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1 ASSESSORATO ISTRUZIONE / FORMAZIONE / LAVORO REGIONE CAMPANIA 04/01/2007 N° 8

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ASSESSORATO ISTRUZIONE / FORMAZIONE /

LAVORO

REGIONE CAMPANIA

04/01/2007N° 8

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“Napoli Punto A Capo”

INDICE PROPOSTE

1. SCUOLA DI FORMAZIONE METALMECCANICA2. MANTENIAMOCI I CERVELLI 3. ISTITUTO CONFUCIO A NAPOLI 4. FONDI EUROPEI – RICOMINCIO DA … 3 5. RESOCONTO TRASPARENTE DEL FONDO AIFA6. PEDAGOGIA DEI GENITORI 7. …………………………………………………………………

Si concorderanno ulteriori riunioni per ulteriori proposte.

ASSESSORATO ISTRUZIONE – FORMAZIONE – LAVORO

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“Napoli Punto A Capo”

Purtroppo è risaputo che le risorse della formazione troppo spesso

vengono “bruciate” per i formatori più che per i formandi e per corsi

le cui finalità non trovano riscontro nel mercato del lavoro.

Napoli, e più in generale la Campania, hanno una grande tradizione in

attività del settore metalmeccanico (siderurgia – automobilistica –

aeronautica – cantieristica – meccanica – carpenteria – riparazioni

navali) e alcune figure specialistiche (richiestissime sia a livello

locale che a livello nazionale e internazionale) sono sempre più

difficili da reperire nella grande, nella media, nella piccola impresa.

Purtroppo a causa della crisi industriale complessiva è venuta meno

la fondamentale “formazione” sul campo.

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“SCUOLA DI FORMAZIONE METALMECCANICA”

ANALISI

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“Napoli Punto A Capo”

PROPOSTA

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“SCUOLA DI FORMAZIONE METALMECCANICA”

Creare una scuola di formazione, teorico-pratica, con il coinvolgimento delle grandi industrie, delle medie imprese e delle associazioni di categoria finalizzata alla creazione delle seguenti figure specialistiche:

Saldatori Carpentieri a disegno Tubisti a disegno Meccanici di linea Montatori

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ANALISI

ASSESSORATO ISTRUZIONE – FORMAZIONE – LAVORO

“MANTENIAMOCI I CERVELLI”

Da anni si ripete il trend di crescita di nuove imprese nella nostra Regione, eppure tutti gli indicatori principali di sviluppo non registrano significativi miglioramenti ed il divario con il Nord rimane sostanzialmente invariato, nonostante la disponibilità dei Fondi Europei. Ciò dimostra che il tessuto di microimprese che sta proliferando in Campania non è in grado di determinare lo sviluppo. Sono proprio i dati sull’emigrazione, dal Sud al Nord, cresciuta in modo evidente, che dimostrano quanto questo tessuto di microaziende non riesca ad attivare un reale processo di crescita all’interno del sistema. Sistema che invece sta perdendo una delle principali risorse, e cioè il capitale umano. Un laureato meridionale su quattro (23,5%) trova lavoro nel settentrione con percentuali ancora maggiori per specializzazione, quali ingegneria, dove un laureato su tre (29%) è costretto ad emigrare. Il Mezzogiorno non è in grado di valorizzare pienamente le potenzialità di capitale umano che potrebbero rendere l’area più competitiva. Occorre avvicinare il Sistema di Piccole Imprese ai nostri neolaureati affinché le stesse possano crescere culturalmente, quantitativamente e qualitativamente.

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“Napoli Punto A Capo”

ANALISI

ASSESSORATO ISTRUZIONE – FORMAZIONE – LAVORO

“MANTENIAMOCI I CERVELLI”

MOLTI SAREBBERO I BENEFICI:

Combattere la fuga dei cervelli al Nord, inserire laureati nelle Piccole e Medie Imprese Locali, far crescere le imprese Locali che soffrono di “nanismo aziendale”, far crescere la cultura del piccolo imprenditore Locale troppo ancorata alla figura “dell’imprenditore tutto fare”, diminuire il tasso di disoccupazione giovanile locale, grazie all’inserimento dei neolaureati e all’eventuale successivo sviluppo delle imprese che aderiscono all’iniziativa.

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PROPOSTA

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“MANTENIAMOCI I CERVELLI”

Il progetto prevede l’inserimento di laureati nelle Piccole e Medie Imprese con l’intervento di un tutor esterno (consulente) che preliminarmente fa un check nell’impresa per verificare in quale area o progetto specifico inserire il laureato e lo “segue” per i primi tre mesi facilitando il suo ingresso in azienda. Successivamente il laureato riamane per altri sei mesi in azienda (totale nove mesi). Naturalmente si può coinvolgere l’Università per definire le regole necessarie alla scelta dei tutor e per preparare laureandi interessati all’iniziativa.

