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Parrocchia "Santa Maria Assunta" Solesino Scuola dell'Infanzia Paritaria "E.Rizzato" PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA Ex art. 1, comma 14, legge n° 107/2015 Scuola dell'Infanzia Paritaria "ELVIRA RIZZATO" Via Roma, 176 - 35047 SOLESINO (PD) Tel./fax 0429-709055 codice meccanografico PD1A17300P e-mail: [email protected] Posta elettronica certificata:

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Parrocchia "Santa Maria Assunta" Solesino Scuola dell'Infanzia Paritaria "E.Rizzato"

PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA Ex art. 1, comma 14, legge n° 107/2015

Scuola dell'Infanzia Paritaria "ELVIRA RIZZATO"

Via Roma, 176 - 35047 SOLESINO (PD)

Tel./fax 0429-709055

codice meccanografico PD1A17300P

e-mail: [email protected]

Posta elettronica certificata: [email protected]

P.I.V.A. 03386690287

Federata FISM

P.T.O.F. 2016/2019

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Premessa

Il presente Piano dell’Offerta Formativa, relativo alla scuola dell’infanzia “E.Rizzato”, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015 n° 107, recante la “Riforma del Sistema Nazionale e Formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”; il Piano è stato elaborato dal Collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Comitato di gestione nella figura del legale rappresentante. Il piano ha ricevuto il parere favorevole del collegio dei docenti nella seduta del 19/10/2016; il piano è stato approvato dal Comitato di gestione nella seduta del 21/10/2016. Il piano verrà pubblicato il 31/10/2016.

STORIA, IDENTITA’ E MISSION DELLA SCUOLA

CENNI STORICI La scuola dell’infanzia “Elvira Rizzato” di Solesino, sita in via Roma 176, sorse nel 1910 per iniziativa dell’arciprete D.Amedeo Palluan e di alcuni parrocchiani volonterosi e pronti a collaborare per il “bene dei fanciulli della comunità”. L’edificio, trasformato e predisposto ad “Asilo Infantile” per accogliere ed assistere i bambini del paese, venne donato dai coniugi Rizzato Abramo e Maria e prese il nome di Elvira Rizzato, in memoria della loro figlia morta in giovane età. Solenne fu la cerimonia d’inaugurazione e festosa l’accoglienza che i solesinesi fecero al nuovo “Istituto” ed alle Suore Salesie (ispirate a San Francesco di Sales) di Padova che furono chiamate ad assumerne la direzione (Notizie e citazioni tratte dal libro “Solesino, breve storia del Comune e della parrocchia” di D.Domenico Pegoraro).Per quanto riguarda la struttura, l’edificio ha avuto tre interventi di ampliamento: il primo per opera di Don Giacomo Maculan negli anni 30 che realizzò l’ala destra collegata all’edificio centrale. Il secondo dall’arciprete Don Ugo Giacomello negli anni 40-50 edificò l’ala sinistra e ristrutturò ed ampliò la parte già esistente. Per ultimo Don Giovanni Giraldo negli anni 72-73, con non poche difficoltà burocratiche, riuscì a realizzare tre aule scolastiche, la cucina ed il refettorio. Vennero abbassati i davanzali e si ampliarono le finestre lungo i corridoi in modo da dare al bambino la possibilità di avere un costante contatto visivo con il giardino esterno ed interno. Il Provveditore agli studi di allora, in una sua visita dichiarò che era una delle migliori scuole materne della provincia grazie proprio ai criteri architettonici adottati. Da allora sono cambiate alcune cose: dal 2000 non ci più le suore, nel 2013, in seguito alla diminuzione delle iscrizioni, è stata soppressa una sezione quindi si è passati da 5 sezioni a 4, nello stesso anno è stata messa in posa una scala antincendio nel giardino esterno che dà su via Immacolata e nel 2015 c’è stato il rinnovo dell’arredamento della sala da pranzo (opere entrambe realizzate grazie ai contributi ricevuti dalla Fondazione della Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo). (Notizie tratte da “Il Campanile” giornale parrocchiale dagli anni ’70 ad oggi).

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IDENTITA’ DELLA SCUOLA

Anche se le suore Salesie ormai dal 2.000 non sono più presenti nella struttura scolastica, non per questo è stato tralasciato il messaggio cristiano.

I principi pedagogici che fanno da impianto al Progetto Educativo della scuola sono sì la Montessori e le sorelle Agazzi, capisaldi della pedagogia italiana, ma lo sguardo va oltre fino ai giorni nostri con l’approccio socio culturale di Vygotskij e di Bruner. Questo nuovo fronte pedagogico affronta lo studio dei processi cognitivi e dell’apprendimento nelle loro relazioni con le attività e nei contesti nei quali le persone vivono: le rappresentazioni e le abilità si formano e si affinano non grazie ad una elaborazione autonoma e solitaria della nostra mente, ma nell’incontro con gli strumenti, le situazioni, le relazioni …

Il bambino diventa costruttore della propria conoscenza lavorando nella zona di sviluppo prossimale considerando il pensiero non come un bene individuale da accrescere in solitudine, ma come una struttura dinamica che si forma nei contesti quotidiani di attività e si evolve nelle interazioni con gli altri. Anche per Martin Buber l’essere umano è per essenza dialogo e non si può realizzare se non comunica con l’umanità, ma Buber specifica che i principali interlocutori dell’uomo devono essere la Creazione ed il Creatore; per lui la Bibbia testimonia questo dialogo tra il Creatore e le sue creature: proprio questo è e sarà il nostro obiettivo dell’insegnamento della religione cattolica oltre ai tre già definiti dalla C.E.I.:

Osservare il mondo che viene riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini religiosi dono di Dio Creatore.

Scoprire la persona di Gesù di Nazaret come viene presentata dai Vangeli e come viene celebrata nelle feste cristiane.

Individuare i luoghi di incontro della comunità cristiana e le espressioni del comandamento evangelico dell’amore testimoniato dalla Chiesa.

Per il progetto educativo della nostra scuola di fondamentale importanza sono anche le Indicazioni Nazionali per il Curricolo e le Encicliche di Papa Francesco “Evangelii gaudium” e “Laudato sii”. In esse il Papa fa una lettura della nostra società in cui impera il capitalismo selvaggio, in cui la cultura del benessere oscura gli occhi e anestetizza il cuore delle persone; esorta l’umanità alla sfida del superamento della cultura dello scarto per giungere alla cultura dell’incontro, perché su questa terra siamo tutti migranti e pellegrini, ciascuno responsabile del benessere dell’altro. Questa è la vera cittadinanza tanto nominata ed auspicata nelle Indicazioni Nazionali Ministeriali, però deve diventare una cittadinanza integrale in quanto il bambino deve essere cittadino della terra, terra madre quale dono di Dio da custodire. All’interno di questo quadro socio-culturale, la scuola ha una missione controcorrente in quanto deve dialogare con il cambiamento, deve essere una sorgente d’acqua fresca e non un fortino, perché non si cambia il mondo se non si cambia l’educazione.

