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ETRUSCAN STUDIES JOURNAL of the ETRUSCAN FOUNDATION Volume 9 2002-03 ETRUSCANS NOW! PROCEEDINGS OF THE SYMPOSIUM HELD AT THE BRITISH MUSEUM. 2002. PART 1. Judith Swaddling & Phil Perkins Guest Editors P. Gregory Warden Editor Anthony Tuck Book Review Editor Bridget LaRocque Marx Assistant Editor Anne Humes Layout and Design Editor EDITORIAL BOARD Alexandra Carpino Richard De Puma Ingrid E.M. Edlund-Berry Helen Nagy Erik Nielsen Ingrid D. Rowland David Soren Printed May 2006 -I

Scoperte e iniziative in Etruria Meridionale

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ETRUSCAN STUDIES

JOURNAL of the ETRUSCAN FOUNDATION

Volume 9 2002-03

ETRUSCANS NOW PROCEEDINGS OF THE SYMPOSIUM HELD AT

THE BRITISH MUSEUM 2002 PART 1

Judith Swaddling amp Phil Perkins Guest Editors

P Gregory Warden Editor

Anthony Tuck Book Review Editor

Bridget LaRocque Marx Assistant Editor

Anne Humes Layout and Design Editor

EDITORIAL BOARD

Alexandra Carpino Richard De Puma Ingrid EM Edlund-Berry Helen Nagy Erik Nielsen Ingrid D Rowland David Soren

Printed May 2006

-I

Scoperte ed Iniziative

in Etruria Meridionale

BY ANNA MARIA MORETTI SGUBINI

Oal 1995 la Soprintendenza per i Beni Archeologici per lEtruria Meridionale

(fig 1) ha avviato un serrato programma di iniziative finalizzate ad una piu

ampia conoscenza e valorizzazione delle memorie della cultura etrusca proshy

gramma che si earticolato su due diverse linee di sviluppo rispettivamente incentrate suI

territorio e sulle collezioni museali a questo collegate

Le strategie adottate sono state frutto di scelte meditate che si sono dovute conshy

front are con risorse umane e finanziarie del tutto inadeguate aIle problematiche da

affrontare

Dovendo presentare sia pure in forma sintetica i risultati delle attivita poste in

essere cominceremo dal territorio precisando sin dora come gli interventi effettuati non

sempre siano frutto di iniziative programmate rna talora siano ricollegabili anche ad esishy

genze di tutela dovute alIa realizzazione di opere pubbliche 0 private 0 piu di frequente

messe a punto per contenere i guasti irreparabili che lincessante attivitil clandestina conshy

tinua a provocare al nostro territorio

La pili forte esigenza che nel 1995 si avvertiva a livello di territorio era quella

legata alIa conoscenza dei grandi siti quali

Veio Caere Tarquinia e Yuki siti che si

propongono quali campi di ricerca tanto

ricchi quanto stimolanti rna la cui comshy

plessita e vastiti richiedevano unorganizshy

zazione diversa da quella tradizionale

imponendo una linea di azione per la cui realizzazione si e ricercato laiuto di stushy

diosi e colleghi universitari Cio anche in

considerazione di un altro non trascurabile

fartore quello legato al riordinamento e alIo figure 1 Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia

-133 shy

-----~-~ SCOPERTf ED IN IZIATIVE IN ETRURIA MERIDIONAL E------~

studio dei materiali provenienti dai vecchi scavi che conservati nei depositi costituiscono uno straordinario campo di indagine ove sottoposti ad analisi puntuali Una prima sinteshysi di questo lavoro sono state Ie mostre organizzate a Villa Poniatowski e a Tarquinia come pure Ie tematiche relative alIo sviluppo dei centri sono state affrontate nel Convegno organizzato nel2001 dallIstituto Nazionale di Studi Etruschi

In tal senso estato messo a punto il Progetto Veio che promosso dintesa con docenti e ricercatori della Cattedra di Etruscologia e Antichita italiche della seconda Cattedra di Archeologia e Storia dell Arte greca e romana della seconda Cattedra di Topografia di Roma e dellItalia antica dellUniversita degli Studi La Sapienza operanti suI terreno dintesa e in collaborazione con la Soprintendenza ha determinato la conshytemporanea apertura di distinti punti di scavo che hanno interessato altrettanti settori strategici per la conoscenza dellinsediamento Si e anzitutto operato nellarea del Samuario del Portonaccio stante anche Iesigenza da parte del gruppo di etruscologi

impegnati nel Progetto Veio e diretti da Giovanni Colonna di procedere a puntuali verifiche di alcuni settori gia interessati dagli scavi compiuti nel primo cinquantenshynio del Novecento verifiche peraltro indispensabili sia per poter giungere all edizione scientifica di alcuni di quegli stessi scavi1 sia per la puntualizzazione delle pili generali problematiche afferenti la ricostruzione del comshyplesso monumentale (fig 2-3) nelle sue diverse fasi e art ishycolazioni in linea con gli studi che questo gruppo di archeologi porta avanti ormai da anni nellarea2

Un secondo punto dintervento ha interessato Piazza d Armi ove gli scavi condotti da Gilda Bartoloni e Francesca Boitani hanno reso possibile acquisire una pili puntuale conoscenza delle vicende edilizie che interessarono questo setshytore dell abitato si sono COSl da un lato meglio definite Ie fasi la funzione e Ie caratteristiche tecniche del cd oikos (fig 4)figure 2 - Veio santuario del

Portonaccio gruppo votivo di scavato negli anm trenta del Novecento da Enrico Stefani Ercole e Minerva (fine VI sec ac) e successivamente si eavviata Iesplorazione di nuovi nuclei

abitativi dellinsediamento arcaico che appaiono caratterizzati da un impianto di tipo regolare3

Non menD importanti i risultati acquisiti a Piano di Comunita4 sotto la direzione di Giovanni Colonna che hanno offerto tra Ialtro una preziosa testimonianshyza del carattere dellinsediamento veiente aHa fine del VII-inizio VI sec ac e a Macchia Grande ove Ie ricerche dirette da Andrea Carandini hanno interessato un

figure 3 Veio santuario del Portonaccio quartiere di eta arcaica e un settore del foro ricostruzione del sistema angolare della fronte del

tempio (secondo quarto del V sec ac) di eta romana (fig 5) a quello contiguo

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-----~~- ANNA MARIA MORETT SGUBIN

figure 4 - Veio Piazza dArmi Veduta aerea delshy figure 5 - Veio Macchia Grande Veduta aerea

larea di scavo dellarea di scavo

Nuovi dati provengono anche da

Campetti6 area che ora sappiamo interessashy

ta da una frequentazione che si protrae ininshy

terrotta dal IX aHa meta del V sec ac Sono

stati infatti intercettati resti di cap anne della

prima eta del Ferro e strutture di eta arcaica

aIle qual si sovrappose secoli pili tardi il

grandioso impianto che realizzato in era

tardo repubblicana manifesta modifiche e figure 6a - Veio necropoli di Casale del Fosso

ampliamenti di eta Imperiale romana Tomba 1036 prima dello scavo in laboratorio

I risultati delle ricerche sisteshy

matiche condotte nell area della citta storica

hanno trovato ulteriore integrazione grazie

aHa scoperta a seguito di un intervento di

tutela di un insediamento del Bronzo finale

che localizzato sulla baIza sottostante il suggestivo Castello di Isola Farnese conshy

corre a delineare Ie dinamiche relative al

popolamento del territorio nella fase che

precede la formazione della citta figure 6b - Veio necropoli di Casale del Fosso Tomba 1036 it corredo (750-730 ca ac)Non menD significativi sonG i dati

relativi alle necropolis per 10 pili frutto delle

ricerche condotte nei depositi fra Ie quali bastera citare gli straordinari risultati acquisiti

a seguito dello scavo condotto in laboratorio della celebre Tomba 1036 di Casale del

Fosso (fig 6) che databile tra il7S0 e il 730 ac si conferma fra Ie pili importanti tombe

di guerriero finora note in ltalia Lo scavo effettuato a ~Itre cento anni dal ritrovamento

non ha solo confermato la ricchezza del corredo ma ha reso anche possibile attribuire i

ricchi e tal ora unici materiali che 10 compongono ad un insigne personaggio che a buon

diritto puo essere considerato un vero e proprio re di Veio sepolto con sfarzo inusitato

questi annovera tra Ie insegne del suo rango una mazza uno scudo bilobato e un discoshy

co razz a che evocano il costume dei Salii romani quale enota dalle fonti letterarie come

lucidamente prospettato da Giovanni Colonna sin dal 19929

-135 shy

---~ _- SCOPERTE ED INIZIATIVE IN ETRURIA MERIDIONALE

figure 7 - Cerveteri santuario in loco S Antonio Veduta aerea

figure 8 - Cerveteri kylix attica a figure rosse di Euphronios vasaio dipinta da Onesimos (fine VI - decenni iniziale del V sec ac)

figure 9 _ Tarquinia santuario dellAra della

Regina Angolo sud-est del complesso monumentale

Di non mlllor rilievo i risultati acquisiti a Caere in loc S Antonio dal

gruppo di lavoro che ha visto associato alIa Soprintendenza lIstituto per IArcheologia

etrusco-italica del CNR diretto dapprima

da Mauro Cristofani e successivamente da Adriano Maggiani coadiuvati da altri stushydiosi di universid italiane e straniere Gli

scavi che dopo sette anni si avviano ormai a condusione hanno consentito di

riportare in luce due imponenti templi di

tipo tuscanico che allineati e orientati verso sud-ovest risultano prospicienti una vasta

terrazza pianeggiante delimitata a sud dalla

via cava che penetrava nell area urbana risalendo dalla Valle della Mola (fig 7)10

Come testimoniano i ricchi ritrovamenti effettuati nel corso dello scavo che ha fra Ialtro messo in luce un complesso sistema

di ambienti sotterranei forse cisterne Ie strutture monumentali in uso tra Iera

tardo-arcaica e la piena eta romana venshy

gono fatte oggetto di una radicale ristrutshyturazione alia fine del IV sec aC Larea

peraltro appare occupata anche in epoca precedente Iimpianto santuariale tardoshy

arcaico risultando frequentata quasi senza soluzione di continuita dalleti protostorishy

ca Tra Ie scoperte di maggiore spicco si

ricorda in particolare quella di un bothros

che ha restituito molte decine di frammenti

relativi a donari databili tra la fine del VI sec aC e linizio delleta ellenistica In parshyticolare 10 studio di tali materiali ha rivelato

un ruolo preminente di Ercole nellambito

del santuario di cui forse con Menerva fu titolare di uno dei culti principali Ad H ercle riconduce anche Ia dedica incisa

sulla grande kylix a figure rosse plasmata da Euphronios e dipinta da Onesimos (fig 8) restituita nel 1999 allo Stato italiano dal

Getty Museum di Malibu dopo che ne era stata inconfutabilmente dimostrata la pertishy

-136

--~-~~-~~ ~~---- ANNA 11ARIA MORETTI SGUBINI

nenza al santuario ceretano11

Altre novita si registrano a seguito

di scavi condotti nelle vastissime necropoli

ceretane Fra gli altri si ricorda in particolare

un intervento di tutela che condotto nelshyl area del Laghetto12 ha restituito testimoshy

nianze fondamentali per la conoscenza della

prima eta del Ferro di Cerveteri Risulta COSl

ora documentata anche per Caere la stessa figure lOa - Tarquinia Villa Bruschi Falgari

precoce apertura ai commerci ed ai contatti veduta della necropoli della prima eta del ferro

con i grandi centri del Mediterraneo che

caratterizza Ie altre grandi metropoli

costiere delIEtruria meridionale e si

chiariscono al contempo queUe che furono

Ie premesse alIa sua sfolgorante fioritura di

eta orientalizzante

Ricche di risultati anche Ie ricerche

condotte a Tarquinia ove lIstituto di

Etruscologia dellUniversita di Milano diretto da Maria Bonghi Jovino ha prosegui- figure lOb Tarquinia Villa Bruschi Falgari

tomba 73 ad incinerazione entro custodia di tufoto Ie proficue indagini che gia avviate da anni13 ci restituiscono un quadro dellinseshy

diamento di straordinaria valenza come puntualmente reso nota agli studiosi attraverso la

ricca bibliografia resa tempestivamente disponibile 14 1area esplorata (fig 9) appare intershy

essata da unoccupazione che senza soluzione di continuira si estende dal momenta conshy

e1usivo del Bronzo finale allalto Medioevo Nuove acquisizioni giungono inoltre dalla

celebre Ara della Regina15 ove indagini sistematiche condotte in collaborazione con la

Soprintendenza hanno portato alla scoperta di ulteriori dati relativi allimpianto di eta

arcaica del santuario interessato da un radicale rinnovamento nella seconda meta del IV

sec ac

Alle scoperte in area urbana fra Ie quali si ricordano ancora i nuovi dati acquisishy

ti a proposito della cinta muraria16 si affianca un eccezionale ritrovamento effettuato nelshy

lambito delle necropoli ove nel1998 a Villa Bruschi eritornato in luce un sepolcreto vilshy

lanoviano (fig 10) pressocheuro intatto forse ricollegabile alIa comunita che occupa in quesshy

ta fase la coHina dei Monterozzi Nel corso delle prime tre campagne di scavo sono state

esplorate 115 tombe a incinerazione in pozzetci con risega 0 in custodia Iitica e 8 tombe

a inumazione in fossa semplice 0 foderata e chiusa da lastre II rigore scientifico che ha

guidato la ricerca ci ha restituito una ricchissima messe di testimonianze utili ad una pili

approfondita conoscenza degli usi e dei rituali funerari della prima Tarquinia gia in parte

poste a disposizione degii studiosi grazie ad una serie di resoconti preliminari che danno

concreta conferma dellimportanza del sepolcretoY

Integrano il panorama delle ricerche in atto a Tarquinia i risultati delle indagini

condotte a Gravisca dallUniversita di Perugia in collaborazione con la Soprintendenza

137 shy

IN ETRURIA MERIDIONALE-------SCOPERTE ED II ZlATIVE

figure 11 - Gravisca resti di officina metallurgishyca presso it sacello di Afrodite

figure 12b - Vulci Porta Ovest planimetria

figure 13 - Vulci Area I tratto delle mura urbane

particolarmente proficue sia per quanta

riguarda Ie problematic he legate al culto ed

alle pratiche devozionali sia per quanto

attiene aIle attivita produttive che ruotano

attomo al santuario sorto in prossimita

dello scalo commerciale e che ora meglio si

colgono grazie al ritrovamento di officine

metallurgiche (fig 11) attive tra

lOrientalizzante recente e I eta arcaica18

Obiettivo di un articolato ed organishy

co progetto di interventi eanche Vulci sede di

un Parco Archeologico e Ambientale Iiniziativa portata avanti attraverso nuovi modelli di

gestione del territorio che vedono impegnato con gli Enti locali 10 Stato attraverso la

Soprintendenza Archeologica per Etruria Meridionale ha determinato la realizzazione di numerosi interventi di valorizzazione che consentono non solo di apprezzare Ie straordinashy

rie risorse naturalistiche di questa angolo ancora intatto della Maremma ma soprattutto

hanno reso possibile acquisire una maggiore conoscenza di un sito storicamente penalizzato

dalle vicende che hanno caratterizzato nellOttocento e nella prima meta del Novecento la ricerca archeologica Gli interventi effettuati in questi ultimi anni sono stati finalizzati da un

lato al recupero e al restauro delle emergenze monumentali note19 da un altro alia verifica dei

dati relativi allinsediamento realizzata attraverso lanalisi della cartografia storica e medishy

ante un programma di survey combinati con unattenta rilettura delle tracce di foto aeree di

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-middot-~~~~~~~~~~-ANNA MARfA MORETTI SGUBfNf --- ~~~~~~~

varia epoca20 sono stati altresl realizzati mirati e circoscritti interventi di scavo11 nellarea

urbana che oggi sappiamo estendersi anche oltre i limiti del pianoro de La Citta ricomprenshy

dendo anche la zona della Pozzatella22 Si ein particolare acquisita una piu puntuale conoscenshy

za dello sviluppo e dellassetto dellimpianto urbano di epoca ellellistico-romana che risulta

forte mente condizionato dalle caratteristiche dellinsediamento etrusco analogamente nuovi

dati sono relativi allimponente cinta urbana23 che risultando continua appare realizzata alia

fine del IV sec ac e risulta interessata da consistenti interventi di rifacimento databili agli

inizi del III sec ac Sono infatti compiutamente noti oltre ad ampi tratti di mura come quelshy

Ii che cingono suI versante occidentale il pianoro de La Citta Ie porte Nord e Ovest questulshy

tima protetta da una poderosa struttura24 (fig 12) che in fase con il rifacimento della porta

degli illizi del III secolo dovette essere come quella realizzata per fronteggiare l aggressione

romana Altri consistenti dati restituito 10 scavo della cd Area I (fig 13)25 ubicata sulle

pendici nord-orientali del pianoro urbano ove estato individuato ed esplorato un esteso

deposito di materiali votivi che rinvenuti in giacitura second aria sembrano ricollegabili ad

un impianto santuariale localizzabile a sud-est dellacropoli Altri elementi utili a chiarire lorshy

ganizzazione del territorio in funzione dello sviluppo delleconomia del centro antico sono

stati acquisiti nella fa-scia suburbana sotto Porta Est nella pianura di fondovalle a poca dishy

stanza dalla sponda destra del Fiora sono stati riportati in luce resti di edifici a carattere funshy

zionale il piu anti co dei quali risalente ad eta arcaica che sembrano documentare la presenza

figure 14a Vulei necropoli dellOsteria Tomba del Kottabos Hydria attica a figure nere avvicinabile aUf) stile del Pittore di Priamo Intorno al510 aC

139

figure 14b - Vulei necropoli dellOsteria Tomba dei Vasi del Pittore di Micali Hydria etrusca a figure nere del PiUore di Micali Fine VI sec ac

-- ----- SCOPERTE ED INIZlATIVE IN rTRURIA MERIDIO1ALE -----shy

in questarea di strutture a carattere commershy

ciale forse legate ad uno scalo fluviale26

Nuovi ritrovamenti si registrano

anche nell area delle necropoli si tratta sia

di scavi effettuati nei depositi27 (fig 14)

sia di interventi sui territorio fra gli altri si

ricordano qui i risultati di uno scavo che

condotto nel 1998 nel settore centrale

figure 15 Montefiascone santuario di Piana del dellOsteria ha consentito di indagare due Lago Veduta dinsieme distinti settori del sepolcreto28 Numerose

sono state Ie tombe riportate in luce sia di

eta tardo arcaica sia di epoca ellenistica alcune delle quali rinshy

venute intatte hanno restituito oltre a preziosi materiali dimshy

portazione e di produzione locale anche clementi utili ad una

piu approfondita conoscenza degli usi e dei rituali funerari 29

Altre importanti ricerche concorrono a restituirci un

quadro piu articolato del territorio dellEtruria Meridionale Mi

limito qui a ricordare a titolo di esempio Ie indagini in atto nel santuario di Piana del Lago (fig 15)30 in comune di Montefiascone

sorto a ridosso della via di collegamento tra Vulci e Orvieto come pure queUe ormai pluriennali del tempio di Monte Li Sant1

presso Narce Rinnovata attenzione e stata ri-volta a Lucus

Feroniae e alIa contigua villa dei Volusii interessata da un grande

progetto di restauro archeologico-ambientale in corso di realizshy

zazione in collaborazione fra la Soprintendenza e Autostrade

per lItalia che ha avuto avvio attraverso una mostra che svoltasi

nel1998 a Roma2 ha trovato nello stesso anno una seconda pili

ampia edizione a Torino33 Sono state altresl riprese sin dal1999

Ie indagini nell area del santuario dedicato a Feronia (fig 16) con

risuhati che sin dora confermano la grande importanza di figure 16 Lucus Feroniae (Capena RM) Bronzetto questo luogo di cuho ricordato dalle fonti che sottolineano di augure dal santuario di anche la sua connotazione emporica34

Feronia (fine VI sec ac) AUe iniziative poste in essere suI

territorio ha corrisposto un forte impulso

per 10 sviluppo e il potenziamento del sishy

stema museale dellEtruria meridionale che

incentrato nel Museo Nazionale Etrusco di

Villa Giulia aRoma si articola attraverso

altri nove istituti integrandosi peraltro con

numerosi Antiquaria comunali dislocati nei

pili importanti siti del territorio

Rispetto aUa Villa Giulia di unfigure 17 Polo Museale Etrusco di Roma Villa Giulia in fondo e Villa Poniatowski in primo piano tempo quello che oggi si propone al pubshy

-140shy

---------- ANNA MARIA MORETTI SGUBINI

blico eun Museo rinnovato per oltre il50

dei suoi allestimenti e che ora unito aHa

contigua Villa Poniatowski si avvia a costishy

tuire un Polo espositivo di primo piano

qualificandosi per la sua specificita a livello

internazionale (fig 17)35

II progetto scientifico per Iampliashy

mento e il rinnovamento delle esposizioni

messo a punto nel 1996 con la collaboshy

razione di Francesca Boitani ha trovato

approvazione e cospicui finanziamenti a

partire dal 1997 Sono state COS progressishy

vamente riordinate e riaperte al pubblico

nel 1997 Ie antichita di Pyrgi6 1998 Ie

raccolte dell agro falisco e capenate37 nel

1999 Ie grandi Collezioni storiche del

Museo fra Ie quali un cenno particolare

richiede quella Castellani (fig 18) che coshy

stituita da oltre seimila oggetti si articola in

distinte sezioni relative aIle ceramiche ai

bronzi alle terrecotte ai materiali in osso e

soprattutto ai celebri ori antichi e moshy

figure 18 - Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia Sala dei Sette Colli gli ori Castellani

figure 19 - Vuici area della Cuccumella Hydria di bronzo dalla tomba a buca 311989

derni38 E stato altresl riordinato il ricco Antiquarium nell ambito del quale uno spazio

specifico estato riservato ai materiali gia nel Museo Kircheriano che ha COS riguadagnashy

to malgrado Ie mutilazioni subite nel tempo la sua originaria identita di selezionata racshy

colta di antichiti Anche Ie sezioni topografiche sono state riproposte al pubblico rinnoshy

vate e arricchite con contesti in precedenza non esposti e con il supporto di nuovi appashy

rati didattico ilIustrativi bilingui Grazie ad un pili razionale uso degli spazi si sono

inoltre potute realizzare tre nuove sezioni espositive rispettivamente dedicate alIa epishy

grafia etrusca alIa storia antiquaria del museo e alIa cinquecentesca villa di Papa Giulio

III che ospita il Museo anchessa fatta oggetto di un restauro filologico che lha restituishy

ta alIo splendore originario dotandola al contempo di impianti e servizi adeguati aIle esishy

genze del pubblico39

Attualmente sono stati avviati grazie a nuovi finanziamenti i lavori per il rinshy

novamento e ladeguamento degli spazi che attualmente ospitano Ie sezioni topografiche

e che interesseranno entro il2006 Ie testimonianze di Vulci (fig 19) e di Tarquinia -censhy

tro che in precedenza escluso dal percorso museale trovera ora rappresentazione attrashy

verso la celebre Tomba del Letto Funebre- e successivamente quelle degli altri grandi

due siti Caere e Veio Gli interventi eseguiti come quelli in corso di realizzazione sono

stati preceduti da un intenso lavoro di studio catalogazione e restauro dei materiali Dei

risultati COSI conseguiti e sempre sulla base delle linee perseguite per la realizzazione del

Polo Museale Etrusco di Roma si eritenuto opportuno proporre al pubblico e agli stushy

diosi un primo bilancio In tale prospettiva dintesa con lIstituto Nazionale di Studi

141

--------- SCOPERTE ED INIZIATlVE IN ETRURIA MERIDIONALE ------

Etruschi e Italici estata realizzato nel2001 un

convegno dedicato ai grandi siti dellEtruria meridionale costiera 40 e in tale occasione e stata aperta al pubblico negli spazi delle

Coneerie Riganti contigui alIa Villa

Poniatowski una mostra relativa al1e scoperte

e ai restauri condotti in questi ultimi anni a Vulei a Caere e a Veio41 Da segnalare in

particolare limportanza delle testimonianze

re-Iative a questo ultimo centro che confinate

nei depositi da oltre cinquanta anni torneranshy

no entro il prossimo quadriennio ad essere figure 20 - Tarquinia Museo Arcbeologico esposte negli spazi ora final mente reperiti Nazionale L esposizione dei sareofagi dellala destra del Museo contigui a quelli

degli altri grandi siti dellEtruria merishy

dionale42 Le preziose sale della Villa

Poniatowski che verranno aperte al pubblico

tra il 2006 e il 2007 accoglieranno invece Ie

storiche raccolte del Latium Vetus con Ie straordinarie testimonianze provenienti da

Palestrina e i materiali dai centri dellUmbria

Altre novita prop one ora anche il Museo Nazionale di Tarquinia (fig 20) ospishy

figure 21 Viterbo Rocea Albornoz Le statue di tato nella prestigiosa sede del Palazzo Ferento Vitelleschi ove in occasione del gia ricordato

Convegno di Stud Etruschi del 2001 estato

aperto al pubblico il Salone delle Armi che accoglie i materiali provenienti dagli scavi vecshy

chi e nuovi condotti sulla Civita e nell ambito dei quali estate finalmente ricontestualizzato

il celebre altorilievo con i cavalli alati Uno spazio estato inoltre riservato anche a Gravlsca mentre ein programma Iapertura di una nuova sezione dedicata sempre al territorio rna con

specifico riferimento aIle testimonianze della sfarzosa villa Imperiale di Cazzanello Al piano

terreno del Museo nel 2004 e stata inaugurata una sezione dedicata aile sculture arcaiche tarquiniesi che vede raccolti oltre ad una selezione dei caratteristici lastroni a scala alcune

delle pili note testimonianze di quella produzione

Anche il Museo di Tuscania propone nuove sezioni espositive Ie sale del braccio

occidentale del primo piano del cinquecentesco convento di S Maria del Riposo sono

state destinate infatti ai materiali della cultura orientalizzante ed arcaica dell antico centro

ed ospitano in particolare Ie testimonianze delle complesse esperienze dellarchitettura

funeraria restituiteci dalle necropoli rupestri della Peschiera e di Pian di Mola44

