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TEATRO - CINEMA - MUSICA - SAPERI - SAPORI 2013 ODISSEA NELLA CULTURA COMITATO ARTISTICO SIMONA BANCHI, VALTER CASINI, ROBERTO KOCH, NERI MARCORÈ, NICOLA PIOVANI, CHARLIE RAPINO, VALERIO TERENZIO, ALESSANDRO TIBERIO

2013 ODISSEA NELLA CULTURA - Roma Capitale · 2012-12-17 · Al suo terzo anno di attività il Teatro Ambra alla Garbatella amplia la propria linea editoriale e si candida a diventare

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Page 1: 2013 ODISSEA NELLA CULTURA - Roma Capitale · 2012-12-17 · Al suo terzo anno di attività il Teatro Ambra alla Garbatella amplia la propria linea editoriale e si candida a diventare

TEATRO - CINEMA - MUSICA - SAPERI - SAPORI

2013 ODISSEA NELLA CULTURA

Comitato artistiCo

Simona Banchi, Valter caSini, roBerto Koch,neri marcorè, nicola PioVani,

charlie raPino, Valerio terenzio, aleSSandro tiBerio

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DUEMILATREDICI ODISSEA NELLA CULTURA

Al suo terzo anno di attività il Teatro Ambra alla Garbatella amplia la propria linea editoriale e si candida a diventare il primo meltin’ pot dell’immaginario.

Ristrutturato in tre aree, lo Stage, Saperi e Sapori e il Cortile, farà convivere Teatro, Musica dal vivo, Rassegne Cinematografiche e Parole dal palcoscenico nello Stage, la Galleria Fotografica, la Libreria specializzata in teatro, cinema, musica e fotografia, le scuole di Teatro e Fotografia, lo Studio per set fotografici e televisivi, la Garbata Ostella con enoteca e dispensa.

Dagli anni Venti la Garbatella è il Quartiere delle mille anime e un’identità unica, in cui arte e cultura si fondono in una dimensione tesa tra passato e futuro, di cui il Teatro di Piazza Giovanni da Triora è sempre stato il fulcro.

Una lunga stagione in cui l’Arte è protagonista in molteplici forme, a partire da quella teatrale, che ad aprile farà posto alla musica live, per poi lasciare il passo, a giugno e luglio, alle rassegne cinematografiche e alle iniziative del Cortile.

Un Comitato Artistico mischiato anch’esso, composto da Simona Banchi, Valter Casini, Roberto Koch, Neri Marcorè, Nicola Piovani, Charlie Rapino, Valerio Terenzio e Alessandro Tiberio.

Importanti anche le collaborazioni stabili con le Proud Galleries di Londra e New York, l’Agenzia Contrasto, le Samuel French Theatre Bookshop, le Librerie Arion, Artemedios e altre ancora in via di definizione.

Tutto quello che pensiamo sia cultura è Cultura, ci ha insegnato Giuseppe Pontiggia.

E come le sabbie mobili la linea editoriale del Teatro Ambra alla Garbatella penserà che anche i tombini siano cultura e saranno cultura.

L’unica eccezione che faremo allo sguardo sarà non dimenticare mai, e mettere sempre in primo piano, il Quartiere, e promuovere l’indipendenza della Garbatella!

[Simona Banchi, Valter Casini e Valerio Terenzio]

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Saperi e Sapori è l’area fisiconcettuale che, assieme all’area Teatro-Gallery, compone quel territorio, progetto, meltin’ pot che è il Teatro Ambra alla Garbatella.

Dentro SeS convivono e si contaminano una Saporeria, una bottega dove fare la spesa di eccellenze alimentari, ori, incensi e mirre, e un bookshop specializzato in Teatro, Cinema, Musica e Fotografia.

Nella Saporeria l’anima viene appagata dalle scelte, e quindi selezioni, dei prodotti gastronomici italiani, dalle proposte del Tea Guru, dalle creazioni dello chef gastronomo e da quelle dello chef pasticcere, illuminate dai vini più intelligenti d’Italia.

Tutto ciò è spalmato su una superficie un tempo probabilmente dedicata al culto e alla preghiera nella quale merita una particolare attenzione una abside in perfetto stato di conservazione, che abbiamo voluto dedicare a quell’impasto magico di umore e luce che è il vino.

Nella parte nord di SeS abbiamo realizzato l’Ambra Studio, uno spazio metàfisico e metàimmaginario progettato per essere un set televisivo, un set fotografico, un club per gli show case, un sala per conferenze stampa, il posto ideale dove presentare libri, musica, dvd o fare proiezioni riservatissime di prodotti audiovisivi.

SeS ama l’aria aperta e quindi si estende nel magico cortile al centro della Garbatella, dove è possibile leggere, bere, mangiare, parlare, stare zitti, pensare, non pensare, credere, immaginare, aver fede, conoscere gente che ama quello che ami tu, decidere quale delle foto che hai ammirato nella photo gallery vuoi acquistare, guardare con attenzione i prodotti che hai comprato nella bottega, gustare il caffè artigianale fatto da maestri caffettieri, drogarti con un tartufo al cioccolato arrivato il giorno stesso da Pizzo Calabro, e respirare il terapeutico “Garbatella State of Mind” al sapore del profumo Ambra Eau de Garbatella.

Saperi e Sapori, sposando il Teatro-Gallery, danno vita al primo Culture Club d’Italia.

Saperi e Sapori, B come Ambra.