La scuola si deve porre come scuola - comunità le cui dimensioni principali sono:

Partecipazione, intesa come presenza attiva dei vari soggetti.

Dialogo, perché bisogna saper ascoltare ed emozionarsi nell’incontro con l’altro.

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Accoglienza verso tutti perché abbiamo la consapevolezza che tutte le persone sono una risorsa.

Apprendimento di tipo significativo perché promuove lo sviluppo delle competenze e favorisce l’autostima e l’autonomia.

Servizio e solidarietà perché la scuola educa alla responsabilità sociale per diventare popolo.

La scuola cattolica è per noi un luogo di umanizzazione e di cittadinanza, per far crescere i bambini nei valori umani tenendo sempre presente come sfondo una educazione Pro-Sociale perché fare del bene fa bene prima di tutto a noi stessi.

MISSION DELLA SCUOLA

La scuola elabora la sua mission partendo dalla sua identità di scuola, cristiana, educativa e tenendo presenti questi tre fattori fortemente integrati fra loro: ha un indirizzo cristiano nel senso di condurre i bambini a comprendere che quanto è umano, vero, bello, giusto è anche cristiano. Per educazione si intende formazione del bambino all’apertura verso gli altri, al rispetto delle persone e delle cose; alla generosità, alla scoperta del bello e della natura, alla spontaneità, alla socialità, al bisogno di stare insieme, al dialogo, al gioco. Scuola cristiana significa anche che l’ambiente deve trasmettere un clima familiare, semplice, accogliente, gioioso in cui le famiglie possono portare il loro contributo a beneficio di tutti nel rispetto delle scelte educative-pedagogiche del collegio docenti.

BISOGNO: la scuola, consapevole del ruolo primario della famiglia rispetto all’educazione dei propri figli trova nella scuola dell’infanzia un luogo di ascolto e di attenzione, un luogo di aiuto e di confronto al fine di definire assieme modelli e strategie educative funzionali ai bisogni formativi dei bambini.

INSEGNANTE: l’insegnante consapevole del delicato ruolo professionale si impegna ad un aggiornamento costante per garantire competenza e professionalità nella sua opera educativa, per promuovere un contesto sereno e al contempo stimolante per ogni singolo bambino.

BAMBINI: i bambini sono i protagonisti del contesto educativo, chiedono alla scuola di garantire loro un contesto sereno di ascolto, di tempi distesi e di attenzione. La comunità educante si impegna a promuovere e garantire lo sviluppo armonico ed integrale del bambino ponendo particolare attenzione al potenziamento dell’autostima e alla chiarezza di regole condivise.

IL CONTESTO

ANALISI DEL TERRITORIO

Solesino è situato nella provincia della bassa padovana vicino alla provincia di Rovigo, tra i Colli Euganei e il fiume Adige, infatti il termine deriva dal latino SOLUM ATHESINUM (suolo dell’Adige).

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E’ un paese di circa 7.100 abitanti che negli ultimi anni ha visto l’incremento di immigrati provenienti per lo più dal Marocco, dall’Albania, dalla Romania. E’ un’area di intenso e significativo sviluppo commerciale ma negli ultimi anni sta vivendo un momento di forte crisi economica. Considerata la varietà culturale del paese si richiedono specifici interventi di accoglienza.

La situazione demografica del paese riferita all’anno 2015 è la seguente:

2015 869 4.611 1.605 7.085

0-14 anni 15-64 anni 65+ anni Totaleresidenti

Gli stranieri residenti a Solesino al 1° gennaio 2016 sono 515 e rappresentano il 7,3% della popolazione residente.

La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dal Marocco con il 35,3% di tutti gli stranieri presenti sul territorio, seguita dall'Albania (19,8%) e dalla Romania (18,4%).

La popolazione scolastica all’interno della struttura è composta da:

5 insegnanti di cui 4 di sezione ed 1 di laboratorio, 1 cuoca ed 1 personale ausiliario, 98 bambini di cui: 3 del 2014, 28 del 2013, 36 del 2012, 30 del 2011, 1 del 2010, bambina trattenuta presso la nostra scuola dall’equipe del Servizio Età

Evolutiva di Conselve che la segue. 17 di altra nazionalità.

A settembre 2017 i bambini che inizieranno la scuola dell’infanzia saranno circa 40, mentre 54 sono i bambini nati nel 2015 e 29 quelli nati entro la fine del 30 agosto 2016.

ORGANIZZAZIONE, RISORSE E GESTIONE DELLA SCUOLA

STRUTTURE E SPAZI

Le insegnanti della scuola dell’infanzia “Elvira Rizzato” per realizzare i percorsi educativi e didattici hanno a disposizione ambienti e spazi molto accoglienti: motivanti ambienti di vita, che soddisfano il bisogno di gioco, movimento, socialità, e di apprendimento per il raggiungimento degli obiettivi dei campi di esperienza (ambiti del fare, del sentire, del pensare, dell’agire relazionale, del comunicare, del piacere del bello).

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PROFILO STRUTTURALE

La scuola dell’infanzia “E. Rizzato” è ubicata in via Roma 176, non lontana dal centro del paese; dall’entrata di via Roma, che è la principale, entrano le insegnanti e i bambini che arrivano con il pulmino, c’è poi una seconda entrata posta in via immacolata dalla quale hanno accesso tutti gli altri bambini.

RISORSE STRUTTURALI

L’edificio scolastico è articolato su due piani ed è fornita di locali, arredamento e attrezzature tipiche di una scuola dell’infanzia.

E’ composto da:

4 aule scolastiche (3 al pianterreno e 1 al primo piano) affacciate sui parchi della scuola; Un’aula per attività di potenziamento; Una biblioteca (bibliobimbi)/sala multimediale situata al primo piano; Un salone al pian terreno, dotato di attrezzature ludiche per accoglienza, gioco, attività

psicomotoria, teatro, ecc.; Un laboratorio, al piano terra, dove i bambini soddisfano il bisogno di esprimere la loro

fantasia e creatività con l’insegnante di laboratorio; Un totale di tre bagni, due al pian terreno e uno al primo piano; Una sala da pranzo per i bambini Un ambiente per il riposo dei bambini di 3-4 anni Una cucina per la preparazione del cibo; Un ambiente per il deposito del materiale utilizzato per la mensa; Una sala insegnanti Ufficio della coordinatrice Una sala ricreativa per insegnanti.

RISORSE STRUMENTALI

La scuola dispone dei seguenti sussidi:

- Libri per insegnanti e bambini, materiale ludico strutturato per la ricerca, l’osservazione, attività logico-matematiche, attività manipolative, travestimenti.

- Strumenti musicali, impianti stereofonico con audiocassette, cd, dvd, proiettore, televisore, lavagne, fotocopiatore, computer, macchina fotografica, videoproiettore.

- Attrezzature per l’attività psicomotoria e ludica.

