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300 F lepromatosa e altre malattie associate a edema facciale. f. parkinsoniana, viso immobile e ine- spressivo simile a una maschera con ammicca- menti rari (fissità dello sguardo) patognomonico del parkinsonismo. facilitativo in farmacologia, indica una reazione che nasce come risultato indiretto di un’azione farmacologica, come lo sviluppo di un’infezione conseguente a un’alterazione della microflora normale dovuta a un antibiotico. facilitazione 1. accelerazione o assistenza di un processo naturale. 2. in neurofisiologia, l’effetto di un impulso nervoso che agisce attraverso una sinapsi e che comporta un aumento del potenziale postsinaptico degli impulsi susseguenti in quella fibra nervosa o in altre fibre nervose convergenti. faciobrachiale relativo a faccia e a braccio. faciolinguale relativo a faccia e a lingua. facioplastica chirurgia plastica o ricostruttiva del volto. facioplegia paralisi facciale. facoanafilassi ipersensibilità verso la proteina del cristallino oculare indotta dalla fuoriuscita di materiale dalla capsula lenticolare. facocele ernia del cristallino dell’occhio. facocistectomia escissione di una parte della capsula del cristallino per cataratta. facocistite infiammazione della capsula del cri- stallino. facoemulsionamento metodo di estrazione del- la cataratta nel quale il cristallino è frammentato tramite vibrazioni ultrasoniche e simultaneamen- te irrigato e aspirato. facoerisi rimozione del cristallino nella cataratta mediante aspirazione. FACOG [In.] Fellow of the American College of Obstetricians and Gynecologists: membro del collegio americano degli ostetrici e ginecologi. facoide a forma di lente. facoidite fachite. facolisi decomposizione o frantumazione del cri- stallino dell’occhio. facolitico, agg. facoltà 1. normale potere o una funzione in parti- colare della mente. 2. istituzione di apprendimento. facoltativo non obbligatorio; relativo alla capaci- tà di adattarsi a particolari circostanze o di assu- mere un particolare ruolo. facoma amartoma tipico delle facomatosi come la lesione sentinella della sclerosi tuberosa. Vedi anche tuber. F Fahrenheit (scala di temperatura); farad; fertilità (plasmide); campo visivo; fluoro; formula; French (scala); fenilalanina. F faraday; forza. F 1 , F 2 , F 3 , ecc. generazione filiale, con la gene- razione specificata dal numero riportato come pedice. f femto-. f frequenza (2). F e R forza e ritmo (del polso). Fab [In. fragment, antigen-binding] originaria- mente uno dei due frammenti identici ciascuno contenente un sito antigenico legante, ottenuti mediante scissione con papaina della molecola di immunoglobulina IgG; ora generalmente utiliz- zato come aggettivo in riferimento a un “braccio” di un qualsiasi monomero di immunoglobulina. fabella pl. fabellae [L.] osso sesamoide fibrocarti- lagineo riscontrato occasionalmente nel muscolo gastrocnemio che si articola con il femore. faccetectomia asportazione della faccetta arti- colare di una vertebra. faccetta piccola superficie piana su di un corpo duro, come su di un osso. faccia 1. parte anteriore o ventrale, del cranio che va dalla fronte al mento. 2. qualsiasi parte o superficie di presentazione. f. a luna piena, vedi sotto facies. FACD [In.] Fellow of the American College of Dentists: membro del collegio americano degli odontoiatri. -facente suffisso [L.] che fa, che causa il divenire. fachite infiammazione del cristallino. faci(o)- prefisso [L.] volto. faciale pertinente a o diretto verso la faccia. facies pl. faccia [L.] 1. volto. 2. superficie; il ver- sante esterno di una parte del corpo o di un or- gano. 3. espressione (1). f. a luna piena, faccia tonda, dovuta alla deposizione di grasso nelle guance e nelle regioni temporali, osservata nella sindrome di Cushing. f. da elfo, caratteristiche facciali (occhi distanziati, orecchie a impianto basso e irsutismo), che si osservano nei bambini affetti da condizioni congenite come sindrome di Donohue e sindrome di Williams. f. di Potter, caratteristica espressione facciale osservate con la sequenza dell’oligoidramnios, che comprende naso appiattito, mento retratto, ampio spazio in- terpupillare e grandi orecchie a impianto basso. f. leonina, profondamente solcata, con aspetto simil-leonino, riscontrata in alcuni casi di lebbra

300 - doctor33.it · falloidina veleno esapeptidico estratto dal fungo Amanita phalloides che provoca astenia, vomito, diarrea, convulsioni e morte. falloplastica chirurgia plastica

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Flepromatosa e altre malattie associate a edema facciale. f. parkinsoniana, viso immobile e ine-spressivo simile a una maschera con ammicca-menti rari (fissità dello sguardo) patognomonico del parkinsonismo.

facilitativo in farmacologia, indica una reazione che nasce come risultato indiretto di un’azione farmacologica, come lo sviluppo di un’infezione conseguente a un’alterazione della microflora normale dovuta a un antibiotico.

facilitazione 1. accelerazione o assistenza di un processo naturale. 2. in neurofisiologia, l’effetto di un impulso nervoso che agisce attraverso una sinapsi e che comporta un aumento del potenziale postsinaptico degli impulsi susseguenti in quella fibra nervosa o in altre fibre nervose convergenti.

faciobrachiale relativo a faccia e a braccio.faciolinguale relativo a faccia e a lingua.facioplastica chirurgia plastica o ricostruttiva del

volto.facioplegia paralisi facciale.facoanafilassi ipersensibilità verso la proteina

del cristallino oculare indotta dalla fuoriuscita di materiale dalla capsula lenticolare.

facocele ernia del cristallino dell’occhio.facocistectomia escissione di una parte della

capsula del cristallino per cataratta.facocistite infiammazione della capsula del cri-

stallino.facoemulsionamento metodo di estrazione del-

la cataratta nel quale il cristallino è frammentato tramite vibrazioni ultrasoniche e simultaneamen-te irrigato e aspirato.

facoerisi rimozione del cristallino nella cataratta mediante aspirazione.

FACOG [In.] Fellow of the American College of Obstetricians and Gynecologists: membro del collegio americano degli ostetrici e ginecologi.

facoide a forma di lente.facoidite fachite.facolisi decomposizione o frantumazione del cri-

stallino dell’occhio. facolitico, agg.facoltà 1. normale potere o una funzione in parti-

colare della mente. 2. istituzione di apprendimento.facoltativo non obbligatorio; relativo alla capaci-

tà di adattarsi a particolari circostanze o di assu-mere un particolare ruolo.

facoma amartoma tipico delle facomatosi come la lesione sentinella della sclerosi tuberosa. Vedi anche tuber.

F Fahrenheit (scala di temperatura); farad; fertilità (plasmide); campo visivo; fluoro; formula; French (scala); fenilalanina.

F faraday; forza.F1, F2, F3, ecc. generazione filiale, con la gene-

razione specificata dal numero riportato come pedice.

f femto-.f frequenza (2).F e R forza e ritmo (del polso).Fab [In. fragment, antigen-binding] originaria-

mente uno dei due frammenti identici ciascuno contenente un sito antigenico legante, ottenuti mediante scissione con papaina della molecola di immunoglobulina IgG; ora generalmente utiliz-zato come aggettivo in riferimento a un “braccio” di un qualsiasi monomero di immunoglobulina.

fabella pl. fabellae [L.] osso sesamoide fibrocarti-lagineo riscontrato occasionalmente nel muscolo gastrocnemio che si articola con il femore.

faccetectomia asportazione della faccetta arti-colare di una vertebra.

faccetta piccola superficie piana su di un corpo duro, come su di un osso.

faccia 1. parte anteriore o ventrale, del cranio che va dalla fronte al mento. 2. qualsiasi parte o superficie di presentazione. f. a luna piena, vedi sotto facies.

FACD [In.] Fellow of the American College of Dentists: membro del collegio americano degli odontoiatri.

-facente suffisso [L.] che fa, che causa il divenire.fachite infiammazione del cristallino.faci(o)- prefisso [L.] volto.faciale pertinente a o diretto verso la faccia.facies pl. faccia [L.] 1. volto. 2. superficie; il ver-

sante esterno di una parte del corpo o di un or-gano. 3. espressione (1). f. a luna piena, faccia tonda, dovuta alla deposizione di grasso nelle guance e nelle regioni temporali, osservata nella sindrome di Cushing. f. da elfo, caratteristiche facciali (occhi distanziati, orecchie a impianto basso e irsutismo), che si osservano nei bambini affetti da condizioni congenite come sindrome di Donohue e sindrome di Williams. f. di Potter, caratteristica espressione facciale osservate con la sequenza dell’oligoidramnios, che comprende naso appiattito, mento retratto, ampio spazio in-terpupillare e grandi orecchie a impianto basso. f. leonina, profondamente solcata, con aspetto simil-leonino, riscontrata in alcuni casi di lebbra

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fantasia301

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facomalacia rammollimento del cristallino.facomatosi parte di un gruppo di anomalie dello

sviluppo, congenite ed ereditarie, con coinvol-gimento selettivo dei tessuti ectodermici; prin-cipalmente la cute e il sistema nervoso centrale.

facometacoresi dislocazione del cristallino.facosclerosi indurimento del cristallino; cata-

ratta dura.facoscopio strumento per esaminare le modifica-

zioni di accomodazione del cristallino.facotossico che esercita effetto lesivo sul cristal-

lino.FACP [In.] Fellow of the American College of

Physicians: membro del collegio americano dei medici.

FACS [In.] Fellow of the American College of Surgeons: membro del collegio americano dei chirurghi.

FACSM [In.] Fellow of the American College of Sports Medicine: membro del collegio america-no per la medicina sportiva.

FAD [In.] Flavin Adenine Dinucleotide: flavin ade-nin dinucleotide.

fae- per parole che iniziano in questo modo vedi quelle che iniziano con fe-.

fagedena ulcera che si espande rapidamente e causa croste sulla pelle.

fagedenico relativo a o caratterizzato da fagedena.-fagia suffisso [Gr.] ingestione, deglutizione.fago batteriofago.-fago suffisso [Gr.] che fagocita o distrugge.fagocita cellula in grado di ingerire microrgani-

smi o altre cellule e particelle estranee come i mi-crofagi i macrofagi o i monociti. fagocitico, agg.

fagocitolisi distruzione dei fagociti. fagocitoli-tico, agg.

fagocitosi endocitosi di microrganismi o di altre cellule e particelle estranee da parte dei fagociti. fagocitotico, agg.

fagosoma vescicola provvista di membrana all’in-terno di un fagocita che contiene il materiale fa-gocitato.

fagotipo tipo fagico; vedi sotto tipo.falang(o)- prefisso [Gr.] falange o falangi.falange 1. osso di un dito della mano o del piede; il

pollice e l’alluce ne hanno due mentre tutte le al- tre dita di mano e piede, tre. 2. una di una serie di tavole che sono disposte in fila e compongono la membrana reticolare dell’organo del Corti. falan- geo, agg.

falangectomia escissione di una falange.falangeo relativo a una falange.falangite infiammazione di una o più falangi.falce struttura a forma di falce. f. cerebrale, piega

della dura madre nella fessura longitudinale che separa gli emisferi cerebrali. f. del cervelletto, piega della dura madre che separa gli emisferi cerebellari. f. inguinale, espansione laterale del

margine laterale del retto dell’addome che si fissa all’osso pubico.

falciale relativo a una falce.falciforme a forma di falce.falcizzazione sviluppo di cellule falciformi nel

sangue.fallectomia penectomia.fallico relativo a o che ricorda un fallo.fallite penite.fallo 1. pene. 2. rappresentazione del pene. 3. ab-

bozzo del pene o clitoride che si sviluppa dal tu-bercolo genitale.

falloidina veleno esapeptidico estratto dal fungo Amanita phalloides che provoca astenia, vomito, diarrea, convulsioni e morte.

falloplastica chirurgia plastica del pene.falloppioscopia visualizzazione endoscopica del-

le tube uterine usando un approccio nonincisio-nale transvaginale e transuterino.

falsificazione che giace. f. retrospettiva, altera-zione incosciente di esperienze passate per con-formarsi alle attuali necessità emozionali.

falso 1. inganno; imitazione fraudolenta. 2. non genuino; fraudolento; caratterizzato da falsità.

falso negativo 1. denota il risultato di una prova che esclude erroneamente un individuo da una categoria. 2. un individuo così escluso. 3. un esempio di un risultato falso negativo.

falso positivo 1. denota il risultato di una prova che assegna erroneamente un individuo a una ca-tegoria. 2. un individuo così categorizzato. 3. un esempio di un risultato falso positivo.

famciclovir profarmaco del penciclovir utilizzato nel trattamento di herpes zoster, di herpes geni-talis e di herpes simplex mucocutaneo nei pazien-ti immunocompromessi.

fame desiderio invincibile come per il cibo. f. d’a-ria, respiro di Kussmaul.

famiglia 1. gruppo di individui che discendono da un antenato comune. 2. sottodivisione tassono-mica subordinata a un ordine (o a un subordine) e superiore a una tribù (o a una sottofamiglia).

familiare presente in più membri di una famiglia rispetto a quanto ci si potrebbe aspettare dal caso. Cf. genetico.

famotidina antagonista del recettore H2 dell’i-stamina che inibisce la secrezione gastrica aci-da; utilizzato nel trattamento e nella profilassi dell’ulcera gastrica o duodenale, della malattia da reflusso gastroesofageo, dei sanguinamenti supe-riori gastro-intestinali e delle condizioni associate all’ipersecrezione gastrica.

fannia genere di mosche le cui larve causano miasi intestinale e urinaria nell’uomo.

FANS farmaco antinfiammatorio non steroideo.fantasia sequenza immaginata di eventi che pos-

sono soddisfare i desideri inconsci o esprimere conflitti inconsci di un individuo.

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fantasma 302

fantasma 1. modello del corpo o di una parte di esso. 2. apparecchio che simula gli effetti in vivo delle radiazioni sui tessuti. 3. figura debole e sbia-dita mancante della sostanza tipica della realtà. 4. allucinazione. eritrocita f., membrana eritroci-taria che rimane intatta dopo emolisi.

fantosmia parosmia che consiste nella percezio-ne di un odore in assenza di un qualsiasi stimolo esterno.

FAPHA [In.] Fellow of the American Public Health Association: membro dell’associazione america-na di salute pubblica.

Far 1. farmacia. 2. farmaceutico. 3. farmacopea.farad (F) unità SI di capacitanza elettrica; capacitan-

za di un condensatore che rifornito con un coulomb fornisce una differenza di potenziale di 1 volt.

faraday (F) carica elettrica trasportata da una mo-le di elettroni o da un peso equivalente di ioni pari a 9,649 × 104 coulomb.

farcino vedi morva.faring(o)- prefisso [Gr.] faringe.faringalgia faringodinia.faringe gola; cavità muscolomembranosa al di die-

tro delle cavità nasali della bocca e della laringe comunicante con esse e con l’esofago.

faringectomia escissione di parte della faringe.faringeo relativo alla faringe.faringismo spasmo muscolare della faringe.faringite mal di gola; infiammazione della farin-

ge. f. streptococcica, grave infezione della gola che si verifica in epidemie di solito causata dallo Streptococcus pyogenes, con iperemia locale e talvol-ta essudato grigio e ingrandimento dei linfonodi cervicali. faringitico, agg.

faringocele protrusione erniaria o deformazione cistica della faringe.

faringodinia dolore alla faringe.faringoesofageo relativo alla faringe e all’esofago.faringomicosi ogni infezione micotica della fa-

ringe.faringoparalisi paralisi dei muscoli faringei.faringoplegia faringoparalisi.faringoscopia esame visivo diretto della faringe.faringostenosi stenosi della faringe.faringotomia incisione chirurgica della faringe.farmaceutico relativo alla farmacia o ai farmaci.farmacia 1. branca delle scienze mediche che stu-

dia la preparazione la distribuzione e l’impiego appropriato dei farmaci. 2. luogo nel quale i far-maci sono preparati o distribuiti.

farmacista persona abilitata alla preparazione e alla vendita, oppure alla distribuzione dei farmaci e sostanze medicinali e fare prescrizioni.

farmaco 1. sostanza chimica che influisce sui pro-cessi della mente o del corpo. 2. qualunque com-posto chimico usato nella diagnosi nel trattamento o nella prevenzione di malattie o di altre condi-

zioni anomale. 3. per uso ricreativo. 4. da sommi-nistrare come sostanza a qualcuno. f. antinfiam-matorio non steroideo, (FANS) gruppo ampio chimicamente eterogeneo di farmaci che inibisco-no l’enzima cicloossigenasi con conseguente dimi-nuzione della sintesi di precursori di prostaglan-dine e trombossani; hanno un’azione analgesica antipiretica e antinfiammatoria. f. antireumatico modificante la malattia ([In.] DMARD: Disease-Modifying Antirheumatic Drug), classe di agenti antireumatici che si caratterizzano per la loro capa-cità di modificare il decorso della malattia, in con-trapposizione al semplice trattamento dei sintomi. f. biologici, medicinali ottenuti da organismi viventi e dai loro prodotti che comprendono sieri, vaccini, antigeni e antitossine ecc. f.(i) d’autore, droghe di abuso simile nella modalità d’azione ad altre sostanze d’abuso più vecchie solitamen-te creata facendo piccole modificazioni chimiche rispetto a quella di partenza. f. orfano, che ha un richiamo commerciale limitato a causa della ra-rità della condizione in cui è usato come terapia. f. per uso ricreativo, sostanza psicoattiva, legale o illegale, usata per il piacere derivante dal consu-mo e non per necessità mediche. f. psicoattivo, f. psicotropo, vedi sotto sostanza.

farmaco- prefisso [Gr.] farmaco, medicina.farmacoangiografia angiografia in cui la vi-

sualizzazione è migliorata regolando il flusso di sangue mediante somministrazione di agenti va-sodilatatori e vasocostrittori.

farmacocinetica azione dei farmaci nel corpo durante un lasso di tempo che comprende i pro-cessi di assorbimento, distribuzione e localizza-zione nei tessuti biotrasformazione ed escrezione.

farmacodinamica studio degli effetti biochimi-ci e fisiologici dei farmaci e dei loro meccanismi d’azione inclusa la correlazione tra le loro azioni ed effetti con la loro struttura chimica. farmaco-dinamico, agg.

farmacogenetica studio clinico delle variazioni ereditate nella natura delle risposte ai farmaci foca-lizzato su singoli geni. Nella pratica, il termine vie-ne spesso usato come sinonimo di farmacogenomica.

farmacogenomica studio di variazioni ereditate in molti geni, che impongono la risposta ai farma-ci e il modo in cui queste possono essere usate per predire la risposta individuale a un farmaco. Nella pratica, farmacogenomica viene spesso usato in maniera intercambiabile con farmacogenetica.

farmacognosia branca della farmacologia che tratta dei farmaci naturali e dei loro componenti.

farmacologia scienza che si occupa di origine, natura, chimica, effetti ed uso dei farmaci; essa include farmacognosia, farmacocinetica, farma-codinamica, farmacoterapeutica e tossicologia.

farmacologico riguardante la farmacologia o le proprietà e le azioni dei farmaci.

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fasciola303

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farmacologo specialista dello studio del mecca-nismo d’azione dei farmaci.

farmacopea autorevole trattato sui farmaci e la loro preparazione. Vedi anche farmacopea ameri-cana. farmacopeico, agg. f. statunitense, vedi sotto USAN.

farmacopea americana (United States Phar- macopeia; USP) un compendio legalmente ri-conosciuto di standard per i farmaci, pubblicato dalla United States Pharmacopeial Convention Inc. e periodicamente aggiornato. Include anche metodi e test per la determinazione di forza, qua-lità e purezza.

farmacoterapia trattamento delle malattie con medicinali.

fascia 1. tessuto fibroso che giace sotto la cute o riveste muscoli e vari organi del corpo. Parte, struttura oppure mezzo che unisce; per strutture anatomiche, vedi frenulo, tenia, trabecola e lega-mento. 2. in odontoiatria, sottile striscia metallica posizionata attorno a un dente o alle sue radi-ci. fasciale, agg. f. adherens, la porzione del complesso giunzionale delle cellule di un disco intercalato, che è il corrispondente della zonula adherens delle cellule epiteliali. f. cribrosa, fascia superficiale della coscia che copre lo sbocco della safena. f. di Camper, strati adiposi della fascia sot-tocutanea addominale, superficialmente allo stra-to membranoso. f. di Scarpa, rivestimento pro- fondo membranoso del tessuto sottocutaneo ad-dominale. f. endotoracica, quella sotto il rive- stimento sieroso della cavità toracica. f. extrape- ritoneale, strato sottile del tessuto connettivo areolare che separa il peritoneo parietale dal-la fascia trasversale nell’addome e nella pelvi. f. extrasierosa, qualsiasi strato fasciale del tron-co posto dietro alla fascia parietale ed esterna-mente alla fascia viscerale. f. faringobasilare, membrana fibrosa resistente nella parete della faringe, che si congiunge con il periosteo alla ba-se del cranio. f. investente, uno strato di fascia che si estende internamente dalla fascia profonda e investe strutture quali i muscoli. f. lata, fascia profonda della coscia. f. parietale, qualsiasi fa-scia posta esternamente allo strato parietale della sierosa e fiancheggia le pareti di un organo cavo. f. profonda, una membrana fibrosa e densa fissa che riveste il tronco e gli arti, da cui derivano le guaine per i vari muscoli. f. superficiale, tela sottocutanea. f. trasversale, parte dello strato profondo più interno della parete addominale, prosegue nella fascia del lato opposto dietro al muscolo del retto dell’addome e la sua guaina. f. viscerale, termine generico che include la fa-scia posta immediatamente al di fuori dello strato viscerale delle sierose, insieme alla fascia che av-volge direttamente il viscere.

fasciare 1. trattamento che consiste nell’avvolge-re un paziente in coperte o lenzuola o un arto in aciugamani, bagnati o asciutti caldi o freddi; al-tresì, le coperte o asciugamani utilizzati a questo scopo. 2. tamponare.

fascicolare 1. relativo a un fascicolo. 2. fascico-lato.

fascicolato ravvicinato insieme o raggruppatesi in fasci o fascicoli.

fascicolazione 1. formazione di fascicoli. 2. pic-cola contrazione involontaria muscolare locale visibile sotto la cute, rappresentante la spontanea emissione di fibre innervate da un singolo fila-mento nervoso motorio.

fascicolo 1. piccolo tratto o grappolo in particola-re di fibre nervose tendinee o muscolari. 2. tratto, fascio o gruppo di fibre nervose che sono più o meno connesse funzionalmente.

fasciculus pl. fasciculi [L.] fascicolo. f. cuneato del midollo allungato, la continuazione verso il midollo allungato del fascicolo cuneato del mi-dollo spinale. f. cuneato del midollo spinale, la porzione laterale del funicolo posteriore del midollo spinale composta di fibre ascendenti che terminano nel nucleo cuneato. f. gracile del mi-dollo allungato, la continuazione nel midollo al-lungato del fasciculus gracile del midollo spinale. f. gracile del midollo spinale, la parte mediana del funicolo posteriore del midollo spinale com-posta da fibre ascendenti che terminano nel nu-cleus gracilis. f. mammillotalamico, uno spesso fascio di fibre dal corpo mammillare al nucleo anteriore del talamo.

fascio raccolta di fibre o filamenti, come le fibre muscolari o fascicolo o fascio di fibre nervose. f. atrioventricolare, f. AV, fascio di His. f. co-mune, la parte indivisa del fascio di His dalla sua origine al nodo atrioventricolare al punto di divisione nelle branche di destra e sinistra. f. di His, fascio di fibre muscolari cardiache atipiche che connette gli atri con i ventricoli del cuore, costituito da un tronco e due branche; propaga il ritmo di contrazione atriale ai ventricoli, e la sua interruzione provoca un blocco cardiaco. Il termine è a volte utilizzato in particolare per de-notare soltanto il tronco del fascio. f. di Thorel, fascio di fibre muscolari del cuore umano che collega i nodi senoatriale e atrioventricolare. f. mediale del proencefalo, gruppo di fibre ner-vose che contiene il tegmento mesencefalico ed elementi del sistema limbico.

fasciodesi sutura di una fascia all’inserzione scheletrica.

