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Direttore Responsabile: Calogero Garlisi [email protected] Coordinatore editoriale: Eugenio Nastri [email protected] Proprietario ed Editore: Novecento Media S.r.l. Direzione e redazione: Novecento Media S.r.l. Via Tenca 7, 20124 Milano Hanno collaborato: Renata Carrieri, Maria Grazia Colombo (Ernst & Young), Matteo Cremonesi, Piero Crivellaro, Giuseppe De Rossi, Alberto Giordano, Gina Leo, Carlo Morichini, Rita Piccinini, Sergio Ricci, Alberto Rozza, Camilla Terenzi, Ufficio studi della Banca Popolare di Milano Redazione: Stefania Riboldi [email protected] Impaginazione: Studio Grafico Ceccherini, Milano Stampa: Graphicscalve S.p.A Via Grinetta, 7/9 24068 Seriate (BG) Registrazione testata Tribunale di Milano n. 307 del 22.4.1998 Abbonamenti: Italia annuale: € 169,00 Copie arretrate: € 16,00 Si vende solo in abbonamento Servizio abbonamenti: Tel. 02.23002408 - Fax 02.23002411 [email protected] Le pubblicazioni o ristampa degli articoli deve essere autorizzata per iscritto dall’Editore previo consenso dell’Autore. SOMMARIO Sommario 5 settembre 2012 8-9 NOVITÀ IN BREVE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3 AGEVOLAZIONI FINANZIARIE NAZIONALI Investimenti produttivi Banca del Mezzogiorno, al via i prestiti per le Piccole e medie imprese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 Commercio estero e internazionalizzazione UniCredit-Sace, sostegno degli investimenti delle imprese italiane all’estero . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11 Ricerca e innovazione Il nuovo bando Smart cities and communities trova applicazione sull’intero territorio nazionale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13 I contributi per la certificazione ambientale delle Pmi . . . . . . . . . . . . . . 18 REGIONALI Investimenti produttivi Por Fesr Calabria, Mezzanine Financing . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21 Roma, più contributi ai Confidi per sbloccare l’accesso al credito . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28 Sardegna, finanziamento per lo sviluppo di nuovi prodotti nei settori agricolo, alimentare e forestale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31 Ricerca e innovazione Lombardia, il Fondo Seed per gli start-up delle idee e delle imprese innovative . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 35 Commercio estero e internazionalizzazione Sardegna, voucher per promuovere le Pmi nei mercati esteri . . . . . 38 1_2:1_2.qxd 30/07/2012 10.44 Pagina 1

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Direttore Responsabile:Calogero Garlisi

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Proprietario ed Editore:Novecento Media S.r.l.

Direzione e redazione:Novecento Media S.r.l.

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Hanno collaborato:Renata Carrieri, Maria Grazia Colombo

(Ernst & Young), Matteo Cremonesi,

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Alberto Giordano, Gina Leo, Carlo

Morichini, Rita Piccinini, Sergio Ricci,

Alberto Rozza, Camilla Terenzi, Ufficio

studi della Banca Popolare di Milano

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Le pubblicazioni o ristampa degli articoli

deve essere autorizzata per iscritto

dall’Editore previo consenso dell’Autore.

SOMMARIOSommario 5 settembre 2012

8-9NOVITÀ IN BREVE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3

AGEVOLAZIONI FINANZIARIE

NAZIONALI

Investimenti produttivi

Banca del Mezzogiorno, al via i prestiti per le Piccole

e medie imprese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8

Commercio estero e internazionalizzazione

UniCredit-Sace, sostegno degli investimenti delle imprese italianeall’estero . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11

Ricerca e innovazione

Il nuovo bando Smart cities and communities trova applicazione

sull’intero territorio nazionale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13

I contributi per la certificazione ambientale delle Pmi . . . . . . . . . . . . . . 18

REGIONALI

Investimenti produttivi

Por Fesr Calabria, Mezzanine Financing . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21

Roma, più contributi ai Confidi per sbloccare

l’accesso al credito . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28

Sardegna, finanziamento per lo sviluppo di nuovi prodotti

nei settori agricolo, alimentare e forestale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31

Ricerca e innovazione

Lombardia, il Fondo Seed per gli start-up delle idee

e delle imprese innovative . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 35

Commercio estero e internazionalizzazione

Sardegna, voucher per promuovere le Pmi nei mercati esteri . . . . . 38

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ALTRE DALLE REGIONI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43

AGEVOLAZIONI ESTERE

Repubblica Ceca, bando per la crescita delle Pmi “Programma

Progres” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 59

Quebec, agevolazioni per gli investimenti

delle imprese italiane . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 63

ANALISI E COMMENTI

Piemonte, una formula vincente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 66

L’ANGOLO DEL LETTORE

LE RISPOSTE DELL’ESPERTO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 68

QUADRO DI RIFERIMENTO

Indicatori reali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 71

INSERTO

La riforma del lavoro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 49

In questo numero La Riforma del lavoro. LaRiforma, in vigore dal 18 luglio2012, riconosce incentivi econo-mici ai datori di lavoro che assu-mono anche a tempo determinatoper almeno 12 mesi, lavoratoricon almeno 50 anni di età e donnein stato di disoccupazione.

DA NON PERDERE

Banca del Mezzogiorno, al viai prestiti per le Piccole e medieimprese. Con il via alla operati-vità della Banca del Mezzogior-no, partono le linee di credito afavore dei progetti di sviluppopromossi dalle Pmi con sedelegale nelle Regioni Abruzzo,Basilicata, Calabria, Campania,Molise, Puglia, Sardegna eSicilia.

UniCredit-Sace, sostegno de-gli investimenti delle impreseitaliane all’estero. Stanziati300 milioni di euro per l’inter-nazionalizzazione e la crescitadelle Piccole e medie imprese.

Il nuovo bando Smart citiesand communities trova appli-cazione sull’intero territorionazionale. Dopo l’esperienzapositiva del primo bando dedi-cato alle Smart cities and com-munities dello scorso mese dimarzo e inerente solo le aree delMezzogiorno d’Italia, ilMinistero dell’Istruzione, del-l’Università e della Ricerca, conrecente decreto direttoriale n.391 del 5.7.2012, ha dato vitaad un analogo intervento perl’intero territorio nazionale.

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NOVITÀ IN BREVENovità in breve

Nazionali

Avviso pubblico Smart cities andcommunities e progetti di innovazionesociale

Sul sito del Miur è stato pubbli-cato un avviso (Dd prot. n.

391/Ric del 5 luglio 2012) per la presentazione di ideeprogettuali di ricerca e sviluppo. Si tratta del secondobando per Smart Cities e Communities, dopo il bando dimarzo 2012 rivolto solo alle regioni Convergenza (Ca-labria, Sicilia, Campania, Puglia).Le idee progettuali devono riguardare le Smart Cities eCommunities e sviluppare modelli innovativi finalizza-ti a dare soluzione a problemi di scala urbana e metro-politana tramite un insieme di tecnologie, applicazioni,modelli di integrazione e inclusione, attraverso la rea-lizzazione di progetti di ricerca industriale e svilupposperimentale.In particolare, i settori di intervento individuati sono: si-curezza del territorio, invecchiamento della società, tec-nologie welfare ed inclusione, domotica, giustizia,scuola, waste management, tecnologie del mare, salute,trasporti e mobilità terrestre, logistica last-mile, smartgrids, architettura sostenibile e materiali, cultural heri-tage, gestione risorse idriche, cloud computing techno-logies per smart government.Possono presentare idee progettuali le imprese, i centridi ricerca, i consorzi e le società consortili, i parchiscientifici e tecnologici con sede operative su tutto il ter-ritorio nazione. Le amministrazioni dovranno, inoltre,essere coinvolte nella sperimentazione e applicazioneconcreta dei risultati conseguiti.Il bando prevede inoltre la presentazione di “Progetti diinnovazione sociale”, elaborati da giovani di età non su-periore ai trenta anni e finalizzati alla realizzazione diidee tecnologicamente innovative per la soluzione nelbreve-medio periodo di specifiche problematiche pre-

Dd 5.7.2012, n. 391

Iniziative per la formazione professionalenel settore dell'autotrasporto di merci:bando 2012

Nella Gu n. 152 del 2 luglio2012 è stato pubblicato il de-creto 3 maggio 2012 del Mi-

nistero delle Infrastrutture e dei trasporti che definiscele modalità operative per l'erogazione dei contributi afavore delle iniziative per la formazione professionalenel settore dell'autotrasporto di merci, ai sensi del de-creto del Presidente della Repubblica 29 maggio 2009,n. 83.Possono presentare domanda le imprese di autotra-sporto, i cui titolari, soci, amministratori, dipendenti oaddetti partecipino ad iniziative di formazione o ag-giornamento professionale, generale o specifico, volteall'acquisizione di competenze adeguate alla gestioned'impresa, ed alle nuove tecnologie, allo scopo di pro-muovere lo sviluppo della competitività, l'innalzamen-

Dm 3.5.2012Gu 2.7.2012, n. 152

senti nel tessuto urbano di riferimento e riferite ai setto-ri di intervento di cui sopra.Il Miur mette a disposizione risorse a valere sul Far pa-ri a complessivi 655,5 milioni di euro, di cui 170 nellaforma del contributo nella spesa e 485,5 nella forma delcredito agevolato.Le idee progettuali e i “progetti” debbono essere pre-sentati tramite il servizio telematico Sirio (http://ro-ma.cilea.it/Sirio). La scadenza per la presentazione del-le idee progettuali è stata fissata al 9 novembre 2012,mentre i progetti di innovazione sociale possono esserepresentati fino al 7 dicembre 2012.(v. pag. 13)

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4 NOVITÀ IN BREVE

to del livello di sicurezza stradale e di sicurezza sul la-voro. Le iniziative sono realizzate attraverso piani for-mativi aziendali, interaziendali, territoriali o strutturatiper filiere da avviarsi dopo la presentazione della do-manda.L'intensità dell’aiuto non supera il 25% dei costi am-missibili per la formazione specifica e il 60% dei costiammissibili per la formazione generale. L'intensità diaiuto può essere aumentata, a concorrenza di un'inten-sità massima dell'80% dei costi ammissibili, di 10 pun-ti percentuali se la formazione è destinata a lavoratorisvantaggiati o disabili, di 10 punti percentuali per gliaiuti concessi alle medie imprese e di 20 punti percen-tuali per gli aiuti concessi alle piccole imprese.Le istanze devono essere presentate entro il 31 agosto

2012 al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti -Direzione generale per il trasporto stradale e per l'in-termodalità, via Giuseppe Caraci n. 36, 00157 Roma.

I piani formativi sono rivolti alle imprese aderenti alFondo, che occupino da 1 a 149 dipendenti.Destinatari finali della formazione sono i lavoratoridipendenti per i quali i datori di lavoro sono tenuti aversare il contributo di cui all’art. 12 della leggen.160/1975, inclusi anche i lavoratori stagionali che,nell’ambito dei 12 mesi precedenti la presentazionedel piano, abbiano lavorato alle dipendenze di im-prese assoggettate al contributo di cui sopra ed ade-renti al Fondo. Sono, inoltre, ricompresi tra i beneficiari, con eso-nero dal cofinanziamento privato, i lavoratori sospe-si, in mobilità, cassa integrazione, con contratti disolidarietà, con contratti di apprendistato e con con-tratti a progetto.I piani finanziati possono interessare uno solo dei se-guenti ambiti:- aziendali e interaziendali, finalizzati a soddisfareesigenze espresse da singole aziende, gruppi di im-presa e aziende costituite in associazioni temporaneedi scopo; - territoriali, su base subregionale, regionale, multiregionale, finalizzati a soddisfare esigenze formati-ve aziendali, interaziendali, anche di reti e di filiere; - settoriali, a carattere subregionale, regionale e mul-ti regionale, per soddisfare fabbisogni formativi co-muni alle aziende appartenenti alla stessa categoriamerceologica o a reti e filiere.Le risorse stanziate per l’attuazione dell’Avviso am-montano complessivamente a 30 milioni di euro, dicui:• 26,2 milioni di euro per commercio, turismo e

servizi;

• 1,8 milioni di euro per logistica, spedizioni e

trasporti;

• 2,0 milioni di euro per altri settori economici.Per la presentazione dei piani aziendali a valere sul-l’Avviso 2/2012 sono fissate tre scadenze: 19 otto-bre 2012, 31 gennaio 2013 e 30 aprile 2013.Per maggiori informazioni, consultare il sito www.fondoforte.it.

Fondo paritetico interprofessionaleper la formazione del terziario, avviso2/2012

ForTe. è il Fondo pari-tetico per la formazionecontinua dei dipendenti

delle imprese che operano nel settore terziario, ossia:commercio, turismo, servizi, logistica, spedizioni,trasporti. Promosso da Confcommercio, Confetra,Cgil, Cisl e Uil, ForTe. opera a favore delle impreseaderenti e dei loro dipendenti. L'obiettivo principaledi ForTe. è favorire l’utilizzo della formazione con-tinua da parte delle aziende e dei lavoratori. Sul sito ufficiale del Fondo paritetico è apparso l’Av-viso di sistema 2/2012 per il finanziamento dei pia-ni formativi aziendali, settoriali e territoriali in favo-re delle imprese aderenti al Fondo, appartenenti aisettori commercio, turismo e servizi, logistica, spe-dizioni e trasporti, nonché ad altri settori economici.

Sito ufficiale Fondo ForTe:www.fondoforte.it

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5NOVITÀ IN BREVE

Programma gioventù in azione, invitia presentare proposte

Sulla Gazzetta uffi-ciale dell’Unione eu-ropea sono stati pub-

blicati due inviti a presentare proposte nell’ambito delprogramma Gioventù in azione. Il primo invito (n.2012/187/09/Ce), incentrato sull’obiettivo secondario4.4: Progetti volti a stimolare l’innovazione e la qualità,è finalizzato a sostenere progetti che mirino all’intro-duzione, all’attuazione e alla promozione di elementiinnovativi e qualitativi nell’ambito dell’istruzione nonformale e del lavoro nel settore della gioventù.L’innovazione può essere riferita ai contenuti e agliobiettivi della cooperazione europea nel settore del-la gioventù, così come ai metodi utilizzati nel cam-po dell’istruzione non formale e della gioventù.Beneficiari dell’invito sono organizzazioni giovani-li non governative ed enti pubblici a livello regiona-le o locale, con sede da almeno 2 anni in uno dei pae-si aderenti al programma, ossia gli Stati membri Ue,gli Stati dell’Associazione europea di libero scambio(Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera) e i pae-si candidati che beneficiano di una strategia di prea-desione (Croazia e Turchia).I progetti devono essere realizzati da un partenaria-to transnazionale di almeno quattro promotori dipaesi diversi del programma, di cui almeno uno Sta-to membro dell’Unione europea.Le proposte verranno selezionate sulla base delle se-guenti priorità del programma:• priorità permanenti: partecipazione dei giovani,

diversità culturale, cittadinanza europea, coin-

volgimento di giovani con minori opportunità;

• priorità annuali: disoccupazione, povertà ed

emarginazione giovanili; spirito d’iniziativa,

creatività, senso imprenditoriale e occupabilità;

attività sportive accessibili a tutti e attività all’a-

perto; sfide globali dell’ambiente e mutamenti

climatici.La dotazione finanziaria dell’invito ammonta a 1,5milioni di euro. Si prevede una sovvenzione massi-

Inviti a presentare proposteGuue 27.6.2012, n. C 187

Comunitarie

ma di 100.000 euro per progetto, corrispondente almassimo al 70% delle spese ammissibili.La scadenza per l’invio delle proposte è fissata al 3settembre 2012.Il secondo invito (n. 2012/187/10/Ce) è riferito ai Si-stemi di sostegno per i giovani, Sottoazione 4.6, Parte-nariati, e si prefigge di sostenere partenariati con entipubblici regionali o locali o altre parti interessate attivenel settore della gioventù a livello europeo allo scopodi sviluppare progetti a lungo termine.I partenariati devono essere rivolti a incoraggiare ilcoinvolgimento degli enti pubblici a livello regiona-le o locale o di altre parti interessate attive nel setto-re della gioventù a livello europeo e delle attività nelcampo dell’istruzione non formale; sostenere lo svi-luppo dello loro competenze in quanto enti attivi nelcampo della gioventù e impegnati a fornire opportu-nità di istruzione non formale ai giovani e agli ope-ratori giovanili; promuovere lo sviluppo di reti so-stenibili, lo scambio delle migliori prassi nonché ilriconoscimento dell’istruzione non formale.Le priorità (permanenti e annuali) sulla base dellequali verranno valutate le proposte sono le medesi-me già elencate per il primo invito.Canditati ammissibili al bando sono i seguenti: entipubblici locali o regionali; associazioni o rete di en-ti pubblici regionali e/o locali; gruppi europei di coo-perazione territoriale; enti senza fini di lucro, attivia livello europeo nel settore della gioventù, ai qualifacciano capo organizzazioni associate in almeno ot-to paesi partecipanti al programma; soggetti a scopodi lucro attivi nella responsabilità sociale delle im-prese a favore dei giovani.Le attività ammissibili all’invito sono esclusivamen-te scambi di giovani a livello transnazionale, inizia-tive per la gioventù a livello nazionale o transnazio-nale, servizio volontario europeo, formazione e atti-vità di networking.L’invito dispone di una dotazione finanziaria pari a2,5 milioni di euro e prevede una sovvenzione mas-sima del 50% delle spese ammissibili, fino all’im-porto di 100.000 euro per progetto.Le proposte devono essere inviate entro il 17 set-tembre 2012. Per ulteriori informazioni si rinvia alsito: http://eacea.ec.europa.eu/youth/index_en.htm.

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6 NOVITÀ IN BREVE

Programma Media Mundus, invito apresentare proposte 2013

La Commissione eu-ropea ha lanciatol’invito a presentare

proposte 2013 nell’ambito di Media Mundus 2011-2013,il programma di cooperazione nel settore audiovisivocon i paesi terzi, sostenendo progetti di cooperazione traprofessionisti europei e professionisti dei paesi terzi, a re-ciproco vantaggio del settore audiovisivo europeo e diquello dei paesi terzi.I soggetti proponenti e loro progetti dovranno rispettarealcune caratteristiche stabilite nel programma di lavoro2013 di Media Mundus, ossia:1. dovrà trattarsi di progetti eseguiti congiuntamente daprofessionisti europei e dei paesi terzi;2. dovrà essere promossa la creazione di reti internazio-nali, per cui ogni progetto deve essere guidato ed attuatoda un gruppo che rispetti tre criteri: a. il gruppo deve essere composto da almeno tre partner,con possibilità di due soli partner ove sia garantita la ne-cessaria creazione di una rete;b. il coordinatore del gruppo deve avere sede in uno Sta-to membro Ue oppure in Islanda, nel Liechtenstein o inNorvegia. Sono ammissibili anche i progetti avviati do-po il 1° luglio 2013 e proposti da coordinatori con sedelegale in Croazia;c. il gruppo deve comprendere almeno un co-beneficia-rio collegato al settore audiovisivo avente sede in un pae-se terzo (diverso dalla Croazia e dalla Svizzera). Il budget comunitario stanziato per l’invito ammonta a4,626 milioni di euro.Le proposte devo essere inviate entro il 28 settembre2012.Per maggiori informazioni consultare il sito ufficiale delprogramma all’indirizzo: http://ec.europa.eu/media.

Invito a presentare proposteGuue 7.7.2012, n. C 199

7° PQ di R&ST, inviti a presentareproposte

La Commissione eu-ropea ha pubblicatoin Gazzetta ufficiale

una nuova tornata di inviti a presentare proposte e duepremi nell’ambito dei programmi di lavoro 2012 e 2013del 7° Programma quadro di ricerca, sviluppo tecnologi-co e dimostrazione e del Programma quadro della Co-munità dell’energia atomica per attività di ricerca e for-mazione 2007-2013.

Inviti a presentare proposteGuue 10.7.2012, n. C 202

Si tratta complessivamente di 52 inviti a presentare pro-poste, suddivisi tra i diversi programmi specifici del 7°PQ.Nell’ambito del programma Cooperazione, gli invitipubblicati sono i seguenti:- Salute: FP7-HEALTH-2013-INNOVATION-1 e

FP7-HEALTH-2013-INNOVATION-2;- Prodotti alimentari, agricoltura, pesca e biotecnolo-

gie: FP7-KBBE-2013-7-single stage;- Tecnologie dell’informazione e della comunicazio-

ne: FP7-ICT-2013-10, FP7-2013-ICT-GC, FP7-ICT-2013-SME-DCA, FP7-ICT-2013-FET-F;

- Nanoscienze, nanotecnologie, materiali e nuove tec-nologie di produzione: FP7-NMP-2013-LARGE-7,FP7-NMP-2013-SMALL-7, FP7-NMP-2013-SME-7, FP7-NMP-2013-CSA-7, FP7-NMP-2013-EU-CHINA, FP7-NMP-2013-EU-JAPAN, FP7-2013-GC-MATERIALS;

- Energia: FP7-ENERGY-2013-1, FP7-ENERGY-2013-2, FP7-ENERGY-2013-IRP;

- Ambiente: FP7-ENV-2013-two-stage; FP7-ENV-2013-one-stage; FP7-ENV-2013-WATER-INNO-DEMO;

- Trasporti: FP7-AAT-2013-RTD-1, FP7-AAT-2012-RTD-L0, FP7-AAT-2013-RTD-RUSSIA, FP7-AAT-2013-RTD-HIGH SPEED, FP7-SST-2013-RTD-1,FP7-TRANSPORT-2013-MOVE-1;

- Scienze socioeconomiche e scienze umane: FP7-SSH-2013-1, FP7-SSH-2013-2;

- Spazio: FP7-SPACE-2013-1;- Sicurezza: FP7-SEC-2013-1.Nell’ambito del programma Idee, gli inviti pubblicati siriferiscono alle seguenti tematiche:- Sovvenzioni di avviamento Cer: ERC-2013-StG;- Sovvenzioni Cer destinate a ricercatori esperti: ERC-

2013-AdG.Nell’ambito del programma Persone, gli inviti pubblica-ti sono i seguenti:- Reti per la formazione iniziale Marie Curie: FP7-

PEOPLE-2013-ITN;- Cofinanziamento Marie Curie di programmi regio-

nali, nazionali e internazionali: FP7-PEOPLE-2013-COFUND;

- Programma internazionale di scambio Marie Curieper personale di ricerca: FP7-PEOPLE-2013-IRSES.

Nell’ambito del programma specifico Capacità, gli invi-ti e i due premi pubblicati sono i seguenti:- Infrastrutture di ricerca: FP7-INFRASTRUCTU-

RES-2013-1;- Ricerca a favore delle piccole e medie imprese: FP7-

SME-2013;- Scienza nella società: FP7-SCIENCE-IN-SO-

CIETY-2013-1;

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7NOVITÀ IN BREVE

- Sviluppo coerente delle politiche di ricerca: FP7-CDRP-2013-STAKEHOLDERS; FP7-CDRP-2013-INCUBATORS; Premio per le donne innovatrici2014; Premio europeo per l’innovazione nella pub-blica amministrazione;

- Attività di cooperazione internazionale: FP7-INCO-2013-1; FP7-INCO-2013-2; FP7-INCO-2013-3;FP7-INCO-2013-4; FP7-INCO-2013-5.

Nell’ambito di Euratom è stato pubblicato un invito inmateria di Fissione nucleare, sicurezza e radioprotezio-ne (FP7-Fission-2013).Sono, infine, stati pubblicati i seguenti inviti con ap-procci multi tematici:- Temi: 3. Tecnologie dell’informazione e della comu-

nicazione (TIC); 5. Energia: FP7-SMARTCITIES-2013;

- Temi: 3. Tecnologie dell’informazione e della comu-nicazione (TIC); 4. Nanoscienze, nanotecnologie,materiali e nuove tecnologie di produzione: FP7-2013-NMP-ICT-FoF;

- Temi: 4. Nanoscienze, nanotecnologie, materiali enuove tecnologie di produzione; 6. Ambiente (ivicompresi i cambiamenti climatici): FP7-2013-NMP-ENV-EeB;

- Temi: 2. Prodotti alimentari, agricoltura, pesca, e bio-tecnologie; 4. Nanoscienze, nanotecnologie, materia-li e nuove tecnologie di produzione; 5. Energia; 6.Ambiente (ivi compresi i cambiamenti climatici); 7.Trasporti (ivi compresa l’aeronautica); 8. Scienze so-cioeconomiche e scienze umane: FP7-ERANET-2013-RTD;

Tasso di riferimento europeo: nuovovalore da luglio 2012

La Commissione europea ha reso noto sulproprio sito (http://ec.europa.eu/comm/com-

petition/state_aid/legislation/reference_rates.html) ilnuovo tasso base valido dal 1° luglio 2012 per le ope-razioni di attualizzazione e rivalutazione ai fini dellaconcessione ed erogazione delle agevolazioni in fa-vore delle imprese.Il tasso base è fissato nella misura dell'1,38%; il tas-so di attualizzazione, invece, viene fissato al tassobase aumentato di un punto percentuale, così come iltasso utilizzato per il recupero degli aiuti di Stato, ameno che la decisione di recupero non disponga di-versamente.

Avviso

- Temi: 2. Prodotti alimentari, agricoltura, pesca, e bio-tecnologie; 4. Nanoscienze, nanotecnologie, materia-li e nuove tecnologie di produzione (NMP); 5. Ener-gia; 6. Ambiente (ivi compresi i cambiamenti clima-tici); 7. Trasporti (compresa l’aeronautica) (congiun-tamente): FP7-OCEAN-2013;

- Scienza nella società: FP7-ERANET-2013-RTD.Le proposte potranno essere presentate con scadenze dif-ferenziate per i diversi inviti, fino a febbraio 2013.Per ulteriori informazioni, consultare il sito: http://ec.eu-ropa.eu/research/participants/portal.

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Banca del Mezzogiorno,al via i prestiti per lePiccole e medie impreseL’accesso è però riservato alle sole imprese già operative con esclusionedelle start-up

di Gina Leo, Progetto Arcadia Srl

Per le Piccole e medie im-prese del Mezzogiorno siprospettano ulteriori op-portunità di finanziamen-to. Con il via alla opera-

tività della Banca del Mezzo-giorno, istituita dall’art. 6-ter delDl 112/2008 (le cui attività sonostate ulteriormente definite dallalegge 191/2009, art. 2, commi 162-169), partono, infatti, le linee dicredito a favore dei progetti disviluppo promossi dalle Pmi consede legale nelle Regioni Abruz-zo, Basilicata, Calabria, Campa-nia, Molise, Puglia, Sardegna eSicilia. L’istituto nasce a seguito dellacessione a Poste Italiane Spa del100% di Mcc Spa, con la finalitàdi dare completa attuazione al pro-getto promosso dal Ministerodell’Economia e delle Finanze perla sua creazione. La Banca si

AGEVOLAZIONIAgevolazioni finanziarie

avvale, per collocare i propri pro-dotti finanziari sul mercato, deirelativi sportelli di Poste Italiane aciò abilitati. Sebbene la presenta-zione delle domande deve avveni-re presso gli uffici postali, la valu-tazione creditizia, la delibera diammissione ai finanziamenti, l’e-rogazione e il post-erogazione deiprestiti costituiscono tutte attivitàgestite direttamente dalla Bancadel Mezzogiorno. Diversi gli elementi peculiaridegli strumenti finanziari promos-si dalla Banca. Non sono, in primoluogo, previsti costi iniziali perl’accesso e le spese di istruttoria(pari a euro 250) sono dovute soloin caso di stipula del prestito. Itempi di erogazione dei finanzia-menti sono in media abbastanzarapidi (uno o due mesi al massi-mo). Il tasso di interesse applica-bile (fisso o variabile) è determi-

nato, in ogni caso, in base alrating aziendale (in genere da unminimo del 4% fino a un massimodell’8%). Tra le spese vive biso-gnerà considerare i costi connessialla tenuta di un conto BancoPosta (BancoPosta In Proprio oBancoPosta Impresa), su cui verràaccredito il prestito oltre all’impo-sta sostitutiva pari allo 0,25% del-l’importo del finanziamento ero-gato, salvo diverse previsioni nor-mative. Le operazioni ammissibilipossono, inoltre, accedere allegaranzie dello Stato di cui alFondo di garanzia per le Pmi(legge n. 662/96) o al Fondo digaranzia Ismea. La Banca del Mezzogiorno rappre-senta sicuramente un valido e inte-ressante strumento per incrementa-re la possibilità di ricorso all’inde-bitamento a medio-lungo terminedel tessuto produttivo italiano conmaggiori difficoltà in tal senso. Laridotta rete di sportelli attualmenteoperativi sul territorio di applica-zione potrebbe, tuttavia, essere unapecca del sistema. Chi ha interessead eccedere ai finanziamenti, infat-ti, dovrà necessariamente rivolger-si a un ufficio postale (abilitato edove è presente lo sportello impre-sa) presso il quale potrà reperiretutta la necessaria modulistica e leinformazioni occorrenti. In ogni caso, si intravede l’inten-zione di rafforzarne l’efficacia. Intale logica, si colloca, infatti, larecente notizia di un accordo sti-

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9AGEVOLAZIONI NAZIONALIINVESTIMENTI PRODUTTIVI

po’ perplessi, dal momento cheuna delle finalità espresse chiara-mente dal legislatore con la crea-zione della Banca del Mezzogior-no era proprio quella di sostenerela nascita di nuove imprese. I finanziamenti possono essere ero-gati a fronte di investimenti già rea-lizzati o da realizzare e per le esi-genze finanziarie collegate all’atti-vità aziendale, come per esempio lescorte, con specifica esclusione delconsolidamento delle passività.Le imprese potranno scegliere traprestiti di importo fino a euro50.000 (e minimo euro 10.000) e didurata da 18 a 60 mesi (prodottoImpresa 50) e prestiti di importofino a euro 500.000 (a partire daeuro 50.000) e durata massima da18 a 96 mesi (prodotto Impresapiù). I tassi di interesse possonoessere fissi o variabili, mentre ilrimborso avverrà con rate mensili.L’erogazione del prestito è previstain un’unica soluzione. Con la seconda linea di intervento -Linea Agricoltura - i prestiti sonodedicati esclusivamente agli inve-stimenti e alle esigenze finanziariecollegate all’attività agricola, comel’acquisto di macchine e attrezzatu-re, l’acquisto di bestiame e le operedi miglioramento aziendale. I sog-getti destinatari sono rappresentatidalle imprese di micro, piccola e

pulato tra Consiglio nazionaledelle ricerche (Cnr), Poste italianee Banca del Mezzogiorno, con l’o-biettivo di valorizzare i risultatidei progetti di ricerca, attraversol’attivazione di finanziamenti spe-cifici, la diffusione di strumentifinanziari di supporto alle impre-se, la promozione di eventi e stru-menti funzionali a rafforzare il tra-sferimento tecnologico soprattuttoverso le Pmi, nonché il sostegnoalle Pubbliche Amministrazioninelle fasi di valutazione dell’effi-cacia degli interventi.

Le linee di interventoDue sono le linee di finanziamen-to gestite attualmente dalla Bancadel Mezzogiorno: “Linea impre-sa” e “Linea agricoltura” (v.tavola sopra). La prima linea - Linea Impresa -è dedicata a tutte le imprese diqualsiasi settore, fatta eccezioneper quelle del comparto agricolo,per le imprese che svolgono atti-vità finanziarie e assicurative, atti-vità di amministrazione pubblica eattività di famiglie e convivenzecome datori di lavoro. Sono esclu-si anche le organizzazioni e gliorganismi extraterritoriali, leimprese che operano nel settore noprofit e quelle in fase di start-up.Tale ultima esclusione lascia un

media dimensione operanti nel set-tore agricolo e nei settori ad essoconnessi. Anche per la linea agri-coltura sono previsti due specificiprodotti, rappresentati dai finanzia-menti per importi da un minimo dieuro 10.000 a un massimo di euro50.000 e di durata tra i 18 e i 60mesi (Agricoltura 50) e prestitipiù consistenti di importo superio-re a euro 50.000 e fino a euro500.000 e di durata massima di96 mesi (Agricoltura più). Per la linea di credito “Agricoltu-ra più” è possibile, inoltre, finan-ziare anche la costruzione e l’ac-quisizione di beni immobili finaliz-zati allo svolgimento delle attivitàagricole, agroalimentari, di pesca edi quelle connesse. In tutti i casi, il tasso di interesseapplicato può essere fisso o varia-bile; le rate di rimborso mensili, tri-mestrali o semestrali, secondo leesigenze del richiedente. Anche perla Linea Agricoltura le erogazionidel mutuo concesso avverranno inun’unica soluzione.

