2 giugno 2012 - unuci.org · Festa della Repubblica 2 giugno 2012 2 3 ... 2 giugno del 1946, sessantasei anni fa, gli Italiani sceglievano la Repubblica. Nasceva un Paese nuovo, democratico,

5/6Pubblicazione periodica

anno LXIIIMaggio/Giugno 2012

RIVISTA DI CULTURA MILITARE FONDATA NEL 1927

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2 giugno 2012nel segno della solidarietà

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copertina UNICI 5/6:Layout 1 26/06/12 14:24 Pagina 1

1UNUCI 5/6 Maggiop/Giugno 2012

In questo numero

EditorialeAll’ItaliaG. Tricomi

Festa della Repubblica 2 giugno 2012

2

3

La fine della “Concordia”F. A. Roncallo 14

Comunicazioni della Presidenza Nazionale16

Elezioni 2012

L’UNUCI e la sua Storia

17

18

Difesa News 21Attività internazionale: Gaminger InitiativeG. F. Imbalzano 28Nasce ad Agrigento la prima bandamusicale dell’UNUCI 29A Brindisi il Premio Nazionale di Operosità

30Attività delle Sezioni 31Nella Famiglia dell’UNUCI 46

Tutela degli iscrittiSul “recupero” degli Enti PrevidenzialiF. de Jorio

19

Amedeo GuilletG. Rendina 7

Il Giuramento del Corso Orione V10

Un aereo (nuovo) per Padre Gemelli11

Il processo di NorimbergaG. B. Cersòsimo 12

5 maggio 1973 le FF. AA. Italiane conquistanol’EverestV. Ruggieri 5

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R iordinando vecchi libri, mi capita fra le maniuno di quelli che più ho amato: le poesie diGiacomo Leopardi, il maggior poeta

dell'Ottocento italiano e una delle più importantifigure della letteratura mondiale. Ne scorro alcunepagine e mi sof fermo su quella scritta nel 1920:“All’Italia”, nella quale c’è un forte ed evidenterichiamo ai valori della Patria. A s cuola ci hannosempre parlato del pessimismo leopardiano, ma inquesta “canzone”, come viene definita dai criticiletterari, pur nell’inn egabile pessimismo, io scor goun forte e pressante invito a scuotersi dal torpore e aindirizzare la propria mente e le proprie energie nelriguadagnare l’ immagine di un passato ricco diglorie, di successi, di affermazioni. C’è, nel Leopardidella canzone “All’Italia”, l’amara delusione per gliinsuccessi dei moti di indipendenza, ma ancheun’espressione di giovanile ent usiasmo, di fortesentimento patriottico. Io leggo, in quel Leopardi,una dura, lucida osservazione dei comportamenti delnostro popolo. Un’analisi di incredibile attualità chepossiamo facilmente trasferire ai giorni nostri eapprofondire con freddezza, senza cedere atentazioni polemiche ma, viceversa, cercando dicogliere ogni aspetto propositivo per of frire uncontributo di pensiero alla situazione presente delnostro Paese. L’Italia, non è un mistero per nessuno,sta oggi vivendo un momento di grave crisieconomica – che è ri flesso diretto di una dif ficilecongiuntura internazionale – di cr isi politica,

ideologica, di perplessità e di sofferenza in tutti glistrati della popolazione per un presente che tarda arasserenarsi e un futuro dal volto incerto. A questo siaggiungono gli eventi naturali che, con il voltosubdolo e terribile del terremoto, stannosconvolgendo una delle regioni più laboriose eproduttive del la Penisola. Non basta: nel mesescorso, nello stadio della Capitale gremito da oltrecinquantamila “appassionati di calcio”, è statofischiato l’Inno Nazionale. E fischi si sono uditi,sempre all’Olimpico, nella stessa occasione, anchedurante il minuto di raccoglimento per la giovanesedicenne uccisa a Brindisi in un vile attentato. Lamancanza nella società di valori condivis i sono unmale eterno che af fligge gli italiani ieri come oggi.Sto cedendo al pessimismo? No. Guardiamo inveceproprio ai cittadini dell’Emilia Romagna che, conatteggiamento di esemplare dignità, accettano i luttie le dif ficoltà inflitti loro da un sisma, che nonsembra ancora attenuare la sua forza distruttiva, e siprodigano per ricreare intorno alle macerie lepremesse per la ricostruzione e il ritorno a giorni piùsereni, di lavoro e di prosperità. Sia un monito pertutti; non cediamo alla disperazione e, come avvienein quelle terre così duramente colpite, traiamo forzae speranza per il futuro della nostra Patria.

Il Presidente NazionaleGen. S. A. Giovanni Tricomi

Editoriale

2 UNUCI 5/6 Maggio/Giugno 2012

O patria mia, vedo le mura e gli archiE le colonne e i simulacri e l'ermeTorri degli avi nostri,Ma la gloria non vedo,….”

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3UNUCI 5/6 Maggio/Giugno 2012

Riaffermare la coesione e l’unità del Paese, il coraggio con cui il Popolo italiano sta affr ontando eaffronterà le sfide che ha davanti a sé. Questo lo spirito che ha animato il 66° Anniversario dellaRepubblica. Una cerimonia in forma sobria, che quest’anno non ha visto sfilare sistemi d’arma e cavallie non è stata chiusa dal consueto sorvolo delle Frecce Tricolori. Ma densa di significati, con il rinnovatoappello a solidarietà e unità nazionale, e la partecipazione di rappr esentanti degli Enti e Corpi, militarie non, impegnati nelle emergenze in stretta sinergia e unità d’intenti.

Messaggio del Presidente della Repubblica

"Celebriamo oggi il 66° annive rsario della nascita della Repubblica .Il 2 giugno 1946 gli italiani, risorti da lle sofferenze di due guerre espezzato il giogo della dittatura, completarono il loro lungo e difficilecammino verso un nuovo s tato democratico, i cui principi fondantitrovarono poi mira bile sintesi nella Carta costituzionale, architravedelle istituzioni e supremo riferimento per il paese e per il cittadino.Questa mattina, chinando il capo di fronte al Milite Ignoto, ho resoomaggio a tutti i militari che hanno perso la vita per la Patria, percostruire, difendere e diffondere i grandi valori ai quali l'Italiarepubblicana si ispira e che promuove nel mondo. Pur strettonell'impegno volto a fronteggiare una grave crisi economica eprofondamente ferito da uno sconvolgente e luttuoso evento sismico,il nostro paese è più che mai determinato a proseguire nella propriaazione in seno alla comunità internazionale, consapevole che, fino aquando la legalità e i diritti fondamentali saranno of fesi, lacooperazione pacifica tra i popoli e lo sviluppo sociale ed economiconon potranno definitivamente af fermarsi. Esprimo il mio forteapprezzamento alle Forze Armate, che di tale azione costituisconocomponente rilevante, per la preziosa opera che svolgono in tantetravagliate regioni, a sos tegno della stabilità e della sicurezza e perl'assistenza alle popolazioni. Esse debbono continuare ad attuare condeterminazione il complesso e ambizioso processo di trasformazione

e razionalizzazione intrapreso, al fine di realizzare uno strumento militare agile e capace, in grado di farfronte ef ficacemente a lle nuove minacce e alle imprevedibili situazioni di rischio che ci prospetta unmondo sempre più interdipendente e globalizzato. Un riconoscimento particolarmente sentito va ai repartiintervenuti con la Protezione Civile in soccorso dei cittadini emiliani che un disastroso terremoto ha, inquesti giorni, così duramente e dolorosamente colpito. Con il loro impegno essi testimoniano ancora unavolta la totale dedizione delle Forze Armate alla nostra Italia ed alla sua gente di cui sono nobileespressione. Quei reparti s aranno oggi virtualmente al fianco delle unità che sfileranno in Roma. Conquesti sentimenti, insieme a tutti i cittadini, stringo idealmente in un affettuoso abbraccio i militari italianidi ogni ordine e grado e le loro famiglie e rinnovo loro il mio plauso e l'augurio più fervido.Viva le Forze Armate, viva la Repubblica, viva l'Italia!"

Festa della Repubblica2 giugno 2012

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Messaggio del Ministro della Difesa

“Soldati, Marinai, Avieri, Carabinieri, Personale civile della Difesa,la Celebrazione della Repubblica rappresenta, con il Tricolore, unodei simboli più alti e nobili del Paese. Una ricorrenza di cui èprotagonista il popolo, il nostro popolo che, in questo momento, siriconosce nelle comunità colpite dal sisma in Emilia e altrove. E’intorno a loro che la Famiglia della Difesa si stringe in un abbraccioforte e caloroso.A loro va quest’oggi la solidarietà dello Stato, valoresu cui si fonda una Nazione davvero coesa. Questa tragedia, infatti,non tocca solo una parte di Italiani, ma tutti. A Voi, Donne e Uominidelle Forze Armate impegnati in questi giorni nell’assistenza a questagente colpita ma coraggiosa, rivolgo l’apprezzamento del Governo emio personale. Il conforto, materiale e spirituale, che Voi offrite a chista sof frendo la perdita dei propri cari, delle proprie cose e dellecertezze, è la migliore ris posta possibile che un’istituzione come lanostra può dare in momenti così dif ficili. Lo spirito che animal’impegno di quanti, c on o senza stellette, stanno operando insiemenelle zone devastate per aiutare le popolazioni colpite dal sisma, ciconsente di guardare con fiducia, nonos tante tutto, al futuro.Soldati, Marinai, Avieri, Carabinieri, Personale civile della Difesa, il2 giugno del 1946, sessantasei anni fa, gli Italiani sceglievano laRepubblica. Nasceva unPaese nuovo, democratico,animato da una forte

volontà d i camb iamento in ossequio a i v alori d i lib ertà,uguaglianza, giustizia sociale e solidarietà, sui quali si sarebbefondata, un anno e mezzo dopo, la nostra Carta Costituzionale.Valori antichi, eredità di una storia nazionale gloriosa e tragicaallo stes so tempo, testimonianza della determinazione di unpopolo che ha saputo superare i momenti più drammatici peraffermare la volontà di essere Repubblica, unica ed indivisibile.Una storia della quale le Forze Armate sono state protagoniste,erigendosi a presidio e garanzia dell’indipendenza e del lasicurezza del nostro Paese, spesso al prezzo dell’estremosacrificio. V alori che Voi mantenete vivi quotidianamenteintervenendo, senza riserve e con riconosciuta ef ficienza,laddove la Vostra presenz a è di aiuto, in Patria come nellemissioni pe r la pac e, il mantenimento della s icurezza e dellastabilità internazionale. Sentitevi, quindi, or gogliosi diappartenere alla Difesa, s imbolo di unità na zionale asalvaguardia delle Istituzioni repubblicane. L ’Italia sa di potercontare sempre sul Vostro incondizionato e generoso impegno eper questo Vi apprezza ed è fiera di Voi.

Viva le Forze Armate! Viva la Repubblica! Viva l’Italia!”

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Nel mese di dicembre 1972 la notizia veniva dataufficialmente dal quotidiano torinese “laStampa”.

“Saranno gli alpini della Scuola Militar e di Aosta amisurarsi con l’Everest nel 1973 per celebrare la primavittoria dell’uomo sul tetto del mondo”.Alla SMALP (Scuola Militare Alpina e dal 1998 CentroAddestramento Alpino) a suo tempo detta anche“Università della Montagna” dove chi scrive prestavaservizio, si cercava di mantenere un cer to riserbo. Peròi preparativi c’erano.Comandava il prestigioso Istituto il Generale MassimoMola di Larissè. Capo di Stato Maggiore l’allora Ten.Col. Luigi Cappelletti.La Sezione Everest, creata per l’occasione, fu af fidataal Ten. Col. Giuseppe Pistono, (Pepito per gli amici)che doveva cur are l’ acquisizione di tutto il materiale

himaliaiano di ogni tiponecessario alla bisogna.Gli uomini non mancavano.Spiccavano fra questi l’alloraCapitano St ella, il Mar.Tamagno, il Mar . Epis, ilSerg. Magg. Debenedetti. Siaggregarono successivamenteufficiali e sottuf ficiali dellealtre cinque Brigate Alpinenonché Ufficiali d ell’Armadei Carabinieri (Cap.Innamorati).

Impreziosivano la squadra i militari della PubblicaSicurezza della Marina, della Guardia di Finanza edella Guardia Forestale.L’idea della spedizione venne al noto esploratore edalpinista Guido Monzino (foto a destra) La spedizionedoveva avvenire – come da permesso rilasciato dalGoverno Nepalese – nel periodo gennaio/giugno 1973 edi cui avrebbero dovuto far parte , oltre che alpinisti escienziati civili, qualificati rappresentati di tutte leForze e Corpi Armati dello Stato.La caratteristica della spedizione prevedevaesclusivamente rappresentanti delle F orze e CorpiArmati per la parte alpinistica, mentre veniva affidata aicivili l’impianto ed il f unzionamento di un laboratorio

Quasi quaranta anni sono passati dall’avvio dellaspedizione italiana per la conquista della cima dell’Everest.Come ogni grande impresa anche questa spedizione non fuesente da critiche e da polemiche, ma vale la pena disottolineare che l’intendimento non era quello di compiereun’impresa clamorosa, ma di dimostrare la validità di unmetodo addes trativo e di un lavoro di équipe: queste leragioni che spinsero il responsabile della mis sione achiedere l’impiego di personale militare. U na scelta checonsentì il raggiungimento di un importante risultato daparte di uomini sostenuti da profonda fede e guidati da unadisciplina interiore che li rende fiduciosi in se stessi e neimezzi lor o af fidati. È vero, la vetta dell’Everest era stata

conquistata nel 1953, ma da questa spedizione emerge, al di là dell’episodio sportivo in sé, la componente umanadi uno splendido sforzo comune nella sfida all’ignot o; sforzo nell’affrontare le dif ficoltà della messa in operadei vari campi e dell’attacco finale alla vetta himalayana. Tormente di neve, vento a 50 nodi, freddo eccezionale:eppure bastò uno spiraglio di sole per poter spiccare dal campo 6 il balzo della vittoria. Per due volte il Tricolored’Italia, portato dai soldati, sventolò nell’immensità, tra le nevi eterne della vetta più alta del mondo.

Ad. Al.

Per non dimenticare5 MAGGIO 1973 LE FF. AA. ITALIANE

CONQUISTANO L’EVEREST

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scientifico di alta quota.Faceva parte dell a spedi zione un nucleo elicotteri, inorganico alla Scuola Militare Alpina, comandato dalColonnello De Zuani ed un nucleo scientifico/sanitariopresieduto dal Prof. Cerretelli, docente di Fisiologiaall’Università di Milano.La spedizione comprendeva 53 militari, di cui 32dell’Esercito, 3 della Marina Militare, 6dell’Aeronautica Militare e 2 cileni scelti dal Capodella spedizione Dott. Monzino.Verso la fine del mese di dicembre 1972 la faseorganizzativa fu compiuta e l’1 1 gennaio dell’annosuccessivo il programma della spedizione fu illustratoalla stampa.Il trasferimento di ben 1 10 tonnellat e di materiali daCameri a Kathmandu fu effettuato con 10 voli di C-130.I materiali pesanti furono trasportati con gli elicotteri aLukla a m. 2.800 di quota. Da Lukla il 14 febbraiopartiva una carovana per Pheriche a quota 4.243 metri.La marcia fu ostacolata da condizioni atmosfericheavverse ed abbondanti nevicate. Tale circostanza fecediminuire il numero dei portatori da 600 a 150. Cosaquesta che costrinse gli elicotteristi ad un gravoso edimprovviso impegno.Il 13 marzo fu raggiunta quota 5.151.Il 26 marzo il gruppo guidato dal Cap. S tella e

composto dal Cap. Tancon, dal Ten. dell’A.M. Ferrante,dal Serg. Rossi e dal Vigile Urbano di Milano Polo,attaccava per l’allestimento del Campo “uno” a quota5.900. In tale circostanza ci fu il primo contatto con ilfamoso ghiacciaio “Ice Fall” che, come noto, ha semprecostituito uno dei maggiori osta coli per le scalateall’Everest.Il 27 marzo, una cordata guidata dal Mar . Tamagnoinstallava il Campo Uno a quota 6.157. Facevano partedi questo gruppo il Sottotenente Cappon, i Ser gentiMaggiori Ragazzi, Trentarossi e Vallata, il CaporalMagg. Tauber, la Guadia di P .S. Vanzetta e l’ AlpinoDotti.Il 2 9 marzo veniva attrezzato il Campo Due a quota6.450. Il 10 aprile veniva allestito il Campo tre a quota6.930 e sei giorni dopo il Campo quattro a quota 7.450dove il laboratorio di fisiologia aveva appurato che icomponenti la spedizione avevano perso solo il 25%

della loro potenza rispetto a quell a rilevata in I talia. Il17 aprile un elicottero è costretto ad atterrarefortunosamente a causa di una improvvisa turbolenza.Il violento impatto rende fuori uso il mezzo.Fortunatamente i lleso l’equipaggio composto dal Cap.Landucci, Ten. Pecoraro e Serg. Magg. Cristallo. Unicoquest’ultimo a riportare una leggera contusione al capo.Il Cap. Landucci in un messaggio alla moglie ed in

onore agli sherpa scriverà: “La Madonna di Loreto eBudda ci hanno aiutati. Siamo assolutamente indenni.”Il primo maggio giunge allo Stato Maggioredell’Esercito un msg del seguente tenore: Su tutta lazone nevica insistentemente e tira un vento sui 50 nodie non si pr evedono miglioramenti. N on si escluderitirata temporanea cordata di punta (Minuzzo, Carrel,Tnezing e Tamang) che non può rimanere ad elevataquota 7.895 anche per evitare eccessivo consumo diossigeno.Il 5 maggio alle ore 12,39 locali, il Capo dellaSpedizione invi a al Gen. Anzà, Sottocapo di StatoMaggiore dell’Esercito, il seguente messaggio: “Hol’onore di comunicar e che oggi, 5 maggio 1973, all eore 12,39 locali, sulla cima dell’Everest sventola laBandiera italiana stop. V iva l’Italia. Guido Monz inostop”Mentre la prima cordata scende, sale la secondacostituita d al Capitano I nnamorati, dal MarescialloEpis, dal Ser g. Magg. De Benedetti e dallo SherpaGyaltzen. Dopo nove ore raggiungono la vetta. Ore 8italiane del 7 maggio.Il tempo diventa minaccioso. Il rischio è elevatissimo.Il Capo della Spedizione decide di modificare il pianoiniziale che prevedeva sette cordate. Anche la discesadiventa drammatica. Al Campo s ei una tenda èsprofondata e l’altra è sepolta dalla neve.Il Capo della Spedizione, conoscitore di uomini eleader indiscusso della spedizione, nei suoi comunicativia telex non aveva mai mancato di sottolineare la suaammirazione per tutti i partecipati e per il nucleoelicotteri severamente impegnato sino a quota 6.500.Impresa da non dimenticare.

Vincenzo Ruggieri

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H o avuto il piacere di conoscere personalmente il GeneraleAmedeo Guillet che aveva già superato i 90 anni, in unadelle sue ultime venute a Capua, prima che lasciasse

questa vita terrena.Me lo presentò il Sindaco ed ebbi subito lasensazione di trovarmi di fronte ad un uomo straordinario.Da allora non l’ho più rivisto. Peccato,avrei voluto avere qualchealtra occasione per poter condividere alcuni pens ieri conlui,personaggio eroico che aveva mirabilmente servito l’Italia edera diventato una “leggenda vivente”.

Seduti ad un bar mi raccontò quel che accadde durante laSeconda guerra mondiale nell’Africa Orientale Italiana. Nel 1941l’avanzata dell’esercito inglese stava ormai travolgendo le truppeitaliane nella Libia orientale e minacciava di accerchiare migliaiadi soldati in ritirata verso Agordat.

Il fronte italiano andava strenuamente difeso e a Lui, giovaneufficiale di cavalleria al quale il Duca d’Aosta aveva af fidato ilcomando di un Gruppo Bande Amhara a cavallo (una cavalleriaindigena), venne chiesto di impiegare i suoi re parti per ra llentarel’avanzata nemica e dare tempo agli Italiani di rior ganizzarsi.

Bisognava, in ef fetti, ritardare la manovra dell'avversariocostringendolo a fermarsi nella piana traAicotà e Barentù. Ebbene,Guillet decise di fare un’azione a sorpresa, imprevedibile: caricòcon una furtiva manovra di aggiramento il nemico alle s palle,creando il caos tra i ranghi anglo-indiani. Attaccò con spade, pistole e bombe a mano le truppe appiedatee le colonne blindate inglesi che, in un primo momento, non potettero sparare per non colpire i proprisoldati. L’azione ebbe successo e grazie ad essa migliaia di soldati italiani riuscirono a ritirarsi e a trovarerifugio dentro le fortific azioni di Agordat, sulle montagne di Cheren. Quell’azione militare, vienericordata ancora oggi come una delle pagine più valorose della storia militare italiana.

In seguito con c irca 400 cavalieri si diede alla macchia e continuò,in clandestinità, a combattere gliinglesi diventando così un persona ggio leggendario, tant’è che i suoi uomini e i suoi avversari lodefinirono il “Comandante Diavolo”, coraggioso sprezzante del pericolo, fedele agli alleati e rispettosodel nemico.

