Papa Francesco ha dedicato lincontro con i ministranti di
lingua tedesca nellaula Paolo VI Protagonisti del bene e operatori
di pace 5 agosto 2014 Papa Francesco ha dedicato lincontro con i
ministranti di lingua tedesca nellaula Paolo VI Protagonisti del
bene e operatori di pace 5 agosto 2014
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Vielen Dank fr Ihren Besuch! Grazie tante per la vostra
visita
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Vorrei offrirvi alcuni spunti di riflessione tenendo presenti
le domande che mi hanno rivolto i vostri rappresentanti, questi
quattro
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Santo Padre, nellautunno dellanno scorso Lei ha pubblicato
lEsortazione apostolica Evangelii gaudium, in cui ha anche
ricordato lurgenza che i giovani abbiano un maggiore protagonismo
nella vita della Chiesa. Come possono i giovani, secondo Lei, avere
un maggiore protagonismo? 1. Domanda
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Voi vi chiedete che cosa potete fare per essere pi protagonisti
nella Chiesa e che cosa si aspetta la comunit cristiana dai
ministranti. Prima di tutto ricordiamoci che il mondo ha bisogno di
persone che testimonino agli altri che Dio ci ama, che nostro
Padre.
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Nella societ, tutti gli individui hanno il compito di mettersi
al servizio del bene comune, offrendo le cose necessarie per
lesistenza: il cibo, i vestiti, le cure mediche, listruzione,
linformazione, la giustizia Noi discepoli del Signore abbiamo una
missione in pi: quella di essere canali che trasmettono lamore di
Ges.
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E in questa missione voi, ragazzi e giovani, avete un ruolo
particolare: siete chiamati a parlare di Ges ai vostri coetanei,
non solo allinterno della comunit parrocchiale o della vostra
associazione, ma soprattutto al di fuori.
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Questo un impegno riservato specialmente a voi, perch con il
vostro coraggio, il vostro entusiasmo, la spontaneit e la facilit
allincontro potete arrivare pi facilmente alla mente e al cuore di
quanti si sono allontanati dal Signore.
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Tanti ragazzi e giovani della vostra et hanno un immenso
bisogno di qualcuno che con la propria vita dica loro che Ges ci
conosce, che Ges ci ama, che Ges ci perdona, condivide con noi le
nostre difficolt e ci sostiene con la sua grazia.
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Santo Padre, mi piace molto essere ministrante. Ma a volte non
tanto facile esserlo. Certe domeniche preferirei fare una bella
dormita, altre volte ho impegni daltro genere, per esempio
unattivit sportiva o suonare uno strumento, e comunque sia la mia
decisione mi ritrovo ad avere un po di rimorso. Alcuni dei miei
amici, poi, non capiscono perch io sia ministrante, mi prendono in
giro o sono risentiti con me perch magari a causa di questo impegno
non ho tempo per qualcosaltro. Mi pu dare un consiglio per gestire
questa situazione? 2. Domanda
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Ma per parlare agli altri di Ges bisogna conoscerlo e amarlo,
fare esperienza di Lui nella preghiera, nellascolto della sua
parola. In questo voi siete facilitati dal vostro servizio
liturgico, che vi permette di stare vicino a Ges Parola e Pane di
vita.
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Vi do un consiglio: il Vangelo che ascoltate nella liturgia,
rileggetelo personalmente, in silenzio, e applicatelo alla vostra
vita; e con lamore di Cristo, ricevuto nella santa Comunione,
potrete metterlo in pratica.
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Il Signore chiama ognuno di voi a lavorare nel suo campo; vi
chiama ad essere gioiosi protagonisti nella sua Chiesa, pronti a
comunicare ai vostri amici ci che Lui vi ha comunicato,
specialmente la sua misericordia.
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Santo Padre, il motto del pellegrinaggio recita: Liberi! Perci
permesso fare del bene. Si riferisce al passo del Vangelo in cui
Ges guarisce luomo con la mano inaridita, in modo che possa
letteralmente riprendere in mano la sua vita. In quel passo Ges
rimanda al cuore del sabato: Dio ci fa liberi affinch facciamo del
bene nella nostra vita e nel nostro ambiente. Nel mio quotidiano
spesso ruota tutto intorno a regole, a scuola o nella formazione
professionale, con i miei genitori e anche nella Chiesa. Come
sperimentare nella mia vita che la fede significa libert? 3.
Domanda
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Comprendo le vostre difficolt a conciliare limpegno di
ministrante con le varie attivit, necessarie alla vostra crescita
umana e culturale. Bisogna un po organizzarsi, programmare in modo
equilibrato le cose ma voi siete tedeschi, e questo vi viene
bene!
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La nostra vita fatta di tempo e il tempo dono di Dio, pertanto
occorre impegnarlo in azioni buone e fruttuose.
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Forse tanti ragazzi e giovani perdono troppe ore in cose
futili: il chattare in internet o con i telefonini, le telenovele,
i prodotti del progresso tecnologico, che dovrebbero semplificare e
migliorare la qualit della vita, e talvolta distolgono lattenzione
da quello che realmente importante.
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Tra le tante cose da fare nella routine quotidiana, una delle
priorit dovrebbe essere quella di ricordarsi del nostro Creatore
che ci consente di vivere, che ci ama, che ci accompagna nel nostro
cammino.
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Santo Padre, qui facile per noi tutti percepire la libert; ma
quando torniamo a casa, tutto diverso. Come posso vivere questa
libert nel mio quotidiano? 4. Domanda
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Proprio perch Dio ci ha creati a sua immagine, abbiamo ricevuto
da Lui anche quel grande dono che la libert. Se non esercitata bene
per, la libert ci pu condurre lontani da Dio, pu farci perdere la
dignit di cui Lui ci ha rivestiti.
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Per questo sono necessari degli orientamenti, delle indicazioni
e anche delle regole, tanto nella societ quanto nella Chiesa, per
aiutarci a fare la volont di Dio, vivendo cos secondo la nostra
dignit di uomini e di figli di Dio.
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Quando non plasmata dal Vangelo, la libert pu trasformarsi in
schiavit: la schiavit del peccato. I nostri progenitori, Adamo ed
Eva, allontanandosi dalla volont divina sono caduti nel peccato,
cio nel cattivo uso della libert.
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Cari ragazzi e ragazze, non usate male la vostra libert! Non
sciupate la grande dignit di figli di Dio che vi stata donata! Se
seguirete Ges e il suo Vangelo, la vostra libert sboccer come una
pianta in fiore, e porter frutti buoni e abbondanti!
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Troverete la gioia autentica, perch Lui ci vuole uomini e donne
pienamente felici e realizzati. Solo aderendo alla volont di Dio
possiamo compiere il bene ed essere luce del mondo e sale della
terra!
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La Vergine Maria, che si riconosciuta come la serva del
Signore, sia il vostro modello nel servire Dio; lei, la nostra
Madre, vi aiuti ad essere, nella Chiesa e nella societ,
protagonisti del bene e operatori di pace, ragazzi e giovani pieni
di speranza e di coraggio.