Possibilità di accederealla garanzia del “Fondodi garanzia Pmi” o del“Fondo Ismea” Come anticipato, una delle caratte-ristiche fondamentali delle linee di

Le linee di intervento della Banca del Mezzogiorno

Linea impresa

Per le micro, piccole e medie imprese del Mezzogiorno che operano in tutti i settori, ad eccezione delleimprese del comparto agricolo e che svolgono attività considerate non finanziabili. La Linea Impresa prevede due prodotti:• impresa 50, con finanziamenti fino a un importo massimo di euro 50.000;• impresa Più, con finanziamenti per importi superiori a euro 50.000 e fino a euro 500.000

Linea agricoltura

Per micro, piccole e medie imprese del Mezzogiorno che svolgono attività nel settore dell’agricoltura o in set-tori ad essa connessi.La Linea Agricoltura prevede due prodotti: • Agricoltura 50, con finanziamenti fino a un importo massimo di euro 50.000; • Agricoltura più, con finanziamenti per importi superiori a euro 50.000 e fino a euro 500.000

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10 AGEVOLAZIONI NAZIONALI INVESTIMENTI PRODUTTIVI

credito in commento è che esseprevedono la possibilità di accede-re alla garanzia statale. In partico-lare, per la linea impresa potrà ope-rare la garanzia del Fondo digaranzia per le Pmi di cui allalegge 662/96, gestito da Mcc Spa,mentre per la linea agricolturainterviene il Fondo Sgfa (Societàdi gestione fondi per l’agroalimen-tare) dell’Ismea. L’impresa che,contemporaneamente al finanzia-mento, richiede anche che vengaacquisita la garanzia del Fondo dicompetenza, in luogo di altregaranzie, dovrà indicarlo nelladomanda. Sarà, poi, cura dellaBanca, una volta ricevuta la richie-sta di finanziamento e la dovutadocumentazione per l’accesso alFondo, predisporre e inviare ladomanda di ammissione allagaranzia al Gestore del Fondo.A tal fine, si ricorda che il Fondocentrale di garanzia sostiene losviluppo delle Pmi, concedendo lagaranzia dello Stato sui finanzia-menti ad esse erogati dalle banchee altri intermediari finanziari. Lagaranzia può operare come garan-zia diretta (rilasciata direttamenteai soggetti finanziatori), controga-ranzia (rilasciata su operazioni digaranzia concesse da Confidi oaltro Fondo di garanzia). È previ-sta anche la cogaranzia concessadirettamente a favore dei soggettifinanziatori e congiuntamente aiConfidi ed altri fondi di garanzia. Al fine dell’accesso alla garan-zia, le imprese devono essere: • valutate economicamente e

finanziariamente sane sullabase dei dati contabili degliultimi due esercizi e di unasituazione contabile aggiornataa data recente;

• appartenenti a qualsiasi setto-re economico, ad eccezione

dell’agricoltura, della pesca edei settori considerati sensi-bili dall’Unione europea (tra-sporto di persone, trasporto dimerci non su strada, industriaautomobilistica, delle costru-zioni navali, delle fibre sinteti-che, carboniera e siderurgia);

• situate sul territorio nazionale.Sono ammissibili le operazionifinanziarie finalizzate all’eserci-zio dell’attività di impresa, come ifinanziamenti a fronte di investi-menti, l’acquisizione di partecipa-zioni a fronte di investimenti e ifinanziamenti per liquidità azien-dale a breve, medio e lungo termi-ne. La copertura della garanziapuò arrivare fino all’80% deifinanziamenti concessi. Per il settore agricolo, la Sgfa(Società di gestione fondi per l’a-groalimentare) gestisce gli inter-venti per il rilascio delle garanziedirette e delle garanzie sussidiarieattribuite a Ismea. Entrambe leforme di garanzia (sussidiaria ediretta) comportano un migliora-mento delle condizioni sul prestitoeffettuato dagli istituti di credito afavore delle imprese agricole conun implicito abbassamento deltasso d’interesse.L’accesso al Fondo è riservatoesclusivamente alle Pmi operantinel settore dell’agricoltura e neisettori ad essa connessi, economi-camente e finanziariamente sanesulla base di criteri di valutazioneche tengono conto della consisten-za patrimoniale e finanziaria del-l’impresa e della capacità di farfronte agli impegni finanziari deri-vanti dalle operazioni per le qualiè richiesto l’intervento del Fondo.Il finanziamento da garantire deveessere, in ogni caso, destinato alperseguimento di finalità d’impre-sa (opere di miglioramento fon-

diario, valorizzazione commercia-le dei prodotti, acquisizione emiglioramento dei beni immobili,acquisto di nuovi macchinari,ecc.). La garanzia diretta può esse-re rilasciata fino al limitedell’80% del finanziamento, perquella sussidiaria la percentuale diperdita rimborsabile può arrivarefino al 75%. Oltre ai Fondi appena richiamati,le imprese possono sfruttare ancheeventuali convenzioni che laBanca del Mezzogiorno stipulacon i Confidi locali. Attualmentesono operative le convenzioni contre Confidi siciliani, che prevedo-no vantaggi nell’accesso ai finan-ziamenti.Per poter richiedere il finanzia-mento è necessario rivolgersi aduno degli uffici postali abilitati

(il cui elenco è consultabile on-line) oppure è possibile prendereun appuntamento con uno specia-lista commerciale telefonando alnumero verde 800.00.33.22 o fis-sando l’appuntamento on-line(http://www.poste.it/bancadel-mezzogiorno/finanziamenti/index.shtml). La Guida ai finanziamen-ti e tutta la modulistica potrà esse-re ritirata, in ogni caso, presso glisportelli postali. Tra gli elementi fondamentalidella domanda, si segnala lanecessità di indicare l’elenco degliimmobili che sono nella disponi-bilità dell’azienda, nonché l’elen-co completo dei rapporti in esserecon il sistema bancario, sia a brevesia a medio/lungo termine. Inoltre,è necessario riportare i leasing incorso, nonché le eventuali parteci-pazioni dell’azienda e/o nell’a-zienda.

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11AGEVOLAZIONI NAZIONALICOMMERCIO ESTERO E INTERNAZIONALIZZAZIONE

UniCredit-Sace, sostegnodegli investimenti delleimprese italiane all’esteroStanziati 300 milioni di euro per l’internazionalizzazione e la crescitadelle piccole e delle medie imprese

di Renata Carrieri

un momento di grave crisi con-giunturale. L‘accordo consentirà l’erogazio-ne di 500 milioni di euro finaliz-zati all’export credit soprattuttodelle Pmi che abbiano un fattura-to non superiore a 250 milionigenerato per almeno il 10% all’e-stero. Sace, con un’azione siner-gica con il Ministero del Tesoro ela Cassa depositi e prestiti, garan-tirà l’accesso al credito bancarioassicurando il mercato interno egarantendo il 50% dei finanzia-menti alle Pmi erogabile attraver-so le banche. L’accordo siglato nasce con lafinalità di superare un problemaconcreto quale l’accesso al creditoda parte delle Pmi, nonché il recu-pero crediti di cui vantano nume-rose imprese. Italiane.

BeneficiariLe imprese che potranno accedere

Lo scorso 9 luglio Uni-Credit e Sace (Sezionespeciale per l’Assicura-zione del Credito all’E-sportazione) hanno si-

glato un accordo che prevede lostanziamento di un plafond da 300milioni di euro per linee di creditoa medio e lungo termine a favoredelle Pmi italiane che investono inprogetti di sviluppo delle proprieattività all’estero.L’accordo ha l’obiettivo di soste-nere progetti di sviluppo delle im-prese attraverso una serie di ini-ziative concepite per rendere l’of-ferta assicurativo-finanziaria diSace più flessibile e accessibile.L’intesa si inserisce, infatti, nelquadro delle iniziative previstedal “Progetto Impresa Italia” (v.box sotto), il programma ideato estrutturato dal gruppo Unicreditper fornire un sostegno finanzia-rio concreto alle Pmi italiane in

ai finanziamenti saranno permetà Pmi (ovvero imprese conmeno di 250 dipendenti e fattu-rato annuo non superiore ai 50milioni di euro, ai sensi dellaraccomandazione 2003/361/Ce)e per la parte rimanente azien-de con fatturato annuo infe-riore a 250 milioni di euro.La imprese beneficiarie dovran-no avere significative attivitàestere e realizzare almeno il 10per cento del fatturato al difuori del nostro Paese pur man-tenendo sede, direzione, ricercae parte preponderante della pro-duzione in Italia.

Attività finanziabili• Acquisto, riqualificazione o

rinnovo di impianti, macchi-nari, attrezzature industrialie commerciali;

• promozione, pubblicità, tute-la di marchi e brevetti;

• ricerca, sviluppo e partecipa-zione a fiere internazionali;

• acquisizione di partecipazio-ni non finanziarie all’estero;

• acquisto di terreni e lororiqualificazione, immobili eloro ristrutturazioni;

• accordi di cooperazione e dijoint venture con impreseestere.

Vantaggi per le impreseI finanziamenti, per importicompresi tra 100 mila e 5milioni di euro e con durate tra3 e 5 anni, beneficeranno della

Progetto Impresa Italia

UniCredit, Associazioni di Categoria e Confidi sostengono l'economia reale attraverso un piano nazionale di intervento che mettea disposizione un fondo riservato alle piccole imprese italiane.UniCredit mette a disposizione 5 miliardi di euro di nuovi finanziamenti destinati alle aziende di micro e piccole dimensioni.Con Impresa Italia le Pmi possono ottenere la concessione di crediti sia a breve termine (per il rafforzamento della gestione delcircolante aziendale), sia a medio-lungo termine (per effettuare i propri investimenti).

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12 AGEVOLAZIONI NAZIONALI COMMERCIO ESTERO E INTERNAZIONALIZZAZIONE

piani di sviluppo dell’impresa;• l’impresa può ottenere un’assi-

stenza personalizzata anchegrazie alle competenze specia-listiche rese disponibili dallabanca sui territori, oltre che alpool di esperti in operazionicross border.

garanzia di Sace fino al 70% e

saranno erogati da UniCredit in

forma di mutuo chirografario.

I vantaggi di cui possono godere

le imprese sono molteplici:

• la garanzia rilasciata da Sace

consente alla banca di finanzia-

re i progetti di internazionaliz-

zazione senza chiedere garan-

zie reali quali pegni e ipoteche;

• specialisti di UniCredit valu-

tano i progetti di internazio-

nalizzazione anche sotto il

profilo delle prospettive e dei

Informazioni• UniCredit - Media Relations - Tel. +39 02 8862 8236 - [email protected] • “wwwsace.it” • [email protected] Sace - Servizio Media & Comunicazione - Tel. + 39 06 6736 448/906 - [email protected]

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13AGEVOLAZIONI NAZIONALIRICERCA E INNOVAZIONE

Il nuovo bando Smartcities and communitiestrova applicazionesull’intero territorionazionaleDopo l’esperienza positiva del primo bando dedicato alle Smart citiesand communities dello scorso mese di marzo e inerente solo le aree delMezzogiorno d’Italia, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università edella Ricerca, con recente decreto direttoriale n. 391 del 5.7.2012, hadato vita ad un analogo intervento per l’intero territorio nazionale

di Gina Leo, Progetto Arcadia Srl

dividuazione delle aree di ricercae delle traiettorie di sviluppo, vaintesa in senso ampio, rispetto alladefinizione di agglomerato urbanodi grande e media dimensione, e siriferisce al concetto di città diffu-sa e di comunità intelligente(anche attraverso l’aggregazionedi piccoli comuni ovvero sistemimetropolitani) nelle quali sonoaffrontate congiuntamente temati-che inerenti le sfide sociali emer-genti. Le Smart cities rappresenta-no, in conformità agli orientamen-ti europei di “Horizon 2020”, unapriorità strategica per l’intera poli-tica nazionale di ricerca e innova-zione, come peraltro sottolineatodallo stesso Miur nell’atto di indi-rizzo 2012 per gli incentivi allaricerca (prot. n. 5851 del 3 aprile2012). Le risorse complessivamente stan-ziate ammontano a 655,5 milionidi euro, di cui 170 milioni di euro

Anche questa volta, l’o-biettivo principale èindividuabile nellapromozione dell’uti-lizzo evoluto di tec-

nologie da parte di cittadini, im-prese e amministrazioni. In coeren-za con tale strategia, gli interventifinanziabili devono essere in gradodi sviluppare soluzioni tecnologi-che, servizi, modelli e metodologieche si collocano sulla frontiera del-la ricerca applicata di origine indu-striale ed accademica. Il perimetroapplicativo è sempre quello delleSmart cities and communities, ossiadello sviluppo di modelli innovati-vi finalizzati a dare soluzione a pro-blemi di scala urbana, metropolita-na e, più in generale, territoriale tra-mite un insieme di tecnologie, ap-plicazioni, modelli di integrazionee inclusione.Si ricorda che la Smart com-munity, quale riferimento per l’in-

sono destinati alle erogazioni sottoforma di contributo nella spesa e485,5 milioni di euro per il creditoagevolato. Gli ambiti su cui sviluppare le propo-ste progettuali sono più ampi rispet-to allo scorso bando. In particolare,i temi di riferimento sono rappresen-tati da Sicurezza del Territorio,Invecchiamento della Società,Tecnologie Welfare ed Inclusione,Domotica, Giustizia, Scuola,Waste Management, Tecno-logiedel Mare, Salute, Trasporti eMobilità Terrestre, Logistica Last-Mile, Smart Grids, ArchitetturaSostenibile e Materiali, CulturalHeritage, Gestione Risorse Idriche,Cloud Computing Techno-logiesper Smart Government.Una quota della dotazione finan-ziaria, pari a 25 milioni di euro, èdestinata, inoltre, ai Progetti diInnovazione Sociale proponibilida giovani di età non superiore ai30 anni.

Le idee progettualifinanziabiliLe domande potranno essere pre-sentate per il finanziamento diidee progettuali destinate a pro-muovere azioni in grado di utiliz-zare le più avanzate soluzioni didiretto impatto sui temi di interes-se pubblico e sviluppare modellidi integrazione sociale per risolve-re problemi di scala urbana emetropolitana, tramite un insiemedi tecnologie, applicazioni,modelli di integrazione e inclusio-ne (v. tavola a pagina seguente). Le proposte candidate agli aiutidevono fare riferimento a uno solodegli ambiti ammissibili, conside-rato quale settore di riferimentoapplicativo prioritario. In ognicaso, è prevista una valutazionepremiale per quei progetti che pre-sentano soluzioni tecnologicheaperte e interoperabili in grado di

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14 AGEVOLAZIONI NAZIONALI RICERCA E INNOVAZIONE

Gli ambiti di interventoSicurezza del territorio

Sostenere lo sviluppo di nuove conoscenze, di tecnologie innovative e di nuovi sistemi integrati per la pre-venzione dei rischi, la difesa e la messa in sicurezza del territorio, attraverso l’impiego di soluzioni basatesull’utilizzo di tecnologie Ict, che consentano un miglioramento dell’efficienza nella gestione delle diversematrici, nonché delle emergenze derivanti da catastrofi ambientali.

Invecchiamentodella società

Sostenere lo sviluppo di soluzioni innovative per migliorare la qualità di vita e la cura della popolazione anzia-na, attraverso lo sviluppo di nuovi sistemi e servizi finalizzati ad agevolare la mobilità, il prolungamento dellavita attiva e ridurre l’isolamento sociale, inclusa la realizzazione di approcci diagnostici e terapeutici inno-vativi per malattie particolarmente critiche.

Tecnologie welfare e inclusione

Sostenere l’inclusione di categorie a rischio e prevenire forme di disagio sociale, attraverso lo sviluppo di ser-vizi innovativi basati sull’impiego di tecnologie Ict e diretti alla soluzione dei problemi delle persone diversa-mente abili, all’inserimento sociale e lavorativo di immigrati provenienti da paesi esteri, al sostegno delle fami-glie a basso reddito, al reinserimento nel sistema dell’istruzione di giovani che hanno anticipatamente abban-donato la carriera scolastica (drop-out), al miglioramento dell’accesso ai servizi assistenziali e sanitari.

Domotica Promuovere lo sviluppo di nuove conoscenze, soluzioni tecnologiche innovative, impianti, costruzioni e pro-dotti altamente innovativi che, secondo uno schema di Ambient Intelligence ed “Ambient Assisted Living”,permettano di ridisegnare l’ambiente di vita domestico in modo da garantire una migliore qualità della vitadelle persone, l’inclusione, la sicurezza, nonché una piena autonomia delle persone diversamente abili.

Giustizia Promuovere l’innalzamento dell’efficienza del sistema giudiziario attraverso lo sviluppo di nuove tecnologiee sistemi innovativi interoperabili per il miglioramento dei modelli organizzativi e gestionali, per l’ottimiz-zazione della gestione documentale e la sua dematerializzazione, per l’informatizzazione dei servizi al pub-blico, anche in un’ottica di contenimento dei costi del sistema.

Scuola Sostenere la progettazione di devices innovativi destinati agli studenti, in grado di supportare sia la letturadel libro elettronico, con schermi e risoluzioni idonee, sia l’accesso e l’utilizzo, con architetture aperte aiprincipali sistemi operativi, di contenuti digitali multimediali accessibili in rete; Learning Management System(LMS); sistemi di Content Management System(CMS), integrabili in ambienti LMS, rivolti agli insegnanti per losviluppo di contenuti digitali multimediali.

Waste management Sviluppare in un’ottica eco-sostenibile nuove modalità di gestione e valorizzazione dei rifiuti, attraverso losviluppo di sistemi tecnologici innovativi integrati per la raccolta, il trasporto, il trattamento e lo smalti-mento dei rifiuti materiali; lo sviluppo di tecnologie per il monitoraggio, controllo e riduzione dei rifiuti soli-di, liquidi e gassosi derivanti dall’impiego di sostanze pericolose; la messa a punto di soluzioni tecnologicheper il riutilizzo dei reflui e degli scarti della lavorazione industriale, anche in chiave energetica; lo sviluppodi tecnologie per la realizzazione di nuovi prodotti derivanti dal riciclo dei materiali di scarto.

Tecnologie delmare

Coniugare la promozione della tutela dell’ambiente e delle risorse marine con l’innovazione dei settori marit-timo e della cantieristica navale attraverso lo sviluppo di nuovi sistemi e tecnologie per la sicurezza, il moni-toraggio, la bonifica e la conservazione dell’ambiente marino; lo sviluppo di sistemi innovativi integrati perla gestione delle emergenze; la messa a punto di nuovi metodi e di tecnologie per il miglioramento della qua-lità del prodotto ittico e il rafforzamento del settore della pesca secondo un approccio di filiera; la realizza-zione o ottimizzazione di sistemi e tecnologie innovativi per la navigazione di superficie e subacquea.

Salute Promuovere nuovi modelli del sistema sanitario, attraverso lo sviluppo di nuove tecnologie, soluzioni e com-ponenti Ict funzionali e abilitanti che consentano l’attivazione di nuovi metodi di attività nell’area della salu-te e del benessere, lo sviluppo di servizi di e-sanità a livello sovraregionale, locale e individuale, il migliora-mento del modello di interazione tra strutture sanitarie.

Trasporti e mobilitàterrestre

Promuovere, nell’ambito della mobilità marittima, urbana, su gomma e/o su rotaia, lo sviluppo di nuove tec-nologie e soluzioni Ict innovative finalizzate a migliorare l’interoperabilità dei sistemi informativi logisticimarittimi o tra i sistemi di infomobilità marittima, urbana, su gomma e/o su rotaia, anche in attuazione delledisposizioni della normativa comunitaria vigente in materia.

Logistica last-mile Promuovere nuovi modelli nel settore della logistica in chiave eco-sostenibile anche attraverso lo sviluppo disistemi e tecnologie in grado di innalzare l’efficienza nella gestione dei circuiti di distribuzione dei beni.

(Segue)

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15AGEVOLAZIONI NAZIONALIRICERCA E INNOVAZIONE AGEVOLAZIONI NAZIONALI

tale ultimo aspetto, i progettidevono contenere l’indicazione diuna o più delle PubblicheAmministrazioni presso cui si pre-vede di svolgere le attività di spe-rimentazione, accompagnata daun atto dell’organo deliberantedell’ente interessato attestante lapropria disponibilità alla parteci-pazione, l’inserimento dell’inter-vento all’interno dei propri stru-menti di programmazione e piani-ficazione relativi agli ambiti del-l’idea progettuale, nonché l’inte-resse ad acquisire il servizio speri-mentato, eventualmente secondole forme e le modalità delPrecommercial Procurement. Sarànecessario anche descrivere ilmodello e i meccanismi di gover-

nance fra il raggruppamento propo-

nente, la Pubblica Amministrazione

e l’eventuale partenariato locale

coinvolto.

Tutte le attività contemplate dal

progetto devono necessariamente

chiudersi entro la data ultima del

30 dicembre 2015.

Soggetti beneficiari Le proposte possono essere pre-

sentate da imprese di qualsiasi

dimensione, centri di ricerca,

consorzi e società consortili,

parchi scientifici e tecnologici

(così come definiti all’art. 5

comma 1 del Dm 593/2000 - v.

box sotto), aventi sede operativa

nell’intero territorio nazionale.

I soggetti beneficiari (art. 5, comma 1 del Dm 593/2000)• Imprese che esercitano attività industriale diretta alla produzione di beni e/o servizi;• imprese che esercitano attività di trasporto; • imprese artigiane di produzione (legge 443/85);• centri di ricerca con personalità giuridica autonoma promossi da uno o più soggetti dei punti precedenti;• consorzi e società consortili comunque costituiti, purché con una partecipazione finanziaria delle prime tre categorie di sog-

getti beneficiari sopra elencati superiore al 50%. Nelle aree economicamente svantaggiate del territorio nazionale il limite èabbassato al 30%;

• parchi scientifici e tecnologici indicati nella deliberazione ministeriale del 25.3.1994.

avere un impatto su più di uno deicomparti individuati. I progetti candidati agli aiutidovranno contemplare attività diricerca industriale e di svilupposperimentale (quest’ultima nonpreponderante), finalizzate a nuoviprodotti, processi, servizi, contri-buendo anche a far crescere un capi-tale umano specializzato nell’eco-nomia dei servizi, al fine di innesca-re meccanismi di “crescita intelli-gente”. Tutte le attività dovrannocaratterizzarsi per il ricorso preva-lente a tecnologie Ict e i risultatidella ricerca dovranno essere vali-dati mediante sperimentazione con-dotta con il coinvolgimento delleamministrazioni interessate. In particolare, con riferimento a

Gli ambiti di interventoSmart grids Promuovere lo sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche e gestionali in grado di favorire la produzione e la

gestione integrata a livello locale delle diverse fonti energetiche rinnovabili e dei relativi sistemi di distribu-zione e la loro integrazione con i sistemi nazionali e europei.

Architettura soste-nibile e materiali

Promuovere, nell’ambito del settore edilizio e in chiave sostenibile, lo sviluppo di nuove soluzioni, tecnolo-gie e nuovi materiali ad alte prestazioni, diretti, secondo il principio dello “Zero Impact Building”, al miglio-ramento dell’efficienza energetica, alla riduzione dell’impatto ambientale, al controllo e abbattimento deifattori di inquinamento, al miglioramento delle condizioni di salute nei luoghi abitativi e di lavoro, nonchéad assicurare agli utilizzatori maggiore sicurezza e comfort.

Cultural heritage Promuovere lo sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche per la diagnostica, il restauro, la conservazione, ladigitalizzazione, la fruizione dei beni culturali materiali e/o immateriali, al fine di valorizzarne l’impatto intermini ambientali, turistici e culturali, e di favorire l’integrazione di servizi pubblici e privati innovativi,anche con riferimento alla capacità attrattiva dei territori.

Gestione risorseidriche

Promuovere la tutela delle risorse idriche attraverso lo sviluppo di sistemi e tecnologie innovative per ilmiglioramento della gestione delle acque attraverso un incremento dell’efficienza della rete e degli impian-ti di distribuzione esistenti nel territorio; lo sviluppo di nuovi sistemi e tecnologie per il monitoraggio, il con-trollo e la riduzione dei carichi inquinanti; lo sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche volte alla riduzione del-l’impiego dell’acqua destinata all’agricoltura e all’industria.

Cloud computingtechnologies persmart government

Promuovere lo sviluppo di servizi innovativi al pubblico, con particolare riguardo al settore E-government, ealle imprese mediante lo sviluppo di prototipi funzionanti che contribuiscano ad adottare e diffondere piat-taforme “cloud” e le relative applicazioni e servizi.

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16 AGEVOLAZIONI NAZIONALI RICERCA E INNOVAZIONE

Per come indicato nel decreto diapprovazione del bando, possonopartecipare anche soggetti nonresidenti purché gli stessi si impe-gnino a costituire una sede nel ter-ritorio italiano in caso di approva-zione dei progetti stessi. Ogni singola idea progettuale puòessere avanzata da un numeromassimo di otto proponenti e ilrelativo costo complessivo nonpuò essere inferiore a 12 milionidi euro e superiore a 22 milioni dieuro. Il partenariato deve rispettare iseguenti requisiti: • la componente industriale dovrà

farsi carico di almeno il 50% deicosti totali ammissibili (compre-si i costi di sperimentazione chenon devono essere inferiori al5%, né superiori al 10% delcosto totale della proposta);

• nell’ambito di tale 50%, unaquota non inferiore al 10% deveessere sostenuta da una o piùimprese rientranti nella defini-zione di Pmi;

• sempre nell’ambito del 50% deicosti totali ammissibili, lo stessosoggetto industriale non puòsostenere costi per un importosuperiore ai 7,5 milioni di europer l’insieme dei progetti dellostesso ambito;

• una quota non inferiore al 20%del costo totale della propostadeve essere sostenuta daUniversità e Istituti universitaristatali e/o da Enti ed Istituzionipubbliche nazionali di ricercavigilati dall’Amministrazionepubblica centrale.

Lo stesso raggruppamento di sog-getti non può presentare più diun’idea progettuale per ogni sin-golo ambito.

Aiuti concedibili e spese agevolabili Come anticipato, lo stanziamentocomplessivo di 655,5 milioni dieuro sarà assegnato alle migliori

proposte attraverso la concessionedi contributi alla spesa e finan-ziamenti agevolati, nel rispettodei limiti massimi di aiuto ricono-sciuti dalla normativa comunitaria(50% in Esl per la ricerca indu-striale e 25% in Esl per lo svilup-po sperimentale).In ogni caso, le intensità di aiutopotranno essere aumentate in fun-zione della tipologia del soggettoproponente (piccola o mediaimpresa) e in presenza della colla-borazione effettiva fra imprese e/ocon organismi di ricerca, cosìcome sancito dal Dm 593/2000cui la norma fa pieno rinvio.Nei confronti dei soggetti propo-nenti rappresentati da Università eIstituti Universitari statali e/o daEnti e Istituzioni PubblicheNazionali di Ricerca, il Miurinterviene nella misura dell’80%dei costi giudicati ammissibili.Fino al limite del 20% dei costi,l’agevolazione è riconosciutanella forma del contributo allaspesa; per eventuali quote aggiun-tive di costo ammissibile l’aiuto èriconosciuto nella forma del credi-to agevolato.Saranno finanziabili le spesesostenute per: • il personale (ricercatori, tecni-

ci ed altro personale ausiliarioadibito all’attività di ricerca,che risulti, in rapporto con ilsoggetto beneficiario dei con-tributi, dipendente a tempoindeterminato o determinatoe/o lavoratore parasubordinato,e/o titolare di borsa di dottora-to, o di assegno di ricerca, o diborsa di studio che preveda atti-vità di formazione attraverso lapartecipazione al progetto);

• costi degli strumenti e delleattrezzature nella misura e peril periodo in cui sono utilizzatiper il progetto di ricerca. Se glistrumenti e le attrezzature nonsono impiegati per tutto il loro

ciclo di vita per il progetto diricerca, sono considerati am-missibili unicamente i costi diammortamento corrispondentialla durata del progetto diricerca, calcolati secondo iprincipi della buona prassicontabile;

• costi dei servizi di consulenzae di servizi equivalenti utiliz-zati esclusivamente ai fini del-l’attività di ricerca, per unaquota non superiore al 10%delle spese ammissibili;

• spese generali supplementariderivanti direttamente dal pro-getto di ricerca, imputate con ilcalcolo pro-rata all’operazione,secondo un metodo equo e cor-retto debitamente giustificato.In ogni caso, tali spese nonpossono eccedere il 50% dellespese del personale;

• altri costi di esercizio, inclusicosti di materiali, forniture eprodotti analoghi, sostenutidirettamente per effetto dell’at-tività di ricerca, costi difideiussione, informazione epubblicità.

Procedura di accesso agli aiuti Il termine ultimo per l’inoltrodelle proposte, tramite il serviziotelematico Sirio (http://roma.cilea.it/Sirio), è fissato alle ore17.00 del 9 novembre 2012. Leproposte e anche i successivi pro-getti esecutivi devono essere elabo-rati obbligatoriamente in lingua ita-liana e in lingua inglese, comechiarito dal decreto n. 415 del 12luglio 2012 che ha integratol’Avviso del 5 luglio 2012, n.391/Ric.Le domande saranno sottopostealla valutazione di un panel diesperti che assegnerà un punteggiosulla base di criteri predeterminati.Solo per le proposte istruite positi-vamente e che raggiungono il pun-

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17AGEVOLAZIONI NAZIONALIRICERCA E INNOVAZIONE

teggio minimo sarà richiesta la pre-sentazione del relativo progettoesecutivo. L’elaborazione di que-st’ultimo potrà avvenire ancheattraverso un’attività di concerta-zione e negoziazione condotta inmodo condiviso tra i soggetti pro-ponenti delle relative idee proget-tuali in coerenza con le valutazionieffettuate. L’istruttoria dei progetti esecutivisarà effettuata secondo quantoprevisto dalle vigenti disposizioninormative e regolamentari inmateria. Il decreto specifica, alriguardo, che la valutazione tecni-co-scientifica dei progetti esecuti-vi sarà affidata allo stesso panel diesperti che ha condotto la valuta-zione dell’idea progettuale, attra-verso l’utilizzo dei medesimi cri-teri e punteggi.A conclusione dell’intero itervalutativo, il Miur disporrà l’am-missione al finanziamento dei

migliori progetti esecutivi, innumero di due per ciascuno degliambiti di intervento.

I progetti di innovazionesocialeCome anticipato, una parte dellerisorse, pari a 25 milioni di euro, èdestinata al finanziamento dei pro-getti di innovazione sociale direttialla messa a punto di idee tecnolo-gicamente innovative per la solu-zione, nel breve-medio periodo, dispecifiche problematiche presentinel tessuto urbano di riferimento,con riferimento agli ambiti applica-tivi delle Smart cities and commu-nities previsti dal bando. In particolare, i progetti sono inte-si come workpackages formatividelle idee progettuali relative alleSmart cities. A seguito delle valu-tazioni di merito, gli stessi saran-no funzionalmente e struttural-mente collegati dal Miur all’inter-

no dei progetti esecutivi Smartcities finanziabili.

L’accesso agli aiuti è subordinato

al rispetto della soglia massima di

spesa fissata a 1 milione di euro. I

soggetti proponenti sono indivi-

duati nei giovani residenti nel

territorio nazionale di età non

superiore ai 30 anni. L’intervento

agevolativo previsto è pari

all’80% dei costi ritenuti ammissi-

bili e sarà erogato in base alle

modalità definite in successivi atti

disciplinari. Sono ammissibili le

stesse categorie di spese previste

per le Smart cities. Il termine ulti-

mo per la presentazione delle

domande è fissato alle ore 17.00

del 7 dicembre 2012. Anche i

progetti di innovazione sociale

dovranno inoltrati per il tramite

del servizio telematico Sirio ed

essere redatti in lingua italiana e

inglese.

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I contributi per la certificazione ambientaledelle PmiA disposizione ancora fondi per il rimborso delle spese già sostenute

di Gina Leo, Progetto Arcadia Srl

Èa ampliata la platea deisoggetti ammissibili aicontributi per la certifi-cazione ambientale a fa-vore delle Pmi. Il pro-

gressivo diffondersi dei Sistemi diGestione Ambientale sul territorionazionale e la volontà di promuo-vere ulteriormente l’eccellenzaambientale delle strutture produtti-ve, soprattutto nelle realtà di piùpiccola dimensione, sono alla basedel decreto del Ministero dell’Am-biente n. 313 del 26 aprile 2012. Ilprovvedimento ha, in particolare,introdotto adeguamenti e modifi-che al precedente decreto n. 2230del 7 maggio 2003 con cui era statodato avvio alla procedura di con-cessione degli aiuti.Dal 28 maggio 2012, data di pub-blicazione del nuovo decreto inGazzetta, si è aperta una nuova fasedelle agevolazioni in commento.Le domande dovranno essere pre-sentate in conformità alle disposi-zioni contenute nello stesso, utiliz-zando esclusivamente la nuovamodulistica reperibile sul sito delMinistero dell’Ambiente (www.minambiente.it).Trova, in ogni caso, applicazionela procedura a sportello. Per-tanto, le istanze potranno essereinoltrate fino all’esaurimento dellerisorse disponibili che ammonta-no, al momento della pubblicazio-

ne del decreto, a circa 2,5 milionidi euro. Tali risorse sono rappre-sentate dalle somme che sono resi-duate rispetto allo stanziamentoiniziale di cui al richiamato decre-to del 7 maggio 2003 (pari a 8milioni di euro). Il 30% del fondoresiduo, calcolato su base annua,sarà destinato alle Regioni delMezzogiorno, così come dispostodalla delibera Cipe n. 63 del 2agosto 2002 di approvazione delprogramma di attività inerente ilFondo per la promozione dellosviluppo sostenibile.L’esaurimento del plafond adisposizione sarà tempestivamen-te comunicato tramite apposito av-viso nel sito internet del Ministerodell’Ambiente.

