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BIELLO CHRISTIAN, DRAGO GIACOMO Classe IV F
1
NOMENCLATURA IUPAC in chimica organica
DESINENZA Nella nomenclatura IUPAC, la desinenza della parola è legata alla classe a cui appartiene la sostanza organica.
Idrocarburi
Alifatici (catena aperta)
Saturo (solo legami G)
Alcano
Insaturo (anche legami 𝜋)
Alchene (un doppio legame)
Alchino (un triplo legame)
Poliene (più doppi legami)
Diene (2 doppi legami)
Triene (3 doppi legami)
Tretraene (4 doppi legami)
Polino (più tripli legami)
Diino (2 tripli legami)
Triino (3 tripli legami)
Enino
Enino (uno doppio e uno triplo)
Dienino (due doppi e uno triplo)
Endiino (uno doppio e due
tripli)
Diendiino (due doppi e due tripli)
Aliciclici (catena chiusa)
Saturo (solo legami G)
Cicloalcano
Insaturo (anche legami 𝜋)
Cicloalchene
Cicloalchino
Ciclo poliene
Ciclodiene
Ciclotriene
Ciclopolino Ciclodiino
Cicloenino
Cicloenino
Ciclodienino
Aromatici
BIELLO CHRISTIAN, DRAGO GIACOMO Classe IV F
2
TEMA Nella nomenclatura Iupac, viene mantenuto nel tema il numero di carboni nella molecola: i primi quatto derivano
dalla nomenclatura tradizionale mentre quelli successivi derivano dal latino.
NUMERO CARBONI TEMA
1 C MET-
2 C ET-
3 C PROP-
4 C BUT-
5 C PENT-
6 C ES-
7 C EPT-
8 C OTT-
9 C NON-
10 C DEC-
11 C UNDE-
ALCANI E RADICALI Sono idrocarburi alifatici saturi infatti presentano solo atomi di carbonio e idrogeno, sono a catena aperta e i legami
che si instaurano sono tutti di tipo sigma dunque non vi sono doppi o tripli legami.
Vengono elencati anche i relativi radicali derivati dagli alcani: per radicale si intende una sostanza con un elettrone
spaiato, il nome di tale sostanza termina sempre in –ile ed è utile per l’attribuzione del nome di sostanze organiche
più complesse.
Classe degli alcani
(1C) Metano
𝑪𝑯𝟒
Radicale
del metano Metile
𝑪𝑯𝟑 ∙
Classe degli alcani
(2C) Etano
𝑪𝑯𝟑 − 𝑪𝑯𝟑
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3
Radicale
dell’etano Etile
𝑪𝑯𝟑 − 𝑪𝑯𝟐 ∙
Classe degli alcani
(3C) Propano
𝑪𝑯𝟑 − 𝑪𝑯𝟐 − 𝑪𝑯𝟑
Radicali
del propano
n-Propile
𝑪𝑯𝟑 − 𝑪𝑯𝟐 − 𝑪𝑯𝟐 ∙
Isopropile
𝑪𝑯𝟑 − 𝑪𝑯 − 𝑪𝑯𝟑
∙
Classe degli alcani
(4C)
n-Butano
𝑪𝑯𝟑 − 𝑪𝑯𝟐 − 𝑪𝑯𝟐 − 𝑪𝑯𝟑
Isobutano
𝑪𝑯𝟑 − 𝑪𝑯 − 𝑪𝑯𝟑
𝑪𝑯𝟑
Radicali
del n-Butano
n-Butile
𝑪𝑯𝟑 − 𝑪𝑯𝟐 − 𝑪𝑯𝟐 − 𝑪𝑯𝟐 ∙
sec-Butile
𝑪𝑯𝟑 − 𝑪𝑯 − 𝑪𝑯𝟐 − 𝑪𝑯𝟑 ∙
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4
Radicali
dell’Isobutano
Isobutile
𝑪𝑯𝟑 − 𝑪𝑯 − 𝑪𝑯𝟐 ∙
𝑪𝑯𝟑
t-Butile
𝑪𝑯𝟑 − 𝑪 − 𝑪𝑯𝟑
𝑪𝑯𝟑
Per gli alcani con più carboni seguire la procedura selezionando la catena base più lunga e aggiungendo come prefisso
il nome dei radicali contenuti nella molecola organica.