Ufficiale di Cavalleria e Diplomatico Italiano:il suo legame con la città di Capua

Amedeo Guillet ha dedicato la propria vita aservire la Nazione, sia come Ufficiale di Cavalleria alla guidadei suoi fidati Sphais in Africa orientale duran te il secondo conflitto mondiale, e successivamentericoprendo incarichi di primissimo piano nella carriera diplomatica. Una figura veramente leggendaria,le cui imprese sono state narrate nel libro “Amedeo” dello scrittore e giornalista irlandese SebastianO'Kelley. Amedeo Guillet, infatti, negli ultimi anni viveva in Irlanda e, il 27 giugno 2002, ormainovantatreenne, insieme all’autore venne a Roma per la presentazione del libro alla stampa da parte delMinistro della Difesa pro tempore Antonio Martino. Nell’articolo che segue, il 1°Cap. Gabriele Rendina,Presidente della Sezione UNUCI di Capua, descrive la figura di questo indimenticabile eroe . “Se, invecedell’Italia, avesse avuto alle spalle l’impero inglese, sarebbe diventato un secondo Lawrence d’Arabia»,scrisse di lui Indro Montanelli. E se fosse stato americano, verrebbe da aggiungere, sarebbe già diventatoun eroe hollywoodiano tipo Rambo. A p arte la sottile polemica di Montanelli, crediamo che la figura diAmedeo Guillet meriti di essere rievocata e onorata.

AMEDEO GUILLET

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Non è facile compendiare in poche proposizionile eccelse qualità di Amedeo Guillet, che ha datoampia prova nei vari campi di attività che hannovisto manifestarsi il Suo impegno militare e civile e,d’altra parte, avendolo incontrato una sola volta nonne avrei titolo; per altro verso mi difettal’autorevolezza, non avrei la capacità di adempieread un cos ì arduo compito,con il quale chiunquerischierebbe di attribuirgli molto meno dell’effettivoposto che la sua persona merita nella storia d’Italia,nel mondo arabo, nella diplomazia e nel pensieromilitare. Su Guillet, c omunque, esiste unaletteratura molto ricc a e ci sono stati molti valentiscrittori che

hanno delineato la sua esistenza eccezionale ed avventurosa. Adesempio, il racconto della sua guerriglia personale contro gli inglesi edei loro tentativi per individuarlo e catturarlo, della fuga nello Yemen;sono la parte più avvincente del più bello fra i libri scritti su Guillet,“La guerra privata del Tenente Guillet” di Vittorio Dan Segre . Questolibro, c ostruito come un romanzo, è il racconto della sua vita, di ungrande italiano, di uno straordinario servitore dello Stato che haadempiuto, con eroismo, al proprio dovere.

Questo breve scritto,dunque,vuole esprimere la volontà di custodirela memoria di un glorioso protagonista della storia d’Italia, ma altempo stesso vuole essere un atto di riconoscenza e di stima verso unillustre concittadino, pe rché Amedeo Guillet, pur essendo nato aPiacenza, aveva la cittadinanza onoraria capuana che lui stesso definivaaltamente ambita, ed era figlio di genitori Capuani. Il padre, ilColonnello dei Carabinieri Reali Alfredo Guillett, che fu uno degli eroidel monte Podgora, nacque a Capua nel 1872 ed ivi morì nel 1950, cosìcome la madre, Signora Franca Gandolfo, nacque a Capua nel 1880 edivi morì nel 1967. Il nonno, Giuse ppe Guillett d’Avigny (1835-1914)intorno al 1860 la sciò la Francia, dove era nato, e seguì Vittorio Emanuele II alla conquista del Regno

delle Due Sicilie. Si fermò a Capua, città militare e fortezza pereccellenza, e qui conobbe e s posò Maria Domenica Paggiarino (1848-1924), appartenente ad una ricca famiglia capuana, da cui ebbe tre figli:Alfredo (1872-1950) padre del nostro Eroe. Amedeo (1874-1939)Colonnello capo di S M del X CA., poi Generale d’armata, Senatore delRegno, matemati co e mus icista, Ernesto (1876-1961) U fficiale dicavalleria.

Questa, dunque, era la sua famiglia di origine,una illustre famiglia,e daciò discende il suo profondo legame con la città di Capua, ove tras corsela sua adolescenza ed ove, nella cappella gentilizia del cimitero locale, sitrovano i suoi resti per la morte avvenuta a Roma,il 16 giugno 2010 a 101anni di età, uscendo cos ì dalla leggenda ed entrando a pieno titolo nellastoria.

1° Cap. Avv. Gabriele Rendina

Presidente Sez. di Capua



Una sintetica biografia- Amedeo Guillet nasce a Piacenza il 7 febbraio 1909;

- nel 1928 entra alla Accademia di Modena e ne esce sottotenente di Cavalleria;

- per le spiccate capacità equestri viene selezionato per le Olimpiadi di Berlino del 1936;

- nel 1935 viene assegnato ad un reparto coloniale di Spahis e dopo qualche mese finis ce

in Abissinia dove è scoppiata la guerra col Negus;

- or ganizza a Roma le sfilate ai fori imperiali dei r eparti cammellati di Spahis nel 1°

anniversario dell'impresa africana;

- segue il Gen. Frusci in Spagna dove comanda prima un gruppo carri poi una formazione

di cavalleria marocchina;

- dopo la parentesi spagnola, comanda in Etiopia una Banda (btg) a cavallo” Amhara” e

permette la ritirata delle truppe italiane a Cher en;

- pr omosso Capitano combatte a T eclesan l'ultima battaglia prima della caduta

dell'Asmara;

- il 1° aprile 1941 s i da alla macchia continuando la sua guerra privata contr o gli

inglesi.Neppure quando il Gruppo Bande a cavallo “Amhara” cessa la sua guerra, Guillet

considera l'ipotesi di cedere le armi. I nemici però lo braccano sempre più da vicino e quindi

è costretto alla clandestinità, dopo aver lasciato per prudenza la divisa ed essersi trasformato

in venditore d'acqua, con il nome ar abo di Ahmed Abdullah al Redai. Sul suo capo pende

anche una taglia di mille sterline or o. Quando non fu più possibile r estare in Eritrea decide

di rifugiarsi nello Yemen, ove dopo un br eve periodo di prigionia, l' Imam Yahia gli concede

asilo e lo impiega come suo consigliere e come istruttore della Guardia Reale.

- torna in Italia il 2 settembre 1943, pochi giorni prima dell'armis tizio.

- rientra in azione nel Re gno del Sud, con missioni speciali contr o i tedeschi, che

continuerà a combattere fino al termine della guerra.

- dopo il referendum del 2 giugno 46,sebbene giovane colonnello in carriera, si dimette

dall'Esercito, fedele al giuramento che lo legava al Sovrano caduto.

- più tardi decide di far fruttare le esperienze servendo la Repubblica, come diplomatico in

diversi Paesi arabi tra cui, in qualità di Ambasciatore, lo Yemen, la Giordania, il Marocco e

l'India.

- muore a Roma il 16 giugno 2010 all’età di 101 anni;

- giace sepolto a Capua(CE) nella cappella di famiglia al cimiter o locale;

Decorazioni e conferimenti:5 medaglie d’ar gento, 4 cr oci di guerra, Cavalier e dell’O.M.S, Gran Cr oce dell'Ordine

Militare d'Italia. Decorazioni estere e diplomatiche: Croci spagnole -Cruz Blanca, Roja, por

la Unidad Nacional, del Sufrimento. Cr oci estere diplomatiche - S. Gr egorio Magno SCV,

Gran Croce Alawita Marocco, G.U. Ordine del Nilo.

Il 20 giugno 2000, gli è stata confer ita la cittadinanza onoraria dalla città di Capua.



In una cornice indescrivibile per l’eccezionalebellezza che solo Napoli e dintorni possono vantarecome dono divino, il 4 aprile scorso, nell’imponente

piazzale dell’Accademia Aeronautica si è svolta lasolenne cerimonia del Giuramento e del Battesimo delCorso Orione V. I cento nuovi O rionidi hanno giuratofedeltà alle istituzioni italiane e sono stati “consacrati”allievi piloti, del ruolo delle Armi, ingegneri,commissari e medici, vedendo il tutto suggellato daimperiosi passaggi delle Frecce Tricolori (foto).

La cerimonia è stata presieduta dal Ministro dellaDifesa, Ammiraglio Giampaolo Di Paola, alla presenzadel Capo do Stat o Maggiore della Difesa, Gener aleBiagio Abrate, del Capo di Stato Maggiore dell’AM,Generale Giuseppe Bernardis e di altre autorità, civili,religiose e militari.Nutritissima, poi, è stata la schiera dei “Padrini” deiprecedenti Corsi Orione (II, III, e IV), tut ti pienamente“compresi” nel loro impo rtante ruolo, con s egnievidenti della commozione avver tita per il momentomagico che stavano vivendo i loro discendenti.Più lacrime hanno solcato il viso di tutti e specialmentequello dei “veci” dell’Orione 2°, cioè dei padrini“decani”, avendo il Buon Dio chiamato a sé coloro che,per primi, ebbero l’onore di appartenere alla stirpe.Riportiamo brevissim i stralci degli interessanti,toccanti e sinceri interventi delle autorità presenti negliindirizzi di augurio agli allievi dell’Orione V.Il Generale di Brigata Aerea Umberto Baldi,Comandante dell’Accademia Aeronautica, ha ricordatoai giovani giurandi che il futur o “l i vedrà impegnaticome militar i sempre disponibili al sacrificio,all’accettazione cosciente del rischio e alla coraggiosaconsapevolezza della propria professionalità".Il Generale Bernardis ha concluso il suo interventoevidenziando che gli allievi " Con il giuramento di oggientrano in possesso di una er edità [ ...] che assicuraall'Aeronautica e al Paese quella cr escita qualitativa

necessaria per proseguire lungo la via del merito, dellospirito di servizio, d ella disciplina e dell'etica insintonia con la cultura dell'essere, a scapitodell'effimero apparire".Il Generale Abrate, rivolgendosi al personaledell’Accademia, ha espresso gratitudine per il lavorosvolto ed ha sottolineato che i comandanti, gli istruttorie i docenti hanno “il compito ed il pr ivilegio diinfondere a questi allievi non solo la necessariapreparazione militare e professionale iniziale, ma anchequell’importante bagaglio di valori e motivazione chepermetteranno loro di ben operare al servizio delPaese".Il Ministro della Difesa nel suo intervento ha volutomettere in evid enza la differenza tra i d ipendentipubblici ed i militari ricordando che questi ultimi nonsvolgono una “professione” ma svolgono una“missione”. Egli ha lasciato, altr esì, intender e che leForze Armate, per le ristrette disponibilità economico-finanziarie, dovranno nel futuro ottimizzare l’utilizzodel sistema militare per “garantire la sicur ezza delPaese con risorse ridotte rispetto al passato”.

Il Giuramento del Corso Orione V

Tutti i cors i dell’Accademia Aeronautica sonoidentificati con nomi di uccelli rapaci, venti,costellazioni o figure mitologiche.Durante il primo anno accademico, spesso nelmese di aprile, ha luogo una solenne cerimoniadi Giuramento e Battesimo durante la quale alCorso viene att ribuito il nome. Questatradizione è iniziata nel lontano 1923 con ilCorso Aquila ed è proseguita fino al CorsoZodiaco (1942), seguendo l’ordine alfabetico ,saltando le lettere H e Q. Nel 1943 dopo il corsoZodiaco, venne deciso di ricominciaredall'inizio nominando i nuovi corsi con lostesso nome, ma aggiungendo un numero persimboleggiare la generazione successiva. Ogni19 anni , quindi, una nuov a generazione èbattezzata con il nome del corso capo “stirpe”.In occasione della cerimonia del Battesimoviene consegnato al Corso un gagliardetto conil nome, il motto, l’emblema simbolico e l’annod’ingresso in Accademia. La consegn a delgagliardetto avviene t ramite i padrini degliomonimi corsi precedenti.I frequentatori dei corsi omonimidell’Accademia, a prescindere dalla loropermanenza nella Forza Armata, sononormalmente legati da u n forte vincolo di“coesione” che dura tutta la vita e che, s pesso,coinvolge anche i familiari.

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Q uesto potrebbe essere un titolo adatto perpresentare il risultato dell’impegno che unUfficiale di Complemento, il Ca pitano

dell’Arma Aeronautica-Ruolo Servizi, Lib eroRanelli, iscritto dal 1973 al nostro Sodalizio pressola Sezione di Legnano (CircoscrizioneLombardia), ha profuso per far erigere, in uncortile della S ede di P iacenza dell’U niversitàCattolica del Sacro Cuore, un monumento in onoredel fondatore della medesima Università, PadreAgostino Gemelli O.F.M..

Ne parliamo sulla nostra Rivista per due motivi: ilprimo è che allo stesso Padre Gemelli, medico escienziato, per i suoi studi sulla psicofisiologiadell’uomo in volo venne attribuito il grado diColonnello nel Ruolo d’Onore del Corpo SanitarioAeronautico, che egli volle anche acquisire ilbrevetto di volo, che ottenne all’età di 61 anni, eche una statua dello stesso Padre Gemelli (con saiofrancescano e caschetto da pilota) fa bella mostradi sé nell’atrio del Centro Sperimentale di Volo diPratica di Mare.Il secondo motivo è che il “monumento” consistein realtà in un ve livolo cac cia intercettore F 104“Starfighter” (naturalmente demilitarizzato) che sierge, come pronto al decollo, in un cortile delcampus piacentino.Il Capitano Ranelli, che nella vita civile eraDirettore Amministrativo della Sede di Piacenzadell’Università Cattolica, ebbe l’idea, condivisapoi anche dalle altre Autorità Accademiche, dionorare Padre Gemelli per il 50° anniversario dellamorte – che sarebbe ricorso nel 2009 – richiedendoall’Aeronautica Militare, nel 2006, la possibilità diacquisire un velivolo F 104, da collocare in uno deicortili del campus piacentino.Lo Stato Maggiore dell’Aeronautica concesse ilproprio benestare, assegnando un velivolo che sitrovava in un hangar nella base di Grazzanise.

Dopo le attività di “smilitarizzazione”, il velivolofu trasferito nella base di Cervia dove fu sottopostoai lavori necessari per la sua installazione s u unapposito basamento che lo potesse sostenere, chenel frattempo era stato preparato nell’areaantistante l’edificio della Facoltà di Scienze dellaFormazione.Purtroppo tutte ques te attività, accompagnateanche da problemi di burocrazia, che il nostroUfficiale seguì da vicino in tutto il loro sviluppoimpegnandosi pe rsonalmente così da riuscire acondurre tutto a buon fine, durarono più a lungo diquanto previsto, tanto che l’inaugurazione delmonumento ebbe luogo solo il 22 ottobre 2011. Mase vi capitasse di passare da Piacenza, non mancatedi fare una visita a questo particolare monumento,che è ben visibile anche dall’es terno del campus.

Un aereo (nuovo) per Padre Gemelli

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Norimberga, città della Baviera, dopo la “resasenza condizioni” della Germania nazista, fusede del “processo” tenuto da una Corte

internazionale is tituita dalle potenze vincitrici delsecondo conflitto mondiale per giudicare coloro che sierano r esi responsabili di “cr imini di g uerra globali”,non associabili a precisi avvenimenti criminosi per iquali rimanevano competenti i tribunali dei singolipaesi.

Le imputazioni furono articolate in “crimini contro lapace” per la preparazione e la condotta della guerra diaggressione, “cr imini di guerra” per la condotta delleoperazioni belliche in violazione delle convenzioniinternazionali, “violenze contro le popolazioni civili,assassinio di ostaggi, saccheggi e devastazioni, cr iminicontro l’umanità” per le persecuzioni politiche,religiose e razziali e per il genocidio di interepopolazioni.

Il “processo di N orimberga” vide alla sbarra lanomenclatura dell’NSDAP, le più alte cariche civili emilitari del III Reich e le organizzazioni dello Stato, dalGoverno del Reich allo Stato Maggiore, dalla SAall’OKW, alle SS, etc.Il “Collegio Giudicante” era composto da Sir Geoffrey

Lawrence in rappresentanza del Regno Unito di GranBretagna e Irlanda, “P residente Titolare”, Sir WilliamNorman Birkett, in rappresentanza del Regno Unito di

Gran Bretagna e Irlanda, “Presidente Sost ituto”,Francis Biddle in rappresentanza degli USA,Donnedieu de Vabres in rappresentanza dellaRepubblica di Francia e I. T. Nikitchenko inrappresentanza dell’U.R.S.S. “Giudici Titolari” John J.Parker in rappres entanza degli USA, Robert Falco inrappresentanza della Repubblica di Francia e A. F .Volckhov in rapprese ntanza dell’U.R.S.S. “ GiudiciSostituti”.

Il “Collegio della pubblica accusa” era composto daRobert H. Jackson per gli USA, Francois de Menthonper la Repubblica di Francia, Sir Hartley Shawcross peril Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda, RomanRudenko per l’Uni one delle Repubbliche SocialisteSovietiche, P rocuratore Generale 1 e Y. V. Pokroeski,Sostituto Procuratore Generale.La sentenza del 30 giugno 1946 definì “organizzazioni

criminali” l’intero apparato dirigente del partito nazista,la Gestapo, le SS e i servizi di sicurezza (SD).

Dodici dei principali imputati vennero condannati amorte per impi ccagione: Hermann Goring,“Comandante in capo dell’aviazione nazista eMaresciallo del Reich”, che si suicidò prima di essereimpiccato, H. Frank, W. Frick, A. Jodl, “Generale diStato Maggiore nazista, tra i più stretti collaboratori diHitler”, E. Kaltebrunner, W . Keitel, Joachim VonRibbentrop, “M inistro degli Esteri del Reich”, Alfred

Il processo di Norimbergadi Giovanni Battista Cersòsimo

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Rosemberg, responsabile della “germanizzazio ne” deiterritori occupati nell’est europeo, F. Sauckel, A. Seyss-Inquart, J. Streicker, e, in contumacia, Martin Borman,“delfino di Hitler”, disperso nella battaglia di Berlino (2maggio 1945): sette altri imputati furono condannati apene detentive, in gran parte successivamentecondonate, tra i quali all’ergastolo Walther Funk, ErichRaeder, e Rudolf Hess, l’unico a scontare la pena a vita,mentre Hans Frit zsche e Hj almar Schacht furonoassolti.

Gli atti processuali, redatti in inglese, francese, russoe tedesco, sono stati raccolti in quarantadue volumi, lacosiddetta “Serie Blu”, ormai introvabile nell’edizioneoriginale se non si è disposti a pagare cifre da affezione;in Italia sono poche le biblioteche o gli istituti pubblicio privati a esserne in possesso.

La loro consultazione, grazie al tempo ormaitrascorso, potrebbe consent ire agli studiosi diesaminarli in un clima di maggiore serenità.

La difficoltà del loro reperimento contribuisce adagevolare l’accettazione “acritica” degli atti delprocesso, sia dal punto di vista giuridico, che da quellopiù squisitamente storico.

La storia è scr itta dai vincitori, non deve, pertanto,stupire che concetti preconfezionati e dif fusi coninnegabile capacità abbiano raggiunto le mass e e nelvolgere degli anni da “verità di parte”, siano assurti a“verità assoluta”. Stupisce, inoltre, che questaintossicazione intellettuale di tanta “verità” abbiacolpito anche gli “storici”.

Fra i pochi rimasti indenni dall’indigestione meritaricordare l’autore de “Le origini della seconda guerramondiale”, Alan John Percivale Taylor2.

Studiosi preparati hanno, invece, accettatoacriticamente le “verità” del “Processo di Norimberga”:l’antico adagio latino “vae victis” è sempre valido etanto banale quanto ovvio, talmente ovvio che moltitendono a dimenticarne l’intrins eca e incont estabile“verità”.

Benedetto Croce 3 aveva da subito compresol’intrinseca perversione del “processo” e nel discorsodel 24 luglio 1947 all’Assemblea Costituente ebbe il

coraggio di affermare:“... mi duole di dover rammentare cosa troppo ovvia,cioè che la guerra eterna del mondo, che si attua di quae di là da ogni or dinamento giuridico, e che in essa laragion giuridica si tira indietro lasciando libero ilcampo ai combattenti, dall’una e dall’altra partebiasimati o considerati traditori se si astengono da cosaalcuna che sia comandata come necessaria oconducente alla vittoria; chi sottopone questa materia acriteri giuridici, o non sa quel che si dica o lo sa troppobene e cela l’utile, ancorché egoistico del propriopopolo o Stato, sotto la maschera del giudiceimparziale, segno inquietante di turbamento spiritualesino ai giorni nostri (bisogna pure avere il coraggio diconfessarlo), i tribunali senza alcun fondamento dilegge, che il vincitoreha istituiti pergiudicare, condannaree impiccar e, sotto inomi di criminali diguerra, uomini politicie generali dei popolivinti, abbandonando ladiversa pratica, esented’ipocrisia, onde untempo non si davaquartiere ai vinti o adalcuni dei loro uomini,e se ne richiedeva laconsegna per metterlia morte, proseguendoo concludendo con ciò la guerra; Giulio Cesare nonmandò innanzi a un tri bunale ordinario o straordinariol’eroico V ercingetorige, ma esercitando vendetta oreputando pericolosa alla potenza di Roma la vita el’esempio di lui, poiché gli si fu nobilmente arreso, lotrascinò per la st rade di Roma dietro il suo carrotrionfale e indi lo fece strozzare nel carcere; parimentesi è preso oggi il vezzo, che sarebbe disumano se nonavesse del tr istemente ironico, di tentar di calpestare ipopoli che hanno perduto una guerra, con l’entrarenelle loro coscienze e col sentenziare sulle loro colpe epretendere che lo riconoscano e promettano diemendarsi ...”.

