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Note sul rifornimento idrico urbqno e sulle condizioni dello fqldo ocquifero nel soviglionese (1634 - 1936) o I quoderni di aNoturo Nostrsp

Un acquedotto per Savigliano (1936)

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Note sul rifornimentoidrico urbqno

e sulle condizionidello fqldo ocquifero

nel soviglionese(1634 - 1936)

oI quoderni di

aNoturo Nostrsp

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Lulgi Botta

Un acquedotto per Savìgliano f1936)

Sono ormai cinquantanniche Savisliano possiedo I acquèdotto: inizialmente fuEioMresoltanto in alcun€ artel€ prlfrcipali delb città, poi esieso, c$me seruizio pubblico, a tutt€ l€zone, sia di antica che di recéf}te ùrbanizzazione. Un opera com-plessa, articolata, realizzata lrÌcontempofanea alla rcte fogna.iia, che ha fatto sequito Èlllm.piantazione della rete elettricafawenuto una trentina di annlprima), quindi a qùel!a telefo-

Un passo importante psr lacittà, nel clima Ci qu9ìla tla-sfomazione che. allinizio delsec4lo e nei decenni imnedìa-tameitè successivi. ha v'stoorescere gli interessi e l€ dl-sponibilità verso i proprli ablt"aÈti, siano stati essi noblll, boF

ghesi od appaÉenenti alle cke-si più umili, La ffescita e Ie-siensione prcpoPionale e neltempo di quelie che successiva-mentè veranno chiamate operedi Lrbanizzazione (con la previ-sta sedimentazione dellè strade,la costruzione dei marciapledi,la fornitura di impianti pubblicldi illuminazione), è alla basè diun conceito nuovo di modellodi vita ed impesna l'amministra.zione comunale in decenni disforzl finanziari, supportsti damisli6ia e misliaa dj pratiche,dl verifiche, di appalti, di so-praluoshi e di studi.

ll tùtio con un iniziale rifiu-io spontaneo da palte della po-polazione ad usufruire di questiseruìzi, comodi, è v6rc, na co-munque ancor decisamento co-stosl in quanto limitati ad aree

Llqlió Ìesl ab di avrnamsnto &ideL e.ba6Ìo dèll'

acquedÒro di savislÈio. Archivió c.R.

risîrette della c'ttà ed inoÌtre,fondamentaLmente, in esercizio

Lo studio sullacquedotto,a gran-di linee, risale addirÌttura ai primianni del secolo. C;on le insicu-rezze e le indecisioni con cui siaffrontano le novità e, neLLo

stesso tempo, la precisione e lascrupolosità che si devono pre-vedere per un opera destinab a

"Una prima proPosta vennefatta nel 1901 d6i signorj frctel-li Bre$Ìano, i quali, con prc-setto delllng. Adamo Levi, miravano alla cosfuuzione di ungrande acquedotto consozia ocapace della dotazione d acquapotabjle per la citià di Torino edi altri minorÌ, ra le quali laprima Savisliano, mediante de-rivazjonè dalle sorsenti nella te-nuta Peschiera in régione Pri-gìia,r, un lenpo vasta area Pa.ludosa, tastormata e bonificatanell ottocento ad opera e su Pro-setto di ClaudÌo Calandra,.

Nel 1907. sulla base del me-ga progetlo torinese, Saviglianopensa ad eseguire una sua de-rivazione, ma il mancato eccor-do sul prezzo dacquisto dellesorsenti cosfinge ad abbando-nare sin dall'inizio ìl progetto3.

"una nuova pfoposta vennein sesuito, quella, cioè, della co-struzÌone di un acquedotto con-sorziale, derivando lacqua daicolle di renda e anche questasènza fortuna- tanto vero che iComuni di Fossano e Bra, i qua_

li avrebbero dovuto con Savislia'no ed altri entrare a far partedel Consorzjo, si sono sia prov_

veduti diveGamente"'1.

