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ETRUSCAN STUDIES
JOURNAL of the ETRUSCAN FOUNDATION
Volume 9 2002-03
ETRUSCANS NOW PROCEEDINGS OF THE SYMPOSIUM HELD AT
THE BRITISH MUSEUM 2002 PART 1
Judith Swaddling amp Phil Perkins Guest Editors
P Gregory Warden Editor
Anthony Tuck Book Review Editor
Bridget LaRocque Marx Assistant Editor
Anne Humes Layout and Design Editor
EDITORIAL BOARD
Alexandra Carpino Richard De Puma Ingrid EM Edlund-Berry Helen Nagy Erik Nielsen Ingrid D Rowland David Soren
Printed May 2006
-I
Scoperte ed Iniziative
in Etruria Meridionale
BY ANNA MARIA MORETTI SGUBINI
Oal 1995 la Soprintendenza per i Beni Archeologici per lEtruria Meridionale
(fig 1) ha avviato un serrato programma di iniziative finalizzate ad una piu
ampia conoscenza e valorizzazione delle memorie della cultura etrusca proshy
gramma che si earticolato su due diverse linee di sviluppo rispettivamente incentrate suI
territorio e sulle collezioni museali a questo collegate
Le strategie adottate sono state frutto di scelte meditate che si sono dovute conshy
front are con risorse umane e finanziarie del tutto inadeguate aIle problematiche da
affrontare
Dovendo presentare sia pure in forma sintetica i risultati delle attivita poste in
essere cominceremo dal territorio precisando sin dora come gli interventi effettuati non
sempre siano frutto di iniziative programmate rna talora siano ricollegabili anche ad esishy
genze di tutela dovute alIa realizzazione di opere pubbliche 0 private 0 piu di frequente
messe a punto per contenere i guasti irreparabili che lincessante attivitil clandestina conshy
tinua a provocare al nostro territorio
La pili forte esigenza che nel 1995 si avvertiva a livello di territorio era quella
legata alIa conoscenza dei grandi siti quali
Veio Caere Tarquinia e Yuki siti che si
propongono quali campi di ricerca tanto
ricchi quanto stimolanti rna la cui comshy
plessita e vastiti richiedevano unorganizshy
zazione diversa da quella tradizionale
imponendo una linea di azione per la cui realizzazione si e ricercato laiuto di stushy
diosi e colleghi universitari Cio anche in
considerazione di un altro non trascurabile
fartore quello legato al riordinamento e alIo figure 1 Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia
-133 shy
-----~-~ SCOPERTf ED IN IZIATIVE IN ETRURIA MERIDIONAL E------~
studio dei materiali provenienti dai vecchi scavi che conservati nei depositi costituiscono uno straordinario campo di indagine ove sottoposti ad analisi puntuali Una prima sinteshysi di questo lavoro sono state Ie mostre organizzate a Villa Poniatowski e a Tarquinia come pure Ie tematiche relative alIo sviluppo dei centri sono state affrontate nel Convegno organizzato nel2001 dallIstituto Nazionale di Studi Etruschi
In tal senso estato messo a punto il Progetto Veio che promosso dintesa con docenti e ricercatori della Cattedra di Etruscologia e Antichita italiche della seconda Cattedra di Archeologia e Storia dell Arte greca e romana della seconda Cattedra di Topografia di Roma e dellItalia antica dellUniversita degli Studi La Sapienza operanti suI terreno dintesa e in collaborazione con la Soprintendenza ha determinato la conshytemporanea apertura di distinti punti di scavo che hanno interessato altrettanti settori strategici per la conoscenza dellinsediamento Si e anzitutto operato nellarea del Samuario del Portonaccio stante anche Iesigenza da parte del gruppo di etruscologi
impegnati nel Progetto Veio e diretti da Giovanni Colonna di procedere a puntuali verifiche di alcuni settori gia interessati dagli scavi compiuti nel primo cinquantenshynio del Novecento verifiche peraltro indispensabili sia per poter giungere all edizione scientifica di alcuni di quegli stessi scavi1 sia per la puntualizzazione delle pili generali problematiche afferenti la ricostruzione del comshyplesso monumentale (fig 2-3) nelle sue diverse fasi e art ishycolazioni in linea con gli studi che questo gruppo di archeologi porta avanti ormai da anni nellarea2
Un secondo punto dintervento ha interessato Piazza d Armi ove gli scavi condotti da Gilda Bartoloni e Francesca Boitani hanno reso possibile acquisire una pili puntuale conoscenza delle vicende edilizie che interessarono questo setshytore dell abitato si sono COSl da un lato meglio definite Ie fasi la funzione e Ie caratteristiche tecniche del cd oikos (fig 4)figure 2 - Veio santuario del
Portonaccio gruppo votivo di scavato negli anm trenta del Novecento da Enrico Stefani Ercole e Minerva (fine VI sec ac) e successivamente si eavviata Iesplorazione di nuovi nuclei
abitativi dellinsediamento arcaico che appaiono caratterizzati da un impianto di tipo regolare3
Non menD importanti i risultati acquisiti a Piano di Comunita4 sotto la direzione di Giovanni Colonna che hanno offerto tra Ialtro una preziosa testimonianshyza del carattere dellinsediamento veiente aHa fine del VII-inizio VI sec ac e a Macchia Grande ove Ie ricerche dirette da Andrea Carandini hanno interessato un
figure 3 Veio santuario del Portonaccio quartiere di eta arcaica e un settore del foro ricostruzione del sistema angolare della fronte del
tempio (secondo quarto del V sec ac) di eta romana (fig 5) a quello contiguo
-134
-----~~- ANNA MARIA MORETT SGUBIN
figure 4 - Veio Piazza dArmi Veduta aerea delshy figure 5 - Veio Macchia Grande Veduta aerea
larea di scavo dellarea di scavo
Nuovi dati provengono anche da
Campetti6 area che ora sappiamo interessashy
ta da una frequentazione che si protrae ininshy
terrotta dal IX aHa meta del V sec ac Sono
stati infatti intercettati resti di cap anne della
prima eta del Ferro e strutture di eta arcaica
aIle qual si sovrappose secoli pili tardi il
grandioso impianto che realizzato in era
tardo repubblicana manifesta modifiche e figure 6a - Veio necropoli di Casale del Fosso
ampliamenti di eta Imperiale romana Tomba 1036 prima dello scavo in laboratorio
I risultati delle ricerche sisteshy
matiche condotte nell area della citta storica
hanno trovato ulteriore integrazione grazie
aHa scoperta a seguito di un intervento di
tutela di un insediamento del Bronzo finale
che localizzato sulla baIza sottostante il suggestivo Castello di Isola Farnese conshy
corre a delineare Ie dinamiche relative al
popolamento del territorio nella fase che
precede la formazione della citta figure 6b - Veio necropoli di Casale del Fosso Tomba 1036 it corredo (750-730 ca ac)Non menD significativi sonG i dati
relativi alle necropolis per 10 pili frutto delle
ricerche condotte nei depositi fra Ie quali bastera citare gli straordinari risultati acquisiti
a seguito dello scavo condotto in laboratorio della celebre Tomba 1036 di Casale del
Fosso (fig 6) che databile tra il7S0 e il 730 ac si conferma fra Ie pili importanti tombe
di guerriero finora note in ltalia Lo scavo effettuato a ~Itre cento anni dal ritrovamento
non ha solo confermato la ricchezza del corredo ma ha reso anche possibile attribuire i
ricchi e tal ora unici materiali che 10 compongono ad un insigne personaggio che a buon
diritto puo essere considerato un vero e proprio re di Veio sepolto con sfarzo inusitato
questi annovera tra Ie insegne del suo rango una mazza uno scudo bilobato e un discoshy
co razz a che evocano il costume dei Salii romani quale enota dalle fonti letterarie come
lucidamente prospettato da Giovanni Colonna sin dal 19929
-135 shy
---~ _- SCOPERTE ED INIZIATIVE IN ETRURIA MERIDIONALE
figure 7 - Cerveteri santuario in loco S Antonio Veduta aerea
figure 8 - Cerveteri kylix attica a figure rosse di Euphronios vasaio dipinta da Onesimos (fine VI - decenni iniziale del V sec ac)
figure 9 _ Tarquinia santuario dellAra della
Regina Angolo sud-est del complesso monumentale
Di non mlllor rilievo i risultati acquisiti a Caere in loc S Antonio dal
gruppo di lavoro che ha visto associato alIa Soprintendenza lIstituto per IArcheologia
etrusco-italica del CNR diretto dapprima
da Mauro Cristofani e successivamente da Adriano Maggiani coadiuvati da altri stushydiosi di universid italiane e straniere Gli
scavi che dopo sette anni si avviano ormai a condusione hanno consentito di
riportare in luce due imponenti templi di
tipo tuscanico che allineati e orientati verso sud-ovest risultano prospicienti una vasta
terrazza pianeggiante delimitata a sud dalla
via cava che penetrava nell area urbana risalendo dalla Valle della Mola (fig 7)10
Come testimoniano i ricchi ritrovamenti effettuati nel corso dello scavo che ha fra Ialtro messo in luce un complesso sistema
di ambienti sotterranei forse cisterne Ie strutture monumentali in uso tra Iera
tardo-arcaica e la piena eta romana venshy
gono fatte oggetto di una radicale ristrutshyturazione alia fine del IV sec aC Larea
peraltro appare occupata anche in epoca precedente Iimpianto santuariale tardoshy
arcaico risultando frequentata quasi senza soluzione di continuita dalleti protostorishy
ca Tra Ie scoperte di maggiore spicco si
ricorda in particolare quella di un bothros
che ha restituito molte decine di frammenti
relativi a donari databili tra la fine del VI sec aC e linizio delleta ellenistica In parshyticolare 10 studio di tali materiali ha rivelato
un ruolo preminente di Ercole nellambito
del santuario di cui forse con Menerva fu titolare di uno dei culti principali Ad H ercle riconduce anche Ia dedica incisa
sulla grande kylix a figure rosse plasmata da Euphronios e dipinta da Onesimos (fig 8) restituita nel 1999 allo Stato italiano dal
Getty Museum di Malibu dopo che ne era stata inconfutabilmente dimostrata la pertishy
-136
--~-~~-~~ ~~---- ANNA 11ARIA MORETTI SGUBINI
nenza al santuario ceretano11
Altre novita si registrano a seguito
di scavi condotti nelle vastissime necropoli
ceretane Fra gli altri si ricorda in particolare
un intervento di tutela che condotto nelshyl area del Laghetto12 ha restituito testimoshy
nianze fondamentali per la conoscenza della
prima eta del Ferro di Cerveteri Risulta COSl
ora documentata anche per Caere la stessa figure lOa - Tarquinia Villa Bruschi Falgari
precoce apertura ai commerci ed ai contatti veduta della necropoli della prima eta del ferro
con i grandi centri del Mediterraneo che
caratterizza Ie altre grandi metropoli
costiere delIEtruria meridionale e si
chiariscono al contempo queUe che furono
Ie premesse alIa sua sfolgorante fioritura di
eta orientalizzante
Ricche di risultati anche Ie ricerche
condotte a Tarquinia ove lIstituto di
Etruscologia dellUniversita di Milano diretto da Maria Bonghi Jovino ha prosegui- figure lOb Tarquinia Villa Bruschi Falgari
tomba 73 ad incinerazione entro custodia di tufoto Ie proficue indagini che gia avviate da anni13 ci restituiscono un quadro dellinseshy
diamento di straordinaria valenza come puntualmente reso nota agli studiosi attraverso la
ricca bibliografia resa tempestivamente disponibile 14 1area esplorata (fig 9) appare intershy
essata da unoccupazione che senza soluzione di continuira si estende dal momenta conshy
e1usivo del Bronzo finale allalto Medioevo Nuove acquisizioni giungono inoltre dalla
celebre Ara della Regina15 ove indagini sistematiche condotte in collaborazione con la
Soprintendenza hanno portato alla scoperta di ulteriori dati relativi allimpianto di eta
arcaica del santuario interessato da un radicale rinnovamento nella seconda meta del IV
sec ac
Alle scoperte in area urbana fra Ie quali si ricordano ancora i nuovi dati acquisishy
ti a proposito della cinta muraria16 si affianca un eccezionale ritrovamento effettuato nelshy
lambito delle necropoli ove nel1998 a Villa Bruschi eritornato in luce un sepolcreto vilshy
lanoviano (fig 10) pressocheuro intatto forse ricollegabile alIa comunita che occupa in quesshy
ta fase la coHina dei Monterozzi Nel corso delle prime tre campagne di scavo sono state
esplorate 115 tombe a incinerazione in pozzetci con risega 0 in custodia Iitica e 8 tombe
a inumazione in fossa semplice 0 foderata e chiusa da lastre II rigore scientifico che ha
guidato la ricerca ci ha restituito una ricchissima messe di testimonianze utili ad una pili
approfondita conoscenza degli usi e dei rituali funerari della prima Tarquinia gia in parte
poste a disposizione degii studiosi grazie ad una serie di resoconti preliminari che danno
concreta conferma dellimportanza del sepolcretoY
Integrano il panorama delle ricerche in atto a Tarquinia i risultati delle indagini
condotte a Gravisca dallUniversita di Perugia in collaborazione con la Soprintendenza
137 shy
IN ETRURIA MERIDIONALE-------SCOPERTE ED II ZlATIVE
figure 11 - Gravisca resti di officina metallurgishyca presso it sacello di Afrodite
figure 12b - Vulci Porta Ovest planimetria
figure 13 - Vulci Area I tratto delle mura urbane
particolarmente proficue sia per quanta
riguarda Ie problematic he legate al culto ed
alle pratiche devozionali sia per quanto
attiene aIle attivita produttive che ruotano
attomo al santuario sorto in prossimita
dello scalo commerciale e che ora meglio si
colgono grazie al ritrovamento di officine
metallurgiche (fig 11) attive tra
lOrientalizzante recente e I eta arcaica18
Obiettivo di un articolato ed organishy
co progetto di interventi eanche Vulci sede di
un Parco Archeologico e Ambientale Iiniziativa portata avanti attraverso nuovi modelli di
gestione del territorio che vedono impegnato con gli Enti locali 10 Stato attraverso la
Soprintendenza Archeologica per Etruria Meridionale ha determinato la realizzazione di numerosi interventi di valorizzazione che consentono non solo di apprezzare Ie straordinashy
rie risorse naturalistiche di questa angolo ancora intatto della Maremma ma soprattutto
hanno reso possibile acquisire una maggiore conoscenza di un sito storicamente penalizzato
dalle vicende che hanno caratterizzato nellOttocento e nella prima meta del Novecento la ricerca archeologica Gli interventi effettuati in questi ultimi anni sono stati finalizzati da un
lato al recupero e al restauro delle emergenze monumentali note19 da un altro alia verifica dei
dati relativi allinsediamento realizzata attraverso lanalisi della cartografia storica e medishy
ante un programma di survey combinati con unattenta rilettura delle tracce di foto aeree di
138
-middot-~~~~~~~~~~-ANNA MARfA MORETTI SGUBfNf --- ~~~~~~~
varia epoca20 sono stati altresl realizzati mirati e circoscritti interventi di scavo11 nellarea
urbana che oggi sappiamo estendersi anche oltre i limiti del pianoro de La Citta ricomprenshy
dendo anche la zona della Pozzatella22 Si ein particolare acquisita una piu puntuale conoscenshy
za dello sviluppo e dellassetto dellimpianto urbano di epoca ellellistico-romana che risulta
forte mente condizionato dalle caratteristiche dellinsediamento etrusco analogamente nuovi
dati sono relativi allimponente cinta urbana23 che risultando continua appare realizzata alia
fine del IV sec ac e risulta interessata da consistenti interventi di rifacimento databili agli
inizi del III sec ac Sono infatti compiutamente noti oltre ad ampi tratti di mura come quelshy
Ii che cingono suI versante occidentale il pianoro de La Citta Ie porte Nord e Ovest questulshy
tima protetta da una poderosa struttura24 (fig 12) che in fase con il rifacimento della porta
degli illizi del III secolo dovette essere come quella realizzata per fronteggiare l aggressione
romana Altri consistenti dati restituito 10 scavo della cd Area I (fig 13)25 ubicata sulle
pendici nord-orientali del pianoro urbano ove estato individuato ed esplorato un esteso
deposito di materiali votivi che rinvenuti in giacitura second aria sembrano ricollegabili ad
un impianto santuariale localizzabile a sud-est dellacropoli Altri elementi utili a chiarire lorshy
ganizzazione del territorio in funzione dello sviluppo delleconomia del centro antico sono
stati acquisiti nella fa-scia suburbana sotto Porta Est nella pianura di fondovalle a poca dishy
stanza dalla sponda destra del Fiora sono stati riportati in luce resti di edifici a carattere funshy
zionale il piu anti co dei quali risalente ad eta arcaica che sembrano documentare la presenza
figure 14a Vulei necropoli dellOsteria Tomba del Kottabos Hydria attica a figure nere avvicinabile aUf) stile del Pittore di Priamo Intorno al510 aC
139
figure 14b - Vulei necropoli dellOsteria Tomba dei Vasi del Pittore di Micali Hydria etrusca a figure nere del PiUore di Micali Fine VI sec ac
-- ----- SCOPERTE ED INIZlATIVE IN rTRURIA MERIDIO1ALE -----shy
in questarea di strutture a carattere commershy
ciale forse legate ad uno scalo fluviale26
Nuovi ritrovamenti si registrano
anche nell area delle necropoli si tratta sia
di scavi effettuati nei depositi27 (fig 14)
sia di interventi sui territorio fra gli altri si
ricordano qui i risultati di uno scavo che
condotto nel 1998 nel settore centrale
figure 15 Montefiascone santuario di Piana del dellOsteria ha consentito di indagare due Lago Veduta dinsieme distinti settori del sepolcreto28 Numerose
sono state Ie tombe riportate in luce sia di
eta tardo arcaica sia di epoca ellenistica alcune delle quali rinshy
venute intatte hanno restituito oltre a preziosi materiali dimshy
portazione e di produzione locale anche clementi utili ad una
piu approfondita conoscenza degli usi e dei rituali funerari 29
Altre importanti ricerche concorrono a restituirci un
quadro piu articolato del territorio dellEtruria Meridionale Mi
limito qui a ricordare a titolo di esempio Ie indagini in atto nel santuario di Piana del Lago (fig 15)30 in comune di Montefiascone
sorto a ridosso della via di collegamento tra Vulci e Orvieto come pure queUe ormai pluriennali del tempio di Monte Li Sant1
presso Narce Rinnovata attenzione e stata ri-volta a Lucus
Feroniae e alIa contigua villa dei Volusii interessata da un grande
progetto di restauro archeologico-ambientale in corso di realizshy
zazione in collaborazione fra la Soprintendenza e Autostrade
per lItalia che ha avuto avvio attraverso una mostra che svoltasi
nel1998 a Roma2 ha trovato nello stesso anno una seconda pili
ampia edizione a Torino33 Sono state altresl riprese sin dal1999
Ie indagini nell area del santuario dedicato a Feronia (fig 16) con
risuhati che sin dora confermano la grande importanza di figure 16 Lucus Feroniae (Capena RM) Bronzetto questo luogo di cuho ricordato dalle fonti che sottolineano di augure dal santuario di anche la sua connotazione emporica34
Feronia (fine VI sec ac) AUe iniziative poste in essere suI
territorio ha corrisposto un forte impulso
per 10 sviluppo e il potenziamento del sishy
stema museale dellEtruria meridionale che
incentrato nel Museo Nazionale Etrusco di
Villa Giulia aRoma si articola attraverso
altri nove istituti integrandosi peraltro con
numerosi Antiquaria comunali dislocati nei
pili importanti siti del territorio
Rispetto aUa Villa Giulia di unfigure 17 Polo Museale Etrusco di Roma Villa Giulia in fondo e Villa Poniatowski in primo piano tempo quello che oggi si propone al pubshy
-140shy
---------- ANNA MARIA MORETTI SGUBINI
blico eun Museo rinnovato per oltre il50
dei suoi allestimenti e che ora unito aHa
contigua Villa Poniatowski si avvia a costishy
tuire un Polo espositivo di primo piano
qualificandosi per la sua specificita a livello
internazionale (fig 17)35
II progetto scientifico per Iampliashy
mento e il rinnovamento delle esposizioni
messo a punto nel 1996 con la collaboshy
razione di Francesca Boitani ha trovato
approvazione e cospicui finanziamenti a
partire dal 1997 Sono state COS progressishy
vamente riordinate e riaperte al pubblico
nel 1997 Ie antichita di Pyrgi6 1998 Ie
raccolte dell agro falisco e capenate37 nel
1999 Ie grandi Collezioni storiche del
Museo fra Ie quali un cenno particolare
richiede quella Castellani (fig 18) che coshy
stituita da oltre seimila oggetti si articola in
distinte sezioni relative aIle ceramiche ai
bronzi alle terrecotte ai materiali in osso e
soprattutto ai celebri ori antichi e moshy
figure 18 - Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia Sala dei Sette Colli gli ori Castellani
figure 19 - Vuici area della Cuccumella Hydria di bronzo dalla tomba a buca 311989
derni38 E stato altresl riordinato il ricco Antiquarium nell ambito del quale uno spazio
specifico estato riservato ai materiali gia nel Museo Kircheriano che ha COS riguadagnashy
to malgrado Ie mutilazioni subite nel tempo la sua originaria identita di selezionata racshy
colta di antichiti Anche Ie sezioni topografiche sono state riproposte al pubblico rinnoshy
vate e arricchite con contesti in precedenza non esposti e con il supporto di nuovi appashy
rati didattico ilIustrativi bilingui Grazie ad un pili razionale uso degli spazi si sono
inoltre potute realizzare tre nuove sezioni espositive rispettivamente dedicate alIa epishy
grafia etrusca alIa storia antiquaria del museo e alIa cinquecentesca villa di Papa Giulio
III che ospita il Museo anchessa fatta oggetto di un restauro filologico che lha restituishy
ta alIo splendore originario dotandola al contempo di impianti e servizi adeguati aIle esishy
genze del pubblico39
Attualmente sono stati avviati grazie a nuovi finanziamenti i lavori per il rinshy
novamento e ladeguamento degli spazi che attualmente ospitano Ie sezioni topografiche
e che interesseranno entro il2006 Ie testimonianze di Vulci (fig 19) e di Tarquinia -censhy
tro che in precedenza escluso dal percorso museale trovera ora rappresentazione attrashy
verso la celebre Tomba del Letto Funebre- e successivamente quelle degli altri grandi
due siti Caere e Veio Gli interventi eseguiti come quelli in corso di realizzazione sono
stati preceduti da un intenso lavoro di studio catalogazione e restauro dei materiali Dei
risultati COSI conseguiti e sempre sulla base delle linee perseguite per la realizzazione del
Polo Museale Etrusco di Roma si eritenuto opportuno proporre al pubblico e agli stushy
diosi un primo bilancio In tale prospettiva dintesa con lIstituto Nazionale di Studi
141
--------- SCOPERTE ED INIZIATlVE IN ETRURIA MERIDIONALE ------
Etruschi e Italici estata realizzato nel2001 un
convegno dedicato ai grandi siti dellEtruria meridionale costiera 40 e in tale occasione e stata aperta al pubblico negli spazi delle
Coneerie Riganti contigui alIa Villa
Poniatowski una mostra relativa al1e scoperte
e ai restauri condotti in questi ultimi anni a Vulei a Caere e a Veio41 Da segnalare in
particolare limportanza delle testimonianze
re-Iative a questo ultimo centro che confinate
nei depositi da oltre cinquanta anni torneranshy
no entro il prossimo quadriennio ad essere figure 20 - Tarquinia Museo Arcbeologico esposte negli spazi ora final mente reperiti Nazionale L esposizione dei sareofagi dellala destra del Museo contigui a quelli
degli altri grandi siti dellEtruria merishy
dionale42 Le preziose sale della Villa
Poniatowski che verranno aperte al pubblico
tra il 2006 e il 2007 accoglieranno invece Ie
storiche raccolte del Latium Vetus con Ie straordinarie testimonianze provenienti da
Palestrina e i materiali dai centri dellUmbria
Altre novita prop one ora anche il Museo Nazionale di Tarquinia (fig 20) ospishy
figure 21 Viterbo Rocea Albornoz Le statue di tato nella prestigiosa sede del Palazzo Ferento Vitelleschi ove in occasione del gia ricordato
Convegno di Stud Etruschi del 2001 estato
aperto al pubblico il Salone delle Armi che accoglie i materiali provenienti dagli scavi vecshy
chi e nuovi condotti sulla Civita e nell ambito dei quali estate finalmente ricontestualizzato
il celebre altorilievo con i cavalli alati Uno spazio estato inoltre riservato anche a Gravlsca mentre ein programma Iapertura di una nuova sezione dedicata sempre al territorio rna con
specifico riferimento aIle testimonianze della sfarzosa villa Imperiale di Cazzanello Al piano
terreno del Museo nel 2004 e stata inaugurata una sezione dedicata aile sculture arcaiche tarquiniesi che vede raccolti oltre ad una selezione dei caratteristici lastroni a scala alcune
delle pili note testimonianze di quella produzione
Anche il Museo di Tuscania propone nuove sezioni espositive Ie sale del braccio
occidentale del primo piano del cinquecentesco convento di S Maria del Riposo sono
state destinate infatti ai materiali della cultura orientalizzante ed arcaica dell antico centro
ed ospitano in particolare Ie testimonianze delle complesse esperienze dellarchitettura
funeraria restituiteci dalle necropoli rupestri della Peschiera e di Pian di Mola44
Tra il 1997 e il 2004 e state completato il Museo comprensoriale dellEtruria
interna che ha sede nella Rocca Albornoz di Viterbo Nel 1997 sono state allestite al
primo piano due sezioni la prima dedicata ai risultati degli scavi condotti dalla Scuola
Francese di Roma nel centro di Musarna la seconda riservata al ciclo delle statue provenienshy
-142shy
