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l i5 llIIfl\ Àl \1M . STUDICS IN THE TRAD IT I ON BOARD OF MANAGEMENT - COMITATO DIRETTIVO GUIDO AR.BIZ70NI, ANTONIO CARLINI, LOUIS GODAIU, ENRICO MALATO, CECILIA PRETE, GIANVITO RFSTA EDlTOH. - DIRETTORE RESPONSABILE: PI.hROIORr.IO PAIUlONl ANNOXXTV IV DELLA NUOVA SLRIF III re pl/h1ica liflcmrtllll liberi ilO;; SIII//I/S \AI hltNO [. DITIUCE S.r.l. (lOlV:\ nllM'\ VIA VAIA"'h ll)2 - In. o6-3601.t201 (IU\.) 1 1 1\): lIr)· V ,'l. IT.! - EMAil SAI.IWNt.lI !I>I.I .llWI ((/JM( ' I I NK Il HlWI'HI C IH)MA f\IMI

"I pastoralia murmura di Imeneo tra idillio ed encomio. Per una interpretazione di Claudiano carm. min. 25 Hall", in «Res publica Litterarum» 24 (2001), pp. 74-93

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STUDICS IN THE CLASS I CA I~ TRAD IT ION

BOARD OF MANAGEMENT - COMITATO DIRETTIVO

GUIDO ARBIZ70NI ANTONIO CARLINI LOUIS GODAIU

ENRICO MALATO CECILIA PRETE GIANVITO RFSTA

EDlTOH - DIRETTORE RESPONSABILE PIhROIORrIO PAIUlONl

ANNOXXTV IV DELLA NUOVA SLRIF

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I PASTORALIA MURMURA DI IMENEO TRA IDILLIO ED ENCOMIO

PER UNA INTERPRETAZIONE DI CLAUDIANO CARM MIN HALL

finire dellestate del 399 dC sigrave celebravano a Mllano le nozze tra et notarius destinato al consolato (416 dC)

e la poco piu che quattordicenne Celerina figlia del primiceriu5 t1Otariorum di Occidente legato all entourage di Stilicone lavvenimento di per seacute

assume una cetta importanza essere stato celebrato con un ~pl-talamio da Claudio Claudia no 1 il poeta attivo in quegli anni alla corte di Onori o e giagrave apprezzato autore del carme per le nozze del giovane

pe nel marzo del 398 Il poemetto possiede una grazia squisitamente alessandrina che lo rende

degno di rilievo per leleganza delle descrizioni lequilibrio delle parti e la freschezza di certe immagini attinte dai pili disparati autori della tradizioshyne letteraria latina2 tuttavia al di lagrave di tali aspetti esso pur ispirandosi in gran parte agli schemi previsti dalla fiorente trattatistica retorica nata intor-

I La composizione (il cui titolo completO egrave Epithalarnium dicturn Palladio v c tributto et notano pt Cerrinae) egrave giunta nel corpus dei cosiddetti carmina minora (wrrn min 25 Hall o semplicemente pali ce) e pur avendo avuto una discreta fortuna in passato egrave tuttora priva di un commento ad versum risalendo lultimo e piugrave completo addirittura al 700 (Caudiani Caudii quae extant varietate lectionis et perpetua adnotatione illusttata a IM Gesner Fischer 1759) per la datazione ed il contesto storico l~I1gt __ ~_ Ar~A nprr rvlmrlti

ancora alle pp XLlV-XLVll della ricchissima prefazione cannina ree 1 Birt in MGH Aucl Ant x Berlin Weidmann 1892 (qualche accenno anche in U Epithaamium de nuptiis HOtori Meisenheim am Gian Verlag Anton Hain 1975 pp 23-28 e R Bertini Conidi Fescennini ed Epitaamio per le nozze di Onorio eMaria Roma Herder 1988 p 14 che a torto ritiene Impt posteriore a pal ce) [Aggiungo sulle bozze che ha appena visto la luce il commento di ML Ricci Claudii Claudiarzi carmina rninora Bari Edipuglia 2001 pp IIO-29 il quale perograve essendo esteso allintero corpus di carshymina rninora egrave per forza di cose sommario]

2 Laccorto uditorio (come oggi igravellettore avveduto) ritrovava cosi nel carme una straorshydinaria messe di allusioni non solo a Catullo Virgilio Ovidio e Stazio ma a tutto un filone di poesia che venendo dietto alle ccogae virgiliane (con Calpurnio Siculo in etagrave neroniana e Nemesiano nel sec III) aveva caratterizzato il gusto convenzionale eppure raffinato degli ultimi due secoli a partire dai leggiadri compositori dellAnlhologia Latina (tra i piu antichi nei secc II e III in primis lanonimo autore del Pervigiiurn Veneris quindi Reposiano) fino ai tocchi piugrave lievi di Ausonio le cui movenze nella Mosela bencheacute di maniera non sono

ancora vuota ripetizione di schemi ormai logori

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1 I PASTORALIA MURMURA DI IMENEO CARM MIN 25)~

no al genere epitalamico3 risulta particolarmente originale in quanto esito ~ di una singolare mistione dei tOlli pastorali con gli accenti panegiristici che ~ nella poesia latina caratterizzavano ormai quasi esclusivamente i carmi de-

alle nozze4

Non era la prima volta che epitalamio e pastorale convergevano5 la poesia nuziale infatti nobilitatasi in forme letterarie certe soltanto a partire da Saffo era nata dal folklore proprio come il genere bucolico in unorigishynaria mescolanza di cui ben presto si perse coscienza se giagrave nel sec IV dC del numerosi reton occupatisi di composizioni epitalamiche il solo Imerio sembra mettere in relazione i due generi con un significativo acshycostamento allinterno dellOratio comlbigravealis ad Severum (or 9 ed Colonna) la cui importanza in tal senso sembra finora essere sfuggita

Allo scopo di delineare il carattere ideale delle declamazioni nuziali (in prosa ma ispirate essenzialmente allopera dei poeti) allinizio della sua trattazione Imerio aveva dichiarato lappartenenza del genere epitalamico ad un tipo di oratoria non eccessivamente solenne affermando che no Apollo chiamato a comporre un fleuroAOccedil yaflrlAtov aveva cantato Il suo inno laquotra boschi ed antriraquo lautore di epitalami conclude il retore deve per questo abbandonare lo stile troppo elevato e cantare proprio laquocome il bovaro prende la sua siringa tra i boschi se vede il vitello da lui allevato

3 Egrave il carattere che alle due composizioni claudianee assegna L Gualandri tecnica compositiva in Caldiano Milano-Varese 1st Ed Cisalpino 1969 p lO la quale a riconosce nei due epitalami lo dipendenza dci poeta alessandrino dalle norme suggerite dallo Pseudo Dioniso da Menandro Retore e da Imerio Vd anche DA Russe Rhetors al the Wedding in Prac Cambridge philol Society) xxv 1979 pp 104-17

4 Era stato Stazio con il suo carmen nurtiale per Stella e Violentilla (siv I2) a rappresentare una vera e propria svolta allinterno del genus epitalamico fornendo allo stesso Claudiano i motivi encomiastici che avevano informato il componimento per le nozze di Onorio e Maria poesia ufficiale di altissimo livello che declamata alla presenza dei piugrave notabili esposhynenti dellaristocrazia non poteva mancare dei toni cortigianeschi nei confronti della fami-

imperiale ed in particolare di Stilicone ispiratore non troppo occulto (come anche nel caso di Palladio e Celerina vd infra) del matrimonio tra la figlia ed il giovane Cesare Per limportanza di Stazio nella storia del genere vd comunque Z Pavlosvskis Statius and the Late Latin Epithalamia in Class philolraquo LX 1965 pp 164-77shy

5 Vd EP Wilson Pasoral and Epithalamium in Latin Literaure in laquoSpeculumraquo XXIII 1948

pp 35-57middot 6 Him or 9 l eltTtw tolvuv ograve aptltT10ccedil egravem9uAgravealllwv lCuvrov tOgrave tilv Ii~v AgraveEacuteccedilw 1tPOgraveccedil wugraveccedil

1tot1)tagraveccedil ogravepagravev Il modello preferito di Imerio egrave Saffo e proprio la testimonianza dci retore egrave per la ricostruzione di alcuni frammenti del libro degli epitalami della poetessa di

Lesbo (vd per questo aspetto JD Meerwaldt Epithaamica I-De Himrrio Sapphus imitatore in laquoMnemosyneraquo VII 1954 pp 19-38 e piugrave in generale G Cuffari I nfrrimmti poctid di Imrrio Palermo 1st di Filologia Greca Univ di Palermo 1983 [Quaderniraquo 12])

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ANGELO LUCERI

pronto raquo O come Pan adattograve la alle nozze di Dioniso e Arianna7

Imerio esemplifica la sua posizione nella cosiddetta hltjlpocnccedil 1lic la descrizione encomiastica della sposa nella quale egli tesse lelogio

citando a tale scopo persino un anonimo verso di intonazione bucolica (Him or 9 19)

d Di ((Xl ograve Tfjccedil OEroccedil ypa$ttV i8EacuteAgraveot~t 1ltX 1IOtT)1WV avayKT) ograve8enecr8cn wAgraveeacuteuK01T)Occedil KU[

UUgrave1U yap 1101) nccedil 1Iot~ilv 1IUp roAgraveaeurotuv tligravev npoaclpT)KEv be fUUoi) 110 Tjcroccedil

Poco pili avanti (or 9 w) pur ammettendo luso di un tipo di oratoria pili elevato il retore si pone in esplicita polemica con Omero ritenendo adeguate al contesto epitalamico non tanto le severe atmosfere quanto quelle festose della poesia pastorale

tiU ci YcXP hOgraveJ 1I0t11UKOgraveccedil uccedil rlv ilv $umv lm[ olrcograveccedil Ograve KciUoccedil 1Ticcedil KOpT)ccedil cnov KoeOXmEp O~1]poccedil Ecrulao YcXP av ougrave1Igravev Ougrave nopagrave Prologravev AnoUrovoccedil (EPVOccedilgt ix) Egravev AogravePoSillccedil aAgravecrlteurot ttV aveem XpucroTccedil KotocrilC1W 8 ilyoyov Nu~qwv tE xopougraveccedil Kot Lpuoorov rlXOgravel lCo[ OKtpltiigravev1Occedil lCUt nagravevo crupiccedilov1U lCUl nano ogravev llLOVUcrOU 810crov

un palese richiamo ad Horn Od VI I62-63 Imerio colloca dunque figuratamente la sposa non giagrave (i presso lara di Apollo)l ma laquonel bosco digrave Afroditeraquo tra quelle divinitagrave silvestri (Ninfe Driadi Fauni) che anche Claudiano si vedragrave nomina allinizio di pall in una simile ambientazione non sorprende che tuttaltro che disdicevoli risultino i suoni dei flauti pashystorali ritenuti anchessi adatti a celebrare con decoro le nozze (cfr or 9 21

euro 1tllXOugravecrt amp 1(01 1tpampVIccedil 1(01 va1tat Koigrave 1tOtIlEacutevUJV oUgraveAOl Kol 1tavt(ov VO)lEacuterov

ltJ1lPlYigraveeuroccedil) In tal modo Imerio nel momento in cui riconosce limportanshyza dello magniloquente dellepica ne evidentemente la portata per ciograve che riguarda la forma epitalamica (il retore anzi non fa misteri di

7- Or 9 3 AltoUrova j)ucn I-Jf1agrave tagraver ~YaIgravelaccedil vJcult accedil nIgravel1]urov t~v Agraveupav Tlpa1o Wl Kotagrave 1tacrtciSrov 1Igrave(ficrUl lDoccedil yaf11]Igravellovmiddot El oc o~ ~~ f1ugrave90C Ograve ltOI1]tampV il6yoccedil fV vOltoV 1agrave rcpogravei1a KCUgrave avpmr t1Igravev apl10viav 1aU11]v ~Pf160ato ltCuotKoigraveccedil iamougrave ltpocrriowv tuugraveta tagrave K1]Agrave1]flata 01gtKO)V ltllpa Kat 1Igrave~lv aVelVUl t~v agravepJloviav 1~V OuVtovov e 9 5 olttftat gt(1 ~ouKeacuteAgraveOccedil tv va1tatccedil crUplYYOccedil 0101 iS1] Jlocrxov ov un AltjlpoSh1J UAgraveouJ1logravevov cl1COUro SIgrave lCo togravev nampvu 9EOgraveV tougravetov ogravev VOfllOV J1logravetccedilov t~1tVEUgravecrOt 1(1 OuPtyyt (hE lIgravev AplciSv1]v LIOVUOOccedil eurov Kp1]TIlCOtccedil avtpoccedil EgraveVUWlgteUEV

8 Seguo qui il testo e la proposta del Meerwaldt ano cit p 37 di fronte al vulgato elM egravev A4gtpoOttTJr MOEOI Xpuoogravefccedil lCa1aOrtgt1Qv

1 j ~

I PASTORALIA MURMURA DI IMENEO (CLAUD CARM MIN 25)

preferire Saffo cfr or 9 4) neacute egrave da sottovalutare lipotesi che il riferimento alla natura pastorale quale comlce dellambito nuziale fosse ispirata proshyprio da qualche composizione del genere presente nella variegata raccolta della poetessa di Lesbo9 o di un suo emulo alessandrino la (11i eco sembreshy

avvertirsi anche nei secoli successivi lO

Chiarito questo aspetto saragrave dunque opportuno indicare elementi pili propriamente bucolici delloperetta claudianea per mettere meglio in evidenza i sottili meccanismi attraverso i quali il poeta egrave riuscito a rendere il suo carmen ben pili espressivo di un qualsiasi componimento legato per sua natura alloccasione immediata del matrimonio e come giagrave si egrave visto in Imerio alla lode piugrave o meno sincera degli sposi

Motivi dispirazione bucolica si rintracciano anzitutto nellampia ouvershyture (vv I-25) in cui Claudiano trasfigura loccasione reale delle nozze in una rappresentazione mitologica nella quale allegoria e descrittivismo coloshyristico si compenetrano in maniera sorprendente protagonista egrave Venere

provata dalla calura cerca il sonno nel fresco di unombrosa caverna circondata dal suo tradizionale seguito di divinitagrave (Ninfe e Grazie) e dagli innumerevoli Amorini11 vigili nel proteggere la dea dagli sguardi indiscreti dei rustica numina (v 18) accorsi a spiarla

La natura qui ha tutti i tratti dellidillico locus amoenus cosi lo speco inshytessuto di viti (v 2) i prati in fiore (v 3) il sopor che avvolge ogni cosa languore di un meriggio estivo (v 6) il clima di pacifica quiete che regna boschetto (vv 10-12) la presenza nel paesaggio degli olmi frondosi (v 16) Hva-u- ultimo delle Ninfe dei boschi e Fauni (vv I7-20) sono elemenshyti rinviano alla poesia dispirazione agreste ed appaiono quanto meno singolari in ambito epitalamico sorprende cosi nei primi venti versi la manshycanza di riferimenti al contesto nuziale cui lopera avrebbe dovuto conforshy

j 9 Sul carattere eterogeneo dei canni nuziali raccolti sotto igravel titolo di Epithalamia

l soltanto in epoca alessandrina vd H Muth Hymenaios und Epithalamion in laquoWiener Studienraquo j LXVII 1954 pp 5-45 (anche in trad it di E Tagliaferro Imeneo ed epitalamio in Rito e poesia

l corale in Grecia Guida storiCltl ecritica a cura di C Calarne Roma-Bari Laterza 1977 pp 47-58) m Interessante in tal senso un accenno nel romanzo di Longo (sec II dC) ove nel

finale si descrive la campestre processione che guida al talamo i protagonisti della vicenda Dami c Cioe irwnersi in uno scenario tipicamente pastorale e accompagnati da suoni di

l ~

flauti siringhe e voci in veritagrave piuttosto rozze cfr Long IV 40 I-2 ~O1euro ligraveegrave VlICtOgraveccedil ylogravevo-lEacuteVllC augravetouccedil ltapEacuteltE)lltOV dr togravev eaIgravelClflOv oi ~v crupi nOVEccedil oi Ol UUgraveAgraveougravevteuroccedil oi ligraveegraveigrave

Sq(5accedil ~ltUaccedil agravevicrxov1euroccedil ImI bui nIgravel1]cr10V cruv twv 9upltiigravev 001 crKIgravel1]r~ lCm Ugrave1tTjvEigrave 1(11 j)(t)vfj lCaealtEp 1ptaivatc yfjv elvapPlJYVUvtEccedil ougravex u-lEacutevalOv ~OOVteuroccedilI

II Si tratta di una ripresa assai puntuale di un tema caro alla tradizione ellenistica desunto da philostr im I 6 ed ampiamente svolto anche da Imerio (vd

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marsi dal momento che soltanto aigrave vv 23-25 il poeta nomina esplicitamente i due sposi evocati a gran voce dai canti che al suono delle lyrae (notazlOne vedremo per nulla casuale) vengono a destare la dea ignara di tanta letizia

Claudiano coglie cosi il pretesto per agganciare al reale la vicenda giustificando in qualche modo lintroduzione di uno scenario idigravel1ico e favoloso che solo a questo punto apprendiamo essere quello tuttaltro immaginario della campagna mtorno a Milano (v 21) Le distanze temposhyrali qui sembrano annullarsi ed egrave del tutto normale perciograve che Venere ormai privata delle primigenie funzioni religiose sigrave interroghi stupita sul percheacute di quei Jaustigrave iuenum plausus mixtaeque choreis lyrae (vv 22-23) primo inequivocabigravelc segnale della linea fin troppo sottile che mll carme claudianeo sembra separare limmaginario mitologico dal contesto effettishy

vamente storico 12

A seguito di tale premessa entra in scena la figura di Imeneo divinitagrave simbolo dellistituzionalizzazione del matrimomo che il poeta delinea con un carattere di una brillantezza e di unautonomla uniche nel contesto di tutta la poesia epitalamica latina Nella breve presentazione linteresse egrave posto anzitutto sulla genealogia del dio scelto da Venere quale guida indishyspensabile alla celebrazione delle nozze (vv 3J-33)

hunc Musa genitum legit Cytherea ducemque

praefecit thalamis nullum iunxisse cubile

hoc sine nec primas fas est attollere taedas

Notevole egrave senza dubbio latteggiamento in cui Citerea sorprende Imeneo privo qui di alcuni suoi tipici attributi (le fiaccole le tempie cinte di fronde le vesti purpuree) e dipinto con i tratti di un efebico giovane

13

impegnato a suonare la fistula in un modo che ricorda assai da vicino Pan protettore per antonomasia delle arti bucoliche14 (vv 34-38)

12 Per lutilizzo del mito nella tradizioue epitalamica latina vd M Roberts The Use Myth in Latin Epithalamiafrom Statius to IknQntius FortunalUs in laquoTrans and Proc Amer

Assoc raquo CXIX 1989 pp 321-48 13 Cfr in proposito il ritratto che del dio delle nozze fUIlOccedil propone Menandro Retore

in 14429-34 [ed Wilson-Russel) EgraveccedileacuteCHUt oc aoi lW1euro xaigrave $lAgraveoulloulEacuteV(fl1OgraveV 6eov 1WV yallwv EgraveX$pacrm 0U veacuteoccedil tmigravev agraveel8aAgrave1Igraveccedil Ograve fltillOccedil Agraveall1UOa $Eacutepwv Egravev 1aiv Xep01V paolv6lt Egravepv8nllan 10 1p6aOl1ov lCu1aAgraveull16JlCvoccedil llfpOV ugrave1Oa1USOlV euroX toov OgravelJlJutOlv Kaigrave 1WV ograve$puwv Il portamento femminile ai limiti dellermaIToditismo era un tratto caratteristico del amp0 che simboleggiava [umone dei sessi (cfr Servo ad Aen rv 127) mentre il rossore delle gote potrebbe richiamare il pudordella nupta che velata delflammeum si accosta timorosa alle

nozze (cfr eg Lygd IV 29-32) 14- Cfr eg Nemes ed 3 3-16 ma vd giagrave Lucr Ul )86-89

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l PASTORALlA MURMURA DI IMENEO (CLAVO CARM MIN 25)

conspicitur tandem platano namque ille sub alta

fusus inaequales cera texebat avenas

Maenaliosque modos et pastoralia labris

murmura temptabat relegens orisque recursu

dissimili tenuem variabat harundine ventum

Affiancando alliconografia tradizionale dellatendente di Cipride i tratshyti caratteristici di un personaggio tipico della poesia pastorale Claudiano trasforma il suo Imeneo in un suonatore di siringa15 che sdraiato allomshy

di un platano16 prova ad intonare un canto sulla zampogna da lui stesso costruita17 il modo di esecuzione della musica non lascia dubbi sulla natushyra bucolica dello strumento e del cimento del diol8 il quale - dice Claudia no al v 38 - dissimili tenuem variabat harundine ventum 19