Soggetti beneficiari Destinatarie degli incentivi sonole micro, piccole e medie impreseproduttrici di beni e/o servizi edattive sull’intero territorio nazio-nale regolarmente costituite ediscritte alla relativa Camera diCommercio, Industria eArtigianato alla data di presenta-zione della domanda.Poiché i contributi saranno eroga-ti in applicazione della normativade minimis di cui al RegolamentoCe 1998/2006, non sono ammessi:• le imprese appartenenti al settore

della pesca e dell’acquacoltura; • le imprese attive nel settore

della produzione primaria deiprodotti agricoli di cui all’Al-legato I del Trattato;

• le imprese attive nel settoredella trasformazione e commer-cializzazione di prodotti agrico-li elencati nell’Allegato 1 delTrattato, quando l’importo del-l’aiuto è fissato in base al prez-zo o al quantitativo di tali pro-dotti acquistati da produttoriprimari o immessi sul mercatodalle imprese interessate oquando l’aiuto è subordinato alfatto di venire parzialmente ointeramente trasferito a produt-tori primari;

• le attività connesse all’esporta-zione (aiuti connessi ai quanti-tativi esportati, alla costituzionee gestione di una rete di distri-buzione o ad altre spese corren-ti inerenti all’attività di esporta-zione);

• gli aiuti condizionati all’impie-go preferenziale di prodottiinterni rispetto ai prodottiimportati;

• le imprese attive nel settore car-bonifero;

• gli aiuti destinati all’acquisto diveicoli per il trasporto di mercisu strada da parte di imprese ditrasporto merci su strada perconto terzi.

Sono sempre escluse le Pmi chehanno avuto già accesso agli aiutiper la certificazione in base allaprecedente regolamentazione con-tenuta nel decreto n. 2230 del 7maggio 2003, nonché le impreseconsiderate in difficoltà ai sensidegli Orientamenti comunitarisugli aiuti di Stato in materia. Alla data di presentazione delladomanda, le imprese richiedentidevono possedere i seguentirequisiti:• disporre di codice Ateco pri-

mario corrispondente a quellodel certificato ambientale;

• rientrare nella normativacomunitaria de minimis vigen-

18 AGEVOLAZIONI NAZIONALI RICERCA E INNOVAZIONE

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te in materia di aiuti di Stato. Inparticolare, è possibile benefi-ciare di aiuti a titolo de minimisfino all’importo di euro200.000 su un periodo di treesercizi finanziari (limite ridot-to a 100.000 per le imprese ditrasporto merci su strada);

• rispettare le disposizioni comu-nitarie di riferimento nell’ambi-to della definizione di Pmi;

• non avere pendenze fiscali/contributive e rispettare lenormative in materia di sicu-rezza e salute sul lavoro;

• non essere soggetti a procedu-re concorsuali o liquidazione.

Il decreto dispone che l’impresabeneficiaria deve mantenere irequisiti prescritti dalla data diconcessione del contributo e per isuccessivi cinque anni. Inoltre,per la stessa durata opera il divie-to di cessazione dell’attività. Ilmancato rispetto di tali condizionicomporta la revoca degli aiuticoncessi.

Interventi finanziabili e misura dell’aiutoÈ finanziabile l’acquisizione diservizi reali di consulenza edassistenza per una sola delleseguenti tipologie di intervento:1. la verifica e la registrazione

dell’organizzazione ai sensi delRegolamento Emas;

2. la certificazione del Sistema diGestione Ambientale ai sensidella norma internazionale UniEn Iso14001;

3. la verifica e la registrazioneEmas di organizzazioni già cer-tificate ai sensi della normainternazionale Uni En Iso14001.

Caratteristica principale dell’age-volazione è che la stessa opera ex-post. Il contributo verrà concesso,infatti, mediante “procedura a rim-borso” alle imprese che hanno giàottenuto la registrazione Emas o lacertificazione Uni En Iso 14001 a

partire dalla data di pubblicazionenella Gazzetta ufficiale del primodecreto di attivazione del bando (n.2230 del 7 maggio 2003, pubblica-to il 6 ottobre 2003). Farà fede ladata apposta sul certificato rilascia-to dall’Ente competente.Gli aiuti sono corrisposti nellaforma del contributo in contocapitale di intensità diversa aseconda della tipologia di investi-mento e della dimensione dell’im-presa richiedente (v. tavola a pagi-na seguente). Al fine del correttoinquadramento dimensionale del-l’impresa, si ricorda che, ai sensidella normativa comunitaria, èconsiderata microimpresa quellacon meno di 10 dipendenti e unfatturato annuo o totale di bilan-cio non superiore a 2 milioni dieuro. Si definisce piccola, l’im-presa con meno di 50 dipendentie un fatturato annuo o totale dibilancio non superiore a 10 milio-ni di euro. È, infine, media l’im-presa con meno di 250 dipenden-ti e un fatturato annuo non supe-riore a 50 milioni di euro o untotale di bilancio non superiore a43 milioni di euro.La norma dispone un precisodivieto di cumulo. Gli aiuti incommento non potranno esserecumulati, per la realizzazionedelle medesime spese, con ulterio-ri agevolazioni di fonte regionale,statale o comunitaria. Inoltre, èescluso l’accesso alle agevolazio-ni qualora l’adesione al sistema dicertificazione ambientale sia deri-vata dalla necessità di conseguireuna priorità di accesso a finanzia-menti pubblici. Sono ammissibili le spese (v. boxa pagina seguente) direttamenteriferibili ai servizi di consulenzaottenuti dalle imprese richieden-ti per il conseguimento delle cer-tificazioni ambientali. Si eviden-zia, al riguardo, che possono esse-re finanziate solo le spese inerentiil conseguimento della prima cer-

tificazione/registrazione ambien-tale, con esclusione dei costi per ilmantenimento della stessa (ilmantenimento della certificazioneè, comunque, necessario al finedell’accettazione della domandadi finanziamento). Come per ilprecedente regime, sarannoammissibili le spese sostenute apartire dall’1 gennaio 2002, fermorestante che le certificazioni devo-no essere possedute a partire dal 6ottobre 2003.Le spese sostenute devono essereregolarmente quietanzate. A talfine, il Ministero dell’Ambienteha chiarito che per quietanza siintende la dichiarazione liberato-ria in originale del fornitore, tim-bro e firma in originale del forni-tore con dicitura “pagato” o simi-lari sulla fattura stessa, ovverodocumentazione bancaria nellaquale vi sia esplicito riferimentoalle fatture e che ne attesti l’avve-nuto pagamento.In ogni caso, i costi e le prestazio-ni devono risultare da specificicontratti sottoscritti tra le parti. Sono escluse dai contributi lespese inerenti beni o consulenzeche rientrino nella normale gestio-ne dell’impresa o per prestazionieffettuate con personale impiegatodall’impresa richiedente o concoloro che collaborino continuati-vamente o ricoprano carichesociali nell’impresa stessa.Parimenti escluse sono le spesefinalizzate al mero adeguamentodell’impresa a norme di leggeovvero relative a misurazioni,misure, analisi, interventi, provve-dimenti correttivi che servano adimostrare o conseguire il rispettodegli obblighi di legge, nonché lespese per l’acquisto e/o l’ammo-dernamento di macchinari per ilmonitoraggio ambientale.

Procedura di accesso agli aiuti La domanda, unitamente all’alle-

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La modulistica è reperibile nel sitoweb del Ministero dell’Ambiente(www.minambiente.it). Le domande pervenute sono esami-nate nel rispetto dell’ordine crono-logico di spedizione. Entro trentagiorni dall’acquisizione delladomanda, la Segreteria Tecnica isti-tuita presso il Ministero esamina ladomanda e la relativa documenta-zione, valutandone la completezzaformale.

gato tecnico e a tutta la relativadocumentazione indicata dalbando, deve essere presentata informato cartaceo e su supportoinformatizzato elettronico, attraver-so raccomandata A/R al Ministe-

ro dell’Ambiente - Dire-zionegenerale per lo sviluppo sostenibile,il clima e l’energia. È necessarioapporre sul plico la dicitura“Decreto per la promozione deiSistemi di Gestione Ambientale”.

Nei successivi trenta giorni, ledomande formalmente completesono sottoposte ad istruttoria anchemediante controlli incrociati conbanche dati di altre Amministra-zioni. Potranno essere richiesteeventuali integrazioni. A conclusio-ne delle valutazioni, il Ministeroprovvede a comunicare l’esito e ademettere i decreti di liquidazionedel contributo, la cui erogazioneavverrà in un’unica soluzione.

Le intensità di aiuto concedibili

Tipologia di interventoMisura del contributo

Micro e piccola impresa Media impresa

Certificazione Emas- 80% della spesa ritenuta ammissibile- Soglia massima del contributo: 15.000 euro

- 75% della spesa ritenuta ammissibile- Soglia massima del contributo: 30.000 euro

Certificazione Uni En Iso14001

- 40% della spesa ritenuta ammissibile- Soglia massima del contributo: 7.500 euro

- 40% della spesa ritenuta ammissibile- Soglia massima del contributo: 16.000 euro

Passaggio all’Emas perrealtà già certificate Iso14001

- 80% della spesa ritenuta ammissibile- Soglia massima del contributo: 7.500 euro

- 75% della spesa ritenuta ammissibile- Soglia massima del contributo: 7.500 euro

Le spese ammissibilia) Spese per consulenza qualificata finalizzata alla definizione/progettazione del Sistema di Gestione Ambientale;b) spese per l’ente di verifica e di certificazione;c) spese per la realizzazione delle indagini finalizzate all’analisi ambientale iniziale (ad esempio, analisi delle emissioni, analisi

degli scarichi, carotaggi, analisi fonometriche);d) spese per la formazione specifica, sia per gli addetti dell’impresa sia per il Responsabile del Sistema di Gestione Ambientale

della stessa; e) spese per la comunicazione ambientale, quali diffusione della politica/dichiarazione ambientale (in caso di Emas), comunica-

zioni con le Istituzioni, la comunità locale e le realtà produttive relativamente al riconoscimento ottenuto, realizzazione diun’area ambientale del sito internet.

20 AGEVOLAZIONI NAZIONALI RICERCA E INNOVAZIONE

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Por Fesr Calabria,Mezzanine FinancingLa Regione adotta uno strumento di finanza innovativa per facilitarel’accesso al credito da parte delle Pmi

di Rita Piccinini, Europroject Bologna

La Regione Calabria in-terviene per far frontealla difficile congiuntu-ra economica e finanzia-ria dell’economia regio-

nale e per facilitare l’accesso alcredito da parte delle imprese, lo-calizzate sul territorio, che incon-trano difficoltà a causa della fortecontrazione del credito posta in es-sere dal sistema bancario. Lo facon la creazione di un Fondo re-gionale di sostegno agli investi-menti delle Pmi e ricorrendo aduno strumento innovativo, Mez-zanine financing, che dovrà per-mettere alle imprese di attuare ipropri programmi di investimentoe di sviluppo aziendale.Il Fondo, con una dotazione finan-ziaria di 25 milioni di euro a vale-re sulle risorse Fesr, è affidato ingestione a Fincalabra Spa, SocietàFinanziaria Regionale per loSviluppo Economico della Cala-bria, quale Ente strumentale e sog-getto in house della Regione Cala-bria. Nello specifico, l’intervento dàattuazione alla Linea 7.1.3.2“Azioni per la promozione e l’uti-lizzazione di strumenti di finanzainnovativa” dell’Asse VII“Sistemi Produttivi” del PorCalabria Fesr 2007/2013.La Regione ha inteso adottare lostrumento del prestito mezzanino

ritenendolo, per gli elementi chelo caratterizzano, particolarmenteadatto alle necessità delle impresecalabresi. La Regione ritieneinfatti che il Mezzanine financingcostituisca un’alternativa finan-ziaria agli strumenti tradizionaligià utilizzati dalle imprese in unsistema economico caratterizzatoda una bassa capitalizzazione,scarsa propensione all’ingressonella compagine sociale di nuovisoci di capitali, eccessivo ricorsoall’autofinanziamento o all’inde-bitamento bancario a breve e chepossa meglio venire incontro alleesigenze di crescita e ed espansio-ne delle imprese calabresi, in unmomento di riduzione della con-cessione di prestiti da parte dellebanche. Il finanziamento mezzanino (mez-zanine financing) può essere lostrumento ideale per le piccole emedie imprese relativamente con-solidate ed in fase di espansione,con buone prospettive di soliditàeconomica e finanziaria. Esso sirivolge infatti alle imprese caratte-rizzate da una stabilità nella gene-razione prospettica di flussi dicassa generati dal capitale operati-vo (free cash flows), in grado digarantire al soggetto finanziatore(mezzanine player) il rimborso delcapitale nonché la sua remunera-zione alle condizioni richieste.

BENEFICIARISocietà per azioni, società inaccomandita per azioni, societàa responsabilità limitata rien-tranti nei parametri di Pmi

ATTIVITÀ AGEVOLABILISono ammessi programmi cheprevedono investimenti pro-duttivi nonché acquisizione diservizi reali e attività di ricer-ca e sviluppo solo se stretta-mente connesse con gli investi-menti produttivi

SPESE AMMISSIBILILe spese riguardano beni mate-riali, immateriali, consulenze,spese per ricerca e sviluppo

AGEVOLAZIONEL’agevolazione consiste in unfinanziamento agevolato nellamisura massima del 70% dell’in-vestimento

PROCEDURALe domande devono esserepresentate a Fincalabra

IN S

INTE

SI21AGEVOLAZIONI REGIONALIINVESTIMENTI PRODUTTIVI

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DIFFICOLTÀI parametri per l’ammissibilitàsono piuttosto stringenti soprat-tutto per quanto riguarda i requi-siti soggettivi dei richiedenti

TEMPIL’istruttoria richiede 30 giornidalla data di ricevimento delladomanda; successivamentel’impresa ammessa dovrà stipu-lare apposito contratto di finan-ziamento

COSTIVariano in base alla complessitàdel progetto e in base allanecessità di un supporto qualifi-cato per la fase di redazionedella domanda

PROBABILITÀIl Fondo ha una dotazione di 25milioni di euro

NORMATIVA• Bando pubblicato nel Burc n.

25, parte III, del 22.6.2012

MODULISTICAhttp://www.fincalabra.it/Mezzanine.asp

PER INFORMAZIONIInformazioni potranno essererichieste a:Fincalabra Spa: Tel. 0961/770775; e-mail: [email protected]; Regione Calabria,Dipartimento Attività Produt-tive: tel. 0961/856431; e-mail:[email protected]

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UTAZ

IONE

La caratteristica principale delfinanziamento, ciò che lo rendeparticolarmente appetibile, è la suasubordinazione (o postergazione)rispetto alle tradizionali forme dicredito (per tale motivo vieneanche definito “debito junior” incontrapposizione al debito tradizio-nale, “debito senior”). In caso di liquidazione, fallimentoo altra procedura concorsuale, ilcreditore mezzanino viene soddi-sfatto in maniera residuale rispet-to ai senior: le entrate derivantidalla liquidazione dell’attivo del-l’impresa insolvente vengono uti-lizzate per il pieno rimborso deicreditori senior mentre il creditorejunior viene soddisfatto in modoparziale o totale solo nel caso visiano disponibilità residue. Diconseguenza il mezzanino deter-minerebbe una migliore posizionecreditizia per l’impresa sia graziealla “certificazione” di un terzooperatore professionale, sia graziead un maggiore potere contrattua-le verso le banche conseguentealla disponibilità di fonti finanzia-rie alternative, ma anche per lapossibilità di finanziare maggioriattivi (tramite la copertura delmezzanino) che possono poi esse-re liquidabili a favore dei credito-ri senior. Tale strumento permette-rebbe, quindi, non solo una dispo-nibilità aggiuntiva di risorse, maanche un miglioramento dellecondizioni di accesso al debitosenior bancario.Il mezzanine financing, nella fatti-specie prevista nell’avviso adotta-to dalla Regione, è subordinato atutti i finanziamenti bancari abreve e/o a medio-lungo termineattivati dal sistema bancario, aqualsiasi titolo, con l’impresabeneficiaria, successivamente allastipula del contratto di finanzia-mento mezzanino. La subordina-zione è espressamente riservata ai

soli casi di liquidazione volonta-ria, fallimento o altra proceduraconcorsuale a carico dell’impresafinanziata, verificatisi durante ilperiodo di ammortamento delfinanziamento mezzanino.Un ulteriore vantaggio rispetto adaltre forme di finanziamento deldebito è il ricorso a clausole con-trattuali (covenants) piuttosto chealle garanzie, che rendono il mez-zanino uno strumento più flessibi-le: mentre la banca si trova a com-pensare il rischio con una richiestadi maggiori garanzie reali e l’ap-plicazione di standard di accessoal credito più restrittivi, spessorigidi ed automatici, il mezzanineplayer, soprattutto se pubblico,può gestire il rischio in manieradifferente in quanto la concessio-ne del credito dipende non dallapresentazione di garanzie bensìdalla capacità dell’impresa digenerare risultati prospettici dura-turi e compatibili con il prestito. Icovenants costituiscono vincoliall’azione dell’impresa per tutta ladurata del prestito impedendoall’impresa finanziata di porre inessere operazioni che possanomodificare in senso negativo lasituazione finanziaria mettendo arischio la sostenibilità del prestito.In questo modo inoltre non vengo-no sottratte capacità di indebita-mento al rapporto con i creditorisenior. La Regione ha ritenuto quindi diricorrere al mezzanine financingper permettere sia alle imprese cheabbiano già impegnati i propriasset a garanzia dei finanziamentisenior preesistenti sia alle impresesprovviste di garanzie, ma chehanno buone prospettive di cresci-ta, di ottenere più facilmente risor-se finanziarie per lo sviluppo.

BeneficiariPossono essere ammesse al finan-

IN D

ETTA

GLIO

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mento di discreti margini diredditività anche in periodi direcessione;

• essere in possesso di una soli-da situazione patrimoniale efinanziaria e avere una strut-tura del passivo tale da lasciarespazio ad un incremento dellaleva finanziaria;

• essere fortemente strutturateed in grado di dimostrare, sia aconsuntivo che in via prospet-tica, una stabilità nella genera-zione di flussi di cassa genera-ti dal capitale operativo (freecash flows), tale da garantire alsoggetto finanziatore tanto ilrimborso del capitale quanto lasua remunerazione;

• essere costituite da almenotre anni e avere approvato ibilanci relativi agli ultimi treesercizi sociali.

Le richiedenti devono inoltre pos-sedere tutti i seguenti parametriaziendali (per la determinazionedi tali parametri si fa ricorso allametodologia aziendale general-mente riconosciuta nella prassicontabile e, comunque, utilizzan-do il prospetto di riclassificazioneriportato nella modulistica):• il risultato economico relativo

all’ultimo bilancio d’esercizioapprovato (esercizio più recen-te) deve essere positivo e lamedia aritmetica dei risultatieconomici relativi agli ultimitre bilanci d’esercizio approvatideve essere positiva;

• il Margine operativo netto(Ebit) relativo all’ultimo bilan-cio d’esercizio approvato deveessere positivo;

• la media aritmetica delMargine operativo lordo(Ebitda) relativo agli ultimi trebilanci d’esercizio approvatideve essere positiva;

• l’indice, dato dal rapporto[(Capitale netto + Passività a

ziamento le Pmi, la cui unità pro-duttiva oggetto dell’investimentosia localizzata in Calabria e i cuiprogrammi di investimento propo-sti riguardino attività economicheappartenenti ad uno o più dei setto-ri della classificazione Ateco 2007riportati in allegato all’Avviso pub-blico, con le esclusioni e limitazio-ni di cui al Regolamento (Ce) n.1998/2006 de minimis (Allegato A)ed al Regolamento (Ce) n.800/2008 (Allegato B).Sono comunque escluse dalfinanziamento mezzanino leimprese operanti nei settori dellaproduzione primaria di prodottiagricoli, della pesca e/o dell’ac-quacoltura, dei trasporti, dell’in-dustria carboniera, della costru-zione navale, delle fibre sinteti-che. Le imprese richiedenti devonoessere costituite nella forma giu-ridica di società per azioni osocietà in accomandita perazioni o di società a responsabi-lità limitata, già in possesso diorgano di controllo interno/revi-sione o, qualora sprovviste, che siimpegnino a dotarsi di tale orga-no nell’ipotesi di ammissione alfinanziamento mezzanino.In generale, le potenziali impresebeneficiare devono:• operare in settori relativa-

mente maturi, non soggetti asensibili fluttuazioni;

• godere di una posizione di lea-dership di mercato o comun-que di una buona posizione dinicchia;

• essere dotate di un manage-ment esperto e qualificato,soprattutto nelle posizionichiave di carattere operativo(direzione, produzione, marke-ting);

• garantire flussi di cassa nonsoggetti ad ampie e prolun-gate fluttuazioni e il manteni-

medio-lungo termine)/Attivitàimmobilizzate] relativo all’ulti-mo bilancio d’esercizio approva-to, deve essere superiore a 0,90;

• l’indice, dato dal rapporto(Margine operativo lordo/Onerifinanziari) relativo all’ultimobilancio d’esercizio approvato,deve essere superiore a 2,50;

• l’indice, dato dal rapporto[(Debiti finanziari a m/l termine+ Debiti finanziari a breve ter-mine – Cassa e altre disponibi-lità liquide)/Valore della Pro-duzione] relativo all’ultimo bi-lancio d’esercizio approvato,deve essere inferiore a 0,80.

AttivitàIl finanziamento viene concessoesclusivamente a fronte di investi-menti produttivi (creazione dinuovi impianti produttivi, amplia-mento di unità produttive esistenti,ammodernamento di unità produt-tive esistenti) nonché a fronte diacquisizione di servizi reali perl’innovazione di prodotto, di pro-cesso e organizzativa e/o di attivitàdi ricerca industriale e svilupposperimentale, purché l’acquisizio-ne di servizi reali e le attività diR&S siano strettamente correlatiagli investimenti produttivi. Il programma di investimentodeve riguardare una sola unitàproduttiva e deve essere organicoe funzionale, da solo idoneo, cioè,a conseguire gli obiettivi produtti-vi ed economici prefissati dall’im-presa ed indicati nella domanda difinanziamento. Il programma deve essere avviatodopo la presentazione delladomanda e non oltre 3 mesi dalladata di sottoscrizione del contrattodi finanziamento e deve avere unadurata massima di 20 mesi da taledata o comunque compatibile conla durata del periodo di pream-mortamento.

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In merito agli investimenti pro-duttivi sono ammessi i program-mi:• volti alla realizzazione di una

nuova unità produttiva da partedi imprese già esistenti (nuovoimpianto);

• finalizzati ad accrescere la capa-cità di produzione dei prodottiesistenti o ad aggiungerne altrarelativa a prodotti nuovi -ampliamento orizzontale - e/ocreare nello stesso stabilimentouna nuova capacità produttiva amonte o a valle dei processi pro-duttivi esistenti - ampliamentoverticale - (ampliamento);

• volti ad apportare innovazioninell’impresa con l’obiettivo diconseguire un aumento dellaproduttività e/o miglioramentodelle condizioni ecologichelegate ai processi produttivi,ovvero ad introdurre la riorga-nizzazione, il rinnovo, l’aggior-namento tecnologico dell’im-presa (ammodernamento).

Per quanto riguarda l’acquisizio-ne di servizi reali, questi devonoessere finalizzati alla realizzazio-ne di nuovi prodotti e/o servizi daiquali emergano rilevanti novità,sotto il profilo delle prestazionifunzionali, rispetto alla attualeofferta del mercato; all’adozionedi nuove tecnologie, realizzateall’interno dell’impresa o acquisi-te dall’esterno, per migliorare iprocessi di produzione dei prodot-ti/servizi esistenti o di nuovi pro-dotti/servizi e all’innovazione delprocesso aziendale, o riorganizza-zione del medesimo, finalizzata adun sensibile miglioramento dellaqualità/quantità dei prodotti/servi-zi e/o della efficienza/efficacia deiprocessi produttivi. Le spese per acquisizione di servi-zi reali per l’innovazione di pro-dotto, di processo ed organizzati-va sono ammissibili nel limite del

15% dell’importo complessivodegli investimenti produttivi rite-nuti ammissibili e, comunque,fino ad un importo massimo dieuro 50.000. Le imprese possono, in particolarmodo, acquisire servizi per: a) il miglioramento di prodotti, di

processi e di nuovi metodi diproduzione industriale (mag-giore ecocompatibilità, miglio-ramento dell’efficienza energe-tica, miglioramento dell’infor-matizzazione dei processi);

b) la definizione e lo studio direndimenti, prestazioni e tolle-ranze, le modifiche di macchi-nari ed impianti produttivi esi-stenti;

c) la realizzazione di prototipi edi modelli con moderne tecni-che di assemblaggio e prototi-pazione rapida;

d) lo studio e la verifica di nuoveprocedure organizzative perl’innovazione o la razionaliz-zazione dei cicli di lavorazio-ne;

e) la verifica delle conformità diprodotto a normative vigenti(Marcatura Ce, Ped, ecc.), anorme tecniche specifiche e acertificazioni volontarie (Iso,Emas, Ecolabel);

f) la realizzazione di analisi,prove, trattamenti, condizionid’uso, campionature di nuoviprodotti e processi;

g) il design e l’ecodesign dei pro-dotti/servizi esistenti o dinuova concezione;

h) la tutela della proprietà indu-striale.

Le attività di ricerca e sviluppofinanziabili sono quelle ammessedalla normativa comunitaria (v.box a pagina successiva). Le speseper attività di ricerca industriale esviluppo sperimentale sonoammissibili nel limite del 30%dell’importo complessivo degli

investimenti produttivi ritenutiammissibili e, comunque, fino adun importo massimo di euro150.000.

Spese ammissibiliPer la realizzazione di investi-menti produttivi sono ammissibi-li le spese relative all’acquisto oalla costruzione di immobilizza-zioni, come definite dagli artt.2423 e seguenti del codice civile,nella misura in cui queste ultimesono necessarie alla finalità delprogramma oggetto della doman-da di finanziamento e riguardano:a) progettazioni ingegneristiche

riguardanti le strutture dei fab-bricati e gli impianti, sia gene-rali che specifici, direzione deilavori, studi di fattibilità eco-nomico-finanziaria e di valuta-zione di impatto ambientale,oneri per le concessioni edili-zie, collaudi (tali spese sonoammesse nel limite del 5% del-l’investimento produttivo am-missibile; le spese relative allostudio di fattibilità economicofinanziaria non possono ecce-dere il 2% dell’investimentoproduttivo ammissibile e,comunque, fino ad un importomassimo di euro 20.000);

b) suolo aziendale, sistemazionidel suolo e indagini geogno-stiche (tali spese sono ammes-se nel limite complessivo del10% dell’investimento produt-tivo ammissibile);

c) opere murarie e assimilate (lespese per opere murarie edassimilate sono ammissibili nellimite massimo del 40% del-l’investimento produttivo am-missibile e, comunque, soloqualora si tratti di opere stretta-mente funzionali al ciclo pro-duttivo, mentre le spese relati-ve all’acquisto o alla realizza-zione di un immobile sono

24 AGEVOLAZIONI REGIONALI INVESTIMENTI PRODUTTIVI

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ammissibili nel limite massimodel 70% dell’investimento pro-duttivo ammissibile e anche inquesto caso solo qualora si trat-ti di spese strettamente funzio-nali al ciclo produttivo);

d) infrastrutture specifiche azien-dali;

e) macchinari, impianti edattrezzature varie, nuovi difabbrica, ivi compresi quellinecessari all’attività ammini-strativa dell’impresa, ed esclu-si quelli relativi all’attività dirappresentanza; mezzi mobilistrettamente necessari al ciclodi produzione purché dimen-sionati alla effettiva produzio-ne, identificabili singolarmenteed a servizio esclusivo dell’im-pianto oggetto dell’interventofinanziario richiesto (per beninuovi di fabbrica si intendonoquelli mai utilizzati, e fatturatidirettamente dal costruttore odal suo rappresentante o riven-ditore autorizzato; qualora vi

siano ulteriori fatturazioniintermedie, fermo restando chei beni non devono essere maistati utilizzati, non sonoammessi incrementi del costodel bene rispetto a quello fattu-rato dal produttore o suo riven-ditore);

f) programmi informatici com-misurati alle esigenze produtti-ve e gestionali dell’impresa;

g) brevetti, licenze e know-howe conoscenze tecniche nonbrevettate concernenti nuovetecnologie di prodotti e proces-si produttivi per la parte in cuisono utilizzati per l’attivitàsvolta nell’unità produttivainteressata dal programma.

Le spese relative a suolo azienda-le, programmi informatici, brevet-ti, licenze ecc. che, per loro naturapossono essere riferite all’attivitàdell’impresa nel suo complesso,sono ammesse limitatamente allaparte utilizzata per l’attività svoltanell’unità produttiva interessata

dal programma agevolato e neilimiti ritenuti congrui in relazionealle condizioni di mercato. I costi ammissibili per l’acquisi-zione di servizi reali per l’inno-vazione di prodotto, di processoed organizzativa sono i seguenti:a) servizi di consulenza e di sup-

porto in materia di innova-zione, quali: consulenza ge-stionale; assistenza tecnologi-ca; servizi di trasferimento ditecnologie; formazione; consu-lenza in materia di acquisizio-ne, protezione e commercializ-zazione dei diritti di proprietàintellettuale e di accordi dilicenza; consulenza sull’usodelle norme;

b) spese connesse ai diritti diproprietà industriale, ed inparticolare: - tutti i costi anteriori alla con-

cessione del diritto nellaprima giurisdizione, ivi com-presi i costi di preparazione,presentazione trattamento

Ricerca industrialeLa ricerca pianificata o indagini critiche miranti ad acquisire nuove conoscenze, da utilizzare per mettere a punto nuovi pro-dotti, processi o servizi o permettere un notevole miglioramento dei prodotti, processi o servizi esistenti. Essa comprende lacreazione di componenti di sistemi complessi necessaria ai fini della ricerca industriale, in particolare per la validazione di tec-nologie generiche, ad esclusione dei prototipi.

Sviluppo sperimentaleL’acquisizione, combinazione, strutturazione e utilizzo delle conoscenze e capacità esistenti di natura scientifica, tecnologica,commerciale e altro, allo scopo di produrre piani, progetti o disegni per prodotti, processi o servizi nuovi, modificati o miglio-rati. Può trattarsi anche di altre attività destinate alla definizione concettuale, alla pianificazione e alla documentazione con-cernenti nuovi prodotti, processi e servizi. Tali attività possono comprendere l’elaborazione di progetti, disegni, piani e altradocumentazione, purché non siano destinati a uso commerciale. Rientra nello sviluppo sperimentale la realizzazione di proto-tipi utilizzabili per scopi commerciali e di progetti pilota destinati a esperimenti tecnologici e/o commerciali, quando il proto-tipo è necessariamente il prodotto commerciale finale e il suo costo di fabbricazione è troppo elevato per poterlo usare sol-tanto a fini di dimostrazione e di convalida. L’eventuale, ulteriore sfruttamento di progetti di dimostrazione o di progetti pilo-ta a scopo commerciale comporta la deduzione dei redditi così generati dai costi ammissibili. Sono, inoltre, ammissibili aiutialla produzione e al collaudo di prodotti, processi e servizi, a condizione che non possano essere impiegati o trasformati in vistadi applicazioni industriali o per finalità commerciali. Lo sviluppo sperimentale non comprende, tuttavia, le modifiche di routi-ne o le modifiche periodiche apportate a prodotti, linee di produzione, processi di fabbricazione, servizi esistenti ed altre ope-razioni in corso, anche quando tali modifiche rappresentino miglioramenti.

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della domanda, nonché icosti sostenuti per il rinnovodella domanda prima dellaconcessione del diritto;

- i costi di traduzione e altricosti sostenuti al fine diottenere la concessione o ilriconoscimento del dirittoin altre giurisdizioni;

- i costi sostenuti per difen-dere la validità del dirittonel quadro ufficiale del trat-tamento della domanda e dieventuali procedimenti diopposizione, anche sesostenuti dopo la concessio-ne del diritto.

I costi ammissibili per la realizza-zione di attività di ricerca indu-striale e sviluppo sperimentalesono:a) spese di personale (ricercato-

ri, tecnici e altro personaleausiliario nella misura in cuiessi sono impiegati nel proget-to di ricerca);

b) i costi della strumentazione edelle attrezzature utilizzate peril progetto di ricerca e per la suadurata (sono considerati ammis-sibili solo i costi d’ammorta-mento corrispondenti al ciclo divita del progetto di ricerca, cal-colati secondo i principi dellabuona prassi contabile nel casoin cui l’utilizzo dei beni agevo-lati non dovesse coprire lorointera durata di vita);

c) i costi della ricerca contrat-tuale, delle competenze tecni-che e dei brevetti, acquisiti oottenuti in licenza da fontiesterne a prezzi di mercato tra-mite una transazione effettuataalle normali condizioni di mer-cato e che non comporti ele-menti di collusione, così comei costi dei servizi di consulenzae di servizi equivalenti utiliz-zati esclusivamente ai fini del-l’attività di ricerca;

d) le spese generali supplemen-tari direttamente imputabili alprogetto di ricerca, da determi-nare e rendicontare su base for-fettaria nella misura massimadel 20 % del totale dei costidiretti ammissibili di cui allealtre voci di spesa;

e) altri costi d’esercizio, inclusi icosti dei materiali, delle forni-ture e di prodotti analoghi,direttamente imputabili all’at-tività di ricerca.

