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UN NOSTRO CONTRIBUTO PER LA “CITTA’ SICURA”
Febbraio 2007
Sede Legale: 80132 Napoli - Via Monte di Dio, 5 – Tel. 081. 2452202 – 2452212 Fax 081. 245.21.66 / E - mail: [email protected]
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NAPOLI PUNTO A CAPONAPOLI PUNTO A CAPO
UN NOSTRO CONTRIBUTO PER LA “CITTA’ SICURA”
1. “TESORETTO”
2. IL 5° TAVOLO
3. IL SISTEMA INTEGRATO PER LA SICUREZA A BAGNOLI
4. I 100 PROGETTI DI NAPOLI
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NAPOLI PUNTO A CAPONAPOLI PUNTO A CAPO 1. “TESORETTO”
Siamo convinti che non c’è sviluppo se non si sconfigge la criminalità e non si sconfigge la criminalità se non c’è sviluppo.Purtroppo questo dogma assoluto si infrange con la pochezza delle misure messe in campo per affrontare questo nemico devastante, presente al Nord e al Sud, ovviamente con genesi, intensità, motivazioni e conseguenze diverse.Le due capitali simboliche del paese, Milano per il Nord e Napoli per il Sud cercano di reagire con manifestazioni e posizioni diverse, ma con il denominatore comune rappresentato sia dalla straordinaria grinta e spessore dei loro primi cittadini, sia dalla voglia di sconfiggere il devastante nemico che impedisce la sicurezza di cittadini, lavoratori e imprese.Non vogliamo entrare nella valutazione di quanto organizzato a Milano e a Napoli; non vogliamo esprimere il giudizio sull’opportunità di manifestare contro il Governo o di invocare la presenza dell’esercito. Le analisi e le eventuali polemiche indeboliscono quella compattezza indispensabile per fronteggiare questo problema.La nostra proposta parte ovviamente dalla premessa che il diritto principale che deve essere garantito è la sicurezza; in considerazione di ciò, il Ministro dell’economia ha recentemente dichiarato che dal Surplus delle entrate fiscali sono disponibili al momento 2.5 md di risorse che possono essere distribuite tenendo presente le priorità del paese. Siamo parlando del cosiddetto “tesoretto”. Si sta scatenando, come prassi, una bagarre tra i vari ministeri, tra i sindacati, tra gli addetti ai lavori che indicano gli obiettivi prioritari. Sarebbe fondamentale intervenire con decisione per ribadire che la prima destinazione di queste risorse deve essere quella che consenta di affrontare le necessità in termini di uomini, loro addestramento e coordinamento, mezzi, innovazione, strutture e quanto altro indispensabile per fronteggiare il principale nostro nemico: la criminalità. L’Associazione “NAPOLI PUNTO A CAPO” in relazione alle numerose richieste che vengono da svariati soggetti sulla destinazione delle risorse che costituiscono il cosiddetto “TESORETTO” ha attivato una campagna di sensibilizzazione finalizzata a fare in modo che parte di queste risorse vengano utilizzate dal Governo per precise misure contro la criminalità. L’Associazione, al fine di sollecitare voci autorevoli per dare forza a questa posizione, ha scritto a: Presidente Bassolino, Sindaco Iervolino, Ministro Amato, Ministro Nicolais, Presidente Montezemolo, Sindaco Moratti, Ministro Mastella, Ministro Di Pietro, Onorevole Fini, Onorevole Fassino, Onorevole Rutelli, Onorevole Berlusconi, Onorevole Casini, Cardinale Sepe. Abbiamo al momento, ricevuto le seguenti risposte: la segreteria della Iervolino che sta valutando. Il Cardinale Sepe che ci ha spronato ad insistere. Il Presidente Montezemolo che condivide la nostra proposta ma poi ,purtroppo, sembra dimenticarla nelle interviste che rilascia sull’argomento. Il Ministro Nicolais che ne parlerà in sede governativa. La forte presa di posizione dell’Onorevole Fini a livello nazionale e dall’Onorevole Alfano a livello locale che hanno integralmente recepito la nostra proposta. Ma non basta occorre un’ampia mobilitazione.