Strumenti questi che aiutano i bambini a interpretare, esprimersi in linguaggi differenti come la voce, il gesto, i suoni, la musica. Quest’ultima è un linguaggio universale, pieno di emozioni e di tradizioni culturali.

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GLI ORARI DELLA SCUOLA

ORARIO LUOGO FUNZIONE ATTIVITA’

7.30 – 8.30 laboratorio Servizio di pre-scuola Prima accoglienza per i bambini che ne

necessitano

8.30 – 9.15 sezione Accoglienza E’ il luogo del saluto al genitore, del benvenuto

agli amici e ai compagni di gioco

9.15 – 9.30 Servizi igienici Igiene personale E’ un momento di routine altrettanto importante per

la costruzione dell’autonomia del

bambino

9.30 – 10.00 salone Momento comunitario e di condivisione

Momento di preghiera e di animazione con la

presentazione delle attività della giornata (merenda e

canti)

10.00 – 11.30 SezioniLaboratorio

Aula multimediale

Salone

Gruppo eterogeneo ed omogeneo

Attività didattiche di sezione e laboratoriali

inerenti il progetto pedagogico annuale,

attività motoria, progetto di religione…

11.30 Prima uscita per chi non usufruisce del

pranzo

11.20 Servizi igienici Preparazione al pranzo Momento di routine

11.30 Sala da pranzo Pranzo Il momento del pranzo aiuta il vivere insieme, il

rispetto delle regole, l’igiene, il gusto e lo

sviluppo dell’autonomia.12.30 – 13.00 Salone Seconda uscita Gioco libero e giochi

strutturati in salone, in laboratorio, in giardino

13.15 – 15.00 Stanza del sonnellino

Riposo pomeridiano Momento di riposo per i bambini piccoli e per chi lo

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desidera

13.30 – 14.50 Sezioni Attività di laboratorio per i bambini di 4 e 5

anni

Attività laboratoriale

14.50 Salone Merenda e Servizio pulmino

14.50 Salone Merenda comunitaria Momento di relazione e di condivisione

15.00 – 16.00 Salone Saluti ed uscita Riflessioni sulla giornata trascorsa insieme

LA FORMAZIONE DELLE SEZIONI

I bambini vengono suddivisi in sezioni eterogenee.

I criteri per la formazione delle sezioni sono i seguenti:

il bambino di tre anni imita il bambino grande mentre questo si prende cura del bambino piccolo.

Parità tra maschi e femmine

Sezioni numericamente equilibrate

Suddivisioni di bambini di etnie diverse tra le varie sezioni per favorire l’integrazione

La divisione dei fratelli nelle diverse sezioni per favorire l’indipendenza e l’autonomia

Questa organizzazione permette di far vivere ai bambini esperienze significative soprattutto a livello relazionale, tali attività promuovono l’acquisizione delle regole, la capacità di rispettare l’ambiente ed i materiali messi a disposizione, di rispettare i turni durante le attività ludiche e didattiche, di condividere spazi e ambienti in maniera corretta, di aiutarsi reciprocamente sia nei momenti di necessità, sia nei momenti richiesti dall’insegnante.

ORGANIGRAMMA E RISORSE UMANE

PRESIDENTE E

LEGALE RAPPRESENTANTE

DON GALDINO ROSTELLATO

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COORDINATRICE ED INSEGNANTE ETRUSCO MONICA

PERSONALE DOCENTE ORARI

ETRUSCO MONICA – TITOLARE DI SEZIONE E

COORDINATRICE

Palloncini arancioni

28 H SETTIM. A TEMPO INDETERMINATO

BENETAZZO ALESSIA – TITOLARE DI SEZIONE

Palloncini gialli

28 H SETTIM. A TEMPO INDETERMINATO

DE MARCO RITA – TITOLARE DI SEZIONE

Palloncini rossi

28 H SETTIM. A TEMPO INDETERMINATO

TRESIN VERDIANA – TITOLARE DI SEZIONE

Palloncini blu

28 H SETTIM. A TEMPO INDETERMINATO

CONTIERO SILVANA EMANUELA – INSEG. DI

LABORATORIO

28 H SETTIM. A TEMPO INDETERMINATO

PERSONALE AUSILIARIO ORARI

BASTIANELLO GRAZIELLA – CUOCA 35 H SETTIMANALI A TEMPO INDETERMINATO

CARDIN LAURA – ADDETTA PULIZIE 30 H SETTIMANALI A TEMPO INDETERMINATO

PERSONALE ULSS 17

LUCIA CALTAROSSA

LUNEDI’ 11.15 - 13.30;

MARTEDI’ 11.15 - 13.30;

MERCOLEDI’ 8.30 – 10.15;

GIOVEDI’ 11.15 – 12.30;

VENERDI’ 8.30 – 12.30

MAURA ZILLI

LUNEDI’ 13.30 - 15.00;

MARTEDI’ 13.30 - 15.00;

MERCOLEDI’ 13.30 – 15.00

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RISORSE FINANZIARIE

Rette alunni Contributi comune Contributi regionali Contributi ministeriali

LINEE GUIDA DEI PERCORSI EDUCATIVO-DIDATTICI

INTRODUZIONE

La scuola, nella sua missione educativa, ha come fonte di ispirazione fondamentale la consapevolezza dei diritti dei bambini in quanto persone. Tali diritti vengono sanciti dalla Costituzione Italiana e dalle dichiarazioni e convenzioni internazionali. Si riferiscono alla vita, alla salute, all’educazione, all’istruzione e al rispetto dell’identità individuale, etnica, linguistica, culturale e religiosa. La scuola si impegna a favorire l’accoglienza degli alunni e la loro piena integrazione con particolare riguardo alla fase di ingresso ed alle situazioni di rilevante necessità, inoltre si impegna a favorirne la crescita rispettando i ritmi dell’età, valorizzandone le potenzialità, sviluppando in loro il senso civico ed un profondo senso di responsabilità e di legalità.

(Riferimenti teorici coerenti con la scuola cattolica di ispirazione cristiana, Indicazioni Nazionali 2012, Legge 107 del 2015 comma 7).

IL NOSTRO CURRICOLO

Il curricolo della nostra scuola dell’infanzia organizza le proposte educative e didattiche attraverso attività laboratoriali: queste consentono percorsi esplorativi dove si uniscono le conoscenze pregresse a quelle di ricerca e di sperimentazione, considerando così il laboratorio come un contesto culturale in cui si fa ampio uso degli strumenti che favoriscono la percezione e l’organizzazione del pensiero. E’ nello scambio intersoggettivo e nella conversazione di gruppo che la comprensione viene promossa tramite la discussione e la collaborazione incoraggiando il bambino ad esprimere meglio le proprie idee. Il curricolo si articola attraverso le competenze in chiave europea:

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COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE

IL SE’ E L’ALTRO

Le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme

- E’ consapevole della propria identità personale, delle proprie esigenze e dei propri sentimenti, sa controllarli ed esprimerli in modo adeguato.

- Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini.

- Si rende conto che esistono punti di vista diversi e sa tenerne conto.