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NUOVA STAGIONE 2012 \ 2013TEATRALESTAGIONE 2012\2013

ottobreGARBATELLAViAGGio nELLA RomA di PiER PAoLo PAsoLinidi e con Julia Borretti e Titta Ceccano musiche in scena Roberto Caetaniregia di Julia Borretti

ottobresERATA PER RiCoRdARE sTEFAno CUCCHiAssociazione Federico Aldrovandiin collaborazione con Associazione a Buon Diritto Amnesty Italia

ottobreiTALoPosiTiVoÈ FACiLE smETTERE di EssERE iTALiAni sE sAi ComE FARLodi Saverio Raimondo con Francesco Lanciaregia di Saverio Raimondo

novembreLE mEmoRiE di Un imPREsARiooVVERoin PRinCiPio ERA iL TEATRodue tempi di Marcello e Marco Molfesecon Carlo Molfese, Antonio Coppola, Loredana Castrovilli, Maria Giordanoregia di Marco Simeoli

novembreA mEmoRiA dELLA GUERRAcon Massimo Wertmüller e Anna Ferruzzomusiche originali dal vivo di Domenico Ascione

novembreALLA FinE LUi mUoREdi Daniele Prato con Luca Angelettiregia di Daniele Prato

novembre \ 2 diCembreTHE sToRY oF FiLmun film di Mark Cousins

diCembreBELLA TUTTA! i miEi GRAssi GioRni FELiCidi e con Elena Guerrini regia di Andrea Virgilio Franceschi

diCembreLA CiTTÀ di PLAsTiCAcon Claudia Campagnolaregia di Norma Martelli

gennaioREnTdi Enrico Maria Lamanna

16\21

23\28

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13\25

4\16

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8\13

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gennaioTi VUoi mETTERE Con mE?L’AmoRE AL TEmPo dELLE mELEdi Michela Andreozzi, Paola Tiziana Cruciani e Giorgio Scarsellicon Michela Andreozziregia di Paola Tiziana Cruciani

gennaioHATE mAiLdi Bill Corbett e Kira Obolenskycon Mauro Parrinello e Elisabetta Fischer traduzione Kiara Pipinoregia di Mauro Parrinello

gennaio \ 10 febbraioBUon ComPLEAnnocon Rosalia Porcaroregia di Enrico Maria Lamanna

febbraioinGHioTTiTo!(PRodoTTo PiACEVoLmEnTE diGERiBiLE)di Stefano Fabrizi e Marco Capretticon Marco Caprettiregia di Stefano Fabrizi

febbraio \ 3 marzoHAmmAmETdi Massimiliano Perrotta con Roberto Pensa e Benedetto Cantarelladanze ideate ed eseguite da Barbara De Blasio musiche originali Emanuele Senzacqua mezzosoprano Simona Braidaregia di Massimiliano Perrotta

marzoin nomE dELLA mAdREdi Erri de Lucacon Massimo Wertmüller e Anna Ferruzzomusiche originali dal vivo di Domenico Ascione

marzoiL BAmBino Con GLi sTiVALi VERdidi e con Ugo De Vita

marzonEL nomE dEL PAdRE(sToRiA di Un FiGLio di…)di Marco Morandi e Toni Fornari con Marco Morandivoce e chitarra Marco Morandi, tastiere Giorgio Amendolara, basso Menotti Minervini,batteria Daniele Formicaregia di Augusto Fornari

aprile \ 5 maggioAnnA CAPPELLi,Uno sTUdiodi Annibale Ruccello con Maria Paiatoregia di Pierpaolo Sepe

15\20

22\27

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5\10

15\17

19\24

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oRARi dEGLi sPETTACoLi

dal martedì al sabato ore 21:00domenica ore 17:00

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Compagnia Matutateatropresenta

GARBATELLAViAGGio nELLA RomA di PiER PAoLo PAsoLini

di e con Julia Borretti e Titta Ceccano musiche in scena Roberto Caetaniregia di Julia Borretti

La storia d’amore tra Irene e Tommaso nella Roma degli anni Cinquanta, la lingua sperimentale di Pasolini, le canzoni romane di una volta. Un concerto per voci recitanti e chitarra, un lavoro che guarda al nuovo teatro di narrazione. Garbatella ci è nato tra le mani, quasi per caso. È nato dall’incontro con Una Vita Violenta, il secondo romanzo di Pier Paolo Pasolini. La storia d’amore tra Tommaso e Irene nella Roma degli anni Cinquanta ci ha fatto scoprire un Pasolini semplice e non cerebrale, profondamente umano. I due giovani s’incontrano fortuitamente, si conoscono, si danno appuntamento e a fare loro da sfondo è la Roma della ricostruzione, la Roma in bianco e nero, popolata da bambini vocianti nei cortili e da ragazzi coi pantaloni all’americana che riempiono le sale fumose del cinematografo. Ed è proprio il cinema il testimone del loro amore, al cinema si consumano i momenti più significativi della loro storia, là dove Pasolini crea un corto circuito tra il comico e il tragico.

La Compagnia Matutateatro nasce dall’incontro tra Titta Ceccano e Julia Borretti, teatranti provenienti da esperienze diverse che si trovano attorno a un progetto di teatro creativo che vede sempre l’attore al centro della creazione.