1) Roman Rudenko dopo la seconda guerra mondiale fu promossoProcuratore G enerale d ell’Unione d elle Repubbliche S ocialisteSovietiche; nel 1960 istruì il processo per spionaggio contro ilpilota dell’U2 U.S.A. Gari Powers.2) Alan John Percivale Taylor (1906-1990), storico britannico,laburista, si occupò in pa rticolare d i stor ia contemporanea,sostenendo tesi inedite.3) Benedetto Croce (1866-1952), f ilosofo, storico e critico,senatore d al 1910, antisocialista, simpatizzò per i l f ascismo,giungendo nel 1 924 a v otare la f iducia p er Mussolini dopo i ldelitto M atteotti. Nel 1925 s i dichiarò pe r u n’opposizioneculturale redigendo il “Manifesto degli intellettuali antifascisti”;dopo la seconda guerra mondiale fu per un breve tempo Presidentedel Partito Liberale e Ministro dei Governi Badoglio e Bonomi, sischierò a favore della monarchia. Negli ultimi anni si dedicò soloagli studi, fondando a Napoli l’Istituto per gli studi storici.

Un momento del processo

Benedetto Croce

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di Francesco Armando Roncallo (*)

Nel numero scorso abbiamo ricordato il drammatico naufragio del “T itanic”, questa volta parliamo di unevento tragico che ci ha riguardato molto più da vicino. La sera del 13 gennaio 2012 la nave “Concordia”,che stava effettuando una crociera nel Mediterraneo, urtava gli scogli a circa 500 metri dal porto dell’Isoladel Giglio provocando uno squarcio di 70 metri nello scafo e causando 30 morti, 2 dispersi e oltre 100 feriti.Francesco Armando Roncallo ripercorre brevemente il tragico naufragio astenendosi, correttamente, daogni considerazione sulle possibili responsabilità. La giustizia – scrive l’autore – farà il suo corso, lungo edifficile.

Ad. Al.

Di giorno e di notte con la luna, la visione di quella nave, bella ed enorme, coricata su un fianco,semisommersa e adagiata sugli scogli senza luci e senza rumori , cioè senza vita, lascia sgomenti eprofondamente tristi.

Il cantiere, dopo lunga progettazione, l’aveva costruita bene, curandola in ogni minimo particolare perassicurare ai crocieristi una navigazione tranquilla e piacevole. L’armatore è così sicuro che consente chevengano imbarcati vecchi, bambini e menomati. Tutti ricordiamo l’uccisione del turista americano sull’AchilleLauro. Era in car rozzella, scelta con la quale i sequestratori vollero dimostrare il loro odio e disprezzo versogli Stati Uniti.L’attrattiva per un periodo di vacanza, fuori dalla usuale normalità, in uno scenario incomparabile che solo ilmare sa offrire, la bellezza e il fascino della nave con la sua “vitalità”, la pubblicità sono un forte richiamo perchi ha tempo disponibile e possibilità di spesa.La società armatrice affida la condotta di queste navi ad un Comandante di provata capacità ed esperienza eche, negli imbarchi precedenti, abbia dimostrato calma e sangue freddo in ogni circostanza e padronanza di sée del personale. Com pito non facile se si pensa che l’equipaggio, di più di mille persone, viene reclutato inogni parte del mondo. Spesso i suoi membri non si capiscono fra loro e meno che mai con tutti i passeggeri,anch’essi provenienti dalle nazioni più disparate.La responsabi lità che pesa sul Com andante è enorm e per l’el evato costo della nave, l’or ganizzazione e ilfunzionamento di tutti i servizi che devono garantire la serenità e il divertimento dei passeggeri. Ormai lecrociere sono diventate un’industria e tutto deve andare bene, sia a bordo che nell’or ganizzazione a terra, peril guadagno dell’armatore, il prestigio della nave e della nazione che rappresenta.Equipaggio e c roceristi vengono addestrati alle varie emer genze, compreso l’abbandono della nave. Ma unacosa è la simulazione, altro è la realtà. Nella simulazione, infatti, non si può inserire un fattore importantissimo

La fine della

“Concordia”

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e spesso determinant e qual è i l panico, che facompiere gesti estremi, che non lasciano alcunasperanza di salvezza. Per il panico abbiamo vistopersone gettarsi dagli ultimi piani delle torrigemelle, così come abbiam o visto buttarsi inacqua dalla “Concordia” persone che nonsapevano nuotare.A bordo si parla di una possibile emergenza, manessuno pensa che possa veramente accadere.Questa convinzione fiduciosa deriva dall’aspettorassicurante della nave, dall’esito felice di tantecrociere, dalla difficoltà di immaginare che navidel genere possano affondare. Eppure accade!C’è la cena, la musica, il fascino dell’ambiente,

l’isola vicina con le sue luci, ci sono gli amici egli abitanti da salutare... Un attimo di distrazionefa dimenticare al Comandante e agli uf ficiali di

guardia in plancia cosa hanno sotto i piedi... Basta poco perché accada un incidente tanto banale quantodisastroso e, per molti versi, incomprensibile.Si poteva evitare? Certamente, bas tavaseguire con attenzione la rotta e le procedureseguite altre volte. Ma ogni mente può avereun momento di vuoto e dedicare l’attenzionea qual cosa di diverso da ciò che sarebberichiesto dal suo compito specifico.Esiste i noltre una normativa che regola ilgiusto comportamento dell’equipaggio, dalComandante all’ultimo marinaio. È il frutto dimillenni di esperienza e, nel tempo, si èdimostrata giusta ed efficace.Il Comandante è imposto dall’armatore equesto rende più difficile il suo compito,perché deve dimostrare, in ogni istante, che ha“diritto” di esserlo, evidenziando le qualitàprecedentemente citate, oltre a facilità dirapporti umani.Inoltre, una volta per tutte, non si può dimenticare che gli uomini, a tutti i livelli, sono tali e pertanto hanno leloro lacune e debolezze.Sul naufragio è già stato scr itto tanto. La giustizia farà il suo corso, lungo e dif ficile. Qualcuno riuscirà aspiegare non solo l’urto contro lo scoglio, ma quanto è successo dopo, apparso in alcuni momenti allucinante,come l’invito a rientrare nelle cabine con la nave che imbarcava molta acqua e cominciava a sbandare…!Se la nave non si fosse adagiata sulla scogliera, si sarebbe capovolta e i morti sarebbero stati centinaia! La vitacontinua. Le vittime, le uniche che abbiano gi à pagat o, recuperate e seppellite (tranne qualcuna ancoradispersa), presto dimenticate. Sui loro cari peserà il vuoto che hanno lasciato.Certamente nelle prossime crociere non ci saranno più avvicinamenti pericolosi alle coste né distrazioni dicomando nell’attraversare zone peri colose. Sarà l’insegnamento più importante che questo naufragio lasceràper molto tempo. Senza dimenticare che il mare è sempre quello, i nuovi croceristi potranno imbarcaretranquilli, salvo avarie di altro genere (r icordiamo il Titanic, l’Andr ea Doria, il Moby Prince e la CostaAllegra).Infine, c’è un particolare non trascurabile. Al varo della Concordia la bottiglia di spumante non si è rottasbattendo contro lo scafo... In queste circostanze gli applausi si placano, una sensazione di gelo cala sulpubblico. La marineria è ancora superstiziosa e nell’equipaggio subentra un senso di ansia e cattivo presagio.Per quanto di mia conos cenza, non c’è stata nave che, s ubita l’onta della bottiglia, non abbia avuto vita enavigazioni travagliate! Ma allora nell’incidente c’è una componente di predestinazione e f ato? È il solitomistero.

(*) Ammiraglio Ispettore Capo del Genio Navale (c. ass.)

Momenti di relax in sala bar

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Nei gior ni 1 1 e 12 aprile 2012 il ConsiglioNazionale dell’UNUCI, presieduto dal Generaledi Squadra Aerea Giovanni Tricomi, Presidente

Nazionale del Sodalizio, si è riunito presso l’Alber go“Savoia Palace” di Chianciano Terme, per deliberare suimportanti ar gomenti all’ordine del giorno, tra i qualicitiamo, oltr e alla discussione sul bilancio, leprospettive su future attività internazionali, il libro

concernente la storia dell’UNUCI e l’iter attualmente inessere per la privatizzazione dell’UNUCI.Dopo il rituale ascolto dell’Inno N azionale e il minutodi silenzio dedicato al riverente ricordo dei Caduti ditutti i tempi, il Presidente Nazionale ha introdottol’argomento inerente al bilancio consuntivodell’esercizio 201 1 e, al riguardo, una illustrazionedettagliata è stata ef fettuata dal Segretario Generale, ilquale ha precisato che un deciso miglioramento dellagestione complessiva dell’Ente, rispetto agli anniprecedenti, è stato reso possibile sia per l’aumento dellaquota sociale, sia per una maggiore oculatezzanell’effettuazione delle spese. N el complesso. Alriguardo, il Consiglio N azionale, appr ovandoall’unanimità il bilancio consuntivo 201 1, ha rivoltoespressioni di vivo appr ezzamento per i risultaticonseguiti in questo settore da tutte le componentidell’UNUCI.Relativamente al bilancio del 2012 il SegretarioGenerale ha segnalato l’impossibilità di proporre unopportuno assestamento per l’anno in corso, a causa delritardo in cui pervengono le rimesse delle quote sociali;sarà pertanto necessaria un’appropriata manovra diassestamento da far approvar e dal Consiglio Nazionalenel prossimo mese di ottobre. Nel prosieguo dellariunione il Consiglio è stato informato di alcune attivitàdi carattere inter nazionale attualmente allo studio perpossibili scambi di visite con paritetiche Organizzazionistraniere, che hanno avanzato richieste in tal senso.L’attenzione dell’uditorio si è poi rivolta allapresentazione del libro “L ’UNUCI e la sua storia”,

effettuata dal suo autore, il Gen. D’Ascia, libro che è infase di completamento e per la descrizione del qualerinviamo all’articolo pubblicato su questa rivista.Il Consiglio ha inoltre preso atto – esprimendo pienoapprezzamento per l’iniziativa – della pubblicazione diun utile Vademecum sulla pensione di reversibilità,redatto a cura del Magg. Gen. Vincenzo Ruggieri e chela Presidenza Nazionale ha voluto of frire a tutti gliAssociati, allegandolo al n. 3/4 della Rivista UNUCI.In un’ottica rivolta a migliorare le condizioni diospitabilità dell’Alber go Savoia, il PresidenteNazionale ha reso noto l’intendimento di dotare lastruttura di una camera per disabili, con i relativi serviziigienici, come peraltro previsto dalle norme di legge. Irelativi lavori verranno iniziati non appena possibile, inrelazione alle risorse finanziarie che si renderannodisponibili.Il Consigli o, prendendo poi a tto che il SegretarioGenerale, Col. Marco Lanza, ha recentementemanifestato l ’intendimento di rassegnare le dimissioniper motivi di carattere familiar e, con decor renza 15giugno, ha dato mandato al Presidente Nazionale didesignare il sostituto.Nel prosieguo, l’attenzione dei Consiglieri Nazionali siè incentr ata sull’iter legislativo concernente laprivatizzazione dell’UNUCI, status giuridico ritenutoindispensabile al fine di evitare in un prossimo futuro il

rischio (già corso nel recente passato) dellasoppressione quale Ente pubblico non economico. Alriguardo si è proceduto ad approfondire un appositoschema di Regolamento predi sposto dall’Uf ficioLegislativo del Gabinetto del Ministro della Difesa, inordine al quale è stata approvata e sottoscritta unadelibera finalizzata a rendere il testo di dettoRegolamento più rispondente alle esigenzedell’UNUCI.

G.G.

Comunicazioni della Presidenza Nazionale

Il 54° Consiglio Nazionale UNUCI

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Elezioni del 2012 per la carica di Presidente di SezioneSezione Presidente in carica

Ten. Maurizio Villavecchia 31.12.2012 10 e 11 nov.Scadenza mandato Date e orario elezioni

ALESSANDRIACap. Costantino Palmitessa 31.12.2012 17 nov.BARLETTAGen. D. Giuliano Busi 31.12.2012 24 nov.BOLOGNAB. Gen. Antonino Spampinato 31.12.2012 24 nov. 10.00-12.00 e 15.30-18.00BOLZANO1° Cap. Renato Mercanti 31.12.2012 18 nov.BORGOSESIACap. Nicola Continelli 31.12.2012 16 e 17 nov.CAMPOBASSOCap. Gabriele Rendina 31.12.2012 10 e 11 nov.CAPUAGen. B. Ippolito Gassirà 31.12.2012 9 e 10 nov.CASERTA

S.Ten. Pietro Vivone 31.12.2012 17 e 18 nov.CATANZARO/ CROTONETen. Vittorio Angeloni 31.12.2012 24 novCESENAB. Gen. Domenicantonio Santarelli 31.12.2012 24 e 25 novCHIETIB. Gen. Giovanni De Luca 31.12.2012 17 e 18 nov.COSENZACap. Mauro Bodini 31.12.2012 Da definireCREMACap. Antonio Di Mora 31.12.2012 17 nov. 09.00-13.30 18 nov.09.00-13.00CREMONAT.Col. Giuseppe Cantatore 31.12.2012 9 e 10 novCUNEOGen. Franco Scaramagli 31.12.2012 23 e 24 nov.FERRARAB. Gen. Alfonso Barbato 31.12.2012 15 nov. 10.00-13.00 e 16.00-18.00FOGGIAGen. C.A. Plinio Paoli 31.12.2012 17 e 18 nov.FOLIGNOS.Ten. Egidio Naddeo 31.12.2012 Da definireGAETA-SUD PONTINOTen. Flavio Cenci 31.12.2012 1 e 2 dic.LATINAGen. B. Vittorio La Macchia 31.12.2012 30 nov. – 1 dic.LECCE

S.Ten. Antonino Elio Mollica 31.12.2012 27 ott. 09.00-12.00 28 ott. 09.00-12.00LIPARIB. Gen. Mario D’Aniello 31.12.2012 24 e 25 nov.LODIS.Ten. Gabriele Focosi 31.12.2012 24 nov.LUCCATen. Renzo Preda 31.12.2012 16 e 17 nov.LUGO DI ROMAGNATen. Paolo Chianese 31.12.2012 Da definireMASSATen. Vasc. Antonino Cipponeri 31.12.2012 16 nov.12.00-20.00 17 nov. 09.00-20.00MESTREGen. B. Maurizio Lauro 31.12.2012 24 nov.MODENATen. Giuseppe Muriana

Cap. Aurelio Boroni Grazioli

31.12.2012 Da definireMODICA31.12.2012 16 e 17 nov.MONZA BRIANZA

Col. Corrado Marescalco 31.12.2012 18 nov. 09.00-13.00NOTOTen. Antonino Pellegrino 31.12.2012 17 nov. 10.00-12.00 e 16.00-18.00

18 nov. 10.00-12.00PATTI

Magg. Nicola Mele 31.12.2012 24 e 25 nov.PESCARAB. Gen. Donato Greco 31.12.2012 24 e 25 nov.PORDENONECap. Nicola Pavone 31.12.2012 Da definireREGGIO CALABRIAS.Ten. Filippo Fallerini 31.12.2012 17 e 18 nov.RIETICol. Vincenzo Felicione 31.12.2012 16 e 17 nov.RIMINIComm. Straord. Col. Marcello Capone 31.12.2012 9 e 10 novSALERNOCol. Giorgio Bonifazi 31.12.2012 Da definireSIENACap. Claudio Gala 31.12.2012 10 nov.SONDRIOComm. Straord. S.Ten. Sergio Di Bartolo 31.12.2012 Da definireTRAPANITen. Gianmarco Richiardone 31.12.2012 17 nov. 10.00-12.00 e 15.30-18.00TRENTOComm. Straord. Ten. Angelo Motta 31.12.2012 Nov. 2012VARESE

N.B.� I dati sopra riportati riflettono quanto reso noto dalle Sezioni.� Quando non diversamente indicata, la sede del seggio elettorale si intende quella della Sezione.� Per l’orario di apertura dei Seggi, dove non specificato, rivolgers i direttamente alle relative Sezioni.� I Soci che intendono candidarsi devono inviare un breve curriculum che deve pervenire alla Sezione almeno

trenta giorni prima delle votazioni. Per le modalità e le informazioni dettagliate gli inter essati possonocontattare direttamente la Sezione.

� Per avere diritto al voto, i Soci devono esser e in regola con la quota associativa.� Il diritto al voto può essere esercitato anche per corrispondenza, comunicando il proprio nominativo alla Sezione

almeno quaranta giorni prima delle elezioni. In tal caso il Presidente di Sezione invierà lettera-invito, che firmatae contenente il nominativo dell’Ufficiale che si intende votare, dovrà essere restituita alla Sezione di appartenenza.

Per la Sez. di Rovereto è in corso la trasformazione in Nucleo della Sez. di Trento con decorenza 1 gennaio 2013

Imp. Comunicazione - Elezioni pag. 16/17:Layout 1 26/06/12 16:00 Pagina 17


I n occasione del Consiglio Nazionale svoltosinell’aprile scorso, il Generale D'Ascia hapresentato la bozza del volume "L'UNUCI e

la sua storia", opera commissionatagli dalPresidente Nazionale.Come si è potuto riscontrare, la presentazione, inconsiderazione dell’ar gomento trattato, hasuscitato tra i convenuti viva curiosità e grandeinteresse.Infatti, in circa 400 pagine il volume descrive lastoria e l'ev oluzione del Sodalizio: prendendol’avvio dal primo slancio di ass ociazionismo dialcuni Uf ficiali reduci di guerra, avvenuto l'1 1novembre 1918 – solo una settimana dopo la finedel primo conflitto mondiale – arriva fino ai tempinostri.

La storia dell’UNUCI èinquadrata in quelladell'Italia: percorre quasi un

secolo in cui si sonosusseguiti eventi di granderilevanza nel mondo intero, èarricchita da citazioni, echi distampa, biografie di uomini

illustri ed è resa più scorrevoleda fatti di cronaca, episodi,

commenti s torici e vignette , sì darenderne più piacevole la lettura.Nel testo sono inserite oltre 290 illustrazioni (trafoto, disegni e documenti originali, in parte inediti)di cui molte a colori. La copertina è a colori e ilformato è di 20 x 29,7 c m.Ma, per fornire ai futuri lettori un'idea più precisadel contenuto, diamo un rapido sguardo ad alcunidegli argomenti di maggior rilievo.Vi troviamo la de scrizione dell’origine edell’evoluzione dell’UNUCI, della sua strutturanella componente centrale e negli organi periferici,le alte cariche, i Presidenti e i Soci illustri, la storiadelle Sezioni, le sedi, nonché le varie forme diattività: in primo luogo l’addestramento e lefunzioni del Sodalizio per quanto attiene alle Forzedi Completamento e a lla R iserva Selezionata.Capitoli di sicuro interesse riguardano, poi,l’informazione (la Rivista UNUCI) e l’as sistenza

agli is critti, le attività di cooperazione conparitetiche Associazioni straniere per il tramitedella CIOR e della CIOMR. Il tutto completato dauna consistente bibliografia.Appare evidente che si tratta di un'operastimolante: parla dell'UNUCI ma, soprattutto, deiSoci, che sono, da sempre, l'anima e il motore delSodalizio: leggendo questo libro non solo i menogiovani potranno rivivere quasi cento anni dellastoria della nostra nazione, ma anche gli altrisaranno in grado di apprendere fatti e modi divivere, in gran parte a loro sconosciuti.Per quanto al momento è possibile sapere, per iSoci il prezzo del volume – di cui non appenapossibile si darà corso alla stampa inizialmente in

un numero limitato di copie, circa 3.000 inedizione normale e 100 in edizione di lusso –dovrebbe aggirarsi sui 10,00 Euro per l'edizionenormale e 25,00 per quella di lusso. Ma contiamodi fornire, in seguito, notizie più precise.

L’UNUCI e la sua Storia

Unuci e la sua storia - Tutela Iscritti - p. 18/20:Layout 1 26/06/12 16:02 Pagina 18


Il "r ecupero" degli enti pr evidenziali contr o ipensionati è spesso illegittimo in base allagiurisprudenza delle Corti di GiustiziaEuropee, della C orte C ostituzionale e d ellaCorte dei Conti.

L’Avvocato Filippo de Jorio, s ul numer o 1/2 –2012 della nostra rivista aveva affr ontato il temadelle indennità operative diverse da quelle di volo.In questo numero, il valente giurista esamina, conanalisi dettagliata e cir costanziati r iferimentinormativi, la pr oblematica concernente i tentatividi “recupero” degli enti previdenziali a danno deipensionati.La più recente giurisprudenza di questi or gani digiustizia ha rettamente rivolto la sua attenzione alproblema della buona fede del pensionato ed altempo in c ui vengono ef fettuati gli s tessi"recuperi". V iene considerato ar gomentoassorbente e p rioritario rispetto ai te ntativi direcupero degli enti previdenziali e più in generaledella P.A. che non si può superare un anno dalmomento in cui viene liquidata la pensione. Dopol'anno, gli errori compiuti nella liquidazione dellepensioni, anche se provvisorie, non possono esserepiù addebitati ai percettori in buona fede, maall'ente che li ha compiuti. Agli ef fetti di qua ntosopra le pensioni provvisorie sono considerateeguali alle definitive.L'unica eccezione è nel caso di un eventuale dolodel pensionato. (Vedansi: sentenza n. 7/2007/QM,4/2008/QM e 1 1/2011/QM delle Sezioni Riunitedella Corte dei Conti e decisioni di tutte le SezioniCentrali d'Appello).I principi affermati da queste sentenze sono:

a) le pensioni "provvisorie", decorso unragionevole lasso di tempo, da individuarsial massimo in un anno sono considerate, aifini del recupero, come definitive e perciòogni tentativo di recupero deve essereaccompagnato dall'accertamento dellamalafede del pensionato e deve avvenireentro il termine di un anno;

b) in assenza di dolo dell'interessato, ildisposto contenuto nell'art. 162 D.P.R.n. 1092 del 1973, concernente il recuperodell'indebito formatosi sul trattamentopensionistico provvisorio, deveinterpretarsi nell'ambito della disciplinasopravvenuta, contenuta nella legge n. 241del 1990 e successive modifiche della L.15/2006, decorso il termine posto perl'emanazione del provvedimento definitivosul trattamento di quiescenza, non può piùeffettuarsi il recupero dell'indebito, per ilconsolidarsi della situazione esistente,fondato sull'affidamentoriposto nell'Amministrazione.