Il presente progetto può essere sviluppato in cofinanziamento tra Ministero del Lavoro, Assessorato Regionale alla ricerca e innovazione tecnologica e Assessorato Regionale alle Attività Produttive. Le Istituzioni si farebbero carico del costo del tutoraggio e del 50% del costo del neolaureato per i primi nove mesi.

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ANALISI

ASSESSORATO ISTRUZIONE – FORMAZIONE – LAVORO

“ISTITUTO CONFUCIO A NAPOLI”

La Cina è il paese che sta cambiando più velocemente al mondo.

La Cina è il paese che più velocemente sta cambiando il mondo.

Sono più i cinesi che parlano inglese delle persone che parlano inglese in

Usa. L’incremento del Pil cinese non ha precedenti nella storia moderna.

Il secolo in corso è gia stato definito secolo asiatico.

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“Napoli Punto A Capo”

PROPOSTA

ASSESSORATO ISTRUZIONE – FORMAZIONE – LAVORO

“ISTITUTO CONFUCIO A NAPOLI”

Il Ministero dell’Istruzione di Pechino ha deciso di creare una rete di istituti

culturali all’estero per insegnare il “mandarino”. Questi centri linguistici si

chiameranno “Istituti Confucio”, un po’ come già accaduto per gli

Istituti Goethe (Germania) e gli Istituti Cervantes (Spagna).

Proporre Napoli come sede di questo Istituto di lingua mandarino significa dare un fondamentale impulso nei rapporti con il “gigante asiatico” e la nostra città consentendo di creare un riferimento per i tanti giovani interessati a imparare la lingua che aprirà sicure opportunità per il lavoro attuale e soprattutto futuro della Cina. Saranno automatici “benefici” nell’occupazione, nel turismo, nella formazione, nella economia. Occorre un immediato contatto con le Istituzioni cinesi.

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ANALISI

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“FONDI EUROPEI – RICOMINCIO DA … 3”

La principale responsabilità delle Istituzioni è non utilizzare (per

incapacità o per scelta) le straordinarie risorse esogene e endogene di cui

disponiamo. Ciò riguarda soprattutto l’utilizzo dei fondi europei

verificando il “fallimentare” risultato qualitativo delle risorse disponibili

nel ciclo 2000 – 2006. Si è speso con difficoltà, riuscendo a far fronte agli

obblighi comunitari di rendicontazione in maniera sostanzialmente

surrettizia, e cioè facendo spesso ricorso a progetti finanziati con altre

precedenti leggi e normative, le famose «sponde». Ma soprattutto si è

speso senza qualità, senza incidere sugli indicatori di sviluppo e senza

individuare poche ma chiare priorità su cui concentrare queste risorse.

Sarebbe gravissimo continuare su tale strada con la corresponsabilità del

mancato sviluppo e quindi “favorire” indirettamente la criminalità .

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“Napoli Punto A Capo”

PROPOSTA

ASSESSORATO ISTRUZIONE – FORMAZIONE – LAVORO

“FONDI EUROPEI – RICOMINCIO DA … 3”

Occorre concentrare le risorse europee previste per il quadro di

sostegno 2007 – 2013 in tre grandi progetti che evidenzino

l’impatto sui principali indicatori di sviluppo

(Pil – Occupazione – Export) e che siano costantemente monitorati

con specifici strumenti di visibilità e con il coinvolgimento della

società civile in commissioni di controllo della spesa .

Deve bloccarsi l’emorragia dei fondi europei distribuiti a pioggia, che non

incidono sullo sviluppo, che alimentano un sistema di apparato non

consentendo il reale rilancio del territorio.

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“Napoli Punto A Capo”

ANALISI

ASSESSORATO ISTRUZIONE – FORMAZIONE – LAVORO

“RESOCONTO TRASPARENTE DEL FONDO AIFA”

La Regione Campania ha approvato i programmi Aifa 1 e Aifa 2 con uno stanziamento di oltre 110 milioni di Euro. Il problema non sono le veline, il problema è “Aifa” che nonostante le dichiarazioni autocelebrative dei suoi ideatori mostra i suoi punti di debolezza con il rischio di un ennesimo spreco di risorse europee. Questi concetti non vengono elaborati oggi a “cose fatte” quando i problemi cominciano a venire a galla; con una continua azione comunicativa diretta e indiretta (mass media) molti nostri associati hanno evidenziato gli errori sostanziali che si accompagnano al provvedimento. Proviamo ad elencare le numerose “osservazioni” negative che accompagnano il principale strumento regionale formativo collegato al mondo delle imprese. Il punto principale è l’anacronistico vincolo di assunzione a tempo indeterminato che, in una misura rivolta essenzialmente alle Piccole imprese, caratterizza “ideologicamente” chi ha voluto con forza, imporre questa condizione contrattuale antitetica alle attuali regole del mondo del lavoro. Da anni il sistema imprese si sta battendo per modernizzare l’attuale rigidità del lavoro per inserire quella flessibilità già ampiamente utilizzata da tutti i paesi esteri.