- Dialoga e discute e progetta confrontando ipotesi e procedure, gioca e lavoro in modo costruttivo e creativo con gli altri.

CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONI CULTURALE

IL CORPO ED IL MOVIMENTO

Identità, autonomia, salute

- Prova piacere nel movimento e in diverse forma di attività e di destrezza.

- Partecipa alle attività di gioco-sport rispettandone le regole.

- Utilizza gli aspetti comunicativo-relazionali del messaggio corporeo.

- Utilizza nell’esperienza corretti stili di vita riguardanti la cura e la salute del proprio corpo.

COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA E NELLE LINGUE STRANIERE

I DISCORSI E LE PAROLE

Comunicazione, lingua, cultura

- Sviluppa fiducia e motivazione nell’esprimere e comunicare agli altri le proprie emozioni.

- Racconta, inventa, ascolta e comprende le narrazioni e la lettura di storie.

- Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni.

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COMPETENZE DI BASE IN MATEMATICA, SCIENZE E TECNOLOGIA

LA CONOSCENZA DEL MONDO

Ordine, misura, spazio, tempo, natura

- Colloca correttamente nello spazio sé stesso, oggetti, persone.

- E’ curioso, esplorativo. Pone domande, discute, confronta ipotesi, spiegazioni, soluzioni ed azioni.

- Raggruppa e ordina secondo criteri diversi. - Confronta e valuta quantità, opera con i numeri e

conta.- Utilizza simboli per registrare.- Utilizza un linguaggio appropriato per descrivere le

osservazioni o le esperienze.- Individua le trasformazioni naturali nell’ambiente

circostanti.

CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE

LINGUAGGI, CREATIVITA’, ESPRESSIONE

Gestualità arte musica multimedialità

- Comunica, esprime emozioni, racconta utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente.

- Inventa storia, e si esprime attraverso diverse forme di rappresentazione e drammatizzazione padroneggiando gli strumenti necessari ad un utilizzo dei linguaggi espressivi, artistici multimediali.

- Si esprime attraverso il disegno, la pittura, ed altre attività manipolative.

- Esplora i materiali che a disposizione e li utilizza con creatività.

- Formula piani d’azione, individualmente o in gruppo e scegli con cura materiali e strumenti in relazione al progetto di laboratorio.

- E’ preciso, sa rimanere concentrato, si appassiona e a portare a termine il proprio lavoro.

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SCUOLA DELL'INFANZIA "ELVIRA RIZZATO" SolesinoMAPPA DEL PROGETTO PEDAGOGICO A. S. 2016 - 2017

FINALITA':Favorire l'emergere di potenzialitàindispensabili per un processo di

AUTOREALIZZAZIONE E AUTONOMIA,attraverso l'espressività creativa.

OBIETTIVO GENERALE: Fare, dipingere, realizzare

prodotti finiti al fine di stimolare e di impegnaretutte le risorse emotive

e le energie creative,favorendo relazioni positive e di accettazione dell'altro.

RISULTATI ATTESI:* Saper esprimere con più facilità

le proprie paure e desideri, attraverso varie attività.* Incentivare l'interesse

a raccontare e a raccontarsi.

"IL SINGHIOZZO DI..."Mi è venuto il

singhiozzo perché...

LABORATORIO DI ANIMAZIONE ALLA LETTURA - ALESSIA

* Ascolta, racconta e comprende le narrazioni e la lettura di storie.

* Sviluppa la padronanza d'uso della lingua italiana e arricchisce

il proprio lessico.

LABORATORIO LOGICO - MATEMATICOMONICA

* Esplora, pone domande, discute, confronta ipotesi, soluzioni

e formula risposte.

LABORATORIO DIGITALERITA

* Esplora le potenzialità offerte dalla tecnologia.

LABORATORIO PLASTICO - MANIPOLATIVO

VERDIANA* Esplora i materiali

che ha a disposizione e li utilizza con creatività.

LABORATORIO GRAFICO - PITTORICO

EMANUELA* Si esprime attraverso attività

grafico - pittoriche per sviluppare

il senso estetico del bello nella realtà

(opere d'arte e CREATO).

CAMPI DI ESPERIENZA:- la conoscenza del mondo

CAMPI DI ESPERIENZA:- Immagini suoni e colori.

- La conoscenza del mondo.

IMPARARE AD IMPARARE Il b/o organizza il proprio sapere,

lo applica anche al di fuori del contesto scolastico.

SPIRITO DI INIZIATIVA ED IMPRENDITORIALITA'

Attraverso la creatività, il b/otraduce le idee in azione

cogliendo le opportunità ed i rischiche ogni contesto presenta.

CAMPI DI ESPERIENZA:- Il Sé e l'altro - i

discorsi e le parole.

COMPETENZE SOCIALI E CIVICHECOMUNICAZIONE IN MADRELINGUA

COMPETENZA DI BASE IN MATEMATICA

SCIENZE E TECNOLOGIA

COMPETENZA DIGITALE

COMPETENZA ED ESPRESSIONE

CULTURALE

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TITOLO DEL PROGETTO:

IL SINGHIOZZO DI ...

MI E’ VENUTO IL SINGHIOZZO PERCHE’…

Introduzione al progetto a.s. 2016 - 17

“Impotenza, inadeguatezza sono questi i nomi del disagio tardo-moderno “. Bauman prosegue il suo pensiero sostenendo che la “precarietà è oggi il mattone più importante della gerarchia di potere globale e la tecnica primaria di controllo sociale”. Il processo di globalizzazione ha creato una profonda dicotomia all’interno della società mondiale con il potere in mano di pochi ed una parte sempre crescente di emarginati e di disperati. Ma il vero problema è che la globalizzazione è diventata anche culturale perché annulla le diversità instaurando un’omogeneizzazione culturale di bassa qualità. In questo quadro quindi consentire a tutti di godere di una formazione di elevata qualità diventa un obiettivo prioritario e determinante: a tale finalità deve ispirarsi l’attuale scuola dell’infanzia che, nel corso della storia, ha saputo progressivamente emanciparsi da una funzione assistenziale per giungere ad essere considerata a tutti gli effetti determinante per il successo delle nuove generazioni. La scuola dell’infanzia è un ambito in cui le singole ricchezze di ciascun bambino possono trovare uno spazio adeguato per la personalità creative, nella convinzione profonda che nella vita quotidiana la creatività è una condizione indispensabile dell’esistenza. Creare, inventare, scoprire, sperimentare sono il fondamento primario dell’apprendere perché attraverso il fare il bambino ha la possibilità di esprimersi e di sentirsi libero perché chi sa fare risolve ogni crisi, impara e sa osservare. La forza del pensiero creativo consiste nel cercare nuove vie per interpretare la realtà, nel recuperare nuove combinazioni di idee per affrontare le situazioni di tutti i giorni; l’individuo creativo pensa con la propria testa perché vuole cavalcare la vita e non lasciarsi travolgere dalle difficoltà.