I) Cfr eg Long I IO 2 Ograve oEgrave KUAgraveUIWUccedil Egrave1C1EllWV AgraveenlOugraveccedil IWigrave tprjcraccedil 1ixccedil tWV YOVCXOlV olmlruugraveccedil UgraveUrjAgraveOlccedil tE KllPqigrave llaAgrave8OKqigrave cruvup1rjcraccedil llEacuteXPl VUKtOccedil crUpiccedileurolV eurollcAgraveEacute-rllcrW e I 13 4 Ograve ~IEgraveV bugravetilv1ccedil uno tligrave opuigrave -rf1 cruvlj8ct lCU8fccedilOgravef1euroVOccedil EgravecrUpl11f

16 La pianta che caratterizzava illocus amoCl1us in Horn Il Il 305-7 Plat Phaedr 229a e 230b entra a far parte della natura bucolica con Mosco fr I Gow vv II-I3 (in ambito latino la ritroviamo anche in Nemes ecl 172 e soprammo 2 17-18 in cui si dice che sub platano ha luogo il canto amebeo tra i pastori Ida e Akone ambogtentlS leves imonsi ainibus ambo) Claudiano che sembra essere a conoscenza di tutte le componenti della natura idillica qui pare sottilshymente riclugraveamarsi allincipit dellecloga 4 di Calpurnio Siculo in cui in un contesto chiarashymente encomiastico lalbero aveva sostituito il pili tradizionale Jagus virgiliano (per questo aspetto vd P Esposito Per la storia della ricezione di Virgilio bucolico lecloga IV di Calpurnio Siculo in laquoOrpheus raquo XVII 1996 pp 13-34) Calpurnio era stato del resto il primo ad operare a Roma unorganica fusione tra genere bucolico e panegirico (come ha sottolineato EA Schmidt Poetische Reflexion Ikrgils Bukolik Miinchen Fink 1972 p 123) superando la severa distinzioshyne tra i vari letterari

17 La menzione della cera quale mezzo indispensabile per tenere tra loro unite le canne egrave un 101Occedil di derivazione teocritea che oltre che in Virgilio e nei suoi emuli pastorali Calpurnio Siculo e Nemesiano i presente in molti altri autori tra cui soprattutto Ovidio (vd PL Smith Ikrgils Avella and the Pipes oJPastoral Poelry in laquoTrans and Proc Amer Plugravelol Assoc CI 1970 pp 497-510 studio fondamentale per la raccolta di loci similes relativi agli sttumenti principi della poesia pastorale)

18 Nella separazione a cavallo di due versi del nesso labris relegCl1S (che indica propriashymente lo scivolare delle labbra sui bordi levigati delle canne) i due termini posti allestremo della frase sembrano simulare il movimento stesso della bocca che va scorrendo su e gili riandando (relegens) da un estremo allaltro della siringa per poi tornare indietro con un moto a ritroso (orisque recursu) cfr Calp ed 3 58 (verso ripreso letteralmente da Nemes ecL 2

39) inter calamos errarItia labra Cfr anche Long l 24 4 ugravepnuccedilugravelv 1~V crupryya toigraveccedil XtiAgraveecrtv mhoccedil 1OUgraveccedil mAgraveullOUccedil bteacutetPEXE

19 Seguo qui il testo tradito da tutti i testimoni ad eccezione dei codiograve P (Parisinus Lat 18552 sacco XII-XIII) R (Vaticanus Lat 2809 [pars prima] sacco XIP) e K (Ambrosianus M 9 sup saec XIII) che presentano la lezione (scelta anche dallo Hall) dissimilem tenui variabat

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m numeradi Imeneo del resto

tuttaltro che occulta la singolare espressione pastomlia murmum vera chiave di lettura dellintero episodio Il termine murmur in relazione al suono

espresso da uno strumento viene usato in genere per indicare quello tuba o del corno20 mai quello esile e aggraziato del flauto egrave perciograve che con tale espressione Claudiano si riferisca ai sibili emessi dalla siringa di Imcneo21 confusi mormorii indegni del titolo di poesia proshyprio come iflamina (eeZ 1 16) e i sibila (eeZ 3 IO) in ambiente pastorale Nemesiano aveva definito dissona per connotarne linadeguatezza ca Iaccostamento allaggettivo lJastugraveralis22 e la menzione dei Maenalii

bucoligraveca

harundine venlum questa giustificarsi nel confronto con ed I 2 sigravevestrem tenui musam medilaris aVe11a e soprattutto 6 8 agreslem ICltui meditabor harundine Musam in cui tivo lenuis egrave riferito allo strumento per definire la sottigliezza materiale delle canne e ancor

la raffinatezza della sua MOugrave(Ja MlttaN2ll (cfr Callim hymn Dian 243 AgraveE1tmN2C(l (JUgraveplyyFd invece scnzaltro ispirato dal ricordo virgiliano Claudiano abbia variato a

stanza il suo modello e volutamcnte spostato la collocazione degli aggettivi creando un perfetto di l1ersus aureu5 che ricordasse da un lato la famosissima iunctura del mantovano dallaltro un verso eli Ovidio sullamore tra Pan (a cui Imeneo effettivamenre assomiraquolia vd supra n 14) e Siringa dr Ov mct I 707-8 dumque ibi suspirat moto in harurzdine sonum tenuem similemque querenti (lidea eli un sibilo tenue nellintensitagrave egrave espressa anche in Nemes ecl 2 Il quod non tam tenuifilo de VOCi sonaret per il nesso tenuis ventlls cfr invece Ov ars I 16r e n 86) dissimilis che richiama le inaequales avcnas del v 35 egrave determinato forse dalla volontagrave di variare lovidianopaslOr inaequaligrave modulatur harundine carmen di remo T8T

in un riferimento ormai topico alla diversa lunghezza delle canne che compongono il flauto policalamo di Imeneo (cfr Tib II 5 31 fistula cui semper decresci harundirzis ardo Si XIV 471

sepuna harundine fino a Drac Romul 737 imparibus calamis) La lezione dei tre pur autoremiddot voli manoscritti appare pleonastica e non in grado di spiegare esattamente la dinamica di esecuzione del canto dal momento che a rendere differente la tonalitagrave dei vari suoni non egrave tanto la diversitagrave demissione digrave fiato (chc rcnde dissimile lintensitagrave del suono cfr Long Il 35 3-4 Ograve ltIgtlAgravelltdccedil EgraveVeuroltVEl tograve EgravevtEu6EV 7toAgraveugrave lCal VWVllCOV 1(at ograveAgrave[yov lil tijccedil ~ioccedil agraveciJmpograveigravev Eiccedil tOgrave tEPltVOtEPOV LEteuro~aAgraveAgravef tograve fiAgraveolt) quanto la disparitagrave di lunghezza delle inaequales canne ostruite sul fondo da maggiore o minore quantitagrave di cera a seconda del tono desiderato sembra che Claudiano che parla con falsa modestia di murmura eli sibili modulati a voce quasi per non offendere le orecchie di chi ascolta la novitagrave della sua poesia) voglia fare qui riferimento alle variazioni del fiato (variabat) esclusivamente in relazione alla durata dei suoni prodotti avendo giagrave connotato con laggettivo tenuis lintenshysitagrave lieve del suo zufolare (VetlIUS) Tradurrei pertanto laquosulle diseguali cannucce modulava In

maniera varia il fiato sottile raquo

20 vd ThIL Vili co 1676 10-18

21 Si noti il verbo temprare usato altrove per indicare ad il timido pizzicare sulle corde della cetra (cfr Ov met X 145-47) ma che non trova attestazioni in riferimento al

suono del flauto cfr anzitutto Nemes ed 4 15-16

cur nostros caamos cur pastoralia 1itas carmina QUllHlltt

22 Per lattributo messo in relazione alla poesia in imt X l 55 aveva parlato

80

I PASTORALIA MURMURA DI IMENEO (CLAUD CARM MIN 25)

(canzoni di tipo bucolico cosi chiamate in omaggio al monte dellArcadia aJizionale dimora digrave Pan ~ dei pasto n dediti allarte delle Muse)23 fanno

del resto chiaramente intendere i timidi accenni di Imeneo hanno per soggetto scenan campestri come indica inequivoGc1bilmente sione al ritornello del canto di Damone in ed 8 incipe Maenalios mecum mea

versus notissimo ad un uditorio che conosceva a memoria lopera virshygiliana

Lo stesso Imeneo se~bra avere coscienza dellumiltagrave del proprio canto modulato quasi sottovoce (come fa presupporre una pill attenta lettura v vd supra n 19) con una modestia che pill volte sottolineata

nei versi successivi si carica di un particolare significato nel momenshyto in cui allapparire di Venere il giovane sbigottisce e rosso di vergogna si lascia scivolare in silenzio la fistula dalle mani (vv 39-43)

restitit ut vidit Venerem digitisque rcmissis ad terram tacito detluxit fistula lapsu dulcc micant ocuti nivcas infcccrat solque pudorque genas dubiam lanuIgravenis umbram cacsaries intonsa

A questo il poeta introduce il dialogo tra Venere ed Imeneo una vera e propna pastorale che si risolve tutta a vantaggio del secondo

(vv43-55)

prior ipsa silentem conpellat laquoNumquamne puer dilecta carmina matcrnis numquam satiabere dedite Musarum studio nimiumque parentis

medio tecum modularis in aestu iarnnc tibi sordent citharae iam lustra Lycaei

pecus cordi redituraque rupibus echo huc ades et tantae nobis edissere causas laetitiae cui pompa viro tam clara resultet quac nova dotetur virgo patriamque gcnusque pandc quibus terris orti quo semine ducti haud ignarus enim nec te conubia fallunt ulla tuo primae libantur foedere noctesraquo

specificatamentc digrave una l1usa rustica et pastoralis come sottolinea anche Diom G L I p 486 r buwlica dicrmtur poemala seamdum carmen paslOrae composita (cfr pure Ter Maur 2123) Draconzio rrhfoi~ forse Claudiano in Romul 8 642-43 iam rustica fistula carmen pastorale canil

copa 9-IO en et Maenaio quae garrit dulce sub antro rustica paslorisfistula more sonai 3 14

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ANGELO LUCERI

Per quanto il modello di base sia ancora una volta da ricercarsi in StazioZ4 attraverso la disputa tra Citerea ed Imeneo Claudiano nobilita le nozze dellamico ammantandole di unaura miti ca che in quanto lusus non conshytrastava con il cristianesimo dei due coniugi venendo ad esprimere in maniera raffigravenata alcuni temi piti licenziosi legati per tradizione alla poesia nuziale quali il richiamo alloriginaria funzione di Imeneo come tutore dellarmonia anche sessuale tra gli sposi (v 55) e la sollecitazione a che la non ancora avviata corrispondenza amorosa tra Palladio e Celerina venga approvata dalla sacralitagrave dellistituto matrimoniale a garanzia di un futuro

accordo tra le rispettive famiglie25

In tale contesto linvito di Venere al dio a non seguire troppO larte delle Muse (in genere severe versO Amore)26 costituisce senzaltro una maliziosa esortazione affincheacute nel talamo Imeneo presieda allunione coniugale che ella stessa favoriragrave attraverso la dextrarum iunctio a suggello delleterna conshy

cordia tra Palladi e Celerini Al di lagrave di questo aspetto perograve legato essenzialmente alla vicenda reale

del matrimonio le parole di Venere sembrano intendere qualcosa di ben piti preciso in quanto la dea richiede che il nume abbandoni i suoi carmina per rivelare patria e genu5 degli sposi (v 52) in termini tecnici che esponga con chiarezza il yivoc delle due famiglie Vene re vuole insomma

24 La parte pIUgrave consistente del carme DllZ1ale in onore di Stella e Violenti (sigravev I 2 65shysi sviluppava infatti a partire dal dialogo tra Venere ed uno degli Amorini lo schema

narrativo (probabilmente di origine ellenistica) inaugurato nellepitalamio latino dal poeta di etagrave flavia viene seguito con scrupolo da Claudiano nel carme per le nozze imperiali dove il discorso tra lignara dea e Cupido a un tempo testimone e causa degli ardon di Onorio costituisce il iillcro della vicenda poetica (cfr nupl IIO-22) In pali cd Imeneo viene in pratica a sostituire Amore tuttavia la sua caratterizzazione troppo legata forse alle esigenze encomiastiche della garbata composizione non avragrave successo tra gli epigoni dell Alessandrino i quali preferiranno lo schema tradizionale del dialogo tra Cipride ed il piccolo Eros che ritorna in Sidorno Apollinare (wrm II 61 -93) in Draconzio (in Romu IO la Medea che ha di una scena da ricondursi allambito epitalamico in cu~pure compare Imeneo quale tramite tra Venere e Cupido) in Ennodio (carm I 4 50-III) ed infine in Venanzio Fortunato ave tutto il poemetto per le nozze di Sigiberto e Brunichilde si riduce in sostanza ad una lunga controversia tra Venere ed il dispettoso figlioletto cfr carm VI I 66 et litem fecere piam

25 Non a caso il dio egrave scelto da Citerea quale dux (v 31) nel ricordo del catulliano dux bonae Vencr-is boni coniugator amoru di 61 44-45 (ma cfr anche vv 61 sgg)

26 La spiegazione egrave nel dialogo tra Afrodite ed Eros delineato da Luciano in dear dia 23

2 AIJp AI Iigraveeuro MoucrUl otagrave ti crOl arpurtOl Kaigrave Egrave~(j) ~ugraveograveiv euroIgravecrt v 1CagraveKEIgraveval Agrave6$ouccedil btlcreuro1olcnv Kaigrave ropy6vaccedil 1tpo$aivoucrtv Ep AloovllUl aitrcIccedil amp 1llIgraveteuroP crqlvaigrave ycip eacutelcrlv KCUgrave Ogravefi H

$povticcedilOlcrtv Kal nEpigrave ltIgraveJOflv EgraveXOlcn Kal egraveYOgravel1tapicrtallUl 10ilAflKccedil aUgravelaiccedil 1CllNJUgravefUvoccedil Imograve

toii IlEacuteigraveOlccedil AIJp Ea Kal taugravemccedil on crtllvaL

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I PASTORALIA MURMURA DI IMENEO (CLAUD CARM MIN 25)

che si canti la lode dei ~oniugi quellEgraveYKw-llOV tcigraveiv yo-louvtwv che era previsto con dovizia di particolari dalla trattatistica retorica relativa ai dishyscorsi nuziali27 Imeneo effettivamente obbedisce e si abbandona ad una lunga tirata (vv 56-99) costituita da un retorico e assai impoetico elogio dei due casati (che coinvolge anche Stilicone v 93) lontano dalle movenze idilliche che avevano caratterizzato lapertura del canto (e che torneranno anche piti avanti)2~ a cui Venere si riferisce senzaltro nelle sferzanti intershyrogative dei vv 44 sgg

Da quanto detto finora dunque nella rappresentazione del dio delle nozze appaiono chiari alcuni elementi

a) allinterno del carme Imeneo rappresenta sicuramente un personaggio di rilievo se egrave vero che Claudiano si preoccupa di specificarne la genealoshyfria rendendolo effettivamente protagornsta per almeno metagrave delloperetta

b) Imeneo egrave raffigurato non solo come poeta ma come cantore di temi specificatamente bucolici (v 36 Maenalii modi)

c) nel genere bucolico a cui pure si dedica con entusiasmo egli appare un novizio tantegrave che le sue canzoni pastorali per quanto possano stargli a cuore in quel momento (questo il senso dellironico accenno di Venere ai dilceta carmina dei vv 44-45) sono in realtagrave mormorii appena accennati sulla fistula ed indegni di essere suonati alla presenza della dea del matrishymonio (donde il pudor del dio vv 41-42)

d) Venere lo rimprovera proprio a causa di questa sua attivitagrave invitandoshylo ad abbandonare le tematiche pastorali che non si confanno neacute alla sua natura neacute alle sue capacitagrave espressive29 in nome di un canto stilisticamente piu elevato che in conformitagrave al rango degli sposi sia eseguito non giagrave con la modesta fistula ma con la piti nobile cithara che ad Imeneo compete e che il dio effettivamente capace di suonare (vd n 29) qui sembra peraltro trascurare (vv 48-49)

27 Cfr anzitutto Men Rhet 140 21 sgg quindi Him or 9 2 in cui la audatio novorum coniugum si egrave visto viene a costituire la terza delle quatrro seziorn (le altre sono illpugraveigravetoccedil ilOyoccedil o prooemium la 6EacuteltJ1ccedil irrigrave -c0 ycillltl e 1euroK$poQlccedil -cijccedil VUgraveIl$l1ccedil) che formavano la oratio conubialis

28 Accenti pili propriamente idillici si colgono infatti anche nella descrizione del sereno paesaggio prealpino da cui accorrono tutti gli uccelli al traino del carro di Venere (vv IOS-10)

29 Pur esistendo una tradizione che voleva Imeneo quale figlio di Apollo e Calliope fratello di mitici cantori come Ialemo Lino ed Orfeo (SchoL in Eur Rhes 395 e Schol in Pind Pyth 4 313) in nessun luogo il dio delle nozze viene presentato alla stregua di un musica che suona con il flauto policalamo (v 35 inaequaes avenae) solo il pia tardo Marziano Capella nel suo De rlupliis Philologiae et Mercurii lo rappresenta quale abile suonatore di cetra definendolo significativamente psalens tllQamis (I I 5)

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ANGELO LUCERI

Nasce a questo punto il sospetto che la rappresentazione di Imeneo musico e della lis con Venere nasconda motivazioni piugrave profonde del semshyplice accordo con la tradizione retorica (che prevedeva allinterno di un contesto nuziale lintervento di determinate divinitagrave) cosiccheacute non semshybra irragionevole intendere lintero episodio come una sottilissima finzioshyne in cui nella figura del dio delle nozze Claudiano adombri addirittura se stesso in una sorta di personale riflessione sulla poetica espressa nel canto A suggerire la curiosa identificazione cui sembrerebbe in apparenza esseshyre in disaccordo il fatto che Claudiano non egrave effettivamente un poeta bushycolico intervengono a mio avviso diverse ragioni

a) linedito ruolo di protagonista accordato ad un personaggio cpme Imeneo30 nella cui genealogia quale generico laquofiglio di una Musa (v3 I

Musa genitum)31 egrave evidenziata volutamente lappartenenza al mondo dei poeti chiaro elemento di vicinanza a Claudiano

b) la facilitagrave (in particolare in quelle composizioni bucoliche in cui egrave pil forte lelemento encomiastico ed alle quali Claudiano sembra avvicinarsi nella creazione del poemetto) con cui spesso i poeti espongono le proprie idee letterarie sotto le malcelate spoglie di un arcadico personaggio pensi ad esempio su suggestione del Titiro virgiliano al Coridone dellecloga

30 La presenza di Imeneo allinterno dei contesti epitalamici era variamente registrata

nella trattatistica retorica cfr Men Rhet 136 4 144 23-24 148 19-23 e 156 13 e Him or 9 r tuttavia nella tradizione della poesia nuziale latina il dio non egrave mai definito da precise connotazioni fisiche e caratteriali in Catullo Imeneo egrave nominato piugrave volte nel refrain che caratterizza il carme 61 ma non egrave personaggio che brilla di luce autonoma mentre in Stazio (silv I 2237-39) Sidonio Apollinare (carm lO 19-20) e in Draconzio (Romu 6 I7 e IO 87 sgg) egli egrave poco piti di una comparsa (anche in Mart Cap IX 902 pur intonando un nuptiale carmen non egrave definito da particolari caratteristiche) laddove risulta del tutto assente nei piti tardi epitalami di Ennodio e Venanzio Fortunato Il fatto stesso che Claudiano nel carme nuziale di Onorio e Maria lo avesse appena citato (cfr nupl pro 21 nupt 202 e 312) testimonia

leccezionalitagrave del suo ruolo allinterno di pali cel 31 Se nelle saghe piu antiche Imeneo veniva considerato figlio di Dioniso o di Dioniso

ed Afrodite (vd in proposito WH Roscher Ausfuhrlidw5 Lexicon du Griechischm und Riimischen Mythologie Leipzig Teubner 1886-1890 sv Hymenaeu5 coli 2800-4) Claudiano qui fa forse riferimento ad una tradizione assai consolidata che lo voleva ora figlio di Clio ora di Tersicore

quale generico figlio di una Musa appare in lind fr 139 Boeck e in Hesych sv 1IgraveJ 1 ) restando volutamente sul vago (per quanto Catullo in 61 2 lo avesse definito Uraniae

11 vgenus) per sottolineare semplicemente come con una simile ascendenza il nume tutelare del talamo non potesse che essere anchcgli un poeta (in Mart Cap 1 1 5-6 egrave detto cosi rnatre Camena progenitum) In realtagrave i tratti con cui Imeneo viene descTitto rimandano senza equivoco ad un accostamento al genere bucolico unico a non avere come sua protettrice una determinata Musa e verso il quale Claudiano si sente dcbitore per le particolari caratteshy

ristiche del suo epitalamio

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[ PASTORALIA MURMURA DI IMENEO (CLAVD CARM MIN 25)

