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***************************************************************************************** Festa dell’Oratorio 2012 Carissimi, con la fiaccolata da Colle Don Bosco, abbiamo acceso con la luce della Fede il nuovo Anno Oratoriano. La comunità cristiana sa di avere a disposizione nell’Oratorio un’opportunità preziosa, in cui dire ai più piccoli e ai giovani la parola capace di diventare “progetto di vita”. L’Oratorio, infatti, è il luogo del primo incontro, è il braccio teso verso la gioventù, la mano aperta all’accoglienza, che invita ad entrare da figli nella famiglia dei figli di Dio. L’Oratorio è il luogo privilegiato dell’incontro della Chiesa con il mondo giovanile. E’ una rete di persone, di attività e di luoghi adeguati, dove la Comunità cristiana fa la propria proposta educativa ai giovani. Nell’Oratorio è possibile fare esperienza di aggregazione, scoprire e sviluppare valori umani, spirituali, sociali, culturali, che preparano i giovani ad inserirsi responsabilmente nella società, nella politica, nella realtà in cui sono chiamati a vivere. L’Oratorio può dare ai giovani e a tutti almeno tre dimensioni fondamentali (e certamente sono molto di più): colore, calore, valori. - COLORE: l’Oratorio è il luogo della festa, della gioia e del divertimento. E’ il luogo dell’incontro, della fantasia, della musica, dello sport, dell’amicizia … Il nostro paese ha bisogno del colore, del sorriso che dia vita nuova, accoglienza e allegria. - CALORE: il territorio in cui vive l’Oratorio può ricevere il calore delle relazioni vere, sincere, profonde. E’ il luogo dell’amicizia con il Signore che riscalda veramente il cuore e l’amicizia con gli altri; è il luogo in cui si può essere semplicemente sé stessi per essere amati, non importa se si è i primi della classe o gli ultimi, non importa se si è ricchi o poveri, neppure se si hanno particolari abilità o meno. “Sai fischiare?” chiese don Bosco a un ragazzo (Bartolomeo Garelli) … quello era sufficiente! - VALORI: ed è il luogo in cui i valori della verità, della giustizia, della solidarietà, della gratuità, dell’onestà … si imparano respirandoli nell’ambiente. Il territorio può ricevere dall’Oratorio una grande testimonianza di valori umani vissuti autenticamente, senza bisogno di prediche o di leggi fatte apposta. Siamo coscienti che tutti ci guardano! Siamo coscienti soprattutto che il Signore ci mette sulle spalle una grande responsabilità. E noi tutti insieme la porteremo con gioia perché la luce della fede risplenda nel buio del nostro paese. Buon cammino a tutti con Gesù e con Maria pellegrina di luce e di fede. Il messaggio dell’Arcivescovo Angelo Scola LA BUONA PAROLA PARROCCHIA S. LORENZO M. tel. 02/96320110 Radio parrocchiale 88,700 MHz parrocchialazzate.it Anno XVIII – n° 5 – 25 Settembre 2012

23 settembre 2012 - Buona Parola

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Page 1: 23 settembre 2012 - Buona Parola

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Festa dell’Oratorio 2012

Carissimi,

con la fiaccolata da Colle Don Bosco, abbiamo acceso con la luce della Fede il nuovo Anno

Oratoriano.

La comunità cristiana sa di avere a disposizione nell’Oratorio un’opportunità preziosa, in cui dire ai più

piccoli e ai giovani la parola capace di diventare “progetto di vita”.

L’Oratorio, infatti, è il luogo del primo incontro, è il braccio teso verso la

gioventù, la mano aperta all’accoglienza, che invita ad entrare da figli nella famiglia

dei figli di Dio.

L’Oratorio è il luogo privilegiato dell’incontro della Chiesa con il mondo

giovanile. E’ una rete di persone, di attività e di luoghi adeguati, dove la Comunità

cristiana fa la propria proposta educativa ai giovani.

Nell’Oratorio è possibile fare esperienza di aggregazione, scoprire e sviluppare

valori umani, spirituali, sociali, culturali, che preparano i giovani ad inserirsi

responsabilmente nella società, nella politica, nella realtà in cui sono chiamati a vivere.

L’Oratorio può dare ai giovani e a tutti almeno tre dimensioni fondamentali (e certamente sono molto di

più): colore, calore, valori.

- COLORE: l’Oratorio è il luogo della festa, della gioia e del divertimento. E’ il luogo dell’incontro, della

fantasia, della musica, dello sport, dell’amicizia …

Il nostro paese ha bisogno del colore, del sorriso che dia vita nuova, accoglienza e allegria.