--------middotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddot---ANNA MARIA Mo TTl SGUB01
ti da teatro di Ferento riproposte con una scenografica soluzione espositiva ispirata al complesso monumentale (fig 21)45 Ferento moItre ha trovato ulteriore documentazione anche grazie ad una mostra temporanea di recente reaIizzazione che ha offerto un bilancio significativo delle ricerche sistematiche condotte dallUniversita di Viterbo nel sitO46 Nel 2005 sad completato il percorso espositivo 47 che prevede nei saloni del secondo piano la presentazione di materiali provenienti dai maggiori centri dellEtruria interna quali Blera Barbarano S Giuliano Norchia Bisenzio ecc mentre uno spazio particolare estato risershyvato alla celebre tomba della Biga di Castro riproposta al pubblico insieme ai materiali delloriginario contesto48 Per il2006 infine ein programma un ulteriore intervento che in collaborazione con la Scuola Svedese di Studi Classici di Roma permetted di rinnovare almeno in parte adeguandola allattuale stato delle ricerche lesposizione delle testimonishyanze relative ai siti di San Giovenale e di Acquarossa risalente al 1986
Infine il Museo di Lucus Feroniae ove estata allestita una prima sezione dedicashyta al territorio mentre con unesposizione provvisoria e stato propos to al pubblico il pregevole cicio statuario della prima eta imperiale proveniente dall Augusteo conti guo alla basilica che domina il foro della colonia di eta romana49
Anche a Pyrgi fervono i lavori per il restauro della cd Manica Lunga del Castello di S Severa che ospited in spazi finalmente adeguati i materiali rinvenuti in oltre cinguantanni di scavo nell area sacra contigua allo scalo portuale ovviando COSt
all angusta soluzione che al momento vede costrette tante insigni testimonianze nei picshycoli locali dell Antiquarium pres so I area archeologica
Collaterali a tali iniziative sono state infine altre minori per 10 piu a carattere temporaneo tra Ie quali si ricordano Ie gia citate mostre dedicate nel 1998 e nel 1999 alIa Villa dei Volusii Saturnini5C pres so Lucus Feroniae quell a relativa alIa notissima coppa di Euphronios51 restituita dal Getty Museum di Malibu ne11999 al Museo di Villa Giulia e infine due manifestazioni espositive svoltesi a Montalto di Castro la prima del 1997 deshydicata al Mitreo52 rinvenuto a Vulci presso la domus del Criptoportico la seconda del 2002 avente per tema Ie scoperte e Ie riscoperte nel territorio di Vuki53 Questa ultima e stata anche occasione per puntualizzare un altro menD noto aspetto dellintensa attivita svolta in questi anni dalla Soprintendenza nellambito dei depositi dei musei periferici con risultati altrimenti apprezzabili attraverso pubblicazioni scientifiche 0 anche attrashyverso limpegnativo consistente incremento del catalogo e dei registri inventariali dei materiali
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Scoperte ed Iniziative
in Etruria Meridionale
BY ANNA MARIA MORETTI SGUBINI
Oal 1995 la Soprintendenza per i Beni Archeologici per lEtruria Meridionale
(fig 1) ha avviato un serrato programma di iniziative finalizzate ad una piu
ampia conoscenza e valorizzazione delle memorie della cultura etrusca proshy
gramma che si earticolato su due diverse linee di sviluppo rispettivamente incentrate suI
territorio e sulle collezioni museali a questo collegate
Le strategie adottate sono state frutto di scelte meditate che si sono dovute conshy
front are con risorse umane e finanziarie del tutto inadeguate aIle problematiche da
affrontare
Dovendo presentare sia pure in forma sintetica i risultati delle attivita poste in
essere cominceremo dal territorio precisando sin dora come gli interventi effettuati non
sempre siano frutto di iniziative programmate rna talora siano ricollegabili anche ad esishy
genze di tutela dovute alIa realizzazione di opere pubbliche 0 private 0 piu di frequente
messe a punto per contenere i guasti irreparabili che lincessante attivitil clandestina conshy
tinua a provocare al nostro territorio
La pili forte esigenza che nel 1995 si avvertiva a livello di territorio era quella
legata alIa conoscenza dei grandi siti quali
Veio Caere Tarquinia e Yuki siti che si
propongono quali campi di ricerca tanto
ricchi quanto stimolanti rna la cui comshy
plessita e vastiti richiedevano unorganizshy
zazione diversa da quella tradizionale
imponendo una linea di azione per la cui realizzazione si e ricercato laiuto di stushy
diosi e colleghi universitari Cio anche in
considerazione di un altro non trascurabile
fartore quello legato al riordinamento e alIo figure 1 Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia
-133 shy
-----~-~ SCOPERTf ED IN IZIATIVE IN ETRURIA MERIDIONAL E------~
studio dei materiali provenienti dai vecchi scavi che conservati nei depositi costituiscono uno straordinario campo di indagine ove sottoposti ad analisi puntuali Una prima sinteshysi di questo lavoro sono state Ie mostre organizzate a Villa Poniatowski e a Tarquinia come pure Ie tematiche relative alIo sviluppo dei centri sono state affrontate nel Convegno organizzato nel2001 dallIstituto Nazionale di Studi Etruschi
In tal senso estato messo a punto il Progetto Veio che promosso dintesa con docenti e ricercatori della Cattedra di Etruscologia e Antichita italiche della seconda Cattedra di Archeologia e Storia dell Arte greca e romana della seconda Cattedra di Topografia di Roma e dellItalia antica dellUniversita degli Studi La Sapienza operanti suI terreno dintesa e in collaborazione con la Soprintendenza ha determinato la conshytemporanea apertura di distinti punti di scavo che hanno interessato altrettanti settori strategici per la conoscenza dellinsediamento Si e anzitutto operato nellarea del Samuario del Portonaccio stante anche Iesigenza da parte del gruppo di etruscologi
impegnati nel Progetto Veio e diretti da Giovanni Colonna di procedere a puntuali verifiche di alcuni settori gia interessati dagli scavi compiuti nel primo cinquantenshynio del Novecento verifiche peraltro indispensabili sia per poter giungere all edizione scientifica di alcuni di quegli stessi scavi1 sia per la puntualizzazione delle pili generali problematiche afferenti la ricostruzione del comshyplesso monumentale (fig 2-3) nelle sue diverse fasi e art ishycolazioni in linea con gli studi che questo gruppo di archeologi porta avanti ormai da anni nellarea2
Un secondo punto dintervento ha interessato Piazza d Armi ove gli scavi condotti da Gilda Bartoloni e Francesca Boitani hanno reso possibile acquisire una pili puntuale conoscenza delle vicende edilizie che interessarono questo setshytore dell abitato si sono COSl da un lato meglio definite Ie fasi la funzione e Ie caratteristiche tecniche del cd oikos (fig 4)figure 2 - Veio santuario del
Portonaccio gruppo votivo di scavato negli anm trenta del Novecento da Enrico Stefani Ercole e Minerva (fine VI sec ac) e successivamente si eavviata Iesplorazione di nuovi nuclei
abitativi dellinsediamento arcaico che appaiono caratterizzati da un impianto di tipo regolare3
Non menD importanti i risultati acquisiti a Piano di Comunita4 sotto la direzione di Giovanni Colonna che hanno offerto tra Ialtro una preziosa testimonianshyza del carattere dellinsediamento veiente aHa fine del VII-inizio VI sec ac e a Macchia Grande ove Ie ricerche dirette da Andrea Carandini hanno interessato un
figure 3 Veio santuario del Portonaccio quartiere di eta arcaica e un settore del foro ricostruzione del sistema angolare della fronte del
tempio (secondo quarto del V sec ac) di eta romana (fig 5) a quello contiguo
-134
-----~~- ANNA MARIA MORETT SGUBIN
figure 4 - Veio Piazza dArmi Veduta aerea delshy figure 5 - Veio Macchia Grande Veduta aerea
larea di scavo dellarea di scavo
Nuovi dati provengono anche da
Campetti6 area che ora sappiamo interessashy
ta da una frequentazione che si protrae ininshy
terrotta dal IX aHa meta del V sec ac Sono
stati infatti intercettati resti di cap anne della
prima eta del Ferro e strutture di eta arcaica
aIle qual si sovrappose secoli pili tardi il
grandioso impianto che realizzato in era
tardo repubblicana manifesta modifiche e figure 6a - Veio necropoli di Casale del Fosso
ampliamenti di eta Imperiale romana Tomba 1036 prima dello scavo in laboratorio
I risultati delle ricerche sisteshy
matiche condotte nell area della citta storica
hanno trovato ulteriore integrazione grazie
aHa scoperta a seguito di un intervento di
tutela di un insediamento del Bronzo finale
che localizzato sulla baIza sottostante il suggestivo Castello di Isola Farnese conshy
corre a delineare Ie dinamiche relative al
popolamento del territorio nella fase che
precede la formazione della citta figure 6b - Veio necropoli di Casale del Fosso Tomba 1036 it corredo (750-730 ca ac)Non menD significativi sonG i dati
relativi alle necropolis per 10 pili frutto delle
ricerche condotte nei depositi fra Ie quali bastera citare gli straordinari risultati acquisiti
a seguito dello scavo condotto in laboratorio della celebre Tomba 1036 di Casale del
Fosso (fig 6) che databile tra il7S0 e il 730 ac si conferma fra Ie pili importanti tombe
di guerriero finora note in ltalia Lo scavo effettuato a ~Itre cento anni dal ritrovamento
non ha solo confermato la ricchezza del corredo ma ha reso anche possibile attribuire i
ricchi e tal ora unici materiali che 10 compongono ad un insigne personaggio che a buon
diritto puo essere considerato un vero e proprio re di Veio sepolto con sfarzo inusitato
questi annovera tra Ie insegne del suo rango una mazza uno scudo bilobato e un discoshy
co razz a che evocano il costume dei Salii romani quale enota dalle fonti letterarie come
lucidamente prospettato da Giovanni Colonna sin dal 19929
-135 shy
---~ _- SCOPERTE ED INIZIATIVE IN ETRURIA MERIDIONALE
figure 7 - Cerveteri santuario in loco S Antonio Veduta aerea
figure 8 - Cerveteri kylix attica a figure rosse di Euphronios vasaio dipinta da Onesimos (fine VI - decenni iniziale del V sec ac)
figure 9 _ Tarquinia santuario dellAra della
Regina Angolo sud-est del complesso monumentale
Di non mlllor rilievo i risultati acquisiti a Caere in loc S Antonio dal
gruppo di lavoro che ha visto associato alIa Soprintendenza lIstituto per IArcheologia
etrusco-italica del CNR diretto dapprima
da Mauro Cristofani e successivamente da Adriano Maggiani coadiuvati da altri stushydiosi di universid italiane e straniere Gli
scavi che dopo sette anni si avviano ormai a condusione hanno consentito di
riportare in luce due imponenti templi di
tipo tuscanico che allineati e orientati verso sud-ovest risultano prospicienti una vasta
terrazza pianeggiante delimitata a sud dalla
via cava che penetrava nell area urbana risalendo dalla Valle della Mola (fig 7)10
Come testimoniano i ricchi ritrovamenti effettuati nel corso dello scavo che ha fra Ialtro messo in luce un complesso sistema
di ambienti sotterranei forse cisterne Ie strutture monumentali in uso tra Iera
tardo-arcaica e la piena eta romana venshy
gono fatte oggetto di una radicale ristrutshyturazione alia fine del IV sec aC Larea
peraltro appare occupata anche in epoca precedente Iimpianto santuariale tardoshy
arcaico risultando frequentata quasi senza soluzione di continuita dalleti protostorishy
ca Tra Ie scoperte di maggiore spicco si
ricorda in particolare quella di un bothros
che ha restituito molte decine di frammenti
relativi a donari databili tra la fine del VI sec aC e linizio delleta ellenistica In parshyticolare 10 studio di tali materiali ha rivelato
un ruolo preminente di Ercole nellambito
del santuario di cui forse con Menerva fu titolare di uno dei culti principali Ad H ercle riconduce anche Ia dedica incisa
sulla grande kylix a figure rosse plasmata da Euphronios e dipinta da Onesimos (fig 8) restituita nel 1999 allo Stato italiano dal
Getty Museum di Malibu dopo che ne era stata inconfutabilmente dimostrata la pertishy
-136
--~-~~-~~ ~~---- ANNA 11ARIA MORETTI SGUBINI
nenza al santuario ceretano11
Altre novita si registrano a seguito
di scavi condotti nelle vastissime necropoli
ceretane Fra gli altri si ricorda in particolare
un intervento di tutela che condotto nelshyl area del Laghetto12 ha restituito testimoshy
nianze fondamentali per la conoscenza della
prima eta del Ferro di Cerveteri Risulta COSl
ora documentata anche per Caere la stessa figure lOa - Tarquinia Villa Bruschi Falgari
precoce apertura ai commerci ed ai contatti veduta della necropoli della prima eta del ferro
con i grandi centri del Mediterraneo che
caratterizza Ie altre grandi metropoli
costiere delIEtruria meridionale e si
chiariscono al contempo queUe che furono
Ie premesse alIa sua sfolgorante fioritura di
eta orientalizzante
Ricche di risultati anche Ie ricerche
condotte a Tarquinia ove lIstituto di
Etruscologia dellUniversita di Milano diretto da Maria Bonghi Jovino ha prosegui- figure lOb Tarquinia Villa Bruschi Falgari
tomba 73 ad incinerazione entro custodia di tufoto Ie proficue indagini che gia avviate da anni13 ci restituiscono un quadro dellinseshy
diamento di straordinaria valenza come puntualmente reso nota agli studiosi attraverso la
ricca bibliografia resa tempestivamente disponibile 14 1area esplorata (fig 9) appare intershy
essata da unoccupazione che senza soluzione di continuira si estende dal momenta conshy
e1usivo del Bronzo finale allalto Medioevo Nuove acquisizioni giungono inoltre dalla
celebre Ara della Regina15 ove indagini sistematiche condotte in collaborazione con la
Soprintendenza hanno portato alla scoperta di ulteriori dati relativi allimpianto di eta
arcaica del santuario interessato da un radicale rinnovamento nella seconda meta del IV
sec ac
Alle scoperte in area urbana fra Ie quali si ricordano ancora i nuovi dati acquisishy
ti a proposito della cinta muraria16 si affianca un eccezionale ritrovamento effettuato nelshy
lambito delle necropoli ove nel1998 a Villa Bruschi eritornato in luce un sepolcreto vilshy
lanoviano (fig 10) pressocheuro intatto forse ricollegabile alIa comunita che occupa in quesshy
ta fase la coHina dei Monterozzi Nel corso delle prime tre campagne di scavo sono state
esplorate 115 tombe a incinerazione in pozzetci con risega 0 in custodia Iitica e 8 tombe
a inumazione in fossa semplice 0 foderata e chiusa da lastre II rigore scientifico che ha
guidato la ricerca ci ha restituito una ricchissima messe di testimonianze utili ad una pili
approfondita conoscenza degli usi e dei rituali funerari della prima Tarquinia gia in parte
poste a disposizione degii studiosi grazie ad una serie di resoconti preliminari che danno
concreta conferma dellimportanza del sepolcretoY
Integrano il panorama delle ricerche in atto a Tarquinia i risultati delle indagini
condotte a Gravisca dallUniversita di Perugia in collaborazione con la Soprintendenza
137 shy
IN ETRURIA MERIDIONALE-------SCOPERTE ED II ZlATIVE
figure 11 - Gravisca resti di officina metallurgishyca presso it sacello di Afrodite
figure 12b - Vulci Porta Ovest planimetria
figure 13 - Vulci Area I tratto delle mura urbane
particolarmente proficue sia per quanta
riguarda Ie problematic he legate al culto ed
alle pratiche devozionali sia per quanto
attiene aIle attivita produttive che ruotano
attomo al santuario sorto in prossimita
dello scalo commerciale e che ora meglio si
colgono grazie al ritrovamento di officine
metallurgiche (fig 11) attive tra
lOrientalizzante recente e I eta arcaica18
Obiettivo di un articolato ed organishy
co progetto di interventi eanche Vulci sede di
un Parco Archeologico e Ambientale Iiniziativa portata avanti attraverso nuovi modelli di
gestione del territorio che vedono impegnato con gli Enti locali 10 Stato attraverso la
Soprintendenza Archeologica per Etruria Meridionale ha determinato la realizzazione di numerosi interventi di valorizzazione che consentono non solo di apprezzare Ie straordinashy
rie risorse naturalistiche di questa angolo ancora intatto della Maremma ma soprattutto
hanno reso possibile acquisire una maggiore conoscenza di un sito storicamente penalizzato
dalle vicende che hanno caratterizzato nellOttocento e nella prima meta del Novecento la ricerca archeologica Gli interventi effettuati in questi ultimi anni sono stati finalizzati da un
lato al recupero e al restauro delle emergenze monumentali note19 da un altro alia verifica dei
dati relativi allinsediamento realizzata attraverso lanalisi della cartografia storica e medishy
ante un programma di survey combinati con unattenta rilettura delle tracce di foto aeree di
138
-middot-~~~~~~~~~~-ANNA MARfA MORETTI SGUBfNf --- ~~~~~~~
varia epoca20 sono stati altresl realizzati mirati e circoscritti interventi di scavo11 nellarea
urbana che oggi sappiamo estendersi anche oltre i limiti del pianoro de La Citta ricomprenshy
dendo anche la zona della Pozzatella22 Si ein particolare acquisita una piu puntuale conoscenshy
za dello sviluppo e dellassetto dellimpianto urbano di epoca ellellistico-romana che risulta
forte mente condizionato dalle caratteristiche dellinsediamento etrusco analogamente nuovi
dati sono relativi allimponente cinta urbana23 che risultando continua appare realizzata alia
fine del IV sec ac e risulta interessata da consistenti interventi di rifacimento databili agli
inizi del III sec ac Sono infatti compiutamente noti oltre ad ampi tratti di mura come quelshy
Ii che cingono suI versante occidentale il pianoro de La Citta Ie porte Nord e Ovest questulshy
tima protetta da una poderosa struttura24 (fig 12) che in fase con il rifacimento della porta
degli illizi del III secolo dovette essere come quella realizzata per fronteggiare l aggressione
romana Altri consistenti dati restituito 10 scavo della cd Area I (fig 13)25 ubicata sulle
pendici nord-orientali del pianoro urbano ove estato individuato ed esplorato un esteso
deposito di materiali votivi che rinvenuti in giacitura second aria sembrano ricollegabili ad
un impianto santuariale localizzabile a sud-est dellacropoli Altri elementi utili a chiarire lorshy
ganizzazione del territorio in funzione dello sviluppo delleconomia del centro antico sono
stati acquisiti nella fa-scia suburbana sotto Porta Est nella pianura di fondovalle a poca dishy
stanza dalla sponda destra del Fiora sono stati riportati in luce resti di edifici a carattere funshy
zionale il piu anti co dei quali risalente ad eta arcaica che sembrano documentare la presenza
figure 14a Vulei necropoli dellOsteria Tomba del Kottabos Hydria attica a figure nere avvicinabile aUf) stile del Pittore di Priamo Intorno al510 aC
139
figure 14b - Vulei necropoli dellOsteria Tomba dei Vasi del Pittore di Micali Hydria etrusca a figure nere del PiUore di Micali Fine VI sec ac
-- ----- SCOPERTE ED INIZlATIVE IN rTRURIA MERIDIO1ALE -----shy
in questarea di strutture a carattere commershy
ciale forse legate ad uno scalo fluviale26
Nuovi ritrovamenti si registrano
anche nell area delle necropoli si tratta sia
di scavi effettuati nei depositi27 (fig 14)
sia di interventi sui territorio fra gli altri si
ricordano qui i risultati di uno scavo che
condotto nel 1998 nel settore centrale
figure 15 Montefiascone santuario di Piana del dellOsteria ha consentito di indagare due Lago Veduta dinsieme distinti settori del sepolcreto28 Numerose
sono state Ie tombe riportate in luce sia di
eta tardo arcaica sia di epoca ellenistica alcune delle quali rinshy
venute intatte hanno restituito oltre a preziosi materiali dimshy
portazione e di produzione locale anche clementi utili ad una
piu approfondita conoscenza degli usi e dei rituali funerari 29
Altre importanti ricerche concorrono a restituirci un
quadro piu articolato del territorio dellEtruria Meridionale Mi
limito qui a ricordare a titolo di esempio Ie indagini in atto nel santuario di Piana del Lago (fig 15)30 in comune di Montefiascone
sorto a ridosso della via di collegamento tra Vulci e Orvieto come pure queUe ormai pluriennali del tempio di Monte Li Sant1
presso Narce Rinnovata attenzione e stata ri-volta a Lucus
Feroniae e alIa contigua villa dei Volusii interessata da un grande
progetto di restauro archeologico-ambientale in corso di realizshy
zazione in collaborazione fra la Soprintendenza e Autostrade
per lItalia che ha avuto avvio attraverso una mostra che svoltasi
nel1998 a Roma2 ha trovato nello stesso anno una seconda pili
ampia edizione a Torino33 Sono state altresl riprese sin dal1999
Ie indagini nell area del santuario dedicato a Feronia (fig 16) con
risuhati che sin dora confermano la grande importanza di figure 16 Lucus Feroniae (Capena RM) Bronzetto questo luogo di cuho ricordato dalle fonti che sottolineano di augure dal santuario di anche la sua connotazione emporica34
Feronia (fine VI sec ac) AUe iniziative poste in essere suI
territorio ha corrisposto un forte impulso
per 10 sviluppo e il potenziamento del sishy
stema museale dellEtruria meridionale che
incentrato nel Museo Nazionale Etrusco di
Villa Giulia aRoma si articola attraverso
altri nove istituti integrandosi peraltro con
numerosi Antiquaria comunali dislocati nei
pili importanti siti del territorio
Rispetto aUa Villa Giulia di unfigure 17 Polo Museale Etrusco di Roma Villa Giulia in fondo e Villa Poniatowski in primo piano tempo quello che oggi si propone al pubshy
-140shy
---------- ANNA MARIA MORETTI SGUBINI
blico eun Museo rinnovato per oltre il50
dei suoi allestimenti e che ora unito aHa
contigua Villa Poniatowski si avvia a costishy
tuire un Polo espositivo di primo piano
qualificandosi per la sua specificita a livello
internazionale (fig 17)35
II progetto scientifico per Iampliashy
mento e il rinnovamento delle esposizioni
messo a punto nel 1996 con la collaboshy
razione di Francesca Boitani ha trovato
approvazione e cospicui finanziamenti a
partire dal 1997 Sono state COS progressishy
vamente riordinate e riaperte al pubblico
nel 1997 Ie antichita di Pyrgi6 1998 Ie
raccolte dell agro falisco e capenate37 nel
1999 Ie grandi Collezioni storiche del
Museo fra Ie quali un cenno particolare
richiede quella Castellani (fig 18) che coshy
stituita da oltre seimila oggetti si articola in
distinte sezioni relative aIle ceramiche ai
bronzi alle terrecotte ai materiali in osso e
soprattutto ai celebri ori antichi e moshy
figure 18 - Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia Sala dei Sette Colli gli ori Castellani
figure 19 - Vuici area della Cuccumella Hydria di bronzo dalla tomba a buca 311989
derni38 E stato altresl riordinato il ricco Antiquarium nell ambito del quale uno spazio
specifico estato riservato ai materiali gia nel Museo Kircheriano che ha COS riguadagnashy
to malgrado Ie mutilazioni subite nel tempo la sua originaria identita di selezionata racshy
colta di antichiti Anche Ie sezioni topografiche sono state riproposte al pubblico rinnoshy
vate e arricchite con contesti in precedenza non esposti e con il supporto di nuovi appashy
rati didattico ilIustrativi bilingui Grazie ad un pili razionale uso degli spazi si sono
inoltre potute realizzare tre nuove sezioni espositive rispettivamente dedicate alIa epishy
grafia etrusca alIa storia antiquaria del museo e alIa cinquecentesca villa di Papa Giulio
III che ospita il Museo anchessa fatta oggetto di un restauro filologico che lha restituishy
ta alIo splendore originario dotandola al contempo di impianti e servizi adeguati aIle esishy
genze del pubblico39
Attualmente sono stati avviati grazie a nuovi finanziamenti i lavori per il rinshy
novamento e ladeguamento degli spazi che attualmente ospitano Ie sezioni topografiche
e che interesseranno entro il2006 Ie testimonianze di Vulci (fig 19) e di Tarquinia -censhy
tro che in precedenza escluso dal percorso museale trovera ora rappresentazione attrashy
verso la celebre Tomba del Letto Funebre- e successivamente quelle degli altri grandi
due siti Caere e Veio Gli interventi eseguiti come quelli in corso di realizzazione sono
stati preceduti da un intenso lavoro di studio catalogazione e restauro dei materiali Dei
risultati COSI conseguiti e sempre sulla base delle linee perseguite per la realizzazione del
Polo Museale Etrusco di Roma si eritenuto opportuno proporre al pubblico e agli stushy
diosi un primo bilancio In tale prospettiva dintesa con lIstituto Nazionale di Studi
141
--------- SCOPERTE ED INIZIATlVE IN ETRURIA MERIDIONALE ------
Etruschi e Italici estata realizzato nel2001 un
convegno dedicato ai grandi siti dellEtruria meridionale costiera 40 e in tale occasione e stata aperta al pubblico negli spazi delle
Coneerie Riganti contigui alIa Villa
Poniatowski una mostra relativa al1e scoperte
e ai restauri condotti in questi ultimi anni a Vulei a Caere e a Veio41 Da segnalare in
particolare limportanza delle testimonianze
re-Iative a questo ultimo centro che confinate
nei depositi da oltre cinquanta anni torneranshy
