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PIANO AZIENDALE FORMATIVO

TRIENNALE 2017-2019

PIANO ANNUALE FORMATIVO 2017

UO FORMAZIONE

Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi -Sede legale: Largo G.A. Brambilla, 3 - 50134 FIRENZE

C.F. e P.I.: 04612750481tel. 055 794.111 (centralino)[email protected]@pec.it www.aou-careggi.toscana.it

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1

ALLEGATO N. 1

INDICE

IL PIANO DI FORMAZIONE TRIENNALE 2017-2019: LE LINEE DI

INDIRIZZO E DI SVILUPPO

p. 2

GLI AMBITI FORMATIVI DEL PAF TRIENNALE

p. 5

INDIRIZZI METODOLOGICI GENERALI p. 12

LE LINEE DI INDIRIZZO DEL PAF p. 13

IL BACKGROUND DEL PAF p. 14

LE LINEE DI SVILUPPO DEL PAF p. 14

PRESENTAZIONE DEL PAF 2017 p. 16

LA PIANIFICAZIONE DEL PAF 2017

p. 17

LINEE STRATEGICHE E OBIETTIVI FORMATIVI AZIENDALI p. 20

PRINCIPALI LINEE DI AZIONE DEL PAF p. 22 ANALISI QUANTITATIVA E QUALITATIVA DEL PAF 2017 p. 24

PERSONALE DA COINVOLGERE p. 29

AZIONI DI FORMAZIONE PROGRAMMATA p. 30

a) Attività formative a carattere collettivo obbligatorio

b) Percorsi di inserimento del personale neoassunto

RISORSE FINANZIARIE p. 31

PREVISIONE ECONOMICA p. 31

STRUMENTI DI VERIFICA DELLA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA p. 32

Verifica del PAF p. 33

a)Indicatori quantitativi p. 34

b)Indicatori qualitativi p. 34

c)Valutazione di impatto p. 36

d)Valutazione qualità percepita p. 36

DEFINIZIONE ED ABBREVIAZIONI p. 43

RIFERIMENTI p. 43

ALLEGATI p. 45


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IL PIANO DI FORMAZIONE TRIENNALE 2017-2019: LE LINEE DI INDIRIZZO E DI

SVILUPPO

La sanità e il welfare si caratterizzano, per essere settori ad elevato capitale intellettuale dove le

risorse umane sono il reale asset strategico e il fattore critico di successo da valorizzare.

La formazione si pone quindi come elemento chiave di un efficace e coerente piano di sviluppo e

valorizzazione delle risorse umane e risulta pertanto strettamente connessa all’altro elemento

fondamentale: la valutazione del sistema e dei suoi professionisti.

La formazione costituisce, inoltre, la base per la programmazione di efficaci percorsi di sviluppo

professionale e di valorizzazione delle risorse umane, in connessione con gli strumenti di valutazione

individuale e del sistema.

Il sistema della formazione continua in medicina è stato strutturato in questi anni in modo da

assicurare qualità, tempestività e continuità agli interventi formativi tesi a garantire non solo l'innalzamento

della specifica professionalità degli operatori sanitari ma soprattutto l'aumento della capacità di ognuno di

lavorare all'interno della propria organizzazione e di rapportarsi all'utenza.

L'organizzazione creata per affrontare le sfide che il sistema della qualità della formazione pone,

prevede un sistema a rete in cui i soggetti che a diverso titolo concorrono al sistema (Formas, Aziende,

ARS, MeS, ISPO, IRCCS, Università, Ordini e Collegi professionali) operino in modo fra loro

interconnesso. Questa scelta, fatta con il Piano Socio Sanitario Regionale Integrato e con la l.r. 40/2005,

ha rappresentato in questi anni un importante valore aggiunto di tutto il sistema della formazione sanitaria.

Ogni soggetto partecipa al disegno mantenendo le proprie caratteristiche ed attribuzioni ma in una logica

di consolidamento dei tre livelli di formazione: regionale, di area vasta e aziendale.

La formazione del personale costituisce pertanto un elemento chiave per il raggiungimento degli

obiettivi del sistema socio-sanitario ed è compito del sistema offrire opportunità formative evolute, che

garantiscano la crescita del personale rispetto ai progressi scientifici, all’innovazione tecnologica ed al

mutamento costante dei modelli organizzativi ed operativi.

A livello normativo l’Accordo Stato Regioni n.14/CSR del 02.02.2017 “La formazione continua nel settore

salute” promuove un’uniforme applicazione dei principi regolatori della formazione su tutto il territorio

nazionale e un costante monitoraggio della qualità dell’attività formativa.

Inoltre, chiarisce ulteriormente la ripartizione della competenze amministrative tra Stato e Regioni,

assegnando allo Stato la definizione degli standard minimi di qualità (che devono essere omogenei su tutto


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il territorio nazionale) e alle Regioni l’individuazione dei requisiti ulteriori di qualità al fine di stimolare la

competizione tra i diversi sistemi per il raggiungimento di livelli di eccellenza.

Saranno inoltre approvati nuovi manuali a livello nazionale per presidiare e rendere omogenei i

concetti rispetto all’erogazione degli eventi, alla disciplina nazionale per il sistema ECM, e alle verifiche

relative ai Provider.

L’intento è quello di giungere ad un“cambiamento di prospettiva”nel rapporto tra professionista

sanitario e formazione continua.

E’ necessario quindi rivedere il sistema poiché costituisce uno degli asset strategici per il complessivo

miglioramento del sistema sanitario con le organizzazioni, e le persone che “fanno” l’organizzazione

sanitaria.

In questo contesto sono inoltre importanti le determine della Commissione Nazionale Formazione

Continua che delineano l’aggiornamento del sistema in tema di :

“Criteri per l’assegnazione dei Crediti alle attività ECM” e “Il dossier formativo” (15.12.2016 e 20.12.2016)

La sfida importante sarà l’implementazione del dossier formativo che costituisce lo strumento attraverso il

quale il professionista sanitario programma e verifica il proprio percorso formativo alla luce del suo profilo

professionale e della propria posizione sia come singolo sia come soggetto che opera all’interno di gruppi

professionali.

Il dossier formativo è lo strumento idoneo a rilevare i bisogni formativi dei professionisti e contribuisce ad

indirizzare e qualificare l’offerta formativa da parte dei provider.

Quindi a completezza del quadro formativo i punti nodali da tenere in considerazione sono:

1. programmare e realizzare gli eventi formativi con particolare attenzione alle modalità formative

specialmente le più interattive quali la formazione sul campo

2. considerare come scopo prioritario l’invio dei flussi sulle partecipazioni degli operatori ai propri eventi

formativi alla Regione Toscana e al Co.Ge.A.P.S.

3. contribuire all'alimentazione del sistema delle eccellenze e al rafforzamento della rete regionale

formativa

4. l'utilizzo delle nuove tecnologie multimediali e di Internet per migliorare la qualità dell'apprendimento

agevolando l'accesso a risorse e servizi nonché gli scambi e la collaborazione a distanza.

Pertanto gli obiettivi formativi specifici che si intendono perseguire con il programma di formazione

continua per il triennio 2017-2019, sono tesi ad assicurare il progressivo affermarsi della formazione


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continua come strumento di supporto ai cambiamenti organizzativi e al miglioramento della qualità dei

servizi erogati ai cittadini.

Rispetto alle strategie ed alle politiche formative delineate nel Piano Socio Sanitario Integrato 2012-2015 il

programma formativo triennale di AOUC si sviluppa secondo le logiche:

•••• del recepimento dei bisogni formativi espressi presso le strutture organizzative e professionali orientate

agli obiettivi aziendali, regionali, e della nuova azienda Toscana Centro rispettando la nuova riforma

del SSRT (LR n.84 del 28.12.2015);

•••• del supporto della formazione continua, per la soluzione di problemi organizzativi e il miglioramento

della qualità delle cure;

•••• della promozione della cultura e della sensibilità degli operatori rispetto alle esigenze di sicurezza dei

processi di lavoro e dei percorsi delle cure;

•••• della promozione dei processi di integrazione tra i servizi aziendali, come contributo alla efficace e

armonica gestione dei percorsi assistenziali;

•••• del supporto ai cambiamenti organizzativi correlati con l’Atto Aziendale di AOUC e con il processo di

riorganizzazione dipartimentale delle attività;

Il piano formativo triennale quindi esprime e sviluppa:

- le strategie aziendali in materia di sviluppo di adeguamento delle competenze professionali

- le linee triennali delle politiche formative della Direzione Generale dell’Azienda

- le strategie sulle metodologie formative per dare attuazione alle linee triennali delle politiche

formative Regionali e Nazionali.

I SOGGETTI DEL SISTEMA

UNIFI

REGIONE

TOSCANA

AREA

VASTA Attività

formative

AOUC


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GLI AMBITI FORMATIVI DEL PAF TRIENNALE

Rispetto alle linee triennali delle politiche formative della Direzione aziendale si svilupperanno

quindi percorsi formativi negli ambiti sottodescritti:

Ambiti Formativi

LA LEGGE DI RIORDINO DEL SSR

SICUREZZA DELLE CURE E RESPONSABILITA’ PROFESSIONALE

LA SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO

LA GESTIONE DEL RISCHIO INCENDIO IN OSPEDALE

ANTICORRUZIONE/ANTIRICICLAGGIO/AZIONI CONTRO IL FINANZIAMENTO DEL TERRORISMO

LA GESTIONE DELLA DOCUMENTAZIONE SANITARIA

IL PERCORSO CLINICO ASSISTENZIALE DEL TRAPIANTO DI RENE LA VALORIZZAZIONE DELLE DIFFERENZE DI GENERE NEL RISPETTO DEGLI INDIRIZZI COMUNITARI E NAZIONALI

IL PERCORSO MATERNO-INFANTILE

OSPEDALI CHE PROMUOVONO LA SALUTE: LE BUONE PRATICHE E GLI STILI DI VITA

IL PERCORSO ACCOGLIENZA

LA FORMAZIONE DEI NEOASSUNTI PENSIERI CONDIVISI NELLE SALE DI PREGHIERA E DEL SILENZIO-DIALOGHI DAI LUOGHI DI CURA LE INFEZIONI CORRELATE ALL’ASSISTENZA. LA GESTIONE DELLA SEPSI

LA FORMAZIONE IN SIMULAZIONE

LA FORMAZIONE IN AMBITO AMMINISTRATIVO: AGGIORNAMENTI NORMATIVI

LA FORMAZIONE IN AMBITO TECNICO: AGGIORNAMENTI NORMATIVI

PERCORSI FORMATIVI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO PERCORSO FORMATIVO DI AGGIORNAMENTO RIVOLTO AL PERSONALE DEL RUOLO SANITARIO CON FUNZIONI DI COORDINAMENTO

•••• LA LEGGE DI RIORDINO DEL SSR

Con la LR n.84 del 28.12.2015 si rafforza la programmazione a livello di Area Vasta, che assume un

ruolo fondamentale per garantire le opportune sinergie e l'integrazione delle attività di programmazione

della Azienda Unità Sanitaria Locale e dell'Azienda Ospedaliero Universitaria; questo, grazie ai

Dipartimenti interaziendali, strumento organizzativo a supporto della programmazione coordinata. Si

ritiene quindi fondamentale il coinvolgimento di tutti gli operatori attraverso iniziative di informazione e

formazione.


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•••• LA SICUREZZA DELLE CURE E LA RESPONSABILITA’ PROFESSIONALE

Il 28 febbraio 2017 la Camera dei Deputati ha dato il definitivo assenso alla nuova disciplina in materia di

sicurezza delle cure e di responsabilità professionale civile e penale dei professionisti della sanità.

Si delinea quindi un impegnativo percorso interpretativo ed applicativo, poiché dovranno essere

elaborate linee guida previste dal dispositivo di legge, sia sul piano giurisprudenziale, sia sul piano

scientifico, con una evoluzione dei concetti in materia di colpa professionale in sanità.

Importanti iniziative di formazione ed informazione nel prossimo triennio saranno basilari per dare

l’avvio ad una ampia riflessione e confronto in materia.

•••• LA SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO

Nell’ambito della riorganizzazione dipartimentale è emersa la necessità, alla luce della cogente

normativa da parte del competente Servizio Prevenzione e Protezione, di una formazione sul tema dell’

antinfortunistica e della sicurezza (D.Lgs. 81/08) in modo da avvicinarla ai problemi reali presenti nei

luoghi di lavoro.

Il tutto si traduce in una formazione diretta ai professionisti che hanno come oggetto di lavoro la

salute-sicurezza e che devono affrontare questioni che hanno sempre più a che fare con situazioni

relazionali problematiche; la formazione è rivolta a tutti gli operatori e a ruoli di responsabilità, in

particolare ai ruoli intermedi, che hanno il compito di “tradurre” operativamente indirizzi, strategie e

finalità riguardanti la sicurezza;

Sarà quindi necessario nel prossimo triennio con la formazione, integrare la dimensione sicurezza

nella sfera delle abilità dei professionisti.

•••• LA GESTIONE DEL RISCHIO INCENDIO IN OSPEDALE

Per rispondere alla normativa cogente (Decreto interministeriale 19.03.15) e aggiornare la regola

tecnica di prevenzione incendi per le strutture sanitarie la formazione nel prossimo triennio dovrà

coinvolgere tutti gli operatori dell’AOUC iniziando con formatori interni e poi con formatori esterni per

una formazione specifica con esame di abilitazione presso i Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco.


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.

•••• ANTICORRUZIONE/ANTIRICICLAGGIO/AZIONI CONTRO IL FINANZIAMENTO

DEL TERRORISMO

Con Provvedimento del DG n.65 del 07/02/2016 dell’AOUC è stato approvato il Piano Triennale

per la prevenzione della corruzione Trasparenza ed Integrità aziendale (anni 2016-2018). Si attueranno

quindi vari percorsi formativi a supporto del processo di implementazione del Piano proseguendo anche

con metodologie innovative quali la FAD.

•••• LA GESTIONE DELLA DOCUMENTAZIONE SANITARIA

Prosegue nel triennio la formazione in merito all’obbligo della documentazione nella professione

sanitaria ponendo l’accento sul valore giuridico della documentazione, le implicazioni medico legali, la

metodologia di compilazione, gli aspetti assicurativi. L’obbiettivo è quello di diffondere le procedure

dell’importanza della documentazione clinica e le sue implicazioni sui percorsi clinici assistenziali.

•••• IL PERCORSO CLINICO ASSISTENZIALE DEL TRAPIANTO DI RENE

Si delinea un continuum della formazione inerente il percorso assistenziale del trapianto di rene

anche in vista degli audit da parte del gruppo di valutazione Regionale – Nazionale per l’autorizzazione

delle attività di trapianto di rene adulto e pediatrico. La formazione coinvolgerà tutte le strutture e gli

operatori coinvolti nel percorso del trapianto di rene. I percorsi riguarderanno tutte le fasi del processo

clinico assistenziale.

•••• LA VALORIZZAZIONE DELLE DIFFERENZE DI GENERE NEL RISPETTO DEGLI

INDIRIZZI COMUNITARI E NAZIONALI

Partendo dal presupposto che le discriminazioni nascono da stereotipi culturali ben radicati nella

società, molti percorsi formativi avranno come contenuti temi importanti vicini alla donna quali:

• Medicina di genere

• Violenza di genere

• Consultori


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• Codice rosa

Il fenomeno dell’immigrazione è caratterizzato dalla presenza numerosa di donne immigrate, che

spesso vivono in una condizione di isolamento e di marginalità, ma che relativamente ai percorsi ostetrici

ginecologici accedono numerose ai servizi consultoriali determina uno scenario diverso con il quale

confrontarsi e verso il quale riorganizzare i servizi supportandoli con percorsi formativi mirati.

•••• IL PERCORSO MATERNO-INFANTILE

Nell’ambito del Dipartimento Materno Infantile si svilupperanno percorsi formativi su indirizzo regionale

e aziendale quali:

• la distocia di spalla

• l’emorragia post-partum

• la gestione del dolore al parto

• promozione allattamento al seno

• la salute riproduttiva

Molti percorsi formativi per lo sviluppo di competenze specifiche saranno sviluppati con la metodologia

didattica della simulazione quali ad esempio la rianimazione pediatrica.

•••• OSPEDALI CHE PROMUOVONO LA SALUTE: LE BUONE PRATICHE E GLI STILI

DI VITA

In ambito della promozione della salute nei luoghi di lavoro uno dei punti da sviluppare sono le

buone pratiche e gli stili di vita dei lavoratori. L’AOUC con l’entrata in vigore del Provvedimento del

D.G. n. 17 del 15/1/2015 intende fornire alla popolazione un modello di riferimento di stile di vita libero

dal fumo, eliminando l'impatto negativo sull'utenza prodotto dal veder fumare personale aziendale e

attivando un percorso comunicativo virtuoso di ospedale libero dal fumo. La prevenzione alcologica per

ridurre il consumo di alcool nella popolazione generale adulta, basata su politiche regionali integrate e

trasversali, sarà attivata attraverso interventi formativi efficaci e volti ad aumentare la consapevolezza dei

rischi legati al consumo di alcool.


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Il coordinamento ed il presidio dello svolgimento delle attività necessarie ad applicare tutte le buone

pratiche atte a favorire la cultura e la promozione del vivere sano negli ambienti di cura e lavoro, sono

assicurati dal “Gruppo di monitoraggio sugli stili di vita sani in Azienda” che sarà implementato oltre che

dai referenti aziendali da altri tecnici per alcool, fumo, alimentazione, sport ed eventuali ulteriori ambiti

rilevanti per gli stili di vita.

•••• IL PERCORSO ACCOGLIENZA

Il “Progetto Accoglienza” prevede una riorganizzazione di tutti i processi che costituiscono l’interfaccia

con i cittadini/utenti inerenti i percorsi ambulatoriali e amministrativi.

Gli Obiettivi del progetto sono quelli di realizzare una modalità unica di gestione dell’utenza erogando

servizi omogenei, razionalizzare il personale ad oggi dedicato, sviluppare maggiore integrazione tra i

processi sanitari e non sanitari, adottare strumenti e modalità di erogazione dei servizi ad alta tecnologia e

digitalizzazione.

Si rende quindi necessario progettare nel prossimo triennio la formazione degli operatori coinvolti

individuando l’analisi dei bisogni formativi e pianificando la formazione con eventi formativi di

formazione di primo livello e di secondo livello con la valutazione d’impatto della formazione erogata.

•••• LA FORMAZIONE DEI NEOASSUNTI

Data l’importanza dell’accoglienza dei neoassunti sarà strategico nei prossimi anni implementare un

continuum di percorsi formativi relativi alla organizzazione dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi

e dei principali istituti normativi e contrattuali inerenti rapporto di lavoro il codice etico di comportamento

e le norme di sicurezza.

Il neoassunto dovrà acquisire conoscenze generali riguardo ai sistemi di gestione ed ai modelli più

diffusi per la valutazione della qualità nelle organizzazioni sanitarie, oltre alla consapevolezza sulle

problematiche bioetiche e giuridiche e la gestione di dati personali e sensibili della comunicazione con i

principali strumenti aziendali. Sarà importante anche la sensibilizzazione dei neoassunti rispetto agli stili di

vita e alle buone pratiche della promozione della salute nei luoghi di lavoro.


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•••• PENSIERI CONDIVISI NELLE SALE DI PREGHIERA E DEL SILENZIO-DIALOGHI

DAI LUOGHI DI CURA

Il tema della spiritualità in ospedale è diventato argomento centrale nella dinamica di relazione fra

operatori e pazienti, ovvero utenti in generale.

In particolare il riferimento è agli aspetti multiculturali di una società e umanità sempre più

multietniche che trovano nell'ospedale non solo un punto di incontro, ma anche di confronto e criticità nel

momento di crisi determinato dalla malattia. In questo senso si ritiene indispensabile promuovere momenti

di dialogo interreligioso e interculturale su temi sanitari specifici di particolare rilievo come la maternità.

L’intento formativo è quindi orientato a fornire strumenti culturali per aiutare la comprensione dei diversi

punti di vista e modalità di relazione proprie di altre culture o sensibilità religiose.

•••• LE INFEZIONI CORRELATE ALL’ASSISTENZA. LA GESTIONE DELLA SEPSI

Nell’ambito delle infezioni correlate all’assistenza la strategia sarà quella di sviluppare la formazione

su procedure e misure efficaci per la prevenzione delle ICA e l’implementazione dei comportamenti

corretti nell’attività di assistenza al paziente. Importante sarà la revisione delle evidenze scientifiche

disponibili e delle best practice da attuare nei percorsi assistenziali.

Si svilupperanno percorsi formativi per il gruppo di lavoro aziendale sul “Percorso Sepsi” per

integrare le competenze mediche ed infermieristiche, al fine di presidiare le attività di organizzazione,

formazione, sorveglianza e revisione delle infezioni.

•••• LA FORMAZIONE IN SIMULAZIONE

La simulazione è una metodologia formativo che ha piena applicazione in ambito sanitario e che

affianca

altre metodologie di formazione più tradizionali e diffuse.

In uno scenario caratterizzato da sempre maggiore complessità, sia nella tipologia dei pazienti che

nell’ampia disponibilità di terapie e procedure, la simulazione offre le condizioni per migliorare i

tempi e le modalità di apprendimento. La simulazione è una modalità di formazione interattiva, che

coinvolge in prima persona il discente e lo rende protagonista e partecipe della propria formazione

permettendo di effettuare procedure cliniche in ambienti realistici in totale sicurezza.


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La simulazione offre gli strumenti per stabilire uno standard per la cura dei pazienti coerente e

universalmente concordato, in base al quale tutte le prestazioni possono essere misurate e standardizzate

basate sulle più recenti evidenze disponibili.

La formazione in simulazione sarà implementata in percorsi formativi quali:

- BLSD (Basic Life Support Defibrillation)

- ALS (Advanced Life Support)

- TBST (Toxicological Basic Support and Therapy)

- PTC (Prehospital Trauma Care)

L’AOUC ha inoltre istituito un centro di ricerca/innovazione e coordinamento per la formazione in

simulazione “CIFOS (Centro di ricerca per la formazione in simulazione)”come punto di riferimento

integrato su specifici ambiti clinici mettendo in atto una programmazione strategica triennale:

- Emergenza e trattamento del paziente critico in contesto clinico operativo di riferimento di alta

specialità

- Chirurgia mini invasiva e robotica

•••• LA FORMAZIONE IN AMBITO AMMINISTRATIVO: AGGIORNAMENTI

NORMATIVI

Sarà basilare nel prossimo triennio supportare la formazione del personale amministrativo di AOUC

per affrontare tematiche quali ad esempio:

- I fondi integrativi

- Il contratto di lavoro

•••• LA FORMAZIONE IN AMBITO TECNICO: AGGIORNAMENTI NORMATIVI

Per la formazione del personale dell’Area Tecnica la formazione segue un indirizzo legato sia alla

sicurezza e salute sui luoghi di lavoro (smaltimento rifiuti di cantiere, lavori su impianti elettrici) che

all’acquisizione di conoscenze e competenze legate ad approfondimenti sul codice Appalti alla luce delle

nuove Linee Guida ANAC.


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•••• PERCORSI FORMATIVI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO

L’elevata richiesta di tirocini formativi e di orientamento professionale da effettuarsi presso le strutture sanitarie, amministrative e tecniche dell’ Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi, e l’esigenza di applicazione della normativa in materia, fa sì che l’azienda sviluppi ambiti e percorsi per la frequenza degli studenti delle scuole superiori.