- CALORE: il territorio in cui vive l’Oratorio può ricevere il calore delle relazioni vere, sincere, profonde.

E’ il luogo dell’amicizia con il Signore che riscalda veramente il cuore e l’amicizia con gli altri; è il luogo

in cui si può essere semplicemente sé stessi per essere amati, non importa se si è i primi della classe o gli

ultimi, non importa se si è ricchi o poveri, neppure se si hanno particolari abilità o meno. “Sai fischiare?”

chiese don Bosco a un ragazzo (Bartolomeo Garelli) … quello era sufficiente!

- VALORI: ed è il luogo in cui i valori della verità, della giustizia, della solidarietà, della gratuità,

dell’onestà … si imparano respirandoli nell’ambiente. Il territorio può ricevere dall’Oratorio una grande

testimonianza di valori umani vissuti autenticamente, senza bisogno di prediche o di leggi fatte apposta.

Siamo coscienti che tutti ci guardano! Siamo coscienti soprattutto che il Signore ci mette sulle spalle una

grande responsabilità. E noi tutti insieme la porteremo con gioia perché la luce della fede risplenda nel buio

del nostro paese.

Buon cammino a tutti con Gesù e con Maria pellegrina di luce e di fede.

Il messaggio dell’Arcivescovo Angelo Scola

LA BUONA PAROLA

PARROCCHIA S. LORENZO M. tel. 02/96320110

Radio parrocchiale 88,700 MHz

parrocchialazzate.it

Anno XVIII – n° 5 – 25 Settembre 2012

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“INSIEME PER UNA VITA PIENA”

Carissimi, tutti noi abbiamo ancora gli occhi ed il cuore pieni della gioia dell’incontro con il Papa

allo Stadio di San Siro. E’ stata veramente una grande festa in cui il Santo Padre ha voluto

condividere il nostro cammino e confermarci nella Fede.

In quell’occasione egli ha detto parole importanti, che faccio mie e vi rilancio:

« Cari amici, voi siete fortunati perché nelle vostre parrocchie ci sono gli Oratori, un grande dono

della Diocesi di Milano. L’Oratorio, come dice la parola, è un luogo dove si prega, ma anche dove si

sta insieme nella gioia della fede, si fa catechesi, si gioca, si organizzano attività di servizio e di altro

genere, si impara a vivere, direi. Siate frequentatori assidui del vostro Oratorio, per maturare

sempre più nella conoscenza e nella sequela del Signore».

Così il Papa incoraggia ogni nostro Oratorio a diventare sempre più una « porta della fede », un

luogo e un’esperienza capace di introdurre in una vita piena.

L’Oratorio è chiamato ad essere un luogo educativo privilegiato per scoprire la bellezza della fede e

la sua convenienza per la vita concreta, fin dai primi anni della nostra vita. Perché questo possa

accadere è necessario curare e guidare sempre di più la vita e l’opera degli educatori nei nostri

Oratori. Essi sono anzitutto collaboratori della grazia di Dio e proprio per questo sono chiamati a

vivere in prima persona il dono della fede nella comunità.

Per tanti ragazzi l’Oratorio costituisce ben più di una porta, arrivando a

diventare una vera e propria « casa della fede ». In esso, infatti, si impara

a credere condividendo la fede con gli altri e dandole concretezza.

Sappiamo bene che nessuno crede da solo: si crede tutti insieme, come

Chiesa del Signore, e insieme si cammina. Gli adulti e i giovani aiuteranno

i ragazzi a crescere nella fede; i ragazzi aiuteranno gli adulti e i giovani a

mantenere viva la freschezza della loro fede.

All’inizio di questo nuovo anno vorrei rivolgere a tutti l’invito ad osare il « salto della fede », con

serenità e serietà. Chi crede si affida e lo fa sulla base della presenza viva di Gesù Risorto in mezzo a

noi: Egli è sempre fedele. Di cuore invoco su tutti voi che in vario modo vivete l’esperienza

dell’oratorio la benedizione del Signore.