4 di Calpurnio Siculo O al Timeta della prima bucolica di Nemesiano evidenti travestimenti pastograverali dei due autori)32

c) luso spregiudicato che Claudiano anche altrove sembra fare del mito33 quale piu digrave una volta proietta le imprese dei suoi patroni mettendovi

in rapporto la propria esperienza poetica (cosi ad esempio in carm min 31 egli non esita a paragonarsi sottilmente ad Orfeo)

d) il modo con cui Venere designa Imeneo (v 46 deditus Musarum studio) in termini significativamente ripresi da Claudiano per definire se stesso e la propria attivitagrave in VI com pro II-I2 mc quoque Musarum studium sub nocte sienti artibus adsuetis sollicitare iubet

Attraverso lallegoria Claudiano sembra dunque invitare il suo raffinato pubblico ad accostarsi al testo per mezzo di due differenti chiavi interpreshytative luna piu Immediata per cui in Cipride egrave possibile distinguere la necessitagrave della presenza di un amore passionale tra i due giovani e in Imeneo listituzionalizzazione dello stesso legame laltra pitI strettamente legata alle contingenze della composizione del poemetto per la quale nel dialoshygo tra Venere e Imeneo si riconosce un gioco tutto letterario per alludere al singolare tentativo di indirizzare il genere epitalamico sulla via non giagrave della celebrazione lirica (inaugurata in Grecia da Saffo e ripresa a Roma da Catullo) o meramente panegiristica (come Stazio e lo stesso de nuptiis Honori) ma su quella della fusione dei toni idillici con i canoni imposti dalla poesia doccasione34

Il personaggio di Imeneo diventa cosi una maschera35 e fornisce al poeta

32 Come Calpurnio Siculo anche Nerncsiano (conformemente alla tradizione bucolica) aveva cantato le lodi dei suoi protettori nelle eclogae celando nei nomi dei pastori personaggi piugrave o meno influenti della societagrave del sec III (COS ad esempio per lelogio pastorale del defunto imperatore Caro vd B Luiselli Iidentiflrazione del Melibeo di Nemesiano e la data di composizione della l aiOla in Maia III 19S8 pp 189-208)

33 Egrave questo uno degli elementi piugrave significativi del classicismo di Claudiano come ha messo in luce L Gualandri Il classicismo claudiatleo aspetti eproblemi in Metodologie della ricerca sulla tarda antichitagrave Atti del primo Convegno dellAssociazione di Studi tardoantichi (Napoli 1987) a cura di A Garzya Napoli DAuria 1989 (ltltAtti dei cOllvegni I) pp 25-48 e Ead~ Alla corte impuiale di Milano nel IV secolo d c riflessi politici del classicismo claudianeo in laquoArch storo lomshybardoraquo cxv 1989 pp 9-35

34 La tradizione prevedeva infatti che allinterno dei carmi dedicati alle nozze venissero menzionati alcuni punti obbligati nella descrizione del rito quali la dextrarum iunctio o la alloculio sponsalis pronullciata dalla prontba (vd AL Wheeler Tradition in the Epithalamium in laquoAmerJourn ofPhilolraquo LI 1930 pp 205-23 e R Keidell sv Epithalamium in RAC v [1962) c011927 sgg) a tali canonici elementi (che si ritrovano con poche varianti in tutti gli epitalami conservatici) Claudiano dedica lultima parte del carmen seguendo piugrave fedelmente le linee tracciate dai suoi predecessori

35 Cosi il Roberts art cit p 335 laquoThe detail concerning Hymcnaeus is unusually

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occasione di dar prova della sua abilitagrave di scrittore che si rivela efficace non solo nel narrare epiche gesta o nel vilipendere i nemici suoi e dei suoi pashytroni ma anche nellesercizio del genere epitalamico che lo aveva visto impegnato con successo giagrave lanno precedente e che pur presentandogli il pericolo della ripetitivitagrave veniva ora rinnovato in maniera del tutto origishynale in tale quadro il diverbio tra Venere ed Imeneo diviene un elegante divertissement letterario al quale igravel poeta doctus Claudiano orientato a difenshydere con arguzia le proprie innovazioni stilistiche puograve permettersi di dere di fronte ad un uditorio che in qualche caso poteva comprendere

lironia della sua sottile vis polemica I vv 3 -34 suonano cos1 come un tuttaltro che modesto autoriconoscigraveshy

1mento di Claudiano quale poeta epitalamico per eccellenza in maniera

36 conforme allalta coscienza di seacute che sembra ispirarlo anche altrove dopo il cimento del poemetto le nozze imperiali che lo aveva portato al culmen del successo a corte il poeta di Alessandna doveva ritenersi il piti esperto cerimoniere nuziale un vero e proprio dux thaami alla stregua di Imeneo A questa consapevolezza di essere a Roma lauctor indiscusso della poesia epitalamica corrisponde daltra parte linesperienza nei confronti del poetare bucolico a lui sicuramente non familiare come sottolinea la palese insistenza su un lessico che richiama la sfera semantica della modeshystia (temptabat tacituslapsus silentem pudor dubiam umbram) e che con lespresshysione pastoralia murmura connota il canto di Imeneo come un qualcosa di assolutanlente dimesso (si pensi solo allaggettivo tenuis che caratterizza linshytensitagrave dei sibili) come poeta impegnato in un genere dai toni decisamenshyte e sorprendentemente bucolici Claudiano si sente senzaltro incerto (proshyprio come la lanugo che ombreggia il tenero volto del dio) tanto che rimostranze di Venere la sua fistula si arresta improvvisamente facendo posto ad un modulo piti propriamente panegiristico Siamo nel campo del dibattito letterario dei generi ed egrave chiaro che la modestia di Claudiano egrave soltanto di facciata venendo ad assumere tuttaltro valore se la si coglie nella sfumatura ironica con la quale il poeta presenta al pubblico il suo pastorale alter ego che egli non fosse un poeta bucolico era chiaro a tutti per questo il suo tentativo di impostare un canto su toni da lui mai tentati ed in apparenza alieni dallambito epitalamico poteva essere rapportato al

specific and apparently originai to Claudian [ l I wonder whether there is 110t a reference

here to Ol1e of the partecipants in the marriage 3 Vd per questo aspetto A Cameron Claudian Poetry and Propaganda al the Court oj6

Honorius OxEord Clarendol1 Press 1970 p 40 4

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1 PASTORALIA MURMURA DI IMENEO (CLAUD CARM MIN 25)

sorprendente atteggiamento digrave Imeneo cantore per eccellenza del talamo ma non dei pascoli

La rappresentazione egravelaudianea egrave cosi assolutamente ironica e sembra prendere le mosse dagli schemi consueti dell excusatio il procedimento cioegrave con cui i poeti augustei erano soliti giustificare in maniera cortese la rinunshycia allepica37 e nel quale era previsto lintervento di una divinitagrave pronta ad ammonire il poeta che coltivasse un tipo di poesia troppo elevato alle proteste del dio lautore aderiva senza riserve proclamando con una reshymissivitagrave tutta letteraria la consapevolezza dei propri limiti In Claudiano si assiste ad un vero e proprio ribaltamento della situazione dal momento che allepifania di Cipride corrisponde invece lingiunzione ad abbandonashyre la poesia umile rappresentata dalle intonazioni bucoliche della fistula in nome di un canto che fosse modulato al suono delle citharae e che nobilitasse il fasto delle due famiglie

Non sfugga in tale ottica il senso delle rimostranze di Venere giustificashyta dal contesto epitalamico ad assumere linedita veste di critico letterashyrio riservata in gegravenere ad Apollo abbandoni Imeneo i lustra Lycaei ed i sospiri di Eco la smetta cioegrave Claudiano di intonare un carmen tenue e di ambientazione pastorale e componga piuttosto un inno in lode degli sposi e dei loro casati tralasci il poeta i suoi digraveeeta carmina quei versi cioegrave di cui egli forse per la novitagrave sembra al momento compiacersi ma che troppo vicini ai canti agresti del Liceo sono poco adatti ad una poesia che andreb~ be intonata con animo virile e non sussurrata mollemente in pastoralia murmura Nel sottile gioco delle parti fingere incertezza in quel poetare bucolico che pure aveva ispirato fino ad allora il carme significava per Claudiano anticipare argutamente le possibili critiche dei detrattori e inshydirizzare lattenzione del pubblico sul passaggio da un tipo di poesia dimesso ad uno senzaltro piti elevato riflesso nel lessico e nello stile mashygniloquente dellEgravey1Cw)llov che caratterizza i vv 56-99 Alle orecchie dei moderni qui la poesia claudianea sembra notevolmente scadere poicheacute Imeneo dedicandosi alla pomposa lode dei potenti torna ad essere una figura evanescente e del tutto priva di interesse tuttavia egrave necessario imshymaginare che nei gusti del pubblico di corte assai attento alle note propashygandistiche del carme questa dovesse essere proprio la parte piti attesa e

37 V d G DAnna Lagenesi delexcusatio in Id Virgilio Saggti critid Roma Lucarini 1989 pp 79-92 il quale ponendo un importante distinguo tra recusatio polemica ed excusatio indivishydua nellinizio della sesta ecloga virgiligraveana (riecheggiata al v 38 del nostro epitalamio vd n 19)

il Primo esempio di uno schema che avragrave molta fortuna presso tutti gli altri poeti augustei

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forse anche la pili applaudita al punto che il poeta da buon blanditore suo uditorio non vi avrebbe in alcun modo potuto rinunciare Nel moshymento in cui comunque Claudiano si riappropria del personaggio di Imeneo e scende nuovamente nel campo della polemica letteraria sul senso della propria operazione stilistica il dio riacquista vigore poetico la maschera torna a parlare con la voce dellautore difendendo con fermezza il valore di un canto dai toni in parte idillici eppure dopo la lunga tirata encomiastica parimenti valido per innalzare alle pnl superbe altezze il nome delle due famiglie (vv 98-99)

haec quoque non vilem iam fisrula commodat usum responsura choris

I due versi che sembrano sintetizzare le idee letterarie di Claudiano attrashyverso una studiata collocazione della congiunzione quoque dellavverbio

rivendicano in pratica la ragionevolezza dellu5us della nuova poetica anche la poesia di natura vagamente bucolica oramai innalzashytasi nella commistione con lencomio puograve rispondere con forza ai con di elogio e di giubilo cantati al suono delle lyrae e celebrare la gloria di consacrata unione Se Imeneo non aveva piu vergogna del suo canto (a dispetto delliniziale arrossire di fronte a Citerea) anche Claudiano dopo un elogio tanto solenne dedicato alle due famiglie poteva ormai affermare con orgoglio di aver servito lamico Palladio e con lui il potente Stilicone adattandosi a suonare la fistula (da lui mai adoperata fino ad allora) con gli stessi accenti della lira dando voce cioegrave attraverso le modulazioni bucoliche ad una poesia epitalamica piu leggera quantunque sempre ispirata ai pili severi temi encomiastici

Era un modo legitrimo di celebrare con eleganza un avvenimento pur sempre ufficiale (si trattava in sostanza del debutto della giovane coppia nella sfavillante corte milanese) un compromesso insomma che svincoshylando il poeta dai toni compunti di alcune forme tradizionali gli procurashyva comunque lapprezzamento dei committenti nel momento in cui la poesia di intonazione pastorale riusciva nobilitata dallincontro con il sostenuto modulo dellegraveYl(wlltov Nel vivace scambio di battute tra Venere ed Imeneo la situazione mitica viene cosi ad esprimere con sottigliezza le intenzioni letterarie dellautore operazione alla quale il poeta non aveva rinunciato neanche nellaltro epitalamio38 componendo un carme non pili

38 In nupi pr 13 ClaudJlno aveva attaccato i detrattori della Slla Musa attraverso rappresentazlOne di Centauri e Fauni (cfr per questi ultimi un accenno Dolemico anche in

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l PASTORALlA MURMURA DI IMENEO (CLAVD CARM MIN 25)

legato alla rigida legge dei generaJ9 Claudiano si preoccupa infatri di difenshydere il proprio esperimento per il quale la mescolanza dei toni idillici forme della poesia nuziale in unione alle note pili prettamente encomiashystiche veniva a superare con originalitagrave sia il modello catul1iano che aveva accentuato i1lirismo e la cornice mitico-religiosa del contesto matrimoni a-

sia quello staziano che ne aveva messo in luce per la prima volta la natura panegiristica

Se nel carme per le nOzze imperiali Claudiano aveva cercato di coniugashyre i due indirizzi rifacendosi principalmente a Stazio in pali celo egli semshybra essersi mosso con maggiore desiderio di sperimentazione (significativi prodromi aveva giagrave espresso nellinsolita polimetria dei Fescennina) cantanshydo il cOl1ubium dellamico con i toni pili leggeri della poesia pastorale che non a caso decreteranno la grande fortuna del carmen presso il Settecento arcadico40

In questo richiamo alla gerarchia dei generi letterari non sfugga la valenza simbolica degli strumenti in cui egrave volutamente accentuata la contrapposishy

cel 18 per clli vd infr) che illtervenuci alle nozze digrave Peleo e Teti avevano mostrato di

il camo di Tcrsigravecore apprezzato invece da rum gli altri convenuci Allimerno dJ una polemica forse non 5010 letteraria il poeta si era richiamato ad una abbozzata teona dei generi nel confromo tra il barbitoN di Tersicore (personifigravecazione della poesia dei Fescennina) e la lira di Apollo simbolo del componimento epitalamico vero e proprio (vd R Perrelli Sulla praifatio alEpithalamium de nuptiis HOllorii Augusti di Claudiano in laquoKOlVU)v(a JX 19 5 pp 121-30) 8

39 Equesto del resto il carattere principale dellintera produzione claudJanea come ha me~so in evidenza A Fa Studi sulla tecnica poetica di Claudiano Catania Tringale 1982 p 63 per il quale nelJAlessandrino laquoin rutti i grandi camli doccasione [J la separazione tra i diversi generi letterari che a prima vista sembrerehhero dovervisi distinguere tende a svanire bull

40 Cosi larcade Eduardo Bignardi professore di retorica in Savignano (17 - 826) sotto62 1

il pastorale pseudonimo di Pedeute Confluenzio Docimasta ne pubblicograve (Rimini sd) una edulcorata tradUZione in occasione delle nozze della marchesa Francesca Antaldi Con la medesima grazia aveva tradotto il poemetto N Berengani RaC(()ta di tuttigli antichi poeti colla loro versione nellitalianajagravezclla tradotti in parte dal Signor Niaola Berengani nobile veneto [ J Veneshyzia Ertz 1716 aderendo al clima di sereno equilibrio che ispirava le melense composizioni dellepoca Mossa da un medesimo interesse per le convenzionali figure del genere arcadico era anche lomlai irreperibile traduzione in tedesco di F von Wiedeburg Epithalamium die Veacutermiihlung des Palladiu5 und der Ceerina in laquoHumanist Magazin Sto Il 1791 pp 121-45 mentte con non diversa sensibilitagrave circa un secolo pili tardi il carme veniva ttadotro in italiano nellopera complctl di GB Gaudo Claudio Claudiano Opere volgarizzamento e note Oneglia Tip Ghislini 1871

2bull Legate ad un clima di contemplazione per le rarefatte atmosfeshy

re del poemetto sono anche le belle prove poetiche di UA Amico Per le nozze di Palladio e Ceenna l415ione di Ugo Antonio Amico Palermo P Lauriel 1875 O Targionl Tozzetti Epishytalamio di Palladio e Celerino rerAto in volgare Livorno Fr Vigo 1879 ultimi a tradurre il carme in italiano [prima della Ricci vd Il Il

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zione tra la fistula allegoria fin troppo scontata della poesia dai toni proshypriamente bucolici e la cithara immagine per antonomasia della poesia elevata e nel contesto epitalamico riflesso del componimento scritto in maniera vicina alle modulazioni dellepica e del panegirico se una tale puntualizzazione si coglieva giagrave nella prefazione a nupt qui Claudiano sembra aver preso coscienza della sua operazione letteraria che annullava la differenziazione tra i generi e Iisultava innovativa pm rimanendo solco della tradizione che legava in origine egloga ed epitalamio

Se tale primitiva comunanza giustifica dunque la legittimitagrave della scelta c1audianea non spiega perograve del tutto attraverso quali influenze sia maturashyta nel poeta di Alessandria la decisione di dare una connotazione p~opriashymente pastorale al matrimonio di Palladio e Celerina che digrave rustico doveshy

va avere ben pOCO41 La volontagrave di variare gli schemi adottati lanno precedente nellepitalamio

per Onorio e Maria potrebbe essere intervenuta solo in parte se egrave vero infatti che non sarebbe stato opportuno ripetere pedissequamente le moshyvenze di nupt dal momento che il pubblico di corte che aveva assistito declamazione dellepitalamio imperiale avrebbe giudicato sfavorevolmenshyte un carme che si fosse posto palesemente sulla falsariga di quello non si puograve tacere che in una situazione analoga come la recita dei carmi per il terzo e il quarto consolato del giovane principe declamati a soli due anni di distanza dinanzi al medesimo uditorio Claudiano non aveva mutato impianto fondamentale delle due operette sostanzialmente identiche tra loro nel ricalcare gli schemi dellencomio posto tra la tradizione panegiristica

e quella epica42

A mio avviso resta perciograve fondamentale anche in questo caso za della manualistica retorica verso la quale Claudiano come si egrave visto invitato a scrivere in un breve lasso di tempo il carme nuziale per lamico e collega43 mostra di porgersi ancora una volta in maniera assai intellishy

genteQuanto Imerio (che rientrava senzaltro tra le letture scolastiche del

periodo)44 possa effettivamente avere ispirato il quadretto bucolico che apre il carme nuziale c1audianeo non egrave possibile dire tuttavia egrave innegabile

41 Claudiano specifica infatti che i cori di giubilo che giungono alle orecchie di Venere provengono dalla vicina urbs (v 21) che altro non puograve essere che Milano come conferma la

deslt-TIzione del paesaggio lombardo ai vv 105-10

42 Vd Fo op cit pp 34-39middot 43 Cfr pro 1-2 Ci1rmina per thalamum quamvis fostina negare IlIorl )olui genero nec potui SOCerD

44 Vd Gualandri Aspetti cit~ pp IO sgg

9deg

l PASTORALlA MURMURA or IMENEO (CLAUD CARM MIN 25)

che un tale significativo precedente autorizzasse comunque il poeta ad inshyserire in un contesto solenne quei toni idillici che solo qua e lagrave sembrano fare capolino nel resto della sua produzione45 Il senso delloperazione letshyteraria claudianea si coglie anzi nel tentativo di nobilitare quel mondo rendendolo adeguato al rango dei committenti attraverso lalto encomio degli stessi da qui lesclusione dal boschetto di Venere di alcuni personaggi campestri (Driadi e Fauni) che pure comparivano in Imerio ma che alleshygoria non troppo occulta dei detrattori delle nozze (combinate a scopo politico da Stilicone in persona v 93 elegit Stilicho) e forse della sua stessa opera Claudiano ritiene indegni di accostarsi alla festa

Al di lagrave dello scenario politico che fa da sfondo al matrimonio naturalshymente Claudiano era cosciente che il suo tentativo di conciliare addirittura tre indirizzi letterari (idillio encomio e poesia nUZIale) avrebbe incontrato le critiche di chi riteneva inadeguate al contesto propagandistico le intonashyzioni bucoliche del suo canto per questo nel travestimento pastorale di Imeneo egli previene sottilmente le possibili obiezioni neacute si puograve escludere del tutto che il garbato gioco letterario fosse indirizzato agli stessi commitshytenti46 piu di tutti mteressati allaspetto propriamente encomiastico del carmen Verso chiunque fosse diretta lapologia del proprio operare poetico resta comunque il fatto che Claudiano mostra la consapevolezza di avere intrapreso da sol047 una scelta prevista dai canoni retorici ma che doveva

45 II Cameron op cit pp 294 sgg mette in luce come linteresse per la natura sia presente in Cbudiano per lo piu nelle composizioru minori in quelle cioegrave non ispirate ad una particolare occasione ufficiale Accenti in parte idillici si ritrovano perciograve nel Ci1rmen de sene veronensi (wrm min 20 Hall) laquogiOco maruerato con le tradizioru ed i luoghi comuru della poesia bucolicaraquo (N Horsfall Economia suburbana e tradizione bucolica il senex di Claudia no in lnvigilata Lucerrus raquo Xlll-XIV J99I-1992 p 170) o in quello dedicato alfons Aponus (carm min 26 Hall) cui aggiungeremmo anche alcune descrizioru del libro II del de raptu Proserpinae (cosi si confronti liruzio di pall cel con il quadretto della campagna sicula ai vv IO sgg)

46 Ritengo infatti che lespressione communia studia riferita da Claudiano in pro 5 ai suoi rapporti con Palladio non comprenda semplicemente lambito della cancelleria imperiale ma alluda anche ad una comunanza di interessi piu specifigravecatamente letterari Come semplishyce ipotesi si potrebbe anzi pensare che un accenno alle caratteristiche bucoliche del proprio canto sia argutamente celato da Claudiano in pr 7 carmen amor generi soceri reverentia posat laddove con un procediment di referenzialitagrave allusiva che rimanda chiaramente allambito pastorale (cfr infatti Calp ed z 92 carmina poscit amor necfistula cedit amori verso derivato a sua volta dal celeberrimo omnio vinat Amor et nos cedamus Amori di Verg ed IO 69) egli dedica la sua composizione allamico letterato in grado per questo di comprendere pienamente la sua ironia (il Roberts art cit p 335 ipotizza addirittura che Palladio fosse laquoa writer of pastoral versesraquo )