E datata 1909 (ma awìatanel 1904) la relazione sulle con-dizioni di approvigionamento i-drico della cirtà di Savisliaio.Da essa si viene a conoscerechè "fino ad una ventina di an-ni addieùo, o poco più, l'acquavèniva estraita entro Pozzi or-dinari meCiante il secchio co.mune, e assai raramente median-te iromba ìdraulica. con eviden-te perÌcolo di ìnquinamento della falda acquea, sja per la mano-vra d'esÚazione coll inmersione

del secchio, sla pe. la lacìlitàcon cui non solamente il pulvi-scolo atmosferico, ma eziandioanimal' come topi, vermi, ragnlecc, e materiali diversi poteveno dall'apedura del pozzo lm-mettersi nel medesimo" 5.

La trasformazione dei po2"zi in pompe, awiata propor2iùnalmenle sul fint''a delJ ottocen-io e I inÌzio del novecento, ronva certamente a beneficìo degliutenti in quanlo l'inquinamenio,a causa de.lla superficialità del-la falda acquifera, permane suqua6i trtto il ierritorio. Vuoi per

'la dispersione nel sottosuolodelle acque dÌ rifiuto della cit'tàdÌ materÌe cloacali", vuoi per i.residuì di liscivazÌonì e di opi-fizi ìndustrialÌ", vuoi ancora per

"altri mater'ali inquinanti' ó.

A comprova di quanto as.serito i tecnÌci del a commis-sione $nitarÌa provinciale com-piono desli esperimenti su al'cuni fontanili e pozzi posti alnord della clttà. ln un orinatoio,in uno.scaricocampo versano materie coloran-t' al fine di verificarè se. coltrascorrere del tempo, Iacquad' due fonianelle comuni e dlun pozzo privato avesse a colcrarsi- .ln oapo a pochi gioni sitrovò coloÉta I'acqua del poz"

20, e nel temine di una quìndi.cina di giorni si Íovò coloratoil getto tanto della fontana di viaBìga, quanto dì quèlla dj via To-rino quantLinqe il pozzo di quàstultima fosse affondaio. nèldotlosuolo per ùna profondìtà dim. 14,35 e quello di via Bigaper una profondità di m. 11,65' 7.

Partendo dai presupDostì cheogni sostanza versata sul suGlo della città, quindl anche al-tamente inquinante, è destinataa finire nella falda €cq!ifera, Iacommissionc né deduce che lasecolare contaminzione del sot-tosuolo savÌslianese ofire .!econdizioni piii favorevoli all'at'tecchire ed al propaqars' pertltto I'abitato di malattie a tra-mìte idrico, i cui sermi fosse-ro pervenùti in qualunque puntodi €sso, dando luoqo aTle ahissime cifre di mortalità registra-te nelle eDidemio. che a ricoF

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do duomini hanno funestato laci$à negli anni 1839, 1854, 186?,1886 nonchè alla elevata mor"raliìà media anche negli annlnon funestati da epidèmie'3,mortalità decisamonte supe.ìo-re asli altri centri provinoiali dianaloshe djmensionÌ.

Per questi, ed altri owi mo-tivi, nel 1911 l'amminÌstrazionecomLrnal6 stabilisce di procedere con rapidità ad una soluzionemgionevole del prcblema acqu€'dotto ed incarica l'ing. vaccaÌi-ro di studiare il costo di costru-zione ed esercizÌo dl un

'mpiai-to di estrazÌone di acqua pota-bile dal sottosuolo con $lle-vamento meccanico. Lasciata indispane Iipotesi faraonica di at-tr.gere acqua al colle di Tenda,I amministazione soeglie ragio-nevormente Ie sorgentl delraPrislia e prowede allrmpianloCl pozzi t0bolari per le anal,si

