Sommario Rassegna Stampa - ANICA

Anica WebRubrica

1 Cineguru.screenweek.it 11/02/2022 (AUDIO) Benedetto HABIB - Dall’evoluzione di ANICA alle strategie diIndiana Production

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Cine-Audiovisivo & DigitalRubrica

17 Avvenire 11/02/2022 RaiPlay: i grandi film della vita per Monda 4

1 Corriere della Sera 11/02/2022 Raffai, la donna dei gialli in tv (P.Conti) 5

33 Corriere della Sera 11/02/2022 La ripresa della pubblicita', per Nielsen salira' del 13,5% 8

36 Corriere della Sera 11/02/2022 Int. a S.Rhimes: "I miei personaggi, vivi in tv" (C.Maffioletti) 9

37 Corriere della Sera 11/02/2022 Gelosie e voglia di dominio: tutte le ossessioni di Fassbinder (V.Cappelli) 11

43 Corriere della Sera 11/02/2022 A fil di rete (A.Grasso) 12

25 Il Giornale 11/02/2022 Tolkien, diritti in vendita. A Hollywood e' battaglia (R.Spett.) 13

31 Il Giornale 11/02/2022 Vanessa Incontrada alias "Fosca Innocenti" ha fiuto per il delitto (L.Rio) 14

17 Il Messaggero 11/02/2022 Mediaset snobba la Francia. Focus cedola 15

15 Il Sole 24 Ore 11/02/2022 La pubblicita' cresce e mette alle spalle la pandemia (A.Biondi) 16

108/11 Il Venerdi' (La Repubblica) 11/02/2022 Seriamente, vi faro' ridere 18

112/13 Il Venerdi' (La Repubblica) 11/02/2022 Lavorare troppo ci fa a pezzi 22

114/15 Il Venerdi' (La Repubblica) 11/02/2022 Lui, lei e gli altri che tentazione 24

22 La Repubblica 11/02/2022 Disney, trimestre record piu' abbonati del previsto Netflix sempre piu' vicina(M.Basile)

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31 La Repubblica 11/02/2022 Donatella Raffai, il rigore e la coerenza della "tv verita'" (S.Fumarola) 27

38/39 La Repubblica 11/02/2022 Multischermo - "Avamposti" dove i criminali non sono eroi (A.Dipollina) 29

38 La Repubblica 11/02/2022 Prima scelta - Incontrada ha un fiuto infallibile (S.Fumarola) 30

16 QN- Giorno/Carlino/Nazione 11/02/2022 Che affare i videogame, un risiko da 85 miliardi (A.Bonzi) 31

23 QN- Giorno/Carlino/Nazione 11/02/2022 Web tv e streaming 32

54/57 Sette (Corriere della Sera) 11/02/2022 Ma chi sono i cinquantenni italiani? Gli ultimi con un lavoro sicuro e i primi"padri nuovi"

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74/75 Sette (Corriere della Sera) 11/02/2022 Carlo, Margherita e l'idea di tradire 37

78/79 Sette (Corriere della Sera) 11/02/2022 "Ero timido: solo a 30 anni ho scoperto il palco e ora creo supereroi" 39

International & WebRubrica

30 El Pais 11/02/2022 La ley del cine une bajo la misma norma series y peli'culas 41

Livemint.com 11/02/2022 As Disney closes gap with Netflix, industry watchers question future ofstreaming industry

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Variety.com 11/02/2022 Strong Showing for Swiss Cinema at Berlin Film Festival 45

Forbes.com 10/02/2022 'The Batman' Box Office: First Tracking Suggests $80 Million Debut Weekend 47

Mediabiz.de 10/02/2022 REVIEW STREAMING: "Inventing Anna" auf Netflix 51

Rfi.fr 10/02/2022 Ouverture de la Berlinale 2022: «Le risque ze'ro n'existe pas» 54

Tele.premier.fr 10/02/2022 Moonfall : un blockbuster qui de'colle bien, mais qui perd sa trajectoire[critique] | Premiere.fr

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Tele.premier.fr 10/02/2022 Pourquoi Les Vedettes est tre's diffe'rent de Max et Le'on : le Palmashows'explique | Premiere.fr

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Thehindubusinessline.com 10/02/2022 Amazon's Prime to offer NBCUniversal's streaming service hayu in India 68

Variety.com 10/02/2022 Call My Agent!' Producer & Annette' Banner CG Cinema Launch SeriesProduction Label Les Saisons

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Variety.com 10/02/2022 Italy's Mediaset Acquires Lemon and Poppy Seed Cake' from Spain's Filmax(EXCLUSIVE)

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Livemint.com 09/02/2022 Cinemas back in action after third-wave hiatus 75

Sommario Rassegna Stampa

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International & WebRubrica

Morningstar.com 09/02/2022 Matt Reeves' The Batman Special IMAX Event Heats up the Box Office WithSellouts

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Screendaily.com 09/02/2022 Beta Cinema lands The Climb starring Cara Delevingne 79

Screendaily.com 09/02/2022 European cinema admissions rose 38% in 2021, but were down 56% on 2019 81

Variety.com 09/02/2022 Box Office: Death on the Nile' and Marry Me' Battle as Oscar ContendersHope for Post-Nomination Bum

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Breitbart.com 08/02/2022 Nolte: Best Picture Nominees Are All Box Office Flops and TV Movies 87

Finance.yahoo.com 08/02/2022 Cinemark Introduces All-Access Pass for Cinema's Biggest Fans DuringAnnual Oscar® Movie Week Festiv

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Finance.yahoo.com 08/02/2022 Streaming: Netflix dominates 2022 Oscar nominations 90

Finanznachrichten.de 08/02/2022 Netflix-Aktie: Traum zerplatzt, Streaming nur "Lockangebot" 91

Screendaily.com 08/02/2022 Vertigo acquires UK-Ireland rights to Icelandic box office hit Cop Secret(exclusive)

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Variety.com 08/02/2022 Cinema Is Dying' Because of Streaming, Says Mohsen Makhmalbaf, IranianAuteur

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Variety.com 08/02/2022 Local Successes Lift Australia 2021 Box Office off the Bottom 96

Breitbart.com 07/02/2022 Box Office: Jackass Forever' Laughs Its Way to No. 1 with $23M 101

Screendaily.com 07/02/2022 Jackass Forever is top US film worldwide as Chinese New Year titlesdominate global box office

104

Variety.com 07/02/2022 European Theatrical Box Office Up 42% in 2021, Reports Trade Body UNIC 108

Variety.com 07/02/2022 Lunar New Year Box Office in China Approaches $950 Million With TheBattle at Lake Changjin II' Domi

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Variety.com 07/02/2022 Maybe Comedies Aren't Dead? 5 Takeaways After Jackass Forever' Stunts onthe Box Office

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Variety.com 07/02/2022 Neighbours' Canceled at Channel 5 as Broadcaster ViacomCBS Focuses onU.K. Drama

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11-02-202217enire

Schermaalie

RaiPlay: i grandi filmdella vita per Monda

ANDREA FAGIOLI

on la presentazione diuna pellicola a suo tempomolto discussa e ancora

oggi non del tutto sdoganata, Il Corvo diHenri-Georges Clouzot del 1943, èpartita ieri sulla piattaforma on line dellaRai, RaiPlay, la seconda stagione de Ifilm della mia vita, una serie di pillolecinematografiche di appena tre minuti,una alla settimana, con cui AntonioMonda (professore di Cinema alla NewYork University e direttore della Festa delcinema di Roma, fratello di Andreadirettore dell'Osservatore Romano)racconta i film che ama, che hannocambiato la sua vita, che lo rendonofelice, che lo fanno piangere o lo fannoridere. Un racconto per sua stessaammissione del tutto soggettivo,«perché in amore non c'è mai nulla dioggettivo». Partito con Luci della città(1931) di Charlie Chaplin («un autoreche non ha mai paura dei sentimenti eche qui ha realizzato uno dei finali piùstruggenti, strazianti, commoventi emeravigliosi della storia del cinema»),Monda ha già messo insieme 53 titoliscegliendo un solo film per regista:un'operazione non certo facile adesempio nel caso di Federico Fellini (checon Chaplin e John Ford componeuna«trinità ideale») del quale ha sceltoLe notti di Cabiria (1958), ma forseavrebbe potuto scegliere La strada(1954). In ogni caso, le presentazioni diMonda sono coinvolgenti, per nienteaccademiche, invogliano a vedere orivedere i film. E bello, ad esempio,sentir dire a proposito di un film comicoche in Frankenstein Jr. (1975) Mel Brooksha raggiunto la «perfezione assoluta»,oppure, cambiando genere, che Il posto(1961) di Ermanno Olmi è una pellicoladi «rara purezza e poesia». Tra l'altro Ilposto, così come C'era una volta inAmerica (1984) di Sergio Leone che saràuno dei prossimi 25 film presi in esame,è rintracciabile proprio su RaiPlay.

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11-02-202233CORRIERE DELLA SERA

Sussurri & Grida

La ripresa della pubblicità, per Nielsen salirà del 13,5%Il mercato degli investimenti pubblicitari inItalia è in decisa ripresa e chiude dicembre a+0,3%, portando la raccolta del 2021 a +13,5%. Ildato testimonia la crescita del 12,8% escluden-do la raccolta web, stima Nielsen.


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«I miei personaggi, vivi in tv»uello che scrive di-venta oro. Se reMida fosse unosceneggiatore, sa-rebbe una donna

di 52 anni nata a Chicago e fi-nita anche nella classifica del-le cento persone più influential mondo di Time. QuandoShonda Rhimes — autrice tragli altri titoli di «Grey's Anato-my», «Scandal» , «Bridger-ton» — intercetta una storia,sembra avere il potere di tra-sformarla in una serie tv diquelle che guardano tutti.Ora, con la sua casa di produ-zione, Shondaland, è pronta alanciare su Netflix la sua nuo-va scommessa, «InventingAnna», dieci episodi disponi-bili da oggi. Protagonista, An-na Sorokin, la finta ereditierafinita al centro delle cronacheper aver truffato svariati mi-lionari di New York.Perché questo soggetto?«Avevo letto gli articoli che

parlavano di Anna Sorokin ela sua vicenda mi aveva appas-sionata. Era tutto avvincente,interessante: non solo Annama anche le donne che avevaaccanto. Da quel momento hoiniziato a pensare quanto sa-rebbe stato bello fare una se-rie sudi lei, per esplorare que-sta donna intelligente, cari-smatica, intraprendente e di-sposta a tutto per raggiungerei suoi sogni...».

L'intervistaDa «Grey'sAnatomy» a«InventingAnna»: parla laproduttrice

Preferisce scrivere storiecon protagoniste donne?

«Forse ci sono portata, nesono attratta, ma non ci homai riflettuto. In generale tut-te le storie che scrivo hannotanti protagonisti che, a uncerto punto, prendono il so-pravvento sugli altri».La serie sembra dirci di

stare attenti alle apparenze.«Perché noi viviamo nel

mondo dell'apparenza.Un'epoca in cui tutto finiscesui social, in cui si crede aquello che si vede su Insta-gram. Un mondo in cui l'ap-parenza è tutto, a discapitodella sostanza. Almeno cosìera qualche anno fa, nel 2017,quando è ambientata la serie:ora forse ci rendiamo contoche è ora di fare qualcosa».

L'élite milionaria america-na non esce benissimo da«Inventing Anna».«No, in effetti. Però è un

mondo che ho cercato seria-mente di analizzare nel pro-fondo per rendere quei perso-naggi tridimensionali. C'è an-che molta cronaca: il modo incui Anna è stata trattata da al-

cune di queste persone e dicome sia riuscita a prenderse-ne gioco non ti fa sentire trop-po in colpa per loro».Nel primo episodio si parla

del Mee Too dicendo che or-

mai è stato detto tutto. La ve-de così anche lei?

«Era più da un punto di vi-sta giornalistico. Io non sononecessariamente d'accordo,penso anzi ci siano molte coseda dire su questo tema e chemolto ancora vada fatto».Ha mai avuto la tentazione

di recitare?«Io? O mio Dio no! ... sono

di certo una persona con mol-ta immaginazione e passo unsacco di tempo davanti al miocomputer dandole forma, manon riesco neanche lontana-mente a immaginare di staredavanti alla telecamere e reci-tare, penso sia l'esatto oppo-sto del mio carattere. Il miocompito è consegnare unamontagna di parole a personecon un grande talento, in gra-do di farle risplendere, di farprendere loro vita. La cosastupenda del mio lavoro è ve-dere come si riverbera sugliattori che danno vita ai mieipersonaggi: è un processo chemi emoziona sempre moltoassistere al contributo degliinterpreti, molto più che farloio».

Scriveva anche quando erauna bambina?

«Sì, credo di essere semprestata una scrittrice, in fondo.Già a tre anni raccontavo sto-rie e le registravo su un na-stro, ne ho sempre inventatetante... certo, nessuno le aveva

mai recitate fino a quando so-no diventata grande».Sta per partire la seconda

stagione di «Bridgerton»: im-maginava questo successo?

«Durante il lockdown l'horivisto mille volte e pensavofosse fantastico. Dopodichéno, non avevo il sentore chetutti l'avrebbero vista comeme: la cosa mi ha scioccato.Però quel sentimento è sem-pre buono».Pensa che la tv possa cam-

biare la società?«Non lo penso io, lo dicono

tanti studi che la cosa funzio-na così. Dopodiché il nostrolavoro è insegnare o intratte-nere? Io dico intrattenere.Con responsabilità, certo.Quando scrivevo Grey's Ana-tomy ero molto attenta alle in-formazioni mediche chemandavamo perché la gentele impara: non puoi permet-terti di mandare messaggisbagliati, ma il nostro obietti-vo non era mandare messaggimedici. Il nostro lavoro èesplorare l'animo umano».La sua serie tv preferita?«Penso che la preferenza

cambi tutte le volte, dipendeda come ti senti in un certomomento. Al momento sonoancora ossessionata da"Dark" e sono davvero dispia-ciuta e triste non ci sia più».

Chiara MaffiolettiC RIPRODUZIONE RISERVATA

Shonda Rhimes, grande autricedelle serie Usa: già a tre anniregistravo storie su w1 nastro,racconto la realtà che emoziona


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Grey's Anatomy Ellen Pompeo eSandra Oh in una scena delmedicai drama in onda, a oggi, per18 stagioni. Nel 2007 ha generatouno spin-off, «Private Practice»

Bridgerton Basata sui romanzi diJulia Quinn, ambientati nel mondodell'alta società londinese, la serieNetflix è interpretata da Phoebe

Su Netflix Julia Garner è la protagonista di «Inventing Anna», serie tv che indaga la vera storia di Anna Delvey, una finta ereditiera che ha truffato ll jet set newyorkese Dynevor e Regé-Jean Page

Carriera

• ShondaRhimes (52),sceneggiatricee produttriceUsa, è autrice,tra le altre,delle serie tv«Greÿ sAnatomy»,«Scandai»,«Bridgerton» e«InventingAnna», al via daoggi su Netflix

Sceneggiatrice Shonda Rhimes, 52 anni: secondo larivista «Time» è tra le 100 persone più influenti del mondo

«Imì:ei )eisonagt;i vivi intv»OvuuL,Wtluuxqwv4cuobx

~noNlo,uJdgmm~u~.


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Berlinale

1945-1982

• RainerWernerFassbinder,attore,drammaturgo,registacinematografi-co e teatrale, èconsideratouno dei piùimportantirappresentantidel Nuovocinematedesco deglianni 70 e deiprimi anni 80.Il suo ultimofilm, «Querellede Brest»(1982), è uscitopostumo

• Nella suabreve vita,l'autoretedesco hadiretto oltre 40lungometraggi(molti dei qualiinterpretatidalla «musa»HannahSchygulla), dueserie tv e trecortometraggi.Fassbinder haanche scritto24 opereteatrali eprodotto 4trasmissioniradiofoniche

Gelosie e voglia di dominio:tutte le ossessioni di FassbinderOzon e il film ispirato al regista tedesco: «Un uomo pieno di contraddizioni»

DAL NOSTRO INVIATO

BERLINO Col suo fisico corpu-lento, Denis Ménochet è cre-dibile nella stazza di RainerWerner Fassbinder quandoera in età adulta: la vecchiaianon la conobbe, il regista delnuovo cinema tedesco morì a37 anni, nel 1982. Dieci anniprima aveva portato alla Berli-nale Le lacrime amare di Pe-tra von Kant. Dopo 5o anni ilfestival, in un'atmosfera spet-trale (negozi chiusi, poca gen-te, controlli continui, testquotidiani), apre con Petervon Kant, libero adattamentodi François Ozon: «Questofilm parla di gelosia e domi-nio. Con l'età ho capito meglioFassbinder, il suo modo di ve-dere la vita. Non è un tipoamichevole e i suoi film nonlo sono. Volevo che la gente lotrovasse spregevole e un mi-nuto dopo vulnerabile, grot-tesco, commovente».Le protagoniste donne di

questa storia omosessuale,con Ozon sono uomini. La sti-lista Petra, che era interpreta-ta da Margit Carstensen, di-venta il regista Ménochet, chenon è altri che Fassbinder.«Lui si era protetto dietro lastilista, quella è già una storiaautobiografica, aveva reso le-sbica una sua storia personalecon un attore. Io ho voluto gi-rare una versione in cui iden-tificarmi più direttamente, hopreso un classico e l'ho calatoin un contesto diverso, conocchi moderni». Il ragazzoche l'ha stregato, orfano, diumili origini, venuto dal nulla(amico di Isabelle Adjani neipanni di una cantante), nellaversione originale fa l'attriceed ha il volto di Hanna Schy-gulla, che divenne lo sguardoal cinema di Fassbinder: oraHanna interpreta in un cameola madre del regista Peter.

Ci sono temi a cari al tor-mentato poeta del cinemamorto giovane, Ozon lo fa ca-

Protagonisti Denis Ménochet (45 ani) e Isabelle Adjani (66) in una scena di «Peter von Kant» di François Ozon

pire dagli occhi abitati da unadolce disperazione di Méno-chet: «C'è l'amabilità e la sgra-devolezza, c'è la solitudineche rende la gente aggressi-va». Ha bisogno di risentire lasua voce ma quell'ingratochissà dov'è. Dietro questapassione bruciante e nevroti-ca, il vuoto morale. Diceva chein amore perde sempre chiama di più, che tutti gli uomi-ni uccidono ciò che amano,

che l'amore è uno strumentoper dominare il partner. C'è ildominatore e il dominato».Amore e potere, non siamo

così lontani da Me Too. Ozon(alla sua sesta Berlinale) diceche «ha profetizzato quelloche sarebbe successo dopo».E però la Germania ha dimen-ticato Fassbinder, è mutato ilcontesto, non c'è più capitali-smo contro comunismo? «Loconsiderano antiquato per-

ché la sua visione politica èdura e non ci si vuole vedereallo specchio. In Francia inve-ce è ancora popolare, ho im-parato molto da lui sulle rela-zioni umane, lo considerouna sorta di fratello maggio-re». Da ragazzo sgattaiolò«per noia» dalla sala che pro-iettava Wim Wenders per an-dare a vedere Fassbinder.

Valerlo Cappelli'N RIRROOLZIONE RISERVATA


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A FIL DI RETE:dirAWo Grrisso

Il doc su Elisabetta II, incarnazione perfetta del potere regale

-..- ell'appuntamento settimanale di «A-tlantide», Andrea Purgatori ha mostra-to un bellissimo documentario pro-dotto da BBC e FremantleMedia Inter-national che racconta l'incoronazione

della giovanissima Elisabetta II, il 2 giugno 1953(La7). In occasione dei 65esimo anniversario del-la sua incoronazione, Sua Maestà la regina avevaaperto le porte di Buckingham Palace alle teleca-mere della BBC per condividere — non senza hu-mour — perla prima voltai ricordi di quella gior-nata e i 16 lunghi mesi di preparazione.La trasmissione della cerimonia sulla BBC fu,

all'epoca, un momento storico, essendo di fattoper molte persone il primo evento mai visto in tv:27 milioni di persone nel Regno Unito, sui 5o mi-lioni stimati, si sintonizzarono quel giorno sulcanale della tv di Stato per vedere la cerimonia,mentre n milioni la seguirono in radio.

O Sul webForum «Televisioni»: www.corrlere.it/grassoVideorubrica «Televisioni»: www.corriere.tv

Esperto della cerimonia di incoronazione, ilgenerale Alastair Bruce ha visionato, raccoglien-do le osservazioni della regina, sia sequenze vidi-grafate della diretta in bianco e nero sia filmati acolori, pressoché inediti. Nel mostrare la Coronadi Sant'Edoardo, nel commentare molti dettaglidell'incoronazione, ancora una volta Elisabettaha raffigurato l'incarnazione perfetta del potereregale, come se ogni suo gesto rivestisse una fun-zione sacrale. Agli occhi degli inglesi (e deglispettatori) conta ciò che il sovrano è, ma contamolto di più quello che rappresenta. Seguendo ildocumentario e le spiegazioni di Purgatori siprovava una strana sensazione: è come se, daquel lontano 1953, la monarchia fosse diventataun brand, un marchio riconoscibile. Simbolizzal'Istituzione, e cioè la forma, il codice vestimenta-rio, le buone maniere, i gesti che dovrebbero an-cora rivestire una funzione sacrale (tutto ciò chemanca alla nostra quotidianità). La regalità è l'ul-timo sussulto di una strana mescolanza tra ilmondo delle fiabe e l'orgoglio nazionale.

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Vincitori e vinti

MIUIN - LAZIOOliyier SiroudCoppa Italia per la seratadi Canale 5: 4.642.000spettatori, 19,4%di share

IO APACosa mi lasci di teCinema perla seratadi Rail: gli spettatorisono 2.893.000,13,7% di share


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11-02-202225il Giornale

AST" '? lti P RIIIA

Tolkien, dirittiin venditaA Hollywoodè battaglia

La Terra di mezzo, glihobbit e l'Anello: sono glioggetti del desiderio al cen-tro di una danarosissimabattaglia per accaparrarsiuna serie di diritti su film,cimeli, videogiochi, parchia tema ed eventi dal vivobasati sui romanzi di J.R.R.Tolkien. Infatti, la societàche al momento detienequesti diritti ha deciso dimetterli all'asta - come haraccontato Variety - e la ma-novra ha scatenato una ve-ra sfida fra i colossi califor-niani, con Amazon in pri-ma fila. Si parla di circa duemiliardi di dollari...La Saul Zaentz Co - spie-

ga sempre Variety - avevaacquistato i diritti nel 1976con United Artists e succes-sivamente li aveva dati inlicenza al cineasta RalphBakshi (per un cartone usci-to due anni dopo) e al regi-sta Peter Jackson, per realiz-zare le due trilogie cinema-tografiche Il Signore degliAnelli e Lo Hobbit, enormisuccessi al botteghino (fo-to). Zaentz era un imprendi-tore dello spettacolo che haprodotto film come Qualcu-no volò sul nido del cuculo,Amadeus e Il paziente ingle-se. È morto nel 2017 e la so-cietà da lui creata ha affida-to alla banca di investimen-ti Acf la gestione della ven-dita, che varrebbe, appun-to, intorno ai due miliardidi dollari. La tempistica -

nota la stampa Usa - non ècasuale: il prossimo 2 set-tembre debutterà su Ama-zon l'attesissima serie tvLord of the Rings: The Ringsof Power, ambientata mi-gliaia di anni prima deglieventi portati da Jackson alcinema. Il primo trailer usci-rà domenica durante unodei momenti di massimoascolto per la tv Usa, la fina-lissima del Super Bowl. Perrealizzare la serie, di cui so-no già previste cinque sta-gioni, Amazon ha approfit-tato di una ambiguità nelcontratto del 1976, che nonprevedeva serie tv più lun-ghe di otto episodi, ma èchiaramente considerata intesta alla lista degli interes-sati ai diritti ancora detenu-ti da Zaentz.

Altri diritti sull'opera diTolkien sono in mano aglieredi dello scrittore e allaWarner, che attraversoNew Line Cinema che haprodotto i film di Peter Jack-son ispirati alla trilogia el'anno scorso ha annuncia-to un progetto per un filmd'animazione intitolatoThe Lord of the Rings: TheWar of the Rohirrim.

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11-02-202231il Giornale

Teledico

Vanessa Incontrada alias «Fosca Innocenti» ha fiuto per il delittok e Blanca su Raiuno risolveva i

li casi grazie al suo udito iper svi-luppato, Fosca Innocenti li risolvegrazie al suo olfatto. Comincia que-sta sera su Canale 5 una nuova fic-tion sulla scia del genere crime alfemminile che - giustamente - staandando per la maggiore negli ulti-mi tempi. Protagonista è VanessaIncontrada, volto molto amato dalpubblico Mediaset (l'abbiamo dapoco rivista nelle puntate celebrati-ve di Zelig), nel ruolo del viceque-store Innocenti che dà il titolo allaserie. Fosca, che vive nelle campa-gne toscane, ha un olfatto fuori dalcomune: ogni fragranza da lei per-

cepita diventa un indizio per le in-dagini.Per spingere di più sul tema del-

la parità di genere (e conquistare ilpubblico femminile), la sua squa-dra di polizia è composta quasiesclusivamente da donne: le ispet-trici Giulia De Palco, interpretatada Desirée Noferini, e Rosa Lutti,cui dà il volto Cecilia Dazzi. PinoRicci, l'unico uomo della squadrae siciliano doc, invece è interpreta-to da Francesco Leone. GiorgiaTrasselli, storica tata di Casa Via-nello, è la preziosa aiutante dome-stica. Ovviamente non può manca-re la storia sentimentale, nella ver-

sione classica "tira e molla": l'ami-co/innamorato di Fosca è Cosimo(Francesco Arca).

Ironica, leggera, con intrecci direalismo poliziesco, Fosca Innocen-

ti è in quattro puntate e prosegueil tentativo di Mediaset di propor-re al pubblico fiction popolari manon troppo. Prodotta da Banijay ediretta da Fabrizio Costa, porta glispettatori nei bucolici paesaggidella campagna intorno ad Arezzo(con tanto di galoppate a cavallo),un piccolo mondo con storie diprovincia, lontane da mafia o ca-morra, cui ha attinto tanta fictionnegli ultimi anni. Il primo episo-dio comincia con una rapina inbanca in cui muore il proprietariodi un bar in centro ad Arezzo. Ilfiuto di Fosca si mette subito inazione.