FASI DELLA PROGRAMMAZIONE

La progettazione ha la funzione di fare da grande cornice di riferimento in quanto indica la direzione ed il compito del processo formativo-educativo, mentre la programmazione ha il compito di entrare più nel concreto delineando le fasi ed i contenuti del processo stesso.

Le fasi principali che caratterizzano la vita di un progetto sono le seguenti:

1) IDEAZIONE: è la fase iniziale della vita di un progetto, in cui esso viene ideato, abbozzato.

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COMPETENZE TRASVERSALI

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2) DEFINIZIONE: è il momento sempre precedente l’avvio del progetto ed è quello in cui, dopo aver osservato la realtà scolastica, si definiscono gli obiettivi, le metodologie e le diverse UdA delle attività nella loro prevedibile articolazione.

3) REALIZZAZIONE: si dà avvio all’attuazione del progetto, orientati da quanto precedentemente progettato. Si concretizzano le ipotesi formulate misurandosi con la complessità e gli imprevisti della situazione reale. Si procede inoltre alle necessarie modifiche per adeguare il progetto alla nuova situazione emersa.

4) VERIFICA/VALUTAZIONE: a conclusione del progetto si rendiconta su quanto è avvenuto, sull’andamento e sui risultati del progetto. E’ un momento di confronto professionale sulla documentazione raccolta del percorso effettuato, per individuare le criticità e l’efficacia delle precedenti fasi.

PROGETTI DI POTENZIAMENTO

Per rafforzare il raggiungimento degli obiettivi delle unità per le competenze, la scuola si avvale di progetti di potenziamento:

progetto di attività motoria realizzato da un insegnante qualificato appartenente ad una associazione sportiva, Verde Sport di Monselice. Il costo per sostenere questo progetto è di € 50,00 annui e totalmente a carico delle famiglie.

uscite nel territorio: permettono che il “fuori” della scuola diventi palestra di vita e si conoscano le regole che caratterizzano gli ambienti circostanti

uscita didattica: ne è prevista una sola alla fine del percorso formativo, solitamente nell’ultima settimana di maggio; per tali uscite ci avvaliamo dell’utilizzo degli scuolabus comunali e si chiede un contributo minimo a carico delle famiglie

progetti extracurricolari: la scuola propone un progetto extracurricolare in orario post - scuola: a questo proposito l’associazione Kairos di Solesino offre un servizio, alle famiglie che lo necessitano, di prolungare l’orario scolastico fino alle 18.30 pagando una quota associativa e un contributo a cadenza settimanale.

PROGETTO CONTINUITÀ

Con l'Istituto Comprensivo di Solesino:

La Coordinatrice e le insegnanti ritengono che la continuità del processo educativo non sia solo uno scambio di informazioni, ma condizione importante per favorire e promuovere il successo formativo di ogni bambino; quindi ogni anno nel mese di maggio, si svolge un incontro tra le insegnanti della scuola dell'Infanzia e le docenti della scuola Primaria, nel quale si effettua uno scambio di osservazioni raccolte durante l'intero anno scolastico, con la compilazione degli indicatori precedentemente scelti all'interno delle griglie di osservazione...

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Inoltre nel corso dell’anno insieme alla scuola primaria si pianifica una serie di incontri mirati alla realizzazione di un micro progetto.

PROGETTI SICUREZZA PER IL PERSONALE SCOLASTICO

Tutto il personale scolastico partecipa ai corsi di formazione/aggiornamento per la sicurezza negli ambienti di lavoro (primo soccorso, antincendio, corso RLS responsabile sicurezza dei lavoratori).

Ogni anno si effettuano prove di evacuazione per il terremoto e per l’antincendio con la supervisione della protezione civile del paese.

PARTECIPAZIONE DEI GENITORI ALLA VITA SCOLASTICA

Il Progetto Pedagogico della scuola dell'Infanzia, prevede la relazione del personale docente con le famiglie, ciascuno con le proprie competenze e ruoli specifici condividono il progetto educativo di crescita del bambino, di cui il primo titolare rimane la famiglia; tuttavia è dalla relazione reciproca di ascolto e di ricerca condivisa di strategie e atteggiamenti educativi tra gli adulti, che il bambino può sviluppare in modo equilibrato la sua capacità di aprirsi all'esterno e crescere sereno. Per realizzare questo obiettivo la scuola dell'infanzia propone momenti di incontro individuale e collettivo con le famiglie, secondo le seguenti modalità:

Scuola aperta:Una domenica all’anno la scuola è aperta ai genitori per poterla visitare.

Incontro Propedeutico per i genitori dei nuovi iscritti: Si svolge alla fine dell'anno scolastico (mese di giugno) per l'inserimento dei bambini nuovi iscritti, convocato dalla Coordinatrice e dal personale docente. Vi partecipano i genitori dei bambini nuovi iscritti, il Presidente del Comitato di Gestione, il Parroco in qualità di legale rappresentante, la Coordinatrice e le insegnanti.In questa occasione vengono illustrate:* Le modalità di inserimento dei bambini. * Il regolamento della scuola. Viene altresì consegnato un questionario conoscitivo da riportare compilato a settembre durante il primo colloquio individuale.

Assemblea generale:Si realizza verso la metà di ottobre, per comunicare informazioni riguardanti la scuola a tutti i genitori dei bambini iscritti, è convocata dalla Coordinatrice, vi partecipano le insegnanti, il Presidente del comitato di gestione, il Parroco e i genitori. In tale occasione si presentano:

* La progettazione curricolare.* l'organizzazione scolastica e i costi del servizio.* Si eleggono i rappresentanti di sezione. * Inoltre si chiede la collaborazione dei genitori per le varie attività scolastiche ed iniziative extrascolastiche a sostegno della scuola dell'infanzia.

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Consiglio di intersezione: Il consiglio di intersezione è composto dalla coordinatrice e dai rappresentanti di sezione eletti dai genitori ogni anno mediante elezione formale ad ottobre; ha il compito di formulare proposte al collegio dei docenti e di agevolare i rapporti reciproci tra docenti, genitori e bambini.

Colloqui individuali conoscitivi: Proposti dalle insegnanti ai genitori dei bambini nuovi iscritti all'inizio dell'anno scolastico, durante questi incontri i genitori consegnano alle insegnanti i questionari conoscitivi dei bambini per ampliarne la conoscenza.

Colloqui individuali:Con i genitori di tutti i bambini iscritti, con le seguenti modalità temporali: * novembre* marzo.* giugno.Le insegnanti ricevono i genitori su appuntamento una settimana al mese. Inoltre in situazioni particolari, le insegnanti contattano le famiglie per concordare colloqui straordinari.

Incontro di formazione per i genitori:Vi partecipano insegnanti e genitori. I relatori di questi incontri sono persone esperte in tematiche educative strettamente e hanno lo scopo di offrire un momento di ascolto, confronto, approfondimento alla genitorialità.

Ulteriori comunicazioni:* Attraverso avvisi scritti personalizzati.

* Avvisi di ordine generale sulla lavagna all'ingresso della scuola.

