi, che si accen-deranno sulle cime dei colli circondanti Arquà.

— Una lottera che la Patria riceve daTrieste da i dettagli della grande ovazionefatta alli orchestra 'Orfeo, diretta dal maestroBrizzi. Più che una ovazione, fu una veradimostrazione politica, che i triestini vollerofare al nome italiano. Nonostante il caldo al-quanto incomodo di questi giorni, la sala eratanto zeppa, che a Trieste da molto temponon si ricorda tanta folla e tanto entusiasmo,e tanti fiorini incassati.

— IL regio procuratore di Genova haspiccato mandato di cattura contro l' impie-gato-di polizia sul quale pendevano accusedi frode relative ai passaporti. Finora peròa quanto ci 'informa il Corriere, riuscirono avuoto le indagini per iscoprirlo.

— Scrivono da Portoferraio che fu arre-stato l' esattore comunale sotto l' imputazionedi vuoto di cassa.

— Un poco reverendo di Vicenza fu mes-so in gattabuia, imputato dei reati stessi peiquali si rese 'celebre il famigerato padre Ce-resa.

— La maggior parte dei fornai di Firen-ze hanno ribassato «il prezzo del pane da 63a 57 centesimi, per il pane comune.

— A Ravenna la farina da 24 centesimila libra fu ridotta nei sobborghi a 12 cen-tesimi.

— A Siena, ai magazzini cooperativi ilprezzo del pane da sabato fu ridotto a 38centesimi per la -2. 1" qualità e a 48 per la 1.a.

— Ecco le notizie del caldo :A Palermo il massimo della temperatura

ha segnato nei primi di luglio 28 gradi cen-tigradi. A Napoli il massimo è stato di 32;a Roma di 34,4; a Milano di 36,4. A Fi-renze il ••6 luglio si ebbe un massimo di 37,5;

, a Bologna di 37,7. A Torino il massimo ,èstato di 31. •A Genova il massimo è statodi -33. A Livorno e stato di 32.

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Da mezzo secolo a questa parte, giaccheio sono vecchiotto, si è lamentato il bisognodi questa strada: e almeno una diecina di istan-ze l' ho firmate anch' io; ma per dove ? peril Sorbo , per la quale strada sono statefatte almeno una diecina di deliberazioniquasi tutte favorevoli. L' ultima , me ne ri-cordo .bene, è del 23 decembre 1868 , e sta-bilì che si rettificasse tutta questa strada, efrattanto si costruisse il ponte che fu infatticostrutto.

Durante questo spazio di tempo i Pogget-teni hanno rinnuovato le loro istanze perchéanch' essi fossero messi in comunicazione colpaese, ed alcuni dei più intelligenti del luogostudiarono la linea di Vallebbiaia per ilSorbo. Ora mettiamo le carte in tavola evediamo la utilità .di una linea di fronte al-1' altra, premettendo che, tanto per andareal Collesalvetti per la via delle Botra comeper la via di Vallebbiaia si usufruisce dellastrada del Sorbo.

La distanza da Fauglia a Collesalvettiper la solita via delle Botra è di circa 5chilometri, per Vallebbiaia e per la via Emi-lia circa 6 e per la via del Valico a Pi-sa 7, 112.

Per la via del Valico a Pisa sì fa ilcomodo di otto o nove famiglie di villeg-gianti che son quà, nel maggio e nelr ottobree si attraversa un territorio dove non stàneppure una famiglia faugliese.

Per la via delle Botra, mentre sì fa co-modo a quei passeggierì che vogliono profit-tare della stazione del Colleealvetti si attra-versa un territorio abitato da 401 individui esi facilita col tratto della via del Serbo an-che la via agli abitanti e possidenti dei pog-

Per la via dì Vallebbiana mentre siconsegue il comodo per la stazione di Col-lesalvetti, si dà una comunicazione a 641 in-dividui, e qui pure sì facilita col tratto delSorbo anche la via dei possidenti ed . abitan-ti delle Botra. inoltre con quest' ultima siapre una comunicazione diretta e pie breveper Livorno dalla via di sotto Nugola.

Ora il Consiglio Comunale di Fauglia po-trà giustamente riflettere qual sia la lineada preferirsi.