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11-02-202217I1 "magro

La sede dei gruppo tv

Mediasetsnobbala FranciaFocus cedolaLINEE GUIDA

MILANO Mie, ex Mediaset, ha de-ciso di non presentare alcunaofferta per i canali francesi((Alli, h ter. Tfxli messi in ven-dita da Tfl e 1116 che puntano aottenere il via libera per la fu-sione entra il 2( t22. hiscloso loshopping. gli investitori oraguartiana al [imiti, che ieri sa-h» a Piazza Affari di quasi il6% in 111 eZi OPIC delle scelte cheil gruppo l'ara sulla imlitica deldividendo Intanto nel corso cilun recente incontro con glianalisti finanziali, il manage-ment di Mie - secondo quantoricoari li io da Raitnattirspiegato di aver deciso di nonsottoporre Lina proposta

bi io della procedurache indicava cia pinna sca-denza a fine geli 11 per le or-l'erte preliminari. La venditadel canali C comunque condii,

SilleeeSO delk-il lesio-ne ti a i due gruppi h-cintesi M

un auceso dibattito iiiFrancia relativa alla concentra-zione che si verrebbe a crearecon il dea]. \Re, hanno spiega-to i manager restii connammealla finestra nel. OlOrditOn11-ereVii.AliZiUJiti dell'operazione inFrancia e in particolare la valu-tazione che verrà fatta

Nella primavera del2021 Mediaset aveva lavoralo asua volta a una aliena per Midnel Farli bito del suo progetto dicreazione di un polo pancero-pcouditi itv in chiai ii. nIlliqUe,stop allo shopping estero luen-tre Digitalia socictit delRiseione, a partire dall'I genna-io -h aCqUisil,0 il ramo di azien-da Radio Allediainpad, la con-tessio»ai ia di pubblicità checura la -aceolrt del mezzi Mc-dia.sete MrInd:Aori,

IN STAND BYLA STRATEGIAPER AUMENTARELA PRESENZASUL MERCATOIN EUROPA

Vodalbt te dice no ira n-1

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3dtilSMediaLa pubblicità cresce e mettealle spalle la pandemia -p.17 JEANS AL 100% MADE IN ITALY

Il marchio Hand Picked, di propietàdella veneta Giada, e IgnazioMoser hanno presentato una minicollezione di jeand cinque tasche(nella foto) che uniscono stile esartorialità. www.handpicked.it

La pubblicità balza a 8,9 miliardi,pandemia ormai alle spalle

Media

La raccolta cresce del +13,5%sul 2020 e del +1,2% sul 2019Il web rimane sopra la Tv

Dal Sasso: «Quest'annoattesa una ulteriore crescita,bene i grandi eventi sportivi»

Andrea Biondi

Il mercato della pubblicità crescein Italia - arrivando a sfiorare gli8,9 miliardi di euro a fine 2021-e si mette alle spalle la pandemia.Rispetto al 2020 l'incrementodella raccolta è stato infatti del+13,5 per cento. Ma agli atti c'èanche un +1,2% a confronto con il2019. E se nel primo caso va co-munque considerato l'effettorimbalzo di un 2021 rispetto aquello è stato l'anno di inizio del-la pandemia, con tutto il diso-rientamento che ne è seguito, ri-spetto al 2019 il miglioramento èsull'ultimo anno pre-Covid.

Considerando l'effetto "anti-cipatore" che il mercato dellapubblicità ha (o perlomeno che inpassato ha sempre avuto) rispet-to all'andamento dei cicli, quelladiffusa ieri da Nielsen, sugli in-vestimenti pubblicitari in Italianel 2021, è una notizia buona nel-l'immediato, ma che fa anche bensperare per il futuro. Tanto più searriva, come in questo caso, nei

giorni in cui la caduta dell'obbli-go di mascherina all'aperto (daoggi) fa intravedere barlumi diritorno alla normalità.

«Archiviato il 2021 positiva-

mente - sottolinea Alberto DalSasso, Adintel mediterraneancluster leader di Nielsen - ciaspettiamo un 2022 comunquein crescita, seppur fisiologica-mente più contenuta nel solcodella crescita di medio periodo,in linea con gli altri Paesi europeidove le crescite sono previstetornare in tale alveo».

Chiaro che occorrerà verifica-re l'evolversi di questioni geopo-litiche che rischiano di scombi-nare le carte sul tavolo, come adesempio, ricorda Dal Sasso, «lacrisi Ucraina, aumento dei costidelle materie prime ed energia edil paventato pericolo della stag-flazione che l'Europa farebbe fa-tica a gestire. Accanto a ciò ab-biamo gli eventi trainanti come iMondiali soprattutto, ma anchele Olimpiadi invernali, che dasempre sono una buona occasio-ne di comunicazione per leaziende e i loro brand».

I numeri diffusi da Nielsen re-stituiscono i tratti di un settoreadv che con i suoi 8,9 miliardipesa lo 0,5% del Pil. Il tutto peròin una composizione che stacambiando all'interno. Lo si ve-de ad esempio confrontando idati 2019 C 2021 dopo averli de-purati dalle stime di Google eFacebook (soprattutto) unita-mente ad altri Ott. Senza i colos-si del web il mercato pubblicita-rio ha perso il 4,2% rispetto al

2019: da 5,9 a 5,6 miliardi.Facendo due calcoli, quindi,

per Google, Facebook e altri (masono i primi due a fare i numeri)la raccolta è salita a 3,25 miliardinel 2021 dai 2,9 miliardi del2019. Ed è grazie a loro che lapubblicità è salita. Non solo aloro, va chiarito, perché a spin-gere sono stati anche gli investi-menti sul mezzo Tv saliti a 3,72miliardi a fine 2021 (+3,5% ri-spetto al 2019). Per la televisioneil 2021 si è chiuso con un miglio-ramento del 14,4%, che - standoalle elaborazioni del Sole 24 Oresui dati Nielsen - comprende il+14,6% di Mediaset a 2 miliardi;+18,5% di Rai a 761 milioni;+8,7% di Sky a 471 milioni;+15,9% di Discovery a 265 milio-ni e +7,9% di La7 a 177 milioni .

Il web comprensivo di Googlee Facebook si conferma però,dopo una "prima volta" del 2020,il comparto leader del mercatocon 3,78 miliardi di euro: 6o mi-lioni in più della Tv. Seguono,per valore economico, i 466 mi-lioni investiti sui quotidiani(+4,3% sul 2020 C -13,1% sul2019); i 363 milioni sulla radio(+10,4% sul 2020 e -17,2% sul2019); i 222 milioni sui periodici(+4,3% sul 2020 e -13,1% sul2019); i 199 milioni di direct mail(+6% sul 2020 e - 25,2% sul 2019);il "transit" a 66 milioni (+11% e-52,5%); la cartellonistica a 60,3milioni (+28,6% e - 14%); la Go Tv(+10,9% e -61,4%) e il cinema (5,6milioni: lontani il 71,8% dai 25milioni del pre-Covid).

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D Sole

1 J I lìciül Wa~lIall.iormalAII ,:II

Gli investimenti in pubblicità

LE QUOTE E L'ANDAMENTO DEI MEZZI IN ITALIA

QUOTA % VAR. % 2021 VS 20200 50 100 0 20

Totale Media 8.885 min 13,5%

TV 41,9% 14,4%

Digital 42,5% 15,1%Stampa 7,7% NI 4,1%

Radio 4,1% 10,4%Direct Mail 2,2% OM 6,0%

Altri Mezzi 1,6% 18,9%

L'ANDAMENTO DEI MACROSETTORI

QUOTA % SU TOTALE MERCATO VAR. % 2021 VS 2020

0 50 100 -15 30

Largo consumo 26,9% p -2,3%

Servizi /attività <.:: - 29,7% gag -14,4%

Beni durevoli utim 16,4% a -8,1%

Persona 15,5% i 1,9%

Tempo libero 11,5% 25,7%

Fonte: Nielsen, Ad Intel, dati stimati netti - stima Nielsen del digitale (senza stima OTT e Altro)

pubblicità commerciale nazionale

Imprese E= Territori

CUMBeltrame, reTem le ferro,ìc

per l'aedalodelle fabbriche


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SERIAME I

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IL RE DELLA COMICITÀ DEMENZIALE MACCIO CAPATONDA È UNO DEI PROTAGO ISTI DELLA SECONDA STAGIOF

di Paola Jacobbl

EL CORSO di 45 minuti diintervista, Maccio Capaton-da ripete la frase «io sonotimido» almeno tre volte. Gli

attori e soprattutto i comici dicono tut-ti così, ma in questo caso pare esserevero. Basta vedere il suo sguardo luna-re all'ingresso della seconda stagionedello show LOL: Chi ride è fuori chesarà disponibile dal 24 febbraio su Pri-meVideo. Mentre gli altri concorrentisembrano perfettamente a loro agio,lui ha l'aria di un marziano catapulta-to sul pianeta Terra.

Il programma, condotto da Fedez eFrankMatano, successo a sorpresa del-la piattaforma l'anno scorso, proseguesecondo lo stesso format di originegiapponese. Un gruppo di comici con-dannati a trascorrere sei ore chiusi inuna stanza: non possono ridere ma de-vono far ridere i colleghi perché solo chiresiste vince il premio in palio: cento-mila euro, destinati alla beneficenza.Solo il cast è tutto nuovo (vedi box).

Quando l'anno scorso furoreggiavaLOL, tra gli spettatori c'era anche Mac-cio: «Più lo guardavo, più pensavo chemi sarebbe piaciuto partecipare». In-tanto, i suoi fan scrivevano sui social:«l'anno prossimo vogliamo Maccio aLOL, Maccio ci devi andare». Detto, fat-to. A furor di popolo.Maccio Capatonda, vero nome Mar-cello Macchia, nato a Vasto ne11978,cresciuto a Chieti. Posso chiamarlaMarcello?

«Sì, mi chiamano tutti così. Maccionon è un nome d'arte inventato a ta-volino, lo improvvisai quando feci ilmio primo video per Mai dire, ormaiun bel po' di anni fa. E rimasto perchémi piace, soprattutto la parte C apa-tonda perché dà valore e presti-

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SUPPLEMENTO

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EtòI LOL: «PER UNO RIGOROSO COME ME, È UN VERO SALTO NEL VUOTO»

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DII cast di LOL 2 (dal 24 febbraio). Da sinistra,Capatonda, Diana Del Bufalo, Tess Masazza,

Corrado Guzzanti, Max Angioni, Frank Matano,Fedez, The Pozzoli Family, Virginia Raffaele,

il Mago Forest e Maria Di Biase

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gio alla mia calvizie».Quando ha cominciato a perdere icapelli?

«A 14 anni, è stato un trauma silen-zioso e subdolo. Sapevo di avere il de-stino segnato, mia madre me lo dicevasempre: tuo padre è calvo, sarai calvoanche tu! Dopo lunghe battaglie conunguenti che non servivano a niente,a 22 anni ho deciso di rasarmi».Quando ha capito che poteva farridere gli altri?

«Dunque, io da piccolo volevo fare ilregista. Dopo aver visto Ritorno al fu-turo ho cominciato a chiedere una tele-camera. I miei me l'hanno regalata perla prima comunione. Da lì, ho iniziato agirare i miei film. Mi prendevo molto sulserio e ho continuato per tutti gli annidelle superiori, quando finalmente hoavuto una nuova telecamera, con lo zo-om, e due videoregistratori per monta-re. Poi, grazie al digitale, i miei videosono diventati una professione. Se fos-simo rimasti in un mondo analogico,forse oggi farei altro».Vorrei sapere qualcosa di più deiprimissimi film, quelli che non ab-biamo mai visto.

«E che mai vedrete: ho provatoa restaurarli, ma le videocasset-te sono troppo rovinate. Comun-que erano soprattutto horror.Rifacevo scene famose di film otelefilm, da Shining a Ttvin Pea-ks, di cui ero grande fan. Il miodebutto si intitolaJason a Chieti.C'era un mostro con la mascheradi Venerdì 13, ammazzava tuttiin giro per la città e alla fine esul-tava. Costruivamo noi dei pupaz-zi a cui facevamo saltare la testa,cose assurde».Come si attrezzava per i trucchi de-gli effetti speciali?

«Li compravo a Roma, dove andavoogni tanto. Gite che si componevano ditre tappe fisse: giro al Luna Parkdell'Eur, visita fuori dagli studi del Pa-latino perintercettare le ragazze di Nonè la Rai e shopping di lattice e sanguefinto nel negozio di Dario Argento, Pro-fondo Rosso. Poi tornavo a Chieti e ri-cominciavo con i film che venivano visti

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E LlLLOTORNERA

COMEGUEST STAR

NELLA prima stagione di LOL Chiriáe è fuori, show inventato dal

comico Hitoshi Matsumoto, ha vintoCiro Priello (nella foto, in camiciaazzurra) ma va detto che il vincitoremorale è stato Lillo, con il tomientone"So' Lillo" arrivato anche a chi ilprogramma non lo aveva mai visto. Lanuova edizione mantiene il conduttoreFedez, affiancato non più da MaraMaionchi ma da Frank Matano (in garal'anno scorso), mentre il resto del castè nuovo e motto variegato. Oltrea Maccio Capatonda, ci sono il MagoForest, Virginia Raffaele e CorradoGuzzanti, ma anche l'alo ice di fictionDiana Del Bufalo, la coppia di genitoriinfluencer The Pozzoli Family e i menocelebri Maria Di Biase, Tess Masazzae Max Angioni. I produttori (AmazonStudios e Endemol Shine) annuncianoanche un ritorno a sorpresa, comeguest star, proprio di Lillo.

~Y

! «MI PIACEREBBECAMBIARE E FARE

UN THRILLERO UN HORROR

TIPOANGHTMAREO SCREAM»

da amici e parenti. Il bello è che più iomi prendevo sul serio, più la gente ride-va. Prima lezione della comicità: puoifar ridere fallendo, facendo qualcosache non ti riesce. Parallelamente aglihorror, comunque, mettevo in scenaparodie dei cartomanti, televendite etelegiornali. Intenzionato a far ridere.Il mio amico Luca Rossetti, conosciutoalle medie, che poi è stato uno degliautori con cui ho scritto i miei primitrailer della Gialappas's, è stato ancheil mio primo spettatore. Rideva, cosìsiamo andati avanti con la comicità».Tra i comici, lei appartiene ad unagenerazione di mezzo: non ha ini-ziato dal cabaret ma nemmeno daYouTube.

«Vero. Sono stato pioniere inconsa-pevole della comicità online ma soloperché i video che facevo perla Gialap-pa's sono stati distribuiti in rete e han-no avuto successo. Quanto agli spetta-coli dal vivo, non ne ho mai fatto uno,sono timidissimo e sono abituato acontrollare e filtrare minuziosamentetutti i passaggi di quello che consegnoal pubblico. Infatti, ero terrorizzatoall'idea di fare LOL, lo considero una

specie di salto nel vuoto e ancheun po' un allenamento, prepara-torio al fatto che anch'io, primao poi, farò uno spettacolo dalvivo».Ma LOL è registrato.

«Però è come se fosse dal vivo.Non mi era mai capitato di inte-ragire così, con altri. Non sapevoche cosa aspettarmi. Non cono-scevo nemmeno i nomi dei parte-cipanti, cí hanno tenuto all'oscu-ro fino alla fine».In effetti, quando entra Corra-

do Guzzanti, lei si emoziona.«È stato il più grande idolo della mia

adolescenza. Lo seguo da quando eropoco più che un bambino, guardavoestasiato i suoi programmi in tivù, an-davo agli spettacoli. Prima di LOL loavevo incontrato solo una volta a cenada un amico comune. Trovarmelo li, instudio con me, è stato un tuffo al cuore.Per me il segreto della comicità è saperspiazzare e lui ti spiazza sempre».


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Altri idoli, punti di riferimento?«Carlo Verdone e Nino Frassica.An-

che loro mi spiazzano sempre».Tutti comic iprima opoi sognano dimettersi alla prova con ruoli dram-matici. Anche lei ha questo tipo diambizione?

«Per ora, cerco di fare seriamentecomicità. Detto questo, sogno anch'iouna possibilità di fare un diverso tipodi personaggi, magari al cinema, siacome attore che come regista. Però sonocauto. La curiosità è grande ma certicambi di passo vanno fatti bene».Dovendosi buttare, in quale generesi lancerebbe?

«Thriller psicologico oppure un

horror demenziale tipo Nightmare oScream».Sono un produttore, h o la sceneggia-tura del thriller per lei. Sceglie diinterpretare il poliziotto o il killer?

«Mi piacerebbe fare il malato men-tale che a un certo punto sbrocca e da

«CHI MI FADIVERTIRE?I COMICI CHESPIAZZANOSEMPRE,COME NINOFRASSICA»

uomo normale diventa killer. Un po'come Alberto Sordi nel Borghese pic-colo piccolo o Michael Douglas in Ungiorno di ordinaria follia».Nel lockdown, i nostri giorni di or-dinaria follia, si era inventato il TGQuarantena che ha avuto moltosuccesso sui social.

«Provavo a raccontare la semplici-tà di una vita chiusa in casa e trasfor-mavo il nulla in notizia, come fannomolti, tra l'altro».Di recente ha scritto, diretto e in-terpretato anche un video straor-dinario che si chiama L'albero: unaparodia di certa pubblicità enfati-ca dì oggetti tecnologici. Per direche, alla fine, quel che conta è sal-vare gli alberi. Le interessa manda-re messaggi etici e sociali attraver-so la sua comicità?

«Non è sempre possibile ma ci provo.Nonostante sìa molto sfiduciato e pes-simista, nonostante pensi che l'umani-tà sia già in forte ritardo per salvare ilPianeta, cerco di avere una coscienzaecologica e di trasmetterla».Ho letto che da piccolo girava con undado da brodo in tasca per sgranoc-chiarselo, che ha fatto indigestionedi ostie in chiesa e che durante illockdown mangiava würstel crudiavvolti nelle sottilette. Un'alimenta-zione perlomeno confusa.

«Dado e ostie erano la mia passioneda bambino: il primo perché mi parevauna riserva di sapore infinita in unospazio piccolissimo, le seconde perchéavevano qualcosa di divino per formae colore. Quanto al würstel con la sot-tiletta era uno sketch sul degrado culi-nario del maschio single. Ma anche unacritica all'estrema fissazione sul ciboche ci circonda».Paolo Poli disse "pensavo sarebbestato il secolo del sesso,è il secolo delcibo". È d'accordo?

«Più che altro penso che questo siail secolo delle dipendenze. Siamo di-pendenti da tutto: cibo, sesso, tecnolo-gia, notizie. Siamo consumatori di tuttoe sempre più dipendenti da quello checonsumiamo».

3 Paola JacobbiO RIPRODUZIONE RISERVATA

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SUPPLEMENTOil vene~

GIOCO DI SQUADRA OSotto, una scena di Scissione con il protagonista Adam Scott (a destra).Più in basso, Ben Stiller. Nell'altra pagina, Patricia Arquette e Zach Cherry

LAVORARETROPPOCI FAA PEZZIBEN STILLER DIRIGE LA SERIE SCISSIONE,DOVE UN'OPERAZIONE SEPARA I RICORDIPRIVATI DA QUELLI PROFESSIONALI: «CI HOMESSO UN PO' DI PIRANDELLO». INTERVISTA

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di Gabriele Cavaliere

UANDO fai un lavoro creati-vo come il mio che ti piace,sei fortunato, ma risulta piùdifficile stabilire un confine

tra la tua vita lavorativa e quella priva-ta, anche perché la creatività non è una

cosa che puoi accenderequando entri in ufficio e spe-

gnere quando esci. Oggi hotrovato un equilibrio, ma

per molti anni non mi sono po-sto lil problema di dover defini-re un limite, e quello di solito èil problema di chi trasforma il

proprio lavoro in ossessione. For-


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ilvenerdì

SUPPLEMENTO DE

la Repubblica

se è anche per questo che ho voluto rac-contare una storia che parla di tuttoquesto». Ben Stiller, 56 anni, attore co-mico e regista, dopo il recente successodel thriller carcerario Escape at Dan-nemora torna a dirigere Scissione, inarrivo suAppleTV+i118 febbraio, serietv che fa riflettere su interrogativi esi-stenzialima sembra anche un commen-to sulla tracimazione del lavoro nelprivato, favorita dagli strumenti tecno-logici e accelerata dalla pandemia.

Mark Scout (Adam Scott) si reca ognigiorno nella sede di Lumon Industriesdove guida un team impegnato nell'a-strusa e misteriosa elaborazione didati, ma non ricorda nulla della propriavita fuori da li, né di aver perso la don-na che amava, da quando insieme aglialtri dipendenti ha accettato di sotto-porsi a un intervento chirurgico chepermette di separare i ricordi profes-sionali da quelli personali.

Al suo fianco ci sono Dylan (ZachCherry), il giovane ambizioso che siprende gioco del sistema, Irving (JohnTurturro), il collega esperto e ligio alleregole e la neoassunta Helly (BrittLower), che mette in discussione tuttociò che la corporation ha raccontato aidipendenti. Oltre al loro capo Cobel(Patricia Arquette), che vive fingendo diaver subito íl procedimento di scissio-ne anche se scopriamo subito che nonè così. Tutto sembra filare liscio finchéla pratica non viene messa in discus-sione da un ex collega di Mark, miste-riosamente allontanato dall'azienda,che lo avvicina fuori dall'ufficio perfargli una rivelazione. «Mark, è una per-sona divisa in due», dice Stiller «cherappresenta chiunque non si pone maidomande sul proprio lavoro, finché nel-la sua vita non si affaccia un dubbio.Della sceneggiatura mi ha attratto que-sto quesito: fino a che punto siamo noistessi o siamo persone diverse quandolavoriamo?». «Alla base di tutto c'è unaquestione che attiene all'identità», faeco Dan Erickson, ideatore della serie, per molti anniconfinata nella BloodList,una raccolta delle migliorisceneggiature dark accan-tonate a Hollywood. «Chis-

= HELL.D HEL.~

sà perché tendiamo a vive-re la separazione casa-la-voro come qualcosa di ne-gativo, tanto che quandosiamo in ufficio non vedia-

stato in grado di esprimere visivamen-te il concetto di coscienza del protago-nista». Quanto agli echi lynchiani o sesi preferisce beckettiani della messa inscena, Stiller racconta di essersi ispi-rato alle letture degli anni del liceo manon solo: «Mi sono tornati in mente Seipersonaggi ín cerca d'autore di Piran-dello e A porte chiuse di Jean-Paul Sar-tre, dove i protagonisti si trovano in unluogo senza sapere perché e senza poterfuggire, ma anche il film Impiegati...male! di Mike Judge, una delle comme-die più divertenti di sempre».

E HOLLYWOOD?In controluce emerge infine in Scissio-

ne anche la critica della

«LA CULTURAAZIENDALE IN

ALCUNI CASI HARAGGIUNTO UNO

STATUS SIMILEAUN VERO E

PROPRIO CULTO»

mo l'ora di tornare a casa.Infatti è pur vero che lavorare a volte èdi conforto, quando vogliamo distrarcida traumi personali».

TRA PASSATO E FUTUROParte del fascino dello show, al di là delmistero che aleggia sulle vite dei pro-tagonisti, è data dalle atmosfere, apartire dalla sigla che sembra un pic-colo capolavoro di inquietante artesurrealista, e dalla messa in scena, chedeve anche molto alla ricostruzionedell'ufficio senza finestre e della citta-dina di Kier dove si svolge la vicenda.

«Volevo spazi interni collocati fuoridal tempo, futuristici e rétro al tempostesso, con elementi ispirati al designasettico e rigido di una certa culturaaziendale» spiega Stiller, «mentre pergli esterni abbiamo trovato una loca-tion perfetta nel complesso progettatoda Eero Saarinen negli anni 60 per BellLabs a Holmdel in New Jersey». «I tito-

li di apertura invece sono

«FINO A CHEPUNTO SIAMONOI STESSIO PERSONE

DIVERSEQUANDO SIAMO

IN UFFICIO?»

stati realizzati da OliverLatta», dice Erickson, «unartista che abbiamo trova-to su Instagram, dove si fachiamare extraweg, e che è

prepotente cultura dellecorporation che oggi spa-droneggiano nella società,anzitutto nei rapporti coni propri dipendenti. «Nelloscrivere la sceneggiaturaho pensato che se esistessedavvero una procedura di

scissione della personalità, di sicurole aziende ne approfitterebbero» diceErickson.

«Nello show Mark e i suoi colleghidevono fare i conti con i nove principifondanti di Lumon Industries, ispiratiproprio alla constatazione di come lacultura aziendale abbia assunto di re-cente una forma simile a un vero e pro-prio culto, come se le missioni azienda-li fossero precetti di vita».

«Mi pare interessante sottolinearecome lo show business sia stato conta-minato da questa cultura, dato che afinanziare i film e le serie sono ormaisoprattutto corporatíon globali» diceStiller. E quando parla della sua espe-rienza nel proporre idee a Hollywoodspiega: «Si è creata la leggenda che adecidere di produrre o meno un filmsiano gruppi di executive malvagi, male decisioni dipendono quasi sempre dauna sola persona, come avvenne quan-do Steven Spielberg approvò TropicThunder. Di sicuro i dirigenti rischianoil posto in caso di scelte sbagliate, eforse è per questo che quando proponiun progetto è molto più probabile rice-vere un no che un sì». D

C RIPRODUZIONE RISERVATA

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USCITA nel giorno di SanValentino è un vezzo, forseironico. L'amore, questo sco-nosciuto: tema su cui eserci-

tarsi nei millenni con l'impressione chenon si giunga mai a una conclusione.Qui però, con l'arrivo su Netflix di Fe-deltà - da un fortunato romanzo diMarco Missiroli, premio Strega Giova-

INVENTING ANNA

La nuova serie prodottada Shonda Rhymes e conla rivelazione Julia Garner:la quale è Anna Delvey,protagonista qualche anno fadella vera storia qui raccon-tata, quella di una ragazzache in poco tempo riesce acostruire a New York una retedi altissimo prestigio: salvoscoprire che tutto si basa suun piano colmo di falsità.

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TELEVISIONII FILM, LE SERIE

E GLI ALTRI PROGRAMMIDELLA SETTIMANA

ANTONIO DIPOLLINA

Lui, lei e gli altriche tentazioneni con questo lavoro- e col fatto che siauna serie italiana e che cerchi una col-locazione evoluta nel genere, si punta auna sorta di salto di qualità. Come sinota anche altrove - vedi il crime conMonterossí, su Prime Video - da noiesiste un territorio ampio da riempireperla fiction: a un capo della situazioneci sono serie e miniserie Rai -raramen-

SCELTI PER VOI

SERIE TV E FILM

DISNEY +

THE FRENCH DISPATCH

In prima tv il recente filmdiretto da Wes Anderson.Atto d'amore nei confronti delgiornalismo inteso nella suaforma originaria, è ambienta-to in una rivista Usa in unacittà francese del XX secolo.Alla morte del direttore igiornalisti impostano unnumero speciale. Imponenteil cast, da Bill Murray a TildaSwinton e molti altri big.