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PROGRAMMA DELLA SETTIMANA

- Domenica 23 Settembre: IV dopo il Martirio di San Giovanni il Precursore

“IO SONO IL PANE DISCESO DAL CIELO. ” (Gv 6,41-51)

ORE 7,30 ORE 9,30 ORE 10,45 ORE 16,00

S. Messa (Tarcisio, genitori e figli) S. Messa (Lucini Enrico e Giovanna – Monti Marco e Gianna) S. Messa (per la Comunità) INAUGURAZIONE DEL “PALASANLUIGI” CON LA PRESENZA DEL VICARIO EPISCOPALE MONS. GIAMPAOLO CITTERIO E CELEBRAZIONE DEL “MANDATO” A CATECHISTI, EDUCATORI, ANIMATORI, ALLENATORI -

ORE 18,00 S. Messa (Lucini Giancarlo, Basilico Angela)

- Lunedì 24 Settembre: S.Tecla, vergine e martire (Lc 18,28-30 )

ORE 8,15 ORE 18,00 ORE 21,00

Lodi - S. Messa (Mons. Osvaldo, padre Teresio Raiteri, Adele, padre Gerardo) Vesperi – S. Messa (Farella Vincenza, Santomauro Francesco, genitori, fratelli e familiari – Calanducci Antonio e Crocifissa) Prove della Corale San Lorenzo presso l’Oratorio Maschile

- Martedì 25 Settembre: S. Anatalo e tutti i Santi Vescovi milanesi (Mt 7, 24-27 )

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ORE 8,15 ORE 18,00 ORE 21,00

Lodi - S. Messa (Sbaruffati Pietro) Vesperi – S. Messa (vivi e defunti famiglie Balzarotti e Banfi – Giudici Angela e Lucini Ambrogio) RIUNIONE DEL CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE PRESSO IL SALONE DON ANTONIO GALLI

- Mercoledì 26 Settembre: Ss. Cosma e Damiano, martiri (Lc 19,11-27 )

ORE 8,15 ORE 18,00

Lodi - S. Messa (Re Carlo, Cattaneo Assunta e familiari) Vesperi – S. Messa (Re Erminio)

- Giovedì 27 Settembre: S. Vincenzo de’ Paoli, sacerdote (Lc 19,37-40 )

ORE 8,15 ORE 18,00

Lodi – S. Messa (famiglia Piersanti – Marchetti e Consonni Domenica) Vesperi – S. Messa (famiglia Monti)

- Venerdì 28 Settembre: Beato Luigi Monza, sacerdote (Lc 20, 1-8 )

ORE 8,15 ORE 18,00 ORE 20,30

Lodi – S. Messa (Pizzi Leonardo e Maria – Monti Riccardo e Maria) Vesperi – S. Messa (famiglia Baldelli e famiglia Monti Luigi) RIUNIONE DEL GRUPPO MISSIONARIO PARROCCHIALE

Dalle ore 17,30 alle 18,30 è aperto il Centro di Ascolto Caritas presso l’Oratorio Femminile

- Sabato 29 Settembre: Ss. Michele, Gabriele, Raffaele, arcangeli (Gv 1,47-51 )

ORE 10,30 ORE 17,30

Matrimonio di Palamara Francesca e Masia Antonio Preghiera del Rosario

ORE 18,00 S. Messa (Re Aldo e Giuditta – Pranu Carla – Zii delle famiglie Cogliati e Bon – Franchi Antonio)

Oggi la Caritas parrocchiale dalle ore 9,30 alle 12,00 e dalle 15,30 alle 18,00 – presso la Casa Volta - effettua la raccolta mensile di generi alimentari; in particolare “la credenza della Provvidenza” è sprovvista di olio e zucchero). Per quanto ci è possibile non lasciamo mancare un aiuto fraterno alle famiglie in difficoltà. Grazie!

MEMORANDUM

“2° giro per le opere parrocchiali” In settimana gli incaricati consegneranno alle famiglie la busta del “2° giro” che ritireranno domenica 30 settembre. (Le responsabili della distribuzione, come di consueto, troveranno le buste in fondo alla chiesa; grazie!)

Pellegrinaggio parrocchiale al Santuario di Caravaggio Giovedì 11 Ottobre è in programma il pellegrinaggio a Caravaggio: partenza alle ore 13,00 da via Monte Rosa. Le iscrizioni si ricevono presso la segreteria parrocchiale.

♥ Vuoi regalare una panca alla tua chiesa in memoria dei tuoi cari Defunti o a ricordo della tua famiglia?

Rivolgiti in segreteria parrocchiale.

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RIPRENDONO GLI INCONTRI PER LE FAMIGLIE Dopo la bella esperienza dell’Incontro Mondiale delle Famiglie, riprendiamo gli incontri per le

famiglie iniziati lo scorso anno.

Invitiamo tutte le famiglie che già hanno partecipato agli incontri, a coinvolgere in questo

cammino altre famiglie amiche. Ci troviamo:

domenica 30 settembre all’Oratorio Maschile alle ore 16,30.