47 Si ricordi che tra i rimproveri rivolti da Venere ad Imeneo cegrave Quello di suonare tutto

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ANGELO LUCERI

confrontarsi con loccasione ufficiale in cui avveniva la declamazione un canto che sotto linfluenza degli auctores delletagrave e della raffinata produzione dei poeti del sec III riprendeva alcune suggestioni dci genere bucolico soddisfacendo al tempo le richieste dei committenti (Palla dio e il suo nlturo suocero) che su di lui forse proprio in virtti dellamicizia doveshyvano aver fatto pressione percheacute il poemetto risultasse particolarmente efficace da un punto di vista propagandistico

Se la commistione di generi e di stili diverragrave tipica della produzione tardo antica48 per quanto ne sappiamo nella poesia epitalamica latina lespeshyrimento claudianeo resteragrave isolato ad esclusione di qualche breve suggeshystione idillica in Draconzio Ennodio e Venanzio Fortunato49 i avranno perograve coscienza di una poesia nuziale a metagrave strada tra rfdllllO e lencomio neacute tanto meno delle circostanze egravehe ne avevano determinato lo sviluppo del resto lo stesso Claudiano tornando a coltivare la poesia linvettiva e del panegiricoo abbandoneragrave ben presto le intonazioni dolce-

solo (v 47 quid medio t(cum modularis in aesru) a sottolineare in chiave allegorica delloperazione

48 Vd J Fontaine La nozione di genere lencmrio nella letteratura cristiana deIV secolo in Letshyteratura tardoantica Figure epercorsi trad it dl CO Tommasi Moreschini Brescia Morcdliana 1998 pp 8S-lIO per il quale bull lintreccio dei letterari dipende non da una confusione derivata da non conoscenza ma da una rinnovata estetica della poikilia ellenisticaraquo (p 92) Sull argomento cfr Id Uniteacute et diversiteacute du Meacuteange des genres et des tons chez quelques eacutemvains latins de la fin du IV siede Ausolle Ambroisc) Ammiltl in Entretiem sur lAmiquiteacute Classique XXIII

Christianisme et jogravermes litteacuteraires de lAntiquiteacute Tardive ltl Occident Vandceuvres-Genegraveve Fond Hardt 1976 pp 425-72 La scelta di mescolare diversi registri pur in direzione di una sostanshyziale continuitagrave dei generi classici (cfr in proposito FE Consolino Il classicismo nella tarda antichitagrave latina in Klassik 1m Vergleich Normativitijt und Historizitat europiiischer Klassikm DFG -Symposion 1990 Stuttgart Metzler 1993 [laquo Gennarustische Symposien Berichrsbande raquo xm] pp 348-65) in relazione ad epica e panegirico assume da Claudiano in poi un laquovero e proprio valore archetipicoraquo op cit p 64) influenzando Merobaude SidOlugraveo Apollinare e Corippo Quanto al genere epitalamico saragrave invece Draconzio a fondere i temi tipici della poesia nuziale con quelli di intonazione biografica (cfr Romul 6 e 7) rendendoli addirittura propri anche del modulo epico (vd n 24) nella Medea (Romul IO)

49 Vd Wilson art cit pp 38-39 Ai rilievi della Wilson si puograve accostare anche Man Cap IX 906 16 ove nel coneo che accompagna la tradizionale deductio della sposa si distinguono agrestes canorique semidei e IX 916 II sgg in cui Armonia intervenuta alle nozze rievoca la vicenda di Pan e Siringa carmen Maenaliae tulere pinus I percussaque modis sonat Lycf1eis I sollm Arcadiae nemus acuta I pemix semiferi puella Panos I nam versa in calamos sonat loquaces I quam dum forte deus premit labellis I suspirat veluc osculis canorem

50 nsecondo libro della In Eutropium egrave infatti del settembre di quello stesso anIlO 399 precedendo di pochi mesi i primi due libri del de comulatu Stilichonis (per la datazione vd J Long Claudians In Eutropium or How when and why to sander a eunuch Chapel Hill-LondoIl Univo ofNonh Carolina Press 1996 pp 146 sgg)

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l PASTORALIA MURMURA DI IMENEO CARM MIN 25)

mente sottili della fistulaol valIda come le citharae dellepos forse SOlO per accompagnare i cori nuziali ma troppo debole per contrastare come gli si chiedeva i cupi clangores delle tubae preannuncianti di li a poco il scolo dellimpero

ANGELO LUCERI

51 Lidea di una lode espressa attraverso il canto pastorale sembra tornare anche in Stil I

181-82 te memor EurotQs te rustiCf1 Musa Ile pastorali modulatur Maenala cantu (cfr anche Stilo 2 282-83 posita ludat formidine pastor I securugraveque canal Stilichonem fistula silvis) ma si tratta soltanto di una suggestione letteraria dettata dallambiente arcadico in cui era maturato il trionfo del condottiero (si celebra infatti la vittoriosa campagna di Grecia) il carme per il consolato del generalissimo non avragrave assolutamente nulla di bucolico restando inquadrato nelle Diti severe norme della poesia epico-encomiastica

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I PASTORALIA MURMURA DI IMENEO TRA IDILLIO ED ENCOMIO

PER UNA INTERPRETAZIONE DI CLAUDIANO CARM MIN HALL

finire dellestate del 399 dC sigrave celebravano a Mllano le nozze tra et notarius destinato al consolato (416 dC)

e la poco piu che quattordicenne Celerina figlia del primiceriu5 t1Otariorum di Occidente legato all entourage di Stilicone lavvenimento di per seacute

assume una cetta importanza essere stato celebrato con un ~pl-talamio da Claudio Claudia no 1 il poeta attivo in quegli anni alla corte di Onori o e giagrave apprezzato autore del carme per le nozze del giovane

pe nel marzo del 398 Il poemetto possiede una grazia squisitamente alessandrina che lo rende

degno di rilievo per leleganza delle descrizioni lequilibrio delle parti e la freschezza di certe immagini attinte dai pili disparati autori della tradizioshyne letteraria latina2 tuttavia al di lagrave di tali aspetti esso pur ispirandosi in gran parte agli schemi previsti dalla fiorente trattatistica retorica nata intor-

I La composizione (il cui titolo completO egrave Epithalarnium dicturn Palladio v c tributto et notano pt Cerrinae) egrave giunta nel corpus dei cosiddetti carmina minora (wrrn min 25 Hall o semplicemente pali ce) e pur avendo avuto una discreta fortuna in passato egrave tuttora priva di un commento ad versum risalendo lultimo e piugrave completo addirittura al 700 (Caudiani Caudii quae extant varietate lectionis et perpetua adnotatione illusttata a IM Gesner Fischer 1759) per la datazione ed il contesto storico l~I1gt __ ~_ Ar~A nprr rvlmrlti

ancora alle pp XLlV-XLVll della ricchissima prefazione cannina ree 1 Birt in MGH Aucl Ant x Berlin Weidmann 1892 (qualche accenno anche in U Epithaamium de nuptiis HOtori Meisenheim am Gian Verlag Anton Hain 1975 pp 23-28 e R Bertini Conidi Fescennini ed Epitaamio per le nozze di Onorio eMaria Roma Herder 1988 p 14 che a torto ritiene Impt posteriore a pal ce) [Aggiungo sulle bozze che ha appena visto la luce il commento di ML Ricci Claudii Claudiarzi carmina rninora Bari Edipuglia 2001 pp IIO-29 il quale perograve essendo esteso allintero corpus di carshymina rninora egrave per forza di cose sommario]

2 Laccorto uditorio (come oggi igravellettore avveduto) ritrovava cosi nel carme una straorshydinaria messe di allusioni non solo a Catullo Virgilio Ovidio e Stazio ma a tutto un filone di poesia che venendo dietto alle ccogae virgiliane (con Calpurnio Siculo in etagrave neroniana e Nemesiano nel sec III) aveva caratterizzato il gusto convenzionale eppure raffinato degli ultimi due secoli a partire dai leggiadri compositori dellAnlhologia Latina (tra i piu antichi nei secc II e III in primis lanonimo autore del Pervigiiurn Veneris quindi Reposiano) fino ai tocchi piugrave lievi di Ausonio le cui movenze nella Mosela bencheacute di maniera non sono

ancora vuota ripetizione di schemi ormai logori

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1 I PASTORALIA MURMURA DI IMENEO CARM MIN 25)~

no al genere epitalamico3 risulta particolarmente originale in quanto esito ~ di una singolare mistione dei tOlli pastorali con gli accenti panegiristici che ~ nella poesia latina caratterizzavano ormai quasi esclusivamente i carmi de-

alle nozze4

Non era la prima volta che epitalamio e pastorale convergevano5 la poesia nuziale infatti nobilitatasi in forme letterarie certe soltanto a partire da Saffo era nata dal folklore proprio come il genere bucolico in unorigishynaria mescolanza di cui ben presto si perse coscienza se giagrave nel sec IV dC del numerosi reton occupatisi di composizioni epitalamiche il solo Imerio sembra mettere in relazione i due generi con un significativo acshycostamento allinterno dellOratio comlbigravealis ad Severum (or 9 ed Colonna) la cui importanza in tal senso sembra finora essere sfuggita

Allo scopo di delineare il carattere ideale delle declamazioni nuziali (in prosa ma ispirate essenzialmente allopera dei poeti) allinizio della sua trattazione Imerio aveva dichiarato lappartenenza del genere epitalamico ad un tipo di oratoria non eccessivamente solenne affermando che no Apollo chiamato a comporre un fleuroAOccedil yaflrlAtov aveva cantato Il suo inno laquotra boschi ed antriraquo lautore di epitalami conclude il retore deve per questo abbandonare lo stile troppo elevato e cantare proprio laquocome il bovaro prende la sua siringa tra i boschi se vede il vitello da lui allevato

3 Egrave il carattere che alle due composizioni claudianee assegna L Gualandri tecnica compositiva in Caldiano Milano-Varese 1st Ed Cisalpino 1969 p lO la quale a riconosce nei due epitalami lo dipendenza dci poeta alessandrino dalle norme suggerite dallo Pseudo Dioniso da Menandro Retore e da Imerio Vd anche DA Russe Rhetors al the Wedding in Prac Cambridge philol Society) xxv 1979 pp 104-17

4 Era stato Stazio con il suo carmen nurtiale per Stella e Violentilla (siv I2) a rappresentare una vera e propria svolta allinterno del genus epitalamico fornendo allo stesso Claudiano i motivi encomiastici che avevano informato il componimento per le nozze di Onorio e Maria poesia ufficiale di altissimo livello che declamata alla presenza dei piugrave notabili esposhynenti dellaristocrazia non poteva mancare dei toni cortigianeschi nei confronti della fami-

imperiale ed in particolare di Stilicone ispiratore non troppo occulto (come anche nel caso di Palladio e Celerina vd infra) del matrimonio tra la figlia ed il giovane Cesare Per limportanza di Stazio nella storia del genere vd comunque Z Pavlosvskis Statius and the Late Latin Epithalamia in Class philolraquo LX 1965 pp 164-77shy

5 Vd EP Wilson Pasoral and Epithalamium in Latin Literaure in laquoSpeculumraquo XXIII 1948

pp 35-57middot 6 Him or 9 l eltTtw tolvuv ograve aptltT10ccedil egravem9uAgravealllwv lCuvrov tOgrave tilv Ii~v AgraveEacuteccedilw 1tPOgraveccedil wugraveccedil

1tot1)tagraveccedil ogravepagravev Il modello preferito di Imerio egrave Saffo e proprio la testimonianza dci retore egrave per la ricostruzione di alcuni frammenti del libro degli epitalami della poetessa di

Lesbo (vd per questo aspetto JD Meerwaldt Epithaamica I-De Himrrio Sapphus imitatore in laquoMnemosyneraquo VII 1954 pp 19-38 e piugrave in generale G Cuffari I nfrrimmti poctid di Imrrio Palermo 1st di Filologia Greca Univ di Palermo 1983 [Quaderniraquo 12])

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pronto raquo O come Pan adattograve la alle nozze di Dioniso e Arianna7

Imerio esemplifica la sua posizione nella cosiddetta hltjlpocnccedil 1lic la descrizione encomiastica della sposa nella quale egli tesse lelogio

citando a tale scopo persino un anonimo verso di intonazione bucolica (Him or 9 19)

d Di ((Xl ograve Tfjccedil OEroccedil ypa$ttV i8EacuteAgraveot~t 1ltX 1IOtT)1WV avayKT) ograve8enecr8cn wAgraveeacuteuK01T)Occedil KU[

UUgrave1U yap 1101) nccedil 1Iot~ilv 1IUp roAgraveaeurotuv tligravev npoaclpT)KEv be fUUoi) 110 Tjcroccedil

Poco pili avanti (or 9 w) pur ammettendo luso di un tipo di oratoria pili elevato il retore si pone in esplicita polemica con Omero ritenendo adeguate al contesto epitalamico non tanto le severe atmosfere quanto quelle festose della poesia pastorale

tiU ci YcXP hOgraveJ 1I0t11UKOgraveccedil uccedil rlv ilv $umv lm[ olrcograveccedil Ograve KciUoccedil 1Ticcedil KOpT)ccedil cnov KoeOXmEp O~1]poccedil Ecrulao YcXP av ougrave1Igravev Ougrave nopagrave Prologravev AnoUrovoccedil (EPVOccedilgt ix) Egravev AogravePoSillccedil aAgravecrlteurot ttV aveem XpucroTccedil KotocrilC1W 8 ilyoyov Nu~qwv tE xopougraveccedil Kot Lpuoorov rlXOgravel lCo[ OKtpltiigravev1Occedil lCUt nagravevo crupiccedilov1U lCUl nano ogravev llLOVUcrOU 810crov

un palese richiamo ad Horn Od VI I62-63 Imerio colloca dunque figuratamente la sposa non giagrave (i presso lara di Apollo)l ma laquonel bosco digrave Afroditeraquo tra quelle divinitagrave silvestri (Ninfe Driadi Fauni) che anche Claudiano si vedragrave nomina allinizio di pall in una simile ambientazione non sorprende che tuttaltro che disdicevoli risultino i suoni dei flauti pashystorali ritenuti anchessi adatti a celebrare con decoro le nozze (cfr or 9 21

euro 1tllXOugravecrt amp 1(01 1tpampVIccedil 1(01 va1tat Koigrave 1tOtIlEacutevUJV oUgraveAOl Kol 1tavt(ov VO)lEacuterov

ltJ1lPlYigraveeuroccedil) In tal modo Imerio nel momento in cui riconosce limportanshyza dello magniloquente dellepica ne evidentemente la portata per ciograve che riguarda la forma epitalamica (il retore anzi non fa misteri di

7- Or 9 3 AltoUrova j)ucn I-Jf1agrave tagraver ~YaIgravelaccedil vJcult accedil nIgravel1]urov t~v Agraveupav Tlpa1o Wl Kotagrave 1tacrtciSrov 1Igrave(ficrUl lDoccedil yaf11]Igravellovmiddot El oc o~ ~~ f1ugrave90C Ograve ltOI1]tampV il6yoccedil fV vOltoV 1agrave rcpogravei1a KCUgrave avpmr t1Igravev apl10viav 1aU11]v ~Pf160ato ltCuotKoigraveccedil iamougrave ltpocrriowv tuugraveta tagrave K1]Agrave1]flata 01gtKO)V ltllpa Kat 1Igrave~lv aVelVUl t~v agravepJloviav 1~V OuVtovov e 9 5 olttftat gt(1 ~ouKeacuteAgraveOccedil tv va1tatccedil crUplYYOccedil 0101 iS1] Jlocrxov ov un AltjlpoSh1J UAgraveouJ1logravevov cl1COUro SIgrave lCo togravev nampvu 9EOgraveV tougravetov ogravev VOfllOV J1logravetccedilov t~1tVEUgravecrOt 1(1 OuPtyyt (hE lIgravev AplciSv1]v LIOVUOOccedil eurov Kp1]TIlCOtccedil avtpoccedil EgraveVUWlgteUEV

8 Seguo qui il testo e la proposta del Meerwaldt ano cit p 37 di fronte al vulgato elM egravev A4gtpoOttTJr MOEOI Xpuoogravefccedil lCa1aOrtgt1Qv

1 j ~

I PASTORALIA MURMURA DI IMENEO (CLAUD CARM MIN 25)

preferire Saffo cfr or 9 4) neacute egrave da sottovalutare lipotesi che il riferimento alla natura pastorale quale comlce dellambito nuziale fosse ispirata proshyprio da qualche composizione del genere presente nella variegata raccolta della poetessa di Lesbo9 o di un suo emulo alessandrino la (11i eco sembreshy

avvertirsi anche nei secoli successivi lO

Chiarito questo aspetto saragrave dunque opportuno indicare elementi pili propriamente bucolici delloperetta claudianea per mettere meglio in evidenza i sottili meccanismi attraverso i quali il poeta egrave riuscito a rendere il suo carmen ben pili espressivo di un qualsiasi componimento legato per sua natura alloccasione immediata del matrimonio e come giagrave si egrave visto in Imerio alla lode piugrave o meno sincera degli sposi

Motivi dispirazione bucolica si rintracciano anzitutto nellampia ouvershyture (vv I-25) in cui Claudiano trasfigura loccasione reale delle nozze in una rappresentazione mitologica nella quale allegoria e descrittivismo coloshyristico si compenetrano in maniera sorprendente protagonista egrave Venere

provata dalla calura cerca il sonno nel fresco di unombrosa caverna circondata dal suo tradizionale seguito di divinitagrave (Ninfe e Grazie) e dagli innumerevoli Amorini11 vigili nel proteggere la dea dagli sguardi indiscreti dei rustica numina (v 18) accorsi a spiarla

La natura qui ha tutti i tratti dellidillico locus amoenus cosi lo speco inshytessuto di viti (v 2) i prati in fiore (v 3) il sopor che avvolge ogni cosa languore di un meriggio estivo (v 6) il clima di pacifica quiete che regna boschetto (vv 10-12) la presenza nel paesaggio degli olmi frondosi (v 16) Hva-u- ultimo delle Ninfe dei boschi e Fauni (vv I7-20) sono elemenshyti rinviano alla poesia dispirazione agreste ed appaiono quanto meno singolari in ambito epitalamico sorprende cosi nei primi venti versi la manshycanza di riferimenti al contesto nuziale cui lopera avrebbe dovuto conforshy

j 9 Sul carattere eterogeneo dei canni nuziali raccolti sotto igravel titolo di Epithalamia

l soltanto in epoca alessandrina vd H Muth Hymenaios und Epithalamion in laquoWiener Studienraquo j LXVII 1954 pp 5-45 (anche in trad it di E Tagliaferro Imeneo ed epitalamio in Rito e poesia

l corale in Grecia Guida storiCltl ecritica a cura di C Calarne Roma-Bari Laterza 1977 pp 47-58) m Interessante in tal senso un accenno nel romanzo di Longo (sec II dC) ove nel

finale si descrive la campestre processione che guida al talamo i protagonisti della vicenda Dami c Cioe irwnersi in uno scenario tipicamente pastorale e accompagnati da suoni di

l ~

flauti siringhe e voci in veritagrave piuttosto rozze cfr Long IV 40 I-2 ~O1euro ligraveegrave VlICtOgraveccedil ylogravevo-lEacuteVllC augravetouccedil ltapEacuteltE)lltOV dr togravev eaIgravelClflOv oi ~v crupi nOVEccedil oi Ol UUgraveAgraveougravevteuroccedil oi ligraveegraveigrave

Sq(5accedil ~ltUaccedil agravevicrxov1euroccedil ImI bui nIgravel1]cr10V cruv twv 9upltiigravev 001 crKIgravel1]r~ lCm Ugrave1tTjvEigrave 1(11 j)(t)vfj lCaealtEp 1ptaivatc yfjv elvapPlJYVUvtEccedil ougravex u-lEacutevalOv ~OOVteuroccedilI

II Si tratta di una ripresa assai puntuale di un tema caro alla tradizione ellenistica desunto da philostr im I 6 ed ampiamente svolto anche da Imerio (vd

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marsi dal momento che soltanto aigrave vv 23-25 il poeta nomina esplicitamente i due sposi evocati a gran voce dai canti che al suono delle lyrae (notazlOne vedremo per nulla casuale) vengono a destare la dea ignara di tanta letizia