no entro il prossimo quadriennio ad essere figure 20 - Tarquinia Museo Arcbeologico esposte negli spazi ora final mente reperiti Nazionale L esposizione dei sareofagi dellala destra del Museo contigui a quelli
degli altri grandi siti dellEtruria merishy
dionale42 Le preziose sale della Villa
Poniatowski che verranno aperte al pubblico
tra il 2006 e il 2007 accoglieranno invece Ie
storiche raccolte del Latium Vetus con Ie straordinarie testimonianze provenienti da
Palestrina e i materiali dai centri dellUmbria
Altre novita prop one ora anche il Museo Nazionale di Tarquinia (fig 20) ospishy
figure 21 Viterbo Rocea Albornoz Le statue di tato nella prestigiosa sede del Palazzo Ferento Vitelleschi ove in occasione del gia ricordato
Convegno di Stud Etruschi del 2001 estato
aperto al pubblico il Salone delle Armi che accoglie i materiali provenienti dagli scavi vecshy
chi e nuovi condotti sulla Civita e nell ambito dei quali estate finalmente ricontestualizzato
il celebre altorilievo con i cavalli alati Uno spazio estato inoltre riservato anche a Gravlsca mentre ein programma Iapertura di una nuova sezione dedicata sempre al territorio rna con
specifico riferimento aIle testimonianze della sfarzosa villa Imperiale di Cazzanello Al piano
terreno del Museo nel 2004 e stata inaugurata una sezione dedicata aile sculture arcaiche tarquiniesi che vede raccolti oltre ad una selezione dei caratteristici lastroni a scala alcune
delle pili note testimonianze di quella produzione
Anche il Museo di Tuscania propone nuove sezioni espositive Ie sale del braccio
occidentale del primo piano del cinquecentesco convento di S Maria del Riposo sono
state destinate infatti ai materiali della cultura orientalizzante ed arcaica dell antico centro
ed ospitano in particolare Ie testimonianze delle complesse esperienze dellarchitettura
funeraria restituiteci dalle necropoli rupestri della Peschiera e di Pian di Mola44
Tra il 1997 e il 2004 e state completato il Museo comprensoriale dellEtruria
interna che ha sede nella Rocca Albornoz di Viterbo Nel 1997 sono state allestite al
primo piano due sezioni la prima dedicata ai risultati degli scavi condotti dalla Scuola
Francese di Roma nel centro di Musarna la seconda riservata al ciclo delle statue provenienshy
-142shy
--------middotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddot---ANNA MARIA Mo TTl SGUB01
ti da teatro di Ferento riproposte con una scenografica soluzione espositiva ispirata al complesso monumentale (fig 21)45 Ferento moItre ha trovato ulteriore documentazione anche grazie ad una mostra temporanea di recente reaIizzazione che ha offerto un bilancio significativo delle ricerche sistematiche condotte dallUniversita di Viterbo nel sitO46 Nel 2005 sad completato il percorso espositivo 47 che prevede nei saloni del secondo piano la presentazione di materiali provenienti dai maggiori centri dellEtruria interna quali Blera Barbarano S Giuliano Norchia Bisenzio ecc mentre uno spazio particolare estato risershyvato alla celebre tomba della Biga di Castro riproposta al pubblico insieme ai materiali delloriginario contesto48 Per il2006 infine ein programma un ulteriore intervento che in collaborazione con la Scuola Svedese di Studi Classici di Roma permetted di rinnovare almeno in parte adeguandola allattuale stato delle ricerche lesposizione delle testimonishyanze relative ai siti di San Giovenale e di Acquarossa risalente al 1986
Infine il Museo di Lucus Feroniae ove estata allestita una prima sezione dedicashyta al territorio mentre con unesposizione provvisoria e stato propos to al pubblico il pregevole cicio statuario della prima eta imperiale proveniente dall Augusteo conti guo alla basilica che domina il foro della colonia di eta romana49
Anche a Pyrgi fervono i lavori per il restauro della cd Manica Lunga del Castello di S Severa che ospited in spazi finalmente adeguati i materiali rinvenuti in oltre cinguantanni di scavo nell area sacra contigua allo scalo portuale ovviando COSt
all angusta soluzione che al momento vede costrette tante insigni testimonianze nei picshycoli locali dell Antiquarium pres so I area archeologica
Collaterali a tali iniziative sono state infine altre minori per 10 piu a carattere temporaneo tra Ie quali si ricordano Ie gia citate mostre dedicate nel 1998 e nel 1999 alIa Villa dei Volusii Saturnini5C pres so Lucus Feroniae quell a relativa alIa notissima coppa di Euphronios51 restituita dal Getty Museum di Malibu ne11999 al Museo di Villa Giulia e infine due manifestazioni espositive svoltesi a Montalto di Castro la prima del 1997 deshydicata al Mitreo52 rinvenuto a Vulci presso la domus del Criptoportico la seconda del 2002 avente per tema Ie scoperte e Ie riscoperte nel territorio di Vuki53 Questa ultima e stata anche occasione per puntualizzare un altro menD noto aspetto dellintensa attivita svolta in questi anni dalla Soprintendenza nellambito dei depositi dei musei periferici con risultati altrimenti apprezzabili attraverso pubblicazioni scientifiche 0 anche attrashyverso limpegnativo consistente incremento del catalogo e dei registri inventariali dei materiali
143 shy
-----~-~ SCOPERTf ED IN IZIATIVE IN ETRURIA MERIDIONAL E------~
studio dei materiali provenienti dai vecchi scavi che conservati nei depositi costituiscono uno straordinario campo di indagine ove sottoposti ad analisi puntuali Una prima sinteshysi di questo lavoro sono state Ie mostre organizzate a Villa Poniatowski e a Tarquinia come pure Ie tematiche relative alIo sviluppo dei centri sono state affrontate nel Convegno organizzato nel2001 dallIstituto Nazionale di Studi Etruschi
In tal senso estato messo a punto il Progetto Veio che promosso dintesa con docenti e ricercatori della Cattedra di Etruscologia e Antichita italiche della seconda Cattedra di Archeologia e Storia dell Arte greca e romana della seconda Cattedra di Topografia di Roma e dellItalia antica dellUniversita degli Studi La Sapienza operanti suI terreno dintesa e in collaborazione con la Soprintendenza ha determinato la conshytemporanea apertura di distinti punti di scavo che hanno interessato altrettanti settori strategici per la conoscenza dellinsediamento Si e anzitutto operato nellarea del Samuario del Portonaccio stante anche Iesigenza da parte del gruppo di etruscologi
impegnati nel Progetto Veio e diretti da Giovanni Colonna di procedere a puntuali verifiche di alcuni settori gia interessati dagli scavi compiuti nel primo cinquantenshynio del Novecento verifiche peraltro indispensabili sia per poter giungere all edizione scientifica di alcuni di quegli stessi scavi1 sia per la puntualizzazione delle pili generali problematiche afferenti la ricostruzione del comshyplesso monumentale (fig 2-3) nelle sue diverse fasi e art ishycolazioni in linea con gli studi che questo gruppo di archeologi porta avanti ormai da anni nellarea2
Un secondo punto dintervento ha interessato Piazza d Armi ove gli scavi condotti da Gilda Bartoloni e Francesca Boitani hanno reso possibile acquisire una pili puntuale conoscenza delle vicende edilizie che interessarono questo setshytore dell abitato si sono COSl da un lato meglio definite Ie fasi la funzione e Ie caratteristiche tecniche del cd oikos (fig 4)figure 2 - Veio santuario del
Portonaccio gruppo votivo di scavato negli anm trenta del Novecento da Enrico Stefani Ercole e Minerva (fine VI sec ac) e successivamente si eavviata Iesplorazione di nuovi nuclei
abitativi dellinsediamento arcaico che appaiono caratterizzati da un impianto di tipo regolare3
Non menD importanti i risultati acquisiti a Piano di Comunita4 sotto la direzione di Giovanni Colonna che hanno offerto tra Ialtro una preziosa testimonianshyza del carattere dellinsediamento veiente aHa fine del VII-inizio VI sec ac e a Macchia Grande ove Ie ricerche dirette da Andrea Carandini hanno interessato un
figure 3 Veio santuario del Portonaccio quartiere di eta arcaica e un settore del foro ricostruzione del sistema angolare della fronte del
tempio (secondo quarto del V sec ac) di eta romana (fig 5) a quello contiguo
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-----~~- ANNA MARIA MORETT SGUBIN
figure 4 - Veio Piazza dArmi Veduta aerea delshy figure 5 - Veio Macchia Grande Veduta aerea
larea di scavo dellarea di scavo
Nuovi dati provengono anche da
Campetti6 area che ora sappiamo interessashy
ta da una frequentazione che si protrae ininshy
terrotta dal IX aHa meta del V sec ac Sono
stati infatti intercettati resti di cap anne della
prima eta del Ferro e strutture di eta arcaica
aIle qual si sovrappose secoli pili tardi il
grandioso impianto che realizzato in era
tardo repubblicana manifesta modifiche e figure 6a - Veio necropoli di Casale del Fosso
ampliamenti di eta Imperiale romana Tomba 1036 prima dello scavo in laboratorio
I risultati delle ricerche sisteshy
matiche condotte nell area della citta storica
hanno trovato ulteriore integrazione grazie
aHa scoperta a seguito di un intervento di
tutela di un insediamento del Bronzo finale
che localizzato sulla baIza sottostante il suggestivo Castello di Isola Farnese conshy
corre a delineare Ie dinamiche relative al
popolamento del territorio nella fase che
precede la formazione della citta figure 6b - Veio necropoli di Casale del Fosso Tomba 1036 it corredo (750-730 ca ac)Non menD significativi sonG i dati
relativi alle necropolis per 10 pili frutto delle
ricerche condotte nei depositi fra Ie quali bastera citare gli straordinari risultati acquisiti
a seguito dello scavo condotto in laboratorio della celebre Tomba 1036 di Casale del
Fosso (fig 6) che databile tra il7S0 e il 730 ac si conferma fra Ie pili importanti tombe
di guerriero finora note in ltalia Lo scavo effettuato a ~Itre cento anni dal ritrovamento
non ha solo confermato la ricchezza del corredo ma ha reso anche possibile attribuire i
ricchi e tal ora unici materiali che 10 compongono ad un insigne personaggio che a buon
diritto puo essere considerato un vero e proprio re di Veio sepolto con sfarzo inusitato
questi annovera tra Ie insegne del suo rango una mazza uno scudo bilobato e un discoshy
co razz a che evocano il costume dei Salii romani quale enota dalle fonti letterarie come
lucidamente prospettato da Giovanni Colonna sin dal 19929
-135 shy
---~ _- SCOPERTE ED INIZIATIVE IN ETRURIA MERIDIONALE
figure 7 - Cerveteri santuario in loco S Antonio Veduta aerea
figure 8 - Cerveteri kylix attica a figure rosse di Euphronios vasaio dipinta da Onesimos (fine VI - decenni iniziale del V sec ac)
figure 9 _ Tarquinia santuario dellAra della
Regina Angolo sud-est del complesso monumentale
Di non mlllor rilievo i risultati acquisiti a Caere in loc S Antonio dal
gruppo di lavoro che ha visto associato alIa Soprintendenza lIstituto per IArcheologia
etrusco-italica del CNR diretto dapprima
da Mauro Cristofani e successivamente da Adriano Maggiani coadiuvati da altri stushydiosi di universid italiane e straniere Gli
scavi che dopo sette anni si avviano ormai a condusione hanno consentito di
riportare in luce due imponenti templi di
tipo tuscanico che allineati e orientati verso sud-ovest risultano prospicienti una vasta
terrazza pianeggiante delimitata a sud dalla
via cava che penetrava nell area urbana risalendo dalla Valle della Mola (fig 7)10
Come testimoniano i ricchi ritrovamenti effettuati nel corso dello scavo che ha fra Ialtro messo in luce un complesso sistema
di ambienti sotterranei forse cisterne Ie strutture monumentali in uso tra Iera
tardo-arcaica e la piena eta romana venshy
gono fatte oggetto di una radicale ristrutshyturazione alia fine del IV sec aC Larea
peraltro appare occupata anche in epoca precedente Iimpianto santuariale tardoshy
arcaico risultando frequentata quasi senza soluzione di continuita dalleti protostorishy
ca Tra Ie scoperte di maggiore spicco si
ricorda in particolare quella di un bothros
che ha restituito molte decine di frammenti
relativi a donari databili tra la fine del VI sec aC e linizio delleta ellenistica In parshyticolare 10 studio di tali materiali ha rivelato
un ruolo preminente di Ercole nellambito
del santuario di cui forse con Menerva fu titolare di uno dei culti principali Ad H ercle riconduce anche Ia dedica incisa
sulla grande kylix a figure rosse plasmata da Euphronios e dipinta da Onesimos (fig 8) restituita nel 1999 allo Stato italiano dal
Getty Museum di Malibu dopo che ne era stata inconfutabilmente dimostrata la pertishy
-136
--~-~~-~~ ~~---- ANNA 11ARIA MORETTI SGUBINI
nenza al santuario ceretano11
Altre novita si registrano a seguito
di scavi condotti nelle vastissime necropoli
ceretane Fra gli altri si ricorda in particolare
un intervento di tutela che condotto nelshyl area del Laghetto12 ha restituito testimoshy
nianze fondamentali per la conoscenza della
prima eta del Ferro di Cerveteri Risulta COSl
ora documentata anche per Caere la stessa figure lOa - Tarquinia Villa Bruschi Falgari
precoce apertura ai commerci ed ai contatti veduta della necropoli della prima eta del ferro
con i grandi centri del Mediterraneo che
caratterizza Ie altre grandi metropoli
costiere delIEtruria meridionale e si
chiariscono al contempo queUe che furono
Ie premesse alIa sua sfolgorante fioritura di
eta orientalizzante
Ricche di risultati anche Ie ricerche
condotte a Tarquinia ove lIstituto di
Etruscologia dellUniversita di Milano diretto da Maria Bonghi Jovino ha prosegui- figure lOb Tarquinia Villa Bruschi Falgari
tomba 73 ad incinerazione entro custodia di tufoto Ie proficue indagini che gia avviate da anni13 ci restituiscono un quadro dellinseshy
diamento di straordinaria valenza come puntualmente reso nota agli studiosi attraverso la
ricca bibliografia resa tempestivamente disponibile 14 1area esplorata (fig 9) appare intershy
essata da unoccupazione che senza soluzione di continuira si estende dal momenta conshy
e1usivo del Bronzo finale allalto Medioevo Nuove acquisizioni giungono inoltre dalla
celebre Ara della Regina15 ove indagini sistematiche condotte in collaborazione con la
Soprintendenza hanno portato alla scoperta di ulteriori dati relativi allimpianto di eta
arcaica del santuario interessato da un radicale rinnovamento nella seconda meta del IV
sec ac
Alle scoperte in area urbana fra Ie quali si ricordano ancora i nuovi dati acquisishy
ti a proposito della cinta muraria16 si affianca un eccezionale ritrovamento effettuato nelshy
lambito delle necropoli ove nel1998 a Villa Bruschi eritornato in luce un sepolcreto vilshy
lanoviano (fig 10) pressocheuro intatto forse ricollegabile alIa comunita che occupa in quesshy
ta fase la coHina dei Monterozzi Nel corso delle prime tre campagne di scavo sono state
esplorate 115 tombe a incinerazione in pozzetci con risega 0 in custodia Iitica e 8 tombe
a inumazione in fossa semplice 0 foderata e chiusa da lastre II rigore scientifico che ha
guidato la ricerca ci ha restituito una ricchissima messe di testimonianze utili ad una pili
approfondita conoscenza degli usi e dei rituali funerari della prima Tarquinia gia in parte
poste a disposizione degii studiosi grazie ad una serie di resoconti preliminari che danno
concreta conferma dellimportanza del sepolcretoY
Integrano il panorama delle ricerche in atto a Tarquinia i risultati delle indagini
condotte a Gravisca dallUniversita di Perugia in collaborazione con la Soprintendenza
137 shy
IN ETRURIA MERIDIONALE-------SCOPERTE ED II ZlATIVE
figure 11 - Gravisca resti di officina metallurgishyca presso it sacello di Afrodite
figure 12b - Vulci Porta Ovest planimetria
figure 13 - Vulci Area I tratto delle mura urbane
particolarmente proficue sia per quanta
riguarda Ie problematic he legate al culto ed
alle pratiche devozionali sia per quanto
attiene aIle attivita produttive che ruotano
attomo al santuario sorto in prossimita
dello scalo commerciale e che ora meglio si
colgono grazie al ritrovamento di officine
metallurgiche (fig 11) attive tra
lOrientalizzante recente e I eta arcaica18
Obiettivo di un articolato ed organishy
co progetto di interventi eanche Vulci sede di
un Parco Archeologico e Ambientale Iiniziativa portata avanti attraverso nuovi modelli di
gestione del territorio che vedono impegnato con gli Enti locali 10 Stato attraverso la
Soprintendenza Archeologica per Etruria Meridionale ha determinato la realizzazione di numerosi interventi di valorizzazione che consentono non solo di apprezzare Ie straordinashy
rie risorse naturalistiche di questa angolo ancora intatto della Maremma ma soprattutto
hanno reso possibile acquisire una maggiore conoscenza di un sito storicamente penalizzato
dalle vicende che hanno caratterizzato nellOttocento e nella prima meta del Novecento la ricerca archeologica Gli interventi effettuati in questi ultimi anni sono stati finalizzati da un
lato al recupero e al restauro delle emergenze monumentali note19 da un altro alia verifica dei
dati relativi allinsediamento realizzata attraverso lanalisi della cartografia storica e medishy
ante un programma di survey combinati con unattenta rilettura delle tracce di foto aeree di
138
-middot-~~~~~~~~~~-ANNA MARfA MORETTI SGUBfNf --- ~~~~~~~
varia epoca20 sono stati altresl realizzati mirati e circoscritti interventi di scavo11 nellarea
urbana che oggi sappiamo estendersi anche oltre i limiti del pianoro de La Citta ricomprenshy
dendo anche la zona della Pozzatella22 Si ein particolare acquisita una piu puntuale conoscenshy
za dello sviluppo e dellassetto dellimpianto urbano di epoca ellellistico-romana che risulta
forte mente condizionato dalle caratteristiche dellinsediamento etrusco analogamente nuovi
dati sono relativi allimponente cinta urbana23 che risultando continua appare realizzata alia
fine del IV sec ac e risulta interessata da consistenti interventi di rifacimento databili agli
inizi del III sec ac Sono infatti compiutamente noti oltre ad ampi tratti di mura come quelshy
Ii che cingono suI versante occidentale il pianoro de La Citta Ie porte Nord e Ovest questulshy
tima protetta da una poderosa struttura24 (fig 12) che in fase con il rifacimento della porta
degli illizi del III secolo dovette essere come quella realizzata per fronteggiare l aggressione
romana Altri consistenti dati restituito 10 scavo della cd Area I (fig 13)25 ubicata sulle
pendici nord-orientali del pianoro urbano ove estato individuato ed esplorato un esteso
deposito di materiali votivi che rinvenuti in giacitura second aria sembrano ricollegabili ad
un impianto santuariale localizzabile a sud-est dellacropoli Altri elementi utili a chiarire lorshy
ganizzazione del territorio in funzione dello sviluppo delleconomia del centro antico sono
stati acquisiti nella fa-scia suburbana sotto Porta Est nella pianura di fondovalle a poca dishy
stanza dalla sponda destra del Fiora sono stati riportati in luce resti di edifici a carattere funshy
zionale il piu anti co dei quali risalente ad eta arcaica che sembrano documentare la presenza
figure 14a Vulei necropoli dellOsteria Tomba del Kottabos Hydria attica a figure nere avvicinabile aUf) stile del Pittore di Priamo Intorno al510 aC
139
figure 14b - Vulei necropoli dellOsteria Tomba dei Vasi del Pittore di Micali Hydria etrusca a figure nere del PiUore di Micali Fine VI sec ac
-- ----- SCOPERTE ED INIZlATIVE IN rTRURIA MERIDIO1ALE -----shy
in questarea di strutture a carattere commershy
ciale forse legate ad uno scalo fluviale26
Nuovi ritrovamenti si registrano
anche nell area delle necropoli si tratta sia
di scavi effettuati nei depositi27 (fig 14)
sia di interventi sui territorio fra gli altri si
ricordano qui i risultati di uno scavo che
condotto nel 1998 nel settore centrale
figure 15 Montefiascone santuario di Piana del dellOsteria ha consentito di indagare due Lago Veduta dinsieme distinti settori del sepolcreto28 Numerose
sono state Ie tombe riportate in luce sia di
eta tardo arcaica sia di epoca ellenistica alcune delle quali rinshy
venute intatte hanno restituito oltre a preziosi materiali dimshy
portazione e di produzione locale anche clementi utili ad una
piu approfondita conoscenza degli usi e dei rituali funerari 29
Altre importanti ricerche concorrono a restituirci un
quadro piu articolato del territorio dellEtruria Meridionale Mi
limito qui a ricordare a titolo di esempio Ie indagini in atto nel santuario di Piana del Lago (fig 15)30 in comune di Montefiascone
sorto a ridosso della via di collegamento tra Vulci e Orvieto come pure queUe ormai pluriennali del tempio di Monte Li Sant1
presso Narce Rinnovata attenzione e stata ri-volta a Lucus
Feroniae e alIa contigua villa dei Volusii interessata da un grande
progetto di restauro archeologico-ambientale in corso di realizshy
zazione in collaborazione fra la Soprintendenza e Autostrade
per lItalia che ha avuto avvio attraverso una mostra che svoltasi
nel1998 a Roma2 ha trovato nello stesso anno una seconda pili
ampia edizione a Torino33 Sono state altresl riprese sin dal1999
Ie indagini nell area del santuario dedicato a Feronia (fig 16) con
risuhati che sin dora confermano la grande importanza di figure 16 Lucus Feroniae (Capena RM) Bronzetto questo luogo di cuho ricordato dalle fonti che sottolineano di augure dal santuario di anche la sua connotazione emporica34
Feronia (fine VI sec ac) AUe iniziative poste in essere suI
territorio ha corrisposto un forte impulso
per 10 sviluppo e il potenziamento del sishy
stema museale dellEtruria meridionale che
incentrato nel Museo Nazionale Etrusco di
Villa Giulia aRoma si articola attraverso
altri nove istituti integrandosi peraltro con
numerosi Antiquaria comunali dislocati nei
pili importanti siti del territorio
Rispetto aUa Villa Giulia di unfigure 17 Polo Museale Etrusco di Roma Villa Giulia in fondo e Villa Poniatowski in primo piano tempo quello che oggi si propone al pubshy
-140shy
---------- ANNA MARIA MORETTI SGUBINI
blico eun Museo rinnovato per oltre il50
dei suoi allestimenti e che ora unito aHa
contigua Villa Poniatowski si avvia a costishy
tuire un Polo espositivo di primo piano
qualificandosi per la sua specificita a livello
internazionale (fig 17)35
II progetto scientifico per Iampliashy
mento e il rinnovamento delle esposizioni
messo a punto nel 1996 con la collaboshy
razione di Francesca Boitani ha trovato
approvazione e cospicui finanziamenti a
partire dal 1997 Sono state COS progressishy
vamente riordinate e riaperte al pubblico
nel 1997 Ie antichita di Pyrgi6 1998 Ie
raccolte dell agro falisco e capenate37 nel
1999 Ie grandi Collezioni storiche del
Museo fra Ie quali un cenno particolare
richiede quella Castellani (fig 18) che coshy
stituita da oltre seimila oggetti si articola in
distinte sezioni relative aIle ceramiche ai
bronzi alle terrecotte ai materiali in osso e
soprattutto ai celebri ori antichi e moshy
figure 18 - Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia Sala dei Sette Colli gli ori Castellani
figure 19 - Vuici area della Cuccumella Hydria di bronzo dalla tomba a buca 311989
derni38 E stato altresl riordinato il ricco Antiquarium nell ambito del quale uno spazio
specifico estato riservato ai materiali gia nel Museo Kircheriano che ha COS riguadagnashy
to malgrado Ie mutilazioni subite nel tempo la sua originaria identita di selezionata racshy
colta di antichiti Anche Ie sezioni topografiche sono state riproposte al pubblico rinnoshy
vate e arricchite con contesti in precedenza non esposti e con il supporto di nuovi appashy
rati didattico ilIustrativi bilingui Grazie ad un pili razionale uso degli spazi si sono
inoltre potute realizzare tre nuove sezioni espositive rispettivamente dedicate alIa epishy
grafia etrusca alIa storia antiquaria del museo e alIa cinquecentesca villa di Papa Giulio
III che ospita il Museo anchessa fatta oggetto di un restauro filologico che lha restituishy
ta alIo splendore originario dotandola al contempo di impianti e servizi adeguati aIle esishy
genze del pubblico39
Attualmente sono stati avviati grazie a nuovi finanziamenti i lavori per il rinshy
novamento e ladeguamento degli spazi che attualmente ospitano Ie sezioni topografiche
e che interesseranno entro il2006 Ie testimonianze di Vulci (fig 19) e di Tarquinia -censhy
tro che in precedenza escluso dal percorso museale trovera ora rappresentazione attrashy
verso la celebre Tomba del Letto Funebre- e successivamente quelle degli altri grandi
due siti Caere e Veio Gli interventi eseguiti come quelli in corso di realizzazione sono
stati preceduti da un intenso lavoro di studio catalogazione e restauro dei materiali Dei
risultati COSI conseguiti e sempre sulla base delle linee perseguite per la realizzazione del
Polo Museale Etrusco di Roma si eritenuto opportuno proporre al pubblico e agli stushy
diosi un primo bilancio In tale prospettiva dintesa con lIstituto Nazionale di Studi