AgevolazioniIl bando prevede la concessione diun finanziamento mezzanino nellamisura massima del 70% dellespese complessive ritenuteammissibili; le imprese possonorichiedere un prestito in percen-tuale minore e dovranno in ognicaso garantire la copertura finan-ziaria della residua percentualedelle spese non coperte dal finan-ziamento mezzanino, attraverso ilricorso a risorse proprie e/o adaltri finanziamenti bancari. Lacopertura residua deve essereesente da ogni aiuto pubblico poi-ché non è ammesso il cumulo conaltre agevolazioni sulle medesimespese, neppure in de minimis.L’importo del finanziamento ècompreso tra un minimo di euro150.000 (a fronte quindi di un pro-gramma di investimento ammissi-bile di importo non inferiore adeuro 214.286) e un massimo dieuro 750.000. L’importo massimodel finanziamento non potràcomunque essere superiore alseguente parametro determinatosulla base dei dati risultanti dal-l’ultimo bilancio d’esercizioapprovato: finanziamento Mezza-nino richiedibile < [(5 x Margineoperativo lordo) - Debiti finanzia-ri a m/l termine].Anche se non sono richieste dibase garanzie reali, in fase contrat-

tuale è previsto il rilascio difideiussioni personali da parte ditutti i soci dell’impresa. Nel con-tratto di finanziamento dovrannoinvece essere inseriti i covenants,clausole legali, vincoli e obblighispecifici, finalizzati a garantire lacapacità creditizia dell’impresafinanziata e la capacità di produrreflussi di cassa adeguati e tali dagarantire il rimborso del finanzia-mento. In caso di violazione di taliclausole, il contratto potrà essererisolto e il finanziamento revocato.A titolo esemplificativo, potrannoessere richiesti i seguenti cove-nants, da inserire nel contratto difinanziamento: a) mantenimento dei livelli patri-

moniali e/o finanziari entroprefissati range;

b) protezione dal compimento dieventuali operazioni di finanzastraordinaria;

c) protezione da eventuali varia-zioni dell’assetto proprietario edi controllo;

d) protezione da asimmetrieinformative.

La durata del finanziamento ècompresa tra un minimo di 36 edun massimo di 96 mesi, a cuipotrà essere aggiunto un periododi preammortamento “tecnico”necessario per portare la scadenzadella prima rata alle scadenze fisseed un periodo di preammortamen-to “effettivo” della durata massi-ma di 24 mesi. Il periodo dipreammortamento dovrà comun-que essere compatibile con le datedi ultimazione del programma diinvestimento ed erogazione delfinanziamento. La remunerazione del finanzia-mento mezzanino verrà determi-nata applicando un tasso di inte-resse fisso, parametrato all’Euri-bor 3 mesi, maggiorato di unospread pari a 200 basis points (2punti percentuali).

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Dal punto di vista dell’intensitàdell’aiuto, il finanziamento mez-zanino può essere concesso o in deminimis oppure nel rispetto delRegolamento (Ce) n. 800/2008, edin particolar modo ai sensi degliartt. 28 e 29 del medesimoRegolamento (Aiuti sotto forma dicapitale di rischio).L’intensità dell’aiuto è nella fatti-specie configurabile nell’applica-zione di un tasso di interesse aven-te un valore inferiore rispetto alvalore medio dei tassi di interessepraticati dal sistema bancario peranaloghe operazioni di finanzia-mento (si fa riferimento alla rile-vazione trimestrale dei valorimedi dei tassi effettivi globalisegnalati dalle banche e dagliintermediari finanziari ed utilizza-ti periodicamente dal Ministerodell’Economia e Finanze, Dipar-timento Tesoro, ai fini della leggesull’usura): l’Equivalente sovven-zione lordo (Esl), determinato alladata di conclusione delle attivitàistruttorie, sarà calcolato quindi

applicando il differenziale tra ilvalore medio del tasso effettivoglobale per analoga operazione difinanziamento ed il tasso di inte-resse fisso del finanziamento mez-zanino (Euribor 3 mesi, maggiora-to di 2 punti percentuali).

ProcedureLa domanda di finanziamento,corredata dalla documentazioneprevista, deve essere inoltrata amezzo raccomandata postale,posta celere o altri servizi di spe-dizione, al seguente indirizzo:

Al termine delle valutazioni dimerito effettuate dal Soggettogestore e della delibera ammissio-ne al finanziamento mezzanino, leimprese stipulano un appositocontratto di finanziamento nelquale saranno specificate moda-lità, condizioni e termini relativi,

in particolar modo, alla realizza-zione del programma di investi-mento, all’erogazione del finan-ziamento, alla rendicontazionedelle spese ed al rimborso delfinanziamento. La selezione seguirà la proceduravalutativa a sportello ai sensi delDlgs 31 marzo 1998, n. 123, art. 5,comma 3, di conseguenza l’istrut-toria è effettuata in base all’ordinecronologico di presentazione delledomande.Per l’erogazione è previsto unmassimo di tre tranches; laprima, di importo pari al 30% delfinanziamento, può essere conces-sa a titolo di anticipazione mentrela seconda, di importo pari al40% del finanziamento, verràconcessa a fronte della rendiconta-zione di spese ammissibili inmisura almeno pari al 60% delprogramma di investimentoammesso. Il saldo sarà erogato aconclusione del progetto sullabase della rendicontazione finaledelle spese.

Fincalabra Spa - Soggetto gestore del Fondo Mezzanine financingVia Pugliese n. 30 - 88100 Catanzaro

27AGEVOLAZIONI REGIONALIINVESTIMENTI PRODUTTIVI

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Roma, più contributi ai Confidi per sbloccare l’accesso al creditoLa Camera di commercio eroga un bando per rafforzare la struttura patrimoniale degli organismi di garanzia. Un’iniziativa che dovrebbe favorire le imprese nella richiesta di finanziamenti bancari

di Giuseppe De Rossi

La Camera di commerciodi Roma apre un fondodi 4 milioni di euro persostenere gli organismidi garanzia al credito – i

cosiddetti Confidi – nel percorsodi trasformazione in intermediarifinanziari vigilati. I contributi sonodestinati a rafforzare la patrimo-nializzazione e a sostenere la nuo-va organizzazione delle strutture.

Soggetti beneficiariPossono accedere al bando, iConfidi iscritti al Registro delle

imprese della Camera di com-

mercio di Roma. Inoltre devonoavere sede legale o unità operativanel territorio della provincia.Oltre ai requisiti d’iscrizione egeografici, gli organismi di garan-zia devono risultare dall’elencospeciale previsto dall’articolo 107del Testo unico bancario, ovveroquel pacchetto di norme – relativeanche al rapporto tra indebitamen-to e patrimonio – che regola l’atti-va di intermediazione finanziaria.

PatrimonializzazioneLo stanziamento erogato persostenere e rafforzare la patrimo-nializzazione dei Confidi è pari a4 milioni di euro. Un’azione cheintende fornire a questi organimaggiori strumenti per fungere dagaranti nelle procedure di accessoal credito delle piccole e medieimprese. Il finanziamento è diviso in duetranche:1) una parte, pari a un milione di

euro, è attribuito in base al rap-porto tra capitale sociale sotto-scritto e versato dalle impreseiscritte al registro della Cameradi commercio di Roma;

2) la parte rimanente, ovvero tremilioni di euro, è calcolata in

BENEFICIARIConfidi iscritti al Registro delleimprese della Camera di com-mercio di Roma con sede legaleo unità operativa nel territoriodella Provincia

AGEVOLAZIONEQuattro milioni di euro perrafforzare la struttura patri-moniale. Un milione di europer l’adeguamento dell’asset-to organizzativo

PROCEDURADomande da inviare entro il 30settembre 2012. Invio con rac-comandata A/R

IN S

INTE

SI

Cosa sono i Confidi?L’acronimo Confidi sta per “consorzi ecooperative di garanzia collettiva fidi”.Sono soggetti che, secondo quanto pre-

visto dalla legge 326/2003, svolgonoesclusivamente l’attività di rilascio digaranzie collettive dei fidi (e relativeattività connesse) a favore delle Pmiassociate. In base a quanto previsto dal-l’art. 13, della legge 326/2003 possonoassumere la qualifica di soggetti ope-ranti nel settore finanziario, iscritti inun’apposita sezione dell’elenco regola-to dall’art. 106 del Testo unico bancarioo nell’elenco speciale previsto dall’art.107 del medesimo Testo unico.

28 AGEVOLAZIONI REGIONALI INVESTIMENTI PRODUTTIVI

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DIFFICOLTÀL’accesso al finanziamento preve-de una procedura relativamentesemplice

TEMPITermine di scadenza del bando:30 settembre 2012

COSTITrascurabili

PROBABILITÀIl fondo messo a disposizione ènotevole, 4 milioni di euro per lapatrimonializzazione, un milioneper l’assetto organizzativo.L’accesso al bando non dovrebbepresentare difficoltà

MODULISTICADisponibile al seguente url:http://www.rm.camcom.it/arc h i v i o 4 3 _ b a n d i - a l t r i -bandi_0_37_82_1.html%20

PER INFORMAZIONIUfficio Contributi e credito alleimprese: [email protected]; Tel.: 06.52082561-2539

SCHE

DA D

I VAL

UTAZ

IONE

funzione della garanzia media,

secondo la formula indicata

nella tavola sopra. Entrambi i

dati del rapporto devono essere

desunti dalle risultanze del

bilancio dell’esercizio 2011.

Le classi e le relative percentuali

sono ripartite secondo l’ordine

della tavola sotto.

In caso d’incapienza i contributi

saranno proporzionatamente ridotti.

Assetto organizzativoDecisamente più bassa la somma,

pari a un milione, messa a disposi-

zione per l’adeguamento dell’as-

setto organizzativo. Sono ammes-

IN D

ETTA

GLIO

Calcolo della garanzia media

Rapporto tra classe di appartenenza, garanziamedia e percentuale

Classi Garanzia media Percentuale

1 Fino al 10% 10 * mille

2 11% - 20% 20 * mille

3 21% - 30% 30 * mille

4 31% - 40% 40 * mille

5 Oltre 40% 50 * mille

Confidi, cinque anni di garanzia afavore delle PmiNel periodo 2008-2010, gli organismidi garanzia hanno fatto registrate unincremento dell’attività dell’8,55%per ogni anno, toccando la somma di26 miliardi e 430 milioni di euro. Unvalore ragguardevole, evidenziatodalla ricerca “I Confidi in Italia”,realizzata dal Comitato Torino finan-za presso la Camera di commercio.Dal lavoro emerge la fotografia di unsistema-Confidi molto sviluppatorispetto ad altri paesi come laGermania o la Francia. In Italia,infatti, esistono tutte le condizioniper avere un sostenuto mercato

delle garanzie, ovvero elevata den-sità di Pmi, scarsa offerta di capita-le di rischio e diffuso sistema asso-ciativo imprenditoriale.Attraverso aggregazioni e fusioni èdiminuito il numero dei Confidi, nelquinquennio in esame il tasso didecrescita annuo è pari a – 6%. Afronte, però, di un consistenteaumento del mercato delle garanzieal ritmo del + 8,55% all’anno.La regione con il maggiore numero diConfidi è la Puglia (73), seguita dalLazio con 58. I Confidi del NordItalia, nonostante rappresentino il31% del mercato, sono quelli chepesano di più in termini di stock digaranzie emesse: detengono, infatti,il 60% dello stock totale. I Confidiindustriali gestiscono il 46% del mer-cato delle garanzie italiano, sebbenesiano soltanto il 14% in termininumerici.

29AGEVOLAZIONI REGIONALIINVESTIMENTI PRODUTTIVI

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consentirà di suddividere i benefi-ciari nelle classi indicate nellatavola sotto.Anche in questo caso, se subentraun’incapienza, i contributi sarannoridotti in maniera proporzionale.

ErogazioneIn caso di formale ammissionedella Camera di commercio, i con-tributi sono erogati ai Confidi inun’unica soluzione.

se a contributo le spese sostenute a

partire dal 1° ottobre 2011 fino

alla data di presentazione della

domanda. Naturalmente i costi

devono essere imputabili alla

messa in opera di quelle operazio-

ni necessarie alla trasformazione

in intermediari finanziari.

Il contributo è erogato in funzione

delle spese sostenute e del numero

delle imprese del territorio indica-

te nel libro soci del Confidi alla

data del 31 dicembre 2012, valu-

tando:

1) 10 punti per ogni impresa con

sede legale o operativa nella

Provincia di Roma;

2) 5 punti per ogni impresa aven-

te sede legale o sede operativa

nelle altre Province del Lazio.

Ciò da luogo a un punteggio che

ProceduraIl termine di scadenza del bando èfissato per il 30 settembre 2012.Le domande vanno inviate attra-verso raccomandata A/R al se-guente indirizzo:

Le informazioni e i documenti da allegare alla domandaIl modello per chiedere l’accesso al contributo è disponibile al seguente indirizzo online: http://www.rm.camcom.it/archi-vio43_bandi-altri-bandi_0_37_82_1.html%20. Le informazioni da allegare sono le seguenti:a) i dati completi del Confidi;b) il numero di iscrizione presso il Registro imprese della Camera di commercio di Roma;c) il numero delle imprese consorziate o socie iscritte presso il registro imprese, con sede legale o unità operativa nella Provincia

di Roma;d) il numero delle imprese consorziate o socie iscritte presso il Registro delle imprese di Frosinone, Latina, Rieti o Viterbo con

sede legale e/o operativa nelle Province di Frosinone, Latina, Rieti o Viterbo, come risultante dal Libro dei soci alla data del31 dicembre 2011;

e) l’importo del capitale sociale sottoscritto e versato dalle imprese con sede legale o unità operativa nella Provincia (così comerisulta dal Libro soci al 31 dicembre 2011);

f) l’ammontare dei finanziamenti aperti e garantiti al 31 dicembre 2011, riferiti alle imprese consorziate o socie;g) l’ammontare delle garanzie prestate alle imprese (secondo quanto risulta dal bilancio consuntivo per l’esercizio 2011);h) l’importo del contributo richiesto.Per quanto riguarda la documentazione:1) atto costitutivo e statuto nel testo vigente alla data di presentazione della domanda;2) copia dei documenti attestanti l’avvenuta iscrizione o la presentazione della domanda per l’iscrizione agli organi di vigilanza;3) dichiarazione sostitutiva di atto notorio che riporti l’elenco dettagliato delle spese sostenute e la dichiarazione che le stesse

sono da imputarsi in via diretta alle attività necessarie o conseguenti alla trasformazione in intermediari finanziari;4) copia delle fatture;5) modulo di soggettività fiscale compilato;6) fotocopia di un documento di identità in corso di validità del firmatario della domanda.

Buona solidità patrimoniale, mascarsa produttivitàSecondo i dati della ricerca “IConfidi in Italia”, gli organismi digaranzia si caratterizzano per unabuona solidità patrimoniale, regi-strando un indice di solvibilità Tier2. In particolare il 98% del campio-

Camera di commercio di Roma -Ufficio contributi e credito alle impre-se - Vai de’ Burrò 147 - 00186 Roma

ne ha mostrato un livello superioreal 6% previsto dalla normativasecondaria della Banca d’Italia. E il55% dei Confidi ha un valore Tier 2superiore al 10%. Numeri che indi-cano l’ottima salute finanziaria delmercato delle garanzie. Tuttavia,quando l’indice di solvibilità superadi molto il limite legale del 6%significa che esiste una capacitàproduttiva non sfruttata.

30 AGEVOLAZIONI REGIONALI INVESTIMENTI PRODUTTIVI

Punteggio e percentuale di contributoClasse Punteggio Percentuale

1 Fino a 2.500 punti 40%2 da 2.501 a 5.000 punti 50%3 da 5.001 a 10.000 punti 60%4 da 10.001 punti 70%

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Sardegna, finanziamentoper lo sviluppo di nuoviprodotti nei settori agricolo,alimentare e forestaleLa Regione ha approvato un bando con interventi che riguardano le operazioni che precedono l’utilizzo ai fini commerciali dei prodotti, processi e tecnologie nel settore preso in considerazione, sviluppati mediante le iniziative di cooperazione

di Piero Crivellaro

Con Determinazione n.11007/416 del 4 giugno2012, Bur 14 giugno2012, n. 27, s.s. n. 10, èstato approvato il ban-

do relativo alla misura 124 “Coo-perazione per lo sviluppo di nuoviprodotti, processi e tecnologie neisettori agricolo e alimentare, non-ché in quello forestale” del Psr2007-2013. Possono partecipareall’intervento:• le imprese agricole o forestali e

di utilizzazione boschiva, sin-gole o associate;

• le Pmi che svolgono attività diproduzione e/o commercializ-zazione e/o trasformazione deiprodotti agricoli, esclusi i pro-dotti della pesca, in forma sin-gola o associata;

• le Pmi di utilizzazione boschivae di prima utilizzazione dellegno (compreso il sughero) e/ole imprese di seconda utilizza-zione del legno, in forma singo-la o associata.

I destinatari del contributo devonoessere obbligatoriamente riunitisotto forma di associazione/rag-

gruppamento temporaneo diimprese o in altre forme di rag-gruppamenti formalizzati giuridi-camente. Inoltre, all’interno delpartenariato, deve essere presentealmeno un’impresa agricola oalmeno un’impresa forestale e diutilizzazione boschiva e un’impre-sa di prima utilizzazione dellegno.

BeneficiariSono beneficiari dell’intervento iseguenti soggetti:• le imprese agricole o forestali

e di utilizzazione boschiva,singole o associate;

• le Pmi che svolgono attività diproduzione e/o commercializ-zazione e/o trasformazionedei prodotti agricoli (esclusi iprodotti della pesca), in formasingola o associata;

• le Pmi di utilizzazione boschi-va e di prima utilizzazione dellegno (compreso il sughero) e/ole imprese di seconda utilizza-zione del legno, in forma sin-gola o associata.

I beneficiari sopra elencati, per

BENEFICIARIImprese agricole o forestali e diutilizzazione boschiva, singoleo associate;• Pmi che svolgono attività di

produzione e/o commercia-lizzazione e/o trasforma-zione dei prodotti agricoli,esclusi i prodotti dellapesca, in forma singola oassociata;

• le Pmi di utilizzazioneboschiva e di prima utiliz-zazione del legno (compre-so il sughero) e/o le impre-se di seconda utilizzazionedel legno, in forma singolao associata.

ATTIVITÀ AGEVOLABILIGli interventi ammissibiliriguardano le operazioni cheprecedono l’utilizzo ai finicommerciali dei prodotti, pro-cessi e tecnologie nel settorepreso in considerazione, svi-luppati mediante le iniziativedi cooperazione: 1. Progettazione/sviluppo/

sperimentazione/collaudonuovi prodotti;

2. Progettazione/sviluppo/sperimentazione/collaudonuovi processi produttivie/o organizzativi;

3. Progettazione/sviluppo/sperimentazione/collaudonuove tecnologie

SPESE AMMISSIBILISono ritenute ammissibili tuttequelle spese strettamente con-nesse agli interventi finanziabili

AGEVOLAZIONEI progetti che fruiscono dell'aiu-to devono prevedere un pro-gramma di spesa non superiore aeuro 400.000,00. Il contributoprevisto è pari al 100% del pro-gramma di spesa ritenutoammissibile

PROCEDURALe domande potranno esserepresentate dal 25 giugno al 10settembre 2012

IN S

INTE

SI31AGEVOLAZIONI REGIONALIINVESTIMENTI PRODUTTIVI

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DIFFICOLTÀLa redazione della domanda difinanziamento è particolarmentecomplessa in quanto comporta lapresentazione di numerosa docu-mentazione tecnica. Inoltre, nondeve essere sottovalutato lo sfor-zo di mettere insieme diversi sog-getti per poter presentare ladomanda

TEMPII tempi per la valutazione delladomanda dipendono dal numeroe complessità delle domandericevute

COSTII costi per la redazione delladomanda di finanziamentodipendono dalla tipologia diintervento che si intende realiz-zare. Vista comunque la com-plessità del bando, si consigliadi stanziare un budget per laredazione della domanda

PROBABILITÀLa dotazione finanziaria del pre-sente bando di gara è pari a euro6.750.000, redendo così finan-ziabili un numero importante diprogetti

NORMATIVA• Det. 4.6.2012, n. 11007/416

MODULISTICAwww.regione.sardegna.it

PER INFORMAZIONIAgenzia Argea Sardegna - ViaCaprera, 8 - 09123 Cagliari

SCHE

DA D

I VAL

UTAZ

IONE

accedere alla misura, devono esse-re obbligatoriamente riuniti sottoforma di Associazione/ Raggrup-pamento Temporaneo di Im-prese (Ati/Rti/Ats), di consorzi osocietà consortili o in altre formedi raggruppamenti formalizzatigiuridicamente. I beneficiari posso-no partecipare ad un solo partena-riato.È condizione essenziale, per l’ac-cesso alla misura, la presenzaall’interno del partenariato, informa singola o associata, dialmeno un’impresa agricola, odi almeno un’impresa forestalee di utilizzazione boschiva e diun’impresa di prima utilizzazio-ne del legno.Nella realizzazione del progetto ilpartenariato proponente deveobbligatoriamente avvalersi, per ilsupporto tecnico-scientifico, diOrganismi di Ricerca, pubblicie/o privati impegnati nel campodella ricerca e sperimentazionepre-competitiva.Per Organismi di ricerca si inten-de soggetti, quali le università ogli istituti di ricerca, indipenden-temente dallo status giuridico ofonte di finanziamento, la cuifinalità principale consista nellosvolgere attività di ricerca di base,di ricerca pre-industriale, indu-striale e di sviluppo sperimentalee nel diffonderne i risultati,mediante l’insegnamento, la pub-blicazione o il trasferimento ditecnologie.All’interno dell’atto costitutivodel partenariato devono essereindividuati i ruoli, gli impegni e leresponsabilità di ciascuno, perquanto concerne lo svolgimentodelle attività specificatamenterisultanti dal progetto presentato.Nessuna delle imprese compresenel partenariato deve sostenere dasola più del 70% dei costi ammis-sibili del progetto.

I componenti del partenariatodevono individuare, sin dalmomento della presentazionedella domanda:• il soggetto Capofila;• il responsabile tecnico-scienti-

fico, per quanto riguarda la rea-lizzazione tecnica e scientificadel progetto.

Il Capofila è il soggetto parteci-pante cui compete il ruolo di coor-dinatore delle attività progettuali,di referente ufficiale nei confrontidella Regione Sardegna. AlCapofila è dato mandato collettivospeciale di rappresentanza, e sulquale graverà l’onere di:• presentare il progetto in nome e

per conto dei soggetti coordinati;• curare i rapporti amministrativi e

legali con la Regione Sardegna;• produrre l’atto costitutivo del

partenariato.

Iniziative ammissibiliGli interventi riguardano le opera-zioni che precedono l’utilizzo aifini commerciali dei prodotti, pro-cessi e tecnologie nel settore presoin considerazione, sviluppatimediante le iniziative di coopera-zione.Le tipologie di interventoammissibili, relative alla costitu-zione del nuovo soggetto giuridicosocietario/Ati/Ats/partenariato,alla gestione della rete di coopera-zione e alla divulgazione dei risul-tati e alla diffusione dell’innova-zione, sono nello specifico leseguenti:1) Progettazione/sviluppo/speri-

mentazione/collaudo nuoviprodotti;

2) Progettazione/sviluppo/speri-mentazione/collaudo nuoviprocessi produttivi e/o organiz-zativi;

3) Progettazione/sviluppo/speri-mentazione/collaudo nuovetecnologie.

IN D

ETTA

GLIO

32 AGEVOLAZIONI REGIONALI INVESTIMENTI PRODUTTIVI

31_34:MEZZANINE CALABRIA.qxd 30/07/2012 10.46 Pagina 32

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Interventi avviati prima della datadi presentazione della domanda diaiuto.

Spese ammissibiliSono riconosciute ammissibili leseguenti spese:• costi di costituzione di società

o fusione di società;• costi relativi all’analisi organiz-

zativa dei soggetti coinvolti fina-lizzata a ottimizzare flussi di benie informazioni ed a pianificarel’attività organizzativa e logisticae purché limitati alla fase pre-competitiva delle operazioni;

• costi di progettazione per inuovi prodotti e/o processi;

• costi relativi a studi di mercato edi fattibilità, nel limite massimocomplessivo del 10% del valoredel programma di spesa;

• acquisto brevetti e licenze;• acquisizione di know-how;• acquisto di software;• test e prove tecniche e commer-

ciali, compresi costi di materiali aperdere;

• costi inerenti la costruzione diprototipi;

• investimenti materiali e imma-teriali relativi alla realizzazionedi progetti pilota.

Le voci di spesa sopra indicate com-prendono, altresì:a. spese per missioni e trasferte:

ammissibili solo se necessariealle attività di progetto ed in essoesplicitamente programmate emotivate;

b. spese di viaggio: ammissibili die-tro presentazione dei documentigiustificativi in originale. In ognicaso può essere riconosciuta, aifini della rendicontazione, unaquota strettamente correlataall’effettivo e documentabileimpegno sulle attività realizzateper il progetto;

c. spese per utilizzo di mezzo pro-prio;

d. spese di vitto e alloggio;

Gli interventi non ammissibiliriguardano:• interventi relativi a qualsiasi

attività di ricerca (fondamentaleed industriale) ai sensi delladisciplina comunitaria per gliaiuti di Stato alla ricerca e svi-luppo;

• interventi successivi alle opera-zioni che precedono l’utilizzodiffuso a fini commerciali dellenuove tecnologie adottate e/o lamessa in produzione dei nuoviprodotti;

• interventi non coerenti con gliobiettivi della presente Misura;

• interventi relativi all’ordinariaattività di produzione o di servi-zio dei beneficiari;

• le mere analisi di fattibilità nonseguite dalla successiva fase disviluppo, quindi non integrata epropedeutica alla realizzazionedella successiva fase di svilup-po;

• interventi di produzione e lan-cio sul mercato;

• attività di promozione e marke-ting;

• acquisto di materiale e macchi-nari usati;

• opere di manutenzione ordina-ria;

• opere provvisorie non diretta-mente connesse all’esecuzionedel progetto;

• acquisto attrezzature non stret-tamente funzionali al progetto;

• l’introduzione di semplicimodifiche o personalizzazionidi macchine e attrezzature esi-stenti;

• il semplice assemblaggio odunione di attrezzature esistenti;

• la mera costituzione dellaforma di cooperazione;

• l’acquisto di strutture, fabbrica-ti, beni immobili e terreni;

• costruzione o ristrutturazione dipiazzali, capannoni, tettoie, rico-veri, uffici, abitazioni, ecc.);

e. spese per l’acquisto o noleggiodi strumenti e attrezzaturetecnico-scientifiche: a questavoce sono riferibili le spese permacchine agricole, strumenta-zioni scientifiche e attrezzatureinformatiche;

f. beni di consumo: comprendebeni che esauriscono la propriafunzione con l’utilizzo per leattività di progetto, quali mate-rie prime, semilavorati, mate-riali da consumo specifico qualireagenti, strumentazioni, altrimateriali utilizzati per la realiz-zazione di prototipi e/o impian-ti pilota;

g. prototipi e realizzazione ditest e collaudi: comprendecosti per beni di durata supe-riore a quella del progetto maintegralmente finalizzati all’at-tività di progetto in quanto ine-renti impianti pilota o prototi-pi;

h. investimenti immateriali: in-clude acquisto di brevetti, licen-ze ecc., registrazione di dirittidi proprietà industriale;

i. spese generali: direttamenteimputabili all’attività di proget-to e per un’entità massima parial 5% della somma delle vociprecedenti, purché apposita-mente documentate.

Il contributo è riservato esclusiva-mente alla copertura di spese con-nesse direttamente allo sviluppodel progetto, sono pertanto esclusele spese inerenti l’ordinaria attivitàdi produzione o di serviziosvoltadalle imprese.

Agevolazioni previsteI progetti che fruiscono dell’aiutodevono prevedere un programmadi spesa non superiore a euro400.000. Il contributo previsto èpari al 100% del programma dispesa ritenuto ammissibile ed ero-gato in conto capitale.

33AGEVOLAZIONI REGIONALIINVESTIMENTI PRODUTTIVI

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ProcedureLa presentazione delle domandedi aiuto, a decorrere dal 25 giugno2012, deve essere effettuata:• per via telematica utilizzando

il Modello di Domanda attra-verso gli appositi servizi on-line integrati nel sistema infor-mativo agricolo regionale (Siar)

disponibile all’indirizzo inter-net http://intranet.sardegnaagri-coltura.it;

• e in formato cartaceo, comple-ta della documentazione daallegare, in originale ed incopia, siglata in ogni pagina efirmata per esteso sull’ultima,recapitandola a mano o per

plico raccomandata A/R pressol’Agenzia Argea Sardegna.

Dal momento della notifica delprovvedimento di concessionedell’aiuto, il beneficiario, per iltramite del soggetto Capofila, puòrichiedere un’anticipazione fino

al 50% del contributo.

34 AGEVOLAZIONI REGIONALI INVESTIMENTI PRODUTTIVI

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Lombardia, il FondoSeed per gli start-updelle idee e delleimprese innovativeIl Fondo di rotazione per il finanziamento di nuove imprese innovativelombarde nella fase iniziale o di sperimentazione del progetto d'impresa (“Fondo Seed”), promosso dalla Regione e gestito daFinlombarda, ha l’obiettivo di sostenere le Piccole e Medie impreselombarde nella realizzazione di progetti di sviluppo innovativi

di Sergio Ricci, Studio Ricci e Maria Grazia Colombo, Ernst & Young

agli investitori istituzionali che,generalmente, intervengono in fasipiù avanzate del ciclo d’impresa.

I soggetti beneficiari Possono presentare domanda diammissione:a) imprese, costituite da non oltre

sei mesi alla data di presenta-zione della domanda di parteci-pazione al bando relativo al“Fondo Seed”;

b) imprese qualificate comespin-off universitari, ricono-sciute tali con provvedimentodell’Università di riferimento,costituite da non oltre 2 anni al-la data di presentazione delladomanda di partecipazione albando relativo al “FondoSeed”;

c) soggetti che si impegnino, al-l’atto della presentazione delladomanda di partecipazione albando relativo al “FondoSeed”, a costituirsi in formadi impresa entro 90 giornidalla data di avvenuta cono-scenza dell’approvazione del-

Il Fondo Seed, con un finan-ziamento massimo di euro150.000 per ciascuna impre-sa ammessa, è rivolto al sup-portare di iniziative che pre-

vedono la nascita e lo sviluppo dinuove imprese innovative sullabase di programmi di sviluppo:1) fondati su applicazioni e solu-

zioni innovative sia di prodot-to/servizio che di processo;

2) attivati o da attivarsi in qualsia-si settore economico;

3) localizzati nell’ambito territo-riale della Regione Lombardia;

4) da avviarsi successivamente al-la data di presentazione delladomanda.

Il Fondo Seed è destinato a sup-portare l’investimento imprendito-riale nella primissima fase di spe-rimentazione dell’idea di impresa,ossia quando è ancora da dimo-strare la validità tecnica del pro-dotto/servizio. In particolare, èpensato per un segmento di merca-to generalmente non supportatodagli operatori, proponendosi co-me strumento sussidiario rispetto

l’intervento finanziario. Le im-prese di cui sopra devono:1) essere costituite nella forma

di ditta individuale o societàdi persone o società di capi-tali;

2) essere qualificabili comemicro, piccola o media im-presa;

3) avere sede legale ed almenouna sede operativa nel terri-torio della Regione Lom-bardia.

