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16 Aprile 2015 – SOLOLIBRI.NET – Anna Scarsella Recensisce “Il secondo giorno – Kiss for my angel”, di Elisabetta Liguori La scrittura, si sa, costruisce mondi diversi e paralleli a quelli in cui viviamo. Seppur più o meno somiglianti, più o meno vicini, quelli dei libri presentano luoghi in cui ogni personaggio, ogni gesto si vestono di meraviglia, diventano biglietto per volare lontano. Qui, negli universi fantastici, ogni sospetto, ogni diffidenza, ogni scetticismo vengono sospesi, e il lettore viene travolto da una magica tempesta che solo le parole sanno creare. Elisabetta Liguori, scrittrice salentina al suo quinto romanzo, con il suo Il secondo giorno. Kiss for my angel, uscito in queste settimane per Musicaos Editore, si cimenta con l’urban fantasy e racconta il mondo di una quindicenne “qualunque” alle prese con la difficile fase dell’adolescenza. Alla sua storia, l’autrice intreccia quella di un universo fantastico, ma non per questo estraneo agli umani. Universo in cui le fondamenta sono costituite da antichi e codificati archetipi del genere: il conflitto tra bene e male, il viaggio alla scoperta della propria identità, i rapporti tra divino ed umano, tra ordine e caos, tra amore e desiderio. Gabriele è una bella e solo apparentemente anonima ragazzina di 15 anni, figlia di Liz e Richard, lei salentina, lui americano. Vive a Roma, dove, per volontà del padre, frequenta una scuola americana. Nella capitale ha pochi ma veri amici con cui condivide i frenetici giorni di studio e di lezioni. Nel Salento invece trascorre le vacanze sulle bellissime spiagge bianche di Porto Cesario. Quando muore la vecchia zia d’America, MamaPup, Gabriele, suo malgrado, si trasferisce col padre a New York per eseguire le ultime volontà della lontana e mai conosciuta parente. E’ proprio qui, nella nuova eppur familiare Grande Mela, che ha inizio la sua magica avventura che si snoda lungo un tortuoso percorso che parte da misteriosi bauli incantati e procede per strane trasformazioni, tra elementi naturali governati da forze sovrumane e conduttori elettrici. E insieme a Gabriele scorrono, tra cielo e terra, tra oscure e minacciose nubi e strade di metropoli affollate, le storie degli alleati e degli antagonisti, Veterani e Provocatori, Angeli veri e Angeli cattivi, umani dagli occhi di bambino, in una sfida all’ultimo volo, per non spegnere i desideri dell’umanità. La scrittrice dimostra la sua indubbia bravura trattando, con rigore e credibilità, un genere non facile, come il fantasy contemporaneo, mantenendo uno stile sorvegliato, capace di superare il confine tra le diverse fasce di età e fondere il senso del meraviglioso con la realtà del mondo adolescenziale, pur riproponendo l’eterno problema della relazione tra gli uomini e la forma dei loro desideri che, rimanendo nascosti, rischiano di scomparire per sempre. Il mondo narrativo creato dalla Liguori lascia nello spettatore, giovane o adulto che sia, la sensazione che almeno per il tempo della lettura, gli angeli esistano per davvero, e che il bene possa veramente aver ragione sul male.

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La scrittura, si sa, costruisce mondi diversi e paralleli a quelli in cui viviamo. Seppur più o meno somiglianti, più o meno vicini, quelli dei libri presentano luoghi in cui ogni personaggio, ogni gesto si vestono di meraviglia, diventano biglietto per volare lontano. Qui, negli universi fantastici, ogni sospetto, ogni diffidenza, ogni scetticismo vengono sospesi, e il lettore viene travolto da una magica tempesta che solo le parole sanno creare.Elisabetta Liguori, scrittrice salentina al suo quinto romanzo, con il suo Il secondo giorno. Kiss for my angel, uscito in queste settimane per Musicaos Editore, si cimenta con l’urban fantasy e racconta il mondo di una quindicenne “qualunque” alle prese con la difficile fase dell’adolescenza. Alla sua storia, l’autrice intreccia quella di un universo fantastico, ma non per questo estraneo agli umani. Universo in cui le fondamenta sono costituite da antichi e codificati archetipi del genere: il conflitto tra bene e male, il viaggio alla scoperta della propria identità, i rapporti tra divino ed umano, tra ordine e caos, tra amore e desiderio.

Gabriele è una bella e solo apparentemente anonima ragazzina di 15 anni, figlia di Liz e Richard, lei salentina, lui americano. Vive a Roma, dove, per volontà del padre, frequenta una scuola americana. Nella capitale ha pochi ma veri amici con cui condivide i frenetici giorni di studio e di lezioni. Nel Salento invece trascorre le vacanze sulle bellissime spiagge bianche di Porto Cesario. Quando muore la vecchia zia d’America, MamaPup, Gabriele, suo malgrado, si trasferisce col padre a New York per eseguire le ultime volontà della lontana e mai conosciuta parente. E’ proprio qui, nella nuova eppur familiare Grande Mela, che ha inizio la sua magica avventura che si snoda lungo un tortuoso percorso che parte da misteriosi bauli incantati e procede per strane trasformazioni, tra elementi naturali governati da forze sovrumane e conduttori elettrici. E insieme a Gabriele scorrono, tra cielo e terra, tra oscure e minacciose nubi e strade di metropoli affollate, le storie degli alleati e degli antagonisti, Veterani e Provocatori, Angeli veri e Angeli cattivi, umani dagli occhi di bambino, in una sfida all’ultimo volo, per non spegnere i desideri dell’umanità.

La scrittrice dimostra la sua indubbia bravura trattando, con rigore e credibilità, un genere non facile, come il fantasy contemporaneo, mantenendo uno stile sorvegliato, capace di superare il confine tra le diverse fasce di età e fondere il senso del meraviglioso con la realtà del mondo adolescenziale, pur riproponendo l’eterno problema della relazione tra gli uomini e la forma dei loro desideri che, rimanendo nascosti, rischiano di scomparire per sempre. Il mondo narrativo creato dalla Liguori lascia nello spettatore, giovane o adulto che sia, la sensazione che almeno per il tempo della lettura, gli angeli esistano per davvero, e che il bene possa veramente aver ragione sul male.