Fasciola genere di fasciole, che comprende la F. hepatica, il comune distoma epatico degli erbi-vori, a volte riscontrato nel fegato umano.

fasciola pl. fasciolae [L.] 1. piccola banda o strut-

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fascioliasi 304

tura a forma di striscia. 2. piccolo bendaggio. 3. trematode. fasciolare, agg.

fascioliasi infezione da Fasciola.fasciolopsiasi infezione da Fasciolopsis.Fasciolopsis genere di trematodi, che compren-

de F. buski, il più grande dei distomi intestinali, trovato nell’intestino tenue di residenti in tutta l’Asia.

fasciotomia incisione di una fascia.fascite infiammazione di una fascia. f. eosinofila,

infiammazione delle fasce degli arti, con eosi-nofilia, edema e rigonfiamento, spesso dopo un esercizio faticoso. f. necrotizzante, infezione necrotica fulminante producente gas delle fasce superficiali e profonde, che causa trombosi dei vasi sottocutanei e gangrena rapidamente inva-siva dei tessuti sottostanti; più strettamente as-sociata a infezione da streptococchi del gruppo A, ma spesso a infezione polimicrobica (batteri aerobi e anerobi). f. nodulare, una prolifera-zione benigna reattiva dei fibroblasti nei tessuti sottocutanei che interessa abitualmente la fascia profonda usualmente in giovani adulti. f. proli-ferativa, una proliferazione benigna reattiva dei fibroblasti nei tessuti sottocutanei, simile alla fa-scite nodulare, ma caratterizzata anche da cellule basofile giganti e dalla localizzazione nel muscolo scheletrico in adulti anziani. f. pseudosarcoma-tosa, fascite nodulare.

fase 1. uno degli aspetti o degli stadi attraverso cui può passare un certo fenomeno. 2. in chimi-ca fisica, ogni parte di un sistema fisicamente o chimicamente distinta omogenea and meccanica-mante separabile. fasico, agg. cinque f.(i), nella medicina tradizionale cinese, gruppo di relazioni dinamiche (chiamate terra, metallo, acqua, legno e fuoco); che possono essere usate per identificare le relazioni tra i fenomeni. f. eritrocitica, fase del ciclo vitale del plasmodium malariae, nella quale i parassiti si moltiplicano nei globuli rossi. f. follicolare, il primo stadio del ciclo ovarico che dura dal termine della fase mestruale all’o-vulazione e coincide con la fase proliferativa del ciclo uterino; è caratterizzata dallo sviluppo di un follicolo ovarico dominante. f. G0, specifico sottotipo della fase G1, in cui le cellule svolgo-no le loro normali funzioni ma non proliferano. f. G1, parte del ciclo cellulare che va dalla fine del- la divisione cellulare (fase M) fino all’inizio della sintesi del DNA (fase S). f. G2, fase di relativa quiescenza del ciclo cellulare, che va dalla fine della fase S fino all’inizio della divisione cellulare, durante la quale l’accuratezza della replicazione del DNA viene verificata e le sezioni errate ven-gono riparate. f. luteale, fase del ciclo ovarico, compresa tra l’ovulazione e la fase mestruale; durante la quale il follicolo ovarico si trasforma

in corpo luteo; corrisponde alla fase secretoria nell’utero. f. M, parte del ciclo cellulare durante il quale si verifica la mitosi; suddivisa in profase, metafase, anafase e telofase. f. mestruale, la fase del ciclo mestruale umano, successiva alla fase luteinica che si verifica solo in assenza di fecon-dazione. Il corpo luteo regredisce ed è espulso con la mestruazione e comincia lo sviluppo del follicolo ovarico che porta alla fase follicolare. f. proliferativa, fase del ciclo uterino, corrispon-dente alla fase follicolare del ciclo ovarico, in cui lo strato funzionale dell’endometrio viene ripara-to e prolifera durante la mestruazione. f. S, parte del ciclo cellulare, vicina alla fine dell’interfase, durante la quale avviene la sintesi di DNA; tra la fase G1 e G2. f. secretoria, fase del ciclo uterino, corrispondente alla fase luteale del ciclo ovarico, caratterizzata da assottigliamento e incremento della vascolarizzazione dell’endometrio.

FASHP federazione delle associazioni scuole pro-fessioni sanitarie.

fasmide 1. coppia di chemorecettori caudali pre-senti in alcun nematodi (phasmidia). 2. nematode che contiene fasmidi.

fastigium [L.] 1. il punto più alto del tetto del quarto ventricolo cerebrale. 2. l’acme o punto più alto. fastigiale, agg.

fatale mortale; letale; che provoca morte.fattore agente o elemento che contribuisce alla

produzione di un risultato. f. I, fibrinogeno: pro-teina plasmatica ad alto peso molecolare, conver-tita in fibrina per azione della trombina. La sua carenza determina afibrinogenemia o ipofibrino-genemia. f. II, protrombina: proteina plasmatica convertita in trombina ad opera del fattore X at-tivato nella via comune della coagulazione. La sua carenza conduce a ipoprotrombinemia. f. III, tromboplastina tissutale: lipoproteina che agisce nella via estrinseca della coagulazione, attivando il fattore X. f. IV, calcio. f. V, proaccelerina: fat-tore funzionante sia nella via intrinseca che nella via estrinseca della coagulazione, che catalizza la scissione della protrombina in trombina. La ca-renza porta alla paraemofilia. f. VII, proconver-tina: fattore funzionante nella via estrinseca della coagulazione, che agisce con il fattore III per at-tivare il fattore X. La carenza, sia ereditaria che associata al deficit di vitamina K, determina una tendenza all’emorragia. f. VIII, fattore antiemo-filico (AHF), fattore difficilmente conservabile, che partecipa nella via intrinseca della coagula-zione ematica, agendo come cofattore nell’attiva-zione del fattore X. Il deficit, un tratto recessivo legato alla X, causa emofilia A. f. IX, sostanza facilmente conservabile coinvolta nella via intrin-seca della coagulazione sanguigna, attivante il fattore X. La carenza determina la sindrome

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emorragica emofilia B, che somiglia all’emofilia A; è trattata con preparati purificati del fattore, sia di origine plasmatica umana che ricombinante o con il complesso fattore IX. f. X, fattore di Stuart: fattore stabile nella conservazione che partecipa in entrambe le vie, intrinseca ed estrin-seca della coagulazione sanguigna, unendole per iniziare la via comune della coagulazione; come parte del complesso protrombinasi, il fattore X attivato attiva la protrombina. La carenza può causare un disordine coagulativo sistemico. La forma attivata è anche chiamata trombochinasi. f. XI, l’antecedente della tromboplastina plasma-tica: fattore stabile coinvolto nella via intrinseca della coagulazione sanguigna, in grado di attivare il fattore IX. La carenza determina il difetto emo-coagulativo emofilia C. f. XII, fattore di Hageman: fattore stabile attivato per contatto con il vetro o altre superfici estranee, che avvia la via intrinseca della coagulazione ematica mediante attivazione del fattore XI. f. XIII, fattore stabilizzante la fi-brina: fattore che polimerizza i monomeri di fi-brina, consentendo la formazione di un solido coagulo ematico. La sua carenza determina una diatesi emorragica clinica. f. accelerante, fattore V della coagulazione. f. angiogenetico, sostanza che causa la crescita di nuovi vasi sanguigni, os-servata nei tessuti con elevate necessità metaboli-che e anche rilasciata dai macrofagi per iniziare la rivascolarizzazione nel processo di guarigione delle ferite. f. antiemofilico, ([In.] AHF: Anti- Hemophilic Factor) fattore VIII della coagula-zione; preparazione di fattore VIII usata per la prevenzione o il trattamento dell’emorragia in pazienti con emofilia A e per il trattamento del morbo di Von Willebrand dell’ipofibrinogene-mia e del deficit di fattore XIII come i preparati derivati da plasma umano o porcino o da tecno-logia ricombinante. f. antiemofilico A, fattore VIII della coagulazione. f. antiemofilico B, fat-tore IX della coagulazione. f. antiemofilico C, fattore XI della coagulazione. f. antinucleare, ([In.] ANF: AntiNuclear Factor) vedi sotto anti-corpo. f. attivante gli osteoclasti, ([In.] OAF: Osteoclast Activating Factor) una linfochina pro-dotta da linfociti che facilita il riassorbimento osseo. f. B, un componente del complemento che partecipa alla via alternativa del complemento. f. D, proteasi serinica della via alternativa del complemento che scinde il fattore B legato al C3b rilasciando Ba mentre lascia il Bb legato al C3b per formare la C3 convertasi C3bBb. f. del-la coagulazione, gruppo di sostanze nel sangue, che sono essenziali per il processo della coagula-zione e quindi per il mantenimento dell’emostasi normale. Esse sono designate dai numeri romani ai quali il simbolo “a” viene aggiunto a indicare lo

stato di attivazione. Vedi anche fattori piastrinici. f. di accelerazione del decadimento, ([In.] DAF: Decay Accelerating Factor) una proteina presente nella maggior parte delle cellule emati-che così come delle cellule endoteliali ed epitelia-li CD55; essa protegge le membrane cellulari dall’attacco ad opera del complemento autologo. f. di attivazione piastrinica, ([In.] PAF: Platelet Activating Factor) sostanza di origine immunolo-gica, che funge da mediatore dell’agglutinazione e della degradazione piastrinica e della broncoco-strizione. f. di Christmas, fattore IX della coa-gulazione. f.(i) di Clotting, f.(i) della coagulazio-ne. f. di crescita, sostanza che promuove l’accre-scimento scheletrico o somatico abitualmente un minerale un ormone o una vitamina. f. di cresci-ta derivato dalle piastrine, ([In.] PDGF: Pla- telet-Derived Growth Factor) sostanza contenu-ta negli alfa granuli delle piastrine, la cui azione contribuisce alla riparazione delle pareti vasali danneggiate. f. di crescita dell’endotelio va-scolare, f. di permeabilità vascolare, ([In.] VPF: Vascular Permeability Factor), ([In.] VEGF: Vascular Endothelial Growth Factor) fattore peptidico mitogeno delle cellule endoteliali va-scolari; promuove la vascolarizzazione tissutale e svolge un ruolo importante nell’angiogenesi ne-oplastica. f. di crescita epidermico, ([In.] EGF: Epidermal Growth Factor) polipeptide mitogeno prodotto da numerosi tipi cellulari e in grandi quantità da parte di alcuni tumori; promuove la crescita e la differenziazione; è essenziale per l’embriogenesi, particolarmente importante per la guarigione delle ferite. f. di crescita fibrobla-stico, famiglia di polipeptidi strutturalmente correlati che agiscono come molecole di segnala-zione e di regolazione della proliferazione cellu-lare, sopravvivenza, migrazione e differenziazio-ne. f.(i) di crescita insulino-simili, ([In.] IGF: Insulin-like Growth Factor) sostanze similinsuli-niche presenti nel siero che non reagiscono con gli anticorpi antinsulina; sono dipendenti dall’or-mone della crescita e possiedono tutte le proprie-tà che promuovono la crescita tipiche delle soma-tomedine. f. di crescita trasformante, ([In.] TGF: Transforming Growth Factor) qualsiasi delle numerose proteine secrete da cellule tra-sformate e causante la crescita di cellule normali sebbene non causante trasformazione. f. di de-pressione del miocardio, ([In.] MDF: Myo- cardial Depressane Factor) peptide formato in risposta alla caduta della pressione arteriosa siste-mica; ha un effetto negativo inotropico sulle fibre muscolari miocardiche. f.(i) di differenziazione delle cellule B, ([In.] BCDF: B Cell Diffe- rentiation Factors) fattori derivati dalle cellule T che stimolano le cellule B a differenziarsi in cel-

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lule secernenti anticorpi. f. di Fitzgerald, un chi- ninogeno ad alto peso molecolare. f. di Fletcher, precallicreina. f. di Hageman, ([In.] HF: Ha- geman factor) fattore XII della coagulazione. f. di liberazione dell’istamina, ([In.] HRF: Hista- mine-Releasing Factor) linfochina che induce la liberazione di istamina da parte dei basofili legati alle IgE nell’ultima fase della reazione allergica. f. di necrosi tumorale, ([In.] TNF: Tumor Ne- crosis Factor) una delle due linfochine che causa-no necrosi emorragica di alcune cellule tumorali, ma non colpisce le cellule normali; sono state impiegate come farmaci sperimentali antineopla-stici. Il fattore di necrosi tumorale α (precedente-mente cachettina) è prodotto da macrofagi, eosi-nofili e cellule NK. Il fattore di necrosi tumorale β è una linfotossina. f. di permeabilità dei linfo-nodi, ([In.] LNPF: Lymph Node Permeabilità Factor) sostanza dei normali linfonodi che deter-mina permeabilità vascolare. f. di protezione solare, il rapporto tra il numero minimo di dosi di energia UV necessarie a indurre un eritema attraverso un filtro di protezione solare e quello necessario per provocare la medesima reazione sulla cute non protetta. f. di restrizione omolo-go, ([In.] HRF: Homologous Restriction Factor) proteina regolatoria che lega il complesso di at-tacco di membrana nelle cellule autologhe, ini-bendo le fasi finali dell’attivazione del comple-mento. f.(i) di rilascio, ([In.] RF: Releasing Fac- tors) fattori prodotti in una struttura del corpo responsabili del rilascio di ormoni da un’altra struttura; applicati a sostanze di ignota struttura chimica, mentre quelli di identità chimica stabili-ta sono denominati ormoni rilascianti. f. di ri-schio, una condizione o una caratteristica chiara-mente definita che è stata associata all’aumentata incidenza di una malattia che si sviluppa in segui-to. f. di Stuart f. di Stuart-Prower, fattore X della coagulazione. f. di tolleranza al glucosio, un complesso biologicamente attivo di cromo e acido nicotinico che facilita la reazione dell’insu-lina con siti recettoriali sui tessuti. f. di trasferi-mento di resistenza, ([In.] RTF: Resistance Transfer Factor), la porzione di un plasmide R contenente i geni per la coniugazione e la repli-cazione. f. di trasformazione dei linfociti, ([In.] LTF: Lymphocyte Transforming Factor) una linfochina che causa trasformazione ed espansio-ne clonale dei linfociti non sensibilizzati. f. di von Willebrand, ([In.] vWF: von Willebrand Factor), glicoproteina che circola unita al fattore VIII della coagulazione, mediando l’adesione delle piastrine alle superfici epiteliali danneggia-te. La carenza comporta la malattia di von Wil- lebrand. f. estrinseco, cianocobalamina. f. F (di fertilità), plasmide F. f. H, glicoproteina che agi-

sce come inibitore della via alternativa di attiva-zione del complemento. f. I, enzima plasmatici che regola entrambe le vie classiche e le vie alter-native di attivazione del complemento per inatti-vazione della loro C3 convertasi. f. inibente i leucociti, ([In.] LIF: Leukocyte Inhibitory Factor) una linfochina che previene la migrazio-ne dei leucociti polimorfonucleati. f.(i) inibitori, fattori elaborati da una struttura del corpo che inibiscono il rilascio di ormoni da parte di un’al-tra struttura; applicati a sostanze di natura chimi-ca ignota mentre quelli di identità chimica stabi-lita sono denominati ormoni inibenti. f. intrinse-co, glicoproteina secreta dalle cellule parietali delle ghiandole gastriche necessaria per l’assorbi-mento della vitamina B12. La mancanza di fattore intrinseco con conseguente deficit di vitamina B12 comporta la comparsa dell’anemia perniciosa. f. LE, un anticorpo antinucleo che ha una velo-cità di sedimentazione di 7S e che reagisce con i nuclei dei leucociti riscontrato nel siero nel lupus eritematoso sistemico. f. mitogenico dei linfo-citi, ([In.] LMF: Lymphocyte Mitogenic Factor) una macromolecola non dializzabile, resistente al calore, liberata dai linfociti stimolati da uno spe-cifico antigene; causa la trasformazione blastica e la divisione cellulare nei linfociti normali. f. ne-fritico C3, (C3 NeF) un autoanticorpo che sta-bilizza la C3 convertasi della via alternativa del complemento, prevenendo la sua inattivazione ad opera del fattore H e che comporta il completo consumo del C3 plasmatico; è riscontrato nel sie-ro di molti pazienti con glomerulonefrite mem-branoproliferativa di tipo II. f. P, properdina. f.(i) piastrinici, fattori importanti nell’emostasi che sono contenuti nelle o sono legati alle piastrine. f. piastrinico 1, fattore V adsorbito della coagu-lazione dal plasma. f. piastrinico 2, acceleratore della reazione trombina-fibrinogeno. f. piastri-nico 3, lipoproteina con ruolo nell’attivazione sia del fattore X della coagulazione che della pro-trombina. f. piastrinico 4, componente intracel-lulare proteica delle piastrine del sangue, capace di inibire l’attività dell’eparina. f. R, vedi sotto plasmide. f. reumatoide, ([In.] RF: Rheumatoid Factor) proteina (IgM) evidenziabile mediante test sierologici che è riscontrata nel siero della maggior parte dei pazienti con l’artrite reumatoi-de e in altre patologie (correlate e non correlate) e talvolta in persone apparentemente normali. f. Rh (Rhesus), antigeni geneticamente determi-nati presenti sulla superficie degli eritrociti; l’in-compatibilità per questi antigeni tra madre e figli è responsabile dell’eritroblastosi fetale. f. rilas-sante derivato dall’endotelio, ([In.] EDRF: Endothelium-Derived Relaxing Factor), ossido nitrico. f. stabilizzante la fibrina, ([In.] FSF:

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Fibrin-Stabilizing Factor) fattore XIII della coa-gulazione. f.(i) stimolante i linfociti B, ([In.] BSF: B lymphocyte Stimulatory Factor) sistema di nomenclatura per i fattori che stimolano le cellule B rimpiazzando i nomi individuali dei fat-tori con l’indicazione BSF: e un codice aggiunti-vo descrittivo. f.(i) stimolante le colonie, grup-po di linfochine glicoproteiche prodotte dai mo-nociti ematici, dai macrofagi tissutali, dai linfoci-ti stimolati e richieste per la differenziazione delle cellule staminali in colonie cellulari granu-locitiche e monocitiche; queste stimolano la pro-duzione dei granulociti e dei macrofagi e sono state usate sperimentalmente come agenti cance-rogeni. f. stimolante le colonie di granulociti, ([In.] G-CSF: Granulocyte Colony-Stimulating Factor) fattore stimolante le colonie che stimola la produzione di neutrofili da parte delle cellule precursore. f. stimolante le colonie di granulo-citi e macrofagi, ([In.] GM-CSF: Granulocyte-Macrophage Colony-Stimulating Factor), fattore stimolante le colonie che si lega alle cellule stami-nali e alla maggior parte dei mielociti e stimola la loro differenziazione in granulociti e macrofagi. f. tissutale, fattore III della coagulazione.

fauci il passaggio tra la gola e la faringe. fauciale, agg.

faucite mal di gola; infiammazione delle fauci.fauna la vita animale presente in o tipica di un de-

terminato luogo.faveolato alveolato.favismo anemia emolitica acuta scatenata dal-

la fava (per ingestione o inalazione del polline) abitualmente causata dal deficit della glucosio-6-fosfato deidrogenasi negli eritrociti.

favo tipo di tinea spesso del cuoio capelluto, ma talvolta colpisce aree glabre della cute con for-mazione di scutuli, che possono ingrossarsi e confluire a formare prominenti masse simili a ni-di d’ape; dovuti all’infezione ad opera del fungo Trichophyton, abitualmente T. schoenleinii.

Fc frammento cristallizzabile; frammento ottenuto mediante digestione con papaina delle immuno-globuline. Contiene la maggior parte dei deter-minanti antigenici.

Fc’ frammento prodotto in piccole quantità me-diante digestione con papaina delle immunoglo-buline. Contiene la parte principale della porzio-ne terminale C dei due frammenti Fc.

Fd porzione della catena pesante di un frammento Fab prodotto dalla digestione con papaina di una IgG [In.].

FDA Food and Drug Administration.FDI [Fr] Fédération Dentaire Internationale: fede-

razione dentaria internazionale.Fe ferro ferrum [L.], ferro.

febbre 1. piressia; aumento della temperatura cor-porea oltre al normale (37 °C). 2. qualsiasi malat-tia caratterizzata da aumento della temperatura corporea. febbrile, agg. f. asettica, febbre asso-ciata a ferite asettiche, presumibilmente dovuta alla disintegrazione dei leucociti o all’incorpora-zione di tessuti avascolarizzati o traumatizzati. f. blackwater, grave complicanza della malaria falciparum, con emissione di urina da rosso scuro a nera, grave tossicità ed elevata mortalità. Vedi f. emoglobinuria. f. bottonosa, malattia trasmessa da zecche endemica nell’area del Mediterraneo, in Crimea, in Africa e in India dovuta a un’infe-zione da Rickettsia conorii con brividi, febbre, le-sione cutanea primitiva (tache noire) ed esantema che compare tra il secondo e il quarto giorno. f. centrale, febbre alta dovuta a una disfunzio- ne nei centri termoregolatori dell’ipotalamo. f. chiazzata delle Montagne Rocciose, infezio-ne da Rickettsia rickettsii trasmessa dalle zecche e caratterizzata da febbre, dolori muscolari e debo-lezza seguiti da un’eruzione maculare petecchiale che inizia sulle mani e sui piedi e si diffonde al tronco e al volto con altri sintomi a livello del sistema nervoso centrale e altrove. f. continua, febbre con variazioni minime nell’arco di 24 ore. f. da farmaci, reazione febbrile a un agente tera-peutico come un vaccino un antineoplastico o un antibiotico. f. da fieno, forma stagionale di rinite allergica caratterizzata da congiuntivite acuta, lacrimazione bruciore edema della mucosa nasa-le, secrezione nasale e attacchi di starnutazione, una condizione allergica o anafilattica scatenata da un allergene specifico (p.es. polline). f. da fie-no non stagionale, f. da fieno perenne, rinite allergica non stagionale. f. da flebotomo, malat-tia febbrile virale di breve durata, trasmessa dalla mosca della sabbia Phlebotomus papatasi, con sin-tomi simili a quelli della dengue, osservabile nell’area mediterranea e Medio Orientale. f. da fumo di metalli, malattia dei saldatori e dei sog-getti che lavorano con metalli volatilizzati; si ma-nifesta con sete improvvisa, sapore metallico in bocca febbre alta con brividi sudorazione e leuco-citosi. f. da fumo di polimeri, malattia profes-sionale dovuta all’esposizione a prodotti di com-bustione dei polimeri come il Teflon; le manife-stazioni sono molto simili a quelli della febbre da fumo di metalli. f. da graffio di gatto, vedi sotto malattia. f. da morso di ratto, una delle due ma-lattie infettive acute e clinicamente simili, gene-ralmente trasmessa dal morso del ratto, una for-ma delle quali (la bacillare) è causata dallo Streptobacillus moniliformis e l’altra forma (quella spirillare) dallo Spirillum minor. f. da morso di zecca, qualsiasi condizione febbrile che ha come vettore di diffusione la zecca, come la febbre re-

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cidivante. f. da morso di zecca africana, 1. Tipo di febbre esantematica osservabile nel Sudafrica, causata dall’infezione da Rickettsia africae e si dif-fonde tramite morso di zecche, appartenenti al genere Amblyomma. 2. Tipo di febbre ricorrente causata da Borrelia duttonii. f. da umidificatore, malessere, febbre, tosse e mialgia causate dall’i-nalazione di aria passata attraverso umidificatori deumidificatori o aria condizionata contaminata con funghi amebe o actinomiceti termofilici. f. da zecche del Colorado, febbre non esantematica trasmessa da zecche causata da un arenavirus e osservata nella zona occidentale degli Stati Uniti e in Canada. f. del Nilo occidentale, vedi sotto encefalite. f. del pappagallo, psittacosi. f. delle trincee, patologia rickettsiale trasmessa dai pi-docchi e dovuta alla Bartonella quintana; trasmes-sa dal pidocchio del corpo, Pediculus humanus corporis, e caratterizzata da febbre intermittente, dolori e mali generalizzati, particolarmente in-tensi alle gambe, brividi, sudorazione, vertigini, malessere, eritema simile a quello tifoide e reci-dive multiple. f. di Haverhill, forma bacillare della febbre da morso di ratto trasmessa attraver-so l’ingestione di latte crudo contaminato o dei suoi derivati. f. di Kataiama, febbre associata a infezioni schistosomiali gravi, accompagnata da epatosplenomegalia ed eosinofilia. f. di Lassa, febbre emorragica acuta, causata da un arenavi-rus, endemica in tutta l’Africa occidentale, ma presente in tutto il mondo, trasmessa attraverso i roditori Mastomys o occasionalmente per conta-gio interumano; molte delle infezioni sono lievi o subcliniche; tuttavia, l’infezione può progredire fino ad un grave coinvolgimento sistemico, po-tenzialmente fatale. f. di origine ignota, (FOI) malattia febbrile che persiste per almeno tre set-timane (alcuni specialisti acconsentono a una durata più breve), con una temperatura di almeno 38,3 °C come minimo in tre occasioni e con im-possibilità di stabilire una diagnosi, nonostante le intensive valutazioni del paziente ricoverato o meno (tre visite in ambulatorio o tre giorni di ospedalizzazione). f. di Oroya, la prima fase del-la bartonellosi frequentemente accompagnata da anemia emolitica fatale. f. di Pontiac, malattia autolimitata caratterizzata da febbre, tosse, dolo-ri muscolari, brividi, cefalea, dolori toracici, stato confusionale e pleurite causata da un ceppo di Legionella. f. emoglobinurica, complicanza peri-colosa della malaria falciparum con emissione di urina da rosso scuro a nera, grave tossicità e alta mortalità. f. emorragica Crimea-Congo, feb-bre emorragica talvolta fatale causata da un bun-yavirus trasmessa da zecche e per contatto con sangue, secrezioni o liquidi di animali o uomini infetti; è presente dalla Russia meridionale all’A-

sia centrale nonché nell’Africa sub-sahariana. f. emorragica epidemica, malattia infettiva acu-ta caratterizzata da febbre, porpora, collasso va-scolare periferico e insufficienza renale acuta, causata da un virus del genere Hantavirus e che si ritiene essere trasmessa all’uomo per contatto con la saliva e gli escrementi di roditori infetti. f. enterica, una del gruppo di malattie febbrili associate a sintomi enterici e causate da salmonel-le in particolare la febbre tifoide e la febbre parati-foide. f. esantematica, una qualsiasi delle nume-rose febbri trasmesse dalle zecche, dovuta a infe-zione da rickettsiae e caratterizzata da eruzioni cutanee, come la febbre chiazzata delle Montagne Rocciose o la febbre bottonosa. f. esantematica giapponese, infezione acuta che si verifica in Giappone ed è causata dalla Rickettsia japonica, trasmessa dalle zecche della famiglia Ixodidae; ca-ratterizzata da febbre, cefalea, aspetto di escara e rash. f. faringocongiuntivale, malattia epidemi-ca causata da un adenovirus, osservata soprattutto nei bambini in età scolare e caratterizzata da feb-bre, faringite, congiuntivite, rinite e ingrossa-mento dei linfonodi cervicali. f. gialla, malattia virale acuta, infettiva, trasmessa da zanzare, prin-cipalmente endemica nelle regioni tropicali del Sud America e dell’Africa e caratterizzata da feb-bre ittero dovuto a necrosi del fegato e albuminu-ria. f. intermittente, attacco di malaria o altra febbre caratterizzata da parossismi ricorrenti di piressia separati da intervalli durante i quali la temperatura è normale. f. mediterranea fami-liare, malattia ereditaria di solito presente in ar-meni ed ebrei sefarditi, con brevi attacchi ricor-renti di febbre, dolori all’addome al torace o alle articolari ed eritema simile all’erisipela; può esse-re complicata dall’amiloidosi. f. paratifoide, ma-lattia febbrile clinicamente indistinguibile dalla febbre tifoide, ma solitamente più lieve e causata da specie diverse di Salmonella. f. pretibiale, tipo di leptospirosi caratterizzata da un esantema sul-la regione pretibiale, accompagnata da dolore lombare e retrorbitale malessere generale coriza e febbre. f. puerperale, febbre con setticemia dopo il parto, in cui il focus infettivo è molto spesso nell’utero; di solito è dovuta a uno strep-tococco. f. Q, infezione febbrile generalmente respiratoria per la prima volta descritta in Australia e causata da Coxiella burnetii. f. recidi-vante, ognuna delle due malattie infettive dovute a specie di Borrelia. La f. recidivante da morso di zecca è endemica in presenza di alcune zecche mentre la f. recidivante da pidocchi è diffusa dai pi-docchi, presenti sul corpo umano quando la po-polazione vive in condizioni di affollamento e poco igieniche. Entrambe sono caratterizzate da periodi alternati di febbre e apiressia che durano

