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19.00 Confitebor tibi, Domine, in toto corde meo: Renderò grazie al Signore con tutto il cuore,

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  • Confitebor tibi, Domine, in toto corde meo: Render grazie al Signore con tutto il cuore,
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  • retribue servo tuo: vivam, sii benevolo con il tuo servo e avr vita,
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  • et custodiam sermones tuos: osserver la tua parola,
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  • vivifica me secundum verbum tuum, Domine. dammi vita secondo la tua parola, Signore. Salmo 110,1; 118,17.107
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  • Benedetto XVI ha dedicato lUdienza Generale di mercoled 17 febbraio 2010 nellaula Paolo VI al Mercoled delle Ceneri inizio della Quaresima
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  • E poich siamo suoi collaboratori, vi esortiamo a non accogliere invano la grazia di Dio. Egli dice infatti: Al momento favorevole ti ho esaudito e nel giorno della salvezza ti ho soccorso. Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza!
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  • Da parte nostra non diamo motivo di scandalo a nessuno, perch non venga biasimato il nostro ministero; ma in ogni cosa ci presentiamo come ministri di Dio, con molta fermezza nelle tribolazioni, nelle necessit, nelle angosce, nelle percosse, nelle prigioni, nei tumulti, nelle fatiche, nelle veglie, nei digiuni. 2Corinzi 6, 1-5
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  • Sono le parole dellapostolo Paolo ad offrirci una precisa consegna: Vi esortiamo a non accogliere invano la grazia di Dio Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza! (2Cor 6,1-2). In verit, nella visione cristiana della vita ogni momento deve dirsi favorevole e ogni giorno deve dirsi giorno di salvezza, ma la liturgia della Chiesa riferisce queste parole in un modo del tutto particolare al tempo della Quaresima.
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  • E che i quaranta giorni in preparazione della Pasqua siano tempo favorevole e di grazia lo possiamo capire proprio nellappello che laustero rito dellimposizione delle ceneri ci rivolge e che si esprime, nella liturgia, con due formule: Convertitevi e credete al vangelo!, Ricordati che sei polvere e in polvere ritornerai.
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  • Convertirsi significa cambiare direzione nel cammino della vita: non, per, con un piccolo aggiustamento, ma con una vera e propria inversione di marcia. Conversione andare controcorrente, dove la corrente lo stile di vita superficiale, incoerente ed illusorio, che spesso ci trascina, ci domina e ci rende schiavi del male o comunque prigionieri della mediocrit morale. Con la conversione, invece, si punta alla misura alta della vita cristiana, ci si affida al Vangelo vivente e personale, che Cristo Ges.
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  • la sua persona la meta finale e il senso profondo della conversione, lui la via sulla quale tutti sono chiamati a camminare nella vita, lasciandosi illuminare dalla sua luce e sostenere dalla sua forza che muove i nostri passi. In tal modo la conversione manifesta il suo volto pi splendido e affascinante: non una semplice decisione morale, che rettifica la nostra condotta di vita, ma una scelta di fede, che ci coinvolge interamente nella comunione intima con la persona viva e concreta di Ges.
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  • Convertirsi e credere al Vangelo non sono due cose diverse o in qualche modo soltanto accostate tra loro, ma esprimono la medesima realt. La conversione il s totale di chi consegna la propria esistenza al Vangelo, rispondendo liberamente a Cristo che per primo si offre alluomo come via, verit e vita, come colui che solo lo libera e lo salva.
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  • Il convertitevi e credete al vangelo non sta solo allinizio della vita cristiana, ma ne accompagna tutti i passi, permane rinnovandosi e si diffonde ramificandosi in tutte le sue espressioni. Ogni giorno momento favorevole e di grazia, perch ogni giorno ci sollecita a consegnarci a Ges, ad avere fiducia in Lui, a rimanere in Lui, a condividerne lo stile di vita, a imparare da Lui lamore vero, a seguirlo nel compimento quotidiano della volont del Padre, lunica grande legge di vita.
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  • Ogni giorno, anche quando non mancano le difficolt e le fatiche, le stanchezze e le cadute, anche quando siamo tentati di abbandonare la strada della sequela di Cristo e di chiuderci in noi stessi, nel nostro egoismo, senza renderci conto della necessit che abbiamo di aprirci allamore di Dio in Cristo, per vivere la stessa logica di giustizia e di amore.
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  • Grazie allamore di Cristo, noi possiamo entrare nella giustizia pi grande, che quella dellamore (cfr Rm 13,8-10), la giustizia di chi si sente in ogni caso sempre pi debitore che creditore, perch ha ricevuto pi di quanto si possa aspettare.
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  • Il momento favorevole e di grazia della Quaresima ci mostra il proprio significato spirituale anche attraverso lantica formula: Ricordati che sei polvere e in polvere ritornerai, che il sacerdote pronuncia quando impone sul nostro capo un po di cenere. Veniamo cos rimandati agli inizi della storia umana, quando il Signore disse ad Adamo dopo la colpa delle origini: Con il sudore del tuo volto mangerai il pane, finch non ritornerai alla terra, perch da essa sei stato tratto: polvere tu sei e in polvere ritornerai! (Gen 3,19).
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  • Qui, la parola di Dio ci richiama alla nostra fragilit, anzi alla nostra morte, che ne la forma estrema. Di fronte allinnata paura della fine, e ancor pi nel contesto di una cultura che in tanti modi tende a censurare la realt e lesperienza umana del morire, la liturgia quaresimale, da un lato, ci ricorda la morte invitandoci al realismo e alla saggezza, ma, dallaltro lato, ci spinge soprattutto a cogliere e a vivere la novit inattesa che la fede cristiana sprigiona nella realt della stessa morte.
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  • Anche il Signore Ges ha liberamente voluto condividere con ogni uomo la sorte della fragilit, in particolare attraverso la sua morte in croce; ma proprio questa morte, colma del suo amore per il Padre e per lumanit, stata la via per la gloriosa risurrezione, attraverso la quale Cristo diventato sorgente di una grazia donata a quanti credono in Lui e vengono resi partecipi della stessa vita divina. Questa vita che non avr fine gi in atto nella fase terrena della nostra esistenza, ma sar portata a compimento dopo la risurrezione della carne.
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  • Il piccolo gesto dellimposizione delle ceneri ci svela la singolare ricchezza del suo significato: un invito a percorrere il tempo quaresimale come unimmersione pi consapevole e pi intensa nel mistero pasquale di Cristo, nella sua morte e risurrezione, mediante la partecipazione allEucaristia e alla vita di carit, che dallEucaristia nasce e nella quale trova il suo compimento.
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  • Con limposizione delle ceneri noi rinnoviamo il nostro impegno di seguire Ges, di lasciarci trasformare dal suo mistero pasquale, per vincere il male e fare il bene, per far morire il nostro uomo vecchio legato al peccato e far nascere luomo nuovo trasformato dalla grazia di Dio.
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  • Sia Lei, la prima credente in Cristo, ad accompagnarci in questi quaranta giorni di intensa preghiera e di sincera penitenza, per arrivare a celebrare, purificati e completamente rinnovati nella mente e nello spirito, il grande mistero della Pasqua del suo Figlio. Buona Quaresima a tutti!
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