Tra il 1997 e il 2004 e state completato il Museo comprensoriale dellEtruria

interna che ha sede nella Rocca Albornoz di Viterbo Nel 1997 sono state allestite al

primo piano due sezioni la prima dedicata ai risultati degli scavi condotti dalla Scuola

Francese di Roma nel centro di Musarna la seconda riservata al ciclo delle statue provenienshy

-142shy

--------middotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddot---ANNA MARIA Mo TTl SGUB01

ti da teatro di Ferento riproposte con una scenografica soluzione espositiva ispirata al complesso monumentale (fig 21)45 Ferento moItre ha trovato ulteriore documentazione anche grazie ad una mostra temporanea di recente reaIizzazione che ha offerto un bilancio significativo delle ricerche sistematiche condotte dallUniversita di Viterbo nel sitO46 Nel 2005 sad completato il percorso espositivo 47 che prevede nei saloni del secondo piano la presentazione di materiali provenienti dai maggiori centri dellEtruria interna quali Blera Barbarano S Giuliano Norchia Bisenzio ecc mentre uno spazio particolare estato risershyvato alla celebre tomba della Biga di Castro riproposta al pubblico insieme ai materiali delloriginario contesto48 Per il2006 infine ein programma un ulteriore intervento che in collaborazione con la Scuola Svedese di Studi Classici di Roma permetted di rinnovare almeno in parte adeguandola allattuale stato delle ricerche lesposizione delle testimonishyanze relative ai siti di San Giovenale e di Acquarossa risalente al 1986

Infine il Museo di Lucus Feroniae ove estata allestita una prima sezione dedicashyta al territorio mentre con unesposizione provvisoria e stato propos to al pubblico il pregevole cicio statuario della prima eta imperiale proveniente dall Augusteo conti guo alla basilica che domina il foro della colonia di eta romana49

Anche a Pyrgi fervono i lavori per il restauro della cd Manica Lunga del Castello di S Severa che ospited in spazi finalmente adeguati i materiali rinvenuti in oltre cinguantanni di scavo nell area sacra contigua allo scalo portuale ovviando COSt

all angusta soluzione che al momento vede costrette tante insigni testimonianze nei picshycoli locali dell Antiquarium pres so I area archeologica

Collaterali a tali iniziative sono state infine altre minori per 10 piu a carattere temporaneo tra Ie quali si ricordano Ie gia citate mostre dedicate nel 1998 e nel 1999 alIa Villa dei Volusii Saturnini5C pres so Lucus Feroniae quell a relativa alIa notissima coppa di Euphronios51 restituita dal Getty Museum di Malibu ne11999 al Museo di Villa Giulia e infine due manifestazioni espositive svoltesi a Montalto di Castro la prima del 1997 deshydicata al Mitreo52 rinvenuto a Vulci presso la domus del Criptoportico la seconda del 2002 avente per tema Ie scoperte e Ie riscoperte nel territorio di Vuki53 Questa ultima e stata anche occasione per puntualizzare un altro menD noto aspetto dellintensa attivita svolta in questi anni dalla Soprintendenza nellambito dei depositi dei musei periferici con risultati altrimenti apprezzabili attraverso pubblicazioni scientifiche 0 anche attrashyverso limpegnativo consistente incremento del catalogo e dei registri inventariali dei materiali

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Scoperte ed Iniziative

in Etruria Meridionale

BY ANNA MARIA MORETTI SGUBINI

Oal 1995 la Soprintendenza per i Beni Archeologici per lEtruria Meridionale

(fig 1) ha avviato un serrato programma di iniziative finalizzate ad una piu

ampia conoscenza e valorizzazione delle memorie della cultura etrusca proshy

gramma che si earticolato su due diverse linee di sviluppo rispettivamente incentrate suI

territorio e sulle collezioni museali a questo collegate

Le strategie adottate sono state frutto di scelte meditate che si sono dovute conshy

front are con risorse umane e finanziarie del tutto inadeguate aIle problematiche da

affrontare

Dovendo presentare sia pure in forma sintetica i risultati delle attivita poste in

essere cominceremo dal territorio precisando sin dora come gli interventi effettuati non

sempre siano frutto di iniziative programmate rna talora siano ricollegabili anche ad esishy

genze di tutela dovute alIa realizzazione di opere pubbliche 0 private 0 piu di frequente

messe a punto per contenere i guasti irreparabili che lincessante attivitil clandestina conshy

tinua a provocare al nostro territorio

La pili forte esigenza che nel 1995 si avvertiva a livello di territorio era quella

legata alIa conoscenza dei grandi siti quali

Veio Caere Tarquinia e Yuki siti che si

propongono quali campi di ricerca tanto

ricchi quanto stimolanti rna la cui comshy

plessita e vastiti richiedevano unorganizshy

zazione diversa da quella tradizionale

imponendo una linea di azione per la cui realizzazione si e ricercato laiuto di stushy

diosi e colleghi universitari Cio anche in

considerazione di un altro non trascurabile

fartore quello legato al riordinamento e alIo figure 1 Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia

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-----~-~ SCOPERTf ED IN IZIATIVE IN ETRURIA MERIDIONAL E------~

studio dei materiali provenienti dai vecchi scavi che conservati nei depositi costituiscono uno straordinario campo di indagine ove sottoposti ad analisi puntuali Una prima sinteshysi di questo lavoro sono state Ie mostre organizzate a Villa Poniatowski e a Tarquinia come pure Ie tematiche relative alIo sviluppo dei centri sono state affrontate nel Convegno organizzato nel2001 dallIstituto Nazionale di Studi Etruschi

In tal senso estato messo a punto il Progetto Veio che promosso dintesa con docenti e ricercatori della Cattedra di Etruscologia e Antichita italiche della seconda Cattedra di Archeologia e Storia dell Arte greca e romana della seconda Cattedra di Topografia di Roma e dellItalia antica dellUniversita degli Studi La Sapienza operanti suI terreno dintesa e in collaborazione con la Soprintendenza ha determinato la conshytemporanea apertura di distinti punti di scavo che hanno interessato altrettanti settori strategici per la conoscenza dellinsediamento Si e anzitutto operato nellarea del Samuario del Portonaccio stante anche Iesigenza da parte del gruppo di etruscologi

impegnati nel Progetto Veio e diretti da Giovanni Colonna di procedere a puntuali verifiche di alcuni settori gia interessati dagli scavi compiuti nel primo cinquantenshynio del Novecento verifiche peraltro indispensabili sia per poter giungere all edizione scientifica di alcuni di quegli stessi scavi1 sia per la puntualizzazione delle pili generali problematiche afferenti la ricostruzione del comshyplesso monumentale (fig 2-3) nelle sue diverse fasi e art ishycolazioni in linea con gli studi che questo gruppo di archeologi porta avanti ormai da anni nellarea2

Un secondo punto dintervento ha interessato Piazza d Armi ove gli scavi condotti da Gilda Bartoloni e Francesca Boitani hanno reso possibile acquisire una pili puntuale conoscenza delle vicende edilizie che interessarono questo setshytore dell abitato si sono COSl da un lato meglio definite Ie fasi la funzione e Ie caratteristiche tecniche del cd oikos (fig 4)figure 2 - Veio santuario del

Portonaccio gruppo votivo di scavato negli anm trenta del Novecento da Enrico Stefani Ercole e Minerva (fine VI sec ac) e successivamente si eavviata Iesplorazione di nuovi nuclei

abitativi dellinsediamento arcaico che appaiono caratterizzati da un impianto di tipo regolare3

Non menD importanti i risultati acquisiti a Piano di Comunita4 sotto la direzione di Giovanni Colonna che hanno offerto tra Ialtro una preziosa testimonianshyza del carattere dellinsediamento veiente aHa fine del VII-inizio VI sec ac e a Macchia Grande ove Ie ricerche dirette da Andrea Carandini hanno interessato un

figure 3 Veio santuario del Portonaccio quartiere di eta arcaica e un settore del foro ricostruzione del sistema angolare della fronte del

tempio (secondo quarto del V sec ac) di eta romana (fig 5) a quello contiguo

-134

-----~~- ANNA MARIA MORETT SGUBIN

figure 4 - Veio Piazza dArmi Veduta aerea delshy figure 5 - Veio Macchia Grande Veduta aerea

larea di scavo dellarea di scavo

Nuovi dati provengono anche da

Campetti6 area che ora sappiamo interessashy

ta da una frequentazione che si protrae ininshy

terrotta dal IX aHa meta del V sec ac Sono

stati infatti intercettati resti di cap anne della

prima eta del Ferro e strutture di eta arcaica

aIle qual si sovrappose secoli pili tardi il

grandioso impianto che realizzato in era

tardo repubblicana manifesta modifiche e figure 6a - Veio necropoli di Casale del Fosso

ampliamenti di eta Imperiale romana Tomba 1036 prima dello scavo in laboratorio

I risultati delle ricerche sisteshy

matiche condotte nell area della citta storica

hanno trovato ulteriore integrazione grazie

aHa scoperta a seguito di un intervento di

tutela di un insediamento del Bronzo finale

che localizzato sulla baIza sottostante il suggestivo Castello di Isola Farnese conshy

corre a delineare Ie dinamiche relative al

popolamento del territorio nella fase che

precede la formazione della citta figure 6b - Veio necropoli di Casale del Fosso Tomba 1036 it corredo (750-730 ca ac)Non menD significativi sonG i dati

relativi alle necropolis per 10 pili frutto delle

ricerche condotte nei depositi fra Ie quali bastera citare gli straordinari risultati acquisiti

a seguito dello scavo condotto in laboratorio della celebre Tomba 1036 di Casale del

Fosso (fig 6) che databile tra il7S0 e il 730 ac si conferma fra Ie pili importanti tombe

di guerriero finora note in ltalia Lo scavo effettuato a ~Itre cento anni dal ritrovamento

non ha solo confermato la ricchezza del corredo ma ha reso anche possibile attribuire i

ricchi e tal ora unici materiali che 10 compongono ad un insigne personaggio che a buon

diritto puo essere considerato un vero e proprio re di Veio sepolto con sfarzo inusitato

questi annovera tra Ie insegne del suo rango una mazza uno scudo bilobato e un discoshy

co razz a che evocano il costume dei Salii romani quale enota dalle fonti letterarie come

lucidamente prospettato da Giovanni Colonna sin dal 19929

-135 shy

---~ _- SCOPERTE ED INIZIATIVE IN ETRURIA MERIDIONALE

figure 7 - Cerveteri santuario in loco S Antonio Veduta aerea

figure 8 - Cerveteri kylix attica a figure rosse di Euphronios vasaio dipinta da Onesimos (fine VI - decenni iniziale del V sec ac)

figure 9 _ Tarquinia santuario dellAra della

Regina Angolo sud-est del complesso monumentale

Di non mlllor rilievo i risultati acquisiti a Caere in loc S Antonio dal

gruppo di lavoro che ha visto associato alIa Soprintendenza lIstituto per IArcheologia

etrusco-italica del CNR diretto dapprima

da Mauro Cristofani e successivamente da Adriano Maggiani coadiuvati da altri stushydiosi di universid italiane e straniere Gli

scavi che dopo sette anni si avviano ormai a condusione hanno consentito di

riportare in luce due imponenti templi di

tipo tuscanico che allineati e orientati verso sud-ovest risultano prospicienti una vasta

terrazza pianeggiante delimitata a sud dalla

via cava che penetrava nell area urbana risalendo dalla Valle della Mola (fig 7)10

Come testimoniano i ricchi ritrovamenti effettuati nel corso dello scavo che ha fra Ialtro messo in luce un complesso sistema

di ambienti sotterranei forse cisterne Ie strutture monumentali in uso tra Iera

tardo-arcaica e la piena eta romana venshy

gono fatte oggetto di una radicale ristrutshyturazione alia fine del IV sec aC Larea

peraltro appare occupata anche in epoca precedente Iimpianto santuariale tardoshy

arcaico risultando frequentata quasi senza soluzione di continuita dalleti protostorishy

ca Tra Ie scoperte di maggiore spicco si

ricorda in particolare quella di un bothros

che ha restituito molte decine di frammenti

relativi a donari databili tra la fine del VI sec aC e linizio delleta ellenistica In parshyticolare 10 studio di tali materiali ha rivelato

un ruolo preminente di Ercole nellambito

del santuario di cui forse con Menerva fu titolare di uno dei culti principali Ad H ercle riconduce anche Ia dedica incisa

sulla grande kylix a figure rosse plasmata da Euphronios e dipinta da Onesimos (fig 8) restituita nel 1999 allo Stato italiano dal

Getty Museum di Malibu dopo che ne era stata inconfutabilmente dimostrata la pertishy

-136

--~-~~-~~ ~~---- ANNA 11ARIA MORETTI SGUBINI

nenza al santuario ceretano11

Altre novita si registrano a seguito

di scavi condotti nelle vastissime necropoli

ceretane Fra gli altri si ricorda in particolare

un intervento di tutela che condotto nelshyl area del Laghetto12 ha restituito testimoshy

nianze fondamentali per la conoscenza della

prima eta del Ferro di Cerveteri Risulta COSl

ora documentata anche per Caere la stessa figure lOa - Tarquinia Villa Bruschi Falgari

precoce apertura ai commerci ed ai contatti veduta della necropoli della prima eta del ferro

con i grandi centri del Mediterraneo che

caratterizza Ie altre grandi metropoli

costiere delIEtruria meridionale e si

chiariscono al contempo queUe che furono

Ie premesse alIa sua sfolgorante fioritura di

eta orientalizzante

Ricche di risultati anche Ie ricerche

condotte a Tarquinia ove lIstituto di

Etruscologia dellUniversita di Milano diretto da Maria Bonghi Jovino ha prosegui- figure lOb Tarquinia Villa Bruschi Falgari

tomba 73 ad incinerazione entro custodia di tufoto Ie proficue indagini che gia avviate da anni13 ci restituiscono un quadro dellinseshy

diamento di straordinaria valenza come puntualmente reso nota agli studiosi attraverso la

ricca bibliografia resa tempestivamente disponibile 14 1area esplorata (fig 9) appare intershy

essata da unoccupazione che senza soluzione di continuira si estende dal momenta conshy

e1usivo del Bronzo finale allalto Medioevo Nuove acquisizioni giungono inoltre dalla

celebre Ara della Regina15 ove indagini sistematiche condotte in collaborazione con la

Soprintendenza hanno portato alla scoperta di ulteriori dati relativi allimpianto di eta

arcaica del santuario interessato da un radicale rinnovamento nella seconda meta del IV

sec ac

Alle scoperte in area urbana fra Ie quali si ricordano ancora i nuovi dati acquisishy

ti a proposito della cinta muraria16 si affianca un eccezionale ritrovamento effettuato nelshy

lambito delle necropoli ove nel1998 a Villa Bruschi eritornato in luce un sepolcreto vilshy

lanoviano (fig 10) pressocheuro intatto forse ricollegabile alIa comunita che occupa in quesshy

ta fase la coHina dei Monterozzi Nel corso delle prime tre campagne di scavo sono state

esplorate 115 tombe a incinerazione in pozzetci con risega 0 in custodia Iitica e 8 tombe

a inumazione in fossa semplice 0 foderata e chiusa da lastre II rigore scientifico che ha

guidato la ricerca ci ha restituito una ricchissima messe di testimonianze utili ad una pili

approfondita conoscenza degli usi e dei rituali funerari della prima Tarquinia gia in parte

poste a disposizione degii studiosi grazie ad una serie di resoconti preliminari che danno

concreta conferma dellimportanza del sepolcretoY

Integrano il panorama delle ricerche in atto a Tarquinia i risultati delle indagini

condotte a Gravisca dallUniversita di Perugia in collaborazione con la Soprintendenza

137 shy

IN ETRURIA MERIDIONALE-------SCOPERTE ED II ZlATIVE

figure 11 - Gravisca resti di officina metallurgishyca presso it sacello di Afrodite

figure 12b - Vulci Porta Ovest planimetria

figure 13 - Vulci Area I tratto delle mura urbane

particolarmente proficue sia per quanta

riguarda Ie problematic he legate al culto ed

alle pratiche devozionali sia per quanto

attiene aIle attivita produttive che ruotano

attomo al santuario sorto in prossimita

dello scalo commerciale e che ora meglio si

colgono grazie al ritrovamento di officine

metallurgiche (fig 11) attive tra

lOrientalizzante recente e I eta arcaica18

Obiettivo di un articolato ed organishy

co progetto di interventi eanche Vulci sede di

un Parco Archeologico e Ambientale Iiniziativa portata avanti attraverso nuovi modelli di

gestione del territorio che vedono impegnato con gli Enti locali 10 Stato attraverso la

Soprintendenza Archeologica per Etruria Meridionale ha determinato la realizzazione di numerosi interventi di valorizzazione che consentono non solo di apprezzare Ie straordinashy

rie risorse naturalistiche di questa angolo ancora intatto della Maremma ma soprattutto

hanno reso possibile acquisire una maggiore conoscenza di un sito storicamente penalizzato

dalle vicende che hanno caratterizzato nellOttocento e nella prima meta del Novecento la ricerca archeologica Gli interventi effettuati in questi ultimi anni sono stati finalizzati da un

lato al recupero e al restauro delle emergenze monumentali note19 da un altro alia verifica dei

dati relativi allinsediamento realizzata attraverso lanalisi della cartografia storica e medishy

ante un programma di survey combinati con unattenta rilettura delle tracce di foto aeree di

138

-middot-~~~~~~~~~~-ANNA MARfA MORETTI SGUBfNf --- ~~~~~~~

varia epoca20 sono stati altresl realizzati mirati e circoscritti interventi di scavo11 nellarea

urbana che oggi sappiamo estendersi anche oltre i limiti del pianoro de La Citta ricomprenshy

dendo anche la zona della Pozzatella22 Si ein particolare acquisita una piu puntuale conoscenshy

za dello sviluppo e dellassetto dellimpianto urbano di epoca ellellistico-romana che risulta

forte mente condizionato dalle caratteristiche dellinsediamento etrusco analogamente nuovi

dati sono relativi allimponente cinta urbana23 che risultando continua appare realizzata alia

fine del IV sec ac e risulta interessata da consistenti interventi di rifacimento databili agli

inizi del III sec ac Sono infatti compiutamente noti oltre ad ampi tratti di mura come quelshy

Ii che cingono suI versante occidentale il pianoro de La Citta Ie porte Nord e Ovest questulshy

tima protetta da una poderosa struttura24 (fig 12) che in fase con il rifacimento della porta

degli illizi del III secolo dovette essere come quella realizzata per fronteggiare l aggressione

romana Altri consistenti dati restituito 10 scavo della cd Area I (fig 13)25 ubicata sulle

pendici nord-orientali del pianoro urbano ove estato individuato ed esplorato un esteso

deposito di materiali votivi che rinvenuti in giacitura second aria sembrano ricollegabili ad

un impianto santuariale localizzabile a sud-est dellacropoli Altri elementi utili a chiarire lorshy

ganizzazione del territorio in funzione dello sviluppo delleconomia del centro antico sono

stati acquisiti nella fa-scia suburbana sotto Porta Est nella pianura di fondovalle a poca dishy

stanza dalla sponda destra del Fiora sono stati riportati in luce resti di edifici a carattere funshy

zionale il piu anti co dei quali risalente ad eta arcaica che sembrano documentare la presenza

figure 14a Vulei necropoli dellOsteria Tomba del Kottabos Hydria attica a figure nere avvicinabile aUf) stile del Pittore di Priamo Intorno al510 aC

139

figure 14b - Vulei necropoli dellOsteria Tomba dei Vasi del Pittore di Micali Hydria etrusca a figure nere del PiUore di Micali Fine VI sec ac

-- ----- SCOPERTE ED INIZlATIVE IN rTRURIA MERIDIO1ALE -----shy

in questarea di strutture a carattere commershy

ciale forse legate ad uno scalo fluviale26

Nuovi ritrovamenti si registrano

anche nell area delle necropoli si tratta sia

di scavi effettuati nei depositi27 (fig 14)

sia di interventi sui territorio fra gli altri si

ricordano qui i risultati di uno scavo che

condotto nel 1998 nel settore centrale

figure 15 Montefiascone santuario di Piana del dellOsteria ha consentito di indagare due Lago Veduta dinsieme distinti settori del sepolcreto28 Numerose

sono state Ie tombe riportate in luce sia di

eta tardo arcaica sia di epoca ellenistica alcune delle quali rinshy

venute intatte hanno restituito oltre a preziosi materiali dimshy

portazione e di produzione locale anche clementi utili ad una

piu approfondita conoscenza degli usi e dei rituali funerari 29

Altre importanti ricerche concorrono a restituirci un

quadro piu articolato del territorio dellEtruria Meridionale Mi

limito qui a ricordare a titolo di esempio Ie indagini in atto nel santuario di Piana del Lago (fig 15)30 in comune di Montefiascone

sorto a ridosso della via di collegamento tra Vulci e Orvieto come pure queUe ormai pluriennali del tempio di Monte Li Sant1

presso Narce Rinnovata attenzione e stata ri-volta a Lucus

Feroniae e alIa contigua villa dei Volusii interessata da un grande

progetto di restauro archeologico-ambientale in corso di realizshy

zazione in collaborazione fra la Soprintendenza e Autostrade

per lItalia che ha avuto avvio attraverso una mostra che svoltasi

nel1998 a Roma2 ha trovato nello stesso anno una seconda pili

ampia edizione a Torino33 Sono state altresl riprese sin dal1999

Ie indagini nell area del santuario dedicato a Feronia (fig 16) con

risuhati che sin dora confermano la grande importanza di figure 16 Lucus Feroniae (Capena RM) Bronzetto questo luogo di cuho ricordato dalle fonti che sottolineano di augure dal santuario di anche la sua connotazione emporica34

Feronia (fine VI sec ac) AUe iniziative poste in essere suI

territorio ha corrisposto un forte impulso

per 10 sviluppo e il potenziamento del sishy

stema museale dellEtruria meridionale che

incentrato nel Museo Nazionale Etrusco di

Villa Giulia aRoma si articola attraverso

altri nove istituti integrandosi peraltro con

numerosi Antiquaria comunali dislocati nei

pili importanti siti del territorio

Rispetto aUa Villa Giulia di unfigure 17 Polo Museale Etrusco di Roma Villa Giulia in fondo e Villa Poniatowski in primo piano tempo quello che oggi si propone al pubshy

-140shy

---------- ANNA MARIA MORETTI SGUBINI

blico eun Museo rinnovato per oltre il50

dei suoi allestimenti e che ora unito aHa

contigua Villa Poniatowski si avvia a costishy

tuire un Polo espositivo di primo piano

qualificandosi per la sua specificita a livello

internazionale (fig 17)35

II progetto scientifico per Iampliashy

mento e il rinnovamento delle esposizioni

messo a punto nel 1996 con la collaboshy

razione di Francesca Boitani ha trovato

approvazione e cospicui finanziamenti a

partire dal 1997 Sono state COS progressishy

vamente riordinate e riaperte al pubblico

nel 1997 Ie antichita di Pyrgi6 1998 Ie

raccolte dell agro falisco e capenate37 nel

1999 Ie grandi Collezioni storiche del

Museo fra Ie quali un cenno particolare

richiede quella Castellani (fig 18) che coshy

stituita da oltre seimila oggetti si articola in

distinte sezioni relative aIle ceramiche ai

bronzi alle terrecotte ai materiali in osso e

soprattutto ai celebri ori antichi e moshy

figure 18 - Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia Sala dei Sette Colli gli ori Castellani

figure 19 - Vuici area della Cuccumella Hydria di bronzo dalla tomba a buca 311989

derni38 E stato altresl riordinato il ricco Antiquarium nell ambito del quale uno spazio

specifico estato riservato ai materiali gia nel Museo Kircheriano che ha COS riguadagnashy

to malgrado Ie mutilazioni subite nel tempo la sua originaria identita di selezionata racshy

colta di antichiti Anche Ie sezioni topografiche sono state riproposte al pubblico rinnoshy

vate e arricchite con contesti in precedenza non esposti e con il supporto di nuovi appashy

rati didattico ilIustrativi bilingui Grazie ad un pili razionale uso degli spazi si sono

inoltre potute realizzare tre nuove sezioni espositive rispettivamente dedicate alIa epishy

grafia etrusca alIa storia antiquaria del museo e alIa cinquecentesca villa di Papa Giulio

III che ospita il Museo anchessa fatta oggetto di un restauro filologico che lha restituishy

ta alIo splendore originario dotandola al contempo di impianti e servizi adeguati aIle esishy

genze del pubblico39

Attualmente sono stati avviati grazie a nuovi finanziamenti i lavori per il rinshy

novamento e ladeguamento degli spazi che attualmente ospitano Ie sezioni topografiche

e che interesseranno entro il2006 Ie testimonianze di Vulci (fig 19) e di Tarquinia -censhy

tro che in precedenza escluso dal percorso museale trovera ora rappresentazione attrashy

verso la celebre Tomba del Letto Funebre- e successivamente quelle degli altri grandi

due siti Caere e Veio Gli interventi eseguiti come quelli in corso di realizzazione sono

stati preceduti da un intenso lavoro di studio catalogazione e restauro dei materiali Dei

risultati COSI conseguiti e sempre sulla base delle linee perseguite per la realizzazione del