Nei 1914 spetta allins. Gui-do Jaffe di rediserè il prosenodefinitivo che subirà poi va-rÌazioni di pocc conto - dellacqLedotlo saviglianese. Esso

nasce dal presùpposto che do"vrà servÌre i 10.500 abitanti ur-bani di Savigliano, presumibilmonte diventati 12.000 nellarcodi una ventina di annr, con unconsúmo medio giornalierÒ procdpite compreso tra i 60 ed i

100 litri èd una portata totaleprevista in 12 litri al secondo.Le opere dÌ presa si dovrannoeflettuare nel terreno da e-spropriarsÌ di metri qLiadrati29.880 di proprietà ,Allad o, si-to in regione Priglia ma già interitorlo di Viil.'falletto. I duebacini di raccolta dell'acqua -che porìeranno la stessa a m6,tri 365,75 sul livello dèl mare,pronta per essere incanalata verso Savigliano saÉnno postin e ll appezzamento dÌ medesìmaproprietà ma già in leiritorio sa-

,Attmversó la strad. comu-nal€ per Villafalletto ed inte-ressando numerose proprietà private. le condutture dovrebberoiniziere la disribuzione urbananei pressì di via Paolo Dovo. Al-laccesso della cìttà il .óndóttosi dovrebbero dividere in 2 partiche..tfaversó lè diveree dira

coidúrura denhc-

mazionì e sesuendo due direltrl-ol - la prima cen$ale {via Maz"zini, via SantAndrea, piazza San-tèrcsa e via Tonno), la secondalegge.mente pùiferica [corso in-dipendenza e viale Marconi) -,si dovrebberc ri@nsiungere incorso vittorio veneto rr, ove, po-co oltre a nord, nella proprietàBrusiafreddo, si dovrebbe cùstruire il serbatoio d esremità.

Ouesluhimo realizzato "alloscopo di sussidÌare Ialimenta-zione nei periodi di maggior con-sumo e di suppllre a tutto il seFvizio ne' casi eventuali d interruzioni della conduttura esterna.La apacità dj metri cubi 500viene perciò stabilita in bas6al tempo che |acqua dovrebbeinpiegaÌe per gjungere alla di-stribuzione nel caso il Plir sfa-vorevore che un qualsiasi gua-sto si avesse a verificare allavasca di raccolta, ed al temtopresumlbilmente necessario perriparare il gué6to stesso, La va-sca del serbatoio sarà in ce-nento armato: avrà la forma ci-lindrrca. del diamerro internodj m, 13,50, con doppia parcte,form?nte camera d.ria e sarà

coperta da un solaio a elot'úsferica. ll suo fonoo avru la quo-ta di m. 341,0? suì livello delmare e lo sfioratore di m. 344,57: si avrà quindi un altezza dacqua sul fondo di m. 3,50" ì?.

La spesa totale dell interoimpìanlo. compresr il serbatoioe la lornilura di 15 fontanellestradali con zampillo e rubinèt-to, è previste in lire 405.370 13.

ll progelto deil'ing. GuidoJ.ffe viene dsliberaio dal con-sislio comunale di Saviglianonelle suè sedule del 2 e 27 marzo 1S15, [,4a per a!cunl anni ri-mrne Ìettera moÉa. soltantonel 1928 {il 10 ottobreJpre secondo le modalità stabili-te quasi tre lùsùi prima vie-ne impostato un capitolato d'.ppalto per i lavori. La spesa ègiA salita a lire 1.468,683,17r1,

Ma .nche in questa circo-stanza, nonostan e si eniri neuospeciJlco Cei pre2zi uniÌari, nel-le misurazioni dei lavori, nei cri-teri di paqamenti, nei temDi diconsesna, nelLe cauzÌonl prowi-5orie e definÌtive, nelle qualitàdèi mrteriali, ec.. (nella prima