141
--------- SCOPERTE ED INIZIATlVE IN ETRURIA MERIDIONALE ------
Etruschi e Italici estata realizzato nel2001 un
convegno dedicato ai grandi siti dellEtruria meridionale costiera 40 e in tale occasione e stata aperta al pubblico negli spazi delle
Coneerie Riganti contigui alIa Villa
Poniatowski una mostra relativa al1e scoperte
e ai restauri condotti in questi ultimi anni a Vulei a Caere e a Veio41 Da segnalare in
particolare limportanza delle testimonianze
re-Iative a questo ultimo centro che confinate
nei depositi da oltre cinquanta anni torneranshy
no entro il prossimo quadriennio ad essere figure 20 - Tarquinia Museo Arcbeologico esposte negli spazi ora final mente reperiti Nazionale L esposizione dei sareofagi dellala destra del Museo contigui a quelli
degli altri grandi siti dellEtruria merishy
dionale42 Le preziose sale della Villa
Poniatowski che verranno aperte al pubblico
tra il 2006 e il 2007 accoglieranno invece Ie
storiche raccolte del Latium Vetus con Ie straordinarie testimonianze provenienti da
Palestrina e i materiali dai centri dellUmbria
Altre novita prop one ora anche il Museo Nazionale di Tarquinia (fig 20) ospishy
figure 21 Viterbo Rocea Albornoz Le statue di tato nella prestigiosa sede del Palazzo Ferento Vitelleschi ove in occasione del gia ricordato
Convegno di Stud Etruschi del 2001 estato
aperto al pubblico il Salone delle Armi che accoglie i materiali provenienti dagli scavi vecshy
chi e nuovi condotti sulla Civita e nell ambito dei quali estate finalmente ricontestualizzato
il celebre altorilievo con i cavalli alati Uno spazio estato inoltre riservato anche a Gravlsca mentre ein programma Iapertura di una nuova sezione dedicata sempre al territorio rna con
specifico riferimento aIle testimonianze della sfarzosa villa Imperiale di Cazzanello Al piano
terreno del Museo nel 2004 e stata inaugurata una sezione dedicata aile sculture arcaiche tarquiniesi che vede raccolti oltre ad una selezione dei caratteristici lastroni a scala alcune
delle pili note testimonianze di quella produzione
Anche il Museo di Tuscania propone nuove sezioni espositive Ie sale del braccio
occidentale del primo piano del cinquecentesco convento di S Maria del Riposo sono
state destinate infatti ai materiali della cultura orientalizzante ed arcaica dell antico centro
ed ospitano in particolare Ie testimonianze delle complesse esperienze dellarchitettura
funeraria restituiteci dalle necropoli rupestri della Peschiera e di Pian di Mola44
Tra il 1997 e il 2004 e state completato il Museo comprensoriale dellEtruria
interna che ha sede nella Rocca Albornoz di Viterbo Nel 1997 sono state allestite al
primo piano due sezioni la prima dedicata ai risultati degli scavi condotti dalla Scuola
Francese di Roma nel centro di Musarna la seconda riservata al ciclo delle statue provenienshy
-142shy
--------middotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddot---ANNA MARIA Mo TTl SGUB01
ti da teatro di Ferento riproposte con una scenografica soluzione espositiva ispirata al complesso monumentale (fig 21)45 Ferento moItre ha trovato ulteriore documentazione anche grazie ad una mostra temporanea di recente reaIizzazione che ha offerto un bilancio significativo delle ricerche sistematiche condotte dallUniversita di Viterbo nel sitO46 Nel 2005 sad completato il percorso espositivo 47 che prevede nei saloni del secondo piano la presentazione di materiali provenienti dai maggiori centri dellEtruria interna quali Blera Barbarano S Giuliano Norchia Bisenzio ecc mentre uno spazio particolare estato risershyvato alla celebre tomba della Biga di Castro riproposta al pubblico insieme ai materiali delloriginario contesto48 Per il2006 infine ein programma un ulteriore intervento che in collaborazione con la Scuola Svedese di Studi Classici di Roma permetted di rinnovare almeno in parte adeguandola allattuale stato delle ricerche lesposizione delle testimonishyanze relative ai siti di San Giovenale e di Acquarossa risalente al 1986
Infine il Museo di Lucus Feroniae ove estata allestita una prima sezione dedicashyta al territorio mentre con unesposizione provvisoria e stato propos to al pubblico il pregevole cicio statuario della prima eta imperiale proveniente dall Augusteo conti guo alla basilica che domina il foro della colonia di eta romana49
Anche a Pyrgi fervono i lavori per il restauro della cd Manica Lunga del Castello di S Severa che ospited in spazi finalmente adeguati i materiali rinvenuti in oltre cinguantanni di scavo nell area sacra contigua allo scalo portuale ovviando COSt
all angusta soluzione che al momento vede costrette tante insigni testimonianze nei picshycoli locali dell Antiquarium pres so I area archeologica
Collaterali a tali iniziative sono state infine altre minori per 10 piu a carattere temporaneo tra Ie quali si ricordano Ie gia citate mostre dedicate nel 1998 e nel 1999 alIa Villa dei Volusii Saturnini5C pres so Lucus Feroniae quell a relativa alIa notissima coppa di Euphronios51 restituita dal Getty Museum di Malibu ne11999 al Museo di Villa Giulia e infine due manifestazioni espositive svoltesi a Montalto di Castro la prima del 1997 deshydicata al Mitreo52 rinvenuto a Vulci presso la domus del Criptoportico la seconda del 2002 avente per tema Ie scoperte e Ie riscoperte nel territorio di Vuki53 Questa ultima e stata anche occasione per puntualizzare un altro menD noto aspetto dellintensa attivita svolta in questi anni dalla Soprintendenza nellambito dei depositi dei musei periferici con risultati altrimenti apprezzabili attraverso pubblicazioni scientifiche 0 anche attrashyverso limpegnativo consistente incremento del catalogo e dei registri inventariali dei materiali
143 shy
-----~~- ANNA MARIA MORETT SGUBIN
figure 4 - Veio Piazza dArmi Veduta aerea delshy figure 5 - Veio Macchia Grande Veduta aerea
larea di scavo dellarea di scavo
Nuovi dati provengono anche da
Campetti6 area che ora sappiamo interessashy
ta da una frequentazione che si protrae ininshy
terrotta dal IX aHa meta del V sec ac Sono
stati infatti intercettati resti di cap anne della
prima eta del Ferro e strutture di eta arcaica
aIle qual si sovrappose secoli pili tardi il
grandioso impianto che realizzato in era
tardo repubblicana manifesta modifiche e figure 6a - Veio necropoli di Casale del Fosso
ampliamenti di eta Imperiale romana Tomba 1036 prima dello scavo in laboratorio
I risultati delle ricerche sisteshy
matiche condotte nell area della citta storica
hanno trovato ulteriore integrazione grazie
aHa scoperta a seguito di un intervento di
tutela di un insediamento del Bronzo finale
che localizzato sulla baIza sottostante il suggestivo Castello di Isola Farnese conshy
corre a delineare Ie dinamiche relative al
popolamento del territorio nella fase che
precede la formazione della citta figure 6b - Veio necropoli di Casale del Fosso Tomba 1036 it corredo (750-730 ca ac)Non menD significativi sonG i dati
relativi alle necropolis per 10 pili frutto delle
ricerche condotte nei depositi fra Ie quali bastera citare gli straordinari risultati acquisiti
a seguito dello scavo condotto in laboratorio della celebre Tomba 1036 di Casale del
Fosso (fig 6) che databile tra il7S0 e il 730 ac si conferma fra Ie pili importanti tombe
di guerriero finora note in ltalia Lo scavo effettuato a ~Itre cento anni dal ritrovamento
non ha solo confermato la ricchezza del corredo ma ha reso anche possibile attribuire i
ricchi e tal ora unici materiali che 10 compongono ad un insigne personaggio che a buon
diritto puo essere considerato un vero e proprio re di Veio sepolto con sfarzo inusitato
questi annovera tra Ie insegne del suo rango una mazza uno scudo bilobato e un discoshy
co razz a che evocano il costume dei Salii romani quale enota dalle fonti letterarie come
lucidamente prospettato da Giovanni Colonna sin dal 19929
-135 shy
---~ _- SCOPERTE ED INIZIATIVE IN ETRURIA MERIDIONALE
figure 7 - Cerveteri santuario in loco S Antonio Veduta aerea
figure 8 - Cerveteri kylix attica a figure rosse di Euphronios vasaio dipinta da Onesimos (fine VI - decenni iniziale del V sec ac)
figure 9 _ Tarquinia santuario dellAra della
Regina Angolo sud-est del complesso monumentale
Di non mlllor rilievo i risultati acquisiti a Caere in loc S Antonio dal
gruppo di lavoro che ha visto associato alIa Soprintendenza lIstituto per IArcheologia
etrusco-italica del CNR diretto dapprima
da Mauro Cristofani e successivamente da Adriano Maggiani coadiuvati da altri stushydiosi di universid italiane e straniere Gli
scavi che dopo sette anni si avviano ormai a condusione hanno consentito di
riportare in luce due imponenti templi di
tipo tuscanico che allineati e orientati verso sud-ovest risultano prospicienti una vasta
terrazza pianeggiante delimitata a sud dalla
via cava che penetrava nell area urbana risalendo dalla Valle della Mola (fig 7)10
Come testimoniano i ricchi ritrovamenti effettuati nel corso dello scavo che ha fra Ialtro messo in luce un complesso sistema
di ambienti sotterranei forse cisterne Ie strutture monumentali in uso tra Iera
tardo-arcaica e la piena eta romana venshy
gono fatte oggetto di una radicale ristrutshyturazione alia fine del IV sec aC Larea
peraltro appare occupata anche in epoca precedente Iimpianto santuariale tardoshy
arcaico risultando frequentata quasi senza soluzione di continuita dalleti protostorishy
ca Tra Ie scoperte di maggiore spicco si
ricorda in particolare quella di un bothros
che ha restituito molte decine di frammenti
relativi a donari databili tra la fine del VI sec aC e linizio delleta ellenistica In parshyticolare 10 studio di tali materiali ha rivelato
un ruolo preminente di Ercole nellambito
del santuario di cui forse con Menerva fu titolare di uno dei culti principali Ad H ercle riconduce anche Ia dedica incisa
sulla grande kylix a figure rosse plasmata da Euphronios e dipinta da Onesimos (fig 8) restituita nel 1999 allo Stato italiano dal
Getty Museum di Malibu dopo che ne era stata inconfutabilmente dimostrata la pertishy
-136
--~-~~-~~ ~~---- ANNA 11ARIA MORETTI SGUBINI
nenza al santuario ceretano11
Altre novita si registrano a seguito
di scavi condotti nelle vastissime necropoli
ceretane Fra gli altri si ricorda in particolare
un intervento di tutela che condotto nelshyl area del Laghetto12 ha restituito testimoshy
nianze fondamentali per la conoscenza della
prima eta del Ferro di Cerveteri Risulta COSl
ora documentata anche per Caere la stessa figure lOa - Tarquinia Villa Bruschi Falgari
precoce apertura ai commerci ed ai contatti veduta della necropoli della prima eta del ferro
con i grandi centri del Mediterraneo che
caratterizza Ie altre grandi metropoli
costiere delIEtruria meridionale e si
chiariscono al contempo queUe che furono
Ie premesse alIa sua sfolgorante fioritura di
eta orientalizzante
Ricche di risultati anche Ie ricerche
condotte a Tarquinia ove lIstituto di
Etruscologia dellUniversita di Milano diretto da Maria Bonghi Jovino ha prosegui- figure lOb Tarquinia Villa Bruschi Falgari
tomba 73 ad incinerazione entro custodia di tufoto Ie proficue indagini che gia avviate da anni13 ci restituiscono un quadro dellinseshy
diamento di straordinaria valenza come puntualmente reso nota agli studiosi attraverso la
ricca bibliografia resa tempestivamente disponibile 14 1area esplorata (fig 9) appare intershy
essata da unoccupazione che senza soluzione di continuira si estende dal momenta conshy
e1usivo del Bronzo finale allalto Medioevo Nuove acquisizioni giungono inoltre dalla
celebre Ara della Regina15 ove indagini sistematiche condotte in collaborazione con la
Soprintendenza hanno portato alla scoperta di ulteriori dati relativi allimpianto di eta
arcaica del santuario interessato da un radicale rinnovamento nella seconda meta del IV
sec ac
Alle scoperte in area urbana fra Ie quali si ricordano ancora i nuovi dati acquisishy
ti a proposito della cinta muraria16 si affianca un eccezionale ritrovamento effettuato nelshy
lambito delle necropoli ove nel1998 a Villa Bruschi eritornato in luce un sepolcreto vilshy
lanoviano (fig 10) pressocheuro intatto forse ricollegabile alIa comunita che occupa in quesshy
ta fase la coHina dei Monterozzi Nel corso delle prime tre campagne di scavo sono state
esplorate 115 tombe a incinerazione in pozzetci con risega 0 in custodia Iitica e 8 tombe
a inumazione in fossa semplice 0 foderata e chiusa da lastre II rigore scientifico che ha
guidato la ricerca ci ha restituito una ricchissima messe di testimonianze utili ad una pili
approfondita conoscenza degli usi e dei rituali funerari della prima Tarquinia gia in parte
poste a disposizione degii studiosi grazie ad una serie di resoconti preliminari che danno
concreta conferma dellimportanza del sepolcretoY
Integrano il panorama delle ricerche in atto a Tarquinia i risultati delle indagini
condotte a Gravisca dallUniversita di Perugia in collaborazione con la Soprintendenza
137 shy
IN ETRURIA MERIDIONALE-------SCOPERTE ED II ZlATIVE
figure 11 - Gravisca resti di officina metallurgishyca presso it sacello di Afrodite
figure 12b - Vulci Porta Ovest planimetria
figure 13 - Vulci Area I tratto delle mura urbane
particolarmente proficue sia per quanta
riguarda Ie problematic he legate al culto ed
alle pratiche devozionali sia per quanto
attiene aIle attivita produttive che ruotano
attomo al santuario sorto in prossimita
dello scalo commerciale e che ora meglio si
colgono grazie al ritrovamento di officine
metallurgiche (fig 11) attive tra
lOrientalizzante recente e I eta arcaica18
Obiettivo di un articolato ed organishy
co progetto di interventi eanche Vulci sede di
un Parco Archeologico e Ambientale Iiniziativa portata avanti attraverso nuovi modelli di
gestione del territorio che vedono impegnato con gli Enti locali 10 Stato attraverso la
Soprintendenza Archeologica per Etruria Meridionale ha determinato la realizzazione di numerosi interventi di valorizzazione che consentono non solo di apprezzare Ie straordinashy
rie risorse naturalistiche di questa angolo ancora intatto della Maremma ma soprattutto
hanno reso possibile acquisire una maggiore conoscenza di un sito storicamente penalizzato
dalle vicende che hanno caratterizzato nellOttocento e nella prima meta del Novecento la ricerca archeologica Gli interventi effettuati in questi ultimi anni sono stati finalizzati da un
lato al recupero e al restauro delle emergenze monumentali note19 da un altro alia verifica dei
dati relativi allinsediamento realizzata attraverso lanalisi della cartografia storica e medishy
ante un programma di survey combinati con unattenta rilettura delle tracce di foto aeree di
138
-middot-~~~~~~~~~~-ANNA MARfA MORETTI SGUBfNf --- ~~~~~~~
varia epoca20 sono stati altresl realizzati mirati e circoscritti interventi di scavo11 nellarea
urbana che oggi sappiamo estendersi anche oltre i limiti del pianoro de La Citta ricomprenshy
dendo anche la zona della Pozzatella22 Si ein particolare acquisita una piu puntuale conoscenshy
za dello sviluppo e dellassetto dellimpianto urbano di epoca ellellistico-romana che risulta
forte mente condizionato dalle caratteristiche dellinsediamento etrusco analogamente nuovi
dati sono relativi allimponente cinta urbana23 che risultando continua appare realizzata alia
fine del IV sec ac e risulta interessata da consistenti interventi di rifacimento databili agli
inizi del III sec ac Sono infatti compiutamente noti oltre ad ampi tratti di mura come quelshy
Ii che cingono suI versante occidentale il pianoro de La Citta Ie porte Nord e Ovest questulshy
tima protetta da una poderosa struttura24 (fig 12) che in fase con il rifacimento della porta
degli illizi del III secolo dovette essere come quella realizzata per fronteggiare l aggressione
romana Altri consistenti dati restituito 10 scavo della cd Area I (fig 13)25 ubicata sulle
pendici nord-orientali del pianoro urbano ove estato individuato ed esplorato un esteso
deposito di materiali votivi che rinvenuti in giacitura second aria sembrano ricollegabili ad
un impianto santuariale localizzabile a sud-est dellacropoli Altri elementi utili a chiarire lorshy
ganizzazione del territorio in funzione dello sviluppo delleconomia del centro antico sono
stati acquisiti nella fa-scia suburbana sotto Porta Est nella pianura di fondovalle a poca dishy
stanza dalla sponda destra del Fiora sono stati riportati in luce resti di edifici a carattere funshy
zionale il piu anti co dei quali risalente ad eta arcaica che sembrano documentare la presenza
figure 14a Vulei necropoli dellOsteria Tomba del Kottabos Hydria attica a figure nere avvicinabile aUf) stile del Pittore di Priamo Intorno al510 aC
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figure 14b - Vulei necropoli dellOsteria Tomba dei Vasi del Pittore di Micali Hydria etrusca a figure nere del PiUore di Micali Fine VI sec ac
-- ----- SCOPERTE ED INIZlATIVE IN rTRURIA MERIDIO1ALE -----shy
in questarea di strutture a carattere commershy
ciale forse legate ad uno scalo fluviale26
Nuovi ritrovamenti si registrano
anche nell area delle necropoli si tratta sia
di scavi effettuati nei depositi27 (fig 14)
sia di interventi sui territorio fra gli altri si
ricordano qui i risultati di uno scavo che
condotto nel 1998 nel settore centrale
figure 15 Montefiascone santuario di Piana del dellOsteria ha consentito di indagare due Lago Veduta dinsieme distinti settori del sepolcreto28 Numerose
sono state Ie tombe riportate in luce sia di
eta tardo arcaica sia di epoca ellenistica alcune delle quali rinshy
venute intatte hanno restituito oltre a preziosi materiali dimshy
portazione e di produzione locale anche clementi utili ad una
piu approfondita conoscenza degli usi e dei rituali funerari 29
Altre importanti ricerche concorrono a restituirci un
quadro piu articolato del territorio dellEtruria Meridionale Mi
limito qui a ricordare a titolo di esempio Ie indagini in atto nel santuario di Piana del Lago (fig 15)30 in comune di Montefiascone
sorto a ridosso della via di collegamento tra Vulci e Orvieto come pure queUe ormai pluriennali del tempio di Monte Li Sant1
presso Narce Rinnovata attenzione e stata ri-volta a Lucus
Feroniae e alIa contigua villa dei Volusii interessata da un grande
progetto di restauro archeologico-ambientale in corso di realizshy
zazione in collaborazione fra la Soprintendenza e Autostrade
per lItalia che ha avuto avvio attraverso una mostra che svoltasi
nel1998 a Roma2 ha trovato nello stesso anno una seconda pili
ampia edizione a Torino33 Sono state altresl riprese sin dal1999
Ie indagini nell area del santuario dedicato a Feronia (fig 16) con
risuhati che sin dora confermano la grande importanza di figure 16 Lucus Feroniae (Capena RM) Bronzetto questo luogo di cuho ricordato dalle fonti che sottolineano di augure dal santuario di anche la sua connotazione emporica34
Feronia (fine VI sec ac) AUe iniziative poste in essere suI
territorio ha corrisposto un forte impulso
per 10 sviluppo e il potenziamento del sishy
stema museale dellEtruria meridionale che
incentrato nel Museo Nazionale Etrusco di
Villa Giulia aRoma si articola attraverso
altri nove istituti integrandosi peraltro con
numerosi Antiquaria comunali dislocati nei
pili importanti siti del territorio
Rispetto aUa Villa Giulia di unfigure 17 Polo Museale Etrusco di Roma Villa Giulia in fondo e Villa Poniatowski in primo piano tempo quello che oggi si propone al pubshy
-140shy
---------- ANNA MARIA MORETTI SGUBINI
blico eun Museo rinnovato per oltre il50
dei suoi allestimenti e che ora unito aHa
contigua Villa Poniatowski si avvia a costishy
tuire un Polo espositivo di primo piano
qualificandosi per la sua specificita a livello
internazionale (fig 17)35
II progetto scientifico per Iampliashy
mento e il rinnovamento delle esposizioni
messo a punto nel 1996 con la collaboshy
razione di Francesca Boitani ha trovato
approvazione e cospicui finanziamenti a
partire dal 1997 Sono state COS progressishy
vamente riordinate e riaperte al pubblico
nel 1997 Ie antichita di Pyrgi6 1998 Ie
raccolte dell agro falisco e capenate37 nel
1999 Ie grandi Collezioni storiche del
Museo fra Ie quali un cenno particolare
richiede quella Castellani (fig 18) che coshy
stituita da oltre seimila oggetti si articola in
distinte sezioni relative aIle ceramiche ai
bronzi alle terrecotte ai materiali in osso e
soprattutto ai celebri ori antichi e moshy
figure 18 - Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia Sala dei Sette Colli gli ori Castellani
figure 19 - Vuici area della Cuccumella Hydria di bronzo dalla tomba a buca 311989
derni38 E stato altresl riordinato il ricco Antiquarium nell ambito del quale uno spazio
specifico estato riservato ai materiali gia nel Museo Kircheriano che ha COS riguadagnashy
to malgrado Ie mutilazioni subite nel tempo la sua originaria identita di selezionata racshy
colta di antichiti Anche Ie sezioni topografiche sono state riproposte al pubblico rinnoshy
vate e arricchite con contesti in precedenza non esposti e con il supporto di nuovi appashy
rati didattico ilIustrativi bilingui Grazie ad un pili razionale uso degli spazi si sono
inoltre potute realizzare tre nuove sezioni espositive rispettivamente dedicate alIa epishy
grafia etrusca alIa storia antiquaria del museo e alIa cinquecentesca villa di Papa Giulio
III che ospita il Museo anchessa fatta oggetto di un restauro filologico che lha restituishy
ta alIo splendore originario dotandola al contempo di impianti e servizi adeguati aIle esishy
genze del pubblico39
Attualmente sono stati avviati grazie a nuovi finanziamenti i lavori per il rinshy
novamento e ladeguamento degli spazi che attualmente ospitano Ie sezioni topografiche
e che interesseranno entro il2006 Ie testimonianze di Vulci (fig 19) e di Tarquinia -censhy
tro che in precedenza escluso dal percorso museale trovera ora rappresentazione attrashy
verso la celebre Tomba del Letto Funebre- e successivamente quelle degli altri grandi
due siti Caere e Veio Gli interventi eseguiti come quelli in corso di realizzazione sono
stati preceduti da un intenso lavoro di studio catalogazione e restauro dei materiali Dei
risultati COSI conseguiti e sempre sulla base delle linee perseguite per la realizzazione del
Polo Museale Etrusco di Roma si eritenuto opportuno proporre al pubblico e agli stushy
diosi un primo bilancio In tale prospettiva dintesa con lIstituto Nazionale di Studi
141
--------- SCOPERTE ED INIZIATlVE IN ETRURIA MERIDIONALE ------
Etruschi e Italici estata realizzato nel2001 un
convegno dedicato ai grandi siti dellEtruria meridionale costiera 40 e in tale occasione e stata aperta al pubblico negli spazi delle
Coneerie Riganti contigui alIa Villa
Poniatowski una mostra relativa al1e scoperte
e ai restauri condotti in questi ultimi anni a Vulei a Caere e a Veio41 Da segnalare in
particolare limportanza delle testimonianze
re-Iative a questo ultimo centro che confinate
nei depositi da oltre cinquanta anni torneranshy
no entro il prossimo quadriennio ad essere figure 20 - Tarquinia Museo Arcbeologico esposte negli spazi ora final mente reperiti Nazionale L esposizione dei sareofagi dellala destra del Museo contigui a quelli
degli altri grandi siti dellEtruria merishy
dionale42 Le preziose sale della Villa
Poniatowski che verranno aperte al pubblico
tra il 2006 e il 2007 accoglieranno invece Ie
storiche raccolte del Latium Vetus con Ie straordinarie testimonianze provenienti da
Palestrina e i materiali dai centri dellUmbria
Altre novita prop one ora anche il Museo Nazionale di Tarquinia (fig 20) ospishy
figure 21 Viterbo Rocea Albornoz Le statue di tato nella prestigiosa sede del Palazzo Ferento Vitelleschi ove in occasione del gia ricordato
Convegno di Stud Etruschi del 2001 estato
aperto al pubblico il Salone delle Armi che accoglie i materiali provenienti dagli scavi vecshy
chi e nuovi condotti sulla Civita e nell ambito dei quali estate finalmente ricontestualizzato
il celebre altorilievo con i cavalli alati Uno spazio estato inoltre riservato anche a Gravlsca mentre ein programma Iapertura di una nuova sezione dedicata sempre al territorio rna con
specifico riferimento aIle testimonianze della sfarzosa villa Imperiale di Cazzanello Al piano
terreno del Museo nel 2004 e stata inaugurata una sezione dedicata aile sculture arcaiche tarquiniesi che vede raccolti oltre ad una selezione dei caratteristici lastroni a scala alcune
delle pili note testimonianze di quella produzione
Anche il Museo di Tuscania propone nuove sezioni espositive Ie sale del braccio
occidentale del primo piano del cinquecentesco convento di S Maria del Riposo sono
state destinate infatti ai materiali della cultura orientalizzante ed arcaica dell antico centro