ALCHENI E RADICALI Gli alcheni sono idrocarburi alifatici insaturi infatti presentano un doppio legame fra due carboni e dunque è presente
un legame di tipo 𝜋. Vengono elencati gli alcheni con catena breve e i relativi radicali.
Classe degli
alcheni (2C) Etilene
𝑪𝑯𝟐 = 𝑪𝑯𝟐
Radicale
dell’etilene Vinile
𝑪𝑯𝟐 = 𝑪𝑯 ∙
Classe degli
alcheni (3C) Propene
𝑪𝑯𝟑 − 𝑪𝑯 = 𝑪𝑯𝟐
Radicali
del propene
Allile
∙ 𝑪𝑯𝟐 − 𝑪𝑯 = 𝑪𝑯𝟐
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5
Isopropenile
.
𝑪𝑯𝟑 − 𝑪 = 𝑪𝑯𝟐
Prop-1-enile
𝑪𝑯𝟑 − 𝑪𝑯 = 𝑪𝑯 ∙
Classe degli
alcheni (4C)
But-1-ene 𝑪𝑯𝟐 = 𝑪𝑯 − 𝑪𝑯𝟐 − 𝑪𝑯𝟑
cis-But-2-ene
𝑪𝑯𝟑 − 𝑪𝑯 = 𝑪𝐻 − 𝑪𝑯𝟑
(Sono due isomeri
geometrici)
trans-But-2-ene
Isobutene
𝑪𝑯𝟐
𝑪𝑯𝟑 − 𝑪 − 𝑪𝑯𝟑
*Radicali del butene regolari
ALCHINI Gli alchini sono idrocarburi alifatici insaturi in quanto all’interno della molecola due carboni sono legati da tre legami
(uno di tipo sigma e due di tipo pi greca).
L’unico alchino che non segue la procedura della nomenclatura IUPAC è quello formato da due carboni.
Classe degli alchini
(2C) Acetilene
𝑪𝑯 ≡ 𝑪𝑯
Radicale regolare
dell’acetilene Etinile
𝑪𝑯 ≡ 𝑪 ∙
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ALICICLICI Spesso le molecole organiche tendono a chiudere le proprie catene formando dei cicli.
L’unica differenza, nell’attribuzione del nome è l’aggiunta della parola ciclo- prima della desinenza, la quale indica il
gruppo di appartenenza della sostanza organica.
AROMATICI Gli aromatici sono particolari molecole organiche che presentano le seguenti caratteristiche:
Sono ciclici
Sono piani (l’anello è formato solo da atomi nello stato di ibridazione 𝑠𝑝2)
Hanno 4𝑛 + 2 elettroni delocalizzati
BENZENE E RADICALE
Classe degli
aromatici (benzene) Benzene
Radicale del
benzene Fenile
BENZENI SOSTITUITI
Classe degli
aromatici
(benzene sostituito)
Toluene
Radicali del
toluene
o-Tolile (orto)
2-Tolile
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m-Tolile (meta)
3-Tolile
p-Tolile (para)
4-Tolile
Benzile
ATTENZIONE:
Il toluene ha una numerazione interna fissa che prevale su tutte le altre regole di nomenclatura: il carbonio 1 è
sempre quello legato al 𝐶𝐻3, di conseguenza vengono numerati i successivi carboni attribuendo un numero, il più
piccolo possibile, al carbonio legato alla catena base.