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rr..ls, Per .Ònddìra, Énsono ageiomdi nl. bpond

deLllcquedotrÒ dl

Nddmbrc re3ó: le .oDdútruÉ dèll'aquèdoùo di savie hno Bseilneono il

&r ')(4ro

deltedram ronl xlx-xx/2. arhlvlo c.R,

circostanza non presi in coFsi-derazione). ra rcd)zzazioîe dell'importanl€ opera idraulico sani-tana non trova riìg onevole con-

Si punta finalmente al con.creto nel 1934, trascorsr ornaiventi anni dalla stesura del pro-geÌto e nell impossibllirà obrei-iiva di rlmandaÌè ollre quest'jmportante decisione. Nel nùovocaprtolaro d'appalto per i lavo-ri (che porta la daia del 2s agesto 1S341 si comprende, in con-temporane€ con l acquedotto,anch6 la cefinitiva sistemazionedelLa rete fognante clttadina 15,

Nell immedia,to, prima ancoradeLL asgiudicazione dei lavori, sjstabilisce un resolamento pèr ladistribuzione deLlhcqua pota-bile, regolanrento chè esaminain concreto i modi dell erogaziùne, i rapporti tla utenti ed am'minisÍazióne comuna!e. le con.dizioni di fornitum deLlacqua ele tariffe. tanto di allacciamen'to quanto di consumo, Ai priva-ti ogni metro cubo d'acqua do-vrebbe costare lire 1,25; alleOpere Pie, lstituzioni Fascisteé sr.hrlimènri miLitzrÌ li.è 1: a-gli stabilÌmenti inCustriali lire0,60i sratuìto, invece, luso, pereslinzione rncendl ró,

I lavori del nuovo acquedo!to vengono appaltati in data 19

novembre 1934. Cinque le azien'de invitate ufficirlmente: Socie-tà ltaliana per Acquedotti e Fo'snalufe (s.r.A.F.), [,4ilano; So.cietà Anonirna lng. Audoli &Befiola, Torinoi Socjetà Anoni'nra lnpianìÌ sollevamento distri'buzione acqua (l.S.D.A.l, Tori-noì Società ltaliana CostruzioniEsercizlo Acquèdotti (S.l.C.E.A.l.lÒrino: Società Anonima Co-srnrTione FiordinÒ Esèrcizió Ac-

quedorti (c.B.E.A.), rorino. al-la gara dappalio prendono parte - presentando centinaia didocumenti, relazioni e plenime-tlie richlesri - sotanto la s.l.C.E.A. o la C,B.E.A. Minime levariazioni apPortate al Progetlooriginario realizzato dallÌng, ci'vico Guido J.ffe. lra queste o

delinizione prccisa déle bocchedÌ presa dellacquedotto, silua-le id zona Tetti chiamba, sulconfine tra i territori di Saviglia_no e Vottignasco 17,

L asgiudicazione, alla socie-tà C.F.E-A. - iL c0i progetto èrltenuto pìir idoneo alle necessi-tà di Savigliano -, awlene il

Nella primavera iniziano i la-vori, Vi prefdono Parte, in con-temporanea, oltre seicento per-sone, che operano con mezzi e-sfemamente rudimentali. ln po-

co più dÌ un anno tulto il traccia-to prlncipale dellacquedotto, siaurbano che extraurbano, è com-piuto. A primavera inoLtrata del1936 viene indetta unaltra garadappaltó pèr la cosruzlone delserbatoÌo posto a nord dellacittà. L aggiudica2ione è nuova-mente a favore della C.F.E.A.,che ha a disposizione 240 giór-ri consecutivi per Ìa realizzazio-ne dellintera opera rt.

[,4a in poco pìù di un trime-sÍe il serbatoio è concluso. llnuovo seruizio di erogazione dell'?cqua poiabile, seppure Ía ungenerale disinteresse déLla Po-polazione (chiamata ad una spe-sa, seppur mlnima, sino ad allora non prevista), si awia pfimade la conclLrsione del 1936. llco laudo definilivo awera Però

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