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5-7 giorni. f. remittente, febbre che mostra va-riazioni significative nel corso di 24 ore, ma nella quale la temperatura non scende mai a valori nor-mali. f. reumatica, malattia febbrile che si mani-festa come complicanza di infezioni da strepto-cocco emolitico di gruppo A, caratterizzata da lesioni infiammatorie focali multiple delle strut-ture connettivali, specie quelle del cuore, dei vasi sanguigni e delle articolazioni e dalla presenza nel miocardio e nella cute dei corpi di Aschoff. f. ricorrente, 1. febbre parossistica ricorrente, come nelle patologie quali malaria e tularemia. 2. febbre recidivante. f. scarlattina, malattia acuta causata da streptococchi del gruppo b-emolitico A caratterizzata da faringotonsillite ed eritema cutaneo, causato da un’esotossina prodotta dallo streptococco; l’eruzione è diffusa e di color rosso vivo e può essere seguita da desquamazione. f. tifoide, infezione dovuta a Salmonella typhi, che coinvolge soprattutto i follicoli linfoidi dell’ileo con brividi, febbre, cefalea, tosse, prostrazione distensione addominale, splenomegalia ed eru-zione maculopapulare; nei casi non curati può verificarsi una perforazione dell’intestino.

fecale relativo a o della natura delle feci.fecalito coprolito.fecaloide simile al materiale fecale.fecaloma massa simil-tumorale di materiale fe-

cale nel retto.feci sostanza di rifiuto emessa dall’intestino, escre-

menti. f. ad acqua di riso, la diarrea acquosa del colera. f. argentee, feci dal colorito argenteo dovuto alla mescolanza di melena e steatorrea; si verifica nella sprue tropicale in bambini affetti da diarrea cui vengono somministrati sulfamidici, e nel carcinoma dell’ampolla di Vater.

fecondabilità probabilità che il concepimento avverrà in una data popolazione di coppie, du-rante uno specifico periodo di tempo.

fecondazione fertilizzazione; unione dei gameti maschili e femminili a formare lo zigote diploide che porta allo sviluppo di un nuovo individuo. Vedi anche trasferimento, per le tecniche di fecon-dazione in vitro. f. esterna, unione dei gameti all’esterno del corpo degli organismi originanti, come nella maggior parte dei pesci. f. in vitro, (FIV) prelievo di un uovo maturo, sua fecon-dazione in un mezzo di coltura in laboratorio e impianto dell’uovo fecondato nell’utero. f. inter-na, unione dei gameti all’interno del corpo della femmina, dopo che lo spermatozoo è stato trasfe-rito dal corpo del maschio mediante un organo sessuale accessorio o altri mezzi.

fecondità fertilità.feculento 1. che presenta residui o sedimento. 2.

relativo a o della natura delle feci.feedback [In.] reimmissione in un sistema di un

suo prodotto, in modo tale da esercitare un ef-fetto; il feedback è negativo se l’effetto prodotto è inibitorio, è positivo se l’effetto è stimolante.

feedforward [In.] effetto anticipatorio che un in-termedio in un sistema di controllo metabolico o endocrino esercita su un altro intermedio che si trova in posizione distale lungo la pathway; tale effetto può essere negativo o positivo.

FEF [In.] Forced Expiratory Flow: flusso espira-torio forzato.

fegato 1. grande ghiandola di colore rosso scuro situata nella parte superiore dell’addome sul lato destro, immediatamente al di sotto del diaframma. Vedi Tavola 27. Le sue funzioni comprendono: il deposito e la filtrazione del sangue, la secrezione della bile la trasformazione degli zuccheri in glico-geno e molte altre attività metaboliche. 2. la stessa ghiandola di alcuni animali talvolta usata come ci-bo o da cui vengono preparati prodotti farmaceu-tici. f. grasso, interessato da infiltrazione grassa; il fegato è ingrandito, ma di consistenza normale. f. nodulare, fegato la cui superficie presenta pun-te simili a chiodi, dovute a cirrosi.

felbamato anticonvulsivante utilizzato nel tratta-mento dell’epilessia.

felcizzazione assunzione di una forma simile a una felce in un campione essiccato di muco cer-vicale o di fluido vaginale e indice della presenza di estrogeni.

fellazione stimolazione o manipolazione orale del pene.

felodipina bloccante dei canali del calcio utilizza- to come vasodilatatore nel trattamento dell’iper-tensione.

feltro complesso di fibre strettamente intrecciate come quello delle fibre nervose.

fem forza elettromotrice.femmina 1. organismo del sesso che genera i pic-

coli o che produce ovuli o uova. 2. femmineo.femmineo 1. inerente al sesso femminile. 2. dota-

to di qualità normalmente associate alle femmine.femminilizzazione 1. sviluppo normale dei ca-

ratteri sessuali primari e secondari nelle femmi-ne. 2. induzione o sviluppo dei femminili carat-teri sessuali secondari nel maschio. f. testicolare, la forma completa della sindrome da insensibilità agli androgeni.

femorale relativo al femore o alla coscia.femore 1. osso della coscia; l’osso più lungo e più

grande del corpo che si estende dalla pelvi al gi-nocchio; la sua testa si articola con l’osso dell’an-ca e distalmente con la rotula e la tibia a forma-re l’articolazione del ginocchio. Vedi Tavola 1. 2. coscia.

femorocele ernia femorale.femto- prefisso [Danese] quindici, usato per indi-

care unità di misura che esprimono un quadri-

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lionesimo (10–15) dell’unità designata dalla radice con cui viene combinato; simbolo f.

fen(o)- prefisso [Gr.] 1. che si mostra, che si manife-sta. 2. prodotto derivato dal benzene.

fenacetina analgesico e antipiretico il cui prin-cipale metabolita è il paracetamolo attualmente poco usato per la sua tossicità.

fenantrene idrocarburo aromatico triciclico pre-sente nel catrame; tossico e cancerogeno.

fenarsazina cloruro composto tossico, irri-tante, usato come gas bellico, unitamente al gas lacrimogeno, per il controllo delle sommosse, impiegato anche in alcune soluzioni per la con-servazione del legno.

fenazone antipirina.fenazopiridina analgesico del tratto urinario uti-

lizzato sub forma di sale cloridrato.fenciclidina (PCP) potente analgesico e aneste-

tico veterinario, usato come un farmaco di abu-so nella forma di sale cloridrato; il suo abuso da parte degli uomini può condurre a grave disturbi psicologici.

fendimetrazina amina simpatico-mimetica usata come anoressizzante sottoforma di sale tartrato.

fenditura un’apertura o uno sbocco come un ori-fizio che scarica pus o l’ano.

fenelzina inibitore della monoamino-ossidasi u- sato in forma di sale solfato come antidepressivo e per la profilassi dell’emicrania.

fenestra pl. fenestrae [L.] apertura simile a una fi-nestra. f. cochleae, finestra rotonda. f. vestibuli, finestra ovale.

fenestrato che presenta una o più aperture.fenestrazione 1. l’azione di perforare o la condi-

zione di essere perforato. 2. creazione chirurgica di una nuova apertura nel labirinto dell’orecchio, al fine di ripristinare l’udito in presenza di oto-sclerosi. f. aorticopolmonare, difetto aortico set- tale.

fenfluramina derivato dell’amfetamina preceden- temente usato come anoressante sottoforma di cloridrato.

feng shui [Cinese] arte cinese del posizionare gli oggetti basata sulla premessa che la loro disposi-zione influenza l’equilibrio tra Yin e yang e il flus-so di qi entro un’area, con conseguenze positive o negative, compresi effetti sulla salute.

fenilalanina (Phe) (F) aminoacido aromatico es-senziale necessario per una crescita ottimale dei neonati e per l’equilibrio dell’azoto nell’adulto.

fenilbutazone farmaco antinfiammatorio non ste- roideo usato nel trattamento a breve termine di grave patologie reumatiche che non rispondono ad agenti meno tossici.

fenilchetonuria (PKU, PKU1) malattia autoso-mica recessiva, dovuta a deficit dell’enzima neces-sario alla conversione di fenilalanina in tirosina,

cosicché la fenilalanina e i relativi composti si ac-cumulano; caratterizzata da grave ritardo mentale, tumori, crisi convulsive, ipopigmentazione della cute e dei capelli, eczema e odore di urina di topo, tutti effetti prevenibili con una precoce restrizione dietetica di fenilalanina. fenilchetonurico, agg.

fenile radicale monovalente C6H5—, derivato dal benzene per rimozione di un idrogeno. fenilico, agg.

fenilefrina adrenergico utilizzato sotto forma di sale cloridrato per la sua potente azione vasoco-strittrice.

fenilmercurico termine che denota un compo-sto che contiene il radicale C6H5Hg—, che forma numerosi sali ad azione antisettica, antibiotica e fungicida; i composti dei sali acetato e nitrato so-no usati come farmaci conservanti batteriostatici e il composto del primo come erbicida.

fenilpropanolamina adrenergico usato sotto-forma di sale cloridrato come decongestionante del naso e dei seni paranasali, come soppressore dell’appetito e nel trattamento dell’incontinenza da sforzo.

feniltiourea composto usato nella ricerca geneti-ca; la capacità di percepirne il gusto è trasmessa come carattere dominante; è intensamente amara per circa il 70% della popolazione e pressoché insapore per il resto.

feniltoloxamina sedativo antistaminico usato in forma di sale citrato.

fenindamina antistaminico con effetti anticoli-nergici e sedativi usato in forma di sale tartrato.

feniramina antistaminico con effetti anticoliner-gici e sedativi usato in forma di sale maleato.

fenitoina anticonvulsivante usato nel controllo di vari tipi di epilessia e delle convulsioni associate agli interventi di neurochirurgia.

fenmetrazina stimolante del sistema nervoso centrale usato in passato come anoressizzante sotto forma di sale cloridrato.

fenobarbital barbiturico a lunga azione, usato come base o sale sodico come sedativo ipnotico e anticonvulsivante.

fenocopia 1. fenotipo indotto dall’ambiente che ne simula uno solitamente prodotto da uno spe-cifico genotipo. 2. individuo che manifesta tale fenotipo.

fenofibrato agente antiperlipemico usato per ri-durre l’eccesso di lipidi nel siero.

fenolato sale formato dall’unione di una base con fenolo, in cui un metallo monovalente come il so-dio o il potassio, sostituisce l’idrogeno del gruppo idrossilico.

fenoldopam vasodilatatore usato per la gestione a breve termine dell’ipertensione grave nei pazien-ti ricoverati in ospedale; usato sotto forma di sale mesilato.

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feromone311

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F

fenolftaleina agente catartico e indicatore di pH con un range tra 8,5 e 9,0.

fenolo 1. composto estremamente velenoso C6H5OH, che è caustico e disinfettante; usato come conservante farmaceutico, diluito, come antimicrobico, anestetico e antiprurito topico. L’avvelenamento, dovuto a ingestione o all’assor-bimento transdermico, causa sintomi tra i quali coliche irritazione locale, corrosione convulsioni aritmie cardiache, shock e arresto respiratorio. 2. composto organico contenente uno o più gruppi idrossilici legati a un anello aromatico di carbonio.

fenomeno segno o sintomo oggettivo; evento o fatto osservabile. f. booster, relativamente a un test tubercolina, un iniziale esito falso negati-vo dovuto a una ridotta risposta amnestica, che diventa positivo a una successiva verifica. f. del mancato riflusso, quando il flusso cerebrale è ripristinato in seguito a una prolungata ischemia cerebrale globale, si verifica una iniziale iperemia seguita da un graduale declino della perfusio-ne finché non vi è praticamente alcun flusso di sangue. f. dell’alba, incremento della concen-trazione plasmatica di glucosio nelle prime ore del mattino e quindi della necessità di insulina nei pazienti con diabete mellito di tipo 1. f. di Koebner, risposta cutanea osservata in alcune dermatosi, che si manifesta con la presenza a livello della cute sana, di lesioni tipiche della pa-tologia cutanea nel sito di un trauma, su cicatrici oppure in punti nei quali oggetti o vestiti pro-ducono una pressione. f. di richiamo, in un test della tubercolina, iniziale risultato falsamente ne-gativo, dovuto a una diminuita risposta amnesica, che diventare positivo in un test successivo. f. di Somogyi, fenomeno di rimbalzo che si verifica nel diabete: il trattamento con dosi eccessive di insulina provoca ipoglicemia quindi un iniziale rilascio ormonale; ciò stimola la lipolisi, la gluco-neogenesi e la glicogenolisi, la quale a sua volta causa iperglicemia e chetoacidosi di rimbalzo. f. pupillare di Marcus Gunn, nella patologia monolaterale del nervo ottico o della retina, una differenza tra i riflessi pupillari dei due occhi; dal lato affetto si verifica una contrazione patologi-camente lieve o addirittura una dilatazione della pupilla quando si stimola l’occhio con la luce.

fenoprofene farmaco antinfiammatorio non steroideo usato in forma di sale calcico nel trat-tamento di patologie infiammatorie reumatiche e non, in caso di dolore, dismenorrea e cefalee vascolari.

fenossibenzamina agente a-bloccante irrever-sibile; utilizzato come sale cloridrato per con-trollare l’ipertensione nel feocromocitoma e per trattare i sintomi urinari nella iperplasia prosta-tica benigna.

fenotiazine gruppo di agenti antipsicotici che pos- siedono una struttura triciclico-simile e che agi-scono come potente a-adrenergico e inibitore dopaminergico, e che possiedono attività ipoten-siva antispastica, antistaminica, analgesica, seda-tiva e antiemetica.

fenotipo le caratteristiche osservabili di un indivi-duo nel suo complesso o rispetto a uno o più tratti determinate da una combinazione di genotipo e ambiente. fenotipico, agg.

fenpropionato contrazione usata negli USA per il 3-fenilpropionato.

fentanil analgesico oppioide; il sale citrato è usato come adiuvante nell’anestesia, per l’induzione e il mantenimento dell’anestesia, in associazione con il droperidolo (o agenti simili) come neurolepta-nalgesico, e nel trattamento del dolore cronico grave.

fentermina amina simpatico-mimetica correlata all’amfetamina, usata come anoressizzante sia sottoforma di sale cloridrato, che come base com-plessata con una resina a scambio ionico.

feocromo cromaffine.feocromoblasto struttura embrionaria che dà

luogo a una cellula cromaffine (feocromo).feocromocito cellule cromaffine.feocromocitoma tumore del tessuto cromaffi-

ne della midollare del surrene o dei paragangli simpatici; i sintomi, in particolare l’ipertensione, riflettono l’aumentata secrezione di adrenalina e noradrenalina.

feoifomicosi infezione opportunistica causata da funghi dematiacei.

feresi aferesi.ferita trauma; lesione in genere limitata a una lesio-

ne fisica con interruzione della normale conti-nuità delle strutture. f. aperta, una avente una apertura libera all’esterno. f. contusa, ferita in cui la cute non viene lesa. f. da punta, ferita pe-netrante. f. da taglio, ferita causata da uno stru-mento tagliente. f. lacera, ferita in cui vengono strappati i tessuti. f. penetrante, ferita causata da un oggetto sottile, di solito acuminato, che passa attraverso la cute nei tessuti sottostanti. f. perforante, ferita penetrante che si estende in un viscere o cavità corporea.

fermentazione conversione enzimatica anaero-bica dei composti organici e soprattutto dei car-boidrati in composti più semplici (specialmente alcol etilico), con produzione di energia sotto forma di ATP.

fermento termine usato per la decomposizione dei carboidrati.

-fero suffisso [L] che porta, che produce.feromone sostanza secreta all’esterno del corpo

e percepita (attraverso l’olfatto) da altri individui della stessa specie, che genera una reazione com-portamentale in chi la percepisce.

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ferredoxina 312

ferredoxina proteina che contiene ferro noneme a bassissimo potenziale redox; le ferrodossine partecipano al trasporto degli elettroni nella fo-tosintesi al fissaggio dell’azoto e a vari altri pro-cessi biologici.

ferrico che contiene ferro nel suo stato di ossida-zione con tre cariche positive, Fe(III) (indicato-anche come Fe3+). cloruro f., FeCl3•6H2O; uti-lizzato come reagente e come ausilio diagnostico nella fenilchetonuria.

ferritina complesso formato da ferro e apoferriti-na e che rappresenta una delle forme principali di deposito di ferro nell’organismo.

ferro (Fe) elemento metallico abbondante, duro, lucido, grigiastro; no. at. 26; p. at. 55,845. È un componente fondamentale dell’emoglobina, dei citocromi e di altri elementi dei sistemi enzimati-ci respiratori. La deplezione delle riserve di ferro può determinare anemia da carenza di ferro, e diversi sali o complessi di ferro sono usati come ematinici, inclusi ferro destrano, ferro polisaccaride, ferro sorbitolo e ferro saccarato.

ferrochelatasi un enzima mitocondriale che ca-talizza l’inserimento del ferro ferroso nella pro-toporfirina IX, per formare il gruppo eme dell’e-moglobina. L’inibizione dell’enzima nell’avve-lenamento da piombo determina l’accumulo di protoporfirina IX.

ferrocinetica turnover o ritmo di ricambio di ferro nell’organismo; velocità con cui viene eli-minato dal plasma e incorporato nei globuli rossi.

ferroproteina proteina combinata con un radi-cale che contiene ferro; le ferroproteine sono trasportatori respiratori.

ferroso che contiene ferro nel suo stato di ossida-zione con due cariche positive Fe(II) (talora indi-cato come Fe2+). In mancanza di ferro vengono impiegati diversi sali compresi il fumarato di ferro, il giuconato di ferro e il solfato ferroso.

ferruginoso 1. contenente ferro o ruggine di fer-ro. 2. di color ruggine.

fertilità 1. capacità di concepire o di indurre il con-cepimento; vedi anche tasso di fertilità. fertile, agg.

fervescenza aumento della febbre o temperatura corporea.

FES [In.] Functional Electrical Stimulation: stimo-lazione elettrica funzionale.

fessura 1. fenditura o solco normale o meno in particolare una profonda piega nella corteccia cerebrale che riguarda l’intero spessore. 2. spac-catura sulla superficie dello smalto di un dente. f. addominale, apertura congenita nella parete addominale. f. anale, fistola dall’ano alla cute che talvolta comunica con il retto. f. anale, ragade anale, dolorosa ulcerazione lineare al margine dell’ano. f. basisilviana, parte della fessura sil-viana tra il lobo temporale e la superficie orbitaria

dell’osso frontale. f. branchiale, 1. solco bran- chiale 2. tasca faringea. 3. una delle aperture si-mili a fessure nelle branchie del pesce archi bran-chiali. f. calcarina, vedi sotto solco. f. centrale, solco cerebrale centrale. f. cerebrale laterale, f. sil- viana, fessura che si estende lateralmente tra i lo- bi temporale e frontale e gira posteriormente tra i lobi temporale e parietale. f. collaterale, vedi sotto solco. f. dello smalto, fessura (2). f. di Ro- lando, solco centrale del cervello. f. faciale, 1. una delle fessure tra le prominenze embrionarie che normalmente si uniscono a formare la faccia. 2. prosoposchisi; mancanza di unione di una fessura faciale che causa difetti di sviluppo quali schisi della guancia o labbro leporino. f. ippocampale, vedi sotto solco. f. mediana anteriore, fessura longitudinale lungo la linea mediana della faccia anteriore del midollo spinale e del midollo al-lungato. f. mediana posteriore, vedi sotto solco. f. palpebrale, apertura longitudinale tra le pal-pebre. f. portale, porta epatica. f. presilviana, ramo anteriore della fessura di Silvio. f. primaria del cervelletto, fessura che separa i lobi crania-li e caudali nel cervelletto. f. sfeno-occipitale, solco tra la parte basilare dell’osso occipitale e dello sfenoide. f. silviana, f. di Silvio, f. cere-brale laterale. f. sinaptica, 1. uno stretto spa-zio intercellulare tra le membrane delle cellule pre- e post-sinaptiche. 2. passaggio sinaptico. f.(e) sottoneurali, fessure regolarmente spaziate simil-lamellari all’interno della fessura sinaptica primaria formate da invaginazioni del sarco-lemma all’interno del sarcolemma sottostante del muscolo. f. trasversale, 1. porta epatica. 2. fessura cerebrale trasversale tra il diencefalo e gli emisferi cerebrali. f. viscerale, solco faringeo.

festinazione tendenza involontaria a compiere piccoli passi in accelerazione durante la marcia.

festone intaglio sulla base di una protesi dentaria che imita i contorni dei tessuti naturali che ven-gono sostituiti.

fet(o)- prefisso [L.] fetus.fetale del, relativo al feto o al periodo del suo

sviluppo.fetalizzazione conservazione nella vita adulta,

di caratteristiche che in una fase precoce della storia evolutiva erano prettamente infantili e che venivano rapidamente perse quando l’organismo raggiungeva la maturità.

fetazione 1. sviluppo del feto. 2. gravidanza.feticcio 1. oggetto materiale come un idolo o un

amuleto che si ritiene avere poteri soprannatura-li. 2. oggetto inanimato usato per ricavare grati-ficazione sessuale.

feticidio distruzione del feto.feticismo parafilia caratterizzata da ricorrenti bi-

sogni sessuali e da fantasie legate all’uso di feticci,

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fibra313

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F

il più delle volte capi di abbigliamento femminile necessari per l’eccitazione sessuale o l’orgasmo. f. di travestimento, parafilia dei maschi etero-sessuali caratterizzata da ricorrenti, intensi bi-sogni sessuali, eccitazione o orgasmo associati a immaginari o reali travestimenti con indumenti del sesso opposto.

fetido che ha un odore rancido e sgradevole.feto nuovo organismo in sviluppo nell’utero, più

precisamente il prodotto del concepimento pri-ma della nascita e dopo il periodo embrionario, nell’uomo dalla nona settimana dopo la fecon-dazione fino alla nascita. f. arlecchino, bambino con una grave, e di solito letale, forma di ittiosi congenita che si manifesta mediante ipercherato-si con cute coriacea. f. mummificato, feto avviz-zito e disidratato. f. papiraceo, feto morto reso appiattito dalla crescita di un gemello vivente. f. parassita, in gemelli congiunti asimmetrici feto più piccolo, imperfetto, attaccato a uno più grande e maggiormente sviluppato.

fetologia branca della medicina che si occupa del feto all’intermo dell’utero.

fetometria misurazione del feto, in particolare dei diametri cranici.

fetopatia malattia o disfunzione osservata in un feto.

fetoscopio 1. stetoscopio progettato apposita-mente per l’auscultazione del battito cardiaco fe-tale. 2. endoscopio per esaminare il feto nell’utero.

fetore tanfo o odore disgustoso. f. epatico, tipico odore dell’alito indicativo di epatopatia.