Polo Museale Etrusco di Roma si eritenuto opportuno proporre al pubblico e agli stushy

diosi un primo bilancio In tale prospettiva dintesa con lIstituto Nazionale di Studi

141

--------- SCOPERTE ED INIZIATlVE IN ETRURIA MERIDIONALE ------

Etruschi e Italici estata realizzato nel2001 un

convegno dedicato ai grandi siti dellEtruria meridionale costiera 40 e in tale occasione e stata aperta al pubblico negli spazi delle

Coneerie Riganti contigui alIa Villa

Poniatowski una mostra relativa al1e scoperte

e ai restauri condotti in questi ultimi anni a Vulei a Caere e a Veio41 Da segnalare in

particolare limportanza delle testimonianze

re-Iative a questo ultimo centro che confinate

nei depositi da oltre cinquanta anni torneranshy

no entro il prossimo quadriennio ad essere figure 20 - Tarquinia Museo Arcbeologico esposte negli spazi ora final mente reperiti Nazionale L esposizione dei sareofagi dellala destra del Museo contigui a quelli

degli altri grandi siti dellEtruria merishy

dionale42 Le preziose sale della Villa

Poniatowski che verranno aperte al pubblico

tra il 2006 e il 2007 accoglieranno invece Ie

storiche raccolte del Latium Vetus con Ie straordinarie testimonianze provenienti da

Palestrina e i materiali dai centri dellUmbria

Altre novita prop one ora anche il Museo Nazionale di Tarquinia (fig 20) ospishy

figure 21 Viterbo Rocea Albornoz Le statue di tato nella prestigiosa sede del Palazzo Ferento Vitelleschi ove in occasione del gia ricordato

Convegno di Stud Etruschi del 2001 estato

aperto al pubblico il Salone delle Armi che accoglie i materiali provenienti dagli scavi vecshy

chi e nuovi condotti sulla Civita e nell ambito dei quali estate finalmente ricontestualizzato

il celebre altorilievo con i cavalli alati Uno spazio estato inoltre riservato anche a Gravlsca mentre ein programma Iapertura di una nuova sezione dedicata sempre al territorio rna con

specifico riferimento aIle testimonianze della sfarzosa villa Imperiale di Cazzanello Al piano

terreno del Museo nel 2004 e stata inaugurata una sezione dedicata aile sculture arcaiche tarquiniesi che vede raccolti oltre ad una selezione dei caratteristici lastroni a scala alcune

delle pili note testimonianze di quella produzione

Anche il Museo di Tuscania propone nuove sezioni espositive Ie sale del braccio

occidentale del primo piano del cinquecentesco convento di S Maria del Riposo sono

state destinate infatti ai materiali della cultura orientalizzante ed arcaica dell antico centro

ed ospitano in particolare Ie testimonianze delle complesse esperienze dellarchitettura

funeraria restituiteci dalle necropoli rupestri della Peschiera e di Pian di Mola44

Tra il 1997 e il 2004 e state completato il Museo comprensoriale dellEtruria

interna che ha sede nella Rocca Albornoz di Viterbo Nel 1997 sono state allestite al

primo piano due sezioni la prima dedicata ai risultati degli scavi condotti dalla Scuola

Francese di Roma nel centro di Musarna la seconda riservata al ciclo delle statue provenienshy

-142shy

--------middotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddot---ANNA MARIA Mo TTl SGUB01

ti da teatro di Ferento riproposte con una scenografica soluzione espositiva ispirata al complesso monumentale (fig 21)45 Ferento moItre ha trovato ulteriore documentazione anche grazie ad una mostra temporanea di recente reaIizzazione che ha offerto un bilancio significativo delle ricerche sistematiche condotte dallUniversita di Viterbo nel sitO46 Nel 2005 sad completato il percorso espositivo 47 che prevede nei saloni del secondo piano la presentazione di materiali provenienti dai maggiori centri dellEtruria interna quali Blera Barbarano S Giuliano Norchia Bisenzio ecc mentre uno spazio particolare estato risershyvato alla celebre tomba della Biga di Castro riproposta al pubblico insieme ai materiali delloriginario contesto48 Per il2006 infine ein programma un ulteriore intervento che in collaborazione con la Scuola Svedese di Studi Classici di Roma permetted di rinnovare almeno in parte adeguandola allattuale stato delle ricerche lesposizione delle testimonishyanze relative ai siti di San Giovenale e di Acquarossa risalente al 1986

Infine il Museo di Lucus Feroniae ove estata allestita una prima sezione dedicashyta al territorio mentre con unesposizione provvisoria e stato propos to al pubblico il pregevole cicio statuario della prima eta imperiale proveniente dall Augusteo conti guo alla basilica che domina il foro della colonia di eta romana49

Anche a Pyrgi fervono i lavori per il restauro della cd Manica Lunga del Castello di S Severa che ospited in spazi finalmente adeguati i materiali rinvenuti in oltre cinguantanni di scavo nell area sacra contigua allo scalo portuale ovviando COSt

all angusta soluzione che al momento vede costrette tante insigni testimonianze nei picshycoli locali dell Antiquarium pres so I area archeologica

Collaterali a tali iniziative sono state infine altre minori per 10 piu a carattere temporaneo tra Ie quali si ricordano Ie gia citate mostre dedicate nel 1998 e nel 1999 alIa Villa dei Volusii Saturnini5C pres so Lucus Feroniae quell a relativa alIa notissima coppa di Euphronios51 restituita dal Getty Museum di Malibu ne11999 al Museo di Villa Giulia e infine due manifestazioni espositive svoltesi a Montalto di Castro la prima del 1997 deshydicata al Mitreo52 rinvenuto a Vulci presso la domus del Criptoportico la seconda del 2002 avente per tema Ie scoperte e Ie riscoperte nel territorio di Vuki53 Questa ultima e stata anche occasione per puntualizzare un altro menD noto aspetto dellintensa attivita svolta in questi anni dalla Soprintendenza nellambito dei depositi dei musei periferici con risultati altrimenti apprezzabili attraverso pubblicazioni scientifiche 0 anche attrashyverso limpegnativo consistente incremento del catalogo e dei registri inventariali dei materiali

143 shy

-----~-~ SCOPERTf ED IN IZIATIVE IN ETRURIA MERIDIONAL E------~

studio dei materiali provenienti dai vecchi scavi che conservati nei depositi costituiscono uno straordinario campo di indagine ove sottoposti ad analisi puntuali Una prima sinteshysi di questo lavoro sono state Ie mostre organizzate a Villa Poniatowski e a Tarquinia come pure Ie tematiche relative alIo sviluppo dei centri sono state affrontate nel Convegno organizzato nel2001 dallIstituto Nazionale di Studi Etruschi

In tal senso estato messo a punto il Progetto Veio che promosso dintesa con docenti e ricercatori della Cattedra di Etruscologia e Antichita italiche della seconda Cattedra di Archeologia e Storia dell Arte greca e romana della seconda Cattedra di Topografia di Roma e dellItalia antica dellUniversita degli Studi La Sapienza operanti suI terreno dintesa e in collaborazione con la Soprintendenza ha determinato la conshytemporanea apertura di distinti punti di scavo che hanno interessato altrettanti settori strategici per la conoscenza dellinsediamento Si e anzitutto operato nellarea del Samuario del Portonaccio stante anche Iesigenza da parte del gruppo di etruscologi

impegnati nel Progetto Veio e diretti da Giovanni Colonna di procedere a puntuali verifiche di alcuni settori gia interessati dagli scavi compiuti nel primo cinquantenshynio del Novecento verifiche peraltro indispensabili sia per poter giungere all edizione scientifica di alcuni di quegli stessi scavi1 sia per la puntualizzazione delle pili generali problematiche afferenti la ricostruzione del comshyplesso monumentale (fig 2-3) nelle sue diverse fasi e art ishycolazioni in linea con gli studi che questo gruppo di archeologi porta avanti ormai da anni nellarea2

Un secondo punto dintervento ha interessato Piazza d Armi ove gli scavi condotti da Gilda Bartoloni e Francesca Boitani hanno reso possibile acquisire una pili puntuale conoscenza delle vicende edilizie che interessarono questo setshytore dell abitato si sono COSl da un lato meglio definite Ie fasi la funzione e Ie caratteristiche tecniche del cd oikos (fig 4)figure 2 - Veio santuario del

Portonaccio gruppo votivo di scavato negli anm trenta del Novecento da Enrico Stefani Ercole e Minerva (fine VI sec ac) e successivamente si eavviata Iesplorazione di nuovi nuclei

abitativi dellinsediamento arcaico che appaiono caratterizzati da un impianto di tipo regolare3

Non menD importanti i risultati acquisiti a Piano di Comunita4 sotto la direzione di Giovanni Colonna che hanno offerto tra Ialtro una preziosa testimonianshyza del carattere dellinsediamento veiente aHa fine del VII-inizio VI sec ac e a Macchia Grande ove Ie ricerche dirette da Andrea Carandini hanno interessato un

figure 3 Veio santuario del Portonaccio quartiere di eta arcaica e un settore del foro ricostruzione del sistema angolare della fronte del

tempio (secondo quarto del V sec ac) di eta romana (fig 5) a quello contiguo

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-----~~- ANNA MARIA MORETT SGUBIN

figure 4 - Veio Piazza dArmi Veduta aerea delshy figure 5 - Veio Macchia Grande Veduta aerea

larea di scavo dellarea di scavo

Nuovi dati provengono anche da

Campetti6 area che ora sappiamo interessashy

ta da una frequentazione che si protrae ininshy

terrotta dal IX aHa meta del V sec ac Sono

stati infatti intercettati resti di cap anne della

prima eta del Ferro e strutture di eta arcaica

aIle qual si sovrappose secoli pili tardi il

grandioso impianto che realizzato in era

tardo repubblicana manifesta modifiche e figure 6a - Veio necropoli di Casale del Fosso

ampliamenti di eta Imperiale romana Tomba 1036 prima dello scavo in laboratorio

I risultati delle ricerche sisteshy

matiche condotte nell area della citta storica

hanno trovato ulteriore integrazione grazie

aHa scoperta a seguito di un intervento di

tutela di un insediamento del Bronzo finale

che localizzato sulla baIza sottostante il suggestivo Castello di Isola Farnese conshy

corre a delineare Ie dinamiche relative al

popolamento del territorio nella fase che

precede la formazione della citta figure 6b - Veio necropoli di Casale del Fosso Tomba 1036 it corredo (750-730 ca ac)Non menD significativi sonG i dati

relativi alle necropolis per 10 pili frutto delle

ricerche condotte nei depositi fra Ie quali bastera citare gli straordinari risultati acquisiti

a seguito dello scavo condotto in laboratorio della celebre Tomba 1036 di Casale del

Fosso (fig 6) che databile tra il7S0 e il 730 ac si conferma fra Ie pili importanti tombe

di guerriero finora note in ltalia Lo scavo effettuato a ~Itre cento anni dal ritrovamento

non ha solo confermato la ricchezza del corredo ma ha reso anche possibile attribuire i

ricchi e tal ora unici materiali che 10 compongono ad un insigne personaggio che a buon

diritto puo essere considerato un vero e proprio re di Veio sepolto con sfarzo inusitato

questi annovera tra Ie insegne del suo rango una mazza uno scudo bilobato e un discoshy

co razz a che evocano il costume dei Salii romani quale enota dalle fonti letterarie come

lucidamente prospettato da Giovanni Colonna sin dal 19929

-135 shy

---~ _- SCOPERTE ED INIZIATIVE IN ETRURIA MERIDIONALE

figure 7 - Cerveteri santuario in loco S Antonio Veduta aerea

figure 8 - Cerveteri kylix attica a figure rosse di Euphronios vasaio dipinta da Onesimos (fine VI - decenni iniziale del V sec ac)

figure 9 _ Tarquinia santuario dellAra della

Regina Angolo sud-est del complesso monumentale

Di non mlllor rilievo i risultati acquisiti a Caere in loc S Antonio dal

gruppo di lavoro che ha visto associato alIa Soprintendenza lIstituto per IArcheologia

etrusco-italica del CNR diretto dapprima

da Mauro Cristofani e successivamente da Adriano Maggiani coadiuvati da altri stushydiosi di universid italiane e straniere Gli

scavi che dopo sette anni si avviano ormai a condusione hanno consentito di

riportare in luce due imponenti templi di

tipo tuscanico che allineati e orientati verso sud-ovest risultano prospicienti una vasta

terrazza pianeggiante delimitata a sud dalla

via cava che penetrava nell area urbana risalendo dalla Valle della Mola (fig 7)10

Come testimoniano i ricchi ritrovamenti effettuati nel corso dello scavo che ha fra Ialtro messo in luce un complesso sistema

di ambienti sotterranei forse cisterne Ie strutture monumentali in uso tra Iera

tardo-arcaica e la piena eta romana venshy

gono fatte oggetto di una radicale ristrutshyturazione alia fine del IV sec aC Larea

peraltro appare occupata anche in epoca precedente Iimpianto santuariale tardoshy

arcaico risultando frequentata quasi senza soluzione di continuita dalleti protostorishy

ca Tra Ie scoperte di maggiore spicco si

ricorda in particolare quella di un bothros

che ha restituito molte decine di frammenti

relativi a donari databili tra la fine del VI sec aC e linizio delleta ellenistica In parshyticolare 10 studio di tali materiali ha rivelato

un ruolo preminente di Ercole nellambito

del santuario di cui forse con Menerva fu titolare di uno dei culti principali Ad H ercle riconduce anche Ia dedica incisa

sulla grande kylix a figure rosse plasmata da Euphronios e dipinta da Onesimos (fig 8) restituita nel 1999 allo Stato italiano dal

Getty Museum di Malibu dopo che ne era stata inconfutabilmente dimostrata la pertishy

-136

--~-~~-~~ ~~---- ANNA 11ARIA MORETTI SGUBINI

nenza al santuario ceretano11

Altre novita si registrano a seguito

di scavi condotti nelle vastissime necropoli

ceretane Fra gli altri si ricorda in particolare

un intervento di tutela che condotto nelshyl area del Laghetto12 ha restituito testimoshy

nianze fondamentali per la conoscenza della

prima eta del Ferro di Cerveteri Risulta COSl

ora documentata anche per Caere la stessa figure lOa - Tarquinia Villa Bruschi Falgari

precoce apertura ai commerci ed ai contatti veduta della necropoli della prima eta del ferro

con i grandi centri del Mediterraneo che

caratterizza Ie altre grandi metropoli

costiere delIEtruria meridionale e si

chiariscono al contempo queUe che furono

Ie premesse alIa sua sfolgorante fioritura di

eta orientalizzante

Ricche di risultati anche Ie ricerche

condotte a Tarquinia ove lIstituto di

Etruscologia dellUniversita di Milano diretto da Maria Bonghi Jovino ha prosegui- figure lOb Tarquinia Villa Bruschi Falgari

tomba 73 ad incinerazione entro custodia di tufoto Ie proficue indagini che gia avviate da anni13 ci restituiscono un quadro dellinseshy

diamento di straordinaria valenza come puntualmente reso nota agli studiosi attraverso la

ricca bibliografia resa tempestivamente disponibile 14 1area esplorata (fig 9) appare intershy

essata da unoccupazione che senza soluzione di continuira si estende dal momenta conshy

e1usivo del Bronzo finale allalto Medioevo Nuove acquisizioni giungono inoltre dalla

celebre Ara della Regina15 ove indagini sistematiche condotte in collaborazione con la

Soprintendenza hanno portato alla scoperta di ulteriori dati relativi allimpianto di eta

arcaica del santuario interessato da un radicale rinnovamento nella seconda meta del IV

sec ac

Alle scoperte in area urbana fra Ie quali si ricordano ancora i nuovi dati acquisishy

ti a proposito della cinta muraria16 si affianca un eccezionale ritrovamento effettuato nelshy

lambito delle necropoli ove nel1998 a Villa Bruschi eritornato in luce un sepolcreto vilshy

lanoviano (fig 10) pressocheuro intatto forse ricollegabile alIa comunita che occupa in quesshy

ta fase la coHina dei Monterozzi Nel corso delle prime tre campagne di scavo sono state

esplorate 115 tombe a incinerazione in pozzetci con risega 0 in custodia Iitica e 8 tombe

a inumazione in fossa semplice 0 foderata e chiusa da lastre II rigore scientifico che ha

guidato la ricerca ci ha restituito una ricchissima messe di testimonianze utili ad una pili

approfondita conoscenza degli usi e dei rituali funerari della prima Tarquinia gia in parte

poste a disposizione degii studiosi grazie ad una serie di resoconti preliminari che danno

concreta conferma dellimportanza del sepolcretoY

Integrano il panorama delle ricerche in atto a Tarquinia i risultati delle indagini

condotte a Gravisca dallUniversita di Perugia in collaborazione con la Soprintendenza

137 shy

IN ETRURIA MERIDIONALE-------SCOPERTE ED II ZlATIVE

figure 11 - Gravisca resti di officina metallurgishyca presso it sacello di Afrodite

figure 12b - Vulci Porta Ovest planimetria

figure 13 - Vulci Area I tratto delle mura urbane

particolarmente proficue sia per quanta

riguarda Ie problematic he legate al culto ed

alle pratiche devozionali sia per quanto

attiene aIle attivita produttive che ruotano

attomo al santuario sorto in prossimita

dello scalo commerciale e che ora meglio si

colgono grazie al ritrovamento di officine

metallurgiche (fig 11) attive tra

lOrientalizzante recente e I eta arcaica18

Obiettivo di un articolato ed organishy

co progetto di interventi eanche Vulci sede di

un Parco Archeologico e Ambientale Iiniziativa portata avanti attraverso nuovi modelli di

gestione del territorio che vedono impegnato con gli Enti locali 10 Stato attraverso la

Soprintendenza Archeologica per Etruria Meridionale ha determinato la realizzazione di numerosi interventi di valorizzazione che consentono non solo di apprezzare Ie straordinashy

rie risorse naturalistiche di questa angolo ancora intatto della Maremma ma soprattutto

hanno reso possibile acquisire una maggiore conoscenza di un sito storicamente penalizzato

dalle vicende che hanno caratterizzato nellOttocento e nella prima meta del Novecento la ricerca archeologica Gli interventi effettuati in questi ultimi anni sono stati finalizzati da un

lato al recupero e al restauro delle emergenze monumentali note19 da un altro alia verifica dei

dati relativi allinsediamento realizzata attraverso lanalisi della cartografia storica e medishy

ante un programma di survey combinati con unattenta rilettura delle tracce di foto aeree di

138

-middot-~~~~~~~~~~-ANNA MARfA MORETTI SGUBfNf --- ~~~~~~~

varia epoca20 sono stati altresl realizzati mirati e circoscritti interventi di scavo11 nellarea

urbana che oggi sappiamo estendersi anche oltre i limiti del pianoro de La Citta ricomprenshy

dendo anche la zona della Pozzatella22 Si ein particolare acquisita una piu puntuale conoscenshy

za dello sviluppo e dellassetto dellimpianto urbano di epoca ellellistico-romana che risulta

forte mente condizionato dalle caratteristiche dellinsediamento etrusco analogamente nuovi

dati sono relativi allimponente cinta urbana23 che risultando continua appare realizzata alia

fine del IV sec ac e risulta interessata da consistenti interventi di rifacimento databili agli

inizi del III sec ac Sono infatti compiutamente noti oltre ad ampi tratti di mura come quelshy

Ii che cingono suI versante occidentale il pianoro de La Citta Ie porte Nord e Ovest questulshy

tima protetta da una poderosa struttura24 (fig 12) che in fase con il rifacimento della porta

degli illizi del III secolo dovette essere come quella realizzata per fronteggiare l aggressione

romana Altri consistenti dati restituito 10 scavo della cd Area I (fig 13)25 ubicata sulle

pendici nord-orientali del pianoro urbano ove estato individuato ed esplorato un esteso

deposito di materiali votivi che rinvenuti in giacitura second aria sembrano ricollegabili ad

un impianto santuariale localizzabile a sud-est dellacropoli Altri elementi utili a chiarire lorshy

ganizzazione del territorio in funzione dello sviluppo delleconomia del centro antico sono

stati acquisiti nella fa-scia suburbana sotto Porta Est nella pianura di fondovalle a poca dishy

stanza dalla sponda destra del Fiora sono stati riportati in luce resti di edifici a carattere funshy

zionale il piu anti co dei quali risalente ad eta arcaica che sembrano documentare la presenza

figure 14a Vulei necropoli dellOsteria Tomba del Kottabos Hydria attica a figure nere avvicinabile aUf) stile del Pittore di Priamo Intorno al510 aC

139

figure 14b - Vulei necropoli dellOsteria Tomba dei Vasi del Pittore di Micali Hydria etrusca a figure nere del PiUore di Micali Fine VI sec ac

-- ----- SCOPERTE ED INIZlATIVE IN rTRURIA MERIDIO1ALE -----shy

in questarea di strutture a carattere commershy

ciale forse legate ad uno scalo fluviale26

Nuovi ritrovamenti si registrano

anche nell area delle necropoli si tratta sia

di scavi effettuati nei depositi27 (fig 14)

sia di interventi sui territorio fra gli altri si

ricordano qui i risultati di uno scavo che

condotto nel 1998 nel settore centrale

figure 15 Montefiascone santuario di Piana del dellOsteria ha consentito di indagare due Lago Veduta dinsieme distinti settori del sepolcreto28 Numerose

sono state Ie tombe riportate in luce sia di

eta tardo arcaica sia di epoca ellenistica alcune delle quali rinshy

venute intatte hanno restituito oltre a preziosi materiali dimshy

portazione e di produzione locale anche clementi utili ad una

piu approfondita conoscenza degli usi e dei rituali funerari 29

Altre importanti ricerche concorrono a restituirci un

quadro piu articolato del territorio dellEtruria Meridionale Mi

limito qui a ricordare a titolo di esempio Ie indagini in atto nel santuario di Piana del Lago (fig 15)30 in comune di Montefiascone

sorto a ridosso della via di collegamento tra Vulci e Orvieto come pure queUe ormai pluriennali del tempio di Monte Li Sant1

presso Narce Rinnovata attenzione e stata ri-volta a Lucus

Feroniae e alIa contigua villa dei Volusii interessata da un grande

progetto di restauro archeologico-ambientale in corso di realizshy

zazione in collaborazione fra la Soprintendenza e Autostrade

per lItalia che ha avuto avvio attraverso una mostra che svoltasi

nel1998 a Roma2 ha trovato nello stesso anno una seconda pili

ampia edizione a Torino33 Sono state altresl riprese sin dal1999

Ie indagini nell area del santuario dedicato a Feronia (fig 16) con

risuhati che sin dora confermano la grande importanza di figure 16 Lucus Feroniae (Capena RM) Bronzetto questo luogo di cuho ricordato dalle fonti che sottolineano di augure dal santuario di anche la sua connotazione emporica34

Feronia (fine VI sec ac) AUe iniziative poste in essere suI

territorio ha corrisposto un forte impulso

per 10 sviluppo e il potenziamento del sishy

stema museale dellEtruria meridionale che

incentrato nel Museo Nazionale Etrusco di

Villa Giulia aRoma si articola attraverso

altri nove istituti integrandosi peraltro con

numerosi Antiquaria comunali dislocati nei

pili importanti siti del territorio

Rispetto aUa Villa Giulia di unfigure 17 Polo Museale Etrusco di Roma Villa Giulia in fondo e Villa Poniatowski in primo piano tempo quello che oggi si propone al pubshy

-140shy

---------- ANNA MARIA MORETTI SGUBINI

blico eun Museo rinnovato per oltre il50

dei suoi allestimenti e che ora unito aHa

contigua Villa Poniatowski si avvia a costishy

tuire un Polo espositivo di primo piano

qualificandosi per la sua specificita a livello

internazionale (fig 17)35

II progetto scientifico per Iampliashy

mento e il rinnovamento delle esposizioni

messo a punto nel 1996 con la collaboshy

razione di Francesca Boitani ha trovato

approvazione e cospicui finanziamenti a

partire dal 1997 Sono state COS progressishy

vamente riordinate e riaperte al pubblico

nel 1997 Ie antichita di Pyrgi6 1998 Ie

raccolte dell agro falisco e capenate37 nel

1999 Ie grandi Collezioni storiche del

Museo fra Ie quali un cenno particolare

richiede quella Castellani (fig 18) che coshy

stituita da oltre seimila oggetti si articola in

distinte sezioni relative aIle ceramiche ai

bronzi alle terrecotte ai materiali in osso e

soprattutto ai celebri ori antichi e moshy

figure 18 - Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia Sala dei Sette Colli gli ori Castellani

figure 19 - Vuici area della Cuccumella Hydria di bronzo dalla tomba a buca 311989

derni38 E stato altresl riordinato il ricco Antiquarium nell ambito del quale uno spazio

specifico estato riservato ai materiali gia nel Museo Kircheriano che ha COS riguadagnashy

to malgrado Ie mutilazioni subite nel tempo la sua originaria identita di selezionata racshy

colta di antichiti Anche Ie sezioni topografiche sono state riproposte al pubblico rinnoshy

vate e arricchite con contesti in precedenza non esposti e con il supporto di nuovi appashy

rati didattico ilIustrativi bilingui Grazie ad un pili razionale uso degli spazi si sono

inoltre potute realizzare tre nuove sezioni espositive rispettivamente dedicate alIa epishy

grafia etrusca alIa storia antiquaria del museo e alIa cinquecentesca villa di Papa Giulio