Classe degli
aromatici
(benzene sostituito)
o-Xilene
1,2-Xilene
m-Xilene
1,3-Xilene
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8
p-Xilene
1,4-Xilene
Il nome dei radicali e la numerazione interna dello Xilene rispettano le regole IUPAC.
Classe degli
aromatici
(benzene sostituito)
Stirene
Radicali dello
stirene
o-Stirile
2-Stirile
m-Stirile
3-Stirile
p-Stirile
4-Stirile
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IDROCARBURI POLICICLICI AROMATICI (IPA)
Classe degli
aromatici (IPA) Naftalene
Radicali del
naftalene
𝜶-Naftile
1-Naftile
𝜷-Naftile
2-Naftile
ATTENZIONE:
Per attribuire i numeri ai carboni dei radicali del naftalene è necessario seguire le seguenti regole:
Solo una punta si può numerare con il numero 1
Attribuito al primo carbonio in numero 1, è necessario girare da fuori per continuare a numerare i quattro
carboni di lato e i tre carboni in punta rimanenti. Non è dunque possibile attribuire il numero 2 ad una punta.
Si può notare, dunque, che vi sono solo quattro possibili numerazioni.
Classe degli
aromatici (IPA) Antracene
Radicali
dell’antracene 1-Antrile
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10
2-Antrile
9-Antrile
ATTENZIONE:
Per attribuire i numeri ai carboni dei radicali dell’antracene è necessario seguire le seguenti regole:
Solo una punta esterna si può numerare con il numero 1
Attribuito al primo carbonio in numero 1, è necessario girare da fuori per continuare la numerazione
Le punte centrali hanno sempre numero 9 e 10.
Classe degli
aromatici (IPA) Fenantrene
Radicali del
fenantrene 1-Fenantrile
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11
2-Fenantrile
3- Fenantrile
4-Fenantrile
9-Fenantrile
ATTENZIONE:
Per attribuire i numeri ai carboni dei radicali del fenantrebe è necessario seguire la seguente regola:
I due carboni centrali devono possedere i numeri 9 e 10
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Si hanno dunque due sole possibili numerazioni:
REGOLE DI NOMENCLATURA IUPAC
ALIFATICI
Alcani: Si sceglie la catena base:
o A parità di lunghezza prendo la più sostituita
Si numerano i carboni della catena selezionata dando il numero più basso ai sostituenti
Si attribuiscono i nomi ai sostituenti:
o Si indica prima il numero del carbonio della catena base al quale è attaccato il sostituente, seguito
da un trattino (ex. 4-)
o Si scrive il nome del sostituente1 senza la e finale (ex. isopropil)
Se ci sono più sostituenti uguali, si scrive una sola volta:
o Indicando tutti i numeri dei carboni ai quali si agganciano i sostituenti, seguiti da un trattino (ex.1,7-)
o Aggiungendo il termine latino DI-, TRI-, TETRA- etc.. prima del nome del radicale senza la e finale (ex.
diisopropil)
Si scrivono in ordine alfabetico separati da un trattino:
o Le particelle (n, sec, t…) non contano per l’ordine alfabetico, eccezion fatta per la radice ISO
Dopo il nome dell’ultimo sostituente non si inserisce alcun trattino e si termina indicando:
o Il numero dei carboni della catena base secondo la tabella succitata
o La desinenza della classe, in questo caso –ANO.
↑ 6-ETIL-4-ISOPROPIL-3,3-DIMETILOTTANO
1 I sostituenti terminano sempre in ILE e prendono il nome dalle sostanze organiche da cui derivano. Nel caso di radicali di alcani, viene omessa la desinenza ANO e interamente sostituita con ILE. Per quanto riguarda sostituenti delle altre classi, la desinenza si aggancia alla parola eliminando solo l’ultima vocale: per esempio un sostituente, derivato da una molecola terminante in ENE, finirà per ENILE. Se il sostituente è complesso, si indica il nome del carbonio al quale si aggancia seguito da un trattino e si apre una parentesi in cui si scrive il nome IUPAC della sostanza con la desinenza in ILE.