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2. “IL 5° TAVOLO”
I cittadini napoletani chiedono alle Istituzioni nazionali una precisa assunzione di responsabilità per il
gravissimo livello di criminalità che soffoca inesorabilmente la città. La lotta alla criminalità si sta
combattendo soprattutto con parole, polemiche, incontri, intendimenti. Mancano i fatti, le azioni,
le iniziative specifiche. Manca soprattutto il concetto di priorità assoluta che questo obiettivo deve
avere per lo Stato, per la Politica, per le Istituzioni.
Tutti concordano che la criminalità si combatte seguendo direttrici diverse e complementari: repressione,
prevenzione, sensibilizzazione alla legalità, sviluppo. Ma mentre la diagnosi è chiara, la terapia è
inesistente. Vogliamo che il Governo e le Istituzioni locali si impegnino per assolvere alla prima
esigenza dei cittadini, la sicurezza, e affrontino l’argomento con assoluta precedenza rispetto a pur
importanti altre tematiche che vengono DOPO la lotta alla criminalità.
Insomma prima di Telecom, prima del Libano, prima della Cina, prima di Expo 2015, i cittadini
meridionali chiedono il primo dei diritti: il diritto alla sicurezza.
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2. “IL 5° TAVOLO”
I governatori delle Regioni Meridionali hanno avviato un confronto con il Governo impostando 4
tavoli di lavoro sulle priorità per il mezzogiorno ( infrastrutture – innovazione - fiscalità di
vantaggio - recupero aree urbane). E’ stato dimenticato il tema più importante per il Sud, quello della
legalità propedeutico agli altri. Chiediamo l’immediata costituzione del 5° Tavolo che concretizzi
specifiche iniziative dedicando le opportune risorse per finanziare misure di prevenzione, di
repressione, di sviluppo e di cultura della legalità.
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2. “IL 5° TAVOLO”
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3. “IL SISTEMA INTEGRATO PER LA SICUREZZA A BAGNOLI”
BAGNOLI
PROGETTARLA IN SICUREZZA
COSTRUIRLA IN SICUREZZA
GESTIRLA IN SICUREZZA
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3. “IL SISTEMA INTEGRATO PER LA SICUREZZA A BAGNOLI”
E’ fondamentale un’immediata azione affinché concretamente si dia il via al “sistema integrato per la sicurezza dell’area di Bagnoli”. Questa iniziativa deve avere la massima priorità in quanto può consentire di proteggere e difendere sia dalla criminalità organizzata che dalla microcriminalità un’area fondamentale della città. In questi giorni si stanno aprendo i primi cantieri della nuova Bagnoli e, finalmente tra non molto, l’ex area siderurgica diventerà un gigantesco cantiere per cui una prima immediata attenzione va dedicata alla “protezione” continua, specializzata e verificabile delle ditte e del personale operativo. Occorre prevedere un sistema di controllo basato sul presidio, sulla perimetrazione, sulla tecnologia per innalzare un vero e proprio “muro” contro la criminalità.
Ancora maggiore attenzione si dovrà dedicare quando saranno emanati i bandi per la vendita dei terreni su cui sorgerà la Bagnoli del domani. È indispensabile una procedura che consenta una vera e propria “radiografia” dei soggetti che si proporranno quali acquirenti dei lotti per impedire infiltrazioni camorristiche e tenere lontani i criminali da questi fondamentali investimenti della città. Solo l’immediato coordinamento dei soggetti preposti può garantire che questo “sistema legalità”, progettato specificamente per Bagnoli, divenga operativo.
A seconda di se e come oggi sarà affrontata la questione, si ipotecherà il livello di “sicurezza” per la Bagnoli del futuro. Una responsabilità enorme che non può essere disattesa da coloro che hanno precisi incarichi e doveri istituzionali.
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3. “IL SISTEMA INTEGRATO PER LA SICUREZZA A BAGNOLI”
Obiettivo: Azioni finalizzate a determinare un adeguato livello di sicurezza nell’area di Bagnoli e contrastare criminalità organizzata e
microcriminalità.
1. Proteggere i cantieri che si stanno aprendo e che si moltiplicheranno nei prossimi anni.
2. Definire precise procedure che consentano il controllo e le verifiche al massimo livello dei soggetti
che si proporranno come acquirenti / gestori dei terreni e dei lotti edificabili.