Comunque, già precedentemente, le SezioniCentrali d'Appello avevano scritto parole chiaresull'argomento:"Da quanto pr ecede, r isulta che la pr ovvisorietàdei trattamenti pensionistici, liquidati con leprocedure automatizzate, permane per un annodopo la liquidazione stessa; decorso tale termine,il tr attamento deve in tendersi d efinitivo, c onoperatività del disposto contenuto nel citato art.206 D.P.R. n. 1092/1973."(sentenza 1a Sez. Centrale di Appello della Cortedei Conti n. 153/2006/A)E ancora nella sentenza n. 236/A del 29/5/2006della III Sez. Centrale di Appello della Corte deiConti:"In coerenza con le esigenze di bilanciamento tragli interessi de ll’ente erogante e gli inter essi de lpensionato che ha per cepito somme non dovute e,quindi, con la necessità di evitar e unaindiscriminata r ipetibilità di prestazioninaturaliter già consumate in corr elazione - e neilimiti - della loro destinazione, si è affermato ed èvenuto via via consolidandosi, nel quadr o delladisciplina delle pensioni pubbliche (ex art. 206 t.u.1092/1973, come anche interpretato dall' art. 8D.P.R. 8 agosto 1986 n. 538), e del pari in quellodelle pensioni private gestite dall'INPS (già conl'art. 80 del r .d.n. 1924, poi seguito dagli artt.521.88/1989 e 131.412/1998) un principio disettore, secondo il quale - in luogo della generale

TUTELA DEGLI ISCRITTI

Sul “recupero” degli Enti Previdenziali



regola codicistica di incondizionata ripetibilitàdell'indebito (art. 2033 c.c.) - trova applicazione ladiversa r egola, pr opria di tale sottosistema, cheesclude viceversa la ripetizione in presenza di unasituazione di fatto (v ariamente articolata, macomunque avente come minimo comunedenominatore la non addebitabilità al per cipientedella erogazione non dovuta).Le Sezioni Riunite della Corte dei Contievidenziano che nelle sentenze della Cortecostituzionale viene posto in modo netto unrapporto di str etta strumentalità tra la regola diirripetibilità degli indebiti non risalenti aresponsabilità del per cipiente e l'oss ervanza delprecetto di cui all'art. 38, co. 2°, cost., per lanecessaria incidenza che, secondo il giudice delleleggi, la tutela della buona fede dell'accipiens devenecessariamente assumer e nelle ipotesi di erroricommessi dall'ente er ogatore su un trattamentodiretto a soddisfare bisogni primari del pensionatoe della sua famiglia.Deve infine rilevarsi che la giurisprudenza dellaCorte di Giustizia E uropea, le cui sentenze sonodiritto vivente e debbono essere recepitedagli Statimembri, ha s tabilito chiaramente il principio dellegittimo af fidamento che è volto alla protezionedelle situazioni consolidate a seguito diprovvedimenti emanati che hanno ingenerato unragionevole affidamento dei destinatari e ilprincipio della certezza del diritto che è diretto agarantire la prevedibilità delle situazioni e deirapporti giuridici (ex multis Corte di Giustiziadelle Comunità Europee sent. 16/1/2003, causa C-295/01 e sent. 24/1/2002, causa C-500/99).Proprio in base al principio di protezionedell'affidamento inc olpevole ingenerato nel"contatto qualificato" con i pubblici poteri, oggiribadito dalla novella apportata alla legge 7 agosto1990, n. 241 (art. 21 nonies) ad opera della legge15/2006, si può a ffermare che in generale irecuperi ef fettuati dall' Amministrazione sonoaffetti da grave illegittimità.È innegabile che negli ultimi mesi lagiurisprudenza della Corte dei Conti si è sviluppatain senso completamente favorevole alla tesicontenuta nel pres ente gravame: la sentenza n.16/2011 del 29.9.201 1 delle Sezioni Riuniteemanata su rinvio degli atti dalla RegionePiemonte, ricorda che nei due anni più recenti2009 e 2010, le sentenze delle Sezioni Centrali

della Corte sono state tutte favorevoli al diniegodel recupero."Quanto poi alle Sez ioni giurisdizionali centralid'appello, va detto che l'orientamento consolidatosinell'ultimo biennio recepisce il principio di dirittoaffermato dalla sentenza n. 7/2007/QM (exmultis):- Sezione prima, 11 maggio 2011, n. 194; 6 luglio2011, n. 308; 5 settembre 201 1, n. 362; 7 ottobre2011, n. 451;- Sezione seconda, 8 marzo 2011, n. 142; 10 marzo2011, n.ri 149 e 150; 17 maggio 201 1, n. 223; 23maggio 2011, n. 239 (pronunce, peraltro, fondatesulla particolare gravità del ritardo nei casi dispecie);Sezione terza, 18 febbraio 201 1, n. 164; 2 marzo2011, n. 214; 16 giugno 201 1, n. 490; 21 ottobre2011, n. 698)."Dal canto suo la II S ezione Centrale ha cosìsottolineato nella sentenza 260/2011(Pres. DeSantis, Rel. Pischedda):"Osserva il Collegio che la giurisprudenzaformatasi prima della pronunzia delle sezioniriunite contestata dalle amministrazioni, (ex multissentenza 455/2009 di questa sezione),interpretando in senso costituzionalmente orientatol'articolo 162 del DPR 109211973 alla luce deiprincipi stabiliti dalla Corte Costituzionale consentenza 431/1993, ha ritenuto che il trascorrere diun notevole lasso di tempo prima dell'emanazionedel provvedimento definitivo di pensionedetermina l'irripetibilità delle somme erogate inpiù, non trovando applicazione il principio sancitodall'articolo 2033 del codice civile, ma la diversaregola che esclude la ripetibilità qualoral'erogazione indebita non sia addebitabile alpercipiente."Quelle sopra riprodotte sono le veridiche evidenzegiurisdizionali sul tema dei “recuperi” e cioè delleesazioni forzose degli enti previdenziali contro ipensionati.È chiaro che i giudici che, in nome di un malintesodesiderio di far risparmiare lo Stato attraversoingiusti benefici e rogati agli enti pre videnzialiignorassero questi precede nti e procedessero insenso inverso, si assumerebbero una gravissimaresponsabilità sia giuridica sia morale.

Prof. Avv. Filippo de Jorio



Difesa Difesa NewsNews

151° anniversario della costituzione dell•Esercito

I l 4 maggio scorso il Presidentedella Repubblica Gior gioNapolitano, accompagnato dal

Ministro della Difesa Giampaolo DiPaola, ha preso parte allecelebrazioni del 151° anniversariodella costituzione dell’Esercito,presenti il Capo di Stato Maggioredella Difesa, Generale BiagioAbrate, e il Capo di Stato Maggioredell’Esercito Gen. ClaudioGraziano. Nel suo intervento, ilMinistro della Difesa ha ringraziatoi soldati italiani che, in Patria e all’estero, dai Balcani all’Afghanistan, passando per il Libano, operanoquotidianamente a tutela della pace e della stabilità internazionale. “Forze Armate che sono, lo dico senzatimore di smentita, una delle espressioni migliori del nostro Paese – ha detto il Ministro – quelle che sannodare l’esempio, nella doverosa e generosa af fermazione dell’adempimento del proprio dovere in nome delgiuramento prestato”. Motivo per il quale “la loro è una missione, non una semplice professione”. Nel corsodella cerimonia, il Presidente della Repubblica ha conferito l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine Militare

d’Italia alla Bandiera di Guerradell’Esercito per l’opera svoltaa favor e della pace e delmantenimento della stabilitàinternazionale. Il Capo delloStato ha consegnato, inoltre,due Medaglie d’Oro al ValorMilitare “alla memoria” e seiCroci d’Onore “alla memoria”di militari caduti inAfghanistan.La Croce d’Onore è stataconferita anche ad altri duemilitari rimasti feriti nel corsodella stessa missione.

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L•Arma dei Carabinieri compie 198 anni

151° Anniversario della Marina Militare

C ol pensiero rivolto alle tantecomunità colpite dal recentesisma, l’Arma dei Carabinieri ha

celebrato il 5 giugno, in tutta Italia, il 198°anniversario della sua fondazione.A R oma, la cerimonia si è svoltaall’interno della Caserma “SalvoD’Acquisto” di Tor di Quinto allapresenza del Presidente della RepubblicaGiorgio Napolitano, accompagnato dalMinistro della Difesa, Giampaolo DiPaola, dal Capo di Stato Maggiore dellaDifesa Generale, Biagio Abrate, e dalComandante Generale dell’Arma dei

Carabinieri, Leonardo Gallitelli. Le celebrazione si è aperta con lo schieramento di tre Reggimentidi formazione rappresentativi di tutte le componenti dell’Arma. A seguire, la rassegna dei Repartida parte del Capo dello Stato, l’intervento del Ministro della Difesa, la consegna delle“Ricompense” ai Carabinieri che si s ono maggiormente distinti nelle attività di servizio, e del“Premio Annuale” a cinque Comandanti di Stazione, quest’ anno provenienti dalle aree colpite dalsisma. In chiusura, lo Storico Carosello Equestre eseguito dal 4° Reggimento Carabinieri a Cavalloper rievocare la gloriosa “Carica di Pastrengo” del 1848.

In un’a ffollata P iazzaSan Marco, la Città diVenezia ha ospitato le

celebrazioni organizzatedel 151° Anniversario

della costituzione della Marina Militare edei cinquant’anni della Scuola NavaleMilitare “Francesco Morosini”, allapresenza del Presidente della RepubblicaGiorgio Napolitano. Il Capo dello Stato hasottolineato come la Marina, “strumentooperativo altamente professionale”,concorre anche all'azione delleorganizzazioni internazionali per lasalvaguardia dei commerci marittimi edella libertà di navigazione e per il contrasto dei traf fici clandestini e dell'emer gente fenomenodella pirateria”. Un riferimento diretto al contrasto alla pirateria che ha permesso al Presidente dirivolgere “un pa rticolare pensiero e incoraggiamento ai ma rò Massimiliano Latorre e SalvatoreGirone ancora ingiustamente costretti lontano dall'Italia e dai propri affetti familiari”. Il Ministrodella Difesa, Giampaolo Di Paola, ha sottolineato l’importanza del ruolo odierno della Marina e,più in generale, delle ForzeArmate che “parlano poco ma ascoltano sempre chi le chiama”. ForzeArmate che intervengono prontamente laddove c’è più bisogno, come in occasione del contributofornito nel soc corso alle popolazioni dell’Emilia Romagna, colpite dal recente sisma. Nel suointervento, anche il Ministro ha, tra l’altro, ricordato i fucilieri di Marina Massimiliano Latorre eSalvatore Girone, ancora trattenuti in India. Mi fanno sentire – ha detto – orgoglioso di essere unMinistro della Repubblica, di essere italiano e di essere un marinaio”.



Libano del Sud: il Presidente del Consiglioin visita ai militari italiani

I l 7 apr ile il P residente delConsiglio Mario Mo nti,insieme al Capo di Stato

Maggiore d ella Difesa, GeneraleBiagio Abrate, si è recato in visita aimilitari italiani s tanziati nel Libanodel sud per portar loro il saluto delGoverno. Nel discorso rivolto ainostri militari, commentando larecente assunzione del comando diUNIFIL, ha ribadito come questoevidenzi il ruolo str ategico chel’Italia ha nella regione. Facendoriferimento alle attività dicooperazione civile e militare

condotte dai militari italiani guidati dal Gen. B. Carlo Lamanna, ha raccolto il plauso delle autorità libanesiper le eccellenti qualità operative messe in campo e per la perizia e la dedizione con cui i nostri militarihanno saputo coniugare il presidio del territorio, con l’assistenza alla popolazione e con il sostegno allaricostruzione e alla ripresa delle attività economiche. In conclusione ha sottolineato come tutto ciò avvenganon senza sacrifici, esprimendo quindi la propria vicinanza e quella del Paese, ai familiari dei militariscomparsi e feriti nel corso della lunga missione UNIFIL.

Nato: si apre a nuove partnership con ritiro da Afghanistan

Con il ritiro delle truppe Nato dall’Afghanistan nel 2014, siaprirà un problema, da affrontare fin da subito, sulle stessemodalità di i mpiego dell ’Alleanza. A p revederlo è il

ministro della Difesa, Giampaolo di Paola, che ha concluso pressola sala Capitolare del Senato, un incontro sulla ”Smart defenceagenda” della Nato organizzato dallo IAI (Istituto af fariinternazionali) diretto da Stefano Silvestri.Il ministro Di Paola ha quindi individuato il percorso per la Natonella versione post-Isaf con una strada che porti a ”nuovepartnership aperte anche al Brics (cioè a stati come il Brasile, laRussia, l’India, la Cina e Sudafrica, ndr)”.”Tutti aspettiamo l’evento di Chicago (la riunione Nato del il 20 e21 maggio) come si trattasse del messia in Terra. Spero non siabbia una delusione. Cer tamente – ha spi egato i l minis tro –l’Afghanistan sarà il tema centrale per tutte le amministrazioni”.Secondo Di Paola, infatti , proprio il ritiro, previsto nel 2014, dalterritorio afghano rappresenterà, anche per la Nato, una sorta di spartiacque. ”Ci troveremo – ha detto –senza immediate funzioni operative e senza un clima da guerra fredda; quindi – ha aggiunto – occorreràaprire una profonda discussione e riflessione su cosa potrà esser la Nato del futuro. Chicago, spero, possaessere l’inizio di questa riflessione, cioè su quale sostanza dare al concetto strategico elaborato a Lisbona,insomma cosa potrà essere in futuro, la Nato”.Da qui la considerazione della necessità di aprire l’Alleanza a nuove partnership, verso cioè i paesiemergenti e anche verso la stessa Russia.



Il Capo di Stato Maggiore dell •Aeronautica incontrail Personale di Vertice in congedo della Forza Armata

M artedì 29 maggio, nella “Sala Baracca” della Casa dell’A viatore in Roma, si è tenuto unincontro con il Personale di Vertice in congedo dell’Aeronautica Militare. La finalitàdell’incontro è stata quella di fornire un quadro di situazione sui progetti di revisione e

razionalizzazione delloStrumento Mili tare initinere, con specificoriferimento all’AeronauticaMilitare.Dopo un cordialebenvenuto rivolto agliospiti da parte del Capo diStato Maggi ore, Generaledi Squadra Aerea GiuseppeBernardis, il Sottocapo diS.M.A., Generale diSquadra Aerea RobertoCorsini, ha illustrato leattuali e future capacitàoperative e d’impiego dellaForza Armata, mettendo in

risalto l’evoluzione tecnologica e la capacità operativa dei nuovi sistemi d’arma.Al termine della conferenza, il Generale Bernardis ha evidenziato l'impegno che l'Aeronautica Militaresta sostenendo per razionalizzare la s ua struttura ordi nativa e organica, mirato ad ottenereun’organizzazione più snella, tecnologicamente avanzata e pronta ad af frontare le sfide sempre piùimpegnative che il futuro potrà riservare alla Nazione.Il Generale Bernardis ha sottolineato, altresì, che il percorso intrapreso, tutt’altro che facile e privo disacrifici, è fondamentale al fine di assicurare allo Strumento Militare Nazionale una Forza Aereatecnologicamente avanzata,ben addestrata, motivata e diprim’ordine.A c onclusione dell’incontro,il Generale Bernardis,nell’augurare agli intervenutii migliori auspici per unfuturo ricco di ogni bene, haespresso la sua personalesoddisfazione per il successoriscosso dall’evento,testimonianza d’af fetto neiconfronti dell’AeronauticaMilitare e prova tangibileche il profondo spirito dicorpo non ha e non avrà maietà.



Giura il 14° corso Allievi Marescialli dell•Aeronautica Militare

Il 19 aprile s corso, presso la ScuolaMarescialli dell’AeronauticaMilitare/Comando Aeroporto di

Viterbo, si è tenuta la cerimonia, in formasolenne, del giuramento dei 96frequentatori del 14° Corso AllieviMarescialli.La cerimonia si è svo lta alla presenzadelle autorità religiose, civili e militaridella Città e della Provincia di Viterbo edè stata presenziata dal Capo di StatoMaggiore dell’Aeronautica Militare,Generale Giuseppe Bernardis.Insieme agli allievi del 14° Corso hanno

sfilato, agli ordini del Comandante dei Corsi, Colonnello Eugenio Rovazzani, gli altri due Corsi attualmentepresenti presso l’Ente (il 12° Corso "Onuris" e il 13° Corso "Phoenix"), i gagliardetti dei Corsi AllieviMarescialli e la Banda dell’Aeronautica Militare, che ha accompagnato le fasi salienti della cerimonia.Particolarmente emozionante è st ato il momento del “Lo giuro”, enfati zzato dal passaggio di unaformazione di Eurofighter in volo addestrativo, provenienti dal 4° Stormo di Grosseto.Nel corso della cerimonia, Monsignor Lino Fumagalli, Vescovo di Viterbo, ha tenuto il “battesimo delcorso”, cui è stato dato il nome di “Reshef”, dio assiro della guerra.La firma dell’Albo d’Onore da parte del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica e il successiv o incontrocon una rappresentanza di allievi e dei loro familiari e con la stampa locale hanno sancito la conclusione diquesta importante giornata.

Realizzato dall’ Esercito Italiano incollaborazione con la NATO e svoltopresso il Comando del la Brigata alpina

Taurinense, si è concluso la settimana scorsa il4° corso per la lotta contro l’impiego di ordigniesplosivi ar tigianali (I mprovised Expl osiveDevice) denominato “Attack the network”.La lotta agli IED non si limita al contrastodiretto, operato sul campo dagli specialisti delgenio con moderne tecnologie, ma deveconcentrarsi sull’analisi e l’attacco alla rete che,in ef fetti, è costituita dal finanziamento eapprovvigionamento dei materiali e dalla

successiva costruzione e posizionamento degli ordigni.Il corso, svolto in parte in lingua inglese, si è avvalso di docenti civili e militari provenienti da organi NATOe dal Centro di Eccellenza Counter IED costituito nel 2011 a Roma presso il Comando Genio.Le lezioni si sono articolate sulla base della condivisione di esperienze maturate e sull’analisi di progetti einiziative che hanno affrontato la problematica, tenendo in considerazione il fatto che il contrasto agli IE Dtrascende l ’ambito m ilitare e impone un approccio globale, multidisciplinare e di cooperazione fra lediverse organizzazioni (Comandi, Agenzie, ecc.).L’addestramento per il riconoscimento degli ordigni e per la gestione degli incidenti causati dal loro scoppiorientra nel quadro del complesso ciclo di attività di approntamento che la brigataTaurinense sta conducendoin vista del prossimo impiego in Afghanistan.

Afghanistan: Counter-IED alla Brigata Alpina Taurinense



Nave Alghero ha messo incampo il suo 'know-how'per la lotta antimine in

mare - in un'e sercitazionecongiunta con la Marina croata -che si è svolta il 3 e il 4 maggionel Mar Adriatico.Dopo una serie di conferenzespecialistiche, tenute dagliufficiali d el Secondo GruppoNATO di Contromisure Mine(SNMCMG2) a fa vore deimilitari de lla marina croata, lenavi hanno preso il lar go percondurre le attività di cacciaminee es ercitazioni marinaresche. Ilcacciamine della nostra Marina,al comando del Tenente di

Vascello Nicasio Falica, opera all'interno del SNMCMG2 e ha come compito primario quello disupportare il NATO Response Force nelle operazioni navali antimine. Nave Alghero, aggregataalla SNMCMG2 da gennaio, con rientro alla base navale della Spezia previsto per l'11 maggio perprendere parte all’esercitazione IT A-MINEX 2012, al termine della quale, il testimone va alcacciamine Milazzo.

Giuramento 14° Corso Allievi Marescialli dell•Esercito

Gli Allievi della ScuolaMarescialli dell’Es ercitodi Viterbo, hanno pres tato

giuramento alla presenza delSottosegretario di Stato alla DifesaFilippo Milone.Il Sottos egretario ha volutoringraziare, per la loro prese nza –testimonianza di af fettuosoattaccamento all’Es ercito – ifamiliari del Caporal MaggioreScelto Giandomenico Pistonami edel Caporal Maggiore SceltoRoberto Marchini, caduti inAfghanistan. A lla cerimonia di

giuramento hanno preso parte, tra gli altri, il Capo di Stato Maggiore della Difesa Generale BiagioAbrate, il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Generale Claudio Graziano, il Sindaco di ViterboGiulio Marini ed altre Autorità civili, militari e religiose, oltre ad un nutrito pubblico di parenti,familiari ed amici dei giurandi.