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Alcheni: Si sceglie la catena base:
o Deve necessariamente includere il doppio legame
o Deve avere più carboni possibili
o A parità di lunghezza prendo la più sostituita
Si numerano i carboni della catena selezionata:
o In modo da dare il numero più basso al doppio legame (numero del primo carbonio che forma il
legame 𝜋)
o Se non cambia il numero del doppio legame, si cerca di attribuire ai carboni su cui si agganciano i
sostituenti il numero più basso possibile
Si attribuiscono i nomi ai sostituenti, tenendo conto di quelli uguali.
Si scrivono in ordine alfabetico separati da un trattino.
Dopo il nome dell’ultimo sostituente non si inserisce alcun trattino e si termina indicando:
o Il numero dei carboni della catena base secondo la tabella succitata (ex. EPT)
o Il numero attribuito al doppio legame racchiuso tra due trattini (ex. -3-)
o Si termina il nome della molecola con la desinenza ENE
↑ 5-ETIL-4-ISOPROPIL-2-METILEPT-3-ENE
Alchini: Si seguono le stesse regole della classe degli alcheni, dando dunque priorità al triplo legame:
Si sceglie la catena base:
o Deve necessariamente includere il triplo legame
o Deve avere più carboni possibili
o A parità di lunghezza prendo la più sostituita
Si numerano i carboni della catena selezionata:
o In modo da dare il numero più basso al triplo legame
o Se non cambia il numero del triplo legame, si cerca di attribuire ai carboni su cui si agganciano i
sostituenti il numero più basso possibile
Si attribuiscono i nomi ai sostituenti, tenendo conto di quelli uguali.
Si scrivono in ordine alfabetico separati da un trattino.
Dopo il nome dell’ultimo sostituente non si inserisce alcun trattino e si termina indicando:
o Il numero dei carboni della catena base secondo la tabella succitata (ex. DEC)
o Il numero attribuito al doppio legame racchiuso tra due trattini (ex. -7-)
o Si termina il nome della molecola con la desinenza INO
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↑ 9-SEC-BUTIL-2,3,3,4,12,13-ESAMETILTETRADEC-7-INO
Polieni: Si sceglie la catena base:
o Includendo più insaturazioni possibili (doppi legami)
Attenzione: nel selezionare la catena non si può “spezzare” un doppio legame, dunque, se si
seleziona un carbonio con ibridazione 𝑠𝑝2, si è costretti a continuare la catena con l’altro carbonio
che forma il doppio legame.
o A parità di insaturazioni, selezionare la catena più lunga
o A parità di lunghezza prendo la più sostituita
Si numerano i carboni della catena selezionata:
o In modo da dare il numero più basso possibile ai doppi legami
o Se non cambia il numero dato a tali legami, si cerca di attribuire ai carboni su cui si agganciano i
sostituenti il numero più basso possibile
Si attribuiscono i nomi ai sostituenti, tenendo conto di quelli uguali.
Si scrivono in ordine alfabetico separati da un trattino.
Dopo il nome dell’ultimo sostituente non si inserisce alcun trattino e si termina indicando:
o Il numero dei carboni della catena base secondo la tabella succitata
Se termina con una consonante, per una questione fonetica, si aggiunge una A (ex. ESA)
o I numeri attribuiti ai doppi legami separati da una virgola e racchiusi tra due trattini (ex. -1,2,4-)
o Si aggiungono i prefissi latini DI-, TRI-, TETRA- in base al numero di doppi legami
o Si termina il nome della molecola con la desinenza ENE
↑ 3-t-BUTIL-4-ISOPROPIL-5-METILESA-1,2,4-TRIENE
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Poliini: Si seguono sempre le stesse regole dei polieni, dando priorità al triplo legame e concludendo la parola con la
desinenza della classe –INO.