ed ospitano in particolare Ie testimonianze delle complesse esperienze dellarchitettura
funeraria restituiteci dalle necropoli rupestri della Peschiera e di Pian di Mola44
Tra il 1997 e il 2004 e state completato il Museo comprensoriale dellEtruria
interna che ha sede nella Rocca Albornoz di Viterbo Nel 1997 sono state allestite al
primo piano due sezioni la prima dedicata ai risultati degli scavi condotti dalla Scuola
Francese di Roma nel centro di Musarna la seconda riservata al ciclo delle statue provenienshy
-142shy
--------middotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddot---ANNA MARIA Mo TTl SGUB01
ti da teatro di Ferento riproposte con una scenografica soluzione espositiva ispirata al complesso monumentale (fig 21)45 Ferento moItre ha trovato ulteriore documentazione anche grazie ad una mostra temporanea di recente reaIizzazione che ha offerto un bilancio significativo delle ricerche sistematiche condotte dallUniversita di Viterbo nel sitO46 Nel 2005 sad completato il percorso espositivo 47 che prevede nei saloni del secondo piano la presentazione di materiali provenienti dai maggiori centri dellEtruria interna quali Blera Barbarano S Giuliano Norchia Bisenzio ecc mentre uno spazio particolare estato risershyvato alla celebre tomba della Biga di Castro riproposta al pubblico insieme ai materiali delloriginario contesto48 Per il2006 infine ein programma un ulteriore intervento che in collaborazione con la Scuola Svedese di Studi Classici di Roma permetted di rinnovare almeno in parte adeguandola allattuale stato delle ricerche lesposizione delle testimonishyanze relative ai siti di San Giovenale e di Acquarossa risalente al 1986
Infine il Museo di Lucus Feroniae ove estata allestita una prima sezione dedicashyta al territorio mentre con unesposizione provvisoria e stato propos to al pubblico il pregevole cicio statuario della prima eta imperiale proveniente dall Augusteo conti guo alla basilica che domina il foro della colonia di eta romana49
Anche a Pyrgi fervono i lavori per il restauro della cd Manica Lunga del Castello di S Severa che ospited in spazi finalmente adeguati i materiali rinvenuti in oltre cinguantanni di scavo nell area sacra contigua allo scalo portuale ovviando COSt
all angusta soluzione che al momento vede costrette tante insigni testimonianze nei picshycoli locali dell Antiquarium pres so I area archeologica
Collaterali a tali iniziative sono state infine altre minori per 10 piu a carattere temporaneo tra Ie quali si ricordano Ie gia citate mostre dedicate nel 1998 e nel 1999 alIa Villa dei Volusii Saturnini5C pres so Lucus Feroniae quell a relativa alIa notissima coppa di Euphronios51 restituita dal Getty Museum di Malibu ne11999 al Museo di Villa Giulia e infine due manifestazioni espositive svoltesi a Montalto di Castro la prima del 1997 deshydicata al Mitreo52 rinvenuto a Vulci presso la domus del Criptoportico la seconda del 2002 avente per tema Ie scoperte e Ie riscoperte nel territorio di Vuki53 Questa ultima e stata anche occasione per puntualizzare un altro menD noto aspetto dellintensa attivita svolta in questi anni dalla Soprintendenza nellambito dei depositi dei musei periferici con risultati altrimenti apprezzabili attraverso pubblicazioni scientifiche 0 anche attrashyverso limpegnativo consistente incremento del catalogo e dei registri inventariali dei materiali
143 shy
---~ _- SCOPERTE ED INIZIATIVE IN ETRURIA MERIDIONALE
figure 7 - Cerveteri santuario in loco S Antonio Veduta aerea
figure 8 - Cerveteri kylix attica a figure rosse di Euphronios vasaio dipinta da Onesimos (fine VI - decenni iniziale del V sec ac)
figure 9 _ Tarquinia santuario dellAra della
Regina Angolo sud-est del complesso monumentale
Di non mlllor rilievo i risultati acquisiti a Caere in loc S Antonio dal
gruppo di lavoro che ha visto associato alIa Soprintendenza lIstituto per IArcheologia
etrusco-italica del CNR diretto dapprima
da Mauro Cristofani e successivamente da Adriano Maggiani coadiuvati da altri stushydiosi di universid italiane e straniere Gli
scavi che dopo sette anni si avviano ormai a condusione hanno consentito di
riportare in luce due imponenti templi di
tipo tuscanico che allineati e orientati verso sud-ovest risultano prospicienti una vasta
terrazza pianeggiante delimitata a sud dalla
via cava che penetrava nell area urbana risalendo dalla Valle della Mola (fig 7)10
Come testimoniano i ricchi ritrovamenti effettuati nel corso dello scavo che ha fra Ialtro messo in luce un complesso sistema
di ambienti sotterranei forse cisterne Ie strutture monumentali in uso tra Iera
tardo-arcaica e la piena eta romana venshy
gono fatte oggetto di una radicale ristrutshyturazione alia fine del IV sec aC Larea
peraltro appare occupata anche in epoca precedente Iimpianto santuariale tardoshy
arcaico risultando frequentata quasi senza soluzione di continuita dalleti protostorishy
ca Tra Ie scoperte di maggiore spicco si
ricorda in particolare quella di un bothros
che ha restituito molte decine di frammenti
relativi a donari databili tra la fine del VI sec aC e linizio delleta ellenistica In parshyticolare 10 studio di tali materiali ha rivelato
un ruolo preminente di Ercole nellambito
del santuario di cui forse con Menerva fu titolare di uno dei culti principali Ad H ercle riconduce anche Ia dedica incisa
sulla grande kylix a figure rosse plasmata da Euphronios e dipinta da Onesimos (fig 8) restituita nel 1999 allo Stato italiano dal
Getty Museum di Malibu dopo che ne era stata inconfutabilmente dimostrata la pertishy
-136
--~-~~-~~ ~~---- ANNA 11ARIA MORETTI SGUBINI
nenza al santuario ceretano11
Altre novita si registrano a seguito
di scavi condotti nelle vastissime necropoli
ceretane Fra gli altri si ricorda in particolare
un intervento di tutela che condotto nelshyl area del Laghetto12 ha restituito testimoshy
nianze fondamentali per la conoscenza della
prima eta del Ferro di Cerveteri Risulta COSl
ora documentata anche per Caere la stessa figure lOa - Tarquinia Villa Bruschi Falgari
precoce apertura ai commerci ed ai contatti veduta della necropoli della prima eta del ferro
con i grandi centri del Mediterraneo che
caratterizza Ie altre grandi metropoli
costiere delIEtruria meridionale e si
chiariscono al contempo queUe che furono
Ie premesse alIa sua sfolgorante fioritura di
eta orientalizzante
Ricche di risultati anche Ie ricerche
condotte a Tarquinia ove lIstituto di
Etruscologia dellUniversita di Milano diretto da Maria Bonghi Jovino ha prosegui- figure lOb Tarquinia Villa Bruschi Falgari
tomba 73 ad incinerazione entro custodia di tufoto Ie proficue indagini che gia avviate da anni13 ci restituiscono un quadro dellinseshy
diamento di straordinaria valenza come puntualmente reso nota agli studiosi attraverso la
ricca bibliografia resa tempestivamente disponibile 14 1area esplorata (fig 9) appare intershy
essata da unoccupazione che senza soluzione di continuira si estende dal momenta conshy
e1usivo del Bronzo finale allalto Medioevo Nuove acquisizioni giungono inoltre dalla
celebre Ara della Regina15 ove indagini sistematiche condotte in collaborazione con la
Soprintendenza hanno portato alla scoperta di ulteriori dati relativi allimpianto di eta
arcaica del santuario interessato da un radicale rinnovamento nella seconda meta del IV
sec ac
Alle scoperte in area urbana fra Ie quali si ricordano ancora i nuovi dati acquisishy
ti a proposito della cinta muraria16 si affianca un eccezionale ritrovamento effettuato nelshy
lambito delle necropoli ove nel1998 a Villa Bruschi eritornato in luce un sepolcreto vilshy
lanoviano (fig 10) pressocheuro intatto forse ricollegabile alIa comunita che occupa in quesshy
ta fase la coHina dei Monterozzi Nel corso delle prime tre campagne di scavo sono state
esplorate 115 tombe a incinerazione in pozzetci con risega 0 in custodia Iitica e 8 tombe
a inumazione in fossa semplice 0 foderata e chiusa da lastre II rigore scientifico che ha
guidato la ricerca ci ha restituito una ricchissima messe di testimonianze utili ad una pili
approfondita conoscenza degli usi e dei rituali funerari della prima Tarquinia gia in parte
poste a disposizione degii studiosi grazie ad una serie di resoconti preliminari che danno
concreta conferma dellimportanza del sepolcretoY
Integrano il panorama delle ricerche in atto a Tarquinia i risultati delle indagini
condotte a Gravisca dallUniversita di Perugia in collaborazione con la Soprintendenza
137 shy
IN ETRURIA MERIDIONALE-------SCOPERTE ED II ZlATIVE
figure 11 - Gravisca resti di officina metallurgishyca presso it sacello di Afrodite
figure 12b - Vulci Porta Ovest planimetria
figure 13 - Vulci Area I tratto delle mura urbane
particolarmente proficue sia per quanta
riguarda Ie problematic he legate al culto ed
alle pratiche devozionali sia per quanto
attiene aIle attivita produttive che ruotano
attomo al santuario sorto in prossimita
dello scalo commerciale e che ora meglio si
colgono grazie al ritrovamento di officine
metallurgiche (fig 11) attive tra
lOrientalizzante recente e I eta arcaica18
Obiettivo di un articolato ed organishy
co progetto di interventi eanche Vulci sede di
un Parco Archeologico e Ambientale Iiniziativa portata avanti attraverso nuovi modelli di
gestione del territorio che vedono impegnato con gli Enti locali 10 Stato attraverso la
Soprintendenza Archeologica per Etruria Meridionale ha determinato la realizzazione di numerosi interventi di valorizzazione che consentono non solo di apprezzare Ie straordinashy
rie risorse naturalistiche di questa angolo ancora intatto della Maremma ma soprattutto
hanno reso possibile acquisire una maggiore conoscenza di un sito storicamente penalizzato
dalle vicende che hanno caratterizzato nellOttocento e nella prima meta del Novecento la ricerca archeologica Gli interventi effettuati in questi ultimi anni sono stati finalizzati da un
lato al recupero e al restauro delle emergenze monumentali note19 da un altro alia verifica dei
dati relativi allinsediamento realizzata attraverso lanalisi della cartografia storica e medishy
ante un programma di survey combinati con unattenta rilettura delle tracce di foto aeree di
138
-middot-~~~~~~~~~~-ANNA MARfA MORETTI SGUBfNf --- ~~~~~~~
varia epoca20 sono stati altresl realizzati mirati e circoscritti interventi di scavo11 nellarea
urbana che oggi sappiamo estendersi anche oltre i limiti del pianoro de La Citta ricomprenshy
dendo anche la zona della Pozzatella22 Si ein particolare acquisita una piu puntuale conoscenshy
za dello sviluppo e dellassetto dellimpianto urbano di epoca ellellistico-romana che risulta
forte mente condizionato dalle caratteristiche dellinsediamento etrusco analogamente nuovi
dati sono relativi allimponente cinta urbana23 che risultando continua appare realizzata alia
fine del IV sec ac e risulta interessata da consistenti interventi di rifacimento databili agli
inizi del III sec ac Sono infatti compiutamente noti oltre ad ampi tratti di mura come quelshy
Ii che cingono suI versante occidentale il pianoro de La Citta Ie porte Nord e Ovest questulshy
tima protetta da una poderosa struttura24 (fig 12) che in fase con il rifacimento della porta
degli illizi del III secolo dovette essere come quella realizzata per fronteggiare l aggressione
romana Altri consistenti dati restituito 10 scavo della cd Area I (fig 13)25 ubicata sulle
pendici nord-orientali del pianoro urbano ove estato individuato ed esplorato un esteso
deposito di materiali votivi che rinvenuti in giacitura second aria sembrano ricollegabili ad
un impianto santuariale localizzabile a sud-est dellacropoli Altri elementi utili a chiarire lorshy
ganizzazione del territorio in funzione dello sviluppo delleconomia del centro antico sono
stati acquisiti nella fa-scia suburbana sotto Porta Est nella pianura di fondovalle a poca dishy
stanza dalla sponda destra del Fiora sono stati riportati in luce resti di edifici a carattere funshy
zionale il piu anti co dei quali risalente ad eta arcaica che sembrano documentare la presenza
figure 14a Vulei necropoli dellOsteria Tomba del Kottabos Hydria attica a figure nere avvicinabile aUf) stile del Pittore di Priamo Intorno al510 aC
139
figure 14b - Vulei necropoli dellOsteria Tomba dei Vasi del Pittore di Micali Hydria etrusca a figure nere del PiUore di Micali Fine VI sec ac
-- ----- SCOPERTE ED INIZlATIVE IN rTRURIA MERIDIO1ALE -----shy
in questarea di strutture a carattere commershy
ciale forse legate ad uno scalo fluviale26
Nuovi ritrovamenti si registrano
anche nell area delle necropoli si tratta sia
di scavi effettuati nei depositi27 (fig 14)
sia di interventi sui territorio fra gli altri si
ricordano qui i risultati di uno scavo che
condotto nel 1998 nel settore centrale
figure 15 Montefiascone santuario di Piana del dellOsteria ha consentito di indagare due Lago Veduta dinsieme distinti settori del sepolcreto28 Numerose
sono state Ie tombe riportate in luce sia di
eta tardo arcaica sia di epoca ellenistica alcune delle quali rinshy
venute intatte hanno restituito oltre a preziosi materiali dimshy
portazione e di produzione locale anche clementi utili ad una
piu approfondita conoscenza degli usi e dei rituali funerari 29
Altre importanti ricerche concorrono a restituirci un
quadro piu articolato del territorio dellEtruria Meridionale Mi
limito qui a ricordare a titolo di esempio Ie indagini in atto nel santuario di Piana del Lago (fig 15)30 in comune di Montefiascone
sorto a ridosso della via di collegamento tra Vulci e Orvieto come pure queUe ormai pluriennali del tempio di Monte Li Sant1
presso Narce Rinnovata attenzione e stata ri-volta a Lucus
Feroniae e alIa contigua villa dei Volusii interessata da un grande
progetto di restauro archeologico-ambientale in corso di realizshy
zazione in collaborazione fra la Soprintendenza e Autostrade
per lItalia che ha avuto avvio attraverso una mostra che svoltasi
nel1998 a Roma2 ha trovato nello stesso anno una seconda pili
ampia edizione a Torino33 Sono state altresl riprese sin dal1999
Ie indagini nell area del santuario dedicato a Feronia (fig 16) con
risuhati che sin dora confermano la grande importanza di figure 16 Lucus Feroniae (Capena RM) Bronzetto questo luogo di cuho ricordato dalle fonti che sottolineano di augure dal santuario di anche la sua connotazione emporica34
Feronia (fine VI sec ac) AUe iniziative poste in essere suI
territorio ha corrisposto un forte impulso
per 10 sviluppo e il potenziamento del sishy
stema museale dellEtruria meridionale che
incentrato nel Museo Nazionale Etrusco di
Villa Giulia aRoma si articola attraverso
altri nove istituti integrandosi peraltro con
numerosi Antiquaria comunali dislocati nei
pili importanti siti del territorio
Rispetto aUa Villa Giulia di unfigure 17 Polo Museale Etrusco di Roma Villa Giulia in fondo e Villa Poniatowski in primo piano tempo quello che oggi si propone al pubshy
-140shy
---------- ANNA MARIA MORETTI SGUBINI
blico eun Museo rinnovato per oltre il50
dei suoi allestimenti e che ora unito aHa
contigua Villa Poniatowski si avvia a costishy
tuire un Polo espositivo di primo piano
qualificandosi per la sua specificita a livello
internazionale (fig 17)35
II progetto scientifico per Iampliashy
mento e il rinnovamento delle esposizioni
messo a punto nel 1996 con la collaboshy
razione di Francesca Boitani ha trovato
approvazione e cospicui finanziamenti a
partire dal 1997 Sono state COS progressishy
vamente riordinate e riaperte al pubblico
nel 1997 Ie antichita di Pyrgi6 1998 Ie
raccolte dell agro falisco e capenate37 nel
1999 Ie grandi Collezioni storiche del
Museo fra Ie quali un cenno particolare
richiede quella Castellani (fig 18) che coshy
stituita da oltre seimila oggetti si articola in
distinte sezioni relative aIle ceramiche ai
bronzi alle terrecotte ai materiali in osso e
soprattutto ai celebri ori antichi e moshy
figure 18 - Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia Sala dei Sette Colli gli ori Castellani
figure 19 - Vuici area della Cuccumella Hydria di bronzo dalla tomba a buca 311989
derni38 E stato altresl riordinato il ricco Antiquarium nell ambito del quale uno spazio
specifico estato riservato ai materiali gia nel Museo Kircheriano che ha COS riguadagnashy
to malgrado Ie mutilazioni subite nel tempo la sua originaria identita di selezionata racshy
colta di antichiti Anche Ie sezioni topografiche sono state riproposte al pubblico rinnoshy
vate e arricchite con contesti in precedenza non esposti e con il supporto di nuovi appashy
rati didattico ilIustrativi bilingui Grazie ad un pili razionale uso degli spazi si sono
inoltre potute realizzare tre nuove sezioni espositive rispettivamente dedicate alIa epishy
grafia etrusca alIa storia antiquaria del museo e alIa cinquecentesca villa di Papa Giulio
III che ospita il Museo anchessa fatta oggetto di un restauro filologico che lha restituishy
ta alIo splendore originario dotandola al contempo di impianti e servizi adeguati aIle esishy
genze del pubblico39
Attualmente sono stati avviati grazie a nuovi finanziamenti i lavori per il rinshy
novamento e ladeguamento degli spazi che attualmente ospitano Ie sezioni topografiche
e che interesseranno entro il2006 Ie testimonianze di Vulci (fig 19) e di Tarquinia -censhy
tro che in precedenza escluso dal percorso museale trovera ora rappresentazione attrashy
verso la celebre Tomba del Letto Funebre- e successivamente quelle degli altri grandi
due siti Caere e Veio Gli interventi eseguiti come quelli in corso di realizzazione sono
stati preceduti da un intenso lavoro di studio catalogazione e restauro dei materiali Dei
risultati COSI conseguiti e sempre sulla base delle linee perseguite per la realizzazione del
Polo Museale Etrusco di Roma si eritenuto opportuno proporre al pubblico e agli stushy
diosi un primo bilancio In tale prospettiva dintesa con lIstituto Nazionale di Studi
141
--------- SCOPERTE ED INIZIATlVE IN ETRURIA MERIDIONALE ------
Etruschi e Italici estata realizzato nel2001 un
convegno dedicato ai grandi siti dellEtruria meridionale costiera 40 e in tale occasione e stata aperta al pubblico negli spazi delle
Coneerie Riganti contigui alIa Villa
Poniatowski una mostra relativa al1e scoperte
e ai restauri condotti in questi ultimi anni a Vulei a Caere e a Veio41 Da segnalare in
particolare limportanza delle testimonianze
re-Iative a questo ultimo centro che confinate
nei depositi da oltre cinquanta anni torneranshy
no entro il prossimo quadriennio ad essere figure 20 - Tarquinia Museo Arcbeologico esposte negli spazi ora final mente reperiti Nazionale L esposizione dei sareofagi dellala destra del Museo contigui a quelli
degli altri grandi siti dellEtruria merishy
dionale42 Le preziose sale della Villa
Poniatowski che verranno aperte al pubblico
tra il 2006 e il 2007 accoglieranno invece Ie
storiche raccolte del Latium Vetus con Ie straordinarie testimonianze provenienti da
Palestrina e i materiali dai centri dellUmbria
Altre novita prop one ora anche il Museo Nazionale di Tarquinia (fig 20) ospishy
figure 21 Viterbo Rocea Albornoz Le statue di tato nella prestigiosa sede del Palazzo Ferento Vitelleschi ove in occasione del gia ricordato
Convegno di Stud Etruschi del 2001 estato
aperto al pubblico il Salone delle Armi che accoglie i materiali provenienti dagli scavi vecshy
chi e nuovi condotti sulla Civita e nell ambito dei quali estate finalmente ricontestualizzato
il celebre altorilievo con i cavalli alati Uno spazio estato inoltre riservato anche a Gravlsca mentre ein programma Iapertura di una nuova sezione dedicata sempre al territorio rna con
specifico riferimento aIle testimonianze della sfarzosa villa Imperiale di Cazzanello Al piano
terreno del Museo nel 2004 e stata inaugurata una sezione dedicata aile sculture arcaiche tarquiniesi che vede raccolti oltre ad una selezione dei caratteristici lastroni a scala alcune
delle pili note testimonianze di quella produzione
Anche il Museo di Tuscania propone nuove sezioni espositive Ie sale del braccio
occidentale del primo piano del cinquecentesco convento di S Maria del Riposo sono
state destinate infatti ai materiali della cultura orientalizzante ed arcaica dell antico centro
ed ospitano in particolare Ie testimonianze delle complesse esperienze dellarchitettura
funeraria restituiteci dalle necropoli rupestri della Peschiera e di Pian di Mola44
Tra il 1997 e il 2004 e state completato il Museo comprensoriale dellEtruria
interna che ha sede nella Rocca Albornoz di Viterbo Nel 1997 sono state allestite al
primo piano due sezioni la prima dedicata ai risultati degli scavi condotti dalla Scuola
Francese di Roma nel centro di Musarna la seconda riservata al ciclo delle statue provenienshy
-142shy
--------middotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddot---ANNA MARIA Mo TTl SGUB01
ti da teatro di Ferento riproposte con una scenografica soluzione espositiva ispirata al complesso monumentale (fig 21)45 Ferento moItre ha trovato ulteriore documentazione anche grazie ad una mostra temporanea di recente reaIizzazione che ha offerto un bilancio significativo delle ricerche sistematiche condotte dallUniversita di Viterbo nel sitO46 Nel 2005 sad completato il percorso espositivo 47 che prevede nei saloni del secondo piano la presentazione di materiali provenienti dai maggiori centri dellEtruria interna quali Blera Barbarano S Giuliano Norchia Bisenzio ecc mentre uno spazio particolare estato risershyvato alla celebre tomba della Biga di Castro riproposta al pubblico insieme ai materiali delloriginario contesto48 Per il2006 infine ein programma un ulteriore intervento che in collaborazione con la Scuola Svedese di Studi Classici di Roma permetted di rinnovare almeno in parte adeguandola allattuale stato delle ricerche lesposizione delle testimonishyanze relative ai siti di San Giovenale e di Acquarossa risalente al 1986
Infine il Museo di Lucus Feroniae ove estata allestita una prima sezione dedicashyta al territorio mentre con unesposizione provvisoria e stato propos to al pubblico il pregevole cicio statuario della prima eta imperiale proveniente dall Augusteo conti guo alla basilica che domina il foro della colonia di eta romana49
Anche a Pyrgi fervono i lavori per il restauro della cd Manica Lunga del Castello di S Severa che ospited in spazi finalmente adeguati i materiali rinvenuti in oltre cinguantanni di scavo nell area sacra contigua allo scalo portuale ovviando COSt
all angusta soluzione che al momento vede costrette tante insigni testimonianze nei picshycoli locali dell Antiquarium pres so I area archeologica
Collaterali a tali iniziative sono state infine altre minori per 10 piu a carattere temporaneo tra Ie quali si ricordano Ie gia citate mostre dedicate nel 1998 e nel 1999 alIa Villa dei Volusii Saturnini5C pres so Lucus Feroniae quell a relativa alIa notissima coppa di Euphronios51 restituita dal Getty Museum di Malibu ne11999 al Museo di Villa Giulia e infine due manifestazioni espositive svoltesi a Montalto di Castro la prima del 1997 deshydicata al Mitreo52 rinvenuto a Vulci presso la domus del Criptoportico la seconda del 2002 avente per tema Ie scoperte e Ie riscoperte nel territorio di Vuki53 Questa ultima e stata anche occasione per puntualizzare un altro menD noto aspetto dellintensa attivita svolta in questi anni dalla Soprintendenza nellambito dei depositi dei musei periferici con risultati altrimenti apprezzabili attraverso pubblicazioni scientifiche 0 anche attrashyverso limpegnativo consistente incremento del catalogo e dei registri inventariali dei materiali
143 shy
--~-~~-~~ ~~---- ANNA 11ARIA MORETTI SGUBINI
nenza al santuario ceretano11
Altre novita si registrano a seguito
di scavi condotti nelle vastissime necropoli
ceretane Fra gli altri si ricorda in particolare
un intervento di tutela che condotto nelshyl area del Laghetto12 ha restituito testimoshy
nianze fondamentali per la conoscenza della
prima eta del Ferro di Cerveteri Risulta COSl
ora documentata anche per Caere la stessa figure lOa - Tarquinia Villa Bruschi Falgari
precoce apertura ai commerci ed ai contatti veduta della necropoli della prima eta del ferro
con i grandi centri del Mediterraneo che
caratterizza Ie altre grandi metropoli
costiere delIEtruria meridionale e si
chiariscono al contempo queUe che furono
Ie premesse alIa sua sfolgorante fioritura di
eta orientalizzante
Ricche di risultati anche Ie ricerche
condotte a Tarquinia ove lIstituto di
Etruscologia dellUniversita di Milano diretto da Maria Bonghi Jovino ha prosegui- figure lOb Tarquinia Villa Bruschi Falgari
tomba 73 ad incinerazione entro custodia di tufoto Ie proficue indagini che gia avviate da anni13 ci restituiscono un quadro dellinseshy
diamento di straordinaria valenza come puntualmente reso nota agli studiosi attraverso la