Faccio plauso a quella che dice il corri-spondente del Risorgintenta ma in un puntosolo, cioè dove dice che si dovrebbe avereun peso e una misura per tutti , per ram-mentargli che i signori del Poggio alla Far-nia hanno avuto il loro peso e la loro misu-ra e noi invece aspettiamo ancora, perocchèmentre essi godono della strada che è la piùcomoda del Comune per larghezza , per pen-denze e per regolarità d' andamento , e dovesi è speso ragionevolmente tanto danaro , eper essa possono trasportare anche le loroderrate a Livorno, Pisa,. Pontedera e Fau-glia e (Son qualche minuto di pia condursi aCollesalvetti, noi invece abbiamo salite dioltre il 16 per cento, strade anguste che nondanno baratto ai veicoli,e in alcuni punti nonabbiamo neppure strade ma viottoli. Noi nonabbiamo facili comunicazioni neanche col no-stro Capoluogo e ci riesce difdcile portare acasa I nostri prodotti. Eppure noi al Sorboalle Botra e ai Poggetti rappresentiamo unterritorio che paga imposizioni sei volte più-di tutto il Poggio alla Ftirnia.

Con questo articolo intendo dire al cor-rispondento del Risorgimento che, ln nostrastrada essendo stata deliberata prima, ed es-sendo la più utile, la faremo la prima poi senon servirà ai bisogni di comunicazioni: fraFauglia t Collesalvetti faremo anche quellaproposta dal corrispondente, giacche se si dàla priorità a quella del Valico a Pisa la viadel Sorbo se ne va alle calende greche.

Riglione. — Anche qui per cura delSig. Leopoldo Sereni, nel suo nuova localead uso di catrò con Giardino appositamenteaddobbato, verranno dati diversi trattenimentimusicali in ogni domenica dalle 7 alle 11 dìsera. Un bravo di cuore al sig. Sereniche ha trovato il modo di farci passarequalche serata piacevole nel suo GiArdinettu

a godere il dolce fresco della sera, fra i con-certi musicali della brava nostra Fanfara.

Siamo sicuri che il concorso non gli man-cherà, molto più che i prezzi delle bibitenon subiscono nessun' aumento.

Il sig. Sereni vuol fare divertire i suoi pae-sani, ma senza scopo di maggior interesse ; ilsuo locale gode già una buona clientela es-sendo il ritrovo della maggior parte non solodei Riglionesi quanto anche da chi viene daipaesi limitrofi.

Uliveto. ( Vicopisano ). — La sera del6 avvennero in questo paese alcuni disordiniper ottenere il rinvilio del pane.

Il Delegato di Vicopisano signor DemetrioRenzoni, inviati in quel paese i RR. Carabi-nieri dava ordine arrestassero i più indiziatidi avervi presa parte.

Consiglio Comunale. — Nell'adu-nanza d' ieri il Sindaco dava lettura dellalettera di dimissione dall'ufficio di Con.siglieredel prof. Pietro Duranti.

In seguito a tale dimissione rimane comenon avvenuta l' estrazione del consigliere Mat-teo Delr Orno d' Arme.

Registro e Bollo. — Nell'interessedei privati e delle persone d'affari, si fa ri-levare che la creazione della nuova carta bol-lata proporzionale comprensiva dette tassedi bollo e registro, servibile per la stipula-zione della scritture private di che all'art. 6della recente legge 8 giugno 1874, n. 1947(serie 2s) attivata col I. luglio corrente an-no, è facoltativa allorquando non si preferiscala registrazione entro i termini e con le tassefissate dalla vigente Legge di registro, comesi è fin, qui praticato e tuttora in vigore.L'antico sistema è d'assai preferibile, quando -occorra dare a tali scritture la data certa,per gli effetti dell'art. 1327 del codice civile.

Licenze di porta d' Armi e Cac-cia. — Col 1, Luglio è andata in, vigore lanuova legge che regola le tasse sui permessidi porto d'armi e caccia nel modo che segue:

a) num.. 48. — Permesso annuale di por-tare armi d'a fuoco non proibite per la esclu-siva difesa personale, lire 5 r

b) num. 49. — Permesso annuale di cac-cia in quelle provincie dove i modi sotto in-dicati non sono vietati:

a) di portare e di cacciare con armi dafuoco non proigite d'ogni specie, lire 20;

b) di cacciare con. spingarda, archibuso od.altra arma da getto a cavalletto o con ap-poggiò fisso lire 50;

c) di cacciare con reti stabili, paretaio,roc,oli, 'rodine, boschetti per i tordi reti aper-te, ecc. lire 30;

d) di cacciare vagando con reti ed altriordigni portabili lire 50 ;-

e) di cacciare con lacci , con trappole- etrabocchetti d'ogni specie,. lire 50;

r) di caccia fissa con panie, lire 15;g) dì cacciare con reti in riva al mare

e con lanciatore, lire 50.Chi si valesse di una licenza di porto d'ar-

mi a difesa personale per uso di caccia sa-rebbe punito con una multa di Lire 100.