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ottobre

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sERATA PER RiCoRdARE sTEFAno CUCCHiAssociazione Federico Aldrovandi

in collaborazione con Associazione a Buon Diritto

Amnesty Italia

Un evento con ospiti e proiezioni per ricordare Stefano Cucchi nel terzo anniversario della sua tragica e inaccettabile scomparsa. I suoi familiari - Ilaria, Rita e Giovanni Cucchi - invitano a partecipare con la forte convinzione che la giustizia per Stefano potrà essere veicolata soltanto dalla comune coscienza e conoscenza dei fatti. Anche nelle aule dei tribunali.

Alla storia di Stefano si unirà la storia di altre, troppe, “vittime dell’ingiustizia”: quella di Giuseppe Uva, Federico Aldrovandi e Michele Ferulli, i cui familiari si sono uniti in Associazione con l’obiettivo di difendere tutte le vittime della legge dell’omertà e di colmare il tragico vuoto legale che allontana in modo ingiustificabile quanto incivile le vite dalla giustizia di Stato.

È possibile accertare e combattere l’illegalità quando è commessa dai rappresentanti delle istituzioni?

inGREsso GRATUiTo Fino A EsAURimEnTo PosTi

ottobre

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iTALoPosiTiVoÈ FACiLE smETTERE di EssERE iTALiAni sE sAi ComE FARLo

di Saverio Raimondo e Francesco Lanciacon Saverio Raimondo regia di Saverio Raimondo

Saverio Raimondo è un nostro ex connazionale. È stato un anno in Svizzera, al Centro Carla Bruni per il recupero degli italiani; ora è tornato in Italia per raccontarci la sua storia, ma soprattutto per aiutarci a smettere. Saverio Raimondo illustrerà le cause dei mali dell’Italia e i suoi rimedi. Stereotipi, statistiche, dimostrazioni, vilipendio alla nazione e sanitari si mescolano in un crescendo delirante sempre più logico e convincente. Un monologo salvifico e necessario, un messaggio alla nazione definitivo. Il più spettacolare reato d’opinione della storia d’Italia.

Saverio si è formato al DAMS ed è stato scoperto nel 2002 da Serena Dandini, che lo ha inserito nella squadra di autori di La fattoria dei comici all’Ambra Jovinelli e di BRA – braccia rubate all’agricoltura in RAI. Dopo alcune esperienze in piccole emittenti universitarie, una commedia a teatro e una rubrica radiofonica su Radio Capital, nel 2007 approda a NessunoTV, dove conduce un suo talk show satirico, RaimondoVisione. L’anno dopo porta la trasmissione su RedTV, la “TV di D’Alema”. Recentemente ha partecipato ai programmi Stiamo Tutti Bene (Rai Due) e Un due tre stella (La7).

ottobre

23\28

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La Compagnia del Capannonepresenta

Carlo Molfese che racconta

LE mEmoRiE di Un imPREsARiooVVERo

in PRinCiPio ERA iL TEATRo

due tempi di Marcello e Marco Molfese da un’idea di Mario Moretti e Carlo Molfesecon Carlo Molfese, Antonio Coppola, Loredana Castrovilli, Maria Giordano e Emanuele Pedini

musiche di Nino Rota, Fiorenzo Carpi, Antonio Sinagraimpianto scenico Toni Sarnataro elaborazioni musicali Mariano Perrella

coreografie Alessandra Puglielliregia di Marco Simeoli

Molfese racconta la sua storia. Questo napoletano doc rappresenta in realtà un pezzo importante della storia recente del teatro a Roma. Fu lui che nel lontano 1976 creò il primo vero Teatro Tenda a piazza Mancini, s’inventò, insomma, il primo palcoscenico popolare non fatto di mattoni, non chiuso in un palazzo, senza velluti, senza poltrone rosse. L’idea di un teatro “mobile” e non “stabile”, potenzialmente itinerante, aperto a un pubblico non borghese. In altri termini, per quell’epoca, un’autentica rivoluzione. Un teatro non convenzionale, che però, fino al 1984, ospitò il meglio della creatività teatrale del momento: dal classico alla sperimentazione, dalla grande tradizione alle novità drammaturgiche. Tutti, o quasi, i grandi autori e attori, i mattatori, gli affabulatori sono passati al Teatro Tenda Mancini: da Eduardo De Filippo a Gigi Proietti, da Vittorio Gassman a Massimo Troisi, da Carmelo Bene a Roberto Benigni, da Dario Fo a Domenico Modugno. Ed è questa bella avventura personale e artistica che Molfese racconta nello spettacolo. Un’agile carrellata, divertente e ironica, attraverso i ricordi di questo eclettico artista, diventato poi impresario, tra gustosi aneddoti, poesie, molte canzoni e “macchiette”. Un giro per Roma e Provincia che vuole essere per Molfese una sorta di pellegrinaggio/giubileo che coincide con i 50 anni di mestiere di impresario.

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6\11

A mEmoRiA dELLA GUERRAcon Massimo Wertmüller e Anna Ferruzzo

musiche originali dal vivo di Domenico Ascione

Non possiamo vivere coscientemente il nostro presente e il nostro futuro se dimentichiamo il nostro passato. Non c’è progresso se non consideriamo da dove veniamo, e potremmo ripetere certi errori se non conosciamo la storia di cui siamo figli. Partendo da queste semplici e sempre attuali considerazioni nasce il progetto dello spettacolo A memoria. “Perché l’orrore non torni a ripetersi con altri popoli e con altre genti, dunque, la violenza dell’uomo sull’uomo è una lezione da tenere a memoria”. È questo il necessario monito e il senso stesso di un recital che, prendendo in prestito i pensieri sulla guerra di grandi scrittori e poeti - da Ungaretti a Neruda - le terribili testimonianze di uomini sopravvissuti allo sterminio nazista - da Levi a Celan - le ultime drammatiche parole di partigiani italiani condannati a morte nella seconda guerra mondiale - e i toccanti affreschi di questo periodo storico resi dalla penna di grandi autori - da Vittorini a Morante - crea un percorso narrativo nel quale si mescolano in un necessario e faticoso convivere bene e male, guerra e pace, amore e morte. La forza dei testi, la loro eterogeneità, le musiche originali eseguite dal vivo che si fanno raccordo poetico tra i vari racconti assicurano a questo spettacolo un forte impatto emotivo.