L’offerta formativa che l’AOUCareggi offrirà nel prossimo triennio agli Istituti superiori a supporto

della Legge 107/15 sull’alternanza scuola-lavoro, avrà i seguenti obiettivi:

1. Conoscenza legislativa e organizzativa del sistema sanitario nazionale e regionale 2. Favorire una comprensione di una organizzazione legata al mondo del lavoro

3. Approfondimenti specifici nel settore amministrativo tecnico e sanitario.

•••• PERCORSO FORMATIVO DI AGGIORNAMENTO RIVOLTO AL PERSONALE DEL

RUOLO SANITARIO CON FUNZIONI DI COORDINAMENTO

Alla luce della nuova riorganizzazione e dei nuovi modelli assistenziali risulta importante sviluppare

percorsi di aggiornamento delle competenze gestionali e relazionali del personale che svolge funzioni di

coordinamento.

INDIRIZZI METODOLOGICI GENERALI

Gli assunti di riferimento a livello metodologico per il piano triennale di formazione sono quindi i

seguenti:

� Il livello di programmazione interaziendale e di Area Vasta Toscana Centro, sulla base degli obiettivi

regionali in materia;

� Le logiche alla base dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi sancite nell’Atto Aziendale che

connotano la funzione formazione come strumento a supporto delle attività del personale sanitario di

inquadramento sia ospedaliero che universitario.

L’indirizzo strategico per la metodologia si pone l’obiettivo di ideare, mettere a punto, sperimentare,

valutare e disseminare metodologie formative che siano in grado di promuovere approcci innovativi,

applicare strumenti e processi, sviluppare ricerca e facilitare l’attivazione di buone prassi di responsabilità

socio-sanitaria. La FAD sarà una metodologia sempre più presente per il raggiungimento di obiettivi

formativi comuni a tutti gli operatori di AOUC. La Formazione sul campo privilegerà momenti di

incontro e di condivisione dei comportamenti professionali.


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Sarà basilare infatti puntare sullo sviluppo delle professioni e predisporre un sistema di valutazione al

fine di far emergere il merito e le competenze dei professionisti.

LE LINEE DI INDIRIZZO DEL PAF

Le linee di indirizzo che danno sviluppo ed impulso alle strategie sopra enunciate sono quelle

costitutive della mission istituzionale aziendale, alla luce dei valori che scaturiscono dal contesto di

riferimento, sia regionale che interaziendale. L’intento è quello di sviluppare e valorizzare l’offerta

formativa con particolare riguardo al programma di Educazione Continua in Medicina (E.C.M.), in un

processo che includa in modo inscindibile la didattica, come strumento di costruzione e miglioramento

delle competenze degli operatori e dei soggetti in formazione. L’AOUC, per supportare e contribuire al

cambiamento organizzativo e al presidio efficace dei percorsi assistenziali e delle strategie correlate all’Atto

Aziendale, orienta i processi formativi ai seguenti principi:

1. Valorizzare il ruolo di tutti i professionisti e degli operatori nel governo clinico dell’Azienda

2. Sviluppare adeguati percorsi formativi costruiti sulla centralità del soggetto in formazione

3. Favorire processi formativi e organizzativi che valorizzino la multiprofessionalità e la

multidisciplinarietà come elementi caratterizzanti i modelli organizzativi ospedalieri affermando il

principio della integrazione funzionale delle competenze attorno alla persona

4. Basare lo sviluppo delle proprie attività su programmi di miglioramento e ricerca finalizzati a

migliorare i percorsi assistenziali, anche formulando linee guida condivise e definendo indicatori delle

attività cliniche.


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IL BACKGROUND DEL PAF

Nel nuovo assetto organizzativo, l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi si propone come

punto di riferimento nazionale e internazionale come ospedale di secondo e terzo livello e come esempio

di best-practice sia nell’ambito clinico, sia organizzativo.

La stesura del PAF 2017 dell’AOUC mantiene coerenza rispetto alla pianificazione sanitaria

regionale e nazionale, in particolare rispetto a:

1. Le nuove linee di indirizzo sulla formazione continua, nonché le innovazioni del sistema ECM come

sancito nel nuovo accordo Stato Regioni del febbraio 2017

2. Il PSSR e l’orientamento del SSR alle logiche dell’appropriatezza, della prevenzione dei rischi e della

qualità

3. I cambiamenti organizzativi in atto in Azienda, l’aggiornamento del modello dipartimentale e le nuove

necessità che si delineano a livello interaziendale e territoriale.

4. Le relazioni con Formas, volte a individuare attentamente il bisogno formativo a cui deve rispondere

il livello di formazione aziendale e interaziendale rispetto a quello regionale.

Il PAF 2017, infatti, non può che esprimere gli obiettivi aziendali, regionali e nazionali, traducendoli

in percorsi formativi che soddisfino le reali esigenze di sviluppo e/o mantenimento delle competenze di

tutti gli operatori e che supportino l‘attuale fase di innovazione e ristrutturazione dell’organizzazione

aziendale.

LE LINEE DI SVILUPPO DEL PAF

Rientra in questo disegno una politica generale di valorizzazione delle esperienze di eccellenza clinica

e organizzativa, didattica, assistenziale e di ricerca: sia quelle già presenti in Azienda e che devono essere

adeguatamente sostenute, sia quelle che si intendono sviluppare nei prossimi anni per riadeguarsi al nuovo

SST.

In questi prossimi anni di importanti cambiamenti in AOUC, il PAF infatti si articola su più

coordinate di riferimento, in parte confermandone alcune dei precedenti anni, in parte delineandone

nuove:

1. Supportare il cambiamento organizzativo in atto in Azienda, a seguito dell’aggiornamento dell’Atto

Aziendale.


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2. Offrire a professionisti e operatori dell’AOUC percorsi formativi per il mantenimento delle abilità e

competenze mirate al setting specifico di intervento, supportando in tal modo i servizi aziendali nella

propria innovazione e miglioramento continuo

3. Partecipare alla rete formativa del nuovo assetto del SSR per bisogni e/o obiettivi comuni o affidati

dalla Regione.

Per giungere a questi risultati l’AOUC si impegnerà verso l’innovazione formativa a breve ed a

medio-lungo termine; in particolare sarà un obiettivo primario il perseguimento della qualità del processo

formativo e di tutte le buone pratiche finalizzate al mantenimento dei requisiti utili alla conferma

dell’accreditamento impegnandosi a produrre eventi formativi accreditati secondo le indicazioni regionali

e i nuovi indirizzi dell’Accordo Stato Regioni del febbraio 2017.

Il piano formativo aziendale 2017 terrà conto inoltre di quanto previsto dal Piano Aziendale

Area Vasta Centro, in particolare sulle tematiche:

- Applicazione del nuovo modello organizzativo del SSR

- Lavoro in team e relazioni multi professionali, come approccio alla continuità della presa in

carico in ottica dei percorsi diagnostico terapeutico assistenziali PDTA

- Continuità Assistenziale Ospedale-Territorio in stretta connessione con il potenziamento

del territorio

- Sviluppo delle competenze professionali per i nuovi ruoli nei nuovi contesti.


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PRESENTAZIONE DEL PAF 2017

La motivazione principale che sostiene la programmazione del PAF 2017 è quella di promuovere

all’interno dei contesti strutturali interventi e processi con i massimi livelli di professionalità, nella maggior

sicurezza possibile, nel rispetto dei criteri di qualità, di appropriatezza e di accreditamento.

Il Piano Formativo Aziendale (PAF) dell’AOUC infatti descrive l’azione formativa a supporto del

cambiamento e del miglioramento dei servizi aziendali, nonché il contributo dell’Azienda allo sviluppo del

patrimonio professionale collettivo.

L’Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi dà grande valore alla didattica sperimentando nuovi

modelli formativi per rispondere alle esigenze di multiprofessionalità e interdisciplinarietà attraverso

l’introduzione di nuove tecnologie e nuovi metodi di training.

In adempimento delle disposizioni normative vigenti e con particolare riferimento alle Delibere

GRT n. 599/2012, n. 1014/2011 e n. 643/2008, il PAF 2017 si inserisce nel più ampio scenario delle linee

di indirizzo regionali e nazionali per la definizione del sistema di qualità dell’ECM, in particolare per

quanto previsto dall’Accordo Stato-Regioni del 19.4.2012, e dall’Accordo del febbraio 2017, dalla

Determina della CNFC del luglio e ottobre 2014 e dalle Determine dell’AGENAS di dicembre 2016.

L’AOUC, inoltre dal 2012 provider ECM, nell’ottica della strategia “verso Careggi 2020”, vuole dare

un contributo importante al sistema formativo nazionale e regionale come Azienda di riferimento

regionale e nazionale.

Il PAF 2017 descrive il sistema formativo aziendale orientato al supporto del cambiamento e del

miglioramento, in coerenza con la riorganizzazione del SSR come da nuova LR n.84 del 28 dicembre 2015,

in sinergia con le aziende USL toscane e in particolare con l’azienda USL Toscana Centro, il Formas e la

Regione Toscana.


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UO FORMAZIONE




17

LA PIANIFICAZIONE DEL PAF 2017

Nella prospettiva di definire modelli gestionali innovativi di assistenza si persegue come obiettivo

principale l’interazione e la collaborazione delle diverse professionalità (medica, infermieristica, tecnica,

riabilitativa) nell’ottica del lavoro multiprofessionale.

La programmazione degli eventi formativi 2017 oltre che agli obiettivi nazionali rispetta la coerenza

degli obiettivi aziendali e dipartimentali, nonché i bisogni di sviluppo professionale degli operatori.

Nell’anno 2017 la costruzione del PAF ha proseguito nel valorizzare i bisogni formativi

coinvolgendo tutti gli attori del processo, già individuati nella precedente indagine e definendo l’iter

metodologico al fine di realizzare eventi formativi rispondenti ai bisogni formativi dei professionisti e alle

strategie aziendali.

A livello strategico per la realizzazione del PAF, l’UO Formazione ha infatti messo in atto già nel

2016 incontri specifici con i dipartimenti e con tutti gli stakeholder interessati alla progettazione dei

percorsi formativi. L’invito per tutti gli attori del processo è stato quello di continuare a focalizzare

l’attenzione sull’opportunità di progettare in ottica di percorso e non di progetto ponendo gli obiettivi a

lungo termine, e quindi anche per l’anno 2018, per una formazione di percorsi formativi a catologo.

Nella pianificazione di livello dipartimentale, quindi la UO Formazione ha cercato di dare nuovo

impulso alla progettazione congiunta tra i vari servizi del Dipartimento e fra Dipartimenti, nonché alla

forte valorizzazione del ruolo degli AdF individuandoli come figura chiave dei processi formativi

all’interno di ciascun Dipartimento.

La creazione della rete degli AdF è funzionale all’espletamento della mission dell’UO Formazione

per la messa in atto di strategie formative innovative secondo l’analisi della rilevazione dei bisogni

formativi, attivando un congruo utilizzo di tutte le tecniche di formazione attiva quale la formazione sul

campo, al fine di mettere a punto anche criteri di valutazione dell’efficacia della pratica.

In quest’ottica la costruzione del PAF 2017 annuale è avvenuta con il coinvolgimento dei diversi

soggetti e livelli aziendali:

I Direttori dei Dipartimenti Aziendali e relativi Staff, invitati ad individuare i bisogni formativi

emersi rispetto alle aree tematiche ed agli obiettivi formativi dell’Accordo Stato Regioni 2012 insieme ai

Responsabili delle strutture afferenti, con l’ottica di porre particolare attenzione agli obiettivi di budget

(derivanti dalla negoziazione gestita dalla Direzione stessa), nonché alla valutazione dell’opportunità e

fattibilità dei progetti stessi.


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18

Si è proceduto quindi a strutturare il PAF 2017, ponendo specifica attenzione ai bisogni evidenziati

dalla Direzione Aziendale, dai Dipartimenti/Servizi/Aree dello Staff e al loro diretto coinvolgimento

rispetto alla correlata analisi e progettazione formativa.

Al fine di definire un Piano Formativo Aziendale per l’anno 2017 rispondente ai bisogni formativi

dei dipendenti, nonché della Direzione Aziendale in ottica di appropriatezza, razionalizzazione delle risorse

e qualità degli eventi formativi, l’UO Formazione ha messo in atto un sistema informatizzato per

permettere la rilevazione puntuale della macroprogettazione formativa.

Sul versante metodologico, la UO Formazione, sulla base delle indicazioni fornite dall’ Accordo

Stato-Regioni sull’ECM, recepito con la Delibera GRT n. 599/2012 e dal nuovo Accordo Stato Regioni

del febbraio 2017, ha comunicato a tutti i Direttori di Dipartimenti/Aree/Servizi la possibilità di

progettare direttamente online attraverso una specifica piattaforma con le indicazioni delle aree tematiche

di riferimento e degli obiettivi formativi, articolati in obiettivi specifici, a loro volta raggruppati in tre aree

di intervento formativo (tecnico-professionale, di processo e di sistema).

Il processo si è sviluppato con la rilevazione del fabbisogno formativo con la compilazione della

scheda di macro progettazione per la costruzione del PAF annuale di AOUC tramite inserimento dei dati

in piattaforma da parte dei Direttori di Dipartimento o suoi delegati al fine di un appropriata

gestione/elaborazione delle proposte.

Si è disposto quindi l’iter metodologico per la predisposizione del PAF 2017 al fine di realizzare eventi

formativi rispondenti ai bisogni formativi dei professionisti e alle strategie aziendali e definire tempi ed

indicatori di verifica del percorso.

Per la stesura del PAF si sono implementate le seguenti fasi:

•••• creazione della scheda di macroprogettazione

•••• Strutturazione della procedura con link su piattaforma

• Invio comunicato ai Direttori di Dipartimento e loro staff con password apposita per ogni

dipartimento

• Controllo e monitoraggio dei dati ricevuti

• Elaborazione dati

• Costruzione elenco proposte PF per PAF


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19

Nel corso dell’anno nei mesi di maggio e settembre sarà possibile integrare il PAF con altri percorsi

formativi all’occorrenza di necessità non previste.

Inoltre, stante la necessità di fornire impulso ai processi utili alla costruzione e redazione del PAF

2017, si procede all’individuazione di specifici referenti dell’UO Formazione rispetto all’organizzazione

aziendale al fine di facilitare un contatto diretto con gli staff dei dipartimenti delle Aree aziendali ad essi

correlate.

Si sono elaborati indicatori e tempi di predisposizione e verifica del percorso di sviluppo del PAF

descritti nella tabella 1 sottostante:

Tab. 1 - Indicatori e tempi di predisposizione e verifica del percorso di sviluppo del PAF

Predisposizione strumento

informatico

Predisposizione

strumento

informatico

Periodo di

attuazione

Direttore UO Formazione/ UO Accreditamento Qualità e Risk Management

Livello di diffusione attraverso

incontri informativi-formativi ai

Dipartimenti: numero di incontri formativi svolti nei singoli dipartimenti/numero dipartimenti

standard 80% Novembre 2016

Livello adesione dipartimenti

rispetto alla consegna della scheda

di macroprogettazione compilata:

numero dipartimenti che consegnano la scheda di macroprogettazione compilata /numero dipartimenti ai quali è stata inviata la scheda

standard 80% Febbraio 2017


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20

LINEE STRATEGICHE E OBIETTIVI FORMATIVI AZIENDALI

Ogni soggetto delle rete formativa partecipa al disegno mantenendo le proprie caratteristiche ed

attribuzioni, in una logica di consolidamento dei tre livelli di formazione: regionale, di Area Vasta e

aziendale. In relazione ai previsti ambiti di sviluppo aziendale, il livello locale resta quello definito

dall’AOUC, mentre si aprono nuovi rapporti e attività di rete in relazione alla costituzione di un'unica

azienda di Area Vasta che integra le precedenti singole Aziende Sanitarie. La L.R. 40/2005 e s.m.i.

infatti ha introdotto la rete formativa: in questo nuovo scenario i singoli attori valorizzano, in una

logica di integrazione e sinergia, le proprie potenzialità, coerentemente a un sistema che comprende le

Aziende Sanitarie, l’ARS, gli Enti di ricerca, gli IRCCS, con il contributo delle Università, degli Ordini

e dei Collegi Professionali.

La legge Regionale n.84 del 28 dicembre 2015 infatti con il nuovo modello di programmazione

rafforza la programmazione a livello di Area Vasta grazie ai Dipartimenti interaziendali, strumento

organizzativo a supporto della programmazione coordinata, che assume un ruolo fondamentale per

garantire le opportune sinergie e l'integrazione delle attività di programmazione della Azienda Unità

Sanitaria Locale e dell'Azienda Ospedaliero Universitaria dando una importante rilevanza al territorio;

Inoltre punto saliente della legge di riforma del SSR è l’istituzione dei Dipartimenti delle Professioni

Sanitarie per la valorizzazione delle competenze delle relative figure professionali in funzione dei

modelli assistenziali.

La Regione Toscana promuove l'accreditamento delle strutture di formazione e

l'implementazione di un'anagrafe formativa regionale alimentata dalle stesse ed inoltre al fine di

allineare l'anagrafe formativa regionale con l'anagrafe nazionale.

Un particolare impegno nei prossimi anni dovrà essere profuso sia verso l’anagrafe formativa

regionale, che verso il COGEAPS (Consorzio Gestione Anagrafica delle Professioni Sanitarie)

collaborando col livello regionale, quale strumenti di valutazione e validazione della competenza dei

professionisti sanitari e degli operatori, indispensabile anche per l’evoluzione da dossier formativo a

portfolio.

Attualmente l’AOU Careggi si trova in una profonda fase di cambiamento anche in relazione

agli obiettivi delle nuove Aziende di Area Vasta. Tale trasformazione vedrà la sua definizione pratica

nei nuovi ed aggiornati assetti dell’Atto Aziendale, quale sviluppo di un modello organizzativo

innovativo in termini di qualità, standardizzazione dei processi ed implementazione di modalità

operative e progettuali coerenti e conformi con la rinnovata mission aziendale. La ridefinizione


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21

complessiva dei livelli di responsabilità nel nuovo modello organizzativo aziendale si sta configurando

anche attraverso la costruzione di un sistema formativo al servizio delle esigenze di gestione delle

varie strutture.

In questo scenario l’AOUC intende quindi trovare le necessarie convergenze per la

programmazione della formazione in ottica di sistema, anziché meramente aziendale, raccordandosi

per la continuità formativa con gli altri soggetti necessariamente in rete, ovvero:

- Le altre Aziende Ospedaliero-Universitarie

- Aziende e fornitori privati accreditati dell’Area Vasta Centro

- Le altre due Aziende Aree Vaste della Regione (Sud-est e Nord-Ovest)

- Eventuali partner che si rendano interessati e disponibili allo sviluppo di competenze

mirate e di secondo livello, come sono tipicamente quelle della AOUC.

In questo l’AOUC ha piena consapevolezza del proprio ruolo di provider, delle responsabilità

istituzionali che questo comporta e dell’impegno necessario a confermare il proprio accreditamento.

Anche per la formazione in ambito di rischio clinico, su indicazioni dell’Allegato A “Linee di

indirizzo sulla formazione per il rischio clinico” della DGR. n. 49 del 28 gennaio 2014, l’AOUC

collaborerà con l’azienda di Area Vasta Toscana Centro al fine di programmare percorsi formativi per

la cultura della sicurezza, della qualità delle cure e la prevenzione del rischio, sia a livello della prima

linea che del management in ottica anche della continuità assistenziale.

Un altro punto nodale è relativo a quelle che si stanno delineando come le nuove linee della

didattica, sempre più caratterizzate da multidisciplinarietà e interdisciplinarietà, dall’introduzione di

nuove tecnologie e di nuove metodologie di insegnamento e addestramento, a partire dal sempre più

frequente ricorso a metodologie didattiche non tradizionali fino allo sviluppo della simulazione come

momento formativo anche finalizzato all’introduzione delle nuove metodiche di chirurgia robotica,

diagnostica e di gestione di procedure e processi.

E’ facile prevedere che i prossimi anni vedranno una accelerazione in questa direzione:

sviluppare la missione di integrazione tra didattica, ricerca e assistenza sarà uno dei punti basilari per

formare i professionisti nel modo più idoneo alle funzioni e all’organizzazione.


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22

In quest’ottica il programma 2017 si sviluppa secondo le seguenti logiche:

• Analisi dei bisogni formativi espressi dalle strutture organizzative e professionali,

orientati agli obiettivi aziendali e della neonata azienda di Area Vasta Centro

• Supporto della formazione continua per la soluzione di problemi organizzativi e il

miglioramento della qualità delle cure

• Sostegno e supporto delle nuove linee di sviluppo operativo e culturale (es. la chirurgia

robotica, la medicina di genere) anche attraverso metodologie formative innovative quali

la simulazione

• Promozione della cultura, della sensibilità e della responsabilità degli operatori rispetto

alle esigenze di sicurezza dei processi di lavoro e dei percorsi clinico-diagnostici-

assistenziali

• Sviluppo dei processi di integrazione tra servizi aziendali, tra ospedale e Università e

l’azienda di Area Vasta Centro, quale contributo alla efficace e armonica gestione dei

percorsi assistenziali in ottica di sistema e di valorizzazione del territorio

• Integrazione dei percorsi di gestione della formazione aziendale ed universitaria

rispondendo alle necessità dei professionisti di sperimentare esperienze in nuovi ambiti

di lavoro in una società sempre più aperta alla collaborazione di professionisti di paesi e

contesti sanitari diversi.

PRINCIPALI LINEE DI AZIONE DEL PAF

Lo scopo principale della formazione continua, in ottica di life long learning, è infatti quello di

supportare professionisti e operatori nell’attuazione delle best practice, in linea con i cambiamenti e le

migliori evidenze scientifiche, sia in ambito clinico che organizzativo.

Il sistema di formazione continua dell’AOUC si caratterizza, coerentemente con le strategie

aziendali, come strumento di supporto ai processi di cambiamento organizzativo, come luogo di

sviluppo, trasmissione e condivisione delle conoscenze scientifiche, di orientamento delle attività

sanitarie, tecniche e amministrative, alla gestione efficace dei percorsi assistenziali e al miglioramento

del livello di soddisfazione delle attese degli utenti.

Le principali linee di azione per il perseguimento degli obiettivi strategici sono le seguenti:


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23

- Adozione di programmi finalizzati agli obiettivi prioritari del Servizio Sanitario

Regionale e della sua riprogrammazione e riorganizzazione in base alla legge di riordino

del SSR.

- Sviluppo e manutenzione delle competenze tecnico-professionali dei professionisti.

- Miglioramento delle competenze dei professionisti e degli operatori attraverso la

comunicazione come strumento strategico, nei rapporti con gli utenti e con l'équipe di

cura.

- Implementazione progressiva di percorsi formativi innovativi (formazione sul campo,

percorsi in FAD, simulazione), che si integrino sempre più a quelli tradizionali per

rispondere realisticamente, ma anche efficacemente, alle esigenze di integrazione dei

professionisti e dell’Azienda e delle Aziende.

Lo sviluppo di molti percorsi formativi supporteranno i cambiamenti organizzativi nell’ambito

delle innovazioni e delle riorganizzazioni aziendali quali ad es:

• Percorso in sicurezza dei trapianti e sviluppo del relativo sistema informativo

• Aggiornamenti sulla legge in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza

• Trauma center aziendale e integrazione dei percorsi del nuovo pronto soccorso

• Attivazione del metodo NIDCAP in Neonatologia

• Codice rosa, per le vittime di violenza di ogni età

• Salute e medicina di genere, pari opportunità.