ricca bibliografia resa tempestivamente disponibile 14 1area esplorata (fig 9) appare intershy
essata da unoccupazione che senza soluzione di continuira si estende dal momenta conshy
e1usivo del Bronzo finale allalto Medioevo Nuove acquisizioni giungono inoltre dalla
celebre Ara della Regina15 ove indagini sistematiche condotte in collaborazione con la
Soprintendenza hanno portato alla scoperta di ulteriori dati relativi allimpianto di eta
arcaica del santuario interessato da un radicale rinnovamento nella seconda meta del IV
sec ac
Alle scoperte in area urbana fra Ie quali si ricordano ancora i nuovi dati acquisishy
ti a proposito della cinta muraria16 si affianca un eccezionale ritrovamento effettuato nelshy
lambito delle necropoli ove nel1998 a Villa Bruschi eritornato in luce un sepolcreto vilshy
lanoviano (fig 10) pressocheuro intatto forse ricollegabile alIa comunita che occupa in quesshy
ta fase la coHina dei Monterozzi Nel corso delle prime tre campagne di scavo sono state
esplorate 115 tombe a incinerazione in pozzetci con risega 0 in custodia Iitica e 8 tombe
a inumazione in fossa semplice 0 foderata e chiusa da lastre II rigore scientifico che ha
guidato la ricerca ci ha restituito una ricchissima messe di testimonianze utili ad una pili
approfondita conoscenza degli usi e dei rituali funerari della prima Tarquinia gia in parte
poste a disposizione degii studiosi grazie ad una serie di resoconti preliminari che danno
concreta conferma dellimportanza del sepolcretoY
Integrano il panorama delle ricerche in atto a Tarquinia i risultati delle indagini
condotte a Gravisca dallUniversita di Perugia in collaborazione con la Soprintendenza
137 shy
IN ETRURIA MERIDIONALE-------SCOPERTE ED II ZlATIVE
figure 11 - Gravisca resti di officina metallurgishyca presso it sacello di Afrodite
figure 12b - Vulci Porta Ovest planimetria
figure 13 - Vulci Area I tratto delle mura urbane
particolarmente proficue sia per quanta
riguarda Ie problematic he legate al culto ed
alle pratiche devozionali sia per quanto
attiene aIle attivita produttive che ruotano
attomo al santuario sorto in prossimita
dello scalo commerciale e che ora meglio si
colgono grazie al ritrovamento di officine
metallurgiche (fig 11) attive tra
lOrientalizzante recente e I eta arcaica18
Obiettivo di un articolato ed organishy
co progetto di interventi eanche Vulci sede di
un Parco Archeologico e Ambientale Iiniziativa portata avanti attraverso nuovi modelli di
gestione del territorio che vedono impegnato con gli Enti locali 10 Stato attraverso la
Soprintendenza Archeologica per Etruria Meridionale ha determinato la realizzazione di numerosi interventi di valorizzazione che consentono non solo di apprezzare Ie straordinashy
rie risorse naturalistiche di questa angolo ancora intatto della Maremma ma soprattutto
hanno reso possibile acquisire una maggiore conoscenza di un sito storicamente penalizzato
dalle vicende che hanno caratterizzato nellOttocento e nella prima meta del Novecento la ricerca archeologica Gli interventi effettuati in questi ultimi anni sono stati finalizzati da un
lato al recupero e al restauro delle emergenze monumentali note19 da un altro alia verifica dei
dati relativi allinsediamento realizzata attraverso lanalisi della cartografia storica e medishy
ante un programma di survey combinati con unattenta rilettura delle tracce di foto aeree di
138
-middot-~~~~~~~~~~-ANNA MARfA MORETTI SGUBfNf --- ~~~~~~~
varia epoca20 sono stati altresl realizzati mirati e circoscritti interventi di scavo11 nellarea
urbana che oggi sappiamo estendersi anche oltre i limiti del pianoro de La Citta ricomprenshy
dendo anche la zona della Pozzatella22 Si ein particolare acquisita una piu puntuale conoscenshy
za dello sviluppo e dellassetto dellimpianto urbano di epoca ellellistico-romana che risulta
forte mente condizionato dalle caratteristiche dellinsediamento etrusco analogamente nuovi
dati sono relativi allimponente cinta urbana23 che risultando continua appare realizzata alia
fine del IV sec ac e risulta interessata da consistenti interventi di rifacimento databili agli
inizi del III sec ac Sono infatti compiutamente noti oltre ad ampi tratti di mura come quelshy
Ii che cingono suI versante occidentale il pianoro de La Citta Ie porte Nord e Ovest questulshy
tima protetta da una poderosa struttura24 (fig 12) che in fase con il rifacimento della porta
degli illizi del III secolo dovette essere come quella realizzata per fronteggiare l aggressione
romana Altri consistenti dati restituito 10 scavo della cd Area I (fig 13)25 ubicata sulle
pendici nord-orientali del pianoro urbano ove estato individuato ed esplorato un esteso
deposito di materiali votivi che rinvenuti in giacitura second aria sembrano ricollegabili ad
un impianto santuariale localizzabile a sud-est dellacropoli Altri elementi utili a chiarire lorshy
ganizzazione del territorio in funzione dello sviluppo delleconomia del centro antico sono
stati acquisiti nella fa-scia suburbana sotto Porta Est nella pianura di fondovalle a poca dishy
stanza dalla sponda destra del Fiora sono stati riportati in luce resti di edifici a carattere funshy
zionale il piu anti co dei quali risalente ad eta arcaica che sembrano documentare la presenza
figure 14a Vulei necropoli dellOsteria Tomba del Kottabos Hydria attica a figure nere avvicinabile aUf) stile del Pittore di Priamo Intorno al510 aC
139
figure 14b - Vulei necropoli dellOsteria Tomba dei Vasi del Pittore di Micali Hydria etrusca a figure nere del PiUore di Micali Fine VI sec ac
-- ----- SCOPERTE ED INIZlATIVE IN rTRURIA MERIDIO1ALE -----shy
in questarea di strutture a carattere commershy
ciale forse legate ad uno scalo fluviale26
Nuovi ritrovamenti si registrano
anche nell area delle necropoli si tratta sia
di scavi effettuati nei depositi27 (fig 14)
sia di interventi sui territorio fra gli altri si
ricordano qui i risultati di uno scavo che
condotto nel 1998 nel settore centrale
figure 15 Montefiascone santuario di Piana del dellOsteria ha consentito di indagare due Lago Veduta dinsieme distinti settori del sepolcreto28 Numerose
sono state Ie tombe riportate in luce sia di
eta tardo arcaica sia di epoca ellenistica alcune delle quali rinshy
venute intatte hanno restituito oltre a preziosi materiali dimshy
portazione e di produzione locale anche clementi utili ad una
piu approfondita conoscenza degli usi e dei rituali funerari 29
Altre importanti ricerche concorrono a restituirci un
quadro piu articolato del territorio dellEtruria Meridionale Mi
limito qui a ricordare a titolo di esempio Ie indagini in atto nel santuario di Piana del Lago (fig 15)30 in comune di Montefiascone
sorto a ridosso della via di collegamento tra Vulci e Orvieto come pure queUe ormai pluriennali del tempio di Monte Li Sant1
presso Narce Rinnovata attenzione e stata ri-volta a Lucus
Feroniae e alIa contigua villa dei Volusii interessata da un grande
progetto di restauro archeologico-ambientale in corso di realizshy
zazione in collaborazione fra la Soprintendenza e Autostrade
per lItalia che ha avuto avvio attraverso una mostra che svoltasi
nel1998 a Roma2 ha trovato nello stesso anno una seconda pili
ampia edizione a Torino33 Sono state altresl riprese sin dal1999
Ie indagini nell area del santuario dedicato a Feronia (fig 16) con
risuhati che sin dora confermano la grande importanza di figure 16 Lucus Feroniae (Capena RM) Bronzetto questo luogo di cuho ricordato dalle fonti che sottolineano di augure dal santuario di anche la sua connotazione emporica34
Feronia (fine VI sec ac) AUe iniziative poste in essere suI
territorio ha corrisposto un forte impulso
per 10 sviluppo e il potenziamento del sishy
stema museale dellEtruria meridionale che
incentrato nel Museo Nazionale Etrusco di
Villa Giulia aRoma si articola attraverso
altri nove istituti integrandosi peraltro con
numerosi Antiquaria comunali dislocati nei
pili importanti siti del territorio
Rispetto aUa Villa Giulia di unfigure 17 Polo Museale Etrusco di Roma Villa Giulia in fondo e Villa Poniatowski in primo piano tempo quello che oggi si propone al pubshy
-140shy
---------- ANNA MARIA MORETTI SGUBINI
blico eun Museo rinnovato per oltre il50
dei suoi allestimenti e che ora unito aHa
contigua Villa Poniatowski si avvia a costishy
tuire un Polo espositivo di primo piano
qualificandosi per la sua specificita a livello
internazionale (fig 17)35
II progetto scientifico per Iampliashy
mento e il rinnovamento delle esposizioni
messo a punto nel 1996 con la collaboshy
razione di Francesca Boitani ha trovato
approvazione e cospicui finanziamenti a
partire dal 1997 Sono state COS progressishy
vamente riordinate e riaperte al pubblico
nel 1997 Ie antichita di Pyrgi6 1998 Ie
raccolte dell agro falisco e capenate37 nel
1999 Ie grandi Collezioni storiche del
Museo fra Ie quali un cenno particolare
richiede quella Castellani (fig 18) che coshy
stituita da oltre seimila oggetti si articola in
distinte sezioni relative aIle ceramiche ai
bronzi alle terrecotte ai materiali in osso e
soprattutto ai celebri ori antichi e moshy
figure 18 - Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia Sala dei Sette Colli gli ori Castellani
figure 19 - Vuici area della Cuccumella Hydria di bronzo dalla tomba a buca 311989
derni38 E stato altresl riordinato il ricco Antiquarium nell ambito del quale uno spazio
specifico estato riservato ai materiali gia nel Museo Kircheriano che ha COS riguadagnashy
to malgrado Ie mutilazioni subite nel tempo la sua originaria identita di selezionata racshy
colta di antichiti Anche Ie sezioni topografiche sono state riproposte al pubblico rinnoshy
vate e arricchite con contesti in precedenza non esposti e con il supporto di nuovi appashy
rati didattico ilIustrativi bilingui Grazie ad un pili razionale uso degli spazi si sono
inoltre potute realizzare tre nuove sezioni espositive rispettivamente dedicate alIa epishy
grafia etrusca alIa storia antiquaria del museo e alIa cinquecentesca villa di Papa Giulio
III che ospita il Museo anchessa fatta oggetto di un restauro filologico che lha restituishy
ta alIo splendore originario dotandola al contempo di impianti e servizi adeguati aIle esishy
genze del pubblico39
Attualmente sono stati avviati grazie a nuovi finanziamenti i lavori per il rinshy
novamento e ladeguamento degli spazi che attualmente ospitano Ie sezioni topografiche
e che interesseranno entro il2006 Ie testimonianze di Vulci (fig 19) e di Tarquinia -censhy
tro che in precedenza escluso dal percorso museale trovera ora rappresentazione attrashy
verso la celebre Tomba del Letto Funebre- e successivamente quelle degli altri grandi
due siti Caere e Veio Gli interventi eseguiti come quelli in corso di realizzazione sono
stati preceduti da un intenso lavoro di studio catalogazione e restauro dei materiali Dei
risultati COSI conseguiti e sempre sulla base delle linee perseguite per la realizzazione del
Polo Museale Etrusco di Roma si eritenuto opportuno proporre al pubblico e agli stushy
diosi un primo bilancio In tale prospettiva dintesa con lIstituto Nazionale di Studi
141
--------- SCOPERTE ED INIZIATlVE IN ETRURIA MERIDIONALE ------
Etruschi e Italici estata realizzato nel2001 un
convegno dedicato ai grandi siti dellEtruria meridionale costiera 40 e in tale occasione e stata aperta al pubblico negli spazi delle
Coneerie Riganti contigui alIa Villa
Poniatowski una mostra relativa al1e scoperte
e ai restauri condotti in questi ultimi anni a Vulei a Caere e a Veio41 Da segnalare in
particolare limportanza delle testimonianze
re-Iative a questo ultimo centro che confinate
nei depositi da oltre cinquanta anni torneranshy
no entro il prossimo quadriennio ad essere figure 20 - Tarquinia Museo Arcbeologico esposte negli spazi ora final mente reperiti Nazionale L esposizione dei sareofagi dellala destra del Museo contigui a quelli
degli altri grandi siti dellEtruria merishy
dionale42 Le preziose sale della Villa
Poniatowski che verranno aperte al pubblico
tra il 2006 e il 2007 accoglieranno invece Ie
storiche raccolte del Latium Vetus con Ie straordinarie testimonianze provenienti da
Palestrina e i materiali dai centri dellUmbria
Altre novita prop one ora anche il Museo Nazionale di Tarquinia (fig 20) ospishy
figure 21 Viterbo Rocea Albornoz Le statue di tato nella prestigiosa sede del Palazzo Ferento Vitelleschi ove in occasione del gia ricordato
Convegno di Stud Etruschi del 2001 estato
aperto al pubblico il Salone delle Armi che accoglie i materiali provenienti dagli scavi vecshy
chi e nuovi condotti sulla Civita e nell ambito dei quali estate finalmente ricontestualizzato
il celebre altorilievo con i cavalli alati Uno spazio estato inoltre riservato anche a Gravlsca mentre ein programma Iapertura di una nuova sezione dedicata sempre al territorio rna con
specifico riferimento aIle testimonianze della sfarzosa villa Imperiale di Cazzanello Al piano
terreno del Museo nel 2004 e stata inaugurata una sezione dedicata aile sculture arcaiche tarquiniesi che vede raccolti oltre ad una selezione dei caratteristici lastroni a scala alcune
delle pili note testimonianze di quella produzione
Anche il Museo di Tuscania propone nuove sezioni espositive Ie sale del braccio
occidentale del primo piano del cinquecentesco convento di S Maria del Riposo sono
state destinate infatti ai materiali della cultura orientalizzante ed arcaica dell antico centro
ed ospitano in particolare Ie testimonianze delle complesse esperienze dellarchitettura
funeraria restituiteci dalle necropoli rupestri della Peschiera e di Pian di Mola44
Tra il 1997 e il 2004 e state completato il Museo comprensoriale dellEtruria
interna che ha sede nella Rocca Albornoz di Viterbo Nel 1997 sono state allestite al
primo piano due sezioni la prima dedicata ai risultati degli scavi condotti dalla Scuola
Francese di Roma nel centro di Musarna la seconda riservata al ciclo delle statue provenienshy
-142shy
--------middotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddot---ANNA MARIA Mo TTl SGUB01
ti da teatro di Ferento riproposte con una scenografica soluzione espositiva ispirata al complesso monumentale (fig 21)45 Ferento moItre ha trovato ulteriore documentazione anche grazie ad una mostra temporanea di recente reaIizzazione che ha offerto un bilancio significativo delle ricerche sistematiche condotte dallUniversita di Viterbo nel sitO46 Nel 2005 sad completato il percorso espositivo 47 che prevede nei saloni del secondo piano la presentazione di materiali provenienti dai maggiori centri dellEtruria interna quali Blera Barbarano S Giuliano Norchia Bisenzio ecc mentre uno spazio particolare estato risershyvato alla celebre tomba della Biga di Castro riproposta al pubblico insieme ai materiali delloriginario contesto48 Per il2006 infine ein programma un ulteriore intervento che in collaborazione con la Scuola Svedese di Studi Classici di Roma permetted di rinnovare almeno in parte adeguandola allattuale stato delle ricerche lesposizione delle testimonishyanze relative ai siti di San Giovenale e di Acquarossa risalente al 1986
Infine il Museo di Lucus Feroniae ove estata allestita una prima sezione dedicashyta al territorio mentre con unesposizione provvisoria e stato propos to al pubblico il pregevole cicio statuario della prima eta imperiale proveniente dall Augusteo conti guo alla basilica che domina il foro della colonia di eta romana49
Anche a Pyrgi fervono i lavori per il restauro della cd Manica Lunga del Castello di S Severa che ospited in spazi finalmente adeguati i materiali rinvenuti in oltre cinguantanni di scavo nell area sacra contigua allo scalo portuale ovviando COSt
all angusta soluzione che al momento vede costrette tante insigni testimonianze nei picshycoli locali dell Antiquarium pres so I area archeologica
Collaterali a tali iniziative sono state infine altre minori per 10 piu a carattere temporaneo tra Ie quali si ricordano Ie gia citate mostre dedicate nel 1998 e nel 1999 alIa Villa dei Volusii Saturnini5C pres so Lucus Feroniae quell a relativa alIa notissima coppa di Euphronios51 restituita dal Getty Museum di Malibu ne11999 al Museo di Villa Giulia e infine due manifestazioni espositive svoltesi a Montalto di Castro la prima del 1997 deshydicata al Mitreo52 rinvenuto a Vulci presso la domus del Criptoportico la seconda del 2002 avente per tema Ie scoperte e Ie riscoperte nel territorio di Vuki53 Questa ultima e stata anche occasione per puntualizzare un altro menD noto aspetto dellintensa attivita svolta in questi anni dalla Soprintendenza nellambito dei depositi dei musei periferici con risultati altrimenti apprezzabili attraverso pubblicazioni scientifiche 0 anche attrashyverso limpegnativo consistente incremento del catalogo e dei registri inventariali dei materiali
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IN ETRURIA MERIDIONALE-------SCOPERTE ED II ZlATIVE
figure 11 - Gravisca resti di officina metallurgishyca presso it sacello di Afrodite
figure 12b - Vulci Porta Ovest planimetria
figure 13 - Vulci Area I tratto delle mura urbane
particolarmente proficue sia per quanta
riguarda Ie problematic he legate al culto ed
alle pratiche devozionali sia per quanto
attiene aIle attivita produttive che ruotano
attomo al santuario sorto in prossimita
dello scalo commerciale e che ora meglio si
colgono grazie al ritrovamento di officine
metallurgiche (fig 11) attive tra
lOrientalizzante recente e I eta arcaica18
Obiettivo di un articolato ed organishy
co progetto di interventi eanche Vulci sede di
un Parco Archeologico e Ambientale Iiniziativa portata avanti attraverso nuovi modelli di
gestione del territorio che vedono impegnato con gli Enti locali 10 Stato attraverso la
Soprintendenza Archeologica per Etruria Meridionale ha determinato la realizzazione di numerosi interventi di valorizzazione che consentono non solo di apprezzare Ie straordinashy
rie risorse naturalistiche di questa angolo ancora intatto della Maremma ma soprattutto
hanno reso possibile acquisire una maggiore conoscenza di un sito storicamente penalizzato
dalle vicende che hanno caratterizzato nellOttocento e nella prima meta del Novecento la ricerca archeologica Gli interventi effettuati in questi ultimi anni sono stati finalizzati da un
lato al recupero e al restauro delle emergenze monumentali note19 da un altro alia verifica dei
dati relativi allinsediamento realizzata attraverso lanalisi della cartografia storica e medishy
ante un programma di survey combinati con unattenta rilettura delle tracce di foto aeree di
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-middot-~~~~~~~~~~-ANNA MARfA MORETTI SGUBfNf --- ~~~~~~~
varia epoca20 sono stati altresl realizzati mirati e circoscritti interventi di scavo11 nellarea
urbana che oggi sappiamo estendersi anche oltre i limiti del pianoro de La Citta ricomprenshy
dendo anche la zona della Pozzatella22 Si ein particolare acquisita una piu puntuale conoscenshy
za dello sviluppo e dellassetto dellimpianto urbano di epoca ellellistico-romana che risulta
forte mente condizionato dalle caratteristiche dellinsediamento etrusco analogamente nuovi
dati sono relativi allimponente cinta urbana23 che risultando continua appare realizzata alia
fine del IV sec ac e risulta interessata da consistenti interventi di rifacimento databili agli
inizi del III sec ac Sono infatti compiutamente noti oltre ad ampi tratti di mura come quelshy
Ii che cingono suI versante occidentale il pianoro de La Citta Ie porte Nord e Ovest questulshy
tima protetta da una poderosa struttura24 (fig 12) che in fase con il rifacimento della porta
degli illizi del III secolo dovette essere come quella realizzata per fronteggiare l aggressione
romana Altri consistenti dati restituito 10 scavo della cd Area I (fig 13)25 ubicata sulle
pendici nord-orientali del pianoro urbano ove estato individuato ed esplorato un esteso
deposito di materiali votivi che rinvenuti in giacitura second aria sembrano ricollegabili ad
un impianto santuariale localizzabile a sud-est dellacropoli Altri elementi utili a chiarire lorshy
ganizzazione del territorio in funzione dello sviluppo delleconomia del centro antico sono
stati acquisiti nella fa-scia suburbana sotto Porta Est nella pianura di fondovalle a poca dishy
stanza dalla sponda destra del Fiora sono stati riportati in luce resti di edifici a carattere funshy
zionale il piu anti co dei quali risalente ad eta arcaica che sembrano documentare la presenza
figure 14a Vulei necropoli dellOsteria Tomba del Kottabos Hydria attica a figure nere avvicinabile aUf) stile del Pittore di Priamo Intorno al510 aC
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figure 14b - Vulei necropoli dellOsteria Tomba dei Vasi del Pittore di Micali Hydria etrusca a figure nere del PiUore di Micali Fine VI sec ac
-- ----- SCOPERTE ED INIZlATIVE IN rTRURIA MERIDIO1ALE -----shy
in questarea di strutture a carattere commershy
ciale forse legate ad uno scalo fluviale26
Nuovi ritrovamenti si registrano
anche nell area delle necropoli si tratta sia
di scavi effettuati nei depositi27 (fig 14)
sia di interventi sui territorio fra gli altri si
ricordano qui i risultati di uno scavo che
condotto nel 1998 nel settore centrale
figure 15 Montefiascone santuario di Piana del dellOsteria ha consentito di indagare due Lago Veduta dinsieme distinti settori del sepolcreto28 Numerose
sono state Ie tombe riportate in luce sia di
eta tardo arcaica sia di epoca ellenistica alcune delle quali rinshy
venute intatte hanno restituito oltre a preziosi materiali dimshy
portazione e di produzione locale anche clementi utili ad una
piu approfondita conoscenza degli usi e dei rituali funerari 29
Altre importanti ricerche concorrono a restituirci un
quadro piu articolato del territorio dellEtruria Meridionale Mi
limito qui a ricordare a titolo di esempio Ie indagini in atto nel santuario di Piana del Lago (fig 15)30 in comune di Montefiascone
sorto a ridosso della via di collegamento tra Vulci e Orvieto come pure queUe ormai pluriennali del tempio di Monte Li Sant1
presso Narce Rinnovata attenzione e stata ri-volta a Lucus
Feroniae e alIa contigua villa dei Volusii interessata da un grande
progetto di restauro archeologico-ambientale in corso di realizshy
zazione in collaborazione fra la Soprintendenza e Autostrade
per lItalia che ha avuto avvio attraverso una mostra che svoltasi
nel1998 a Roma2 ha trovato nello stesso anno una seconda pili
ampia edizione a Torino33 Sono state altresl riprese sin dal1999
Ie indagini nell area del santuario dedicato a Feronia (fig 16) con
risuhati che sin dora confermano la grande importanza di figure 16 Lucus Feroniae (Capena RM) Bronzetto questo luogo di cuho ricordato dalle fonti che sottolineano di augure dal santuario di anche la sua connotazione emporica34
Feronia (fine VI sec ac) AUe iniziative poste in essere suI
territorio ha corrisposto un forte impulso
per 10 sviluppo e il potenziamento del sishy
stema museale dellEtruria meridionale che
incentrato nel Museo Nazionale Etrusco di
Villa Giulia aRoma si articola attraverso
altri nove istituti integrandosi peraltro con
numerosi Antiquaria comunali dislocati nei
pili importanti siti del territorio
Rispetto aUa Villa Giulia di unfigure 17 Polo Museale Etrusco di Roma Villa Giulia in fondo e Villa Poniatowski in primo piano tempo quello che oggi si propone al pubshy
-140shy
---------- ANNA MARIA MORETTI SGUBINI
blico eun Museo rinnovato per oltre il50
dei suoi allestimenti e che ora unito aHa
contigua Villa Poniatowski si avvia a costishy
tuire un Polo espositivo di primo piano
qualificandosi per la sua specificita a livello
internazionale (fig 17)35
II progetto scientifico per Iampliashy
mento e il rinnovamento delle esposizioni
messo a punto nel 1996 con la collaboshy
razione di Francesca Boitani ha trovato
approvazione e cospicui finanziamenti a
partire dal 1997 Sono state COS progressishy
vamente riordinate e riaperte al pubblico
nel 1997 Ie antichita di Pyrgi6 1998 Ie
raccolte dell agro falisco e capenate37 nel
1999 Ie grandi Collezioni storiche del
Museo fra Ie quali un cenno particolare
richiede quella Castellani (fig 18) che coshy
stituita da oltre seimila oggetti si articola in
distinte sezioni relative aIle ceramiche ai
bronzi alle terrecotte ai materiali in osso e
soprattutto ai celebri ori antichi e moshy
figure 18 - Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia Sala dei Sette Colli gli ori Castellani
figure 19 - Vuici area della Cuccumella Hydria di bronzo dalla tomba a buca 311989
derni38 E stato altresl riordinato il ricco Antiquarium nell ambito del quale uno spazio
specifico estato riservato ai materiali gia nel Museo Kircheriano che ha COS riguadagnashy