↑ 5-sec-BUTIL-5-(2,3-DIMETIL-n-BUTIL)-EPTA-1,3,6-TRIINO
Enini: Si sceglie la catena base:
o Includendo più insaturazioni possibili, senza spezzare alcun doppio o triplo legame
o A parità di insaturazioni, selezionare la catena più lunga
o A parità di lunghezza prendo la più sostituita
Si numerano i carboni della catena selezionata:
o In modo da dare il numero più basso possibile ai legami
o Se non cambia il numero dato a tali legami, si cerca di attribuire ai carboni su cui si agganciano i
sostituenti il numero più basso possibile
Si attribuiscono i nomi ai sostituenti, tenendo conto di quelli uguali.
Si scrivono in ordine alfabetico separati da un trattino.
Dopo il nome dell’ultimo sostituente non si inserisce alcun trattino e si termina indicando:
o Il numero dei carboni della catena base secondo la tabella succitata
Se termina con una consonante, per una questione fonetica, si aggiunge una A (ex. EPTA)
o I numeri attribuiti ai doppi legami separati da virgole e racchiusi tra due trattini (ex. -1,6-)
o I prefissi latini DI-, TRI-, TETRA- in base al numero di doppi legami
o Il termine EN per indicare che quelli precedenti erano doppi legami
o I numeri attribuiti ai tripli legami separati da virgole e racchiusi tra due trattini (ex. -3-)
o Il termine INO per indicare che quelli appena citati erano tripli legami
Il suffisso è dunque l’unione di polieni e poliini.
↑ 6-ETIL-5-ISOBUTIL-5-VINILEPTA-1,6-DIEN-3-INO
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ALICICLICI
Si sceglie la catena base, la quale può essere solo un anello
o Includendo più insaturazioni possibili, senza spezzare alcun doppio o triplo legame
o A parità di insaturazioni, selezionare la catena più lunga
o A parità di lunghezza prendo la più sostituita
Si numerano i carboni della catena selezionata:
o In modo da dare il numero più basso possibile ai legami
o Se non cambia il numero dato a tali legami, si cerca di attribuire ai carboni su cui si agganciano i
sostituenti il numero più basso possibile
Si attribuiscono i nomi ai sostituenti, tenendo conto di quelli uguali.
Si scrivono in ordine alfabetico separati da un trattino.
Dopo il nome dell’ultimo sostituente non si inserisce alcun trattino e si termina indicando:
o Il termine CICLO
o Si conclude la parola in modo analogo agli alifatici, tenendo conto dei numeri dei carboni della
catena base e delle insaturazioni.
↑ 2-METIL-4-CICLOPROPILEPTIL-CICLOPENTANO
↑ 7-ALLIL-2-VINILCICLOEPTA-1,3-DIEN-5-INO
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↑ 3-(4-(CICLOPROP-2-INIL)-BUT-1-EN-3-INIL)-CICLOBUT-1-ENE
AROMATICI Sono noti come sostanze molto usate come solventi e possiedono un orbitale unico all’interno della molecola dove
sono delocalizzati gli elettroni.
Si ricorda che il numero di insaturazioni di un aromatico è pari a 4𝑛 + 2 (dove 𝑛 rappresenta il numero di cicli nei casi
più semplici).
Valgono le stesse regole IUPAC degli aliciclici e dunque si seleziona la catena con più insaturazioni. Il nome della
sostanza sarà diviso in due parti:
La prima è formata dai nomi dei sostituenti
La seconda è formata dal nome dell’aromatico che individua la catena base: si faccia riferimento alle tabelle
della classe degli aromatici.