novembre

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13\25

novembre

Antonia Liskovapresenta

ALLA FinE LUi mUoREscritto e diretto da Daniele Prato

con Luca Angeletti

Luca Angeletti, Giulio della fortunata serie di Rai 1 Tutti Pazzi per Amore, lascia momentaneamente il piccolo schermo e si sposta in teatro con il monologo Alla fine lui muore, scritto e diretto da Daniele Prato. La pièce è prodotta dalla collega Antonia Liskova.Lo spettacolo è un atto unico in cui Luca Angeletti veste i panni di un bambino che parla e pensa quasi come un adulto. Oggi per lui è un giorno importante perché deve incontrare Gesù Cristo, ma sembra che la cosa non gli interessi affatto, anzi, non vede l’ora che tutto finisca il più presto possibile. Il bambino è scalzo, elegantissimo ma con una macchia di cioccolato sul petto, proprio vicino al cuore. Con un po’ di fantasia potrebbe sembrare uno dei suoi disegni, oppure una ferita di guerra o una medaglia al valore. Il bambino si pone domande importanti, rivela al pubblico le sue 75 opinioni, racconta le sue giornate da tennista mediocre, approfitta della Confessione per compiacersi dei suoi piccoli, grandi peccati e ci rivela la sua personalissima ricetta del latte col Nesquik. Si racconta in un flusso di coscienza sghembo e spensierato, divaga, si perde, ma poi, inaspettatamente, i suoi discorsi si fanno netti e precisi, lucidi e taglienti, quasi come quelli che fanno i “grandi”. E affiora lentamente l’odio che nutre nei confronti dei suoi genitori, il suo prematuro desiderio di fuga, la voglia di trovare un amore vero, futuro e per ora, solo immaginato. Alla fine lui muore è solo l’inizio.

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27novembre\ 2 diCembre

THE sToRY oF FiLmun film di Mark Cousins

Cinque anni di lavoro e quindici ore di film per il più completo e ricco documentario dedicato alla storia del cinema: una panoramica che attraversa 120 anni e ripercorre le tappe fondamentali, le innovazioni tecnologiche e il segno, indelebile, lasciato dai registi e dagli artisti che hanno cambiato per sempre la storia del cinema. Partendo dalla fine del XIX secolo, Mark Cousins indaga le grandi trasformazioni dell’industria cinematografica: dal muto all’era digitale, dallo scintillio di Hollywood al resto del mondo, un viaggio tra incontri imperdibili e ritratti inediti dei grandi Maestri del cinema internazionale. Descrivendo le prime sperimentazioni cinematografiche in Francia e negli Stati Uniti, il regista punta poi i riflettori sui ruggenti anni Venti, durante i quali Hollywood diventa la culla della nuova industria cinematografica e vede nascere generi fino a quell’epoca sconosciuti. Non manca uno studio attento del fenomeno del divismo, così come grande è l’attenzione di Cousins verso il nostro Paese: sono i grandi Maestri italiani, infatti, a ispirare i registi di tutto il mondo come Roman Polanski, Andrej Tarkovskij e Nagisa Ôshima. E mentre subiamo ancora il loro fascino di episodio in episodio lo spettatore è trasportato nel ventennio dei grandi tumulti sociali. Il viaggio infine approda ai giorni nostri, nell’era del digitale e del 3D, con la scoperta di nuove frontiere tecnologiche, stilistiche e linguistiche ancora tutte da esplorare.

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4\16

diCembre

BELLA TUTTA!i miEi GRAssi GioRni FELiCi

di e con Elena Guerriniscenografia Martina Troiano costumi Agnes Esenzyi

voci registrate Gianluca Apolito, Gianluca Detti, Elisabetta Magnani, Annita Rubino, Elisabetta Magnani musiche Camillo Cromo, Aqua, Noir Désir, Radici nel cemento

regia di Andrea Virgilio Franceschi

È sempre necessario perdere peso? E chi lo stabilisce? Effervescente, vivace, tonica e irriverente, sensuale, Winnie Pliz è Miss Cicciona, la ragazza più grassa del mondo, che ne ha avuto a sazietà: di dietologi, amici, colleghi, riviste, che cercavano di assottigliarla! Ma dopo innumerevoli tentativi, a ridursi sono stati solo il conto in banca e l’autostima. Dati alla mano, Winnie Pliz spiega, con humor ed energia, come la follia dei media, l’avidità delle industrie del dimagrimento, il mito della chirurgia estetica, possano distoglierci da un giudizio equilibrato su noi stesse. Con questo cabaret surreale, Winnie Pliz smaschera i fallimenti delle diete ed è coraggiosa pioniera di un femminismo in materia di chili, mentre si avventura in palestra, centri estetici, beauty farm, studi medici, pasticcerie. L’attrice, sommersa fino al collo da oggetti rosa fuxia, creme di bellezza e da decine di Barbie è una moderna Winnie Beckettiana, e ci racconta con risate, urla, lacrime, la sua odissea nell’aver provato tutte le diete esistenti. Con serietà e ironia affronta temi attuali come il fascismo estetico, la bellezza globalizzata, il C.U.B.O., Canone Unico Bellezza Omologata imposto dai media, la chirurgia estetica, il lifting, la taglia 38, le taglie uniche, la bellezza interiore, la dieta come sedativo politico, il benessere a tutti i costi, e usando il linguaggio del cabaret fa ridere, piangere e riflettere sul mondo femminile contemporaneo.