0Film in prima

visione,nuove serie,

documentari,show: ognisettimana

trediciappuntamenti

tratti da tuttele piattaforme

tv (in chiaroo a pagamento)

sceltida Antonio

Dipollina

te Mediaset - destinate al grande pub-blico e che non possono permettersivoli particolari. Dall'altro ci sono i mo-delli stranieri per i quali non ci si è maiposti il problema dei grandi numeri: edove la qualità è obbligata. E quindiFedeltà, appunto, da lunedì 14 suNetfhx: sí parte in una Milano dei nostrigiorni, si svaria su Roma e Rimini.

SKY INVESTIGATION

PROFESSOR WOLFE

La firma è illustre ed è quelladi Paul Abbott (Shameless)quasi una garanzia. Nellaserie, Babou Ceesayè Wolfe Kinteh, patologoforense di innate capacità matotalmente inadatto a gestirela propria vita, con risvoltisempre più difficoltosi mentrela sua brillantezzanell'esaminare delitti lo portaa risolvere ogni crimine.

AMAZON PRIME VIDEO

I WANT YOU BACK

Jason Orley dirige questofilm che vede tra i protagoni-sti anche Scott Eastwood,figlio di Clint, oltre a CharlieDay e Jenny Slate. Petere Emma sono due trentenniche vengono lasciati daipartener e appena scopronosui social le nuove relazionidei loro ex ordisconouna trama folle per far fallirele nuove storie.


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11-02-2022114/15venerai.

SUPPLEMENTO

P~IMica

Personaggi piuttosto simbolici: unoscrittore non proprio realizzato, di ot-timo aspetto ed età (Carlo, interpretatoda Michele Riondino) e la sua compa-gna Margherita (Lucrezia Guidone) inteoria architetto ma adattata ad agenteimmobiliare in attesa di meglio. Maquel meglio da ricercare finisce per gio-care su un piano ben più pericoloso:

SKY CINEMA 1

EIFFEL

Film targato Sky Originaie la storia è proprio quelladel celebre ingegnerefrancese. Romain Durised Emma Mackey: quandoil governo francese chiedea Gustave Eiffel un'operamemorabile per l'Esposizionedi Parigi del 1889 l'incontrocon una donna lo porteràall'ideazione del suocapolavoro.

ovvero il rapporto di coppia, la sua so-lidità, le tentazioni esterne (per lui unastudentessa del suo corso di scritturacreativa, per lei un controverso fisiote-rapista) e la tentazione suprema, quel-la del giocare al flirt esterno, seppurspesso con toni drammatici, anche co-me moltiplicatore di emozioni nel rap-porto di coppia. Con margini di ambi-

SCEMPM V.

SERIE TV E FILM

NETFLIX

IL GIOVANE WALLANDER 2

Seconda stagione per questaserie britannico-svedese:in origine c'è il personaggiocreato dal compiantoHenning Mankell e diventatosulla carta uno degli investi-gatori più popolari al mondo.Qui si narrano gli anni dellagioventù - l'attore è AdamPálsson - con l'ingressoin polizia tra insofferenzee richiami alla giustizia.

Le schede nei palinsesti sono a cura di Francesco Bono e Renato Venturelli

I PROGRAMMIA seguire i palinsesti tv:

per ogni giorno dellasettimana, due pagine coni programmi delle principali

reti generaliste e unacon una scelta dei canali

del digitale terrestree della tv a pagamento.Ci scusiamo in anticipo

con i lettori per eventualiimprecisioni dovute a

cambiamenti imprevistinella programmazione

0Michele Riondino e

Lucrezia Guidone nellaserie Fedeltà, su Netflix

da lunedì 14 febbraio

guità altissimi, ovviamente. Come det-to, siamo un gradino più alto (regia diAndrea Molaioli e Stefano Cipani) ri-spetto ad analoghe cose di tv generali-sta. Va da sé, se qualcuno giudicassenoiosa la narrazione di schermaglie dicoppia, meglio girare al largo. Ma pertutti gli altri, per di più a San Valentino,c'è di che rimanere appagati. D

O RIPRODUZIONE RISERVATA

AMAZON PRIME VIDEO

WITH LOVE

Una nuova serie in formadi comedy romantica, creatae scritta dall'assai quotataGloria Calderòn Kellett. Ogniepisodio si svolge in unafestività e vede protagonistii due fratelli Diaz, Lily eJorge, alla ricerca del veroamore e di un progetto di vitaimportante. I due protagonistisono Emeraude Toubia eMark Indelicato.

SKY CINEMA 1

BENVENUTI IN CASA ESPOSITO

In prima tv il film trattodal romanzo omonimodi Pino Imperatore.In versione parodisticauna storia di camorra aNapoli, con il figlio incapacedi un boss che alla mortedel padre riceve incarichi,ma inizia a combinareguai e incappare in disavven-ture. Nel cast GiovanniEsposito e Antonia Truppo.

11 febbraio 2022 il venera 1 15


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11-02-202222la Repubblica

La guerra dello streaming

Disney, trimestre recordpiù abbonati del previstoNetflix sempre più vicinaLa programmazioneper la stagione 2022

sarà ancora piùaggressiva

di Massimo Basile

NEW YORK — La "battaglia dellostreaming" per conquistare pubbli-co televisivo a pagamento segnauna scossa nell'era della pandemia:Disney sta colmando il gap con Net-flix. Disney+ ha aggiunto nell'ultimotrimestre 11,8 milioni di nuovi abbo-nati, superando ogni previsione,mentre Netflix ne ha registrati 8,3milioni di nuovi, molto meno diquanto si aspettasse. Tutti gli anali-sti avevano previsto che Disney+ siattestasse sui sette milioni, invece siè ritrovata con quasi cinque milionidi sotto scrittori in più.La decisione di Netflix di aumen-

tare per la prima volta dal 2018 l'ab-bonamento potrebbe aver influitosull'andamento degli abbonamenti,e spinto milioni di persone verso larivale che può contare su un portafo-glio di titoli che vanno da Aladinoagli Avengers a nuovi episodi dei su-per eroi della Marvel e ai gioielli del-la Pixar. Il ceo di Disney, Bob Cha-pek, non promette che la crescitapossa essere lineare anche nei pros-simi mesi ma si aspetta un nuovo au-mento nella seconda metà dell'an-no in coincidenza con il lancio diuna serie di nuovi contenuti.La forbice con Netflix, nel frattem-

po, si è ridotta anche se resta larga.Tutto il pacchetto Disney conta su129,8 milioni di abbonati. L'obietti-vo, ha spiegato Chapek, è raggiunge-re una quota tra i 230 e i 260 milionientro il 2024. Il titolo è cresciuto fi-no all'8 per cento. Netflix, invece, èarrivata a 222 milioni, ma le sue azio-ni in Borsa sono crollate del 20 percento dopo che la compagnia ha am-

A I filmA febbraio,su Disney+,arriva anche"The FrenchDispatch"

-20%NetflixII calo in Borsa,dopo ledichiarazionisui nuoviabbonamenti

+8%Durantela giornatale azioni sonosalite anchedell'8%

messo di attendersi, per il primo tri-mestre dell'anno, soltanto 2,5 milio-ni di nuovi abbonati.In gioco c'è il mercato più florido

del settore televisivo: lo streaming.Con la comodità di scegliere i pro-grammi da casa il fatturato dei gi-ganti del settore è triplicato dal 2015al 2019, mentre con la pandemia daCovid che ha costretto miliardi dipersone in lockdown gli abbona-menti sono schizzati come razzi. SeNetflix offre una produzione cine-matografica di primo livello, e fattain casa - è stata la grande protagoni-sta degli Oscar un anno fa - Disneyplus può pescare da una galassia dibrand come Pixar, Star, Marvel, StarWars e National Geographic. Da unaparte la serie record Squid Game, LaCasa di Carta, Elite, dall'altra la serietv The Mandalorian, ispirata alla sa-ga di Star Wars, in cui la storia si svi-luppa cinque anni dopo quella nar-rata in Il ritorno dello Jedi e prima diquella di Il risveglio della Forza. Laprogrammazione del 2022 sarà mol-to aggressiva da parte di Disney, co-me ha fatto capire il Ceo. A febbraiousciranno, tra gli altri, The French Di-spatch, Blackpink - Il film, The King'sMa-Le origini. Altri Big events sonoattesi nella seconda parte dell'annoquando Disney conta di registrareuna nuova impennata di abbona-menti.


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Donatella Raffaiil rigore e la coerenza

della "tv verità"È scomparsa a 78 anniUna carriera in Rai

tra successi e contrastiIl marito: "Il nostro è

stato un grande amore"

di Silvia Fumarola

Col suo stile rigoroso ha caratteriz-zato Chi l'ha visto? che l'aveva resapopolarissima. Donatella Raffai si èspenta a 78 anni; è stato il terzo mari-to Sergio Maestranzi, ex regista del-la Rai, a dare la notizia. «Il nostro èstato un grande e meraviglioso amo-re, Donatella è una donna generosa,riservata, che aveva deciso a un cer-to punto di allontanarsi dalla tv e didedicarsi alla vita privata», ha spie-gato. «Sono state dette tante cose,ma è tutto molto semplice». Lasciadue figli. Nel 2000 Raffai aveva det-to addio alla tv: non era più apparsa.Si era dedicata alla sua vita, divisatra Roma e la casa in Costa Azzurra.Debutto folgorante, addio amaro.«Pagare un contratto di esclusiva co-me il mio, mettendo in condizioneuna cinquantenne come me di farela "panchina" la ritengo come mini-mo una mancanza di stile», spiega-va. Pensa a un'azione legale che nonintraprenderà. Chi l'ha visto? diven-ta un fenomeno televisivo e di costu-me; «Chiamo la Raffai» una frase

che suona come una minaccia. Fede-rica Sciarelli con la sua redazione,stringendosi alla famiglia, la defini-sce «volto indimenticabile e motoredel programma nelle sue prime sto-riche edizioni».Deciso a lanciare la "tv verità", è il di-rettore di Rai 3 Angelo Guglielminel 1989 a affidarle la trasmissionecon Paolo Guzzanti: si capisce subi-to che quella signora bionda in tail-leur e filo di perle, severa con brio,sarebbe diventata un punto di riferi-mento. Raffai è una donna di caratte-re, ironica lontano dalle telecamere,battagliera. Era arrivata in video nel1987 a Telefono giallo accanto a Cor-rado Augias, ma è col programmadedicato agli scomparsi che diventaun'icona. Non cede al sentimentali-smo ma ci mette passione, che sitratti di mariti in fuga o casi oscuri.Diversa da tutte, è il volto femminiledi punta: nel 1990 vince il Telegattoe l'Oscar Tv come personaggio tele-visivo dell'anno. Resta alla conduzio-ne fino al 1991 con Luigi Di Majo, perpoi passare a Parte civile, sempre suRai 3. Nell'autunno del 1992 condu-ce il preserale 8262, rubrica trainodel Tg3 delle 19 di Sandro Curzi; nonriscuote il successo sperato. Nel gen-naio del 1993 torna a Chi l'ha visto?, agrande richiesta, gli ascolti risalgo-no; ma vorrebbe sperimentare altro.Lascia nell'aprile 1994 sostituita daGiovanna Milella. «Ho dato una ma-no all'Ulivo, per qualcuno — dice —forse sono troppo di sinistra». Di fat-to nella Rai della presidente Letizia

Moratti resta al palo. Nata a Fabria-no l'8 settembre 1943, padre ammi-raglio, famiglia aristocratica, Raffaiinizia come attrice, adolescente, nelfilm Dolci inganni (1960) di Lattua-da. Si dedica alla discografia per laRca come pr, è al fianco di Nada alFestival di Sanremo 1969. Affiancal'esordiente Claudio Baglioni e appa-re nel video di Una favola blu del1970. L'arrivo in Rai alla radio risaleal 1971 (Voi e io, Radio anch'io, Chia-mateRoma 3131), approda in tv alla fi-ne degli anni 80 a Rai 3. Il rapportocon Viale Mazzini, negli anni succes-sivi, è di amore/odio. In un'intervi-sta a Repubblica, nel 1996, spiegache è stata messa da parte e non tro-va interlocutori: «Ci sarebbero, machi riesce mai a parlarci? Questa sta-gione delle nomine ha fatto saltaretutto, i direttori hanno atteso nel ter-rore di essere nominati, gli altri nelterrore di essere mandati via. La ve-rità è che io sono legata a Chi l'ha vi-sto? La gente continua a pensare so-lo a quello... Nessuno ha coraggio, intv vale solo quello che può funziona-re: Mike ha dovuto fare per 40 annila stessa cosa. Bestiale. La vogliamoguardare Rai 1? Biagi, Angela, Zavo-li, Curzi sono tutti over 60.0 sei sot-to i trenta o sopra i sessanta, i cin-quantenni come me non vanno be-ne». La stagione 1997-19981a vede in-viata nella Domenica in con FabrizioFrizzi. Alla fine del 1999 passa a Me-diaset per condurre Giallo 4 su Rete4, che non conquista il pubblico. Latv sta cambiando. Si ritira e sparisce.Taglio netto. ©RIPRODUZIONE RISERVATA


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PionieraDonatella Raffaiera nata nel 1943a Fabriano.Esordì in videonel1987 conTelefono giallo,poi le stagioni aChi l'ha visto?

W EEIPHOTO & SERVI[

Donatella Itaf1'aiil rigore e la coerenza

della Ev ccrilà'


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Multischermodi Antonio Dipollina

'Avamposti"dove i criminalinon sono eroi

1 In azioneClaudio Camarca è il regista dellaseconda stagione diAvamposti suDi scovery+

I a grande criminalità, o quella1 piccola. E poi c'è l'intreccio, la

piccola criminalità, combattutapalmo a palmo perché è l'unicomodo per combatterla. E quellaappartiene anche alla grandecriminalità. In questo ginepraio diconfine, spesso confiniinsospettabili- c'è anche la Milanoa due passi dal Duomo -torna amettere le mani per la secondastagione della serie Avarnposti unmastino come Claudio Camarca. Sequalcuno avesse sempre voglia didiscutere sui modelli negativiinnescati dalle famose fiction digran successo, coni criminalipressoché eroici, la sponda giusta èCamarca in persona. Che sta dallaparte dei Carabinieri e dello Statosenza se e senza ma: allestiscetroupe e telecamere e si butta

dentro a documentare quelleoperazioni che alla finericonducono allo spaccio o cosesimili (nella passata stagionetornava perfino il contrabbando disigarette a Napoli) ma che hannouna valenza sia pratica chesimbolica di assoluto rilievo. Comespiegano gli uomini dell'Arma, ognipiccola operazione riuscita in zoneappunto di confine è un grossopunto in meno perla criminalitàpiccola (e grande), quella chespaventa davvero il cittadinocomune e soprattutto segnala almedesimo cittadino la presenzadello Stato. Che poi sarebbel'obiettivo primario. Se suonasse unpo' forzata l'assegnazione del ruoloanti-gomorriano a Camarca varilevato che proprio lui lo harivendicato nei giorni scorsi

presentando la nuova stagione diAvamposti. In sintesi; mi sonostufato di veder dipinti come eroisupercrìminali dediti alle pratichepiù efferate. Ovvero, il dibattitocontinua, e non finirà mai. Ladocuserie parte da lunedì sulcanale Nove in prima serata, ilprimo episodio dedicato a ReggioCalabria e a storie di ndranghetama anche a reati senza ndrangheta- sempre con telecamera in spalladurante irruzioni, perquisizioni,appostamenti- è già disponibilesulla piattaforma Discovery+. Gliavamposti degli episodi successivisono a Catania, Milano e Torino.

"Mauro Corona, lei di solito mangiail Pokè?"(Bianca Berlinguer, Cartabianaa,Rai 3) ONIYXkOU biONE pIfFN4ATA


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Prima sceltadi Silvia Fumarola

Incontraloha unfiutoinfallibile

Fosca InnocentiCanale 5 - 21.20

Debutta la nuova serie diretta daFabrizio Costa con VanessaIncontrada vice questore adArezzo (nel cast Desirée Noferini,Cecilia Dazzi e Francesco Leone).Fosca ha un gran "fiuto", si faguidare da odori e profumi. Puntodebole della nostra eroina ilmigliore amico Cosimo(Francesco Arca) titolare diun'enoteca, di cui è innamorata.

Arca e Incont rada

?.P'!stfr,P`.Sky Atlantic - 21.15

Finale della serie con EdoardoPesce nei panni di Christian,sgherro di un boss che si guadagnada vivere recuperando creditifacendo l'unica cosa che sa fare:menare le mani. Quando le manicominceranno a sanguinare per viadelle stimmate, inizierà a faremiracoli. Sulle sue tracce si metteràpresto Matteo, diffidente emissariodel Vaticano ( Claudio Santarnaria).

Mani pulite - Cronache da...RaiPlay

Trent'anni fa, il 17 febbraio 1992,viene arrestato l'ingegner MarioChiesa, presidente del Pio AlbergoTrivulzio, mentre riceve unamazzetta. Si scopre il sistemafraudolento che coinvolge politici el'imprenditori. Da oggi Rai Techepubblica su RaiPlay l'antologiaMani pulite: cronache daun'inchiesta sulle tappe del lavorodel pool dei magistrati di Milano.


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IL GIORNO il Resto del Carlino LA NAZIONE

Cronache La realtà virtuale

p WORDLERompicapo.ORDLE —

§fraIdeato da Josh Wardlee acquistato dal New YorkTimes per un milione di dollari,è un gioco con le paroleche si può giocare solo unavolta al giorno collegandosial sito ufficiale. Lo scopoè indovinare una paroladi 5 lettere in sei tentativi

fy3 HALOSparatutto

È uno sparatutto in primapersona ambientato nel futuroe creato da Bungie Studios.Sei capitoli principali, seispin-off, un remake e unaraccolta. Fino al 2021ha venduto oltre 80 milioni dicopie nel mondo, incassandocirca 6 miliardi di dollari

© WORLD OF WARCRAFTAzione

Dopo quasi 20 anniil fenomeno della Blizzard nonsi sgonfia. Milioni di giocatoricontinuano a sfidarsi neimondi fantasy del multiplayermassivo online a colpi d'asciae martello. La novità è cheOrda e Alleanza, nemicistorici, collaboreranno

O CIVILIZATIONStrategia

Far progredire un mondodall'età della pietra al futuro: èciò che permette Civilization,videogame strategico ideatoda Sid Meier nel lontano 1991.Il sesto capitolo di questogioco seminale è del 2016:il sequel, Cívilization 7,è atteso entro il 2023

O CANDY CRUSHPuzzle

È il puzzle game piùconosciuto e duraturoe si gioca tramite smartphone.La società Sensor Towerstima che, da gennaio 2014,abbia generato 7,1 miliardidi dollari, mentre sololo spinoff Candy Crush SodaSaga ha incassato 2,9 miliardi

Che affare i videogame, un risiko da 85 miliardiË la sola industria cresciuta in pandemia. Acquisizioni record in appena un mese: fanno gola i giochi di tendenza e le società che li sviluppano

dl AndreaBonziMILANO aLa 'bomba' è stata sganciata.Lo sviluppo dei sesto capitolo diGrand Theft Auto - per tutti Gta6 - è a buon punto. Che uno deimaggiori successi dei videoga-me di tutti i tempi avesse un al-tro sequel era scontato, ma lanotizia non è passata inosserva-ta: in poche ore, il post dell'an-nuncio su Instagram ha ricevu-to mezzo milione di 'mi piace'.Nella saga videoludica ideatada Rockstar Games, il giocatoreindossa i panni di un delinquen-te nella scalata al potere, dallegang di strada al crimine orga-nizzato: il solo quinto capitolo -il più famoso e violento, vietatoai minori di 18 anni - ha incassa-to qualcosa come 6 miliardi didollari. Più della somma dei pro-venti di blockbuster hollywoo-diani come Avatar e Avengers:endgame.Gta ha venduto oltre 160 milionidi copie (più del doppio di Thril-ler, l'album più gettonato dellastoria della musica) e, nel solo2020, ha incassato 2,5 milioni didollari...al giorno. Effetto colla-terale di una trama da gangstermovie, un lungo elenco di pole-miche: un miliardo è stato spe-so dai produttori solo per lecau-se legali.Numeri da far girare la testa. Delresto, l'industria videoludica èuna delle poche che - al di làdelle difficoltà degli approvvi-gionamenti di chip e materie pri-me (chiedere a chi, e due anni

NUOVE IDEE DI MERCATO

II rompicapo Wordleè del New York TimesVa in abbonamentocon il quotidiano

Gta V ha venduto 160 milioni di copie incassando 6 miliardi dl dollari

dal lancio, è ancora a caccia diuna Playstation 5) - è cresciutaa doppia cifra anche in tempi dipandemia.L'Inizio del 2022, infatti è statocontrassegnato da un vero eproprio risiko che ha coinvolto ibig del settore, pronti a conten-dersi le società di sviluppo chehanno sfornato più successi: so-no state siglate intese per com-plessivi 85,4 miliardi di dollari(molto di più delle ultime due fi-nanziarie del governo italiano,per dire...). Detto che possede-re una 'proprietà intellettuale' si-gnifica avere il completo con-trollo di un personaggio o di ununiverso narrativo (che poi puòessere declinato in film, serie tv,fumetti, merchandising), le ulti-

mefrontiere del mondo videolu-dico sono principalmente due:il Metaverso, ovvero la nuovarealtà virtuale su cui hanno pun-tato gli occhi i colossi del web,in primis Mark Zuckerberg, e igiochi su smartphone. In parti-colare questi ultimi, con le mo-dalità free-to-play (si gioca gra-tuitamente, ma si possono fareacquisti in app per progredirepiù velocemente), è la fetta dimercato con più possibilità dicrescere (attualmente vale 2,2miliardi).Lo sa bene Microsoft, che hacomprato la Activision Blizzardper 68,7 miliardi di dollari. L'ac-quisizione, oltre a nuovi titoliper la console Xbox, porta in do-te il mondo di World of Warcraft:

IN ESPANSIONE

In Italia 160 impresee 1.600 addettiII mercato vale oro

Anche in Italia il mercatodei videogame è in forteespansione. II 2020 -ultimo anno con daticertificati - ha visto ungiro d'affari di 2,2 miliardi,in crescita di oltre il 20%rispetto all'annoprecedente. Non è difficilestimare, dunque, che iltraguardo di 3 miliardipossa essere a un passo,già al termine diquest'anno.Nel nostro Paese il

comparto conta 160imprese che impiegano1.600 addetti (di cui il 79%ha un'età inferiore ai 36anni) e un fatturato di 90milioni di euro.Potenzialità di cui si èaccorto anche il governo:

il Pnrr investirà 45 milionidi 5 anni nel settore, conl'obiettivo di mille nuoveassunzioni.

un fantasy multiplayer con or-chi, nani, guerrieri ed elfi che,solo l'anno scorso, ha fatto in-cassare 5,5 miliardi di microtran-sezioni (ovvero gli acquisti di og-getti virtuali di gioco con cartadi credito) e che sbarcherà en-tro l'anno su mobile con un gio-co ad hoc. Nel pacchetto c'è an-che Candy Crush, altro best sel-ler per chi gioca col cellulare.Punta alle applicazioni mobileanche l'acquisto di Zynga daparte di Take-Two per 12,7 miliar-di: lo sviluppatore che macinamiliardi con Rockstar Games(GTA e Red Dead Redemption) e2K (Bioshock, Civilization) ora simette in scuderia anche l'ideato-re di Farmville, gioco manageria-le con picchi da 80 milioni diutenti attivi al mese.E se anche Disney e Netflix stan-no sperimentando i primi giochisu smartphone basati su serie tv(Stranger Things) e film, Sonyavrebbe messo gli occhi nientemeno che su Electronic Arts, lecasa di Fifa e dei best seller spor-tivi. Come antipasto, Sony si èaggiudicata, per 3,6 miliardi didollari, Bungie, lo sviluppatoreche ha realizzato I-lalo e Destiny,due degli sparatutto cooperati-vi più seguiti. Anche se l'intesanon consentirà di spostarel'esclusiva della saga di MasterChief da Xbox a Playstation(Bungie non ha più i diritti di Ha-lo), Sony si aspetta di entraredalla porta principale dei giochilive service, continuamente ag-giornati on line.Cllieglna sulla torta, il New YorkTimes ha comprato per un milio-ne di dollari Wordle, puzzle ga-me dove si hanno 6 tentativi perindovinare una parola inglese di5 lettere. II rompicapo da smart-phone farà presto parte del pac-chetto di abbonamenti dell'au-torevole quotidiano. Chi pensache i videogame siano roba dabambini, dovrebbe aggiornarsi.

s RIPRODUZIONE RISERPArA


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EL GIORNO a Resto dai Carlino LA NAZIONE

WEB TV E STREAMING

SERIE TV

With Love

ltftiöfän riètitiátin'Ofìginals '.11lllllllllsulle vicende dei fratelli Diaz, LiÌ' .1.e Jorge, alla ricerca dell'amore..ìi:del loro posto nel mondo. Ciascin:¡:¡`episodio si svolge durante una di-versa festività dell'anno, seguendoi diversi membri della famiglia tracui Lily che, da ragazza appena tor-nata single, entra in un triangoloamoroso tra due pretendenti, e suofratello Jorge Jr. che deve presen-tare alla famiglia, perla primavolta, il nuovo fidanzato Henry.