Sul fatto- del R. Spedale ricevia-mo le seguenti integ,giori infermazionis

Nella notte precedente alla aggressione ilft'. dì Soprintendente recatosi nella infernaereadegli uomini trovò, dei quattro. serventi diguardia, due addormentati sui loro sgabelli,uno disteso comodamente sopra un letto, ilquarto in. giardino a fumare.

— 1 provvedimenti da lui presi e che fu-rono una breve sospensione pei due primi eper l'ultimo, e una più lunga pel terzo sonodunque più che giustificati.

Non è poi esatto quanto MITIMMO■ circaal modo col quale il dottor Garzella riuscì asottrarsi dagli azgressori, giacchò dopo esser

caduto a terra e rialzato, aver lottato perqualche tempo, rinscì a mettersi in salvonella propria abitazione.

Il suo stato di salute procede soclisfacers-temente; frattanto i caporali e serventi del R.Spedale, hanno avuto il gentile pensiero diinviargli il seguente indirizzo e protesta, dicui ci trasmessero copia:

« I sottoscritti, Caporali e Serventi neiRR. Spedali di Pisa profondamente commos-si dell' aggressione fatta nel giorno 6 eorr.ali' eecellentiss. sig. dott. Augusto Garzella,ff. di Soprintendente nel detto Stabilimentodichiarano di riprovare colla massima indi-gnazione il fatto, e di respingere ogni benchèminima morale solidarietà cogli aggressorid' un loro superiore,. verso cui nutrono sin-cera, e rispettosa affezione, non, che altissimastima.

« Pisa 8 Luglio 1874.-

« Grassini Francesco, caporale. FabbriLuigi, custode. Loni Sabatino, caporale. Cer-velli Titoa portiere. Bisordi Raffaello, serven-

. te.. Donnicci Gustavo, custode.- Lazzeri Ang-lo, portiere. Legandi Rigoberto, servente: At-tuali Domenico s. Rossi Casimirro s: Castel-lani Natale s. Redini Giuseppe s.. GarbocciGiovanni t Grassi . Augusto, caporale: Mat-teucci Gaetano, servente, Torriéini Luigi s.Casini Luigi . s. Biasci Settimo s„ BiagettiEgisto caporale: Solativi Natale, servente:Orsini Angiolo s. Mannucci Francesco s. Bom-presi Antonio s._ Córucci Ranieri s. Menichet-ti Pasquale s. Brandini Renedetto s. PoliBaldassare s. Bozzi Casimirro Formai- Mi-chele s. Masini Lorenzo .s. Gélli Cbsim-o s.Coppoli Domenico Gabbannini Angiolo s..Menichini Giovanni se Fascetti Giovanni s.Papucci Oreste s. Cmi Giuliano s..Petronio s. Bozzi Leonirdo s. Pistoletti .An-tonio s.. Tulli Lino s. Carmassí Tommaso s..Marchi Nabore s Almani Giovanni se Ma-razzini Sabatino s: Venturi Francesco t Si:-ghieri Gabbriello Marazzini Francesco s:Paeletti Fortunato s. Paoletti Rafraeflo s.Paoletti Cesare s. Del Corso Vincenzo s, Ma-sini Eugenio s. Malingambi Augusto s.; enr-rifortf Stefano s. Biagetti Ernesto s. Bal-dassini Carissimo /T caporale. Boni Gnsta-vo servente. Zeloni Gievanni s. Rosati An-tonio, caporale.. Celi Ferdinando, servente.Davini Antonio s. Carrnignani Antonio • s.Mazzantini Antonio s. Grassi FérdinandoGini Gustavo.»

La vendita der pesce. per deli-berazione della Giunta Municipale a dataredal 10 Luglio corrente avrà luogo nelle se-guenti località:.

Via Battichiodi tra Via Mercanti . e ViaS. Francesco.

Piazza delle Vettovaglie nei nuovi Banchidal lato di mezzogiorno.

Infortunio. — Martedì decorso cad-dero in Arno due giovanetti, dei quali unosolo potè essere salvato. L' altra, nonostantele cure prestategli da diversi membri dellaSocietà per gli Asfittici e da estranei nnpotè• esser richiamato alla vita.