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18\23

diCembre

La Compagnia della luna in collaborazione con Rondini ass. cult. e Progettarte

presenta

LA CiTTÀ di PLAsTiCAnEL GiARdino dEi soGni

di Francesco Zarzana e Silvia Resta con Claudia Campagnola

scenografie Camilla Grappelli e Francesco Pellicanosuoni David Barattoni

regia di Norma Martelli

Lo spettacolo dà voce a Neda, Hanifa e Rose, tre donne che dall’Iran, dall’Afghanistan e dal Kenya ci offrono il dolore, realmente vissuto dalle protagoniste, di chi ancora oggi, in quanto donna, non solo non può scegliere della sua vita ma anzi viene costretta a subire la completa mancanza di libertà, fino ad essere ridotta allo stato di schiavitù. La morte di Neda Salehi Agha- Soltan è avvenuta a Teheran durante le proteste seguite alle elezioni presidenziali del 2009: obiettivo dei manifestanti era denunciare i brogli elettorali per il riconoscimento della vittoria del loro leader Mir Hosein Musav. Hanifa ci porta invece in Afghanistan per denunciare i matrimoni forzati. Giovani donne, poco più che adolescenti, vengono date in moglie ad anziani molto ricchi per una terribile tradizione nata anche dalla necessità, delle condizioni di estrema povertà in cui versano le famiglie. Uomini che attraverso il matrimonio acquisiranno il diritto di disporre delle spose bambine, del loro lavoro e della loro capacità riproduttiva. Molte arrivano a darsi fuoco, così come Hanifa, perché è solo quella la strada che intravedono per la “salvezza”. L’ultima protagonista de La città di Plastica si chiama Rose, proprio come il fiore. Un nome dal destino beffardo in Kenya, dove molte braccia femminili vengono sfruttate per realizzare la città di plastica fatta di gigantesche serre costruite per coltivare i fiori, esportarli e farli comprare dagli innamorati di tutto il mondo.

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8\13

gennaio

REnTdi Jonathan Larson

traduzione e adattamento Andrea Tartagliaregia di Enrico Maria Lamanna

Tutto interpretato da giovani ora star di Broadway. La fortuna del musical è dovuta alla bellezza delle musiche, all’originalità della storia e alla morte dell’autore a 28 anni, la sera della prova generale, di aneurisma. RENT è stato fatto in tutto il mondo con enorme successo. Come far diventare questo capolavoro un gioiello anche nel nostro Paese?

Ed ecco il progetto: RENT deve avvicinarsi a noi in maniera diversa pur mantenendo la musica, le atmosfere, la storia. Qual è la città più vicina a New York nel mondo, che è pure sul suo stesso parallelo, qual è quella città con un fermento giovanile fortissimo, qual è quella città con problemi di vita come sfratti, disoccupazione e spazzatura? La mia città: Napoli. Tutto mi è stato chiaro: RENT deve vivere in napoletano, vivere nei nostri vicoli, nei nostri problemi, nella nostra invivibilità.

Più di sedici ragazzi napoletani verranno coinvolti nella storia dove è protagonista Napoli, e se in americano vengono evocati, in un grand mélo musicale, i miti e le nuove realtà artistiche newyorkesi, qui verranno evocati De Filippo, Ruccello, Scarpetta, Servillo, Martone, Falso Movimento... E se loro inneggiavano a La Vie Bohème noi inneggeremo alla mia città. Se Maureen, uno dei personaggi della storia, fa una performance in un centro sociale contro gli sgomberi dei centri sociali e dei luoghi di ricovero per i senza tetto, la nostra Maureen farà una parabola sul “problema rifiuti”.

[Enrico Maria Lamanna]

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gennaio

Ti VUoi mETTERE Con mE?L’AmoRE AL TEmPo dELLE mELE

di Michela Andreozzi, Paola Tiziana Cruciani e Giorgio Scarsellicon Michele Andreozzi musiche dal vivo Alessandro Greggia

regia di Paola Tiziana Cruciani

Dopo Come è bello far l’amore di Fausto Brizzi e Finalmente la felicità di Leonardo Pieraccioni, l’eclettica Michela Andreozzi torna con la sua collaudata formula di Varietà Per Attore Solo con il nuovo spettacolo Ti vuoi mettere con me? L’amore al Tempo delle Mele.

Reduce dal successo della scorsa stagione con A letto dopo Carosello, Michela Andreozzi è pronta ad accompagnarci ancora una volta indietro nel tempo, in quel momento in cui, a nostre spese, abbiamo iniziato a capire le prime tragiche, irresistibili e divertentissime conseguenze dell’amore. Ti vuoi mettere con me? mantiene la stessa formula del varietà, con canzoni dal vivo e il coinvolgimento del pubblico.