III che ospita il Museo anchessa fatta oggetto di un restauro filologico che lha restituishy

ta alIo splendore originario dotandola al contempo di impianti e servizi adeguati aIle esishy

genze del pubblico39

Attualmente sono stati avviati grazie a nuovi finanziamenti i lavori per il rinshy

novamento e ladeguamento degli spazi che attualmente ospitano Ie sezioni topografiche

e che interesseranno entro il2006 Ie testimonianze di Vulci (fig 19) e di Tarquinia -censhy

tro che in precedenza escluso dal percorso museale trovera ora rappresentazione attrashy

verso la celebre Tomba del Letto Funebre- e successivamente quelle degli altri grandi

due siti Caere e Veio Gli interventi eseguiti come quelli in corso di realizzazione sono

stati preceduti da un intenso lavoro di studio catalogazione e restauro dei materiali Dei

risultati COSI conseguiti e sempre sulla base delle linee perseguite per la realizzazione del

Polo Museale Etrusco di Roma si eritenuto opportuno proporre al pubblico e agli stushy

diosi un primo bilancio In tale prospettiva dintesa con lIstituto Nazionale di Studi

141

--------- SCOPERTE ED INIZIATlVE IN ETRURIA MERIDIONALE ------

Etruschi e Italici estata realizzato nel2001 un

convegno dedicato ai grandi siti dellEtruria meridionale costiera 40 e in tale occasione e stata aperta al pubblico negli spazi delle

Coneerie Riganti contigui alIa Villa

Poniatowski una mostra relativa al1e scoperte

e ai restauri condotti in questi ultimi anni a Vulei a Caere e a Veio41 Da segnalare in

particolare limportanza delle testimonianze

re-Iative a questo ultimo centro che confinate

nei depositi da oltre cinquanta anni torneranshy

no entro il prossimo quadriennio ad essere figure 20 - Tarquinia Museo Arcbeologico esposte negli spazi ora final mente reperiti Nazionale L esposizione dei sareofagi dellala destra del Museo contigui a quelli

degli altri grandi siti dellEtruria merishy

dionale42 Le preziose sale della Villa

Poniatowski che verranno aperte al pubblico

tra il 2006 e il 2007 accoglieranno invece Ie

storiche raccolte del Latium Vetus con Ie straordinarie testimonianze provenienti da

Palestrina e i materiali dai centri dellUmbria

Altre novita prop one ora anche il Museo Nazionale di Tarquinia (fig 20) ospishy

figure 21 Viterbo Rocea Albornoz Le statue di tato nella prestigiosa sede del Palazzo Ferento Vitelleschi ove in occasione del gia ricordato

Convegno di Stud Etruschi del 2001 estato

aperto al pubblico il Salone delle Armi che accoglie i materiali provenienti dagli scavi vecshy

chi e nuovi condotti sulla Civita e nell ambito dei quali estate finalmente ricontestualizzato

il celebre altorilievo con i cavalli alati Uno spazio estato inoltre riservato anche a Gravlsca mentre ein programma Iapertura di una nuova sezione dedicata sempre al territorio rna con

specifico riferimento aIle testimonianze della sfarzosa villa Imperiale di Cazzanello Al piano

terreno del Museo nel 2004 e stata inaugurata una sezione dedicata aile sculture arcaiche tarquiniesi che vede raccolti oltre ad una selezione dei caratteristici lastroni a scala alcune

delle pili note testimonianze di quella produzione

Anche il Museo di Tuscania propone nuove sezioni espositive Ie sale del braccio

occidentale del primo piano del cinquecentesco convento di S Maria del Riposo sono

state destinate infatti ai materiali della cultura orientalizzante ed arcaica dell antico centro

ed ospitano in particolare Ie testimonianze delle complesse esperienze dellarchitettura

funeraria restituiteci dalle necropoli rupestri della Peschiera e di Pian di Mola44

Tra il 1997 e il 2004 e state completato il Museo comprensoriale dellEtruria

interna che ha sede nella Rocca Albornoz di Viterbo Nel 1997 sono state allestite al

primo piano due sezioni la prima dedicata ai risultati degli scavi condotti dalla Scuola

Francese di Roma nel centro di Musarna la seconda riservata al ciclo delle statue provenienshy

-142shy

--------middotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddot---ANNA MARIA Mo TTl SGUB01

ti da teatro di Ferento riproposte con una scenografica soluzione espositiva ispirata al complesso monumentale (fig 21)45 Ferento moItre ha trovato ulteriore documentazione anche grazie ad una mostra temporanea di recente reaIizzazione che ha offerto un bilancio significativo delle ricerche sistematiche condotte dallUniversita di Viterbo nel sitO46 Nel 2005 sad completato il percorso espositivo 47 che prevede nei saloni del secondo piano la presentazione di materiali provenienti dai maggiori centri dellEtruria interna quali Blera Barbarano S Giuliano Norchia Bisenzio ecc mentre uno spazio particolare estato risershyvato alla celebre tomba della Biga di Castro riproposta al pubblico insieme ai materiali delloriginario contesto48 Per il2006 infine ein programma un ulteriore intervento che in collaborazione con la Scuola Svedese di Studi Classici di Roma permetted di rinnovare almeno in parte adeguandola allattuale stato delle ricerche lesposizione delle testimonishyanze relative ai siti di San Giovenale e di Acquarossa risalente al 1986

Infine il Museo di Lucus Feroniae ove estata allestita una prima sezione dedicashyta al territorio mentre con unesposizione provvisoria e stato propos to al pubblico il pregevole cicio statuario della prima eta imperiale proveniente dall Augusteo conti guo alla basilica che domina il foro della colonia di eta romana49

Anche a Pyrgi fervono i lavori per il restauro della cd Manica Lunga del Castello di S Severa che ospited in spazi finalmente adeguati i materiali rinvenuti in oltre cinguantanni di scavo nell area sacra contigua allo scalo portuale ovviando COSt

all angusta soluzione che al momento vede costrette tante insigni testimonianze nei picshycoli locali dell Antiquarium pres so I area archeologica

Collaterali a tali iniziative sono state infine altre minori per 10 piu a carattere temporaneo tra Ie quali si ricordano Ie gia citate mostre dedicate nel 1998 e nel 1999 alIa Villa dei Volusii Saturnini5C pres so Lucus Feroniae quell a relativa alIa notissima coppa di Euphronios51 restituita dal Getty Museum di Malibu ne11999 al Museo di Villa Giulia e infine due manifestazioni espositive svoltesi a Montalto di Castro la prima del 1997 deshydicata al Mitreo52 rinvenuto a Vulci presso la domus del Criptoportico la seconda del 2002 avente per tema Ie scoperte e Ie riscoperte nel territorio di Vuki53 Questa ultima e stata anche occasione per puntualizzare un altro menD noto aspetto dellintensa attivita svolta in questi anni dalla Soprintendenza nellambito dei depositi dei musei periferici con risultati altrimenti apprezzabili attraverso pubblicazioni scientifiche 0 anche attrashyverso limpegnativo consistente incremento del catalogo e dei registri inventariali dei materiali

143 shy

-----~~- ANNA MARIA MORETT SGUBIN

figure 4 - Veio Piazza dArmi Veduta aerea delshy figure 5 - Veio Macchia Grande Veduta aerea

larea di scavo dellarea di scavo

Nuovi dati provengono anche da

Campetti6 area che ora sappiamo interessashy

ta da una frequentazione che si protrae ininshy

terrotta dal IX aHa meta del V sec ac Sono

stati infatti intercettati resti di cap anne della

prima eta del Ferro e strutture di eta arcaica

aIle qual si sovrappose secoli pili tardi il

grandioso impianto che realizzato in era

tardo repubblicana manifesta modifiche e figure 6a - Veio necropoli di Casale del Fosso

ampliamenti di eta Imperiale romana Tomba 1036 prima dello scavo in laboratorio

I risultati delle ricerche sisteshy

matiche condotte nell area della citta storica

hanno trovato ulteriore integrazione grazie

aHa scoperta a seguito di un intervento di

tutela di un insediamento del Bronzo finale

che localizzato sulla baIza sottostante il suggestivo Castello di Isola Farnese conshy

corre a delineare Ie dinamiche relative al

popolamento del territorio nella fase che

precede la formazione della citta figure 6b - Veio necropoli di Casale del Fosso Tomba 1036 it corredo (750-730 ca ac)Non menD significativi sonG i dati

relativi alle necropolis per 10 pili frutto delle

ricerche condotte nei depositi fra Ie quali bastera citare gli straordinari risultati acquisiti

a seguito dello scavo condotto in laboratorio della celebre Tomba 1036 di Casale del

Fosso (fig 6) che databile tra il7S0 e il 730 ac si conferma fra Ie pili importanti tombe

di guerriero finora note in ltalia Lo scavo effettuato a ~Itre cento anni dal ritrovamento

non ha solo confermato la ricchezza del corredo ma ha reso anche possibile attribuire i

ricchi e tal ora unici materiali che 10 compongono ad un insigne personaggio che a buon

diritto puo essere considerato un vero e proprio re di Veio sepolto con sfarzo inusitato

questi annovera tra Ie insegne del suo rango una mazza uno scudo bilobato e un discoshy

co razz a che evocano il costume dei Salii romani quale enota dalle fonti letterarie come

lucidamente prospettato da Giovanni Colonna sin dal 19929

-135 shy

---~ _- SCOPERTE ED INIZIATIVE IN ETRURIA MERIDIONALE

figure 7 - Cerveteri santuario in loco S Antonio Veduta aerea

figure 8 - Cerveteri kylix attica a figure rosse di Euphronios vasaio dipinta da Onesimos (fine VI - decenni iniziale del V sec ac)

figure 9 _ Tarquinia santuario dellAra della

Regina Angolo sud-est del complesso monumentale

Di non mlllor rilievo i risultati acquisiti a Caere in loc S Antonio dal

gruppo di lavoro che ha visto associato alIa Soprintendenza lIstituto per IArcheologia

etrusco-italica del CNR diretto dapprima

da Mauro Cristofani e successivamente da Adriano Maggiani coadiuvati da altri stushydiosi di universid italiane e straniere Gli

scavi che dopo sette anni si avviano ormai a condusione hanno consentito di

riportare in luce due imponenti templi di

tipo tuscanico che allineati e orientati verso sud-ovest risultano prospicienti una vasta

terrazza pianeggiante delimitata a sud dalla

via cava che penetrava nell area urbana risalendo dalla Valle della Mola (fig 7)10

Come testimoniano i ricchi ritrovamenti effettuati nel corso dello scavo che ha fra Ialtro messo in luce un complesso sistema

di ambienti sotterranei forse cisterne Ie strutture monumentali in uso tra Iera

tardo-arcaica e la piena eta romana venshy

gono fatte oggetto di una radicale ristrutshyturazione alia fine del IV sec aC Larea

peraltro appare occupata anche in epoca precedente Iimpianto santuariale tardoshy

arcaico risultando frequentata quasi senza soluzione di continuita dalleti protostorishy

ca Tra Ie scoperte di maggiore spicco si

ricorda in particolare quella di un bothros

che ha restituito molte decine di frammenti

relativi a donari databili tra la fine del VI sec aC e linizio delleta ellenistica In parshyticolare 10 studio di tali materiali ha rivelato

un ruolo preminente di Ercole nellambito

del santuario di cui forse con Menerva fu titolare di uno dei culti principali Ad H ercle riconduce anche Ia dedica incisa

sulla grande kylix a figure rosse plasmata da Euphronios e dipinta da Onesimos (fig 8) restituita nel 1999 allo Stato italiano dal

Getty Museum di Malibu dopo che ne era stata inconfutabilmente dimostrata la pertishy

-136

--~-~~-~~ ~~---- ANNA 11ARIA MORETTI SGUBINI

nenza al santuario ceretano11

Altre novita si registrano a seguito

di scavi condotti nelle vastissime necropoli

ceretane Fra gli altri si ricorda in particolare

un intervento di tutela che condotto nelshyl area del Laghetto12 ha restituito testimoshy

nianze fondamentali per la conoscenza della

prima eta del Ferro di Cerveteri Risulta COSl

ora documentata anche per Caere la stessa figure lOa - Tarquinia Villa Bruschi Falgari

precoce apertura ai commerci ed ai contatti veduta della necropoli della prima eta del ferro

con i grandi centri del Mediterraneo che

caratterizza Ie altre grandi metropoli

costiere delIEtruria meridionale e si

chiariscono al contempo queUe che furono

Ie premesse alIa sua sfolgorante fioritura di

eta orientalizzante

Ricche di risultati anche Ie ricerche

condotte a Tarquinia ove lIstituto di

Etruscologia dellUniversita di Milano diretto da Maria Bonghi Jovino ha prosegui- figure lOb Tarquinia Villa Bruschi Falgari

tomba 73 ad incinerazione entro custodia di tufoto Ie proficue indagini che gia avviate da anni13 ci restituiscono un quadro dellinseshy

diamento di straordinaria valenza come puntualmente reso nota agli studiosi attraverso la

ricca bibliografia resa tempestivamente disponibile 14 1area esplorata (fig 9) appare intershy

essata da unoccupazione che senza soluzione di continuira si estende dal momenta conshy

e1usivo del Bronzo finale allalto Medioevo Nuove acquisizioni giungono inoltre dalla

celebre Ara della Regina15 ove indagini sistematiche condotte in collaborazione con la

Soprintendenza hanno portato alla scoperta di ulteriori dati relativi allimpianto di eta

arcaica del santuario interessato da un radicale rinnovamento nella seconda meta del IV

sec ac

Alle scoperte in area urbana fra Ie quali si ricordano ancora i nuovi dati acquisishy

ti a proposito della cinta muraria16 si affianca un eccezionale ritrovamento effettuato nelshy

lambito delle necropoli ove nel1998 a Villa Bruschi eritornato in luce un sepolcreto vilshy

lanoviano (fig 10) pressocheuro intatto forse ricollegabile alIa comunita che occupa in quesshy

ta fase la coHina dei Monterozzi Nel corso delle prime tre campagne di scavo sono state

esplorate 115 tombe a incinerazione in pozzetci con risega 0 in custodia Iitica e 8 tombe

a inumazione in fossa semplice 0 foderata e chiusa da lastre II rigore scientifico che ha

guidato la ricerca ci ha restituito una ricchissima messe di testimonianze utili ad una pili

approfondita conoscenza degli usi e dei rituali funerari della prima Tarquinia gia in parte

poste a disposizione degii studiosi grazie ad una serie di resoconti preliminari che danno

concreta conferma dellimportanza del sepolcretoY

Integrano il panorama delle ricerche in atto a Tarquinia i risultati delle indagini

condotte a Gravisca dallUniversita di Perugia in collaborazione con la Soprintendenza

137 shy

IN ETRURIA MERIDIONALE-------SCOPERTE ED II ZlATIVE

figure 11 - Gravisca resti di officina metallurgishyca presso it sacello di Afrodite

figure 12b - Vulci Porta Ovest planimetria

figure 13 - Vulci Area I tratto delle mura urbane

particolarmente proficue sia per quanta

riguarda Ie problematic he legate al culto ed

alle pratiche devozionali sia per quanto

attiene aIle attivita produttive che ruotano

attomo al santuario sorto in prossimita

dello scalo commerciale e che ora meglio si

colgono grazie al ritrovamento di officine

metallurgiche (fig 11) attive tra

lOrientalizzante recente e I eta arcaica18

Obiettivo di un articolato ed organishy

co progetto di interventi eanche Vulci sede di

un Parco Archeologico e Ambientale Iiniziativa portata avanti attraverso nuovi modelli di

gestione del territorio che vedono impegnato con gli Enti locali 10 Stato attraverso la

Soprintendenza Archeologica per Etruria Meridionale ha determinato la realizzazione di numerosi interventi di valorizzazione che consentono non solo di apprezzare Ie straordinashy

rie risorse naturalistiche di questa angolo ancora intatto della Maremma ma soprattutto

hanno reso possibile acquisire una maggiore conoscenza di un sito storicamente penalizzato

dalle vicende che hanno caratterizzato nellOttocento e nella prima meta del Novecento la ricerca archeologica Gli interventi effettuati in questi ultimi anni sono stati finalizzati da un

lato al recupero e al restauro delle emergenze monumentali note19 da un altro alia verifica dei

dati relativi allinsediamento realizzata attraverso lanalisi della cartografia storica e medishy

ante un programma di survey combinati con unattenta rilettura delle tracce di foto aeree di

138

-middot-~~~~~~~~~~-ANNA MARfA MORETTI SGUBfNf --- ~~~~~~~

varia epoca20 sono stati altresl realizzati mirati e circoscritti interventi di scavo11 nellarea

urbana che oggi sappiamo estendersi anche oltre i limiti del pianoro de La Citta ricomprenshy

dendo anche la zona della Pozzatella22 Si ein particolare acquisita una piu puntuale conoscenshy

za dello sviluppo e dellassetto dellimpianto urbano di epoca ellellistico-romana che risulta

forte mente condizionato dalle caratteristiche dellinsediamento etrusco analogamente nuovi

dati sono relativi allimponente cinta urbana23 che risultando continua appare realizzata alia

fine del IV sec ac e risulta interessata da consistenti interventi di rifacimento databili agli

inizi del III sec ac Sono infatti compiutamente noti oltre ad ampi tratti di mura come quelshy

Ii che cingono suI versante occidentale il pianoro de La Citta Ie porte Nord e Ovest questulshy

tima protetta da una poderosa struttura24 (fig 12) che in fase con il rifacimento della porta

degli illizi del III secolo dovette essere come quella realizzata per fronteggiare l aggressione

romana Altri consistenti dati restituito 10 scavo della cd Area I (fig 13)25 ubicata sulle

pendici nord-orientali del pianoro urbano ove estato individuato ed esplorato un esteso

deposito di materiali votivi che rinvenuti in giacitura second aria sembrano ricollegabili ad

un impianto santuariale localizzabile a sud-est dellacropoli Altri elementi utili a chiarire lorshy

ganizzazione del territorio in funzione dello sviluppo delleconomia del centro antico sono

stati acquisiti nella fa-scia suburbana sotto Porta Est nella pianura di fondovalle a poca dishy

stanza dalla sponda destra del Fiora sono stati riportati in luce resti di edifici a carattere funshy

zionale il piu anti co dei quali risalente ad eta arcaica che sembrano documentare la presenza

figure 14a Vulei necropoli dellOsteria Tomba del Kottabos Hydria attica a figure nere avvicinabile aUf) stile del Pittore di Priamo Intorno al510 aC

139

figure 14b - Vulei necropoli dellOsteria Tomba dei Vasi del Pittore di Micali Hydria etrusca a figure nere del PiUore di Micali Fine VI sec ac

-- ----- SCOPERTE ED INIZlATIVE IN rTRURIA MERIDIO1ALE -----shy

in questarea di strutture a carattere commershy

ciale forse legate ad uno scalo fluviale26

Nuovi ritrovamenti si registrano

anche nell area delle necropoli si tratta sia

di scavi effettuati nei depositi27 (fig 14)

sia di interventi sui territorio fra gli altri si

ricordano qui i risultati di uno scavo che

condotto nel 1998 nel settore centrale

figure 15 Montefiascone santuario di Piana del dellOsteria ha consentito di indagare due Lago Veduta dinsieme distinti settori del sepolcreto28 Numerose

sono state Ie tombe riportate in luce sia di

eta tardo arcaica sia di epoca ellenistica alcune delle quali rinshy

venute intatte hanno restituito oltre a preziosi materiali dimshy

portazione e di produzione locale anche clementi utili ad una

piu approfondita conoscenza degli usi e dei rituali funerari 29

Altre importanti ricerche concorrono a restituirci un

quadro piu articolato del territorio dellEtruria Meridionale Mi

limito qui a ricordare a titolo di esempio Ie indagini in atto nel santuario di Piana del Lago (fig 15)30 in comune di Montefiascone

sorto a ridosso della via di collegamento tra Vulci e Orvieto come pure queUe ormai pluriennali del tempio di Monte Li Sant1

presso Narce Rinnovata attenzione e stata ri-volta a Lucus

Feroniae e alIa contigua villa dei Volusii interessata da un grande

progetto di restauro archeologico-ambientale in corso di realizshy

zazione in collaborazione fra la Soprintendenza e Autostrade

per lItalia che ha avuto avvio attraverso una mostra che svoltasi

nel1998 a Roma2 ha trovato nello stesso anno una seconda pili

ampia edizione a Torino33 Sono state altresl riprese sin dal1999

Ie indagini nell area del santuario dedicato a Feronia (fig 16) con

risuhati che sin dora confermano la grande importanza di figure 16 Lucus Feroniae (Capena RM) Bronzetto questo luogo di cuho ricordato dalle fonti che sottolineano di augure dal santuario di anche la sua connotazione emporica34

Feronia (fine VI sec ac) AUe iniziative poste in essere suI

territorio ha corrisposto un forte impulso

per 10 sviluppo e il potenziamento del sishy

stema museale dellEtruria meridionale che

incentrato nel Museo Nazionale Etrusco di

Villa Giulia aRoma si articola attraverso

altri nove istituti integrandosi peraltro con

numerosi Antiquaria comunali dislocati nei

pili importanti siti del territorio

Rispetto aUa Villa Giulia di unfigure 17 Polo Museale Etrusco di Roma Villa Giulia in fondo e Villa Poniatowski in primo piano tempo quello che oggi si propone al pubshy

-140shy

---------- ANNA MARIA MORETTI SGUBINI

blico eun Museo rinnovato per oltre il50

dei suoi allestimenti e che ora unito aHa

contigua Villa Poniatowski si avvia a costishy

tuire un Polo espositivo di primo piano

qualificandosi per la sua specificita a livello

internazionale (fig 17)35

II progetto scientifico per Iampliashy

mento e il rinnovamento delle esposizioni

messo a punto nel 1996 con la collaboshy

razione di Francesca Boitani ha trovato

approvazione e cospicui finanziamenti a

partire dal 1997 Sono state COS progressishy

vamente riordinate e riaperte al pubblico

nel 1997 Ie antichita di Pyrgi6 1998 Ie

raccolte dell agro falisco e capenate37 nel

1999 Ie grandi Collezioni storiche del

Museo fra Ie quali un cenno particolare

richiede quella Castellani (fig 18) che coshy

stituita da oltre seimila oggetti si articola in

distinte sezioni relative aIle ceramiche ai

bronzi alle terrecotte ai materiali in osso e

soprattutto ai celebri ori antichi e moshy

figure 18 - Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia Sala dei Sette Colli gli ori Castellani

figure 19 - Vuici area della Cuccumella Hydria di bronzo dalla tomba a buca 311989

derni38 E stato altresl riordinato il ricco Antiquarium nell ambito del quale uno spazio

specifico estato riservato ai materiali gia nel Museo Kircheriano che ha COS riguadagnashy

to malgrado Ie mutilazioni subite nel tempo la sua originaria identita di selezionata racshy

colta di antichiti Anche Ie sezioni topografiche sono state riproposte al pubblico rinnoshy

vate e arricchite con contesti in precedenza non esposti e con il supporto di nuovi appashy

rati didattico ilIustrativi bilingui Grazie ad un pili razionale uso degli spazi si sono

inoltre potute realizzare tre nuove sezioni espositive rispettivamente dedicate alIa epishy

grafia etrusca alIa storia antiquaria del museo e alIa cinquecentesca villa di Papa Giulio

III che ospita il Museo anchessa fatta oggetto di un restauro filologico che lha restituishy

ta alIo splendore originario dotandola al contempo di impianti e servizi adeguati aIle esishy

genze del pubblico39

Attualmente sono stati avviati grazie a nuovi finanziamenti i lavori per il rinshy

novamento e ladeguamento degli spazi che attualmente ospitano Ie sezioni topografiche

e che interesseranno entro il2006 Ie testimonianze di Vulci (fig 19) e di Tarquinia -censhy

tro che in precedenza escluso dal percorso museale trovera ora rappresentazione attrashy

verso la celebre Tomba del Letto Funebre- e successivamente quelle degli altri grandi

due siti Caere e Veio Gli interventi eseguiti come quelli in corso di realizzazione sono

stati preceduti da un intenso lavoro di studio catalogazione e restauro dei materiali Dei

risultati COSI conseguiti e sempre sulla base delle linee perseguite per la realizzazione del

Polo Museale Etrusco di Roma si eritenuto opportuno proporre al pubblico e agli stushy

diosi un primo bilancio In tale prospettiva dintesa con lIstituto Nazionale di Studi

141

--------- SCOPERTE ED INIZIATlVE IN ETRURIA MERIDIONALE ------

Etruschi e Italici estata realizzato nel2001 un

convegno dedicato ai grandi siti dellEtruria meridionale costiera 40 e in tale occasione e stata aperta al pubblico negli spazi delle

Coneerie Riganti contigui alIa Villa

Poniatowski una mostra relativa al1e scoperte

e ai restauri condotti in questi ultimi anni a Vulei a Caere e a Veio41 Da segnalare in

particolare limportanza delle testimonianze

re-Iative a questo ultimo centro che confinate

nei depositi da oltre cinquanta anni torneranshy

no entro il prossimo quadriennio ad essere figure 20 - Tarquinia Museo Arcbeologico esposte negli spazi ora final mente reperiti Nazionale L esposizione dei sareofagi dellala destra del Museo contigui a quelli

degli altri grandi siti dellEtruria merishy

dionale42 Le preziose sale della Villa

Poniatowski che verranno aperte al pubblico

tra il 2006 e il 2007 accoglieranno invece Ie

storiche raccolte del Latium Vetus con Ie straordinarie testimonianze provenienti da

Palestrina e i materiali dai centri dellUmbria

Altre novita prop one ora anche il Museo Nazionale di Tarquinia (fig 20) ospishy

figure 21 Viterbo Rocea Albornoz Le statue di tato nella prestigiosa sede del Palazzo Ferento Vitelleschi ove in occasione del gia ricordato