• Aggiornamenti in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro.

Il PAF 2017 è quindi caratterizzato da una elevata incidenza di eventi formativi direttamente

progettati presso le strutture organizzative aziendali, nelle quali troveranno attuazione, pertanto

strettamente correlati con i processi operativi specifici e con le esigenze di sviluppo delle competenze

degli operatori in base all’importante riorganizzazione aziendale e regionale. Si darà molta importanza

alle attività formative sul campo e ai percorsi specifici presso il FORMAS per monitorare e presidiare i

percorsi di formazione in FAD.


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24

ANALISI QUANTITATIVA E QUALITATIVA DEL PAF 2017

Predisposizione del PAF 2017

Gli eventi formativi pianificati nel piano annuale della formazione aziendale dell’AOUC per il

2017 sono in totale n. 261.

Il programma formativo 2017 è articolato in progetti che si ricollegano alle aree tematiche e agli

obiettivi formativi richiamati dalla Delibera GRT n. 599/2012, come risulta dalla Tab. 2, nella

quale i progetti presentati sono raggruppati per area tematica, nella Tab.3 per obiettivo formativo

generale, nella Tab.4 per obiettivo specifico di riferimento. Tabella 2 - Progetti del PAF 2017 suddivisi per aree tematiche e obiettivi formativi Delibera GRT n. 599/2012

identificativo

area tematica

AREE TEMATICHE N.Totale

Progetti

261

A Il soddisfacimento dei bisogni formativi nel campo specifico delle proprie

conoscenze e competenze tecnico professionali relative alle attività svolte.

158

B La capacità di collaborazione e integrazione tra strutture, tra attività e tra

professionisti.

23

C

Il trasferimento, nelle pratiche preventive e clinico assistenziali, delle

conoscenze e delle innovazioni tecnico scientifiche, organizzative gestionali,

con le relative valutazioni di impatto.

9

D

La cultura e la pratica della sistematica valutazione della qualità dei processi,

degli esiti, della qualità percepita delle attività rese attraverso programmi

educazionali finalizzati ad un uso esperto delle tecniche di audit, di revisione

tra pari, di seminari di autovalutazione dando così impulso al circuito di

miglioramento continuo.

10

E

La sistematica attività di diffusione dei principi, degli strumenti e delle

procedure idonee ed efficaci al radicamento delle buone pratiche

professionali. In particolare l’adesione, l’adattamento, l’applicazione e la

valutazione dell’impatto di linee guida, raccomandazioni, protocolli

diagnostico-terapeutici, percorsi di cura ed assistenza.

31

F

La cultura della sicurezza delle cure attraverso programmi di formazione per la

prevenzione, la rilevazione e la gestione degli errori nei sistemi e nelle

procedure tecnico professionali.

13

G

La cultura dei valori etici e civili del nostro sistema di tutela della salute, in

particolare la centralità del cittadino-paziente nei servizi eseguendo gli

obiettivi di una comunicazione efficace per una migliore gestione del

consenso informato e delle plurime relazioni interprofessionali, di

umanizzazione dei luoghi, dei processi e delle relazioni di cura, di utilizzo

efficace, efficiente (management) ed appropriato delle risorse, anche

attraverso una sistematica attività di informazione e formazione sui codici

deontologici professionali.

17


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25

Gli obiettivi formativi generali, inoltre, dovranno concretizzarsi e articolarsi nel dossier formativo del

singolo professionista e/o di èquipe, all’interno del quale assumono rilievo le tre tipologie di obiettivi

formativi generali:

- Obiettivi formativi tecnico-professionali

- Obiettivi formativi di processo Relazionali/Comunicative

- Obiettivi formativi di sistema Organizzativo/Gestionale, Situazionali e di Ruolo

secondo i quali sono stati individuati i percorsi di formazione del PAF 2017 (Tab. 3 ).

Tabella 3 – Progetti del PAF 2017 suddivisi per competenze e tipologie di obiettivi formativi

COMPETENZE TECNICHE

SPECIALISTICHE

Obiettivi formativi specificatamente

rivolti alla professione o alla disciplina di

appartenenza

136

COMPETENZE DI PROCESSO

RELAZIONALI/COMUNICATIVE

Obiettivi formativi specificatamente rivolti

ad operatori ed equipe che intervengono

in un determinato segmento di

produzione

63

COMPETENZE DI SISTEMA,

ORGANIZZATIVO/GESTIONALE,

SITUAZIONALI E DI RUOLO

Obiettivi che di norma, si rivolgono a tutti

gli operatori avendo quindi

caratteristiche interprofessionali

62

Sebbene alcuni percorsi di formazione possano rispondere contemporaneamente alle tre classi

di obiettivi (di processo, di sistema e tecnico professionali), la normativa ECM richiede la rispondenza

ad un solo obiettivo formativo specifico: pertanto ogni progetto formativo presentato nel PAF 2017

risponde ad un solo obiettivo, secondo quelli sotto indicati ed enunciati dall’Accordo Stato Regioni

2012-2015.


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26

Tabella 4 – Progetti del PAF 2017 suddivisi per tipologie di obiettivi formativi specifici

OBIETTIVI FORMATIVI TECNICO PROFESSIONALI

COMPETENZE TECNICO SPECIALISTICHE

N.Progetti

136

1 Argomenti di carattere generale: informatica e lingua inglese scientifica di livello avanzato.

Normativa in materia sanitaria: i principi etici e civili del SSN.

10

2 Contenuti tecnico professionali (conoscenze e competenze) specifici di ciascuna professione,

di ciascuna specializzazione e di ciascuna attività ultraspecilistica, malattie rare.

78

3 Epidemiologia- prevenzione e promozione della salute 5

4 Farmacoepidemiologia, farmacoeconomia, farmacovigilanza /

5 Fragilità (minori, anziani, tossico dipendenti, salute mentale): tutela degli aspetti assistenziali

e socio assistenziali.

3

6 Implementazione della cultura e della sicurezza in materia di donazione e trapianto 1

7 Innovazione tecnologica: valutazione, miglioramento dei processi di gestione delle tecnologie

biomediche e dei dispositivi medici. Health technology assessment

18

8 Medicine non convenzionali: valutazione dell’efficacia in ragione degli esiti e degli ambienti

di complementarietà

2

9 Sanità veterinaria /

10 Sicurezza alimentare e/o patologie correlate /

11 Sicurezza ambientale e/o patologie correlate /

12 Sicurezza negli ambienti e nei luoghi di lavoro e/o patologie correlate 18

13 Tematiche speciali del SSN e SSR ed a carattere urgente e/o straordinario individuate dalla

CN ECM e dalle regioni/province autonome di Trento e Bolzano per far fronte a specifiche

emergenze sanitarie

/

14 Trattamento del dolore acuto e cronico. Palliazione 1


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27


OBIETTIVI FORMATIVI DI PROCESSO

COMPETENZE DI PROCESSO RELAZIONALI-COMUNICATIVE

N.Progetti

63

15 Accreditamento strutture sanitarie e dei professionisti. La cultura della qualità 8

16 Appropriatezza delle prestazioni sanitarie nei LEA.

Sistemi di valutazione, verifica miglioramento dell’efficienza ed efficacia

10

17 Aspetti relazionali (comunicazione interna, esterna, con il paziente) e umanizzazione delle

cure

6

18 Documentazione clinica. Percorsi clinico assistenziali diagnostici e riabilitativi, profili di

assistenza e profili di cura.

12

19 Epidemiologia- prevenzione e promozione della salute 3

20 Integrazione interprofessionale e multiprofessionale, interistutuzionale 16

21 Integrazione tra assistenza territoriale e ospedaliera 3

22 La comunicazione efficace, privacy, consenso informato /

23 Management sanitario. Innovazione gestionale e sperimentazione di modelli organizzativi e

gestionali

5

24 Metodologia e tecniche di comunicazione sociali per lo sviluppo dei programmi nazionali e

regionali di prevenzione primaria.

/

25 Multiculturalità e cultura dell’accoglienza nell’attività sanitaria. 16



emergenze sanitarie

/


OBIETTIVI FORMATIVI DI SISTEMA

COMPETENZE DI SISTEMA ORGANIZZATIVO/GESTIONALE

SITUAZIONALE E DI RUOLO

N.Progetti

62

27 Applicazione nella pratica quotidiana dei principi e delle procedure dell’Evidence Base

Practise (EBM, EBP, EBN

19



/

29 Epidemiologia, prevenzione e promozione della salute con acquisizione di nozioni di sistema /

30 Etica, bioetica e deontologia 2

31 La sicurezza del paziente: risk management 16

32 Linee guida, protocolli e procedure 17

33 Principi, procedure e strumenti per il governo clinico delle attività sanitarie 8



emergenze sanitarie.

/


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28

Gli obiettivi formativi, oltre all’acquisizione di competenze e conoscenze, sono tesi a produrre

cambiamenti operativi al fine di rendere spendibili, per mezzo dell’intervento formativo stesso, le

strategie di miglioramento, valorizzazione, produttività, governo ed innovazione.

Per l’anno 2017 sono stati delineati i Dipartimenti ed i settori dell’organizzazione aziendale sui

quali si intende agire attraverso la formazione, come evidenziato nella tabella che segue (rispetto ai

Decreti R.T. n. 599/2012, n. 643/08 e n. 1014 /11).

1411

15

21

42

15 14

28

14

10

14 15

48

0

5

10

15

20

25

30

35

40

45

50

N. EVENTI PER STRUTTURA PROPONENTE

Totale


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29

IL PERSONALE DA COINVOLGERE

I destinatari degli interventi proposti nel PAF 2017 in merito alle partecipazioni per evento, rispondono ad una

programmazione in percentuale, come esplicitato nella tabella sottostante:

Tab.5 - Partecipazioni

Qualifiche partecipanti

N. partecipazioni

espresso in percentuale

Medici 19,35%

Personale laureato 8,07%

Infermieri e Ostetriche 35,90%

Professionisti tecnico-sanitari 10,15%

Professionisti della riabilitazione 2,50%

Personale ruolo tecnico Dirigenza e Comparto 19,62%

Personale ruolo Amm.vo Dirigenza e Comparto 3,16%

Personale extra aziendale 1,25%

Totale 100%

Il programma di formazione 2017 è costituito da n. 261 progetti formativi e dai piani e progetti di

orientamento/inserimento/addestramento formalmente approvati a supporto del personale di nuova

acquisizione, per l’inserimento nelle singole strutture.

Le tipologie professionali da coinvolgere nei percorsi formativi, l’entità degli eventi e le complessive

partecipazioni previste si pongono nell’ottica di assicurare al personale dipendente le opportunità adeguate

al soddisfacimento dei bisogni formativi prioritari, rispetto anche alla maturazione dei crediti formativi

previsti dal sistema ECM.

Rispetto alle partecipazioni agli eventi formativi, nel PAF 2017 si evidenziano le percentuali molto vicine a

quelle della programmazione dell’anno passato, con un incremento dovuto alla programmazione di eventi

formativi in modalità FAD. Questo, infatti coinvolgendo un numero cospicuo di partecipanti, innalza in

modo significativo la quota di partecipazione totale. Rispetto alle partecipazioni esterne si prevede una

partecipazione più alta. Anche per il personale amministrativo si prevede un incremento delle

partecipazioni.


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UO FORMAZIONE




30

AZIONI DI FORMAZIONE PROGRAMMATA

a. Attività formative a carattere collettivo obbligatorio

La parte fondamentale del PAF 2017 è rappresentata dagli eventi di formazione collettiva obbligatoria.

Le previsioni contenute nel programma si pongono l’obiettivo complessivo di ricondurre a tale fattispecie

le attività di formazione/aggiornamento di iniziativa aziendale sviluppate sulla base delle indicazioni

strategiche o di priorità indicate dalla Regione Toscana o legate alla programmazione aziendale e della neo

costituita azienda di Area Vasta Centro.

I riferimenti alla tipologia delle attività e alle modalità di progettazione e conduzione delle iniziative

formative sono contenuti nel “Manuale della Formazione”, approvato con Provv. D.G. n. 207/03 e

aggiornato nel novembre 2016, oltre che nelle linee di indirizzo regionali.

L’elenco complessivo degli eventi formativi programmati a carattere collettivo, gli ambiti formativi di

riferimento e i Dipartimenti/Aree proponenti sono più in dettaglio specificati nelle Tabelle di cui agli

allegati:

• All. 1C Elenco complessivo degli eventi formativi del PAF 2017

• All. 1D Elenco degli eventi formativi raggruppati per obiettivo formativo e dipartimento

proponente.

b. Percorsi di inserimento del personale neoassunto

La programmazione annuale 2017 si pone l’obiettivo di sviluppare la formazione di orientamento del

personale di nuova acquisizione o neo-trasferito e conferma i percorsi formativi adottati presso le strutture

aziendali a supporto dell’inserimento di tale personale, finalizzati a consentire il più adeguato orientamento

e addestramento al ruolo e alle funzioni specifiche assegnate a ciascuna professionalità.

I percorsi formativi per il personale neoassunto sono strutturati quindi sia in percorsi comuni di

orientamento presidiati dall’UO Formazione, sia da percorsi specifici contestualizzati, presidiati dalle

strutture operative di riferimento.


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31

RISORSE FINANZIARIE

La valutazione delle risorse finanziarie necessarie è determinata sulla base della spesa documentata per

l’anno 2016, correlata con i limiti di spesa fissati dalla Direzione Aziendale e le stime economiche

effettuate per il 2017 in riferimento al volume complessivo delle attività programmate.

Per il corrente anno 2017 sono state confermate dalla Direzione Aziendale le azioni già intraprese negli

anni 2015 e 2016 sulla base degli indirizzi regionali, volte ad un generale contenimento dei costi della

formazione esterna (intendendo sia le iniziative di partecipazione esterna al SST del personale dipendente,

sia il ricorso alla docenza esterna), valorizzando e concentrando, contestualmente, le risorse disponibili

sulla formazione obbligatoria collettiva e sull’impiego delle professionalità interne all’Azienda.

Per quanto riguarda la formazione collettiva aziendale, nella fase di programmazione operativa dei singoli

eventi è prevista la determinazione dei costi secondo i parametri già in uso, fissati dalle normative regionali

e contrattuali in materia, che sarà seguita da specifica relazione economica a consuntivo.

PREVISIONE ECONOMICA RIFERITA ALL’ANNO 2017

TIPOLOGIE FORMATIVE Euro

Formazione obbligatoria collettiva 521.560,00

Formazione obbligatoria individuale 60.000,00

Formazione a carattere facoltativo ===

Materiale bibliografico e multimediale

346.150,00(*)

di cui € 214.000,00 imputati a

Bilancio sui conti economici di

riferimento

Totale risorse destinate alla formazione continua

nell’anno 2017 €795.560,00

(*) Il costo dei materiali online e di altri prodotti editoriali, pari a € 214.000,00, viene imputato a Bilancio sui conti

economici; il restante costo di € 132.150,00 riferito all’acquisizione di materiale cartaceo viene registrato nei conti di

investimento, inventariato e sottoposto al piano di ammortamento.


TRIENNALE 2017-2019


UO FORMAZIONE




32

STRUMENTI DI VERIFICA DELLA REALIZZAZIONE DEL PAF

La valutazione ha un ruolo fondamentale nella generazione, sviluppo e mantenimento delle competenze

degli individui.

L’importanza della valutazione nella formazione risiede non solo nel presidio e nello sviluppo delle core

competence, ma anche nella creazione di comportamenti organizzativi coerenti con le linee strategiche

dell’AOUC, nella promozione e diffusione della cultura aziendale. Diventa sempre più importante, quindi,

monitorare e valutare l’impatto formativo al fine di tarare al meglio gli eventi di formazione rispetto alle

esigenze delle migliori pratiche professionali e relazionali, oltre al mantenimento di un sistema qualità della

formazione, utile al mantenimento degli standard e dei requisiti di accreditamento come provider ECM.

Sarà sempre più cogente corredare gli obiettivi formativi di indicatori che consentano di valutare i risultati

dell’attività formativa, al fine di monitorare l’efficacia dell’attività formativa e i risultati conseguiti.

È quindi importante che i risultati delle azioni e degli interventi in formazione siano oggetto di un’attenta

valutazione, esattamente come avviene per qualsiasi altro investimento, al fine di guidare le decisioni,

favorire l’efficacia dell’intera organizzazione, evidenziare eventuali criticità e/o aree di miglioramento.

All’interno dell’AOUC, la fase di valutazione della formazione ha la finalità di:

• Migliorare la qualità dei prodotti del processo formativo

• Promuovere e supportare la pianificazione dell’attività futura di formazione

• Promuovere la conoscenza degli effetti determinati dalle azioni formative.


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UO FORMAZIONE




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Verifica del PAF

Le considerazioni sopraesposte, nel loro complesso, risultano di particolare interesse nella prospettiva di

consolidare, nei prossimi anni, la realizzazione di piani e programmi per la formazione continua dei singoli

Dipartimenti e Aree, verificandone la ricaduta in termini di miglioramento operativo e avvalendosi, per tali

finalità, delle competenze metodologiche in possesso degli Animatori di Formazione iscritti nell’apposito

Albo Aziendale e presenti in modo diffuso in tutte le realtà organizzative dell’Azienda.

I progetti presentati dai dipartimenti sono stati visionati per una valutazione di massima dei progetti e degli

ambiti formativi da un gruppo costituito dal Direttore dell’UO Formazione, dal Direttore dell’UO

Accreditamento Qualità e Risk Management e referente in staff per l’UO Formazione, dal Dirigente

Infermieristico, dal Referente della Qualità dell’UO Formazione, dal Responsabile della pianificazione e

della progettazione della UO Formazione.

Per l’anno 2017 si è individuato un sistema di valutazione dei progetti formativi elaborando criteri e

punteggi rispetto ad un grading di valutazione come da grafico sottostante.

Rispetto alla valutazione economica di ogni percorso formativo è stato sviluppato uno strumento per la

quotazione economica in condivisione con la contabilità, da utilizzare per ogni evento al fine di facilitare il

monitoraggio della previsione di spesa e il consuntivo di budget.

risorse economiche metodologia didattica valutazione impatto multiprofessionalità qualità e innovazione

0123456789

10

risorse economiche

metodologia didattica

valutazione impattomultiprofessionalità

qualità e innovazione

CRITERI DI VALUTAZIONE DEI PROGETTI FORMATIVI


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Nell’anno 2017 saranno utilizzati i seguenti indicatori quali/quantitativi per la valutazione del PAF:

a) Indicatori quantitativi

Numero di eventi realizzati su programmati, considerando il livello di accettabilità almeno del 50% dei

realizzati sui programmati nell’anno

Numero degli eventi accreditati sul numero di eventi realizzati

Numero di operatori a ruolo coinvolti negli eventi formativi realizzati rispetto al personale programmato,

indicando il livello di accettabilità superiore al 60%.

b) Indicatori qualitativi

Volume di formazione multiprofessionale realizzata rispetto agli eventi totali.

Per il PAF 2017 n. 174 eventi sono multiprofessionali con una percentuale del 66% sul totale degli

eventi.

Percentuale di FSC realizzata rispetto alle forme tradizionali di formazione: la FSC quale unica

metodologia è prevista nel PAF 2017 con la percentuale del 4,25% sul totale, se in associazione ad altre

metodologie (aula, laboratorio, formazione a distanza) è prevista con percentuale del 16,22% sul totale.


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UO FORMAZIONE




35

Metodologia

Didattica

N. eventi

su metodologia

Percentuale eventi su

metodologia

Altro 8 3,09%

Aula 149 57,53%

Aula+Altro 6 1,93%

Aula+FAD 1 0,39%

Aula+Lab 22 8,49%

Aula+Lab+Altro 1 0,39%

Aula+FAD+Lab 0 0

FAD 16 6,18%

FSC 11 4,25%

FSC+Altro 0 0

FSC+Aula 37 13,90%

FSC+FAD 1 0,39%

FSC+FAD+Aula 1 0,39%

FSC+Lab+Aula 4 1,54%

FSC+Lab 0 0

Lab 4 1,54%

Totale complessivo 261 100%

Formazione sul

campo

N. eventi % Distribuzione in %

FSC 11 4,25 4,25%

FSC+Altro 0 0 16,22%

FSC+Aula 37 13,90%

FSC+FAD 1 0,39%

FSC+FAD+Aula 1 0,39%

FSC+Lab+Aula 4 1,54%

FSC+Lab 0 0

Totale formazione

sul campo 54 20,47%

20,47%

Eventi multiprofessionali Totale Distribuzione in %

174 261 66%

Legenda : Lab : Laboratorio FAD: Formazione a Distanza FSC: Formazione sul Campo


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�� Risultanza della valutazione d’impatto di 3 eventi individuati dal piano annuale e modalità di

condivisione dei risultati insieme alle strutture interessate. I criteri di arruolamento dei progetti

su cui analizzare la verifica d’impatto terranno conto della rilevanza strategica degli obiettivi

formativi.

c)Valutazione di impatto

I progetti presentati su cui sarà fatta la valutazione di impatto per l’anno 2017 sono:

1. PREVENZIONE E GESTIONE DELLA DISTOCIA DELLA SPALLA

2. PROMOZIONE E PRATICA DELL’ALLATTAMENTO AL SENO IN UN

OSPEDALE AMICO DEL BAMBINO: CORSO OMS/UNICEF

3. UTILIZZO DELLA MASCHERA LARINGEA IN AMBITO

ANESTESIOLOGICO

d)Valutazione qualità percepita

�� Valutazione media del gradimento di tutti gli eventi formativi

�� Valutazione media della docenza di ogni singolo docente

�� Valutazione delle eventuali segnalazioni/reclami presenti nelle schede di valutazione della

qualità percepita dai partecipanti

�� Valutazione dell’efficacia delle azioni comunicative di diffusione del PAF all’interno

dell’Azienda e di quelle finalizzate a garantire equità di accesso alle iniziative formative.

Rispetto a quest’ultimo punto, per meglio rispondere agli inderogabili impegni di trasparenza

previsti dalla normativa vigente e dagli indirizzi aziendali, oltre che per soddisfare le necessità

conoscitive dei dipendenti, ci proponiamo di dare la più ampia diffusione al PAF e agli eventi in

esso contenuti mediante il suo inserimento nella sezione Formazione dell’Intranet aziendale,

accessibile a tutti, e mediante la strutturazione di un catalogo dell’offerta formativa da predisporre

sul portale internet dell’AOUC.


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37

TITOLO

PREVENZIONE E GESTIONE DELLA DISTOCIA DELLA SPALLA

Responsabile di Progetto Dssa M. Di Tommaso

Data Maggio 2017 – Novembre 2017

AREA DI INTERVENTO: Acquisizione di competenze professionali

SOGGETTI E STRUTTURE COINVOLTE: operatori area nascita del DAIMI

MOTIVAZIONE DEL PROGETTO

Il corso sulla distocia di spalla costituisce uno dei requisiti indispensabili per l’attestazione della buona pratica regionale (Regione

Toscana) sulla distocia di spalla. L’attestazione delle buone pratiche rientra nelle attività di prevenzione del rischio clinico.