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Goldrake, f Ufo Robot della serie arrivata in Italia nel 1978

I paninari, fenomeno milanese di un decennio

Mike Bongiomo e Eleonora Brigliadori con il pupazzo Five

Rosanna Vaudetti a colori: l'addio al bianco e nero è del 1977

Andrea Pazienza, fumettista "papà" del mitico Zanardi

Madonna in una foto della prima metà degli anni 80

Logo di Mtv, il canale tv nato negli Usa il 1" agosto 1981

Jeeg Robot d'acciaio, il manga del 1975 arrivato in tv

Barbara D'Urso e Claudio Lippi a TeleMilano58

Le musirassette e la musica ascoltata con il Walkman

Metallari, nati fra fine 70 e inizio anni 80

La Nazionale ai Mondiali d'Argentina del 1978


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~MIE =L MA

ll Commodore 64, il pc più venduto della storia

Fiorella Pierobon, volto di Canale 5 dal 1984 al 2003

Pac-Man, il videogioco prodotto dalla Namco nel 1980

Nirvana, la band grunge di culto degli anni 80

COVERSTORY/ 2

M.A CHI SONOI CINQUANTENNI

ITALIANI? GLI ULTIMICON UN LAVORO SICUROE I PRI\tI "P1DRI SCOVI"

RITRATTODELLA GENERAZIONE

DI MEZZO

Sono cresciuti all'ombra dei hahy boomer,anche se hanno più spirito imprenditoriale e creatività.Sul fronte dell'autonomia hanno fatto tutto in ritardo.Ma, rispetto ai coetanei europei e nordamericani, hanno

attraversato un confine ideale e cambiato le regole

DI LETIZIA MENCARINI*

a fatidica soglia dei cinquanta quest'anno saràraggiunta dai nati del 1972. La sociologia inter-nazionale li classifica a pieno titolo nella "ge-nerazione X", che comprende i nati dal 1965al 1980, descrivendoli come invisibili e privid'identità sociale, cresciuti all'ombra dei babyboomer e da questi limitati nell'emergere, ad

esempio nella classe politica, ma con più spirito imprendi-toriale e una maggiore creatività. Una rappresentazione chesolo parzialmente si addice però alla generazione dei nuovicinquantenni italiani — pensando in particolare agli uomi-ni — che hanno peculiarità che li distinguono nettamentedai loro coetanei nordamericani o europei. Anche loro hanno


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SOLO IL .1 1I1 l 1)I LO1Z0 II:A 1SCLATO I._1 C,1S:1 1)I:I GENI"1,OIZl l'RI\ I:1DIA 2S .1NNI 1';1) lE ANDATO 1 VI\ ERE CON UNA l'A1aN1;R l'IZIN1A I)FI 30

seguito le mode internazionali e sono cresciuti con

i cartoni animati di Goldrake e Jeeg Robot d'acciaio,con la televisione a colori (arrivata in Italia solo nel

1977), MTV e Mediaset, il Commodore 64, ma sen-

za Internet (che hanno imparato più che ventennida immigrati digitali). Alcuni sono stati paninari

e yuppie a Milano o tozzi a Roma, altri metallari,

e hanno attraversato quello che il personaggio di

Andrea Pazienza, Zanardi, chiamava il «vuoto de-

gli anni Ottanta», per poi finire ad ascoltare peròla musica disperata dei Nirvana. Tuttavia, in Italia,

proprio loro rappresentano una generazione dimezzo, spartiacque tra l'ottimismo dei boomer ela precarietà esistenziale della ge-

nerazione X, che però ancora non liinveste in pieno.Qualche dato demografico ci aiuta

a metterli a fuoco e a evidenziarnele peculiarità non solo, come ovvio,rispetto alla generazione dei loro pa-dri, nati in media trent'anni prima(quindi intorno all'inizio degli anni40) ma anche, ad esempio, rispettoagli ultracinquantenni, di qualcheanno più vecchi, come i nati nel 1963(tra gli ultimi boomer nella decadedei cinquantenni).

LA SINDROME DEL RITARDOI neo-cinquantenni italiani di oggi

(e i maschi più delle femmine) sonostati dei grandi ritardatari nel pro-cesso di transizione allo stato adulto. Proprio perloro è stata coniata l'espressione "sindrome del ri-tardo", perché, accentuando una tendenza già ini-ziata in sordina, hanno compiuto i passi tipici dellavita adulta con grande calma. Solo la metà di loroha lasciato la casa dei loro genitori prima dei ven-

totto anni ed è andato a vivere con una partnerprima dei trenta. A trent'anni, più di uno su tre vi-

veva ancora nella famiglia di origine. La differenza

con i loro padri è notevole, che a trent'anni eranosposati e con figli in oltre la metà dei casi, controappena il 14% dei nati del 1972. Per i loro padri lasequenza tradizionale di fine studi-lavoro-entrata inunione-matrimonio-figli era stata prevalente entro i

56 SETTE.CORRIEREIT

32ANNI

L'ETÀ MEDIA PER LANASCITA DEL PRIMO

FIGLIO (PERI PADRI 28)

14%DEI NATI NEL 1972A 30 ANNI HA FIGLI,

CONTRO OLTRE LA METÀDEI PROPRI PADRI

trent'anni, per loro la sequenza prevalente prima deitrent'anni è stata finire di studiare e trovare lavoro,senza formare una famiglia. Così se la generazionedei padri aveva avuto il primo figlio in media a pocopiù di ventotto anni, per loro l'età alla nascita delprimo figlio è stata quasi di trentadue, ritardata di

un paio di anni anche rispetto ai nati del 1963. 'Tut-ti questi passaggi sono avvenuti in maniera moltomeno omogenea che nelle generazioni precedenti,così che le medie nascondono realtà molto diverse(diremmo in gergo con una varianza statistica più

alta). Se in generale lo spostamento in avanti deitempi di vita è stato dovuto al raggiungimento di un

maggiore livello di istruzione medio

(quasi uno su cinque si è laureato,contro il 6% dei padri), il rinvio e

Da sinistra Greggio, Cala, Boldi e De Sica in Yuppies 2del 1986

1SU CINQUE

È LAUREATO, CONTROIL 6% DEI PROPRI

PADRI

5SU SEI UOMINI

DELLA GENERAZIONEDEL 1972 RITIENEGIUSTO IL DIVORZIO

l'eterogeneità dei comportamen-

ti sono stati maggiori quanto pìùagiata era la classe sociale della fa-miglia di appartenenza. Sono stati,comunque, l'ultima generazione atrovare agevolmente lavoro, anchese uno su tre ha sperimentato l'in-

gresso nel mondo del lavoro conun contratto atipico.

I neo-cinquantenni italiani di oggi

hanno una mentalità molto aperta,non solo rispetto ai loro padri maanche rispetto alle generazioni natesolo qualche anno prima.

LA RIVOLUZIONE IN FAMIGLIASono loro che hanno iniziato a far cadere il ba-stione dell'Italia tradizionale, andando a conviveree iniziando a fare figli senza essere sposati. Sonostati loro, anche se in ritardo rispetto ai cugini diOltralpe, i veri apripista in Italia di nuovi comporta-menti familiari che hanno rivoluzionato il modo difare famiglia (forse perché nati nel post-Sessantottoda genitori meno repressivi): quasi uno su cinqueha lasciato la famiglia di origine non per formarneuna propria, ma per essere autonomo, e quasi unosu dieci per convivere. Uno su quattro ha coabitatosenza essere sposato almeno per un periodo, unosu tre non si è mai sposato e uno su otto ha fatto unfiglio fuori dal matrimonio (proporzioni molto più


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TRA QUALCHE ANNO RIMPIANGERANNO LE VITE (DA PENSIONATI) DEIPADRI: SI TOCCHERÀ IL CULMINE DELLO SBILANCIAMENTO DEMOGRAFICO

alte dei boomer anche nati negli anni Sessanta). Piùdi uno su sette è separato di fatto o legalmente o èdivorziato, ed è la prima generazione dove questoavviene in egual misura in tutti gli strati sociali e li-velli di istruzione (e non di più per i laureati). Unadifferenza dai boomer confermata anche da alcuneopinioni: cinque su sei uomini della generazionedel 1972 ritengono che una coppia debba divorzia-re se il matrimonio è infelice anche in presenza difigli (contro 3 su 4 degli uomini del 1963); e la metàdi loro che un bambino per crescere felicementeabbia bisogno di genitori che gli vogliano bene in-dipendentemente dal loro sesso (7 punti in più deinati del 1963). Eppure hanno fattomeno figli di tutte le generazionidi uomini che abbiano prima diloro completato il loro periodo ri-produttivo.

I neo-cinquantenni di oggi sono,infatti, ben lontani da aver pagatoil loro debito demografico genera-zionale, dato che hanno avuto inmedia meno di un figlio e mezzo atesta. Anche sulla paternità c'è moltaeterogeneità: uno su cinque è rima-sto senza figli (anche se qualcunopotrebbe ancora averne, dato chepoco più del 2% dei bambini negliultimi anni ha avuto un padre ul-tracinquantenne). Una situazioneabbastanza simile a quella della ge-nerazione dei nati del 1963, ma bendiversa dalla generazione dei padri, per la quale ínmedia solo un uomo su dieci era rimasto senza fi-gli e la media dei figli aveva superato 1,9. La mag-gior parte degli attuali neo-cinquantenni ha mes-so al mondo figli dai 3o ai 39 anni e oggi ha figliche si avviano all'adolescenza o anche più grandi,ma quasi uno su cinque invece ha avuto figli oltre iquarant'anni e quindi ha ancora figli relativamentepiccoli. Sicuramente questa è stata anche la gene-razione dei nuovi padri, più coinvolti nella vitadei loro figli e più accudenti (soprattutto però secon un titolo di istruzione elevato e una partner la-voratrice). Tuttavia hanno modificato poco la divi-sione dei ruoli di genere nelle coppie (i dati sull'uso

1SU CINQUE

È RIMASTO SENZAFIGLI (NEI PADRILA PERCENTUALEERA DI 1 SU 10)

5ANNI DI VITA MEDIA

GUADAGNATI RISPETTOALLA GENERAZIONE

DEI PADRI

Zanardi disegnato da Andrea Pazienza

470MILA

I NEOCINQUANTENNIOGGI, PIÙ DEL

DOPPIO DEI MASCHINATI NEL 2021

16%DELLA POPOLAZIONEÈ NATA FRA IL 1963 EIL 1972, ED E LA FETTA

PIÙ NUMEROSA

del tempo in compiti domestici e di cura femminilisono molto sfavorevoli).

MAI COSÌ TANTII neo-cinquantenni italiani di oggi sono più giovanidei cinquantenni delle generazioni precedenti, se lavecchiaia viene definita non più con soglie anagra-fiche (tipica quella dei 65 anni) ma come l'ultimaparte della vita: hanno di fronte oltre 31 anni di vitain media (e con tutta probabilità anche di più, datoche — pandemia a parte — la sopravvivenza è sem-pre aumentata). Ben cinque anni in più rispetto ailoro padri. E con prospettive ancora più rosee per i

laureati, che in media hanno quat-tro anni di vita in più di un coetaneocon istruzione elementare.

Soprattutto i neo-cinquanten-ni italiani di oggi sono tanti: oltre47omila. Ben più del doppio, adesempio, della generazione deinati maschi nel 2021. Di più anchedi quelli nati in Italia nel 1972 (cheerano stati un po' più di 44o mila)perché pochissimi sono morti (ne-anche il 2%) e sono invece stati in-crementati dagli uomini immigrati(oltre il 9% dei residenti maschi inItalia della generazione del 1972sono di cittadinanza straniera). In-sieme agli altri cinquantenni (cioè atutti quelli che saranno quest'annoin questo decennio di vita, e quindi

nati dal 1963 al 1972, includendo le generazioni delrecord di nascite in Italia del 1965 e 1966 con oltreun milione di nati complessivamente, e quindi ol-tre 5oomila maschi) costituiscono la fetta più nu-merosa della popolazione, oltre 4,7 milioni pari al16% della popolazione, quasi il doppio dei bambinisotto i dieci anni. Quando arriveranno alla pensio-ne, insieme alle loro coetanee donne, si toccherà ilculmine dello sbilanciamento demografico fra legenerazioni. E allora potrebbero per la prima voltarimpiangere le condizioni (di pensionati) speri-mentate dai loro padri.

* Professore ordinario di Demografiaall'Università Bocconi di Milano

O RIPRODUZIONE RISERVATA

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PLAYLIST PER LA SETTIMANA

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DOCUSERIE

DISNEY+

ATTENZIONEALLA PRIVACI'

Ambientata nei primi tempi della

diffusione di Internet, Pam & Tommy

è basata sull'incredibile (e all'epoca

pionieristica...) storia vera del sex

tape di Pamela Anderson (Lily James)

e Tommy Lee (Sebastian Stan).

Rubato dalla casa della coppia da un

operaio scontento (Seth Rogen), il

video si trasformò attraverso scambi

clandestini di videocassette in un

vero scandalo mondiale quando

arrivò sul web nel 1997. Tutela della

privacy, tecnologia e celebrità: in

8 episodi una storia che ha fatto

letteratura.

4 TALKLA7, VENERDÌ 18, ORE 21.15

IL DUBBIO DI LORO

C'è chi lo ha accusato di essere un

club per soli uomini, chi ne sottolinea

in maniera negativa l'essere

romanocentrico. Dimenticando la

sostanza della tv: il programma è fatto

bene o male? Zoro ha il merito di aver

costruito un talk politico originale,

ironico e disincantato, cucito sulla

sua personalità (vale per tutti i

conduttori, da Mara Venier a Fabio

Fazio). Nonostante anche il suo cuore

(politico) batta a sinistra, Zoro (nella

foto) coltiva sempre il dubbio, il modo

migliore per avvicinarsi alla verità.

74 SETTE.CORRIERE IT

TELE SCHERMI

SERIE TV

NETFLIX, DA LUNEDÌ 14 FEBBRAIO

CARLO, MARGHERITAE L'IDEA DI TRADIRE

Siamo sicuri che resistere a una tenta-zione significhi essere fedeli? E se quel-la rinuncia rappresentasse il tradimen-to della nostra indole più profonda? Lafedeltà è un'àncora che ci permettedi non essere travolti nella tempesta,ma è anche lo specchio in cui ci cer-chiamo ogni giorno sperando di rico-noscerci.Gelosia e ossessione, insicurezza e

fragilità, senso di colpa e attrazione peril proibito. Gira intorno a questi senti-menti molto umani, a volte in contrad-dizione, Fedeltà, la nuova serie italiana(in sei episodi) di Netflix che racconta iltradimento all'interno del matrimonio.Disponibile dal 14 febbraio — giorno de-gli innamorati, ma del resto anche gliamanti possono essere innamorati... —

è il racconto di un amore contempo-

raneo, alla portata della vita di tutti.Tratta liberamente dal romanzo omo-

nimo di Marco Missiroli (Premio StregaGiovani 2019), ambientata tra Milano eRimini, Fedeltà è un'esplorazione del

desiderio e del tradimento, e delleloro conseguenze, attraverso la storiadi una coppia. Carlo (interpretato daMichele Riondino), professore part-ti-me di scrittura creativa, e Margherita(l'attrice Lucrezia Guidone; insiemenella foto), architetto che si è riciclatacome agente immobiliare, sono inna-morati, ma capita che i loro desideri siallontanino dai confini della loro came-ra da letto. Carlo desidera la quieta bel-lezza di una delle sue studentesse; Mar-gherita fantastica sul suo fisioterapista.


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FICTION

CANALE 5, VENERDÌ 18, ORE 21.15

IL VICEQUESTOREINCON"I'RADA

Per anni volto delle fiction Rai,

Vanessa Incontrada è ora approdata

a Mediaset con questa fiction al

femminile: vicequestore di Arezzo,

lavora in una questura composta

quasi esclusivamente da donne

esperte in indagini, analisi e gialli.

È una donna attenta e preparata,

ama l'equitazione, e vive nella casa

colonica ereditata dal padre nella

campagna aretina. Il suo unico

punto debole è Cosimo (interpretato

da Francesco Arca), il suo migliore

amico che annuncia la sua imminente

partenza per l'America.

MINISERIE

SKY ATLANTIC, DA VENERDÌ 18, ORE 21.15

SOGNANDO MILIARDI

Dal visionario bestseller dello

scrittore Robert Harris la miniseriethriller che racconta le vicende di

uno scienziato e genio informatico(Josh Hartnett) che ha inventato

una macchina da soldi. Insieme al

suo socio in affari nel campo dei

fondi speculativi e migliore amico sta

per presentare un sistema guidato

dall'intelligenza artificiale che sfrutta

i timori nei mercati finanziari per

ottenere grandi rendimenti. Il sistema

promette miliardi di guadagni, ma le

cose non vanno come programmato.

DI RENATO FRANCO

7

SERIE TV

NETFLIX

LA TRUFFA 1)I ANNA

Composta da 10 episodi, la serie

firmata da Shonda Rhimes - la

leggendaria produttrice che ha

costruito una fama mondiale sul

bisogno di intrattenimento dei

telespettatori - racconta la storia di

una giornalista che indaga sul caso

di Anna Delvey, ereditiera tedesca

di un impero finanziario che non

esiste. Infatti oltre a rubare i cuori dei

protagonisti della scena sociale di New

York, ruba anche i loro soldi. Anna è la

più grande truffatrice di New York o

è semplicemente il nuovo ritratto del

sogno americano?

8

REALITY

REAL TIME, MERCOLEDÌ 16, ORE 21.15

7.

CONOSCERSI ALL'ALTARE

L'appuntamento al buio, un carico di

attesa mista alla paura di una cocente

delusione, è una passeggiata in

confronto al thriller di un matrimoniovero, così di botto, marito e moglie

senza conoscersi. Ma poiché le vie

dell'umana follia sono imprevedibili

ecco che ci sono davvero sei persone

disposte a rischiare: vengono abbinate

tra loro per formare tre coppie che si

vedranno per la prima volta il giorno

delle nozze. Il prossimo passo della tv

verità: un figlio da concepire al primo

incontro...

IL PODCAST

DI FRANCESCO GIAMBERTONE

I COMBATTENTIDEI FIGHT CLUB

ITALIANI

INCHIESTA DI

LORENZO GIROFFI

Perché centinaia di adolescenti

in tutta Italia, dal Pincio fino

a Piacenza, dopo il lockdown

hanno cominciato a organiz-

zare delle risse clandestine, di-

ventate un fenomeno sui social?

E il tema al centro di Cani vio-

lenti, un'inchiesta in 4 puntate

del giornalista Lorenzo Giroffi,

prodotta da Piano P e ascolta-

bile su tutte le piattaforme. Ci

sono le testimonianze crude

e sporche dei combattenti di

questo giovanissimo FightClub: del bosniaco Milan scap-

pato per rifarsi una vita, del suo

amico Husam che ha messo in

piedi "il sistema". Giroffi, am-

mette subito, è uno di loro: haun passato da cane violento concui vuole finalmente fare i con-

ti, in questo podcast. Tornando

a Napoli, dove per lui è comin-

ciato tutto.

All'indirizzo

www.corriere.itl podcast

ascolta Corriere Daily il podcast

quotidiano che racconta

persone, storie, luoghi

con le parole dei giornalisti

del Corriere della Sera

V RIPRODUZIONE RISERVAIA

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IL PERSONAGGIO TV E LIBRI

«ERO TIMIDO: SOLO .A 30 ANNIHO SCOPERTO IL PALCO! llt.l (Sito JI PIi.KLJtU1»

Ma precisa: «Non mi consideravo però un asociale, volevo solo giocareper conto mio, penso sia un segno di creatività». Da sempre appassionato

di comicità («Prima Cochi e Renato, poi i Monty Python»),il nuovo libro è un omaggio alla sua grande passione per i fumetti

DI RENATO FRANCO

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on il superpotere inuti-le siamo dalle parti delpacifista violento, delvegano che fa la spesain macelleria, del ca-maleonte esibizionista.Insomma un paradosso

di quelli che piacciono a Lillo, che del sur-reale che stinge nell'onirico ha costruitoil suo codice di rappresentazione comica.11 suo nuovo libro — Posaman & Friends(Rizzoli) — è una galleria di improbabilisupereroi. «È un omaggio personale allamia grande passione per i fumetti, un li-bro illustrato con una descrizione detta-gliata di ogni personaggio. Adesso vannodi moda l'Universo degli Avengers, l'Uni-verso degli Etemals, io ho dato vita al Lil-lo's Universe con l'Universo di Posaman,fatto di supereroi minori, un po' sfigatiperché qui i superpoteri non li decidi tu eti può capitare di tutto».Capitan Sutri?«È un supereroe che risolve le diatribe

tra contadini nella zona del viterbese».Vongola?«Una mutante che assume il potere di

comunicare con le vongole, ma non ci faniente: ndo vai se la tua forza è parlarecon le vongole?».Spoiler?«È bella la genesi: diventa un super-

cattivo perché da bambino gli diconotroppo in anticipo che Babbo Natale nonesiste, quindi da quel momento decide dispoilerare i finali di stagione delle serietelevisive».Anche l'Indicatore è un supercattivo.«Dà le indicazioni sbagliate perché ha

avuto un trauma quando a causa di un'in-dicazione sbagliata non è riuscito a fareun provino con Spielberg, è arrivato tardie lui se ne era già andato via».Il più celebre è Posaman.«Nasce al volo, in sartoria. Stavo pro-

vando un costume, dovevo fare un altrotipo di supereroe, però c'era un problematecnico con un aggeggio che faceva partedel costume che non funzionava. Ho ri-solto inventando al volo il supereroe chefa le pose. Posaman non partecipa mai

~~ a'I :rsxns

ROMANO, 59 ANNI,PASQUALE PETROLOÈ IL VERO NOMEDI . COMICO,ATTORE, CANTANTEÈ ANCHE L'AUTOREDI

, EDITO DARIZZOLI. È ANCHESPECIAL GUEST DI

DISPONIBILEIN STREAMINGSU PRIME VIDEO

attivamente ai combattimenti ma appor-ta sempre un grande contributo estetico,è questa la sua forza».Lol è stato un booster perla suapopolarità.«Programmi di successo ce ne sono

tanti, ma i programmi di culto, che diven-tano di costume, generatori di meme vi-rali, sono rari e Lol fa parte di questi. Nonc'è una ricetta, ma un insieme di com-binazioni che nel loro perfetto incastrosono diventate esponenziali. Lol è arri-vato in un momento in cui la gente avevavoglia di divertirsi, rilassare la mente, nonc'era niente di troppo costruito, era moltoestemporaneo e soprattutto rappresen-tava quello che all'epoca mancava tanto:un gruppo di amici che si ritrova a casa acazzeggiare. La gente si è immedesimata,ha empatizzato con quella situazione; poicerto sono uscite fuori battute e situazioniche facevano ridere, superdivertenti, macome succede in tanti programmi».L'amore per il surreale quando nasce?

«Quando ero molto piccolo ero entu-siasta di comici come Cochi e Renato. Inquegli anni il "surrealismo" comico eramolto cavalcato. Poi a 19 anni mi sonocompletamente infatuato della comici-tà dei Monty Python. Lì ho scoperto unmondo fantastico che faceva al caso mio.Le passioni da spettatore si sono tramu-tate in quello che ho cercato di fare iostesso sul palco».Da ragazzino era riflessivo e solitario,si fatica a crederlo...«Non ero asociale, ma volevo giocare

per conto mio: penso sia un segnale deibambini creativi, perché si costruisconoun loro mondo, una situazione di giocoche non vogliono che altri disturbino. Ilbambino creativo ha già scritto la storia,la sceneggiatura, sa dove vuole andare...».Mancava solo il pubblico?«Ma non l'ho mai cercato il pubblico.

Giocavo per me stesso, ero timido. Nonsono mai stato un bambino esibizionista,il piacere del palco l'ho scoperto moltotardi, a go anni quando con Greg ci esi-bivamo con il gruppo rock demenzialeLatte & i Suoi Derivati».Con Greg vi siete piaciuti subito...«Volevamo fare entrambi i fumettisti e

ci siamo conosciuti in una casa editricedi fumetti per la quale abbiamo iniziatoa lavorare entrambi. Abbiamo fatto ami-cizia da ragazzi, abbiamo scoperto subitouna compatibilità di gusti, le affinità elet-tive. Eravamo appassionati degli stessiautori sia dal punto di vista della comici-tà, della letteratura, del fumetto, eravamomolto simili, quindi ci siamo avvicinatisubito».Comicità di pancia odi testa?

«Io amo tutte e due le cose. Amo il caz-zeggio puro, tra virgolette stupido; maamo pure la costruzione, la scrittura. Unanon esclude l'altra».Lei ha vinto anche un Oscar, harecitato nella Grande Bellezza...

«Certo, l'ho vinto io. Un Oscar strame-ritato, il personaggio principale ero io mapoi sono stato tagliato talmente tanto inmontaggio che il protagonista è diventa-to Servillo...».

aRIPRODUZIONE RISERVATA

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11-02-202230EL PAIS

La ley del cineune bajola mismanorma seriesy películas

TOMMASO KOCH, MadridEl Gobierno prevé llevar alConsejo de Ministros delpróximo martes la reforma dela ley del cine, cuyo borradorreúne bajo un mismo para-guas toda la producción audio-visual nacional, según adelan-tó ayer la Cadena SER y confir-mó a EL PAIS una fuente cono-cedora del texto. Tambiénabre la puerta a conceder sub-venciones a productoras de se-ries o filmes que no vayan aestrenarse en salas y estable-ce que en al menos el 20% delas sesiones de los cines se pro-yecten largos nacionales, co-munitarios o iberoamerica-nos, entre otras novedades.

La normativa avanza en pa-ralelo a la Ley General de Co-municación Audiovisual. En-tre las dos reformas, se acercauna revolución para la gran ypequeña pantalla. "La ante-rior ley es de hace 15 años yera necesaria una adaptacióna la realidad del sector", afir-ma la misma fuente conocedo-ra del texto. De ahí que la nue-va normativa española reflejesobre el papel algo que ya exis-te: abarca tanto las obras au-diovisuales como las películascinematográficas. Hoy el sec-tor se ha vuelto mucho máshíbrido y la propia industriase interroga a menudo sobrelos límites entre sus creacio-nes. Las obras para la peque-ña pantalla, en todo caso, yaestán presentes en los festiva-les más importantes, comoCannes, Venecia, Berlín o SanSebastián.

Se mantendrán los tradicio-nales fondos para financiarlargometrajes destinados a co-menzar su recorrido comer-cial en salas y surgirán nue-vas líneas de apoyo a "otrosformatos audiovisuales, comolas series", relata la mismafuente. La nueva ley pretendetambién aumentar los incenti-vos a los filmes con mujeresen roles destacados como pro-ducción, guion o dirección.

Nuevas subvencionesEl borrador prevé, además,confirmar las ayudas existen-tes para la exhibición y la dis-tribución independiente, ade-más de intentar potenciar suinternacionalización. Se intro-duce expresamente, además,la posibilidad de conceder sub-venciones a "productores in-dependientes" —cuya defini-ción también incorpora el tex-to— "para el desarrollo de unproyecto o de un conjunto deproyectos audiovisuales".

Por ultimo, la nueva leyquiere crear un Consejo Esta-tal de la Cinematografía y laCultura Audiovisual, un orga-nismo autónomo, parecido alde otros países europeos, querija el séptimo arte por enci-ma de los cambios de Gobier-no. Su función sera, sobre to-do, de interlocución.


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As Disney closes gap with Netflix, industrywatchers question future of streamingindustry

Disney+ added 11.8 million subscribers in the first quarter as viewers signed upto watch hits like The Mandalorian and Black Widow. (REUTERS)

2 min read . Updated: 11 Feb 2022, 06:12 AM IST

Reuters

Disney+ added 11.8 million subscribers in the first quarter

Disney is defending its competitive position against older players, but this isn't thewalk in the park one might expect from a company with a content cupboard alreadybrimming with famous blockbusters, according to analysts

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The strong subscriber additions by Disney+ in the latest quarter helped

Walt Disney Co's flagship streaming service close the gap with market

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leader Netflix Inc, but industry watchers focused on future prospects

for streaming in a saturating market.

Disney+ added 11.8 million subscribers in the first quarter as viewers

signed up to watch hits like "The Mandalorian" and "Black Widow."

However, a closer look at the numbers showed some of that boost was

from Disney's move to bundle Disney+ and ESPN+ with one tier of its

Hulu Live service.

Analyst Michael Nathanson of Moffett Nathanson highlighted that 2

million subscriptions were a result of the automatic bundle with Hulu

Live and another 2.6 million came from Disney+ Hotstar, which

generates about $1 monthly revenue per user.