Convegno di Stud Etruschi del 2001 estato

aperto al pubblico il Salone delle Armi che accoglie i materiali provenienti dagli scavi vecshy

chi e nuovi condotti sulla Civita e nell ambito dei quali estate finalmente ricontestualizzato

il celebre altorilievo con i cavalli alati Uno spazio estato inoltre riservato anche a Gravlsca mentre ein programma Iapertura di una nuova sezione dedicata sempre al territorio rna con

specifico riferimento aIle testimonianze della sfarzosa villa Imperiale di Cazzanello Al piano

terreno del Museo nel 2004 e stata inaugurata una sezione dedicata aile sculture arcaiche tarquiniesi che vede raccolti oltre ad una selezione dei caratteristici lastroni a scala alcune

delle pili note testimonianze di quella produzione

Anche il Museo di Tuscania propone nuove sezioni espositive Ie sale del braccio

occidentale del primo piano del cinquecentesco convento di S Maria del Riposo sono

state destinate infatti ai materiali della cultura orientalizzante ed arcaica dell antico centro

ed ospitano in particolare Ie testimonianze delle complesse esperienze dellarchitettura

funeraria restituiteci dalle necropoli rupestri della Peschiera e di Pian di Mola44

Tra il 1997 e il 2004 e state completato il Museo comprensoriale dellEtruria

interna che ha sede nella Rocca Albornoz di Viterbo Nel 1997 sono state allestite al

primo piano due sezioni la prima dedicata ai risultati degli scavi condotti dalla Scuola

Francese di Roma nel centro di Musarna la seconda riservata al ciclo delle statue provenienshy

-142shy

--------middotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddot---ANNA MARIA Mo TTl SGUB01

ti da teatro di Ferento riproposte con una scenografica soluzione espositiva ispirata al complesso monumentale (fig 21)45 Ferento moItre ha trovato ulteriore documentazione anche grazie ad una mostra temporanea di recente reaIizzazione che ha offerto un bilancio significativo delle ricerche sistematiche condotte dallUniversita di Viterbo nel sitO46 Nel 2005 sad completato il percorso espositivo 47 che prevede nei saloni del secondo piano la presentazione di materiali provenienti dai maggiori centri dellEtruria interna quali Blera Barbarano S Giuliano Norchia Bisenzio ecc mentre uno spazio particolare estato risershyvato alla celebre tomba della Biga di Castro riproposta al pubblico insieme ai materiali delloriginario contesto48 Per il2006 infine ein programma un ulteriore intervento che in collaborazione con la Scuola Svedese di Studi Classici di Roma permetted di rinnovare almeno in parte adeguandola allattuale stato delle ricerche lesposizione delle testimonishyanze relative ai siti di San Giovenale e di Acquarossa risalente al 1986

Infine il Museo di Lucus Feroniae ove estata allestita una prima sezione dedicashyta al territorio mentre con unesposizione provvisoria e stato propos to al pubblico il pregevole cicio statuario della prima eta imperiale proveniente dall Augusteo conti guo alla basilica che domina il foro della colonia di eta romana49

Anche a Pyrgi fervono i lavori per il restauro della cd Manica Lunga del Castello di S Severa che ospited in spazi finalmente adeguati i materiali rinvenuti in oltre cinguantanni di scavo nell area sacra contigua allo scalo portuale ovviando COSt

all angusta soluzione che al momento vede costrette tante insigni testimonianze nei picshycoli locali dell Antiquarium pres so I area archeologica

Collaterali a tali iniziative sono state infine altre minori per 10 piu a carattere temporaneo tra Ie quali si ricordano Ie gia citate mostre dedicate nel 1998 e nel 1999 alIa Villa dei Volusii Saturnini5C pres so Lucus Feroniae quell a relativa alIa notissima coppa di Euphronios51 restituita dal Getty Museum di Malibu ne11999 al Museo di Villa Giulia e infine due manifestazioni espositive svoltesi a Montalto di Castro la prima del 1997 deshydicata al Mitreo52 rinvenuto a Vulci presso la domus del Criptoportico la seconda del 2002 avente per tema Ie scoperte e Ie riscoperte nel territorio di Vuki53 Questa ultima e stata anche occasione per puntualizzare un altro menD noto aspetto dellintensa attivita svolta in questi anni dalla Soprintendenza nellambito dei depositi dei musei periferici con risultati altrimenti apprezzabili attraverso pubblicazioni scientifiche 0 anche attrashyverso limpegnativo consistente incremento del catalogo e dei registri inventariali dei materiali

143 shy

---~ _- SCOPERTE ED INIZIATIVE IN ETRURIA MERIDIONALE

figure 7 - Cerveteri santuario in loco S Antonio Veduta aerea

figure 8 - Cerveteri kylix attica a figure rosse di Euphronios vasaio dipinta da Onesimos (fine VI - decenni iniziale del V sec ac)

figure 9 _ Tarquinia santuario dellAra della

Regina Angolo sud-est del complesso monumentale

Di non mlllor rilievo i risultati acquisiti a Caere in loc S Antonio dal

gruppo di lavoro che ha visto associato alIa Soprintendenza lIstituto per IArcheologia

etrusco-italica del CNR diretto dapprima

da Mauro Cristofani e successivamente da Adriano Maggiani coadiuvati da altri stushydiosi di universid italiane e straniere Gli

scavi che dopo sette anni si avviano ormai a condusione hanno consentito di

riportare in luce due imponenti templi di

tipo tuscanico che allineati e orientati verso sud-ovest risultano prospicienti una vasta

terrazza pianeggiante delimitata a sud dalla

via cava che penetrava nell area urbana risalendo dalla Valle della Mola (fig 7)10

Come testimoniano i ricchi ritrovamenti effettuati nel corso dello scavo che ha fra Ialtro messo in luce un complesso sistema

di ambienti sotterranei forse cisterne Ie strutture monumentali in uso tra Iera

tardo-arcaica e la piena eta romana venshy

gono fatte oggetto di una radicale ristrutshyturazione alia fine del IV sec aC Larea

peraltro appare occupata anche in epoca precedente Iimpianto santuariale tardoshy

arcaico risultando frequentata quasi senza soluzione di continuita dalleti protostorishy

ca Tra Ie scoperte di maggiore spicco si

ricorda in particolare quella di un bothros

che ha restituito molte decine di frammenti

relativi a donari databili tra la fine del VI sec aC e linizio delleta ellenistica In parshyticolare 10 studio di tali materiali ha rivelato

un ruolo preminente di Ercole nellambito

del santuario di cui forse con Menerva fu titolare di uno dei culti principali Ad H ercle riconduce anche Ia dedica incisa

sulla grande kylix a figure rosse plasmata da Euphronios e dipinta da Onesimos (fig 8) restituita nel 1999 allo Stato italiano dal

Getty Museum di Malibu dopo che ne era stata inconfutabilmente dimostrata la pertishy

-136

--~-~~-~~ ~~---- ANNA 11ARIA MORETTI SGUBINI

nenza al santuario ceretano11

Altre novita si registrano a seguito

di scavi condotti nelle vastissime necropoli

ceretane Fra gli altri si ricorda in particolare

un intervento di tutela che condotto nelshyl area del Laghetto12 ha restituito testimoshy

nianze fondamentali per la conoscenza della

prima eta del Ferro di Cerveteri Risulta COSl

ora documentata anche per Caere la stessa figure lOa - Tarquinia Villa Bruschi Falgari

precoce apertura ai commerci ed ai contatti veduta della necropoli della prima eta del ferro

con i grandi centri del Mediterraneo che

caratterizza Ie altre grandi metropoli

costiere delIEtruria meridionale e si

chiariscono al contempo queUe che furono

Ie premesse alIa sua sfolgorante fioritura di

eta orientalizzante

Ricche di risultati anche Ie ricerche

condotte a Tarquinia ove lIstituto di

Etruscologia dellUniversita di Milano diretto da Maria Bonghi Jovino ha prosegui- figure lOb Tarquinia Villa Bruschi Falgari

tomba 73 ad incinerazione entro custodia di tufoto Ie proficue indagini che gia avviate da anni13 ci restituiscono un quadro dellinseshy

diamento di straordinaria valenza come puntualmente reso nota agli studiosi attraverso la

ricca bibliografia resa tempestivamente disponibile 14 1area esplorata (fig 9) appare intershy

essata da unoccupazione che senza soluzione di continuira si estende dal momenta conshy

e1usivo del Bronzo finale allalto Medioevo Nuove acquisizioni giungono inoltre dalla

celebre Ara della Regina15 ove indagini sistematiche condotte in collaborazione con la

Soprintendenza hanno portato alla scoperta di ulteriori dati relativi allimpianto di eta

arcaica del santuario interessato da un radicale rinnovamento nella seconda meta del IV

sec ac

Alle scoperte in area urbana fra Ie quali si ricordano ancora i nuovi dati acquisishy

ti a proposito della cinta muraria16 si affianca un eccezionale ritrovamento effettuato nelshy

lambito delle necropoli ove nel1998 a Villa Bruschi eritornato in luce un sepolcreto vilshy

lanoviano (fig 10) pressocheuro intatto forse ricollegabile alIa comunita che occupa in quesshy

ta fase la coHina dei Monterozzi Nel corso delle prime tre campagne di scavo sono state

esplorate 115 tombe a incinerazione in pozzetci con risega 0 in custodia Iitica e 8 tombe

a inumazione in fossa semplice 0 foderata e chiusa da lastre II rigore scientifico che ha

guidato la ricerca ci ha restituito una ricchissima messe di testimonianze utili ad una pili

approfondita conoscenza degli usi e dei rituali funerari della prima Tarquinia gia in parte

poste a disposizione degii studiosi grazie ad una serie di resoconti preliminari che danno

concreta conferma dellimportanza del sepolcretoY

Integrano il panorama delle ricerche in atto a Tarquinia i risultati delle indagini

condotte a Gravisca dallUniversita di Perugia in collaborazione con la Soprintendenza

137 shy

IN ETRURIA MERIDIONALE-------SCOPERTE ED II ZlATIVE

figure 11 - Gravisca resti di officina metallurgishyca presso it sacello di Afrodite

figure 12b - Vulci Porta Ovest planimetria

figure 13 - Vulci Area I tratto delle mura urbane

particolarmente proficue sia per quanta

riguarda Ie problematic he legate al culto ed

alle pratiche devozionali sia per quanto

attiene aIle attivita produttive che ruotano

attomo al santuario sorto in prossimita

dello scalo commerciale e che ora meglio si

colgono grazie al ritrovamento di officine

metallurgiche (fig 11) attive tra

lOrientalizzante recente e I eta arcaica18

Obiettivo di un articolato ed organishy

co progetto di interventi eanche Vulci sede di

un Parco Archeologico e Ambientale Iiniziativa portata avanti attraverso nuovi modelli di

gestione del territorio che vedono impegnato con gli Enti locali 10 Stato attraverso la

Soprintendenza Archeologica per Etruria Meridionale ha determinato la realizzazione di numerosi interventi di valorizzazione che consentono non solo di apprezzare Ie straordinashy

rie risorse naturalistiche di questa angolo ancora intatto della Maremma ma soprattutto

hanno reso possibile acquisire una maggiore conoscenza di un sito storicamente penalizzato

dalle vicende che hanno caratterizzato nellOttocento e nella prima meta del Novecento la ricerca archeologica Gli interventi effettuati in questi ultimi anni sono stati finalizzati da un

lato al recupero e al restauro delle emergenze monumentali note19 da un altro alia verifica dei

dati relativi allinsediamento realizzata attraverso lanalisi della cartografia storica e medishy

ante un programma di survey combinati con unattenta rilettura delle tracce di foto aeree di

138

-middot-~~~~~~~~~~-ANNA MARfA MORETTI SGUBfNf --- ~~~~~~~

varia epoca20 sono stati altresl realizzati mirati e circoscritti interventi di scavo11 nellarea

urbana che oggi sappiamo estendersi anche oltre i limiti del pianoro de La Citta ricomprenshy

dendo anche la zona della Pozzatella22 Si ein particolare acquisita una piu puntuale conoscenshy

za dello sviluppo e dellassetto dellimpianto urbano di epoca ellellistico-romana che risulta

forte mente condizionato dalle caratteristiche dellinsediamento etrusco analogamente nuovi

dati sono relativi allimponente cinta urbana23 che risultando continua appare realizzata alia

fine del IV sec ac e risulta interessata da consistenti interventi di rifacimento databili agli

inizi del III sec ac Sono infatti compiutamente noti oltre ad ampi tratti di mura come quelshy

Ii che cingono suI versante occidentale il pianoro de La Citta Ie porte Nord e Ovest questulshy

tima protetta da una poderosa struttura24 (fig 12) che in fase con il rifacimento della porta

degli illizi del III secolo dovette essere come quella realizzata per fronteggiare l aggressione

romana Altri consistenti dati restituito 10 scavo della cd Area I (fig 13)25 ubicata sulle

pendici nord-orientali del pianoro urbano ove estato individuato ed esplorato un esteso

deposito di materiali votivi che rinvenuti in giacitura second aria sembrano ricollegabili ad

un impianto santuariale localizzabile a sud-est dellacropoli Altri elementi utili a chiarire lorshy

ganizzazione del territorio in funzione dello sviluppo delleconomia del centro antico sono

stati acquisiti nella fa-scia suburbana sotto Porta Est nella pianura di fondovalle a poca dishy

stanza dalla sponda destra del Fiora sono stati riportati in luce resti di edifici a carattere funshy

zionale il piu anti co dei quali risalente ad eta arcaica che sembrano documentare la presenza

figure 14a Vulei necropoli dellOsteria Tomba del Kottabos Hydria attica a figure nere avvicinabile aUf) stile del Pittore di Priamo Intorno al510 aC

139

figure 14b - Vulei necropoli dellOsteria Tomba dei Vasi del Pittore di Micali Hydria etrusca a figure nere del PiUore di Micali Fine VI sec ac

-- ----- SCOPERTE ED INIZlATIVE IN rTRURIA MERIDIO1ALE -----shy

in questarea di strutture a carattere commershy

ciale forse legate ad uno scalo fluviale26

Nuovi ritrovamenti si registrano

anche nell area delle necropoli si tratta sia

di scavi effettuati nei depositi27 (fig 14)

sia di interventi sui territorio fra gli altri si

ricordano qui i risultati di uno scavo che

condotto nel 1998 nel settore centrale

figure 15 Montefiascone santuario di Piana del dellOsteria ha consentito di indagare due Lago Veduta dinsieme distinti settori del sepolcreto28 Numerose

sono state Ie tombe riportate in luce sia di

eta tardo arcaica sia di epoca ellenistica alcune delle quali rinshy

venute intatte hanno restituito oltre a preziosi materiali dimshy

portazione e di produzione locale anche clementi utili ad una

piu approfondita conoscenza degli usi e dei rituali funerari 29

Altre importanti ricerche concorrono a restituirci un

quadro piu articolato del territorio dellEtruria Meridionale Mi

limito qui a ricordare a titolo di esempio Ie indagini in atto nel santuario di Piana del Lago (fig 15)30 in comune di Montefiascone

sorto a ridosso della via di collegamento tra Vulci e Orvieto come pure queUe ormai pluriennali del tempio di Monte Li Sant1

presso Narce Rinnovata attenzione e stata ri-volta a Lucus

Feroniae e alIa contigua villa dei Volusii interessata da un grande

progetto di restauro archeologico-ambientale in corso di realizshy

zazione in collaborazione fra la Soprintendenza e Autostrade

per lItalia che ha avuto avvio attraverso una mostra che svoltasi

nel1998 a Roma2 ha trovato nello stesso anno una seconda pili

ampia edizione a Torino33 Sono state altresl riprese sin dal1999

Ie indagini nell area del santuario dedicato a Feronia (fig 16) con

risuhati che sin dora confermano la grande importanza di figure 16 Lucus Feroniae (Capena RM) Bronzetto questo luogo di cuho ricordato dalle fonti che sottolineano di augure dal santuario di anche la sua connotazione emporica34

Feronia (fine VI sec ac) AUe iniziative poste in essere suI

territorio ha corrisposto un forte impulso

per 10 sviluppo e il potenziamento del sishy

stema museale dellEtruria meridionale che

incentrato nel Museo Nazionale Etrusco di

Villa Giulia aRoma si articola attraverso

altri nove istituti integrandosi peraltro con

numerosi Antiquaria comunali dislocati nei

pili importanti siti del territorio

Rispetto aUa Villa Giulia di unfigure 17 Polo Museale Etrusco di Roma Villa Giulia in fondo e Villa Poniatowski in primo piano tempo quello che oggi si propone al pubshy

-140shy

---------- ANNA MARIA MORETTI SGUBINI

blico eun Museo rinnovato per oltre il50

dei suoi allestimenti e che ora unito aHa

contigua Villa Poniatowski si avvia a costishy

tuire un Polo espositivo di primo piano

qualificandosi per la sua specificita a livello

internazionale (fig 17)35

II progetto scientifico per Iampliashy

mento e il rinnovamento delle esposizioni

messo a punto nel 1996 con la collaboshy

razione di Francesca Boitani ha trovato

approvazione e cospicui finanziamenti a

partire dal 1997 Sono state COS progressishy

vamente riordinate e riaperte al pubblico

nel 1997 Ie antichita di Pyrgi6 1998 Ie

raccolte dell agro falisco e capenate37 nel

1999 Ie grandi Collezioni storiche del

Museo fra Ie quali un cenno particolare

richiede quella Castellani (fig 18) che coshy

stituita da oltre seimila oggetti si articola in

distinte sezioni relative aIle ceramiche ai

bronzi alle terrecotte ai materiali in osso e

soprattutto ai celebri ori antichi e moshy

figure 18 - Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia Sala dei Sette Colli gli ori Castellani

figure 19 - Vuici area della Cuccumella Hydria di bronzo dalla tomba a buca 311989

derni38 E stato altresl riordinato il ricco Antiquarium nell ambito del quale uno spazio

specifico estato riservato ai materiali gia nel Museo Kircheriano che ha COS riguadagnashy

to malgrado Ie mutilazioni subite nel tempo la sua originaria identita di selezionata racshy

colta di antichiti Anche Ie sezioni topografiche sono state riproposte al pubblico rinnoshy

vate e arricchite con contesti in precedenza non esposti e con il supporto di nuovi appashy

rati didattico ilIustrativi bilingui Grazie ad un pili razionale uso degli spazi si sono

inoltre potute realizzare tre nuove sezioni espositive rispettivamente dedicate alIa epishy

grafia etrusca alIa storia antiquaria del museo e alIa cinquecentesca villa di Papa Giulio

III che ospita il Museo anchessa fatta oggetto di un restauro filologico che lha restituishy

ta alIo splendore originario dotandola al contempo di impianti e servizi adeguati aIle esishy

genze del pubblico39

Attualmente sono stati avviati grazie a nuovi finanziamenti i lavori per il rinshy

novamento e ladeguamento degli spazi che attualmente ospitano Ie sezioni topografiche

e che interesseranno entro il2006 Ie testimonianze di Vulci (fig 19) e di Tarquinia -censhy

tro che in precedenza escluso dal percorso museale trovera ora rappresentazione attrashy

verso la celebre Tomba del Letto Funebre- e successivamente quelle degli altri grandi

due siti Caere e Veio Gli interventi eseguiti come quelli in corso di realizzazione sono

stati preceduti da un intenso lavoro di studio catalogazione e restauro dei materiali Dei

risultati COSI conseguiti e sempre sulla base delle linee perseguite per la realizzazione del

Polo Museale Etrusco di Roma si eritenuto opportuno proporre al pubblico e agli stushy

diosi un primo bilancio In tale prospettiva dintesa con lIstituto Nazionale di Studi

141

--------- SCOPERTE ED INIZIATlVE IN ETRURIA MERIDIONALE ------

Etruschi e Italici estata realizzato nel2001 un

convegno dedicato ai grandi siti dellEtruria meridionale costiera 40 e in tale occasione e stata aperta al pubblico negli spazi delle

Coneerie Riganti contigui alIa Villa

Poniatowski una mostra relativa al1e scoperte

e ai restauri condotti in questi ultimi anni a Vulei a Caere e a Veio41 Da segnalare in

particolare limportanza delle testimonianze

re-Iative a questo ultimo centro che confinate

nei depositi da oltre cinquanta anni torneranshy

no entro il prossimo quadriennio ad essere figure 20 - Tarquinia Museo Arcbeologico esposte negli spazi ora final mente reperiti Nazionale L esposizione dei sareofagi dellala destra del Museo contigui a quelli

degli altri grandi siti dellEtruria merishy

dionale42 Le preziose sale della Villa

Poniatowski che verranno aperte al pubblico

tra il 2006 e il 2007 accoglieranno invece Ie

storiche raccolte del Latium Vetus con Ie straordinarie testimonianze provenienti da

Palestrina e i materiali dai centri dellUmbria

Altre novita prop one ora anche il Museo Nazionale di Tarquinia (fig 20) ospishy

figure 21 Viterbo Rocea Albornoz Le statue di tato nella prestigiosa sede del Palazzo Ferento Vitelleschi ove in occasione del gia ricordato

Convegno di Stud Etruschi del 2001 estato

aperto al pubblico il Salone delle Armi che accoglie i materiali provenienti dagli scavi vecshy

chi e nuovi condotti sulla Civita e nell ambito dei quali estate finalmente ricontestualizzato

il celebre altorilievo con i cavalli alati Uno spazio estato inoltre riservato anche a Gravlsca mentre ein programma Iapertura di una nuova sezione dedicata sempre al territorio rna con

specifico riferimento aIle testimonianze della sfarzosa villa Imperiale di Cazzanello Al piano

terreno del Museo nel 2004 e stata inaugurata una sezione dedicata aile sculture arcaiche tarquiniesi che vede raccolti oltre ad una selezione dei caratteristici lastroni a scala alcune

delle pili note testimonianze di quella produzione

Anche il Museo di Tuscania propone nuove sezioni espositive Ie sale del braccio

occidentale del primo piano del cinquecentesco convento di S Maria del Riposo sono

state destinate infatti ai materiali della cultura orientalizzante ed arcaica dell antico centro

ed ospitano in particolare Ie testimonianze delle complesse esperienze dellarchitettura

funeraria restituiteci dalle necropoli rupestri della Peschiera e di Pian di Mola44

Tra il 1997 e il 2004 e state completato il Museo comprensoriale dellEtruria

interna che ha sede nella Rocca Albornoz di Viterbo Nel 1997 sono state allestite al

primo piano due sezioni la prima dedicata ai risultati degli scavi condotti dalla Scuola

Francese di Roma nel centro di Musarna la seconda riservata al ciclo delle statue provenienshy

-142shy

--------middotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddot---ANNA MARIA Mo TTl SGUB01

ti da teatro di Ferento riproposte con una scenografica soluzione espositiva ispirata al complesso monumentale (fig 21)45 Ferento moItre ha trovato ulteriore documentazione anche grazie ad una mostra temporanea di recente reaIizzazione che ha offerto un bilancio significativo delle ricerche sistematiche condotte dallUniversita di Viterbo nel sitO46 Nel 2005 sad completato il percorso espositivo 47 che prevede nei saloni del secondo piano la presentazione di materiali provenienti dai maggiori centri dellEtruria interna quali Blera Barbarano S Giuliano Norchia Bisenzio ecc mentre uno spazio particolare estato risershyvato alla celebre tomba della Biga di Castro riproposta al pubblico insieme ai materiali delloriginario contesto48 Per il2006 infine ein programma un ulteriore intervento che in collaborazione con la Scuola Svedese di Studi Classici di Roma permetted di rinnovare almeno in parte adeguandola allattuale stato delle ricerche lesposizione delle testimonishyanze relative ai siti di San Giovenale e di Acquarossa risalente al 1986

Infine il Museo di Lucus Feroniae ove estata allestita una prima sezione dedicashyta al territorio mentre con unesposizione provvisoria e stato propos to al pubblico il pregevole cicio statuario della prima eta imperiale proveniente dall Augusteo conti guo alla basilica che domina il foro della colonia di eta romana49

Anche a Pyrgi fervono i lavori per il restauro della cd Manica Lunga del Castello di S Severa che ospited in spazi finalmente adeguati i materiali rinvenuti in oltre cinguantanni di scavo nell area sacra contigua allo scalo portuale ovviando COSt

all angusta soluzione che al momento vede costrette tante insigni testimonianze nei picshycoli locali dell Antiquarium pres so I area archeologica

Collaterali a tali iniziative sono state infine altre minori per 10 piu a carattere temporaneo tra Ie quali si ricordano Ie gia citate mostre dedicate nel 1998 e nel 1999 alIa Villa dei Volusii Saturnini5C pres so Lucus Feroniae quell a relativa alIa notissima coppa di Euphronios51 restituita dal Getty Museum di Malibu ne11999 al Museo di Villa Giulia e infine due manifestazioni espositive svoltesi a Montalto di Castro la prima del 1997 deshydicata al Mitreo52 rinvenuto a Vulci presso la domus del Criptoportico la seconda del 2002 avente per tema Ie scoperte e Ie riscoperte nel territorio di Vuki53 Questa ultima e stata anche occasione per puntualizzare un altro menD noto aspetto dellintensa attivita svolta in questi anni dalla Soprintendenza nellambito dei depositi dei musei periferici con risultati altrimenti apprezzabili attraverso pubblicazioni scientifiche 0 anche attrashyverso limpegnativo consistente incremento del catalogo e dei registri inventariali dei materiali