VALUTAZIONE DI IMPATTO

VALUTAZIONE PERFORMANCE VALUTAZIONE IMPATTO SULL’UTENZA VALUTAZIONE ECONOMICA

OBIETTIVI FORMATIVI

CONTENUTI FORMATIVI

METODI DIDATTICI VALUTAZIONE APPRENDIMENTO

Al termine dell’evento l’operatore sarà in grado di elencare le corrette procedure da applicare in caso di emergenza per distocia di spalla

Definizione di distocia di spalla, fattori predisponenti, procedure da adottare in caso di emergenza

Lezioni frontali,

Esercitazioni pratiche con

l’ausilio del manichino

Questionario , scheda valutazione pratica


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PERFORMANCE OBIETTIVO

INDICATORE DATI DI PARTENZA/ STANDARD

RISULTATO TEMPO DELLA

MISURAZIONE Riduzione della lesività da distocia di spalla

Numero di schede compilate correttamente/numero di distocie segnalate

90% 100%

1 ANNO

STRUMENTI DI VALUTAZIONE DI IMPATTO: CHECK-LIST QUESTIONARIO

X DATI REPORTING AZ.LE/REGIONALE ESERCITAZIONI PRATICHE RICERCA COMPLESSA/RACCOLTA DATI AD HOC OSSERVAZIONE DIRETTA ALTRO………………


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TITOLO

PROMOZIONE E PRATICA DELL’ALLATTAMENTO AL SENO IN UN OSPEDALE AMICO DEL BAMBINO: CORSO OMS/UNICEF

Responsabile di Progetto Prof C. Dani

Data Maggio 2017 – Novembre 2017

AREA DI INTERVENTO: Acquisizione di competenze professionali

SOGGETTI E STRUTTURE COINVOLTE: OPERATORI DEL DAIMI


Mantenimento degli standard raggiunti nel percorso di accreditamento di Careggi come Ospedale Amico del bambino OMS-UNICEF



OBIETTIVI FORMATIVI

CONTENUTI FORMATIVI

METODI DIDATTICI

VALUTAZIONE APPRENDIMENTO

Al termine dell’evento i partecipanti saranno in grado di gestire con abilità relazioni e gestuali il sostegno alla mamma e al bambino per un avvio e mantenimento dell’allattamento al seno

Anatomia e fisiologia del seno. Fisiologia della lattazione, counselling di orientamento e sostegno, vantaggi dell’allattamento esclusivo al seno, osservazione e valutazione di una poppata, spremitura manuale del seno e conservazione del latte materno, patologie del seno in allattamento e pratiche cliniche in reparto. I segni dell’attivazione del riflesso ossitocico

Lezione frontale Audiovisivi Roleplayng Pratica clinica

Pre e Post Test


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40




RISULTATO TEMPO DELLA

MISURAZIONE Mantenere il tasso di allattamento esclusivo al seno fra i neonati sani

Numero di neonati allattati al seno/ totale dei neonati sani

66% 75%

6 mesi

Dicembre 2017

STRUMENTI DI VALUTAZIONE DI IMPATTO: CHECK-LIST QUESTIONARIO

X DATI REPORTING AZ.LE/REGIONALE ESERCITAZIONI PRATICHE RICERCA COMPLESSA/RACCOLTA DATI AD HOC OSSERVAZIONE DIRETTA ALTRO………………


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TITOLO

UTILIZZO DELLA MASCHERA LARINGEA IN AMBITO ANESTESIOLOGICO

Responsabile di Progetto Dr. DI FILIPPO ALESSANDRO Data Maggio 2017-Dicembre 2017

AREA DI INTERVENTO: (ambito formativo)

SOGGETTI E STRUTTURE COINVOLTE: ANESTESISTI DAI ANESTESIA E RIANIMAZIONE


L’obiettivo del percorso formativo è quello di favorire l’utilizzo delle maschere laringee di 2° generazione rispetto a quelle di 1° generazione, come da recenti Linee Guida ed evidenze scientifiche



OBIETTIVI FORMATIVI

CONTENUTI FORMATIVI

METODI DIDATTICI VALUTAZIONE APPRENDIMENTO

Al termine dell’evento i partecipanti saranno in grado di conoscere i principi di utilizzo della maschera laringea come presidio alternativo per la gestione delle vie aeree in differenti contesti clinici

Al termine dell’evento i partecipanti saranno in grado di utilizzare la maschera laringea come presidio alternativo per la gestione delle vie aeree in differenti contesti clinici

LMATM Airways: latest news 4° National Audit Project:le complicanze gravi nella gestione delle vie aeree nel Regno Unito Come utilizzare una maschera laringea di 2° generazione

Dimostrazioni pratiche in Sala operatoria dell’AOUCareggi Esercitazioni pratiche su skill trainer

AULA: Lezioni frontali

Laboratorio e formazione sul campo

Questionario a risposta multipla Check list di valutazione


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42




RISULTATO TEMPO

DELLA MISURAZIONE

Incrementare l’utilizzo delle maschere laringee di seconda generazione

Numero di maschere laringee di seconda generazione utilizzate/numero totale di maschere laringee utilizzate

Numero maschere laringee di seconda generazione utilizzate nell’anno 2016 nei reparti dei partecipanti al corso (15%)

Raddoppio rispetto ai dati di partenza della percentuale di utilizzo di maschere laringee di seconda generazione nei reparti dei partecipanti al corso

(30%)

Maggio-Dicembre 2017

Elaborazione dati :

marzo 2018

STRUMENTI DI VALUTAZIONE DI IMPATTO: CHECK-LIST QUESTIONARIO DATI REPORTING AZ.LE/REGIONALE ESERCITAZIONI PRATICHE RICERCA COMPLESSA/RACCOLTA DATI AD HOC OSSERVAZIONE DIRETTA ALTRO……………..


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43

DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI

AAD Area di Attività

AAVV Aree Vaste

AOUC Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi

ARS Agenzia Regionale Sanità

CRR Centro Regionale di Riferimento

DAI Dipartimenti ad Attività Integrata

CIFOS Centro di Ricerca/Innovazione e Coordinamento per la Formazione in

simulazione

ECM Educazione Continua in Medicina

FAD Formazione A Distanza

FORMAS Laboratorio Regionale per la Formazione Sanitaria

FSC Formazione Sul Campo (on the job)

IRCCS Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico

PSSR Piano Socio Sanitario Regionale

SOD Strutture Organizzative Dipartimentali

UO Unità Operativa semplice

UOC Unità Operativa Complessa

RIFERIMENTI

• Normativa Nazionale e Regionale in materia di ECM

• DGR n° 1276 del dicembre 2003 “Linee di indirizzo alle Aziende Sanitarie per la programmazione delle attività formative”

• DGR n° 849 dell’Agosto 2002 “Linee guida alle Aziende Sanitarie per la programmazione delle attività formative, anche ai fini di una prima sperimentazione di un sistema regionale di accreditamento della formazione continua”

• Provvedimento del Direttore Generale n° 207 del 15/05/2003, “Adozione del Manuale della Formazione”

• Provvedimenti del Direttore Generale n° 348/2003 “Atto Aziendale” e n° 355/2004 “Dipartimenti ad Attività Integrata”


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• L.R. n° 40 del 2005 “Disciplina del Servizio Sanitario Regionale”

• DGR n.733 del 18.07.2005 “Linee di indirizzo alle aziende Sanitarie sulle sponsorizzazioni delle attività formative

• DGR n° 538 del 24.7.2006 “Revisione del sistema organizzativo della formazione continua del SSR: costituzione di un Laboratorio regionale per la formazione sanitaria ed indirizzi formativi per il biennio 2006-2007”

• Provvedimento del Direttore Generale n° 116 del 27.03.2007 “Testo revisionato dell’Atto aziendale e annesso modello organizzativo”

• Provvedimento del Direttore Generale n° 465 del 28.11.2007 “Adozione del regolamento per

l’accettazione di contributi economici finalizzati alla sponsorizzazione di programmi e/o iniziative formative”

• DGR n° 643 del 04 agosto 2008 “Accordo Stato-Regioni n.168/2007: riordino del sistema toscano in Educazione continua in Medicina e indirizzi per la formazione continua a supporto del P.S.R. 2008-2010”

• Provvedimento del Direttore Generale n° 496 del 03.11.2008 “Completamento e aggiornamento assetto organizzativo dell’Atto aziendale”

• Provvedimento del Direttore Generale n° 494 del 29.10.2008 “Completamento revisione organigramma strutture di staff amministrative e tecniche”

• L.R. n.60 del 10 novembre 2008 “Modifiche alla L.R. 40/2005”

• Decreto Regionale n.4373/09 All. B “Procedure e Requisiti di Accreditamento dei Provider Pubblici”

• Delibera GRT n. 1014/11 “Indirizzi per la formazione del personale dipendente SST”

• Delibera GRT n. 599/12 “Recepimento Accordo Stato-Regioni del 19.4.2012: la formazione ECM 2012-2015”.

• Delibera GRT n. 49/14 “Programma speciale di formazione sul rischio clinico elaborato dalla Commissione Regionale per la Formazione Sanitaria”

• DGR n° 680 del 27 febbraio 2014 “Approvazione requisiti e procedure di accreditamento dei

Provider ECM dopo 4 anni di accreditamento standard

• DGR n° 318 del 04 febbraio 2014 “Provider accreditati ECM standard regionali:indicazioni e definizione format modulistica


TRIENNALE 2017-2019


UO FORMAZIONE




45

• Legge Regionale n.84 del 28 dicembre 2015 “Riordino dell’assetto istituzionale e organizzativo del Sistema Sanitario Regionale. Modifiche alla L.R. 40/2005

• Decreto Regione Toscana n.597 del 17.02.2016 “Modifiche al sistema di accreditamento degli eventi formativi:crediti a docenza,esoneri ed esenzioni”

• Commissione Nazionale per la Formazione Continua:”Criteri per l’assegnazione dei Crediti alle attività ECM” Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari regionali 15.12.2016

• Commissione Nazionale per la Formazione Continua:”Il dossier formativo” Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari regionali 20.12.2016

• Accordo Stato Regioni.14/CSR del 02.02.2017 “La formazione continua nel settore salute”

ALLEGATI

1A AREE TEMATICHE E OBIETTIVI FORMATIVI DI RIFERIMENTO (ACCORDO STATO REGIONI N.101/2012)

1B FORMAT MACROPROGETTAZIONE PAF 2017

1C ELENCO COMPLESSIVO DEGLI EVENTI FORMATIVI DEL PAF 2017

1D ELENCO DEGLI EVENTI FORMATIVI RAGGRUPPATI PER OBIETTIVO FORMATIVO E DIPARTIMENTO PROPONENTE

PROGRAMMAZIONE FORMATIVA

ANNUALE DIPARTIMENTO/AREA E SOD

AFFERENTI

ANNO 2017

M/903F/F01-B

REV. 3

ALL.1A

Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi - Sede legale: Largo G.A. Brambilla, 3 - 50134 FIRENZE

C.F. e P.I.: 04612750481 tel. 055 794.111 (centralino)[email protected]@pec.itwww.aou-careggi.toscana.it


1

AREE TEMATICHE

Estratto della Delibera GRT n.599 del 10.7.2012

In data 19.4.2012 è stato approvato l’Accordo Stato-Regioni n.101 sull’ECM “il nuovo sistema di formazione continua in

medicina – Linee Guida per i manuali di accreditamento dei Provider, crediti formativi 2011-2013, Federazioni, Ordini,

Collegi e Associazioni professionali, sistema di verifiche, controlli e monitoraggio della qualità, Liberi Professionisti”.

Tale accordo è stato recepito dalla Regione Toscana con Delibera GRT n.599 del 10.7.2012 “Recepimento Accordo

Stato-Regioni del 19.4.2012: la formazione ECM 2012-2015”.

Le linee di indirizzo contenute nella suddetta Delibera individuano 7 aree tematiche che si propongono di migliorare i

sistemi sanitari nel loro complesso, sono riferite a tutti gli operatori sanitari e fanno riferimento a:

n° identificativo

area tematica

AREE TEMATICHE

A Il soddisfacimento dei bisogni formativi nel campo specifico delle proprie conoscenze e

competenze tecnico professionali relative alle attività svolte.

B La capacità di collaborazione e integrazione tra strutture, tra attività e tra professionisti.

C Il trasferimento, nelle pratiche preventive e clinico assistenziali, delle conosccnze e delle

innovazioni tecnico scientifiche, organizzative gestionali, con le relative valutazioni di impatto.

D La cultura e la pratica della sistematica valutazione della qualità dei processi, degli esiti, della

qualità percepita delle attività rese attraverso programmi educazionali finalizzati ad un uso

esperto delle tecniche di audit, di revisione tra pari, di seminari di autovalutazione dando così

impulso al circuito di miglioramento continuo.

E La sistematica attività di diffusione dei principi, degli strumenti e delle procedure idonee ed

efficaci al radicamento delle buone pratiche professionali. In particolare l’adesione,

l’adattamento, l’applicazione e la valutazione dell’impatto di linee guida, raccomandazioni,

protocolli diagnostico-terapeutici, percorsi di cura ed assistenza.

F La cultura della sicurezza delle cure attraverso programmi di formazione per la prevenzione, la

rilevazione e la gestione degli errori nei sistemi e nelle procedure tecnico professionali.

G La cultura dei valori etici e civili del nostro sistema di tutela della salute, in particolare la

centralità del cittadino-paziente nei servizi eseguendo gli obiettivi di una comunicazione efficace

per una migliore gestione del consenso informato e delle plurime relazioni interprofessionali, di

umanizzazione dei luoghi, dei processi e delle relazioni di cura, di utilizzo efficace, efficiente

(management) ed appropriato delle risorse, anche attraverso una sistematica attività di

informazione e formazione sui codici deontologici professionali.



AFFERENTI

ANNO 2017

M/903F/F01-B

REV. 3

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2

OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI

Sono state individuati 3 gruppi di OBIETTIVI GENERALI inquadrabili come aree di intervento formativo e ricompresi nell’elenco

riportato nella tabella sottostante:

COMPETENZE TECNICHE SPECIALISTICHE

Obiettivi formativi specificatamente rivolti alla

professione o alla disciplina di appartenenza.

COMPETENZE DI PROFESSO

RELAZIONALI/COMUNICATIVE

Obiettivi formativi specificatamente rivolti ad operatori ed

equipe che intervengono in un determinato segmento di

produzione.

COMPETENZE DI SISTEMA,

ORGANIZZATIVO/GESTIONALE, SITUAZIONALI E DI

RUOLO

Obiettivi che di norma, si rivolgono a tutti gli operatori

avendo quindi caratteristiche interprofessionali.

n° indentificativo OBIETTIVI FORMATIVI TECNICO PROFESSIONALI

COMPETENZE TECNICO SPECIALISTICHE



2 Contenuti tecnico professionali (conoscenze e competenze) specifici di ciascuna professione, di ciascuna

specializzazione e di ciascuna attività ultraspecilistica, malattie rare.

3 Epidemiologia- prevenzione e promozione della salute

4 Farmacoepidemiologia, farmacoeconomia, farmacovigilanza

5 Fragilità (minori, anziani, tossico dipendenti, salute mentale): tutela degli aspetti assistenziali e socio

assistenziali.

6 Implementazione della cultura e della sicurezza in materia di donazione e trapianto

7 Innovazione tecnologica: valutazione, miglioramento dei processi di gestione delle tecnologie biomediche e dei

dispositivi medici. Health technology assessment

8 Medicine non convenzionali: valutazione dell’efficacia in ragione degli esiti e degli ambienti di

complementarietà

9 Sanità veterinaria

10 Sicurezza alimentare e/o patologie correlate

11 Sicurezza ambientale e/o patologie correlate

12 Sicurezza negli ambienti e nei luoghi di lavoro e/o patologie correlate

13 Tematiche speciali del SSN e SSR ed a carattere urgente e/o straordinario individuate dalla CN ECM e dalle

regioni/province autonome di Trento e Bolzano per far fronte a specifiche emergenze sanitarie

14 Trattamento del dolore acuto e cronico. Palliazione

n° indentificativo OBIETTIVI FORMATIVI DI PROCESSO

COMPETENZE DI PROCESSO RELAZIONALI-COMUNICATIVE

15 Accreditamento strutture sanitarie e dei professionisti. La cultura della qualità

16 Appropriatezza delle prestazioni sanitarie nei LEA.

Sistemi di valutazione, verifica miglioramento dell’efficienza ed efficacia

17 Aspetti relazionali (comunicazione interna, esterna, con il paziente) e umanizzazione delle cure

18 Documentazione clinica. Percorsi clinico assistenziali diagnostici e riabilitativi, profili di assistenza e profili di

cura.

19 Epidemiologia- prevenzione e promozione della salute

20 Integrazione interprofessionale e multiprofessionale, interistutuzionale

21 Integrazione tra assistenza territoriale e ospedaliera

22 La comunicazione efficace, privacy, consenso informato

23 Management sanitario. Innovazione gestionale e sperimentazione di modelli organizzativi e gestionali

24 Metodologia e tecniche di comunicazione sociali per lo sviluppo dei programmi nazionali e regionali di

prevenzione primaria.

25 Multiculturalità e cultura dell’accoglienza nell’attività sanitaria.


regioni/province autonome di Trento e Bolzano per far fronte a specifiche emergenze sanitarie



AFFERENTI

ANNO 2017

M/903F/F01-B

REV. 3

ALL.1A




3

n° indentificativo OBIETTIVI FORMATIVI DI SISTEMA

COMPETENZE DI SISTEMA ORGANIZZATIVO/GESTIONALE , SITUAZIONALE E DI RUOLO

27 Applicazione nella pratica quotidiana dei principi e delle procedure dell’Evidence Base Practise (EBM, EBP, EBN



29 Epidemiologia, prevenzione e promozione della salute con acquisizione di nozioni di sistema

30 Etica, bioetica e deontologia

31 La sicurezza del paziente: risk management

32 Linee guida, protocolli e procedure

33 Principi, procedure e strumenti per il governo clinico delle attività sanitarie


regioni/province autonome di Trento e Bolzano per far fronte a specifiche emergenze sanitarie.



AFFERENTI

ANNO 2017

M/903F/F01-B

REV. 3

ALL.1B




1

MODALITA’ DI RILEVAZIONE

DEL FABBISOGNO (barrare la casella)

FABBISOGNO RILEVATO (descrivere brevemente)

� RIUNIONE

� QUESTIONARIO

� INTERVISTA

� FOCUS GROUP

� OSSERVAZIONE

� ALTRO

(specificare……………………

……………….……………….……………….……………………………….………………….………………….……

……………….……………….……………….……………………………….………………….………………….……

……………….……………….……………….……………………………….………………….………………….……

STRUTTURA PROPONENTE

…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

AREA DI APPARTENENZA DELLA STRUTTURA:

� DIREZIONE GENERALE

� DIREZIONE SANITARIA

� DIREZIONE AMMINISTRATIVA

� STAFF DIREZIONE AZIENDALE

� DIPARTIMENTO CARDIOTORACOVASCOLARE

� DIPARTIMENTO DEA

� DIPARTIMENTO MATERNO-INFANTILE

� DIPARTIMENTO MEDICO GERIATRICO

� DIPARTIMENTO NEUROMUSCOLOSCHELETRICO E DEGLI ORGANI DI SENSO

� DIPARTIMENTO ONCOLOGICO

� DIPARTIMENTO DEI SERVIZI

� DIPARTIMENTO ANESTESIA E RIANIMAZIONE

� DIPARTIMENTO INTERISTITUZIONALE INTEGRATO

� DIPARTIMENTO DELLE PROFESSIONI SANITARIE

TITOLO DELL’EVENTO:

………………………………………………………………………………………

RESPONSABILE SCIENTIFICO DELL’EVENTO(compilare con tutti i dati)

………………………………………………………………………………………. Telefono

ANIMATORE DI FORMAZIONE DI RIFERIMENTO ADF /ABILITATO INSERIMENTO PF(compilare con tutti i dati) …………………………………………………………………………………………………………… Telefono

AREA TEMATICA (vedi allegato INDICAZIONI,

riportare UNA SOLA

LETTERA corrispondente)

Obiettivi formativi

OBIETTIVI FORMATIVI (vedi allegato INDICAZIONI,

riportare UN SOLO NUMERO

corrispondente)

Metodologie formativa

………………………………………

……………………

Obiettivi formativi

tecnico-specialistici

Obiettivi formativi di

processo relazionali-

comunicativi

Obiettivi formativi di

sistema

…………………………………………………..

Lezioni

Esercitazioni-Laboratorio

Formazione sul campo

Formazione a distanza

Altro



AFFERENTI

ANNO 2017

M/903F/F01-B

REV. 3

ALL.1B




2

TIPOLOGIA DELL’EVENTO (barrare la casella, un'unica scelta) TIPO A TIPO B TIPO C TIPO D TIPO E - Blended

RESIDENZIALE FORMAZIONE SUL CAMPO FAD

� CORSO

� SEMINARIO

� CONVEGNO

� CONGRESSO

� CONFERENZA

� GIORNATA

STUDIO

� CONSENSUS

� TIROCINIO

� STAGE

� COMANDO

TECNICO-

SCIENTIFICO

� TOJ,

ADDESTRAMENTO

PRATICO

� SIMULAZIONE

(DGR 254/2013)

� FAD

� VIDEOCONFERENZA

� RIUNIONE

PERMANENTE DI

AGG. PROF.

� AUDIT

� AUDIT RISCHIO

CLINICO

� M&M

� FOCUS GROUP

� PROGETTO

SPERIMENTALE DI

RICERCA

� BLENDED TIPO A+C

� BLENDED TIPO A+B

� BLENDED TIPO A+D

� BLENDED TIPO C+D

TIPO F – Altro Specificare

PERIODI DI ATTUAZIONE(barrare la casella)

� I SEMESTRE (gennaio- giugno indicare i/il

mese)

� 1

� 2

� 3

� 4

� 5

� 6

� II SEMESTRE (luglio-

dicembre(indicare i/il

mese)

� 7

� 8

� 9

� 10

� 11

� 12

� I E II SEMESTRE(indicare i/il mese)

� 1

� 2

� 3

� 4

� 5

� 6

� 7

� 8

� 9

� 10

� 11

� 12

PREVISIONE DEI COSTI:

EURO:……………………………………

� A CARICO DI AOUC

� A CARICO DI ENTE ESTERNO

VOCI DI COSTO PER PREVISIONE DI SPESA:

� DOCENTI

DIPENDENTI AOUC

� DOCENTI

ESTERNI AOUC

� RIMBORSO SPESE

SOGGIORNO

� RIMBORSO

SPESE VIAGGIO

QUOTA DI ISCRIZIONE:

� SI

� NO

PARTECIPANTI Partecipanti n°

totale

__________

Ruolo Sanitario

___Medici

___ infermieri/ostetriche

___professionisti tecnici-

sanitari

___professionisti della

riabilitazione

___altro personale laureato

____ Totale

Ruolo Tecnico

__Dirigenti

__Comparto

___OTA OSS

____ Totale

Ruolo

Amministrativo

___ Dirigenti

____ Comparto

____ Totale

Altro personale

(SPECIFICARE QUALIFICA)

____ medici di medicina

generale

____ medici dell'emerg. san.

territoriale

____pediatri di libera scelta

____specialisti ambulatoriali

____ medici dei servizi

____altro

____ Totale



AFFERENTI

ANNO 2017

M/903F/F01-B

REV. 3

ALL.1B




3

N.B. per quanto riguarda la progettazione di dettaglio, si rimanda alle specifiche istruzioni per la compilazione (reperibili in Intranet). Si sottolinea al riguardo che

l’inserimento nella procedura SINTEF del progetto di dettaglio(completo di quanto occorre ai fini dell’accreditamento ECM dell’evento) alla U.O. Formazione, deve

avvenire almeno due mesi prima dell’avvio dello stesso, per poter espletare le procedure di accreditamento previste nei tempi richiesti della Regione Toscana.