The media giant's reaffirmation of its long-term goals and a forecast

that the second half of the year would grow more strongly than the

first half was in sharp contrast to Netflix's gloomy outlook last month.

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"Disney may have room to grow on the streaming subscription front

but at some point it will hit saturation point," said Russ Mould,

investment director at AJ Bell. Disney's shares rose more than 5% in

early trading.

"For now, Disney is defending its competitive position against older

players, but this isn't the walk in the park one might expect from a

company with a content cupboard already brimming with famous

blockbusters," Sophie Lund-Yates, analyst at Hargreaves Lansdown

said.

To be sure, Disney is still well behind Netflix in terms of overall

subscriber numbers. The two-year-old streaming service's total

subscribers stood at 129.8 million as of last year, as viewers paid to

watch "The Book of Boba Fett", and "The Beatles: Get Back" and

Oscar-nominated animated film "Encanto." Netflix had about 222

million total paid memberships, as of 2021.

MINT PREMIUM See All

During its post-earnings conference call, Disney executives stressed

the importance of local content as the U.S. market saturates. The

company recently appointed Rebecca Campbell to double down on

international content.

Netflix has successfully leaned on locally produced content to counter

the lack of legacy blockbusters, attracting millions of international

subscribers with shows such as "Squid Game", "Money Heist" and

"Lupin."

Disney's finance chief Christine McCarthy said on the earnings call

that out of the $33 billion in total spending, about a third is set aside

for sports and the remainder for content.

"With Disney+ coming to 42 more countries in the summer of 2022,

the international growth story may prove more important than the

U.S.," said Joe McCormack, senior analyst at Third Bridge.

This story has been published from a wire agency feed without

modifications to the text. Only the headline has been changed.

The week that was:Sputnik jab, PM-CARES, UP election

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The many layers ofour unemploymentproblem

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The big planscooking for cleanenergy storage

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FILM TV WHAT TO WATCH MUSIC DOCS TECH GLOBAL AWARDS CIRCUIT VIDEO WHAT TO HEAR VIP

HOME FILM FESTIVALS Feb 10, 2022 8:00pm PT

Strong Showing for Swiss Cinema atBerlin Film FestivalB y N i c k V i v a r e l l i

Courtesy of Berlin Film Festival

Switzerland, thanks to its prolific co-production activity, has a hand in a

record-breaking 11 titles in the Berlinale’s official selection, including two

films competing for the Golden Bear, and two more in Berlin’s cutting-edge

Encounters section, as well as a Swiss talent selected for the fest’s Shooting

Stars event, Souheila Yacoub.

Ursula Meier’s “The Line” (competition) — Following “Home” and

“Sister,” Meier continues to pursue “this idea of family that is as much

necessary, as it is toxic,” says the film’s producer Pauline Gygax. After a

violent argument with her mother, Margaret, 35 (Stephanie Blanchoud),

who has a long history of inflicting and suffering from violence, is subjected

to a restraining order. She is not allowed to make contact with her mother

(Valeria Bruni Tedeschi) or come within 100 meters of the family home.

But the separation exacerbates her desire to be closer to her family, so she

returns every day to this invisible but impassable frontier. The film also

stars Benjamin Biolay.

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Michael Koch’s “A Piece of Sky” (competition) — In his second

feature, following “Marija,” the director delves deep into the Swiss Alps to

depict a tale that’s haunted him since hearing it on the radio. A story of love

and violent passions involving a couple, Anna and Marco, who is diagnosed

with a malignant brain tumor shortly after their wedding and grows

increasingly violent. Marco is even accused of sexually abusing Anna’s

daughter, but she decides to honor his last wish and stay with him until his

death. Koch chose to cast non-professional actors in a remote mountain

village populated by ancestral characters, “spending three years there,

laying the foundation that would allow him to gain their trust,” says

producer Christof Neracher, who notes that this pic marks “the first Swiss-

German movie in a decade that’s made it into the Berlin competition.”

Cyril Schaublin’s “Unrest” (Encounters) — The director, who is a

descendant of watchmaking factory workers, has set the followup to his

stylish 2017 debut “Those Who Are Fine” in a 19th century watchmaking

town in Switzerland being transformed by new technologies. There,

Josephine, a young factory worker, produces the balance wheel at the heart

of mechanical watches. Exposed to the era’s new ways of organizing money,

time and labor, she gets involved with the local movement of anarchist

watchmakers and becomes romantically entangled with Russian traveler

Pyotr Kropotkin.

Mitra Farahani’s “See You Friday, Robinson” (Encounters) —

This long-gestating non-conventional doc directed by Iranian multi-

hyphenate Farahani centers around a conversation between Jean-Luc

Godard and Iranian filmmaker and literary figure Ebrahim Golestan that

took place via regular weekly email exchanges involving videos, images,

aphorisms and letters.

Souheila Yacoub, Shooting Star — Yacoub, who broke out as a

member of the demonic dance troupe in Gaspar Noe’s “Climax,” which

premiered in Cannes in 2019, and in Philippe Garrel’s 2020 drama “The

Salt of Tears,” has the distinction of having been at Cannes last year with

two films in which she plays the lead: “A Brighter Tomorrow” by Yassine

Qnia, and female friendship drama “The Braves” by Anaïs Volpe.

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Read More About:

A Piece of Sky, Berlinale, Souheila Yacoub

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Hollywood & Entertainment

Scott Mendelson

As promised, Warner Bros. has unleashed advance ticket sales for The

Batman. That includes Wednesday evening preview screenings and the now-

standard slew of Thursday showings starting as early as 3:00 pm.

Considering too many theaters barely even open until the afternoon hours,

we’re almost at the point where Thursday should count as its own day. But I

digress. Ironically, Warner Bros. tried to count the Thursday previews for

Man of Steel ($21 million) as its own separate day, arguably because they

knew word of mouth would be divisive and they wanted to make the second

weekend look drop smaller. Anyway, the first official pre-release tracking has

popped on the board, with indications that The Batman could open with

around $80 million. Only $80 million, you say? Well, tracking isn’t an exact

science, Warner Bros. has three weeks left to go and we should recall that

Batman Begins opened with $72 million over its Wed-Sun debut back in

summer 2005.

‘The Batman’ Box O ice:First Tracking Suggests$80 Million DebutWeekend

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We haven’t had a lot of pre-release tracking offered up since Covid, so a

friendly reminder that tracking isn’t supposed to be a firm prediction. It's

supposed to be inside baseball research based on polling and related

analysis with information for studios in terms of how well their marketing

efforts are working and where they push, pull and emphasize in the last lap.

Second, as I’ve discussed many times, there was always a chance that The

Batman would only make “most of the money” rather than “all the money.”

Even presuming it’s excellent (I’ve liked every prior Matt Reeves movie,

including The Pallbearer), it’s still being sold as not that different from Chris

Nolan’s Batman Begins. Back in 2005, the acclaimed and terrific Christian

Bale-starring origin story had to contend with winning fans back after

Batman & Robin, while also existing as “just a new Batman movie” lacking in

“butts in seats” stars and marquee baddies.

Likewise, The Batman is “again” a grounded, gritty, real-world crime thriller

featuring known but not “box office draw” actors like Robert Pattinson, Zoe

Kravitz, Colin Farrell and Paul Dano playing “realistic” versions of villains

(Catwoman, Penguin and Riddler) whom we’ve already seen at least once in a

live-action Batman movie. To those not perpetually online or still frothing at

the mouth for the notion of another “new” live-action Batman franchise,

well, even Batman Begins earned less domestically than The Wedding

Crashers and Charlie and the Chocolate Factory in summer 2005 while

barely earning more worldwide than Fantastic Four ($330 million). The

irony of course is that in 2022 The Wedding Crashers would barely have a

shot in hell of theatrical glory. That’s not the say The Batman will “bomb,” it

will almost certainly not, but nor should it be automatically treated as the

next Spider-Man: No Way Home.

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First, Spider-Man has always been more popular than Batman. Sam Raimi’s

Spider-Man trilogy ($2.5 billion) just crushed the 1989-1997 Batman flicks

($1.252 billion), while I’d argue the boffo $1 billion-plus grosses of The Dark

Knight and The Dark Knight Rises were lightning in a bottle moments.

Nolan’s trilogy came at a time when the very idea of a big comic book flick

that looked and felt like a genre flick or a big city crime thriller was unique

unto itself. Today, the notion of “It’s a superhero movie, but also a xyz” is a

marketing hook and par for the course. Moreover, No Way Home was the

next MCU event, the third MCU Spider-Man movie, a proverbial Amazing

Spider-Man 3 and a metaphorical Spider-Man 4 all rolled into one. It’s

playing like The Force Awakens because it tapped into that kind of

multigenerational nostalgia. Fair or not, The Batman is “just” a new Batman

movie.

Two more things: First, we shouldn’t expect a penny from China, as the

notion of any big Hollywood movie outside of Fast & Furious succeeding in

China is now to be taken as unlikely. Second, the Batman franchise has

mostly been domestically skewed or close to 50/50. The Dark Knight Rises

($448 million/$1.084 billion) earned 41% domestic while Dawn of Justice

($330 million/$873 million) earned 37%, but the earlier six live-action

modern Batman movies earned more here than “there.” The good news is

that The Batman, which cost closer to Aquaman ($165 million) than Batman

v Superman ($250 million), so it doesn’t have to pull Joker-level grosses

($1.073 billion without China) to break even. If it’s good, crowd-pleasing and

gets audiences interested in a sequel, a solid gross on par with Doctor

Strange ($677 million) or Guardians of the Galaxy ($773 million) will be

good enough.

I expect to see tracking increase over the next three weeks, as WB enters the

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final leg of marketing, and we damn well can’t say they haven’t done

everything possible to make it seem like the next huge cinematic event. The

big first-review questions will be... Is it good? Is it kid-friendly enough? Is it

different enough from Batman Begins? Does it justify its 175-minute

runtime? We should remember that lots of folks saw and loved Batman

Begins in weekend four, five and six. So even if The Batman opens closer to

$100 million than $150 million, I’d expect legs. That said, let’s hope Jason

Kilar boasting about exactly when it’ll be on HBO Max wasn’t akin to lighting

a match to complain about the fire. Bob Chapek may not have wanted us to

talk about Bruno, but I’m guessing Toby Emmerich would prefer that we

immediately talk about Penguin.

Follow me on Twitter or LinkedIn. Check out my website. Send me a

secure tip.

Scott Mendelson

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REVIEW STREAMING:"Inventing Anna" auf NetflixMorgen startet bei Netflix die Miniserie "Inventing Anna"von Erfolgsproduzentin Shonda Rhimes, in der "Ozark"-Star Julia Garner als berühmt-berüchtigte HochstaplerinAnna Sorokin zu sehen ist. Hier unsere Besprechung.

10.02.2022 15:23 • von Thomas Schultze

Morgen startet bei Netflix die Miniserie "Inventing Anna" von

Erfolgsproduzentin , in der -Star als

berühmt-berüchtigte Hochstaplerin Anna Sorokin zu sehen, die vor einem

Jahrzehnt die New Yorker High Society narrte. Hier unsere Besprechung.

Kann man schon von einem Trend sprechen? In kurzer Abfolge werden in

den kommenden Monaten auf verschiedenen Streamingdiensten neue

Highend-Serienformate gestartet, die allesamt von Aufstieg und Fall

schillernder Figuren aus den Welten des High-Tech und IT, der Reichen und

Schönen erzählen, glitzernde wahre Geschichten, die in akribisch

recherchierten Enthüllungsartikeln führender Journalismus-Publikationen

hohe Wellen schlugen. Im März startet bei Apple TV+ "WeCrashed" mit

P R O D U K T I O N

Die New Yorker Society erlebt einen handfesten Skandal in "Inventing Anna" (Bild: Netflix)

Shonda Rhimes Ozark" Julia Garner

OzarkOzark

The Social NetworkThe Social Network

The Wolf of Wall StreetThe Wolf of Wall Street

BridgertonBridgerton

The Bling RingThe Bling Ring

Der talentierte Mr. RipleyDer talentierte Mr. Ripley

Der Teufel trägt PradaDer Teufel trägt Prada

Veep - Die VizepräsidentinVeep - Die Vizepräsidentin

Shonda RhimesShonda Rhimes

Julia GarnerJulia Garner

Jared LetoJared Leto

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über den WeWork-Erfinder Adam Neumann; Showtime lässt

"Super Pumped" mit über den Uber-Visionär Travis

Kalanick vom Stapel rollen; Hulu hat schon Anfang März "The Dropout" mit

über die Theranos-Gründerin Elizabeth Holmes im

Programm (in Deutschland im April bei Disney+) - allesamt Ikarus-

Geschichten von Träumern, die hoch fliegen, der Sonne zu nahe kommen

und dann abstürzen: Wealth-Porn für die Generation Instagram, als würde

man oder auf Serienlänge (über-

)dehnen.

Die Nase vorn hat indes "Inventing Anna", produziert von Shonda Rhimes'

Erfolgsfirma Shondaland im Rahmen ihres Outputdeals mit Netflix, der

bereits den weltweiten Serienerfolg hervorgebracht hat.

Basierend auf dem aufwändig recherchierten Artikel "How Anna Tricked New

York" von Jessica Pressler im New York Magazine, wird die Geschichte der in

Russland geborenen Deutschen Anna Sorokin erzählt, die sich bis zu ihrer

Festnahme im Oktober 2017 als Hochstaplerin unter dem erfundenen Namen

Anna Delvey fast fünf Jahre an der High-Society von New York City gütlich

tat, auf den Kosten anderer in Saus und Braus lebte und sich immer nur vom

Teuersten und Feinsten nahm. Ein bisschen fühlt man sich erinnert an

oder "Zu schön, um wahr zu sein - Die JT LeRoy Story", mehr

noch aber ist diese Cautionary Tale, diese Warngeschichte, die sich mit Anna

an unermesslichem Reichtum ergötzt, ihr dann aber doch mit strafendem

Blick auf die Finger haut, eine moderne Variante von . Wie

Patricia Highsmiths legendärer Antiheld geht es auch hier um einen Meister

der Verwandlung: Mühelos schlüpft Anna in neue Identitäten und

Verkleidungen und verschleiert ihre wahre Herkunft meisterhaft, während sie

ihre Opfer ausnimmt.

Klug hat man die Inszenierung der ersten beiden Folgen

übertragen: Auch in seinem Kinohit ging es um eine

junge Frau, die neu ist in der Welt endlosen Reichtums und besinnungslosen

Prunks, nur dass es damals eine Unschuld vom Lande war, der man als

Publikum gleichermaßen staunend durch das Schlaraffenland folgte,

während Anna eher einem Raubtier gleicht, immer auf den eigenen Vorteil

bedacht. Julia Garner, gefeiert für ihre Darstellung als White-Trash-Girl Ruth

Langmore in "Ozark", ist die Idealbesetzung für die Rolle: Ihre Coolness und

eisige Kälte, hinter denen nur in wenigen Augenblicken Unsicherheit

hervorblitzt, bricht sich auf faszinierende Weise an der von

aus gespielten Journalistin Vivian, eine schwangere, unscheinbare

Goody-Two-Shoes, die eine Chance sieht, sich mit der Enthüllung der

Geschichte von Anna Sorokin, entgegen der Befehle ihrer vorgesetzten

Redakteure, einen Namen zu machen. Sie ist die Identifikationsfigur, die nicht

nur Anna im Gefängnis aufsucht und sich wiederholt die Zähne an ihr

ausbeißt, gleichzeitig aber auch deren Weggefährten ausfindig macht und

befragt und auf diese Weise mit ausholenden Rückblenden die Puzzlestücke

Jared Leto

Joseph Gordon-Levitt

Amanda Seyfried

The Social Network" The Wolf of Wall Street"

Bridgerton"

The Bling Ring"

Der talentierte Mr

David Frankel

Der Teufel trägt Prada"

Anna Chlumsky

Veep"

Joseph Gordon-LevittJoseph Gordon-Levitt

Amanda SeyfriedAmanda Seyfried

David FrankelDavid Frankel

Anna ChlumskyAnna Chlumsky

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Content-Deal: "Spider-Man"fliegt in neue HBO Max-Territorien10.02.2022 14:56

Adam Driver steigt in MichaelManns "Ferrari"

10.02.2022 15:25

zurück zu mediabiz

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nach und nach zusammenfügt. Alles sieht edel aus, aber vor allem gefallen die

bissigen, witzigen Drehbücher, die sich förmlich berauschen an den schier

zahllosen verrückten Geschichten, wie Anna Sorokin die Elite narrte und die

Menschen um sich herum nach Lust und Laune gängelte. Die Latte liegt

jedenfalls hoch: Die eingangs erwähnten kommenden Serien werden sich

ganz schön recken müssen, wenn sie an den Unterhaltungswert von

"Inventing Anna" herankommen wollen.

Thomas Schultze

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/ Culture

ENTRETIEN

Ouverture de la Berlinale 2022: «Le risque zéron’existe pas»

Publié le : 10/02/2022 - 09:35 Modifié le : 10/02/2022 - 16:24

Le Berlinale Palast, haut lieu de la compétition du Festival international du film de Berlin. © Brigitte Dummer / Berlinale 2016

Texte par : Siegfried Forster Suivre 8 mn

#JO-2022 #ONE OCEAN SUMMIT #UKRAINE PODCASTS AFRIQUE AFRIQUE FOOT LES PLUS LUS STOP L'INFOX

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La 72e Berlinale ouvre ce jeudi 10 février ses portes avec fierté et une certaine fébrilité. Les

festivaliers, même vaccinés, seront testés toutes les 24 heures. « C’était important de revenir à unfestival en présentiel », affirme Carlo Chatrian, le directeur artistique du Festival international du

film de Berlin. Dix-huit longs métrages, dont quatre français, sont en lice pour l’Ours d’or. Quant à

la présence de films africains, il assure : « Nous avons fait des pas en avant. » Entretien.

RFI : Peter von Kant, une adaptation libre d'une œuvre de RainerWerner Fassbinder réalisée par François Ozon, avec DenisMénochet, Isabelle Adjani et Hanna Schygulla, ouvre ce soir le balde cette 72 édition. La Berlinale est cette année le premier grandfestival de cinéma au monde en mode présentiel. Un couragesalué par l’industrie cinématographique, mais d’autres craignentdéjà un « Festival d’Omicron ». Quelle est la particularité de votreconcept permettant à la Berlinale à se dérouler en présentiel ?

Carlo Chatrian : Dans ce temps de pandémie, il y a très peu decertitudes. Nous avons mis en place un protocole qui vise àminimiser les risques, mais le risque zéro n’existe pas. De l’autrecôté, pour nous, c’était important de revenir à un festival enprésentiel. Pas seulement, parce que cela fait partie de l’ADN de laBerlinale et de son rapport très fort avec la ville et ses habitants, mais aussi, parce que l’expérience de la salle estquelque chose qui est en train de se perdre. D’un point de vue culturel, mais aussi artistique et social, la salle decinéma – c’est-à-dire partager une expérience émotionnelle et culturelle ensemble – a une valeur incontournable.

À lire aussi : Berlinale: qui gagnera l’Ours d’or 2022?

18 films sont en lice pour l’Ours d’or, dont douze longs métrages d'Europe, mais un seul des États-Unis (CallJane, de Phyllis Nagy) et très peu d’Asie, dont le film chinois Return to Dust, de Li Ruijun. L'épidémie de Covida-t-elle modifié voire rétréci la carte du cinéma mondial ?

Je ne dirais pas. Après, au XXIe siècle, un film, comme celui de Rithy Panh, peut parfois avoir, du point de vue dela production, la nationalité française, mais du point de vue de la création, il est totalement cambodgien, doncd’Asie. Il y a aussi le film indonésien Nana, de Kamila Andini, et The Novelist’s Film, du réalisateur sud-coréenHong Sangsoo. Bien sûr, cette année, la présence européenne est plus forte, même si elle était toujours trèsforte. C’est un peu la conséquence de la pandémie, mais c’est aussi la conséquence d’une évolution de laproduction annuelle.

Parmi les stars des films en compétitions très attendues figurent Hanna Schygula, Sigourney Weaver, KateMara, Charlotte Gainsbourg… Seront-elles sur le tapis rouge de la Berlinale ?

Certaines d’elles le seront sans doute. Certaines d’autres non, à cause des difficultés de voyages longs dans cetemps de pandémie. En général, la Berlinale 2022 sera un festival avec pas mal de comédiens, comédiennes,réalisateur et réalisatrices qui accompagnent leur film. Dans la compétition, on a eu la confirmation de tous lesréalisateurs, sauf la production chinoise qui a eu des problèmes pas vraiment liés au Covid, mais un problème devoyage. Il devrait rester un mois en Allemagne avant de pouvoir retourner. Donc, c’était trop compliqué pour eux.Sinon, tous les films seront accompagnés. Peut-être un peu moins que d’habitude, mais c’est compréhensible.

Quatre films de la compétition principale viennent de France (Claire Denis, Rithy Panh, Mikhaël Hers, FrançoisOzon). La France, est-elle actuellement le pays de référence pour le cinéma d'auteur dans le monde ?

Le cinéma français a toujours occupé une place très importante dans le contexte du cinéma indépendant. C’estpeut-être le pays qui fait le plus de coproductions au monde. Elle a une industrie très forte. Après, cela dépendaussi des années. L’année dernière, nous avons eu cinq films allemands et deux films français. Cette année, nousavons quatre films français et deux allemands. Lors de ma première année en tant que directeur artistique, il y

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avait trois films italiens. Mais je me réjouis d’avoir pu inviter des films aussi puissants et émotionnellement fortscomme celui de Mikhaël Hers, de Claire Denis et de bien d’autres, parce qu’il y a quatre films français, mais aussipas mal de coproductions, par exemple le film Un año, una noche (Espagne, France), d’Isaki LaCuesta, ou LaLigne (Suisse, France, Belgique), d’Ursula Meier. Ce sont des films avec un côté francophone.

« Yin Ru Chen Yan » (Return to Dust) (Chine), de Li Ruijun, en compétition pour l’Ours d’or à la Berlinale 2022. © Hucheng No.7Films Ltd.

Les films africains sont présentés dans les compétitions et sections parallèles, mais ne concourent pas pourl'Ours d'or. Quelle est pour vous l'importance du cinéma africain pour cette Berlinale 2022 ?

Si l’on compare la présence africaine de cette année avec celle de l’année avant et celle il y a deux ans, nousavons fait des pas en avant. C’est vrai, il n’y a pas encore un film africain en compétition internationale. Enrevanche, il y en a un dans la compétition « Encounter » et il y en a trois dans la section « Panorama ». Surtout, cequi me plaît, ce sont des productions qui arrivent de pays dont on ne connaît pas trop les filmographies : leRwanda, le Centrafrique, le Soudan du Sud, le Kenya… Donc, la carte mondiale s’élargit, ce qui est bien. Espéronsqu’il y ait un retour du cinéma africain, parce que c’est quelque chose qui nous manque.

À lire aussi : L’Unesco, Netflix et le grand défi de l’industrie du film en Afrique

Au Festival de Cannes, il y a chaque année une grande polémique autour des raisons pour lesquelles les filmsNetflix ne sont pas admis pour la compétition pour la Palme d'or. Quel est le point de vue de la Berlinale ?Considérez-vous Netflix et les autres plateformes de streaming comme des partenaires ou plutôt comme desconcurrents voire un danger pour le cinéma ?

Je pense que Cannes aussi les considère comme des partenaires. Après, chaque festival a des règles et unrèglement. L’année dernière, nous avons passé un film Netflix en compétition, A Cop Movie, du réalisateurmexicain Alonso Ruizpalazios. [En 2019, encore sous la direction artistique de Dieter Kosslick, Elisa y Marcela,d’Isabel Coixet, était le premier film financé par Netflix en lice pour l’Ours d’or. La Mostra de Venise avait décernéle Lion d’or 2018 à Roma, NDLR]. Pour nous, c’est important. La question est la suivante : qu’est-ce qu’on peutfaire pour aider le film dans sa trajectoire ? Si un film a besoin du festival pour faire retentir sa voix ou pour faireconnaître la voix du cinéaste, pour trouver des marchés, alors on lui donne la place. Nous avons un échangeplutôt vif avec Netflix, comme avec Amazon ou Apple. Après, on ne peut pas nier que ces plateformes utilisentles salles de cinéma et les formes cinématographiques de manière secondaire. Elles visent plutôt une autresorte d’expérience. Peut-être pour cela, elles sont moins présentes dans les festivals que dans l’imaginairecollectif.

À lire aussi : «Décarbonons la culture», arts, cinéma, livre, spectacle, numérique…

Au-delà de l'épidémie de Covid, l'industrie cinématographique doit actuellement également faire face au défidu changement climatique. A l’avenir, les films devraient-ils être produits différemment et les festivalsorganisés autrement ? Par exemple, avec un bilan carbone obligatoire pour chaque film et chaque festival ?

Je pense qu’on a fait pas mal de pas en avant dans cette direction. Nous, à Berlin, comme dans d’autres festivals,nous mesurons les émissions CO2 qu’on produit et nous essayons de les compenser. Nous faisons attention etc’est essentiel pour la planète sur laquelle on vit et sur laquelle nous faisons des films et des festivals. On ne veutpas la détruire. En même temps, je pense que faire un événement comme à Berlin engage des émissions decarbone, engage un certain nombre de ressources humaines et économiques. Le but est d’utiliser toutes cesressources pour créer différentes sensibilités. Je pense que les films aident les citoyens à comprendre mieux lesenjeux du monde dans lequel on vit, dont le changement climatique qui est sous nos yeux.

À lire aussi : Cannes 2021 et l’écologie, un festival de cinéma pionnier?

72e Berlinale, du 10 au 20 février 2022

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Notre avis sur le nouveau film-catastrophede Roland Emmerich, avec Halle Berry,Patrick Wilson et la Lune qui menace denous percuter.