Spese ammissibiliSono ammissibili, al netto di Iva, icosti per la realizzazione del pro-gramma di sviluppo, sostenuti neiprimi 24 mesi successivi all’av-vio del programma e relativi alleseguenti tipologie di spesa:a) consulenze tecniche e servizi

esterni finalizzati all’attività disviluppo, prototipazione, speri-mentazione e collaudo del pro-dotto/servizio (ivi incluso l’uti-lizzo di macchinari, impianti,attrezzature, strumentazioneinformatica, materiali e lavora-zioni esterne);

b) materie prime da impiegarenella fase di prototipazione,sperimentazione e collaudo delprodotto/servizio;

c) acquisizione di marchi, di bre-vetti, di licenze di produzione,di know how e di conoscenzetecniche non brevettate;

d) consulenze tecniche finalizza-te alla registrazione di marchi ebrevetti (ivi incluse le spese diregistrazione);

e) opere murarie, impiantisticagenerale e costi assimilati (nellimite del 15% del valore del-l’intervento finanziario di cui al“Fondo Seed”), ivi incluso lespese di progettazione e dire-zione dei lavori;

f) acquisto di macchinari, im-pianti specifici ed attrezzatu-re (nuovi di fabbrica) necessari

35AGEVOLAZIONI REGIONALIRICERCA E INNOVAZIONE

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grado di innovazione (“radica-le” Oppure “incrementale” Op-pure ”marginale”) del Progettorispetto al settore di riferimento(a livello nazionale ed interna-zionale);

• una descrizione dei bisogniaziendali e/o di mercato che ilProgetto intende soddisfare;

• una descrizione degli ambiti diapplicazione o utilizzo del Pro-getto;

• l’analisi strategica (SWOTanalysis) del Progetto, con indi-cazione di Punti di forza(Strengths), Punti di debolezza(Weaknesses), Possibili minac-ce a cui è soggetto (Threats),Possibili opportunità che coglie(Opportunities). La SWOTanalysis è uno strumento disupporto alla scelte e di pianifi-cazione strategica tipicamenteutilizzato per valutare i punti diforza e di debolezza (conside-rati fattori endogeni) e le op-portunità e minacce (considera-ti fattori esogeni) di un proget-to o in un’impresa in cui unsoggetto deve prendere una de-cisione per raggiungere unobiettivo;

• una descrizione dettagliata delpiano operativo, con esplicita-zione delle fasi e con diagram-ma di Gantt. Il diagramma diGantt è uno strumento di sup-porto alla gestione dei progetti.Con una struttura matriciale,esso fornisce una rappresenta-zione grafica del calendariodelle attività in cui è suddivisoil progetto: le barre orizzontalidi lunghezza variabile rappre-sentano le sequenze, la durata el’arco temporale di ogni singo-la attività del progetto e l’insie-me di tutte le attività del pro-getto ne costituisce la WorkBreakdown Structure;

• l’indicazione del Time toMarket, cioè il tempo necessarioaffinché il prodotto dalla fase di

per il conseguimento delle fina-lità produttive;

g) modificazione di macchinari,impianti specifici ed attrezza-ture, nuovi o esistenti, necessa-ri per il conseguimento delle fi-nalità produttive;

h) sistemi gestionali integrati(software & hardware);

i) personale dipendente utiliz-zato nelle fasi di sviluppo delprogetto innovativo;

j) scorte (nel limite del 10% delvalore dell’intervento finanzia-rio di cui al “Fondo Seed”).

Tipologie e importo del-l’intervento finanziario L’intervento finanziario viene con-cesso a titolo di de minimis e devequindi rispettare i limiti di cui alRegolamento (Ce) 1998/2006.L’importo erogabile per singolo fi-nanziamento è compreso tra unminimo di euro 30.000,00 (trenta-mila/00) ed un massimo di euro150.000,00 (centocinquantami-la/00). Vediamo di seguito le con-dizioni per il finanziamento a me-dio termine. La durata è sino a 36mesi e la modalità di rimborso è inun’unica soluzione alla scadenzadel contratto di finanziamentocomprensiva della quota capitaleed interessi; questi ultimi sono de-terminati con tasso euribor a 6 me-si (determinato come media arit-metica tra gli euribor a 6 mesi rile-vato in advance con periodicità se-mestrale) maggiorato di unoSpread pari all’1% su base annua.Il finanziamento concesso è subor-dinato a favore del debito bancarionel limite del triplo del valore delfinanziamento concesso stesso. Èprevista la remissione parziale delfinanziamento (sino ad un massi-mo del 50%) in caso di proceduradi liquidazione dell’azienda, inol-tre è prevista la remissione totaledel finanziamento in caso di pro-cedura di fallimento dell’azienda.

Procedura operativaLa domanda a valere sul “FondoSeed” dovrà essere presentata conprocedura informatica (on line)alla Regione Lombardia sul sitohttps://gefo.servizirl.it.La domanda di accesso deve ob-bligatoriamente contenere i se-guenti allegati: 1) Scheda tecnica; 2) Budget eco-

nomico-finanziario, e com-prendere:a) informazioni sul/i sogget-

to/i proponente/i;b) descrizione degli elementi

qualitativi/quantitativi lega-ti al programma innovativodi sviluppo;

c) descrizione qualitativa/quantitativa degli effetti at-tesi sull’attività aziendale;

d) elaborazione del piano eco-nomico-finanziario e l’indi-cazione di alcune informa-zioni ad esso connesse.

Relativamente a tali informazioni,il fac-simile di scheda tecnicaSeed evidenzia i seguenti puntichiave.Relativamente all’analisi delprogetto, oltre ad una descrizionedi carattere generale, occorre in-dicare:• gli elementi di innovazione del

progetto;• le motivazioni e gli obiettivi

che hanno portato alla decisio-ne di attuazione del progetto(descrivere la tipologia di inno-vazione che si intende perse-guire, evidenziandone le fina-lità e gli obiettivi, nonché spe-cificandone i presupposti e gliambiti di applicazione);

• una descrizione comparativadegli elementi di innovazionedel Progetto rispetto: a) al li-vello competitivo dell’impre-sa; b) allo stato attuale del set-tore di riferimento (a livello na-zionale ed internazionale);

• una valutazione motivata del

36 AGEVOLAZIONI REGIONALI RICERCA E INNOVAZIONE

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• descrizione del mercato di sboc-co: dimensioni, andamento sto-rico, previsioni a livello naziona-le e internazionale (citare anchele fonti dei dati indicati);

• analisi del mercato Fornitori edel mercato Clienti di riferi-mento;

• analisi della concorrenza;• valutazione della concorrenza

potenziale (ingresso di nuovicompetitors);

• valutazione della presenza diprodotti sostituti o alternative al-l’innovazione proposta;

• identificazione del proprio mer-cato di riferimento (clienti, terri-torio, dimensione);

• descrizione delle politiche dimarketing;

• descrizione della struttura com-merciale (esistente e/o prevista).

Occorre inoltre includere un’ana-lisi degli investimenti, con l’indi-cazione degli investimenti previ-sti (spesa, al netto di Iva, e tempi-stica prevista, con una distinzionetra spese agevolabili e non agevo-labili) ed una descrizione deglistessi (dettagliata per singola ti-pologia di spesa agevolabile enon).Relativamente agli approfondi-menti relativi alla parte econo-mico-finanziaria sono previsti iseguenti punti:• valutazione del fatturato diffe-

renziale generato dall’attuazio-ne del Progetto (se applicabile);

• descrizione delle voci del bud-get economico di cui al docu-mento obbligatorio “budgeteconomico-finanziario”;

• descrizione delle voci del bud-get patrimoniale di cui al docu-

mento obbligatorio “budgeteconomico-finanziario”;

• descrizione delle voci del pianofinanziario di cui al documentoobbligatorio “budget economi-co-finanziario”;

• eventi pregiudiziali subiti dal-l’azienda nell’ultimo biennio(indicare se l’azienda è statasottoposta a decreti ingiuntivi,sequestri, pignoramenti, prote-sti, procedure concorsuali equalsiasi azione giudiziale ef-fettuata nei suoi confronti o neiconfronti dei soci);

• assicurazioni in corso (indicarele compagnie assicuratrici, i ri-schi e gli importi assicurati);

• termini medi di pagamento aifornitori (per investimenti), ter-mini medi di pagamento altrifornitori, termini medi di paga-mento della clientela, percen-tuale insoluti nell’ultimo bien-nio, importo perdite su creditinell’ultimo biennio, importocrediti in contenzioso, previsio-ni di realizzo, situazione contri-butiva Inps.

Per quanto concerne il businessplan, la Regione Lombardia ha pre-cisato che si tratta di un allegato ne-cessario ai fini della ammissibilitàdella domanda e va presentato se-condo lo schema disponibile sulportale “Finanziamenti On Line”. Ildocumento deve mostrare gli svi-luppi e i dettagli delle proiezionidell’impresa per l’anno in corso edi successivi 4 anni del piano di in-vestimento. Come sopra evidenzia-to, le voci economiche, patrimonia-li e finanziarie incluse nel businessplan sono descritte nell’ambito del-la scheda tecnica.

A chi rivolgersiFinlombarda SpaE-mail: [email protected] per una presentazione del finanziamento e dei relativi indirizzi cui rivolger-si: http://www.youtube.com/watch?v=faC25ZzmIRs

ideazione, possa effettivamenteessere commercializzato;

• una descrizione delle tipologiedi rischio a cui il progetto è sot-toposto indicando, qualora pos-sibile, le modalità di gestione deirischi di cui al punto precedente;

• l’ indicazione e la descrizionedella sede operativa in cui verràrealizzato il Progetto;

Relativamente agli effetti dell’im-plementazione del progetto, oc-corre riportare:• una descrizione degli effetti ge-

nerali attesi in ambito aziendaledall’implementazione del Pro-getto (esempi: affermazione e/oriqualificazione del marchioaziendale, posizionamentoaziendale nell’area di business,ecc.);

• gli effetti del Progetto dal puntodi vista economico-reddituale;

• gli effetti del Progetto sui livellidi efficienza produttiva (esem-pio: economie di scala), capacitàproduttiva e sulla struttura orga-nizzativa nonché altri eventualieffetti attesi dalla realizzazionedel Progetto;

• descrizione delle competenzetecniche e professionali richiesteper lo sviluppo del Progetto, equindi elencare i soggetti coin-volti nello svolgimento del Pro-getto, il ruolo all’interno dell’a-zienda e le esperienze professio-nali maturate ( evidenziare lecompetenze maturate in lineacon lo sviluppo del Progetto,eventuali esperienze di gestionerisorse finanziarie, risorse uma-ne, progetti seguiti e obiettiviraggiunti) nonché indicare lemotivazioni personali e profes-sionali dei proponenti il proget-to, nonché gli obiettivi di me-dio/lungo termine.

Invece con riferimento all’analisidi mercato è necessario indicare epresentare con precisione le seguen-ti argomentazioni:

37AGEVOLAZIONI REGIONALIRICERCA E INNOVAZIONE

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Page 38: 1 2:1 2.qxd...Avviso pubblico Smart cities and communities e progetti di innovazione sociale Sul sito del Miur è stato pubbli-cato un avviso (Dd prot. n. 391/Ric del 5 luglio 2012)

Sardegna, voucher per promuovere le Pmi nei mercati esteriLa Regione ha pubblicato un avviso per assegnare voucher alle Pmi che partecipano ad attività sui mercati esteri, finanziato dal Por Fesr Regione Sardegna 2007-2013

di Camilla Terenzi

In data 10 luglio 2012 è statopubblicato on line, sul sitodell’Assessorato dell’Indu-stria della Regione autonomadella Sardegna, la Determi-

nazione n. 12310/523 del 3 luglio2012, a cura del Direttore f.f. delServizio per le politiche dello svi-luppo industriale dello stesso As-sessorato regionale, che approval’avviso per l’assegnazione di“Voucher per la promozione dellePmi nei mercati esteri”.In particolare, la Regione intendefavorire i processi di internazio-nalizzazione delle Micro, Piccolee Medie imprese sarde attraversol’assegnazione di voucher intesicome contributi a fondo perdutoper l’acquisizione di servizi diconsulenza e per la partecipazionea fiere e/o missioni internazionaliall’estero, nell’ambito di un inter-vento di export presentato dallePmi e/o di adesione ad un pro-gramma di manifestazioni, qualifiere o missione all’estero.Finalità dei voucher è, pertanto,quella di costruire un sistema diaiuti funzionale alle esigenze delleimprese sarde interessate all’ex-port, volto al perseguimento del-l’obiettivo specifico “Svilupparel’apertura internazionale del siste-

ma produttivo regionale e poten-ziare la capacità di internaziona-lizzazione delle Pmi”, dell’obietti-vo operativo 6.3.1 “Migliorare lacapacità del sistema produttivo diinternazionalizzazione delle Pmi”e della linea di Attività 6.3.1.a)“Azioni di sistema e supportoall’internazionalizzazione delleimprese” del Programma operati-vo Regionale (Por) Fondo europeodi sviluppo regionale (Fesr)Regione Sardegna 2007-2013,Asse VI “Competitività”.Il soggetto attuatore dell’interven-to è la Sfirs (Società finanziariaRegione Sardegna) Spa, società inhouse della Regione.

BeneficiariMicro, Piccole e Medie imprese(v. box a pagina seguente) rien-tranti nella definizione comunita-ria, con sede operativa nel territo-rio regionale, operanti, esclusiva-mente, nei seguenti settori di atti-vità economica di cui alla classi-ficazione Ateco 2007:• sezione “B”, sottocategoria 08

(Altre attività di estrazione dicave e miniere);

• sezione “C - Attività manifat-turiere”;

BENEFICIARIMicro e Piccole e MedieImprese, rientranti nella defini-zione comunitaria, con sedeoperativa nel territorio regio-nale e operanti in specifici set-tori di attività della classifica-zione “Ateco 2007”

ATTIVITÀ AGEVOLABILILinea di intervento “A”: ser-vizi di consulenza e supportoper l’internazionalizzazione;linea di intervento “B”: parte-cipazione a missioni economicheall’estero, in forma singola e informa coordinata; linea diintervento “C”: partecipazionea fiere internazionali all’estero

SPESE AMMISSIBILIPer le spese ammissibili relati-ve alle Linee di intervento A, Be C si veda nello specificoall’interno del commento

AGEVOLAZIONEContributo in conto capitale,d’intensità variabile, in relazio-ne alle diverse linee d’inter-vento, ai Paesi interessati eall’entità dell’intervento pro-posto

PROCEDURALe domande dovranno essereredatte, esclusivamente, suapposito modulo elettronicodisponibile nell’apposita sezione“Procedimenti/modulistica”presente sulla pagina dedicataall’Assessorato dell’Industria e,successivamente, la copia stam-pata, munita del numero pro-gressivo di registrazione, com-pleta degli allegati richiesti edella marca da bollo, dovràessere trasmessa in originalecartaceo, entro 5gg. dall’inviotelematico, a mezzo Raccoman-data A/R o corriere espressoA/R, a Sfirs Spa, Via SantaMargherita n. 4 09124 Cagliari.Dette richieste devono essereinviate in modalità cartacea dal12 luglio 2012 al 28 giugno 2013e fino all’esaurimento dellerisorse disponibili

IN S

INTE

SI38 AGEVOLAZIONI REGIONALI COMMERCIO ESTERO E INTERNAZIONALIZZAZIONE

38_42:MEZZANINE CALABRIA.qxd 28/07/2012 16.16 Pagina 38

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DIFFICOLTÀLa compilazione della domanda edei relativi allegati non presenta-no particolari problemi poichéorganizzati in formulario anche senon contengono specifiche noteesplicative

TEMPIIl termine per completare l’iteramministrativo è stabilito in 15gg., mentre quello per l’appro-vazione e la comunicazione albeneficiario è indicato in 20gg.I tempi richiesti per realizzarel’intervento sono contenuti poi-ché devono concludersi entro12 mesi dalla data di ricevimen-to della comunicazione di con-cessione

COSTIOltre alle spese di bollo per ladomanda, la modulistica nonpresenta particolari difficoltà

PROBABILITÀLe probabilità di accedere all’a-gevolazione sono buone per lerisorse disponibili. In ogni caso,considerato che il bando è a“sportello”, si consiglia di pre-sentare la domanda nel piùbreve tempo possibile

NORMATIVA• Reg. (Ce) 15.12.2006, n. 1998• Racc. Ce 6.5.2003, n. 2003/

361/Ce• Dgr 28.2.2012, n. 10/6• Det. 3.7.2012, n. 12310/532

MODULISTICAwww.regione.sardegna.it/regio-ne.assessorati/industria, sezio-ne “Procedimenti/modulistica”

PER INFORMAZIONIServizio per le Politiche delloSviluppo Industriale, VialeTrento n. 69 09123 Cagliari,Dott.ssa Maria Simona Putzu,Tel. 070 6062328, Fax 0706062494, e-mail [email protected] di chiarimenti si pos-sono inoltrare via e-mail alServizio politiche per lo svilup-po industriale

SCHE

DA D

I VAL

UTAZ

IONE

• sezione “F” - Costruzioni”;

• sezione “H”, sottocategoria

52.29.22 (Servizi logistici rela-

tivi alla distribuzione delle

merci);

• sezione “J”, divisioni 62

(Produzione di software, con-

sulenza informatica e attività

connesse) e 63 (Attività di ser-

vizi di informazione e altri ser-

vizi informatici);

• sezione “M”, gruppo 72.1

(Ricerca scientifica e sviluppo

sperimentale nel campo delle

scienze naturali e dell’ingegneria).

Attività escluse. a) Aiuti con-

cessi a imprese attive nel settore

della pesca e dell’acquacoltura; b)

aiuti concessi a imprese attive nel

settore della produzione primaria

dei prodotti agricoli; c) aiuti con-

cessi a imprese attive nella trasfor-mazione e commercializzazione deiprodotti agricoli nei seguenti casi:• quando l’importo dell’aiuto è

fissato in base al prezzo o alquantitativo di tali prodottiacquistati da produttori primario immessi sul mercato dalleimprese interessate;

• quando l’aiuto è subordinato alfatto di venire parzialmente ointeramente trasferito a produt-tori primari;

d) aiuti ad attività connesse all’e-sportazione verso paesi terzi oStati membri, ossia aiuti diretta-mente collegati ai quantitativiesportati, alla costituzione egestione di una rete di distribuzio-ne o ad altre spese correnti con-nesse con l’attività di esportazio-ne; e) aiuti condizionati all’impie-go preferenziale di prodotti interni

Requisiti richiesti alle imprese

• Iscritte al Registro imprese della Camera di commercio, industria, artigianato eagricoltura (Cciaa) territorialmente competente;

• essere in possesso di almeno un bilancio approvato o di documentazione fiscaleequivalente;

• non trovarsi nelle condizioni di difficoltà di cui al Reg. (Ce) n. 800/2008;• non trovarsi in nessuna delle altre situazioni ostative relative agli aiuti di Stato

dichiarati incompatibili dalla Commissione europea;• essere in regola con la normativa in materia di salute e di sicurezza sul lavoro di

cui al Dlgs 81/2008 3 successive modificazioni e integrazioni;• non aver ricevuto sulla stessa iniziativa altri contributi pubblici per le spese

oggetto del finanziamento;• essere in possesso di potenzialità di internazionalizzazione e capacità di apertu-

ra verso il mercato, ossia rispettare entrambi i seguenti requisiti minimi:- avere sul sito internet o, in alternativa, essere presente con una pagina infor-

mativa in un social network;- essere in grado di garantire una risposta telematica almeno in una lingua

straniera alle richieste provenienti dagli interlocutori esteri;• essere in possesso di solidità e competitività, ossia rispettare entrambi i seguen-

ti parametri minimi, calcolati sulla base dell’ultimo bilancio approvato o docu-mentazione fiscale equivalente:- indice di indipendenza finanziaria > 0- Margine Operativo Lordo > 0;

• possedere criteri oggettivi di ammissibilità relativi all’operazione:- rispetto della tempistica di realizzazione delle attività progettuali e del Por,

che prevedono la liquidazione del voucher entro il 31 dicembre 2015

IN D

ETTA

GLIO

39AGEVOLAZIONI REGIONALICOMMERCIO ESTERO E INTERNAZIONALIZZAZIONE

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te, le attività volte all’organiz-zazione di incontri d’affari inPaesi esteri. Le attività relativealla ricerca di partner, fornitoriagenti o distributori esteri aifini della definizione di incon-tri di affari dovranno esseresvolte:- da consulenti singoli o

società di consulenza inpossesso di comprovataesperienza, almeno trienna-le, nelle tematiche legateall’internazionalizzazione,privi di collegamento, aqualsiasi titolo, con l’im-presa richiedente;

- dall’Ice, Agenzia per la pro-mozione all’estero e l’inter-nazionalizzazione delle im-prese italiane;

- dalle Camere di Commercioitaliane all’estero.

Le missioni economiche in formacoordinata presuppongono la pre-senza di soggetti qualificati checurano l’organizzazione comples-siva dell’evento. L’impresa richie-dente potrà scegliere l’evento diproprio interesse e potrà presenta-re la propria adesione direttamen-te al soggetto qualificato che orga-nizza la missione economica informa coordinata;• linea di intervento “C”, che

prevede la partecipazione afiere internazionali all’esterodiretta a finanziare i costi dipartecipazione a fiere interna-zionali all’estero in formaaggregata e singola, secondo alseguente articolazione:C1) partecipazione diretta a

fiere internazionali all’este-ro in forma aggregata. Inparticolare, la partecipazio-ne in forma aggregata pre-suppone la presenza di sog-getti qualificati che curanol’organizzazione comples-siva dell’evento. L’impresa

rispetto ai prodotti di importazio-ne; f) aiuti ad imprese attive nelsettore carboniero; g) aiuti desti-nati all’acquisto di veicoli per iltrasporto di merci su strada daparte di imprese che effettuanotrasporto di merci su strada perconto terzi; h) aiuti concessi aimprese in difficoltà.

Attività agevolabiliProgramma di export per l’acqui-sizione di servizi di consulenza eper la partecipazione a fiere e/omissioni internazionali all’estero,nell’ambito di un intervento diexport presentato dalle Mpmi e/odi adesione ad un programma dimanifestazioni (fiere o missione)all’estero.In particolare, le azioni di soste-gno prevedono tre Linee di inter-vento (A, B, C) per l’acquisizionedi servizi di supporto all’interna-zionalizzazione tramite voucher:• linea di intervento “A”, che

prevede servizi di consulenza esupporto per l’internazionaliz-zazione, volti a facilitare l’iden-tificazione di partner esteri e losviluppo e consolidamento direlazioni economiche e com-merciali con i mercati esteri;

• linea di intervento “B”, cheprevede la partecipazione amissioni economiche all’este-ro, in forma singola e in formacoordinata. In particolare,finanzia i costi di partecipazio-ne a missioni imprenditorialicon l’obiettivo di facilitare irapporti economici e commer-ciali tra imprese stabilendocontatti diretti mediante incon-tri d’affari in Paesi esteri. LeMissioni economiche in formasingola: consentono alla singo-la impresa richiedente di sce-gliere liberamente il mercatoestero di proprio interesse e diporre in essere, autonomamen-

richiedente il voucher potràscegliere l’evento di propriointeresse e potrà presentarela propria adesione diretta-mente al soggetto qualifica-to che organizza la parteci-pazione diretta alla fierainternazionale all’estero;

C2) partecipazione diretta afiere internazionali all’este-ro in forma singola. La par-tecipazione in forma singo-la consente all’impresarichiedente il voucher discegliere liberamente lafiera internazionale all’e-stero di proprio interesse edi porre in essere, autono-mamente, le attività, adesclusione di quelle relativeall’assistenza di personalein loco, organizzazione diincontri con buyers e clien-ti, convegni ed altri eventiin loco ed iniziative dicomunicazione/promozio-ne le cui spese sono ammis-sibili solo per la Linea diintervento C1.

L’impresa richiedente potrà sce-gliere l’evento tra quelli ritenuti diinteresse, purché la fiera prescelta,per cui si richiede il voucher, sia inpossesso dei requisiti di “fierainternazionale all’estero”.Nel caso in cui il Programma diexport sia composto da più vou-cher, le attività ad essi correlatepossono essere avviate e/o realiz-zate anche contestualmente.

Spese ammissibiliLe spese, Iva esclusa, sonoammissibili dal giorno successivoa quello di presentazione delladomanda di accesso al contributoin originale cartaceo.Per la Linea di intervento “A” leseguenti attività:• ricerca di fornitori, partner,

agenti e distributori esteri;

40 AGEVOLAZIONI REGIONALI COMMERCIO ESTERO E INTERNAZIONALIZZAZIONE

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• analisi di settore, ricerche dimercato e altri studi dei mercatiesteri direttamente riconducibilialle attività aziendali in corso oin preparazione e relativo con-solidamento di rapporti;

• supporto legale, fiscale, con-trattuale per l’estero;

• supporto tecnico alle impreseper tematiche legate all’inter-nazionalizzazione, quali servi-zi di testing, certificazioni mer-ceologiche;

• informazione/affiancamento/supporto strettamente ricon-ducibile ai temi dell’interna-zionalizzazione purché abbi-nato ad almeno una tra le altreattività precedentemente indi-cate;

• azioni promozionali e campa-gne pubblicitarie per l’estero;

• altri servizi a supporto dell’in-ternazionalizzazione.

I servizi devono essere erogati,esclusivamente, da consulenti sin-goli o società di consulenza inpossesso di comprovata esperien-za, almeno triennale, nelle temati-che legate all’internazionalizza-zione, privi di collegamento, aqualsiasi titolo, con l’impresarichiedente.Le spese relative ai servizi di con-sulenza sono ammissibili con leseguenti limitazioni:• i servizi non devono essere

continuativi o periodici;• i servizi non devono essere

connessi alle normali spese difunzionamento dell’impresa,come la consulenza fiscale elegale ordinaria;

• i servizi non possono essererealizzati mediante commesseinterne o auto fatturazione.

Per la Linea di intervento “B” leseguenti attività:• ricerca di partner, fornitori

agenti o distributori esteri,partner, agenti e distributori

esteri ai fini della definizionedi incontri d’affari;

• assistenza agli incontri all’e-stero da parte di personale qua-lificato, interpretariato e tradu-zione;

• affitto di sale per incontri, tran-sfert in loco e altre spese diret-tamente legate alla missione,ad esclusione delle spese diviaggio, vitto e soggiorno;

• trasporto e destinazione dimateriali e prodotti, solo cam-pionario, e relativa assicura-zione;

• realizzazione di cataloghi pro-mozionali in lingua estera oplurilingue.

Nell’avviso si sottolinea che lemissioni economiche in formacoordinata devono essere organiz-zate da soggetti qualificati, qualiCamere di Commercio, loroAssociazioni e Aziende Speciali,Ministeri, Ice-Agenzia per la pro-mozione all’estero e l’internazio-nalizzazione delle imprese italia-ne, Regioni, Consorzi Export;Consorzi e società consortili,Associazioni di categoria e territo-riali, Associazioni di inprese ealtri soggetti e istituzioni.Per la Linea di intervento “C” leseguenti attività:• affitto spazi espositivi, com-

presi eventuali costi di iscrizio-ne, oneri e diritti fissi obbliga-tori in base al regolamentodella manifestazione;

• servizi di traduzione ed inter-pretariato dettagliati in fatturao altra documentazione fiscaleo equivalente;

• allestimento stand;• pulizia stand e allacciamenti

quali energia elettrica, acqua,internet, ecc.;

• trasporto e destinazione dimateriali e prodotti, solo cam-pionari e relativa assicurazione;

• realizzazione di cataloghi pro-

mozionali in lingua estera oplurilingue.

Per la sola categoria C1, sonoammissibili anche le spese perl’assistenza di personale in loco,organizzazione di incontri conbuyers, convegni o latri eventi inloco e iniziative di comunicazio-ne/promozione.Anche in questo caso, la parteci-pazione diretta a fiere internazio-nali all’estero in forma aggeragatadi cui alla Linea di intervento C1,deve essere organizzata dai sog-getti qualificati, già indicati inprecedenza.Per tutte le tipologie di vouchernon sono, invece, ammissibili, lespese sostenute per viaggio, vittoe soggiorno e le eventuali quoteassociative a consorzi e/o associa-zioni, né altre somme eventual-mente dovute ai soggetti qualifica-to sopra indicati per fini diversi daquelli specificati.

AgevolazioneL’agevolazione a fondo perduto,in forma di voucher diretto all’im-presa, è concessa in una unicasoluzione nel rispetto del regola-mento comunitario de minimis, acondizione che, nell’arco di treanni, l’importo complessivo degliaiuti pubblici accordati all’impre-sa beneficiaria non superi lasomma di 200.000,00 euro.Gli importi massimi concedibiliper i singoli voucher, di cui alleLinea d’intervento “B” e “C” nonpuò eccedere, per i Paesidell’Unione europea” 2.000,00euro, elevato a 3.000,00 per iPaesi extra Unione europea.Ogni soggetto beneficiario puòrichiedere, nell’ambito delProgramma di export, uno o piùvoucher pari al raggiungimentodel contributo massimo di10.000,00 euro. Ciascun voucherha un importo compreso tra

41AGEVOLAZIONI REGIONALICOMMERCIO ESTERO E INTERNAZIONALIZZAZIONE

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Compilazione e validazione della domanda on lineDalle ore 10,00 del 12 luglio 2012 alle ore 16,00 del 28 giugno 2013L'accesso alla compilazione della domanda on line può essere effettuato anche con la sola prima parte della password assegnatadal sistema IDM RAS.Per poter compilare la domanda è necessario registrarsi al sistema di identificazione regionale (IDM RAS).La registrazione può essere effettuata all'indirizzo https://idm.regione.sardegna.it/ras-idp/PaginaRegistrazioneColoro che hanno già effettuato la registrazione devono utilizzare la password in proprio possesso.Servizi di assistenza registrazione IDM RAS- Tel. 070 2426118, 6062279; e-mail: [email protected], festivi esclusi: (mattina) dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 13,00, (pomeriggio) dal lunedì al venerdì dalle ore15,00 alle ore 18,00

Risorse finanziarie

1.000.000,00 euro

Sfirs Spa, Via Santa Margherita n. 409124 Cagliari.

1.000,00 e 3.000,00 euro e il con-tributo non potrà superare il 75/%dei costi ammissibili ad agevola-zione.

Procedura

Presentazione delle doman-de. I soggetti interessati possonopresentare domanda di concessio-ne di voucher, redatta su appositomodulo elettronico (v. box sotto)disponibile nell’apposita sezione“Procedimenti/modulistica” pre-sente sulla pagina dedicata al-l’Assessorato dell’Industria, rag-giungibile dalla home page delsito istituzionale della Regionehttp//www.regione.sardegna.it/regione/assessorati/industria.Completato il procedimento dicompilazione del modulo elettro-nico, il sistema restituirà al sog-getto richiedente apposita attesta-zione di esatta ricezione delladomanda, attribuirà il relativo

numero progressivo di registrazio-ne e produrrà copia stampabiledella domanda stessa che, comple-ta degli allegati richiesti e dellamarca da bollo, dovrà essere tra-smessa in originale cartaceo, entro5gg. dall’invio telematico, amezzo Raccomandata A/R o cor-riere espresso A/R, a:

Le richieste per tutte le tipologiedi voucher previste devono essereinviate in modalità cartacea dal 12luglio 2012 al 28 giugno 2013 efino all’esaurimento delle risorsedisponibili.

Valutazione delle domande.L’intervento è attuato medianteprocedura valutativa a sportello,seguendo l’ordine cronologico diinvio on line.La valutazione sarà effettuata

sulla base del Programma di

export e il punteggio sarà determi-

nato sulla base dei criteri (Coe-

renza dell’operazione in base ai

contenuti tecnici dell’avviso, effi-

cacia dell’operazione in termini di

qualità tecnica ed economica-fina-

ziaria degli interventi, sostenibi-

lità/curabilità dell’operazione in

termini di capacità operativa) e dei

parametri di valutazione (chiara e

coerente identificazione del pro-

gramma di export e dell’iniziati-

va/richiesta/e – 0/20 punti, capa-

cità del programma di export di

raggiungere l’obiettivo prefissato

rispetto alle risorse finanziarie

previste – 0/15 punti, prospettive

di continuità e sviluppo dell’impre-

sa in relazione al programma di

export – 0/15 punti) indicati nel-

l’avviso. Saranno finanziabili, sino

ad esaurimento delle risorse dispo-

nibili, le domande che consegui-

ranno un punteggio almeno pari a

35 punti sui 50 disponibili.

42 AGEVOLAZIONI REGIONALI COMMERCIO ESTERO E INTERNAZIONALIZZAZIONE

38_42:MEZZANINE CALABRIA.qxd 28/07/2012 16.16 Pagina 42

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BASILICATA

Progetti innovativi perl'avvio e la valorizzazionedella rete dei Centri per la creatività giovanile:bando FseDgr 18.6.2012, n. 758Bur 1.7.2012, n. 20

SETTORE: vari

SCADENZA: prima sessione:29 ottobre 2012; seconda sessione:30 maggio 2013

Con Dgr n. 758 del 18 giugno 2012(Bur n. 20 del 1 luglio 2012) è statoapprovato un bando per la realiz-zazione di progetti innovativi fina-lizzati all'avvio e alla valorizzazio-ne della rete dei Centri per la crea-tività giovanile, promosso nell'am-bito dell'accordo sottoscritto tra laRegione Basilicata e il Dipartimen-to della gioventù della Presidenzadel Consiglio dei Ministri; il bando ècofinanziato dal Fondo socialeeuropeo.Il bando richiede la presentazionedi progetti innovativi di caratteresperimentale, da realizzare in uno

o più dei cinque centri per la crea-tività aperti in Basilicata con il pro-getto "Visioni urbane", per la rea-lizzazione di prodotti/servizi crea-tivi economicamente sostenibili,ovvero con potenziale di mercato;gli ambiti di intervento sono iseguenti:a. inclusione sociale;b. media e comunicazione;c. narrazione dei territori;d. servizi e prodotti per il turismo

e la filiera enogastronomica;a. sostenibilità ambientale e

sociale.Le proposte progettuali devonoessere presentate da un partena-riato composto da un soggetto ope-rante sul territorio regionale ed unsoggetto operante in uno dei Paesidell'Ue diverso dall'Italia; i soggettipossono essere associazioni cultu-rali, fondazioni ed imprese, indi-pendentemente dalla forma giuri-dica, operanti da almeno 3 anni neisettori della creatività (arti visive,arti dello spettacolo, letteratura efumetto, audiovisivo e nuovimedia, design, architettura, comu-nicazione, applicazioni digitali,servizi al turismo).Il contributo pubblico copre fino

Incentivi fiscali perl'assunzione di lavoratorisvantaggiati: approvato unbando FseDgr 29.6.2012, n. 843Bur 16.7.2012, n. 21

SETTORE: vari

SCADENZA: seconda tranche: dal1° ottobre 2012 al 13 giugno 2013

Con Dgr n. 843 del 29 giugno 2012(Bur n. 21 del 16 luglio 2012) èstato approvato un bando per laconcessione di incentivi fiscalifinalizzati all'assunzione di lavo-ratori svantaggiati in Basilicata; il

ad un massimo del 70% dellespese ammissibili, per un impor-to non inferiore a 25.000 euro nésuperiore a 85.000 euro.Le domande devono essere pre-sentate alla Regione Basilicatanei termini previsti dalle seguen-ti sessioni:• prima sessione: 31 agosto 2012

– 29 ottobre 2012;• seconda sessione: 1 aprile 2013

– 30 maggio 2013.