to malgrado Ie mutilazioni subite nel tempo la sua originaria identita di selezionata racshy
colta di antichiti Anche Ie sezioni topografiche sono state riproposte al pubblico rinnoshy
vate e arricchite con contesti in precedenza non esposti e con il supporto di nuovi appashy
rati didattico ilIustrativi bilingui Grazie ad un pili razionale uso degli spazi si sono
inoltre potute realizzare tre nuove sezioni espositive rispettivamente dedicate alIa epishy
grafia etrusca alIa storia antiquaria del museo e alIa cinquecentesca villa di Papa Giulio
III che ospita il Museo anchessa fatta oggetto di un restauro filologico che lha restituishy
ta alIo splendore originario dotandola al contempo di impianti e servizi adeguati aIle esishy
genze del pubblico39
Attualmente sono stati avviati grazie a nuovi finanziamenti i lavori per il rinshy
novamento e ladeguamento degli spazi che attualmente ospitano Ie sezioni topografiche
e che interesseranno entro il2006 Ie testimonianze di Vulci (fig 19) e di Tarquinia -censhy
tro che in precedenza escluso dal percorso museale trovera ora rappresentazione attrashy
verso la celebre Tomba del Letto Funebre- e successivamente quelle degli altri grandi
due siti Caere e Veio Gli interventi eseguiti come quelli in corso di realizzazione sono
stati preceduti da un intenso lavoro di studio catalogazione e restauro dei materiali Dei
risultati COSI conseguiti e sempre sulla base delle linee perseguite per la realizzazione del
Polo Museale Etrusco di Roma si eritenuto opportuno proporre al pubblico e agli stushy
diosi un primo bilancio In tale prospettiva dintesa con lIstituto Nazionale di Studi
141
--------- SCOPERTE ED INIZIATlVE IN ETRURIA MERIDIONALE ------
Etruschi e Italici estata realizzato nel2001 un
convegno dedicato ai grandi siti dellEtruria meridionale costiera 40 e in tale occasione e stata aperta al pubblico negli spazi delle
Coneerie Riganti contigui alIa Villa
Poniatowski una mostra relativa al1e scoperte
e ai restauri condotti in questi ultimi anni a Vulei a Caere e a Veio41 Da segnalare in
particolare limportanza delle testimonianze
re-Iative a questo ultimo centro che confinate
nei depositi da oltre cinquanta anni torneranshy
no entro il prossimo quadriennio ad essere figure 20 - Tarquinia Museo Arcbeologico esposte negli spazi ora final mente reperiti Nazionale L esposizione dei sareofagi dellala destra del Museo contigui a quelli
degli altri grandi siti dellEtruria merishy
dionale42 Le preziose sale della Villa
Poniatowski che verranno aperte al pubblico
tra il 2006 e il 2007 accoglieranno invece Ie
storiche raccolte del Latium Vetus con Ie straordinarie testimonianze provenienti da
Palestrina e i materiali dai centri dellUmbria
Altre novita prop one ora anche il Museo Nazionale di Tarquinia (fig 20) ospishy
figure 21 Viterbo Rocea Albornoz Le statue di tato nella prestigiosa sede del Palazzo Ferento Vitelleschi ove in occasione del gia ricordato
Convegno di Stud Etruschi del 2001 estato
aperto al pubblico il Salone delle Armi che accoglie i materiali provenienti dagli scavi vecshy
chi e nuovi condotti sulla Civita e nell ambito dei quali estate finalmente ricontestualizzato
il celebre altorilievo con i cavalli alati Uno spazio estato inoltre riservato anche a Gravlsca mentre ein programma Iapertura di una nuova sezione dedicata sempre al territorio rna con
specifico riferimento aIle testimonianze della sfarzosa villa Imperiale di Cazzanello Al piano
terreno del Museo nel 2004 e stata inaugurata una sezione dedicata aile sculture arcaiche tarquiniesi che vede raccolti oltre ad una selezione dei caratteristici lastroni a scala alcune
delle pili note testimonianze di quella produzione
Anche il Museo di Tuscania propone nuove sezioni espositive Ie sale del braccio
occidentale del primo piano del cinquecentesco convento di S Maria del Riposo sono
state destinate infatti ai materiali della cultura orientalizzante ed arcaica dell antico centro
ed ospitano in particolare Ie testimonianze delle complesse esperienze dellarchitettura
funeraria restituiteci dalle necropoli rupestri della Peschiera e di Pian di Mola44
Tra il 1997 e il 2004 e state completato il Museo comprensoriale dellEtruria
interna che ha sede nella Rocca Albornoz di Viterbo Nel 1997 sono state allestite al
primo piano due sezioni la prima dedicata ai risultati degli scavi condotti dalla Scuola
Francese di Roma nel centro di Musarna la seconda riservata al ciclo delle statue provenienshy
-142shy
--------middotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddot---ANNA MARIA Mo TTl SGUB01
ti da teatro di Ferento riproposte con una scenografica soluzione espositiva ispirata al complesso monumentale (fig 21)45 Ferento moItre ha trovato ulteriore documentazione anche grazie ad una mostra temporanea di recente reaIizzazione che ha offerto un bilancio significativo delle ricerche sistematiche condotte dallUniversita di Viterbo nel sitO46 Nel 2005 sad completato il percorso espositivo 47 che prevede nei saloni del secondo piano la presentazione di materiali provenienti dai maggiori centri dellEtruria interna quali Blera Barbarano S Giuliano Norchia Bisenzio ecc mentre uno spazio particolare estato risershyvato alla celebre tomba della Biga di Castro riproposta al pubblico insieme ai materiali delloriginario contesto48 Per il2006 infine ein programma un ulteriore intervento che in collaborazione con la Scuola Svedese di Studi Classici di Roma permetted di rinnovare almeno in parte adeguandola allattuale stato delle ricerche lesposizione delle testimonishyanze relative ai siti di San Giovenale e di Acquarossa risalente al 1986
Infine il Museo di Lucus Feroniae ove estata allestita una prima sezione dedicashyta al territorio mentre con unesposizione provvisoria e stato propos to al pubblico il pregevole cicio statuario della prima eta imperiale proveniente dall Augusteo conti guo alla basilica che domina il foro della colonia di eta romana49
Anche a Pyrgi fervono i lavori per il restauro della cd Manica Lunga del Castello di S Severa che ospited in spazi finalmente adeguati i materiali rinvenuti in oltre cinguantanni di scavo nell area sacra contigua allo scalo portuale ovviando COSt
all angusta soluzione che al momento vede costrette tante insigni testimonianze nei picshycoli locali dell Antiquarium pres so I area archeologica
Collaterali a tali iniziative sono state infine altre minori per 10 piu a carattere temporaneo tra Ie quali si ricordano Ie gia citate mostre dedicate nel 1998 e nel 1999 alIa Villa dei Volusii Saturnini5C pres so Lucus Feroniae quell a relativa alIa notissima coppa di Euphronios51 restituita dal Getty Museum di Malibu ne11999 al Museo di Villa Giulia e infine due manifestazioni espositive svoltesi a Montalto di Castro la prima del 1997 deshydicata al Mitreo52 rinvenuto a Vulci presso la domus del Criptoportico la seconda del 2002 avente per tema Ie scoperte e Ie riscoperte nel territorio di Vuki53 Questa ultima e stata anche occasione per puntualizzare un altro menD noto aspetto dellintensa attivita svolta in questi anni dalla Soprintendenza nellambito dei depositi dei musei periferici con risultati altrimenti apprezzabili attraverso pubblicazioni scientifiche 0 anche attrashyverso limpegnativo consistente incremento del catalogo e dei registri inventariali dei materiali
143 shy
-middot-~~~~~~~~~~-ANNA MARfA MORETTI SGUBfNf --- ~~~~~~~
varia epoca20 sono stati altresl realizzati mirati e circoscritti interventi di scavo11 nellarea
urbana che oggi sappiamo estendersi anche oltre i limiti del pianoro de La Citta ricomprenshy
dendo anche la zona della Pozzatella22 Si ein particolare acquisita una piu puntuale conoscenshy
za dello sviluppo e dellassetto dellimpianto urbano di epoca ellellistico-romana che risulta
forte mente condizionato dalle caratteristiche dellinsediamento etrusco analogamente nuovi
dati sono relativi allimponente cinta urbana23 che risultando continua appare realizzata alia
fine del IV sec ac e risulta interessata da consistenti interventi di rifacimento databili agli
inizi del III sec ac Sono infatti compiutamente noti oltre ad ampi tratti di mura come quelshy
Ii che cingono suI versante occidentale il pianoro de La Citta Ie porte Nord e Ovest questulshy
tima protetta da una poderosa struttura24 (fig 12) che in fase con il rifacimento della porta
degli illizi del III secolo dovette essere come quella realizzata per fronteggiare l aggressione
romana Altri consistenti dati restituito 10 scavo della cd Area I (fig 13)25 ubicata sulle
pendici nord-orientali del pianoro urbano ove estato individuato ed esplorato un esteso
deposito di materiali votivi che rinvenuti in giacitura second aria sembrano ricollegabili ad
un impianto santuariale localizzabile a sud-est dellacropoli Altri elementi utili a chiarire lorshy
ganizzazione del territorio in funzione dello sviluppo delleconomia del centro antico sono
stati acquisiti nella fa-scia suburbana sotto Porta Est nella pianura di fondovalle a poca dishy
stanza dalla sponda destra del Fiora sono stati riportati in luce resti di edifici a carattere funshy
zionale il piu anti co dei quali risalente ad eta arcaica che sembrano documentare la presenza
figure 14a Vulei necropoli dellOsteria Tomba del Kottabos Hydria attica a figure nere avvicinabile aUf) stile del Pittore di Priamo Intorno al510 aC
139
figure 14b - Vulei necropoli dellOsteria Tomba dei Vasi del Pittore di Micali Hydria etrusca a figure nere del PiUore di Micali Fine VI sec ac
-- ----- SCOPERTE ED INIZlATIVE IN rTRURIA MERIDIO1ALE -----shy
in questarea di strutture a carattere commershy
ciale forse legate ad uno scalo fluviale26
Nuovi ritrovamenti si registrano
anche nell area delle necropoli si tratta sia
di scavi effettuati nei depositi27 (fig 14)
sia di interventi sui territorio fra gli altri si
ricordano qui i risultati di uno scavo che
condotto nel 1998 nel settore centrale
figure 15 Montefiascone santuario di Piana del dellOsteria ha consentito di indagare due Lago Veduta dinsieme distinti settori del sepolcreto28 Numerose
sono state Ie tombe riportate in luce sia di
eta tardo arcaica sia di epoca ellenistica alcune delle quali rinshy
venute intatte hanno restituito oltre a preziosi materiali dimshy
portazione e di produzione locale anche clementi utili ad una
piu approfondita conoscenza degli usi e dei rituali funerari 29
Altre importanti ricerche concorrono a restituirci un
quadro piu articolato del territorio dellEtruria Meridionale Mi
limito qui a ricordare a titolo di esempio Ie indagini in atto nel santuario di Piana del Lago (fig 15)30 in comune di Montefiascone
sorto a ridosso della via di collegamento tra Vulci e Orvieto come pure queUe ormai pluriennali del tempio di Monte Li Sant1
presso Narce Rinnovata attenzione e stata ri-volta a Lucus
Feroniae e alIa contigua villa dei Volusii interessata da un grande
progetto di restauro archeologico-ambientale in corso di realizshy
zazione in collaborazione fra la Soprintendenza e Autostrade
per lItalia che ha avuto avvio attraverso una mostra che svoltasi
nel1998 a Roma2 ha trovato nello stesso anno una seconda pili
ampia edizione a Torino33 Sono state altresl riprese sin dal1999
Ie indagini nell area del santuario dedicato a Feronia (fig 16) con
risuhati che sin dora confermano la grande importanza di figure 16 Lucus Feroniae (Capena RM) Bronzetto questo luogo di cuho ricordato dalle fonti che sottolineano di augure dal santuario di anche la sua connotazione emporica34
Feronia (fine VI sec ac) AUe iniziative poste in essere suI
territorio ha corrisposto un forte impulso
per 10 sviluppo e il potenziamento del sishy
stema museale dellEtruria meridionale che
incentrato nel Museo Nazionale Etrusco di
Villa Giulia aRoma si articola attraverso
altri nove istituti integrandosi peraltro con
numerosi Antiquaria comunali dislocati nei
pili importanti siti del territorio
Rispetto aUa Villa Giulia di unfigure 17 Polo Museale Etrusco di Roma Villa Giulia in fondo e Villa Poniatowski in primo piano tempo quello che oggi si propone al pubshy
-140shy
---------- ANNA MARIA MORETTI SGUBINI
blico eun Museo rinnovato per oltre il50
dei suoi allestimenti e che ora unito aHa
contigua Villa Poniatowski si avvia a costishy
tuire un Polo espositivo di primo piano
qualificandosi per la sua specificita a livello
internazionale (fig 17)35
II progetto scientifico per Iampliashy
mento e il rinnovamento delle esposizioni
messo a punto nel 1996 con la collaboshy
razione di Francesca Boitani ha trovato
approvazione e cospicui finanziamenti a
partire dal 1997 Sono state COS progressishy
vamente riordinate e riaperte al pubblico
nel 1997 Ie antichita di Pyrgi6 1998 Ie
raccolte dell agro falisco e capenate37 nel
1999 Ie grandi Collezioni storiche del
Museo fra Ie quali un cenno particolare
richiede quella Castellani (fig 18) che coshy
stituita da oltre seimila oggetti si articola in
distinte sezioni relative aIle ceramiche ai
bronzi alle terrecotte ai materiali in osso e
soprattutto ai celebri ori antichi e moshy
figure 18 - Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia Sala dei Sette Colli gli ori Castellani
figure 19 - Vuici area della Cuccumella Hydria di bronzo dalla tomba a buca 311989
derni38 E stato altresl riordinato il ricco Antiquarium nell ambito del quale uno spazio
specifico estato riservato ai materiali gia nel Museo Kircheriano che ha COS riguadagnashy
to malgrado Ie mutilazioni subite nel tempo la sua originaria identita di selezionata racshy
colta di antichiti Anche Ie sezioni topografiche sono state riproposte al pubblico rinnoshy
vate e arricchite con contesti in precedenza non esposti e con il supporto di nuovi appashy
rati didattico ilIustrativi bilingui Grazie ad un pili razionale uso degli spazi si sono
inoltre potute realizzare tre nuove sezioni espositive rispettivamente dedicate alIa epishy
grafia etrusca alIa storia antiquaria del museo e alIa cinquecentesca villa di Papa Giulio
III che ospita il Museo anchessa fatta oggetto di un restauro filologico che lha restituishy
ta alIo splendore originario dotandola al contempo di impianti e servizi adeguati aIle esishy
genze del pubblico39
Attualmente sono stati avviati grazie a nuovi finanziamenti i lavori per il rinshy
novamento e ladeguamento degli spazi che attualmente ospitano Ie sezioni topografiche
e che interesseranno entro il2006 Ie testimonianze di Vulci (fig 19) e di Tarquinia -censhy
tro che in precedenza escluso dal percorso museale trovera ora rappresentazione attrashy
verso la celebre Tomba del Letto Funebre- e successivamente quelle degli altri grandi
due siti Caere e Veio Gli interventi eseguiti come quelli in corso di realizzazione sono
stati preceduti da un intenso lavoro di studio catalogazione e restauro dei materiali Dei
risultati COSI conseguiti e sempre sulla base delle linee perseguite per la realizzazione del
Polo Museale Etrusco di Roma si eritenuto opportuno proporre al pubblico e agli stushy
diosi un primo bilancio In tale prospettiva dintesa con lIstituto Nazionale di Studi
141
--------- SCOPERTE ED INIZIATlVE IN ETRURIA MERIDIONALE ------
Etruschi e Italici estata realizzato nel2001 un
convegno dedicato ai grandi siti dellEtruria meridionale costiera 40 e in tale occasione e stata aperta al pubblico negli spazi delle
Coneerie Riganti contigui alIa Villa
Poniatowski una mostra relativa al1e scoperte
e ai restauri condotti in questi ultimi anni a Vulei a Caere e a Veio41 Da segnalare in
particolare limportanza delle testimonianze
re-Iative a questo ultimo centro che confinate
nei depositi da oltre cinquanta anni torneranshy
no entro il prossimo quadriennio ad essere figure 20 - Tarquinia Museo Arcbeologico esposte negli spazi ora final mente reperiti Nazionale L esposizione dei sareofagi dellala destra del Museo contigui a quelli
degli altri grandi siti dellEtruria merishy
dionale42 Le preziose sale della Villa
Poniatowski che verranno aperte al pubblico
tra il 2006 e il 2007 accoglieranno invece Ie
storiche raccolte del Latium Vetus con Ie straordinarie testimonianze provenienti da
Palestrina e i materiali dai centri dellUmbria
Altre novita prop one ora anche il Museo Nazionale di Tarquinia (fig 20) ospishy
figure 21 Viterbo Rocea Albornoz Le statue di tato nella prestigiosa sede del Palazzo Ferento Vitelleschi ove in occasione del gia ricordato
Convegno di Stud Etruschi del 2001 estato
aperto al pubblico il Salone delle Armi che accoglie i materiali provenienti dagli scavi vecshy
chi e nuovi condotti sulla Civita e nell ambito dei quali estate finalmente ricontestualizzato
il celebre altorilievo con i cavalli alati Uno spazio estato inoltre riservato anche a Gravlsca mentre ein programma Iapertura di una nuova sezione dedicata sempre al territorio rna con
specifico riferimento aIle testimonianze della sfarzosa villa Imperiale di Cazzanello Al piano
terreno del Museo nel 2004 e stata inaugurata una sezione dedicata aile sculture arcaiche tarquiniesi che vede raccolti oltre ad una selezione dei caratteristici lastroni a scala alcune
delle pili note testimonianze di quella produzione
Anche il Museo di Tuscania propone nuove sezioni espositive Ie sale del braccio
occidentale del primo piano del cinquecentesco convento di S Maria del Riposo sono
state destinate infatti ai materiali della cultura orientalizzante ed arcaica dell antico centro
ed ospitano in particolare Ie testimonianze delle complesse esperienze dellarchitettura
funeraria restituiteci dalle necropoli rupestri della Peschiera e di Pian di Mola44
Tra il 1997 e il 2004 e state completato il Museo comprensoriale dellEtruria
interna che ha sede nella Rocca Albornoz di Viterbo Nel 1997 sono state allestite al
primo piano due sezioni la prima dedicata ai risultati degli scavi condotti dalla Scuola
Francese di Roma nel centro di Musarna la seconda riservata al ciclo delle statue provenienshy
-142shy
--------middotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddot---ANNA MARIA Mo TTl SGUB01
ti da teatro di Ferento riproposte con una scenografica soluzione espositiva ispirata al complesso monumentale (fig 21)45 Ferento moItre ha trovato ulteriore documentazione anche grazie ad una mostra temporanea di recente reaIizzazione che ha offerto un bilancio significativo delle ricerche sistematiche condotte dallUniversita di Viterbo nel sitO46 Nel 2005 sad completato il percorso espositivo 47 che prevede nei saloni del secondo piano la presentazione di materiali provenienti dai maggiori centri dellEtruria interna quali Blera Barbarano S Giuliano Norchia Bisenzio ecc mentre uno spazio particolare estato risershyvato alla celebre tomba della Biga di Castro riproposta al pubblico insieme ai materiali delloriginario contesto48 Per il2006 infine ein programma un ulteriore intervento che in collaborazione con la Scuola Svedese di Studi Classici di Roma permetted di rinnovare almeno in parte adeguandola allattuale stato delle ricerche lesposizione delle testimonishyanze relative ai siti di San Giovenale e di Acquarossa risalente al 1986
Infine il Museo di Lucus Feroniae ove estata allestita una prima sezione dedicashyta al territorio mentre con unesposizione provvisoria e stato propos to al pubblico il pregevole cicio statuario della prima eta imperiale proveniente dall Augusteo conti guo alla basilica che domina il foro della colonia di eta romana49
Anche a Pyrgi fervono i lavori per il restauro della cd Manica Lunga del Castello di S Severa che ospited in spazi finalmente adeguati i materiali rinvenuti in oltre cinguantanni di scavo nell area sacra contigua allo scalo portuale ovviando COSt
all angusta soluzione che al momento vede costrette tante insigni testimonianze nei picshycoli locali dell Antiquarium pres so I area archeologica
Collaterali a tali iniziative sono state infine altre minori per 10 piu a carattere temporaneo tra Ie quali si ricordano Ie gia citate mostre dedicate nel 1998 e nel 1999 alIa Villa dei Volusii Saturnini5C pres so Lucus Feroniae quell a relativa alIa notissima coppa di Euphronios51 restituita dal Getty Museum di Malibu ne11999 al Museo di Villa Giulia e infine due manifestazioni espositive svoltesi a Montalto di Castro la prima del 1997 deshydicata al Mitreo52 rinvenuto a Vulci presso la domus del Criptoportico la seconda del 2002 avente per tema Ie scoperte e Ie riscoperte nel territorio di Vuki53 Questa ultima e stata anche occasione per puntualizzare un altro menD noto aspetto dellintensa attivita svolta in questi anni dalla Soprintendenza nellambito dei depositi dei musei periferici con risultati altrimenti apprezzabili attraverso pubblicazioni scientifiche 0 anche attrashyverso limpegnativo consistente incremento del catalogo e dei registri inventariali dei materiali
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-- ----- SCOPERTE ED INIZlATIVE IN rTRURIA MERIDIO1ALE -----shy
in questarea di strutture a carattere commershy
ciale forse legate ad uno scalo fluviale26
Nuovi ritrovamenti si registrano
anche nell area delle necropoli si tratta sia
di scavi effettuati nei depositi27 (fig 14)
sia di interventi sui territorio fra gli altri si
ricordano qui i risultati di uno scavo che
condotto nel 1998 nel settore centrale
figure 15 Montefiascone santuario di Piana del dellOsteria ha consentito di indagare due Lago Veduta dinsieme distinti settori del sepolcreto28 Numerose
sono state Ie tombe riportate in luce sia di
eta tardo arcaica sia di epoca ellenistica alcune delle quali rinshy
venute intatte hanno restituito oltre a preziosi materiali dimshy
portazione e di produzione locale anche clementi utili ad una
piu approfondita conoscenza degli usi e dei rituali funerari 29
Altre importanti ricerche concorrono a restituirci un
quadro piu articolato del territorio dellEtruria Meridionale Mi
limito qui a ricordare a titolo di esempio Ie indagini in atto nel santuario di Piana del Lago (fig 15)30 in comune di Montefiascone
sorto a ridosso della via di collegamento tra Vulci e Orvieto come pure queUe ormai pluriennali del tempio di Monte Li Sant1
presso Narce Rinnovata attenzione e stata ri-volta a Lucus
Feroniae e alIa contigua villa dei Volusii interessata da un grande
progetto di restauro archeologico-ambientale in corso di realizshy
zazione in collaborazione fra la Soprintendenza e Autostrade
per lItalia che ha avuto avvio attraverso una mostra che svoltasi
nel1998 a Roma2 ha trovato nello stesso anno una seconda pili
ampia edizione a Torino33 Sono state altresl riprese sin dal1999
Ie indagini nell area del santuario dedicato a Feronia (fig 16) con
risuhati che sin dora confermano la grande importanza di figure 16 Lucus Feroniae (Capena RM) Bronzetto questo luogo di cuho ricordato dalle fonti che sottolineano di augure dal santuario di anche la sua connotazione emporica34
Feronia (fine VI sec ac) AUe iniziative poste in essere suI
territorio ha corrisposto un forte impulso
per 10 sviluppo e il potenziamento del sishy
stema museale dellEtruria meridionale che
incentrato nel Museo Nazionale Etrusco di
Villa Giulia aRoma si articola attraverso
altri nove istituti integrandosi peraltro con
numerosi Antiquaria comunali dislocati nei
pili importanti siti del territorio
Rispetto aUa Villa Giulia di unfigure 17 Polo Museale Etrusco di Roma Villa Giulia in fondo e Villa Poniatowski in primo piano tempo quello che oggi si propone al pubshy
-140shy
---------- ANNA MARIA MORETTI SGUBINI
blico eun Museo rinnovato per oltre il50
dei suoi allestimenti e che ora unito aHa
contigua Villa Poniatowski si avvia a costishy
tuire un Polo espositivo di primo piano
qualificandosi per la sua specificita a livello
internazionale (fig 17)35
II progetto scientifico per Iampliashy
mento e il rinnovamento delle esposizioni
messo a punto nel 1996 con la collaboshy
razione di Francesca Boitani ha trovato
approvazione e cospicui finanziamenti a
partire dal 1997 Sono state COS progressishy
vamente riordinate e riaperte al pubblico
nel 1997 Ie antichita di Pyrgi6 1998 Ie
raccolte dell agro falisco e capenate37 nel
1999 Ie grandi Collezioni storiche del
Museo fra Ie quali un cenno particolare
richiede quella Castellani (fig 18) che coshy
stituita da oltre seimila oggetti si articola in
distinte sezioni relative aIle ceramiche ai
bronzi alle terrecotte ai materiali in osso e
soprattutto ai celebri ori antichi e moshy
figure 18 - Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia Sala dei Sette Colli gli ori Castellani
figure 19 - Vuici area della Cuccumella Hydria di bronzo dalla tomba a buca 311989
derni38 E stato altresl riordinato il ricco Antiquarium nell ambito del quale uno spazio
specifico estato riservato ai materiali gia nel Museo Kircheriano che ha COS riguadagnashy