Là, comme ça, quel était le meilleur moment d’Independence Day : Resurgence ? Ce n’estpas une question venue de nulle part, puisqu’une nouvelle œuvre de Roland Emmerichsort aujourd’hui en salles. Et donc, si vous attendez la réponse à la question, et bien, ils’agissait sûrement (puisqu’il s’agit aussi de notre seul souvenir du film, ça doit êtrevrai) de ce moment où la titanesque reine alien pourchasse les héros dans le désert. Pasun triomphe de design, mais un véritable triomphe d’échelle : on ressentait la présencecolossale de la bestiole, son gigantisme, sa présence dans le plan… A ce moment, onsentait que Roland Emmerich avait parfaitement réussi son objectif de cinéma :provoquer, ne serait-ce qu’un instant, un sincère ébahissement. Cet ébahissement-là,Moonfall ne parvient qu’à l’effleurer, malgré son sujet qui le conjure de tous ses vœux :la Lune quitte son orbite et va se fracasser sur la Terre. Le début du film est prometteur.Une mission spatiale se fait attaquer par une colonne de matière noire, intelligente etmenaçante, surgie de la Lune… C’est l’occasion justement d’un beau jeu d’échelle, aveccette explosion lunaire que l’on aperçoit sur le reflet du casque d’un astronaute. Ensuite,dix ans plus tard, les anciens astronautes de cette mission (Halle Berry et PatrickWilson) doivent sauver la Terre de la chute de la Lune avec l’aide d’un pseudo-scientifique. Un programme que l’on qualifierait de "classique et sans surprise", mais qui

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Cinéma / News Cinéma / Moonfall : un blockbuster qui décolle bien, mais qui perd sa trajectoire [critique]

Moonfall : un blockbuster qui décolle bien, mais qui perd sa trajectoire[critique]

le 09/02/2022 à 09:00 par Sylvestre Picard

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fonctionne très bien dans sa première partie, tant que le film se borne à suivre le compteà rebours d’un film-catastrophe visant l’excitation, le plaisir, l’ébahissement. La visiondu globe lunaire de plus en plus gigantesque dans le ciel californien, un raz-de-maréeprovoqué par une poussée de gravité, la sensation inexorable de la destruction totale…Cela, ça fonctionne complètement tant que la trajectoire du film veut être celle d’unspectaculaire blockbuster -à l’échelle de ses ambitions, donc.

Tout cela s’effondre peu à peu lors du dernier tiers du film, qui précipite Moonfall dans ledomaine de la science-fiction la plus délirante, en expliquant la vraie nature de la Lune,et refaisant au passage sur des millénaires l’histoire de l’humanité au dépit du bon senscinématographique (et en pillant aussi bien le final de 2001, L’Odyssée de l’espace que deMission to Mars, il fallait le faire). Comme s’il sortait de son orbite, de la trajectoireplaisante qu’il avait esquissé au démarrage, le film-catastrophe se divise de fait en deuxarcs narratifs imbriqués : l’un au sol, suivant une bande de survivants cherchant àéchapper à la chute de la Lune, et l’autre en l’air, qui devient une odyssée galactiquemétaphysique. L’aventure terrestre est trop mollassonne et celle dans l’espace est tropabsurde. La combinaison des deux ne fonctionne pas vraiment : Moonfall souffre ensomme d’un problème d’échelle.

Pas que d’échelle, en fait. Le vrai héros du film, K.C. (le sympathique John Bradley, vudans Game of Thrones), expert en "mégastructures" affirmant que la Lune est un artefactalien, a raison contre les scientifiques de la NASA et contre tout l’establishment qui leconsidère comme un cinglé. C’est un tel cliché que ça finirait presque par ne plus se voir,mais en réalité -surtout en ces temps d’inquiétante défiance à l’encontre des corpsscientifiques- ça commence à très bien se voir. Et c’est habituel chez Emmerich, quitrouve la plupart de ses sujets dans les rayonnages de la pseudo-science, de sonexcellent Stargate (les aliens ont bâti les pyramides) à son moins excellent 2012 (lecalendrier maya a raison sur la fin du monde) en passant par Anonymous qui disait queShakespeare n’était pas l’auteur de ses pièces. Pourquoi s’être ainsi compliqué la tâchealors qu’il suffisait de nous faire tomber le ciel sur la tête ? Peut-être parce qu’Emmerichtrouve ça paradoxalement trop facile. A quand un film-catastrophe où les héros sont devrais scientifiques, et doivent d’abord lutter contre les charlatans médiatiques ? Ah, onnous dit dans l’oreillette que Don’t Look Up vient d’être nommé à l’Oscar du Meilleurfilm et du Meilleur scénario. Comme quoi !

Tags : moonfall, roland emmerich, blockbuster, halle berry, patrick wilson

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Moonfall : un blockbuster qui décolle bien,mais qui perd sa trajectoire [critique]

Moonfall : Roland Emmerich veut encoredétruire la Terre [teaser]

Moonfall : Roland Emmerich veutencore détruire la Terre [teaser]

Un nouveau film catastrophe porté parHalle Berry et Patrick Wilson.

Moonfall : un blockbuster qui décolle bien,mais qui perd sa trajectoire [critique]

Moonfall : découvrez les 5 premièresminutes du nouveau film catastrophe deRoland Emmerich

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Grégoire Ludig et David Marsais nousracontent la création de leurs deuxcomédies.

Après le succès en salles de leur première réalisation La Folle histoire de Max et Léon(2016), à revoir en ce jeudi soir sur TMC, l'équipe du Palmashow revient cette semaineau cinéma et présente Les Vedettes, son second film. Se distinguant radicalementde Max et Léon, tant sur l'histoire que dans la réalisation, Les Vedettes est une sorte de"deuxième premier film" qui ramène à l'univers connu des sketchs du Palmashow tout enapportant une dimension supérieure à leur cinéma. Il est alors amusant de comparer lesdeux longs. Voici donc les trois principales différences entre les créations du trioJonathan Barré-Grégoire Ludig-David Marsais, expliquées par les deux comédiens et co-scénaristes des films.

Les personnages avant tout

Dans Les Vedettes, Grégoire Ludig et David Marsais, accompagnés de leur réalisateurJonathan Barré, souhaitaient créer une relation complètement différente de ladynamique de Max et Léon. Désormais, les personnages principaux Daniel et Stéphane

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AVEC LES VEDETTES, LE PALMASHOW SE RÉINVENTE [CRITIQUE]

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Cinéma / News Cinéma / Pourquoi Les Vedettes est très différent de Max et Léon : le Palmashow s'explique

Pourquoi Les Vedettes est très différent de Max et Léon : lePalmashow s'explique

le 10/02/2022 à 19:30 par Mathilde Trocellier

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ne sont pas amis, et au contraire se détestent. Ils évoluent seuls, avant de se rapprocher,mais ont leur propre personnalité. Quelque chose d'important pour le trio, qui voulaittravailler sur une nouvelle forme d'amitié. En effet, comme ils l'expliquent dans unerencontre avec Première : "cette histoire c’est celle de ces deux gars qui vont se trouver et quivont devoir avancer ensemble, un peu à l’inverse de Max et Léon. On a vraiment voulu étofferla relation des deux et comment ils vont avancer ensemble. On s‘est dit que c’était ça la chosesur laquelle il fallait se focaliser (...) Ce qui était peut-être l’écueil de La Folle histoire de Maxet Léon, où on n’avait pas traité la relation des deux. Dans nos sketchs, on adore construirenos personnages, et dans Max et Léon on a survolé les personnages. Le duo est devenu unpersonnage. Jonathan disait qu’il les filmait toujours ensemble comme un seul personnage.Dans Les Vedettes on a voulu les différencier profondément pour que l’association des deuxsoit plus riche. On a vraiment voulu travailler Daniel et Stéphane à fond. Et en termes de jeu,c’est beaucoup plus kiffant. Rien que le passage du Prix à Tout Prix, du tournage du clip,c’est des moments de comédie, rien que pour nous : on s’est rendu compte que quand onrigole de nos propres blagues, souvent ça fonctionne en face. Les spectateurs perçoivent qu’àun moment on s’est amusés. On s’est amusés de manière sincère et on a essayé de le fairetransparaitre."

Et dans l'esthétisme, il a fallu construire deux ambiances différentes : "Pour Stéphane, onle voyait un peu américain, un peu à la Greg Kinnear dans Little Miss Sunshine, avec sonpolo et son pantalon à pinces. Quand on regarde beaucoup de comédies américaines, lesAméricains ont souvent ce look. Et en fait quand on a construit le personnage on s’est dit queStéphane est un Américain : il vit dans les suburbs, il est dans la consommation à fond, il aplein de gadgets. On voulait lui donner l’archétype du type qui se prend pour un Américain.Et pour Daniel on voyait plutôt The Big Lebowski, qui a évidemment été une référence. Lascène du salon, où il est en peignoir et en caleçon, on assume totalement que ce soitcomplètement inspiré du personnage de Jeff Bridges dedans, c’est évident. Après, on a ce trucavec le bouc, depuis le début. Rien que le mot bouc (rires) ça nous fait marrer. On lui a mis unbouc, on lui a mis une boucle d’oreille…. On s’était même dit : Daniel il a un camion et il estsensible. Il casse des gueules mais il est sensible. Il est violent mais il a un amour pour lamusique. Il a une coquetterie (rires)."

Une autre approche des acteurs

Du côté des acteurs, la donne a également changé. Là où La Folle histoire de Max etLéon continuait de mettre en avant des acteurs fétiches des sketchs du Palmashow touten faisant apparaitre à l'écran énormément de guests plus connus, Les Vedettes a choiside ne pas engager de guests et au contraire de rester sur quelque chose de plus simple. "Ily a vraiment de super acteurs en France, et même nous maintenant on est un peu dansl’écueil de vouloir réfléchir pour nos sketchs à des acteurs plus connus pour faire des guests,expliquent-ils. Pour ce film, déjà qu’il fallait que ce soit crédible et que les gens croient à cetunivers, on a eu peur en faisant venir un acteur au visage trop connu ou trop familier desortir de ça. Et en plus, on tenait à s’entourer de super comédiens, comme Julien Pestel,Damien Gillard, Gaëlle Lebert… On les a casté, on les a fait répéter. Quand on est un guest,on veut amener quelque chose en plus, alors que ces comédiens-là sont vraiment au service duscénario, et avec eux on peut vraiment s’amuser. Par exemple Théo Gross, qui joue le neveuBastien, on a mis du temps à le caster, et quand on l’a trouvé on a vu qu’il avait l’intelligencedu rôle et une fois qu’on a trouvé le stylisme et qu’on a senti qu’il avait le personnage onvenait le voir tout le temps sur le plateau pour rajouter des choses (rires). Et là c’est un vraiplaisir de comédie."

Ils expliquent ensuite que cette volonté d'engager des acteurs plus reconnus trouve

LES VEDETTES : TROIS NOUVEAUX SKETCHS AVANT LE FILM DU PALMASHOW

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racine dans un sentiment d'illégitimité, une sorte de syndrome de l'imposteurcinématographique. Comment être reconnu, quand on a fait des vannes à la télé ? Unquestionnement qui dominait dans Max et Léon, mais qui a trouvé sa réponse avec LesVedettes : "Contrairement à Max et Léon où il y avait vraiment beaucoup de guests. On avaitpeur de ne pas se sentir légitimes, donc on s’est entourés de plein de gens reconnus pour avoirl’impression de "faire partie de la famille" quelque part. Et donc dans Les Vedettes on s’estvraiment dit qu’on devait raconter une histoire véritable et ne pas prendre de gens quirisquaient de faire sortir du film. Tout comme les films de Veber sont des films auxquels oncroit parce qu’on est centré sur ces deux personnages et qu’il n’y a pas un gros acteur qui vavenir un peu parasiter cet échange entre les deux. D’où l’importance de l’écriture du duo. Ilfallait qu’on soit suffisamment fort à deux et qu’on n’ait pas besoin de s’entourer de nomscomiques."

Une question de reconnaissance

Enfin, la première différence qui saute aux yeux dès que le film commence : l'univers dufilm et de son intrigue. Tandis que Max et Léon se passait en pleine Seconde GuerreMondiale, donc dans un univers très marqué avec énormément de codes à suivre, LesVedettes se déroule à notre époque dans une Z.A.C, sur des plateaux télé, dans desrésidences pavillonnaires. Un univers marqué par la télévision et le besoin dereconnaissance, là où Max et Léon voulait plutôt se faire oublier. "On aime beaucoup laparodie, et donc la télévision, mais on trouvait que c’était intéressant notamment avec letravail de Jonathan de réussir à séparer le côté fiction et jeu télé. Il fallait qu’on lui donne unedimension un peu pop, que Jonathan a bien bossé. Et même au-delà de ça, on s’est dit que sinous on avait quelque chose à raconter, et qu’en plus on en a rigolé à l’écriture… Je merappelle avec David que la scène du Prix à Tout Prix, c’est la scène qu’on a écrit en unejournée, on s’est marrés à la faire, elle a presque été un moteur, cette séquence de jeu. Ladifférence entre ce qu’on fait à la télévision, où on parodie directement ce qu’on fait, c’estqu’on voulait raconter une histoire d’amitié dans le film. On l’a placée dans ce decorum,parce que ça nous parle, et on avait le besoin de reconnaissance comme axe pour ce film. Encela, la télévision se prête totalement à ces situations. C’est un sujet qui nous parle beaucoupen ce moment, et on voulait raconter ça : deux types un peu en marge, qui cherchent às’intégrer un peu dans un système qui pousse de plus en plus à la reconnaissance.Aujourd’hui on s’isole de plus en plus dans la société et on cherche donc la reconnaissance àtravers les notations dans le travail, les employés du mois, les réseaux sociaux - trouver uncommentaire, un bon mot, pour avoir des likes. Tout est noté et jugé. On finit par éliminer desgens. Au final c’est très violent. Ce qu’on voulait raconter, c’est vraiment cet axe sur lareconnaissance, avec des personnages qui n’ont pas de recul et foncent tête baissée dans cediktat, pour s’intégrer, qui vont y être broyés, mais qui vont quand même finir par se trouver.Parce qu’ils sont finalement pareils, et que c’est ce qu’ils cherchaient : un lien social."

Les Vedettes, au cinéma depuis le 9 février. Sa bande-annonce :

LES VEDETTES : "ON A APPRIS DE QUENTIN DUPIEUX SUR MANDIBULES"

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Tags : palmashow, les vedettes, la folle histoire de max et léon, comparaison, différences, Grégoire Ludig, David Marsais, Jonathan Barre

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Amazon’s Prime to offer NBCUniversal’s

streaming service hayu in IndiaFebruary 10 | Updated On: Feb 10, 2022

NBCUniversal’s

streaming service

“hayu” will now be

available to Indian

subscribers as part of

Amazon’s Prime video

channel’s offerings.

Available on Prime

Video Channels as an

add-on subscription,

hayu will gives Prime

members in India

access to thousands of

reality TV titles in English, all available

to watch on the same day as US

telecast.

Chaitanya Divan, head of Prime Video

Channels & Sports, Amazon Prime

Video India, said, “Since its launch in

India last year, Prime Video Channels

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has received a tremendous response

from Prime Members as they get

convenient access to a wide library of

content, from multiple streaming

services. Continuing with our

philosophy of working with like-

minded partners we are excited to

collaborate with hayu. It offers some

of the most popular unscripted shows

to audiences globally and their arrival

on Channels in India parallels the

growing consumer interest in

unscripted content on our service.”

World renowned realityTV content

hayu offers reality TV content like

Keeping Up With the Kardashians and

its spin-offs along with many others,

including The Real Housewives,

Vanderpump Rules, Below Deck, Top

Chef and Family Karma. Prime

members in India can subscribe to

hayu through Prime Video Channels at

an introductory price of 999/year.

“We are thrilled to make hayu –and its

world-renowned reality TV content –

even more accessible to Indian super

fans,” said Hendrik McDermott,

Managing Director, NBCUniversal

Direct-To-Consumer – Global.

“Already the premiere destination for

must-watch content in 29 markets

globally, we are delighted to continue

our collaboration with Prime Video

Channels, by adding another

partnership as part of our ongoing,

successful expansion strategy,” he

added.

hayu is already available through

Prime Video Channels in other

countries including the UK, Canada,

Germany, Austria, Netherlands,

France, Italy, Spain and Australia.

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Chips Ahoy!

The EV race looks set to be a high

voltage thriller with brands that have

no history of car-making entering the

Chip shortage: Buyers go

for … with lesser features

Buyers opt for the Creta models with

lower number of semiconductors to

avoid the long waiting period

Alt energy How dirty coal

power is taking a beating

Coal is certainly on its way out with

326 GW of coal-fired power plants

scrapped since 2015, and no

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HOME TV GLOBAL Feb 10, 2022 10:14am PT

‘Call My Agent!’ Producer &‘Annette’ Banner CG Cinema LaunchSeries Production Label Les SaisonsB y E l s a K e s l a s s y

Jerome Bonnet

“Call My Agent!” producer Mother Production and Charles Gillibert’s CG

Cinéma (“Annette”) are joining forces to create TV production label Les

Saisons. The outfit will kick off with the series adaptation of Leïla Slimani’s

critically acclaimed novel “Le Pays des autres.”

Slimani’s novel, which was published in more than 30 countries and sold

670,000 units in France, is part of a trilogy charting the tumultuous love

story between a young French woman and a Moroccan soldier. The saga is

set against the backdrop of war for independence in the 1950s, when

Morocco was a French colony. Slimani, one of France’s best-known

contemporary novelist and intellectuals, is co-writing the series, which will

be followed by two more seasons adapting the second and third books.

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The new outfit is poised to become a key player in the French TV landscape

as both companies have long-standing relationships with high-profile

talents. CG Cinema, which is headed by Gillibert and his partner Romain

Blondeau, has been working with auteurs worldwide, including Leos Carax,

whose musical romance “Annette” opened 2021 Cannes, won best director

and earned 11 Cesar nominations. Other popular directors who have

worked with CG Cinema include Olivier Assayas (“Clouds of Sils Maria”),

Deniz Gamze Ergüven (“Mustang”), Mia Hansen-Løve (“Bergman Island”)

and Pietro Marcello (“L’envol”).

Mother Production, headed by Aurélien Larger, Harold Valentin and Simon

Trouilloud, recently won the International Emmy Award (with Mon Voisin

Productions) for best comedy for “Call My Agent!” The show, which is set a

Parisian talent agency, has become a global hit on Netflix and is being

remade across the world, including in the U.K. and Italy.

The label is being launched at a pivotal time for the French audiovisual

industry. In the years to come, streaming services will be ramping up their

investment in local content thanks to a recent decree from the

implementation of the Audiovisual Media Services Directive (AVMS). It’s

expected to give creators additional resources and opportunities to explore

new grounds. Les Saisons will be producing several shows per year, some of

which will be made with international partners.

“In a very stimulating context for series, this new banner wants to bet on

the intelligence and curiosity of audiences who have never shown such a

large appetite for fiction drama,” said Gillibert. He added the idea was to

address all generations and all tastes while always placing an emphasis on

singularity and craft. “In brief, we want to make series as a long-lasting art

form,” he said.

Over at Mother Production, the company’s partners said they would like

this “label to bring together major talents working in film and literature into

a place where they’ll be able to cross paths and work with the best series

creators in France.” The producers said the company will give these talents

“the time, means and partners to develop their projects with the necessary

independence.”

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At the Berlinale, CG Cinema is presenting the world premiere of Alain

Guiraudie’s “Viens, je t’emène” on the opening night of the Panorama

section. Gillibert also recently partnered with the financier Alexis Dantec to

acquire Les Films du Losange, one of France’s oldest and most revered

auteur-driven production and distribution companies.

Read More About:

Annette, Call My Agent, Charles Gillibert

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HOME FILM FESTIVALS Feb 10, 2022 3:04am PT

Italy’s Mediaset Acquires ‘Lemonand Poppy Seed Cake’ from Spain’sFilmax (EXCLUSIVE)B y E m i l i a n o D e P a b l o s

Credit: Giacomo Neri/ Filmax

Media giant Mediaset has acquired Italian distribution rights to Spanish

writer-director Benito Zambrano’s drama “Lemon and Poppy Seed Cake,”

produced and sold by Barcelona-based studio Filmax.

News of the deal comes just before Filmax screens “Lemon and Poppy Seed

Cake” to buyers at this year’s online European Film Market.

Described as high-quality cinema for adults and predominantly female

audiences, “Lemon and Poppy Seed Cake” adapts the novel of the same title

by screenwriter and casting specialist Cristina Campos. It has sold more

than 250,000 copies worldwide.

A member of Spain’s generation of directors that broke out in the

1990s, helping Spanish movies find far larger favor with audiences at

home, Zambrano’s breakout debut, 1999’s “Alone,” won the Panorama

Audience Award at Berlin.

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He has gone on to make three more features – 2005’s “Havana Blues,”

2011’s “The Sleeping Voice” and 2019’s “Out in the Open” – earning two

screenplay Goyas, as well as a San Sebastian best actress Silver Shell for

María León’s performance in “The Sleeping Voice.”

Both Zambrano and Campos, authors of “Lemon and Poppy Seed Cake’s”

script, are nominated for best adapted screenplay at the 2022 Goya Awards.

Produced by Filmax and Luxembourg’s Deal Productions (“Flatland,” “High

Fantasy”), the film is a second-chance drama turning on two sisters, Anna

and Marina.

Separated as teens, they’ll meet to sell a bakery in Majorca that they’ve

inherited from a mysterious benefactor. Neither are happy in life. Anna is

locked in a loveless marriage; Marina travels the world as an NGO doctor, a

lonely existence. Together, they decide to forge a new life.

Filmax released the film in Spanish theaters on Nov. 12 with standout box

office figures, selling more than 100,000 tickets.

“The numbers we’ve achieved at the Spanish box office, despite the fact that

cinemas still find themselves in a difficult position due to the COVID-19

pandemic, prove that talented directors like Zambrano, who has won many

awards for his previous films, are still a big pull for European audiences,”

said Iván Díaz, Filmax head of international.

He added: “At the same time, I believe that viewers continue to value clarity

in the films being offered to them. The target of the film is very clear and its

demographic is not always well catered for. That has really helped us in

achieving such a great performance in movie theaters.”

Moreover, he pointed out, “this film is based on a book that has a

significant following around the world. Its beautiful setting in Mallorca,

along with the great camaraderie that the characters build during the film,

were also key reasons for the film’s success in Spain.”

Read More About:

Berlin Film Festival, Efm, Mediaset

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Cinemas back in action after third‐wave hiatus

New Delhi: After a gap of more than a month, the Hindi film industry willresume theatrical releases this weekend with Badhaai Do , a successor tothe 2018 superhit Badhaai Ho that starred Ayushmann Khurrana, GajrajRao and Neena Gupta. The February and March calendars are packedwith a fresh film release every week including Sanjay Leela Bhansali'sGangubai Kathiawadi on the 25 Februrary, Amitabh Bachchan‐starrerJhund on 4 March, Prabhas' Radhe Shyam on the 11 March, AkshayKumar's Bachchan Pandey on the 1 March and the much‐awaited RRR on25 March, among others. Dubbed South Indian films releasing alongside are being seen as a major draw too after thesuccess of Allu Arjun's Pushpa: The Rise‐ Part One . Ravi Teja's Telugu film Khiladi will release this Friday while Ajith'sTamil film Valimai is slated for 24 February. Later in the summer, Aamir Khan's Laal Singh Chaddha , period dramaKGF‐ Chapter 2 and Tiger Shroff's Heropanti 2 will vie for audiences' attention. With the third wave starting to waneand cases on the decline, restrictions across key states have been relaxed bringing some respite and hope for therecovery of the movie entertainment ecosystem. It's more than fair to say that cinemas will be back in action with apower‐packed calendar over the next few weeks," said Ashish Saksena, chief operating officer, cinemas at ticketingsite BookMyShow who expects Badhaai Do followed by Gangubai Kathiawadi to kick‐start the box office. RajendarSingh Jyala, chief programming officer at INOX Leisure Ltd agreed the period following the coming weekend lookspromising with the major difference being that unlike the first two waves, producers have been quicker in makingannouncements and locking dates. We've also reopened much faster. Earlier, everyone was unsure if people wouldcome back to cinemas at all. Then after the second wave, the south took the lead while Hindi films waited it out butnow all producers have gained confidence," Jyala said. In the coming weeks, he expects other big‐ticket films likeJersey, Prithviraj and Jayeshbhai Jordaar to also announce dates. Kamal Gianchandani, CEO, PVR Pictures Ltd pointedout that a rich lineup of films has waited for cinemas to reopen. "The first and second wave may have seen films thatwere ready and waiting for release, move directly to digital. But the films that are opting for direct‐to‐digital hereonare those specifically made for digital platforms or films that the producers feel would find it difficult to jostle forspace among the big‐ticket films in a slightly truncated year coupled with the restrictions capacity and night curfews,"he said. The restrictions imposed on cinemas and malls are a bit harsh, considering that not a single case has beenlinked to cinema theatres in the past two years, Gianchandani added. Others say significant recovery may take a whileas more mass‐market films are slated for later. Badhaai Do is not going to gel with audiences in small towns andsingle screens here are looking forward for more to Khiladi , that will be dubbed in Hindi," said Bihar‐basedindependent exhibitor Vishek Chauhan adding that many cinemas in tier‐two and tier‐three towns are still playingPushpa. While Sanjay Leela Bhansali enjoys good equity thanks to the large‐scale love stories and period dramas he isknown for, initial reactions to Gangubai Kathiawadi are fairly mixed and Alia Bhatt may not be able to anchor a filmon her own, in which case most single screens will prefer to play the dubbed version of Ajith's Valimai . Marchonwards, however, the summer is looking fantastic and the mix of Hindi and dubbed south offerings should ensuresome of the best months we've ever had," Chauhan said. Regional language films have done well as have their dubbedversions in the Hindi‐speaking markets. Movies like Bangarraju (Telugu), Hridayam (Malayalam), Ardaas Karaan(Punjabi), Mounika (Tamil) and Yeregavuye Kirikiri (Tulu) have also held out on their own in the absence of big Hindimovies across India. The competitive landscape had dried up and we were able to get a long and exclusive runwaywhich is a very unique space to be in," said Siddharth Anand Kumar, vice‐president, films and television, SaregamaIndia, which owns boutique studio Yoodlee Films. Yoodlee released a Marathi film Zombivli for Republic Day andmanaged good traction despite the 50% cap in Maharashtra. As the bigger films come back though, there is no doubtregional films will have to compete to find appeal, he added. Subscribe to Mint Newsletters Never miss a story! Stayconnected and informed with Mint. Download our App Now!!

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Matt Reeves’ “The Batman” Special IMAXEvent Heats up the Box Office With Sellouts

Provided by Business WireFeb 9, 2022 6:36 PM UTC

Matt Reeves’ “The Batman” Special IMAX Event Heats up the Box Office WithSellouts

Fans Flocked for Tickets to the One-Night-Only Offering

“DC Presents THE BATMAN Fan First Premieres Exclusively in IMAX”

Lucky fans who have been eagerly awaiting the release of Warner Bros.Pictures’ “The Batman” on March 4 quickly snatched up tickets to see it threedays earlier, on March 1, with DC Presents THE BATMAN Fan First PremieresExclusively in IMAX. Yesterday, tickets for the fan event went on sale in morethan 350 US IMAX theaters. Sellouts were reported in many locations withinthe first 15 minutes. The announcement was made today by Jeff Goldstein,President, Domestic Distribution, Warner Bros. Pictures.

Goldstein stated, “Matt Reeves has created a must-see big-screen experiencewith ‘The Batman,’ and audiences around the country have proven they reallycan’t wait to see it on the biggest screen possible. We’re thrilled to see thisrecord-setting response to this very special event and congratulate Matt andour wonderful partners at IMAX on its successful launch.”