FEV [In.] Forced Expiratory Volume: volume espi-ratorio forzato.

fexofenadina antistaminico (antagonista del re- cettore H1) utilizzato come sale cloridrato nel trat- tamento della febbre da fieno e dell’orticaria idio-patica cronica.

FFA [In.] Free Fatty Acids: acidi grassi liberi.FIAC [In.] Fellow of the International Academy of

Cytology: socio dell’accademia internazionale di citologia.

fiamma fenomeno luminoso e irregolare che di solito accompagna la combustione o un fenome-no simile.

fianco la parte laterale del corpo tra le coste e l’ilio.fiasca 1. recipiente da laboratorio, generalmente

in vetro e dal collo stretto. 2. cassetta metallica nella quale sono riposti gli strumenti necessari per costruire protesi dentarie. f. di Erlenmeier, recipiente conico di vetro dalla base larga e dal collo stretto. f. volumetrica, vaso di vetro dal collo stretto calibrato per contenere o erogare un esatto volume a una precisa temperatura.

fibr(o)- prefisso [L.] fibra, fibroso.fibra 1. struttura allungata filiforme. 2. fibra ner-

vosa. 3. fibra alimentare. f.(e) A, fibre mieliniche

afferenti o efferenti del sistema nervoso somatico con un diametro che varia da 1 a 22 mm e una ve-locità di conduzione da 5 a 120 metri al secondo; comprendono le fibre alfa, beta, delta e gamma. f.(e) acceleranti f. acceleratrici, fibre adrener-giche che trasmettono gli impulsi che accelera-no il battito cardiaco. f.(e) adrenergiche, fibre nervose generalmente del sistema simpatico che liberano adrenalina o sostanze correlate come i neurotrasmettitori. f.(e) afferenti, f.(e) nervose afferenti, 1. fibre nervose che trasmettono gli impulsi sensoriali dalla periferia al sistema ner-voso centrale. 2. fibre o assoni che entrano in un nucleo, usando tale nucleo come punto di riferi-mento. f.(e) alfa, fibre motorie e propriocettive di tipo A, con velocità di conduzione da 70 a 120 metri al secondo e con un diametro da 13 a 22 µm. f. alimentare, la parte dei cereali vegetali, frutta e noci che resiste alla digestione nel tratto gastroin-testinale; è costituita da carboidrati (cellulosa ecc.) e lignina. f.(e) alveolari, fibre del legamen-to periodontale che si estendono dal cemento della radice dentaria alle pareti dell’alveolo. f.(e) amieliniche, fibre nervose prive della guaina mielinica. f.(e) arcuate, fibre curve del cervel-lo, come quelle che collegano le circonvoluzio-ni adiacenti nella corteccia cerebrale o le fibre arcuate esterne o interne del midollo allungato. f.(e) B, assoni autonomici mielinizzati pregan-glionici con una fibra dal diametro di ≤ 3mm e una velocità di conduzione da 3 a 15 metri al secondo; essi comprendono solo fibre efferenti. f.(e) basi-lari, fibre che formano lo strato intermedio della zona arcuata e della zona pettinata dell’organo del Corti. f.(e) beta, fibre motrici e propriocet-tive di tipo A, con velocità di conduzione dai 30 ai 70 metri al secondo e che vanno da 8 a 13 µm di diametro. f.(e) bianche, fibre collagene. f.(e) C, fibre postgangliari non mieliniche del sistema nervoso autonomico e anche fibre non mieliniche delle radici dorsali e delle terminazioni nervose libere con una velocità di conduzione da 0,6 a 2,3 metri al secondo e un diametro che varia da 0,3 a 1,3 µm. f.(e) collagene, fibre molli, flessibili e bianche che rappresentano i più caratteristici componenti di tutti i tipi di tessuto connettivo; sono costituite da proteine collagene e composte da fasci di fibrille a loro volta costituite da più pic-cole unità, che mostrano un caratteristico aspetto a bande incrociate. f. commessurale, una delle fibre nervose che passa attraverso la corteccia degli emisferi opposti del cervello, oppure tra due lati del tronco cerebrale o del midollo del spinale. f.(e) del Purkinje, fibre miocardiche modificate, composte dalle cellule del Purkinje, che si presentano come una fitta rete nel tessuto subendoteliale e che costituiscono le ramificazio-

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fibrati 314

ni terminali del sistema di conduzione cardiaco. f. di associazione, una delle fibre nervose che uniscono diverse aree corticali all’interno di un emisfero. f.(e) di Mahaim, componenti tissutali specializzati nella connessione del sistema di con-duzione direttamente con il setto interventrico-lare. f.(e) di Müller, cellule neurogliali allungate che attraversano tutti gli stati della retina, e che ne formano il principale elemento di supporto. f. di proiezione, f. di proiezione nervosa, un ti-po di fibra nervosa che connette la corteccia cere-brale con i centri sottocorticali, il midollo spinale e la colonna vertebrale. f.(e) di Sharpey, 1. fibre collagene che oltrepassano il periostio e che sono immerse nelle lamelle circonferenziali ed esterne dell’osso. 2. porzioni terminali delle fibre princi-pali che si inseriscono nel cemento di un dente. f.(e) efferenti, f. nervose efferenti, 1. fibre ner-vose che trasportano gli impulsi nervosi motori dal sistema nervoso centrale verso la periferia. 2. fibre o assoni che fuoriescono da un nucleo, usando tale nucleo come punto di riferimento. f.(e) elastiche, fibre giallastre con proprietà ela-stiche che attraversano la sostanza intercellulare del tessuto connetivo. f.(e) fusali, i microtubuli che si irradiano dai centrioli durante la mitosi e danno origine al fuso mitotico. f.(e) fusomotrici, fibre differenti di tipo A che innervano le fibre intrafusali del fuso muscolare. f.(e) gamma, una fibra A, con una velocità di conduzione tra i 15 e i 40 metri al secondo e con un diametro variabile tra i 3 e i 7 µm, comprese le fibre fusomotorie. f.(e) grigie, fibre nervose non mieliniche osser-vate soprattutto nei nervi simpatici. f. insolubile, fibra che non si scioglie in acqua, composta prin-cipalmente da lignina cellulosa ed emicellulose e principalmente presente negli strati di crusca dei chicchi dei cereali. f.(e) intrafusali, fibre muscolari modificate che, circondate da liquidi e racchiuse in un tessuto connettivo, costituiscono il fuso muscolare. f.(e) mieliniche, fibre nervose bianche grigiastre i cui assoni sono rinchiusi in un rivestimento di mielina, che può a sua volta essere racchiuso da un neurilemma. f.(e) motri-ci, fibre efferenti. f. muscolare, una delle cellule del tessuto muscolare scheletrico o cardiaco. Le fibre muscolari scheletriche sono cellule cilindri-che multinucleate contenenti miofibrille, che si contraggono attraverso le quali corrono strie tra-sverse. Le fibre del muscolo cardiaco hanno uno o talvolta due nuclei, contengono miofibrille e sono separate l’una dall’altra da un disco intercalare; benché striate le fibre miocardiche si intrecciano a formare una rete. Vedi Tavola 7. f. nervosa, il componente affusolato di un neurone, nello spe-cifico il prolungamento assonico che conduce gli impulsi nervosi lontano dalla cellula; classi-

ficato come afferente o efferente a seconda della direzione degli impulsi, mielinico o amielinico a seconda della presenza o meno di una guaina mie-linica. Vedi Tavola 14. f.(e) nervose autonomi-che, fibre nervose che innervano i muscoli lisci, il muscolo cardiaco e l’epitelio ghiandolare, stimo-lando e attivando il muscolo o il tessuto (fibre au-tonomiche efferenti) o ricevendo impulsi sensoriali da essi (fibre autonomiche afferenti). f.(e) nervose somatiche, fibre nervose che stimolano e attiva-no la muscolatura scheletrica e i tessuti somatici (fibre somatiche efferenti) o che ricevono impulsi da essi (fibre somatiche afferenti). f.(e) nervose viscerali, fibre dei nervi autonomici. f.(e) oste-ogenetiche, f. osteogeniche, fibre precollage-ne formate dagli osteoclasti e che diventeranno il componente fibroso della matrice ossea. f.(e) ottica, fasci di fibre flessibili di vetro o plastica, ciascuna delle quali porta una componentedi un immagine. f.(e) pregangliari, gli assoni dei neuroni pregangliari. f.(e) pressorie, fibre ner-vose che, se stimolate da un riflesso, inducono o aumentano il tono vasomotore. f.(e) radicolari, fibre presenti nelle radici dei nervi spinali. f.(e) sensoriali, fibre afferenti. f. solubile, fibra do-tata di un’affinità per l’acqua, e che si dissolve o scioglie a formare un gel; comprende gomme, pectine, mucillagini e alcune emicellulose, e si trova principalmente in frutta, vegetali, avena, orzo, legumi e alghe marine. f.(e) vasomotorie, fibre nervose amieliniche dirette principalmente ai muscoli arteriolari.

fibrati termine generale per indicare i derivati dell’acido fibrico (q.v.).

fibrilla fibra o filamento sottile. fibrillare, agg. f.(e) collagene, delicate fibrille di collagene pre-senti nel tessuto connettivo, composte da mole-cole di tropocollagene disposte linearmente. In alcuni tipi di collagene le fibrille sono aggregate a formare fibrille più larghe, che possono essere esse stesse aggregate a formare fibre collagene. f.(e) dentinali, componente fibrillare della ma-trice dentinale. f. muscolare, miofibrilia.

fibrillazione 1. piccola contrazione locale, in-volontaria di un muscolo dovuta all’attivazione spontanea di singole cellule o fibre muscolari il cui apporto nervoso è stato danneggiato o elimi-nato. 2. alterazioni degenerative iniziali dell’oste-oartrosi, caratterizzate dal rammollimento del- la cartilagine articolare e dalla comparsa di fes-surazioni verticali tra gruppi di cellule cartilagi-nee. f. atriale, aritmia atriale che si manifesta con veloci contrazioni sparse in piccole aree del miocardio atriale e che porta a un ritmo ven-tricolare totalmente irregolare e spesso rapido. f. ventricolare, aritmia cardiaca caratterizzata da contrazioni fibrillari del miocardio ventrico-

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fibroma315

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lare, dovute a un’eccitazione rapida e ripetitiva delle fibre miocardiche, in assenza di contrazio-ne ventricolare coordinata e all’assenza di atti-vità atriale.

fibrina proteina insolubile essenziale nella coagu-lazione del sangue, derivante dal fibrinogeno per azione della trombina.

fibrinocellulare costituito da fibrina e cellule.fibrinogenico che determina o causa produzione

di fibrina.fibrinogeno fattore I della coagulazione.fibrinogenolisi distruzione proteolitica del fibri-

nogeno nel sangue. fibrinogenolitico, agg.fibrinoide 1. simile alla fibrina. 2. sostanza omo-

genea, eosinofila, rifrangente, relativamente pri- va di cellule e con alcune delle proprietà di colo-razione della fibrina.

fibrinolisi dissoluzione della fibrina per azione enzimatica. fibrinolitico, agg.

fibrinolisina 1. plasmina. 2. preparato di enzimi proteolitici composto di profibrinolisina (pla-sminogeno); per promuovere il dissolvimento dei trombi.

fibrinopenia ipofibrinogenemia.fibrinopeptide uno dei due peptidi (A e B) che si

stacca dal fibrinogeno, durante il processo della coagulazione, per azione della trombina.

fibrinopurulento caratterizzato dalla presenza di fibrina e di pus.

fibrinoso relativo alla o della natura della fibrina.fibrinuria presenza di fibrina nelle urine.fibroadenoma adenofibroma; f. gigante alla

mammella tumore filloide.fibroadiposo sia fibroso che adiposo.fibroareolare sia fibroso che areolare.fibroblasto 1. cellula immatura del tessuto connet-

tivo che produce fibre e in grado di differenziar- si in condroblasto, collagenoblasto o osteoblasto. 2. collagenoblasto; cellula che produce collagene. Tali cellule proliferano anche nelle sedi di infe-zione cronica. fibroblastico, agg.

fibroblastoma tumore che si origina dai fibrobla-sti; distinto in fibroma e fibrosarcoma.

fibrobronchite bronchite fibrinosa.fibrocalcifico relativo a o caratterizzato da tessu-

to fibroso parzialmente calcificato.fibrocarcinoma carcinoma scirroso.fibrocartilagine tipo di cartilagine costituita da

spessi fasci di collagene paralleli e compatti sepa-rati da sottili fessure contenenti tipiche cellule car-tilaginee (condrociti). fibrocartilaginoso, agg. f. elastica, fibrocartilagine che contiene fibre ela-stiche. f. interarticolare, disco articolare.

fibrocartilago pl. fibrocartilagines [L.] fibrocar-tilagine.

fibrocistico caratterizzato da una crescita ecces-siva di tessuto fibroso e dallo sviluppo di spazi cistici, in particolar modo in una ghiandola.

fibrocita fibroblasto.fibrocollagenoso sia fibroso che collagenoso;

relativo a o che è composto da tessuto fibroso rap- presentato soprattutto da collagene.

fibrocondrite infiammazione della fibrocartila-gine.

fibrodisplasia alterazioni nello sviluppo del tes-suto fibroso connettivo.

fibroelastico sia fibroso che elastico.fibroelastoma tumore raro, benigno, fisso, non

capsulato, caratterizzato da abbondanti fibre scle- rotiche di collageno e da spesse fibre elastiche irre- golari.

fibroelastosi eccessiva crescita di elementi fibro-elastici. f. endocardica, ispessimento diffuso e irregolare dell’endocardio murale, in particolare del ventricolo sinistro, dovuto a proliferazione di tessuto collagene ed elastico; spesso associato a malformazioni cardiache congenite.

fibroepiteliale dotato di elementi fibrosi ed epi-teliali.

fibroepitelioma tumore costituito da elementi fibrosi ed epiteliali.

fibrofolliculoma tumore annessiale benigno del tessuto connettivo perifollicolare, presente sotto-forma di una o più papule giallastre cupoliformi in genere al volto.

fibroide 1. che ha una struttura fibrosa; simile a un fibroma. 2. fibroma. 3. leiomioma. 4. (al pl.) termine colloquiale per leiomioma dell’utero.

fibroidectomia miomectomia uterina.fibroilluminato che trasmette la luce per mezzo di

fasci di fibre di vetro o di plastica, utilizzando un sistema di lenti per trasmettere l’immagine; detto di endoscopi di tale concezione.

fibroistiocitico dotato di elementi fibrosi e istio-citici.

fibrolamellare caratterizzato dalla formazione di fibre di collagene organizzate in strati.

fibrolipoma lipoma ricco di tessuto fibroso. fibro- lipomatoso, agg.

fibroma tumore composto principalmente da tessu-to connettivo completamente differenziato o fibro-so. f. ameloblastico, tumore odontogeno carat- terizzato dalla proliferazione simultanea di tessu-to epiteliale e mesenchimale, senza formazione di smalto o di dentina. f. cementificante, tumore del tessuto fibroblastico contenente masse di tessuto simile al cemento, generalmente osservato nella mandibola di soggetti anziani. f. cistico, fibroma che ha subito trasformazione cistica. f. condromixoi-de, raro tumore osseo benigno, a crescita lenta, di origine condroblastica che di solito colpisce le grandi ossa lunghe delle estremità inferiori. f. mol- le, f. mollusco, acrochordon (fibroma pendulo). f. non ossificante, lesione degenerativa e proli-ferativa dei tessuti midollari e corticali dell’osso.

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fibromatosi 316

f. odontogeno, vedi f. odontogeno centrale e f. odon- togeno periferico. f. odontogeno centrale, un raro tumore odontogeno benigno, non capsulato, delle mascelle, solitamente localizzato alla man-dibola e caratterizzato da isole di epitelio odonto- geno con tessuto connettivo fibroso e talvolta da calcificazioni. f. odontogeno periferico, equiva-lente extraosseo del fibroma odontogeno centrale; è una massa gengivale di tessuto connettivo, fi-broso, vascolarizzato con focolai di epitelio odon-togeno. f. ossificante, f. ossificante dell’osso, tumore centrale dell’osso di natura benigna, a crescita lenta, che colpisce di solito le mascelle, più spesso la mandibola, costituito da tessuto con-nettivo fibroso al cui interno viene prodotto osso. f. ossificante periferico, epulide; fibroma, solita-mente della gengiva, che presenta aree di calcifi-cazione o di ossificazione. f. perifollicolare, tipo di tumore annessiale benigno follicolare piccolo, color carne papulare sulla testa o sul collo talvolta presente in gruppi. f. periungueale, uno di più noduli sporgenti lisci e solidi, presenti nelle pie-ghe ungueali patognomonico di sclerosi tuberosa. f. soft, acrocordone.

fibromatosi 1. presenza di fibromi multipli. 2. comparsa di un nodulo fibroso, simil tumorale, derivante dalla fascia profonda e con tendenza alla recidiva locale. f. aggressiva, tumore de-smoide, in particolare quello extra-addominale. f. della gengiva, f. gengivale, iperplasia fibrosa non infiammatoria della gengiva che si manifesta come una supercrescita densa, diffusa, omoge-nea o nodulare di tessuti gengivali. f. palmare, fibromatosi che interessa la fascia palmare e che porta alla contrattura di Dupuytren. f. planta-re, fibromatosi che interessa la fascia plantare, caratterizzata da tumefazioni nodulari solitarie o multiple, talora accompagnate da dolore, di solito non associate a contratture.

fibromiite infiammazione e degenerazione fibro-sa di un muscolo.

fibromioma mioma che contiene elementi fibrosi.fibromixoma mixofibroma.fibromixosarcoma sarcoma che contiene ele-

menti fibromatosi e mixoidi.fibromuscolare costituito da tessuto fibroso e mu-

scolare.fibronectina glicoproteina adesiva: una sua forma

circola nel plasma e agisce come un’opsonina; un’altra sua forma è una proteina della superficie cellulare che media le interazioni di adesione cel- lulare.

fibro-odontoma tumore che contiene sia ele-menti fibrosi che odontogenici.

fibropapilloma papilloma fibroepiteliale.fibroplasia produzione di tessuto fibroso. fibro-

plastico, agg. f. retrolenticolare, (FRL) retino-patia dei prematuri.

fibrosarcoma tumore maligno, localmente inva-sivo, che si diffonde per via ematica e derivan-te da fibroblasti che producono collagene, ma che mancano di ogni differenziazione cellulare. f. ameloblastico, tumore odontogeno che è il corrispondente maligno del fibroma amelobla-stico, all’interno del quale di solito si sviluppa. f. odontogeno, tumore maligno delle mascelle, derivante da uno dei componenti mesenchimali del dente o del germe dentario.

fibrosi produzione di tessuto fibroso. fibrotico, agg. f. cistica, disordine autosomico-recessivo fatale, caratterizzato da estesa disfunzione delle ghiandole esocrine, segni di pneumopatia croni-ca, deficit pancreatico, livelli anormalmente ele-vati di elettroliti nel sudore e ostruzione dei dotti pancreatici a opera di concrezioni eosinofile, con conseguente deficit di secrezione degli enzimi pancreatici. È causato da mutazioni nel gene CFTR, che codifica per il regolatore transmem-brana della fibrosi cistica. f. endomiocardica, miocardiopatia idiopatica che si osserva sotto for-ma endemica in varie regioni dell’Africa e, solo raramente in altre zone, caratterizzata da cardio-megalia, notevole ispessimento dell’endocardio con un denso tessuto fibroso bianco che spesso si estende a interessare il terzo o la metà interna del miocardio, e insufficienza cardiaca congestizia. f. epatica congenita, anomalia dello sviluppo del fegato caratterizzata dalla formazione di ampie e irregolari bande di tessuto fibroso, contenenti cisti multiple derivate da dotti biliari terminali anomali, e localizzate principalmente negli spazi portali così da dar luogo a compressione dei vasi e ipertensione portale. f. mediastinica, fibrosi del mediastino; sviluppo nel mediastino superiore di tessuto fibroso compatto, bianco, che talora determina costrizione delle vie aeree e dei gran-di vasi sanguigni. f. nodulare subepidermica, 1. istiocitoma fibroso benigno. 2. tipo di istiocito-ma fibroso benigno caratterizzato dalla formazio-ne subepidermica di noduli fibrosi come risultato dell’attività infiammatoria. f. pleurica, fibrosi della pleura polmonare che comporta che l’inte-ro polmone o parte di esso venga ricoperto da un sottile strato di tessuto fibroso non espandibile; il fibrotorace ne rappresenta una forma più este-sa. f. polmonare, fibrosi polmonare idiopatica. f. polmonare idiopatica, infiammazione cronica e fibrosi progressiva delle pareti alveolari polmo-nari, con dispnea progressiva e deficit di ossige-no o scompenso cardiaco destro potenzialmente fatali. La forma acuta è denominata sindrome di Hamman-Rich. f. proliferativa, condizione in cui gli elementi fibrosi continuano a proliferare, dopo che il fattore scatenante ha cessato di agire. f. retroperitoneale, deposizione di tessuto fi-

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filtro317

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broso nello spazio retroperitoneale, che causa di-sturbi addominali e spesso il blocco degli ureteri, con conseguente idronefrosi e compromissione della funzione renale, può portare a insufficienza renale.

fibrosite iperplasia infiammatoria del tessuto fi-broso bianco, in particolare delle guaine musco-lari e delle fasce del sistema locomotore.

fibroso composto da o contenente fibre.fibrotorace adesione dei due foglietti pleuri-

ci, per cui il polmone risulta ricoperto da uno spesso strato di tessuto fibroso non espandibile, vedi pleurite fibrinosa. È spesso una conseguenza di un emotorace traumatico o di un versamento pleurico.

fibroxantoma tipo di xantoma contenente ele-menti fibromatosi e talvolta descritto come sino-nimo o sottotipo di istiocitoma fibroso benigno o maligno. f. atipico, (FXA) piccola neoplasia cu-tanea nodulare, generalmente presente sulle aree della faccia e del collo esposte al sole; talvolta de- scritto in associazione a sottotipi benigni o mali-gni di istiocitoma.

fibroxantosarcoma istiocitoma fibroso maligno.fibulare relativo alla fibula o alla parte laterale

della gamba; peroneale.fibularis [L.] fibulare.fibulocalcaneale relativo alla fibula e al calcagno.ficaina enzima derivante dalla linfa degli alberi del

fico che catalizza la scissione di specifici legami nelle proteine; esso favorisce l’agglutinazione dei globuli rossi con gli anticorpi IgG ed è quindi utilizzato nella determinazione del fattore Rh.

FICD [In.] Fellow of the International College of Dentists: membro del collegio internazionale dei dentisti.

ficina ficaina.ficomicosi 1. ciascun elemento di un gruppo di

patologie acute da funghi causate dai membri dei Ficomiceti. 2. mucormicosi.

FICS [In.] Fellow of the International College of Surgeons: socio del collegio internazionale dei chirurghi.

FIGLU acido formiminoglutamico.figura 1. oggetto con una forma particolare. 2.

numero cifra. f.(e) mitotiche, stadi dell’aggrega-zione dei cromosomi che presentano un quadro caratteristico della mitosi.

fila [L.] pl. di filum.filamento sottile fibra o filo delicato. f. di ac-

tina, uno dei sottili miofilamenti contrattili di una miofibrilla. f. di miosina, uno dei sottili miofilamenti contrattili di una miofibrilla. f.(i) intermedi, classe di filamenti citoplasmatici che agiscono principalmente come strutture compo-nenti del citoscheletro e che hanno anche effetti su vari movimenti nei processi cellulari. f. mu-

scolare, miofilamento. f.(i) sottili, filamenti di actina che si presentano, associati alla troponina e alla tropomiosina nei muscoli striati. f.(i) spessi, filamenti bipolari di miosina presenti nel musco-lo striato.

filamentoso composto di strutture allungate fi-liformi.

filamentum pl. filamenta [L.] filamento.filaria pl. filariae [L.] verme nematode appartenen-

te alla superfamiglia Filarioidea. filariale, agg.filaricida agente che distrugge le filarie.Filarioidea superfamiglia o ordine di nematodi

parassitari, i cui adulti sono vermi filiformi che invadono i tessuti e le cavità del corpo in cui le femmine depositano le microfilariae (prelarve).

filariosi infestazione da filarie.filgrastim fattore umano che stimola le colonie di

granulociti prodotto mediante tecnologia ricom-binante; utilizzato per incrementare la produzio-ne di neutrofili, stimolare l’ematopoiesi e ridurre la neutropenia.

-filia suffisso [Gr.] affinità per, passione per. filico, filo agg.

filiale 1. che appartiene a o relativo a un figlio o a una figlia. 2. in genetica, che appartiene a o rela-tivo a quelle generazioni che seguono la genera-zione iniziale (parentale).

filiforme 1. simile a un filo. 2. una sonda molto allungata.

filo struttura di metallo affusolata, allungata e fles-sibile. f. di Kirschner, filo d’acciaio per la trasfis-sione delle ossa fratturate e per effettuare trazione scheletrica nelle fratture. f. guida, un filo sottile, generalmente flessibile, che può essere inserito in uno spazio limitato o tortuoso per fare da guida per il successivo inserimento di uno strumento più grande o ingombrante.

filogenesi storia completa dello sviluppo di un gruppo di organismi. filogenetico, agg.