143 shy

--~-~~-~~ ~~---- ANNA 11ARIA MORETTI SGUBINI

nenza al santuario ceretano11

Altre novita si registrano a seguito

di scavi condotti nelle vastissime necropoli

ceretane Fra gli altri si ricorda in particolare

un intervento di tutela che condotto nelshyl area del Laghetto12 ha restituito testimoshy

nianze fondamentali per la conoscenza della

prima eta del Ferro di Cerveteri Risulta COSl

ora documentata anche per Caere la stessa figure lOa - Tarquinia Villa Bruschi Falgari

precoce apertura ai commerci ed ai contatti veduta della necropoli della prima eta del ferro

con i grandi centri del Mediterraneo che

caratterizza Ie altre grandi metropoli

costiere delIEtruria meridionale e si

chiariscono al contempo queUe che furono

Ie premesse alIa sua sfolgorante fioritura di

eta orientalizzante

Ricche di risultati anche Ie ricerche

condotte a Tarquinia ove lIstituto di

Etruscologia dellUniversita di Milano diretto da Maria Bonghi Jovino ha prosegui- figure lOb Tarquinia Villa Bruschi Falgari

tomba 73 ad incinerazione entro custodia di tufoto Ie proficue indagini che gia avviate da anni13 ci restituiscono un quadro dellinseshy

diamento di straordinaria valenza come puntualmente reso nota agli studiosi attraverso la

ricca bibliografia resa tempestivamente disponibile 14 1area esplorata (fig 9) appare intershy

essata da unoccupazione che senza soluzione di continuira si estende dal momenta conshy

e1usivo del Bronzo finale allalto Medioevo Nuove acquisizioni giungono inoltre dalla

celebre Ara della Regina15 ove indagini sistematiche condotte in collaborazione con la

Soprintendenza hanno portato alla scoperta di ulteriori dati relativi allimpianto di eta

arcaica del santuario interessato da un radicale rinnovamento nella seconda meta del IV

sec ac

Alle scoperte in area urbana fra Ie quali si ricordano ancora i nuovi dati acquisishy

ti a proposito della cinta muraria16 si affianca un eccezionale ritrovamento effettuato nelshy

lambito delle necropoli ove nel1998 a Villa Bruschi eritornato in luce un sepolcreto vilshy

lanoviano (fig 10) pressocheuro intatto forse ricollegabile alIa comunita che occupa in quesshy

ta fase la coHina dei Monterozzi Nel corso delle prime tre campagne di scavo sono state

esplorate 115 tombe a incinerazione in pozzetci con risega 0 in custodia Iitica e 8 tombe

a inumazione in fossa semplice 0 foderata e chiusa da lastre II rigore scientifico che ha

guidato la ricerca ci ha restituito una ricchissima messe di testimonianze utili ad una pili

approfondita conoscenza degli usi e dei rituali funerari della prima Tarquinia gia in parte

poste a disposizione degii studiosi grazie ad una serie di resoconti preliminari che danno

concreta conferma dellimportanza del sepolcretoY

Integrano il panorama delle ricerche in atto a Tarquinia i risultati delle indagini

condotte a Gravisca dallUniversita di Perugia in collaborazione con la Soprintendenza

137 shy

IN ETRURIA MERIDIONALE-------SCOPERTE ED II ZlATIVE

figure 11 - Gravisca resti di officina metallurgishyca presso it sacello di Afrodite

figure 12b - Vulci Porta Ovest planimetria

figure 13 - Vulci Area I tratto delle mura urbane

particolarmente proficue sia per quanta

riguarda Ie problematic he legate al culto ed

alle pratiche devozionali sia per quanto

attiene aIle attivita produttive che ruotano

attomo al santuario sorto in prossimita

dello scalo commerciale e che ora meglio si

colgono grazie al ritrovamento di officine

metallurgiche (fig 11) attive tra

lOrientalizzante recente e I eta arcaica18

Obiettivo di un articolato ed organishy

co progetto di interventi eanche Vulci sede di

un Parco Archeologico e Ambientale Iiniziativa portata avanti attraverso nuovi modelli di

gestione del territorio che vedono impegnato con gli Enti locali 10 Stato attraverso la

Soprintendenza Archeologica per Etruria Meridionale ha determinato la realizzazione di numerosi interventi di valorizzazione che consentono non solo di apprezzare Ie straordinashy

rie risorse naturalistiche di questa angolo ancora intatto della Maremma ma soprattutto

hanno reso possibile acquisire una maggiore conoscenza di un sito storicamente penalizzato

dalle vicende che hanno caratterizzato nellOttocento e nella prima meta del Novecento la ricerca archeologica Gli interventi effettuati in questi ultimi anni sono stati finalizzati da un

lato al recupero e al restauro delle emergenze monumentali note19 da un altro alia verifica dei

dati relativi allinsediamento realizzata attraverso lanalisi della cartografia storica e medishy

ante un programma di survey combinati con unattenta rilettura delle tracce di foto aeree di

138

-middot-~~~~~~~~~~-ANNA MARfA MORETTI SGUBfNf --- ~~~~~~~

varia epoca20 sono stati altresl realizzati mirati e circoscritti interventi di scavo11 nellarea

urbana che oggi sappiamo estendersi anche oltre i limiti del pianoro de La Citta ricomprenshy

dendo anche la zona della Pozzatella22 Si ein particolare acquisita una piu puntuale conoscenshy

za dello sviluppo e dellassetto dellimpianto urbano di epoca ellellistico-romana che risulta

forte mente condizionato dalle caratteristiche dellinsediamento etrusco analogamente nuovi

dati sono relativi allimponente cinta urbana23 che risultando continua appare realizzata alia

fine del IV sec ac e risulta interessata da consistenti interventi di rifacimento databili agli

inizi del III sec ac Sono infatti compiutamente noti oltre ad ampi tratti di mura come quelshy

Ii che cingono suI versante occidentale il pianoro de La Citta Ie porte Nord e Ovest questulshy

tima protetta da una poderosa struttura24 (fig 12) che in fase con il rifacimento della porta

degli illizi del III secolo dovette essere come quella realizzata per fronteggiare l aggressione

romana Altri consistenti dati restituito 10 scavo della cd Area I (fig 13)25 ubicata sulle

pendici nord-orientali del pianoro urbano ove estato individuato ed esplorato un esteso

deposito di materiali votivi che rinvenuti in giacitura second aria sembrano ricollegabili ad

un impianto santuariale localizzabile a sud-est dellacropoli Altri elementi utili a chiarire lorshy

ganizzazione del territorio in funzione dello sviluppo delleconomia del centro antico sono

stati acquisiti nella fa-scia suburbana sotto Porta Est nella pianura di fondovalle a poca dishy

stanza dalla sponda destra del Fiora sono stati riportati in luce resti di edifici a carattere funshy

zionale il piu anti co dei quali risalente ad eta arcaica che sembrano documentare la presenza

figure 14a Vulei necropoli dellOsteria Tomba del Kottabos Hydria attica a figure nere avvicinabile aUf) stile del Pittore di Priamo Intorno al510 aC

139

figure 14b - Vulei necropoli dellOsteria Tomba dei Vasi del Pittore di Micali Hydria etrusca a figure nere del PiUore di Micali Fine VI sec ac

-- ----- SCOPERTE ED INIZlATIVE IN rTRURIA MERIDIO1ALE -----shy

in questarea di strutture a carattere commershy

ciale forse legate ad uno scalo fluviale26

Nuovi ritrovamenti si registrano

anche nell area delle necropoli si tratta sia

di scavi effettuati nei depositi27 (fig 14)

sia di interventi sui territorio fra gli altri si

ricordano qui i risultati di uno scavo che

condotto nel 1998 nel settore centrale

figure 15 Montefiascone santuario di Piana del dellOsteria ha consentito di indagare due Lago Veduta dinsieme distinti settori del sepolcreto28 Numerose

sono state Ie tombe riportate in luce sia di

eta tardo arcaica sia di epoca ellenistica alcune delle quali rinshy

venute intatte hanno restituito oltre a preziosi materiali dimshy

portazione e di produzione locale anche clementi utili ad una

piu approfondita conoscenza degli usi e dei rituali funerari 29

Altre importanti ricerche concorrono a restituirci un

quadro piu articolato del territorio dellEtruria Meridionale Mi

limito qui a ricordare a titolo di esempio Ie indagini in atto nel santuario di Piana del Lago (fig 15)30 in comune di Montefiascone

sorto a ridosso della via di collegamento tra Vulci e Orvieto come pure queUe ormai pluriennali del tempio di Monte Li Sant1

presso Narce Rinnovata attenzione e stata ri-volta a Lucus

Feroniae e alIa contigua villa dei Volusii interessata da un grande

progetto di restauro archeologico-ambientale in corso di realizshy

zazione in collaborazione fra la Soprintendenza e Autostrade

per lItalia che ha avuto avvio attraverso una mostra che svoltasi

nel1998 a Roma2 ha trovato nello stesso anno una seconda pili

ampia edizione a Torino33 Sono state altresl riprese sin dal1999

Ie indagini nell area del santuario dedicato a Feronia (fig 16) con

risuhati che sin dora confermano la grande importanza di figure 16 Lucus Feroniae (Capena RM) Bronzetto questo luogo di cuho ricordato dalle fonti che sottolineano di augure dal santuario di anche la sua connotazione emporica34

Feronia (fine VI sec ac) AUe iniziative poste in essere suI

territorio ha corrisposto un forte impulso

per 10 sviluppo e il potenziamento del sishy

stema museale dellEtruria meridionale che

incentrato nel Museo Nazionale Etrusco di

Villa Giulia aRoma si articola attraverso

altri nove istituti integrandosi peraltro con

numerosi Antiquaria comunali dislocati nei

pili importanti siti del territorio

Rispetto aUa Villa Giulia di unfigure 17 Polo Museale Etrusco di Roma Villa Giulia in fondo e Villa Poniatowski in primo piano tempo quello che oggi si propone al pubshy

-140shy

---------- ANNA MARIA MORETTI SGUBINI

blico eun Museo rinnovato per oltre il50

dei suoi allestimenti e che ora unito aHa

contigua Villa Poniatowski si avvia a costishy

tuire un Polo espositivo di primo piano

qualificandosi per la sua specificita a livello

internazionale (fig 17)35

II progetto scientifico per Iampliashy

mento e il rinnovamento delle esposizioni

messo a punto nel 1996 con la collaboshy

razione di Francesca Boitani ha trovato

approvazione e cospicui finanziamenti a

partire dal 1997 Sono state COS progressishy

vamente riordinate e riaperte al pubblico

nel 1997 Ie antichita di Pyrgi6 1998 Ie

raccolte dell agro falisco e capenate37 nel

1999 Ie grandi Collezioni storiche del

Museo fra Ie quali un cenno particolare

richiede quella Castellani (fig 18) che coshy

stituita da oltre seimila oggetti si articola in

distinte sezioni relative aIle ceramiche ai

bronzi alle terrecotte ai materiali in osso e

soprattutto ai celebri ori antichi e moshy

figure 18 - Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia Sala dei Sette Colli gli ori Castellani

figure 19 - Vuici area della Cuccumella Hydria di bronzo dalla tomba a buca 311989

derni38 E stato altresl riordinato il ricco Antiquarium nell ambito del quale uno spazio

specifico estato riservato ai materiali gia nel Museo Kircheriano che ha COS riguadagnashy

to malgrado Ie mutilazioni subite nel tempo la sua originaria identita di selezionata racshy

colta di antichiti Anche Ie sezioni topografiche sono state riproposte al pubblico rinnoshy

vate e arricchite con contesti in precedenza non esposti e con il supporto di nuovi appashy

rati didattico ilIustrativi bilingui Grazie ad un pili razionale uso degli spazi si sono

inoltre potute realizzare tre nuove sezioni espositive rispettivamente dedicate alIa epishy

grafia etrusca alIa storia antiquaria del museo e alIa cinquecentesca villa di Papa Giulio

III che ospita il Museo anchessa fatta oggetto di un restauro filologico che lha restituishy

ta alIo splendore originario dotandola al contempo di impianti e servizi adeguati aIle esishy

genze del pubblico39

Attualmente sono stati avviati grazie a nuovi finanziamenti i lavori per il rinshy

novamento e ladeguamento degli spazi che attualmente ospitano Ie sezioni topografiche

e che interesseranno entro il2006 Ie testimonianze di Vulci (fig 19) e di Tarquinia -censhy

tro che in precedenza escluso dal percorso museale trovera ora rappresentazione attrashy

verso la celebre Tomba del Letto Funebre- e successivamente quelle degli altri grandi

due siti Caere e Veio Gli interventi eseguiti come quelli in corso di realizzazione sono

stati preceduti da un intenso lavoro di studio catalogazione e restauro dei materiali Dei

risultati COSI conseguiti e sempre sulla base delle linee perseguite per la realizzazione del

Polo Museale Etrusco di Roma si eritenuto opportuno proporre al pubblico e agli stushy

diosi un primo bilancio In tale prospettiva dintesa con lIstituto Nazionale di Studi

141

--------- SCOPERTE ED INIZIATlVE IN ETRURIA MERIDIONALE ------

Etruschi e Italici estata realizzato nel2001 un

convegno dedicato ai grandi siti dellEtruria meridionale costiera 40 e in tale occasione e stata aperta al pubblico negli spazi delle

Coneerie Riganti contigui alIa Villa

Poniatowski una mostra relativa al1e scoperte

e ai restauri condotti in questi ultimi anni a Vulei a Caere e a Veio41 Da segnalare in

particolare limportanza delle testimonianze

re-Iative a questo ultimo centro che confinate

nei depositi da oltre cinquanta anni torneranshy

no entro il prossimo quadriennio ad essere figure 20 - Tarquinia Museo Arcbeologico esposte negli spazi ora final mente reperiti Nazionale L esposizione dei sareofagi dellala destra del Museo contigui a quelli

degli altri grandi siti dellEtruria merishy

dionale42 Le preziose sale della Villa

Poniatowski che verranno aperte al pubblico

tra il 2006 e il 2007 accoglieranno invece Ie

storiche raccolte del Latium Vetus con Ie straordinarie testimonianze provenienti da

Palestrina e i materiali dai centri dellUmbria

Altre novita prop one ora anche il Museo Nazionale di Tarquinia (fig 20) ospishy

figure 21 Viterbo Rocea Albornoz Le statue di tato nella prestigiosa sede del Palazzo Ferento Vitelleschi ove in occasione del gia ricordato

Convegno di Stud Etruschi del 2001 estato

aperto al pubblico il Salone delle Armi che accoglie i materiali provenienti dagli scavi vecshy

chi e nuovi condotti sulla Civita e nell ambito dei quali estate finalmente ricontestualizzato

il celebre altorilievo con i cavalli alati Uno spazio estato inoltre riservato anche a Gravlsca mentre ein programma Iapertura di una nuova sezione dedicata sempre al territorio rna con

specifico riferimento aIle testimonianze della sfarzosa villa Imperiale di Cazzanello Al piano

terreno del Museo nel 2004 e stata inaugurata una sezione dedicata aile sculture arcaiche tarquiniesi che vede raccolti oltre ad una selezione dei caratteristici lastroni a scala alcune

delle pili note testimonianze di quella produzione

Anche il Museo di Tuscania propone nuove sezioni espositive Ie sale del braccio

occidentale del primo piano del cinquecentesco convento di S Maria del Riposo sono

state destinate infatti ai materiali della cultura orientalizzante ed arcaica dell antico centro

ed ospitano in particolare Ie testimonianze delle complesse esperienze dellarchitettura

funeraria restituiteci dalle necropoli rupestri della Peschiera e di Pian di Mola44

Tra il 1997 e il 2004 e state completato il Museo comprensoriale dellEtruria

interna che ha sede nella Rocca Albornoz di Viterbo Nel 1997 sono state allestite al

primo piano due sezioni la prima dedicata ai risultati degli scavi condotti dalla Scuola

Francese di Roma nel centro di Musarna la seconda riservata al ciclo delle statue provenienshy

-142shy

--------middotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddot---ANNA MARIA Mo TTl SGUB01

ti da teatro di Ferento riproposte con una scenografica soluzione espositiva ispirata al complesso monumentale (fig 21)45 Ferento moItre ha trovato ulteriore documentazione anche grazie ad una mostra temporanea di recente reaIizzazione che ha offerto un bilancio significativo delle ricerche sistematiche condotte dallUniversita di Viterbo nel sitO46 Nel 2005 sad completato il percorso espositivo 47 che prevede nei saloni del secondo piano la presentazione di materiali provenienti dai maggiori centri dellEtruria interna quali Blera Barbarano S Giuliano Norchia Bisenzio ecc mentre uno spazio particolare estato risershyvato alla celebre tomba della Biga di Castro riproposta al pubblico insieme ai materiali delloriginario contesto48 Per il2006 infine ein programma un ulteriore intervento che in collaborazione con la Scuola Svedese di Studi Classici di Roma permetted di rinnovare almeno in parte adeguandola allattuale stato delle ricerche lesposizione delle testimonishyanze relative ai siti di San Giovenale e di Acquarossa risalente al 1986

Infine il Museo di Lucus Feroniae ove estata allestita una prima sezione dedicashyta al territorio mentre con unesposizione provvisoria e stato propos to al pubblico il pregevole cicio statuario della prima eta imperiale proveniente dall Augusteo conti guo alla basilica che domina il foro della colonia di eta romana49

Anche a Pyrgi fervono i lavori per il restauro della cd Manica Lunga del Castello di S Severa che ospited in spazi finalmente adeguati i materiali rinvenuti in oltre cinguantanni di scavo nell area sacra contigua allo scalo portuale ovviando COSt

all angusta soluzione che al momento vede costrette tante insigni testimonianze nei picshycoli locali dell Antiquarium pres so I area archeologica

Collaterali a tali iniziative sono state infine altre minori per 10 piu a carattere temporaneo tra Ie quali si ricordano Ie gia citate mostre dedicate nel 1998 e nel 1999 alIa Villa dei Volusii Saturnini5C pres so Lucus Feroniae quell a relativa alIa notissima coppa di Euphronios51 restituita dal Getty Museum di Malibu ne11999 al Museo di Villa Giulia e infine due manifestazioni espositive svoltesi a Montalto di Castro la prima del 1997 deshydicata al Mitreo52 rinvenuto a Vulci presso la domus del Criptoportico la seconda del 2002 avente per tema Ie scoperte e Ie riscoperte nel territorio di Vuki53 Questa ultima e stata anche occasione per puntualizzare un altro menD noto aspetto dellintensa attivita svolta in questi anni dalla Soprintendenza nellambito dei depositi dei musei periferici con risultati altrimenti apprezzabili attraverso pubblicazioni scientifiche 0 anche attrashyverso limpegnativo consistente incremento del catalogo e dei registri inventariali dei materiali

143 shy

IN ETRURIA MERIDIONALE-------SCOPERTE ED II ZlATIVE

figure 11 - Gravisca resti di officina metallurgishyca presso it sacello di Afrodite

figure 12b - Vulci Porta Ovest planimetria

figure 13 - Vulci Area I tratto delle mura urbane

particolarmente proficue sia per quanta

riguarda Ie problematic he legate al culto ed

alle pratiche devozionali sia per quanto

attiene aIle attivita produttive che ruotano

attomo al santuario sorto in prossimita

dello scalo commerciale e che ora meglio si

colgono grazie al ritrovamento di officine

metallurgiche (fig 11) attive tra

lOrientalizzante recente e I eta arcaica18

Obiettivo di un articolato ed organishy

co progetto di interventi eanche Vulci sede di

un Parco Archeologico e Ambientale Iiniziativa portata avanti attraverso nuovi modelli di

gestione del territorio che vedono impegnato con gli Enti locali 10 Stato attraverso la

Soprintendenza Archeologica per Etruria Meridionale ha determinato la realizzazione di numerosi interventi di valorizzazione che consentono non solo di apprezzare Ie straordinashy

rie risorse naturalistiche di questa angolo ancora intatto della Maremma ma soprattutto

hanno reso possibile acquisire una maggiore conoscenza di un sito storicamente penalizzato

dalle vicende che hanno caratterizzato nellOttocento e nella prima meta del Novecento la ricerca archeologica Gli interventi effettuati in questi ultimi anni sono stati finalizzati da un

lato al recupero e al restauro delle emergenze monumentali note19 da un altro alia verifica dei

dati relativi allinsediamento realizzata attraverso lanalisi della cartografia storica e medishy

ante un programma di survey combinati con unattenta rilettura delle tracce di foto aeree di

138

-middot-~~~~~~~~~~-ANNA MARfA MORETTI SGUBfNf --- ~~~~~~~

varia epoca20 sono stati altresl realizzati mirati e circoscritti interventi di scavo11 nellarea

urbana che oggi sappiamo estendersi anche oltre i limiti del pianoro de La Citta ricomprenshy

dendo anche la zona della Pozzatella22 Si ein particolare acquisita una piu puntuale conoscenshy

za dello sviluppo e dellassetto dellimpianto urbano di epoca ellellistico-romana che risulta

forte mente condizionato dalle caratteristiche dellinsediamento etrusco analogamente nuovi

dati sono relativi allimponente cinta urbana23 che risultando continua appare realizzata alia

fine del IV sec ac e risulta interessata da consistenti interventi di rifacimento databili agli

inizi del III sec ac Sono infatti compiutamente noti oltre ad ampi tratti di mura come quelshy

Ii che cingono suI versante occidentale il pianoro de La Citta Ie porte Nord e Ovest questulshy

tima protetta da una poderosa struttura24 (fig 12) che in fase con il rifacimento della porta

degli illizi del III secolo dovette essere come quella realizzata per fronteggiare l aggressione

romana Altri consistenti dati restituito 10 scavo della cd Area I (fig 13)25 ubicata sulle

pendici nord-orientali del pianoro urbano ove estato individuato ed esplorato un esteso

deposito di materiali votivi che rinvenuti in giacitura second aria sembrano ricollegabili ad

un impianto santuariale localizzabile a sud-est dellacropoli Altri elementi utili a chiarire lorshy

ganizzazione del territorio in funzione dello sviluppo delleconomia del centro antico sono

stati acquisiti nella fa-scia suburbana sotto Porta Est nella pianura di fondovalle a poca dishy

stanza dalla sponda destra del Fiora sono stati riportati in luce resti di edifici a carattere funshy

zionale il piu anti co dei quali risalente ad eta arcaica che sembrano documentare la presenza

figure 14a Vulei necropoli dellOsteria Tomba del Kottabos Hydria attica a figure nere avvicinabile aUf) stile del Pittore di Priamo Intorno al510 aC

139

figure 14b - Vulei necropoli dellOsteria Tomba dei Vasi del Pittore di Micali Hydria etrusca a figure nere del PiUore di Micali Fine VI sec ac

-- ----- SCOPERTE ED INIZlATIVE IN rTRURIA MERIDIO1ALE -----shy

in questarea di strutture a carattere commershy

ciale forse legate ad uno scalo fluviale26

Nuovi ritrovamenti si registrano

anche nell area delle necropoli si tratta sia

di scavi effettuati nei depositi27 (fig 14)

sia di interventi sui territorio fra gli altri si

ricordano qui i risultati di uno scavo che

condotto nel 1998 nel settore centrale

figure 15 Montefiascone santuario di Piana del dellOsteria ha consentito di indagare due Lago Veduta dinsieme distinti settori del sepolcreto28 Numerose

sono state Ie tombe riportate in luce sia di

eta tardo arcaica sia di epoca ellenistica alcune delle quali rinshy

venute intatte hanno restituito oltre a preziosi materiali dimshy

portazione e di produzione locale anche clementi utili ad una

piu approfondita conoscenza degli usi e dei rituali funerari 29

Altre importanti ricerche concorrono a restituirci un

quadro piu articolato del territorio dellEtruria Meridionale Mi

limito qui a ricordare a titolo di esempio Ie indagini in atto nel santuario di Piana del Lago (fig 15)30 in comune di Montefiascone

sorto a ridosso della via di collegamento tra Vulci e Orvieto come pure queUe ormai pluriennali del tempio di Monte Li Sant1

presso Narce Rinnovata attenzione e stata ri-volta a Lucus

Feroniae e alIa contigua villa dei Volusii interessata da un grande

progetto di restauro archeologico-ambientale in corso di realizshy

zazione in collaborazione fra la Soprintendenza e Autostrade

per lItalia che ha avuto avvio attraverso una mostra che svoltasi

nel1998 a Roma2 ha trovato nello stesso anno una seconda pili

ampia edizione a Torino33 Sono state altresl riprese sin dal1999

Ie indagini nell area del santuario dedicato a Feronia (fig 16) con

risuhati che sin dora confermano la grande importanza di figure 16 Lucus Feroniae (Capena RM) Bronzetto questo luogo di cuho ricordato dalle fonti che sottolineano di augure dal santuario di anche la sua connotazione emporica34

Feronia (fine VI sec ac) AUe iniziative poste in essere suI

territorio ha corrisposto un forte impulso

per 10 sviluppo e il potenziamento del sishy

stema museale dellEtruria meridionale che

incentrato nel Museo Nazionale Etrusco di

Villa Giulia aRoma si articola attraverso

altri nove istituti integrandosi peraltro con

numerosi Antiquaria comunali dislocati nei

pili importanti siti del territorio

Rispetto aUa Villa Giulia di unfigure 17 Polo Museale Etrusco di Roma Villa Giulia in fondo e Villa Poniatowski in primo piano tempo quello che oggi si propone al pubshy