Tickets for “The Batman” in theaters when it officially opens on March 4 aroundthe country will go on sale February 10 at 9:00 AM PST.

About “The Batman”

From Warner Bros. Pictures comes Matt Reeves’ “The Batman,” starring RobertPattinson in the dual role of Gotham City’s vigilante detective and his alter ego,reclusive billionaire Bruce Wayne.

More than a year of stalking the streets as the Batman (Pattinson), striking fearinto the hearts of criminals, has led Bruce Wayne deep into the shadows ofGotham City. With only a few trusted allies—Alfred (Andy Serkis), Lt. James

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Gordon (Jeffrey Wright)—amongst the city’s corrupt network of officials andhigh-profile figures, the lone vigilante has established himself as the soleembodiment of vengeance amongst his fellow citizens.

When a killer targets Gotham’s elite with a series of sadistic machinations, atrail of cryptic clues sends the World’s Greatest Detective on an investigationinto the underworld, where he encounters such characters as Selina Kyle (ZoëKravitz), Oz, aka The Penguin (Colin Farrell), Carmine Falcone (John Turturro),and Edward Nashton/aka The Riddler (Paul Dano). As the evidence begins tolead closer to home and the scale of the perpetrator’s plans becomes clear,Batman must forge new relationships, unmask the culprit, and bring justice tothe abuse of power and corruption that has long plagued Gotham City.

Starring alongside Pattinson (“Tenet,” “The Lighthouse”) as Gotham’s famousand infamous cast of characters are Zoë Kravitz (“Big Little Lies,” “FantasticBeasts: The Crimes of Grindelwald”); Paul Dano (“Love & Mercy,” “12 Years aSlave”); Jeffrey Wright (“No Time to Die,” “Westworld”); John Turturro (the“Transformers” films, “The Plot Against America”); Peter Sarsgaard (“TheMagnificent Seven,” “Interrogation”) as Gotham D.A. Gil Colson; JaymeLawson (“Farewell Amor”) as mayoral candidate Bella Reál; with Andy Serkis(the “Planet of the Apes” films, “Black Panther”); and Colin Farrell (“TheGentlemen,” “Fantastic Beasts and Where to Find Them”).

Reeves (“The Planet of the Apes” franchise) directed from a screenplay byReeves & Peter Craig, based on characters from DC. Batman was created byBob Kane with Bill Finger. Dylan Clark (the “Planet of the Apes” films) andReeves produced the film, with Michael E. Uslan, Walter Hamada, ChantalNong Vo and Simon Emanuel serving as executive producers.

The movie’s behind-the-scenes creative team included Oscar-nominateddirector of photography Greig Fraser (“Dune,” “Lion”); Reeves’ “Planet of theApes” production designer, James Chinlund, and editor, William Hoy; editorTyler Nelson (“Rememory”); and Oscar-winning costume designer JacquelineDurran (“1917,” “Little Women,” “Anna Karenina”). The music is by Oscar-winning composer Michael Giacchino (the current “Spider-Man,” “JurassicWorld” and “Star Wars” films, “Up”).

Warner Bros. Pictures Presents a 6th & Idaho/Dylan Clark ProductionsProduction, a Matt Reeves Film, “The Batman.” The film is set to open intheaters in North America March 4, 2022 and internationally beginning 2March 2022; it will be distributed worldwide by Warner Bros. Pictures.

“The Batman” is rated PG-13 by the MPA for strong violent and disturbingcontent, drug content, strong language, and some suggestive material.

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NEWS

Beta Cinema lands ‘The Climb’ starring CaraDelevingneBY MONA TABBARA | 9 FEBRUARY 2022

Thriller The Climb, starringCara Delevingne, has beenpicked up by German outfitBeta Cinema, who willlaunch worldwide sales atthe European Film Market.

The Climb is inspired by trueevents and tells the story ofsix ordinary women whoscale the Shard as part of aGreenpeace-led protestaction against Shell’s plansto drill for oil in the Arctic.

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SOURCE: PHOTO BY GAGE SKIDMORE (LICENSEDUNDER CC BY-SA 2.0)

CARA DELEVINGNE

Eddie Izzard to play leadrole in femalereimagining of ‘DoctorJekyll’

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The feature is the directorial debut of Hayley Easton Street, who has alsowritten the script. Prior to this project, she worked as a visual effects artdirector, with credits including Justice League, Fantastic Beasts And Where ToFind Them, Star Wars: The Force Awakens and Thor: The Dark World.

UK-based Eclipse Films will produce. The Climb is set to be shot as a virtualproduction in the UK, with the shoot taking place later this year.

Yellow Affair boards Finnish animal rights doc ‘JustAnimals’ (exclusive)

EFM Germany Sales

Oscars 2022: ‘The PowerOf The Dog’, ‘Dune’ leadnominations

Cannes Directors’Fortnight head PaoloMoretti to step downamid revamp

‘Jackass Forever’ setsfranchise openingrecord as ‘Sing 2’ topsUK-Ireland box office

Six talking points fromthe 2022 Oscarnominations

‘Death On The Nile’:Review

2022 film festivals andmarkets: latest dates,postponements andcancellations

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NEWS

European cinema admissions rise 38% in2021, but fall 56% on 2019BY TIM DAMS | 9 FEBRUARY 2022

European cinemaadmissions increased year-on-year by an estimated38% in 2021, with over 590million visits across theregion, according to theInternational Union ofCinemas (UNIC), the bodyrepresenting Europeancinema trade associationsand operators.

Box office reached anestimated €3.7bn, an

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increase of 42% on the previous year, across the 39 European territoriescovered by UNIC.

Brussels-based UNIC said the figures “illustrate the industry’s resilience and theeagerness of European audiences to return to the Big Screen” in the wake ofthe pandemic.

At EU level – including the UK – over 400 million tickets were sold in cinemas in28 countries, worth an estimated €2.9bn at the box office.

The figures cover a period when most screens across the region were shut forthe first half of the year and operating for the following six months underlimited occupancy and additional restrictions.

Compared to results for Europe in 2019, admissions for 2021 lagged 56%behind, while box office was down by an estimated 57%.

Comparing results for the second half of 2019 with the same period in 2021,box office revenues for the territories where data is available were on average35 per cent below pre-pandemic levels.

However, major territories such as France (-22% for H2 2021 compared to H22019), the UK (-26%), Russia (-29.5%) or Poland (-24.3%) performed relatively






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strongly.

Box office was mainly driven by major international titles including Spider-Man:No Way Home, No Time To Die, F9: The Fast Saga, Venom: Let There Be Carnageand Dune.

UNIC said local titles have also played a key role in the recovery process.National films’ market shares were higher than normal years across the region,most impressively in France (40.8 percent), Czech Republic (38.3 percent) andDenmark (37.0 percent). The Serbian biopic Toma managed to outperformSpider-Man: No Way Home, dominating at the box office in Serbia andneighboring Bosnia and Herzegovina.

However, territories such as the UK, Ukraine and Switzerland lagged, withnational films’ recording a mere 4 percent market share. Ireland’s market sharefor national films was 1.5 percent.

UNIC said the broad range of support mechanisms that have been made


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HOME FILM NEWS Feb 9, 2022 11:58am PT

Box Office: ‘Death on the Nile’ and‘Marry Me’ Battle as OscarContenders Hope for Post-Nomination BumpB y R e b e c c a R u b i n

Two new movies, Kenneth Branagh’s star-studded murder mystery “Death

on the Nile” and Jennifer Lopez’s romantic comedy “Marry Me,” hope to

appeal to people who aren’t all that interested in Super Bowl festivities.

Football’s biggest weekend has traditionally led to lighter movie theater

attendance, though Disney and Universal (the studios behind the box

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office’s newest offerings) are banking on their films to serve as can’t-miss

counterprogramming against this Sunday’s big game.

“Death on the Nile” looks to have a leg up on the competition; it’s on track

to open to $11 million to $14 million from 3,200 theaters. “Marry Me,”

which is landing on the streaming service Peacock on the same day as its

theatrical release, is estimated to collect at least $10 million from 3,600

venues between Friday and Sunday. Since rom-coms haven’t been reliable

moneymakers, Universal could be mitigating losses by premiering the

movie concurrently online. Or, the day-and-date digital debut could cut into

ticket sales.

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If estimates hold, it’ll be a close race between “Marry Me” and last

weekend’s champ “Jackass Forever” for second place — but there’s a better

chance that Super Bowl Sunday keeps Jackass fans parked in front of their

television. After its better-than-expected $23.5 million start, Paramount’s

fourth “Jackass” installment is projected to make $10 million over the

weekend.

Also new to theaters, “Blacklight,” the umpteenth Liam Neeson action-

thriller to play in theaters since the pandemic, is aiming to bring in $5

million or less from 2,772 locations.

Among holdovers, Sony’s unstoppable box-office behemoth “Spider-Man:

No Way Home” should pull ahead of last weekend’s release “Moonfall” on

domestic charts; Spidey is eyeing $6 million to $7 million in its ninth

weekend of release, while “Moonfall” is hoping for $5 million.

At the same time, newly announced Oscar nominees like Branagh’s semi-

autobiographical “Belfast” and Paul Thomas Anderson’s coming-of-age

story “Licorice Pizza” will expand their theatrical footprint in attempts to

translate awards attention into increased ticket sales. For the most part, this

year’s best picture lineup does not consist of commercial winners — at least,

in the traditional box office sense. That reality underscores just how much

the Academy is starting to embrace streaming service options, like the feel-

good drama “CODA” (Apple), director Adam McKay’s social satire “Don’t

Look Up” (Netflix), and Jane Campion’s sweeping Western “The Power of

the Dog” (Netflix).

Should Academy Award fans and murder mystery enthusiasts alike make

the voyage to theaters, it could be a good weekend for Branagh. The Oscar-

nominated filmmaker returned to direct “Death on the Nile” after steering

2017’s whodunit “Murder on the Orient Express” to box office glory with

$102 million domestically.

On Wednesday, “Death on the Nile” will begin playing in 375 Imax locations

and on 700-plus premium large format screens in efforts to get a jump on

Sony’s video-game adaptation “Uncharted,” which will take over those

high-quality screens next weekend. Ticket sales from Wednesday previews

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will be included in “Nile’s” three-day tally.

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Adapted from Agatha Christie’s novel, “Death on the Nile” sees the return

of Branagh as renowned detective Hercule Poirot. Set in Egypt aboard a

glamorous river cruise, the story follows a vacation gone terribly wrong

after a murder takes place aboard the ship. Along with Branagh, the cast

includes Gal Gadot, Armie Hammer, Annette Bening, Russell Brand and

Letitia Wright.

Hammer’s involvement in “Death on the Nile” has sparked controversy,

though it is not clear if the scandal will cloud the film’s commercial

prospects. Amid several COVID-related delays, Hammer was accused by

multiple women of rape and sexual abuse. Disney and Branagh did not

publicly address Hammer’s allegations or appearance, but they opted not to

cut around or recast his part.

“Death on the Nile” debuts day-and-date in most international markets,

except Spain (Feb. 18), China (Feb. 19) and Japan (Feb. 25). It’s one of the

rare recent Hollywood movies to land a release date in China, which could

benefit the film’s global box office figures. “Murder on the Orient Express”

was modestly successful there, grossing $34 million.

In a positive review of “Death on the Nile,” Variety’s chief film critic Owen

Gleiberman said Branagh “ups his Agatha Christie game.”

“The new film is crisper and craftier than ‘Murder on the Orient Express’;

it’s a moderately diverting dessert that carries you right along,” Gleiberman

wrote. It currently holds a 68% on Rotten Tomatoes.

“Marry Me” could become the de facto choice for date night ahead of

Valentine’s Day next Tuesday. Though Universal intends to keep most

2022 movies only in theaters, the studio has been successful with similar

hybrid release models for “The Boss Baby: Family Business” and

“Halloween Kills.” Universal plans to execute the same method with Zac

Efron’s “Firestarter” remake later this year.

With original songs from Lopez, “Marry Me” features the pop star as Kat

Valdez and Colombian singer Maluma as Bastian, a hot celebrity power

couple. As the musically inclined duo’s new song “Marry Me” climbs the

charts, their relationship implodes. Moments before Kat was supposed to

marry her rock star fiancé at a concert, she finds out he was cheating on her

with her assistant and impulsively picks a man in the audience, a divorced

math teacher (Owen Wilson), to wed instead.

Read More About:

Death on the Nile, Marry Me

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BREITBARTTRENDING: CANADA ‘FREEDOM CONVOY’ ‘RED-HANDED’ INVESTIGATION BIDEN CRIME WAVE UKRAINE?! WOKE WARS MASTERS OF THE UNIVERSE

Nolte: Best Picture Nominees Are AllBox Office Flops and TV Movies

by JOHN NOLTE 8 Feb 2022

The 2022 Oscar nominations for Best Picture make up the biggestpile of box office stiffs and TV movies we’ve seen in a long time.

Here’s the rundown…

Dune:

This is the biggest box office “hit” of the bunch, which isn’t saying much. Dune earned ameasly $107 million domestic and a total of $399 worldwide (domestic + international).Between its production and marketing costs, though, there is no way Dune made a profit.And for a blockbuster of this type to top off at $107 million here in the U.S…. That can onlybe seen as a flop.

Belfast:

Director Kenneth Branagh’s feature flamed out with $7.5 million domestic and just a totalof $21 million worldwide.

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This is a TV movie produced for Apple+ subscribers. It’s symbolic theatrical releaseearned just $1.05 million worldwide.

Don’t Look Up

Another TV movie (Netflix) that earned a measly $784,681 at the worldwide box office.

Drive My Car

This three-hour critical darling earned just $944,796 here in the U.S. and a total of $3.2million worldwide.

King Richard

Even with Will Smith as its star, this biopic flamed out with $14.8 million domestic and atotal of just $32 million worldwide.

Licorice Pizza

This indie “sensation” has grossed just $12.7 million domestic and a total of $21.1 millionworldwide.

Nightmare Alley

This catastrophe earned just $10.8 million in the U.S. and a total of $29.8 millionworldwide.

The Power of the Dog

Another Netflix TV movie that grossed just $54,608 worldwide.

West Side Story

Steven Spielberg’s humiliating flop grossed just $36 million domestic and another $27.3million overseas. How awful is that?

Without calculating for 60 years of inflation, the original West Side Story’s domestic grosstopped the Spielberg remake by $8 million — $44.1 million in 1961 compared to just $36million in 2021.

Feel free to recheck my math, but those ten Best Picture nominations add up to a total of$245 million at the domestic box office.

Hollywood is so broken, and I say that as someone who enjoyed a few of these titles, butstill… This once great populist art form has turned into a masturbatory exercise in self-importance.

Thank heaven for home video and a once sane Hollywood that produced enough classicsand crowd-pleaser to get us through this drought of bubbled narcissism.

Follow John Nolte on Twitter @NolteNC. Follow his Facebook Page here.

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Cinemark Introduces All‐Access Pass for Cinema's Biggest Fans DuringAnnual Oscar® Movie Week Festiv

Oops! Something went wrong. Please try again later. Morecontent below CNK New digital passes are on sale now,giving moviegoers the chance to see all offered Best Pictureand Best Short (Live Action and Animated) nominees onthe big screen PLANO, Texas, February 08, 2022 BUSINESSWIRE Cinemark Holdings, Inc. , one of the world's largest and most influential movie theatre companies, introduces abrand new all‐inclusive digital pass for cinema's biggest fans during its annual Oscar® Movie Week festival. In theatresfrom Monday, March 21 through Sunday, March 27, the festival gives fans the chance to experience this year's BestPicture and Best Short (Live Action and Animated) nominated films and have their own ballot ready in hand when the94 th Oscars® air March 27 on ABC. In partnership with Focus Features' Downton Abbey: A New Era, the festival isbeing held at more than 100 participating Cinemark theatres nationwide, and passes are on sale now atCinemark.com/movieweek "We are thrilled to offer our biggest movie fans an elevated, star‐studded experience withour new digital all‐access festival pass for Oscar® Movie Week, which allows guests to see many standout nomineeswith just one digital ticket purchased with a few simple clicks," said Wanda Gierhart Fearing, Chief Marketing andContent Officer. "Seeing compelling stories unfold on the big screen is exactly what Oscar® Movie Week is about, andwe are happy to continue the multi‐year tradition of providing moviegoers with the best films of the year in the bestviewing environment." New for this year, Cinemark is introducing a digital festival pass that allows film aficionados tocatch those carefully crafted moments in the most immersive setting possible. For only $35, the pass includesshowings for all offered Best Picture and Best Short (Animated and Live Action) nominated films, with the convenienceof just one easily accessible digital ticket. All who purchase a digital festival pass will receive 50% off any size popcornduring Oscar® Movie Week, as nothing pairs better with the best films of the year than the best concessions. Thedigital passes can be purchased now at Cinemark.com/movieweek Story continues Movie enthusiasts with their eyeon a particular title can purchase individual tickets starting Friday, Feb. 11. All feature‐length Best Picture film ticketsare available at standard pricing with showtimes beginning on March 21. All Best Short (Animation and Live Action)nominees are bundled into one viewing for just $10 starting on March 25. For more details on Oscar® Movie Week,including participating theatres, showtimes and how to purchase tickets, visit Cinemark.com/movieweek Click here forCinemark cinematic brand trailers for some of this year's newest films. About Cinemark Holdings, Inc. Headquarteredin Plano, TX, Cinemark (NYSE: CNK) is one of the largest and most influential movie theatre companies in the world.Cinemark's circuit, comprised of various brands that also include Century, Tinseltown and Rave, operates 524 theatres(324 U.S., 200 South and Central America) with 5,897 screens (4,440 U.S., 1,457 South and Central America) in 42states domestically and 15 countries throughout South and Central America. Cinemark consistently provides anextraordinary guest experience from the initial ticket purchase to the closing credits, including Movie Club, the firstU.S. exhibitor‐launched subscription program; the highest Luxury Lounger recliner seat penetration among the majorplayers; XD ‐ the No. 1 exhibitor‐brand premium large format; and expansive food and beverage options to furtherenhance the moviegoing experience. For more information go to https://investors.cinemark.com/ View source versionon businesswire.com: https://www.businesswire.com/news/home/20220208006092/en/ Contacts Media: JuliaMcCartha [email protected] Investors: Chanda Brashears [email protected]

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Streaming: Netflix dominates 2022 Oscar nominations

Yahoo Finance Video Streaming: Netflix dominates 2022 Oscarnominations Yahoo Finance's Alexandra Canal details this year's Oscarnominations, how many nominations each streaming service holds, andwhat films and performances were perceived to be snubbed.

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Aktien » Nachrichten » NETFLIX AKTIE » Netflix-Aktie: Traum zerplatzt, Streaming nur "Lockangebot" Push Mitteilungen FN als Startseite

gNETFLIX INCWKN: 552484 ISIN: US64110L1061 Ticker-Symbol: NFC

Tradegate 10.02.22 21:59 Uhr

355,60 Euro -5,70-1,58 %

BrancheMedienAktienmarktS&P 500NASDAQ-100S&P 100

1-Jahres-Chart 5-Tage-ChartRealtime Geld Brief Zeit

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Den Basisprospekt sowie die Endgültigen Bedingungen unddie Basisinformationsblätter erhalten Sie hier: UH7LK3UH64BR. Beachten Sie auch die weiteren Hinweise zu

The Motley Fool Deutschland | 08.02.2022 | 08:33 | 268 Leser | Artikel bewerten: (1)

Netflix-Aktie: Traum zerplatzt,Streaming nur "Lockangebot"

UV

Bei der Netflix-Aktie (WKN: 552484) ist kurzfristig orientiert zugegebenermaßen so mancher Traum zerplatzt. Auch derAktienkurs hat schließlich signifikant nachgegeben und ist kurzfristig regelrecht gecrasht. Das ist vermutlich dieAusgangslage, die Investoren derzeit kennen. Ein Analyst aus dem Hause New Constructs ist überzeugt, dass es mit derNetflix-Aktie weiter bergab geht. Neben strukturellen Nachteilen gegenüber Wettbewerbern sieht der Analyst mehrereGründe für einen Abverkauf auf bis zu ...

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Vertigo acquires UK-Ireland rights toIcelandic box of ce hit ‘Cop Secret’(exclusive)BY WENDY MITCHELL | 8 FEBRUARY 2022

Vertigo has acquired UKand Irish rights to CopSecret, which played incompetition at Locarno2021 and also screened atthe BFI London FilmFestival, Fantastic Fest andBusan. It won best debutfeature at Nordic Film DaysLübeck.

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Vertigo plans a theatricalrelease for the film insummer 2022.

Alief handles sales and previously struck deals for Spain (Twelve Oaks),Germany (MFA Plus), Japan (AT Entertainment), Korea (Movement Pictures) andTaiwan (Creative Century).

Cop Secret is a tongue-in-cheek homage to ‘80s and ‘90s buddy cop action films,set in Reykjavik where a tough cop is assigned a new pansexual partner as theyinvestigate a string of robberies.

Hannes Thor Haldorsonn directs his feature debut; he is also well known as thegoalkeeper for Iceland’s national football team. The film had a record-settingopening in Iceland.

He also co-wrote the script with Nína Petersen and Sverrir Thór Sverrison.

Lilja Ósk Snorradóttir produces for Iceland’s Pegasus Pictures.

Alief will host an online market screening of the film at EFM on Friday.

Sellers kick off EFM business early amid simmeringmarket

Iceland Sales UK/Ireland

SOURCE: ALIEF

‘COP SECRET’








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HOME FILM NEWS Feb 7, 2022 8:00pm PT

‘Cinema Is Dying’ Because ofStreaming, Says MohsenMakhmalbaf, Iranian AuteurB y N a m a n R a m a c h a n d r a n

Naman Ramachandran

Mohsen Makhmalbaf, the Iranian auteur who is a leading voice in art

house film, says independent cinema is dying in the era of streaming video.

Makhmalbaf, director of Cannes prize winner “Kandahar,” Sitges and

Tokyo winner “Gabbeh” and Venice winner “The Silence,” says that while

streaming presents an opportunity to show a film to many people, it also

“destroys other kinds of medium.”

“You can eat your food in your room, but why do you go to a restaurant to

eat with others?,” asks Makhmalbaf. “If you are religious, you can go and

pray in your room, but you go to a church or temple or mosque, because

you want to do it with others. You can see the film in your mobile phone

alone, but you go to the cinema to see film with others.”

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“Cinema is dying in this way. Because except festivals, in many countries,

we don’t have cinema,” adds Makhmalbaf. “And, like COVID pushed us into

isolation, these kinds of media [have] pushed us into isolation, we sit in our

home and watch the film on TV.” Makhmalbaf says that cinema is best

experienced on the big screen to appreciate the nuances.

Streamers increasingly fund prestigious independent films or acquire them

for distribution, as Amazon Studios did with Makhmalbaf compatriot

Asghar Farhadi’s “A Hero,” before its Cannes triumph. Makhmalbaf is

skeptical about this model.

“How many filmmakers can receive that amount of money and do you

think that Amazon wants to make ‘Gabbeh’ or do they want to make

commercial movies? So the art cinema is in danger,” says Makhmalbaf.

“Because we were making things with low budget and then we were trying

to have diversity of the art, but then Amazon can suggest you ‘Okay a few of

you come and make the film which I like’ – so this is the end of art.”

Makhmalbaf says that many great artists have left cinema because they

didn’t want to make films for Netflix and Amazon.

Makhmalbaf is also critical of streamers’ distribution practices and cites the

example of his film, Tokyo and Chicago winner “The President,” which

Netflix acquired for the U.S. The filmmaker queries why it was picked up

only for that territory and not others.

The peripatetic filmmaker left his native Iran because of censorship and has

made films in Turkey, Afghanistan, Tajikistan, India, Georgia and Italy and

is now based in the U.K., which he finds “grey” and uninspiring.

“I love to make films in Iran, but I am not optimistic about the future of

Iran, because day by day, the situation is becoming worse,” says

Makhmalbaf. “And because of support of China and Russia, this regime will

keep continuing and everyday become more aggressive with artists.”

Makhmalbaf spoke to Variety at France’s Vesoul International Film

Festival of Asian Cinemas, which opened this year with his “Kandahar” and

in 2009 accorded him the Honorary Golden Wheel for lifetime

achievement.

Next up for Makhmalbaf is Jerusalem-set anthology film “The Quarters”

with him, Todd Solondz, Arsinee Khanjian and Anne Muylaert directing

segments set in the Muslim, Jewish, Armenian and Christian districts of

the city. Production was delayed by COVID-19 and is likely to resume soon.

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The filmmaker also has 30 scripts he has written over the past 16 years, but

asks, “How many of them can be accepted by Amazon or Apple TV?”

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Local Successes Lift Australia 2021Box Office off the BottomB y P a t r i c k F r a t e r

Courtesy of Roadshow Films

Cinema box office in Australia rebounded by 50% in 2021, compared with

2020, the first year of the COVID-19 pandemic. But the theatrical business

was still less than half the level of 2019.

Gross boss office was A$605 million ($432 million) according to data from

the Motion Picture Distributors Association of Australia and tracking

service Numero. That compared with A$401 million ($286 million) in 2020

and A$1.23 billion ($878 million) in 2019.

Despite the country’s slow and spotty reopening – Melbourne endured one

of the world’s longest lockdowns – Australian films enjoyed a year that was

stronger that in many pre-pandemic periods. Their combined gross was

A$71.5 million ($51.0 million), or 12% of the national total, compared with

A$22.7 million, or a 6% market share in 2020, and A$40 million or 3.5% in

2019.

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The local charge was led by “Peter Rabbit 2” with A$22.0 million ($15.7

million) and “The Dry” with A$20.1 million ($14.3 million). Rounding out

Australia’s top five titles were: “Mortal Kombat,” “Penguin Bloom” and

“High Ground.”

The overall chart was headed by “Spider-Man: No Way Home” with A$55.3

million ($39.5 million), “No Time to Die” with A$33.4 million and “Godzilla

vs Kong” with $27.9 million.

Both “Godzilla vs Kong” and “Shang-Chi and the Legend of the Ten Rings”

(which enjoyed a haul of A$17.2 million) were filmed largely in Australia,

but are not considered as Australian national productions.

The MPDAA/Numero data shows the number of releases making a

recovery. Some 1,874 films hit Australian screens, of which 513 were new

releases. In 2020 there were 1,503 films released, of which 401 were new

titles. New films of Australian nationality amounted to 52 in 2021.

The data shows some 443 cinema locations in operation at the end of 2021,

with a combined 2,232 screens. Average ticket prices rose from A$14.23 in

2020 to A$15.24 ($10.88) in 2021.