Claudiano coglie cosi il pretesto per agganciare al reale la vicenda giustificando in qualche modo lintroduzione di uno scenario idigravel1ico e favoloso che solo a questo punto apprendiamo essere quello tuttaltro immaginario della campagna mtorno a Milano (v 21) Le distanze temposhyrali qui sembrano annullarsi ed egrave del tutto normale perciograve che Venere ormai privata delle primigenie funzioni religiose sigrave interroghi stupita sul percheacute di quei Jaustigrave iuenum plausus mixtaeque choreis lyrae (vv 22-23) primo inequivocabigravelc segnale della linea fin troppo sottile che mll carme claudianeo sembra separare limmaginario mitologico dal contesto effettishy

vamente storico 12

A seguito di tale premessa entra in scena la figura di Imeneo divinitagrave simbolo dellistituzionalizzazione del matrimomo che il poeta delinea con un carattere di una brillantezza e di unautonomla uniche nel contesto di tutta la poesia epitalamica latina Nella breve presentazione linteresse egrave posto anzitutto sulla genealogia del dio scelto da Venere quale guida indishyspensabile alla celebrazione delle nozze (vv 3J-33)

hunc Musa genitum legit Cytherea ducemque

praefecit thalamis nullum iunxisse cubile

hoc sine nec primas fas est attollere taedas

Notevole egrave senza dubbio latteggiamento in cui Citerea sorprende Imeneo privo qui di alcuni suoi tipici attributi (le fiaccole le tempie cinte di fronde le vesti purpuree) e dipinto con i tratti di un efebico giovane

13

impegnato a suonare la fistula in un modo che ricorda assai da vicino Pan protettore per antonomasia delle arti bucoliche14 (vv 34-38)

12 Per lutilizzo del mito nella tradizioue epitalamica latina vd M Roberts The Use Myth in Latin Epithalamiafrom Statius to IknQntius FortunalUs in laquoTrans and Proc Amer

Assoc raquo CXIX 1989 pp 321-48 13 Cfr in proposito il ritratto che del dio delle nozze fUIlOccedil propone Menandro Retore

in 14429-34 [ed Wilson-Russel) EgraveccedileacuteCHUt oc aoi lW1euro xaigrave $lAgraveoulloulEacuteV(fl1OgraveV 6eov 1WV yallwv EgraveX$pacrm 0U veacuteoccedil tmigravev agraveel8aAgrave1Igraveccedil Ograve fltillOccedil Agraveall1UOa $Eacutepwv Egravev 1aiv Xep01V paolv6lt Egravepv8nllan 10 1p6aOl1ov lCu1aAgraveull16JlCvoccedil llfpOV ugrave1Oa1USOlV euroX toov OgravelJlJutOlv Kaigrave 1WV ograve$puwv Il portamento femminile ai limiti dellermaIToditismo era un tratto caratteristico del amp0 che simboleggiava [umone dei sessi (cfr Servo ad Aen rv 127) mentre il rossore delle gote potrebbe richiamare il pudordella nupta che velata delflammeum si accosta timorosa alle

nozze (cfr eg Lygd IV 29-32) 14- Cfr eg Nemes ed 3 3-16 ma vd giagrave Lucr Ul )86-89

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l PASTORALlA MURMURA DI IMENEO (CLAVO CARM MIN 25)

conspicitur tandem platano namque ille sub alta

fusus inaequales cera texebat avenas

Maenaliosque modos et pastoralia labris

murmura temptabat relegens orisque recursu

dissimili tenuem variabat harundine ventum

Affiancando alliconografia tradizionale dellatendente di Cipride i tratshyti caratteristici di un personaggio tipico della poesia pastorale Claudiano trasforma il suo Imeneo in un suonatore di siringa15 che sdraiato allomshy

di un platano16 prova ad intonare un canto sulla zampogna da lui stesso costruita17 il modo di esecuzione della musica non lascia dubbi sulla natushyra bucolica dello strumento e del cimento del diol8 il quale - dice Claudia no al v 38 - dissimili tenuem variabat harundine ventum 19

I) Cfr eg Long I IO 2 Ograve oEgrave KUAgraveUIWUccedil Egrave1C1EllWV AgraveenlOugraveccedil IWigrave tprjcraccedil 1ixccedil tWV YOVCXOlV olmlruugraveccedil UgraveUrjAgraveOlccedil tE KllPqigrave llaAgrave8OKqigrave cruvup1rjcraccedil llEacuteXPl VUKtOccedil crUpiccedileurolV eurollcAgraveEacute-rllcrW e I 13 4 Ograve ~IEgraveV bugravetilv1ccedil uno tligrave opuigrave -rf1 cruvlj8ct lCU8fccedilOgravef1euroVOccedil EgravecrUpl11f

16 La pianta che caratterizzava illocus amoCl1us in Horn Il Il 305-7 Plat Phaedr 229a e 230b entra a far parte della natura bucolica con Mosco fr I Gow vv II-I3 (in ambito latino la ritroviamo anche in Nemes ecl 172 e soprammo 2 17-18 in cui si dice che sub platano ha luogo il canto amebeo tra i pastori Ida e Akone ambogtentlS leves imonsi ainibus ambo) Claudiano che sembra essere a conoscenza di tutte le componenti della natura idillica qui pare sottilshymente riclugraveamarsi allincipit dellecloga 4 di Calpurnio Siculo in cui in un contesto chiarashymente encomiastico lalbero aveva sostituito il pili tradizionale Jagus virgiliano (per questo aspetto vd P Esposito Per la storia della ricezione di Virgilio bucolico lecloga IV di Calpurnio Siculo in laquoOrpheus raquo XVII 1996 pp 13-34) Calpurnio era stato del resto il primo ad operare a Roma unorganica fusione tra genere bucolico e panegirico (come ha sottolineato EA Schmidt Poetische Reflexion Ikrgils Bukolik Miinchen Fink 1972 p 123) superando la severa distinzioshyne tra i vari letterari

17 La menzione della cera quale mezzo indispensabile per tenere tra loro unite le canne egrave un 101Occedil di derivazione teocritea che oltre che in Virgilio e nei suoi emuli pastorali Calpurnio Siculo e Nemesiano i presente in molti altri autori tra cui soprattutto Ovidio (vd PL Smith Ikrgils Avella and the Pipes oJPastoral Poelry in laquoTrans and Proc Amer Plugravelol Assoc CI 1970 pp 497-510 studio fondamentale per la raccolta di loci similes relativi agli sttumenti principi della poesia pastorale)

18 Nella separazione a cavallo di due versi del nesso labris relegCl1S (che indica propriashymente lo scivolare delle labbra sui bordi levigati delle canne) i due termini posti allestremo della frase sembrano simulare il movimento stesso della bocca che va scorrendo su e gili riandando (relegens) da un estremo allaltro della siringa per poi tornare indietro con un moto a ritroso (orisque recursu) cfr Calp ed 3 58 (verso ripreso letteralmente da Nemes ecL 2

39) inter calamos errarItia labra Cfr anche Long l 24 4 ugravepnuccedilugravelv 1~V crupryya toigraveccedil XtiAgraveecrtv mhoccedil 1OUgraveccedil mAgraveullOUccedil bteacutetPEXE

19 Seguo qui il testo tradito da tutti i testimoni ad eccezione dei codiograve P (Parisinus Lat 18552 sacco XII-XIII) R (Vaticanus Lat 2809 [pars prima] sacco XIP) e K (Ambrosianus M 9 sup saec XIII) che presentano la lezione (scelta anche dallo Hall) dissimilem tenui variabat

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m numeradi Imeneo del resto

tuttaltro che occulta la singolare espressione pastomlia murmum vera chiave di lettura dellintero episodio Il termine murmur in relazione al suono

espresso da uno strumento viene usato in genere per indicare quello tuba o del corno20 mai quello esile e aggraziato del flauto egrave perciograve che con tale espressione Claudiano si riferisca ai sibili emessi dalla siringa di Imcneo21 confusi mormorii indegni del titolo di poesia proshyprio come iflamina (eeZ 1 16) e i sibila (eeZ 3 IO) in ambiente pastorale Nemesiano aveva definito dissona per connotarne linadeguatezza ca Iaccostamento allaggettivo lJastugraveralis22 e la menzione dei Maenalii

bucoligraveca

harundine venlum questa giustificarsi nel confronto con ed I 2 sigravevestrem tenui musam medilaris aVe11a e soprattutto 6 8 agreslem ICltui meditabor harundine Musam in cui tivo lenuis egrave riferito allo strumento per definire la sottigliezza materiale delle canne e ancor

la raffinatezza della sua MOugrave(Ja MlttaN2ll (cfr Callim hymn Dian 243 AgraveE1tmN2C(l (JUgraveplyyFd invece scnzaltro ispirato dal ricordo virgiliano Claudiano abbia variato a

stanza il suo modello e volutamcnte spostato la collocazione degli aggettivi creando un perfetto di l1ersus aureu5 che ricordasse da un lato la famosissima iunctura del mantovano dallaltro un verso eli Ovidio sullamore tra Pan (a cui Imeneo effettivamenre assomiraquolia vd supra n 14) e Siringa dr Ov mct I 707-8 dumque ibi suspirat moto in harurzdine sonum tenuem similemque querenti (lidea eli un sibilo tenue nellintensitagrave egrave espressa anche in Nemes ecl 2 Il quod non tam tenuifilo de VOCi sonaret per il nesso tenuis ventlls cfr invece Ov ars I 16r e n 86) dissimilis che richiama le inaequales avcnas del v 35 egrave determinato forse dalla volontagrave di variare lovidianopaslOr inaequaligrave modulatur harundine carmen di remo T8T

in un riferimento ormai topico alla diversa lunghezza delle canne che compongono il flauto policalamo di Imeneo (cfr Tib II 5 31 fistula cui semper decresci harundirzis ardo Si XIV 471

sepuna harundine fino a Drac Romul 737 imparibus calamis) La lezione dei tre pur autoremiddot voli manoscritti appare pleonastica e non in grado di spiegare esattamente la dinamica di esecuzione del canto dal momento che a rendere differente la tonalitagrave dei vari suoni non egrave tanto la diversitagrave demissione digrave fiato (chc rcnde dissimile lintensitagrave del suono cfr Long Il 35 3-4 Ograve ltIgtlAgravelltdccedil EgraveVeuroltVEl tograve EgravevtEu6EV 7toAgraveugrave lCal VWVllCOV 1(at ograveAgrave[yov lil tijccedil ~ioccedil agraveciJmpograveigravev Eiccedil tOgrave tEPltVOtEPOV LEteuro~aAgraveAgravef tograve fiAgraveolt) quanto la disparitagrave di lunghezza delle inaequales canne ostruite sul fondo da maggiore o minore quantitagrave di cera a seconda del tono desiderato sembra che Claudiano che parla con falsa modestia di murmura eli sibili modulati a voce quasi per non offendere le orecchie di chi ascolta la novitagrave della sua poesia) voglia fare qui riferimento alle variazioni del fiato (variabat) esclusivamente in relazione alla durata dei suoni prodotti avendo giagrave connotato con laggettivo tenuis lintenshysitagrave lieve del suo zufolare (VetlIUS) Tradurrei pertanto laquosulle diseguali cannucce modulava In

maniera varia il fiato sottile raquo

20 vd ThIL Vili co 1676 10-18

21 Si noti il verbo temprare usato altrove per indicare ad il timido pizzicare sulle corde della cetra (cfr Ov met X 145-47) ma che non trova attestazioni in riferimento al

suono del flauto cfr anzitutto Nemes ed 4 15-16

cur nostros caamos cur pastoralia 1itas carmina QUllHlltt

22 Per lattributo messo in relazione alla poesia in imt X l 55 aveva parlato

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I PASTORALIA MURMURA DI IMENEO (CLAUD CARM MIN 25)

(canzoni di tipo bucolico cosi chiamate in omaggio al monte dellArcadia aJizionale dimora digrave Pan ~ dei pasto n dediti allarte delle Muse)23 fanno

del resto chiaramente intendere i timidi accenni di Imeneo hanno per soggetto scenan campestri come indica inequivoGc1bilmente sione al ritornello del canto di Damone in ed 8 incipe Maenalios mecum mea

versus notissimo ad un uditorio che conosceva a memoria lopera virshygiliana

Lo stesso Imeneo se~bra avere coscienza dellumiltagrave del proprio canto modulato quasi sottovoce (come fa presupporre una pill attenta lettura v vd supra n 19) con una modestia che pill volte sottolineata

nei versi successivi si carica di un particolare significato nel momenshyto in cui allapparire di Venere il giovane sbigottisce e rosso di vergogna si lascia scivolare in silenzio la fistula dalle mani (vv 39-43)

restitit ut vidit Venerem digitisque rcmissis ad terram tacito detluxit fistula lapsu dulcc micant ocuti nivcas infcccrat solque pudorque genas dubiam lanuIgravenis umbram cacsaries intonsa

A questo il poeta introduce il dialogo tra Venere ed Imeneo una vera e propna pastorale che si risolve tutta a vantaggio del secondo

(vv43-55)

prior ipsa silentem conpellat laquoNumquamne puer dilecta carmina matcrnis numquam satiabere dedite Musarum studio nimiumque parentis

medio tecum modularis in aestu iarnnc tibi sordent citharae iam lustra Lycaei

pecus cordi redituraque rupibus echo huc ades et tantae nobis edissere causas laetitiae cui pompa viro tam clara resultet quac nova dotetur virgo patriamque gcnusque pandc quibus terris orti quo semine ducti haud ignarus enim nec te conubia fallunt ulla tuo primae libantur foedere noctesraquo

specificatamentc digrave una l1usa rustica et pastoralis come sottolinea anche Diom G L I p 486 r buwlica dicrmtur poemala seamdum carmen paslOrae composita (cfr pure Ter Maur 2123) Draconzio rrhfoi~ forse Claudiano in Romul 8 642-43 iam rustica fistula carmen pastorale canil

copa 9-IO en et Maenaio quae garrit dulce sub antro rustica paslorisfistula more sonai 3 14

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Per quanto il modello di base sia ancora una volta da ricercarsi in StazioZ4 attraverso la disputa tra Citerea ed Imeneo Claudiano nobilita le nozze dellamico ammantandole di unaura miti ca che in quanto lusus non conshytrastava con il cristianesimo dei due coniugi venendo ad esprimere in maniera raffigravenata alcuni temi piti licenziosi legati per tradizione alla poesia nuziale quali il richiamo alloriginaria funzione di Imeneo come tutore dellarmonia anche sessuale tra gli sposi (v 55) e la sollecitazione a che la non ancora avviata corrispondenza amorosa tra Palladio e Celerina venga approvata dalla sacralitagrave dellistituto matrimoniale a garanzia di un futuro

accordo tra le rispettive famiglie25

In tale contesto linvito di Venere al dio a non seguire troppO larte delle Muse (in genere severe versO Amore)26 costituisce senzaltro una maliziosa esortazione affincheacute nel talamo Imeneo presieda allunione coniugale che ella stessa favoriragrave attraverso la dextrarum iunctio a suggello delleterna conshy

cordia tra Palladi e Celerini Al di lagrave di questo aspetto perograve legato essenzialmente alla vicenda reale

del matrimonio le parole di Venere sembrano intendere qualcosa di ben piti preciso in quanto la dea richiede che il nume abbandoni i suoi carmina per rivelare patria e genu5 degli sposi (v 52) in termini tecnici che esponga con chiarezza il yivoc delle due famiglie Vene re vuole insomma

24 La parte pIUgrave consistente del carme DllZ1ale in onore di Stella e Violenti (sigravev I 2 65shysi sviluppava infatti a partire dal dialogo tra Venere ed uno degli Amorini lo schema

narrativo (probabilmente di origine ellenistica) inaugurato nellepitalamio latino dal poeta di etagrave flavia viene seguito con scrupolo da Claudiano nel carme per le nozze imperiali dove il discorso tra lignara dea e Cupido a un tempo testimone e causa degli ardon di Onorio costituisce il iillcro della vicenda poetica (cfr nupl IIO-22) In pali cd Imeneo viene in pratica a sostituire Amore tuttavia la sua caratterizzazione troppo legata forse alle esigenze encomiastiche della garbata composizione non avragrave successo tra gli epigoni dell Alessandrino i quali preferiranno lo schema tradizionale del dialogo tra Cipride ed il piccolo Eros che ritorna in Sidorno Apollinare (wrm II 61 -93) in Draconzio (in Romu IO la Medea che ha di una scena da ricondursi allambito epitalamico in cu~pure compare Imeneo quale tramite tra Venere e Cupido) in Ennodio (carm I 4 50-III) ed infine in Venanzio Fortunato ave tutto il poemetto per le nozze di Sigiberto e Brunichilde si riduce in sostanza ad una lunga controversia tra Venere ed il dispettoso figlioletto cfr carm VI I 66 et litem fecere piam

25 Non a caso il dio egrave scelto da Citerea quale dux (v 31) nel ricordo del catulliano dux bonae Vencr-is boni coniugator amoru di 61 44-45 (ma cfr anche vv 61 sgg)

26 La spiegazione egrave nel dialogo tra Afrodite ed Eros delineato da Luciano in dear dia 23

2 AIJp AI Iigraveeuro MoucrUl otagrave ti crOl arpurtOl Kaigrave Egrave~(j) ~ugraveograveiv euroIgravecrt v 1CagraveKEIgraveval Agrave6$ouccedil btlcreuro1olcnv Kaigrave ropy6vaccedil 1tpo$aivoucrtv Ep AloovllUl aitrcIccedil amp 1llIgraveteuroP crqlvaigrave ycip eacutelcrlv KCUgrave Ogravefi H

$povticcedilOlcrtv Kal nEpigrave ltIgraveJOflv EgraveXOlcn Kal egraveYOgravel1tapicrtallUl 10ilAflKccedil aUgravelaiccedil 1CllNJUgravefUvoccedil Imograve

toii IlEacuteigraveOlccedil AIJp Ea Kal taugravemccedil on crtllvaL

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I PASTORALIA MURMURA DI IMENEO (CLAUD CARM MIN 25)

che si canti la lode dei ~oniugi quellEgraveYKw-llOV tcigraveiv yo-louvtwv che era previsto con dovizia di particolari dalla trattatistica retorica relativa ai dishyscorsi nuziali27 Imeneo effettivamente obbedisce e si abbandona ad una lunga tirata (vv 56-99) costituita da un retorico e assai impoetico elogio dei due casati (che coinvolge anche Stilicone v 93) lontano dalle movenze idilliche che avevano caratterizzato lapertura del canto (e che torneranno anche piti avanti)2~ a cui Venere si riferisce senzaltro nelle sferzanti intershyrogative dei vv 44 sgg

Da quanto detto finora dunque nella rappresentazione del dio delle nozze appaiono chiari alcuni elementi

a) allinterno del carme Imeneo rappresenta sicuramente un personaggio di rilievo se egrave vero che Claudiano si preoccupa di specificarne la genealoshyfria rendendolo effettivamente protagornsta per almeno metagrave delloperetta

b) Imeneo egrave raffigurato non solo come poeta ma come cantore di temi specificatamente bucolici (v 36 Maenalii modi)

c) nel genere bucolico a cui pure si dedica con entusiasmo egli appare un novizio tantegrave che le sue canzoni pastorali per quanto possano stargli a cuore in quel momento (questo il senso dellironico accenno di Venere ai dilceta carmina dei vv 44-45) sono in realtagrave mormorii appena accennati sulla fistula ed indegni di essere suonati alla presenza della dea del matrishymonio (donde il pudor del dio vv 41-42)

d) Venere lo rimprovera proprio a causa di questa sua attivitagrave invitandoshylo ad abbandonare le tematiche pastorali che non si confanno neacute alla sua natura neacute alle sue capacitagrave espressive29 in nome di un canto stilisticamente piu elevato che in conformitagrave al rango degli sposi sia eseguito non giagrave con la modesta fistula ma con la piti nobile cithara che ad Imeneo compete e che il dio effettivamente capace di suonare (vd n 29) qui sembra peraltro trascurare (vv 48-49)

27 Cfr anzitutto Men Rhet 140 21 sgg quindi Him or 9 2 in cui la audatio novorum coniugum si egrave visto viene a costituire la terza delle quatrro seziorn (le altre sono illpugraveigravetoccedil ilOyoccedil o prooemium la 6EacuteltJ1ccedil irrigrave -c0 ycillltl e 1euroK$poQlccedil -cijccedil VUgraveIl$l1ccedil) che formavano la oratio conubialis

28 Accenti pili propriamente idillici si colgono infatti anche nella descrizione del sereno paesaggio prealpino da cui accorrono tutti gli uccelli al traino del carro di Venere (vv IOS-10)

29 Pur esistendo una tradizione che voleva Imeneo quale figlio di Apollo e Calliope fratello di mitici cantori come Ialemo Lino ed Orfeo (SchoL in Eur Rhes 395 e Schol in Pind Pyth 4 313) in nessun luogo il dio delle nozze viene presentato alla stregua di un musica che suona con il flauto policalamo (v 35 inaequaes avenae) solo il pia tardo Marziano Capella nel suo De rlupliis Philologiae et Mercurii lo rappresenta quale abile suonatore di cetra definendolo significativamente psalens tllQamis (I I 5)