* Consigli di intersezione: convocati dalla Coordinatrice, vi partecipano i rappresentanti di sezione eletti nell'assemblea generale di ottobre. Ci si incontra ogni tre mesi per discutere lo svolgimento della vita scolastica, valutare nuove proposte ed iniziative anche inerenti al progetto pedagogico. Si valutano miglioramenti da apportare nell'organizzazione scolastica, nell'ambito delle competenze stabilite nel regolamento (rapporti con gli altri genitori, organizzazione uscite, feste...).

RAPPORTI CON IL TERRITORIO

Attività di collegamento con la Parrocchia:

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Si mantiene una relazione costante con la Parrocchia, attraverso il giornale parrocchiale e il bollettino domenicale, nei quali la scuola rende partecipe la comunità della vita scolastica (foto delle attività didattiche e brevi recensioni).Si accompagnano i bambini in chiesa per far loro conoscere e vivere alcuni importanti momenti della liturgia come ad esempio:* La commemorazione dei Santi e dei defunti* Il mercoledì delle ceneri.* San Francesco* Il Natale* La Pasqua

Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca per corsi di formazione/aggiornamento e produzione di documenti/provvedimenti attuativi per la scuola dell’infanzia

Ufficio Scolastico Regionale del Veneto, per i contributi MIUR e per le varie normative riguardanti la parità scolastica

Ufficio Scolastico Territoriale di Padova per i contributi assegnati in caso di bambini con disabilità

ULSS 17:* All'inizio dell'anno scolastico, viene consegnato ai genitori il menu precedentemente visionato e vidimato dal S.I.A.N. (servizio igiene alimentazione e nutrizione).* Si mantengono contatti con l'assistenza sanitaria di Conselve per le malattie endemiche di tipo infettivo.* Si collabora con l'Unità Operativa Materno - Infantile (U.O.M.I.) per i casi di bambini diversamente abili sia da un punto di vista cognitivo che fisico, bambini certificati o affetti da malattie dello sviluppo.Allo scopo di migliorare il sistema scolastico, si collabora con l'equipe medica e attraverso uno studio condiviso si definisce la necessità o meno di richiedere la presenza di operatori OSS.

FISM:(Federazione Italiana Scuole Materne) ente al quale il corpo docente si rivolge per chiedere aggiornamenti sia da un punto di vista tecnico - amministrativo, sia dal punto di vista pedagogico - didattico, attraverso corsi di formazione e consulenze specifiche presso la scuola.

Comune di Solesino:Si mantengono rapporti con l'Amministrazione Comunale per:* La gestione del servizio trasporto dei bambini con il pulmino.* La trasmissione dati riguardanti i bambini residenti e pronti per frequentare la scuola dell'infanzia.* La richiesta dei contributi a sostegno della scuola.* L'uso di locali per manifestazioni scolastiche.

Biblioteca: riceviamo comunicazioni riguardanti iniziative di formazione per bambini, genitori e insegnanti.

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Centro anziani:aderiscono ad alcune iniziative della scuola fornendo spazi per le feste.

Protezione Civile:offrono assistenza per le uscite le feste e le manifestazioni programmate dalle insegnanti promosse dai genitori durante l'anno scolastico.

Servizi sociali per inclusione e tutela di casi particolari riguardanti minori.

Volontari: Sono persone vicine al mondo della scuola, anche genitori o nonni che offrono la loro disponibilità per lavori di manutenzione del giardino e degli spazi scolastici, inoltre forniscono materiali di vario genere utili per le attività didattiche e di laboratorio.

Università degli studi di Padova/Scuola superiore di secondo grado La scuola accoglie eventuali richieste da parte dell’università/scuola superiore di secondo grado per la realizzazione di tirocini o stage.

PIANI DI INCLUSIONE SCOLASTICAIndicazione operative sulla direttiva ministeriale 27/12/2012

Strumenti di intervento per alunni con bisogni educative speciali

ed organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica

Legge 170 del 2010

Per Piani di Inclusione Scolastica si intendono tutti gli strumenti di intervento e le forme di progettazione funzionali al rispetto dei bisogni educativi speciali e individualizzati di bambini e bambine.

Il fine della scuola è quello di garantire il diritto alla diversità, tale diversità deve essere considerata come una naturale differenza che genera ricchezza all’interno del servizio educativo. Si realizza così pienamente la dignità del bambino, anche in situazione di difficoltà, estendendo il campo di intervento e di responsabilità a tutta la comunità educante.

Perciò la scuola si impegna a:

Non perdere di vista il vissuto di ciascun bambino al fine di favorire il superamento delle difficoltà di qualsiasi natura

Osservare e rilevare collegialmente le difficoltà esistenti nel bambino per pianificare forme di potenziamento per promuovere lo sviluppo armonico della sua personalità

Attivare azioni di recupero e rinforzo educativo

Informare, condividere, pianificare assieme alla la famiglia strategie educative condivise

Collaborare con gli Enti Locali per realizzare il progetto d’inclusione.

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In base alla difficoltà riscontrata, la scuola attiverà rapporti con i seguenti Enti:

1. Bambino proveniente da altra nazione che non parla la lingua italiana: verrà contattato il responsabile dei Servizi Sociali del Comune al fine di poterci incontrare con un mediatore culturale, che possa fornirci le prime conoscenze relative ad usi, consuetudini di vita del bambino stesso; e successivamente un mediatore linguistico per definire un vocabolario condiviso tra scuola e famiglia e per tradurre le norme scolastiche da rispettare. Potrebbe essere utile anche in corso d’anno, ricontattare tale professionista, in caso di necessità.

2. In caso di sviluppo disarmonico del bambino che presenta forme di ritardo: nel linguaggio, nell’area motoria, ecc. In tal caso la scuola contatterà l’U.L.S.S. 17, l’equipe di neuropsichiatria infantile, utilizzando lo strumento di segnalazione, previsto dall’Accordo di Programma della Provincia di Padova. Con tale equipe, dopo l’iniziale approfondimento, verrà definito un percorso educativo e se necessario riabilitativo, condiviso anche con la famiglia

3. Bambini con certificazione: la scuola contatterà in accordo con la famiglia l’equipe psico-medica di riferimento, verrà definita la modalità d’inserimento alla scuola dell’infanzia e successivamente predisposti dalla scuola il Profilo Dinamico Funzionale ed il progetto Educativo Individualizzato che verranno condivisi con la famiglia e la stessa equipe nel primo incontro pianificato entro novembre dell’anno scolastico in corso. Successivamente verranno predisposte le attività per il sostegno e gli strumenti funzionali alla verifica, valutazione e documentazione del progetto stesso. In corso d’anno verranno accordati altri incontri di verifica con la famiglia e l’equipe di riferimento, per ottimizzare gli interventi educativi realizzati a scuola.

4. Bambini con svantaggio socio-economico provenienti da situazioni familiari quali genitori separati, nucleo familiare numeroso, mancanza di reddito.