Filoviridae famiglia di virus a RNA che include un solo genere, il Filovirus.

Filovirus virus di Marburg ed Ebola: genere di vi-rus della famiglia delle Filoviridae che causa feb-bri emorragiche (malattia del virus di Marburg e malattia del virus Ebola).

filtrabile capace di passare attraverso i pori di un filtro.

filtrato liquido o gas che è passato attraverso un filtro.

filtrazione passaggio attraverso un filtro o altro materiale che impedisce il passaggio di certe mo-lecole, particelle o sostanze.

filtro 1. solco verticale nella parte mediana del labbro superiore. 2. strumento per eliminare o separare alcuni elementi, come (1) le particelle di certe dimensioni da una soluzione o (2) i raggi di diverse lunghezze d’onda da un flusso di ener-

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filum 318

gia radiante. f. a membrana, filtro composto da un sottile strato di collodio, acetato di cellulosa o altri materiali e disponibile in un ampio range di dimensioni dei pori. f. Millipore, nome com-merciale di una varietà di filtri di membrana.

filum pl. fila [L.] una struttura filiforme o parte. f. terminale, sottile prolungamento filiforme del tessuto connettivo, che discende dal cono midol-lare per fissarsi alla faccia interna del sacco durale fino alla base del coccige; si divide in tratto piale e durale, creando una linea di demarcazione sul bordo inferiore della seconda vertebra sacrale.

fima gonfiore o protuberanza della pelle di dimen-sioni maggiori rispetto a un tubercolo.

fimbria 1. frangia, bordo o spigolo; struttura fran-giforme. 2. pelo (2). f. dell’ippocampo, banda di sostanza bianca lungo il margine mediano della superficie ventricolare dell’ippocampo. f. dell’o-vaio, il più lungo dei processi che costituiscono le fimbriae della tuba uterina, che si estendono lungo il bordo libero del mesosalpinge e fuse con l’ovaio. f.(e) delle tube uterine, i numerosi di-vergenti processi frangiformi sopra la parte dista-le dell’infundibolo della tuba uterina.

fimbriato frangiato.fimbriectomia rimozione chirurgica delle fim-

briae della tuba uterina durante la legatura delle tube come metodo di sterilizzazione femminile.

fimbriocele ernia contenente le fimbriae della tuba uterina.

fimbrioplastica chirurgia plastica delle fimbrie della tuba uterina.

fimosi restringimento dell’orifizio del prepuzio cosicché esso non può essere ritratto sul glande. fimotico, agg.

finasteride inibitore della 5a-reduttasi, utilizzato nel trattamento dell’iperplasia prostatica benigna e come stimolante della crescita dei capelli nel trattamento dell’alopecia androgenetica.

Finegoldia genere di batteri coccoidi Gram-po- sitivi, anaerobi, della famiglia delle Pepto, strep-tococcaceae di solito presenti in masse o in tetra-di; F. magna fa parte della flora del tratto gastroin-testinale e genitourinario femminile; causa artrite settica e infezioni dei tessuti molli.

finestra 1. apertura circoscritta in una superficie piana. 2. limiti di voltaggio che determinano qua- li impulsi possono essere superati. f. aortica, re- gione trasparente sotto l’arco aortico, formata dal- la biforcazione della trachea, visibile in una radio-grafia obliqua anteriore sinistra del cuore e grossi vasi. f. ovale, fenestra vestibuli; apertura nella pa-rete interna dell’orecchio medio, vicino alla base della staffa. f. rotonda, fenestra cochleae; aper-tura nella parete interna dell’orecchio medio, rivestita dalla membrana timpanica secondaria.

fingerprinting [In] impronta genetica, tecnica

per determinare la struttura di o identificare una proteina o acido nucleico (DNA f.), tramite la di-visione della molecola in determinati frammenti, separazione degli stessi mediante cromatografia o elettroforesi e visualizzazione del pattern risul-tante. Vedi impronta digitale.

finocchio Foeniculum vulgare, pianta dai cui semi si estrae olio.

fioccoso lanoso; detto di una crescita batterica costituita da brevi catene curve variamente orien-tate.

fiore parte floreale di una pianta i cui preparati e derivanti sono usati in medicina. f. della passio-ne, 1. pianta del genere Passiflora. 2. la P. incar-nata, dotata di proprietà ansiolitiche e sedative, è utilizzata in caso di ansia e insonnia; impiegata anche in omeopatia.

Firmicutes phylum fenotipicamente eterogeneo di batteri Gram-positivi, con Bacteriodetes co-me uno dei due maggiori costituenti della flora intestinale.

FIS fossa iliaca sinistra.fis(o)- prefisso [Gr.] aria, gas.fisi(o)- prefisso [Gr.] natura fisiologia, fisico.fisiatra medico specialista in fisiatria.fisiatria branca della medicina che studia la pre-

venzione, la diagnosi e il trattamento di una ma-lattia o lesione e la riabilitazione dal conseguente disabilità e invalidità, utilizzando agenti fisici e talvolta farmaceutici.

fisica studio delle leggi e dei fenomeni della na-tura, in particolare delle forze e delle proprietà generali della materia e dell’energia.

fisicochimico relativo sia alla fisica che alla chi-mica.

fisioematometra gas e sangue nella cavità ute-rina.

fisiologia 1. la scienza delle funzioni degli orga-nismi viventi e delle loro parti, dei fattori fisici e chimici e dei processi coinvolti. 2. meccanismi che sono alla base del funzionamento di una spe-cie o classe di organismi o di alcuni parti o pro-cessi. f. patologica, studio delle alterate funzioni o delle funzioni presenti nei tessuti malati.

fisiologico relativo alla fisiologia; normale; non patologico.

fisiologo specialista in fisiologia.fisionomia 1. determinazione delle caratteristi-

che mentali o morali dal volto. 2. espressione o viso. 3. espressione e aspetto del volto come mezzo di diagnosi.

fisiopatologia fisiologia della funzione alterata.fisiopatologico relativo alla fisiologia patologica.fisioterapia terapia fisica.fisioterapista terapista fisico.fisoidrometra gas e siero nella cavità uterina.fisometra gas all’interno della cavità uterina.

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fitosi319

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fisostigmina alcaloide colinergico abitualmente ottenuto dai semi maturi essiccati di Physostigma venenosum (fava di calabar), utilizzato come mio-tico topico e usato sul sistema nervoso centrale come antidoto contro gli effetti di sovradosaggio di farmaci anticolinergici; usato sottoforma di sale salicilato e solfato.

fissatore agente utilizzato per conservare un cam-pione istologico o patologico così da mantenere la normale struttura dei suoi elementi costituenti.

fissazione 1. atto di tenere suturare o legare in una posizione fissa. 2. condizione di essere man-tenuto in una posizione fissa. 3. in psichiatria, (a) arresto dello sviluppo in un particolare sta-dio o (b) attaccamento ravvicinato e soffocante a un’altra persona specialmente a una che abbia avuto un ruolo importante durante l’infanzia del soggetto, come un genitore. 4. uso di un fissativo per conservare i campioni istologici o citologi-ci. 5. in chimica, è il processo mediante il quale una sostanza viene rimossa dalla fase gassosa o da quella di soluzione e localizzata. 6. in oftalmo-logia, è la direzione dello sguardo in modo tale che l’immagine di un oggetto possa cadere nella fovea centrale. f. del complemento, aggiunta di un altro siero che contiene un anticorpo e il corrispondente antigene a un siero emolitico, in modo da rendere il complemento incapace di provocare emolisi.

fissione 1. atto di separazione. 2. riproduzione asessuata in cui la cellula si divide in due (fissione binaria) o più (fissione multipla) parti filiari ognuna delle quali diventa un organismo individuale. 3. fissione nucleare; sdoppiamento del nucleo ato-mico con liberazione di energia.

fissiparo che si riproduce per fissione.fissura pl. fissurae [L.] fessura. f. in ano, fessura

anale.fistola passaggio anormale tra due organi interni

o tra un organo interno e la superficie del corpo. f. anale, va dall’ano alla cute, talvolta comunican-te con il retto. f. arterovenosa, 1. tra un’arteria e una vena. 2. comunicazione arterovenosa creata chirurgicamente e che fornisce un sito di accesso per l’intubazione nell’emodialisi. f. arteroveno-sa polmonare, congenita tra i sistemi arterioso e venoso del polmone, per cui sangue non ossige-nato entra nel circolo sistemico. f. branchiale, cavità faringea persistente (solco branchiale). f. cieca, aperta solo sulla superficie cutanea del corpo (fistula cieca esterna) o su una superficie mu-cosa interna (fistula cieca interna). f. colica, collega il colon con la superficie corporea o con un altro organo. f. craniosinusale, fistola tra lo spazio in-tracranico e uno dei seni paranasali, che permette la fuoriuscita di liquido cerebrospinale nel naso. f. del fluido cerebrospinale, una tra lo spazio

subaracnoideo e una cavità del corpo, con fuo-riuscita di liquido cerebrospinale, di solito come otorrea o rinorrea. f. enterovescicale, connette la vescica urinaria con alcune parti dell’intestino. f. fecale, fistola colica che libera le feci attraver-so la superficie esterna. f. gastrica, condotto che comunica con lo stomaco, di natura patologica o chirurgica, attraverso la parete addominale. f. incompleta, f. cieca. f. intestinale, condotto che comunica con l’intestino; a volte creata chirurgi-camente attraverso la parete addominale. f. om-belicale, condotto che comunica con il colon o l’uraco a livello dell’ombelico. f. perilinfale, rot-tura della finestra rotonda con fuoriuscita di peri-linfa dentro l’orecchio medio e perdita dell’udito neurosensoriale. f. salivare, comunica con un dotto salivare. f. tracheoesofagea, condotto che connette la trachea con l’esofago, di natura pato-logica; creato chirurgicamente per ripristinare la parola dopo laringectomia. f. urogenitale, fistola tra due organi del sistema urogenitale o tra uno di essi e qualche altro sistema.

fistolizzazione 1. il processo di diventare fistolo-so. 2. creazione chirurgica di una fistola.

fistulotomia incisione di una fistola.fistulotomo strumento per incidere una fistola.fit(o)- prefisso [Gr.] pianta, organismo del regno ve-

getale.fitness 1. in genetica, la probabilità di trasmettere

il proprio genotipo alla generazione successiva re- lativamente alla probabilità media per la popola- zione. 2. fitness fisico. f. aerobico, capacità del sistema cardiovascolare e respiratorio di un indi-viduo di fornire ossigeno ed energia durante at-tività fisica sostenuta. f. fisico, capacità di un in-dividuo di svolgere attività fisiche che richiedono sforzo del sistema cardiorespiratorio, resistenza musculare, forza o flessibilità.

fitobezoar bezoar composto da fibre vegetali.fitoemagglutinina emoagglutinina di origine

vegetale.fitoestrogeno una delle sostanze antinfiamma-

torie debolmente estrogeniche, largamente pre-sente nelle piante.

fitofotodermatite dermatite fototossica indotta dall’esposizione a certe piante e poi alla luce.

fitomedicina fitoterapia.fitonadione vitamina K1: vitamina presente nel-

le piante verdi o preparata sinteticamente, usato come agente protrombinogenico.

fitoparassita organismo o specie parassita delle piante.

fitopatogeno che provoca malattie nelle piante.fitopatologia patologia delle piante.fitoprecipitina precipitina formata in risposta ad

antigeni vegetali.fitosi malattia causata da un fitoparassita.

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fitoterapia 320

fitoterapia trattamento attraverso l’uso delle piante.

fitotossico 1. relativo a una fitotossina. 2. vele-noso per le piante.

fitotossina esotossina prodotta da alcune specie di piante superiori; ogni tossina di origine vege-tale.

fittizio indotto artificialmente; non naturale.FIV fecondazione in vitro.fl oz oncia liquida.flaccido 1. che mostra una mobilità anormale o

patologica, come una parete toracica flaccida o un’articolazione flaccida; lasso, molle. 2. atonico.

flagella [L.] pl. di flagellum.flagellare relativo a un flagello.flagellato microrganismo dotato di flagelli.flagellazione 1. l’atto di frustare o venire frustati

per raggiungere gratificazione sessuale. 2. forma-zione o disposizione dei flagelli in un organismo o su una superficie; exflagellazione. 3. rapida formazione nell’intestino dell’insetto vettore di microgameti a partire dal microgamonte nel Plasmodium e in altri sporozooi protozoi.

flagellina proteina presente nei flagelli dei batte-ri; è composta da subunità organizzate in forma-zioni a elica a parecchi strati.

flagello appendice lunga mobile simile a una fru-sta che origina da un corpo basale sulla superficie di una cellula, con funzione di organello della locomozione; nelle cellule eucariote, i flagelli contengono nove coppie di microtubuli disposte intorno a una coppia centrale; nei batteri, con-tengono strati strettamente avvolti di flagellina.

flagellospore zoospore.flangia bordo o margine protrudente; in odonto-

iatria, la porzione della base della dentatura che va dalle estremità cervicali dei denti fino al bordo della dentatura.

flatulenza 1. gas o aria nel tratto gastrointesti-nale. 2. gas o aria espulsi dall’ano. 3. crepitio. 4. rantolo crepitante.

flav(o)- prefisso [L.] giallo.flavina uno dei composti appartenenti al gruppo

dei pigmenti gialli, idrosolubili, ampiamente di-stribuiti negli animali e nelle piante e compren-dente le riboflavine e gli enzimi gialli. f. -adenina dinucleotide, (FAD), coenzima costituito da ri-boflavina 5’-fosfato (FMN) e adenosina 5’-fosfa-to unite da un pirofosfato; costituisce il gruppo prostetico di certi enzimi, compresa la d-aminoa-cido ossidasi e la xantina ossidasi, utilizzate come trasportatori di elettroni in quanto alternativa-mente ossidate (FAD) e ridotte (FADH2). Svolge un ruolo importante nel trasporto degli elettroni nei mitocondri. f. mononucleotide, (FMN) ri-boflavina 5’-fosfato; agisce da coenzima per nu-merosi enzimi ossidativi inclusa la NADH dei- drogenasi, che funziona come un trasportatore

di elettroni essendo alternativamente ossidato (FMN) e ridotto (FMNH2).

Flaviviridae flavivirus: famiglia di virus a RNA che sono causa di dengue, encefalite ed epatite C. Include i generi Flavivirus e Hepacivirus.

Flavivirus genere di virus della famiglia delle Fla- viviridae a diffusione globale, inclusi i virus che so- no causa di febbre gialla, dengue, encefalite giap- ponese B, encefalite di St. Louis, encefalite tick-borne ed encefalite West Nile. Le zanzare sono i vettori più comuni, insieme ad alcune specie di zec- che, mentre in alcuni casi il vettore è sconosciuto.

flavivirus tutti i virus della famiglia delle Flavi- viridae.

Flavobacteriaceae famiglia di batteri Gram-negativi, bastoncellari, appartenenti al phylum Bacteroidetes; la maggior parte sono saprofiti, ma alcuni sono patogeni.

Flavobacterium diffuso genere di batteri Gram-negativi aerobi o anaerobi, di forma bastoncellare, presenti nel suolo e nell’acqua della famiglia delle Flavobacteriaceae con caratteristica pigmentazio-ne gialla. Sono patogeni opportunistici nell’uomo.

flavoenzima enzima che contiene una flavina nu-cleotide (FMN o FAD), come gruppo prostetico.

flavonoide composto di un gruppo di composti caratterizzati da un nucleo aromatico e ampia-mente diffusi nelle piante superiori, spesso come pigmento; sottogruppo con attività biologiche nei mammiferi è quello dei bioflavonoidi.

flavossato rilassante della muscolatura liscia; il sale cloridrato viene impiegato nel trattamento degli spasmi del tratto urinario.

fleb(o)- prefisso [Gr.] vena.flebangioma aneurisma venoso.flebarteriectasia dilatazione generalizzata di

vene e arterie.flebectasia varicosità di una vena.Flebectomia asportazione di una vena o di un

segmento di vena.flebite flogosi di una vena. flebitico, agg. f. sinu-

sale, infiammazione di un seno cerebrale.fleboclisi iniezione di un liquido in una vena.flebografia 1. venografia; angiografia di una vena.

2. registrazione grafica della pulsazione venosa.flebolitiasi sviluppo di calcoli nelle vene.flebomanometro strumento per la misurazione

diretta della pressione venosa del sangue.fleboreografia tecnica che impiega il pletismo-

grafo con cuffie applicate all’addome, alla coscia, al polpaccio e al piede, per misurare le modifica-zioni del volume venoso in risposta alla respirazio-ne e alla compressione del piede o del polpaccio.

fleborrafia sutura di una vena.flebosclerosi ispessimento fibroso della parete

delle vene.flebostasi 1. stasi venosa. 2. temporaneo seque-

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flufenazina321

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stro di una parte di sangue dalla circolazione ge-nerale per compressione delle vene di un arto.

flebotomia venotomia; incisione di una vena.flebotomo una delle varie mosche a due ali in par-

ticolare del genere Phlebotomus.flebotrombosi sviluppo di trombi venosi in as-

senza di associata infiammazione.Flebovirus virus della febbre da flebotomi, genere

della famiglia Bunyaviridae, che comprende il vi-rus che provoca la febbre da flebotomi.

flecainide bloccante dei canali del sodio, che riduce la frequenza della conduzione cardiaca e aumenta il periodo refrattario del ventricolo; utilizzato come sale acetato nel trattamento delle aritmie più gravi.

flemma secrezione mucosa viscida escreta in quan- tità eccessiva dal tratto respiratorio.

flemmone diffusa infiammazione dei tessuti molli o del connettivo dovuta a infezione. flemmono-so, agg.

flessibilità la capacità di essere rapidamente piega- to senza essere fratturato. f. cerea, in alcune ma-lattie mentali, la modesta resistenza degli arti alla mobilizzazione passiva (come se fossero di cera), il paziente tende a mantenere la posizioni che gli viene imposta.

flessione l’atto di piegare o lo stato di essere pie- gato.

flessore 1. che causa flessione. 2. muscolo che flet- te un’articolazione. f. del ginocchio, uno dei tendini che delimita lateralmente e medialmente lo spazio popliteo. f. esterno del ginocchio, ten-dine del biceps flexor femoris (bicipite femorale). f. interno del ginocchio, tendini del gracile, del sartorio e di altri due muscoli della gamba. reti-nacolo dei f.(i), vedi sotto retinacolo.

flessura curva o piega; curvatura. f. caudale, cur- vatura a livello dell’estremità aborale dell’em-brione. f. cefalica, curvatura nel mesencefalo del- l’embrione. f. cervicale, curvatura del tubo neura- le dell’embrione al punto di unione tra l’encefalo e il midollo spinale. f. craniale, flessura cefalica. f. dorsale, una delle flessure dell’embrione nella re- gione medio-dorsale. f. duodenodigiunale, cur- vatura al punto di unione tra il duodeno e il digiu-no. f. lombare, curvatura ventrale del dorso nella regione lombare. f. mesencefalica, flessura cefali-ca. f. nucale, flessura cervicale. f. pontina, flessura dell’encefalo posteriore dell’embrione. f. sacra- le, flessura caudale. f. sigmoide, vedi sotto colon.

fleurette [Fr.] tipo di cellula presente a gruppi nei retinoblastomi e nei retinocitomi, che rappresen-ta la differenziazione delle cellule tumorali nei fotorecettori.

flexura pl. flexurae [L.] flessura.flittena 1. piccola bolla provocata da una brucia-

tura. 2. piccola vescicola che contiene linfa osser-

vata sulla congiuntiva in particolari condizioni. flittenario, agg.

flittenula minuta vescicola; nodulo ulcerato della cornea o della congiuntiva.

flittenulare associato alla formazione di flittenule o di prominenza similvescicolari.

flocculazione 1. La formazione di masse gra-nulose o lanuginose. 2. fenomeno colloidale, in cui la fase dispersa si separa in particelle distinte, solitamente visibili, piuttosto che aggregarsi in un’unica massa.

flocculus pl. flocculi [L.] 1. piccolo gomitolo o massa come di lana o di altro materiale fibroso. 2. piccola massa sul lato inferiore di ciascun emisfe-ro cerebrale, in continuità tramite un piccolo pe-duncolo di fibre nervose con il nodulo del verme, parte del lobo flocculonodulare. flocculare, agg.

flog(o)- prefisso [Gr.] infiammazione.flogogeno che produce infiammazione.flooding [In.] inondazione, forma di desensibiliz-

zazione per il trattamento delle fobie e dell’ansia mediante ripetute esposizioni a stimoli altamen-te stressanti, finché l’assenza del perpetrarsi del-la risposta all’ansia ne determina la scomparsa. Generalmente viene impiegata per una esposi-zione reale agli stimoli, con l’implosione utilizzata per esposizione immaginata anche se i due termi-ni sono utilizzati a volte come sinonimi.

flora 1. la vita vegetale presente in o tipica di una determinata zona. 2. batteri e funghi che si tro-vano entrambi normalmente o patologicamente in un organo. f. enterica, f. gastrica, f. inte-stinale, batteri normalmente residenti nel lume intestinale.

florido 1. in pieno vigore; che si presenta sotto forma pienamente sviluppata. 2. avente un colore rosso brillante.

florizin idrolasi glicosilceramidasi.flossuridina derivato del fluorouracile usato co-

me antineoplastico.flucitosina antimicotico usato nel trattamento di

candidosi e infezioni criptococciche gravi.fluconazolo triazolo antifungino usato nel trat-

tamento sistemico della candidiasi e della menin-gite criptococcica.

fludarabina analogo dell’adenina e antimetaboli-ta purinico usato sottoforma di sale fosfato, come chemioterapico nel trattamento della leucemia linfoide cronica.

fludrocortisone corticosteroide sintetico con effetti analoghi a quelli dell’idrocortisone e del desossicorticosterone somministrato come sale acetato.

fluente che scorre senza ostacoli; riferito a un discorso.

flufenazina fenotiazina antipsicotica utilizzata come f. decanoato, f. enantato e f. cloridrato.