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Nasce a questo punto il sospetto che la rappresentazione di Imeneo musico e della lis con Venere nasconda motivazioni piugrave profonde del semshyplice accordo con la tradizione retorica (che prevedeva allinterno di un contesto nuziale lintervento di determinate divinitagrave) cosiccheacute non semshybra irragionevole intendere lintero episodio come una sottilissima finzioshyne in cui nella figura del dio delle nozze Claudiano adombri addirittura se stesso in una sorta di personale riflessione sulla poetica espressa nel canto A suggerire la curiosa identificazione cui sembrerebbe in apparenza esseshyre in disaccordo il fatto che Claudiano non egrave effettivamente un poeta bushycolico intervengono a mio avviso diverse ragioni

a) linedito ruolo di protagonista accordato ad un personaggio cpme Imeneo30 nella cui genealogia quale generico laquofiglio di una Musa (v3 I

Musa genitum)31 egrave evidenziata volutamente lappartenenza al mondo dei poeti chiaro elemento di vicinanza a Claudiano

b) la facilitagrave (in particolare in quelle composizioni bucoliche in cui egrave pil forte lelemento encomiastico ed alle quali Claudiano sembra avvicinarsi nella creazione del poemetto) con cui spesso i poeti espongono le proprie idee letterarie sotto le malcelate spoglie di un arcadico personaggio pensi ad esempio su suggestione del Titiro virgiliano al Coridone dellecloga

30 La presenza di Imeneo allinterno dei contesti epitalamici era variamente registrata

nella trattatistica retorica cfr Men Rhet 136 4 144 23-24 148 19-23 e 156 13 e Him or 9 r tuttavia nella tradizione della poesia nuziale latina il dio non egrave mai definito da precise connotazioni fisiche e caratteriali in Catullo Imeneo egrave nominato piugrave volte nel refrain che caratterizza il carme 61 ma non egrave personaggio che brilla di luce autonoma mentre in Stazio (silv I 2237-39) Sidonio Apollinare (carm lO 19-20) e in Draconzio (Romu 6 I7 e IO 87 sgg) egli egrave poco piti di una comparsa (anche in Mart Cap IX 902 pur intonando un nuptiale carmen non egrave definito da particolari caratteristiche) laddove risulta del tutto assente nei piti tardi epitalami di Ennodio e Venanzio Fortunato Il fatto stesso che Claudiano nel carme nuziale di Onorio e Maria lo avesse appena citato (cfr nupl pro 21 nupt 202 e 312) testimonia

leccezionalitagrave del suo ruolo allinterno di pali cel 31 Se nelle saghe piu antiche Imeneo veniva considerato figlio di Dioniso o di Dioniso

ed Afrodite (vd in proposito WH Roscher Ausfuhrlidw5 Lexicon du Griechischm und Riimischen Mythologie Leipzig Teubner 1886-1890 sv Hymenaeu5 coli 2800-4) Claudiano qui fa forse riferimento ad una tradizione assai consolidata che lo voleva ora figlio di Clio ora di Tersicore

quale generico figlio di una Musa appare in lind fr 139 Boeck e in Hesych sv 1IgraveJ 1 ) restando volutamente sul vago (per quanto Catullo in 61 2 lo avesse definito Uraniae

11 vgenus) per sottolineare semplicemente come con una simile ascendenza il nume tutelare del talamo non potesse che essere anchcgli un poeta (in Mart Cap 1 1 5-6 egrave detto cosi rnatre Camena progenitum) In realtagrave i tratti con cui Imeneo viene descTitto rimandano senza equivoco ad un accostamento al genere bucolico unico a non avere come sua protettrice una determinata Musa e verso il quale Claudiano si sente dcbitore per le particolari caratteshy

ristiche del suo epitalamio

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4 di Calpurnio Siculo O al Timeta della prima bucolica di Nemesiano evidenti travestimenti pastograverali dei due autori)32

c) luso spregiudicato che Claudiano anche altrove sembra fare del mito33 quale piu digrave una volta proietta le imprese dei suoi patroni mettendovi

in rapporto la propria esperienza poetica (cosi ad esempio in carm min 31 egli non esita a paragonarsi sottilmente ad Orfeo)

d) il modo con cui Venere designa Imeneo (v 46 deditus Musarum studio) in termini significativamente ripresi da Claudiano per definire se stesso e la propria attivitagrave in VI com pro II-I2 mc quoque Musarum studium sub nocte sienti artibus adsuetis sollicitare iubet

Attraverso lallegoria Claudiano sembra dunque invitare il suo raffinato pubblico ad accostarsi al testo per mezzo di due differenti chiavi interpreshytative luna piu Immediata per cui in Cipride egrave possibile distinguere la necessitagrave della presenza di un amore passionale tra i due giovani e in Imeneo listituzionalizzazione dello stesso legame laltra pitI strettamente legata alle contingenze della composizione del poemetto per la quale nel dialoshygo tra Venere e Imeneo si riconosce un gioco tutto letterario per alludere al singolare tentativo di indirizzare il genere epitalamico sulla via non giagrave della celebrazione lirica (inaugurata in Grecia da Saffo e ripresa a Roma da Catullo) o meramente panegiristica (come Stazio e lo stesso de nuptiis Honori) ma su quella della fusione dei toni idillici con i canoni imposti dalla poesia doccasione34

Il personaggio di Imeneo diventa cosi una maschera35 e fornisce al poeta

32 Come Calpurnio Siculo anche Nerncsiano (conformemente alla tradizione bucolica) aveva cantato le lodi dei suoi protettori nelle eclogae celando nei nomi dei pastori personaggi piugrave o meno influenti della societagrave del sec III (COS ad esempio per lelogio pastorale del defunto imperatore Caro vd B Luiselli Iidentiflrazione del Melibeo di Nemesiano e la data di composizione della l aiOla in Maia III 19S8 pp 189-208)

33 Egrave questo uno degli elementi piugrave significativi del classicismo di Claudiano come ha messo in luce L Gualandri Il classicismo claudiatleo aspetti eproblemi in Metodologie della ricerca sulla tarda antichitagrave Atti del primo Convegno dellAssociazione di Studi tardoantichi (Napoli 1987) a cura di A Garzya Napoli DAuria 1989 (ltltAtti dei cOllvegni I) pp 25-48 e Ead~ Alla corte impuiale di Milano nel IV secolo d c riflessi politici del classicismo claudianeo in laquoArch storo lomshybardoraquo cxv 1989 pp 9-35

34 La tradizione prevedeva infatti che allinterno dei carmi dedicati alle nozze venissero menzionati alcuni punti obbligati nella descrizione del rito quali la dextrarum iunctio o la alloculio sponsalis pronullciata dalla prontba (vd AL Wheeler Tradition in the Epithalamium in laquoAmerJourn ofPhilolraquo LI 1930 pp 205-23 e R Keidell sv Epithalamium in RAC v [1962) c011927 sgg) a tali canonici elementi (che si ritrovano con poche varianti in tutti gli epitalami conservatici) Claudiano dedica lultima parte del carmen seguendo piugrave fedelmente le linee tracciate dai suoi predecessori

35 Cosi il Roberts art cit p 335 laquoThe detail concerning Hymcnaeus is unusually

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occasione di dar prova della sua abilitagrave di scrittore che si rivela efficace non solo nel narrare epiche gesta o nel vilipendere i nemici suoi e dei suoi pashytroni ma anche nellesercizio del genere epitalamico che lo aveva visto impegnato con successo giagrave lanno precedente e che pur presentandogli il pericolo della ripetitivitagrave veniva ora rinnovato in maniera del tutto origishynale in tale quadro il diverbio tra Venere ed Imeneo diviene un elegante divertissement letterario al quale igravel poeta doctus Claudiano orientato a difenshydere con arguzia le proprie innovazioni stilistiche puograve permettersi di dere di fronte ad un uditorio che in qualche caso poteva comprendere

lironia della sua sottile vis polemica I vv 3 -34 suonano cos1 come un tuttaltro che modesto autoriconoscigraveshy

1mento di Claudiano quale poeta epitalamico per eccellenza in maniera

36 conforme allalta coscienza di seacute che sembra ispirarlo anche altrove dopo il cimento del poemetto le nozze imperiali che lo aveva portato al culmen del successo a corte il poeta di Alessandna doveva ritenersi il piti esperto cerimoniere nuziale un vero e proprio dux thaami alla stregua di Imeneo A questa consapevolezza di essere a Roma lauctor indiscusso della poesia epitalamica corrisponde daltra parte linesperienza nei confronti del poetare bucolico a lui sicuramente non familiare come sottolinea la palese insistenza su un lessico che richiama la sfera semantica della modeshystia (temptabat tacituslapsus silentem pudor dubiam umbram) e che con lespresshysione pastoralia murmura connota il canto di Imeneo come un qualcosa di assolutanlente dimesso (si pensi solo allaggettivo tenuis che caratterizza linshytensitagrave dei sibili) come poeta impegnato in un genere dai toni decisamenshyte e sorprendentemente bucolici Claudiano si sente senzaltro incerto (proshyprio come la lanugo che ombreggia il tenero volto del dio) tanto che rimostranze di Venere la sua fistula si arresta improvvisamente facendo posto ad un modulo piti propriamente panegiristico Siamo nel campo del dibattito letterario dei generi ed egrave chiaro che la modestia di Claudiano egrave soltanto di facciata venendo ad assumere tuttaltro valore se la si coglie nella sfumatura ironica con la quale il poeta presenta al pubblico il suo pastorale alter ego che egli non fosse un poeta bucolico era chiaro a tutti per questo il suo tentativo di impostare un canto su toni da lui mai tentati ed in apparenza alieni dallambito epitalamico poteva essere rapportato al

specific and apparently originai to Claudian [ l I wonder whether there is 110t a reference

here to Ol1e of the partecipants in the marriage 3 Vd per questo aspetto A Cameron Claudian Poetry and Propaganda al the Court oj6

Honorius OxEord Clarendol1 Press 1970 p 40 4

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1 PASTORALIA MURMURA DI IMENEO (CLAUD CARM MIN 25)

sorprendente atteggiamento digrave Imeneo cantore per eccellenza del talamo ma non dei pascoli

La rappresentazione egravelaudianea egrave cosi assolutamente ironica e sembra prendere le mosse dagli schemi consueti dell excusatio il procedimento cioegrave con cui i poeti augustei erano soliti giustificare in maniera cortese la rinunshycia allepica37 e nel quale era previsto lintervento di una divinitagrave pronta ad ammonire il poeta che coltivasse un tipo di poesia troppo elevato alle proteste del dio lautore aderiva senza riserve proclamando con una reshymissivitagrave tutta letteraria la consapevolezza dei propri limiti In Claudiano si assiste ad un vero e proprio ribaltamento della situazione dal momento che allepifania di Cipride corrisponde invece lingiunzione ad abbandonashyre la poesia umile rappresentata dalle intonazioni bucoliche della fistula in nome di un canto che fosse modulato al suono delle citharae e che nobilitasse il fasto delle due famiglie

Non sfugga in tale ottica il senso delle rimostranze di Venere giustificashyta dal contesto epitalamico ad assumere linedita veste di critico letterashyrio riservata in gegravenere ad Apollo abbandoni Imeneo i lustra Lycaei ed i sospiri di Eco la smetta cioegrave Claudiano di intonare un carmen tenue e di ambientazione pastorale e componga piuttosto un inno in lode degli sposi e dei loro casati tralasci il poeta i suoi digraveeeta carmina quei versi cioegrave di cui egli forse per la novitagrave sembra al momento compiacersi ma che troppo vicini ai canti agresti del Liceo sono poco adatti ad una poesia che andreb~ be intonata con animo virile e non sussurrata mollemente in pastoralia murmura Nel sottile gioco delle parti fingere incertezza in quel poetare bucolico che pure aveva ispirato fino ad allora il carme significava per Claudiano anticipare argutamente le possibili critiche dei detrattori e inshydirizzare lattenzione del pubblico sul passaggio da un tipo di poesia dimesso ad uno senzaltro piti elevato riflesso nel lessico e nello stile mashygniloquente dellEgravey1Cw)llov che caratterizza i vv 56-99 Alle orecchie dei moderni qui la poesia claudianea sembra notevolmente scadere poicheacute Imeneo dedicandosi alla pomposa lode dei potenti torna ad essere una figura evanescente e del tutto priva di interesse tuttavia egrave necessario imshymaginare che nei gusti del pubblico di corte assai attento alle note propashygandistiche del carme questa dovesse essere proprio la parte piti attesa e

37 V d G DAnna Lagenesi delexcusatio in Id Virgilio Saggti critid Roma Lucarini 1989 pp 79-92 il quale ponendo un importante distinguo tra recusatio polemica ed excusatio indivishydua nellinizio della sesta ecloga virgiligraveana (riecheggiata al v 38 del nostro epitalamio vd n 19)

il Primo esempio di uno schema che avragrave molta fortuna presso tutti gli altri poeti augustei

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forse anche la pili applaudita al punto che il poeta da buon blanditore suo uditorio non vi avrebbe in alcun modo potuto rinunciare Nel moshymento in cui comunque Claudiano si riappropria del personaggio di Imeneo e scende nuovamente nel campo della polemica letteraria sul senso della propria operazione stilistica il dio riacquista vigore poetico la maschera torna a parlare con la voce dellautore difendendo con fermezza il valore di un canto dai toni in parte idillici eppure dopo la lunga tirata encomiastica parimenti valido per innalzare alle pnl superbe altezze il nome delle due famiglie (vv 98-99)

haec quoque non vilem iam fisrula commodat usum responsura choris

I due versi che sembrano sintetizzare le idee letterarie di Claudiano attrashyverso una studiata collocazione della congiunzione quoque dellavverbio

rivendicano in pratica la ragionevolezza dellu5us della nuova poetica anche la poesia di natura vagamente bucolica oramai innalzashytasi nella commistione con lencomio puograve rispondere con forza ai con di elogio e di giubilo cantati al suono delle lyrae e celebrare la gloria di consacrata unione Se Imeneo non aveva piu vergogna del suo canto (a dispetto delliniziale arrossire di fronte a Citerea) anche Claudiano dopo un elogio tanto solenne dedicato alle due famiglie poteva ormai affermare con orgoglio di aver servito lamico Palladio e con lui il potente Stilicone adattandosi a suonare la fistula (da lui mai adoperata fino ad allora) con gli stessi accenti della lira dando voce cioegrave attraverso le modulazioni bucoliche ad una poesia epitalamica piu leggera quantunque sempre ispirata ai pili severi temi encomiastici

Era un modo legitrimo di celebrare con eleganza un avvenimento pur sempre ufficiale (si trattava in sostanza del debutto della giovane coppia nella sfavillante corte milanese) un compromesso insomma che svincoshylando il poeta dai toni compunti di alcune forme tradizionali gli procurashyva comunque lapprezzamento dei committenti nel momento in cui la poesia di intonazione pastorale riusciva nobilitata dallincontro con il sostenuto modulo dellegraveYl(wlltov Nel vivace scambio di battute tra Venere ed Imeneo la situazione mitica viene cosi ad esprimere con sottigliezza le intenzioni letterarie dellautore operazione alla quale il poeta non aveva rinunciato neanche nellaltro epitalamio38 componendo un carme non pili

38 In nupi pr 13 ClaudJlno aveva attaccato i detrattori della Slla Musa attraverso rappresentazlOne di Centauri e Fauni (cfr per questi ultimi un accenno Dolemico anche in

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l PASTORALlA MURMURA DI IMENEO (CLAVD CARM MIN 25)

legato alla rigida legge dei generaJ9 Claudiano si preoccupa infatri di difenshydere il proprio esperimento per il quale la mescolanza dei toni idillici forme della poesia nuziale in unione alle note pili prettamente encomiashystiche veniva a superare con originalitagrave sia il modello catul1iano che aveva accentuato i1lirismo e la cornice mitico-religiosa del contesto matrimoni a-

sia quello staziano che ne aveva messo in luce per la prima volta la natura panegiristica

Se nel carme per le nOzze imperiali Claudiano aveva cercato di coniugashyre i due indirizzi rifacendosi principalmente a Stazio in pali celo egli semshybra essersi mosso con maggiore desiderio di sperimentazione (significativi prodromi aveva giagrave espresso nellinsolita polimetria dei Fescennina) cantanshydo il cOl1ubium dellamico con i toni pili leggeri della poesia pastorale che non a caso decreteranno la grande fortuna del carmen presso il Settecento arcadico40

In questo richiamo alla gerarchia dei generi letterari non sfugga la valenza simbolica degli strumenti in cui egrave volutamente accentuata la contrapposishy

cel 18 per clli vd infr) che illtervenuci alle nozze digrave Peleo e Teti avevano mostrato di

il camo di Tcrsigravecore apprezzato invece da rum gli altri convenuci Allimerno dJ una polemica forse non 5010 letteraria il poeta si era richiamato ad una abbozzata teona dei generi nel confromo tra il barbitoN di Tersicore (personifigravecazione della poesia dei Fescennina) e la lira di Apollo simbolo del componimento epitalamico vero e proprio (vd R Perrelli Sulla praifatio alEpithalamium de nuptiis HOllorii Augusti di Claudiano in laquoKOlVU)v(a JX 19 5 pp 121-30) 8

39 Equesto del resto il carattere principale dellintera produzione claudJanea come ha me~so in evidenza A Fa Studi sulla tecnica poetica di Claudiano Catania Tringale 1982 p 63 per il quale nelJAlessandrino laquoin rutti i grandi camli doccasione [J la separazione tra i diversi generi letterari che a prima vista sembrerehhero dovervisi distinguere tende a svanire bull

40 Cosi larcade Eduardo Bignardi professore di retorica in Savignano (17 - 826) sotto62 1

il pastorale pseudonimo di Pedeute Confluenzio Docimasta ne pubblicograve (Rimini sd) una edulcorata tradUZione in occasione delle nozze della marchesa Francesca Antaldi Con la medesima grazia aveva tradotto il poemetto N Berengani RaC(()ta di tuttigli antichi poeti colla loro versione nellitalianajagravezclla tradotti in parte dal Signor Niaola Berengani nobile veneto [ J Veneshyzia Ertz 1716 aderendo al clima di sereno equilibrio che ispirava le melense composizioni dellepoca Mossa da un medesimo interesse per le convenzionali figure del genere arcadico era anche lomlai irreperibile traduzione in tedesco di F von Wiedeburg Epithalamium die Veacutermiihlung des Palladiu5 und der Ceerina in laquoHumanist Magazin Sto Il 1791 pp 121-45 mentte con non diversa sensibilitagrave circa un secolo pili tardi il carme veniva ttadotro in italiano nellopera complctl di GB Gaudo Claudio Claudiano Opere volgarizzamento e note Oneglia Tip Ghislini 1871

2bull Legate ad un clima di contemplazione per le rarefatte atmosfeshy

re del poemetto sono anche le belle prove poetiche di UA Amico Per le nozze di Palladio e Ceenna l415ione di Ugo Antonio Amico Palermo P Lauriel 1875 O Targionl Tozzetti Epishytalamio di Palladio e Celerino rerAto in volgare Livorno Fr Vigo 1879 ultimi a tradurre il carme in italiano [prima della Ricci vd Il Il

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ANGELO LUCERI

zione tra la fistula allegoria fin troppo scontata della poesia dai toni proshypriamente bucolici e la cithara immagine per antonomasia della poesia elevata e nel contesto epitalamico riflesso del componimento scritto in maniera vicina alle modulazioni dellepica e del panegirico se una tale puntualizzazione si coglieva giagrave nella prefazione a nupt qui Claudiano sembra aver preso coscienza della sua operazione letteraria che annullava la differenziazione tra i generi e Iisultava innovativa pm rimanendo solco della tradizione che legava in origine egloga ed epitalamio

Se tale primitiva comunanza giustifica dunque la legittimitagrave della scelta c1audianea non spiega perograve del tutto attraverso quali influenze sia maturashyta nel poeta di Alessandria la decisione di dare una connotazione p~opriashymente pastorale al matrimonio di Palladio e Celerina che digrave rustico doveshy

va avere ben pOCO41 La volontagrave di variare gli schemi adottati lanno precedente nellepitalamio

per Onorio e Maria potrebbe essere intervenuta solo in parte se egrave vero infatti che non sarebbe stato opportuno ripetere pedissequamente le moshyvenze di nupt dal momento che il pubblico di corte che aveva assistito declamazione dellepitalamio imperiale avrebbe giudicato sfavorevolmenshyte un carme che si fosse posto palesemente sulla falsariga di quello non si puograve tacere che in una situazione analoga come la recita dei carmi per il terzo e il quarto consolato del giovane principe declamati a soli due anni di distanza dinanzi al medesimo uditorio Claudiano non aveva mutato impianto fondamentale delle due operette sostanzialmente identiche tra loro nel ricalcare gli schemi dellencomio posto tra la tradizione panegiristica

e quella epica42

A mio avviso resta perciograve fondamentale anche in questo caso za della manualistica retorica verso la quale Claudiano come si egrave visto invitato a scrivere in un breve lasso di tempo il carme nuziale per lamico e collega43 mostra di porgersi ancora una volta in maniera assai intellishy

genteQuanto Imerio (che rientrava senzaltro tra le letture scolastiche del

periodo)44 possa effettivamente avere ispirato il quadretto bucolico che apre il carme nuziale c1audianeo non egrave possibile dire tuttavia egrave innegabile