-140shy

---------- ANNA MARIA MORETTI SGUBINI

blico eun Museo rinnovato per oltre il50

dei suoi allestimenti e che ora unito aHa

contigua Villa Poniatowski si avvia a costishy

tuire un Polo espositivo di primo piano

qualificandosi per la sua specificita a livello

internazionale (fig 17)35

II progetto scientifico per Iampliashy

mento e il rinnovamento delle esposizioni

messo a punto nel 1996 con la collaboshy

razione di Francesca Boitani ha trovato

approvazione e cospicui finanziamenti a

partire dal 1997 Sono state COS progressishy

vamente riordinate e riaperte al pubblico

nel 1997 Ie antichita di Pyrgi6 1998 Ie

raccolte dell agro falisco e capenate37 nel

1999 Ie grandi Collezioni storiche del

Museo fra Ie quali un cenno particolare

richiede quella Castellani (fig 18) che coshy

stituita da oltre seimila oggetti si articola in

distinte sezioni relative aIle ceramiche ai

bronzi alle terrecotte ai materiali in osso e

soprattutto ai celebri ori antichi e moshy

figure 18 - Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia Sala dei Sette Colli gli ori Castellani

figure 19 - Vuici area della Cuccumella Hydria di bronzo dalla tomba a buca 311989

derni38 E stato altresl riordinato il ricco Antiquarium nell ambito del quale uno spazio

specifico estato riservato ai materiali gia nel Museo Kircheriano che ha COS riguadagnashy

to malgrado Ie mutilazioni subite nel tempo la sua originaria identita di selezionata racshy

colta di antichiti Anche Ie sezioni topografiche sono state riproposte al pubblico rinnoshy

vate e arricchite con contesti in precedenza non esposti e con il supporto di nuovi appashy

rati didattico ilIustrativi bilingui Grazie ad un pili razionale uso degli spazi si sono

inoltre potute realizzare tre nuove sezioni espositive rispettivamente dedicate alIa epishy

grafia etrusca alIa storia antiquaria del museo e alIa cinquecentesca villa di Papa Giulio

III che ospita il Museo anchessa fatta oggetto di un restauro filologico che lha restituishy

ta alIo splendore originario dotandola al contempo di impianti e servizi adeguati aIle esishy

genze del pubblico39

Attualmente sono stati avviati grazie a nuovi finanziamenti i lavori per il rinshy

novamento e ladeguamento degli spazi che attualmente ospitano Ie sezioni topografiche

e che interesseranno entro il2006 Ie testimonianze di Vulci (fig 19) e di Tarquinia -censhy

tro che in precedenza escluso dal percorso museale trovera ora rappresentazione attrashy

verso la celebre Tomba del Letto Funebre- e successivamente quelle degli altri grandi

due siti Caere e Veio Gli interventi eseguiti come quelli in corso di realizzazione sono

stati preceduti da un intenso lavoro di studio catalogazione e restauro dei materiali Dei

risultati COSI conseguiti e sempre sulla base delle linee perseguite per la realizzazione del

Polo Museale Etrusco di Roma si eritenuto opportuno proporre al pubblico e agli stushy

diosi un primo bilancio In tale prospettiva dintesa con lIstituto Nazionale di Studi

141

--------- SCOPERTE ED INIZIATlVE IN ETRURIA MERIDIONALE ------

Etruschi e Italici estata realizzato nel2001 un

convegno dedicato ai grandi siti dellEtruria meridionale costiera 40 e in tale occasione e stata aperta al pubblico negli spazi delle

Coneerie Riganti contigui alIa Villa

Poniatowski una mostra relativa al1e scoperte

e ai restauri condotti in questi ultimi anni a Vulei a Caere e a Veio41 Da segnalare in

particolare limportanza delle testimonianze

re-Iative a questo ultimo centro che confinate

nei depositi da oltre cinquanta anni torneranshy

no entro il prossimo quadriennio ad essere figure 20 - Tarquinia Museo Arcbeologico esposte negli spazi ora final mente reperiti Nazionale L esposizione dei sareofagi dellala destra del Museo contigui a quelli

degli altri grandi siti dellEtruria merishy

dionale42 Le preziose sale della Villa

Poniatowski che verranno aperte al pubblico

tra il 2006 e il 2007 accoglieranno invece Ie

storiche raccolte del Latium Vetus con Ie straordinarie testimonianze provenienti da

Palestrina e i materiali dai centri dellUmbria

Altre novita prop one ora anche il Museo Nazionale di Tarquinia (fig 20) ospishy

figure 21 Viterbo Rocea Albornoz Le statue di tato nella prestigiosa sede del Palazzo Ferento Vitelleschi ove in occasione del gia ricordato

Convegno di Stud Etruschi del 2001 estato

aperto al pubblico il Salone delle Armi che accoglie i materiali provenienti dagli scavi vecshy

chi e nuovi condotti sulla Civita e nell ambito dei quali estate finalmente ricontestualizzato

il celebre altorilievo con i cavalli alati Uno spazio estato inoltre riservato anche a Gravlsca mentre ein programma Iapertura di una nuova sezione dedicata sempre al territorio rna con

specifico riferimento aIle testimonianze della sfarzosa villa Imperiale di Cazzanello Al piano

terreno del Museo nel 2004 e stata inaugurata una sezione dedicata aile sculture arcaiche tarquiniesi che vede raccolti oltre ad una selezione dei caratteristici lastroni a scala alcune

delle pili note testimonianze di quella produzione

Anche il Museo di Tuscania propone nuove sezioni espositive Ie sale del braccio

occidentale del primo piano del cinquecentesco convento di S Maria del Riposo sono

state destinate infatti ai materiali della cultura orientalizzante ed arcaica dell antico centro

ed ospitano in particolare Ie testimonianze delle complesse esperienze dellarchitettura

funeraria restituiteci dalle necropoli rupestri della Peschiera e di Pian di Mola44

Tra il 1997 e il 2004 e state completato il Museo comprensoriale dellEtruria

interna che ha sede nella Rocca Albornoz di Viterbo Nel 1997 sono state allestite al

primo piano due sezioni la prima dedicata ai risultati degli scavi condotti dalla Scuola

Francese di Roma nel centro di Musarna la seconda riservata al ciclo delle statue provenienshy

-142shy

--------middotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddot---ANNA MARIA Mo TTl SGUB01

ti da teatro di Ferento riproposte con una scenografica soluzione espositiva ispirata al complesso monumentale (fig 21)45 Ferento moItre ha trovato ulteriore documentazione anche grazie ad una mostra temporanea di recente reaIizzazione che ha offerto un bilancio significativo delle ricerche sistematiche condotte dallUniversita di Viterbo nel sitO46 Nel 2005 sad completato il percorso espositivo 47 che prevede nei saloni del secondo piano la presentazione di materiali provenienti dai maggiori centri dellEtruria interna quali Blera Barbarano S Giuliano Norchia Bisenzio ecc mentre uno spazio particolare estato risershyvato alla celebre tomba della Biga di Castro riproposta al pubblico insieme ai materiali delloriginario contesto48 Per il2006 infine ein programma un ulteriore intervento che in collaborazione con la Scuola Svedese di Studi Classici di Roma permetted di rinnovare almeno in parte adeguandola allattuale stato delle ricerche lesposizione delle testimonishyanze relative ai siti di San Giovenale e di Acquarossa risalente al 1986

Infine il Museo di Lucus Feroniae ove estata allestita una prima sezione dedicashyta al territorio mentre con unesposizione provvisoria e stato propos to al pubblico il pregevole cicio statuario della prima eta imperiale proveniente dall Augusteo conti guo alla basilica che domina il foro della colonia di eta romana49

Anche a Pyrgi fervono i lavori per il restauro della cd Manica Lunga del Castello di S Severa che ospited in spazi finalmente adeguati i materiali rinvenuti in oltre cinguantanni di scavo nell area sacra contigua allo scalo portuale ovviando COSt

all angusta soluzione che al momento vede costrette tante insigni testimonianze nei picshycoli locali dell Antiquarium pres so I area archeologica

Collaterali a tali iniziative sono state infine altre minori per 10 piu a carattere temporaneo tra Ie quali si ricordano Ie gia citate mostre dedicate nel 1998 e nel 1999 alIa Villa dei Volusii Saturnini5C pres so Lucus Feroniae quell a relativa alIa notissima coppa di Euphronios51 restituita dal Getty Museum di Malibu ne11999 al Museo di Villa Giulia e infine due manifestazioni espositive svoltesi a Montalto di Castro la prima del 1997 deshydicata al Mitreo52 rinvenuto a Vulci presso la domus del Criptoportico la seconda del 2002 avente per tema Ie scoperte e Ie riscoperte nel territorio di Vuki53 Questa ultima e stata anche occasione per puntualizzare un altro menD noto aspetto dellintensa attivita svolta in questi anni dalla Soprintendenza nellambito dei depositi dei musei periferici con risultati altrimenti apprezzabili attraverso pubblicazioni scientifiche 0 anche attrashyverso limpegnativo consistente incremento del catalogo e dei registri inventariali dei materiali

143 shy

-middot-~~~~~~~~~~-ANNA MARfA MORETTI SGUBfNf --- ~~~~~~~

varia epoca20 sono stati altresl realizzati mirati e circoscritti interventi di scavo11 nellarea

urbana che oggi sappiamo estendersi anche oltre i limiti del pianoro de La Citta ricomprenshy

dendo anche la zona della Pozzatella22 Si ein particolare acquisita una piu puntuale conoscenshy

za dello sviluppo e dellassetto dellimpianto urbano di epoca ellellistico-romana che risulta

forte mente condizionato dalle caratteristiche dellinsediamento etrusco analogamente nuovi

dati sono relativi allimponente cinta urbana23 che risultando continua appare realizzata alia

fine del IV sec ac e risulta interessata da consistenti interventi di rifacimento databili agli

inizi del III sec ac Sono infatti compiutamente noti oltre ad ampi tratti di mura come quelshy

Ii che cingono suI versante occidentale il pianoro de La Citta Ie porte Nord e Ovest questulshy

tima protetta da una poderosa struttura24 (fig 12) che in fase con il rifacimento della porta

degli illizi del III secolo dovette essere come quella realizzata per fronteggiare l aggressione

romana Altri consistenti dati restituito 10 scavo della cd Area I (fig 13)25 ubicata sulle

pendici nord-orientali del pianoro urbano ove estato individuato ed esplorato un esteso

deposito di materiali votivi che rinvenuti in giacitura second aria sembrano ricollegabili ad

un impianto santuariale localizzabile a sud-est dellacropoli Altri elementi utili a chiarire lorshy

ganizzazione del territorio in funzione dello sviluppo delleconomia del centro antico sono

stati acquisiti nella fa-scia suburbana sotto Porta Est nella pianura di fondovalle a poca dishy

stanza dalla sponda destra del Fiora sono stati riportati in luce resti di edifici a carattere funshy

zionale il piu anti co dei quali risalente ad eta arcaica che sembrano documentare la presenza

figure 14a Vulei necropoli dellOsteria Tomba del Kottabos Hydria attica a figure nere avvicinabile aUf) stile del Pittore di Priamo Intorno al510 aC

139

figure 14b - Vulei necropoli dellOsteria Tomba dei Vasi del Pittore di Micali Hydria etrusca a figure nere del PiUore di Micali Fine VI sec ac

-- ----- SCOPERTE ED INIZlATIVE IN rTRURIA MERIDIO1ALE -----shy

in questarea di strutture a carattere commershy

ciale forse legate ad uno scalo fluviale26

Nuovi ritrovamenti si registrano

anche nell area delle necropoli si tratta sia

di scavi effettuati nei depositi27 (fig 14)

sia di interventi sui territorio fra gli altri si

ricordano qui i risultati di uno scavo che

condotto nel 1998 nel settore centrale

figure 15 Montefiascone santuario di Piana del dellOsteria ha consentito di indagare due Lago Veduta dinsieme distinti settori del sepolcreto28 Numerose

sono state Ie tombe riportate in luce sia di

eta tardo arcaica sia di epoca ellenistica alcune delle quali rinshy

venute intatte hanno restituito oltre a preziosi materiali dimshy

portazione e di produzione locale anche clementi utili ad una

piu approfondita conoscenza degli usi e dei rituali funerari 29

Altre importanti ricerche concorrono a restituirci un

quadro piu articolato del territorio dellEtruria Meridionale Mi

limito qui a ricordare a titolo di esempio Ie indagini in atto nel santuario di Piana del Lago (fig 15)30 in comune di Montefiascone

sorto a ridosso della via di collegamento tra Vulci e Orvieto come pure queUe ormai pluriennali del tempio di Monte Li Sant1

presso Narce Rinnovata attenzione e stata ri-volta a Lucus

Feroniae e alIa contigua villa dei Volusii interessata da un grande

progetto di restauro archeologico-ambientale in corso di realizshy

zazione in collaborazione fra la Soprintendenza e Autostrade

per lItalia che ha avuto avvio attraverso una mostra che svoltasi

nel1998 a Roma2 ha trovato nello stesso anno una seconda pili

ampia edizione a Torino33 Sono state altresl riprese sin dal1999

Ie indagini nell area del santuario dedicato a Feronia (fig 16) con

risuhati che sin dora confermano la grande importanza di figure 16 Lucus Feroniae (Capena RM) Bronzetto questo luogo di cuho ricordato dalle fonti che sottolineano di augure dal santuario di anche la sua connotazione emporica34

Feronia (fine VI sec ac) AUe iniziative poste in essere suI

territorio ha corrisposto un forte impulso

per 10 sviluppo e il potenziamento del sishy

stema museale dellEtruria meridionale che

incentrato nel Museo Nazionale Etrusco di

Villa Giulia aRoma si articola attraverso

altri nove istituti integrandosi peraltro con

numerosi Antiquaria comunali dislocati nei

pili importanti siti del territorio

Rispetto aUa Villa Giulia di unfigure 17 Polo Museale Etrusco di Roma Villa Giulia in fondo e Villa Poniatowski in primo piano tempo quello che oggi si propone al pubshy

-140shy

---------- ANNA MARIA MORETTI SGUBINI

blico eun Museo rinnovato per oltre il50

dei suoi allestimenti e che ora unito aHa

contigua Villa Poniatowski si avvia a costishy

tuire un Polo espositivo di primo piano

qualificandosi per la sua specificita a livello

internazionale (fig 17)35

II progetto scientifico per Iampliashy

mento e il rinnovamento delle esposizioni

messo a punto nel 1996 con la collaboshy

razione di Francesca Boitani ha trovato

approvazione e cospicui finanziamenti a

partire dal 1997 Sono state COS progressishy

vamente riordinate e riaperte al pubblico

nel 1997 Ie antichita di Pyrgi6 1998 Ie

raccolte dell agro falisco e capenate37 nel

1999 Ie grandi Collezioni storiche del

Museo fra Ie quali un cenno particolare

richiede quella Castellani (fig 18) che coshy

stituita da oltre seimila oggetti si articola in

distinte sezioni relative aIle ceramiche ai

bronzi alle terrecotte ai materiali in osso e

soprattutto ai celebri ori antichi e moshy

figure 18 - Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia Sala dei Sette Colli gli ori Castellani

figure 19 - Vuici area della Cuccumella Hydria di bronzo dalla tomba a buca 311989

derni38 E stato altresl riordinato il ricco Antiquarium nell ambito del quale uno spazio

specifico estato riservato ai materiali gia nel Museo Kircheriano che ha COS riguadagnashy

to malgrado Ie mutilazioni subite nel tempo la sua originaria identita di selezionata racshy

colta di antichiti Anche Ie sezioni topografiche sono state riproposte al pubblico rinnoshy

vate e arricchite con contesti in precedenza non esposti e con il supporto di nuovi appashy

rati didattico ilIustrativi bilingui Grazie ad un pili razionale uso degli spazi si sono

inoltre potute realizzare tre nuove sezioni espositive rispettivamente dedicate alIa epishy

grafia etrusca alIa storia antiquaria del museo e alIa cinquecentesca villa di Papa Giulio

III che ospita il Museo anchessa fatta oggetto di un restauro filologico che lha restituishy

ta alIo splendore originario dotandola al contempo di impianti e servizi adeguati aIle esishy

genze del pubblico39

Attualmente sono stati avviati grazie a nuovi finanziamenti i lavori per il rinshy

novamento e ladeguamento degli spazi che attualmente ospitano Ie sezioni topografiche

e che interesseranno entro il2006 Ie testimonianze di Vulci (fig 19) e di Tarquinia -censhy

tro che in precedenza escluso dal percorso museale trovera ora rappresentazione attrashy

verso la celebre Tomba del Letto Funebre- e successivamente quelle degli altri grandi

due siti Caere e Veio Gli interventi eseguiti come quelli in corso di realizzazione sono

stati preceduti da un intenso lavoro di studio catalogazione e restauro dei materiali Dei

risultati COSI conseguiti e sempre sulla base delle linee perseguite per la realizzazione del

Polo Museale Etrusco di Roma si eritenuto opportuno proporre al pubblico e agli stushy

diosi un primo bilancio In tale prospettiva dintesa con lIstituto Nazionale di Studi

141

--------- SCOPERTE ED INIZIATlVE IN ETRURIA MERIDIONALE ------

Etruschi e Italici estata realizzato nel2001 un

convegno dedicato ai grandi siti dellEtruria meridionale costiera 40 e in tale occasione e stata aperta al pubblico negli spazi delle

Coneerie Riganti contigui alIa Villa

Poniatowski una mostra relativa al1e scoperte

e ai restauri condotti in questi ultimi anni a Vulei a Caere e a Veio41 Da segnalare in

particolare limportanza delle testimonianze

re-Iative a questo ultimo centro che confinate

nei depositi da oltre cinquanta anni torneranshy

no entro il prossimo quadriennio ad essere figure 20 - Tarquinia Museo Arcbeologico esposte negli spazi ora final mente reperiti Nazionale L esposizione dei sareofagi dellala destra del Museo contigui a quelli

degli altri grandi siti dellEtruria merishy

dionale42 Le preziose sale della Villa

Poniatowski che verranno aperte al pubblico

tra il 2006 e il 2007 accoglieranno invece Ie

storiche raccolte del Latium Vetus con Ie straordinarie testimonianze provenienti da

Palestrina e i materiali dai centri dellUmbria

Altre novita prop one ora anche il Museo Nazionale di Tarquinia (fig 20) ospishy

figure 21 Viterbo Rocea Albornoz Le statue di tato nella prestigiosa sede del Palazzo Ferento Vitelleschi ove in occasione del gia ricordato

Convegno di Stud Etruschi del 2001 estato

aperto al pubblico il Salone delle Armi che accoglie i materiali provenienti dagli scavi vecshy

chi e nuovi condotti sulla Civita e nell ambito dei quali estate finalmente ricontestualizzato

il celebre altorilievo con i cavalli alati Uno spazio estato inoltre riservato anche a Gravlsca mentre ein programma Iapertura di una nuova sezione dedicata sempre al territorio rna con

specifico riferimento aIle testimonianze della sfarzosa villa Imperiale di Cazzanello Al piano

terreno del Museo nel 2004 e stata inaugurata una sezione dedicata aile sculture arcaiche tarquiniesi che vede raccolti oltre ad una selezione dei caratteristici lastroni a scala alcune

delle pili note testimonianze di quella produzione

Anche il Museo di Tuscania propone nuove sezioni espositive Ie sale del braccio

occidentale del primo piano del cinquecentesco convento di S Maria del Riposo sono

state destinate infatti ai materiali della cultura orientalizzante ed arcaica dell antico centro

ed ospitano in particolare Ie testimonianze delle complesse esperienze dellarchitettura

funeraria restituiteci dalle necropoli rupestri della Peschiera e di Pian di Mola44

Tra il 1997 e il 2004 e state completato il Museo comprensoriale dellEtruria

interna che ha sede nella Rocca Albornoz di Viterbo Nel 1997 sono state allestite al

primo piano due sezioni la prima dedicata ai risultati degli scavi condotti dalla Scuola

Francese di Roma nel centro di Musarna la seconda riservata al ciclo delle statue provenienshy

-142shy

--------middotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddot---ANNA MARIA Mo TTl SGUB01

ti da teatro di Ferento riproposte con una scenografica soluzione espositiva ispirata al complesso monumentale (fig 21)45 Ferento moItre ha trovato ulteriore documentazione anche grazie ad una mostra temporanea di recente reaIizzazione che ha offerto un bilancio significativo delle ricerche sistematiche condotte dallUniversita di Viterbo nel sitO46 Nel 2005 sad completato il percorso espositivo 47 che prevede nei saloni del secondo piano la presentazione di materiali provenienti dai maggiori centri dellEtruria interna quali Blera Barbarano S Giuliano Norchia Bisenzio ecc mentre uno spazio particolare estato risershyvato alla celebre tomba della Biga di Castro riproposta al pubblico insieme ai materiali delloriginario contesto48 Per il2006 infine ein programma un ulteriore intervento che in collaborazione con la Scuola Svedese di Studi Classici di Roma permetted di rinnovare almeno in parte adeguandola allattuale stato delle ricerche lesposizione delle testimonishyanze relative ai siti di San Giovenale e di Acquarossa risalente al 1986

Infine il Museo di Lucus Feroniae ove estata allestita una prima sezione dedicashyta al territorio mentre con unesposizione provvisoria e stato propos to al pubblico il pregevole cicio statuario della prima eta imperiale proveniente dall Augusteo conti guo alla basilica che domina il foro della colonia di eta romana49

Anche a Pyrgi fervono i lavori per il restauro della cd Manica Lunga del Castello di S Severa che ospited in spazi finalmente adeguati i materiali rinvenuti in oltre cinguantanni di scavo nell area sacra contigua allo scalo portuale ovviando COSt

all angusta soluzione che al momento vede costrette tante insigni testimonianze nei picshycoli locali dell Antiquarium pres so I area archeologica

Collaterali a tali iniziative sono state infine altre minori per 10 piu a carattere temporaneo tra Ie quali si ricordano Ie gia citate mostre dedicate nel 1998 e nel 1999 alIa Villa dei Volusii Saturnini5C pres so Lucus Feroniae quell a relativa alIa notissima coppa di Euphronios51 restituita dal Getty Museum di Malibu ne11999 al Museo di Villa Giulia e infine due manifestazioni espositive svoltesi a Montalto di Castro la prima del 1997 deshydicata al Mitreo52 rinvenuto a Vulci presso la domus del Criptoportico la seconda del 2002 avente per tema Ie scoperte e Ie riscoperte nel territorio di Vuki53 Questa ultima e stata anche occasione per puntualizzare un altro menD noto aspetto dellintensa attivita svolta in questi anni dalla Soprintendenza nellambito dei depositi dei musei periferici con risultati altrimenti apprezzabili attraverso pubblicazioni scientifiche 0 anche attrashyverso limpegnativo consistente incremento del catalogo e dei registri inventariali dei materiali

143 shy

-- ----- SCOPERTE ED INIZlATIVE IN rTRURIA MERIDIO1ALE -----shy

in questarea di strutture a carattere commershy

ciale forse legate ad uno scalo fluviale26

Nuovi ritrovamenti si registrano

anche nell area delle necropoli si tratta sia

di scavi effettuati nei depositi27 (fig 14)

sia di interventi sui territorio fra gli altri si

ricordano qui i risultati di uno scavo che

condotto nel 1998 nel settore centrale

figure 15 Montefiascone santuario di Piana del dellOsteria ha consentito di indagare due Lago Veduta dinsieme distinti settori del sepolcreto28 Numerose

sono state Ie tombe riportate in luce sia di

eta tardo arcaica sia di epoca ellenistica alcune delle quali rinshy

venute intatte hanno restituito oltre a preziosi materiali dimshy

portazione e di produzione locale anche clementi utili ad una

piu approfondita conoscenza degli usi e dei rituali funerari 29

Altre importanti ricerche concorrono a restituirci un

quadro piu articolato del territorio dellEtruria Meridionale Mi

limito qui a ricordare a titolo di esempio Ie indagini in atto nel santuario di Piana del Lago (fig 15)30 in comune di Montefiascone

sorto a ridosso della via di collegamento tra Vulci e Orvieto come pure queUe ormai pluriennali del tempio di Monte Li Sant1

presso Narce Rinnovata attenzione e stata ri-volta a Lucus

Feroniae e alIa contigua villa dei Volusii interessata da un grande

progetto di restauro archeologico-ambientale in corso di realizshy

zazione in collaborazione fra la Soprintendenza e Autostrade

per lItalia che ha avuto avvio attraverso una mostra che svoltasi

nel1998 a Roma2 ha trovato nello stesso anno una seconda pili

ampia edizione a Torino33 Sono state altresl riprese sin dal1999

Ie indagini nell area del santuario dedicato a Feronia (fig 16) con

risuhati che sin dora confermano la grande importanza di figure 16 Lucus Feroniae (Capena RM) Bronzetto questo luogo di cuho ricordato dalle fonti che sottolineano di augure dal santuario di anche la sua connotazione emporica34

Feronia (fine VI sec ac) AUe iniziative poste in essere suI

territorio ha corrisposto un forte impulso

per 10 sviluppo e il potenziamento del sishy

stema museale dellEtruria meridionale che

incentrato nel Museo Nazionale Etrusco di

Villa Giulia aRoma si articola attraverso

altri nove istituti integrandosi peraltro con

numerosi Antiquaria comunali dislocati nei

pili importanti siti del territorio

Rispetto aUa Villa Giulia di unfigure 17 Polo Museale Etrusco di Roma Villa Giulia in fondo e Villa Poniatowski in primo piano tempo quello che oggi si propone al pubshy