«Dreams are my reality…». Era il tempo delle mele, il sabato pomeriggio, una palla di specchietti girava sul soffitto del salotto: poche coppie dondolavano al centro della stanza. Lei gli teneva le mani sulle spalle, lui le teneva a pinza sui fianchi e tutte le mani erano sudate. Poi arrivava qualcuno con una scopa e la coppia scoppiava fino al lento successivo. Sul sesso circolavano poche notizie e annosi quesiti restavano insoluti: “Si può rimanere incinta con un bacio?”. Le confuse spiegazioni dei genitori riuscivano solo ad alimentare i dubbi… Non restava che scrivere alla Posta del Cuore.

L’adolescenza e la cameretta, il diario, il telefono, la gita scolastica e il primo amore: indimenticabili, drammatici e involontariamente esilaranti momenti che hanno segnato la vita di ciascuno di noi. Ma siamo davvero cambiati?

15\20

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gennaio

HATE mAiLdi Bill Corbett e Kira Obolensky

con Mauro Parrinello ed Elisabetta Fischertraduzione Kiara Pipino

regia di Mauro Parrinello

“Preston e Dhalia sono molto diversi, non perché lui sia un facoltoso architetto e lei una squattrinata fotografa; nemmeno perché lui sia un pragmatico provinciale e lei un’artista newyorkese; sono irrimediabilmente diversi perché sono un uomo e una donna. Il loro rapporto attraversa ogni sfumatura possibile in una relazione: si detestano, si scoprono, si vogliono, si odiano, e…”.

In Hate Mail questo processo è stato spontaneo: le parole di Preston e Dhalia sono quelle che un uomo e una donna non possono fare a meno di usare nella vita come arma o come strumento di seduzione, vita comune, esasperata, esagerata, parole scritte (loro non si parlano, si scambiano lettere, biglietti, post-it) che portano in sé tutta la solitudine di una relazione. Abbiamo perciò lavorato cercando di capire le ragioni di questi personaggi, senza cedere alla tentazione di farne facili stereotipi, ma arricchendone le sfumature con le nostre personalissime suggestioni. Come regista, rimanendo fedele a quel vecchio adagio secondo cui dirigere significa tracciare una rotta e lasciare gli attori liberi di seguirla, ho cercato di stare al timone alla scoperta di similitudini tra drammaturgia e vita reale.

[Mauro Parrinello]

22\27

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gennaio\ 10 febbraio

BUon ComPLEAnnodi Marsillach

con Rosalia Porcaroregia di Enrico Maria Lamanna

Buon Compleanno di Marsillach, autore spagnolo di grande successo, è un’opera per una donna e varie “Voci”. La storia si svolge nel giorno del compleanno della protagonista, un’impiegata, che in questo giorno fatidico rivede la sua vita e in un gioco imprevedibile alla “Fregoli” vede apparire i genitori, il fidanzato, l’amica, un ragazzino, una vecchia, un marito...

In un’atmosfera all’Almodóvar che strizza un po’ l’occhio a Totò passando a Tina Pica e sfiorando Shirley MacLaine, Rosalia si interroga, ride, si trasforma, si stupisce, piange... mentre luci a volte calde e colorate, a volte fredde, a volte magiche accompagnano questa storia folle che tanto folle non è e in cui una donna non faticherà a riconoscersi anche per soli 5 minuti.

[Enrico Maria Lamanna]

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12\24

febbraio

inGHioTTiTo!(PRodoTTo PiACEVoLmEnTE diGERiBiLE)

di Stefano Fabrizi e Marco Capretticon Marco Capretti

regia di Stefano Fabrizi

Siamo all’interno di un enorme stomaco, dentro non c’è cibo, ma un uomo: inghiottito da chi o per cosa? Perché una persona qualunque senza eccessi né grandi peccati si ritrova a vivere in misure cosi restrittive e pazzesche? Quale animale così grande può averlo colto nel sonno e mangiato senza nemmeno ucciderlo? Ma è davvero un animale gigante o è solo frutto della sua fantasia? Se fosse il sistema ad avergli fatto questo pessimo scherzo? Il sistema? E la pancia che lo ospita di chi è, di Mario Monti o di Angela Merkel?

Inizia così una spietata analisi della sua vita e della possibile motivazione di questa singolare prigionia: gli errori nella vita privata, le multe non pagate, quella ragazza che non capiva… quale può essere il vero motivo? L’IMU? Dalle ragioni si passa al “se fosse” e il protagonista prova a rivivere situazioni passate con comportamenti diversi, per tentare di esorcizzare questa incredibile situazione in una sorta di “sliding doors”.

Nascono circostanze bizzarre e paradossali con considerazioni satiriche e comiche sulla vita, sull’amore, sui nostri vizi e le nostre virtù. Inghiottito! (prodotto piacevolmente digeribile) è la risposta comica e dissacrante a tutto quello che ci costringe, ci vincola, ci inghiotte durante la nostra “libera” vita, fino alla materializzazione di una improbabile cella e alla resa dei conti.

Uno spettacolo comicamente digeribile.

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febbraio\ 3 marzo

Associazione Color Teatropresenta

HAmmAmETscritto e diretto da Massimiliano Perrotta

consulenza storica Mattia Feltricon Roberto Pensa e con Benedetto Cantarella

danze ideate ed eseguite da Barbara De Blasiomusiche originali di Emanuele Senzacqua, mezzosoprano Simona Braida

collaborazione artistica di Sara Nussberger

Con la consulenza storica di Mattia Feltri, giornalista del quotidiano “La Stampa”, lo spettacolo si sviluppa come una rilettura autocritica, fatta da sinistra, degli anni in cui cadde la cosiddetta Prima Repubblica, rilettura che vede al centro la figura di Craxi, uno dei più significativi e controversi uomini politici del Novecento italiano.