Data compilazione ……… / ……… / ………

STRUTTURA

PROPONENTETITOLO EVENTO OBIETTIVO FORMATIVO

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Azi

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le

To

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le

1DAI ANESTESIA E

RIANIMAZIONE

ANESTESIA E ANALGESIA LOCO-REGIONALE IN ORTOPEDIA:CORSO TEORICO-

PRATICO

CONTENUTI TECNICO-PROFESSIONALI (CONOSCENZE E COMPETENZE)

SPECIFICI DI CIASCUNA PROFESSIONE, DI CIASCUNA SPECIALIZZAZIONE

E DI CIASCUNA ATTIVITA ULTRASPECIALISTICA, MALATTIE RARE

15 0 0 0 0 0 0 0 0 15

2DAI ANESTESIA E

RIANIMAZIONECANNABIS TERAPEUTICA: CONOSCERLA PER UTILIZZARLA




40 0 60 0 0 0 0 0 0 100

3DAI ANESTESIA E

RIANIMAZIONECASI CLINICI E LINEE GUIDA IN ANESTESIA PER LA GINECOLOGIA ED OSTETRICIA




20 10 0 0 0 0 0 0 0 30

ALL.1C

AREA INTEGRAZIONE E COMUNICAZIONE - UO FORMAZIONE

ELENCO EVENTI FORMATIVI PER DIPARTIMENTO E NUMERO PARTECIPANTI

PIANO ANNUALE DI FORMAZIONE 2017

RIANIMAZIONEE DI CIASCUNA ATTIVITA ULTRASPECIALISTICA, MALATTIE RARE

4DAI ANESTESIA E

RIANIMAZIONE

EMERGENZA URGENZA INTRA OSPEDALIERA: CORSO PRATICO DI ADDESTRAMENTO

CON SIMULAZIONE AD ALTA FEDELTA'LINEE GUIDA -PROTOCOLLI-PROCEDURE 150 0 50 0 0 0 0 0 0 200

5DAI ANESTESIA E

RIANIMAZIONEGESTIONE DEGLI ACCESSI VASCOLARI




0 0 144 0 0 0 0 0 0 144

6DAI ANESTESIA E

RIANIMAZIONE

GESTIONE DELLA CRISI DI URGENZA EMERGENZA DA ANAFILASSI DURANTE

INDAGINE DIAGNOSTICA IN RADIOLOGIA




60 0 0 0 0 0 0 0 0 60

7DAI ANESTESIA E

RIANIMAZIONELA COMUNICAZIONE TERAPEUTICA E ORGANIZZATIVA IN AREA CRITICA

ASPETTI RELAZIONALI (COMUNICAZIONE INTERNA, ESTERNA, CON

PAZIENTE) E UMANIZZAZIONE CURE20 0 45 0 5 8 0 0 0 78

8DAI ANESTESIA E

RIANIMAZIONELE CURE DI FINE VITA IN OSPEDALE



9DAI ANESTESIA E

RIANIMAZIONEL'IMPIANTO DEI CATETERI VENOSI CENTRALI (PORT, CICC, PICC): TEORIA E PRATICA LINEE GUIDA -PROTOCOLLI-PROCEDURE 25 0 25 0 0 0 0 0 0 50

10DAI ANESTESIA E

RIANIMAZIONEMANAGEMENT DEL DOLORE POST-OPERATORIO

APPLICAZIONE NELLA PRATICA QUOTIDIANA DEI PRINCIPI E DELLE

PROCEDURE DELL'EVIDENCE BASED PRACTISE(EBM-EBN- EBP)20 0 80 0 0 0 0 0 0 100

11DAI ANESTESIA E

RIANIMAZIONEPREHOSPITAL TRAUMA CARE - MODULO AVANZATO INTEGRAZIONE TRA ASSISTENZA TERRITORIALE E OSPEDALIERA 30 0 30 0 0 0 0 0 0 60

12DAI ANESTESIA E

RIANIMAZIONEPREHOSPITAL TRAUMA CARE - MODULO BASE



13DAI ANESTESIA E

RIANIMAZIONEUTILIZZO AVANZATO DELLA MASCHERA LARINGEA IN AMBITO ANESTESIOLOGICO




40 10 10 0 0 0 0 0 0 60

1 di 18

STRUTTURA


ME

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Pe

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le

14DAI ANESTESIA E

RIANIMAZIONEVAD E FIBROSCOPIA




10 0 0 0 0 0 0 0 0 10

15DAI

CARDIOTORACOVASCOLARE

APNEE DEL SONNO E PROBLEMATICHE PERIOPERATORIE E CARDIOLOGICHE ACUTE:

UP-DATE

INTEGRAZIONE INTERPROFESSIONALE E MULTIPROFESSIONALE,

INTERISTITUZIONALE30 0 0 0 0 0 0 0 0 30

16DAI

CARDIOTORACOVASCOLAREECOCARDIOGRAFIA 2D E 3D TRANSESOFAGEA PERIOPERATORIA




15 0 0 0 0 0 0 0 0 15

17DAI


GRUPPO DI STUDIO INTERDISCIPLINARE PER INTERSTIZIOPATIE POLMONARI E

MALATTIE RARE DEL POLMONE




20 10 5 0 0 0 0 0 0 35

18DAI

IL DRENAGGIO TORACICOINTEGRAZIONE INTERPROFESSIONALE E MULTIPROFESSIONALE,

30 0 20 0 0 0 0 0 0 5018CARDIOTORACOVASCOLARE

IL DRENAGGIO TORACICOINTERISTITUZIONALE

30 0 20 0 0 0 0 0 0 50

19DAI

CARDIOTORACOVASCOLAREINCONTRI DI CARDIOLOGIA

APPROPRIATEZZA PRESTAZIONI SANITARIE NEI LEA. SISTEMI DI

VALUTAZIONE, VERIFICA E MIGLIORAMENTO DELL'EFFICIENZA ED

EFFICACIA

15 0 0 0 0 0 0 0 0 15

20DAI

CARDIOTORACOVASCOLAREINCONTRI SUI PERCORSI ASSISTENZIALI IN CARDIOLOGIA



EFFICACIA

0 0 12 0 0 0 0 0 0 12

21DAI

CARDIOTORACOVASCOLAREIPERTENSIONE POLMONARE: UNA DIAGNOSI CONDIVISA



22DAI


LA DIMISSIONE OSPEDALIERA COME MOMENTO DI CURA: PIANIFICAZIONE E

STANDARDIZZAZIONE



23DAI


LA GESTIONE DELLE VIEE AEREE IN UNITA' DI TERAPIA INTENSIVA

REUMATOLOGICA/AREA PNEUMOLOGICALINEE GUIDA -PROTOCOLLI-PROCEDURE 20 0 20 0 0 0 0 0 0 40

24DAI


MANAGEMENT DEI DISTURBI RESPIRATORI SONNO CORRELATI: DALLA TEORIA ALLA

PRATICA

DOCUMENTAZIONE CLINICA. PERCORSI CLINICO-ASSISTENZIALI

DIAGNOSTICI E RIABILITATIVI, PROFILI DI ASSISTENZA-PROFILI DI CURA15 0 10 0 10 0 0 0 0 35

25DAI

CARDIOTORACOVASCOLAREPACC-NODULO POLMONARE INTEGRAZIONE TRA ASSISTENZA TERRITORIALE E OSPEDALIERA 15 0 15 0 0 0 0 0 0 30

26 DAI DEA DISTURBI FUNZIONALI IN COLOPROCTOLOGIA: INCONTINENZA FECALE E STIPSI LINEE GUIDA -PROTOCOLLI-PROCEDURE 30 0 0 0 0 0 0 0 0 30

27 DAI DEA EMORRAGIA INTRACEREBRALE PRIMARIA LINEE GUIDA -PROTOCOLLI-PROCEDURE 30 0 30 0 0 0 0 0 0 60

28 DAI DEA GESTIONE DEL PAZIENTE CON BISOGNI SPECIALI

FRAGILITA' (MINORI, ANZIANI, TOSSICO-DIPENDENTI, SALUTE

MENTALE): TUTELA DEGLI ASPETTI ASSISTENZIALI E SOCIO -

ASSISTENZIALI

15 0 35 0 0 10 0 0 0 60

29 DAI DEA GOM DIGERENTE INFERIOREDOCUMENTAZIONE CLINICA. PERCORSI CLINICO-ASSISTENZIALI


2 di 18

STRUTTURA


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30 DAI DEA GOM DIGERENTE SUPERIOREDOCUMENTAZIONE CLINICA. PERCORSI CLINICO-ASSISTENZIALI


31 DAI DEAIL PDTA DEL TRAUMA ADDOMINALE NELLA UNIT DI CHIRURGIA D'URGENZA DELLA

AOU CAREGGILINEE GUIDA -PROTOCOLLI-PROCEDURE 30 0 0 0 0 0 0 0 0 30

32 DAI DEA OPEN ABDOMEN: INDICAZIONI E GESTIONE LINEE GUIDA -PROTOCOLLI-PROCEDURE 30 0 0 0 0 0 0 0 0 30

33 DAI DEA POSIZIONAMENTO IN EMERGENZA/URGENZA DEI SISTEMI DI DRENAGGIO TORACICO




8 0 0 0 0 0 0 0 0 8

34 DAI DEA RIUNIONI PERMANENTI DELLA SOD ALTA COMPLESSITA' ASSISTENZIALE



EFFICACIA

13 0 0 0 0 0 0 0 0 13

35 DAI DEA RIUNIONI SOD MEDICINA ACA 1 E SI MEDICAAPPLICAZIONE NELLA PRATICA QUOTIDIANA DEI PRINCIPI E DELLE


PROCEDURE DELL'EVIDENCE BASED PRACTISE(EBM-EBN- EBP)

36 DAI DEA TBST - TOXICOLOGICAL BASIC SUPPORT AND THERAPY




30 0 14 0 0 0 0 0 0 44

37 DAI DEA TRATTAMENTO DELLE MAV CEREBRALI




5 0 0 0 0 0 0 0 0 5

38 DAI DEA TRAUMA TEAM NELL'AOUC: SCENARI E SIMULAZIONI PRATICHE IN TEAM




30 0 40 10 0 0 0 0 0 80

39 DAI DEA TREATMENT OF ACUTE ISCHEMIC STROKE




12 0 0 0 0 0 0 0 0 12

40 DAI DEA TREKKING ENDOVASCOLARE 2017




20 0 0 0 0 0 0 0 0 20

41 DAI DEI SERVIZI AGGIORNAMENTI IN MEDICINA DI LABORATORIO LINEE GUIDA -PROTOCOLLI-PROCEDURE 3 13 0 18 0 0 0 0 0 34

42 DAI DEI SERVIZI AGGIORNAMENTI ISO 17043 ACCREDITAMENTO STRUTTURE SANITARIE E DEI PROFESSIONISTI.LA

CULTURA DELLA QUALITA'1 2 0 3 0 0 5 0 0 11

43 DAI DEI SERVIZI CALPROTECTINA E MICI APPLICAZIONE NELLA PRATICA QUOTIDIANA DEI PRINCIPI E DELLE


44 DAI DEI SERVIZI CONFERENZE IN MEDICINA NUCLEARE




19 0 0 0 0 4 0 0 0 23

3 di 18

STRUTTURA


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45 DAI DEI SERVIZI DOLORE PELVICO ACUTO FEMMINILE E DOLORE PELVICO CRONICO FEMMINILE




70 0 0 0 0 0 0 0 0 70

46 DAI DEI SERVIZIIL BETA-D-GLUCANO NELLA DIAGNOSI E NEL TRATTAMENTO DELLE MALATTIE

FUNGINE INVASIVE




2 8 0 28 0 0 0 0 0 38

47 DAI DEI SERVIZI IL SISTEMA GESTIONE DELLA QUALITA' IN ANATOMIA PATOLOGICAACCREDITAMENTO STRUTTURE SANITARIE E DEI PROFESSIONISTI.LA


48 DAI DEI SERVIZIINCONTRI DI AGGIORNAMENTOSULLA GENETICA E SULLA IMMUNOGENETICA: I

CICLO




15 25 0 15 0 0 0 0 0 55

49 DAI DEI SERVIZI INCONTRI SU GENETICA E IMMUNOGENETICA - I CICLOACCREDITAMENTO STRUTTURE SANITARIE E DEI PROFESSIONISTI.LA


CULTURA DELLA QUALITA'

50 DAI DEI SERVIZI LE TARATURE ALL'INTERNO DEL LABORATORIO DI GENETICA




5 30 0 20 0 0 0 0 0 55

51 DAI DEI SERVIZIPERCORSI ANALITICI DI BIOLOGIA MOLECOLARE NELLA DIAGNOSTICA

MICROBIOLOGICA




2 8 0 28 0 0 0 0 0 38

52 DAI DEI SERVIZI PERCORSO DIAGNOSTICO MENINGITE




5 10 0 15 0 0 0 0 0 30

53 DAI DEI SERVIZIPROSPETTIVE DELLA MEDICINA PERSONALIZZATA: LA BIOPSIA LIQUIDA E LA

FARMACOGENOMICA NEL PAZIENTE ONCOLOGICO

INNOVAZIONE TECNOLOGICA: VALUTAZIONE, MIGLIORAMENTO DEI

PROCESSI DI GESTIONE DELLE TECNOLOGIE BIOMEDICHE E DEI

DISPOSITIVI MEDICI. HEALTH TECHNOLOGY ASSESSMENT

10 20 0 20 0 0 0 0 0 50

54 DAI DEI SERVIZI RADIODIAGNOSTICA DEL TRAUMA OSTEOARTICOLARE IN PSAPPLICAZIONE NELLA PRATICA QUOTIDIANA DEI PRINCIPI E DELLE


55 DAI DEI SERVIZIRADIODIAGNOSTICA DI EMERGENZA URGENZA: LINEE GUIDA, PERCORSI

ASSISTENZIALI, CRITICITA' ORGANIZZATIVE



56 DAI DEI SERVIZIRADIODIAGNOSTICA DI EMERGENZA URGENZA: METODICHE DI IMAGING. TECNICA,

SEMEIOTICA, REFERTAZIONE



57 DAI DEI SERVIZI REFERTAZIONE LIQUIDI PLASMATICI




5 10 0 15 0 0 0 0 0 30

58 DAI DEI SERVIZI RIUNIONI IN MEDICINA DI LABORATORIOACCREDITAMENTO STRUTTURE SANITARIE E DEI PROFESSIONISTI.LA


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STRUTTURA


ME

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59 DAI DEI SERVIZI RUOLO DELLA TC E DELLA RM MULTIMODALE NELL'ICTUS ISCHEMICO ACUTOAPPLICAZIONE NELLA PRATICA QUOTIDIANA DEI PRINCIPI E DELLE


60 DAI DEI SERVIZI UPDATE SEPSI




5 10 0 15 0 0 0 0 0 30

61 DAI DEI SERVIZIVEQ: RISULTATI IN EMATOLOGIA, COAGULAZIONE, HbA1C, SCREENING DELLE HB,

ELETTROFORESI PROTEINE E SANGUE OCCULTO.




15 35 0 40 0 0 0 0 0 90

62DAI DELLE PROFESSIONI

SANITARIE

ACQUISIZIONE DI COMPETENZE NEL MONITORAGGIO DEL PAZIENTE IN ALTA

INTENSITA' DI CURA




0 0 84 0 0 0 0 0 0 84



SANITARIEAGGIORNAMENTO PROCEDURE TECNICHE IN RM NEURO ALTA SPECIALIZZAZIONE




0 0 0 11 0 0 0 0 0 11


SANITARIEANALISI E MIGLIORAMENTO DEI COMPORTAMENTI ORGANIZZATIVI ETICA, BIOETICA E DEONTOLOGIA 0 0 10 0 0 13 0 0 0 23


SANITARIEASSISTENZA OSTETRICA NELLA GRAVIDANZA A BASSO RISCHIO




0 0 30 0 0 0 0 0 0 30


SANITARIE

CORSO PER FORMATORI SULLA GESTIONE DEL CARRELLO DI EMERGENZA PER

IMPIANTI DI DISTRIBUZIONE GAS VUOTO ENDOCAVITARIO




0 0 23 0 0 0 0 0 0 23


SANITARIEEVIDENCE BASED PRACTICE - ISTRUZIONI PER L'USO




SANITARIEGESTIONE ASSISTENZIALE DEL PAZIENTE CON COMPLICANZE RESPIRATORIE



EFFICACIA

0 0 37 0 0 8 0 0 0 45


SANITARIE

GESTIONE DEGLI APPARECCHI DA ANESTESIA E DEFIBRILLATORI: FORMAZIONE DEGLI

ISTRUTTORI




0 0 13 0 0 0 0 0 0 13


SANITARIE

GESTIONE DEI PERCORSI ASSISTENZIALI IN PRONTO SOCCORSO: IL PAZIENTE CON

ICTUS

ARGOMENTI DI CARATTERE GENERALE: INFORMATICA E LINGUA

INGLESE SCIENTIFICA DI LIVELLO AVANZATO, NORMATIVA IN MATERIA

SANITARIA: I PRINCIPI ETICI E CIVILI DEL SSN

0 0 110 0 0 70 0 0 0 180


SANITARIE

GESTIONE DEI PERCORSI ASSISTENZIALI IN PS: INTEGRAZIONE DELLE COMPETENZE -

FASE 4



5 di 18

STRUTTURA


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SANITARIE

GESTIONE DEI PERCORSI ASSISTENZIALI IN PS: INTEGRAZIONE DELLE COMPETENZE -

FASE 5




SANITARIEGESTIONE DEL MDC: FORMAZIONE DEGLI ISTRUTTORI



EFFICACIA

0 0 23 10 0 0 0 0 0 33


SANITARIE

GESTIONE DEL MICROINFUSORE INSULINICO E NUOVE TECNOLOGIE PER UTENTI

DIABETICI




0 0 6 0 0 0 0 0 0 6


SANITARIE

GESTIONE MONITORAGGIO PAZIENTE E APPARECCHIO DI ANESTESIA: FORMAZIONE

DEGLI ISTRUTTORI




0 0 30 0 0 0 0 0 0 30


SANITARIEGESTIONE NELLA RIABILITAZIONE DEI PAZIENTI CON TRACHEOSTOMIA


SPECIFICI DI CIASCUNA PROFESSIONE, DI CIASCUNA SPECIALIZZAZIONE 0 0 0 50 0 0 0 0 0 5076SANITARIE

GESTIONE NELLA RIABILITAZIONE DEI PAZIENTI CON TRACHEOSTOMIA SPECIFICI DI CIASCUNA PROFESSIONE, DI CIASCUNA SPECIALIZZAZIONE


0 0 0 50 0 0 0 0 0 50


SANITARIEINIETTORI PER MdC IN RADIODIAGNOSTICA - FORMAZIONE DEGLI ISTRUTTORI




0 0 23 0 0 0 0 0 0 23


SANITARIE

INTEGRAZIONE DELLE COMPETENZE NELLA GESTIONE DEI PAZIENTI CON

COMPLICANZE RESPIRATORIE




0 0 84 0 0 0 0 0 0 84


SANITARIE

INTEGRAZIONE DELLE COMPETENZE NELLA GESTIONE DELLE APPARECCHIATURE DI

RM DI NUOVA ACQUISIZIONE




0 0 0 11 0 0 0 0 0 11


SANITARIEINTEGRAZIONE DELLE COMPETENZE NELL'AREA INTERVENTISTICA




0 0 36 0 0 0 0 0 0 36


SANITARIELA CARTELLA DIETETICA INFORMATIZZATA




0 0 0 18 0 0 0 0 0 18


SANITARIELA LOGICA DELLA QUALITA' DEL SERVIZIO COME STRUMENTO UNIFICANTE



EFFICACIA

0 0 9 0 0 1 4 0 0 14


SANITARIEMODELLI ORGANIZZATIVI, INNOVATIVI DELL'ASSISTENZA

PRINCIPI, PROCEDURE E STRUMENTI PER IL GOVERNO CLINICO DELLE

ATTIVITA' SANITARIE0 0 60 10 10 0 0 0 0 80


SANITARIENUOVI INIETTORI PER MDC: FORMAZIONE DEGLI ISTRUTTORI




0 0 25 65 0 0 0 0 0 90


SANITARIEORGANIZZAZIONE AZIENDALE: ELEMENTI FONDAMENTALI LINEE GUIDA -PROTOCOLLI-PROCEDURE 0 0 17 0 0 93 1 0 0 111


SANITARIEPERCORSO FORMATIVO PER L'INTEGRAZIONE DELLE COMPETENZE



6 di 18

STRUTTURA


ME

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I

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ALE

LAU

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PE

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Azi

en

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Pe

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le


SANITARIERIUNIONI CLINICO-ORGANIZZATIVE PER IL MIGLIORAMENTO




0 0 37 0 0 8 0 0 0 45


SANITARIESVILUPPO DELLE COMPETENZE IN TC




0 0 0 25 0 0 0 0 0 25


SANITARIETRAINING DI COMPETENZE OSTETRICHE IN SALA OPERATORIA




0 0 40 0 0 0 0 0 0 40


SANITARIE

TRAUMA CENTER: INTEGRAZIONE DELLE COMPETENZE IN SALA OPERATORIA - FASE

1




SANITARIE

TRAUMA CENTER: INTEGRAZIONE DELLE COMPETENZE IN SALA OPERATORIA - FASE

2



SANITARIE 2 INTERISTITUZIONALE


SANITARIETRAUMA CENTER: INTEGRAZIONE DELLE COMPETENZE PER IL PERSONALE OSS




SANITARIE

TRAUMA CENTER: SVILUPPO COMPETENZE SU TECNOLOGIE DI NUOVA

ACQUISIZIONE - CICLO 9




0 0 80 0 0 0 0 0 0 80


SANITARIE

TRAUMA CENTER: SVILUPPO COMPETENZE SU TECNOLOGIE DI NUOVA

ACQUISIZIONE: CICLO 7




0 0 35 0 0 0 0 0 0 35


SANITARIE

TRAUMA CENTER: SVILUPPO COMPETENZE SU TECNOLOGIE RM DI NUOVA





0 0 0 5 0 0 0 0 0 5


SANITARIETRAUMA CENTER: SVILUPPO DELLE COMPETENZE IN RM - FASE 1




0 0 0 5 0 0 0 0 0 5


SANITARIETRAUMA CENTER: SVILUPPO DELLE COMPETENZE IN RM - FASE 2




0 0 0 6 0 0 0 0 0 6


SANITARIETRAUMA CENTER: SVILUPPO DELLE COMPETENZE IN TC - FASE 1




0 0 0 30 0 0 0 0 0 30


SANITARIETRAUMA CENTER: SVILUPPO DELLE COMPETENZE IN TC - FASE 2




0 0 0 20 0 0 0 0 0 20

7 di 18

STRUTTURA


ME

DIC

I

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RO

PE

RS

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LAU

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Azi

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le

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Pe

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le


SANITARIE

TRAUMA CENTER: SVILUPPO DELLE COMPETENZE OSTEOARTICOLARI IN

RADIODIAGNOSTICA




0 0 0 35 0 0 0 0 0 35


SANITARIE

TRAUMA CENTER: SVILUPPO DELLE COMPETENZE SU TECNOLOGIE DI NUOVA





0 0 0 10 0 0 0 0 0 10


SANITARIE

TRAUMA CENTER: SVILUPPO DELLE COMPETENZE SU TECNOLOGIE DI NUOVA





0 0 0 28 0 0 0 0 0 28


SANITARIE

USO DELLE MEDICINE COMPLEMENTARI A SOSTEGNO DELLA FISIOLOGIA DELLA

NASCITA

MEDICINE NON CONVENZIONALI: VALUTAZIONE DELL'EFFICACIA IN

RAGIONE DEGLI ESITI E DEGLI AMBITI DI COMPLEMENTARIETA' 0 0 60 0 0 0 0 0 0 60

104 DAI MATERNO-INFANTILE ASSISTENZA AL NEONATO CON SUPPORTO VENTILATORIO




0 0 60 0 0 0 0 0 0 60

105 DAI MATERNO-INFANTILE CARDIOTOCOGRAFIA PRATICA




20 0 30 0 0 0 0 0 0 50

106 DAI MATERNO-INFANTILECODIFICA DELLE PRIORITA' DI ACCESSO IN AREA ACCETTAZIONE - OSSERVAZIONE

DAINI




25 0 20 0 0 0 0 0 0 45

107 DAI MATERNO-INFANTILE DIAGNOSI DI MUTILAZIONI GENITALI FEMMINILI: PERCORSI E STRUMENTIMULTICULTURALITA' E CULTURA DELL'ACCOGLIENZA NELL'ATTIVITA'