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fluidestratto 322

fluidestratto preparato liquido di un farmaco vegetale contenente alcol come solvente o con-servante, con una tale forza che ogni millilitro contiene i componenti terapeutici presenti in 1 g del farmaco standard che rappresenta.

fluido 1. liquido o gas; qualsiasi liquido del corpo. 2. composto da molecole che cambiano liberamente le loro posizioni relative, senza separazione della massa. f. amniotico, liquido all’interno della ca-vità amniotica che bagna il feto in via di sviluppo e lo protegge da traumi meccanici. f. cefalora-chidiano (LCR), liquido contenuto nei ventricoli cerebrali nello spazio subaracnoideo e nel canale centrale del midollo spinale. f. di Scarpa, endo-linfa. f. follicolare, liquido di un follicolo ovarico in sviluppo. f. interstiziale, liquido extracellu-lare che bagna le cellule della maggior parte dei tessuti, ma che non è all’interno dei confini dei vasi ematici o linfatici. f. intracellulare, porzione dell’acqua corporea totale con i relativi soluti di-sciolti che si trovano all’interno delle membrane cellulari. f. prostatico, secrezione della ghiandola prostatica che contribuisce alla produzione dello sperma. f. seminale, sperma. f. sinoviale, sinovia; fluido trasparente e vischioso secreto dalla mem-brana sinoviale e presente nella cavità articolari nelle borse e nelle guaine tendinee.

flumazenil agonista della benzodiazepina usato per invertire gli effetti delle benzodiazepine in seguito a sedazione, anestesia generale o sovra-dosaggio.

flumen pl. flumina [L.] corso d’acqua. f. pilorum, le linee lungo le quali i peli del corpo sono dispo-sti appena crescono.

flunisolide glucocorticoide sintetico utilizza-to come sale acetato nel trattamento dell’asma bronchiale e delle riniti allergiche stagionali e non stagionali.

flunitrazepam benzodiazepina a breve durata d’azione simile al diazepam, impiegata come ip-notico e agente induttore in anestesia. Negli Stati Uniti non è legalmente usata.

fluocinolone corticosteroide sintetico utilizzato topicamente come f. acetonide per lenire l’infiam-mazione e il prurito in certe dermatosi.

fluocinonide corticosteroide sintetico utilizzato topicamente per alleviare l’infiammazione e il prurito in certe dermatosi.

fluodeossiglucosio F18 2-deossi-d-glucosio ra-diomarcato; utilizzato nella tomografia a emissio-ne di positroni per la diagnosi di anomalie cerebra-li, patologie cardiache e tumori a diversi organi.

fluoresceina colorante fluorescente; il suo sale sodico è usato come tracciante nell’angiografia retinica e come ausilio diagnostico per rilevare un trauma corneale e adattare le lenti a contatto.

fluorescenza proprietà di emettere luce, se

esposto alla luce, con lunghezza d’onda della lu-ce emessa superiore a quella della luce assorbita. fluorescente, agg.

fluorimetro fluorometro.fluorizzazione trattamento con fluoruri; ag-

giunta di fluoro all’acqua potabile come misura di salute pubblica per ridurre l’incidenzadi carie.

fluoro (F) elemento gassoso, giallo-verde, non me-tallico, appartenente al gruppo degli alogeni; no. at. 9, p. at. 18,998.

fluorocarbonio componente della classe dei composti organici costituito esclusivamente da carbonio e fluorina. Le emulsioni di fluorocarbo-nio dissolvono l’ossigeno e l’anidride carbonica e possono sostituire di globuli rossi nella preven-zione e terapia dell’ischemia.

fluorochinolone composto del sottogruppo dei fluorochinoloni sostituiti con uno spettro di azio-ne più ampio dell’acido nalidissico.

fluorocromo composto fluorescente usato come colorante per marcare le proteine con un marca-tore fluorescente.

fluorodopa F18 composto radiomercato costituito da fluoro e levodopa, impiegato nella tomografia a emissione di positroni del cervello.

fluorofotometria fluorometria. f. vitrea, misu-razione della luce emessa dalla fluoresceina ino-culata per via endovenosa, e che trasuda dai vasi retinici nel vitreo; viene effettuata per dimostrare l’interruzione della barriera emato-retinica, alte-razione oculare precoce nel diabete mellito.

fluorometolone glucocorticoide sintetico usato topicamente nel trattamento delle condizioni corticosteroido-sensibili infiammatorie e allergi-che dell’occhio.

fluorometria tecnica analitica per l’identificazio- ne e la caratterizzazione di piccole quantità di una sostanza mediante la sua eccitazione con un fascio di luce ultravioletta e la dimostrazione e misurazio- ne della lunghezza d’onda della luce fluorescente emessa da essa.

fluorometro strumento usato in fluorimetria e costituito da una fonte di energia (p.es. una lam-pada ad arco al mercurio o allo xenon) per in-durre la fluorescenza, da filtri o monocromatori per la selezione delle lunghezze d’onda e da un rilevatore.

fluoronefelometro dispositivo per l’analisi di una soluzione mediante misurazione della luce diffu-sa o emessa da essa.

fluoroscopia esame condotto mediante fluoro-scopio.

fluoroscopio strumento usato per esaminare visi-vamente la forma e il movimento delle strutture profonde dell’organismo mediante le ombre dei raggi X proiettate su uno schermo fluorescente.

fluorosi condizione dovuta all’esposizione ad una

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fobia323

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quantità eccessiva di fluoro o dei suoi composti e derivante dall’ingestione accidentale di insetticidi o veleni per roditori, inalazione cronica di polveri o gas industriali o dalla prolungata ingestione di acqua contenente quantità eccessive di fluoruri; è caratterizzata da alterazioni scheletriche come osteofluorosi e da smalto chiazzato, quando l’esposi-zione avviene durante la fase di formazione dello smalto. f. dentale, smalto chiazzato. f. endemica cronica, fluorosi.

fluorouracile (5-FU) antimetabolita attivato co- me l’uracile e utilizzato come antineoplastico si-stemico e topico.

fluossimesterone androgeno utilizzato nel trat-tamento dell’ipogonadismo maschile, nel ritardo della pubertà maschile e nella terapia palliativa del carcinoma mammario nelle donne in postme-nopausa.

fluoxetina inibitore selettivo del reuptake della serotonina utilizzato sottoforma di cloridrato nel trattamento della depressione, delle sindromi ossessivo-compulsive, della bulimia nervosa e dei disturbi disforici premestruali.

flurandrenolide corticosteroide sintetico usato lo- calmente nel controllo dell’infiammazione e del prurito nelle dermatiti.

flurazepam benzodiazepina utilizzata sottoforma di cloridrato come sedativo e ipnotico nel tratta-mento dell’insonnia.

flurbiprofene farmaco antinfiammatorio non steroideo somministrato per via orale nel tratta-mento dell’artrite, di altre patologie infiammato-rie e della dismenorrea; è applicato localmente sulla congiuntiva sottoforma di sale sodico per inibire la miosi durante e trattare l’infiammazio-ne dopo un intervento oftalmologico.

flussione fluire; in particolare un afflusso eccessi-vo o anomalo di un fluido in un organo.

flusso 1. movimento di un liquido o di un gas. 2. velocità con cui un liquido passa attraverso un organo o una parte espressa come volume per unità di tempo. 3. eccessivo movimento di un liquido o secrezione. 4. quantità di liquido o di energia di una certa entità per unità di area. f. ematico, 1. circolazione del sangue. 2. velocità della circolazione. f. ematico renale effettivo, (FERE) la parte di flusso sanguigno totale che attraversa il rene e che irrora il tessuto rena-le funzionale. f. espiratorio di picco, (FEP) la massima quantità d’aria che può essere espulsa durante un’esalazione forzata che ha inizio con i polmoni completamente gonfi. f. espirato-rio forzato, (FEF) quantità d’aria registrata nelle misurazioni della capacità vitale forzata. f. espiratorio massimo, quantità d’aria misurata durante una manovra della capacità vitale forza-ta spesso specificata a un determinato volume.

f. massimo medio espiratorio, quantità media di aria misurata tra volumi esalati del 25 e 75% della capacità vitale durante un’esalazione forzata. f. plasmatici renale effettivo, (FPRE) quantità di plasma che perfonde i tubuli renali per unità di tempo generalmente misurata come velocità di scomparsa del p-aminoippurato. f. plasmatico renale, (FPR) quantità di plasma che perfonde il rene per unità di tempo approssimativamente maggiore del 10% rispetto all’effettivo flusso pla-smatico renale.

flussometro apparato per misurare la velocità di flusso di liquidi o gas, definito spesso in base al metodo impiegato, p.es. flussometro a ultrasuoni.

flutamide antiandrogeno non steroideo, utiliz-zato nel trattamento del carcinoma prostatico metastatico.

fluticasone corticosteroide sintetico usato come propionato per trattare l’infiammazione in certe dermatosi, la rinite allergica e altre condizioni in-fiammatorie nasali, i polipi nasali e l’asma.

flutter vibrazione o pulsazione rapida. f. atriale, aritmia cardiaca in cui le contrazioni atriali so-no rapide (da 250 a 350 al minuto) ma regolari. f. diaframmatico, particolari fibrillazioni del diaframma ad andamento ondoso e di causa ignota. f. fibrillazione, flutter impuri che variano costantemente nella loro somiglianza a flutter o fibrillazione, rispettivamente. f. impuro, flutter striale in cui l’elettrocardiogramma evidenzia periodi alternati di flutter e fibrillazione atriale a periodi non chiaramente distinguibili di uno o dell’altra. f. mediastinico, alterata mobilità del mediastino durante la respirazione. f. puro, flut-ter atriale. f. ventricolare, (VFI) possibile fase di transizione tra la tachicardia ventricolare e la fibrillazione ventricolare, in cui l’elettrocardio-gramma mostra rapidi uniformi e regolari oscilla-zioni alla frequenza di 250 o più al minuto.

fluttuazione variazione circa un valore o una massa fissa; movimento simile a un’onda.

fluvastatina inibitore della biosintesi del coleste-rolo impiegato come sale sodico nel trattamento dell’iperlipemia e per ridurre la progressione dell’aterosclerosi associata alla cardiopatia co-ronarica.

fluvoxamina inibitore selettivo del reuptake del-la serotonina, usato come maleato per alleviare i sintomi della sindrome ossessivocompulsiva.

Fm fermio.FMN flavina mononucleotide.FNH [In.] Focal Nodular Hyperplasia: iperplasia

focale nodulare.fobia persistente, irrazionale, intensa paura di uno

specifico oggetto attività o situazione (lo stimolo fobico), timore che è riconosciuto come eccessivo o irrazionale dall’individuo stesso. Quando una

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-fobia 324

fobia è una significativa fonte di stress o inter-ferisce con le funzioni sociali, è considerata un disturbo mentale (denominato anche Disturbo fo- bico); nel DSM-IV le fobie sono classificate con i disturbi d’ansia e sottoclassificati in agorafo-bia fobie specifiche e fobie sociali. fobico, agg. f. semplice, fobia specifica. f. sociale, patologia d’ansia caratterizzata da timore ed esitamento di situazioni sociali nelle quali l’individuo teme possibile imbarazzo od umiliazione. f. specifica, timore persistente ed eccessivo o irrazionale di oggetto o situazioni circoscritte, ben definite.

-fobia suffisso [Gr.] paura di, avversione a.focalizzazione atto di convergere in un punto.

f. isoelettrica, elettroforesi in cui la miscela pro-teica viene sottoposta a un campo elettrico in un gel in cui è stato stabilito un gradiente di pH; ogni proteina quindi migra finché non raggiunge il punto in cui il pH è uguale a quello del suo punto isoelettrico.

focomelia assenza congenita della porzione pros-simale di un arto o gli arti. cosicché mani o piedi risultano attaccati al tronco attraverso un segmen-to osseo piccolo e di forma irregolare. focome-lico, agg.

focomelico individuo affetto da focomelia.focus pl. foci [L.] 1. Il punto di convergenza dei

raggi di luce o delle onde sonore. 2. il principa-le centro di un processo morboso. focale, agg. f. epilettogeno, l’area della corteccia cerebrale responsabile di generare crisi epilettiche. f. di Ghon, principale lesione parenchimale della tu-bercolosi polmonare primaria.

foe- per le parole che iniziano in questo modo, vedi quelle che iniziano con fe-.

fogliato 1. dotato di, relativo a o simile alle foglie. 2. che consiste di sottili lamelle simili a delle foglie.

folato 1. forma anionica dell’acido folico. 2. più in generale, ogni sostanza di un gruppo di com-posti che contiene una forma di acido dipteroico coniugato con l’acido l-glutammico e avente una varietà di sostituzioni.

folgorare 1. apparire e scomparire come un lampo di luce. 2. distruggere per contatto con scintille elettriche generate da corrente ad alta frequenza.

foliaceo fogliato.folium pl. folia [L.] struttura che ricorda una foglia,

in particolare una delle porzioni fogliformi della corteccia cerebellare. f. vermis, lobulo del verme cerebellare tra il declive e il tuber vermis, prosegue nel lobulo semilunare superiore su ciascun lato.

follia psicosi; pazzia. f. à deux, disturbo mentale che colpisce due persone che hanno in comune alcune allucinazioni; formalmente classificata co-me disturbo psicotico condiviso. f. du pourquoi, un costante domandare di origine psicopatologica. f. gemellare, psicosi che si verifica contempora-neamente in due gemelli.

follicolite infiammazione di un follicolo. f. che-loidale, acne cheloidale. f. decalvante, follico-lite suppurativa che porta a cicatrizzazione con costante perdita di peli nell’area interessata. f. della barba, sycosis barbae. f. Gram-negativa, una superinfezione complicata dal trattamento a lungo termine di acne vulgaris con tetracicline o altri antibiotici; di solito causata da specie di Enterobacter, Klebsiella e Proteus.

follicolo depressione sacciforme o a tasca o cavità. follicolare, agg. f.(i) di Naboth, f. nabotiani, formazioni cistiformi dovute all’occlusione del lu- men delle ghiandole nella mucosa della cervice uterina, che ne comportano la distensione a causa del secreto accumulato. f.(i) graafiani, follicoli o- varici vescicolari; follicoli ovarici in maturazione tra le cui cellule ha cominciato ad accumularsi del liquido portando alla formazione di una singola cavità e lasciando gli ovociti localizzati nel cumu-lus oophorus. f.(i) intestinali, vedi sotto ghian- dola. f.(i) linfatici solitari, vedi sotto nodulo. f. linfa- tico, nodulo linfatico. f.(i) linguali, masse no-dulari di tessuto linfoide alla radice della lingua che costituiscono la tonsilla linguale. f.(i) ovarici primari, follicoli ovarici immaturi ciascuno com- prendente un ovocita immaturo e le cellule epi- teliali specializzate (cellule follicolari) che lo circon- dano. f.(i) ovarici primordiali, follicolo ovarico immaturo che non è stato sottoposto al recluta-mento e che consiste di un ovocita racchiuso da un unico strato di cellule. f.(i) ovarici vescico-lari, follicoli graafiani. f. ovarico, l’ovocita e le sue cellule di rivestimeto a qualsiasi stadio del suo sviluppo. f. ovario atresico, follicolo ovarico in-voluto. f. ovario dominante, il follicolo ovarico crescente in un dato ciclo mestruale che matura completamente e forma il corpo luteo. f. pilifero, una delle invaginazioni tubulari dell’epidermide che racchiude i peli e dalla quale i peli stessi cre-scono. f.(i) tiroidei, piccole unità cistiformi della ghiandola tiroidea delimitate da epitelio cubico e riempite con una sostanza colloidale in numero di circa 30 per ogni lobulo.

follitropina ormone che stimola il follicolo; f. alfa e f. beta sono forme di follitropina prodotte da cellule di criceto geneticamente modificate e uti-lizzate nel trattamento dell’infertilità.

fomite oggetto o materiale inanimato sul quale possono essere trasportati agenti patogeni.

fomivirsen agente antivirale utilizzato come sale sodico nel trattamento della retinite da cytome-galovirus associata all’AIDS.

fon(o)- prefisso [Gr.] suono, voce, linguaggio.fonastenia debolezza della voce; difficoltà nella

fonazione per affaticamento.fondazione struttura o base sulla quale è costru-

ito un qualcosa. f. dentaria, parte di strutture e

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foramen325

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tessuti della bocca utilizzabili per sostenere una protesi.

fondo estremità inferiore o base di qualcosa, par-ticolarmente di un organo, ovvero la parte di un organo cavo più distante dalla sua apertura, fundico, agg. f. del timpano, pavimento della cavità timpanica. f. dell’occhio, porzione poste-riore della parte interna del globo oculare, visibi- le attraverso la pupilla con l’oftalmoscopio. f. del- l’utero, parte dell’utero al di sopra degli orifi-zi delle tube uterine. f. della colecisti, la parte inferiore dilatata della colecisti. f. della vescica, base o superficie posteriore della vescica urinaria. f. dello stomaco, parte dello stomaco a sinistra e sopra il livello dell’apertura dell’esofago.

fonendoscopio stetoscopico che intensifica i suoni nell’auscultazione.

fonocardiografia rappresentazione grafica dei toni o dei soffi cardiaci; per estensione, il termine comprende anche tracciati pulsatori (polsi caroti-dei, apicali e giugulari). fonocardiografico, agg.

fonocatetere strumento simile a un catetere con-venzionale, con un microfono all’estremità.

fonochirurgia gruppo di procedure chirurgiche il cui scopo è di ripristinare, mantenere o aumen-tare la voce.

fonologia studio dei suoni vocali. fonologico, agg.fonomioclono mioclono durante il quale si perce-

pisce un suono durante l’auscultazione di un mu-scolo affetto, indicativo di contrazioni fibrillari.

fonomiografia registrazione del suono prodotto dalla contrazione muscolare.

fonostetografo strumento per l’amplificazione filtrazione e registrazione dei suoni toracici.

fonsecaea genere dei Fungi Imperfecti. F. compac-tum e F. pedrosoi provocano la cromoblastomicosi.

fontanella uno degli spazi coperti da membrana e che rimangono presso la giunzione delle suture nel cranio non completamente ossificato di un feto o di un neonato.

foramen pl. foramina [L.] apertura naturale o pas-saggio in particolare quello dentro un osso o che lo attraversa. f. acustico esterno, meato acustico esterno. f. acustico interno, passaggio per i nervi acustici e facciali nell’osso petroso. f. aortico, vedi sotto iato. f. apicale del dente, apertura vicino o sull’apice della radice di un dente, per permette-re il passaggio delle strutture vascolari, linfatiche e nervose che riforniscono la polpa. f. ciecale, f. cecum, 1. apertura cieca tra la cresta frontale e la crista galli. 2. piccola espansione triangola-re al margine inferiore del ponte, formata dalla terminazione della fessura mediana anteriore del midollo allungato. 3. depressione sul dorso della lingua presso il solco mediano. f. costotrasversa-rio, spazio ristretto tra la superficie posteriore del collo, della costola e la superficie anteriore del pro-

cesso trasversario della vertebra corrispondente. f.(a) cribriformi, aperture nella lamina cribrosa dell’osso etmoide per il passaggio dei nervi olfat-tivi. f. del Tebesio, piccole aperture nelle pareti dell’atrio destro, attraverso cui le vene cardiache più piccole si riversano nel cuore. f. della vena cava, apertura del diaframma che dà passaggio alla vena cava inferiore e ad alcuni rami del nervo vago di destra. f. di Bochdalek, iato pleuroperi-toneale. f. di coniugazione, forame formato dalla rientranza in ciascuno dei due ossi contrapposti. f. di Key e Retzius, apertura al termine di ogni recesso laterale del quarto ventricolo per cui la cavità ventricolare comunica con lo spazio suba-racnoideo. f. di Magendie, apertura nella parte inferiore del tetto del quarto ventricolo attraver-so la quale la cavità ventricolare comunica con lo spazio subaracnoideo. f. di Morgagni, piccola imperfezione su entrambi i lati del bordo inferiore dello sterno, tra le porzioni sternale e costale del diaframma, che consente il passaggio dei vasi san-guigni epigastrici superiori e di alcuni di vasi lin-fatici. f. di Scarpa, apertura dietro ciascun incisivo mediale superiore, per il nervo nasopalatino. f. di Vesalio, apertura occasionalmente presente, me-diale rispetto al foramen ovale dello sfenoide, per il passaggio di una vena dal seno cavernoso. f. di Weitbrecht, apertura nella capsula dell’articola-zione della spalla. f. di Winslow, foramen epiploi-co. f. emissario, qualsiasi forame nelle ossa cra-niali che costituisce un varco per le vene emissarie. f. emissario sfenoidale, f. di Vesalio. f. epiploico, apertura che collega i due sacchi del peritoneo sot-to e dietro la porta epatica. f. esofageo, vedi sotto iato. f.(a) etmoidali, f. ethmoidalia, piccole aper-ture nell’osso etmoide presso la giunzione della parete mediana con il tetto dell’orbita l’anteriore, che trasmette il ramo nasale del nervo oftalmico e i vasi etmoidali anteriori e il posteriore, che trasmette i vasi etmoidali posteriori. f. frontale, cavità fron-tale, vedi quando viene articolata dal tessuto osseo. f. giugulare, meato formato dalle incisure giu-gulari sulle ossa temporali e occipitali. f. incisivo, una delle aperture dei canali incisivi nella fossa incisiva del palato duro. f. infraorbitario, pas-saggio per il nervo e l’arteria infraorbitale. f. in-terventricolare, comunicazione tra il ventricolo laterale e il terzo ventricolo. f. intervertebrale, passaggio per un nervo spinale e i vasi, formato da incisure sui peduncoli di vertebre adiacenti. f. ischiatico, uno dei due forami, sciatico maggio-re e minore, formato dai legamenti sacrotuberale e sacrospinale nell’incisura ischiatica dell’anca. f. lacero, spaccatura presente in corrispondenza della giunzione tra la grande ala dello sfenoide, la punta della parte petrosa dell’osso temporale e la parte basilare dell’osso occipitale. f. lacero

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forbolo 326

anteriore, fenditura allungata tra le ali dell’osso sfenoide per il passaggio di nervi e vasi. f. lace-ro medio, foramen lacerum. f. lacero posteriore, forame giugulare. f. magnum, grossa apertura nella parte anteroinferiore dell’osso occipitale, che mette in comunicazione la cavità cranica col canale vertebrale. f. mandibolare, apertura sulla superficie mediale del ramo della mandibola, che porta nel canale mandibolare. f. mastoide, aper-tura dell’osso temporale posteriormente al pro-cesso mastoideo. f. mentale, apertura nella par- te laterale del corpo mandibolare, di fronte al se-condo dente bicuspide, per il passaggio dei nervi e vasi mentali. f. midollare, foramen vertebrale. f.(a) nasali, aperture sulla superficie più esterna di ciascun osso nasale, per il passaggio dei vasi sanguigni. f. nutritizio, un passaggio che ospita vasi nutrienti nella cavità midollare dell’osso. f.(a) olfattori, forami cribrosi. f. omentale, foramen epiploico. f. ottico, vedi sotto canale. f. ottura-torio, ampia comunicazione tra l’osso del pube e l’ischio. f. ovale, 1. apertura fetale tra gli atri del cuore. 2. apertura nella grande ala dell’osso sfenoi-de per vasi e nervi. f. ovale pervio, (PFO) anor-male persistenza dopo la nascita del forame ovale fetale, spesso risultante in shunt sinistro-destro o destro-sinistro. f.(a) palatini minori, aperture dei canali palatini minori dietro la cresta palatina e i forami palatini maggiori. f. palatino maggiore, apertura inferiore del canale palatino maggiore, posta lateralmente sul piano orizzontale di cia-scun osso palatino, per consentire il passaggio a un nervo e un’arteria palatina. f. pterigopalatino, foramen sfenopalatino. f. rotondo, apertura tonda nella grande ala dello sfenoide per il ramo mascel-lare del nervo trigemino. f. sfenopalatino, spazio fra i processi orbitali e sfenoidali del palatino, che si apre nella cavità nasale e che permette il pas-saggio dell’arteria sfenopalatina e dei nervi nasali. f. sopraorbitale, cavità sopraorbitale (vedi) quan-do viene articolata dal tessuto osseo. f. spinoso, apertura nella grande ala dello sfenoide, che dà passaggio all’arteria meningea media. f. stiloma-stoideo, apertura tra il processo stiloideo e quello mastoideo, che dà passaggio al nervo facciale e all’arteria stilomastoidea. f. tiroideo, incostante apertura nella cartilagine tiroidea dovuta a incom-pleta giunzione della quarta e quinta cartilagine branchiale. f. transversarium, apertura in ciascun processo delle vertebre cervicali che, nelle sei ver-tebre superiori, consente il passaggio dei vasi ver-tebrali; nella settima vertebra è di minori dimen-sioni o può essere assente. f. venoso, 1. f. della vena cava. 2. f. di Vesalio. f. vertebrale, ampia apertura formata dal corpo, di una vertebra col suo arco. f. zigomatico-faciale, apertura nella superficie an-teriore degli zigomi per i nervi e per i vasi zigoma-

ticofacciali. f. zigomatico-orbitale, ciascuna delle due aperture della superficie orbitale di entrambi gli ossi zigomatici, in cui passano le diramazioni del ramo zigomatico del nervo trigemino e i rami dell’arteria lacrimale. f. zigomatico-temporale, apertura sulla superficie temporale dell’osso zi-gomatico.

forbolo alcol policiclico presente nell’olio di cro-ton; è il composto capostipite degli esteri del for-bolo. f. estere, uno di vari esteri del forbolo che sono potenti cocarcinogeni tramite, l’attivazione di una protein chinasi cellulare; usato nella ricer-ca per aumentare l’induzione di mutagenesi o di tumori da parte di carcinogeni.

forcazione area anatomica di un dente multiradi-colare dove le radici si dividono.

forcella strumento con rebbi o simile. f. di re-plicazione, sito nella molecola di DNA in cui si verificano sia lo svolgimento dell’elica che la sintesi di molecole figlie.

forchetta frenulo delle grandi labbra.forense relativo a o che si applica a procedure legali.-foresi suffisso [Gr.] trasmissione.forfora 1. materiale scaglioso asciutto che si di-

stacca dal cuoio capelluto; il termine si usa per il materiale normalmente distaccato dalla cute del cuoio capelluto e per un eccesso di tale materiale che sia associato ad alcuni stati patologici. 2. der-matite seborroica del cuoio capelluto.

foria eteroforia.forma pl. forme [Fr.], forma. f. frusta pl. forme fru-

ste [Fr.] forma atipica, in particolare più o meno incompleta, come di una malattia. f. tardiva, for-ma di una malattia che compare più tardi rispetto all’epoca di comparsa abituale.

formaldeide gas un tempo utilizzato come po-tente disinfettante; ora usato come soluzione ac-quosa (vedi soluzione di formaldeide, sotto soluzio-ne). Il gas è tossico per inalazione o assorbimento ed è cancerogeno.

formalina soluzione di formaldeide.formamidasi 1. enzima che catalizza la deami-

nazione idrolitica della formamide per produr-re formato; esso agisce anche su amidi simili. 2. arilformamidasi.

formativo implicato nell’origine e nello sviluppo di un organismo, di una parte, di un tessuto.

formazione 1. processo di dare forma o di for-mare; creazione di un’entità o di una struttura di forma definita. 2. struttura di forma definita. f. reattiva, meccanismo di difesa in cui una per-sona adotta atteggiamenti consapevoli interessi o sentimenti che sono l’opposto dei suoi sentimen-ti impulsi o desideri inconsci. f. reticolare, una delle numerose diffuse reti di cellule e fibre nel midollo spinale e nel tronco cerebrale; suddivise nelle formazioni reticolari del midollo spinale del midollo allungato, del mesencefalo e del ponte.