In scena si confrontano le ragioni e gli errori di Craxi, ma anche le ragioni e gli errori di chi lo avversò e di chi oggi prova a rileggere quegli anni con equanimità. Musica e danza sottolineano i momenti più drammatici di uno spettacolo che, nelle intenzioni dell’autore, “non vuole ‘far discutere’ o alimentare polemiche, ma si propone semplicemente come un esame di coscienza in pubblico”. Nel 2010 la casa editrice Sikeliana ha pubblicato Hammamet con l’introduzione di Gianni Pennacchi e, in collaborazione con la compagnia Color Teatro, la versione audiodramma del lavoro di Perrotta.

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5\10

marzo

in nomE dELLA mAdREdi Erri de Luca

con Massimo Wertmüller e Anna Ferruzzomusiche originali dal vivo di Domenico Ascione

riduzione a cura di Anna Ferruzzo

La natività di Jeshu: mistero di carne e spirito. L’adolescenza di Miriam/Maria smette da un’ora all’altra. Un annuncio le mette il figlio in grembo.

Qui c’è la storia di una ragazza operaia della divinità, narrata da lei stessa. Qui c’è l’amore smisurato di Iosef per la sposa promessa e consegnata a tutt’altro.

Le vite comuni e meravigliose di due esseri umani chiamati a un appuntamento che prescinde dalle loro volontà ma che grazie alle loro volontà si realizza e li offre alla storia. Piccole vite straordinarie. Qui vivono le paure di una madre che teme per il figlio un futuro glorioso e minaccioso e che per lui si augura la più banale delle normalità. Qui si trasformano in parole di carne e sangue le preoccupazioni di un padre per il futuro dell’uomo che sarà.

In nome della madre diviene così un canto a due voci, la preghiera che anima una storia misteriosa e sacra. Qui si narra la gravidanza avventurosa, la fede del suo uomo, il viaggio e la perfetta schiusa del suo grembo.

In scena due attori e un musicista danno vita e corpo alle emozionanti parole e alle sorprendenti atmosfere che Erri De Luca riesce a evocare.

Parole e musica dal vivo in forma di recital per rivire la sacralità della nascita di Cristo e riscoprire la forza e la paura degli uomini e delle donne nella carnalità dell’evento che ha cambiato la storia del mondo.

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15\17

marzo

Associazione Culturale GIM

iL BAmBino Con GLi sTiVALi VERdiRECiTAL in Un TEmPo

di e con Ugo De Vita

Consulenza Avv. Nino Marazzita Presidente onorario di “Caramella buona” - Associazione per i diritti dei minori

In Italia negli ultimi dieci anni si è registrato un numero allarmante di sparizioni, sequestri, abusi su minori. Una tragedia che riguarda ragazzi italiani ma in numero crescente giovanissimi clandestini o minori muniti di permesso di soggiorno entro i confini del nostro Paese che versano, con le loro famiglie, in condizioni di disagio, fuori dalla scolarizzazione, esposti ai pericoli della strada. Lo spettacolo, nella forma del recital letterario, propone tre pezzi di teatro, alternando prosa, cronaca giudiziaria e versi a musiche di scena; la “camera dei neri” e alcuni elementi scenografici contribuiscono alla definizione di un dramma di forte impatto emotivo. Scrive l’autore: “Non so se questo sia lo spettacolo più importante che abbia allestito, come già qualcuno ha voluto indicare, in ragione del fatto che mai prima pedofilia e sequestri erano stati posti quale nucleo centrale di una drammaturgia in versi e prosa; ogni volta che mi accosto a un tema di lesi diritti, mi muove la consapevolezza di una istanza, e un bisogno di verità; qui tuttavia ho avvertito urgenza particolare di raccontare. Il teatro non è la vita, e la sua materia è - come indica Shakespeare – ‘materia dei sogni’, ma quando esprime pensiero su questi aspetti del reale, ci rende più sensibili, più umani, consentendoci di vivere con maggiore profondità l’esperienza della vita vera”. Come per Lasciatemi morire sul caso Welby e per The question, lo spettacolo Il bambino con gli stivali verdi avrà edizioni in lingua inglese e francese e sarà replicato all’estero, per la moratoria ONU sulla pena di morte.

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19\24

marzo

Associazione Culturale GIM

nEL nomE dEL PAdRE(sToRiA di Un FiGLio di...)

di Marco Morandi e Toni Fornari con Marco Morandi voce e chitarra Marco Morandi

tastiere Giorgio Amendolara, basso Menotti Minervini, batteria Daniele Formica regia di Augusto Fornari

Nel nome del padre (storia di un figlio di…) è il nome dello spettacolo inedito, scritto insieme a Toni Fornari per la regia di Augusto Fornari, che Marco Morandi porterà in scena la prossima stagione.

Un viaggio musicale nel background personale e artistico di Marco, un racconto di vita descritto attraverso aneddoti, incontri e canzoni dal vivo partendo da un’infanzia privilegiata all’interno di una famiglia costantemente ‘sotto i riflettori’, passando per l’elaborazione del proprio cognome e della ‘condizione’ di figlio d’arte, alla costante ricerca di un’affermazione personale ed artistica. “C’è una domanda ricorrente che mi viene posta dalla maggioranza delle persone che incontro: ‘Ma com’è essere il figlio di Morandi?’… È che tutti ti chiedono com’è essere il figlio di Morandi!!” È in questa frase la natura del personaggio Marco Morandi che con ironia spiega il titolo non casuale dello spettacolo… Scritto in parte proprio con Gianni.