ALTRE DALLE RAltre dalle Regioni

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44 ALTRE DALLE REGIONI

bando è cofinanziato dal Fondosociale europeo.L'opportunità è rivolta alle impreseprivate costituite in qualsiasiforma giuridica, ai lavoratori auto-nomi, alle organizzazioni privatecon finalità solidaristiche che svol-gono attività economica, alleOnlus, Ong, organizzazioni divolontariato, cooperative socialisenza scopo di lucro, fondazioni eassociazioni di promozione sociale.L'agevolazione è concessa a fron-te dell'assunzione di lavoratorisvantaggiati o molto svantaggiaticon contratto di lavoro a tempoindeterminato (full time o parttime), effettuata nel periodocompreso tra il 14 maggio 2011ed il 13 maggio 2013; più precisa-mente, è prevista la seguentetempistica:• per accedere alla prima tran-

che di finanziamento, le assun-zioni devono essere stateeffettuate tra il 14 maggio2011 ed il 1° giugno 2012;

• per accedere alla secondatranche di finanziamento, leassunzioni devono essere stateeffettuate tra il 2 giugno 2012ed il 13 maggio 2013.

Il beneficiario matura un creditonei confronti dell'Erario, da por-tare in compensazione con altridebiti dell'impresa; la misuradella spesa che si può portare incompensazione è pari al 50% delcosto salariale per ciascun lavo-ratore assunto, per i 12 mesi suc-cessivi all'assunzione (24 mesiper un lavoratore molto svantag-giato).La domanda, da inviare telemati-camente, deve essere presentataalla Regione entro i seguenti ter-mini:• per accedere alla prima tran-

che: 16 agosto 2012;

FRIULI V. G.

Disciplina dell'artigianato:modifiche al Testo unico

Decr. 25.6.2012, n, 0135/Pres.Bur 4.7.2012, n. 37

SETTORE: artigianato

SCADENZA: dal 1° gennaio 2013

Nel Bur n. 37 del 4 luglio 2012 è pub-blicato il Decreto del Presidentedella Regione 25 giugno 2012, n.0135/Pres. che adotta ilRegolamento di modifica e integra-zione al “Testo unico delle disposi-zioni regolamentari in materia diincentivi e finanziamenti a favoredel settore artigiano” emanato condecreto del Presidente dellaRegione 25 gennaio 2012, n.033/Pres.La Regione ritiene che, a seguito deiquesiti pervenuti in fase di primaapplicazione del Testo unico relativialla corretta interpretazione edapplicazione, siano necessarie alcu-ne modifiche del Testo unico stesso. Inoltre ha ritenuto opportuno, alfine di garantire un’equa distribu-zione delle risorse fra le impreseartigiane appartenenti alle quattroprovince, prevedere che la conces-sione dei contributi di cui al titolo IIavvenga nei limiti delle disponibilitàfinanziarie assegnate su base pro-vinciale. In relazione al capo I (incentivi perl'adeguamento di strutture eimpianti) sono state modificate lespese ammissibili elencando neldettaglio ogni spesa con esplicitoriferimento alla normativa di cui al

LAZIO

Fondopatrimonializzazione Pmi:bandoAvviso pubblicoBur 3.7.2012, n. 25

SETTORE: vari

SCADENZA: fino a esaurimentodelle risorse

Nel Bur n. 25 del 3 luglio 2012 èpubblicata la determinazione n.B03715/2012 con cui è statoapprovato l'avviso pubblico a vale-re sulla Lr 31/2008 art. 9 che isti-tuisce un Fondo per la patrimonia-lizzazione delle Pmi.Possono accedere le micro, picco-le e medie imprese industriali,artigianali, commerciali e di servi-zi costituite in forma di società dicapitali o che si trasformino insocietà di capitali, costituite edoperative da almeno due anni.È prevista la concessione di unfinanziamento, a fronte di unaumento di capitale da parte del-l'impresa, composto da due quote:• una quota, pari al 50%, viene

erogata a valere sulle risorseregionali come finanziamento

decreto legislativo 9 aprile 2008, n.81 (Attuazione dell’articolo 1 dellalegge 3 agosto 2007, n. 123, inmateria di tutela della salute e dellasicurezza nei luoghi di lavoro). Sonoinoltre state aggiunte tra le speseescluse le spese relative ad auto-mezzi, macchinari, attrezzature edarredi e le spese relative alla manu-tenzione ordinaria e straordinariadegli impianti. L’efficacia delle modifiche decorredal 1° gennaio 2013.

• per accedere alla secondatranche: dal 1° ottobre 2012al 13 giugno 2013.

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45ALTRE DALLE REGIONI

LOMBARDIA

Start up moda -individuazione evalorizzazione di talentigiovanili e/o femminili:rettifica termini diaperturaDd 3.7.2012, n. 5895In via di pubblicazione

agevolato ad un tasso pari allo0.50%;

• l'altra quota consiste in unfinanziamento bancario a tasso dimercato (entro i tetti massimi fis-sati dall'avviso pubblico).

Il finanziamento ha durata massi-ma di cinque anni, più 12 mesi dipreammortamento oltre un even-tuale periodo tecnico di allinea-mento alla scadenza del trimestresolare.Il finanziamento è concedibile perun importo minimo di 50.000,00euro e a fronte di una delibera diaumento di capitale sociale diimporto minimo pari a 75.000,00euro. l finanziamento massimo con-cedibile è pari a 400.000,00 euro alquale deve corrispondere un aumen-to minimo di capitale sociale parialmeno a 600.000,00 euro.Il capitale deve essere versato per1/3 o per un importo pari ad almenola metà dell'importo del finanzia-mento entro al data di sottoscrizionedell’atto di impegno con SviluppoLazio. I successivi versamenti sonoversati a rate corrispondenti al 20%del valore finanziato, in un massimodi 5 tranches annuali, entro la datadi approvazione del bilancio di eser-cizio. Le imprese interessate presentanodomanda a Sviluppo Lazio, indi-cando la banca convenzionataprescelta, a partire dal 4 luglio2012. Le istanze saranno evase inordine cronologico di arrivo finoad esaurimento delle risorse.

SETTORE: moda

SCADENZA: 9 ottobre 2012

Con il Decreto dirigenziale n. 5895del 3 luglio 2012, non ancora pub-blicato sul Bur, sono stati rettificatii termini di apertura relativi albando "Start up Moda -Individuazione e valorizzazione ditalenti giovanili e/o femminili" (siveda l’articolo “Lombardia, inter-venti a favore dei giovani e delledonne nel settore moda”, pag. 18,fascicolo n. 6/2012 di questaRivista). Si ricorda che la misura èfinalizzata a promuovere e sostene-re lo sviluppo ed il consolidamentodi nuove imprese operanti nel set-tore della moda, costituite in parti-colare da giovani (18-35 anni) edonne e consiste in un contributo afondo perduto mediante lo stru-mento del “Voucher” che è nomina-tivo non trasferibile e usufruibilepresso i Soggetti fornitori di servizisettore moda accreditati daRegione Lombardia.Le domande vanno inoltrate dalleh. 10,00 di martedì 4 settembresino alle h. 16,00 di martedì 9ottobre 2012, on line mediante ilsistema informativo dedicato allamisura, collegandosi al seguenteindirizzo: https://gefo.servizirl.it. Per informazioni relative al bandoscrivere al seguente indirizzo:[email protected] assistenza tecnica alla compila-zione online:

PIEMONTE

Azioni per la diffusionedella cultura di parità edi non discriminazione:pubblicato un bando Fse

Det. 25.6.2012, n. 348Bur 12.7.2012, n. 28

SETTORE: vari

SCADENZA: 24 settembre 2012

Con Determinazione dirigenziale n.348 del 25 giugno 2012 (Bur n. 28del 12 luglio 2012) è stato approva-to un bando, cofinanziato dal Fondosociale europeo, per la diffusionedella cultura di parità e del princi-pio di non discriminazione nel siste-ma educativo e nel mondo del lavo-ro. Possono presentare progetti leimprese ed associazioni già costitui-te e attive, anche in associazionetemporanea (Ats o Ati); i soggettidestinatari delle azioni devonoessere i lavoratori e le lavoratrici diimprese piemontesi e gli studentiche frequentano scuole, agenzieformative e atenei piemontesi.Le attività ammesse al finanzia-mento riguardano la realizzazionedi prodotti o di “contenitori” diprodotti finalizzati alla promozionee alla diffusione della cultura diparità e del principio di non discri-minazione, con riferimento ad unadelle seguenti azioni (ancheentrambe, nel caso di Ati/Ats):• AZIONE A - Realizzazione di pro-

dotti finalizzati alla promozionee alla diffusione della cultura diparità e del principio di nondiscriminazione, quali ad esem-pio:1. animazioni teatrali;2. audiovisivi (documentari,

cortometraggi, spot,…);3. nuovi media - social networking;4. prodotti di educational ed

edutainment.• AZIONE B - Progettazione, rea-

lizzazione e coordinamento dicontenitori per la divulgazionedi prodotti finalizzati alla diffu-sione della cultura di parità edel principio di non discrimina-zione. Il soggetto proponentedovrà garantire, attraverso effi-

Lombardia Informatica Spa Tel.800131151 dal lunedì al venerdìdalle ore 8.00 alle ore 20.00 e ilsabato dalle ore 8.00 alle ore 13.

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46 ALTRE DALLE REGIONI

questa riapertura.Possono presentare istanza gliimprenditori agricoli singoli e asso-ciati, le “Associazioni temporaneedi scopo (Ats)” costituite tra pro-duttori agricoli, singoli o associati,ed Enti locali e/o Associazioniambientaliste riconosciute. L'Azione B "Investimenti aziendali divalorizzazione delle aree di pubbli-ca utilità per la pubblica fruizione"intende favorire la pubblica frui-zione delle aree Natura 2000, deiParchi e delle Riserve regionali.Possono essere effettuati interven-ti che hanno come obiettivo l'in-centivazione della fruibilità attra-verso la realizzazione di investi-menti non produttivi. L'Azione C"Investimenti priorità ambientali"consiste nella realizzazione diinvestimenti per favorire la conser-vazione, la salvaguardia e la cre-scita della biodiversità. L’intensità dell'aiuto è pari al100% del costo ammissibile degliinvestimenti. La domanda di aiuto va presentatatelematicamente utilizzando il ser-vizio disponibile sul sito del portaleSian dal 16 luglio al 16 ottobre2012. La versione cartacea deveessere inviata entro i 10 giorni suc-cessivi dal rilascio dell'istanza tele-matica.

caci canali di diffusione e/o didistribuzione, la divulgazione:1. di prodotti ritenuti idonei

per il raggiungimento dellefinalità del bando;

2. di almeno uno tra i prodottirealizzati e finanziati trami-te l’Azione A, oppure di unoo più prodotti che la Regioneavrà pubblicato sull’appositoCatalogo delle buone prassiper la diffusione della cultu-ra di parità.

Per ciascun progetto ammesso l’im-porto finanziabile è compreso traun minimo di 10.000 euro ed unmassimo di 30.000 euro, elevabile a50.000 euro in caso di presentazio-ne da parte di Ati/Ats per la realiz-zazione di entrambe le azioni.Le domande devono essere presen-tate all'Agenzia Piemonte Lavoroentro il 24 settembre 2012.

SICILIA

Psr mis 216 azioni B e Cinvestimenti divalorizzazione dellearee di pubblica utilitàe investimenti prioritàambientali: avviso

Avviso pubblicoGurs 22.6.2012, n. 25

SETTORE: agricoltura

SCADENZA: 16 ottobre 2012

Nella Gurs n. 25 del 22 giugno 2012sono stati pubblicati l'avviso pubblicoe le disposizioni attuative della misu-ra 216 azioni B e C del Psr.Con l'avviso in oggetto si riapre laseconda sottofase che era statasospesa nel maggio 2011. Conside-rando le risorse disponibili, laRegione Sicilia rende noto che ilbando è da considerasi concluso con

UMBRIA

Aiuti individuali per larealizzazione di progettidi ricerca: approvato unbando Fse

Det. 3.7.2012, n. 5295Bur 18.7.2012, n. 31, s. n. 3

SETTORE: vari

SCADENZA: 18 settembre 2012

Con Determinazione dirigenziale n.5295 del 3 luglio 2012 (supplementon. 3 al Bur n. 31 del 18 luglio 2012)

è stato approvato un bando per laconcessione di aiuti individuali fina-lizzati alla realizzazione di progettidi ricerca; il bando è cofinanziatodal Fondo sociale europeo.L’intervento sostiene il potenzia-mento della ricerca e dell’innova-zione in regione mediante la con-cessione di aiuti individuali per larealizzazione di progetti di ricercaproposti da laureati/e disoccupa-ti/e o inoccupati/e da realizzarepresso strutture pubbliche o private- “soggetti ospitanti” - che aderi-scono al progetto. I soggetti ospi-tanti possono essere imprese (com-presi i poli di innovazione), agenziee centri di ricerca privati,Università, agenzie e centri di ricer-ca pubblici.I destinatari sono soggetti residentiin regione, laureati e in stato didisoccupazione o inoccupazione.L'aiuto ammonta a 1.200 euro men-sili, a fronte di un progetto di dura-ta non inferiore a 6 mesi e nonsuperiore a 12 mesi.Le domande devono essere inviatealla Regione Umbria entro il 18 set-tembre 2012.

VENETO

Sostegno alle Pmicolpite dal sisma:approvato pianostraordinario diinterventi

Dgr 5.6.2012, n. 1065Bur 3.7.2012, n. 51

SETTORE: vari

SCADENZA: 31 dicembre 2012

Con la Delibera n. 1065 del 5 giugno2012 (Bur n. 51 del 3 luglio 2012) laGiunta ha predisposto un pianostraordinario di interventi finanzia-ri per il sostegno delle Pmi colpitein Veneto dal sisma del 20 maggio

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47ALTRE DALLE REGIONI

2012, dei settori artigianato, indu-stria, commercio e dei servizimediante la riattivazione deiseguenti fondi di rotazione gestitida Veneto Sviluppo Spa:• fondo di rotazione per la con-

cessione di finanziamenti agevo-lati per le imprese artigiane(art. 21 Lr 2/2002);

• fondo di rotazione per la con-cessione di finanziamenti agevo-lati per le Pmi (art. 23 Lr5/2001);

• fondo di rotazione per la con-cessione di finanziamenti agevo-lati per gli investimenti dellePmi dei settori del commercio e

dei servizi (art. 6 Lr 1/1999).La Giunta ha inoltre deciso di riatti-vare le modalità operative a suotempo già individuate con Dgr 2909del 30 novembre 2010 per le impre-se colpite dagli eventi alluvionali,con le seguenti specifiche:• modalità di intervento: finanzia-

mento bancario chirografarioagevolato, erogato dalla bancaconvenzionata scelta dall'impre-sa beneficiaria, con utilizzo dellaprovvista regionale a tasso zeroper il 100% dell'importo conces-so, quest'ultimo compreso traeuro 5.000 ed euro 100.000 persingolo beneficiario;

• durata massima di rimborso paria 7 anni, compreso un eventualeperiodo di preammortamento dimax 24 mesi;

• nessun onere sarà applicatodalla banca convenzionata acarico dell'impresa beneficiaria;

• contestualmente alla domandadi finanziamento il richiedentepotrà inoltrare richiesta digaranzia a valere sul Fondoregionale di garanzia.

Le domande vanno inoltrate aVeneto Sviluppo Spa entro il 31dicembre 2012.

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AGOSTO - SETTEMBRE 2012 LA RIFORMA DEL LAVORO 49

LA RIFORMA DEL LAVOROLa Riforma del lavoro, in vigore dal 18 luglio 2012, introduce rilevantinovità in relazione alla flessibilità in entrata e in uscita dei lavoratori eall’aumento delle aliquote contributive per gli iscritti alla Gestioneseparata Inps

di Alberto Rozza e Matteo Cremonesi, MGconsulting Srl

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50 LA RIFORMA DEL LAVORO AGOSTO - SETTEMBRE 2012

L’occupazione incentivata e la flessibilitàin entrata e in uscita dei lavoratori

Sul Supplemento ordinario n. 136 alla Gazzettaufficiale n. 153 del 3 luglio 2012, è stata pub-blicata la legge 92/2012, meglio conosciutacome Riforma del lavoro. La nuova normati-va è entrata in vigore il 18 luglio 2012, seppu-re l’applicazione di alcune specifiche disposi-zioni è differita, per espressa previsione deldisposto normativo, a date successive. Lalegge, composta da quattro articoli, introducerilevanti novità in relazione alla flessibilitàin entrata e in uscita dei lavoratori e all’au-mento delle aliquote contributive per gliiscritti alla Gestione separata Inps. Inoltre, èstata disposta l’introduzione dell’Aspi comeunico ammortizzatore sociale, è prevista l’isti-tuzione dei Fondi di solidarietà bilaterali peri settori non coperti dalla normativa in materiadi integrazione salariale sia ordinaria chestraordinaria e sono state adottate misure dicontrasto al lavoro irregolare. I provvedi-menti sono intesi a realizzare un mercato dellavoro inclusivo e dinamico, in grado di contri-buire alla creazione di occupazione, tanto intermini quantitativi che qualitativi e alla cre-scita sociale ed economica, nonché alla ridu-zione permanente del tasso di disoccupazione.In particolare, si intende favorire l’instaurazio-ne di rapporti di lavoro più stabili, valorizzan-do l’apprendistato come modalità prevalente diingresso dei giovani nel mondo del lavoro. Siprevede, inoltre, di contrastare l’uso improprioe strumentale degli elementi di flessibilità pro-gressivamente introdotti nell’ordinamento conriguardo alle tipologie contrattuali, adeguando,contestualmente, la disciplina del licenziamentoalle esigenze del mutato contesto di riferimento.

L’occupazione incentivata

L’articolo 4 della Riforma introduce alcunedisposizioni rilevanti in materia di incentivi. Inparticolare, vengono riviste le norme concer-nenti gli sgravi contributivi concessi per leassunzioni di lavoratori c.d. svantaggiati e/omolto svantaggiati. Vengono inoltre fissateregole più stringenti per l’utilizzo degli incenti-vi, stabilendo una serie di ipotesi di esclusionedagli stessi. Di particolare rilevanza è il comma28, che prevede che sia reso strutturale lo sgra-vio contributivo sugli emolumenti legati allaproduttività.

Lavoratori ultracinquantenni - Il comma8, intervenendo in relazione agli sgravi contri-butivi, stabilisce che, a decorrere dal 1° gennaio2013, il datore di lavoro che assume con con-tratto di lavoro dipendente a tempo determinato(anche in somministrazione) lavoratori con etànon inferiore a 50 anni, disoccupati da oltre 12mesi, può fruire, per la durata di 12 mesi, dellariduzione del 50% dei contributi a carico del-l’azienda. Se il contratto viene trasformato atempo indeterminato, la riduzione dei contributisi prolunga di altri mesi, che in aggiunta a quel-li previsti per il contratto a termine, possonoraggiungere il limite di 18 mesi. Se l’assunzio-ne è effettuata fin dall’origine con contratto dilavoro subordinato a tempo indeterminato, losgravio contributivo spetta per un periodo di 18mesi dalla data dell’assunzione stessa.

Donne disoccupate - Il comma 11 precisa che,nel rispetto delle norme europee, l’agevolazio-

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AGOSTO - SETTEMBRE 2012 LA RIFORMA DEL LAVORO 51

ne compete anche in relazione alle assunzioni didonne di qualsiasi età, alle seguenti condizioni:• prive di un impiego regolarmente retribuito

da almeno sei mesi (c.d. soggetti svantaggia-ti), residenti in regioni ammissibili ai finan-ziamenti nell’ambito dei fondi strutturalicomunitari e nelle aree di cui all’articolo 2,punto 18), lettera e) del regolamento (Ce)800/2008, annualmente individuate condecreto del Ministro del lavoro di concertocon il Ministro dell’Economia e delleFinanze;

• prive di un impiego regolarmente retribuitoda almeno ventiquattro mesi, ovunque resi-denti (c.d. soggetti molto svantaggiati).

Esclusione dai benefici - Il legislatore peròè intervenuto anche per porre limiti agli sprechi.In particolare il comma 12, riferendosi a tuttigli incentivi alle assunzioni vigenti, stabilisceche gli stessi non spettano laddove sussista unadelle seguenti condizioni:• se l’assunzione costituisce attuazione di un

obbligo preesistente, stabilito dalla legge odalla contrattazione collettiva;

• se il lavoratore avente diritto all’assunzioneviene utilizzato mediante contratti di sommi-nistrazione;

• se l’assunzione viola il diritto di precedenzaalla riassunzione di un altro dipendente licen-ziato da un rapporto di lavoro a tempo inde-terminato o cessato da un rapporto a termine;

• se prima dell’utilizzo di un lavoratoremediante contratto di somministrazione, l’u-tilizzatore non ha preventivamente offerto lariassunzione al lavoratore titolare di un dirit-to di precedenza per essere stato precedente-mente licenziato da un rapporto a tempo inde-terminato o cessato da un rapporto a termine;

• se il datore di lavoro o l’utilizzatore con con-tratto di somministrazione ha in atto sospen-sioni dal lavoro connesse ad una crisi o rior-ganizzazione aziendale (salvo che l’assunzio-ne, la trasformazione o la somministrazionesiano finalizzate all’acquisizione di profes-sionalità sostanzialmente diverse da quelledel lavoratore sospeso ovvero risultino conquest’ultimo in rapporto di collegamento ocontrollo). In caso di somministrazione quan-

to detto trova applicazione anche per l’utiliz-zatore.

Determinazione degli incentivi - Ilcomma 13, precisa che, ai fini della determina-zione del diritto agli incentivi e della loro dura-ta si cumulano i periodi in cui il lavoratore haprestato l’attività in favore dello stesso sogget-to, a titolo di lavoro subordinato o sommini-strato. Diversamente, non si cumulano le pre-stazioni in somministrazione effettuate dallostesso lavoratore nei confronti di diversi utiliz-zatori, anche se fornite dalla medesima agenziadi somministrazione di lavoro, salvo che tra gliutilizzatori ricorrano assetti proprietari sostan-zialmente coincidenti ovvero intercorrano rap-porti di collegamento o controllo. Il successivo comma 14, ha modificato l’art. 8comma 9 della legge 407/90, che prevede unosgravio contributivo per l’assunzione di c.d.grandi svantaggiati. La nuova formulazioneprevede che, nei confronti dei datori di lavorointeressati, in caso di assunzioni con contratto atempo indeterminato di lavoratori disoccupatida almeno ventiquattro mesi o sospesi dal lavo-ro e beneficiari di trattamento straordinario diintegrazione salariale da un periodo uguale aquello suddetto, quando esse non siano effettua-te in sostituzione di lavoratori dipendenti dallestesse imprese licenziati per giustificato motivooggettivo o per riduzione del personale o sospe-si, i contributi previdenziali ed assistenzialisono applicati nella misura del 50 per cento perun periodo di trentasei mesi. Nella precedenteformulazione, l’esclusione dall’applicazione delbeneficio era riferita a qualsiasi licenziamento enon esclusivamente a quelli economici. Ne con-segue che, ora, il beneficio è ammesso anche sel’assunzione interessata è effettuata in sostitu-zione di lavoratori dipendenti licenziati permotivi disciplinari.

NB - Gli incentivi non spettano con riferimento aquei lavoratori che siano stati licenziati, nei seimesi precedenti, da parte di un datore di lavoroche, al momento del licenziamento, presentiassetti proprietari sostanzialmente coincidenti conquelli del datore di lavoro ovvero risulti con que-st’ultimo in rapporto di collegamento o controllo.In caso di somministrazione tale condizione siapplica anche all’utilizzatore.

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52 LA RIFORMA DEL LAVORO AGOSTO - SETTEMBRE 2012

Sgravi contributivi legati alla produttività -La Riforma del lavoro, art. 4 commi 28 e 29,rende strutturale lo sgravio contributivo sulleerogazioni, previste dalla contrattazione collet-tiva aziendale e territoriale, legati ad incremen-ti di produttività. Al terzo periodo del comma67 dell’art. 1 della legge 24 dicembre 2007, n.247, sono, infatti, soppresse le parole: «In viasperimentale, con riferimento al triennio 2008-2010». Inoltre, viene semplificata la proceduradi concessione dello sgravio contributivo (sop-primendo l’apposito Osservatorio istituito pres-so il Ministero del Lavoro e la procedura cherichiedeva una procedura annuale di conferma),prevedendo che lo sgravio è concesso a valeresulle risorse, pari a 650 milioni di euro, già pre-senti nello stato di previsione del Ministero delLavoro, relative al Fondo per il finanziamentodi sgravi contributivi per incentivare la contrat-tazione di secondo livello. A fini di coordina-mento normativo, poi, la norma dispone l’abro-gazione del comma 14 dell’art. 33 della legge183/2011 (proroga dello sgravio per il 2012). Lanorma autorizza, inoltre, per l’anno 2011, ilMinistro del Lavoro e delle Politiche sociali adutilizzare le risorse iscritte nei capitoli del pro-prio stato di previsione già impegnate per glisgravi contributivi di cui all’art. 1, comma 47,quarto periodo, della legge 220/2010.

Flessibilità in entrataSempre per rimanere in tema di assunzioni ocomunque di instaurazione di rapporti di lavoroal fine di incrementare l’occupazione è opportu-no evidenziare come le nuove disposizionihanno rivisitato gli istituti giuslavoristici rien-tranti nella c.d. flessibilità in entrata.

Contratto a termine - Il legislatore modifi-ca in più parti il Dlgs 368/2001 evidenziando

che il contratto a tempo indeterminato costitui-sce la forma comune di rapporto di lavoro. Alfine di semplificare il ricorso al contratto a ter-mine (anche nell’ambito della somministrazionedi lavoro tempo determinato) viene previsto chela sussistenza delle c.d. causali (ragioni tecni-che, produttive, organizzative o sostitutive) nonsono necessarie per la stipula del primo contrat-to di lavoro a termine purché esso non sia didurata superiore a 1 anno. In questi casi però ilcontratto non potrà essere prorogato. È comun-que lasciata alla contrattazione collettiva lacompetenza ad individuare i casi in cui le pre-dette ragioni possono essere escluse nell’ambitodi particolari processi produttivi nel limite del6% dei lavoratori occupati nell’unità produttiva.La legge 92/2012 ha poi previsto il prolunga-mento dei limiti temporali di prosecuzionedel rapporto di lavoro oltre i quali il contrat-to a termine si considera a tempo indetermi-nato. Dai 20 giorni attualmente previsti si passaa 30 giorni in caso di contratti di durata inferio-re a 6 mesi. Invece passa da 30 giorni a 50 gior-ni il periodo di prosecuzione per i contratti didurata superiore. In questi casi il datore di lavo-ro ha un onere in più. Deve comunicare alCentro per l’impiego territorialmente competen-te, entro la scadenza della durata del rapportoprevista dal contratto, che il rapporto continueràindicando anche la durata della prosecuzione. Viene anche prolungato l’intervallo di tempooltre il quale la stipula di un nuovo contrattoa termine dopo la scadenza del precedente siconsidera come assunzione a tempo indeter-minato. Dai 10 giorni attualmente previsti sipassa a 60 giorni per i contratti di durata infe-riore a 6 mesi. Dai 20 giorni attuali a 90 giorniper i contratti di durata superiore. In ogni casoi contratti collettivi possono prevedere, nell’am-bito di particolari processi produttivi, la riduzio-ne dei predetti intervalli fino a 20 e 30 giorni.Il legislatore interviene anche in merito al cal-colo del limite complessivo di 36 mesi, supe-rato il quali il contratto si trasforma in rap-porto di lavoro subordinato a tempo indeter-minato. In particolare nel computo adesso rile-vano anche i periodi di missione nell’ambito deicontratti di somministrazione aventi ad oggettomansioni equivalenti e svolti tra gli stessi sog-getti.

NB - Ai sensi del comma n. 15, l’inoltro tardivodelle comunicazioni telematiche obbligatorie ine-renti l’instaurazione e la modifica di un rapporto dilavoro o di somministrazione producono la perditadi quella parte dell’incentivo relativa al periodocompreso tra la decorrenza del rapporto agevolatoe la data della tardiva comunicazione.

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AGOSTO - SETTEMBRE 2012 LA RIFORMA DEL LAVORO 53

Vengono ampliati, a decorrere dall’1 gen-naio 2013, i termini per l’impugnazione,anche extragiudiziale, e per il successivo ricor-so giudiziale o per la comunicazione alla con-troparte della richiesta di tentativo di concilia-zione o arbitrato, nel contenzioso relativoalla nullità del termine apposto al contrattodi lavoro. Il primo termine è elevato da 60 a120 giorni, decorrenti dalla cessazione del con-tratto, mentre il secondo termine è ridotto da270 a 180 giorni, decorrenti dalla precedenteimpugnazione. Inoltre la disposizione di cui al comma 5 del-l’art. 32 della legge 4 novembre 2010, n. 183 (ilgiudice condanna il datore di lavoro al risarci-mento del lavoratore stabilendo un’indennitàonnicomprensiva nella misura compresa tra unminimo di 2,5 ed un massimo di 12 mensilitàdell’ultima retribuzione globale di fatto), siinterpreta nel senso che l’indennità onnicom-prensiva costituisce l’unico risarcimento spet-tante al lavoratore, anche con riguardo alle com-petenze retributive e contributive, relative alperiodo compreso tra la scadenza del termine ela pronuncia del provvedimento giudiziale diconversione del rapporto di lavoro.Infine la contribuzione verrà aumentata di1,4 punti percentuali destinati al finanziamen-to dell’AspI.

Contratto di inserimento - È la tipologiemaggiormente colpita dal Riforma del lavoroche ne prevede la soppressione, contestualmen-te all’introduzione, come ricordato sopra, di unnuovo e più organico sistema di incentiviall’occupazione per i lavoratori anziani e ledonne nelle aree svantaggiate. In ogni casouna clausola di salvaguardia prevede che conti-nueranno ad applicarsi le disposizioni per i con-tratti in corso e per quelli che verranno stipulatientro il 31 dicembre 2012.

Apprendistato - Viene confermato sostanzial-mente l’impianto del Dlgs 167/2011, introdu-cendo però le seguenti modifiche:• i contratti collettivi devono prevedere una

durata minima non inferiore a 6 mesi, fattesalve le attività stagionali;

• nel caso di recesso al termine del periodo

formativo, durante il periodo di preavviso,che decorre dal medesimo termine, continuaa trovare applicazione la disciplina del con-tratto di apprendistato;

• con riferimento alle assunzioni decorrenti dal1° gennaio 2013, il numero degli apprendi-sti che possono essere contemporaneamenteoccupati alle dipendenze di un medesimodatore di lavoro (direttamente o mediantericorso ai contratti di somministrazione)passa da un unico limite pari al 100% rispet-to alle maestranze specializzate e qualificatein servizio al rapporto di 3 a 2, ma solo per leaziende che occupano più di 10 dipendenti(per quelle di minori dimensioni vale sempreil rapporto 1 a 1);

• è esclusa la possibilità di assumere in som-ministrazione apprendisti con contratto disomministrazione a tempo determinato.

Il legislatore inoltre ha previsto che per i datoridi lavoro che occupano almeno 10 dipenden-ti, l’assunzione dei nuovi apprendisti sia subor-dinata alla prosecuzione del rapporto di lavoro,al termine del periodo di apprendistato, nei 36mesi precedenti la nuova assunzione, di almenoil 50% degli apprendisti dipendenti dallo stessodatore di lavoro. In ogni caso la percentuale èridotta al 30% per i primi 36 mesi successivi alladata del 18 luglio 2012. Gli apprendisti assunti in violazione dei sud-detti limiti sono considerati lavoratori subordi-nati a tempo indeterminato, sin dalla data dicostituzione del rapporto. Infine il libretto formativo verrà sostituito dauna dichiarazione rilasciata dal datore di lavoro.