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“Napoli Punto A Capo”

ANALISI

ASSESSORATO ISTRUZIONE – FORMAZIONE – LAVORO

“RESOCONTO TRASPARENTE DEL FONDO AIFA”

Nessun imprenditore assume un addetto a tempo indeterminato perché esiste Aifa. Se lo facesse non sarebbe un imprenditore. Questo strumento invece è diventato unicamente un “bonus” per chi ha già deciso di assumere e che al più, pur di ricevere questo contributo, trasforma il contratto a tempo determinato in contratto indeterminato senza però avere la certezza di mantenere questo impegno contrattuale. E qui scatta il problema del monitoraggio e della rendicontazione delle attività poste in essere, meccanismi che avrebbero dovuti essere pronti prima di rendere operativa la misura. Disorganizzazione assoluta con le conseguenze (vedi caso veline, punta dell’iceberg di una potenziale massa di sprechi) di mandare in fumo i Fondi Europei. Ulteriore grave problema è l’assoluta mancanza di controlli che verifichino la qualità di questi corsi, la reale effettuazione degli stessi ed il monitoraggio successivo per verificare che gli assunti rimangano per cinque anni nelle imprese. Per non parlare dei contenziosi (ove mai scoperti) con le imprese incapaci di mantenere l’impegno dei contratti a tempo indeterminato. Un pasticcio dunque che non sarà certo mitigato con le richieste fidejussorie. Chi ha sbagliato con Aifa, non continui a sbagliare sbandierando dati sull’occupazione che non sono direttamente collegati al provvedimento.

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“Napoli Punto A Capo”

PROPOSTA

ASSESSORATO ISTRUZIONE – FORMAZIONE – LAVORO

“RESOCONTO TRASPARENTE DEL FONDO AIFA”

Occorre una prova coraggiosa di questo Assessorato, che esegua un

controllo capillare dei Fondi Aifa, di quanti assunti hanno realmente seguito

corsi di formazione, di quanti assunti sono rimasti tali.

Chiediamo, come società civile responsabile, un resoconto trasparente che

consenta soprattutto di verificare se per il quadro 2007 – 20013 questa

misura debba essere reimpostata.

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PROPOSTA

ASSESSORATO ISTRUZIONE – FORMAZIONE – LAVORO

“PEDEGOGIA DEI GENITORI”

Il centro di documentazione “Pedagogia dei genitori” promuove la dignità educativa delle famiglie tramite: Raccolta, pubblicazione e socializzazione dei percorsi educativi dei genitori. Formazione dei professionisti che si occupano della persona (insegnanti, medici, educatori, assistenti sociali, giudici) tramite le narrazioni dei genitoriPromozione di Convegni e Seminari riguardanti la Pedagogia dei genitori. Il centro promuove la valorizzazione dell’impegno dei cittadini raccogliendone le testimonianze e diffondendole, in modo da salvaguardare e ampliare l capitale sociale fatto di azioni e rapporti di solidarietà che costituiscono la rete connettiva del territorio. La metodologia di “Pedagogia dei genitori” si esprime nell’elaborazione e nella raccolta degli itinerari educativi, frutto delle scelte delle famiglie e del loro amore per i figli. I genitori promuovono la loro crescita tramite empatia e condivisione, accumulando un patrimonio di esperienze che è stato tramandato di generazione in generazione e ora rischia di essere trascurato e abbandonato.

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“Napoli Punto A Capo”

PROPOSTA

ASSESSORATO ISTRUZIONE – FORMAZIONE – LAVORO

“PEDEGOGIA DEI GENITORI”

Nonostante l’isolamento, causato dai cambiamenti economico-sociali, e la

difficoltà a trasmettere valori, determinata dal consumo, i genitori

continuano a svolgere con successo i loro compiti educativi.

Campagne di informazione diffuse dai mass media (quotidiani, settimanali

e televisione) propongono un’immagine della famiglia debole e bisognosa

d’aiuto, rendendo difficile il riconoscimento delle sue competenze da parte

delle altre agenzie (Enti locali, Scuole, ASL). Coordinatrice della formazione Scuole e Sviluppo

Sociale Dr.ssa Ileana Lepre

(Comitato Esecutivo “NAPOLI PUNTO A CAPO” - CLABARC)