3. Garantire una presenza e un’attenzione particolare da parte degli organismi preposti alla sicurezza sia
nella fase di costruzione che nella fase di gestione della nuova Bagnoli.
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3. “IL SISTEMA INTEGRATO PER LA SICUREZZA A BAGNOLI”
1. Proteggere i cantieri che si stanno aprendo e che si moltiplicheranno nei prossimi anni.
MISURE: Presidi permanenti Container “cantieri” delle forze di polizia Recinzioni “intelligenti” Illuminazioni a giorno Colonnine di allarme “Bagnoli Sicura” Telecamere Mezzi satellitari Tavolo “periodico” con le imprese aggiudicatarie degli appalti Controllo del rispetto della legge dei subappalti Controllo del rispetto delle normative sul lavoro e lotta al lavoro sommerso
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3. “IL SISTEMA INTEGRATO PER LA SICUREZZA A BAGNOLI”
2. Definire precise procedure che consentano il controllo e le verifiche al massimo livello dei
soggetti che si proporranno come acquirenti / gestori dei terreni e dei lotti edificabili.
Massima attenzione alla verifica di tutti i soggetti privati che si proporranno come acquirenti e gestori
attraverso certificazioni, analisi dei documenti, bilanci, collegamenti diretti e indiretti, contatti con le
banche.
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NAPOLI PUNTO A CAPONAPOLI PUNTO A CAPO
3. “IL SISTEMA INTEGRATO PER LA SICUREZZA A BAGNOLI”
3. Garantire una presenza e un’attenzione particolare da parte degli organismi preposti alla
sicurezza sia nella fase di costruzione che nella fase di gestione della nuova Bagnoli.
Impostare già da questo momento una capillare, efficace, visibile presenza delle forze dell’ordine per
la Bagnoli del Domani, dedicando spazi, luoghi e strutture a questa priorità assoluta garantendo al
massimo la sicurezza in questa parte della città.
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NAPOLI PUNTO A CAPONAPOLI PUNTO A CAPO
3. “IL SISTEMA INTEGRATO PER LA SICUREZZA A BAGNOLI”
Obiettivo: Azioni finalizzate a determinare un adeguato livello di sicurezza
nell’area di Bagnoli e contrastare criminalità organizzata e microcriminalità.
PRIMO STEP Incontro promosso dal Ministro Amato, nell’ambito del “Piano Sicurezza Napoli”, con:
1. Governo
2. Comune di Napoli
3. Unità di Sviluppo
4. Bagnoli Futura
per attivare la proposta “integrata” cominciando a valutare le risorse economiche necessarie e le prime misure di “protezione cantiere”
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4. “I 100 PROGETTI DI NAPOLI ”
Il Sindaco del Comune di Napoli ha trasmesso al Governo 100 schede che rappresentano i principali
progetti e iniziative fondamentali per il rilancio della città. Occorre non solo conoscere questo elenco
ma compilare una tabella (allegata) che per ogni progetto indichi lo stato attuale di avanzamento, la
data di completamento prefissata, le eventuali problematiche che ne ostacolano la realizzazione,
l’Istituzione e/o l’Ente che possono sbloccare le eventuali problematiche, il coinvolgimento del
Governo con lo specifico Ministero.
Occorre prevedere massima trasparenza e diffusione di questa tabella che deve essere nota ai
cittadini attraverso il sito del Comune, del Governo e attraverso periodici aggiornamenti.
ANALISI
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NAPOLI PUNTO A CAPONAPOLI PUNTO A CAPO 4. “I 100 PROGETTI DI NAPOLI ”
INIZIATIVAATTUALE
AVANZAMENTO
DATA IPOTIZZATA PER IL
COMPLETAMENTO
ATTUALE PROBLEMATICA CHE IMPEDISCE
IL COMPLETAMENT
O
ISTITUZIONE / ENTE
RESPONSABILE
DISPONIBILITA’ DI RISORSE
COEFFICIENTE DI PRIORITA’
PREVISIONE INTERVENTO
DEL GOVERNO
Progetto 1
Progetto 2
Progetto 3
Progetto 4
“ “ “ “ “ “ “ “
PROPOSTA
LA MATRICE DELLO SVILUPPO