Si presi molta attenzione alle regole di numerazione interna, infatti molte sostanze aromatiche (toluene, naftalene,
antracene e fenantrene) seguono regole proprie che prevalgono su quelle IUPAC2
Esempi Aromatici
↑ 2-METILBUTIL-BENZENE
↑ 3-(1,1DIVINILPROP2-INIL)-TOLUENE3
2 Secondo la IUPAC è necessario numerare in modo da attribuire i più piccoli numeri possibili ai carboni legati ai sostituenti. Questo spesso non viene rispettato nel caso degli aromatici con regole di numerazioni interna proprie. 3 Il toluene ha una numerazione fissa che parte dal C legato al CH3 e segue fino al radicale: il sostituente si aggancerà
quindi al carbonio numero 3
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Esempi IPA Nel seguente caso, il benzene è un sostituente in quanto la catena base è rappresentata dal naftalene, in quanto
presenta più insaturazioni. Il nome irregolare del radicale del benzene è proprio il fenile, dunque si attribuiscano i
nomi ai restanti sostituenti e si tenga conto della numerazione interna dell’aromatico policiclico per denominare la
sostanza organica.
↑ 3-ALLIL-1-CICLOBUT-2-ENIL-6-FENIL-7-(3-METILCICLOESIL)-NAFTALENE
↑ 3-(4-(6-ALLILANTR-9-IL)-1-(1-ENILPROPIL)-BUT-2,3-DIENIL)-10-BUT-2,3-DIENIL-9-ET-1-INIL-7-ISOBUTIL-1-
VINILFENANTRENE
In questo caso la IUPAC utilizzerebbe la catena alifatica come catena base. Questo poiché si cerca di dare il nome più
semplice ad ogni molecola.
1-(3-ALLILANTR-9-IL)-4-(10-BUT-2,3-DIENIL-9-ET-1-INIL-7-ISOBUTIL-1-VINILFENANTRIL)-5-ETANILEPTA-1,2-DIENE
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MOLECOLE ETEROATOMICHE
Numero Gruppo Funzionale Classe Desinenza Prefisso Radical Funzione
1
Acidi
Carbossilici
Alifatico
acido …oico
Aliciclico
acido …carbossilico
Carbossi
2
Acidi
Solfonici Acido …solfonico Solfo
3
Acidi Solfinici Acido …solfinico Solfino
4
Anidridi Anidride …a
5
esteri …ato di alchile (con C) (con O)
Acilossi (cbase-O)
Alchilossicarbonil (cbase-C)
Att.: metossi, butossi,
etossi, fenossi, propossi
6
Alogenuri
degli acidi
carbossilici
Alogenuro di
alchile Alogenocarbonil
7
(gli H possono essere
sostituiti)
Ammidi
Ammide …a
oppure
…ammide
8
Nitrili
Nitrile …. Ico
oppure
….(o)nitrile
Ciano Cianuro di alchile
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Numero Gruppo Funzionale Classe Desinenza Prefisso Radical Funzione
9
Aldeidi
Alifatico
…ale
Aliciclico
…carbaldeide
Formil
10
Chetoni …one Oxo
Alchil alchil
chetone
11 Alcoli4 …olo Idrossi Alcol alchilico
12
Fenoli
(R aromatico) …olo Idrossi
13
Ammine …ammina Ammino Alchil ammina
14
Eteri Alc(hil)ossi Alchil alchil ossi
15
Alogenuri Alogeno5 Alogenuro di
alchile
16
Nitroso
gruppo Nitroso
17
Nitro gruppo Nitro
4 Se gli alcoli sono attaccati a un carbonio sp2, allora rientra nella classe degli etinoli, e possiedono proprietà lievemente diverse. 5 Nel caso dello IODIO si dice IODO
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Acidi carbossilici
↑ Acido formico
↑ Acido acetico
↑ Acido propionico
↑ Acido butirrico
↑ Acido Palmitico
↑ Acido stearico
↑ Acido oleico
↑ Acido linoleico
↑ Acido Acrilico
↑ Acido metacrilico
Acidi OMSGA
↑ Acido ossalico
↑ Acido malonico
↑ Acido succinico
↑ Acido glutarico
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↑ Acido adipico
Acidi carbossilici aromatici
↑ Acido ftalico
↑ Acido isoftalico
↑ Acido teraftalico