Sarà bello ritrovarsi e scambiarci le emozioni dell’estate. Ci sarà come sempre un servizio baby sitter organizzato

dalle ragazze dell’Oratorio. A conclusione dell’incontro sarà offerto un aperitivo.

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Incontro Mondiale delle Famiglie 2012 Le parole da salvare: “CASA” (4)

«Casa» è un’altra parola da custodire come eredità di Family 2012. Una casa le cui fondamenta sono rappresentate dalla coppia, le pareti dai figli e dove ciò che, come il cemento, «tiene insieme» tutto – vita quotidiana, affetti, fatica, riposo… - è la fede nel Signore. La casa, ovviamente, è ben più dello spazio fisico, peraltro essenziale: senza una casa decente, senza intimità e sicurezza, infatti, che famiglia si dà? La casa di cui parliamo qui è lo spazio che custodisce «l’intima comunione di vita e di amore …, la prima e

vitale cellula della società», come il Concilio Vaticano II definisce la famiglia. Uno spazio, insomma, concreto e simbolico al tempo stesso. Ebbene, la casa – come edificio, come luogo che dà tetto, riparo, accoglienza alla famiglia – è qualcosa che talora diamo per scontato. Come se tutti l’avessero. Al contrario, quando improvvisamente viene a mancare, della casa si avverte una profondissima nostalgia. Proprio durante i giorni dell’Incontro Mondiale delle Famiglie, la Chiesa – e il Papa in primis – manifestò la sua vicinanza a quanti erano stati colpiti dal terremoto. Durante la veglia in Duomo, toccò a monsignor Roberto Busti, vescovo di Mantova (una delle città colpite dal sisma) dar voce al profondo senso di spaesamento che investe chi si vede privato di colpo di un bene prezioso come la casa. «La suggestiva immagine degli elementi costitutivi della casa-abitazione, usata per descrivere la realtà della famiglia – disse in quell’occasione monsignor Busti – qui in un battibaleno si è storpiata fino a diventare un pericolo mortale da quale fuggire. Non puoi più rientrare per rimanerci, pranzare o cenare, dormire o risvegliarti al mattino. Puoi ritornarci un momento, se proprio indispensabile, per raccattare il necessario e fuori di corsa, in un luogo non tuo, forzatamente privo di intimità». Casa come focolare, luogo di intimità, ma non chiuso all’esterno, bensì come porta aperta sui bisogni dell’altro. Già, perché la casa è, per definizione, espressione di un rapporto. «La “casa” in molte lingue non è soltanto l’edificio di mattoni, di pietra e di cemento o la capanna o la tenda in cui si dimora, ma è anche chi vi abita, è il “casato” fatto di persone vive e di generazioni».

Lettera alla signora Giuseppina, che viene a Messa tutti i giorni

Cara Signora Giuseppina,

capisco che in casa Lei sia sempre sola e che due chiacchiere con

un’amica facciano sempre bene. Capisco che può essere urgente comunicare alla Sua amica che

Suo nipote partirà per l’America perché è tanto intelligente che in Italia non può imparare più

niente. Capisco che stando vicino all’altare della Madonna Lei può avere l’impressione di non

disturbare nessuno. Capisco anche che il suo argomento («cosa vuole, reverendo, siamo donne!»)

sia incontrovertibile. Ma non le sembra un po’ eccessivo chiacchierare durante tutta la Messa?

Non si tratta solo di non disturbare, anche se Lei sa bene che nel silenzio anche il bisbiglio dà

fastidio. Non si tratta solo di un po’ di disciplina e di un po’ di buona educazione, anche se non è

obbligatorio essere maleducati.

Quello che io mi domando è se in tutto il tempo che Lei trascorre in Chiesa, ci sia un momento in cui

si lascia commuovere, consolare, istruire dalla presenza di Dio e della celebrazione dei santi

misteri. Mi perdonerà l’insinuazione, ma talora mi viene il sospetto che la categoria dei

«praticanti non credenti» esista davvero e sono quei tali che ci sono sempre, ma non si convertono

mai. La parola del Signore stenta a raggiungerli in profondità, perché parlano sempre loro; i

loro sentimenti non si conformano a quelli di Gesù, perché il rumore e la distrazione abitano fin

dentro la loro intimità più profonda. Sarò contento, però, di essere smentito.

Intanto, La saluto con tutto l’affetto di cui sono capace. da « L’epistolario del Mario »