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fosfatasi327

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formiato sale dell’acido formico.formicolio sensazione come di piccoli insetti che

brulicano sulla pelle.formile radicale HCO— dell’acido formico.formolo soluzione di formaldeide.formula un’espressione con numeri o simboli del-

la composizione di o di indicazioni per preparare un composto, come un farmaco o di una procedu-ra da seguire per ottenere un risultato voluto o di un singolo concetto. f. chimica, combinazione di simboli usata per esprimere la composizione chi-mica di una sostanza. f. dentaria, espressione in simboli del numero e della disposizione dei denti nelle mascelle. Le lettere rappresentano i vari tipi di denti: I, incisivo; C, canino; P, premolare; M, mo-lare. Ogni lettera è seguita da una linea orizzon-tale. I numeri sopra la linea rappresentano i denti mascellari; quelli sotto, i denti mandibolari. La formula dentaria dell’uomo è I 22 C 11 M 22 = 10 (un solo lato) per i denti decidui, ed I 22 C 11 P 22 M 33 = 16 (un solo lato) per i denti permanenti. f. empirica, formula chimica che esprime le proporzioni degli elementi presenti in una sostanza. f. molecolare, formula chimica che esprime il numero di ato-mi di ogni elemento presente nella molecola di una sostanza, senza indicare come sono legati. f. spaziale, f. stereochimica, formula chimica che indica il numero di atomi di ciascun ele-mento presente nella molecola di una sostanza quale atomo è legata a quale il tipo di legame e le rispettive posizioni degli atomi nello spazio. f. strutturale, formula chimica che mostra il nu-mero di atomi di ciascun elemento in una mole-cola, la loro disposizione spaziale e il legame tra di loro. f. vertebrale, espressione del numero di vertebre in ciascuna regione della colonna verte-brale; la formula vertebrale dell’uomo è C7 T12 L5 S5 Cd4 = 33.

formulare 1. specificare sottoforma di formula. 2. preparare in accordo con un metodo prescritto o specificato.

Formulario Nazionale ([In.] NF: National For- mulary) testo di riferimento per preparazioni farmaceutiche che non sono incluse nella USP ([In.] United States Pharmacopeia: farmacopea degli Stati Uniti).

formulazione atto di o prodotto derivante dal for- mulare. f. dell’American Law Institute, sezio-ne del Model Penal Code dell’American Law In- stitute, che dichiara che “una persona non è re- sponsabile per la propria condotta criminale se nel momento in cui tiene tale condotta, conse-guentemente a una malattia o a un difetto menta- le, è privo della sostanziale capacità di valutare la criminalità (illiceità o illegalità) della propria con- dotta o di conformare la propria condotta ai requi- siti di legge”.

fornice 1. struttura a forma di arco o lo spazio a forma di volta creato da una tale struttura. 2. fornice del cervello; uno delle due paia di fasci di fibre arciformi che uniscono sotto il corpo calloso così che insieme comprendono due colonne un corpo e due crura. f. della vagina, fornice vagina-le: la cavità tra il muro vaginale e la parte vaginale della cervice.

-foro suffisso [Gr.] che porta.foroptero strumento per valutazioni retinoscopi-

che, con lenti inserite in un quadrante, posizio-nato di fronte al paziente.

forottero strumento per la valutazione retinosco-pica della vista, con lenti poste su dischi, in unità posta di fronte al paziente.

foruncolo pustola; nodulo doloroso che si forma nella cute per infiammazione circoscritta del derma e del tessuto sottocutaneo, dopo che gli stafilococchi sono penetrati nella cute attraverso i follicoli piliferi. forunculare, agg.

foruncolosi 1. comparsa persistente e sequenziale di foruncoli per un periodo di settimane o mesi. 2. simultanea comparsa di numerosi foruncoli.

forza energia o potere; ciò che origina o arresta il movimento. Simbolo F. f. di riserva, energia oltre quella richiesta per il normale funzionamento; nel cuore, la forza che farà fronte al carico circolatorio addizionale imposto dallo sforzo. f.(e) di van der Waals, le forze di attrazione relativamente debo-li, a corto raggio, esistenti tra atomi e molecole e che nascono da brevi spostamenti orbitari degli elettroni; esitano nell’attrazione tra composti or-ganici non polari. f. elettromotrice, ciò che causa un flusso di elettricità da un posto all’altro, dando origine a una corrente elettrica. Abbreviato EMF [In.] ElectroMotive Force. Simbolo E. f. occlusi-va, forza esercitata opponendo i denti quando le mascelle sono portate in approssimazione. f. vita-le, energia che caratterizza un organismo vivente; molti sistemi di medicina alternativa cercano di influenzarla o di usarla.

fosamprenavir profarmaco dell’amprenavir (q.v.), usato come sale di calcio nel trattamento delle infe-zioni da virus dell’immunodeficienza umana.

foscarnet agente virostatico usato in forma di sa- le sodico nel trattamento di retiniti da citomega-lovirus ed herpes simplex nei pazienti immuno-compromessi.

fosfageni un gruppo di composti ad alto potere energetico, che comprende la fosfocreatina, che agiscono come riserve di energia sottoforma di legami fosfato, che donano gruppi fosforici per la sintesi di ATP in caso di scarse riserve.

fosfatasi un gruppo di enzimi che catalizza la scis-sione idrolitica del fosfato inorganico dagli esteri. f. acida idrolasi presente nel fegato dei mammiferi, nella milza, nel midollo osseo, nel plasma e negli

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fosfatemia 328

elementi figurati del sangue e nella prostata, che catalizza la scissione dell’ortofosfato dai monoesteri ortofosforici sotto in condizioni acide; la determi-nazione della sua attività nel siero è un importante test diagnostico. f. alcalina ([In.] ALP: Alkaline Phosphatase) enzima che catalizza il clivaggio dell’or- tofosfato da monoesteri ostofosforici sotto condi-zioni alcaline. Forme differenti dell’enzima com- paiono in tessuti normali o maligni. L’attività nel sie- ro è utile per la diagnosi clinica di molte malattie. L’attività enzimatica ossea deficitaria, un carattere autosomico recessivo, causa ipofosfatasia. f. a. leu- cocitaria, ([In.] LAP: Leukocyte Alkaline Pho- sphatase); isoenzima della fosfatasi alcalina che si ri-trova nei leucociti in particolare nei neutrofili; l’at-tività LAP è usata nella diagnosi differenziale della neutrofilia essendo ridotta nella leucemia mieloide cronica ma elevata in varie altre patologie.

fosfatemia eccesso di fosfati nel sangue.fosfatidilcolina fosfolipidide comprendente un

colina legata ad acido fosfatidico; è una compo-nente fondamentale delle membrane cellulari ed è localizzata preferenzialmente sulla superficie esterna della membrana plasmatica.

fosfato un sale o estere dell’acido fosforico. fo-sfatico, agg.

fosfaturia 1. escrezione di fosfati nelle urine. 2. iperfosfaturia.

fosfene sensazione di luce dovuta a uno stimolo diverso dai raggi luminosi, p.es. uno stimolo mec- canico.

fosfenitoina profarmaco della fenitoina usato in forma di sale sodico nel trattamento dell’epiles-sia, escludendo il piccolo male epilettico.

fosfocreatina (PC) il fosfageno dei vertebrati, acido creatin-fosforico presente nel muscolo, che rappresenta un’importante forma di deposito di fosfato ad alta energia, la fonte di energia nella contrazione muscolare

fosfodiesterasi parte di un gruppo di enzimi che catalizza l’idrolisi di un legame estere in un com- posto dell’acido fosforico contenente due legami esteri.

fosfoenolpiruvato derivato del piruvato ad al-ta energia che rappresenta un intermedio nella via del metabolismo del glucosio di Embden-Meyerhof nella gluconeogenesi e nella biosintesi di alcuni aminoacidi.

fosfofruttochinasi muscolare isoenzima mu-scolare della 6-fosfofruttochinasi.

6-fosfofruttochinasi enzima che catalizza la fos- forilazione del fruttosio 6-fosfato, sito di rego-lazione della via del metabolismo del glucosio di Embden-Meyerhof; un deficit dell’isoenzima muscolare causa la malattia da accumulo di gli-cogeno di tipo VII.

fosfoglicerato forma anionica dell’acido fosfo-

glicerico; 2-p. e 3-p. Sono prodotti intermedi in- terconvertibili della via del metabolismo del glu-cosio di Embden-Meyerhof.

fosfogliceride classe di fosfolipidi, il cui compo-sto capostipite è l’acido fosfatidico; essi consisto-no di una struttura di glicerolo, due acidi grassi e un alcol fosforilato (p.es. colina, etanolammina serina o inositolo) e sono uno dei componenti principali delle membrane cellulari.

fosfoinositide membro di una serie di composti fosforilati contenenti inositolo che svolgono un ruolo nell’attivazione cellulare e nella mobilizza-zione del calcio in risposta a ormoni.

fosfolipasi uno dei quattro enzimi (fosfolipasi da A a D), che catalizzano l’idrolisi di specifici lega-mi esteri nei fosfolipidi.

fosfolipide ogni lipide che contiene fosforo, che comprende quelli con scheletro di glicerolo (fos- fogliceridi e plasmalogeni) o con scheletro di sfin- gosina o di una sostanza ad essa correlata (sfingomie- line). Essi sono i principali lipidi delle membrane cellulari.

fosfomicina farmaco antibatterico attivo con-tro un’ampia varietà di batteri Gram-positivi e Gram-negativi, usato nel trattamento delle infe-zioni del tratto urinario; somministrato per via orale come sale di trometamina.

fosfonecrosi necrosi fosforica.fosfoproteina proteina coniugata nella quale

l’acido fosforico è esterificato con un idrossi-aminoacido.

fosforilasi 1. gruppo di enzimi che catalizza la fosforolisi dei glicosidi, trasferendo il gruppo gli-cosilico separato al fosfato inorganico. Quando non qualificati con il nome del substrato, il ter-mine abitualmente indica la Glicogeno fosforilasi (animali) o Amido Fosforilasi (piante). 2. gruppo di enzimi che catalizza il trasferimento di un gruppo fosfato a un prodotto organico accettore. f. chinasi fosforilasi b chinasi; enzima che cata-lizza la fosforilazione e l’attivazione di glicogeno fosforilasi, passaggio nella cascata di reazioni di regolazione della glicogenolisi. Il deficit causa la glicogenosi, tipo IX. f. chinasi epatica isoenzima epatico della fosforilasi chinasi. f. epatica isoen-zima epatico della glicogeno fosforilasi; il deficit causa la malattia da accumulo di glicogeno di tipo VI. f. muscolare isoenzima muscolare della gli-cogeno fosforilasi; il suo deficit causa malattia da accumulo di glicogeno tipo V.

fosforilazione processo metabolico di intro-duzione di un gruppo fosfato in una molecola organica. f. a livello di substrato, formazione di legami fosfato ad alta energia attraverso la fo-sforilazione di ADP ad ATP (o da GDP a GTP) associata alla scissione di intermedi metabolici ad alta energia. f. ossidativa, La formazione di le-

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fossa329

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gami fosfato ad alta energia attraverso la fosfori-lazione di ADP ad ATP associata al trasferimento di elettroni da coenzimi ridotti all’ossigeno mo-lecolare attraverso la catena di trasporto degli elettroni; si verifica nei mitocondri.

fosforismo avvelenamento cronico da fosforo; vedi fosforo.

fosforo (P) elemento chimico non metallico, ve-lenoso, altamente infiammabile; no. at. 15, p. at. 30,974. Presente in natura in diverse forme allo-tropiche, di cui le due più comuni sono fosforo bianco (o giallo) e rosso. È un elemento essenziale in tracce; è uno dei principali componenti della parte minerale delle ossa, ed è presente in tutti i tessuti, essendo coinvolto in quasi tutti i processi metabolici. L’ingestione o l’inalazione di fosforo libero provoca odontalgia, fosfonecrosi (necrosi da fosforo), anoressia, debolezza e anemia e il con-tatto con il fosforo bianco provoca gravi ustioni. fosforoso, fosforico, agg. f. 32, radioisotopo del fosforo avente emivita di 14,28 giorni e in grado di emettere particelle beta (1,71 MeV); impieghi terapeutici includono il trattamento di policite-mia vera, leucemia mielocitica cronica, leucemia linfocitica cronica e di alcuni carcinomi ovarici e prostatici palliazione dei disturbi da metastasi scheletriche e il trattamento della diffusione neo-plastica intraperitoneale e intrapleurica.

fosforolisi scissione di un legame chimico con si-multanea addizione di elementi di acido fosforico ai residui.

fosfotransferasi ognuna di una sottoclasse di enzimi che catalizza il trasferimento di un grup-po fosfato.

fosgene gas soffocante e altamente velenoso, il cloruro di carbonile, COCL2, che causa edema polmonare o polmonite da inalazione rapida-mente fatale; usato nella sintesi di composti or-ganici e precedentemente come gas bellico.

fosinopril inibitore dell’enzima di conversione del- l’angiotensina somministrato per via orale sotto-forma di sale di sodio per trattare l’ipertensione e l’insufficienza cardiaca congestizia.

fossa 1. fovea o insenatura. 2. cicatrice. f. aceta-bolare, area non articolare nel pavimento dell’a-cetabolo. f.(e) adipose, spazi sottocutanei nella mammella femminile che contengono adipe. f. anale, proctodeo. f. ascellare, ascella o cavità a- scellare. f. auricolare, fossa preauricolare. f. ca-nina, depressione sulla superficie esterna della mascella superolaterale all’alveolo dentario del canino. f. cerebrale laterale, fossa silviana; nel feto, depressione sulla superficie laterale di cia-scun emisfero cerebrale; diventa la scissura sil-viana e il suo pavimento diventa l’insula. f. con-diloidea, una delle due cavità sulla parte laterale dell’osso occipitale. f. coronoidea dell’omero,

depressione nell’omero per il processo coronoi-deo dell’ulna. f. cranica, una delle tre depressio-ni (anteriore, media e posteriore) alla base del cranio per i lobi del cervello. f. del cristallino, depressione incavata dell’ectoderma del placode del cristallino nella quale si sviluppa il cristallino primordiale. f. dello stomaco, epigastrio. f. di Jobert, depressione nella regione poplitea deli-mitata dal muscolo grande adduttore e dai mu-scoli gracile e sartorio. f. di Rosenmüller, re-cesso faringeo. f. di Waldeyer, le due fosse duo-denali considerate come una sola. f. digastrica, 1. depressione sulla superficie interna della mandibola, su cui si fissa il ventre anteriore del muscolo digastrico. 2. incisura mastoidea. f. di-gitale, 1. fossa trocanterica. 2. anello femorale. 3. depressione nell’interno della parete anteriore addominale laterale alla piega ombelicale laterale. f. duodenodigiunale, delle due tasche peritone-ali, una dietro la plica duodenale inferiore e l’altra dietro la plica duodenale superiore. f. epigastri-ca, epigastrio. f. etmoidale, il solco nella lamina cribriforme dell’osso etmoide, per il bulbo olfat-torio. f. ialoidea, depressione davanti al corpo vitreo, che dà alloggio al cristallino. f. iliaca, area concava che occupa molta della superficie inter-na dell’ala iliaca, in particolare anteriormente; da essa nasce il muscolo iliaco. f. incisiva, 1. depres-sione sulla linea media dell’osso palatino, imme-diatamente dietro agli incisivi centrali, in cui i ca-nali incisivi sboccano. 2. depressione superficiale sulla superficie anteriore della mascella sopra il dente incisivo, a cui si attacca il muscolo depres-sore del setto nasale. 3. depressione superficiale sul corpo della mandibola, sopra la protuberanza mentale e sotto al bordo alveolare degli incisivi centrale e laterale. f. infratemporale, cavità irre-golare mediale o profonda rispetto l’arco zigoma-tico. f. ipofisaria, depressione nello sfenoide, che ospita l’ipofisi. f. ischioanale, f. ischiorettale, spazio virtuale tra il diaframma pelvico e la cute sotto di esso; un recesso anteriore si estende per una distanza variabile tra i diaframmi pelvico e urogenitale. f. lacrimale, depressione poco pro-fonda nel tetto dell’orbita, che ospita la ghiandola lacrimale. f. mandibolare, depressione dell’osso temporale in cui si colloca il condilo della man-dibola. f. mastoidea, piccola area triangolare tra la parete posteriore del meato acustico esterno e la radice posteriore del processo zigomatico dell’osso temporale. f. nasale, parte della cavità nasale anteriore al meato medio. f. navicolare, 1. vestibolo vaginale tra l’orifizio vaginale e il fre-nulo delle grandi labbra. 2. espansione laterale dell’uretra del glande penieno. 3. depressione sul processo pterigoideo interno dello sfenoide, che fornisce l’inserzione del muscolo tensore del velo

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fossetta 330

palatino. f. olfattiva, abbozzo di cavità nasale. f. otica, fossa uditiva. f. ovale, depressione nell’a-trio destro del cuore; il residuo del forame ovale del feto. f. ovarica, tasca poco profonda sulla superficie posteriore del legamento largo, in cui è situato l’ovaio. f. poplitea, depressione nella re-gione posteriore del ginocchio. f. preauricolare, piccola depressione anteriore all’elice dell’orec-chio che porta a volte a fistola o a cisti preau-ricolare congenita. f. ricoperta, piccole cavità ricoperte di proteine nella membrana plasmatica di molte cellule coinvolte nell’endocitosi recetto-re-mediata. f. romboide, pavimento del quarto ventricolo, composto dalle superfici dorsali del midollo allungato e dal ponte. f. scafoidea, la conca che separa l’elice dall’orecchio dall’anti eli- ce. f. silviana, 1. fossa laterale del cervello. 2. in- cisura di silvio. f. sopraspinosa, depressione so- pra la spina della scapola. f. sottosigmoidea, de-pressione tra il mesentere della flessura sigmoi- dea e quello del colon discendente. f. sottospino- sa, grande area, leggermente concava, sotto il pro- cesso spinoso sulla superficie dorsale della scapo- la. f. subarcuata, depressione nella superficie po-steriore interna della parte petrosa dell’osso tem-porale. f. tibiofemorale, spazio tra le superfici ar-ticolari di tibia e femore mediale o laterale al polo inferiore della rotula. f. trocanterica, depressio-ne sulla superficie mediale del grande trocantere, su cui si inserisce il tendine del muscolo otturato-re esterno. f. zigomatica, fossa infratemporale.

fossetta 1. depressione lieve. 2. piccola, profonda ulcera corneale.

fossula pl. fossulae [L.] piccola depressione.fot(o)- prefisso [Gr.] luce.fotico relativo alla luce.fotoablazione volatilizzazione dei tessuti per effet-

to delle radiazioni ultraviolette emesse da un laser.fotoallergene agente che induce una risposta

allergica alla luce.fotoallergia fotosensibilità di tipo immunologico

ritardato che implica la presenza di una sostanza chimica alla quale l’individuo è precedentemente sensibilizzato e di energia radiante.

fotoattivo che reagisce chimicamente ai raggi lu-minosi ultravioletti.

fotobiologia branca della biologia che tratta degli effetti della luce sugli organismi.

fotobiotico che vive solo in presenza di luce.fotocatalisi promozione o stimolazione di una

reazione chimica per mezzo della luce. fotoca-talitico, agg.

fotocatalizzatore sostanza, p.es. clorofilla, che rende possibile una reazione alla luce.

fotochemioterapia trattamento mediante far-maci (p.es. metossalene) che reagiscono alle ra-diazioni ultraviolette o alla luce solare.

fotochimica branca della chimica che studia le proprietà chimiche o gli effetti dei raggi luminosi o di altre radiazioni.

fotocoagulazione condensazione di materiale proteico attraverso l’uso controllato di un intenso fascio di luce (p.es. laser ad argon), utilizzato in particolare nel trattamento del distacco di retina e nella distruzione di anomali vasi retinici o di masse tumorali intraoculari.

fotodanno danno alla pelle conseguente a pro-lungata esposizione alle radiazioni ultraviolette.

fotodermatite 1. dermatite fototossica. 2. qua-lunque forma di dermatite provocata dall’espo-sizione alla radiazione ultravioletta, come quella trasmessa dalla luce del sole.

fotodinamico che si potenzia alla luce; utilizzato p.es. per l’azione esercitata da sostanze fluore-scenti alla luce.

fotodinia dolore in corrispondenza dell’occhio causato dalla luce.

fotoferesi tecnica per il trattamento del linfoma cutaneo a cellule T, in cui è somministrata una sostanza chimica fotoattiva, si estrae il sangue e lo si fa circolare attraverso una sorgente di radia-zioni ultraviolette, quindi è reinfuso nel paziente; si ritiene che ciò stimoli il sistema immunitario.

fotofilo che vive alla luce.fotofluorografia registrazione fotografica di im-

magini fluoroscopiche su piccole pellicole, utiliz-za una lente fissa.

fotofobia abnorme intolleranza visiva alla luce. fotofobico, agg.

fotoftalmia oftalmia dovuta alla esposizione alla luce intensa, come nella cecità da neve.

fotogeno 1. causato dalla luce come l’epilessia fo-togenica. 2. che produce o emette luce.

fotoinvecchiamento fotodanno con invecchia-mento prematuro della pelle.

fotolisi decomposizione chimica o scissione di un legame per azione della luce o di altra energia radiante. fotolitico, agg.

fotoluminescenza qualità di essere luminescen-te dopo l’esposizione alla luce o ad altre radiazio-ni elettromagnetiche.

fotoma ogni sensazione visiva soggettiva di luce o colore.

fotomedicina specialità medica che riguarda le interazioni tra luce e sistemi viventi; per esempio, gli usi terapeutici come la fototerapia e gli effetti patologici come la fotodermatite.

fotometria misurazione dell’intensità della luce.fotone particella (quanto) di energia radiante.fotoparossismico fotoconvulsivo; che denota

una riposta elettroencefalografica anormale alla stimolazione luminosa (brevi flash di luce), ca-ratterizzata da diffuse scariche parossistiche re-gistrate come complessi picco-onda; la risposta può essere accompagnata da convulsioni minori.

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frattura331

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fotoperiodismo reazioni fisiologiche e compor-tamentali indotte negli organismi dai cambia-menti della durata della luce e dell’oscurità.

fotoperiodo periodo di tempo durante il giorno durante il quale un organismo è esposto alla luce del sole (o alla luce artificiale). fotoperiodico, agg.

fotopia visione diurna. fotopico, agg.fotopigmento pigmento instabile in presenza di

luce.fotopsia comparsa di scintille o di lampi in caso di

irritazione retinica.fotopsina opsina dei coni della retina che si

combina con il retinale per formare i pigmenti fotochimici.

fotoptarmosi starnutazione causata dall’azione della luce.

fotoptometro strumento per la misurazione dell’acutezza visiva determinando la più piccola quantità di luce che rende un oggetto sufficien-temente visibile.

fotorecettore parte terminale di un nervo o re-cettore sensibile alla luce.

fotorefrattivo relativo alla rifrazione della luce.fotoretinite retinite causata dalla esposizione a

luce intensa.fotoriattivazione inversione degli effetti biolo-

gici dei raggi ultravioletta sulle cellule successiva alla esposizione alla luce visibile.

fotoscansione rappresentazione bidimensionale dei raggi gamma emessi da un isotopo radioattivo nei tessuti del corpo prodotta da una meccani-smo di stampa che utilizza una fonte luminosa per esporre una pellicola fotografica.

fotosensibilità 1. abilità di una cellula organo o organismo di reagire alla luce.2. risposta anomala della cute o degli occhi alla luce solare. fotosen-sibile, agg.

fotosensibilizzazione sviluppo di reattività cu-tanea od oculare alla luce estremamente elevata.

fotosintesi combinazione chimica causata dall’a-zione della luce; specificamente formazione di carboidrati a partire da anidride carbonica e acqua nel tessuto clorofilliano delle piante sotto influe- nza della luce. fotosintetico, agg.

fotostabile stabile sotto l’azione della luce.fototassi movimento di cellule e microrganismi

in risposta a stimolo luminoso. fototassico, agg.fototerapia 1. trattamento di una malattia con

l’esposizione alla luce. 2. terapia fotodinamica.fototossicità tipo di fotosensibilità indotta da

una sostanza tossica, in contrapposizione a foto-allergia. fototossico, agg.

fototossico relativo a caratterizzato da o che in-duce fototossicità.

fototrofico capace di trarre energia dalla luce.fototropismo 1. tendenza di un organismo a

girarsi o spostarsi verso o in senso opposto alla

luce. 2. cambiamento di colore prodotto in una sostanza per azione della luce. fototropico, agg.

fovea piccola fossa o depressione. Spesso usato da solo per indicare la fovea centrale della retina. f. centrale della retina, piccola depressione nella parte centrale della macula lutea, l’area della vista più nitida, dove gli strati retinici so-no slargati e la luce cade direttamente sui coni. f. sottomandibolare, depressione sulla super-ficie mediale della mandibola, che ospita parte della ghiandola sottomandibolare.

foveazione formazione di depressioni sulla su-perficie cutanea; l’essere butterato.

foveola piccola fossa o depressione.Fr francio.fragilità suscettibilità o mancanza di resistenza, a

influenze capaci di causare una interruzione della continuità o dell’integrità. f. capillare, anomala predisposizione alla rottura della parete dei capil-lari. f. eritrocitaria, suscettibilità degli eritrociti all’emolisi. f. osmotica, predisposizione di certi eritrociti all’emolisi in soluzioni saline più ipo-toniche.

framboesia [In. Jaws] malattia infettiva tropica-le endemica causata dal Treponema pertenue, che colpisce di solito soggetti sotto di età inferiore a 15 anni, e si diffonde per contatto diretto con lesioni cutanee o attraverso fomiti contaminati. Inizialmente si manifesta con la comparsa di un papilloma nella sede di inoculazione; questo gua-risce, lasciando una cicatrice, ed è seguito dalla comparsa di grappoli di lesioni granulomatose generalizzate che possono recidivare ripetuta-mente. Può essere presente interessamento os-seo e articolare. f. madre, lesione iniziale della framboesia. f. tropicale, framboesia.

frammentazione divisione del tessuto solido (come un tumore) in frammenti, che possono quindi essere rimossi.

francio (Fr) elemento raro, radioattivo, metallo alcalino; no. at. 87, p. at. 223.