Part time - I contratti collettivi possono preve-dere condizioni e modalità di revoca e/o dimodifica delle clausole elastiche e/o flessibili.Inoltre al lavoratore è riconosciuta la facoltà indeterminati casi di revocare il consenso presta-to all’inserimento di clausole elastiche o flessi-bili in casi di convivenza con figli di età nonsuperiore agli anni tredici, di presenza di patolo-gie oncologiche, per i quali sussista una ridottacapacità lavorativa, o di patologie oncologicheriguardanti il coniuge, i figli o i genitori del lavo-ratore, o di convivenza con familiari portatori dihandicap. La revoca è consentita anche in caso dilavoratori studenti.

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54 LA RIFORMA DEL LAVORO AGOSTO - SETTEMBRE 2012

Contratto intermittente - Vengono modifi-cati i limiti di età del lavoratore entro i quali ilcontratto di lavoro intermittente può sempreessere concluso, a prescindere dal fatto che sitratti di ipotesi individuate dalla contrattazionecollettiva. In particolare il limite minimo vieneabbassato dagli attuali 25 anni a 24 anni (a con-dizione che le prestazioni vengano svolte entroil 25mo anno di età) mentre il limite massimoviene alzato da 45 ani a 55 anni.Viene introdotto l’obbligo di comunicazionepreventiva del datore di lavoro, con modalitàsemplificate (Sms, fax o Pec), alla Dtl compe-tente, prima dell’inizio della prestazione lavora-tiva o di un ciclo integrato di prestazioni didurata non superiore a 30 giorni. In caso diomissione: S.A. da euro 400 a euro 2.400, perciascun lavoratore (non si applica la diffida) È stabilita l’abrogazione dell’articolo chedispone che in caso di lavoro intermittente perprestazioni da rendersi il fine settimana, nonchénei periodi delle ferie estive o delle vacanzenatalizie e pasquali, l’indennità di disponibilitàè corrisposta al prestatore di lavoro solo in casodi effettiva chiamata da parte del datore di lavo-ro. I contratti in essere non compatibili che le nuovenorme, cessano di produrre effetti decorsi 12mesi dalla data di entrata in vigore.

CoCoPro - A decorrere dal 18 luglio 2012, ilcommittente non potrà più far riferimento alprogramma o fase di esso, ma dovrà individua-re unicamente uno o più progetti a cui legareil contratto di collaborazione che intende sti-pulare.Detto progetto, funzionalmente legato ad unrisultato, non può consistere in una mera ripro-posizione dell’oggetto sociale. Spetterà in ognicaso alla contrattazione collettiva definire i casiin cui il lavoro a progetto non potrà essere atti-vato perché riferito a mansioni meramente ese-cutive o ripetitive. Al fine di limitare l’abuso del lavoro a progetto,il legislatore ha previsto che il CoCoPro sidovrà intendere lavoro subordinato, se al col-laboratore vengono fatti eseguire lavori analo-ghi a quelli svolti dai dipendenti del committen-

te, salvi la prova contraria del committente e icasi in cui le prestazioni siano di elevata profes-sionalità. Ai CoCoPro deve essere corrisposto un com-penso che, in assenza di contrattazione colletti-va non può essere inferiore a parità di estensio-ne temporale dell’attività oggetto della presta-zione, alle retribuzioni minime previste dai Ccnldi categoria applicati nel settore di riferimento. Il committente potrà recedere prima della sca-denza del termine se sono emersi oggettivi pro-fili di inidoneità professionale del collaboratoretali da rendere impossibile la realizzazione delprogetto. Sempre al fine di disincentivarne il ricorso ille-gittimo, è infine previsto l’incremento dellacontribuzione previdenziale di un punto per-centuale dal 2013 fino a raggiungere nel 2018 il33,72% ovvero, per chi è già iscritto ad altra pre-videnza obbligatoria, fino a raggiungere il 24%.

Titolari di partita Iva - Sempre con la fina-lità di contrastare il ricorso irregolare ai lavora-tori autonomi, che celano vere e proprie attivitàdipendenti, il legislatore ha previsto, a decorre-re dal 18 luglio 2012, che i titolari di partita Ivasiano da intendersi invece delle collaborazionicoordinate e continuative qualora ricorranoalmeno due dei seguenti presupposti: la duratadella collaborazione è superiore a 8 mesi nel-l’arco dell’anno solare; il ricavo dei corrispet-tivi percepiti dal collaboratore nell’arco dellostesso anno solare supera la misura dell’80% deicompensi complessivamente percepiti dal colla-boratore nell’arco dello stesso anno solare; ilprestatore ha la disponibilità di una postazionefissa di lavoro presso il committente.In ogni caso è previsto un periodo transitoriodella durata di 12 mesi decorrente dall’entrata invigore della legge 92/2012, entro il quale i con-tratti in essere dovranno adeguarsi alle nuovedisposizioni.La presunzione di cui sopra però non operase la prestazione di lavoro: è connotata da com-petenze teoriche di grado elevato acquisite attra-verso significativi percorsi formativi, ovvero dacapacità tecnico-pratiche acquisite attraversorilevanti esperienze maturate nell’esercizio con-

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AGOSTO - SETTEMBRE 2012 LA RIFORMA DEL LAVORO 55

creto dell’attività; è svolta da un soggetto titola-re di un reddito annuo da lavoro autonomo noninferiore a 1,25 volte il livello minimo imponi-bile ai fini del versamento dei contributi previ-denziali, relativo alla gestione commercianti.La presunzione non opera neppure nei confron-ti delle prestazioni lavorative svolte nell’eserci-zio di attività professionali per le quali l’ordina-mento richiede l’iscrizione ad un ordine profes-sionale, ovvero ad appositi registri, albi, ruolo oelenchi professionali qualificati (per la ricogni-zione delle attività in esame si attende un decre-to ministeriale).Nei casi in cui trova applicazione la predettapresunzione, gli oneri contributivi dovuti allaGestione separata, si ripartono 1/3 al collabora-tore e 2/3 al committente.Infine viene previsto che l’art. 61, comma 3 delDlgs 276/2003 va inteso che le norme che disci-plinano il lavoro a progetto ed il lavoro occasio-nale non trovano applicazione soltanto per leprestazioni professionali riconducibili alle atti-vità per il cui esercizio è necessaria l’iscrizionein appositi albi. In ogni caso resta ferma la pos-sibilità per i professionisti abilitati di svolgere,sotto forma di collaborazione coordinata e con-tinuativa, attività diverse da quelle per le quali ènecessaria l’iscrizione.

Associato in partecipazione - Viene previ-sto che se il conferimento dell’associato consi-ste anche in una prestazione di lavoro, il nume-ro degli associati impegnati in una medesimaattività non può essere superiore a 3, indipen-dentemente dal numero degli associanti, a menoche gli associati non siano legati da un rapportoconiugale, di parentela entro il terzo grado o diaffinità entro il secondo. In caso di violazionedel divieto in esame il rapporto con tutti gliassociati si considera rapporto di lavoro subor-dinato a tempo indeterminato. In ogni caso i contratti in essere che sono staticertificati ai sensi dell’art. 75 del Dlgs 276/2003continuano a produrre effetti fino alla loro ces-sazione. Viene inoltre introdotta una più efficace disci-plina antielusiva, che prevede che i rapporti diassociazione in partecipazione con apporto di

lavoro, instaurati o attuati senza che vi sia stataun’effettiva partecipazione dell’associato agliutili dell’impresa o dell’affare, ovvero senzaconsegna del rendiconto, si presumono, salvaprova contraria, rapporti di lavoro subordinato atempo indeterminato.

Lavoro accessorio - Il testo del provvedi-mento contiene misure correttive finalizzate arestringere il campo di operatività dell’istitu-to, che potrà essere utilizzato solo in attivitàlavorative di natura meramente occasionale.I compensi non potranno essere superiori a euro5.000 (rivalutati annualmente dall’Istat) nelcorso dell’anno solare, con riferimento alla tota-lità dei committenti.In ogni caso le attività lavorative in oggetto pos-sono essere svolte a favore di ciascun singolocommittente per compensi non superiori a euro2.000 annui.In agricoltura, il lavoro accessorio può essereapplicato: • alle attività lavorative occasionali rese nel-

l’ambito di attività agricole di carattere sta-gionale effettuate da pensionati e da giovanicon meno di 25 anni se regolarmente iscrittiad un ciclo di studi presso un istituto scolasti-co di qualsiasi ordine e grado, compatibil-mente con gli impegni scolastici, ovvero inqualunque periodo dell’anno se regolarmenteiscritti ad un ciclo di studi presso l’università(restano escluse le casalinghe);

• alle attività agricole svolte a favore dei sog-getti di cui all’art. 34, c. 6, Dpr 633/72 (pro-duttori agricoli con volume d’affari annuonon superiore a 7.000 euro), che non posso-no, tuttavia, essere svolte da soggetti iscrittil’anno precedente negli elenchi anagrafici deilavoratori agricoli.

I compensi per i lavoratori stranieri computanoai fini del calcolo dei redditi necessari per ilrilascio del permesso di soggiorno.I carnet dei buoni devono essere: orari, nume-rati progressivamente e datati (il valore è defini-to con decreto ministeriale). Il valore è periodi-camente aggiornato tenendo conto delle risul-tanze del confronto con le parti sociali.Resta fermo l’utilizzo secondo la previgente

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56 LA RIFORMA DEL LAVORO AGOSTO - SETTEMBRE 2012

disciplina per i buoni già richiesti alla data dientrata in vigore della riforma e comunquenon oltre il 31 maggio 2013.

I licenziamentiAl fine di adeguare la disciplina della flessi-bilità in uscita alle mutate esigenze del qua-dro economico, sono state introdotte, altresì,importanti modifiche in materia di licenzia-menti. Le nuove regole, di cui ai commi da

37 a 69 dell’art. 1 della Riforma, interessanotanto le modalità attraverso le quali il datorepuò procedere alla risoluzione del rapporto atempo indeterminato, tanto le conseguenze

del recesso illegittimo. Infatti, viene introdot-to un nuovo iter che deve seguire il datore cheintenda proseguire ad un licenziamento eco-nomico, ovvero per giustificato motivo ogget-tivo. Del pari, viene innovato il rito del lavo-ro, con la previsione di una fase nuova, c.d.tutela urgente, che consente una rapida defi-

nizione delle vertenze aventi ad oggetto ilicenziamenti. Anche la disciplina dei licen-

ziamenti collettivi è interessata dal provvedi-mento, che, oltre a introdurre alcune novitàmarginali in merito alla procedura sindacale,adegua le disposizioni previgenti alla nuovaformulazione dell’articolo 18. In particolare,in relazione a tale ultimo aspetto, si riportanole principali novità introdotte dalla Riformacon riguardo ai licenziamenti disciplinari

(giusta causa e giustificato motivo soggetti-vo) ed economici. Occorre tenere in conside-razione che le novità rilevano per i datori coni requisiti occupazionali specificati nel prov-vedimento, conformi a quelli già in vigore.

Licenziamento disciplinare - Mentrenella precedente formulazione l’art. 18 preve-deva una conseguenza sanzionatoria unica aprescindere dalle ipotesi di illegittimità dellicenziamento disciplinare, la Riforma preve-de le seguenti due distinte ipotesi:

• insussistenza del fatto contestato o punibilità con sanzione conservativa

Disciplina Indennizzo al lavoratore

Precedentenormativa

È annullato dal giudice.• Riassunzione in caso di tutela obbligatoria o

indennità• Reintegrazione in caso di tutela reale

Tutela obbligatoria: in assenza di riassunzione inden-nizzo da 2,5 a 6 mensilitàTutela reale: retribuzione dal giorno del licenziamen-to a quello della reintegrazione (minino 5 mensilità)più 15 mensilità in caso di rinuncia alla reintegra

Riforma Fornero

È annullato dal giudice• Riassunzione in caso di tutela obbligatoria o

indennità• Reintegrazione in caso di tutela reale. Il lavo-

ratore deve riprendere entro 30 gg, salvochieda indennità sostitutiva di 15 mensilità

Tutela obbligatoria: in assenza di riassunzione inden-nizzo da 2,5 a 6 mensilitàTutela reale: retribuzione dal giorno del licenziamen-to a quello della reintegrazione (massimo 12 mensi-lità) dedotto quanto percepito svolgendo altre atti-vità o percepibile se avesse cercato occupazione

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• Altre ipotesi in cui non ricorrono i presupposti di giusta causa e giustificato motivo soggettivo

Disciplina Indennizzo al lavoratore

Precedentenormativa

Si applica quella prevista in via generica per ilicenziamenti disciplinari: annullato dal giudice.• Riassunzione in caso di tutela obbligatoria o

indennità• Reintegrazione in caso di tutela reale

Tutela obbligatoria: in assenza di riassunzione inden-nizzo da 2,5 a 6 mensilitàTutela reale: retribuzione dal giorno del licenziamen-to a quello della reintegrazione (minino 5 mensilità)più 15 mensilità in caso di rinuncia alla reintegra

Riforma Fornero

Fino a 15 dipendenti: riassunzione o indennità.Sopra i 15 dipendenti: il giudice dichiaracomunque risolto il rapporto con effetto dalladata del licenziamento

Sopra i 15 dipendenti: indennità tra 12 e 24 mensilitàomnicomprensive (il giudice la determina tenendotenendo conto di: anzianità lavoratore, num. dipen-denti, dimensioni attività, ecc.)

Licenziamento economico - Anche in que-sti casi, mentre nella precedente formulazionel’articolo 18 prevedeva una conseguenza san-

zionatoria unica a prescindere dalle ipotesi diillegittimità del licenziamento, la Riforma pre-vede le seguenti due distinte ipotesi:

• Insussistenza del fatto

Disciplina Indennizzo al lavoratore

Precedentenormativa

È annullato dal giudice.• Riassunzione in caso di tutela obbligatoria o

indennità• Reintegrazione in caso di tutela reale

Tutela obbligatoria: in assenza di riassunzione inden-nizzo da 2,5 a 6 mensilitàTutela reale: retribuzione dal giorno del licenziamen-to a quello della reintegrazione (minino 5 mensilità)più 15 mensilità in caso di rinuncia alla reintegra

Riforma Fornero

È annullato dal giudice.• Fino a 15 dipendenti: riassunzione o inden-

nità• Più di 15 dipendenti: il giudice dichiara

risolto il rapporto con effetto dalla data dellicenziamento, ma può disporre la reintegra-zione (decisione motivata del giudice)

Sopra i 15 dipendenti, se non dispone la reintegra: tra12 e 24 mensilità, omnicomprensive (tenendo contodi: iniziative lavoratore per ricerca lavoro, comporta-mento delle parti nella procedura sindacale). Sedispone le reintegra: indennizzo commisurato allaretribuzione dal giorno del licenziamento a quellodella reintegrazione (massimo 12 mensilità)

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• Altre ipotesi

Disciplina Indennizzo al lavoratore

Precedentenormativa

È annullato dal giudice• Riassunzione in caso di tutela obbligatoria o

indennità• Reintegrazione in caso di tutela reale

Tutela obbligatoria: in assenza di riassunzione inden-nizzo da 2,5 a 6 mensilitàTutela reale: retribuzione dal giorno del licenziamen-to a quello della reintegrazione (minino 5 mensilità)più 15 mensilità in caso di rinuncia alla reintegra

Riforma Fornero

Fino a 15 dipendenti: riassunzione o indennitàSopra i 15 dipendenti: il giudice dichiaracomunque risolto il rapporto con effetto dalladata del licenziamento (in tale ipotesi il giudicenon può disporre la reintegrazione)

Sopra i 15 dipendenti: tra 12 e 24 mensilità, omni-comprensiveSe dispone le reintegra: commisurato alla retribuzio-ne dal giorno del licenziamento a quello della reinte-grazione (massimo 12 mensilità)

58 LA RIFORMA DEL LAVORO AGOSTO - SETTEMBRE 2012

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Repubblica Ceca,bando per la crescitadelle Pmi “ProgrammaProgres”Obiettivo dello strumento è quello di supportare la competitività attraverso lo sviluppo d’impresa e l’innovazione tecnologica delle Piccole e medie imprese del settore industriale e dei servizi, mediante un finanziamento bancario per l’acquisizione e la ristrutturazione di beni materiali

di Alberto Giordano, Giordano consulting

Lattuale fase macroeco-nomica spinge parec-chi analisti economici aritenere che le prospet-tive di crescita dell’Eu-

ropa dell’Est siano buone, a frontedi un’aspettativa per l’Europa oc-cidentale di debole crescita (incre-mento del Prodotto interno lordodi un solo punto percentuale attesonel 2012 per l’eurozona). A susci-

tare ottimismo sono soprattutto laPolonia, l’Ungheria e la Repubbli-ca Ceca. Nonostante le violentecorrezioni in borsa delle ultimesettimane e la svalutazione dellerispettive monete, i dati macroeco-nomici rimangono incoraggianti.Il rapporto tra debito e prodotto in-terno lordo è migliore di quellomedio dell’area euro: il 77% perl’Ungheria, il 55% per la Polonia e

AGEVOLAZIONIAgevolazioni estere

il 40% per la Repubblica Ceca. Inparticolare la Repubblica Cecaaderirà all’eurozona nei prossimianni e la moneta presenta un buonpotenziale di crescita prima dell’a-dozione della moneta unica, cheavverrà a partire dal 2015 (all’11luglio la corona ceca Czk corri-spondeva a 25,431 per 1 Euro). Sulfronte borsistico, inoltre, la disce-sa dei corsi avvenuta in estate ren-de le società quotate particolar-mente attrattive. Secondo i datidell’istituto Ibes, i titoli trattanosulla base di 5,3 volte l’utile perazione atteso nel 2012 rispetto a8,7 volte per l’indice Stoxx 600. Per quanto riguarda i dati a con-suntivo occorre ricordare che perl’intero 2011 il Pil della Repub-blica Ceca ha registrato nuova-mente un segno positivo con unandamento in crescita (+1,7% subase annua), il che equivale aquanto emerso dalle prime stimepreliminari. L’andamento econo-mico durante l’ultimo trimestredel 2011 ha registrato un calodello 0,1% rispetto al trimestreprecedente. Per l’intero anno 2012la Banca Nazionale Ceca prevedeuna stagnazione del Pil, mentre ilMinistero delle Finanze indica unaumento dello +0,2%. La crescita

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dell’economia Ceca è stata stimo-lata dall’incremento delle esporta-zioni e dallo sviluppo positivo del-l’industria.La produzione industriale nel2011 è aumentata, su base annua,del 6,9%. Questo valore confermail trend positivo iniziato neldicembre 2009 quando, dopo ilperiodo di flessione, la produzioneha cominciato a svilupparsi concifre positive. Tale crescita è statadeterminata soprattutto dai se-guenti settori: automobilistico(+21,2%), macchine e macchinari(+12,3%), gomma e materie pla-stiche (+10,1%). Un segno negati-vo troviamo invece nella produ-zione degli strumenti elettronici,ottici e computer (-9,8%), dellaenergia elettrica, gas (-2,8%) e deiprodotti alimentari (-4,6%) (fonte“Nota congiunturale della Repub-blica Ceca”, Ice Praga marzo2012). In tale contesto assume rilievonell’ambito del Programma opera-tivo “Impresa e innovazione”2007-2013 del Ministero Industriae Commercio, l’operatività di unnuovo bando del programmaProgress (III), relativo al sostegnodei finanziamenti per la crescitadelle Pmi. Le Piccole e medie imprese attual-mente risentono della difficoltà diaccesso al credito, spesso una bar-riera insormontabile. Tale barrierariguarda sia l’avviamento dinuove imprese che lo sviluppod’imprese già operative. La cre-scita aziendale infatti spesso nonpuò essere sostenuta con l’autofi-nanziamento, o in altri casi puònon essere l’approccio più conve-niente. Obiettivo dello strumento è pro-prio quello di supportare la com-petitività attraverso lo sviluppod’impresa e l’innovazione tecno-logica delle Piccole e medie

imprese del settore industriale edei servizi, mediante un finanzia-mento bancario per l’acquisizionee la ristrutturazione di beni materi-ali. In particolare l’attenzione èrivolta alle infrastrutture e alle tec-nologie per il business. Per l’inte-ra programmazione del Program-ma si ritiene di poter supportare11.000 progetti di finanziamento(fonte: pag. 88 dell’ProgrammaOperativo Oppie - aggiornamentonovembre 2011 - Ministero del-l’Industria e del Commercio).Dal punto di vista territoriale lacompetenza dell’intervento coprel‘intero territorio della RepubblicaCeca con la sola eccezione dellaCittà di Praga. Possono partecipa-re imprese con sede nel territoriodella Repubblica Ceca anche concapitale al 100% italiano. Lo stru-mento finanziario è il Fondo euro-peo di sviluppo regionale. Lostanziamento previsto per il perio-do è pari a 300 milioni di coroneCeche (Czk). Il rapporto all’11luglio 2012 era di 25,431 coroneCzk per 1 euro). Il bando (III) è stato presentato il 2gennaio 2012 e la scadenza per lapresentazione dei progetti è il 31dicembre 2012, secondo la moda-lità a sportello sempre aperto.L’esito positivo delle domande inquesto caso dipende dall’ammissi-bilità formale delle richieste, dal-l’affidabilità del soggetto presenta-tore, dalla credibilità del piano dicrescita aziendale, in coerenza conlo stanziamento disponibile in quelmomento e con il numero d’impre-se richiedenti.Si riportano nel seguito le caratteri-stiche dello strumento disponibile.

Finalitàa) Supportare progetti di sviluppoe crescita di Piccole e medieimprese con pochi anni di vita perle quali forti sono le barriere al

finanziamento per bassa capitaliz-zazione o limitata capacità a offri-re garanzie; b) supportare la cre-scita delle imprese già attive daanni con la focalizzazione sull’ac-quisto di nuove tecnologie cheincludono innovazioni di prodottoe processo con un alto impattosulla crescita del fatturato; c) faci-litare l’implementazione dei pro-getti di business per il manteni-mento della competitività a frontedi vincoli di varia natura sull’ac-cesso al credito bancario; e) sup-portare lo sviluppo del mercatodel capitale di rischio in Repub-blica Ceca.

BeneficiariPmi di settori vari (salvo esclusio-ni), con capitale anche al 100%italiano. Area territoriale: interoterritorio della Repubblica Ceca,eccetto la Città di Praga.

Spese ammissibiliAcquisto di macchinari e impian-ti; ristrutturazione, acquisto ecostruzione di immobili con iconnessi macchinari e impianti;le scorte necessarie a sostenerenelle fasi di crescita i nuovi con-tratti e a coprire adeguatamente icicli della domanda di beni e ser-vizi (Iva inclusa tra le speseammissibili).

Agevolazione previstaTasso agevolato. Importo del pres-tito subordinato: fino a Czk 20milioni , in crescita del 75% deicosti ammissibili del progetto sti-mato.Il tasso d’interesse è fisso e parial 3% annuo. La durata è fino a 9anni dalla data di conclusione delprestito. Il rinvio del rimborso delcapitale del prestito: fino a 3 annidalla data di conclusione del pres-tito. I massimali dell’intensità diaiuto variano dal 40% al 60% a

60 AGEVOLAZIONI ESTERE

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seconda dell’area territoriale nellaquale si effettua l’investimento.

Modalità di partecipazioneLa richiesta di un prestito subordi-nato deve essere fatto dal richie-dente presso la filiale della BancaCmgdb. La domanda deve esserepresentata utilizzando gli appositimoduli scaricabili dal sitowww.cmzrb.cz/formulare/podri-zeny-uver-v-programu-progres.L’applicazione del modello è inxls. La domanda deve essere com-pleta versioni di MS Excel 97 e

versioni successive. Si consigliadi contattare il riferimento territo-riale (v. box sopra) più vicino chepuò fornire il supporto per il rice-vimento delle domande e forniscele informazioni necessarie sullostrumento di sostegno.L’ufficio regionale supporta leimprese per il ricevimento delledomande e fornisce informazionisullo strumento di finanziamento.Gli allegati richiesti in formatoelettronico, possono essere pre-sentati su Cd-Rom, Dvd Rom,floppy disk da 3,5” o inviati tra-

mite una e-mail del ramo selezio-

nato o nella casella dati Cmgdb.

Un sito informativo offre l’op-

portuntà di essere informati sul

tema (sito internet: www.cmzrb.

cz/kontaktyinformacni-misto):

Zlin Ca-mera di Commercio della

contea; Vavrečková 5.262; 760

01 Zlin; Tel.: 573 776 001; Fax:

573 776 003; sito internet utile:

www.cmzrb.cz/kontakty/poboc-

ky.

La scadenza è prevista per il 31

dicembre 2012.

61AGEVOLAZIONI ESTERE

Sezioni territorialiPraga Branch: Gerusalemme street, 964 / 4, 110 00 Praga 1, Tel. 255 721 111 Fax: 255 721 584• Filiale di Brno: Hlinka 120/47, 603 00 Brno, Tel: 538702111 Fax: 538702110538 702 111, fax: 538 702 110;• Filiale di Ostrava: Přívozská 133 / 4, 701 77 Ostrava, tel: 597 583 111; fax: 597 583 110;• Filiale di Hradec Kralove: Eliščino waterfront 777 / 3, 500 03 Hradec Kralove, tel: 498 774; fax: 498 774 110;• Filiale di Plzeň: Ibsen 147 / 8, 303 76 Plzen; tel: 378 775 11; fax: 378 775 110

Fonte: www.cmzrb.cz/kontakty

Riferimenti utiliProgramma Progres - Sede centrale: Českomoravská záruční a rozvojová banka, a.s. (Garanzia ceco-moravia e Banca di sviluppo),Gerusalemme, 964 / 4, 110 00 Praga 1; tel. +420 255721 110; e-mail:[email protected], sito internet: www.cmzrb.czUfficio Ice di Praga, Zámecké schody 1, Praha 1, 118 00, Tel.: +420 257 532 590; Fax: +420 257 532 597, sito web: www.ice.gov.it. Referentedel Desk: Dr. Barbora Ogurcáková

Condizioni necessarie per poter presentare la richiesta Rispondere alla definizione di piccola e media impresa; rispetto delle norme per lo svolgimento dell‘attività di produzione di benie servizi sul territorio della Repubblica Ceca; essere ufficialmente registrato con l’Autorità competente per il pagamento delletasse; mancanza di debiti nei confronti della Pubblica amministrazione per la gestione di fondi pubblici, dei dipendenti (stipendie contributi e tutte le altre voci previste); non essere in bancarotta o in liquidazione.

Riferimenti normativi“Bando per la crescita delle Pmi”, Programma Progres, Programma operativo Impresa e innovazione - Opei 2007-2013, Fondo europeo disviluppo regionale, Repubblica Ceca, pubblicato sul sito www.cmzrb.cz. Ministry of Industry and Trade of the Czech Republic, Operationalprogramme Enterprise and innovation, Prague, november 2007.Nel 2011, l’Autorità di gestione del programma Opei ha predisposto la seconda versione rivista del Programma Opei come previsto dall’art.33 (1a), (1c), rispettivamente (1d) del Council Regulation (EC) n. 1083/2006. La proposta per la modificazione del Programma Opei è stataapprovata dal Monitoring Committee del Programma Opei ufficialmente dalla Commissione europea con la Commission Decision C(2011)9981 del 21 dicembre 2011. Il Ministero dell’Industria e Commercio pubblicato l’attuale versione aggiornata del Programma Opei(Operational Programme Enterprise and Innovation 2007-2013)

(segue)

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62 AGEVOLAZIONI ESTERE

Caratteristiche del bando

Difficoltà. L’ingegneria proget-tuale per la predisposizione delladomanda deve tenere conto deicriteri di priorità previsti dalbando, che ne determinano lavalutazione tecnica. Il progettodeve essere credibile in terminid’impatto di efficacia ed efficien-za dell’investimento, e affidabile(imprenditore e risorse d’impre-sa, sia tecnologiche che profes-sionali). I documenti devonoessere presentati in lingua Ceca,la versione in inglese può essereutilizzata ma solo per comuni-

cazioni e non per la presentazionedei progetti.

Tempi. La durata prevista perl’iter burocratico di valutazionedei progetti è stimabile in circa 90giorni circa, dalla data di presenta-zione della richiesta, salvo inte-grazioni aggiuntive richieste dallapubblica amministrazione.

Costi. I costi per la predisposizio-ne del progetto sono indicativa-mente equiparabili a quelli previ-sti in Italia per procedure analoghedi Fesr e di richiesta di finanzia-

mento bancario, salvo le spese di

traduzione e di verifica tecnica

dell’adattamento alla normativa

vigente in Repubblica Ceca, sul

piano tecnologico, ambientale e

contrattuale.

Probabilità. Per quanto riguarda

la misura a finestra con scadenza,

vale la regola che vengono finanzia-

ti i progetti ammissibili e credibili,

coerentemente con lo stanziamento

disponibile e il numero d’imprese

valutate ammissibili a scadenza di

valutazione periodica.

Documentazione necessaria a) progetto di sviluppo; b) dettagli del progetto; c) presentazione situazione economico finaziaria e debitoria; d) presentazionedel richiedente e della sua situzione finanziaria; e) dichiarazioni sullo stato di salute dell’impresa; f) bilanci recenti (almeno 3anni)

Presentazione Banca Cmzr - (Ceco-morava, Garanzia e Banca per lo Sviluppo)Banca per interventi a lungo termine. Si concentra sulla fornitura di assistenza alle Piccole e Medie imprese, con l'obiettivo diconsentire loro un più facile accesso al capitale finanziario, condividere il loro rischio di business e ridurre i costi del progettoattraverso diversi tipi di strumenti di supporto come garanzie bancarie, prestiti agevolati e sussidi finanziari. Oltre a ciò, CmzrBanca partecipa anche nella realizzazione della politica di Stato volta a sostegno di finanziare progetti specifici, aiutando a miglio-rare a livello regionale le infrastrutture immobiliari e i capannoni produttivi. Cmzr Bank è la banca di sviluppo la cui missione èquella di facilitare l'attuazione della strategia di governo a livello nazionale, così come la politica delle singole regioni in relazio-ne ai settori economici che richiedono il supporto della finanza pubblica

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Quebec, agevolazioniper gli investimentidelle imprese italianeUn primo panorama sulle diverse possibilità di sostegno finanziario attualmente previste per gli investitori

di Sergio Ricci, Studio Ricci

Québec è il settore minerario, cheda solo è uno dei 5 maggiori delmondo e conta più di 200 compa-gnie. Altri settori importanti sonoquello dei servizi (finanza, sanità,commercio, ecc.) e dell’industriamanifatturiera (cartiere, metalli,aeronautica, treni, ecc.).Nell’agricoltura si nota lo sciroppod’acero, di cui la provincia è da solail principale produttore mondiale.Quindi si tratta di un’economia for-temente trainata dalle materieprime. Negli ultimi anni molto fio-rente è stata anche l’industria cine-matografica, anche per effetto diimportanti agevolazioni fiscaligovernative. Tutta l’attività’ finan-ziaria e direzionale della provincia èconcentrata nella metropoli diMontreal, che secondo uno studiodella London School of Economicsin collaborazione con il QatarResearch Fund, è uno dei 20 mag-giori centri finanziari del pianeta (sipensi che, secondo il medesimo stu-dio, Parigi é classificata 24ª eMilano 50ª) e tra i primi 5 per l’in-dustria mineraria ed energetica.I costi di avvio e di gestione per lesocietà risultano tra i più bassirispetto ai principali paesi industria-lizzati. Le imprese godono inoltredi un regime fiscale competitivo pergli investimenti nuovi e le spesenella ricerca e lo sviluppo. Peraltro,

Leconomia del Québec hasubito delle profondetrasformazioni nel corsodi questi ultimi decenni.Il Québec è una Provin-

cia del Canada, la più estesa per su-perficie e la seconda più popolosadella Confederazione Canadese.Con la sua lingua, la sua cultura e lesue istituzioni, esso costituisce unaProvincia specifica all’interno delCanada. A riprova della sua formaautonomia, nel 2006 il governo cen-trale canadese ha dovuto riconosce-re lo status di nazione al Québec,concedendogli una forte autonomiae la possibilità di leggi proprie al-l’interno del sistema canadese, moti-vo per il quale il Québec ha ancheemanato una forte politica di attra-zione di investimenti esteri ( anchecon strumenti di natura legislativa).Da un punto di vista economico, laprovincia del Québec è il maggiorproduttore al mondo di energiaidroelettrica (affidata all’agenziagovernativa Hydro Quebec) piaz-zandosi davanti a Brasile e StatiUniti. Proprio gli Stati Uniti acqui-stano quasi il 30% dell’energia pro-dotta dalla provincia per alimentaregran parte del New England e dellostato di New York (compresa lastessa città’ di New York). Oltreall’energia, un altro caposaldo del-l’economia della provincia del

una equilibrata gestione delle finan-ze pubbliche ha consentito di rag-giungere da diversi anni un equili-brio di bilancio, e sono state adotta-te delle misure per riportare il debi-to al di sotto del 25%.