SANITARIA40 5 30 0 0 0 0 0 0 75

108 DAI MATERNO-INFANTILE GESTIONE DEGLI ACCESSI VASCOLARI PROFONDI




0 0 60 0 0 0 0 0 0 60

109 DAI MATERNO-INFANTILE GESTIONE DELL'EMORRAGIA POST PARTUM LINEE GUIDA -PROTOCOLLI-PROCEDURE 25 0 30 0 0 0 0 0 0 55

110 DAI MATERNO-INFANTILE IL METODO NIDCAP IN TIN TRATTAMENTO DEL DOLORE ACUTO E CRONICO. PALLIAZIONE 2 0 2 0 0 0 0 0 0 4

111 DAI MATERNO-INFANTILE IL RUOLO DELL'OSTETRICA NELL'ACCOMPAGNAMENTO ALLA NASCITA




0 0 10 0 0 0 0 0 0 10

112 DAI MATERNO-INFANTILEIMPIEGO DELLE MEDICINE COMPLEMENTARI IN MENOPAUSA ONCOLOGICA:

TRATTAMENTO DEI SINTOMI, MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA' DI VITA




9 0 6 0 0 0 0 0 0 15

113 DAI MATERNO-INFANTILE MEWS - ISBAR. STRUMENTI PER LA COMUNICAZIONE EFFICACE TRA PROFESSIONISTIDOCUMENTAZIONE CLINICA. PERCORSI CLINICO-ASSISTENZIALI


8 di 18

STRUTTURA


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114 DAI MATERNO-INFANTILE PREVENZIONE E GESTIONE DELLA DISTOCIA DI SPALLA LA SICUREZZA DEL PAZIENTE RISK MANAGEMENT 20 0 30 0 0 0 0 0 0 50

115 DAI MATERNO-INFANTILE

PROMOZIONE E PRATICA DELL' ALLATTAMENTO AL SENO IN UN OSPEDALE AMICO

DEI BAMBINI: CORSO OMS/UNICEF PER IL PERSONALE SANITARIO (DEDICATO) DEL

DIPARTIMENTO MATERNO INFANTILE

EPIDEMIOLOGIA-PREVENZIONE E PROMOZIONE DELLA SALUTE 10 0 15 0 0 5 0 0 0 30

116 DAI MATERNO-INFANTILE RIANIMAZIONE NEONATALE




0 0 15 0 0 0 0 0 0 15

117 DAI MATERNO-INFANTILE RIANIMAZIONE NEONATALE RETRAINING




0 0 40 0 0 0 0 0 0 40


118 DAI MATERNO-INFANTILE VALUTAZIONE DEL BENESSERE FETALE IN GRAVIDANZA




20 0 20 0 0 0 0 0 0 40

119 DAI MEDICO-GERIATRICO ALCOL E GUIDA




10 10 15 5 5 0 0 0 0 45

120 DAI MEDICO-GERIATRICOAPPROCCIO ECOLOGICO-SOCIALE AI PROBLEMI ALCOL-CORRELATI E COMPLESSI

"METODO HUDOLIN"EPIDEMIOLOGIA-PREVENZIONE E PROMOZIONE DELLA SALUTE 5 5 10 0 0 0 0 0 0 20

121 DAI MEDICO-GERIATRICOHANDOVER NEL DAI MEDICO GERIATRICO: ESPERIENZA DALLA ADOZIONE DI UN

METODO



122 DAI MEDICO-GERIATRICO IDENTIFICAZIONE PRECOCE DEI RISCHI ALCOL-CORRELATI E INTERVENTO BREVE



EFFICACIA

15 5 10 5 5 0 0 0 0 40

123 DAI MEDICO-GERIATRICO INCONTRI MULTIDISCIPLINARI - MEDICINA DELLO SPORT E DELL'ESERCIZIO




10 5 5 0 0 0 0 0 0 20

124 DAI MEDICO-GERIATRICO INQUADRAMENTO DIAGNOSTICO E TERAPEUTICO DELLE MASSE SURRENALICHE EPIDEMIOLOGIA-PREVENZIONE E PROMOZIONE DELLA SALUTE 95 0 5 0 0 0 0 0 0 100

125 DAI MEDICO-GERIATRICO IPERTENSIONI RESISTENTI E/O GIOVANILI




90 0 10 0 0 0 0 0 0 100

126 DAI MEDICO-GERIATRICOLE MIOPATIE NELLE REAL-LIFE: DALLO STILE DI VITA, ALLE STATINE,

ALL'AUTOIMMUNITA'EPIDEMIOLOGIA-PREVENZIONE E PROMOZIONE DELLA SALUTE 30 9 10 10 1 0 0 0 0 60

127 DAI MEDICO-GERIATRICOPROGETTO ADO-ARGENTO: MUOVI PERCORSI ASSISTENZIALI DELL'ANZIANO

COMPLESSO

IMPLEMENTAZIONE DELLA CULTURA E DELLA SICUREZZA IN MATERIA DI

DONAZIONE-TRAPIANTO32 1 30 1 6 0 0 0 0 70

9 di 18

STRUTTURA


ME

DIC

I

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128 DAI MEDICO-GERIATRICO PROTOCOLLI DIAGNOSTICO-TERAPEUTICI DELLE MALATTIE IMMUNOMEDIATEMULTICULTURALITA' E CULTURA DELL'ACCOGLIENZA NELL'ATTIVITA'

SANITARIA10 0 0 0 0 0 0 0 0 10

129 DAI MEDICO-GERIATRICO RISCHIO CLINICO NEL DAI- MEDICO GERIATRICOAPPLICAZIONE NELLA PRATICA QUOTIDIANA DEI PRINCIPI E DELLE


130 DAI MEDICO-GERIATRICORIUNIONI MULTIDISCIPLINARI DEL COMITATO QUALITA' E SICUREZZA DEL DAI-

MEDICO GERIATRICOLA SICUREZZA DEL PAZIENTE RISK MANAGEMENT 15 0 15 0 1 0 1 0 0 32

131 DAI MEDICO-GERIATRICO RIUNIONI PERIODICHE PER SEMINARI CLINICI E VERIFICA CASISTICHE

FRAGILITA' (MINORI, ANZIANI, TOSSICO-DIPENDENTI, SALUTE

MENTALE): TUTELA DEGLI ASPETTI ASSISTENZIALI E SOCIO -

ASSISTENZIALI

10 0 8 0 1 0 0 0 0 19

132 DAI MEDICO-GERIATRICO SENSIBILIZZAZIONE ALL'APPROCCIO ECOLOGICO-SOCIALE E AL BENESSERE




5 2 10 2 2 0 0 0 0 21

133DAI

NEUROMUSCOLOSCHELETRIC

O E DEGLI ORGANI DI SENSO

ALGIE VERTEBRALI E POSTURA: MEDICINA RIABILITATIVADOCUMENTAZIONE CLINICA. PERCORSI CLINICO-ASSISTENZIALI


134DAI



ALS (Advanced Life Support)APPLICAZIONE NELLA PRATICA QUOTIDIANA DEI PRINCIPI E DELLE


135DAI



ALS (Advanced life support) RETRAININGAPPLICAZIONE NELLA PRATICA QUOTIDIANA DEI PRINCIPI E DELLE


136DAI



ASSISTENZA AL PAZIENTE CON TRAUMATISMO ORTOPEDICO, PATOLOGIE

REUMATOLOGICHE ED INTERNISTICHE ASSOCIATE



137DAI



BLSD - BASIC LIFE SUPORT DEFIBRILLATION - RETRAININGAPPLICAZIONE NELLA PRATICA QUOTIDIANA DEI PRINCIPI E DELLE


138DAI



BLSD - BASIC LIFE SUPPORT AND DEFIBRILLATIONAPPLICAZIONE NELLA PRATICA QUOTIDIANA DEI PRINCIPI E DELLE


139DAI



CORSO AZIENDALE DI NEUROSONOLOGIA IN AMBITO INTENSIVO




20 0 0 0 0 0 0 0 0 20

140DAI



CORSO DI SIMULAZIONE ECMO




15 0 30 15 0 0 0 0 0 60

10 di 18

STRUTTURA


ME

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Azi

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141DAI



DISCUSSIONE DI CASI CLINICI COMPLESSI: ITER CLINICO E DIAGNOSTICO




12 0 0 13 0 0 0 0 2 27

142DAI



ECOCARDIOGRAFIA DI SUPPORTO ALLE PROCEDURE DI CANNULAZIONE ECMO




25 0 0 0 0 0 0 0 0 25

143DAI



ECOCARDIOGRAFIA TRANSTORACICA IN TERAPIA INTENSIVAAPPLICAZIONE NELLA PRATICA QUOTIDIANA DEI PRINCIPI E DELLE


144DAI



ECOGRAFIA TORACICA BEDSIDE IN TERAPIA INTENSIVA



EFFICACIA

20 0 0 0 0 0 0 0 0 20

145DAI



ENDODONZIA CLINICA: INNOVAZIONE TECNOLOGICA PER UNA TERAPIA PREVEDIBILE

DEL DENTE GRAVEMENTE COMPROMESSO




8 17 0 0 0 0 0 0 0 25

146DAI



FARMACI INTRAVITREALI: TRATTAMENTO E FOLLOW-UP INTEGRATO APPLICAZIONE NELLA PRATICA QUOTIDIANA DEI PRINCIPI E DELLE


147DAI



FIBROSCOPIA PER L'INTUBAZIONE TRACHEALE




15 0 0 0 0 0 0 0 0 15

148DAI



FORMAZIONE PER LA GESTIONE DI UN PROGRAMMA DI PET THERAPY IN AREA

CRITICA

MEDICINE NON CONVENZIONALI: VALUTAZIONE DELL'EFFICACIA IN

RAGIONE DEGLI ESITI E DEGLI AMBITI DI COMPLEMENTARIETA' 5 0 9 0 6 5 0 0 0 25

149DAI



GESTIONE DEL PAZIENTE IN ACR REFRATTARIO: PERCORSO ECLS TERAPEUTICO E

PERCORSO DONAZIONE




30 0 20 10 0 0 0 0 0 60

150DAI



IL PAZIENTE EMOFILICO: CLINICA E RIABILITAZIONEDOCUMENTAZIONE CLINICA. PERCORSI CLINICO-ASSISTENZIALI


151DAI



IL PAZIENTE POLITRAUMATIZZATO: DIAGNOSTICA, TRATTAMENTO E STRATEGIE

ORGANIZZATIVE



152DAI



IL TRAUMA MAXILLO FACCIALE




50 0 30 0 0 0 0 10 40 130

11 di 18

STRUTTURA


ME

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I

ALT

RO

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Azi

en

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le

153DAI



LA GESTIONE DELLA TERAPIA ANTICOAGULANTE E ANTIAGGREGANTE NEL DAI

NEUROMUSCOLOSCHELETRICO E DEGLI ORGANI DI SENSO



154DAI



LA GESTIONE DELLE INFEZIONI INTRAVITREALI IN AMBITO AMBULATORIALE: DALLA

DIAGNOSI AL FOLLOW-UP




46 0 31 0 0 15 0 0 9 101

155DAI



LA NEUROFISIOPATOLOGIA CLINICA NEL PAZIENTE CON DANNO CEREBRALE ACUTOINTEGRAZIONE INTERPROFESSIONALE E MULTIPROFESSIONALE,


156DAI



OSSIGENOTERAPIA IPERBARICA: INDICAZIONI ED ASSISTENZA AL PAZIENTE




5 0 5 0 0 0 0 0 0 10

157DAI



PERCORSO FORMATIVO PER LA VALUTAZIONE ULTRASONOGRAFICA DEL CIRCOLO

ARTERIOSO RENALE NEL RENE DA TRAPIANTARE E TRAPIANTO




10 0 0 0 0 0 0 0 0 10

158DAI



PERFEZIONAMENTO DELLA COLLABORAZIONE DELL'AUDIOLOGIA CON LE ALTRE

SPECIALITA' NELLA GESTIONE DEL PAZIENTE VERTIGINOSO ACUTO



159DAI



SEGMENTO ANTERIORE: PRINCIPALI PATOLOGIE, PROCEDURE

TERAPEUTICHE/CHIRURGICHE, PERCORSO DEL PAZIENTE AMBULATORIALE E

ASSISTENZA INFERMIERISTICA




46 0 34 0 0 15 0 0 9 104

160DAI



UNITA' SPINALE: UPDATE OUTCOME MEASURES NELLA LESIONE MIDOLLARE



EFFICACIA

20 30 40 0 20 0 0 0 3 113

161 DAI ONCOLOGICO1 WORKSHOP GOM ESOFAGO: APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE DEI TUMORI DELLA

GIUNZIONE ESOSFAGO-GASTRICALINEE GUIDA -PROTOCOLLI-PROCEDURE 20 0 0 5 5 0 0 0 0 30

162 DAI ONCOLOGICO 3° WORKSHOP GOM HBP: I TUMORI DEL CONFLUENTE BILIARE (KLATSKIN) LINEE GUIDA -PROTOCOLLI-PROCEDURE 25 0 0 0 0 0 0 0 0 25

163 DAI ONCOLOGICO AGGIORNAMENTI INTERNI




0 6 0 0 0 0 0 0 0 6

164 DAI ONCOLOGICO AGGIORNAMENTO IN EPATOLOGIA SPERIMENTALE




3 6 0 4 0 0 0 0 0 13

12 di 18

STRUTTURA


ME

DIC

I

ALT

RO

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165 DAI ONCOLOGICOAGGIORNAMENTO PERMANENTE IN GINECOLOGIA ONCOLOGICA MEDIANTE UN

APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE INTEGRATO




15 0 0 0 0 0 0 0 0 15

166 DAI ONCOLOGICO CLINICAL TRAINING IN MICROSURGICAL RECONSTRUCTION OF THE UPPER LIMBAPPLICAZIONE NELLA PRATICA QUOTIDIANA DEI PRINCIPI E DELLE


167 DAI ONCOLOGICO GOM EPATOBILIOPANCREATICO (HPB) - DISCUSSIONE CASI CLINICI LINEE GUIDA -PROTOCOLLI-PROCEDURE 10 0 0 0 0 0 0 0 0 10

168 DAI ONCOLOGICO GOM ESOFAGO - DISCUSSIONI CASI CLINICI LINEE GUIDA -PROTOCOLLI-PROCEDURE 15 0 0 2 3 0 0 0 0 20

169 DAI ONCOLOGICOINTEGRAZIONE CLINICA E PROFESSIONALE NEL PERCORSO CHIRURGICO

ONCOLOGICO




20 0 0 0 0 0 0 0 0 20E DI CIASCUNA ATTIVITA ULTRASPECIALISTICA, MALATTIE RARE

170 DAI ONCOLOGICO PERCORSO STAMINALI




8 4 26 30 0 0 0 0 0 68

171 DAI ONCOLOGICO RACCOLTA E BANCAGGIO DEL SANGUE CORDONALE




15 5 95 5 0 0 0 0 0 120

172 DAI ONCOLOGICO RIUNIONI DI AGGIORNAMENTO SUL CARCINOMA DELLA MAMMELLA




15 2 5 0 2 0 0 0 0 24

173 DAI ONCOLOGICO RIUNIONI INTERNE LABORATORIO CBB/TMO I CICLO 2017 LINEE GUIDA -PROTOCOLLI-PROCEDURE 3 5 0 4 0 0 0 0 0 12

174 DAI ONCOLOGICO RIUNIONI INTERNE LABORATORIO CBB/TMO II CICLO 2017 LINEE GUIDA -PROTOCOLLI-PROCEDURE 3 5 0 4 0 0 0 0 0 12

175 DIREZIONE AMMINISTRATIVA APPROFONDIMENTI SUL CODICE APPALTI ALLA LUCE DELLE LINEE GUIDA ANAC




0 0 0 0 0 21 9 0 0 30

176 DIREZIONE AMMINISTRATIVA APPROFONDIMENTO DI EXCEL




0 0 0 0 0 0 15 0 0 15

177 DIREZIONE AMMINISTRATIVA DUVRI - SICUREZZA DEI CONTRATTI D'APPALTO E D'OPERASICUREZZA NEGLI AMBIENTI E NEI LUOGHI DI LAVORO E/O PATOLOGIE

CORRELATE0 0 0 0 0 30 0 0 0 30

178 DIREZIONE AMMINISTRATIVA GESTIONE DEI RIFIUTI DI CANTIERESICUREZZA NEGLI AMBIENTI E NEI LUOGHI DI LAVORO E/O PATOLOGIE

CORRELATE0 0 0 0 0 30 0 0 0 30

179 DIREZIONE AMMINISTRATIVA LA PROGETTAZIONE OSPEDALIERA E LA PREVENZIONE INCENDI: APPROFONDIMENTI




0 0 0 0 0 30 0 0 0 30

13 di 18

STRUTTURA


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le e

xtra

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le

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Pe

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le

180 DIREZIONE AMMINISTRATIVALA PROGETTAZIONE OSPEDALIERA ED I REQUISITI AUTORIZZATIVI:

APPROFONDIMENTI




0 0 0 0 0 30 0 0 0 30

181 DIREZIONE AMMINISTRATIVA LA TENUTA DELLA DOCUMENTAZIONE DI CANTIERE




0 0 0 0 0 30 0 0 0 30

182 DIREZIONE AMMINISTRATIVA LAVORI SU IMPIANTI ELETTRICI - PES / PAVSICUREZZA NEGLI AMBIENTI E NEI LUOGHI DI LAVORO E/O PATOLOGIE

CORRELATE0 0 0 0 0 6 0 0 0 6

183 DIREZIONE AMMINISTRATIVANOVITA' IN TEMA DI GIUDIZIO INNANZI ALLA CORTE DEI CONTI - INDAGINI

DIFENSIVE




15 0 0 0 0 0 85 0 0 100

184 DIREZIONE AMMINISTRATIVA PREVIDENZA 2017 - AGGIORNAMENTO DELLA NORMATIVA




0 0 0 0 0 0 5 0 0 5SANITARIA: I PRINCIPI ETICI E CIVILI DEL SSN

185 DIREZIONE GENERALEAGGIORNAMENTO ADDETTO ANTINCENDIO IN ATTIVITA' A RISCHIO D'INCENDIO

ELEVATO

SICUREZZA NEGLI AMBIENTI E NEI LUOGHI DI LAVORO E/O PATOLOGIE

CORRELATE10 20 0 20 0 0 0 0 0 50

186 DIREZIONE GENERALE ALCOL E LAVOROSICUREZZA NEGLI AMBIENTI E NEI LUOGHI DI LAVORO E/O PATOLOGIE

CORRELATE20 28 30 10 2 149 382 0 346 967

187 DIREZIONE GENERALECAMBIA LA RESPONSABILITA' PROFESSIONALE IN SANITA': APPROVATA LA LEGGE

GELLI-BIANCO




40 40 40 40 40 20 30 0 0 250

188 DIREZIONE GENERALE COMPLESSITA' ED EVOLUZIONE NELLE RELAZIONI DI LAVOROASPETTI RELAZIONALI (COMUNICAZIONE INTERNA, ESTERNA, CON


189 DIREZIONE GENERALE CORSO PER ADDETTI ANTINCENDIO RISCHIO ELEVATOSICUREZZA NEGLI AMBIENTI E NEI LUOGHI DI LAVORO E/O PATOLOGIE

CORRELATE15 10 200 0 5 220 0 0 0 450

190 DIREZIONE GENERALE FORMAZIONE SPECIFICA LAVORATORI RISCHIO ALTOSICUREZZA NEGLI AMBIENTI E NEI LUOGHI DI LAVORO E/O PATOLOGIE

CORRELATE100 80 150 0 0 100 0 0 0 430

191 DIREZIONE GENERALE FORMAZIONE SPECIFICA LAVORATORI RISCHIO BASSOSICUREZZA NEGLI AMBIENTI E NEI LUOGHI DI LAVORO E/O PATOLOGIE

CORRELATE60 60 110 0 0 40 30 0 0 300

192 DIREZIONE GENERALE Il PERCORSO CHIRURGICO INFORMATIZZATO – COMPARTO OPERATORIO PAD. 16




60 0 120 20 0 10 10 0 0 220

193 DIREZIONE GENERALE IL SISTEMA DI CONTROLLO DEI SERVIZI ESTERNALIZZATI LINEE GUIDA -PROTOCOLLI-PROCEDURE 0 0 250 30 20 0 0 0 0 300

194 DIREZIONE GENERALEPREVENZIONE DELLA CORRUZIONE, TRASPARENZA E INTEGRITA': IL CODICE ETICO E

DI COMPORTAMENTO AZIENDALE - I CICLO




0 0 50 30 10 80 30 0 0 200

195 DIREZIONE GENERALEPREVENZIONE DELLA CORRUZIONE, TRASPARENZA E INTEGRITA': IL CODICE ETICO E

DI COMPORTAMENTO AZIENDALE - II CICLO




0 0 0 0 0 0 100 0 0 100

14 di 18

STRUTTURA


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To

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Pe

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le

196 DIREZIONE GENERALE RISCHIO CANCEROGENI E MUTAGENISICUREZZA NEGLI AMBIENTI E NEI LUOGHI DI LAVORO E/O PATOLOGIE

CORRELATE50 150 100 300 0 100 0 0 0 700

197 DIREZIONE GENERALE RISCHIO CHIMICO - FORMALDEIDESICUREZZA NEGLI AMBIENTI E NEI LUOGHI DI LAVORO E/O PATOLOGIE

CORRELATE100 150 300 300 0 350 0 0 0 1200

198 DIREZIONE GENERALE UTILIZZO DEGLI AUTORESPIRATORISICUREZZA NEGLI AMBIENTI E NEI LUOGHI DI LAVORO E/O PATOLOGIE

CORRELATE10 20 0 20 0 10 0 0 0 60

199 DIREZIONE SANITARIA AGENTI FISICI




0 6 0 5 0 3 2 0 0 16

200 DIREZIONE SANITARIA AGGIORNAMENTO IN MATERIA DI DOSIMETRIA




0 6 0 5 0 3 2 0 0 16

201 DIREZIONE SANITARIACONOSCERE, PREVENIRE E TRATTARE LE INFEZIONI SOSTENUTE DA MICRORGANISMI

MULTIRESISTENTI MDROEPIDEMIOLOGIA-PREVENZIONE E PROMOZIONE DELLA SALUTE 100 100 600 200 100 400 0 0 0 1500

MULTIRESISTENTI MDRO

202 DIREZIONE SANITARIA CONTROLLO E INNOVAZIONE SUI SISTEMI DI IMAGING




0 6 0 5 0 3 2 0 0 16

203 DIREZIONE SANITARIA CTU-1: FUNZIONI - REGOLAMENTO E MODALITA' DI ACCESSO LINEE GUIDA -PROTOCOLLI-PROCEDURE 1 0 0 0 0 0 0 0 0 1