Teatri. — Oggi avrà luogo al Politea-ma Pisano, la recita di beneficenza già an-nunziata, alla quale prenderà parte, la bravis-sima e simpatica attrice signora VirginiaMarini, recitando insieme agli alunni dellaScuola Drammatica Actelaide Ristori, la com-media di Ferrai -i Amore senza stima.

— La Marchesina di Meylhac e Halewydata all'Arena Federighi dalla CompagniaPezzenti non incontrò il favore del buon pub-blico, cui la commedia parve immorale.

Per conversa piacque assai il proverbio(lei signor Malenotti: Se occhio- non mira cuornon sospiì'ar.

Piccola Strauss — Lunedì sera, 13corrente, a ore 9, nell' Atrio del R. TeatroNuovo, gentilmente concesso, quest' Orchestradarà il quarto Concerto, del quale ecco il

PROGRAMMA.

NICCOLAJ Un Saluto a G. Stragss, Valzer,Rossmn — Sinfonia della Semiramide.NICCOLAJ Il Golfo di Napoli, Valzer.STRAUSS Fata Morgana, Mazurka.

Gcdetevi la Vita, Valzer.

Il DirettoreR. CAGNACCI.

Piccole notizie. — Togliamo daUProvincia di Pisa:

— I latrati di un cane dì guardia sve-gliarono nella notte del 4 al 5 corrente il si-gnor Gio. Batta Dell'Orno d'Arme il qualedalla finestra della sua camera vide alcuni'individui che gli rubavano il grano. Armatosidi un facile a due canne venne all'aperto, maal suo escire dalla- porta di casa fu salutatocon un colpoalì arme da fuoco i cui proiettililo colpivano al braccio sinistro e al petto.Dell'Orno D'Arme volle allora rispondere mai colpi del suo fucile non partirono, e fu in-vece ferito esso stesso da un , altra scarieaper cui cadde al. suolo.- I ladri intanto pote -rono fuggirsene.-

Le ferite sono piuttosto gravi.— Si dice che il numero degli arrestati'

in Pisa e nei paesi limitrofi. in seguito alleultime dimostrazioni pel rinvilio del pane,sia maggiore di quello che si credesse in.principiò.

Gli arrestati - a quanto ci dicono, sono cu-stoditi nella cittadella,. non bastando a conte-nerli le carceri mandamentali.

Nostre Informazioni'Ci scrivono da Roma.:e• Torna più che mai in discussione

se si faranno le- elezioni - generali ad ot-tobre o si differiranno ad epoca più lon-tana.

Vi ricorderete che Minglietti pro-metteva ai suoi amici un avvenimentoche avrebbe permesso le elezioni si fa-cessero sotto delle impressioni nuove egradite. Questo avvenimento era lo spe-rato viaggio in Italia di S. M. l' Impe-ratore d' Austria Unglieria; ma pare cheper il momento S. M.. non possa o nonivoglia, allontanarsi dai suoi stati.

Lo stesso dicasi dell' imperatore diGermania, del' quale pure si sperava una- ,

visita.Di qui le indecisioni del ministero,.

il quale ritorna alle sue oscillazioniDestra a Sinistra, dalla ConsorteriaDeluchisti e agli Ariani. — Tuttavia io-persisto a credere che le elezioni sì fa-ranno all' epoca indicata

La Deputazione provinciale in, unz.);delle sue ultime adunanze stanziava perurgenza la somma di lire 204 come con-corso della provincia pisana almento da erigersi in Monsummano a.Giuseppe eiusti..

Oggi ha luogo innanzi a 'questo tri-_bunale la causa per ingiurie atroci pro-mossa contro il nostro gerente dalli ex.cassiere della provincia di Pisa avvo-cato Angiolo Nuti; il quale si é costitui-to parte civite e sarà rappresentato daldott. Lucchesi e, dicesi,, dall'avvocato.Palamidessi.

La difesa del nostro gerente sarà so-stenuta dall'egregio e distintissimo av-vocato Angiolo Muratori.

FERDINANDO MA.RCHIONNI Ger._ resp.

AFF ET

alla farmacia Rossini, via S. Frediano.

reti forniti della mobilia occorrente.Si affittano anche piccoli quartieri sepa-

TAS1 A. MARINA, la casa del. sig.Ranieri B krnti, in bella e vaga situazione.

Dirigersi per le condizioni dell' affitto

.■•••• ?ISA : TIPOGRAFIA CITI : 1874.. —

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