41 Claudiano specifica infatti che i cori di giubilo che giungono alle orecchie di Venere provengono dalla vicina urbs (v 21) che altro non puograve essere che Milano come conferma la

deslt-TIzione del paesaggio lombardo ai vv 105-10

42 Vd Fo op cit pp 34-39middot 43 Cfr pro 1-2 Ci1rmina per thalamum quamvis fostina negare IlIorl )olui genero nec potui SOCerD

44 Vd Gualandri Aspetti cit~ pp IO sgg

9deg

l PASTORALlA MURMURA or IMENEO (CLAUD CARM MIN 25)

che un tale significativo precedente autorizzasse comunque il poeta ad inshyserire in un contesto solenne quei toni idillici che solo qua e lagrave sembrano fare capolino nel resto della sua produzione45 Il senso delloperazione letshyteraria claudianea si coglie anzi nel tentativo di nobilitare quel mondo rendendolo adeguato al rango dei committenti attraverso lalto encomio degli stessi da qui lesclusione dal boschetto di Venere di alcuni personaggi campestri (Driadi e Fauni) che pure comparivano in Imerio ma che alleshygoria non troppo occulta dei detrattori delle nozze (combinate a scopo politico da Stilicone in persona v 93 elegit Stilicho) e forse della sua stessa opera Claudiano ritiene indegni di accostarsi alla festa

Al di lagrave dello scenario politico che fa da sfondo al matrimonio naturalshymente Claudiano era cosciente che il suo tentativo di conciliare addirittura tre indirizzi letterari (idillio encomio e poesia nUZIale) avrebbe incontrato le critiche di chi riteneva inadeguate al contesto propagandistico le intonashyzioni bucoliche del suo canto per questo nel travestimento pastorale di Imeneo egli previene sottilmente le possibili obiezioni neacute si puograve escludere del tutto che il garbato gioco letterario fosse indirizzato agli stessi commitshytenti46 piu di tutti mteressati allaspetto propriamente encomiastico del carmen Verso chiunque fosse diretta lapologia del proprio operare poetico resta comunque il fatto che Claudiano mostra la consapevolezza di avere intrapreso da sol047 una scelta prevista dai canoni retorici ma che doveva

45 II Cameron op cit pp 294 sgg mette in luce come linteresse per la natura sia presente in Cbudiano per lo piu nelle composizioru minori in quelle cioegrave non ispirate ad una particolare occasione ufficiale Accenti in parte idillici si ritrovano perciograve nel Ci1rmen de sene veronensi (wrm min 20 Hall) laquogiOco maruerato con le tradizioru ed i luoghi comuru della poesia bucolicaraquo (N Horsfall Economia suburbana e tradizione bucolica il senex di Claudia no in lnvigilata Lucerrus raquo Xlll-XIV J99I-1992 p 170) o in quello dedicato alfons Aponus (carm min 26 Hall) cui aggiungeremmo anche alcune descrizioru del libro II del de raptu Proserpinae (cosi si confronti liruzio di pall cel con il quadretto della campagna sicula ai vv IO sgg)

46 Ritengo infatti che lespressione communia studia riferita da Claudiano in pro 5 ai suoi rapporti con Palladio non comprenda semplicemente lambito della cancelleria imperiale ma alluda anche ad una comunanza di interessi piu specifigravecatamente letterari Come semplishyce ipotesi si potrebbe anzi pensare che un accenno alle caratteristiche bucoliche del proprio canto sia argutamente celato da Claudiano in pr 7 carmen amor generi soceri reverentia posat laddove con un procediment di referenzialitagrave allusiva che rimanda chiaramente allambito pastorale (cfr infatti Calp ed z 92 carmina poscit amor necfistula cedit amori verso derivato a sua volta dal celeberrimo omnio vinat Amor et nos cedamus Amori di Verg ed IO 69) egli dedica la sua composizione allamico letterato in grado per questo di comprendere pienamente la sua ironia (il Roberts art cit p 335 ipotizza addirittura che Palladio fosse laquoa writer of pastoral versesraquo )

47 Si ricordi che tra i rimproveri rivolti da Venere ad Imeneo cegrave Quello di suonare tutto

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ANGELO LUCERI

confrontarsi con loccasione ufficiale in cui avveniva la declamazione un canto che sotto linfluenza degli auctores delletagrave e della raffinata produzione dei poeti del sec III riprendeva alcune suggestioni dci genere bucolico soddisfacendo al tempo le richieste dei committenti (Palla dio e il suo nlturo suocero) che su di lui forse proprio in virtti dellamicizia doveshyvano aver fatto pressione percheacute il poemetto risultasse particolarmente efficace da un punto di vista propagandistico

Se la commistione di generi e di stili diverragrave tipica della produzione tardo antica48 per quanto ne sappiamo nella poesia epitalamica latina lespeshyrimento claudianeo resteragrave isolato ad esclusione di qualche breve suggeshystione idillica in Draconzio Ennodio e Venanzio Fortunato49 i avranno perograve coscienza di una poesia nuziale a metagrave strada tra rfdllllO e lencomio neacute tanto meno delle circostanze egravehe ne avevano determinato lo sviluppo del resto lo stesso Claudiano tornando a coltivare la poesia linvettiva e del panegiricoo abbandoneragrave ben presto le intonazioni dolce-

solo (v 47 quid medio t(cum modularis in aesru) a sottolineare in chiave allegorica delloperazione

48 Vd J Fontaine La nozione di genere lencmrio nella letteratura cristiana deIV secolo in Letshyteratura tardoantica Figure epercorsi trad it dl CO Tommasi Moreschini Brescia Morcdliana 1998 pp 8S-lIO per il quale bull lintreccio dei letterari dipende non da una confusione derivata da non conoscenza ma da una rinnovata estetica della poikilia ellenisticaraquo (p 92) Sull argomento cfr Id Uniteacute et diversiteacute du Meacuteange des genres et des tons chez quelques eacutemvains latins de la fin du IV siede Ausolle Ambroisc) Ammiltl in Entretiem sur lAmiquiteacute Classique XXIII

Christianisme et jogravermes litteacuteraires de lAntiquiteacute Tardive ltl Occident Vandceuvres-Genegraveve Fond Hardt 1976 pp 425-72 La scelta di mescolare diversi registri pur in direzione di una sostanshyziale continuitagrave dei generi classici (cfr in proposito FE Consolino Il classicismo nella tarda antichitagrave latina in Klassik 1m Vergleich Normativitijt und Historizitat europiiischer Klassikm DFG -Symposion 1990 Stuttgart Metzler 1993 [laquo Gennarustische Symposien Berichrsbande raquo xm] pp 348-65) in relazione ad epica e panegirico assume da Claudiano in poi un laquovero e proprio valore archetipicoraquo op cit p 64) influenzando Merobaude SidOlugraveo Apollinare e Corippo Quanto al genere epitalamico saragrave invece Draconzio a fondere i temi tipici della poesia nuziale con quelli di intonazione biografica (cfr Romul 6 e 7) rendendoli addirittura propri anche del modulo epico (vd n 24) nella Medea (Romul IO)

49 Vd Wilson art cit pp 38-39 Ai rilievi della Wilson si puograve accostare anche Man Cap IX 906 16 ove nel coneo che accompagna la tradizionale deductio della sposa si distinguono agrestes canorique semidei e IX 916 II sgg in cui Armonia intervenuta alle nozze rievoca la vicenda di Pan e Siringa carmen Maenaliae tulere pinus I percussaque modis sonat Lycf1eis I sollm Arcadiae nemus acuta I pemix semiferi puella Panos I nam versa in calamos sonat loquaces I quam dum forte deus premit labellis I suspirat veluc osculis canorem

50 nsecondo libro della In Eutropium egrave infatti del settembre di quello stesso anIlO 399 precedendo di pochi mesi i primi due libri del de comulatu Stilichonis (per la datazione vd J Long Claudians In Eutropium or How when and why to sander a eunuch Chapel Hill-LondoIl Univo ofNonh Carolina Press 1996 pp 146 sgg)

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l PASTORALIA MURMURA DI IMENEO CARM MIN 25)

mente sottili della fistulaol valIda come le citharae dellepos forse SOlO per accompagnare i cori nuziali ma troppo debole per contrastare come gli si chiedeva i cupi clangores delle tubae preannuncianti di li a poco il scolo dellimpero

ANGELO LUCERI

51 Lidea di una lode espressa attraverso il canto pastorale sembra tornare anche in Stil I

181-82 te memor EurotQs te rustiCf1 Musa Ile pastorali modulatur Maenala cantu (cfr anche Stilo 2 282-83 posita ludat formidine pastor I securugraveque canal Stilichonem fistula silvis) ma si tratta soltanto di una suggestione letteraria dettata dallambiente arcadico in cui era maturato il trionfo del condottiero (si celebra infatti la vittoriosa campagna di Grecia) il carme per il consolato del generalissimo non avragrave assolutamente nulla di bucolico restando inquadrato nelle Diti severe norme della poesia epico-encomiastica

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pronto raquo O come Pan adattograve la alle nozze di Dioniso e Arianna7

Imerio esemplifica la sua posizione nella cosiddetta hltjlpocnccedil 1lic la descrizione encomiastica della sposa nella quale egli tesse lelogio

citando a tale scopo persino un anonimo verso di intonazione bucolica (Him or 9 19)

d Di ((Xl ograve Tfjccedil OEroccedil ypa$ttV i8EacuteAgraveot~t 1ltX 1IOtT)1WV avayKT) ograve8enecr8cn wAgraveeacuteuK01T)Occedil KU[

UUgrave1U yap 1101) nccedil 1Iot~ilv 1IUp roAgraveaeurotuv tligravev npoaclpT)KEv be fUUoi) 110 Tjcroccedil

Poco pili avanti (or 9 w) pur ammettendo luso di un tipo di oratoria pili elevato il retore si pone in esplicita polemica con Omero ritenendo adeguate al contesto epitalamico non tanto le severe atmosfere quanto quelle festose della poesia pastorale

tiU ci YcXP hOgraveJ 1I0t11UKOgraveccedil uccedil rlv ilv $umv lm[ olrcograveccedil Ograve KciUoccedil 1Ticcedil KOpT)ccedil cnov KoeOXmEp O~1]poccedil Ecrulao YcXP av ougrave1Igravev Ougrave nopagrave Prologravev AnoUrovoccedil (EPVOccedilgt ix) Egravev AogravePoSillccedil aAgravecrlteurot ttV aveem XpucroTccedil KotocrilC1W 8 ilyoyov Nu~qwv tE xopougraveccedil Kot Lpuoorov rlXOgravel lCo[ OKtpltiigravev1Occedil lCUt nagravevo crupiccedilov1U lCUl nano ogravev llLOVUcrOU 810crov

un palese richiamo ad Horn Od VI I62-63 Imerio colloca dunque figuratamente la sposa non giagrave (i presso lara di Apollo)l ma laquonel bosco digrave Afroditeraquo tra quelle divinitagrave silvestri (Ninfe Driadi Fauni) che anche Claudiano si vedragrave nomina allinizio di pall in una simile ambientazione non sorprende che tuttaltro che disdicevoli risultino i suoni dei flauti pashystorali ritenuti anchessi adatti a celebrare con decoro le nozze (cfr or 9 21

euro 1tllXOugravecrt amp 1(01 1tpampVIccedil 1(01 va1tat Koigrave 1tOtIlEacutevUJV oUgraveAOl Kol 1tavt(ov VO)lEacuterov

ltJ1lPlYigraveeuroccedil) In tal modo Imerio nel momento in cui riconosce limportanshyza dello magniloquente dellepica ne evidentemente la portata per ciograve che riguarda la forma epitalamica (il retore anzi non fa misteri di

7- Or 9 3 AltoUrova j)ucn I-Jf1agrave tagraver ~YaIgravelaccedil vJcult accedil nIgravel1]urov t~v Agraveupav Tlpa1o Wl Kotagrave 1tacrtciSrov 1Igrave(ficrUl lDoccedil yaf11]Igravellovmiddot El oc o~ ~~ f1ugrave90C Ograve ltOI1]tampV il6yoccedil fV vOltoV 1agrave rcpogravei1a KCUgrave avpmr t1Igravev apl10viav 1aU11]v ~Pf160ato ltCuotKoigraveccedil iamougrave ltpocrriowv tuugraveta tagrave K1]Agrave1]flata 01gtKO)V ltllpa Kat 1Igrave~lv aVelVUl t~v agravepJloviav 1~V OuVtovov e 9 5 olttftat gt(1 ~ouKeacuteAgraveOccedil tv va1tatccedil crUplYYOccedil 0101 iS1] Jlocrxov ov un AltjlpoSh1J UAgraveouJ1logravevov cl1COUro SIgrave lCo togravev nampvu 9EOgraveV tougravetov ogravev VOfllOV J1logravetccedilov t~1tVEUgravecrOt 1(1 OuPtyyt (hE lIgravev AplciSv1]v LIOVUOOccedil eurov Kp1]TIlCOtccedil avtpoccedil EgraveVUWlgteUEV

8 Seguo qui il testo e la proposta del Meerwaldt ano cit p 37 di fronte al vulgato elM egravev A4gtpoOttTJr MOEOI Xpuoogravefccedil lCa1aOrtgt1Qv

1 j ~

I PASTORALIA MURMURA DI IMENEO (CLAUD CARM MIN 25)

preferire Saffo cfr or 9 4) neacute egrave da sottovalutare lipotesi che il riferimento alla natura pastorale quale comlce dellambito nuziale fosse ispirata proshyprio da qualche composizione del genere presente nella variegata raccolta della poetessa di Lesbo9 o di un suo emulo alessandrino la (11i eco sembreshy

avvertirsi anche nei secoli successivi lO

Chiarito questo aspetto saragrave dunque opportuno indicare elementi pili propriamente bucolici delloperetta claudianea per mettere meglio in evidenza i sottili meccanismi attraverso i quali il poeta egrave riuscito a rendere il suo carmen ben pili espressivo di un qualsiasi componimento legato per sua natura alloccasione immediata del matrimonio e come giagrave si egrave visto in Imerio alla lode piugrave o meno sincera degli sposi

Motivi dispirazione bucolica si rintracciano anzitutto nellampia ouvershyture (vv I-25) in cui Claudiano trasfigura loccasione reale delle nozze in una rappresentazione mitologica nella quale allegoria e descrittivismo coloshyristico si compenetrano in maniera sorprendente protagonista egrave Venere

provata dalla calura cerca il sonno nel fresco di unombrosa caverna circondata dal suo tradizionale seguito di divinitagrave (Ninfe e Grazie) e dagli innumerevoli Amorini11 vigili nel proteggere la dea dagli sguardi indiscreti dei rustica numina (v 18) accorsi a spiarla

La natura qui ha tutti i tratti dellidillico locus amoenus cosi lo speco inshytessuto di viti (v 2) i prati in fiore (v 3) il sopor che avvolge ogni cosa languore di un meriggio estivo (v 6) il clima di pacifica quiete che regna boschetto (vv 10-12) la presenza nel paesaggio degli olmi frondosi (v 16) Hva-u- ultimo delle Ninfe dei boschi e Fauni (vv I7-20) sono elemenshyti rinviano alla poesia dispirazione agreste ed appaiono quanto meno singolari in ambito epitalamico sorprende cosi nei primi venti versi la manshycanza di riferimenti al contesto nuziale cui lopera avrebbe dovuto conforshy

j 9 Sul carattere eterogeneo dei canni nuziali raccolti sotto igravel titolo di Epithalamia

l soltanto in epoca alessandrina vd H Muth Hymenaios und Epithalamion in laquoWiener Studienraquo j LXVII 1954 pp 5-45 (anche in trad it di E Tagliaferro Imeneo ed epitalamio in Rito e poesia

l corale in Grecia Guida storiCltl ecritica a cura di C Calarne Roma-Bari Laterza 1977 pp 47-58) m Interessante in tal senso un accenno nel romanzo di Longo (sec II dC) ove nel

finale si descrive la campestre processione che guida al talamo i protagonisti della vicenda Dami c Cioe irwnersi in uno scenario tipicamente pastorale e accompagnati da suoni di

l ~

flauti siringhe e voci in veritagrave piuttosto rozze cfr Long IV 40 I-2 ~O1euro ligraveegrave VlICtOgraveccedil ylogravevo-lEacuteVllC augravetouccedil ltapEacuteltE)lltOV dr togravev eaIgravelClflOv oi ~v crupi nOVEccedil oi Ol UUgraveAgraveougravevteuroccedil oi ligraveegraveigrave

Sq(5accedil ~ltUaccedil agravevicrxov1euroccedil ImI bui nIgravel1]cr10V cruv twv 9upltiigravev 001 crKIgravel1]r~ lCm Ugrave1tTjvEigrave 1(11 j)(t)vfj lCaealtEp 1ptaivatc yfjv elvapPlJYVUvtEccedil ougravex u-lEacutevalOv ~OOVteuroccedilI

II Si tratta di una ripresa assai puntuale di un tema caro alla tradizione ellenistica desunto da philostr im I 6 ed ampiamente svolto anche da Imerio (vd

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marsi dal momento che soltanto aigrave vv 23-25 il poeta nomina esplicitamente i due sposi evocati a gran voce dai canti che al suono delle lyrae (notazlOne vedremo per nulla casuale) vengono a destare la dea ignara di tanta letizia

Claudiano coglie cosi il pretesto per agganciare al reale la vicenda giustificando in qualche modo lintroduzione di uno scenario idigravel1ico e favoloso che solo a questo punto apprendiamo essere quello tuttaltro immaginario della campagna mtorno a Milano (v 21) Le distanze temposhyrali qui sembrano annullarsi ed egrave del tutto normale perciograve che Venere ormai privata delle primigenie funzioni religiose sigrave interroghi stupita sul percheacute di quei Jaustigrave iuenum plausus mixtaeque choreis lyrae (vv 22-23) primo inequivocabigravelc segnale della linea fin troppo sottile che mll carme claudianeo sembra separare limmaginario mitologico dal contesto effettishy

vamente storico 12

A seguito di tale premessa entra in scena la figura di Imeneo divinitagrave simbolo dellistituzionalizzazione del matrimomo che il poeta delinea con un carattere di una brillantezza e di unautonomla uniche nel contesto di tutta la poesia epitalamica latina Nella breve presentazione linteresse egrave posto anzitutto sulla genealogia del dio scelto da Venere quale guida indishyspensabile alla celebrazione delle nozze (vv 3J-33)

hunc Musa genitum legit Cytherea ducemque

praefecit thalamis nullum iunxisse cubile

hoc sine nec primas fas est attollere taedas

Notevole egrave senza dubbio latteggiamento in cui Citerea sorprende Imeneo privo qui di alcuni suoi tipici attributi (le fiaccole le tempie cinte di fronde le vesti purpuree) e dipinto con i tratti di un efebico giovane

13

impegnato a suonare la fistula in un modo che ricorda assai da vicino Pan protettore per antonomasia delle arti bucoliche14 (vv 34-38)

12 Per lutilizzo del mito nella tradizioue epitalamica latina vd M Roberts The Use Myth in Latin Epithalamiafrom Statius to IknQntius FortunalUs in laquoTrans and Proc Amer

Assoc raquo CXIX 1989 pp 321-48 13 Cfr in proposito il ritratto che del dio delle nozze fUIlOccedil propone Menandro Retore

in 14429-34 [ed Wilson-Russel) EgraveccedileacuteCHUt oc aoi lW1euro xaigrave $lAgraveoulloulEacuteV(fl1OgraveV 6eov 1WV yallwv EgraveX$pacrm 0U veacuteoccedil tmigravev agraveel8aAgrave1Igraveccedil Ograve fltillOccedil Agraveall1UOa $Eacutepwv Egravev 1aiv Xep01V paolv6lt Egravepv8nllan 10 1p6aOl1ov lCu1aAgraveull16JlCvoccedil llfpOV ugrave1Oa1USOlV euroX toov OgravelJlJutOlv Kaigrave 1WV ograve$puwv Il portamento femminile ai limiti dellermaIToditismo era un tratto caratteristico del amp0 che simboleggiava [umone dei sessi (cfr Servo ad Aen rv 127) mentre il rossore delle gote potrebbe richiamare il pudordella nupta che velata delflammeum si accosta timorosa alle

nozze (cfr eg Lygd IV 29-32) 14- Cfr eg Nemes ed 3 3-16 ma vd giagrave Lucr Ul )86-89

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l PASTORALlA MURMURA DI IMENEO (CLAVO CARM MIN 25)

conspicitur tandem platano namque ille sub alta

fusus inaequales cera texebat avenas

Maenaliosque modos et pastoralia labris

murmura temptabat relegens orisque recursu

dissimili tenuem variabat harundine ventum

Affiancando alliconografia tradizionale dellatendente di Cipride i tratshyti caratteristici di un personaggio tipico della poesia pastorale Claudiano trasforma il suo Imeneo in un suonatore di siringa15 che sdraiato allomshy

di un platano16 prova ad intonare un canto sulla zampogna da lui stesso costruita17 il modo di esecuzione della musica non lascia dubbi sulla natushyra bucolica dello strumento e del cimento del diol8 il quale - dice Claudia no al v 38 - dissimili tenuem variabat harundine ventum 19