204 DIREZIONE SANITARIA DOSIMETRIA INTERNA




0 6 0 5 0 3 2 0 0 16

205 DIREZIONE SANITARIA IL GOVERNO CLINICO DELLE ATTIVITA' SANITARIEPRINCIPI, PROCEDURE E STRUMENTI PER IL GOVERNO CLINICO DELLE


206 DIREZIONE SANITARIA LA GESTIONE DEI PAZIENTI COLONIZZATI/INFETTI DA MDRO




0 0 0 0 0 400 0 0 0 400

207 DIREZIONE SANITARIA LA RETE INFERMIERISTICA PER LA SORVEGLIANZA DELLA ICA




0 0 75 0 0 0 0 0 0 75

208 DIREZIONE SANITARIA LA SICUREZZA NELL'IMPIEGO DI SORGENTI LASERSICUREZZA NEGLI AMBIENTI E NEI LUOGHI DI LAVORO E/O PATOLOGIE

CORRELATE15 0 20 0 0 15 0 0 0 50

209 DIREZIONE SANITARIA MEDICINA DI TRANSIZIONE: COSTRUZIONE DI RETI EFFICACIINTEGRAZIONE INTERPROFESSIONALE E MULTIPROFESSIONALE,


210 DIREZIONE SANITARIA RADIOPROTEZIONE IN RADIOLOGIA E NELLE SALE OPERATORIESICUREZZA NEGLI AMBIENTI E NEI LUOGHI DI LAVORO E/O PATOLOGIE

CORRELATE0 0 172 0 0 18 2 0 0 192

211 DIREZIONE SANITARIA RADIOPROTEZIONE IN RADIOLOGIA INTERVENTISTICA




0 40 0 0 0 0 0 0 0 40

15 di 18

STRUTTURA


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212 DIREZIONE SANITARIA RILEVAZIONE ICA: NUOVE LINEE GUIDA EUROPEE




0 0 9 0 0 0 0 0 0 9

213 DIREZIONE SANITARIA SICUREZZA NEI SITI DI RISONANZA MAGNETICASICUREZZA NEGLI AMBIENTI E NEI LUOGHI DI LAVORO E/O PATOLOGIE

CORRELATE50 3 13 0 0 125 0 0 0 191

214 STAFF DIREZIONE GENERALEACCREDITAMENTO: CONOSCERE GLI STRUMENTI DI MONITORAGGIO E

AUTOVALUTAZIONE

ACCREDITAMENTO STRUTTURE SANITARIE E DEI PROFESSIONISTI.LA


215 STAFF DIREZIONE GENERALE ACCREDITAMENTO: LIVELLO BASIC ALFABETIZZAZIONEACCREDITAMENTO STRUTTURE SANITARIE E DEI PROFESSIONISTI.LA


216 STAFF DIREZIONE GENERALEAGGIORNAMENTO DEL GRUPPO DI LAVORO ANTIBLASTICI: ESAME ASPETTI

ORGANIZZATIVI, CRITICITA' E MISURE DI PREVENZIONELA SICUREZZA DEL PAZIENTE RISK MANAGEMENT 1 1 3 1 0 1 1 0 0 8

217 STAFF DIREZIONE GENERALEAGGIORNAMENTO SU SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO PER IL PERSONALE

LA SICUREZZA DEL PAZIENTE RISK MANAGEMENT 0 0 1 1 0 2 2 0 0 6217 STAFF DIREZIONE GENERALEAGGIORNAMENTO SU SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO PER IL PERSONALE

DELL'UOC SPPLA SICUREZZA DEL PAZIENTE RISK MANAGEMENT 0 0 1 1 0 2 2 0 0 6

218 STAFF DIREZIONE GENERALE AGGIORNAMENTO SU SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO PER RLS LA SICUREZZA DEL PAZIENTE RISK MANAGEMENT 1 1 6 0 0 1 5 0 0 14

219 STAFF DIREZIONE GENERALE AUDIT AZIENDALI LA SICUREZZA DEL PAZIENTE RISK MANAGEMENT 80 0 70 20 0 0 0 0 0 170

220 STAFF DIREZIONE GENERALE COMPETENZE PER AUDITOR INTERNOPRINCIPI, PROCEDURE E STRUMENTI PER IL GOVERNO CLINICO DELLE


221 STAFF DIREZIONE GENERALECORSO DI FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO ALL'USO DEI DISPOSITIVI DI

PROTEZIONE INDIVIDUALE PER LE VIE RESPIRATORIELA SICUREZZA DEL PAZIENTE RISK MANAGEMENT 40 20 50 50 0 0 0 0 0 160

222 STAFF DIREZIONE GENERALE CORSO DI ORIENTAMENTOPER IL PERSONALE NEOASSUNTOINTEGRAZIONE INTERPROFESSIONALE E MULTIPROFESSIONALE,


223 STAFF DIREZIONE GENERALE DIALOGHI DAI LUOGHI DI CURA - IL DOLOREMULTICULTURALITA' E CULTURA DELL'ACCOGLIENZA NELL'ATTIVITA'

SANITARIA40 0 35 15 15 10 30 0 40 185

224 STAFF DIREZIONE GENERALE DIALOGHI DAI LUOGHI DI CURA - IL LUTTOMULTICULTURALITA' E CULTURA DELL'ACCOGLIENZA NELL'ATTIVITA'

SANITARIA40 15 35 15 15 10 30 0 0 160

225 STAFF DIREZIONE GENERALE DIALOGHI DAI LUOGHI DI CURA - IL TRAUMAMULTICULTURALITA' E CULTURA DELL'ACCOGLIENZA NELL'ATTIVITA'

SANITARIA40 15 35 15 15 10 30 40 0 200

226 STAFF DIREZIONE GENERALE DIALOGHI DAI LUOGHI DI CURA - LA GUARIGIONEMULTICULTURALITA' E CULTURA DELL'ACCOGLIENZA NELL'ATTIVITA'

SANITARIA40 15 35 15 15 10 30 0 0 160

227 STAFF DIREZIONE GENERALE DIALOGHI DAI LUOGHI DI CURA - LA MALATTIA CRONICAMULTICULTURALITA' E CULTURA DELL'ACCOGLIENZA NELL'ATTIVITA'

SANITARIA40 15 35 15 15 10 30 0 0 160

228 STAFF DIREZIONE GENERALE DIALOGHI DAI LUOGHI DI CURA - LA MATERNITA' MULTICULTURALITA' E CULTURA DELL'ACCOGLIENZA NELL'ATTIVITA'

SANITARIA30 10 30 1 1 14 10 0 0 96

229 STAFF DIREZIONE GENERALE DIALOGHI DAI LUOGHI DI CURA - LA MEMORIAMULTICULTURALITA' E CULTURA DELL'ACCOGLIENZA NELL'ATTIVITA'

SANITARIA40 15 35 15 15 10 30 0 0 160

16 di 18

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230 STAFF DIREZIONE GENERALE DIALOGHI DAI LUOGHI DI CURA - LA MORTEMULTICULTURALITA' E CULTURA DELL'ACCOGLIENZA NELL'ATTIVITA'

SANITARIA40 15 35 15 15 10 30 0 0 160

231 STAFF DIREZIONE GENERALE DIALOGHI DAI LUOGHI DI CURA - LA NASCITA MULTICULTURALITA' E CULTURA DELL'ACCOGLIENZA NELL'ATTIVITA'

SANITARIA30 10 30 1 1 14 10 0 0 96

232 STAFF DIREZIONE GENERALE DIALOGHI DAI LUOGHI DI CURA - LA VECCHIAIAMULTICULTURALITA' E CULTURA DELL'ACCOGLIENZA NELL'ATTIVITA'

SANITARIA40 15 35 15 15 10 30 0 0 160

233 STAFF DIREZIONE GENERALE DIALOGHI DAI LUOGHI DI CURA - L'ATTESAMULTICULTURALITA' E CULTURA DELL'ACCOGLIENZA NELL'ATTIVITA'

SANITARIA40 15 35 15 15 10 30 0 0 160

234 STAFF DIREZIONE GENERALE DIALOGHI DAI LUOGHI DI CURA: LA COSCIENZAMULTICULTURALITA' E CULTURA DELL'ACCOGLIENZA NELL'ATTIVITA'

SANITARIA40 0 35 15 15 10 30 0 15 160

235 STAFF DIREZIONE GENERALE FACILITATORI RISCHIO CLINICO: IMPLEMENTAZIONE RETE AZIENDALE 2017PRINCIPI, PROCEDURE E STRUMENTI PER IL GOVERNO CLINICO DELLE


236 STAFF DIREZIONE GENERALE FORMAZIONE SPECIFICA AI DIRIGENTI DELEGATI AI SENSI DEL D.L.81/08 E S.M.I. LA SICUREZZA DEL PAZIENTE RISK MANAGEMENT 19 0 0 0 0 1 1 0 0 21236 19 0 0 0 0 1 1 0 0 21

237 STAFF DIREZIONE GENERALE FORMAZIONE SPECIFICA AI PREPOSTI AI SENSI DEL D.L.81/08 E S.M.I. LA SICUREZZA DEL PAZIENTE RISK MANAGEMENT 150 50 200 0 0 40 40 0 0 480

238 STAFF DIREZIONE GENERALE GESTIONE LOCALE DI DECONTAMINAZIONE PS DEA LA SICUREZZA DEL PAZIENTE RISK MANAGEMENT 50 0 95 0 0 70 0 0 0 215

239 STAFF DIREZIONE GENERALE ISO 2001: 2015 PRINCIPI, PROCEDURE E STRUMENTI PER IL GOVERNO CLINICO DELLE


240 STAFF DIREZIONE GENERALELA MAPPATURA DELLE AREE DI RISCHIO SPECIFICHE IN SANITA': IL PROGETTO

DELL'AOUC

MANAGEMENT SANITARIO. INNOVAZIONE GESTIONALE E

SPERIMENTAZIONE DI MODELLI ORGANIZZATIVI E GESTIONALI160 0 50 0 0 6 10 0 0 226

241 STAFF DIREZIONE GENERALE LA QUALITA' DELLA COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE ON LINE




0 0 2 0 0 1 0 0 0 3

242 STAFF DIREZIONE GENERALELINEE GUIDA PER LA FORMAZIONE GENERALE E SPECIFICA DEI GIOVANI IN SERVIZIO

CIVILE A CAREGGI




0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

243 STAFF DIREZIONE GENERALE M&M AZIENDALI LA SICUREZZA DEL PAZIENTE RISK MANAGEMENT 100 0 70 20 0 0 0 0 0 190

244 STAFF DIREZIONE GENERALE MAPPATURA DELLE AREE DI RISCHIO: GRUPPI DI LAVOROMANAGEMENT SANITARIO. INNOVAZIONE GESTIONALE E


245 STAFF DIREZIONE GENERALEMETODOLOGIA E STRUMENTI PER LA FACILITAZIONE E LA CONDUZIONE DI UN

GRUPPO DI LAVORO



246 STAFF DIREZIONE GENERALE METODOLOGIA GTT APPLICATA ALLE MEDICINESICUREZZA NEGLI AMBIENTI E NEI LUOGHI DI LAVORO E/O PATOLOGIE

CORRELATE4 0 8 0 0 0 0 0 0 12

247 STAFF DIREZIONE GENERALE MOVIMENTAZIONE MANUALE CARICHI (FAD) LA SICUREZZA DEL PAZIENTE RISK MANAGEMENT 150 300 975 300 150 565 0 0 0 2440

248 STAFF DIREZIONE GENERALE MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI PAZIENTISICUREZZA NEGLI AMBIENTI E NEI LUOGHI DI LAVORO E/O PATOLOGIE

CORRELATE100 200 680 200 100 410 0 0 0 1690

17 di 18

STRUTTURA


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249 STAFF DIREZIONE GENERALEPERCORSO FORMATIVO DI AGGIORNAMENTO RIVOLTO AL PERSONALE DEL RUOLO

SANITARIO CON FUNZIONI DI COORDINAMENTO

MANAGEMENT SANITARIO. INNOVAZIONE GESTIONALE E


250 STAFF DIREZIONE GENERALE RETRAINING QS FACILITATORIPRINCIPI, PROCEDURE E STRUMENTI PER IL GOVERNO CLINICO DELLE


251 STAFF DIREZIONE GENERALE RISCHIO BIOLOGICOSICUREZZA NEGLI AMBIENTI E NEI LUOGHI DI LAVORO E/O PATOLOGIE

CORRELATE300 150 488 150 75 283 0 0 0 1446

252 STAFF DIREZIONE GENERALE RISCHIO BIOLOGICO - LABORATORIO (FAD) LA SICUREZZA DEL PAZIENTE RISK MANAGEMENT 100 300 200 500 0 200 0 0 0 1300

253 STAFF DIREZIONE GENERALE RISCHIO BIOLOGICO - TAGLIENTI E DISPOSITIVI DI SICUREZZA (FAD) LA SICUREZZA DEL PAZIENTE RISK MANAGEMENT 600 300 975 300 0 525 0 0 0 2700

254 STAFF DIREZIONE GENERALE RISCHIO CHIMICOSICUREZZA NEGLI AMBIENTI E NEI LUOGHI DI LAVORO E/O PATOLOGIE

CORRELATE300 150 488 150 150 284 0 0 0 1522

255 STAFF DIREZIONE GENERALE RISCHIO CHIMICO - ALTA DISINFEZIONE (FAD) LA SICUREZZA DEL PAZIENTE RISK MANAGEMENT 0 0 200 0 0 100 0 0 0 300255 0 0 200 0 0 100 0 0 0 300

256 STAFF DIREZIONE GENERALE RISCHIO CHIMICO - FUMI CHIRURGICI (FAD) LA SICUREZZA DEL PAZIENTE RISK MANAGEMENT 300 150 800 50 0 350 0 0 0 1650

257 STAFF DIREZIONE GENERALE RISCHIO CHIMICO - GAS ANESTETICI (FAD) LA SICUREZZA DEL PAZIENTE RISK MANAGEMENT 600 300 975 50 0 340 0 0 0 2265

258 STAFF DIREZIONE GENERALE RISCHIO CHIMICO - GAS MEDICINALI, BOMBOLE E AZOTO LIQUIDOSICUREZZA NEGLI AMBIENTI E NEI LUOGHI DI LAVORO E/O PATOLOGIE

CORRELATE300 300 975 300 0 675 0 0 0 2550

259 STAFF DIREZIONE GENERALE RIUNIONI DI AGGIORNAMENTO UO FORMAZIONEINTEGRAZIONE INTERPROFESSIONALE E MULTIPROFESSIONALE,


260 STAFF DIREZIONE GENERALE TASSONOMIA DEL SISTEMA SiGRC PRINCIPI, PROCEDURE E STRUMENTI PER IL GOVERNO CLINICO DELLE


261 STAFF DIREZIONE GENERALE UTILIZZO DELLA GLUTARALDEIDE IN AOUC LA SICUREZZA DEL PAZIENTE RISK MANAGEMENT 0 0 80 0 0 70 0 0 0 150

8597 3587 16003 4530 1117 8718 1403 70 484 44509

18 di 18


PIANO ANNUALE DI FORMAZIONE 2017

STRATEGIE AZIENDALI IN MATERIA DI SVILUPPO ORGANIZZATIVO

DIPARTIMENTO OBIETTIVI FORMATIVI SPECIFICI N. PROGETTI

APPLICAZIONE NELLA PRATICA QUOTIDIANA DEI PRINCIPI E DELLE PROCEDURE DELL'EVIDENCE BASED PRACTISE(EBM-EBN- 2

ASPETTI RELAZIONALI (COMUNICAZIONE INTERNA, ESTERNA, CON PAZIENTE) E UMANIZZAZIONE CURE 2

CONTENUTI TECNICO-PROFESSIONALI (CONOSCENZE E COMPETENZE) SPECIFICI DI CIASCUNA PROFESSIONE, DI CIASCUNA

SPECIALIZZAZIONE E DI CIASCUNA ATTIVITA ULTRASPECIALISTICA, MALATTIE RARE 7

INTEGRAZIONE TRA ASSISTENZA TERRITORIALE E OSPEDALIERA 1

LINEE GUIDA -PROTOCOLLI-PROCEDURE 2

APPROPRIATEZZA PRESTAZIONI SANITARIE NEI LEA. SISTEMI DI VALUTAZIONE, VERIFICA E MIGLIORAMENTO

DELL'EFFICIENZA ED EFFICACIA 2



ALL.1D

DAI ANESTESIA E RIANIMAZIONE



DOCUMENTAZIONE CLINICA. PERCORSI CLINICO-ASSISTENZIALI DIAGNOSTICI E RIABILITATIVI, PROFILI DI ASSISTENZA-

PROFILI DI CURA 1

INTEGRAZIONE INTERPROFESSIONALE E MULTIPROFESSIONALE, INTERISTITUZIONALE 3

INTEGRAZIONE TRA ASSISTENZA TERRITORIALE E OSPEDALIERA 1








PROFILI DI CURA 2

FRAGILITA' (MINORI, ANZIANI, TOSSICO-DIPENDENTI, SALUTE MENTALE): TUTELA DEGLI ASPETTI ASSISTENZIALI E SOCIO -

ASSISTENZIALI 1


ACCREDITAMENTO STRUTTURE SANITARIE E DEI PROFESSIONISTI.LA CULTURA DELLA QUALITA' 4


DAI CARDIOTORACOVASCOLARE

DAI DEA

1 di 4





PROFILI DI CURA 1

INNOVAZIONE TECNOLOGICA: VALUTAZIONE, MIGLIORAMENTO DEI PROCESSI DI GESTIONE DELLE TECNOLOGIE

BIOMEDICHE E DEI DISPOSITIVI MEDICI. HEALTH TECHNOLOGY ASSESSMENT 1





ARGOMENTI DI CARATTERE GENERALE: INFORMATICA E LINGUA INGLESE SCIENTIFICA DI LIVELLO AVANZATO, NORMATIVA

IN MATERIA SANITARIA: I PRINCIPI ETICI E CIVILI DEL SSN 1




DAI DEI SERVIZI


PROFILI DI CURA 1

ETICA, BIOETICA E DEONTOLOGIA 1





MEDICINE NON CONVENZIONALI: VALUTAZIONE DELL'EFFICACIA IN RAGIONE DEGLI ESITI E DEGLI AMBITI DI

COMPLEMENTARIETA' 1

PRINCIPI, PROCEDURE E STRUMENTI PER IL GOVERNO CLINICO DELLE ATTIVITA' SANITARIE 1




PROFILI DI CURA 1

EPIDEMIOLOGIA-PREVENZIONE E PROMOZIONE DELLA SALUTE 1

LA SICUREZZA DEL PAZIENTE RISK MANAGEMENT 1


MULTICULTURALITA' E CULTURA DELL'ACCOGLIENZA NELL'ATTIVITA' SANITARIA 1

TRATTAMENTO DEL DOLORE ACUTO E CRONICO. PALLIAZIONE 1

DAI DELLE PROFESSIONI

SANITARIE

DAI MATERNO-INFANTILE

2 di 4










FRAGILITA' (MINORI, ANZIANI, TOSSICO-DIPENDENTI, SALUTE MENTALE): TUTELA DEGLI ASPETTI ASSISTENZIALI E SOCIO -

ASSISTENZIALI 1

IMPLEMENTAZIONE DELLA CULTURA E DELLA SICUREZZA IN MATERIA DI DONAZIONE-TRAPIANTO 1





DAI MEDICO-GERIATRICO






PROFILI DI CURA 3


MEDICINE NON CONVENZIONALI: VALUTAZIONE DELL'EFFICACIA IN RAGIONE DEGLI ESITI E DEGLI AMBITI DI

COMPLEMENTARIETA' 1











DAI

NEUROMUSCOLOSCHELETRICO E

DEGLI ORGANI DI SENSO

DAI ONCOLOGICO

DIREZIONE AMMINISTRATIVA

3 di 4


SICUREZZA NEGLI AMBIENTI E NEI LUOGHI DI LAVORO E/O PATOLOGIE CORRELATE 3














DIREZIONE GENERALE

DIREZIONE SANITARIA







MANAGEMENT SANITARIO. INNOVAZIONE GESTIONALE E SPERIMENTAZIONE DI MODELLI ORGANIZZATIVI E GESTIONALI 3




STAFF DIREZIONE GENERALE

4 di 4

DIPARTIMENTO TITOLO OBIETTIVO

ME

DIC

I

ALT

RO

PE

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LA

UR

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ZIO

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Pe

rso

na

le e

xtra

Azie

nd

ale

To

ta

le P

erso

na

le

1DAI ANESTESIA E RIANIMAZIONE

DOLORE POST-OPERATORIO IN CHIRURGIA

ORTOPEDICA, SPINALE E PLASTICA

PRINCIPI, PROCEDURE E STRUMENTI PER IL

GOVERNO CLINICO DELLE ATTIVITA'

SANITARIE 15 0 35 0 0 0 0 0 50

2DAI CARDIOTORACOVASCOLARE

CODIFICA DELLA SCHEDA DI DIMISSIONE

OSPEDALIERA SDO



SANITARIE 150 0 0 0 0 0 0 0 150


ALL.2

PIANO ANNUALE DI FORMAZIONE INTEGRAZIONI 2016

ELENCO EVENTI FORMATIVI PER DIPARTIMENTO E NUMERO PARTECIPANTI

2 OSPEDALIERA SDOSANITARIE 150 0 0 0 0 0 0 0 150

3


IL PACC (PERCORSO AMBULATORIALE

COMPLESSO E COORDINATO) DEL NODULO

POLMONARE

CONTENUTI TECNICO-PROFESSIONALI

(CONOSCENZE E COMPETENZE) SPECIFICI

DI CIASCUNA PROFESSIONE, DI CIASCUNA

SPECIALIZZAZIONE E DI CIASCUNA ATTIVITA

ULTRASPECIALISTICA, MALATTIE RARE 120 0 0 0 0 0 0 0 120

4


IMAGING TORACICO IN PNEUMOLOGIA:

NUOVE FRONTIERE IN DIAGNOSI E

FENOTIPIZZAZIONE DEI PAZIENTI CON

BPCO

APPLICAZIONE NELLA PRATICA

QUOTIDIANA DEI PRINCIPI E DELLE

PROCEDURE DELL'EVIDENCE BASED

PRACTISE(EBM-EBN- EBP) 0 0 0 0 0 0 0 5 5

5


IMAGING TORACICO IN PNEUMOLOGIA:

NUOVE FRONTIERE NELLA DIAGNOSI E

FENOTIPIZZAZIONE DEI PAZIENTI CON

BPCO





6DAI CARDIOTORACOVASCOLARE

PACC - PERCORSO AMBULATORIALE

COMPLESSO E COORDINATO DEL NODULO

POLMONARE

INTEGRAZIONE INTERPROFESSIONALE E

MULTIPROFESSIONALE,

INTERISTITUZIONALE 60 0 30 0 0 0 0 0 90

7 DAI DEAINFEZIONI CORRELATE ALL'ASSISTENZA:

BUONE PRATICHE IN 'REAL LIFE'

EPIDEMIOLOGIA-PREVENZIONE E

PROMOZIONE DELLA SALUTE 20 5 35 10 0 0 0 0 70

1 di 13


ME

DIC

I

ALT

RO

PE

RS

ON

ALE

LA

UR

EA

TO

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INF

ER

MIE

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rso

na

le e

xtra

Azie

nd

ale

To

ta

le P

erso

na

le

8

DAI DEI SERVIZI

APPROFONDIMENTO DELLE MODALITA' DI

INTERPRETAZIONE DEGLI SCATTER

STRUMENTALI FORNITI DAI

CONTAGLOBULI






9DAI DEI SERVIZI

ATTIVITA' DI GUARDIA PRESSO IL

LABORATORIO GENERALE AOUC


MULTIPROFESSIONALE,


INNOVAZIONE TECNOLOGICA:

10

DAI DEI SERVIZI DIAGNOSTICA PER EMOSTASI


VALUTAZIONE, MIGLIORAMENTO DEI

PROCESSI DI GESTIONE DELLE TECNOLOGIE

BIOMEDICHE E DEI DISPOSITIVI MEDICI.