Anti mine in Adriatico



Il Riservistaa cura del Gen. B. Angelo Silva

Quando l’Architetto porta la PaceIntervistato da una r ivista di architettura e da al cuni g iornal i lo cal i , Antonio D e V ita, un architettodi Brindisi , racconta la sua esperienza di Capitano del la Riserva S elezionata che lo S tato Maggioredel l ’Eserci to h a i nviato in Libano nel l ’ambito del la Cooperazione Civi le Mil i tare (CIMIC). Unamissione che, anche attraverso la ricostruzione di ospedal i , tribunal i , ponti porta u n f orte messaggiodi Pace t ra i popol i .

L’Arch. A ntonio D e V ita svolge la propria at tività professionale i n un c omune dellaprovincia di Brindisi appunto. Ma, spinto da u n impulso di ricerca dei valori forti, quelli diuna volta, ha deciso di appendere le “squadrette e l a m atita” al chiodo, e p artire da qui peruna missione di pace co n l ’Esercito italiano ne ll’ambito della missione ONU “UNIFIL”:destinazione Libano.Ma come m ai una decisione così im portante e s oprattutto come ciò si sia reso possibile ?L’impiego di professionisti altamente qualificati da p arte dell’Esercito rientra s enza du bbioin quello che è i l p rocesso di rinnovamento che da qu alche anno è i n c orso ne lle ForzeArmate.L’Esercito, in particolare, ha deciso di dotarsi di professionalità specifiche, architetti,ingegneri, m edici, esperti in lingue straniere, giornalisti, avvocati, e sperti di finanza emarketing, destinati ad o ffrire “la loro c apacità professionale” ricevendone i n c ambio un

arricchimento umano, professionale e d i c onoscenza g enerale di una r ealtà organizzativa diversa da qu ella in cuiquotidianamente s iamo impegnati.“Per quanto r iguarda l a f igura dell’Architetto vi sono m olte co se in comune con l’Esercito che ho pot uto verificareall’interno dei p eriodi addestrativi svolti a Torino, presso la Scuola d’Applicazione ed Istituto di Studi Militari. Miriferisco ad esempio al lavoro di squadra, teso al raggiungimento di un obiettivo comune. Se vogliamo un po’ quello cheè l ’iter di un progetto. Dagli studi preparatori, la definizione progettuale, l’individuazione degli obiettivi e delle risorse,il coordinamento, l’esecuzione ed il controllo. Facile a d irsi.Non si tratta tuttavia di una semplice uguaglianza matematica, in termini tecnici diremmo “studio di funzione” poiché alpercorso professionale ci vile, ben consolidato, occorre aggiungere u n s ufficiente “esercizio militare” co n t anto d iaddestramento teorico/dottrinale in aula, e l a co rrispondente applicazione pratica di quanto a ppreso in poligono(conoscenza e riconoscimento di mine, esplosivi, minaccia NBC) e durante le attività all’aperto (pattugliamento notturno,campi in montagna, ecc.). Risulta del tutto evidente l’impegno che bisogna dedicare all’attività”.Ed ecco, quindi, come da u n contesto professionale ben definito (qual è l ’attività quotidiana di un Architetto) s ia passatoad u na attività f uori dal genere (qual è quella di Ufficiale di complemento impiegato in un Teatro Operativo all’estero).L’iter per l a n omina ad U fficiale di complemento, definito dallo Stato Maggiore dell’Esercito, è o rmai ben consolidato(tutte le informazioni sul sito www.esercito.difesa.it al link La Riserva).“Sono pa ssato a ttraverso una accurata selezione psico-fisio-attitudinale (test, esami medici, psicologici) ed ho a vutol’onore e l a f ortuna di essere i nserito i n q uello che viene chiamato B acino d ella Riserva S elezionata, un gr uppomultidisciplinare di professionisti che indossano l e s tellette per diventare, temporaneamente, degli Ufficiali a t utti glieffetti, diventando io stesso capitano dell’Esercito”.Un gruppo che viene preparato a l avorare g omito a g omito l’uno c on l ’altro, consapevoli del p roprio potenziale masoprattutto del fa tto di aver b isogno d ella “squadra”. L’Architetto insieme al medico, a l g iornalista, a ll’avvocato,all’interprete.È questo senso di “gruppo con l’uniforme”che dà quella spinta a f are sempre m eglio, raggiungere il limite dell’eccellenza.A 44 anni è s tato difficile prendere una decisione simile, ma anche il significato profondo dell’apporto um ano, qualcosada p oter f are e da f are laddove, in Patria o all’estero c’è bisogno della nostra p rofessionalità, è u n v alido “pretesto” persuperare qualsiasi difficoltà.“Tutto questo rappresenta un bagaglio di esperienza che mi porterò nel cuore per tutta l’esistenza” commenta l’Ufficiale.

Ora l’Esercito ha deciso di impiegare i l Capitano De Vita in territorio Libanese. La missione dell’Architetto/Capitano DeVita s i inquadra nell’ambito della Cooperazione Civile Militare (CIMIC) che, anche attraverso la ricostruzione di ospedali,tribunali, ponti porterà un forte m essaggio di Pace t ra i popoli.“Qui sono certo di poter essere u tile, mettendo a disposizione le mia capacità professionali ed u mane, portando la figuradell’Architetto tra la gente e t ra i colleghi, dimostrandone le capacità. Continuando così, all’estero quello che è il compitosvolto in Italia, essere al servizio della collettività….Ma questa è u n’altra storia.



Gaminger Initiative

Dal 10 al 13 maggio 2012 si è tenuto,presso la Certosa di Gaming (Austria) ilConvegno primaverile della GAMINGER

INITIATIVE, organizzazione che unis ce leAssociazioni degli Ufficiali della Riserva dei PaesiCentro europei, creata 23 anni fa quale risultato diun incontro programmatico e costitutivo tenutosi

proprio presso questo Monastero tra irappresentanti delle Associazioni degli Uf ficialidella Riserva di Austria, Svizzera e Germania.La Certosa fu fondata nel 1330 da Alberto II, Ducad’Austria e la fama di Gaming era legatasoprattutto alla s ua au stera attività mo nasticadedita principalmente alla contemplazione divina.Nel 1683 il monastero fu assediato dai Turchi, nel1782 l’Imperatore Giuseppe II ne decretò lasoppressione; nel 1825 la proprietà del Monasteropassò in mano di privati.Dopo una completa ristrutturazione completatarecentemente ques ta è oggi una fondazione perstudi religiosi e classici.Il Convegno, che ha ri scosso particolare interesse,e si è incentrato sullo studio ed illus trazione daparte di esperti militari e civili della situazionedella regione balcanica nel passato recente, quellaattuale e le prospettive per il futuro da un punto divista militare, politico e sociale.La Rappresentanza italiana era composta dal C.C.SM (R) Giuseppe Filippo IMBALZANO, inqualità di Vice Presidente della GAMINGERstessa, mentre la Delegazione era guidata dal Cap.(R) Luigi MANINI.

Giuseppe F. Imbalzano

Attività internazionale

Fo t o di g rup p o dei p art eci p ant i

Gami ng Chart erho us e

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“La cultura musicale militar e in Sicilia,e n ella p rovincia di Agrigento inparticolare, è s icuramente poco

diffusa. L'isola, sotto questo profilo, nel secondodopoguerra ha avuto ben poco e le unicheformazioni che fanno musica con le stellette sonorimaste la banda della Brigata Aosta a Messina, lafanfara del X Battaglione Carabinier i di Palermoe quella del 6° Reggimento Bersaglieri di Trapani.Poco per una r egione grande e popolosa com e laSicilia!”Così scrive il Presidente della Sezione UNUCI diAgrigento, T enente Carmelo Fenech, in uneditoriale destinato a promuovere la sua brillante eoriginale iniziativa: costituire la prima bandamusicale dell’UNUCI.“Ma il panorama musicale, pr osegue Fenech, èancora più scarno in riferimento alle BandeMusicali delle Associazioni Combattentistiche ed'Arma: soltanto alcune Fanfare di Ber saglieri incongedo e nul la più. Queste ultime, peraltr o,hanno – come sappiamo tutti – uno stileparticolare, invero brioso e sempre ben gradito inogni occasione, ma per il r esto non c'è più nulla.Peraltro, con la crisi che il Paese staattraversando, le bande in armi sono sempr e piùinoperose e così questo tipo di cultura rischiaseriamente di cadere sempre più nel dimenticatoio.L'idea di Fenech, pienamente condivisa eapprezzata dal Presidente N azionale, GiovanniTricomi, concertata con la Presidenza Nazionale,consentirà di colmare la lacuna di cui sopracontribuendo a dif fondere nelle gene razioni piùgiovani l'Amore per la Patria, il rispetto per ilprossimo e tutto ciò che la Divisa rappresenta:legalità e rispetto delle regole. La Sezione diAgrigento ha, perciò, costituito una BandaMusicale Militare formata da quaranta Socieffettivi e da Soci aggregati diplomati o

diplomandi nei divers i Conservatori dell' Isola,affidandone la D irezione al Maestro Ca rmeloMangione.La Sezione di Agrigento ha fatto confezionare leuniformi per i componenti della banda, realizzatesecondo l e in dicazioni f ornite d al P residenteNazionale, che ha anche donato 40 cravattedell’UNUCI.La Sezione, inoltre, sta provvedendo ad unaccurato addestramento formale dei componenti alfine di raggiungere l’aspetto marziale tipico dellebande militari.La presentazione ufficiale avverrà con un concertonel Teatro Pirandello di Agrigento.La Banda Musicale Militare UNUCI haprogrammato un repertorio musicale tipico dellebande militari, dalle marce alla musica classica,senza trascurare motivi anche più leggeri e quantopuò intrattenere e divertire un pubblico il piùpossibile variegato. Può intervenire, come tutti icomplessi di questo genere, in occasione dimanifestazioni patriottiche o di carattere militare,feste di armi e corpi delle Forze Armate, ma anchenei concerti in occasione di eventi di carattereparticolare anche se non legati specificamente almondo delle stellette.

Nasce ad Agrigento la prima banda musicale dell’UNUCI

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12 aprile 2012 – Chianciano Terme – La Presidenza Nazionale UNUCI, in occasione del ConsiglioNazionale dei Delegati Regionali, che si tiene abitualmente in aprile e in ottobre, durante la serata di galaconclusiva, riconoscendone l’attività svolta, ha conferito alla Sezione di Brindis i il Premio Nazionale diOperosità per il 2011.Ha ritirato il prestigioso trofeo il nostroPresidente, S.T en. Antonio Ammaturo,appositamente convocato press o l’ HotelUNUCI - Savoia Palace in cui si svolgeva ilCongresso (foto).Il Pres idente Ammaturo ha pronunciato unbreve discorso di ringraziamento, dicendosiorgoglioso del risultato conseguito, e haprecisato che tutto è stato possibile - nonsoltanto per l’azione or ganizzativa, disupervisione e di coordinamento svolta dalPresidente, dal Consiglio di Sezione e dallaSegreteria - ma anche grazie allacollaborazione ed ai s uggerimenti delDelegato Regionale, Gen. Amato Mansi, eper il generoso contributo, in termini diattiva partecipazione, di tanti Iscritti.Il trofeo, un’imponente coppa d’ar gento,attribuito lo s corso anno al la Sezione diTorino, resterà presso la nostra Sezione sinoall’aprile 2013.Però, se dovessimo meritarlo una secondavolta, resterebbe a Brindisi definitivamente.E allora, diamoci sotto! ?

(a cura della Sezione di Brindisi)

BRINDISI PRIMA SEZIONE D’ITALIAAP P REZZAMENTO P ER L’INTENS A E Q UALIF ICATA ATTIVITA

Per il Premio Nazionale di Operosità 2011

Fo t o : i l P res i dent e Ammat uro , c o n i l D el eg at o Reg i o nal ePug l i a/ Bas i l i cat a, Gen. Mans i , ri cev e l a co p p a dal Pres i dent eNaz i o nal e, Gen. S. A. Trì co mi . .

COMUNICAZIONE D ELLA PRES IDENZA NAZIONALECASA D ELL’AVIATORE

La Casa dell’Aviatore, nel periodo estivo, applicherà l e s eguenti tariffe, particolarmente co nvenienti, a f avore dei SociUNUCI:

S ede di Viale del l ’Universi tà:• Camera s ingola 40.00 euro;• Doppia 60.00 euro;• Tripla 70.00 euro.(tariffe valide dal 16 luglio al 2 settembre)

Le tariffe s uddette non c omprendono l a p rima co lazione e l a t assa di soggiorno e saranno va lide per l e r ichieste diprenotazione inviate via em ail all’indirizzo: [email protected] o via fax al numero: 06 4957756.

S ede di Via S pal lanzani:• Singola 35.oo euro;• Doppia 55.00 euro;• Tripla 65.00 euro;• Quadrupla 75 euro;(tariffe valide dal 1 luglio al 2 settembre)

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Avezzano

Giovedì 22 marzo: gita socio-culturale in visita nella"Tenuta presidenziale" di Castel Porziano.Un numeroso gruppo di uf ficiali, Soci aggregati efamiliari, previa autorizzazione del SegretariatoGenerale della Presidenza della Repubblica, si è recatoa Roma per visitare l'interessante tenuta presidenzialedi Castel Porziano. La Tenuta si estende su unasuperficie di circa 5.900 ettari, comprendendo alcunestoriche tenute di caccia. Sono presenti la maggior partedegli ecosistemi costieri tipici dell'ambiente

mediterraneo. Si incontrano, infatti, collinette sabbiosecon piante pionier e che svolgono un'azione diconsolidamento delle sabbie, dune antiche con zoneretrodunali, specie sempreverdi ed aromatiche, lecci,pini domestici, querce, sugheri, pascoli per allevamentidel bestiame domestico e le aree per le coltivazioni deicereali.La co mitiva è stata acco mpagnata dall'AssistenteAlessandro Grottolo Marasini e dall'Agente SceltoMirko Nucci del Corpo Forestale, che si sono prestati,con dote di sintesi e con tanta cor tesia, nella completaillustrazione di tutto ciò che è stato oggetto della visita.Interessante anche il procedimento dell'imbrigliamentodegli uccelli migratori e del relativo inanellamento ascopi scientifici ad opera del guardiacaccia signorPierfranco Ruda, che è intervenuto con altrettantagentilezza e professionalità.Venerdì 13 aprile: nell'auditorium dell'Agenzia per laPromozione Culturale della Regione Abruzzo, alle ore16, il Capitano Medico dott. Antonio Addari(specialista in chirur gia generale, in senologia e inchirurgia ricostruttiva della mammella – dirigentemedico pres so la U.O. di Chirur gia Generaledell'Ospedale Civile di Avezzano – specialista nell'usodell'apparecchiatura MAMMOT OME per le biopsie

Fo t o di g rup p o dei p art eci p ant i

Attività delle Sezionia c ura di Gi ul i ano Gi anno ne

mammarie stereot assiche) ha tenuto il convegno sultema " Il tumor e della mammella: con oscerlo pervincerlo". Numerosa la partecipazione.Ad introdurre il convegno è intervenuto il Presidentedella Sezione UNUCI marsicana 1° Capitano FlorianoMaddalena, seguito dall'intervento del Sindaco dellacittà di Avezzano 1° Capitano Medico dott. AntonioFloris. Interessante è stata la conferenza condotta conl'ausilio di proiezioni che hanno documentato anche deidelicati interventi praticati dal dott. Antonio Addari.

Giovedì 19 aprile: nella sala convegni della ComunitàMontana "M arsica I" (via Monte Velino n. 65 –Avezzano) ha avuto luogo la presentazione del libro:"Quando vince la Fede, vince la vita – ricordi di guerrae p rigionia dall'armistizio dell'8 settembre 1943 al1945" del Capitano Art. Mont. Prof. Riccardo Stornelli(già preside della Scuola Media C . Corradini diAvezzano – Ufficiale combattente nella Seconda guerramondiale e prigioniero di guerra in Germania).Ha coordinato i lavori il 1° Capitano FlorianoMaddalena (Presidente della Sezione UNUCImarsicana e Pres idente di Assoarma/Avezzano).L'incontro ha visto l'intervento dell'autore CapitanoRiccardo S tornelli che è s tato coadiuvato da uninteressante filmato del prof. Angelo Melchiorre e dellaprof.ssa Francesca Romana Letta.

Bari

Bisceglie (BA) – Visita al Museo del mareUn folto gruppo di Soci UNUCI della Sezione di Bari,con in testa il Gen. Amato Mansi, insieme con unarappresentanza del Nastro Verde, guidatadall'Ammiraglio Michele Dammicco (foto a pag. 32),hanno fatto visita al Museo del mare nel centro storicodella cittadina pugliese.Il museo custodisce delle rarità, è curato con

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Nel la fo to un gruppo dei Soci che v i hanno partecipato .

Benevento

Il 25 aprile 2012, la Sezione UNUCI ha celebrato laricorrenza unitamente ad altre Associazioni che,

ritrovatosi in Piazza Duomo (foto) hanno sfilato inmodo composto e festante lungo il corso principale finoa portarsi in Piazza Matteotti dove, all'ombra di unadelle più belle chiese Longobarde dedicata a S. Sofia, lacerimonia è stata chiusa dal Pr esidente della localeAssociazione Partigiani con un avvincente discorsoinneggiante alla Pace.

Brindisi

21 aprile 2012 – Un frammento di storia, 150 pezzi,alcuni rarissimi o, addirittura, unici. Q uesta l’essenzadella Mostra di Cartoline Reggimentali or ganizzatadalla Sezione di Brindisi dell’Unione NazionaleUfficiali in Congedo d’Italia (UNUCI) con lacollaborazione del Gruppo Collezionistico “D inoPenazzato” (Centro Culturale Francavillese “RosaTardio”) che ha gentilmente conces so il materialeesposto.Inaugurata nella sede dell’UNU CI da S.E. il dott.Nicola Prete, Prefetto di Brindisi, alla presenza deirappresentanti di tutti i Comandi militari, delCommissario Prefettizio, dott. Pezzuto, del DelegatoRegionale UNUCI, gen. Mans i, e di numerosissimiiscritti, la mostra esponeva cartoline emesse dai

reggimenti italiani di fanteria nel periodo 1900-1908.Realizzate spesso da artisti di fama, d i pregevolefattura, molte a colori, le cartoline illustravano ingenere eventi d’armi in cui il reggimento si era distinto.Sovente si t ratta di piccoli capolavori, miniature esoggetti allegorici a tema patriottico. I sedici quadri,contenenti le 150 cartoline, erano corredati di esaurientinote esplicative per una più completa informazione deivisitatori.Il Prefetto ha espresso parole di apprezzamento perl’iniziativa, compiacendosi più in generale per tutte leattività che l’ UNUCI realizza a beneficio dei propri

abnegazione dal "marinaio", è ubicato in accoglientiambienti comunali e si avvale del contributo di idee ditutti. Tra questi, e dà lustro all'insieme che in più diun'occasione si è avvalso della sua memoria,l'ingegnere Valentini, uno dei p ochi superstiti dellacorazzata Roma, ispiratore del monumento al marinaio.E che ci ha onorato della sua presenza.

Bari- Sala consiliare, 23 marzo 2012UNUCI e le altre Associazioni locali convengono inSala consiliare per esprimere solidarietà ai M aròpugliesi detenuti in India ed ai loro famigliari.



Cagliari

Il 1° aprile scorso sono state effettuate le gare di tiro nelpoligono di Elmas, messo a disposizionedell’UNUCI dalla Sezione U.I.T.S.di Cagliari.Di seguito i nominativi dei primi classificati nellesingole gare.a. Carabina standard:S.Ten. Legno Leonardo, Sezione UNUCI di Carbonia;

Camerino

Domenica 25 marzo, presso il poligono del Tiro aSegno Nazionale di San Severino Marche, ha avutoluogo la settima edizione della “Gara di tiro con pistolacalibro 22 ”, organizzata da ll’”Unione NazionaleUfficiali in Congedo di Camerino”.

La manifestazione, che di edizione in ed izione staacquisendo sempr e maggior e risonanza a livellointerregionale, ha vis to una grande partecipazione diUfficiali provenienti dalle Sezioni di Ancona,Avezzano, Perugia, Pesaro, Roma, Teramo e Pescara.-Con grande pi acere hanno partecipato al lacompetizione una rappr esentanza Della PoliziaScientifica di Ancona, dei paracadutisti, della CroceRossa Militare di Ancona, di tanti amici e di numerosesignore, per un totale di 45 partecipanti.Hanno contribuito alla riuscita della manifestazione iComuni di Camerino, Castelraimondo, Fiuminata,Pioraco, il poligono di tiro a segno di San SeverinoMarche, la Presidenza Nazionale e la Circoscrizionedell’Associazione la di tta Crucianelli Res t/edile diTolentino ed il Generale Francesco Ferr oni.Hanno conquistato il podio per le diverse categorie,rispettivamente: Personale in servizio: 1°Vice QuestoreAggiunto Olivieri Massimiliano con punti 176, 2°Federici Fabio con punti 172, 3° Gigli Gianlorenzo conpunti 144; uf ficiali ospiti 1° Ca pitano RomanizziFrancesco con punti 185, 2° Tenente Mansueto Pietro

Soci e per conservare sal di vincoli con i colleghi inservizio nelle Forze Armate.Il successo dell’evento si può misurare con l’af fluenzadi circa 300 persone, Soci e comuni cittadini, che hannovisitato la mostra durante la settimana di apertura.La riproduzione di una delle cartoline esposte, munitadi affrancatura e timbro postale filatelico, è statadonata, il giorno dell’inaugurazione, ai presenti allacerimonia.