Le agevolazioni per leimprese in Québec:l’Agenzia di sviluppoInvestissement QuébecInvestissement Québec è una societàgovernativa che incoraggia e seguele aziende e gli investitori stranieriche vogliono insediarsi e sviluppar-si in Québec. Questo organismomette a loro disposizione un insie-me di soluzioni finanziarie (tra cuiprogrammi di finanziamento), alcu-ni vantaggi fiscali e misure fiscaliregionali.La Société générale de financementdel Québec era la società finanziariapubblica che gestiva il capitale disviluppo per investire, sotto formadi capitali-azioni, in imprese com-mercialmente vitali per parteciparealla loro nascita e alla loro crescitain Québec; la sua elevata capacitàfinanziaria gli permetteva infatti diessere il partner maggiore di naturafinanziaria per gli investitori stranie-ri. Attualmente tale società è statafusa in Investissement Québec egrazie a tale fusione si è realizzatoun ente unico che presenta un’inte-ressante combinazione di entefinanziario e agenzia per lo sviluppoeconomico. Questa società di finanziamento-sviluppo opera su varie strategie,tutte potenzialmente molto interes-santi per gli investitori stranieri cheintendessero effettuare un investi-mento in Québec. Infatti l’operati-vità va dal finanziamento debitoriotradizionale, alla partecipazionediretta nel capitale delle società amezzo conferimento capitale dirischio, fino al finanziamento difondi di capitale che a loro volteinvestono nelle società ritenute inte-

63AGEVOLAZIONI ESTERE

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ressanti per l’investimento. Lasocietà può intervenire pressoché intutti i settori ritenuti interessanti, tracui è previsto uno specifico capitolodi investimento sia per il settore del-l’economia sociale (cooperative edenti senza scopo di lucro) che per ilsettore della cultura.

L’importanza del businessplan per gli investimentiin QuébecPur essendo francofono, il Québecsegue tassativamente le regoledegli investimenti in NordAmerica. La redazione di un vali-do business plan è un fattoredeterminante per l’ottenimento diqualsiasi finanziamento ed è unrequisito fondamentale richiestodalle agenzie governative, com-presa quella del Québec, di discu-tere l’approvazione di un finanzia-mento. Un business plan deveincludere un piano di attività nelquale viene descritto il potenzialedi mercato all’interno del propriosettore industriale, delineando ilpiano d’azione dettagliato che siintende intraprendere negli annifuturi. Il business plan, inoltre,dovrà essere corredato da unimportante piano finanziario chedescriva il livello presente difinanziamento e che identifichi iltipo di finanziamento ricercato,spiegando il tipo di utilizzo deifondi. Il business plan deve esseresupportato da un rendiconto d’e-sercizio che contenga il bilancio eun’analisi del flusso di cassa subase mensile. Il business plandovrà essere redatto in manierameticolosa e conforme agli stan-dard nord-americani.

Le aree in cui opera lasocietà ed i piani di aiutoper gli investitoriDiverse possono essere le possibi-lità di sostegno finanziario attual-mente previste per gli investitori

in Québec. Vediamoli in dettaglio,senza pretesa esaustività, in quan-to i fondi e le modalità di agevola-zione in Québec sono realmentenumerose.

1. Il Programma d’aiuto agliinvestitori stranieri. Per gliinvestitori stranieri, la societàInvestissement Québec ha costitui-to un’apposita filiale per valutareed affiancare e gestire i progetti diinvestitori esteri. La filiale “IQImmigrants Investisseurs inc”gestisce i fondi versati dagli inve-stitori esteri ammessi ed accettatinella loro qualità di investitori neipiani di immigrazione per soggettiqualificati.Gli investimenti effettuati ( a garan-zia) dagli immigrati investitori pro-ducono degli interessi e dei redditiche vengono utilizzati per il finan-ziamento delle imprese medesime.Tale programma viene gestito con-giuntamente a degli intermediarifinanziari accreditati, il cui parerepositivo è indispensabile per ilfinanziamento medesimo. I settoriper tale programma sono: manifat-turiero, biotecnologico, farmaceuti-co, aereonautico o aereospaziale,turistico, riciclaggio, recupero etrattamento dei rifiuti, acquacolturae biotecnologia marina, orticolturaspecializzata. In questi settori i pro-getti ammissibili sono quelli legatiallo sviluppo della commercializ-zazione di un prodotto sui mercatiesteri al di fuori del Québec oppurequelli relativi all’avviamento d’im-presa ed all’ottenimento d una cer-tificazione oppure all’innovazionetecnologica o al design. I costi delprogetto devono essere almeno di300.000 dollari canadesi ( ridotti a270.000 dollari nel caso di avvia-mento di un’impresa). Il finanzia-mento è a fondo perduto e l’impor-to minimo del contributo è 40.000Euro. L’importo massimo del con-tributo non può essere superiore al10% dei costi complessivi del pro-

getto (15% nel caso di progetti inavviamento), ma per progetti concosti ricompresi tra 300.000 e400.000 dollari canadesi, l’importodel contributo è fissato a 40.000dollari.

2. Il Programma d’aiutoall’economia sociale. Il set-tore senza scopo di lucro ha ormaiun’importante ruolo in qualunquetipo di economia, compresa quel-la del Québec. Ad esempio, il programma perinvestitori esteri presentato alpunto 1) sopra può essere effet-tuato, sotto certe condizioni parti-colari, anche da cooperative edorganismi senza scopo di lucro. Viè comunque una specifica lineadedicata a tale settore non lucrati-vo, in particolare è rivolta a:• Cooperative e federazioni di

cooperative;• Organismi senza scopo di lucro. Il finanziamento viene concessoper favorire una migliore strut-tura finanziaria dell’ente edesclusivamente ad organiz-zazioni che hanno una strutturagestionale adeguata e del person-ale adeguato ad una correttapolitica gestionale. Il finanzia-mento può variare da 25.000 a500.000 dollari canadesi.

3. Il Fier (Regional EconomicIntervention Fund). Il Regio-nal Economic Intervention Fund(Fier) è un fondo di sviluppo idea-to per aiutare le aziende a ottene-re finanziamenti (azionari o quasi-azionari) al momento dello start-up, delle fasi di sviluppo, di suc-cessione e di riconversione. Mirainoltre a supportare la creazionedi fondi settoriali e l’implementa-zione di progetti di sviluppo, prin-cipalmente a livello regionale. Visono dei fondi per ciascunamicro-area regionale all’internodel Québec medesimo.

64 AGEVOLAZIONI ESTERE

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4. Il Piano Nord. Un programmaparticolare di finanziamento è quellodestinato allo sviluppo del Nord delQuébec, area vastissima grande duevolte la Francia e ricca di materieprime e di risorse naturali. Il piano diinvestimenti destinato al “PianoNord” è di circa 1,625 milioni di

dollari nel periodo 2011-2016. Leazioni di investimento favoriranno iseguenti settori: energia idroelettricaed eolica, lo sfruttamento dellerisorse minerarie, le risorse forestali,lo sviluppo turistico legato a spaziincontaminati e alla possibilità dicaccia e pesca a fini turistici, la pro-

duzione bio-alimentare. Secondo lefonti governative del Québec il“Piano Nord” si svilupperà anche inseguito alla prima fase la cui conclu-sione è prevista per il 2016 e durerànell’insieme circa 25 anni, permet-tendo la creazione di circa 20.000posti di lavoro annui.

65AGEVOLAZIONI ESTERE

Contatti e informazioni sugli investimenti in QuebecUfficio ItalianoDelegazione del Québec a Roma - Via Delle Quattro Fontane n. 16 Piano 2, Interno 5 - 00184 Roma Italia – Tel. Locale: 06 42034501 Interno 54301 - Fax Locale: 06 4203 4502Antenna del Québec a Milano - 2° piano, ufficio 204 - Via Manfredo Camperio, 1 - 20123 Milano Italia – Tel. Locale: 02 8052 210- Fax Locale: 02 72016399

Uffici InternazionaliAmérique du Nord: 1 866 870-0437MontréalCentre de commerce mondial de Montréal - 413, rue Saint-Jacques, bureau 500 - Montréal (Québec) H2Y 1N9 CANADA -Téléphone: 514 873-4375 - Télécopieur: 514 873-5786

Amérique du NordAtlantaDélégation du Québec - 191 Peachtree St. NE - Suite 3240 - Atlanta, GA 30303 - ÉTATS-UNIS - Téléphone: 404 584-5340 -Télécopieur: 404 584-2089 - Contact: Annie BréardChicagoDélégation du Québec - 444 N. Michigan Avenue - Suite 3650 - Chicago, IL 60611-3977 - ÉTATS-UNIS - Téléphone: 312 645-0398 -Télécopieur: 312 645-0542 - Contact: Jérôme NadeauLos AngelesDélégation du Québec - 10940 Wilshire Boulevard, Suite 720 - Los Angeles, CA 90024 - ÉTATS-UNIS - Téléphone: 310 209-3332 -Télécopieur: 310 824-7759 - Contact: Nathalie RivardNew YorkDélégation générale du Québec - One Rockefeller Plaza, 26th Floor - New York, NY 10020-2102 - ÉTATS-UNIS – Téléphone: 212 843-0976 - Télécopieur: 212 757-4753 - Contact: Sophie Plante

EuropeLondresDélégation générale du Québec - 1 Heddon Street - Londres W1B 4BD - ROYAUME-UNI - Téléphone: +44 20 7766 5931 - Télécopieur:+44 20 7766 5939 - Contact: David MacFarlaneMunichDélégation générale du Québec - Karl - Scharnagl - Ring 6 - 80539 Munich - ALLEMAGNE - Téléphone: +49 (0) 89 255 49 31-19 -Télécopieur: +49 (0) 89 2101 9474 - Contact: André PratteParisDélégation générale du Québec - 66, rue Pergolèse - 75116 Paris - FRANCE - Téléphone: +33 (0)1 40 67 85 26 - Télécopieur: +33(0)1 40 67 85 91 - Contacts: Linda Houle, Dany LaRochelleStockholmAmbassade du Canada - Klarabergsgatan 23, 6e étage - Case postale 16129 - 103 23 Stockholm – SUÈDE - Téléphone: +46 8 453 3037 - Télécopieur: +46 8 453 30 16 - Contact: France Bourdon

AsiaMumbaiConsulat général du Canada - 221, Dr. D.N. Road, bureau 616 - 6e étage, Fort House (Old Handloom House) - Mumbai - 400 001,INDE - Téléphone: +91 22 6749-4486 - Télécopieur: +91 22 6749-4415 (temporaire) - Contact: Mitali BandekarBeijingAmbassade du Canada - 19 Dongzhimenwai Dajie, Chaoyang District - Beijing 100600, CHINE - Téléphone: +86 10 5139 4265 -Télécopieur: +86 10 5139 4445 - Contact: Haiqing JiangTokyoDélégation générale du Québec - Shiroyama JT Trust Tower 32e étage 4-3-1, Toranomon - Minato-ku - Tokyo 105-6032 - JAPON -Téléphone : +81 3 5733-4588 - Télécopieur: +81 3 5472-6721 - Contact: Mohan Patel

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Piemonte, una formulavincenteAnalisi delle modalità operative con cui la Regione Piemonte, tramite lapropria finanziaria regionale, approccia tutta la tematica della finanzaagevolata

di Carlo Morichini

Basilea da un lato e crisifinanziaria dall’altro,hanno fatto schizzarealle stelle il costo deldenaro, innescando una

pericolosa spirale di crescita deglispread applicati ai finanziamenti.Nel giro di un paio di anni siamopassati da meno di un punto dispread per un finanziamento a me-dio termine chirografario concessoad un’impresa di medio livello, a 4/ 5 punti. Stessa controparte, stessadurata, stesso prodotto. Aggiunge-teci un sostenuto contingentamen-to del credito da parte del sistemafinanziario nel tentativo di mante-nere entro soglia il proprio rappor-to tra rischi e patrimonioed otterre-te un quadro abbastanza definitodella situazione attuale, dove afronte di un euribor mai così basso,assistiamo all’impossibilità per ilsistema produttivo di approvvigio-narsi a costi accettabilise non addi-rittura di approvvigionarsi in toto.Anche a fronte di richieste virtuo-

se, come la copertura di investi-menti produttivi. La crisi economi-ca ha modificato la sensibilitàver-so determinate tipologie di spesada parte delle banche e delle so-cietà di leasing. I capannoni, imacchinari, gli impianti sono di-ventati improvvisamente infungi-bili e quindi più rischiosi da finan-ziare, soprattutto in aree geografi-che o in settori merceologiciparti-colarmente colpiti da crisi econo-mica e delocalizzazione produtti-va. Il calo degli ordinativi ha co-stretto le imprese a comprimere ipropri margini nel tentativo più omeno riuscito di mantenere i volu-mi, peggiorando conti economicigià affaticati da pressione fiscaleelevata e aumento del costo del de-naro. Come sempre, primo bersa-glio della stretta creditizia e del-l’impennata degli spread sui finan-ziamentisono state le Piccole eMedie Imprese, più vulnerabili almutamento d’umore dei mercati. Etra di loro, in particolare, quelle

poco orientate all’export. La disce-sa dei fatturati, le difficoltà d’in-casso e la contrazione dei risultatieconomici hanno appesantito la lo-ro posizione finanziaria, peggio-rando il rapporto tradebiti presentiin Centrale Rischi e vendite. Il de-terioramento del rating è arrivatosubito dopo, accendendo un faro diattenzione se possibile ancora piùcritica nei loro confronti.In un quadro di riferimento simile,la modalità operativa con cuiRegione Piemonte, tramite la pro-pria finanziaria regionale, approc-cia tutta la tematica della finanzaagevolata assume una valenza, sepossibile, ancora superiore al pas-sato. La stragrande maggioranzadegli strumenti agevolativi asostegno dello sviluppo delle Pmipiemontesi si fonda su alcuni capi-saldi che hanno dimostrato neglianni la loro forza, incontrandosempre di più il favore del sistemaproduttivo locale. Il primo ele-mento vincente è sicuramente rap-presentato dalla struttura dell’age-volazione: più fondi rotativi,meno contributi a fondo perdu-to. Grazie al meccanismo delfondo, le risorse pubbliche vengo-no utilizzate innumerevoli volte suuna pluralità di soggetti. Manmano che un’azienda utilizzatricerimborsa quote di debito, si libera-no risorse per un nuovo interven-to. Il contributo a fondo perduto,viceversa, azzererebbe la risorsapubblica con un solo intervento,esaurendo nel breve periodo la suafunzione di veicolo di sviluppo.

ANALISI E COMAnalisi e commenti

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ANALISI E COMMENTI 67

Prestiti mirati, quindi, anzichéinterventi a pioggia.Alle imprese vengono propostifinanziamenti agevolati, a frontedi determinate tipologie di spesa.L’elemento interessante è rappre-sentato dal fatto che tali finanzia-menti vengono erogati per il 70%con fondi regionali e per la rima-nente parte con fondi bancari. Laparte regionale è normalmente atasso zero. La parte bancariariflette il mercato e permette l’atti-vazione di una serie di operatori,tra cui i confidi, che permettono dicalmierarne il costo. Il fatto didover dipendere dal sistema ban-cario soltanto per il 30% dell’in-vestimento, semplifica enorme-mente l’ottenimento del prestito.La banca è meno esposta e quin-di accetta più di buon grado dientrare nell’operazione. Dall’altrolato l’azienda presenta in CentraleRischi minori esposizioni verso ilsistema creditizio, migliorandoconseguentemente i propri indica-tori andamentali ed economico-finanziari. È facile immaginareche peggiore è il rating aziendale,maggiore è il beneficio trasmessodall’ente pubblico all’impresaattraverso questa forma di agevo-lazione. Senza il finanziamentoregionale l’azienda debole nonavrebbe trovato sul mercato unacontroparte disposta a finanziarleil piano di investimenti. Così inve-ce, grazie alla possibilità di ribal-tare la parte maggioritaria deldebito sul soggetto pubblico,anche aziende di standing mediobasso possono avere un futuro. Iconfidi possono intervenire inqualità di garanti nell’operazione,permettendo un’ulteriore frazio-namento del rischio su più sogget-ti. A fronte di un finanziamentoagevolato di 100 euro, in caso diintervento consortile al 50%, ilrischio per la banca scende a 15euro! Capite anche voi che in

momenti di stretta creditizia, perun istituto, ben diverso è esporsisu una controparte per 15 euro,piuttosto che per 100! Ma non si tratta dell’unico ele-mento interessante… La possibi-lità di indebitarsi per due terzi del-l’importo del finanziamento atasso zero consente di abbassaredrasticamente il costo del finan-ziamento. E questo proprio nelmomento in cui la crescita deglispread si sta affermando in manie-ra drammatica. Una cosa è indebi-tarsi al 5/7% , un’altra è non paga-re interessi! Immaginate il divarioin termini di pricing per un’azien-da di rating non particolarmentebrillante. In un momento in cui lasua redditività operativa soffre perla compressione dei margini sullevendite, la possibilità di indebitar-si a tassi irrisori, piuttosto che adoppia cifra, rappresenta la diffe-renza tra restare sul mercato echiudere. Grazie all’interventopubblico l’impresa porta a casadenaro a medio termine a costozero e può ringiovanire il proprioparco macchine, diventando piùcompetitiva sul mercato. In assen-za di questa misura i suoi onerifinanziari schiaccerebbero il contoeconomico, inficiando la bontàdell’investimento. Qualche con-teggio a titolo d’esempio. Ipotiz-ziamo un finanziamento di 500.000euro per investimenti, durata 5anni. Ipotizziamo che la contro-parte (azienda) non riscuota trop-po successo nei confronti delsistema finanziario (rating B, allimite della finanziabilità). Stiamoparlando di un soggetto cosiddetto“investment grade” (cioè finanzia-bile dalle banche), ma per il rottodella cuffia, molto vicino almondo parallelo del “non invest-ment grade”(aziende non più inte-ressanti per le banche. Se l’azien-da ricorresse al credito ordinarioper finanziare i propri investimen-

ti, pagherebbe almeno un 6/7%.Significherebbe sborsare in termi-ni di interessi, in 5 anni, circa94.000 euro. Viceversa rivolgen-dosi all’ente regionale, grazie allapossibilità di indebitarsi per350.000 euro (70% della cifra) atasso zero e soltanto per la parterimanente al 7%,il costo scende-rebbea 28.000 euro, con un rispar-mio di circa 66.000 euro! Senzaconsiderare l’eventuale abbatti-mento in termini di spread sullaparte bancaria (30% del finanzia-mento, 150.000) in caso di inter-vento di un confidi.L’ultima interessante chiave di let-tura, tutt’altro che scontata intempi di vacche magre, è rappre-sentata dalla disponibilità di

risorse finanziarie sui vari pro-grammi e della tempistica limita-ta per ottenere il gradimento daparte della Regione. Le aziendedevono presentare istanze non

complicate nella compilazione,che vengono analizzate dal sog-getto gestore dell’agevolazione intempi accettabili. Nel giro di qual-che mese l’operazione giunge acompimento. Se l’azienda disponedi un minimo di programmazionee non attende l’ultimo minuto perandarsi a cercare la coperturafinanziaria per il proprio piano diinvestimenti, le misure rispondo-no alle sue esigenze in manieraesauriente. Tutte le misure ragio-nano a preventivo; non è quindipossibile presentare domande afronte di programmi già effettuati(presenza di fatture). È necessarioagire in fase preventiva, prepararela domanda, inviarla alla Regione,attendere l’assenso e poi procede-re con le fasi successive (ordini,conferme d’ordine, fatture…).Le forme agevolative toccano tuttii settori economici e sono fruibili,nelle varie misure, per una molte-plicità di tipologie di spesa.

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L’ANGOLO DELL’angolo del lettore

LE RISPOSTE DELL’ESPERTO

Veneto, finanziamentinel settore turistico-alberghiero

Rdall’art. 97, comma 1, della Lr33/2002. Si tratta di un finanziamento atasso agevolato particolarmente van-taggioso per i giovani under 35 anni,applicabile a imprese insediate o inse-diabili su tutto il territorio regionale. Ladomanda può essere presentata in qual-siasi momento dell’anno. In presenzadei requisiti richiesti ottime sono lepossibilità di ottenere l’agevolazione.Le ricordo che in presenza di scarsaliquidità e peraltro di un ottimo investi-mento e progetto risulta più agevoleutilizzare il tasso agevolato anziché ilfondo perduto, visto che nel secondocaso l’incentivo viene attribuito a ren-diconto spese sostenute.Si riportano nel seguito le caratteristi-che dello strumento di finanziamento.

Beneficiari. Le Piccole e medieimprese turistiche che gestiscono diret-tamente la struttura ammissibile alfinanziamento; i consorzi tra piccole emedie imprese che gestiscono diretta-mente la struttura ammissibile al finan-ziamento; altri soggetti previsti. In det-taglio sono ammesse: 1) le strutturericettive alberghiere: alberghi (compre-se residenze d’epoca alberghiere),motel, villaggi-albergo, residenze turi-stico-alberghiere; 2) le strutture ricetti-ve extralberghiere: esercizi di affittaca-mere, attività ricettive in esercizi diristorazione, attività ricettive a condu-zione familiare - bed & breakfast, unitàabitative ammobiliate ad uso turistico,strutture ricettive - residence, attivitàricettive in residenze rurali, case perferie, ostelli per la gioventù, foresterieper turisti, case religiose di ospitalità,centri soggiorno studi, residenze d’epo-ca extralberghiere, rifugi escursionisti-ci, rifugi alpini; 3) le strutture ricettiveall’aperto: villaggi turistici, campeggi;4) le altre strutture: stabilimenti balnea-ri, impianti di risalita, parchi diverti-mento e altre strutture nelle quali sono

La Regione Veneto ha in essere lo stru-

mento del Fondo di rotazione

“Finanziamenti nel settore turistico-

alberghiero, Estensione alle nuove

strutture ricettive, Dgr 16 marzo

2012, n. 400”, che prevede gli inter-

venti finalizzati alla realizzazione

anche di “nuove strutture ricettive

alberghiere”. Si applica alle seguenti

attività: strutture ricettive alberghiere

(art. 22, Lr 33/2002; strutture ricettive

extralberghiere (art. 25, Lr 33/2002);

strutture ricettive all’aperto (art. 28, Lr

33/2002); altre strutture ammissibili

(art. 97, comma 1, della Lr 33/2002).

Beneficiano dell’intervento sia le

Piccole e medie imprese turistiche che

i consorzi tra piccole e medie imprese

turistiche e gli altri soggetti previsti

DSono un giovane imprenditore di 32 annidel settore turistico alberghiero in pro-vincia di Vicenza. Ho trovato nella mia zona la possibilitàdi rilevare un piccolo albergo. Si tratta diuna struttura che peraltro occorre com-pletamente ristrutturare e mettere anorma. Nella situazione attuale econo-mica del territorio lo considero per meun ottimo affare. Sono giovane e pertanto non ho unagrande liquidità per questo investimen-to. Sono altresì convinto che l’investi-mento possa andare a reddito abbastan-za velocemente (ho già pronto un busi-ness plan dettagliato). In casi del gene-re la Regione prevede un sostegno perpersone con le mie caratteristiche? Qua-li sono le scadenze per presentare le do-mande? È difficile ottenere l’incentivo?

(A.R. prov. di Vicenza)

esercitate le attività codificatedall’Istituto nazionale di statistica cor-relate al settore turismo e rette a regi-me di piccola e media impresa, comeelencate nell’allegato U della Lr33/2002.Rientrano tra le attività ammissibili:1. gli interventi finalizzati alla realiz-zazione di “nuove strutture ricettivealberghiere” attraverso la ristruttura-zione, il recupero o la nuova costru-zione di immobili già in possesso didestinazione d’uso alberghiera e daadibire alla ricettività turistica e allarealizzazione di attività integrate del-l’offerta e della qualità dei servizi turi-stici, limitatamente alla realizzazionedi dipendenze alberghiere (immobiliubicati nella stessa area dell’edificioprincipale o entro la distanza dall’edi-ficio principale prevista dalle vigentinorme di legge regionale); 2. la ristrut-turazione di edifici esistenti da adibireall’attività alberghiera, a condizioneche gli interventi riguardino edificiche al momento della domanda abbia-no la destinazione d’uso alberghiera;3. gli immobili che possiedono ladestinazione d’uso alberghiera, inconformità alla vigente normativaurbanistica e edilizia, ma che attual-mente hanno perso i requisiti di classi-ficazione di struttura ricettiva alber-ghiera, a condizione che entro dodicimesi dall’ultimazione degli interventifinanziati, ottengano la relativa classi-ficazione di: albergo, motel, villaggio-albergo o residenza turistico-alber-ghiera, rilasciata dalla Provincia com-petente; 4. gli interventi edilizi su edi-fici già esistenti, a condizione cheentro dodici mesi dall’ultimazionedegli interventi finanziati sia presenta-ta al Comune competente la segnala-zione certificata di inizio attività ricet-tiva extralberghiera; 5. le strutturericettive che a seguito degli interventifinanziati assumono una nuova e

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69L’ANGOLO DEL LETTORE

Rregolato a tasso variabile, costituito

da Euribor tre/sei mesi, maggiorato

di uno spread non superiore a quello

convenzionato con Veneto Sviluppo

Spa.

Per i giovani imprenditori di età non

superiore ai 35 anni valgono le

seguenti regole: a) quota di partecipa-

zione pubblica nel limite del 50%

della spesa ammissibile; b) durata

massima del finanziamento agevolato

pari a 15 anni.

Le domande per accedere ai finanzia-

menti, predisposte utilizzando l’ap-

posito modulo predisposto da Veneto

sviluppo Spa, scaricabile dal sito

internet: www.venetosviluppo .it, e

sottoscritto, vanno presentate per il

tramite di una banca o dal Confidi

convenzionati al seguente indirizzo:

Veneto Sviluppo Spa, c/o Parco

scientifico e tecnologico Vega, edifi-

diversa classificazione o codifica di

struttura ricettiva.

I contributi sono concessi sotto

forma di tasso agevolato, tramite

una banca o intermediario finanzia-

rio convenzionato con Veneto

Sviluppo Spa, così strutturato: a)

una quota pubblica a tasso zero, del

Fondo regionale di rotazione

(Veneto sviluppo Spa) pari al 50%

della spesa ammissibile per finan-

ziamenti fino a 15 anni per strutture

localizzate nell’area montana del

Veneto e nei limiti del 40% delle

spese ammissibili per finanziamenti

agevolati con durata massima di 10

anni e del 30% per finanziamenti di

durata massima di 15 anni per le

strutture localizzate nel resto del

territorio regionale; b) una quota

privata fornita da una banca/inter-

mediario finanziario convenzionato,

cio Lybra, Via delle Industrie 19/d,30175 Venezia. La modalità di pre-sentazione è a sportello aperto.

Per informazioni. VenetoSviluppo Spa, c/o Parco scientifico etecnologico Vega, edificio Lybra, viadelle industrie 19/d, 30175 Venezia;041-3967211- fax: 041-5383605; e-mail: [email protected]; sitointernet: www.venetosviluppo.it

Riferimenti normativi. Finan-ziamenti nel settore turistico alber-ghiero. Estensione alle nuove struttu-re ricettive. Fondo di rotazione. Dgr16 marzo 2012, n. 400 (Bur del 30marzo 2012, n. 24); Dgr n. 898 del 21giugno 2011 (Bur n. 49 dell’8 luglio2011); Dgr n. 117 del 31 gennaio2012 (Bur n. 13 del 10 febbraio 2012)

(Alberto Giordano, Giordano Consulting)

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70 L’ANGOLO DEL LETTORE

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Economia reale e tassi di interesseLa ripresa economica globalerimane debole e il direttore gene-rale del Fmi Christine Lagarde, nelcorso della riunione del 6 luglio2012, ha dichiarato che l’econo-mia mondiale sta peggiorando e lacrisi negli ultimi mesi è diventatapreoccupante. Secondo gli ultimidati diffusi dal Centro Studi diConfindustria, il commercio mon-diale nel primo trimestre del 2012è cresciuto dell’1,4% su base con-giunturale mentre nel solo mese diaprile c’è stato un calo dello 0,8%su marzo. Il rallentamento è ascri-vibile all’acutizzarsi della crisi deldebito sovrano in alcuni paesidell’Eurozona e al rallentamentodella crescita nei paesi emergenti.Le quotazioni del petrolio Brentrestano alte, ma risultano in fles-sione; a giugno, infatti, il barile haregistrato un prezzo medio di 96,9dollari, rispetto ai 124,7 di marzo2012.Negli Stati Uniti, la crescita eco-nomica durante il primo trimestredell’anno ha registrato una dina-mica del +0,5% su base congiuntu-rale, mentre con riferimento allostesso periodo dell’anno prece-dente la crescita è stata del +2%,in rallentamento rispetto al +3%

mestre del 2012 la crisi economicanon ha risparmiato i paesi più vir-tuosi e gli indicatori congiunturaliattualmente disponibili conferma-no un elevato rallentamento dell’e-conomia in tutti i paesi dell’Ue,Germania compresa. In data 25giugno 2012, il Governo spagnolo haufficialmente formalizzato ai part-ner dell’Eurogruppo la richiesta diaiuti finanziari senza, però, quanti-ficarne l’importo. Sempre a giugno,inoltre, Fitch ha declassato il ratingda ‘A’ a ‘BBB’ del paese iberico,con outlook negativo mentre Ciproè, in ordine cronologico, l’ultimopaese dell’Area ad aver richiestoaiuti per quasi 10 miliardi di euroall’Esm. In data 28 giugno 2012sono stati raggiunti importantiaccordi tra i capi di statodell’Unione europea volti, fra l’al-

dell’ultimo trimestre del 2011.Tra aprile e giugno 2012 la mediamensile dei nuovi occupati èstata di 75.000 nuove unità, con-tro i 225 mila dei primi tre mesidell’anno. Il tasso di disoccupa-zione a giugno è stato dell’8,2%.Nell’Area Euro, nel secondo tri-

I cambi dell’euro (dati giornalieri)

Euribor 365 (dati giornalieri)Indicatori reali

Interest rate swap (dati giornalieri)

A cura dell’ufficio studi della Banca Popolare di Milano

QUADRO DI R IFERIMENTO

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tro, a spezzare il circolo vizioso trasituazione delle banche e debitisovrani. In virtù di tali accordi i fondidell’Esm verranno utilizzati diretta-mente per ricapitalizzare le banchesenza transitare dai Governi nazio-nali e, su richiesta di Mario Monti, èstato approvato il meccanismo anti-spread, che dovrebbe intervenireper stabilizzare il mercato primarioe secondario dei titoli di Stato neipaesi high-spread più virtuosi. LaBce, nella riunione del 5 luglio 2012,ha abbassato di un quarto di punto iltasso di policy dall’1% allo 0,75%.Con questa manovra il tasso di rifi-nanziamento principale scende perla prima volta sotto l’1%.In Italia, i dati più recenti diffusidall’Istat sulla produzione industria-le indicano che a maggio 2012 l’indi-ce destagionalizzato è aumentatodello 0,8% rispetto ad aprile mentrenella media del trimestre marzo-maggio l’indice è diminuito dell’1,9%rispetto al trimestre immediatamen-te precedente. Corretto per glieffetti di calendario, in maggio l’in-dice è diminuito in termini tenden-ziali del 6,9% e nella media dei primicinque mesi dell’anno la produzioneè diminuita del 6,7% rispetto allostesso periodo dell’anno preceden-te. Nel confronto tendenziale, gliunici settori in crescita sono quellidell’attività estrattiva (+2,3%) edella produzione di prodotti farma-ceutici di base e preparati farmaceu-tici (+2,2%). Le diminuzioni piùampie si registrano per i settori dellafabbricazione di articoli in gomma ematerie plastiche, altri prodottidella lavorazione di minerali nonmetalliferi (-12,2%), delle industrietessili, abbigliamento, pelli e acces-sori (-11,5%), della fabbricazione diapparecchiature elettriche e appa-recchiature per uso domestico nonelettriche (-9,7%). Nei primi sei mesi del 2012 il fabbi-sogno del settore statale si è ferma-to a 29,1 miliardi di euro, quasi 15

Zona euro Fonte: DG Economic and Financial Affairs, EU

miliardi in meno rispetto alvalore riferito ai primi sei mesidel 2011. Nel solo mese di giu-gno 2012 il dato presenta unavanzo di 5,8 miliardi di euro, inaumento rispetto allo stessomese del 2011 in cui si registròun avanzo di 1 miliardo di euro.

Mercato dei cambi A seguito delle notizie sul peg-gioramento dei conti finanziari

di alcuni governi autonomi ibe-rici (in particolare dellaCatalogna) e del quadro diincertezza delle banche spa-gnole, l’euro ha toccato ilminimo semestrale di 1,24 ainizio giugno. Il cambio con loyen giapponese è sceso, a finemaggio, sotto quota 100, fino araggiungere il minimo seme-strale di 96,25 il 1° giugno.

72 INDICATORI REALI QUADRO DI RIFERIMENTO

Principali indicatori economici

14

6

-2

-10

-18

-26

-34

-42

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