HEALTH TECHNOLOGY ASSESSMENT 0 0 0 20 0 0 0 0 20

11

DAI DEI SERVIZIFORMAZIONE E AGGIORNAMENTO NELLE

URGENZE MICROBIOLOGICHE






12

DAI DEI SERVIZI

GUARDIE CONGIUNTE NEL SETTORE DI

URGENZA DEL LABORATORIO GENERALE

CAREGGI






13DAI DEI SERVIZI

I NUOVI TEST COAGULATIVI NEL

LABORATORIO GENERALE H24 AOUC



SANITARIE 0 0 23 0 0 0 0 0 23

2 di 13


ME

DIC

I

ALT

RO

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PE

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le e

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Azie

nd

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ta

le P

erso

na

le

14

DAI DEI SERVIZI

PROSPETTIVE DELLA MEDICINA

PERSONALIZZATA: LA BIOPSIA LIQUIDA IN

ONCOLOGIA






15

DAI DEI SERVIZI

VEQ - CHECK LIST PER AUDIT INTERNI,

REDAZIONE E CLASSIFICAZIONE DEI RILIEVI

SECONDO LA NORMA ISO/EN 17043

ACCREDITAMENTO STRUTTURE SANITARIE

E DEI PROFESSIONISTI.LA CULTURA DELLA

QUALITA' 0 2 0 2 0 0 4 0 8

16

DAI DELLE PROFESSIONI SANITARIEACCESSI VASCOLARI NEL NEONATO E NEL

BAMBINO

APPROPRIATEZZA PRESTAZIONI SANITARIE

NEI LEA. SISTEMI DI VALUTAZIONE,

VERIFICA E MIGLIORAMENTO

DELL'EFFICIENZA ED EFFICACIA 0 0 25 0 0 0 0 0 25

17DAI DELLE PROFESSIONI SANITARIE

ASPETTI CLINICI E INFERMIERISTICI DELLE

MALATTIE DELL'EMOSTASI E DELLA

TROMBOSI


MULTIPROFESSIONALE,


18

DAI DELLE PROFESSIONI SANITARIE

ASPETTI CLINICI E INFERMIERISTICI DELLE

MALATTIE EMORRAGICHE E DELLA

TROMBOSI

DOCUMENTAZIONE CLINICA. PERCORSI

CLINICO-ASSISTENZIALI DIAGNOSTICI E

RIABILITATIVI, PROFILI DI ASSISTENZA-

PROFILI DI CURA 0 0 0 0 0 1 0 0 1

19

DAI DELLE PROFESSIONI SANITARIEERAS, IBD, DEVIAZIONI INTESTINALI E

SUPPLEMENTI NUTRIZIONALI






GESTIONE DEI PERCORSI ASSISTENZIALI IN

PRONTO SOCCORSO: INTEGRAZIONE DELLE

COMPETENZE - FASE 2


MULTIPROFESSIONALE,



GESTIONE DEI PERCORSI ASSISTENZIALI IN

PRONTO SOCCORSO: INTEGRAZIONE DELLE

COMPETENZE - FASE 3


MULTIPROFESSIONALE,


3 di 13


ME

DIC

I

ALT

RO

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le

22

DAI DELLE PROFESSIONI SANITARIEGESTIONE DELLA PERSONA CON

COMPLICANZE RESPIRATORIE







GESTIONE DELLE URGENZE CON L'USO

DELLA SIMULAZIONE IN AMBITO

OSPEDALIERO

LINEE GUIDA -PROTOCOLLI-PROCEDURE

0 0 14 0 0 0 0 0 14

DAI DELLE PROFESSIONI SANITARIEGESTIONE MULTIDISCIPLINARE DEL


MULTIPROFESSIONALE,


GESTIONE MULTIDISCIPLINARE DEL

PAZIENTE CON ICTUS IN FASE ACUTAMULTIPROFESSIONALE,


25


INFERMIERE STRUMENTISTA, INFERMIERE

CIRCOLANTE E NURSE ANESTESIA NELLA

S.O. OCULISTICA






26

DAI DELLE PROFESSIONI SANITARIELA NUTRIZIONE ARTIFICIALE NEL PAZIENTE

RICOVERATO IN AREA CRITICA






27

DAI DELLE PROFESSIONI SANITARIEMISURAZIONE DELL' ABI CON

PLETISMOGRAFO






28 DAI DELLE PROFESSIONI SANITARIEORGANIZZAZIONE DELLA SALUTE E DELLA

SICUREZZA ALL'INTERNO DELL'AOUC

LA SICUREZZA DEL PAZIENTE RISK

MANAGEMENT 0 0 40 0 0 0 0 0 40

4 di 13


ME

DIC

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RO

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le

29

DAI DELLE PROFESSIONI SANITARIEPERCORSI CLINICO ASSISTENZIALI IN AREA

INTENSIVA




PROFILI DI CURA 0 0 40 0 0 0 0 0 40

30


TRATTAMENTO SOSTITUTIVO DELLA

FUNZIONE RENALE: GESTIONE CLINICO-

ASSISTENZIALE






TRAUMA CENTER: INTEGRAZIONE DELLE

COMPETENZE IN DIAGNOSTICA PER

IMMAGINI - FASE 1


MULTIPROFESSIONALE,

INTERISTITUZIONALE 0 0 0 8 0 0 0 0 831 IMMAGINI - FASE 1 INTERISTITUZIONALE 0 0 0 8 0 0 0 0 8



COMPETENZE IN DIAGNOSTICA PER

IMMAGINI - FASE 2


MULTIPROFESSIONALE,




COMPETENZE IN SALA OPERATORIA - FASE

1


MULTIPROFESSIONALE,



TRIAGE INFERMIERISTICO IN PRONTO

SOCCORSO



QUALITA' 0 0 12 0 0 0 0 0 12

35DAI MATERNO-INFANTILE

SORVEGLIANZA PERSONALIZZATA DELLA

CRESCITA FETALE: IL PROGRAMMA GAP

DEL PERINATAL INSTITUTE



QUALITA' 40 0 60 0 0 0 0 0 100

36DAI MEDICO-GERIATRICO

VACCINAZIONI NELLE ATTIVITA' SPORTIVE:

OPPORTUNITA', NECESSITA' OPPURE

OBBLIGATORIETA'?


MANAGEMENT 30 20 10 10 0 0 0 0 70

37

DAI NEUROMUSCOLOSCHELETRICO E


ENDODONZIA CLINICA: INNOVAZIONE

TECNOLOGICA PER UNA TERAPIA

PREVEDIBILE






5 di 13


ME

DIC

I

ALT

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nd

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erso

na

le

38



LA FIGURA DELL'INFERMIERE

STRUMENTISTA, CIRCOLANTE E NURSE

ANESTESIA NELLA S.O. OCULISTICA DELLA

AOUC






39



PET THERAPY IN OSPEDALE: I NOSTRI

AMICI A 4 ZAMPE CI AIUTANO

ASPETTI RELAZIONALI (COMUNICAZIONE

INTERNA, ESTERNA, CON PAZIENTE) E

UMANIZZAZIONE CURE 20 1 30 8 1 0 0 0 60

DAI NEUROMUSCOLOSCHELETRICO E RIABILITAZIONE CHIRURGICA DELL'ARTO



40



RIABILITAZIONE CHIRURGICA DELL'ARTO

SUP. NELLA TETRAPLEGIA E PARALISI

SPASTICA




41



UTILIZZO DEL DOPPLER TRANSCRANICO

PER LA CONFERMA DI MORTE ENCEFALICA

IMPLEMENTAZIONE DELLA CULTURA E

DELLA SICUREZZA IN MATERIA DI

DONAZIONE-TRAPIANTO 40 0 0 0 0 0 0 0 40

42

DAI ONCOLOGICO

APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE AL

PAZIENTE CON NEOPLASIE

GASTROENTERICHE




PROFILI DI CURA 18 0 0 0 0 0 0 0 18

43

DAI ONCOLOGICO

APPROFONDIMENTI SULL'ESECUZIONE DI

LEMBO DEP DI PEDUNCOLATO NELLA

RICOSTRUZIONE MAMMARIA POST

MASTECTOMIA






44

DAI ONCOLOGICO

ASSEGNAZIONE DI CONCENTRATI

ERITROCITARI IN PAZIENTI AFFETTI DA

ANEMIA EMOLITICA AUTOIMMUNE DA

ANTICORPI FREDDI






45 DAI ONCOLOGICOCOMUNICAZIONE DI CATTIVE NOTIZIE: TRA

NECESSITA' E OPPORTUNITA'

LA COMUNICAZIONE EFFICACE, PRIVACY,

CONSENSO INFORMATO 20 20 20 0 0 0 0 0 60

6 di 13


ME

DIC

I

ALT

RO

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Azie

nd

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na

le

46

DAI ONCOLOGICOCONTROLLI DI QUALITA' IN RADIOTERAPIA

E BRACHITERAPIA





47

DAI ONCOLOGICOCORSO DI FORMAZIONE PER LDL AFERESI

"AFERESI"





ULTRASPECIALISTICA, MALATTIE RARE 10 0 11 0 0 0 0 0 2147 ULTRASPECIALISTICA, MALATTIE RARE 10 0 11 0 0 0 0 0 21

48

DAI ONCOLOGICOCORSO DI FORMAZIONE PER LDL AFERESI

(LDL)






49

DAI ONCOLOGICO EMOGLOBINOPATIE: DREPANOCITOSI






50

DAI ONCOLOGICOFOTOCHEMIOTERAPIA EXTRACORPOREA.

ECP UP TO DATE





51 DAI ONCOLOGICOI PROTOCOLLI DI VALIDAZIONE BIOLOGICA

DEGLI EMOCOMPONENTILINEE GUIDA -PROTOCOLLI-PROCEDURE 10 1 0 0 0 0 0 0 11

7 di 13


ME

DIC

I

ALT

RO

PE

RS

ON

ALE

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UR

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TO

PE

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INF

ER

MIE

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le P

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le

52

DAI ONCOLOGICOIDENTIFICAZIONE DEGLI ANTICORPI

ANTIERITROCITARI NELL'ELUATO






DAI ONCOLOGICO IMMUNOEMATOLOGIA PIASTRINICA





53



54

DAI ONCOLOGICO LA MEDICINA TRASFUSIONALE NEI PDTA






55

DAI ONCOLOGICO

LA RIGENERAZIONE TESSUTALE NELLA

PATOLOGIA MUSCOLO TENDINEA: IL PRP

GESTIONE DELLA RACCOLTA E

PRODUZIONE






56DAI ONCOLOGICO

MANIPOLAZIONE DI CELLULE E TESSUTI IN

AMBITO CLINICO


MULTIPROFESSIONALE,


57

DAI ONCOLOGICO PERCORSO DI AUDIT NELLA SOD




PROFILI DI CURA 0 4 2 0 0 0 0 0 6

58 DAI ONCOLOGICOPRODUZIONE DI EMOCOMPONENTI

OMOLOGHI ED AUTOLOGHI IN AFERESI


MANAGEMENT 20 0 22 0 0 0 0 0 42

8 di 13


ME

DIC

I

ALT

RO

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RS

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UR

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INF

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MIE

RIS

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le

59DAI ONCOLOGICO

RACCOLTA E BANCAGGIO DEL SANGUE

CORDONALE

IMPLEMENTAZIONE DELLA CULTURA E

DELLA SICUREZZA IN MATERIA DI

DONAZIONE-TRAPIANTO 30 20 10 180 0 0 0 0 240

60DAI ONCOLOGICO

RIUNIONI PERMANENTI DEL LABORATORIO

CBB/TMO- I CICLO



QUALITA' 2 5 0 4 0 0 0 0 11

61DAI ONCOLOGICO

RIUNIONI PERMANENTI DELLA BANCA

DELL'OSSO E DEL TESSUTO



SANITARIE 0 4 2 0 0 0 0 0 6


62

DAI ONCOLOGICORIUNIONI PERMANENTI DI LABORATORIO

CBB/TMO- II CICLO 2016






63

DAI ONCOLOGICO RIUNIONI PERMANENTI IN EPATOLOGIA





64

DAI ONCOLOGICO

WORKSHOP GOM - ATTUALITA' E

PROSPETTIVE NELLA DIAGNOSI E CURA DEI

TUMORI POLMONARI




PROFILI DI CURA 20 0 0 0 0 0 0 0 20

65 DIREZIONE AMMINISTRATIVAOPERATORI DEL MAINTENANCE CALL

CENTER (M.C.C.) LINEE GUIDA -PROTOCOLLI-PROCEDURE 0 0 0 0 0 20 0 0 20

66

DIREZIONE AMMINISTRATIVAOSSERVATORIO REGIONALE DEI

CONTRATTI PUBBLICI: SITAT SA E SITAT 229

ARGOMENTI DI CARATTERE GENERALE:

INFORMATICA E LINGUA INGLESE

SCIENTIFICA DI LIVELLO AVANZATO,

NORMATIVA IN MATERIA SANITARIA: I

PRINCIPI ETICI E CIVILI DEL SSN 0 0 0 0 0 21 8 0 29

9 di 13


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le

67

DIREZIONE AMMINISTRATIVAUSO DEL PROGRAMMA DI CONTABILITA'

LAVORI PLANET






68DIREZIONE GENERALE GRUPPO DI LAVORO, LAVORO DI GRUPPO




IL VOLONTARIO NEL SODDISFACIMENTO FRAGILITA' (MINORI, ANZIANI, TOSSICO-

DIPENDENTI, SALUTE MENTALE): TUTELA

69

DIREZIONE GENERALE

IL VOLONTARIO NEL SODDISFACIMENTO

DEI BISOGNI DI BASE DEL DEGENTE:

L'ALIMENTAZIONE

DIPENDENTI, SALUTE MENTALE): TUTELA

DEGLI ASPETTI ASSISTENZIALI E SOCIO -

ASSISTENZIALI 0 0 0 0 0 0 0 50 50

70

DIREZIONE GENERALEINCONTRI DI AGGIORNAMENTO PER IL

COMITATO UNICO DIGARANZIA






71DIREZIONE GENERALE LE UNITS 2.0



SANITARIE 15 5 5 5 0 5 5 0 40

72

DIREZIONE GENERALE PERCORSO CHIRURGICO INFORMATIZZATO




PROFILI DI CURA 100 0 100 40 0 0 40 0 280

73

DIREZIONE GENERALEPERCORSO CHIRURGICO INFORMATIZZATO

PER LE CLINICHE CHIRURGICHE




PROFILI DI CURA 50 0 50 10 0 0 10 0 120

74DIREZIONE GENERALE UTILIZZO DELLA GLUTARALDEIDE IN AOUC

SICUREZZA NEGLI AMBIENTI E NEI LUOGHI

DI LAVORO E/O PATOLOGIE CORRELATE 0 0 160 0 0 140 0 0 300

10 di 13


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75DIREZIONE GENERALE

VALUTAZIONE MOVIMENTAZIONE E

ASSISTENZA PAZIENTI OSPEDALIZZATI



76

DIREZIONE SANITARIAAGGIORNAMENTO IN MATERIA DI

DOSIMETRIA







77

DIREZIONE SANITARIACONTROLLI DI QUALITA' SULLE

WORKSTATION DI REFERTAZIONE






78 DIREZIONE SANITARIAIL GOVERNO CLINICO DELLE ATTIVITA'

SANITARIE

TRATTAMENTO DEL DOLORE ACUTO E

CRONICO. PALLIAZIONE 13 0 3 0 0 0 0 0 16

79

DIREZIONE SANITARIAIMPLEMENTAZIONE DEL GESTIONALE

ARCHIMED NELLE DEGENZE AOUC






80

DIREZIONE SANITARIA

L’OBBLIGO DI DOCUMENTAZIONE NELLA

PROFESSIONE SANITARIA: COMITATO

GESTIONE SINISTRI, CORTE DEI CONTI




PROFILI DI CURA 500 100 0 0 0 0 0 0 600

81DIREZIONE SANITARIA

LA SICUREZZA NEGLI IMPIANTI DI

RISONANZA MAGNETICA



82

DIREZIONE SANITARIA

L'OBBLIGO DI DOCUMENTAZIONE NELLA

PROFESSIONE SANITARIA: LA

COMUNICAZIONE

GIURIDICO/AMMINISTRATIVA




PROFILI DI CURA 600 0 0 0 0 0 0 0 600

11 di 13


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83

DIREZIONE SANITARIA

L'OBBLIGO DI DOCUMENTAZIONE NELLA

PROFESSIONE SANITARIA: LA

DOCUMENTAZIONE IN REGIME DI

RICOVERO ED AMBULATORIALE




PROFILI DI CURA 600 0 0 0 0 0 0 0 600

84DIREZIONE SANITARIA

RADIOPROTEZIONE NELL'ATTIVITA'

CHIRURGICA CON CONTROLLO

RADIOLOGICO



DIREZIONE SANITARIARADIOPROTEZIONE NELL'ATTIVITA' DI

MEDICINA NUCLEARE




85

DIREZIONE SANITARIAMEDICINA NUCLEARE




86

DIREZIONE SANITARIATECNICHE QUANTITATIVE IN MRI E

INTERCONFRONTI






87STAFF DIREZIONE GENERALE

DI FRONTE ALLA MORTE - SAPER

ACCOMPAGNARE ALLA FINE DELLA VITA





DIALOGHI DAI LUOGHI DI CURA - LA

NASCITA

MULTICULTURALITA' E CULTURA

DELL'ACCOGLIENZA NELL'ATTIVITA'

SANITARIA 30 10 30 1 1 14 10 0 96


GESTIONE LOCALE DI DECONTAMINAZIONE

PS DEA



90

STAFF DIREZIONE GENERALE GIORNATA DELLA TRASPARENZA

ARGOMENTI DI CARATTERE GENERALE:

INFORMATICA E LINGUA INGLESE

SCIENTIFICA DI LIVELLO AVANZATO,

NORMATIVA IN MATERIA SANITARIA: I

PRINCIPI ETICI E CIVILI DEL SSN 20 10 30 10 10 15 30 0 125

12 di 13


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91 STAFF DIREZIONE GENERALEISO 9001: 2015 - NUOVA EDIZIONE DELLA

NORMA: COSA CAMBIA?


MANAGEMENT 3 9 7 3 0 5 2 0 29

92

STAFF DIREZIONE GENERALELA CULTURA DELL'INCLUSIONE E DELLA

NON DISCRIMINAZIONE






LA MEDICINA LEGALE DI AOUC: SCIENZA E

TECNOLOGIA AL SERVIZIO DELLA SOCIETA’


MULTIPROFESSIONALE,


LUOGHI DI LAVORO: REQUISITI DI


LUOGHI DI LAVORO: REQUISITI DI

SICUREZZA GENERALI E NUOVI REQUISITI

ANTINCENDIO DEL DM 3/2015



95 STAFF DIREZIONE GENERALEMETODOLOGIA GTT PER LA GESTIONE DEL

RISCHIO: PROGETTO PILOTA


MANAGEMENT 0 10 10 0 0 0 0 0 20

96STAFF DIREZIONE GENERALE MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI




PRESENTAZIONE SISTEMA DI VALUTAZIONE

(prova)



SANITARIE 120 0 0 0 0 0 60 0 180

98STAFF DIREZIONE GENERALE USO DEI DPI PER LE VIE RESPIRATORIE



3978 947 4727 1305 233 2378 323 78 13969

13 di 13


PIANO ANNUALE DI FORMAZIONE INTEGRAZIONI 2016

STRATEGIE AZIENDALI IN MATERIA DI SVILUPPO ORGANIZZATIVO

DIPARTIMENTO OBIETTIVI FORMATIVI SPECIFICIN.

PROGETTI

DAI ANESTESIA E RIANIMAZIONE PRINCIPI, PROCEDURE E STRUMENTI PER IL GOVERNO CLINICO DELLE ATTIVITA' SANITARIE 1

APPLICAZIONE NELLA PRATICA QUOTIDIANA DEI PRINCIPI E DELLE PROCEDURE DELL'EVIDENCE BASED

PRACTISE(EBM-EBN- EBP) 2

CONTENUTI TECNICO-PROFESSIONALI (CONOSCENZE E COMPETENZE) SPECIFICI DI CIASCUNA PROFESSIONE, DI

CIASCUNA SPECIALIZZAZIONE E DI CIASCUNA ATTIVITA ULTRASPECIALISTICA, MALATTIE RARE 1



DAI DEA EPIDEMIOLOGIA-PREVENZIONE E PROMOZIONE DELLA SALUTE 1

ALL.2A


DAI DEA EPIDEMIOLOGIA-PREVENZIONE E PROMOZIONE DELLA SALUTE 1















DOCUMENTAZIONE CLINICA. PERCORSI CLINICO-ASSISTENZIALI DIAGNOSTICI E RIABILITATIVI, PROFILI DI

ASSISTENZA-PROFILI DI CURA 2

DAI DEI SERVIZI


1 di 4






DAI MATERNO-INFANTILE ACCREDITAMENTO STRUTTURE SANITARIE E DEI PROFESSIONISTI.LA CULTURA DELLA QUALITA' 1

DAI MEDICO-GERIATRICO LA SICUREZZA DEL PAZIENTE RISK MANAGEMENT 1









2 di 4















LA COMUNICAZIONE EFFICACE, PRIVACY, CONSENSO INFORMATO 1




DAI ONCOLOGICO

2 di 4

ARGOMENTI DI CARATTERE GENERALE: INFORMATICA E LINGUA INGLESE SCIENTIFICA DI LIVELLO AVANZATO,

NORMATIVA IN MATERIA SANITARIA: I PRINCIPI ETICI E CIVILI DEL SSN 1







FRAGILITA' (MINORI, ANZIANI, TOSSICO-DIPENDENTI, SALUTE MENTALE): TUTELA DEGLI ASPETTI ASSISTENZIALI E

SOCIO - ASSISTENZIALI 1




DIREZIONE AMMINISTRATIVA

DIREZIONE GENERALE

3 di 4










TRATTAMENTO DEL DOLORE ACUTO E CRONICO. PALLIAZIONE 1



ARGOMENTI DI CARATTERE GENERALE: INFORMATICA E LINGUA INGLESE SCIENTIFICA DI LIVELLO AVANZATO,

NORMATIVA IN MATERIA SANITARIA: I PRINCIPI ETICI E CIVILI DEL SSN 1




DIREZIONE SANITARIA

STAFF DIREZIONE GENERALE

3 di 4




Totale complessivo 98

4 di 44 di 4

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