Da s i ni s t ra S . E. i l Prefet t o , i l Pres i dent e Ammat uroe i l Co mm. Prefet t i z i o , do t t . Pez z at o i naug uranol a mo s t ra

Nel l a fo t o i l D el eg at o Reg i o nal e, Gen. B. Gi us ep p eDel i p eri , p remi a i l Cap . Co rv . Mauri z i o Parent i .

Carabina C lO:G.M. Sanna Marco, Sezione UNUCI di Cagliari;Pistola P lO:C.C.(CP) Parent i Maurizio Scuola All. Sott.li MM LaMaddalenaCarabina aria compressa:T.V.(CP) Fancellu Danilo Scuola All. Sott.li MM L aMaddalenaPistola standard :Ten.Col, La Rosa Massimo, Com.do Mil.AutonomoSardegna; G.M. Lecis Edoardo, Sezione UNUCI diCagliari.



Catania

Gara di tiroIn data 25 marzo 2012, presso il poligono di tiro“ETNA SHOOTING CLUB in località Sigonella, si èsvolta la s econda sessione addestrativa con fuciled’ordinanza Beretta CX storm 9x21 e arma individuale

Beretta ca l.9x21. La sessione ha avuto inizio alle ore08,30 con l’alzabandiera e si è conclusa dopo lapremiazione alle ore 18,00 con l’ammainabandiera.Il Presidente della Sezione, Ten. Ferlazzo Natale, con ilV. Presidente Coco hanno premiato le miglioriprestazioni addestrative: Ten. Ioren UNUCI Palermo,Ten. Pluchino U NUCI Catania e Ten. BonamicoUNUCI Catania. Valido l’addestramento fornitodall’istruttore Federale s ig. M irabella A ngelo s ullemodalità di tiro dinamico con le armi in condizionioperative di combattimento.

Francesco con punti 185, 2° Tenente Mansueto Pietrocon punti 178, 3° Capitano Addari Antonio con punti171; amici UNUCI e signore: 1° sig.ra Baldini Barbaracon punti 173, 2° sig.na Schirinzi Raf faella con punti163, 3° sig. Del Bianco Medardo con punti 154;ufficiali Sezione: 1° Tenente Vescia Michele con punti175, 2° Sottotenente Mingo Massimo con punti 170, 3°Tenente G randoni Mauro con punti 129; la coppaofferta dal sig generale Ferroni in memoria della figliaSandra è andata alla prima donna in assoluto alla sig.naBaldini Barbara, riconfermando le sue prestazioni delleedizioni precedenti.-Si ringraziano per la gradita presenza: il sig. GeneraleFrancesco Ferroni della nostra Sezione, il sig. GeneraleGuglielmo Conti Presidente della Sezione di Pesaro, ilsig. Colonnello Luigi Caldarola in servizio al DistrettoMilitare di Ancona, il sig. Vice Questore AggiuntoOlivieri Massimiliano in servizio alla Polizia di Stato diAncona, il sig. Colonnello Alessandro Zinni Presidentedella circoscrizione Marche ed il sig Tenente G iulioMurano in rappresenta della Sezione UNUCI e dell’Associazione nazionale del Fante della capitale.Alla gara è seguito un momento conviviale presso unagriturismo di San Severino Marche.

Festa dell’EsercitoPresso l a caserm a Sommaruga, sede del 62° Rgt.Fanteria Sicilia a Catania, si è svolta il 4 maggio scorsouna cerimonia per celebrare la Festa dell'Esercito.Su espresso invito del Comando di Reggimento adessere compartecipi nella manifestazione, la Sezione diCatania ha avut o l'onore di essere presente con unadelegazione di Ufficiali in tenuta da combattimento ad

illustrare alle autorità intervenute ed alle scolareschepresenti le finalità del nostro Ente e l'importanza delraccordo fra personale in sevizio ed in congedo delleFF.AA. Il materiale espositivo che andava dagliequipaggiamenti della Seconda Guerra Mondiale ainostri giorni ha suscitato l'entusiasmo soprattutto deiragazzi provenienti dagli Istituti Superiori.Alla fine della cerimonia il saluto del Comandante diReggimento Col. Privitera e del Presidente dellaSezione Ten. Ferlazzo Natale.

Firenze

Ciclo di Conferenze di Storia MilitareMercoledì 9 maggio si è concluso l’1 1° Ciclo diConferenze di Storia Militare organizzato dalla SezioneUNUCI di Firenze presso il Circolo Unificato di



Presidio. La conferenza, tenuta dal Presidente dellaSezione-Gen. D. Calogero Cirneco-aveva p erargomento “Navigatori Minori Italiani”.Il Ciclo appena terminato, infatti, in occasione del“Anno Vespucciano” era stato dedicato ai navigatoriitaliani del XIV-XVI secolo: noti e meno noti.Come orat ori si sono succeduti anche l’Amm.Ramoino, l’Amm. Rossi, il dott. Maggini ed il dott. DelMeglio dell’Istituto Geografico Militare.Sempre attento il numeroso pubblico che fedelmente haseguito l’intero ciclo di conferenze.Tutti conos cono Cris toforo Colombo. M olti hannoperlomeno sentito parlare di Vespucci e da Verrazzano.Ma pochi sanno che la schiera di coloro che, fra il ’300ed il ’500, intraprendevano viaggi avventurosi via marealla scoper ta di nuove rotte era assai ampio. E fraquesti, tanti erano anche i toscani ed in particolare ifiorentini. Fiorenza era centro commerciale diprimissimo piano, al pari di città marinare quali Genovae Venezia, ed i suoi tr affici mercantili in teressavanotutto il mondo conosciuto. È quindi intu itivocomprendere come i grandi mercanti potess ero averel'interesse di espandere questo "mondo conosciuto":anche solo il poter trovare una nuova rotta per unadestinazione lontana più rapida di quella normalmenteutilizzata avrebbe costituito un grande vantaggio intermini di tempo e, conseguentemente, un grossovantaggio economico. Così fiorentini e toscani di ognigrado si imbarcarono: Comandanti come i già citatiVespucci e da Verrazzano, "fattori" commerciali (oggi lichiameremmo "rappresentanti") come Giovanni daEmpoli ed Andrea Corsali o direttamente mercanticome Filippo Sassetti e molti altri. Se poi allar ghiamolo sguardo alla penisola, si scopre con sorpresa che ilgenovese Emanuele Pessagno nel 1300 ful’organizzatore della flotta Inglese e di quellaPortoghese, gettando le basi di quelle che nei secolisuccessivi saranno delle grandi potenze navali; ilveneziano C aboto, toccando i l Canadà per contodell’Inghilterra, pose le premesse per la creazione deldominio Britannico nel N ord America; mentre ilpatrizio veneziano Pietro Querini “scoprì” a metà del‘400 lo “stoccafisso” nelle remote isole Lofotenfacendolo conoscere aVenezia prima, nella penisola poied infine in tutta Europa (a distanza di 500 anni gliabitanti delle Lofoten gli sono ancora grati tanto da avereretto un cippo in sua memoria nell’isola di Rost!) .Nessuno ha raggiunto la fama di Colombo, come detto,ed alcuni n on sono quasi neppure citati nei libri distoria. Ma tutti hanno fatto viaggi straordinari. Su naviquasi mai italiane, principalmente portoghesi, spagnolee francesi, hanno attraversato tutti gli oceani del globo,da ponente a levante, fino all'estremo oriente. La cosache li accomunava era comunque, al di là delle mereragioni commerciali, il desiderio di scoprire e diviaggiare, l’audacia nell’affrontare l’ignoto, la capacitàdi colloquiare con genti e popoli diversi e sconosciuti.Tutti loro avevano un altro punto in comune: durante i

lunghi viaggi, magari quando toccavano qualche porto"amico", inviavano a casa delle lettere. Molte di questesono dei veri e propri resoconti di viaggio di uninteresse straordinario e di indubbio fascino, ricchi diinformazioni sugli usi e costumi di genti ignote cheoggi non avremmo la possibilità di conoscerealtrimenti.

Foggia

La Sezione UNUCI di Foggia ha ef fettuato una visitaculturale in Fr iuli-Venezia Giulia per riveder e queiluoghi tanto legati ai ricordi della “Grande Guerra”.Affabilmente ospitati presso la “Base Logistico-Addestrativo dell’Esercito di Tarvisio”, sono stativisitati in particolare, il Parco Naturale Laghi di Fusine,situato nella parte orientale del comprensoriotarvisiano; Le Cave del Predil, caratterizzato dalle sueminiere di piombo e zinco del monte Re, in attività finoal 1991. Pr ofittando della vicinanza delle frontiereaustriache e slovene, sono state , visitate inoltre, le città,in Austria, di Klagenfurt, Velden e Villach: in Sloveniala bella cittadina di Kanjska Gora.Nell’itinerario di rientro è stata ef fettuata una lungasosta presso Il Sacrario Militare di Redipuglia e pressola Città di Padova. La gita che ha riscosso un grandesuccesso, è stata sapientemente or ganizzata dalConsiglio Direttivo della Sezione UNUCI Foggiana.

Fo t o di g rup p o a K l ag enfurt , i n Pi az z a Neuer s o t t o l as t at ua de l s i mb o l o del l a Ci t t à: i l Drag o (Li ndwurm).

Scamb i o di Cres t tra i l C. t e del l a Bas e Lo g i s t i ca, Co l .Av al l o ne d i l Pres i dent e del l a Sez i o ne, Gen. Barb at o .



Latina

Domenica 6 maggio 2012, accompagnati da unaintermittente pioggerella, che seppur noiosa, non haturbato il normale svolgimento della Garainterprovinciale di Addestramento al Tiro or ganizzatadalla Sezione di Latina, nel Poligono di Tiro di "VadoLa Mola" di Bassiano (LT), perfettamente realizzatotempo addietro in una Cava di Pietra ora dismessa,utilizzata negli anni 1920/1930 per la realizzazionedella Bonifica della Pontina.Alla gara hanno preso parte Ufficiali e Amici UNUCIdelle Sezioni di Roma, Anzio, Monterosi e Latina,cimentandosi nell'uso di Pistola cal. 9, Fucile a Pompacal.12, e carabine cal. 9 e cal. 22 con vari tipi dibersagli.Al termine della competizione, animata da una buonadose di antagonismo, ma sempre nei limiti d ellamassima correttezza, sono risultati migliori:

Categoria GOLDEN1° S.Ten. La Bella Gior gio, Sez. Monterosi; 2° A.U.Curcurù Giuseppe Sez. Latina;

Grosseto

Il giorno 28 marzo 2012, un nostro iscritto, il 1° Cap.Vieri Sassoli (n. tessera 152970), ha compiuto 100 annidi vita.Il Sassoli ha personalmente telefonato per richiedere lapresenza di rappresentanti UNUCI alla cerimonia difesteggiamento dei suoi 100 anni, anche in virtù d ellapersonale amicizia con il Presidente Indiati.Il Presidente Indiati ed il Vice Presidente Colazzohanno fatto confezionare una targa (con il logo UNUCIvecchio e nuovo) e, in occasione del rinfresco, in onoredel festeggiato gli è stata consegnata, suscitando lacommozione per essere des tinatario del dono daicolleghi Ufficiali.I familiari hanno apprezzato la presenza deirappresentanti al massimo livello locale dell'UNUCI edhanno ringraziato per la delicatezza del gesto.

Lugo

L’U.N.U.C.I. dona al Comune di Lugo un enorme“ Tricolore”Conclusione del le manifestazioni per il 150°Anniversario dell’Unità d’ItaliaLa Sezione U.N.U.C.I. di Lugo di Romagna ha donatoall'Amministrazione Comunale la gigantesca BandieraTricolore (5,5 per 8,5 metri) che, nel corso dellecelebrazioni per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia,è stata esposta nella facciata d'ingresso della Roccaestense, Residenza Municipale.(foto) "Per tutta laSezione lughese - ha commentato il Presidente Renzo

Il Pres i dent e del l a S ez . di Lat i na ment re p remi a i lS. Ten. La Bel l a del l a Sez . di Mo nt ero s i

3° A.U. Palumbo Francesco Sez. Latina.Categoria SILVER1° Ten. Cipolla Alessandro Sez. Roma; 2° S.Ten. IorioVincenzo Sez. Latina;3° A.U. Di Rosa Vincenzo Sez. Anzio.

Dopo la proclamazione e la premiazione dei migliori,con coppe e Targhe, la maggior parte dei partecipanti,con i famigliar i a l s eguito, si è trasferita in un tipicoRistorante locale per consumare in serena allegria unottimo pranzo ristoratore.Gli af fettuosi saluti e la promessa di ritrovarsi allaprossima gara hanno concluso l'interessante cordialeriunione.



Preda - si è t rattato di un gesto altamente significativo,dal valore non solo simbolico. Abbiamo volutotestimoniare il proficuo rapporto di collaborazioneesistente fr a l'Amministrazione Comunale e la nostraAssociazione, rapporto che ci vede impegnati, da moltianni, con assiduità e costanza".Il primo cittadino Raf faele Cortesi ha ovviamenteringraziato l'UNUCI a titolo personale edell'Amministrazione comunale precisando, in unamissiva, che "al gesto di donare al Comune di Lugo labandiera Tricolore, esposta per volontà della SezioneUNUCI di Lugo sulla facciata della Rocca Estense, inoccasione del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, hoprovato una gioia immensa e un forte sentimento diriconoscenza. I rapporti che legano il Comune di Lugoe la sua com unità alla Sez ione di Lugo dell'UNUCI e,in p articolare alla sua persona (rifer endosi alPresidente Renzo Preda n.d.r.), sono saldi e affondanole radici nei comuni valori espr essi dalla Costituzionedella Repubblica italiana. Non c'è dubbio, pertanto,che essi si pr otrarranno i n fut uro, con r innovataintensità.Desidero ringraziarLa di tutto cuore per questo gestodi grande gener osità che rafforzerà i sentimenti diappartenenza e i legami patriottici in tutta la nostracomunità e in particolare nelle nuove generazioni.”

Le operazioni si sono svolte nella massima sicurezza,con lanci notturni e da alta quota in caduta libera.Durante un lancio il Capitano Spinelli ha avuto unmalfunzionamento del paracadute principale,ma che harisolto sganciandolo e azionando quello di riserva, tuttoin perfetto controllo e senza danni. Il Capitano Spinelli(responsabile addestrativo e sportivo della SezioneUNUCI di Miami) ha all'attivo più di 80 lanci fune divincolo e 3.500 in caduta libera.Lo scorso gennaio il nostro Ufficiale è stato impegnatoin Operazioni di ad destramento con il prestigioso160Th SOAR (SPECIAL OPERATION AVIATIONREGIMENT) inquadrato nelle Force Speciali USA, eha lanciato più di 200 Soldati americani da aerei C-17 eda Elicotteri Chinook.È in fase avanzata di programmazione il IV Corso diParacadutismo: chi voless e partecipare è pregato dicontattare la Sezione.

Miami

Dal 22 al 26 febbraio 2012 si è tenuto Presso il NPTC(National Par achuting Test Center) a Dunnellon,Florida, il III corso di paracadutismo fune di vincolocon lanci dal C-180 e Skyvan. Paracadutisti Italiani,Statunitensi, Neo Zealandesi, A ustraliani, F rancesi,Canadesi, e Sudafricani . si sono brevettati e si sonolanciati da 1.500 piedi con i nuovi paracadutedirezionali SF-10 e MC-4.Il corso è stato condotto insieme dal Direttore dellaScuola M aggiore, Force Recon (M arines) RobertMatthews e dal Capitano Par. Alberto Spinelli, istruttorie direttori di lancio e responsabili sicur ezza in volo.

Monza e Brianza

Il 10 e 1 1 maggio 2012 si è svolta a Wackernheim(Germania) la Monte Kali Pokal 2012, la piùimportante esercitazione d’Europa di tiro militare s iaper numero di partecipanti che per dif ficoltà.La nostra Sezione ha partecipato all’evento con quattrosquadre, p er un totale di 16 tiratori, tra cui il Cap.Antonio Vinci della Sezione di Oristano; molto ospitalee camer atesca è stata l’ accoglienza tedesca, gr azieanche al lavoro del Ten. Passioni, di madrelinguatedesca, nelle comunicazioni con l’organizzazione dellacompetizione e nella precisa pianif icazione dellatrasferta.Questa edizione svoltasi nel poligono militare dellabase statunitense del 7° Civil Support Command, si èsviluppata con prove di tiro valide per il conseguimentodi diversi brevetti e con una sessione di com petizioneindividuale ed a squadre con fucile F AS90 cal 5,56 subersagli basculanti a 300 m. Or ganizzato dal 7° CivilSupport Command dello US ARMY e dalla localeSezione RK Geisel dei riservisti tedeschi. Il programmaha dato la possibilità di acquisire 5 brevetti militari ditiro US ARMY, che prevedono 3 livelli, Marksman,Sharpshooter ed Expert, un brevetto dell’esercitoolandese per pisola Glock 17 ed uno tedesco per fucileK98.Alla manifestazione, di grande rilievo come tradizione,hanno partecipato 336 squadre per un totale di 1.332tiratori militari in s ervizio e del la riserva delle ForzeArmate di più di 10 nazioni tra le quali Austria, Italia,Francia, Svizzera, Svezia, Germania, Repubblica Ceca,Olanda, Belgio, Danimarca, Stati Uniti.Ineguagliabile e di eccellenza assoluta la prestazionedelle squadre italiane della Sezione UNUCI di Monza e



Brianza, che hanno primeggiato s ia nella class ifica asquadre che in quella individuale.Ha vinto la 29 a Monte Kali Pokal la squadra UNUCIMonza 1 composta da Cap. Aurelio Boroni, Cap. CarloMantegazza, Ten. Roberto Cavazzini, C.le EmanueleBocconi, con il punteggio di 640 punti e ben 60 centrisu 60 tiri a 300 m., unica squadra ad avere il punteggiopieno. Al secondo posto UNUCI Monza 4, con 61 1punti, composta da Ten. Luca Passioni, fante MatteoPintus, bers. Simone Mur ganti, s.a. Andrea Barni, alterzo posto il team svedese SILKEBORG 2.La classifica individuale ha visto vincitore con grandesorpresa e gioia il nostro fante Matteo Pintus, cadetto diAllenati per la vita prima e Vivi le Forz e Armate poi,alla sua pr ima competizione inter nazionale militare ditiro; secondo individuale il nostro Ten. RobertoCavazzini, terzo ancora il nostro C.le EmanueleBocconi, quinto posto per il Cap. Carlo Mantegazza:primi tre posti per Monza e Brianza, quattro nei primicinque.Grande l’entusiasmo dei molti italiani presenti nelvedere i loro connazionali occupare tutti i posti delpodio, cosa unica nei 29 anni di questa competizione,considerando l’altissimo livello tecnico di questaedizione: la classifica individuale vede i primi venti insoli 5 punti da 159 a 163, ben 7 tiratori monzesifigurano nei primi 50 posti della classifica individualesu 1332 tiratori.Al termine della prem iazione il P residente degli

ufficiali monzesi Cap. Boroni ha consegnato il crestdella Sezione all’organizzatore della manifestazione ePresidente del l’Associazione riservisti tedesca diGeisel Andreas Kern, in rappresentanza degli Ufficialiitaliani presenti.Questa impresa indimenticabile degli Ufficiali monzesirimarrà nella storia delle competizioni militari di tiro,ed è il frutto della grande attenzione che da sempre laSezione dedica all’addestramento al tiro, oltre chemerito dell’alta qualità dei tiratori monzesi, cui va lagratitudine ed il plauso di tutti noi.

Orvieto

La Sezione UNUCI di Orvieto ha or ganizzato, nelmarzo 2012, nella caserma “Nino Bixio”, sede delDistaccamento Logistico del RaggruppamentoAutonomo del Ministero della Difesa, una conferenzasul tema “La toponomastica militare in cartografia”.Relatore il Ten. Col. Silvio Manglaviti in servizio allaScuola Sottufficiali dell’Esercito di Viterbo.Il Presidente, Gen. Giulio Cesare Schina, in ap erturadell’evento ha rivolto un grato saluto alle Autoritàpresenti e, in modo particolare a S.E. Mons. GiovanniMarra, già Ordinario Militare, e ai numerosi Socipartecipanti (foto).Successivamente ha presentato il relatore che haesposto l’argomento della conferenza.L’Ufficiale ha descritto il tema, con interessantiriferimenti storici e in modo esaustivo, suscitandomolto interesse.

Palermo

Conferenze tenute d al Primo Mar esciallo Lgt. co.sa.Infermiere Dr. Filippo AdamoLa S ezione UNUCI di Palermo, nel quadro delleattività connesse all’aggiornamento prof essionale dei

Il g rup p o dei p remi at i



“Riservisti”, ha or ganizzato nello scorso mese difebbraio due conferenze: una su “l’or ganizzazionesanitaria a tutti i livelli operativi e relative attività nelteatro operativo afghano”, l’altra s u “l’attività dibonifica degli ordigni esplosivi – lesioni da scoppio:esperienze dai teatri operativi”.Entrambe le conferenze sono state tenute dal PrimoMaresciallo Lgt. co.sa. Infermiere Dr . Filippo Adamo(reduce da numerose operazioni fuori area), in serviziopresso il Poliambulatorio Funzionale del ComandoRegione Mili tare Sud, che ha r iscosso il calorosoplauso dei partecipanti ed il vivo compiacimento delPresidente, Gen. B. Gualtiero Consolini, che gli ha fattodono del crest dell’UNUCI (foto nella pag. precedente).