Colonna sonora del viaggio saranno alcuni brani che hanno fatto la storia della musica, di cantautori conosciuti personalmente da un Marco bambino e diventati nel tempo veri e propri riferimenti artistici, come per esempio Giorgio Gaber e Rino Gaetano. Lo spettacolo, interamente suonato dal vivo da Marco, accompagnato da una band di tre musicisti, sarà anche l’occasione per presentare alcuni brani tratti dal nuovo lavoro discografico solista Non basta essere te.

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26aprile\ 5 maggio

Fondazione Salerno Contemporanea Teatro Stabile di Innovazionepresenta

AnnA CAPPELLiUno sTUdio

di Annibale Ruccellocon Maria Paiato

scene Francesco Ghisu, costumi Gianluca Falaschi, luci Carmine Pierritrucco Vincenzo Cucchiara, foto di scena Pepe Russo

aiuto regia Sandra Contiregia di Pierpaolo Sepe

Anni Sessanta. Impiegata al Comune di Latina, ma originaria di Orvieto, Anna Cappelli è una provinciale insoddisfatta e in guerra col mondo: è rancorosa con i genitori, ai quali non perdona di aver ceduto la sua stanza nella casa di Orvieto alla più giovane sorella Giuliana; odia la signora Tavernini, nel cui appartamento Anna vive in subaffitto sopportando gatti maleodoranti; e non lega con le colleghe d’ufficio, snob e pettegole. È una vita fatta di cene solitarie e di domeniche al cinema, quella di Anna Cappelli. Ma un giorno le si avvicina il ragionier Tonino Scarpa, proprietario di un appartamento con dodici stanze. Anna sfiderà il mondo andando a vivere a casa del compagno, e da quel momento difenderà il suo nuovo status sociale con le unghie e con i denti, letteralmente.

Dopo il lavoro su Erodiade di Giovanni Testori, abbiamo pensato di affrontare Anna Cappelli di Annibale Ruccello. L’intelligenza dell’autore sta nel nascondere, dietro la follia della normalità, un processo culturale drammatico che ha vissuto il nostro Paese: la protagonista del dramma porta in sé la miseria degli anni in cui divenne importante avere piuttosto che essere. È l’oscuro scrutare di Ruccello che cercheremo di restituire con adesione intellettuale ed emotiva. È come se ci trovassimo al cospetto di un noir in cui l’assassino è l’affermarsi di principi capaci di alterare le nostre nature, le nostre coscienze, le nostre azioni, i nostri destini e trasformarci in merda.

[Pierpaolo Sepe]

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Ambra Club è la prima installazione in Italia di una modalità di partecipazione multisensoriale a un evento di spettacolo. Come già succede a New York, Londra e Berlino, anche da noi diventerà possibile assistere a uno spettacolo teatrale, a un concerto o a una proiezione seduti su poltroncine di design e sorseggiando un calice di vino o assaporando un dolce.

Teatro Ambra è il non dover cambiare luogo dove andare a teatro o al concerto o a vedere un film. Ambra Club è il non scegliere fra le bollicine e la musica o lo spettacolo.

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PLATEA

PlATeA INTeRo - da 16,00 euRo a  12,00 euRo (diritto di prevendita escluso)   

PlATeA RIdoTTo - da 13,00 euRo a 10,00 euRo (diritto di prevendita escluso)  CRAL, under 21 e over 65, partner convenzionati

PlATeA XI MuNICIPIo - Per i residenti del Municipio biglietto ridottotutti i mercoledì a 10,00 euRo

(diritto di prevendita escluso)

AmBRA CLUB (PER ULTERioRi inFoRmAzioni RiVoLGERsi AL BoTTEGHino)  

ABBONAMENTI

STAGe 5 - abbonamento 5 spettacoli,giorno fisso, posto fisso esclusi venerdì,

sabato e domenica 60,00 euRo

CouRTeSy 5 (destinato ai partner) - abbonamento 5 spettacoli,giorno fisso, posto fisso esclusi venerdì,

sabato e  domenica 55,00 euRo

“NoI quellI dellA GARBATellA”/STAGe 8 (destinato ai soli residenti XI Municipio)abbonamento 8 spettacoli, giorno fisso, posto fisso

valido tutti i giorni 80,00 euRo     

STAGe 100 (destinato a CRAL, Organizzazioni, Associazioni)abbonamento 100 spettacoli giorno fisso, posto fisso

valido tutti i giorni 900,00 euRo    

AmBRA CLUB (PER ULTERioRi inFoRmAzioni RiVoLGERsi AL BoTTEGHino)

Il botteghino del teatro osserva i seguenti orari:lun 10:00/13:00 – 14:00/18:00

mar - ven 10:00/13:00 – 14:00/21:00sab 10:00/13:00 – 17:00/21:00

dom 15:00/18:00

L’acquisto dei biglietti e degli abbonamenti possibile anche on line collegandosi awww.ambragarbatella.com

Per informazioni: [email protected]

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piazza Giovanni da Triora 15 – Romawww.ambragarbatella.com

Informazioni e botteghino:tel. 06 81173900

[email protected]

oRARi dEGLi sPETTACoLi

martedì - sabato ore 21:00domenica ore 17:00