5. In caso di necessità di assunzione di farmaci salvavita: presentazione di ricetta medica attestante la necessità del bambino, compilazione dei moduli predisposti dall’U.L.S.S. 17 da parte dei genitori e del pediatra e pianificazione del protocollo, per la suddivisione dei compiti all’interno della scuola.

6. Allergia e intolleranza alimentare: ritiro del certificato attestante la patologia del bambino, invio all’U.L.S.S. 17 – S.I.A.N., per la valutazione e vidimazione del nuovo menù che verrà consegnato in copia alla famiglia.

Il PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA è un documento deliberato dal Collegio Docenti che

- contiene le procedure di inserimento degli alunni con Bisogni Educativi Speciali.

- definisce i compiti ed i ruoli delle figure coinvolte (insegnanti, OSS..).

- traccia le fasi dell’ambientamento e dell’inclusione.

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FORMAZIONE, AUTOVALUTAZIONE, INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO

FORMAZIONE PER IL PERSONALE DOCENTE

Nell’offerta formativa sono previsti l’aggiornamento professionale e le attività di formazione per il personale docente. Sono strumenti scientifici per supportare la sperimentazione, la ricerca – azione, l’innovazione didattica favorendo la costruzione dell’identità scolastica e l’innalzamento della qualità professionale dell’insegnante e dell’offerta formativa per il bambino.

Il piano di formazione del personale docente, sulla base delle direttive ministeriali, dell’Autovalutazione e del Piano di Miglioramento, prevede l’aggiornamento:

delle competenze professionali per affrontare i cambiamenti della società e le nuove sfide educative.

Dei corsi tecnici per la sicurezza e la salute dell’ambiente di lavoro.

Corsi di formazione organizzati dalla FISM (federazione italiana scuole materne) e riconosciuti dal M.I.U.R.

Corsi di formazione organizzati del M.I.U.R.

Corsi organizzati dall’istituto comprensivo di Solesino e dalla rete degli istituti comprensivi del territorio.

Attraverso personale docente interno con specifiche competenze.

Soggetti esterni che svolgono un’attività di consulenza in incontri formativi.

FORMAZIONE PER IL PERSONALE AUSILIARIO

Il personale ausiliario, composto da una cuoca e da un’addetta alle pulizie, partecipa ai corsi di formazione per mantenere alto il livello di efficienza nell’ambito della refezione e nella pulizia degli ambienti.

STRUMENTI DI VALUTAZIONE

Ogni attività umana viene stimata e valorizzata, ma non può essere considerata come mera attività quantitativa o costituita da giudizi arbitrari e soggettivi. Deve piuttosto essere esplicitata in base a criteri e finalità che favoriscono il confronto e la riflessione su di essa. A tale scopo l’insegnante non dovrebbe valutare per misurare ma per conoscere, riflettere, progettare, riprogettare e di conseguenza per migliorare e per migliorarsi. In particolare, nella scuola dell’infanzia la valutazione deve essere flessibile, attenta sì ai traguardi di sviluppo e alle linee direttive inerenti lo

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sviluppo del bambino, ma soprattutto deve tenere conto che ogni alunno è unico, irripetibile ed inserito in un contesto (sezione o gruppo); inoltre deve essere attenta più ai processi che ai prodotti, assumendo una funzione di tipo formativo; in altre parole deve servire al docente per controllare e regolare il proprio intervento didattico e al bambino per rilevare e superare i punti di criticità, per acquisire maggiore consapevolezza nelle sue possibilità, attraverso un’attiva partecipazione alla raccolta dei materiali da lui stesso prodotti.

La valutazione si differenzia dalla verifica perché indica un’operazione più globale, in quanto analizza tutto il percorso fatto dando un’interpretazione di senso ai dati raccolti. Così recitano le Indicazioni Nazionali per il Curricolo “La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine”.

La verifica altresì, per rendere visibile e concreto quanto in fase di definizione si era esplicitato, si avvale di una documentazione significativa, varia e finalizzata, frutto di una osservazione efficace.

Per realizzare questo tipo di osservazione, occorre individuare cosa, quando, dove, e come si intende osservare, cercando di utilizzare strumenti in grado di raccogliere dati utili, pertinenti, avulsi il più possibile da interpretazioni personali.

Nello specifico, al termine di ogni intervento didattico si attua una verifica considerando:

- L’osservazione dei bambini, quale strumento di fondamentale importanza, attraverso la loro partecipazione alle attività proposte;

- Una griglia di quantificazione del gradimento dell’esperienza;- Le varie modifiche compiute durante l’attività per venire incontro alle esigenze dei bambini

o per imprevisti di altro genere.

Si utilizzeranno anche telecamera, macchina fotografica, registratore ed annotazioni carta e penna.

Attraverso la raccolta di tutta questa documentazione (osservazioni sistematiche, colloqui, conversazioni con i bambini, griglie di osservazione, materiale strutturato e non, schede di verifica dei traguardi di competenza specifica raggiunti, disegni grafico- pittorici, giochi) l’insegnante riflessivo e professionalmente competente, ha la possibilità di disporre di una significativa mappa informativa sulla situazione della sezione; ha la possibilità di pensare e di riflettere sul suo intervento didattico, puntando ai processi di apprendimento innescati dal bambino nella costruzione della conoscenza e nel raggiungimento dei traguardi di sviluppo delle competenze.

Ma la documentazione non va limitata alle sole conoscenze ed abilità disciplinari, va ampliata per permettere al docente di conoscere anche le dimensioni del bambino attinenti alla relazionalità, alla partecipazione alla vita della scuola, all’autonomia personale.

L’insegnante che documenta e mette per iscritto il proprio lavoro, si costruisce ottimi strumenti di riflessione. In tal senso, la documentazione permette di tenere memoria di quanto avviene nella scuola, di costruire significati condivisi e di “lasciare traccia” delle proprie esperienze educative (Indicazioni per il curricolo DM n. 6 31/07/2007 ne ribadiscono l’importanza).

Inoltre, la documentazione delle attività e dei progetti realizzati dai bambini, offre loro l’opportunità di ricercare la propria identità, di potersi raccontare e riascoltare. Infatti, rendere i bambini protagonisti dei processi che li riguardano, ha notevoli implicazioni significative sul piano motivazionale, perché spesso si dimentica che la valutazione deve servire a chi la riceve.

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La verifica del raggiungimento dei traguardi di sviluppo del bambino viene organizzata nel seguente modo:

1 Verifica iniziale o diagnostica: mira a rilevare le abilità dei bambini. Periodo: fine settembre.

2 Intermedia o formativa-riflessiva: ha lo scopo di controllare l’andamento in itinere della proposta didattica. Periodo: febbraio.

3 Finale o sommativa: intende raccogliere un insieme di dati sull’andamento complessivo dell’intervento in vista di una valutazione conclusiva dei processi. Periodo: maggio.

Sarà utilizzata la medesima scheda di valutazione in tutti e tre i momenti per mantenere sott’occhio il percorso e l’evoluzione delle competenze da parte del bambino.