Conferenza su l’Evoluzione strategicaLa Sezione UNUCI di Palermo ha organizzato, nelloscorso mese di marzo, la tradizionale conferenzastorico-militare e che ha avuto, quest’anno, come tema:“l’evoluzione str ategica” nei vari ambienti operativinazionali ed internazionali.In apertura, il Presidente, G en. B. Gualtiero Consolini,ha rivolto il cordiale saluto al Gen. D. Corrado Dalzini,

Comandante del la Regione Militare Sud, alle Autoritàmilitari, ai Pres identi delle AssociazioniCombattentistiche e d’Arm a di P alermo ed agliAssociati intervenuti ed ha manifestato loro la suagratitudine per la cortese disponibilità accordataall’UNUCI nella circostanza.Ne è seguita la conferenza tenuta dal Gen. B. VincenzoSperanza, che ha tratt ato in m aniera chi ara edaccademica la complessa pr oblematica, frutto di unaricerca attenta ed approfondita.La mattinata addestrativa si è conclusa con l’interventodel Gen. D. Dalzini ch e ha espr esso il suo vivocompiacimento al Gen. Speranza per la brillantedissertazione ed ha avuto parol e elog iative per ilPresidente per le attività che la Sezione ef ficacementesvolge, specie nel settore della formazione delpersonale in congedo “Riservista”.

2° Corso di cartografia militar e e navigazioneterrestre)La Sezione di Palermo, ha or ganizzato e svolto, dagennaio ad aprile, il 2° Corso di cartografi a militare enavigazione terrestre, al quale hanno partecipatonumerosi Iscritti.Durante il corso sono state ef fettuate due esercitazionipratiche, dove i partecipanti si sono cimentati in proveimpegnative.Il Presidente della Sezione, G enerale di BrigataGualtiero Consolini ha lodato l’operato dell’istruttore,Serg. Salvatore Zinnanti e l ’impegno profuso da tut ti ipartecipanti che hanno raggiunto risultati lusinghieri.Nella foto: Esercitazione di orientamento e navigazioneterrestre in ambiente montano boschivo “Back Home”.Un momento di studi o degli itinerari di un gruppo dipartecipanti.

In p ri ma f i l a l e Aut o ri t à i nt erv enut e al l a co nferenz a

Patti

Tra il 5 e il 6 aprile è stata disputata, or ganizzata dallaSezione UNUCI di Patti, la 16a Gara Provinciale di Tiroper Pistola e Carabina aria compressa mt. 10 “Ten.Col.MAVM Giovanni Rampulla”.La gara si è svolta presso il Poligono del Tiro a SegnoNazionale di Milazzo, ove si sono confrontati Ufficialiin congedo delle Sezioni UNUCI di Patti e Messina, edel Nucleo UNUCI di Milazzo.

Al cuni p art eci p ant i al l a s eco nda g i o rnat a di g ara



Nella categoria carabina Uf ficiali queste le prime treposizioni: Capitano PELLEGRINO Antonino, diUNUCI Pa tti, Ten. T ORRE Giuseppe, di UNUCIMilazzo, e il Capitano SALVO Domenico, di UNUCIMilazzo.Nella categoria pistola Ufficiali i primi tre in classificasono risultati: Tenente SCIACCA Francesco, di UNUCIPatti, seguito dal Sottotenente CONSALVI Antonio, diUNUCI Patti, e dal Tenente CORSO Filiberto, diUNUCI Milazzo.Nella categoria Aggregati UNUCI si sono classificati,al pr imo pos to, CUCINOTT A G iovanna, per lacategoria carabina e LO PRESTI Andrea, per lacategoria pistola, entrambi di UNUCI Patti.Questa gara rappresenta il p rologo alla 1 3a GaraRegionale di Tiro per Pistola e Carabina aria compressamt.10 per uf ficiali in co ngedo ed Amici UNUCI,intitolata al Ten.Col. Medaglia d’Ar gento al ValorMilitare Giovanni Rampulla, martire delle FosseArdeatine, nativo di Patti e cittadino di Oliveri, che saràdisputata il 29 e 30 settembre prossimi, ed in quellaoccasione verrà assegnato il 16° Trofeo Provinciale diTiro per Pistola e Carabina aria compressa mt. 10“Ten.Col. MAVM Giovanni Rampulla”, solo al primodella classifica redatta in virtù del punteggio ottenutonelle gare provinciali effettuate nell’anno.Al termine dei due giorni di spor t e addestramento perufficiali in congedo, la cerimonia di premiazione,condotta dal Presidente della Sezione UNUCI di Patti,Capitano Antonino Pellegrino, che ha ringraziato, per lavalida cooperazione, il Caponucleo UNUCI di Milazzo,Tenente Filiberto Corso, e il Presidente delTiro a SegnoNazionale di Milazzo, Felice Nania, con quanti, tra iloro collaboratori, hanno permesso il correttosvolgimento della gara.

Pescara

Gara di tiroIl 31 marzo 2012 si è svolta la II gara Regionale di tirocon pistola cal. 9x21 presso il poligono TSN di Chieti,organizzata dalla Sezione UNUCI di Pescara.La numerosa presenza dei partecipanti, oltre le attese,ha reso la manifestazione particolarmente competitiva.

Gradita è stata la partecipazione delle Sezioni diTeramo, Avezzano, e da fuori regione dalle Sezioni diFoggia, Bari e Monterosi, nonché da unarappresentanza della Legione Carabinieri Abruzzo diChieti. Il Presidente della Sezione di Pescara Magg.CC. Ni cola Mele, accompagnato dal Vice Pr esidenteGen. B. Ennio Bellonio, ha salutato e ringraziato tutti ipartecipanti che con la loro presenza hanno contribuitoal successo della manifestazione, augur ando sempremaggiori partecipazioni per le future gare.La gara si è svolta con una pr ima prova su bersagliostandard a 25 m. in una serie da 20" ed una da 10".Al termine di questa s essione i partecipanti si sonocimentati in una prova con car atteristiche più"dinamiche" rispetto alle solite gare standard. Iconcorrenti hanno dovuto colpire 2 bersagli posti a 25 e12 m. partendo con l'arma sul bancone e due caricatorida 5 colpi ciascuno da inserire nella pistola, il tutto neltempo limite di 40". Primo as soluto è stato il Socioaggregato Enzo De Car lo della Sezione foggiana conpunti 134, secondo il Cap. Francesco Romanazzi dellaSezione di Pescara con punti 125 e t erzo il Mar. capoGiulio Del Rosario della Leg. CC. Abruzzo con punti124. Anche nella classifica a squadre la Sezione diFoggia ha primeggiato con 335 punti, seguita dall aSezione di Bari con 314 punti e, distanziat a di s oli 2punti, la squadra della Leg. CC. Abruzzo. L amanifestazione si è felicemente conclusa pr esso unristorante locale molto apprezzato dai partecipanti.

Pavia

Il giorno 13/03/2012 il Comune di Pavia, susollecitazione della nostra Sezione UNUCI, ha esposto,al balcone del Palazzo Municipale, lo striscione confoto “Salviamo i nostri Marò” .

Nel l a fo t o , un g rup p o di So ci UNUCI

Un mo ment o del l a p remaz i o ne



Gita socialeIl 25 marzo 2012 50 Uf ficiali e familiari della SezioneU.N.U.C.I. di Pescara, capeggiati dal Presidente Magg.Nicola Mele ed un gruppo dell'U.N.U.C.I. di Chieti, colPresidente Gen. Sntarelli, si sono recati al Santuario delVolto Santo di Ma noppello (PE), per i l precet topasquale.

Il gruppo è stato ricevuto dal Rettore del Santuariopadre Carmine e durante la Santa Messa alcuni Socihanno declamato le letture liturgiche.Dopo la Santa Massa of ficiata dal predetto PadreCarmine, la comitiva ha cons umato il pranzo in unristorante della zona.Nel primo pomeriggio si è proceduto alla visitadell'Abbazia di San Clemente a Casauria dove il gruppoè stato ricevuto dal Sindaco di Castiglione a CasauriaDr. Giammarco Marsili e dal Colonnello CC. RosarioMartino, già Sindaco del predetto comune.Lo storico Dr. Antonio AlfredoVarrasso, ha illustrato algruppo la storia del complesso monumentale, uniconella sua specie, la cui costruzione risale all'anno 871,come ex voto dell'imperatore Ludovico II e dedicatoinizialmente alla SS. Trinità.Muta in seguito il nome con l'acquisizione delle ossa diSan Clemente.Al termine della visita, il Presidente della SezioneU.N.U.C.I. di Pescara ha donato al Sig. Sindaco ed allostorico un Crest della nostra Associazione.

Mentre per la parte nucleare, oramai si tratta di chiuderele attività, per la parte Compatibilità Elettromagnetica,il personale esegue studi, misure e sperimentazioni perla verifica della compatibilità elettromagnetica diapparati e sistemi d’ar ma, fornendo inoltre consulenzae supporto agli Stati Maggiori e alle Direzioni Generalisulle relative problematiche.Interessante l’attività di laboratorio per la problematicaTEMPEST e altre prove per i sistemi d’arma contenentielettroesplosivi e prove HERO.A fine pranzo, presso la mensa del Centro, con relativoscambio di crest fra l’Ammiraglio Direttore del Centroe l’Ammiraglio (r) Aldo Reati, Presidente dell’UNUCIdi Pisa (foto).

Prato

8a Edizione Trofeo ''Montepiano-Monteferrato''Competizione per pattuglie militari - Prato e Provincia15-16 Settembre 2012Scopo del l’esercitazione: svolgere attività pratica sulterreno per consentire al personale in congedo, incoesione con il personale in servizio, di aggiornare letecniche militari ed acquisire esperienzenell'adattamento, il controllo e l'amministrazione delleproprie risorse in ogni condizione ambientale e tattica(art.2/B Statuto UNUCI).Tema: la Pattuglia in missione speciale per bonificaterritorio da terroristi.

Pisa

Questa Sezione, nell’ambito delle attività previste per ilcorrente anno, il 20.4.2012 ha ef fettuato una visita alCISAM (Centro Interforze Studi per le ApplicazioniMilitari) sito in Tirrenia (PI).Il Direttore del Centro, l’A mmiraglio IspettoreDomenico De Bernardo, ci ha ricevuto nella AulaMagna dove è stato effettuato un briefing sulle attività,soffermandosi part icolarmente sulla parte nucleare equella delle interferenze elettromagnetiche.

I p art eci p ant i al l a v i s i t a

Il g rup p o p art eci p ant e al l a v i s i t a



Tipo: esercitazione valutativa diurna con avver sariosupposto e rappresentatoDirettore esercitazione: Ten. GUAL TIERIPIERANTONIO, Presidente Sezione UNUCI di Prato.Direzione tecnica: Ten. Elefanti Simone, VicePresidente Sezione UNUCI di Prato.Partecipanti: Militari in servizio attivo delle FF AAItaliane e dei PaesiAlleati dell'Italia, Iscritti all'UNUCI,e a tutte le Associazioni d'ARMA riconosciute cheabbiano svolto il servizio militare. Soci d'Associazionid'Arma straniere aderenti al CIOR.Località e data di svolgimento: L’esercitazione sisvolgerà in un giorno unico e comprenderà una gara ditiro dinamico in località Poligono ASD Shooting ClubThe New Generation di Croci di Calenzano (FI) concollegamento alla gar a di pattuglia con più esercizisempre in località Croci di Calenzano (FI) IL 15settembre 2012.Tutti i particolari per la partecipazione e lo svolgimentosono disponibili presso il sito www.UNUCIprato.it, oveè possibile scaricare il modulo di iscrizione.PER INFORMAZIONI:UNUCI Prato - P .zza S. Marco 29 - 59100 Prato -Tel/fax/segr. tel. +39 0574 41410e-mail:[email protected]; [email protected] ed ideatore garaTen. Pierantonio GUALTIERI - tel. 336-270070e-mail: [email protected]

Cacciatori Ufficiali e Aggregati UNUCI – Uomini- 1° Ten. Pianegonda Francesco- 2° A.U. Dott. Della Vella Paolo- 3° Com./te Nassi AugustoPrincipianti e Aggregati UNUCI – Uomini- 1° A.U. Sig. Zironda Gian Carlo- 2° Col. Ciancio Gianfranco- 3° Ten. Gastaldi FabioSoci Associazioni d’Arma- 1° Sig. Leone Marco- 2° A.U. Cc. Meneghini Massimo- 3° Sig. Zerbato StefanoOspiti Donne- 1a Sig.na Cavion Elena- 2a Sig.ra Pizzuti DanielaOspiti Uomini- 1° Sig. Bassan Carlo- 2° Sig. Zanotto E nnio- 3° Sig. Marchiori Roberto

Schio A. V.

Domenica 22 aprile 2012 dalle ore 08.30 alle 12.30 si èsvolto presso il poligono di tiro di Zu gliano l’8° Trofeo“Memorial M.A.V .M. S.T en. Cav . V ittorio V enetoUmberto Dima”.La competizione è stata or ganizzata dalla Sezione

UNUCI di Schio A.V.Erano presenti 103 tiratori.La class ifica finale ha visto vincitori nelle variecategorie: Fo t o di g rup p o di al cuni p art eci p ant i

Siena

Visita dei BottiniLa Sezione UNUCI di Siena ha or ganizzato, il 24 e 31marzo 2012, la visit a all’ acquedotto medioevale diSiena.Grazie all’esperta guida di un preparatissimoaccompagnatore dell’Associazione LA DIANA, che sioccupa della manutenzione e del controllo di questi



interessantissimi itinerari sotterranei, l’UNUCI di Sienaha avuto il raro privilegio di poter ef fettuare questaparticolarissima visita.Due gruppi di Soci e loro familiari, per un totale di ottopersone per ciascuna delle due giornate, s i sonoaddentrati n elle viscere della ter ra percorrendo, inalcuni punti anche a ben 36 metri di profondità sotto lacittà, quasi un chilometro dell’antico bottino medievalericco di stratificazioni geologiche, di spettacolarisecrezioni calcaree, di stalattiti e stalagmiti.

Visita alla sede medioevale del Monte dei PaschiLa Sezione UNUCI di Siena ha organizzato, venerdì 27aprile 2012, la visita della s plendida sede medioevaledel Monte dei Paschi di Siena.La visita, nello storico palazzo di Salimbeni, è stataun’esperienza interessantissima che, grazie alla sagaciadi una guida particolarmente qualificata, ha svelatoinnumerevoli ed affascinanti aneddoti, poco noti anchea chi in questa città c’è nato.La collezione d’arte della banca ha poi mostrato le sue

preziose opere (foto), frutto del lavoro dei più grandiartisti senesi in un ins ieme di testimonianze d’arte diogni genere (pittura, s cultura, grafica, arte decorativa),che costituiscono un museo di entità r agguardevole, diindubbio interesse, finalizzato a perfezionare lapresenza della scuola senese per completarne larappresentatività anche rispetto alle altr e strutturemuseali cittadine.A d ifferenza, infatti, di r accolte costituitesi attraversoacquisizioni ef fettuate nel tempo, questa collezioneconserva opere commissionate addirittura da istituzioniche sono antecedenti all’ attuale banca, f ino a giungeread opere di artisti contempor anei che rappresentano lascuola artistica senese, considerata fin dai suoi esordiuna delle più significative della storia della culturafigurativa del nostro paese.

la partecipazione dei Soci UNUCI alle attività culturalie ricreative della Sezione locale di Italia Nostr a.Nel dicembre dello scorso anno, in concorso conl’Associazione Arma Aeronautica di Siracusa, inoccasione della festività della Madonna di Loreto,presenti le massime autorità locali, è stata benedetta lanuova Bandiera della Sezione UNUCI di Siracusa nellachiesa del Pantheon, dedicata ai Caduti.

Taranto

Una giornata di solidarietàGiorno 25 marzo u.s.: la Sezione U.N.U.C.I. di Tarantoha voluto dedicare “UNA GIORNATA d iSOLIDARIETÀ” alle mamme dei due fucilieri delReggimento San Marco detenuti in India.In particolare l’iniziativa è stata voluta da tutte le gentiliSignore intervenute, le quali, in questo modo, hannoanche loro dato un contributo come le ulterior i a ltremanifestazioni anal oghe. Tutte le signore intervenutehanno appuntato sul loro vestito la classica coccardagialla (foto 1) che ha contraddistinto queste iniziative,oltre ad aver esposto, all’ingresso della Sala, unmanifesto fatto realizzare per l’occasione. (foto 2)Nel saluto di apertura della riunione il Presidente Ten.Francesco Bardarè ha ripercorso la vicenda nell e sue

Siracusa

Nel marzo 2011 è stata inaugurata la nuova sede dellaSezione UNUCI di Siracusa, ubicata nei locali di “ItaliaNostra”, che ne ha concesso la fruizione in comodatod’uso. Con la Presidente di tale Ente è stata concordata Fo t o 1



Francesco Bardarè ha ripercorso la vicenda nell e suefasi principali, le motivazioni della missione, lemodalità di svolgimento e i compiti af fidati ai nostrimilitari.Successivamente il Vice Presidente, il C.C. Nunzio DiGiovanni, ha focalizzato l’aspetto umano ed af fettivodella vicenda che coinvolge i due ragazzi ed i lorofamiliari sottolineando che, appunto, tra gli aspetti piùcoinvolgenti emotivamente, vi è quel rappor to madre-figlio, già penalizzato dalla lontananza e che vieneulteriormente lacerato dalla pericolosa situazione in cuisi trovano i due fucilieri.Le “Mamme” presenti hanno unanimementemanifestato la loro solidarietà all e d ue m adri con unsimbolico abbraccio d’incoraggiamento. L ’augurio ditutti è che nel pross imo periodo i due ragazzi possanoriabbracciare i loro cari. Infine, in onore dei duefucilieri è stato eseguito l’Inno del Reggimento SanMarco, e, per concludere, l’Inno Nazionale.La giornata è terminata con u n conviviale per loscambio di auguri pasquali.

Corso di “Alfabetizzazione di Informatica”Lo scorso 18 aprile è terminato il Corso d i“Alfabetizzazione di Informatica”, svoltosi pressol’Istituto Professionale di Stato “ Liside” diTaranto, dal28 febbraio al 18 aprile, organizzato dall’UnioneNazionale Uf ficiali in Congedo d’Italia, Sezione diTaranto.La cerimonia della consegna degli Attestati diFrequenza, si è svolta nell’Aula Magna dello stessoIstituto ed ha visto la p artecipazione di quanti hannocontribuito alla riuscita della iniziativa: la Prof.s saVecchione, Dirigente dell’ Istituto, la Prof.ssa Ratti,

docente d’informatica, la Sig.ra Valentini, Tecnico diLaboratorio.Inoltre vi erano, oltre ad i numerosi corsisti, l’AvvocatoLardiello Cosimo, Consigliere Circoscrizionale, il Prof.Chiatante Antonello, docente del corso e, naturalmente,il T en Bar darè Francesco Presidente della SezioneU.N.U.C.I. di Taranto.I partecipanti alla cerimonia, nei loro interventi, hannoespresso parole di apprezzamento per la lodevoleiniziativa e ripetuto la piena disponibilità a successivecollaborazioni.Il Prof. Chiatante, che ha tenuto il corso in maniera a dirpoco eccellente, ha espresso la sua compiaciutameraviglia per l’interesse con cui i discenti hannoseguito le lezioni e augurato loro un felice approccio almondo dei computer.Il Presidente Bardarè nel suo intervento conclusivo,dando risalto alla cerimonia, ha posto l’accentosull’importanza che essa rappresenta per l’U.N.U.C.I. :l’inizio di un percorso collaborativo fra Is tituzionilocali e l’Associazione, che potrà generare solo eventicostruttivi e di rilievo per il nostro territorio. Infine,l’omaggio floreale alle Signore e il Crest della SezioneU.N.U.C.I. di Taranto all’ ’Avvocato Lardiello, h annoconcluso la cerimonia.