Francisella genere di batteri aerobi Gram-negativi della famiglia della Francisellaceae. F. phi- lomiragia è un patogeno opportunistico nell’uo-mo e F. tularensis causa la tularemia.

Francisellaceae famiglia di batteri coccoidi o bastoncellari Gram-negativi, aerobi, dell’ordine Thiotrichales.

fraterno 1. di o relativo a fratelli. 2. derivato da due ovociti, detto di gemelli.

frattura 1. la rottura di una parte in particolare un osso. 2. infrazione o rottura in un osso. f. a cu-neo da compressione, frattura da compressione della sola parte anteriore della vertebra, che dà alla stessa la forma di un cuneo. f. a forchetta, frattura di Colles. f. a freddo, vedi freeze-fractu-ring. f. a legno verde, frattura in cui un solo lato

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frattura 332

dell’osso è rotto, mentre l’altro è curvato. f. a palla da ping-pong, tipo di frattura depressa del cranio in genere osservata nei bambini piccoli; è simile alla rientranza che può essere prodotta con un dito in una pallina da ping-pong; quan-do lo si solleva l’osso riprende e mantiene la sua normale posizione. f. a taglio sagittale, frattura di una vertebra con rottura in direzione oblunga; la colonna vertebrale superiore è spostata oriz-zontalmente provocando in genere paraplegia. f. a tubo di piombo, frattura in cui la corteccia ossea è leggermente compressa e rigonfia su un lato con una modesta rottura sull’altro versante dell’osso. f. aperta, frattura in cui una ferita dei tessuti molli adiacenti o soprastanti comunica con la sede della frattura. f. blow-out, frattura del pavimento orbitario causata da un improvviso aumento della pressione intraorbitaria dovuta a forze traumatizzanti; il contenuto orbitale ernia nel seno mascellare così che il muscolo retto in-feriore o il muscolo obliquo inferiore possono in-carcerarsi dentro i margini di frattura, causando diplopia nel guardare in alto. f. capillare, frattura che appare al radiogramma come una sottile li-nea simil-aerea senza separazione dei segmenti ossei; a volte osservata nelle fratture del cranio. f. chiusa, frattura che non produce una ferita aperta sulla cute; cf. frattura esposta. f. comminu-ta, quella in cui il midollo è frantumato o schiac-ciato. f. completa, che coinvolge l’intera sezione traversa dell’osso. f. con fissurazione, frattura che si estende dalla superficie verso l’interno di un osso lungo senza attraversarlo. f. da avulsio-ne, separazione di un piccolo frammento di osso sull’attaccamento del legamento al tendine. f. da compressione assiale, frattura di una vertebra da eccessiva forza verticale, così che parti di essa si spostano in senso orizzontale. f. da insuffi-cienza, frattura da stress che si verifica durante il normale sforzo su di un osso di densità anormal-mente diminuita. f. da scoppio, frattura da com-pressione assiale. f. da strappamento, separazio-ne di un piccolo frammento di corteccia ossea nel sito di inserzione di un legamento o tendine. f. da stress, frattura causata da insoliti o ripetuti stress su un osso. f. del pilone tibiale, frattura com-minuta della superficie articolare inferiore della tibia e del malleolo, causata dalla compressione assiale dell’articolazione della caviglia. f. dell’im-piccato, frattura attraverso i peduncoli dell’epi-strofeo (C2), con o senza sublussazione della seconda o terza vertebra cervicale. f. depressa, f. depressa del cranio, frattura del cranio in cui un frammento è avvallato. f. di Barton, frattura dell’estremità distale del radio all’interno dell’ar-ticolazione del polso. f. di Bennett, frattura del-la base del primo osso del metacarpo decorrente

nell’articolazione carpometacarpale, complicata da sublussazione. f. di Colles, frattura dell’estre-mità distale del radio, con il frammento distale dislocato all’indietro; se il frammento è dislocato in avanti, è una frattura di Colles inversa. f. di de Quervain, frattura dell’osso navicolare insieme a lussazione volare dell’osso semilunare. f. di Dupuytren, frattura di Pott. f. di Duverney, frattura dell’ileo immediatamente al di sotto della spina anteriore superiore. f. di Jefferson, frat-tura dell’atlante (prima vertebra cervicale). f. di Le Fort, frattura orizzontale bilaterale della ma-scella. Le fratture Le Fort sono classificate come segue frattura Le Fort I, una frattura orizzontale segmentata dei processi alveolari della mascella, in cui i denti sono abitualmente contenuti nella porzione distaccata dell’osso; frattura Le Fort II, frattura monolaterale o bilaterale della mascel-la, in cui il corpo della mascella è separato dallo scheletro facciale e la parte separata è di forma piramidale; la frattura può estendersi attraverso il corpo della mascella sotto la linea mediana del palato duro, attraverso il pavimento dell’orbita e dentro la cavità nasale; frattura Le Fort III, frattu-ra in cui l’intera mascella e uno o più ossa facciali sono completamente separate dallo scheletro craniofacciale; queste fratture sono quasi sempre accompagnate da fratture multiple delle ossa fac-ciali. f. di Monteggia, frattura nella metà pros-simale della diafisi dell’ulna, con lussazione della testa del radio. f. di Parry, frattura di Monteggia. f. di Pott, frattura della parte inferiore della fibula, con grave danno dell’articolazione distale tibiale, abitualmente con distacco di una parte del malleolo mediale o con rottura del legamen-to mediale. f. di Smith, frattura di Colles inversa. f. di Stieda, frattura del condilo interno del fe-more. f. diretta, frattura nel punto del trauma. f. esposta, frattura aperta. f. faciale trasversa, frattura Le Fort III. f. incompleta, frattura che non distrugge interamente la continuità dell’os-so. f. incuneata, frattura in cui un frammento è saldamente incuneato nell’altro. f. intrauteri-na, frattura di un osso del feto subita in utero. f. mascellare trasversa, termine a volte utiliz-zato per la frattura mascellare orizzontale (f. Le Fort I). f. non consolidata, mancata saldatura dei due corpi della fattura. f. patologica, frattura dovuta a indebolimento della struttura dell’osso per processi patologici, come neoplasie, osteo-malacia oppure osteomielite. f. piramidale della mascella, frattura Le Fort II. f. semplice, frattura chiusa. f. spiroide, frattura in cui l’osso è stato sottoposto a torsione. f. spontanea, frattura pa-tologica. f. -lussazione, frattura di un osso attiguo a un’articolazione con concomitante dislocazione di quell’articolazione. f. -subgrondazione, un ti-

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frinoderma333

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po di frattura depressa del cranio, con depressio-ne di un frammento osseo al di sotto di un altro.

frazionamento 1. in radiologia, divisione della do- se totale di radiazioni in piccole dosi somministra-te a intervalli. 2. in chimica, separazione di una sostanza in componenti come per distillazione o cri- stallizzazione. 3. in istologia isolamento delle com- ponenti di cellule viventi con centrifugazione dif- ferenziale.

frazione 1. parte di qualcosa più grande. 2. in chimica, uno dei costituenti scindibili di una so- stanza. frazionario, agg. f. di eiezione, per-centuale del volume di sangue nei ventricoli al termine della diastole, che è eiettata durante la sistole; è la gittata sistolica diviso il volume di fine diastole, espresso in percentuale. Normalmente è 65 ± 8%; valori più bassi indicano un’insufficien-za ventricolare. f. di proteine plasmatiche, pre-parazione di albumina sierica e globulina, ottenu-ta frazionando il sangue di origine plasma o siero da donatori umani sani; usato come supporto del volume ematico.

FRCP [In.] Fellow of the Royal College of Phy- sicians: membro del reale collegio dei medici.

FRCS [In.] Fellow of the Royal College of Sur- geons: membro del reale collegio dei chirurghi.

freeze-drying [In.] liofilizzazione.freeze-etching [In.] metodo usato per studiare

cellule non fissate in microscopia elettronica, in cui l’oggetto da studiare è posto in glicerolo 20% congelato a –100 °C, e poi montato su un sup-porto freddo.

freeze-fracturing [In.] metodo di prepare le cel-lule per esame al microscopio elettronico: il cam-pione di tessuto è congelato a –150 °C, inserito in una camera a vuoto e fratturato con microtomo; si costruisce una replica di carbon platino della superficie esposta, liberata dal campione sotto-stante, e quindi esaminata.

fremito vibrazione percepita con la palpazione. f. bronchiale, vibrazioni prodotte dal passag-gio di aria attraverso un bronco grande, pieno di muco. f. da frizione, frizione. f. della tos-se, percepito sulla parete toracica quando il pa-ziente tossisce. f. diastolico, percepito sopra la zona precordiale durante la diastole ventricolare nell’insufficienza aortica, avanzata. f. idatideo, percepito a volte alla percussione di una cisti idatidea. f. presistolico, quello percepito subito prima della sistole sull’apice del cuore. f. sisto-lico, percepito sopra la zona precordiale durante la sistole nella stenosi aortica nella stenosi pol-monare e nel difetto del setto interventricolare. f. tattile, fremito vocale percepito sulla parete toracica. f. vocale, fremito prodotto dal parlare percepito all’auscultazione. vibrazione percepita alla palpazione.

fren(o)- prefisso [Gr.] diaframma; mente; nervo fre- nico.

frenico diaframmatico.frenite diaframmite; infiammazione del diaframma.frenocolico relativo a o che connette il diafram-

ma e il colon.frenoepatico relativo al diaframma e al fegato.frenoplegia paralisi del diaframma.frenotropico che esercita il suo principale effetto

sulla mente.frenulo 1. struttura per trattenere. 2. piccola pli-

ca della pelle o della mucosa che limita imovi-menti di un organo o parte. f. del clitoride, pli-ca formata dall’unione delle piccole labbra con il clitoride. f. del labbro, plica mediana della mucosa che connette l’interno del labbro alla gengiva corrispondente. f. del prepuzio del pe-ne, plica sotto il pene che lo unisce al prepuzio. f. del velo midollare superiore, banda sul velo midollare dal suo attacco al collicolo inferiore. f. della lingua, plica verticale di mucosa sotto la lingua, che la collega al pavimento della bocca. f. della valvola ileocecale, plica formata dall’u-nione delle estremità della valvola ileocecale, che circonda parzialmente il lume del colon. f. delle grandi labbra, f. pudendi, unione posteriore delle piccole labbra, anteriore alla commessura posteriore.

frenuloplastica correzione chirurgica di un fre-nulo abnormente corto.

frequenza 1. numero di eventi di un processo pe-riodico nell’unità di tempo. Simbolo v. 2. in statisti-ca, il numero di eventi di una entità determinabile per unità di tempo o di popolazione. Simbolo f. f. cardiaca, numero di contrazioni dei ventricoli cardiaci nell’unità di tempo. f. del polso, il nu-mero di pulsazioni rilevato in un’arteria periferi-ca nell’unità di tempo. f. respiratoria, numero di movimenti della parete toracica nell’unità di tempo indicativi di inspirazione ed espirazione. f. urinaria, minzione a brevi intervalli senza au-mento del volume giornaliero o della gittata urina-ria, dovuta a ridotta capacità della vescica.

fresa tipo di trapano usato per praticare fori nelle ossa o analoghi materiali duri.

freudiano 1. relativo a Sigmund Freud, fondatore della psicanalisi o alle sue teorie psichiche e al metodo di psicoterapia (teoria e tecnica psicana-litica). 2. seguace o utilizzatore delle teorie e dei metodi freudiani.

friabile 1. facile da rompere, lacerare o incrinare specialmente con una lieve pressione. 2. facil-mente sgretolabile.

frigidità 1. freddezza. 2. termine antico per i di-sturbi dell’eccitazione sessuale femminile.

frinoderma ipercheratosi follicolare, probabil-mente dovuta al deficit di vitamina A o di acidi grassi essenziali.

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fritta 334

fritta materiale imperfettamente fuso, usato come base per fare il vetro e nella composizione della porcellana dentaria.

frizionare irritare la cute ad esempio sfregando due pliche cutanee opposte.

frizione massaggio che utilizza un movimento di sfregamento circolare o di avanti e indietro, usato in particolare per massaggio dei tessuti profondi.

frolement [Fr.] suono frusciante spesso sentito al- l’auscultazione nelle malattie pericardiche.

frontale 1. relativo alla fronte. 2. che indica un piano longitudinale del corpo, dividendolo in parti anteriori e posteriori.

frontalis [L.], 1. frontale. 2. prominenza frontale del muscolo occipito-frontale.

frontalmente verso la fronte o il versante frontale.fronte versante anteriore della testa al di sopra

delle sopracciglia, che si estende fino alla linea dei capelli; è di solito considerata parte del volto ma talvolta è esclusa.

frontomascellare relativo alle ossa frontale e ma- scellare.

frontotemporale relativo alle ossa frontale e tem- porale.

frottage [Fr.] frotteurismo.frotterismo parafilia in cui l’eccitamento sessuale

o l’orgasmo è raggiunto con sfregamento vero o immaginario contro un’altra persona, abitual-mente in un posto affollato con una vittima ignara.

frotteur uno che pratica frotterismo.fructosile radicale del fruttosio.fruttochinasi enzima di fegato, intestino e cor-

teccia renale che catalizza il trasferimento di un gruppo fosfato da ATP a fruttosio come tappa iniziale della sua utilizzazione. Il deficit provoca fruttosuria essenziale.

fruttofuranosio forma di fruttosio combinata e più reattiva.

fruttosemia presenza di fruttosio nel sangue, co-me nell’intolleranza ereditaria al fruttosio e nella fruttosuria essenziale.

fruttoside glicoside del fruttosio.fruttosio uno zucchero C6H12O6, presente nel

miele e in molti frutti dolci; usato come rigene-ratore liquido e nutriente.

fruttosio-16-bisfosfatasi enzima che catalizza parte del ciclo della gluconeogenesi nel fegato e nei reni; il deficit causa apnea, iperventilazione, ipoglicemia, chetosi e acidosi lattica e può essere fatale nel periodo neonatale.

fruttosuria presenza di fruttosio nelle urine. f. essenziale, patologia benigna ereditaria del metabolismo dei carboidrati causata da difetto della fruttochinasi e manifestata solo da fruttosio nel sangue e nelle urine.

FSF [In.] Fibrin-Stabilizing Factor: fattore stabiliz-zante la fibrina (fattore XIII della coagulazione).

FSH [In.] Follicle-Stimulating Hormone: ormone follicolo-stimolante.

FSH-RH [In.] Follicle-Stimulating Hormone-Re- leasing Hormone: ormone di rilascio dell’ormo-ne follicolo-stimolante.

ftaleina parte di una serie di materiali coloranti che si forma dalla condensazione dell’anidride ftalica con i fenoli.

ftiriasi pediculosi pubica.5-FU 5-fluorouracile; vedi fluorouracile.a-l-fucosidasi enzima che catalizza l’idrolisi dei

residui del fucosio da fucosidi; il deficit provoca fucosidosi.

fucosidosi malattia da accumulo lisosomiale cau-sata da deficit dell’attività enzimatica della fucosi-dasi e dall’accumulo di glicoconiugati contenenti fucosio in tutti i tessuti; è caratterizzata da pro-gressivo deterioramento psicomotorio, ritardo di crescita, epatosplenomegalia, cardiomegalia e convulsioni.

fucosio monosaccaride che si presenta come l-fu- cosio in certi oligo- e polisaccaridi e fucosidi e nella parte di carboidrati di alcuni mucopolisac-caridi e glicoproteine, inclusi gli antigeni A, B e O dei gruppi sanguigni.

fucsina uno dei numerosi coloranti rossoporpora a volte specificamente fucsina basica. f. acida, mi-scela di fucsine sulfonate; usata in numerose co-lorazioni complesse. f. basica, colorazione isto- logica, che contiene in maniera predominante pararosanilina e rosanilina.

fucsinofilia proprietà di colorarsi rapidamente con fucsina. fucsinofilo, agg.

FUDR, FUdR floxuridina.fuga 1. l’atto di diventare libero. 2. stato patologi-

co di alterata coscienza, in cui un individuo può agire e vagare come fosse cosciente, ma i cui com-portamenti non sono guidati da una personalità completa normale e non sono ricordati dopo che la fuga è terminata. f. di idee flusso quasi continuo di rapidi discorsi, che scaturiscono da argomenti diversi generalmente basati su associazioni sensate svaghi o giochi di parole ma talvolta disorganizzati e incoerenti. f. dissociativa, f. psicogena, un di-sturbo dissociativo caratterizzato da un episodio di improvviso e inatteso allontanamento da casa o dal lavoro, con amnesia per il passato e parziale o to-tale confusione sulla propria identità o assunzione di una nuova identità.. f. giunzionale atrioven-tricolare, f. nodale, uno o più battiti di sfuggita nei quali il pacemaker è il nodo atrioventricolare. f. vagale, esaurimento dei mediatori chimici neu-ronali o adattamento alla loro azione nella regola-zione della pressione arteriosa sistemica. f. ven-tricolare, insorgenza di uno o più battiti ectopici nel quale un pacemaker ventricolare diventa fun-zionante prima del pacemaker nodo seno-atriale.

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fusione335

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fugacità misura della tendenza di una sostanza a passare da una fase all’altra o da una parte di una fase a un’altra della medesima fase.

-fugale suffisso [L.] che si allontana, che fugge da, repellente.

fulminare verificarsi improvvisamente con gran-de intensità. fulminante, agg.

fumante che emette un vapore visibile.fumarasi enzima che catalizza l’interconversione

di fumarato e malato.fumarato sale dell’acido fumarico.fumigazione esposizione a fumi disinfettanti.functio [L.] funzione. f. laesa, perdita della fun-

zione; uno dei segni fondamentali dell’infiam-mazione.

fundoplicatio mobilizzazione della parte distale dell’esofago e plicatura del fondo dello stomaco sopra e intorno ad essa.

fundoscopio oftalmoscopio. fundoscopico, agg.fungicida agente che distrugge i funghi. fungi-

cida, agg.fungiforme a forma di fungo.fungino relativo a funghi.fungo categoria di organismi eucariotici etero-

trofici che vivono come saprofiti o parassiti, che include funghi, lieviti e muffe; hanno pareti cel-lulari rigide ma non hanno clorofilla. Alcuni sono commestibili e altri velenosi. Vedi anche avvelena-mento da funghi; qualsiasi microrganismo apparte-nente ai Fungi. f. dimorfico, fungo che vive come lievito o muffa secondo le condizioni ambientali. f. imperfetto, fungo di cui non si conosce lo sta-dio perfetto (sessuale). f. perfetto, fungo di cui si conosce il tipo di formazione delle spore sia ses-suata che asessuata. f.(i) veri, Eumycota.

fungoide simile a un fungo.fungoma palla fungina.funguria la presenza di funghi nelle urine.funicolare relativo a un cordone o a un funicolo.funicolo cordone; struttura cordoniforme. funi-

colare, agg. f. anteriore del midollo spinale, sostanza bianca del midollo spinale situata su en-trambi i lati tra la fessura mediana anteriore e la radice ventrale. f. laterale, 1. sostanza bianca del midollo spinale situata su ciascun lato tra le radici dorsali e ventrali. 2. continuazione nel midollo allungato di tutte le fibre del funicolo laterale del midollo spinale a eccezione del tratto piramida-le laterale. f. posteriore del midollo spinale, sostanza bianca del midollo spinale situata su entrambi i lati tra il solco mediano posteriore e le radici dorsali. f. separans, stretta sporgenza traslucida di ependima inspessito sulla parete del quarto ventricolo che decorre lungo la parte inferiore del trigono del nervo vago e lo sepa-ra dall’area postrema; in quest’area la barriera emato-encefalica può essere modificata.

funiculite 1. infiammazione del funicolo sperma-tico. 2. infiammazione di quella parte di radice di nervo spinale, radice situata nel canale inter-vertebrale.

funiculoepididimite infiammazione del funico-lo spermatico e dell’epididimo.

funiforme simile a una fune o a una corda.funzionale 1. relativo a una funzione. 2. che inte-

ressa la funzione ma non la struttura.funzione 1. attività fisiologica speciale normale o

propria di un organo o una parte 2. in matema-tica, una regola che assegna a ciascun membro di un insieme (il dominio) un valore in un altro insieme (il range).

FUO [In.] Fever of Unknown Origin: febbre di origine ignota.

furanosio uno zucchero che contiene la struttura dell’anello del furano a quattro atomi di carbo-nio; è una forma ciclica che i chetosi e gli aldosi possono assumere in soluzione.

furazolidone antibatterico e antiprotozoario effi-cace contro molti microrganismi enterici Gram-negativi; utilizzato nel trattamento di diarrea ed enterite.

furcula come una forcella, biforcato.furfuraceo fine e slegato; detto di scaglie simili a

crusca o forfora.furfurale composto aromatico dalla distillazione

di crusca, segatura, ecc., che irrita le mucose e causa fotosensibilizzazione e cefalee.

furor furia; rabbia. f. epilepticus, attacco di inten-sa collera che si verifica nell’epilessia.

furosemide diuretico dell’ansa utilizzato nel trat-tamento di edema e ipertensione.

furto diversione, come del flusso ematico di qual-cosa dal suo normale decorso come nelle arte-riopatie ostruttive. f. dell’arteria succlavia, nella patologia ostruttiva dell’arteria succlavia, una in-versione del flusso ematico nell’arteria vertebrale ipsilaterale dall’arteria basilare alla succlavia a valle della stenosi.

fuscina pigmento marrone dell’epitelio retinico.fusibile che può essere liquefatto.fusiforme a forma di fuso; assottigliato alle due

estremità.fusione 1. l’atto o il processo di liquefare. 2. unio-

ne o coerenza di parti o corpi adiacenti. 3. coor- dinazione di immagini separate dello stesso og- getto nei due occhi in una sola. 4. creazione ope-ratoria di un’anchilosi o artrosi vedi artrodesi. f. diafiso-epifisaria, stabilire operatoriamente la congiunzione ossea tra epifisi e diafisi di un osso. f. intersomatica anteriore, fusione vertebrale in regione lombare con approccio retroperitoneale, con fissazione tramite innesti ossei sulle superfici anteriore e laterale. f. vertebrale, fissazione ope-

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fuso 336

ratoria o anchilosi di due o più vertebre, spesso con discectomia o laminectomia.

fuso 1. spillo assottigliato a entrambe le estremità. 2. la figura fusiforme che si presenta durante la metafase della divisione cellulare, composta di microtubuli che si irradiano dai centrioli e che connettono i cromosomi ai loro centromeri. 3. tipo di onda cerebrale che si presenta nell’elet-troencefalogramma in gruppi con una frequenza di circa 14 per secondo generalmente mentre il paziente è addormentato. 4. fuso muscolare. f. di Krukenberg, un’opacità fusiforme, ros-sobrunastra della cornea. f. mitotico, fuso (2). f. muscolare, una terminazione fusiforme di-sposta in parallelo tra le fibre muscolari sche-letriche e che agisce da meccanocettore, che è il recettore degli impulsi responsabile del riflesso di stiramento. f. nucleare, fuso (2). f. tendineo, organo tendineo del Golgi.

Fusobacteria 1. phylum di batteri Gram-nega- tivi anaerobi non sporigeni e bastoncellari. 2. unica classe di questo phylum.

Fusobacteriaceae famiglia di batteri Gram-ne- gativi bastoncellari dell’ordine Fusobacteriales.

Fusobacteriales ordine di batteri della classe Fusobacteria.

Fusobacterium genere di batteri anaerobi Gram-negativi, della famiglia delle Fusobacteriaceae, com- prendente cellule sottili con estremità affusola-te normalmente presenti nelle cavità corporee. Alcune specie sono patogene e causano infezioni purulente o gangrenose.

fusobatterio 1. batterio bastoncellare in cui la cel- lula è più spessa al centro e si assottiglia alle estre-mità. 2. microrganismo del genere Fusobacterium.

fusocellulare che ha cellule a forma di fuso.fusomotorio fibre d’innervazione intrafusale del

fuso muscolare; detto delle fibre dei nervi motori di motoneuroni gamma.

fusospirillosi gengivite ulcerativa necrotizzante.fusospirochetosi infezione da fusobatteri e spi-

rochete come nella gengivite ulcerativa necrotiz- zante.

fusospirochetosico relativo a o causato da fu-sobatteri e spirochete.

FVC [In.] Forced Vital Capacity: capacità vitale for- zata.

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