to malgrado Ie mutilazioni subite nel tempo la sua originaria identita di selezionata racshy
colta di antichiti Anche Ie sezioni topografiche sono state riproposte al pubblico rinnoshy
vate e arricchite con contesti in precedenza non esposti e con il supporto di nuovi appashy
rati didattico ilIustrativi bilingui Grazie ad un pili razionale uso degli spazi si sono
inoltre potute realizzare tre nuove sezioni espositive rispettivamente dedicate alIa epishy
grafia etrusca alIa storia antiquaria del museo e alIa cinquecentesca villa di Papa Giulio
III che ospita il Museo anchessa fatta oggetto di un restauro filologico che lha restituishy
ta alIo splendore originario dotandola al contempo di impianti e servizi adeguati aIle esishy
genze del pubblico39
Attualmente sono stati avviati grazie a nuovi finanziamenti i lavori per il rinshy
novamento e ladeguamento degli spazi che attualmente ospitano Ie sezioni topografiche
e che interesseranno entro il2006 Ie testimonianze di Vulci (fig 19) e di Tarquinia -censhy
tro che in precedenza escluso dal percorso museale trovera ora rappresentazione attrashy
verso la celebre Tomba del Letto Funebre- e successivamente quelle degli altri grandi
due siti Caere e Veio Gli interventi eseguiti come quelli in corso di realizzazione sono
stati preceduti da un intenso lavoro di studio catalogazione e restauro dei materiali Dei
risultati COSI conseguiti e sempre sulla base delle linee perseguite per la realizzazione del
Polo Museale Etrusco di Roma si eritenuto opportuno proporre al pubblico e agli stushy
diosi un primo bilancio In tale prospettiva dintesa con lIstituto Nazionale di Studi
141
--------- SCOPERTE ED INIZIATlVE IN ETRURIA MERIDIONALE ------
Etruschi e Italici estata realizzato nel2001 un
convegno dedicato ai grandi siti dellEtruria meridionale costiera 40 e in tale occasione e stata aperta al pubblico negli spazi delle
Coneerie Riganti contigui alIa Villa
Poniatowski una mostra relativa al1e scoperte
e ai restauri condotti in questi ultimi anni a Vulei a Caere e a Veio41 Da segnalare in
particolare limportanza delle testimonianze
re-Iative a questo ultimo centro che confinate
nei depositi da oltre cinquanta anni torneranshy
no entro il prossimo quadriennio ad essere figure 20 - Tarquinia Museo Arcbeologico esposte negli spazi ora final mente reperiti Nazionale L esposizione dei sareofagi dellala destra del Museo contigui a quelli
degli altri grandi siti dellEtruria merishy
dionale42 Le preziose sale della Villa
Poniatowski che verranno aperte al pubblico
tra il 2006 e il 2007 accoglieranno invece Ie
storiche raccolte del Latium Vetus con Ie straordinarie testimonianze provenienti da
Palestrina e i materiali dai centri dellUmbria
Altre novita prop one ora anche il Museo Nazionale di Tarquinia (fig 20) ospishy
figure 21 Viterbo Rocea Albornoz Le statue di tato nella prestigiosa sede del Palazzo Ferento Vitelleschi ove in occasione del gia ricordato
Convegno di Stud Etruschi del 2001 estato
aperto al pubblico il Salone delle Armi che accoglie i materiali provenienti dagli scavi vecshy
chi e nuovi condotti sulla Civita e nell ambito dei quali estate finalmente ricontestualizzato
il celebre altorilievo con i cavalli alati Uno spazio estato inoltre riservato anche a Gravlsca mentre ein programma Iapertura di una nuova sezione dedicata sempre al territorio rna con
specifico riferimento aIle testimonianze della sfarzosa villa Imperiale di Cazzanello Al piano
terreno del Museo nel 2004 e stata inaugurata una sezione dedicata aile sculture arcaiche tarquiniesi che vede raccolti oltre ad una selezione dei caratteristici lastroni a scala alcune
delle pili note testimonianze di quella produzione
Anche il Museo di Tuscania propone nuove sezioni espositive Ie sale del braccio
occidentale del primo piano del cinquecentesco convento di S Maria del Riposo sono
state destinate infatti ai materiali della cultura orientalizzante ed arcaica dell antico centro
ed ospitano in particolare Ie testimonianze delle complesse esperienze dellarchitettura
funeraria restituiteci dalle necropoli rupestri della Peschiera e di Pian di Mola44
Tra il 1997 e il 2004 e state completato il Museo comprensoriale dellEtruria
interna che ha sede nella Rocca Albornoz di Viterbo Nel 1997 sono state allestite al
primo piano due sezioni la prima dedicata ai risultati degli scavi condotti dalla Scuola
Francese di Roma nel centro di Musarna la seconda riservata al ciclo delle statue provenienshy
-142shy
--------middotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddot---ANNA MARIA Mo TTl SGUB01
ti da teatro di Ferento riproposte con una scenografica soluzione espositiva ispirata al complesso monumentale (fig 21)45 Ferento moItre ha trovato ulteriore documentazione anche grazie ad una mostra temporanea di recente reaIizzazione che ha offerto un bilancio significativo delle ricerche sistematiche condotte dallUniversita di Viterbo nel sitO46 Nel 2005 sad completato il percorso espositivo 47 che prevede nei saloni del secondo piano la presentazione di materiali provenienti dai maggiori centri dellEtruria interna quali Blera Barbarano S Giuliano Norchia Bisenzio ecc mentre uno spazio particolare estato risershyvato alla celebre tomba della Biga di Castro riproposta al pubblico insieme ai materiali delloriginario contesto48 Per il2006 infine ein programma un ulteriore intervento che in collaborazione con la Scuola Svedese di Studi Classici di Roma permetted di rinnovare almeno in parte adeguandola allattuale stato delle ricerche lesposizione delle testimonishyanze relative ai siti di San Giovenale e di Acquarossa risalente al 1986
Infine il Museo di Lucus Feroniae ove estata allestita una prima sezione dedicashyta al territorio mentre con unesposizione provvisoria e stato propos to al pubblico il pregevole cicio statuario della prima eta imperiale proveniente dall Augusteo conti guo alla basilica che domina il foro della colonia di eta romana49
Anche a Pyrgi fervono i lavori per il restauro della cd Manica Lunga del Castello di S Severa che ospited in spazi finalmente adeguati i materiali rinvenuti in oltre cinguantanni di scavo nell area sacra contigua allo scalo portuale ovviando COSt
all angusta soluzione che al momento vede costrette tante insigni testimonianze nei picshycoli locali dell Antiquarium pres so I area archeologica
Collaterali a tali iniziative sono state infine altre minori per 10 piu a carattere temporaneo tra Ie quali si ricordano Ie gia citate mostre dedicate nel 1998 e nel 1999 alIa Villa dei Volusii Saturnini5C pres so Lucus Feroniae quell a relativa alIa notissima coppa di Euphronios51 restituita dal Getty Museum di Malibu ne11999 al Museo di Villa Giulia e infine due manifestazioni espositive svoltesi a Montalto di Castro la prima del 1997 deshydicata al Mitreo52 rinvenuto a Vulci presso la domus del Criptoportico la seconda del 2002 avente per tema Ie scoperte e Ie riscoperte nel territorio di Vuki53 Questa ultima e stata anche occasione per puntualizzare un altro menD noto aspetto dellintensa attivita svolta in questi anni dalla Soprintendenza nellambito dei depositi dei musei periferici con risultati altrimenti apprezzabili attraverso pubblicazioni scientifiche 0 anche attrashyverso limpegnativo consistente incremento del catalogo e dei registri inventariali dei materiali
143 shy
---------- ANNA MARIA MORETTI SGUBINI
blico eun Museo rinnovato per oltre il50
dei suoi allestimenti e che ora unito aHa
contigua Villa Poniatowski si avvia a costishy
tuire un Polo espositivo di primo piano
qualificandosi per la sua specificita a livello
internazionale (fig 17)35
II progetto scientifico per Iampliashy
mento e il rinnovamento delle esposizioni
messo a punto nel 1996 con la collaboshy
razione di Francesca Boitani ha trovato
approvazione e cospicui finanziamenti a
partire dal 1997 Sono state COS progressishy
vamente riordinate e riaperte al pubblico
nel 1997 Ie antichita di Pyrgi6 1998 Ie
raccolte dell agro falisco e capenate37 nel
1999 Ie grandi Collezioni storiche del
Museo fra Ie quali un cenno particolare
richiede quella Castellani (fig 18) che coshy
stituita da oltre seimila oggetti si articola in
distinte sezioni relative aIle ceramiche ai
bronzi alle terrecotte ai materiali in osso e
soprattutto ai celebri ori antichi e moshy
figure 18 - Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia Sala dei Sette Colli gli ori Castellani
figure 19 - Vuici area della Cuccumella Hydria di bronzo dalla tomba a buca 311989
derni38 E stato altresl riordinato il ricco Antiquarium nell ambito del quale uno spazio
specifico estato riservato ai materiali gia nel Museo Kircheriano che ha COS riguadagnashy
to malgrado Ie mutilazioni subite nel tempo la sua originaria identita di selezionata racshy
colta di antichiti Anche Ie sezioni topografiche sono state riproposte al pubblico rinnoshy
vate e arricchite con contesti in precedenza non esposti e con il supporto di nuovi appashy
rati didattico ilIustrativi bilingui Grazie ad un pili razionale uso degli spazi si sono
inoltre potute realizzare tre nuove sezioni espositive rispettivamente dedicate alIa epishy
grafia etrusca alIa storia antiquaria del museo e alIa cinquecentesca villa di Papa Giulio
III che ospita il Museo anchessa fatta oggetto di un restauro filologico che lha restituishy
ta alIo splendore originario dotandola al contempo di impianti e servizi adeguati aIle esishy
genze del pubblico39
Attualmente sono stati avviati grazie a nuovi finanziamenti i lavori per il rinshy
novamento e ladeguamento degli spazi che attualmente ospitano Ie sezioni topografiche
e che interesseranno entro il2006 Ie testimonianze di Vulci (fig 19) e di Tarquinia -censhy
tro che in precedenza escluso dal percorso museale trovera ora rappresentazione attrashy
verso la celebre Tomba del Letto Funebre- e successivamente quelle degli altri grandi
due siti Caere e Veio Gli interventi eseguiti come quelli in corso di realizzazione sono
stati preceduti da un intenso lavoro di studio catalogazione e restauro dei materiali Dei
risultati COSI conseguiti e sempre sulla base delle linee perseguite per la realizzazione del
Polo Museale Etrusco di Roma si eritenuto opportuno proporre al pubblico e agli stushy
diosi un primo bilancio In tale prospettiva dintesa con lIstituto Nazionale di Studi
141
--------- SCOPERTE ED INIZIATlVE IN ETRURIA MERIDIONALE ------
Etruschi e Italici estata realizzato nel2001 un
convegno dedicato ai grandi siti dellEtruria meridionale costiera 40 e in tale occasione e stata aperta al pubblico negli spazi delle
Coneerie Riganti contigui alIa Villa
Poniatowski una mostra relativa al1e scoperte
e ai restauri condotti in questi ultimi anni a Vulei a Caere e a Veio41 Da segnalare in
particolare limportanza delle testimonianze
re-Iative a questo ultimo centro che confinate
nei depositi da oltre cinquanta anni torneranshy
no entro il prossimo quadriennio ad essere figure 20 - Tarquinia Museo Arcbeologico esposte negli spazi ora final mente reperiti Nazionale L esposizione dei sareofagi dellala destra del Museo contigui a quelli
degli altri grandi siti dellEtruria merishy
dionale42 Le preziose sale della Villa
Poniatowski che verranno aperte al pubblico
tra il 2006 e il 2007 accoglieranno invece Ie
storiche raccolte del Latium Vetus con Ie straordinarie testimonianze provenienti da
Palestrina e i materiali dai centri dellUmbria
Altre novita prop one ora anche il Museo Nazionale di Tarquinia (fig 20) ospishy
figure 21 Viterbo Rocea Albornoz Le statue di tato nella prestigiosa sede del Palazzo Ferento Vitelleschi ove in occasione del gia ricordato
Convegno di Stud Etruschi del 2001 estato
aperto al pubblico il Salone delle Armi che accoglie i materiali provenienti dagli scavi vecshy
chi e nuovi condotti sulla Civita e nell ambito dei quali estate finalmente ricontestualizzato
il celebre altorilievo con i cavalli alati Uno spazio estato inoltre riservato anche a Gravlsca mentre ein programma Iapertura di una nuova sezione dedicata sempre al territorio rna con
specifico riferimento aIle testimonianze della sfarzosa villa Imperiale di Cazzanello Al piano
terreno del Museo nel 2004 e stata inaugurata una sezione dedicata aile sculture arcaiche tarquiniesi che vede raccolti oltre ad una selezione dei caratteristici lastroni a scala alcune
delle pili note testimonianze di quella produzione
Anche il Museo di Tuscania propone nuove sezioni espositive Ie sale del braccio
occidentale del primo piano del cinquecentesco convento di S Maria del Riposo sono
state destinate infatti ai materiali della cultura orientalizzante ed arcaica dell antico centro
ed ospitano in particolare Ie testimonianze delle complesse esperienze dellarchitettura
funeraria restituiteci dalle necropoli rupestri della Peschiera e di Pian di Mola44
Tra il 1997 e il 2004 e state completato il Museo comprensoriale dellEtruria
interna che ha sede nella Rocca Albornoz di Viterbo Nel 1997 sono state allestite al
primo piano due sezioni la prima dedicata ai risultati degli scavi condotti dalla Scuola
Francese di Roma nel centro di Musarna la seconda riservata al ciclo delle statue provenienshy
-142shy
--------middotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddot---ANNA MARIA Mo TTl SGUB01
ti da teatro di Ferento riproposte con una scenografica soluzione espositiva ispirata al complesso monumentale (fig 21)45 Ferento moItre ha trovato ulteriore documentazione anche grazie ad una mostra temporanea di recente reaIizzazione che ha offerto un bilancio significativo delle ricerche sistematiche condotte dallUniversita di Viterbo nel sitO46 Nel 2005 sad completato il percorso espositivo 47 che prevede nei saloni del secondo piano la presentazione di materiali provenienti dai maggiori centri dellEtruria interna quali Blera Barbarano S Giuliano Norchia Bisenzio ecc mentre uno spazio particolare estato risershyvato alla celebre tomba della Biga di Castro riproposta al pubblico insieme ai materiali delloriginario contesto48 Per il2006 infine ein programma un ulteriore intervento che in collaborazione con la Scuola Svedese di Studi Classici di Roma permetted di rinnovare almeno in parte adeguandola allattuale stato delle ricerche lesposizione delle testimonishyanze relative ai siti di San Giovenale e di Acquarossa risalente al 1986
Infine il Museo di Lucus Feroniae ove estata allestita una prima sezione dedicashyta al territorio mentre con unesposizione provvisoria e stato propos to al pubblico il pregevole cicio statuario della prima eta imperiale proveniente dall Augusteo conti guo alla basilica che domina il foro della colonia di eta romana49
Anche a Pyrgi fervono i lavori per il restauro della cd Manica Lunga del Castello di S Severa che ospited in spazi finalmente adeguati i materiali rinvenuti in oltre cinguantanni di scavo nell area sacra contigua allo scalo portuale ovviando COSt
all angusta soluzione che al momento vede costrette tante insigni testimonianze nei picshycoli locali dell Antiquarium pres so I area archeologica
Collaterali a tali iniziative sono state infine altre minori per 10 piu a carattere temporaneo tra Ie quali si ricordano Ie gia citate mostre dedicate nel 1998 e nel 1999 alIa Villa dei Volusii Saturnini5C pres so Lucus Feroniae quell a relativa alIa notissima coppa di Euphronios51 restituita dal Getty Museum di Malibu ne11999 al Museo di Villa Giulia e infine due manifestazioni espositive svoltesi a Montalto di Castro la prima del 1997 deshydicata al Mitreo52 rinvenuto a Vulci presso la domus del Criptoportico la seconda del 2002 avente per tema Ie scoperte e Ie riscoperte nel territorio di Vuki53 Questa ultima e stata anche occasione per puntualizzare un altro menD noto aspetto dellintensa attivita svolta in questi anni dalla Soprintendenza nellambito dei depositi dei musei periferici con risultati altrimenti apprezzabili attraverso pubblicazioni scientifiche 0 anche attrashyverso limpegnativo consistente incremento del catalogo e dei registri inventariali dei materiali
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--------- SCOPERTE ED INIZIATlVE IN ETRURIA MERIDIONALE ------
Etruschi e Italici estata realizzato nel2001 un
convegno dedicato ai grandi siti dellEtruria meridionale costiera 40 e in tale occasione e stata aperta al pubblico negli spazi delle
Coneerie Riganti contigui alIa Villa
Poniatowski una mostra relativa al1e scoperte
e ai restauri condotti in questi ultimi anni a Vulei a Caere e a Veio41 Da segnalare in
particolare limportanza delle testimonianze
re-Iative a questo ultimo centro che confinate
nei depositi da oltre cinquanta anni torneranshy
no entro il prossimo quadriennio ad essere figure 20 - Tarquinia Museo Arcbeologico esposte negli spazi ora final mente reperiti Nazionale L esposizione dei sareofagi dellala destra del Museo contigui a quelli
degli altri grandi siti dellEtruria merishy
dionale42 Le preziose sale della Villa
Poniatowski che verranno aperte al pubblico
tra il 2006 e il 2007 accoglieranno invece Ie
storiche raccolte del Latium Vetus con Ie straordinarie testimonianze provenienti da
Palestrina e i materiali dai centri dellUmbria
Altre novita prop one ora anche il Museo Nazionale di Tarquinia (fig 20) ospishy
figure 21 Viterbo Rocea Albornoz Le statue di tato nella prestigiosa sede del Palazzo Ferento Vitelleschi ove in occasione del gia ricordato
Convegno di Stud Etruschi del 2001 estato
aperto al pubblico il Salone delle Armi che accoglie i materiali provenienti dagli scavi vecshy
chi e nuovi condotti sulla Civita e nell ambito dei quali estate finalmente ricontestualizzato
il celebre altorilievo con i cavalli alati Uno spazio estato inoltre riservato anche a Gravlsca mentre ein programma Iapertura di una nuova sezione dedicata sempre al territorio rna con
specifico riferimento aIle testimonianze della sfarzosa villa Imperiale di Cazzanello Al piano
terreno del Museo nel 2004 e stata inaugurata una sezione dedicata aile sculture arcaiche tarquiniesi che vede raccolti oltre ad una selezione dei caratteristici lastroni a scala alcune
delle pili note testimonianze di quella produzione
Anche il Museo di Tuscania propone nuove sezioni espositive Ie sale del braccio
occidentale del primo piano del cinquecentesco convento di S Maria del Riposo sono
state destinate infatti ai materiali della cultura orientalizzante ed arcaica dell antico centro
ed ospitano in particolare Ie testimonianze delle complesse esperienze dellarchitettura
funeraria restituiteci dalle necropoli rupestri della Peschiera e di Pian di Mola44
Tra il 1997 e il 2004 e state completato il Museo comprensoriale dellEtruria
interna che ha sede nella Rocca Albornoz di Viterbo Nel 1997 sono state allestite al
primo piano due sezioni la prima dedicata ai risultati degli scavi condotti dalla Scuola
Francese di Roma nel centro di Musarna la seconda riservata al ciclo delle statue provenienshy
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--------middotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddot---ANNA MARIA Mo TTl SGUB01
ti da teatro di Ferento riproposte con una scenografica soluzione espositiva ispirata al complesso monumentale (fig 21)45 Ferento moItre ha trovato ulteriore documentazione anche grazie ad una mostra temporanea di recente reaIizzazione che ha offerto un bilancio significativo delle ricerche sistematiche condotte dallUniversita di Viterbo nel sitO46 Nel 2005 sad completato il percorso espositivo 47 che prevede nei saloni del secondo piano la presentazione di materiali provenienti dai maggiori centri dellEtruria interna quali Blera Barbarano S Giuliano Norchia Bisenzio ecc mentre uno spazio particolare estato risershyvato alla celebre tomba della Biga di Castro riproposta al pubblico insieme ai materiali delloriginario contesto48 Per il2006 infine ein programma un ulteriore intervento che in collaborazione con la Scuola Svedese di Studi Classici di Roma permetted di rinnovare almeno in parte adeguandola allattuale stato delle ricerche lesposizione delle testimonishyanze relative ai siti di San Giovenale e di Acquarossa risalente al 1986
Infine il Museo di Lucus Feroniae ove estata allestita una prima sezione dedicashyta al territorio mentre con unesposizione provvisoria e stato propos to al pubblico il pregevole cicio statuario della prima eta imperiale proveniente dall Augusteo conti guo alla basilica che domina il foro della colonia di eta romana49
Anche a Pyrgi fervono i lavori per il restauro della cd Manica Lunga del Castello di S Severa che ospited in spazi finalmente adeguati i materiali rinvenuti in oltre cinguantanni di scavo nell area sacra contigua allo scalo portuale ovviando COSt
all angusta soluzione che al momento vede costrette tante insigni testimonianze nei picshycoli locali dell Antiquarium pres so I area archeologica
Collaterali a tali iniziative sono state infine altre minori per 10 piu a carattere temporaneo tra Ie quali si ricordano Ie gia citate mostre dedicate nel 1998 e nel 1999 alIa Villa dei Volusii Saturnini5C pres so Lucus Feroniae quell a relativa alIa notissima coppa di Euphronios51 restituita dal Getty Museum di Malibu ne11999 al Museo di Villa Giulia e infine due manifestazioni espositive svoltesi a Montalto di Castro la prima del 1997 deshydicata al Mitreo52 rinvenuto a Vulci presso la domus del Criptoportico la seconda del 2002 avente per tema Ie scoperte e Ie riscoperte nel territorio di Vuki53 Questa ultima e stata anche occasione per puntualizzare un altro menD noto aspetto dellintensa attivita svolta in questi anni dalla Soprintendenza nellambito dei depositi dei musei periferici con risultati altrimenti apprezzabili attraverso pubblicazioni scientifiche 0 anche attrashyverso limpegnativo consistente incremento del catalogo e dei registri inventariali dei materiali
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--------middotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddot---ANNA MARIA Mo TTl SGUB01
ti da teatro di Ferento riproposte con una scenografica soluzione espositiva ispirata al complesso monumentale (fig 21)45 Ferento moItre ha trovato ulteriore documentazione anche grazie ad una mostra temporanea di recente reaIizzazione che ha offerto un bilancio significativo delle ricerche sistematiche condotte dallUniversita di Viterbo nel sitO46 Nel 2005 sad completato il percorso espositivo 47 che prevede nei saloni del secondo piano la presentazione di materiali provenienti dai maggiori centri dellEtruria interna quali Blera Barbarano S Giuliano Norchia Bisenzio ecc mentre uno spazio particolare estato risershyvato alla celebre tomba della Biga di Castro riproposta al pubblico insieme ai materiali delloriginario contesto48 Per il2006 infine ein programma un ulteriore intervento che in collaborazione con la Scuola Svedese di Studi Classici di Roma permetted di rinnovare almeno in parte adeguandola allattuale stato delle ricerche lesposizione delle testimonishyanze relative ai siti di San Giovenale e di Acquarossa risalente al 1986
Infine il Museo di Lucus Feroniae ove estata allestita una prima sezione dedicashyta al territorio mentre con unesposizione provvisoria e stato propos to al pubblico il pregevole cicio statuario della prima eta imperiale proveniente dall Augusteo conti guo alla basilica che domina il foro della colonia di eta romana49
Anche a Pyrgi fervono i lavori per il restauro della cd Manica Lunga del Castello di S Severa che ospited in spazi finalmente adeguati i materiali rinvenuti in oltre cinguantanni di scavo nell area sacra contigua allo scalo portuale ovviando COSt
all angusta soluzione che al momento vede costrette tante insigni testimonianze nei picshycoli locali dell Antiquarium pres so I area archeologica
Collaterali a tali iniziative sono state infine altre minori per 10 piu a carattere temporaneo tra Ie quali si ricordano Ie gia citate mostre dedicate nel 1998 e nel 1999 alIa Villa dei Volusii Saturnini5C pres so Lucus Feroniae quell a relativa alIa notissima coppa di Euphronios51 restituita dal Getty Museum di Malibu ne11999 al Museo di Villa Giulia e infine due manifestazioni espositive svoltesi a Montalto di Castro la prima del 1997 deshydicata al Mitreo52 rinvenuto a Vulci presso la domus del Criptoportico la seconda del 2002 avente per tema Ie scoperte e Ie riscoperte nel territorio di Vuki53 Questa ultima e stata anche occasione per puntualizzare un altro menD noto aspetto dellintensa attivita svolta in questi anni dalla Soprintendenza nellambito dei depositi dei musei periferici con risultati altrimenti apprezzabili attraverso pubblicazioni scientifiche 0 anche attrashyverso limpegnativo consistente incremento del catalogo e dei registri inventariali dei materiali
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