Valle d’Aosta

Anche quest’anno, l’U.N.U.C.I. della Valle d’Aosta haorganizzato, lo scorso 24 marzo, le ormai consuete garedi sci alpino e sci nordico.Buona è st ata l a parteci pazione di agonisti e lasplendida cornice delle montagne dellaValle di RhêmesNotre Dame, ha dato sicuramente un maggior risaltoall’incontro sulle piste da sci, meravigliosamente curatedalla Società Cooperativa Rhêmes impianti, alla quale

Fo t o 2



Italiano e che intendano mantenersi uniti per meglioservire lo Stato in ogni tempo, nonché per concorrereagli scopi che esso persegue nel campo della loropreparazione internazionale".A Voghera la prima collocazione dell'Ente sarà in viaEmilia n. 2 e solo nel 1958 verrà istituita la sede attualedi via Gramsci, 47. Sede acquistata l'anno prima edarredata con mobili scelti appositamente ed inauguratail 12 ottobre con una cerimonia solenne di cui, ancora,si conservano in archivio le fotograf ie e gli invitiufficiali alle diverse pers onalità, dal sindaco diVoghera, al Presidente nazionale e al Vescovo. LaSezione di Voghera è intitolata ad Aristide Nassano chefu eroico Ufficiale, Ten. degli Alpini, caduto sul Frontegreco il 24 marzo 1941 e decorato al Valore, perardimento e sprezzo del pericolo, con medaglia diBronzo.Dopo la trentennale presidenza di Giuseppe Beccari, alquale era succeduto il 1° Cap. Luca Galbiati e, per unbreve periodo, in qualità di Commissario straordinario,il 1° Cap. Enzo Fecchio, Antonio Zinni del 48° CorsoAUC alla Cecchignola di Roma e con servizio allaCadore di Belluno e alla Tridentina di Bressanone (BZ),si impegna a portare avanti le numerose attività diquella che è sempre stata considerata una delle migliorisezioni dell'UNUCI a livello italiano.Tra le attività della Sezione ricordiamo: gareinternazionali per pattuglie militari, gare di tiro conpistola e carabina, gare di tiro e pattuglie or ganizzatecon altr e Sezioni, gite e visite a musei, a casermestoriche e luoghi militari, porti e navi da guerra.Inoltre è importante ricordare che il C.te della RegioneLombardia, Gen. Camillo De Milato, ha firmato unprotocollo d'intesa con il Provveditore agli Studi dellaRegione Lombardia, D.ssa Anna Maria Dominici,intitolato "La pace si fa a Scuola", che è composto dacinque progetti per avvicinar e gli studenti delle ScuoleSuperiori alle Forze Armate, ai Corpi dello Stato, allaProtezione Civile ed ai Gruppi Volontari di Soccorso.

Voghera

La Sezione dell' UNUCI (Unione N azionale degliUfficiali in Congedo d'Italia) nasce a Voghera nel 1928,ma la storia dell'UNUCI vede il proprio inizio nel1919,quando a Milano, per volontà di 14 Ufficiali, vienefondata l'Associazione che avrà sede dapprima in corsoVenezia e poi definitivamente in via Bagutta, 12. L'art.

1 dello Statuto chiarisce la natura e le finalità di questoEnte sorto subito dopo la Prima Guerra Mondiale. Sicita testualmente: "L'UNUCI è l'Associazione degliUfficiali che hanno appartenuto con qualsiasi grado,alle For ze Armate ed ai Corpi armati dello Stato

Da s i ni s t ra: 1 ° Cap . Us b ert i , 1 ° Cap . Fecchi o ,Ten. Zi nni , 1 ° Cap . Gal b i at i , Ten. Gal l uz z i

AVVISO

La "Veneto 2012" avrà luogodal 28 al 30 settembre p.v..Alla 25a edizione della manifestazionesarà particolarmente apprezzata lapartecipazione di almenouna pattuglia per Sezione.Per informazioni: Sezione UNUCI di Veronatel. 045-800366 – e.mail [email protected]

siamo grati anche per la fattiva collaborazione.Un buon innevamento, nonostante la stagione avanzataed un bellissimo sole primaverile hanno f avorito gliatleti, regalando loro un incontro all’insegna dei valoridello sport e della montagna, rinnovando così i rapportidi amicizia che ci legano ai colleghi di altr e Regioniitaliane e a quelli d’oltre Alpe.Notevolissima la partecipazione di parenti ed amici,che hanno presenziato alla premiazione ed al convivioorganizzato dopo le gare.Impeccabili sono stati il servizio di controllo sulle piste,svolto dal Comando della Stazione Carabinieri di SaintPierre, e l’assistenza sanitaria, fornita come sempre dalCorpo Militare della C.R.I.Particolarmente gradite sono state le presenze delComandante del Gruppo Carabinieri della Valled’Aosta, Col. Guido di Vita, del Comando MilitareEsercito rappresentato dal Col. Alberto Ragni, delnostro Nucleo U.N.U.C.I. di Ginevra, capitanato dalTen. Nicola Gallucci e della Sezione di Bor gosesia,guidata dal 1° Capitano Renato Marcanti.

Per assoluta mancanza di spazio non è statopossibile inserire tutte le attività delle Sezionipervenute. Saranno pubblica te nel pr ossimonumero.



Il Ten. Avv. Nicola Riserbato della Sezione di Traniè stato eletto Sindaco della Città di Trani.

Il Magg. Gianfranco Conti della Sezione di Bresciain data 1° dicembre 2011 ha compiuto il Cinquantesimo anno di Avvocatura.

Il STV Dott. Pierpaolo Terlizzi della Sezione di Taranto in data 3 maggio 2012 ha conseguitola Laurea Magistrale in Giurisprudenza presso la Facoltà Aldo Moro dell’Università degli Studi di Bari

con la votazione di 97/100.

Il Ten. Antonio Tramacere, Vice-Presidente della Sezione di Siena, nel 2012 festeggia 50 annid’iscrizione al Sodalizio dell’UNUCI.

OnorificenzeUfficiale OMRI

1° Cap. Patti Giacomo della Sezione di Udine

Cap.. Gabriele Rendina della Sezione di Capua.

Col. Lorenzo Cadeddu della Sezione di Conegliano V. Veneto(Presidente del Centro Studi sulla Grande Guerra di V. Veneto)

ERRATA CORRIGEPer ovviare all’errata indicazione del n. 3/4 della Rivista riportiamo l’esatta trascrizionedella seguente Onorificenza OMRI:Contrammiraglio Oronzo Buquicchio della Sezione di Roma

Nella Famiglia dell’UNUCIVengono qui riportate le segnalazioni ricevute dalle Sezioni di appartenenza

e riguardanti i Soci che risultano in regola con la quota sociale.

a cura di Giuliano Giannone

Soci che onorano l•UNUCI

Sostenitori Volontari(alla data del 31 maggio 2012)

BOLOGNA: Ten. Garcea Rocco,1° Cap. Gollini MarioBRESCIA: Ten. Festa DomenicoFIRENZE: Sig.ra Brunacci LauraLECCE: Ten. Libetta Fernando AntonioMESSINA: S.Ten. Cautela GiuseppePADOVA: Cap. Vignoli Antonio

PESCARA: S.Ten. Di Battista ValerioROMA: S.Ten. Boglione Aldo, Gen. Isp. Catta Luigi,Ten. Insinna Flavio, Dott. Morrone Antonio,G.M. Lommi Carlo, S.Ten. Lombardi Sergio,S.Ten. Lombardozzi Giustino, Ten. Scatolini Giuseppe,Ten.Col. Travaglione LuigiTARANTO: S.Ten. Musco GianfrancoTORINO: Ten. Destefanis Antonio, Magg. FasanoSecondo, Cap. Foglia MassimoUDINE: 1° Cap. de Colle Maurizio, Ten. De MezzoPietro Maria

imp. Famiglia UNUCI p.46/48 copia:Layout 1 26/06/12 16:09 Pagina 46


Raduni61° Corso A.U.C. – Cesano61° Corso A.U.C. – CesanoIl 23 settembre 2011 si è tenuto presso la Scuola di Fanteria, a Cesano di Roma, il 1° Raduno del 61° CorsoA.U.C.(ottobre 1970 – marzo 1971), organizzato dal Ten. Massimo Ondei, Socio della Sezione di Ber gamo.Dopo quarant'anni dalla nomina a S.T en., avvenuta nel luglio 1971, il gr uppo dei partecipanti è stato accolto daUfficiali della Scuola che hanno intrattenuto i radunisti facendoli sentire come se fossero a casa loro. La giornataè cominciata con la toccante cer imonia di deposizione di una corona ai Caduti e con il ricordo dei commilitoniprematuramente scomparsi a cominciare dal mai dimenticato Comandante, l'allora Capitano Ghidelli.Un ringraziamento va espresso a tutti coloro che si sono messi a disposizione e che hanno permesso con la loroopera l’ottima riuscita del Raduno del 61° corso AUC.Presso il Circolo Ufficiali di Roma si è tenuta quindi una cena di commiato durante la quale è emersa prepotentela volontà di ripetere, a breve, l’es perienza e di rinsaldare in tal modo l'antica cameratesca amicizia ritrovata.

40° Anniversario del 66° Corso AUC/D della Marina Militare "Beta 60"Il 30 e 31 marzo scorso, presso l'Accademia navale di Livorno, gli ex allievi del 66° Corso AUC/D si sono riunitiper celebrare il 40° Anniversario del loro ingresso in Marina.Il raduno, sapientemente organizzato da alcuni colleghi residenti a Livorno, ha avuto inizio venerdì 30 marzo concirca 60 partecipanti, in buona parte accompagnati dalle r ispettive consorti. La cerimonia ufficiale ha avuto inizioalle ore 09 circa di sabato 31 con il raduno in Piazzale delle Ancore dell'Accademia per il saluto del Comandantedella stessa e consegna di un quadro, dipinto da un collega di Corso, al predetto Comandante in ricordo dell'evento.Dopo la foto ufficiale dei partecipanti sotto il Brigantino, è stata celebrata una messa con lettura della Preghiera delMarinaio e deposizione di una corona alla lapide dei caduti in guerra e a ricordo dei compagni di Corso deceduti.A s eguire colazione conviviale presso il Circolo Sott.li e nel pomeriggio partecipazione volontaria al corteo disolidarietà per i nostri Fucilieri di Marina detenuti in India.Detta manifestazione, or ganizzata dall'Associazione Nazionale Marinai d'Italia, ha sottolineato il consenso dellacomunità marittima all'opera del Governo in favore dei nostri Fucilieri detenuti nelle prigioni Indiane.L'incontro si è concluso con un elegante aper itivo e pr anzo di gala, che si è svolto con gioiosa allegria, tantacordialità e la graditissima partecipazione di alcuni Uf ficiali Ammiragli ed insegnanti che 40 anni fa erano gliUfficiali addetti alle varie Sezioni del Corso AUC/D.

Oronzo Buquicchio

30° Corso AUC di FolignoIl Ten. di Artiglieria sem. campale Zappalà Salvatore, del xxx corso A.U.C. di Foligno, in occasione del 50°anniversario sta organizzando un incontro a Foligno nei giorni 7-8-9 settembre 2012 con tutti gli Uf ficiali delmedesimo corso. Invito coloro che non ha sent ito e che volessero partecipare a contattarlo ai s eguenti numeritelefonici: rete fissa 095/411049 cell. 336885910.

33° Corso Allievi Ufficiali – Lecce 20 giugno- Cesano di Roma 15 sett.- dic.1963Il Ten. Angelo Meroni intende valutare la possibilità di organizzare un Raduno degli Ufficiali che hanno partecipatoal Corso in titolo. Invita gli interessati a raccogliere i nominativi dei partecipanti al Corso e di contattare:Angelo Meroni – Via Manzoni 12 – 23897 Viganò (LC) tel. 3282345700 [email protected]

Nozze di DiamanteAmm. Renato Azzarini della Sezione di Mestre con lagentile Signora Lidia Pellegrini.Il T. Col. Federico Coaccioli della Sezione di Perugiaci ha recentemente comunicato che nel 201 1 hacelebrato il 61° anniver sario del matrimonio con lagentile Signora Mirella Lombardi.

Nozze d•OroIl Ten. Fernando Capone della Sezione di Lecce conla gentile Signora Maria Rosa Grazzini.

Il Gen. B. Giovanni Branca della Sezione di Palermocon la gentile Signora Maura De Marco.Il Gr. Uff. Comm. Giuseppe Vecchietti della Sezionedi Savona con la gentile Signora Loredana Or si.Il Col. Ermenegildo Campo della Sezione di Trapanicon la gentile Signora Giovanna Adragna.Il Magg. Gianfranco Conti della Sezione di Bresciacon la gentile Signora Maria.Il Gen. B. Aurelio Mazzù della Sezione di Brescia conla gentile Signora Gianfranca.Il Ten. Antonio Tramacere, V ice Presidente dellaSezione d i Siena, con la gentile Signora Mar ia RosaBurroni.



PromozioniAMMIRAGLIO DI DIVISIONELa Spezia: Bartolucci Augusto

MAGGIORE GENERALEFirenze: Perna Giovanni

COLONNELLOViterbo: Borghetti Alfredo

CAPITANO DI FREGATAFirenze: Failla Ernesto

MAGGIORECatanzaro-Crotone: Scelso RosarioPinerolo: Gritti MarioPalermo: Rappa Erasmo

1° CAPITANOBelluno: Zandegiacomo GiuseppeBiella: Lacchia GiuseppeBologna: De Natale Antonio, Fagnano Gianfranco,Morselli Bruno, Romanini Angelo, Selleri MarcoBrindisi: Cavallo Walter, Franciosa Cosimo RoccoCosenza: Alato GiuseppeCuneo: Alberti PaoloFerrara: Aiello Vincenzo, Api Pierluigi,Bellini Vincenzo, Bonzagni Gianfranco,Cavicchioli Fabio, Corio Rosar io, F arina Daniele,Ferrarini Vittorio, Giacometti Bruno, Grandi Daniele,Improta Vincenzo, Lisco Pierluigi, M aggiolini Raoul,Rizzardi Sergio, Sgarbi GiuseppeFirenze: Gattai Carlo, Gori GiuseppeFoggia: Carlantuono PompilioGenova: Badino Agostino, Pozzi GiovanniMessina: Bettini AngeloNovara: Farrauto Gerolamo, Perucca AntonelloVicenza: Depaoli Antonio

CAPITANOBologna: Ravagnan CarloCremona: Carlino MassimoCuneo: Marino MauroFirenze: Gargaglione VincenzoModena: Morabito DemetrioNovara: Ruva Carlo EdoardoPalermo: Barone PaoloTorino: Bianco Roberto

TENENTEBologna: Pepe FulvioCuneo: Morel Stefano, Nerbano Ivan,Perron AlessandroModena: Guarnieri LuigiPavia: Pampuri Camillo, Vidali LuigiPiacenza: Barbieri AndreaRoma: Nicolini DanieleTolmezzo: Di Centa Alan

GUARDIA MARINAPalermo: Cossentino Massimo

Non sono più tra noiBARI: Ten. La Venuta PasqualeBENEVENTO: Cap. Tosato PaoloBORGOSESIA: Magg. Cerutti FrancescoBRACCIANO: Ten.Col. Molinari ElioBRESSANONE: Brig. Gen. Gurnari GiacomoBRINDISI: S.Ten. Saponaro CosimoBUSTO ARSIZIO: 1° Cap. Milanese Luigi,Cap. Vadalà VittorioCHIAVARI: S.Ten. Bottero Giorgio,Ten. Degli Esposti Delio, Ten. Nicolini GiovanniFERRARA: 1° Cap. Mattioli Gian PieroFIRENZE: Ten. Cappellini Francesco,Cap. Conti Francesco,Magg. Fiorenzuoli Vitaliano,Magg. Gola Gianfranco, Gen. Br . GuglielmiMario, Ten. Vanni Nicolò,Ten.Col. Vedovato Giuseppe,Cap. Zambaldi GianfrancoGAETA-SUD PONTINO:Don Monsurrò AntonioGENOVA: Ten. Lavezzoli RenatoLA SPEZIA: Cap. Vasc. Liborio MauroLECCE: Sig. Leggieri MarcelloMATERA: Ten. Bagnale SalvatoreMILANO: S.Ten. Villari LetterioMODENA: Gen. Re GiuseppeNOVARA: S.Ten. Annovazzi Erio,S.Ten. Capra Dante, Gen.S.A. Specker GuglielmoPISA: Col. Boeri RobertoROMA: Gen. Br. Medelin Giordano,S.Ten. Sodo LuigiTARANTO: Sig. Colapinto GiovanniTORINO: Ten. Bona Luigi,S.Ten. Colucci Domenico,S.Ten. Dalmasso Mario,Gen. C.A. Depaoli Giovanni, S.Ten. Fiori Piero,Ten. Rabecchi PaoloTRIESTE: Ten. Vagliasindi TommasoVERONA: Ten. Avesani RobertoVICENZA: Ten.Col. Bruttomesso TigelioVITERBO: Col. Calabrò Pietro

ERRATA CORRIGENel precedente numero del la Rivista i seguentiUfficial i d el la S ezione di Catania, sono s tatierroneamente riportati fra c oloro c he “Non s onopiù fra noi”:Cap. B ucolo Claudio, Col . F ichera Cirino, Ten.Isaja Giovanni , Ten. Torrisi F ulvio.Nel l ’esprimere i l n ostro rincrescimento p er lospiacevole inconveniente, ri teniamo op portunoaggiungere che con i l Presidente del la S ezione èstato chiari to i l motivo del l ’errore.


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Editore:Unione Nazionale Ufficialiin Congedo d’Italia - UNUCI

Redazione:Via Nomentana, 313 - 00162 RomaCentralino Tel. 06 85376100Fax 06 8414555

Sito UNUCI:www.unuci.or

Direttore Editoriale:Gen.S.A. Giovanni TricomiPresidente Nazionale

Direttore Responsabile:Gen. B. Adolfo [email protected]

Vice Direttore:Gen. B. Giuliano [email protected]

Registraz. del Tribunale di Roman.1422 del 24 febbraio 1950

Iscrizione nel ROCn.1227 del 28 agosto 2001

GlobalStampa srlVia Fabrizia 19, 00118 Roma.Tel. 06 7235454email: [email protected] Grafica e impaginazioneF. Campanelli

Finito di stamparenel giugno 2012

Questo periodico èassociato

all’UnioneStampa Periodica

QUOTE SOCIALIIn relazione a quanto deliberato dal Consiglio Nazionale UNUCI n. 50 (13-14 ottobre 2010) e sullabase delle disposizioni contenute nello Statuto sociale r ecentemente revisionato si riportano diseguito gli importi r elativi alle quote annuali, riferiti alle diverse categorie di Soci, in vigor e dal2011.Soci Ordinari (Ufficiali in congedo) Euro 50.00Soci Aggiunti (Ufficiali in servizio) Euro 50.00Soci Aggregati (ex amici) Euro 50.00

I Soci delle succitate categorie che versano il doppio della quota annuale vengono iscritti, perl’annodi riferimento, nell’Albo Speciale dei Sostenitori Volontari della Presidenza Nazionale conspecifica citazione nella Rivista UNUCI

Il pagamento può essere effettuato con bonifico postale, bonifico bancario o con versamento sulc/c postale come qui specificato:

BONIFICO BANCARIOBANCA POPOLARE DI SONDRIO:IBAN IT88B0569603221000003836X04 INTESTATO AUNUCI - UNIONE NAZIONALE UFFICIALI IN CONGEDO D’ITALIA

BONIFICO POSTALECONTO BANCOPOSTA:IBAN IT40S076010320000000634006 INTESTATO AUNIONE NAZIONALE UFFICIALI IN CONGEDO D’ITALIA

VERSAMENTO CC POSTALECONTO CORRENTE N.634006 INTESTATO AUNIONE NAZIONALE UFFICIALI IN CONGEDO D’ITALIA

IMPORTANTESi comunica che per ogni informazione riguardante la ricezione della R ivista (indirizzi damodificare o da aggiungere, mancato o ridardato recapito, numeri arretrati, ecc) i Soci dovrannorivolgersi al numero 06 85376213

AVVISOL’iscritto che non ha versato la quota sociale entr o il primo semestre del l’anno di riferimentoviene ospeso dai ruoli dell’Ente e non riceve la Rivista. Se il mancato pagamento permane allascadenza del secondo semestre l’iscritto viene cancellato dai ruoli dell’U.N.U.C.I. ed è tenuto aconsegnare la tessera di iscrizione alla Presidenza della Sezione di appartenenza (art. 35 - terzocomma dello Statuto).

La Dir ezione del periodico si riserva la facoltà di selezionar e gli articoli da pubblicar e e diapportarvi le modifiche ritenute oppurtune. Ricorda inoltr e che:

i contributi scritti sono forniti a titolo gratuito, debbono trattare temi pertinenti e devono esser e contenutiin max due cartelle di 30 righe ciascuna;

gli elaborati devono esser e esenti da vincoli editoriali; non potranno esser e pr ese in considerazionefotocopie o estratti di articoli riportati da altr e riviste o giornali;

gli articoli investono la diretta responsabilità degli autori, dei quali riflettono le idee personali;

solo gli articoli ritenuti più interessanti saranno pubblicati;

elaborati e foto non si restituicono.

Si informa che, per ef fetto dell’aumento dei costi, il Consiglio Nazionale ha raccomandato unariduzione dei numeri annuali del periodico.Di conseguenza, non è possi bile pubblicare tutto il materiale che perviene alla Redazione. Sisuggerisce, pertanto, che da parte dei Delegati Regionali e dei Presidenti di Sezione venga operata unaopportuna selezione dei testi, richiedendo ai propri iscritti di inviare soltanto il materiale ritenuto piùsignificativo.

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Comunicazione importantePer lo scarso spazio a disposizione non ci è possibile pubblicare gli iscritti che in gran parte ci pervengonoin merito a:- annunci di nascite, battesimi, comunioni, nozze (fatta eccezione le Nozze d•oro);- altre informazioni non strettamente legate alla vita del Sodalizio.

Si precisa, inoltre, che per esigenze di carattere tecnico la Redazione può prendere in consuderazione, aifini della pubblicazione, soltanto le foto e gli iscr itti (formato word) pervenuti via e-mail.

3/4Pubblicazione periodica

anno LXIIIMarzo/Aprile 2012

RI VISTA D I CUL TU RA MI LI TAR E F ON DATA N EL 1927

copertina UNICI 5/6:Layout 1 26/06/12 14:24 Pagina 2

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2 giugno 2012 - unuci.org · Festa della Repubblica 2 giugno 2012 2 3 ... 2 giugno del 1946, sessantasei anni fa, gli Italiani sceglievano la Repubblica. Nasceva un Paese nuovo, democratico,