Molecole eteroatomiche particolari
↑ Propanale, Aldeide formica, Propanaldeide
↑ Acetone
↑ Etanolo
↑ Pirocatecolo
↑ Resorcinolo
↑ Idrochinone
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↑ Trielina
↑ Tetracloroetilene
Percloroetilene
ESEMPI
↑ ACIDO 8-CIANO-3-(3FORMILPROP-1-ENIL)-6-IDROSSI-2-(2-IODUROCARBONILETIL)5-
NITROSOCICLOOTTANSOLFONICO
↑ ACIDO 2-BUTIL-3-(N-t-BUTILAMMINO)-5-CLORO-6-ETOSSICARBONIL-2-ISOBUTIL-4-NITROESA-3,5-ENOICO
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SCHEMA GENERALE
Gruppi Funzionali
•Cercare tutti i gruppi funzionali
•Individuare il GF che comanda (andrà a comporre la desinenza della molecola) secondo la classifica IUPAC
•Tutti gli altri saranno sostituenti e dunque verrà usata la radice della classe a cui appartengono
Selezione Catena Base
•Selezionare la catena base agganciata al gruppo funzionale dominante
•Criteri (in ordine di importanza):
•Insaturazioni
•Numero di carboni
•Numero dei sostituenti
Sostituenti
•Attribuire il nome ai sostituenti formati da un gruppo funzionale che non comanda
•Attribuire il nome a ciascun sostituente formato da una catena idrocarburica nella seguente maniera:
•Se vi è un solo sostituente di quel tipo, indicare:
•Numero di carbonio della catena base al quale è agganciato il sostituente, seguiti da un trattino
•Nome del radicale senza l'ultima vocale e (se il sostituente è complesso e richiede una numerazione interna, inserire il nome del radicale fra due parentesi tonde)
•Nel caso di sostituenti uguali, si indicano:
•Numeri separati da una virgola dei carboni sui quali si agganciano i radicali, seguiti da un trattino
•Termine latino che indica il numero di sostituenti uguali (DI, TRI, TETRA...)
•Nome del radicale senza l'ultima vocale e
•Disporli in ordine alfabetico, separati da un trattino
Descrizione Catena Base
•Dopo l'elenco dei sostituenti, indicare:
•Il numero di carboni della catena base con i termini IUPAC (MET, ET, PRO, BUT, PENT...)
•Se la catena ha insaturazioni:
•Aggiungere una A se il termine appena scritto termina per consonante e la molecola ha più di un doppio o più di un triplo legame
•Tra due trattini inserire i numeri attribuiti ai doppi legami se vi sono
•Inserire il termine EN il quale, se vi sono più doppi legami, è preceduto da termini latini che indicano il numero di essi (DI, TRI, TETRA...)
•Tra due trattini inserire i numeri attribuiti ai tripli legami se vi sono
•Inserire il termine IN il quale, se vi sono più tripli legami, è preceduto da termini latini (DI, TRI, TETRA...)
•Se la catena non presenta insaturazioni:
•Aggiungere il termine AN
Desinenza
•Nel caso vi sia un solo gruppo funzionale dominante:
•Tra due trattini inserire il numero del carbonio della catena base al quale è agganciato il gruppo funzionale
•Terminare il nome della molecola con la desinenza della classe alla quale appartiene tale gruppo funzionale
•Nel caso vi siano più gruppi funzionali appartenenti alla stessa classe dominante:
•Tra due trattini inserire il numero dei carboni della catena base ai quali sono agganciati i gruppi funzionali, separati da una virgola
•Indicare il termine latino rappresentante il numero di gruppi funzionali uguali (DI, TRI, TETRA...)
•Concludere il nome della sostanza organica con la desinenza della classe alla quale appartengono i gruppi dominanti