STRUMENTI DI AUTOVALUTAZIONE

“L’autovalutazione, prima fase del procedimento di valutazione, è un percorso di riflessione interno ad ogni scuola, finalizzato ad individuare concrete piste di miglioramento” (MIUR). L’autovalutazione deve diventare una costante, non solo in termini di riflessione sul proprio operato, ma anche in merito alla funzione regolativa e promozionale che l’autovalutazione stessa contempla. E’ un atto valutativo che, pur essendo a rischio di autoreferenzialità, permette di capire quali sono gli elementi di criticità e di individuare quali interventi migliorativi apportare confrontandosi con gli altri interlocutori presenti nella scuola: docenti, dirigente, personale amministrativo, personale ausiliario, genitori.

La scuola si avvale per la valutazione del servizio e della qualità organizzativa dei seguenti eventi:

Assemblee generali per il confronto con i genitori sui modelli organizzativi e sulle possibilità di miglioramento dell’offerta formativa.

Possibilità di compilare dei questionari di gradimento anonimi nei quali esporre anche eventuali proposte di miglioramento.

Colloqui individuali: occasione di confronto sulle strategie didattiche rispondenti ai bisogni formativi dei bambini.

Collegio docenti: contesto di confronto e di verifica, di riflessione e di ri-progettazione per eliminare i punti di criticità della proposta educativa – didattica.

INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO

Per quanto riguarda il rapporto con le famiglie si dispenseranno dei questionari anonimi per raccogliere le loro opinioni ed accogliere le loro proposte migliorative.

Per quanto riguarda l’edificio scolastico, si necessita di interventi di efficientamento energetico. Inoltre sarebbe auspicabile che la sezione attualmente al primo piano potesse essere trasferita giù apportando qualche modifica al salone; al primo piano rimarrebbero quindi solo le aule per i progetti di potenziamento.

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TUTTO QUELLO CHE MI SERVE SAPERE L‘HO IMPARATO ALL‘ASILO

La massima parte di ciò che veramente mi serve sapere su come vivere, cosa fare e in che modo comportarmi l‘ho imparata all‘asilo. La saggezza non si trova al vertice della montagna degli studi superiori, bensì nei castelli di sabbia del giardino dell‘infanzia. Queste sono le cose che ho appreso: Dividere tutto con gli altri. Giocare correttamente. Non fare male alla gente. Rimettere le cose al posto. Sistemare il disordine. Non prendere ciò che non è mio. Dire che mi dispiace quando faccio del male a qualcuno. Lavarmi le mani prima di mangiare. I biscotti caldi e il latte freddo fanno bene. Condurre una vita equilibrata: imparare qualcosa, pensare un po‘ e disegnare, dipingere, cantare, ballare, suonare e lavorare un tanto al giorno. Fare un riposino ogni pomeriggio. Nel mondo, badare al traffico, tenere per mano e stare vicino agli altri. Essere consapevole del meraviglioso. Ricordare il seme nel vaso: le radici scendono, la pianta sale e nessuno sa veramente come e perché, ma tutti noi siamo così. I pesci rossi, i criceti, i topolini bianchi e persino il seme nel suo recipiente: tutti muoiono e noi pure. Non dimenticare, infine, la prima parola che ho imparato, la più importante di tutte: guardare. Tutto quello che mi serve sapere sta lì, da qualche parte: le regole auree, l‘amore, l‘igiene alimentare, l‘ecologia, la politica e il vivere assennatamente. Basta scegliere uno qualsiasi tra questi precetti, elaborarlo in termini adulti e sofisticati e applicarlo alla famiglia, al lavoro, al governo, o al mondo in generale, e si dimostrerà vero, chiaro e incrollabile. Pensate a come il mondo sarebbe migliore se noi tutti, l‘intera umanità prendessimo latte e biscotti ogni pomeriggio alle tre e ci mettessimo poi sotto le coperte per un pisolino, o se tutti i governi si attenessero al principio basilare di rimettere ogni cosa dove l‘ hanno trovata e di ripulire il proprio disordine. Rimane sempre vero, a qualsiasi età, che quando si esce nel mondo è meglio tenersi per mano e rimanere uniti.

(Robert Fulghum, All i need to know i learned in kindergarten, HarperCollins, 1990)

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INDICE

PREMESSA………………………………………………………………………………………….………………………………………………………………..pag. 2

STORIA, IDENTITA’ E MISSION DELLA SCUOLA

CENNI STORICI ………………………………………………………….……………………………………………………………….…………….pag. 2

IDENTITA’ DELLA SCUOLA………………………………………….……………………..……………………………………….…………….pag. 3

MISSION…………………………………………………………………………………………….…………………………………………………….pag. 4

IL CONTESTO

ANALISI DEL TERRITORIO…………………………………………………………..…………………………………………..……………....pag. 4

ORGANIZZAZIONE, RISORSE E GESTIONE DELLA SCUOLA

STRUTTURE E SPAZI……………………………………………………………………………..……………………………………………..pag. 5, 6

GLI ORARI DELLA SCUOLA…………………………………………………………………….……………………………………………..pag. 7, 8

CRITERI DI FORMAZIONE SEZIONI……………………………………………………………………………………………………….…..pag. 8

ORGANIGRAMMA E RISORSE UMANE…………………………………………………………………………………........……….pag. 8, 9

RISORSE FINANZIARIE………………………………………………………………………………………………………..…….……….….pag. 10

LINEE GUIDA PER PERCORSI EDUCATIVO – DIDATTICI

INTRODUZIONE………………………………………………………………………………………..…………………………………………….pag. 10

IL NOSTRO CURRICOLO…………………………………………………………………………………………….……pag. 10, 11, 12, 13, 14

LE FASI DELLA PROGRAMMAZIONE………………………………………………..…………………………………………..……pag. 14, 15

PROGETTI DI POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA……………………………………………………..…....pag. 15, 16

PARTECIPAZIONE DEI GENITORI ALLA VITA DELLA SCUOLA……………………………………………………….……..pag. 16, 17

RAPPORTI CON IL TERRITORIO…………………………………………………………………………………………….………pag. 17, 18, 19

INCLUSIONE SCOLASTICA……………………………………………………………………………….……………………………………………..pag. 19, 20

FORMAZIONE, AUTOVALUTAZIONE, INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO

PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA’ DI FORMAZIONE RIVOLTE AL PERSONALE…..……………………………….pag. 21

STRUMENTI DI VALUTAZIONE…………………………………..………………………………………………………………pag. 21, 22, 23

STRUMENTI DI AUTOVALUTAZIONE DELLA SCUOLA……………………………………………….……………………..……….pag. 23

INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO………………………………………………………………………………………………………....pag. 23

BRANO AUTOBIOGRAFICO DI ROBERT FULGHUM…………………………………………………………………………………pag. 24

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PTOF 2016-2019 SCUOLA DELL’INFANZIA “ELVIRA RIZZATO” VIA ROMA, 176 – 35047 SOLESINO (PD)

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