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Australia, Peter Rabbit 2, The Dry

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BREITBARTTRENDING: CANADA ‘FREEDOM CONVOY’ ‘RED-HANDED’ INVESTIGATION BIDEN CRIME WAVE UKRAINE?! WOKE WARS MASTERS OF THE UNIVERSE

Box Office: ‘Jackass Forever’ Laughs ItsWay to No. 1 with $23M

by BREITBART NEWS 7 F e b 2 0 2 2

(AP) — Not even a global pandemic or a 12-year hiatus could stopthe Jackass guys at the box office. “Jackass Forever,” the fourthmovie in the anarchic series earned $23.5 million in ticket sales inits first weekend in theaters, according to studio estimatesSunday.

It not only exceeded expectations but also easily bested its other main competitors, the bigbudget sci-fi spectacle “Moonfall” and “Spider-Man: No Way Home,” which has 6 of its 8weeks in theaters at No. 1.

“ Jackass Forever ” brings back Johnny Knoxville, Steve-O, Chris Pontius and Wee Manfor another round of pranks, stunts and injuries and has become the best-reviewed in theseries. Playing on 3,604 screens in North America, “Jackass Forever” is on the lower end of“Jackass” openings, above only the first, which made $22.8 million in its opening weekendin 2002. The biggest opening of the series was the last one, “Jackass 3D’s” $50 million

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debut in 2010. But, costing only $10 million to produce, “Jackass Forever” is already aclear success for Paramount. The studio was predicting a launch in the mid-teens.

Men accounted for 68% of the R-rated “Jackass Forever” audience, which was 67%between the ages of 18 and 34.

“Both ‘Scream’ and ‘Jackass Forever’ had a very long lag time between installments andabsence made the heart grow fonder for ‘Jackass,’” said Paul Dergarabedian, the seniormedia analyst for Comscore. “They’ve always done quite well. They don’t cost a lot tomake and the communal nature of the theater elevates a comedy like ‘Jackass.’”

“Moonfall,” meanwhile, which cost around $140 million to produce, is not doing wellstateside. Lionsgate estimated the film’s opening weekend grosses to be just over $10million, which was in line with its projections. Directed by Roland Emmerich and starringHalle Berry and Patrick Wilson, “Moonfall” was not well-received by critics. The disasterpic about a possible collision between the moon and the Earth holds a 40% on RottenTomatoes. Like “Jackass,” its audience was also mostly male (60%).

“Moonfall” was made and financed independently through Emmerich’s CentropolisEntertainment and foreign deals and, like many big budget disaster pics of this ilk, issupposed to earn most of its money internationally. Lionsgate only oversaw distribution inNorth America and its expected to be profitable for the studio.

“Spider-Man: No Way Home” took in an additional $9.6 million in its eighth weekend inNorth American theaters, bringing its domestic total to $748.9 million. Globally, itsearnings total $1.77 billion.

“Films that appeal to a younger audience have a much bigger potential for success (duringthe pandemic),” Dergarabedian said. “And the young male audience really seems like theywant to go to the movie theater.”

In art house releases, Neon debuted “ The Worst Person in the World ” on four screens thisweekend to $135,042. The Norwegian film about a young woman finding herself isshortlisted for an Oscar nomination (which will be announced on Tuesday), topped manycritics’ best of lists in 2021, and has gotten a fair share of celebrity endorsements (fromNancy Meyers to Paul Thomas Anderson). Its per-theater average ($33,760) is thehighest of 2022. Neon will add theaters in the coming weeks.

Though still far from a normal, pre-pandemic weekend, it did break a bit of a lull that willlikely continue until “The Batman” opens on March 4.

“It’s not the biggest weekend ever but considering how quiet the marketplace has been,it’s very welcome,” said Dergarabedian.

Estimated ticket sales for Friday through Sunday at U.S. and Canadian theaters, accordingto Comscore. Final domestic figures will be released Monday.

1. “Jackass Forever,” $23.5 million.

2. “Moonfall,” $10 million.

3. “Spider-Man: No Way Home,” $9.6 million.

4. “Scream,” $4.7 million.

5. “Sing 2,” $4.2 million.

6. “The King’s Man,” $1.2 million.

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We welcome thoughtful responses and inputs. Comments with personally identifiable information,harassment, threats, or other violations will be removed.

Please let us know if you're having issues with commenting.

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7. “Redeeming Love,” $1 million.

8. “American Underdog,” $800,000.

9. “The 355,” $700,000.

10. “The Wolf and the Lion,” $675,027.

READ MORE STORIES ABOUT:Entertainment, Jackass Forever, Weekend Box Office

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‘Jackass Forever’ is top US lm worldwideas Chinese New Year titles dominate globalbox of ceBY CHARLES GANT | 7 FEBRUARY 2022


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Worldwide box of ce February 4-6

Rank Film(distributor)

3-day(World)

Cume(World)

3-day(Int’l)

Cume (Int’l) Territories

1. The BattleAt LakeChangjin II(various)

$153.4m $153.4m $153.4m $153.4m 2

2. Too Cool ToKill (various)

$111.4m $111.5m $111.4m $111.5m 1

3. Nice View(various)

$45.5m $45.5m $45.5m $45.5m 1

4. BoonieBears: BackTo Earth(various)

$38.9m $40m $38.9m $40m 1

5. JackassForever(Paramount)

$28.7m $28.7m $5.2m $5.2m 10

6. Spider-Man: NoWay Home(Sony)

$25.2m $1.7bn $15.6m $1bn 64

7. Sniper(various)

$22.8m $22.8m $22.8m $22.8m 1

8. Moonfall(Lionsgate)

$19.3m $19.5m $9.3m $9.5m 46

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SOURCE: DISTRIBUTION WORKSHOP / PARAMOUNT

‘THE BATTLE AT LAKE CHANGJIN II’, ‘JACKASS FOREVER’






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Rank Film(distributor)

3-day(World)

Cume(World)

3-day(Int’l)

Cume (Int’l) Territories

9. Sing 2(Universal)

$18.1m $291.5m $14m $151.9m 64

10. Only FoolsRush In(various)

$12.2m $12.3m $12.2m $12.3m 6

Credit: Comscore, all figures estimates, click top right to expand

’Jackass Forever’ beats ‘Spider-Man: No Way Home’ atworldwide box of ce

For the first time in eight weeks, a film other than Sony’s Spider-Man: No WayHome has proved the top attraction in the worldwide chart for weekend cinemabox office. In fact, no fewer than five titles beat the webslinging adventure overthe February 4-6 session – but only one is from a US studio.

Paramount’s Jackass Forever topped the North America box office with anestimated $23.5m, and also grossed an estimated $5.2m in nine internationalterritories – combining for $28.7m. That puts it one place above Spider-Man: NoWay Home in the latest worldwide weekend chart.

Among the first nine international markets to receive Jackass Forever,UK/Ireland led the way with an estimated $2.8m, opening in second placebehind Sing 2. In Australia, the film topped the chart with an estimated $1.8m.

The Jackass films have always been more potent in North America than inforeign markets, with the latter only accounting for 19% of the first film (Jackass:The Movie, 2002), 14% of the second (Jackass Number Two, 2006), and 32% ofthe third (Jackass 3D, 2010). Global grosses have fluctuated, with the secondbeing the weakest of the trio. Jackass Forever would need to reach $171.7m toreach the global total of the most recent in the series, Jackass 3D.

Major markets yet to open include the Netherlands on February 17 andGermany on March 10.

Chinese New Year releases dominate global chart

The weekend worldwide box office chart is totally dominated by films releasedfor China’s New Year holiday, which began last Tuesday (February 1). The BattleAt Lake Changjin II – the 1950s-set patriotic war epic directed by Tsui Hark, ChenKaige and Dante Lam – grossed $153.5m from its first six days, topping thechart. The original The Battle At Lake Changjin grossed $903m in 2021 – thesecond-biggest hit at cinemas worldwide last year, after Spider-Man: No WayHome.

In second place, with takings of $111.5m in six days in Xing Wenxiong’s comedyToo Cool To Kill, starring Wei Xaing as an amateur actor who is invited to play aleading role in a film and ends up unwittingly involved a dangerous crime plot.The film is based on 2008 Japanese film The Magic Hour, written and directed byKoki Mitani.



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From director Wen Wuye (Dying To Survive), comedy-drama Nice View is in thirdplace, with six-day box office totalling $45.5m. In fourth is family animationBoonie Bears: Back To Earth, with $40.0m including previews. Boonie Bearsbegan life in 2012 as an animated TV series, and has now yielded eight featurefilms, beginning with 2014’s Boonie Bears: To The Rescue.

‘Moonfall’ misses orbit with mediocre $19.6m debut

The independent-backed Roland Emmerich sci-fi disaster film Moonfall got offto a slow start, with an estimated $10.0m debut in North America for Lionsgate,and $9.4m in 45 international territories for a variety of distributors. Thosenumbers combine for a global $19.4m weekend session, and $19.6mcumulatively.

Moonfall, which shot in Montreal in 2020 under pandemic conditions, starsHalle Berry, Patrick Wilson and Game Of Thrones’ John Bradley as a trio tryingto save humanity when a mysterious force sends the Moon hurtling towardsEarth. AGC Studios introduced Moonfall to Cannes buyers in 2019 and raisedequity funding with Emmerich’s Centropolis and CAA Media Finance. Productionbudget is reported around $140m.

AGC has yet to provide individual territory numbers for international markets.

UK/Ireland keeps ‘Sing 2’ in tune

UK/Ireland was once again the hero market for Universal’s Sing 2, deliveringmore than a third of the worldwide box office for the February 4-6 weekend. Theanimated sequel grossed an estimated $18.2m at the weekend, taking theworldwide total to $291.5m – the biggest total for a US studio animation in thepandemic era.

International accounted for $14.0m of the weekend number, with UK/Irelanddelivering an estimated $6.6m, taking the total there to $17.0m, just below thefirst Sing at the same point of release. The February half-term school holidayshould bring plenty more to Sing 2 this month.

In cumulative totals, France leads the international pack for Sing 2 with $18.2mahead of UK/Ireland, Australia ($13.2m), Russia/CIS ($12.8m) and Mexico($12.6m). Denmark opened at the weekend with a strong $1.1m includingextensive previews.

‘Belfast’ boosted by Antipodes opening

Also for Universal, Belfast expanded from three to seven international markets,notably landing in Australia (debut of $646,000) and New Zealand ($242,000).International weekend total was an estimated $3.2m, led by UK/Ireland with$2.0m. International cume is now $13.9m after just two weeks of internationalrelease – well ahead of the $7.5m earned since November 12 in North America,and with many territories yet to come. Worldwide total is $21.4m. Next to openis Germany (February 24), with Mexico, Brazil, South Korea and Japan all set forMarch.

‘Spider-Man: No Way Home’ pushes towards $1.8bn

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European Theatrical Box Office Up42% in 2021, Reports Trade BodyUNICB y N i c k V i v a r e l l i

©Sony Pictures/Courtesy Everett Collection

European cinema admissions rose an estimated 38% in 2021, with over 590

million total tickets sold, generating a 42% rise in box office to €3.7 billion

($4.2 billion) compared with the all-time low year of 2020.

The preliminary figures were released on Monday by the International

Union of Cinemas (UNIC), the trade org representing European cinema

associations. It comprises cinema exhibitors and their national trade

associations across 39 European territories, some of which do not belong to

the European Union.

At a EU level — which covers the U.K. despite the nation parting ways with

the EU last year — over 400 million tickets were sold in cinemas, worth an

estimated €2.9 billion at the box office ($3.3 billion), according to a UNIC

statement. It noted that this intake was generated while “most screens

across the region were shut for the first half of the year and operating for

the following six months under limited occupancy and additional

restrictions.”

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“The impact of the COVID-19 pandemic on the European cinema industry

remains significant,” UNIC pointed out. Though sounding an upbeat note,

the org underlined that compared to results for Europe in 2019 –– which

was a particularly successful year for the theatrical market –– admissions

in 2021 “were still lagging 56% behind, while box office was down by an

estimated 57%.”

Comparing results for the second half of 2019 with the same period in 2021,

box office revenues for territories where data was available were on average

35% below pre-pandemic levels.

UNIC underlined that encouraging box office results in major territories

such as France, which bounced back during the last quarter of 2021; the

UK, which was down 26%; Russia, down 29.5%; or Poland, minus 24.3%,

“nevertheless serve to demonstrate the strength of the sector’s recovery in

recent months.”

As in past years, European box office was mainly driven by major

Hollywood blockbusters including “Spider-Man: No Way Home,” “No Time

to Die,” “F9: The Fast Saga,” “Venom: Let There Be Carnage” and “Dune.”

“Spider-Man: No Way Home,” with an over $1.77 billion haul at the global

box office and counting, stood out as evidence that movie theaters can

continue to attract audiences “and create global events even during

challenging times,” UNIC said.

Concurrently, local titles have also played a key role in the ongoing recovery

process of European cinemagoing. Serbian biopic “Toma,” for example,

managed to outperform “Spider-Man: No Way Home,” dominating at the

box office in Serbia and neighboring Bosnia and Herzegovina.

The market shares for homegrown movies were higher than normal years

across the region, UNIC underlined — most notably in France, where in

2021 they accounted for 40.8% of admissions; 38.3% in the Czech Republic

and 37% in Denmark.

UNIC is expecting 2022 to be a pivotal year for the European industry. The

org cites Gower Street Analytics’ forecast of a tentative estimated intake of

$7.8 billion (plus 75% on 2021) for 2022 box office in the European, Middle

East and Africa (EMEA) region.

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European Box Office, Unic


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HOME FILM NEWS Feb 6, 2022 9:07pm PT

Lunar New Year Box Office in ChinaApproaches $950 Million With ‘TheBattle at Lake Changjin II’ DominantB y P a t r i c k F r a t e r

Bona Film Group

Patriotic blockbuster “The Battle at Lake Changjin II” earned just short of

$400 million over the Chinese New Year holidays at a mainland China box

office that weighed in at some $950 million.

Data from consultancy Artisan Gateway showed “Lake Changjin II” earning

$152 million over the Friday to Sunday weekend, comfortably ahead of

comedy “Too Cool to Kill” which took $111 million over the same three

days. In third place over the weekend was drama “Nice View” with $45.4

million and animation “Boonie Bears: Back to Earth” with $38.8. The

Zhang Yimou- and Zhang Mo-directed “Snipers” was fifth over the weekend

with $22.7 million.

Data from other sources show that the first three days of the six-day holiday

period – Tuesday to Sunday – were the strongest, indicating that the

cumulative scores at the end of Sunday are more important.

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“Lake Changjin II” completed its first six days in Chinese theaters with

$395 million, according to Artisan Gateway. “Too Cool to Kill” earned $217

million ahead of “Nice View” with $104 million, “Boonie Bears” with $88.8

million and “Sniper” with $41.1 million.

Another prominent title, Han Han’s motorbike adventure “Only Fools

Rush In” had a strong opening day with $36 million, but it faded rapidly. It

finished with $79.3 million after six days, according to data from Ent

Group.

“Lake Changjin II” (aka “Watergate Bridge”) dominated proceedings on all

six days, but it appears to be scoring more slowly than its predecessor, “The

Battle at Lake Changjin” which launched as recently as Oct. 1, 2021, the

beginning of China’s National Day holiday season. The first “Lake

Changjin” film earned $235 million in its first three days and $633 million

over its first ten days.

Ent Group – which arrives at a significantly different six-day cumulative of

$422 million for “Lake Changjin II” – reports that the film opened with

$103 million on Feb. 1. It followed that with daily scores of $45.7 million,

$69.0 million, $56.4 million, $52.4 million and $45.7 million on the five

succeeding days.

Imax reports that “The Battle at Lake Changjin II” was its third highest

scoring opening in China, behind only “Detective Chinatown III” and “The

Wandering Earth.” The film earned $23.3 million of its nationwide total on

729 Imax giant screens, with $14,7 million coming between Tuesday and

Thursday and $8.6 million coming between Friday and Sunday. The

company said that the film’s Imax total accounted for nearly 6% of the

national box office whilst representing only 1% of total screens playing the

film.

Overall box office across the country for the six-day holiday period totaled

RMB6.01 billion or $946 million by Variety’s calculation, based on daily

reports from Alibaba’s Beacon box office tracking service.

Artisan Gateway calculates that China’s year-to-date aggregate box office is

now $1.36 billion, or more than double the figure achieved by this date in

2021. But that cannot be considered a like-for-like comparison as the

Chinese New Year holidays were roughly two weeks later (Feb. 12, 2021).

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A more accurate comparison of the year-on-year running total can only be

reached at the end of February, when the holiday season is effectively

complete.

Last year’s Chinese New Year season was led by “Detective Chinatown III,”

which scored $397 million in just three days, but was later overtaken by


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sleeper hit “Hi, Mom” which had only $161 million in its first three days.

Both films went on to finish their extended runs with over $800 million.

Read More About:

Box Office, China, The Battle at Lake Changjin II, Zhang Yimou

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Maybe Comedies Aren’t Dead? 5Takeaways After ‘Jackass Forever’Stunts on the Box OfficeB y R e b e c c a R u b i n

©Paramount/Courtesy Everett Col

When it comes to comedies, Hollywood has mostly written off the movie

genre as fodder for streaming services. And, maybe it’s for good reason.

Since big-screen funny films like “The Hangover” trilogy, “Step Brothers”

and “Anchorman” hit their zenith in the 2000s, straight comedies have

mostly fallen out of favor with ticket buyers.

But every so often, there’s a big, loud exception that bucks Hollywood’s

conventional wisdom; in this instance, the idea that comedies should only

be relegated to Netflix and its ilk. That was the case over the weekend as

Paramount’s over-the-top slapstick jamboree “Jackass Forever,” the fourth

film in the long-running franchise, debuted at the top of domestic box

office charts with a better-than-expected $23.5 million. At the same time,

director Roland Emmerich’s big-budget science-fiction spectacle

“Moonfall” crash-landed with a disappointing $10 million.

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Of course, a single film, especially one with a built-in fanbase that has

grown to love the increasingly absurd adventures and testicular fortitude of

stars Johnny Knoxville, Steve-O and Wee Man, is not enough to reverse a

trend or declare a comedy renaissance at the box office. But the commercial

success of “Jackass Forever” is an encouraging sign to Hollywood that mid-

level movies, particularly those featuring Earth-bound characters, have the

ability to earn money. With that in mind, here are five takeaways from

“Jackass’s” latest box office outing:

1. Comedies are not dead. They’re just on life support.

Conventional wisdom (and box office ticket sales in recent years) would say

that audiences don’t feel so inclined to watch the latest funny film in

theaters. Netflix, HBO Max or premium video-on-demand rental platforms

would suffice, as they have a seemingly endless supply of comedies. In the

decade-plus since “Trainwreck” and “Bridesmaids” scored big at the box

office, pure comedies have lost much of their luster. Prior to Sunday,

Universal’s 2019 humorous coming-of-age film “Good Boys” was the last of

a dying theatrical breed to win the weekend. Another top comedy that year

was Tyler Perry’s “A Madea Family Funeral.” In the two-and-a-half years

since, there’s been a notable lack of comedic titles being offered at the box

office. In that respect, “Jackass” certainly did not have to worry about genre

fatigue.

“‘Jackass Forever’ is tailor-made for the communal experience of the movie

theater,” says Paul Dergarabedian, a senior media analyst with Comscore.

The movie, he adds, “represents a rare win for the genre, whose popularity

in theaters has waned over the years.”

2. Studios can take risks…if they don’t spend a lot of money.

“Jackass Forever” cost a mere $10 million to produce, meaning the film is

already a winner after one weekend in theaters. That indicates Hollywood

can take risks on genres that haven’t been reliable big-screen draws, so long

as budgets don’t get out of hand. It’s a lesson that movie studios have

continued to learn the hard way. Case in point: There’s no reason that

Warner Bros.’ 2021 release “The Many Saints of Newark,” an intimate

crime drama that serves as a prequel to “The Sopranos,” should have cost

$50 million; it had no major stars, no international appeal, no stunts or

CGI and therefore, no real chance at getting out of the red. The same

applies to Steven Spielberg’s $100-million budgeted “West Side Story,”

Disney and 20th Century’s sumptuous remake of the classic musical that

would have needed to defy the odds — and then some — to dance its way

out of the red. It’s not that traditional players should steer clear of less-

than-certain projects, a.k.a. anything that doesn’t involve superheroes or

speedy cars, but they should approach them responsibly.

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In the case of “Jackass Forever,” the scant price tag allowed a little room for

franchise fatigue to take hold. It’s been 12 years since the previous entry,

2010’s “Jackass 3D,” opened in theaters to $50 million. (During the

pandemic, hardly any movies, period, collected that much in inaugural

sales.) The third “Jackass” eventually tapped out with $117 million

domestically and $171 million worldwide. Given changing tastes and

continuing COVID-19 concerns, “Jackass Forever” will not come close to

matching those receipts. But, it doesn’t have the same production budget,

so it doesn’t need to.

3. Adult audiences are coming back to the movies (kind of).

There was a time (a few weeks ago) when adult audiences, categorized as

moviegoers over the age of 35, were more concerned with catching COVID-

19 than seeing the latest blockbuster at their local multiplex. It’s still mostly

true, however, the gap is beginning to shrink. Ticket buyers for “Jackass

Forever” were 68% male and, surprisingly to industry observers, 25% over

the age of 35. That’s a weaker showing than adult-skewing tentpoles like

the James Bond sequel “No Time to Die” (57% were 35 or older), Denis

Villeneuve’s reimagining of “Dune” (33% were 35 or older) or Ridley Scott’s

starry “House of Gucci” (34% were 45 years and older), but it’s a bigger

turnout than Paramount had been expecting.

“I was pretty heartened by the percentage of moviegoers over 35. Who

knew?” says Chris Aronson, Paramount’s president of domestic

distribution.

More pointedly, 007 adventures and cerebral adaptations of beloved novels

would be the kind of films that one expects, or at least hopes, older crowds

would return to watch. But it’s especially promising to see people above a

certain age leave the house for a movie that spotlights, among many things,

a whole lotta male genitalia. “Jackass Forever” is so outrageous and graphic

that Variety’s chief film critic Owen Gleiberman says, lovingly, “by the end

of the film, the nutsacks of half the cast members have begun to feel like

family.” The film has become a surprise critical darling, but it was expected

to cater to younger crowds. For that reason, it’s less surprising that 67% of

opening weekend audience members for “Jackass Forever” were between

18 and 34. Still, that breakdown is a testament to the franchise’s ability to

appeal to its core fanbase and bring in new admirers of stunts powered by

farts and male junk.

4. Paramount starts 2022 strong, but will its hot streak

continue?

After mostly sitting out 2021 (the studio released only four movies in 12

months), Paramount has delivered the sole box office successes of 2022.

Now, that comes with an important caveat — it’s only been a few weeks into

the new year and January tends to be a slow month at the movies. But films

like Universal’s star-studded espionage thriller “The 355” and its faith-

based drama “Redeeming Love,” as well as the Gravitas Ventures release

“The King’s Daughter,” were among the slim pickings that misfired as

Paramount’s slasher sequel “Scream” and “Jackass Forever” claimed the

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top spots in their respective opening weekends and collected notable ticket

sales to match.

“We feel good about 2022,” says Aronson.

That confidence may be warranted. Looking ahead, Paramount has “The

Lost City,” a romantic comedy featuring Sandra Bullock and Channing

Tatum, on March 25, followed by “Sonic the Hedgehog 2,” a sequel to

2020’s unexpected box office hit, on April 8. Though “Mission: Impossible

7” was bumped, for what feels like the 100th time, to next year, Tom Cruise

remains pivotal to Paramount’s box office slate, headlining the summer

blockbuster-hopeful “Top Gun: Maverick” on May 27. In theory, it appears

to be a bunch of commercial winners. In actuality, execution will be

paramount. (Pun intended.)

5. February may be the cruelest month. At least in terms of the

box office.

“Jackass Forever” may have started the month with a bang, but barring any

surprises, February looks likely to end with a whimper. Of the remaining

movies, Sony’s video-game adaptation “Uncharted” with Tom Holland,

Channing Tatum’s feel-good comedy “Dog,” Kenneth Branagh’s murder

mystery “Death on the Nile” and Jennifer Lopez’s romantic comedy “Marry

Me” (which is opening simultaneously on Peacock), none can be

considered sure-fire hits.

“After building some momentum during the summer, fall, and year-end,

the first four weeks of 2022 took a sharp step backwards,” says David A.

Gross, who runs the movie consulting firm Franchise Entertainment

Research. “We would like to say January is always quiet, but moviegoing is

a 52-week affair now. [..] February is going to be quiet too” On an optimistic

note, he adds “The second half of the year is strong, on paper.”

Business may not pick up until “The Batman” opens in March, followed by

“Morbius” in April. Theater owners, get your Bat-Signals ready.

Read More About:

Jackass Forever, Paramount

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HOME TV GLOBAL Feb 7, 2022 2:34am PT

‘Neighbours’ Canceled: AustralianSoap in Jeopardy as U.K.Broadcaster and Main FunderChannel 5 Pulls PlugB y N a m a n R a m a c h a n d r a n

Everett Collection

The future of long-running Australian soap opera “Neighbours” is in

question following its cancellation by ViacomCBS-owned U.K. broadcaster

Channel 5.

The soap, produced by Fremantle and now in its 37th season, is watched by

1.5 million viewers a day in the U.K. but Variety understands that its

Australian audience is on the wane. Although “Neighbours” is produced in

Australia, it is largely bankrolled by Channel 5.

Australia’s Network 10, which airs the soap on its 10 Peach channel, is only

a part funder.

A Channel 5 spokesperson told Variety: “’Neighbours’ will no longer air on

Channel 5 beyond this summer. It’s been a much-loved part of our

schedule for more than a decade, and we’d like to thank the cast, Fremantle

and all of the production team for their fantastic work on this iconic series.”

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“We’d also of course like to thank the fans for their loyal support of

‘Neighbours’ across the years,” the spokesperson added. “We recognize that

there will be disappointment about this decision, however our current focus

is on increasing our investment in original U.K. drama, which has strong

appeal for our viewers.”

News of the show’s cancellation has come as a shock to cast and crew,

which total around 150 people. Sources tell Variety that conversations have

been ongoing about the program’s future beyond Channel 5, but no

decisions have been made as of yet and aren’t thought to be imminent.

Channel 5 first began airing “Neighbours” in 2008, and struck a new deal

for the program in 2018 that allowed it to air all year round. In the last few

years, however, priorities have changed for the channel, which has enjoyed

success with new dramas such as “All Creatures Great and Small.”

In an email to the “Neighbours” cast and crew, Fremantle said: “Our

audience remains steady and Channel 10 would love the show to continue

if we could find another broadcast partner to replace. These discussions are

ongoing however there is no new broadcaster at the moment and

production must end, effectively resting the show.”

The soap featured several performers who would go on to stardom

including Kylie Minogue, Margot Robbie, Russell Crowe and Guy Pearce.

Read More About:

Channel 5, Kylie Minogue, Neighbours, ViacomCBS

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