-140shy

---------- ANNA MARIA MORETTI SGUBINI

blico eun Museo rinnovato per oltre il50

dei suoi allestimenti e che ora unito aHa

contigua Villa Poniatowski si avvia a costishy

tuire un Polo espositivo di primo piano

qualificandosi per la sua specificita a livello

internazionale (fig 17)35

II progetto scientifico per Iampliashy

mento e il rinnovamento delle esposizioni

messo a punto nel 1996 con la collaboshy

razione di Francesca Boitani ha trovato

approvazione e cospicui finanziamenti a

partire dal 1997 Sono state COS progressishy

vamente riordinate e riaperte al pubblico

nel 1997 Ie antichita di Pyrgi6 1998 Ie

raccolte dell agro falisco e capenate37 nel

1999 Ie grandi Collezioni storiche del

Museo fra Ie quali un cenno particolare

richiede quella Castellani (fig 18) che coshy

stituita da oltre seimila oggetti si articola in

distinte sezioni relative aIle ceramiche ai

bronzi alle terrecotte ai materiali in osso e

soprattutto ai celebri ori antichi e moshy

figure 18 - Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia Sala dei Sette Colli gli ori Castellani

figure 19 - Vuici area della Cuccumella Hydria di bronzo dalla tomba a buca 311989

derni38 E stato altresl riordinato il ricco Antiquarium nell ambito del quale uno spazio

specifico estato riservato ai materiali gia nel Museo Kircheriano che ha COS riguadagnashy

to malgrado Ie mutilazioni subite nel tempo la sua originaria identita di selezionata racshy

colta di antichiti Anche Ie sezioni topografiche sono state riproposte al pubblico rinnoshy

vate e arricchite con contesti in precedenza non esposti e con il supporto di nuovi appashy

rati didattico ilIustrativi bilingui Grazie ad un pili razionale uso degli spazi si sono

inoltre potute realizzare tre nuove sezioni espositive rispettivamente dedicate alIa epishy

grafia etrusca alIa storia antiquaria del museo e alIa cinquecentesca villa di Papa Giulio

III che ospita il Museo anchessa fatta oggetto di un restauro filologico che lha restituishy

ta alIo splendore originario dotandola al contempo di impianti e servizi adeguati aIle esishy

genze del pubblico39

Attualmente sono stati avviati grazie a nuovi finanziamenti i lavori per il rinshy

novamento e ladeguamento degli spazi che attualmente ospitano Ie sezioni topografiche

e che interesseranno entro il2006 Ie testimonianze di Vulci (fig 19) e di Tarquinia -censhy

tro che in precedenza escluso dal percorso museale trovera ora rappresentazione attrashy

verso la celebre Tomba del Letto Funebre- e successivamente quelle degli altri grandi

due siti Caere e Veio Gli interventi eseguiti come quelli in corso di realizzazione sono

stati preceduti da un intenso lavoro di studio catalogazione e restauro dei materiali Dei

risultati COSI conseguiti e sempre sulla base delle linee perseguite per la realizzazione del

Polo Museale Etrusco di Roma si eritenuto opportuno proporre al pubblico e agli stushy

diosi un primo bilancio In tale prospettiva dintesa con lIstituto Nazionale di Studi

141

--------- SCOPERTE ED INIZIATlVE IN ETRURIA MERIDIONALE ------

Etruschi e Italici estata realizzato nel2001 un

convegno dedicato ai grandi siti dellEtruria meridionale costiera 40 e in tale occasione e stata aperta al pubblico negli spazi delle

Coneerie Riganti contigui alIa Villa

Poniatowski una mostra relativa al1e scoperte

e ai restauri condotti in questi ultimi anni a Vulei a Caere e a Veio41 Da segnalare in

particolare limportanza delle testimonianze

re-Iative a questo ultimo centro che confinate

nei depositi da oltre cinquanta anni torneranshy

no entro il prossimo quadriennio ad essere figure 20 - Tarquinia Museo Arcbeologico esposte negli spazi ora final mente reperiti Nazionale L esposizione dei sareofagi dellala destra del Museo contigui a quelli

degli altri grandi siti dellEtruria merishy

dionale42 Le preziose sale della Villa

Poniatowski che verranno aperte al pubblico

tra il 2006 e il 2007 accoglieranno invece Ie

storiche raccolte del Latium Vetus con Ie straordinarie testimonianze provenienti da

Palestrina e i materiali dai centri dellUmbria

Altre novita prop one ora anche il Museo Nazionale di Tarquinia (fig 20) ospishy

figure 21 Viterbo Rocea Albornoz Le statue di tato nella prestigiosa sede del Palazzo Ferento Vitelleschi ove in occasione del gia ricordato

Convegno di Stud Etruschi del 2001 estato

aperto al pubblico il Salone delle Armi che accoglie i materiali provenienti dagli scavi vecshy

chi e nuovi condotti sulla Civita e nell ambito dei quali estate finalmente ricontestualizzato

il celebre altorilievo con i cavalli alati Uno spazio estato inoltre riservato anche a Gravlsca mentre ein programma Iapertura di una nuova sezione dedicata sempre al territorio rna con

specifico riferimento aIle testimonianze della sfarzosa villa Imperiale di Cazzanello Al piano

terreno del Museo nel 2004 e stata inaugurata una sezione dedicata aile sculture arcaiche tarquiniesi che vede raccolti oltre ad una selezione dei caratteristici lastroni a scala alcune

delle pili note testimonianze di quella produzione

Anche il Museo di Tuscania propone nuove sezioni espositive Ie sale del braccio

occidentale del primo piano del cinquecentesco convento di S Maria del Riposo sono

state destinate infatti ai materiali della cultura orientalizzante ed arcaica dell antico centro

ed ospitano in particolare Ie testimonianze delle complesse esperienze dellarchitettura

funeraria restituiteci dalle necropoli rupestri della Peschiera e di Pian di Mola44

Tra il 1997 e il 2004 e state completato il Museo comprensoriale dellEtruria

interna che ha sede nella Rocca Albornoz di Viterbo Nel 1997 sono state allestite al

primo piano due sezioni la prima dedicata ai risultati degli scavi condotti dalla Scuola

Francese di Roma nel centro di Musarna la seconda riservata al ciclo delle statue provenienshy

-142shy

--------middotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddot---ANNA MARIA Mo TTl SGUB01

ti da teatro di Ferento riproposte con una scenografica soluzione espositiva ispirata al complesso monumentale (fig 21)45 Ferento moItre ha trovato ulteriore documentazione anche grazie ad una mostra temporanea di recente reaIizzazione che ha offerto un bilancio significativo delle ricerche sistematiche condotte dallUniversita di Viterbo nel sitO46 Nel 2005 sad completato il percorso espositivo 47 che prevede nei saloni del secondo piano la presentazione di materiali provenienti dai maggiori centri dellEtruria interna quali Blera Barbarano S Giuliano Norchia Bisenzio ecc mentre uno spazio particolare estato risershyvato alla celebre tomba della Biga di Castro riproposta al pubblico insieme ai materiali delloriginario contesto48 Per il2006 infine ein programma un ulteriore intervento che in collaborazione con la Scuola Svedese di Studi Classici di Roma permetted di rinnovare almeno in parte adeguandola allattuale stato delle ricerche lesposizione delle testimonishyanze relative ai siti di San Giovenale e di Acquarossa risalente al 1986

Infine il Museo di Lucus Feroniae ove estata allestita una prima sezione dedicashyta al territorio mentre con unesposizione provvisoria e stato propos to al pubblico il pregevole cicio statuario della prima eta imperiale proveniente dall Augusteo conti guo alla basilica che domina il foro della colonia di eta romana49

Anche a Pyrgi fervono i lavori per il restauro della cd Manica Lunga del Castello di S Severa che ospited in spazi finalmente adeguati i materiali rinvenuti in oltre cinguantanni di scavo nell area sacra contigua allo scalo portuale ovviando COSt

all angusta soluzione che al momento vede costrette tante insigni testimonianze nei picshycoli locali dell Antiquarium pres so I area archeologica

Collaterali a tali iniziative sono state infine altre minori per 10 piu a carattere temporaneo tra Ie quali si ricordano Ie gia citate mostre dedicate nel 1998 e nel 1999 alIa Villa dei Volusii Saturnini5C pres so Lucus Feroniae quell a relativa alIa notissima coppa di Euphronios51 restituita dal Getty Museum di Malibu ne11999 al Museo di Villa Giulia e infine due manifestazioni espositive svoltesi a Montalto di Castro la prima del 1997 deshydicata al Mitreo52 rinvenuto a Vulci presso la domus del Criptoportico la seconda del 2002 avente per tema Ie scoperte e Ie riscoperte nel territorio di Vuki53 Questa ultima e stata anche occasione per puntualizzare un altro menD noto aspetto dellintensa attivita svolta in questi anni dalla Soprintendenza nellambito dei depositi dei musei periferici con risultati altrimenti apprezzabili attraverso pubblicazioni scientifiche 0 anche attrashyverso limpegnativo consistente incremento del catalogo e dei registri inventariali dei materiali

143 shy

---------- ANNA MARIA MORETTI SGUBINI

blico eun Museo rinnovato per oltre il50

dei suoi allestimenti e che ora unito aHa

contigua Villa Poniatowski si avvia a costishy

tuire un Polo espositivo di primo piano

qualificandosi per la sua specificita a livello

internazionale (fig 17)35

II progetto scientifico per Iampliashy

mento e il rinnovamento delle esposizioni

messo a punto nel 1996 con la collaboshy

razione di Francesca Boitani ha trovato

approvazione e cospicui finanziamenti a

partire dal 1997 Sono state COS progressishy

vamente riordinate e riaperte al pubblico

nel 1997 Ie antichita di Pyrgi6 1998 Ie

raccolte dell agro falisco e capenate37 nel

1999 Ie grandi Collezioni storiche del

Museo fra Ie quali un cenno particolare

richiede quella Castellani (fig 18) che coshy

stituita da oltre seimila oggetti si articola in

distinte sezioni relative aIle ceramiche ai

bronzi alle terrecotte ai materiali in osso e

soprattutto ai celebri ori antichi e moshy

figure 18 - Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia Sala dei Sette Colli gli ori Castellani

figure 19 - Vuici area della Cuccumella Hydria di bronzo dalla tomba a buca 311989

derni38 E stato altresl riordinato il ricco Antiquarium nell ambito del quale uno spazio

specifico estato riservato ai materiali gia nel Museo Kircheriano che ha COS riguadagnashy

to malgrado Ie mutilazioni subite nel tempo la sua originaria identita di selezionata racshy

colta di antichiti Anche Ie sezioni topografiche sono state riproposte al pubblico rinnoshy

vate e arricchite con contesti in precedenza non esposti e con il supporto di nuovi appashy

rati didattico ilIustrativi bilingui Grazie ad un pili razionale uso degli spazi si sono

inoltre potute realizzare tre nuove sezioni espositive rispettivamente dedicate alIa epishy

grafia etrusca alIa storia antiquaria del museo e alIa cinquecentesca villa di Papa Giulio

III che ospita il Museo anchessa fatta oggetto di un restauro filologico che lha restituishy

ta alIo splendore originario dotandola al contempo di impianti e servizi adeguati aIle esishy

genze del pubblico39

Attualmente sono stati avviati grazie a nuovi finanziamenti i lavori per il rinshy

novamento e ladeguamento degli spazi che attualmente ospitano Ie sezioni topografiche

e che interesseranno entro il2006 Ie testimonianze di Vulci (fig 19) e di Tarquinia -censhy

tro che in precedenza escluso dal percorso museale trovera ora rappresentazione attrashy

verso la celebre Tomba del Letto Funebre- e successivamente quelle degli altri grandi

due siti Caere e Veio Gli interventi eseguiti come quelli in corso di realizzazione sono

stati preceduti da un intenso lavoro di studio catalogazione e restauro dei materiali Dei

risultati COSI conseguiti e sempre sulla base delle linee perseguite per la realizzazione del

Polo Museale Etrusco di Roma si eritenuto opportuno proporre al pubblico e agli stushy

diosi un primo bilancio In tale prospettiva dintesa con lIstituto Nazionale di Studi

141

--------- SCOPERTE ED INIZIATlVE IN ETRURIA MERIDIONALE ------

Etruschi e Italici estata realizzato nel2001 un

convegno dedicato ai grandi siti dellEtruria meridionale costiera 40 e in tale occasione e stata aperta al pubblico negli spazi delle

Coneerie Riganti contigui alIa Villa

Poniatowski una mostra relativa al1e scoperte

e ai restauri condotti in questi ultimi anni a Vulei a Caere e a Veio41 Da segnalare in

particolare limportanza delle testimonianze

re-Iative a questo ultimo centro che confinate

nei depositi da oltre cinquanta anni torneranshy

no entro il prossimo quadriennio ad essere figure 20 - Tarquinia Museo Arcbeologico esposte negli spazi ora final mente reperiti Nazionale L esposizione dei sareofagi dellala destra del Museo contigui a quelli

degli altri grandi siti dellEtruria merishy

dionale42 Le preziose sale della Villa

Poniatowski che verranno aperte al pubblico

tra il 2006 e il 2007 accoglieranno invece Ie

storiche raccolte del Latium Vetus con Ie straordinarie testimonianze provenienti da

Palestrina e i materiali dai centri dellUmbria

Altre novita prop one ora anche il Museo Nazionale di Tarquinia (fig 20) ospishy

figure 21 Viterbo Rocea Albornoz Le statue di tato nella prestigiosa sede del Palazzo Ferento Vitelleschi ove in occasione del gia ricordato

Convegno di Stud Etruschi del 2001 estato

aperto al pubblico il Salone delle Armi che accoglie i materiali provenienti dagli scavi vecshy

chi e nuovi condotti sulla Civita e nell ambito dei quali estate finalmente ricontestualizzato

il celebre altorilievo con i cavalli alati Uno spazio estato inoltre riservato anche a Gravlsca mentre ein programma Iapertura di una nuova sezione dedicata sempre al territorio rna con

specifico riferimento aIle testimonianze della sfarzosa villa Imperiale di Cazzanello Al piano

terreno del Museo nel 2004 e stata inaugurata una sezione dedicata aile sculture arcaiche tarquiniesi che vede raccolti oltre ad una selezione dei caratteristici lastroni a scala alcune

delle pili note testimonianze di quella produzione

Anche il Museo di Tuscania propone nuove sezioni espositive Ie sale del braccio

occidentale del primo piano del cinquecentesco convento di S Maria del Riposo sono

state destinate infatti ai materiali della cultura orientalizzante ed arcaica dell antico centro

ed ospitano in particolare Ie testimonianze delle complesse esperienze dellarchitettura

funeraria restituiteci dalle necropoli rupestri della Peschiera e di Pian di Mola44

Tra il 1997 e il 2004 e state completato il Museo comprensoriale dellEtruria

interna che ha sede nella Rocca Albornoz di Viterbo Nel 1997 sono state allestite al

primo piano due sezioni la prima dedicata ai risultati degli scavi condotti dalla Scuola

Francese di Roma nel centro di Musarna la seconda riservata al ciclo delle statue provenienshy

-142shy

--------middotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddot---ANNA MARIA Mo TTl SGUB01

ti da teatro di Ferento riproposte con una scenografica soluzione espositiva ispirata al complesso monumentale (fig 21)45 Ferento moItre ha trovato ulteriore documentazione anche grazie ad una mostra temporanea di recente reaIizzazione che ha offerto un bilancio significativo delle ricerche sistematiche condotte dallUniversita di Viterbo nel sitO46 Nel 2005 sad completato il percorso espositivo 47 che prevede nei saloni del secondo piano la presentazione di materiali provenienti dai maggiori centri dellEtruria interna quali Blera Barbarano S Giuliano Norchia Bisenzio ecc mentre uno spazio particolare estato risershyvato alla celebre tomba della Biga di Castro riproposta al pubblico insieme ai materiali delloriginario contesto48 Per il2006 infine ein programma un ulteriore intervento che in collaborazione con la Scuola Svedese di Studi Classici di Roma permetted di rinnovare almeno in parte adeguandola allattuale stato delle ricerche lesposizione delle testimonishyanze relative ai siti di San Giovenale e di Acquarossa risalente al 1986

Infine il Museo di Lucus Feroniae ove estata allestita una prima sezione dedicashyta al territorio mentre con unesposizione provvisoria e stato propos to al pubblico il pregevole cicio statuario della prima eta imperiale proveniente dall Augusteo conti guo alla basilica che domina il foro della colonia di eta romana49

Anche a Pyrgi fervono i lavori per il restauro della cd Manica Lunga del Castello di S Severa che ospited in spazi finalmente adeguati i materiali rinvenuti in oltre cinguantanni di scavo nell area sacra contigua allo scalo portuale ovviando COSt

all angusta soluzione che al momento vede costrette tante insigni testimonianze nei picshycoli locali dell Antiquarium pres so I area archeologica

Collaterali a tali iniziative sono state infine altre minori per 10 piu a carattere temporaneo tra Ie quali si ricordano Ie gia citate mostre dedicate nel 1998 e nel 1999 alIa Villa dei Volusii Saturnini5C pres so Lucus Feroniae quell a relativa alIa notissima coppa di Euphronios51 restituita dal Getty Museum di Malibu ne11999 al Museo di Villa Giulia e infine due manifestazioni espositive svoltesi a Montalto di Castro la prima del 1997 deshydicata al Mitreo52 rinvenuto a Vulci presso la domus del Criptoportico la seconda del 2002 avente per tema Ie scoperte e Ie riscoperte nel territorio di Vuki53 Questa ultima e stata anche occasione per puntualizzare un altro menD noto aspetto dellintensa attivita svolta in questi anni dalla Soprintendenza nellambito dei depositi dei musei periferici con risultati altrimenti apprezzabili attraverso pubblicazioni scientifiche 0 anche attrashyverso limpegnativo consistente incremento del catalogo e dei registri inventariali dei materiali

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--------- SCOPERTE ED INIZIATlVE IN ETRURIA MERIDIONALE ------

Etruschi e Italici estata realizzato nel2001 un

convegno dedicato ai grandi siti dellEtruria meridionale costiera 40 e in tale occasione e stata aperta al pubblico negli spazi delle

Coneerie Riganti contigui alIa Villa

Poniatowski una mostra relativa al1e scoperte

e ai restauri condotti in questi ultimi anni a Vulei a Caere e a Veio41 Da segnalare in

particolare limportanza delle testimonianze

re-Iative a questo ultimo centro che confinate

nei depositi da oltre cinquanta anni torneranshy

no entro il prossimo quadriennio ad essere figure 20 - Tarquinia Museo Arcbeologico esposte negli spazi ora final mente reperiti Nazionale L esposizione dei sareofagi dellala destra del Museo contigui a quelli

degli altri grandi siti dellEtruria merishy

dionale42 Le preziose sale della Villa

Poniatowski che verranno aperte al pubblico

tra il 2006 e il 2007 accoglieranno invece Ie

storiche raccolte del Latium Vetus con Ie straordinarie testimonianze provenienti da

Palestrina e i materiali dai centri dellUmbria

Altre novita prop one ora anche il Museo Nazionale di Tarquinia (fig 20) ospishy

figure 21 Viterbo Rocea Albornoz Le statue di tato nella prestigiosa sede del Palazzo Ferento Vitelleschi ove in occasione del gia ricordato

Convegno di Stud Etruschi del 2001 estato

aperto al pubblico il Salone delle Armi che accoglie i materiali provenienti dagli scavi vecshy

chi e nuovi condotti sulla Civita e nell ambito dei quali estate finalmente ricontestualizzato

il celebre altorilievo con i cavalli alati Uno spazio estato inoltre riservato anche a Gravlsca mentre ein programma Iapertura di una nuova sezione dedicata sempre al territorio rna con

specifico riferimento aIle testimonianze della sfarzosa villa Imperiale di Cazzanello Al piano

terreno del Museo nel 2004 e stata inaugurata una sezione dedicata aile sculture arcaiche tarquiniesi che vede raccolti oltre ad una selezione dei caratteristici lastroni a scala alcune

delle pili note testimonianze di quella produzione

Anche il Museo di Tuscania propone nuove sezioni espositive Ie sale del braccio

occidentale del primo piano del cinquecentesco convento di S Maria del Riposo sono

state destinate infatti ai materiali della cultura orientalizzante ed arcaica dell antico centro

ed ospitano in particolare Ie testimonianze delle complesse esperienze dellarchitettura

funeraria restituiteci dalle necropoli rupestri della Peschiera e di Pian di Mola44

Tra il 1997 e il 2004 e state completato il Museo comprensoriale dellEtruria

interna che ha sede nella Rocca Albornoz di Viterbo Nel 1997 sono state allestite al

primo piano due sezioni la prima dedicata ai risultati degli scavi condotti dalla Scuola

Francese di Roma nel centro di Musarna la seconda riservata al ciclo delle statue provenienshy

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--------middotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddot---ANNA MARIA Mo TTl SGUB01

ti da teatro di Ferento riproposte con una scenografica soluzione espositiva ispirata al complesso monumentale (fig 21)45 Ferento moItre ha trovato ulteriore documentazione anche grazie ad una mostra temporanea di recente reaIizzazione che ha offerto un bilancio significativo delle ricerche sistematiche condotte dallUniversita di Viterbo nel sitO46 Nel 2005 sad completato il percorso espositivo 47 che prevede nei saloni del secondo piano la presentazione di materiali provenienti dai maggiori centri dellEtruria interna quali Blera Barbarano S Giuliano Norchia Bisenzio ecc mentre uno spazio particolare estato risershyvato alla celebre tomba della Biga di Castro riproposta al pubblico insieme ai materiali delloriginario contesto48 Per il2006 infine ein programma un ulteriore intervento che in collaborazione con la Scuola Svedese di Studi Classici di Roma permetted di rinnovare almeno in parte adeguandola allattuale stato delle ricerche lesposizione delle testimonishyanze relative ai siti di San Giovenale e di Acquarossa risalente al 1986

Infine il Museo di Lucus Feroniae ove estata allestita una prima sezione dedicashyta al territorio mentre con unesposizione provvisoria e stato propos to al pubblico il pregevole cicio statuario della prima eta imperiale proveniente dall Augusteo conti guo alla basilica che domina il foro della colonia di eta romana49

Anche a Pyrgi fervono i lavori per il restauro della cd Manica Lunga del Castello di S Severa che ospited in spazi finalmente adeguati i materiali rinvenuti in oltre cinguantanni di scavo nell area sacra contigua allo scalo portuale ovviando COSt

all angusta soluzione che al momento vede costrette tante insigni testimonianze nei picshycoli locali dell Antiquarium pres so I area archeologica

Collaterali a tali iniziative sono state infine altre minori per 10 piu a carattere temporaneo tra Ie quali si ricordano Ie gia citate mostre dedicate nel 1998 e nel 1999 alIa Villa dei Volusii Saturnini5C pres so Lucus Feroniae quell a relativa alIa notissima coppa di Euphronios51 restituita dal Getty Museum di Malibu ne11999 al Museo di Villa Giulia e infine due manifestazioni espositive svoltesi a Montalto di Castro la prima del 1997 deshydicata al Mitreo52 rinvenuto a Vulci presso la domus del Criptoportico la seconda del 2002 avente per tema Ie scoperte e Ie riscoperte nel territorio di Vuki53 Questa ultima e stata anche occasione per puntualizzare un altro menD noto aspetto dellintensa attivita svolta in questi anni dalla Soprintendenza nellambito dei depositi dei musei periferici con risultati altrimenti apprezzabili attraverso pubblicazioni scientifiche 0 anche attrashyverso limpegnativo consistente incremento del catalogo e dei registri inventariali dei materiali

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--------middotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddotmiddot---ANNA MARIA Mo TTl SGUB01

ti da teatro di Ferento riproposte con una scenografica soluzione espositiva ispirata al complesso monumentale (fig 21)45 Ferento moItre ha trovato ulteriore documentazione anche grazie ad una mostra temporanea di recente reaIizzazione che ha offerto un bilancio significativo delle ricerche sistematiche condotte dallUniversita di Viterbo nel sitO46 Nel 2005 sad completato il percorso espositivo 47 che prevede nei saloni del secondo piano la presentazione di materiali provenienti dai maggiori centri dellEtruria interna quali Blera Barbarano S Giuliano Norchia Bisenzio ecc mentre uno spazio particolare estato risershyvato alla celebre tomba della Biga di Castro riproposta al pubblico insieme ai materiali delloriginario contesto48 Per il2006 infine ein programma un ulteriore intervento che in collaborazione con la Scuola Svedese di Studi Classici di Roma permetted di rinnovare almeno in parte adeguandola allattuale stato delle ricerche lesposizione delle testimonishyanze relative ai siti di San Giovenale e di Acquarossa risalente al 1986

Infine il Museo di Lucus Feroniae ove estata allestita una prima sezione dedicashyta al territorio mentre con unesposizione provvisoria e stato propos to al pubblico il pregevole cicio statuario della prima eta imperiale proveniente dall Augusteo conti guo alla basilica che domina il foro della colonia di eta romana49

Anche a Pyrgi fervono i lavori per il restauro della cd Manica Lunga del Castello di S Severa che ospited in spazi finalmente adeguati i materiali rinvenuti in oltre cinguantanni di scavo nell area sacra contigua allo scalo portuale ovviando COSt

all angusta soluzione che al momento vede costrette tante insigni testimonianze nei picshycoli locali dell Antiquarium pres so I area archeologica

Collaterali a tali iniziative sono state infine altre minori per 10 piu a carattere temporaneo tra Ie quali si ricordano Ie gia citate mostre dedicate nel 1998 e nel 1999 alIa Villa dei Volusii Saturnini5C pres so Lucus Feroniae quell a relativa alIa notissima coppa di Euphronios51 restituita dal Getty Museum di Malibu ne11999 al Museo di Villa Giulia e infine due manifestazioni espositive svoltesi a Montalto di Castro la prima del 1997 deshydicata al Mitreo52 rinvenuto a Vulci presso la domus del Criptoportico la seconda del 2002 avente per tema Ie scoperte e Ie riscoperte nel territorio di Vuki53 Questa ultima e stata anche occasione per puntualizzare un altro menD noto aspetto dellintensa attivita svolta in questi anni dalla Soprintendenza nellambito dei depositi dei musei periferici con risultati altrimenti apprezzabili attraverso pubblicazioni scientifiche 0 anche attrashyverso limpegnativo consistente incremento del catalogo e dei registri inventariali dei materiali

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