I) Cfr eg Long I IO 2 Ograve oEgrave KUAgraveUIWUccedil Egrave1C1EllWV AgraveenlOugraveccedil IWigrave tprjcraccedil 1ixccedil tWV YOVCXOlV olmlruugraveccedil UgraveUrjAgraveOlccedil tE KllPqigrave llaAgrave8OKqigrave cruvup1rjcraccedil llEacuteXPl VUKtOccedil crUpiccedileurolV eurollcAgraveEacute-rllcrW e I 13 4 Ograve ~IEgraveV bugravetilv1ccedil uno tligrave opuigrave -rf1 cruvlj8ct lCU8fccedilOgravef1euroVOccedil EgravecrUpl11f

16 La pianta che caratterizzava illocus amoCl1us in Horn Il Il 305-7 Plat Phaedr 229a e 230b entra a far parte della natura bucolica con Mosco fr I Gow vv II-I3 (in ambito latino la ritroviamo anche in Nemes ecl 172 e soprammo 2 17-18 in cui si dice che sub platano ha luogo il canto amebeo tra i pastori Ida e Akone ambogtentlS leves imonsi ainibus ambo) Claudiano che sembra essere a conoscenza di tutte le componenti della natura idillica qui pare sottilshymente riclugraveamarsi allincipit dellecloga 4 di Calpurnio Siculo in cui in un contesto chiarashymente encomiastico lalbero aveva sostituito il pili tradizionale Jagus virgiliano (per questo aspetto vd P Esposito Per la storia della ricezione di Virgilio bucolico lecloga IV di Calpurnio Siculo in laquoOrpheus raquo XVII 1996 pp 13-34) Calpurnio era stato del resto il primo ad operare a Roma unorganica fusione tra genere bucolico e panegirico (come ha sottolineato EA Schmidt Poetische Reflexion Ikrgils Bukolik Miinchen Fink 1972 p 123) superando la severa distinzioshyne tra i vari letterari

17 La menzione della cera quale mezzo indispensabile per tenere tra loro unite le canne egrave un 101Occedil di derivazione teocritea che oltre che in Virgilio e nei suoi emuli pastorali Calpurnio Siculo e Nemesiano i presente in molti altri autori tra cui soprattutto Ovidio (vd PL Smith Ikrgils Avella and the Pipes oJPastoral Poelry in laquoTrans and Proc Amer Plugravelol Assoc CI 1970 pp 497-510 studio fondamentale per la raccolta di loci similes relativi agli sttumenti principi della poesia pastorale)

18 Nella separazione a cavallo di due versi del nesso labris relegCl1S (che indica propriashymente lo scivolare delle labbra sui bordi levigati delle canne) i due termini posti allestremo della frase sembrano simulare il movimento stesso della bocca che va scorrendo su e gili riandando (relegens) da un estremo allaltro della siringa per poi tornare indietro con un moto a ritroso (orisque recursu) cfr Calp ed 3 58 (verso ripreso letteralmente da Nemes ecL 2

39) inter calamos errarItia labra Cfr anche Long l 24 4 ugravepnuccedilugravelv 1~V crupryya toigraveccedil XtiAgraveecrtv mhoccedil 1OUgraveccedil mAgraveullOUccedil bteacutetPEXE

19 Seguo qui il testo tradito da tutti i testimoni ad eccezione dei codiograve P (Parisinus Lat 18552 sacco XII-XIII) R (Vaticanus Lat 2809 [pars prima] sacco XIP) e K (Ambrosianus M 9 sup saec XIII) che presentano la lezione (scelta anche dallo Hall) dissimilem tenui variabat

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m numeradi Imeneo del resto

tuttaltro che occulta la singolare espressione pastomlia murmum vera chiave di lettura dellintero episodio Il termine murmur in relazione al suono

espresso da uno strumento viene usato in genere per indicare quello tuba o del corno20 mai quello esile e aggraziato del flauto egrave perciograve che con tale espressione Claudiano si riferisca ai sibili emessi dalla siringa di Imcneo21 confusi mormorii indegni del titolo di poesia proshyprio come iflamina (eeZ 1 16) e i sibila (eeZ 3 IO) in ambiente pastorale Nemesiano aveva definito dissona per connotarne linadeguatezza ca Iaccostamento allaggettivo lJastugraveralis22 e la menzione dei Maenalii

bucoligraveca

harundine venlum questa giustificarsi nel confronto con ed I 2 sigravevestrem tenui musam medilaris aVe11a e soprattutto 6 8 agreslem ICltui meditabor harundine Musam in cui tivo lenuis egrave riferito allo strumento per definire la sottigliezza materiale delle canne e ancor

la raffinatezza della sua MOugrave(Ja MlttaN2ll (cfr Callim hymn Dian 243 AgraveE1tmN2C(l (JUgraveplyyFd invece scnzaltro ispirato dal ricordo virgiliano Claudiano abbia variato a

stanza il suo modello e volutamcnte spostato la collocazione degli aggettivi creando un perfetto di l1ersus aureu5 che ricordasse da un lato la famosissima iunctura del mantovano dallaltro un verso eli Ovidio sullamore tra Pan (a cui Imeneo effettivamenre assomiraquolia vd supra n 14) e Siringa dr Ov mct I 707-8 dumque ibi suspirat moto in harurzdine sonum tenuem similemque querenti (lidea eli un sibilo tenue nellintensitagrave egrave espressa anche in Nemes ecl 2 Il quod non tam tenuifilo de VOCi sonaret per il nesso tenuis ventlls cfr invece Ov ars I 16r e n 86) dissimilis che richiama le inaequales avcnas del v 35 egrave determinato forse dalla volontagrave di variare lovidianopaslOr inaequaligrave modulatur harundine carmen di remo T8T

in un riferimento ormai topico alla diversa lunghezza delle canne che compongono il flauto policalamo di Imeneo (cfr Tib II 5 31 fistula cui semper decresci harundirzis ardo Si XIV 471

sepuna harundine fino a Drac Romul 737 imparibus calamis) La lezione dei tre pur autoremiddot voli manoscritti appare pleonastica e non in grado di spiegare esattamente la dinamica di esecuzione del canto dal momento che a rendere differente la tonalitagrave dei vari suoni non egrave tanto la diversitagrave demissione digrave fiato (chc rcnde dissimile lintensitagrave del suono cfr Long Il 35 3-4 Ograve ltIgtlAgravelltdccedil EgraveVeuroltVEl tograve EgravevtEu6EV 7toAgraveugrave lCal VWVllCOV 1(at ograveAgrave[yov lil tijccedil ~ioccedil agraveciJmpograveigravev Eiccedil tOgrave tEPltVOtEPOV LEteuro~aAgraveAgravef tograve fiAgraveolt) quanto la disparitagrave di lunghezza delle inaequales canne ostruite sul fondo da maggiore o minore quantitagrave di cera a seconda del tono desiderato sembra che Claudiano che parla con falsa modestia di murmura eli sibili modulati a voce quasi per non offendere le orecchie di chi ascolta la novitagrave della sua poesia) voglia fare qui riferimento alle variazioni del fiato (variabat) esclusivamente in relazione alla durata dei suoni prodotti avendo giagrave connotato con laggettivo tenuis lintenshysitagrave lieve del suo zufolare (VetlIUS) Tradurrei pertanto laquosulle diseguali cannucce modulava In

maniera varia il fiato sottile raquo

20 vd ThIL Vili co 1676 10-18

21 Si noti il verbo temprare usato altrove per indicare ad il timido pizzicare sulle corde della cetra (cfr Ov met X 145-47) ma che non trova attestazioni in riferimento al

suono del flauto cfr anzitutto Nemes ed 4 15-16

cur nostros caamos cur pastoralia 1itas carmina QUllHlltt

22 Per lattributo messo in relazione alla poesia in imt X l 55 aveva parlato

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I PASTORALIA MURMURA DI IMENEO (CLAUD CARM MIN 25)

(canzoni di tipo bucolico cosi chiamate in omaggio al monte dellArcadia aJizionale dimora digrave Pan ~ dei pasto n dediti allarte delle Muse)23 fanno

del resto chiaramente intendere i timidi accenni di Imeneo hanno per soggetto scenan campestri come indica inequivoGc1bilmente sione al ritornello del canto di Damone in ed 8 incipe Maenalios mecum mea

versus notissimo ad un uditorio che conosceva a memoria lopera virshygiliana

Lo stesso Imeneo se~bra avere coscienza dellumiltagrave del proprio canto modulato quasi sottovoce (come fa presupporre una pill attenta lettura v vd supra n 19) con una modestia che pill volte sottolineata

nei versi successivi si carica di un particolare significato nel momenshyto in cui allapparire di Venere il giovane sbigottisce e rosso di vergogna si lascia scivolare in silenzio la fistula dalle mani (vv 39-43)

restitit ut vidit Venerem digitisque rcmissis ad terram tacito detluxit fistula lapsu dulcc micant ocuti nivcas infcccrat solque pudorque genas dubiam lanuIgravenis umbram cacsaries intonsa

A questo il poeta introduce il dialogo tra Venere ed Imeneo una vera e propna pastorale che si risolve tutta a vantaggio del secondo

(vv43-55)

prior ipsa silentem conpellat laquoNumquamne puer dilecta carmina matcrnis numquam satiabere dedite Musarum studio nimiumque parentis

medio tecum modularis in aestu iarnnc tibi sordent citharae iam lustra Lycaei

pecus cordi redituraque rupibus echo huc ades et tantae nobis edissere causas laetitiae cui pompa viro tam clara resultet quac nova dotetur virgo patriamque gcnusque pandc quibus terris orti quo semine ducti haud ignarus enim nec te conubia fallunt ulla tuo primae libantur foedere noctesraquo

specificatamentc digrave una l1usa rustica et pastoralis come sottolinea anche Diom G L I p 486 r buwlica dicrmtur poemala seamdum carmen paslOrae composita (cfr pure Ter Maur 2123) Draconzio rrhfoi~ forse Claudiano in Romul 8 642-43 iam rustica fistula carmen pastorale canil

copa 9-IO en et Maenaio quae garrit dulce sub antro rustica paslorisfistula more sonai 3 14

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Per quanto il modello di base sia ancora una volta da ricercarsi in StazioZ4 attraverso la disputa tra Citerea ed Imeneo Claudiano nobilita le nozze dellamico ammantandole di unaura miti ca che in quanto lusus non conshytrastava con il cristianesimo dei due coniugi venendo ad esprimere in maniera raffigravenata alcuni temi piti licenziosi legati per tradizione alla poesia nuziale quali il richiamo alloriginaria funzione di Imeneo come tutore dellarmonia anche sessuale tra gli sposi (v 55) e la sollecitazione a che la non ancora avviata corrispondenza amorosa tra Palladio e Celerina venga approvata dalla sacralitagrave dellistituto matrimoniale a garanzia di un futuro

accordo tra le rispettive famiglie25

In tale contesto linvito di Venere al dio a non seguire troppO larte delle Muse (in genere severe versO Amore)26 costituisce senzaltro una maliziosa esortazione affincheacute nel talamo Imeneo presieda allunione coniugale che ella stessa favoriragrave attraverso la dextrarum iunctio a suggello delleterna conshy

cordia tra Palladi e Celerini Al di lagrave di questo aspetto perograve legato essenzialmente alla vicenda reale

del matrimonio le parole di Venere sembrano intendere qualcosa di ben piti preciso in quanto la dea richiede che il nume abbandoni i suoi carmina per rivelare patria e genu5 degli sposi (v 52) in termini tecnici che esponga con chiarezza il yivoc delle due famiglie Vene re vuole insomma

24 La parte pIUgrave consistente del carme DllZ1ale in onore di Stella e Violenti (sigravev I 2 65shysi sviluppava infatti a partire dal dialogo tra Venere ed uno degli Amorini lo schema

narrativo (probabilmente di origine ellenistica) inaugurato nellepitalamio latino dal poeta di etagrave flavia viene seguito con scrupolo da Claudiano nel carme per le nozze imperiali dove il discorso tra lignara dea e Cupido a un tempo testimone e causa degli ardon di Onorio costituisce il iillcro della vicenda poetica (cfr nupl IIO-22) In pali cd Imeneo viene in pratica a sostituire Amore tuttavia la sua caratterizzazione troppo legata forse alle esigenze encomiastiche della garbata composizione non avragrave successo tra gli epigoni dell Alessandrino i quali preferiranno lo schema tradizionale del dialogo tra Cipride ed il piccolo Eros che ritorna in Sidorno Apollinare (wrm II 61 -93) in Draconzio (in Romu IO la Medea che ha di una scena da ricondursi allambito epitalamico in cu~pure compare Imeneo quale tramite tra Venere e Cupido) in Ennodio (carm I 4 50-III) ed infine in Venanzio Fortunato ave tutto il poemetto per le nozze di Sigiberto e Brunichilde si riduce in sostanza ad una lunga controversia tra Venere ed il dispettoso figlioletto cfr carm VI I 66 et litem fecere piam

25 Non a caso il dio egrave scelto da Citerea quale dux (v 31) nel ricordo del catulliano dux bonae Vencr-is boni coniugator amoru di 61 44-45 (ma cfr anche vv 61 sgg)

26 La spiegazione egrave nel dialogo tra Afrodite ed Eros delineato da Luciano in dear dia 23

2 AIJp AI Iigraveeuro MoucrUl otagrave ti crOl arpurtOl Kaigrave Egrave~(j) ~ugraveograveiv euroIgravecrt v 1CagraveKEIgraveval Agrave6$ouccedil btlcreuro1olcnv Kaigrave ropy6vaccedil 1tpo$aivoucrtv Ep AloovllUl aitrcIccedil amp 1llIgraveteuroP crqlvaigrave ycip eacutelcrlv KCUgrave Ogravefi H

$povticcedilOlcrtv Kal nEpigrave ltIgraveJOflv EgraveXOlcn Kal egraveYOgravel1tapicrtallUl 10ilAflKccedil aUgravelaiccedil 1CllNJUgravefUvoccedil Imograve

toii IlEacuteigraveOlccedil AIJp Ea Kal taugravemccedil on crtllvaL

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I PASTORALIA MURMURA DI IMENEO (CLAUD CARM MIN 25)

che si canti la lode dei ~oniugi quellEgraveYKw-llOV tcigraveiv yo-louvtwv che era previsto con dovizia di particolari dalla trattatistica retorica relativa ai dishyscorsi nuziali27 Imeneo effettivamente obbedisce e si abbandona ad una lunga tirata (vv 56-99) costituita da un retorico e assai impoetico elogio dei due casati (che coinvolge anche Stilicone v 93) lontano dalle movenze idilliche che avevano caratterizzato lapertura del canto (e che torneranno anche piti avanti)2~ a cui Venere si riferisce senzaltro nelle sferzanti intershyrogative dei vv 44 sgg

Da quanto detto finora dunque nella rappresentazione del dio delle nozze appaiono chiari alcuni elementi

a) allinterno del carme Imeneo rappresenta sicuramente un personaggio di rilievo se egrave vero che Claudiano si preoccupa di specificarne la genealoshyfria rendendolo effettivamente protagornsta per almeno metagrave delloperetta

b) Imeneo egrave raffigurato non solo come poeta ma come cantore di temi specificatamente bucolici (v 36 Maenalii modi)

c) nel genere bucolico a cui pure si dedica con entusiasmo egli appare un novizio tantegrave che le sue canzoni pastorali per quanto possano stargli a cuore in quel momento (questo il senso dellironico accenno di Venere ai dilceta carmina dei vv 44-45) sono in realtagrave mormorii appena accennati sulla fistula ed indegni di essere suonati alla presenza della dea del matrishymonio (donde il pudor del dio vv 41-42)

d) Venere lo rimprovera proprio a causa di questa sua attivitagrave invitandoshylo ad abbandonare le tematiche pastorali che non si confanno neacute alla sua natura neacute alle sue capacitagrave espressive29 in nome di un canto stilisticamente piu elevato che in conformitagrave al rango degli sposi sia eseguito non giagrave con la modesta fistula ma con la piti nobile cithara che ad Imeneo compete e che il dio effettivamente capace di suonare (vd n 29) qui sembra peraltro trascurare (vv 48-49)

27 Cfr anzitutto Men Rhet 140 21 sgg quindi Him or 9 2 in cui la audatio novorum coniugum si egrave visto viene a costituire la terza delle quatrro seziorn (le altre sono illpugraveigravetoccedil ilOyoccedil o prooemium la 6EacuteltJ1ccedil irrigrave -c0 ycillltl e 1euroK$poQlccedil -cijccedil VUgraveIl$l1ccedil) che formavano la oratio conubialis

28 Accenti pili propriamente idillici si colgono infatti anche nella descrizione del sereno paesaggio prealpino da cui accorrono tutti gli uccelli al traino del carro di Venere (vv IOS-10)

29 Pur esistendo una tradizione che voleva Imeneo quale figlio di Apollo e Calliope fratello di mitici cantori come Ialemo Lino ed Orfeo (SchoL in Eur Rhes 395 e Schol in Pind Pyth 4 313) in nessun luogo il dio delle nozze viene presentato alla stregua di un musica che suona con il flauto policalamo (v 35 inaequaes avenae) solo il pia tardo Marziano Capella nel suo De rlupliis Philologiae et Mercurii lo rappresenta quale abile suonatore di cetra definendolo significativamente psalens tllQamis (I I 5)

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Nasce a questo punto il sospetto che la rappresentazione di Imeneo musico e della lis con Venere nasconda motivazioni piugrave profonde del semshyplice accordo con la tradizione retorica (che prevedeva allinterno di un contesto nuziale lintervento di determinate divinitagrave) cosiccheacute non semshybra irragionevole intendere lintero episodio come una sottilissima finzioshyne in cui nella figura del dio delle nozze Claudiano adombri addirittura se stesso in una sorta di personale riflessione sulla poetica espressa nel canto A suggerire la curiosa identificazione cui sembrerebbe in apparenza esseshyre in disaccordo il fatto che Claudiano non egrave effettivamente un poeta bushycolico intervengono a mio avviso diverse ragioni

a) linedito ruolo di protagonista accordato ad un personaggio cpme Imeneo30 nella cui genealogia quale generico laquofiglio di una Musa (v3 I

Musa genitum)31 egrave evidenziata volutamente lappartenenza al mondo dei poeti chiaro elemento di vicinanza a Claudiano

b) la facilitagrave (in particolare in quelle composizioni bucoliche in cui egrave pil forte lelemento encomiastico ed alle quali Claudiano sembra avvicinarsi nella creazione del poemetto) con cui spesso i poeti espongono le proprie idee letterarie sotto le malcelate spoglie di un arcadico personaggio pensi ad esempio su suggestione del Titiro virgiliano al Coridone dellecloga

30 La presenza di Imeneo allinterno dei contesti epitalamici era variamente registrata

nella trattatistica retorica cfr Men Rhet 136 4 144 23-24 148 19-23 e 156 13 e Him or 9 r tuttavia nella tradizione della poesia nuziale latina il dio non egrave mai definito da precise connotazioni fisiche e caratteriali in Catullo Imeneo egrave nominato piugrave volte nel refrain che caratterizza il carme 61 ma non egrave personaggio che brilla di luce autonoma mentre in Stazio (silv I 2237-39) Sidonio Apollinare (carm lO 19-20) e in Draconzio (Romu 6 I7 e IO 87 sgg) egli egrave poco piti di una comparsa (anche in Mart Cap IX 902 pur intonando un nuptiale carmen non egrave definito da particolari caratteristiche) laddove risulta del tutto assente nei piti tardi epitalami di Ennodio e Venanzio Fortunato Il fatto stesso che Claudiano nel carme nuziale di Onorio e Maria lo avesse appena citato (cfr nupl pro 21 nupt 202 e 312) testimonia

leccezionalitagrave del suo ruolo allinterno di pali cel 31 Se nelle saghe piu antiche Imeneo veniva considerato figlio di Dioniso o di Dioniso

ed Afrodite (vd in proposito WH Roscher Ausfuhrlidw5 Lexicon du Griechischm und Riimischen Mythologie Leipzig Teubner 1886-1890 sv Hymenaeu5 coli 2800-4) Claudiano qui fa forse riferimento ad una tradizione assai consolidata che lo voleva ora figlio di Clio ora di Tersicore

quale generico figlio di una Musa appare in lind fr 139 Boeck e in Hesych sv 1IgraveJ 1 ) restando volutamente sul vago (per quanto Catullo in 61 2 lo avesse definito Uraniae

11 vgenus) per sottolineare semplicemente come con una simile ascendenza il nume tutelare del talamo non potesse che essere anchcgli un poeta (in Mart Cap 1 1 5-6 egrave detto cosi rnatre Camena progenitum) In realtagrave i tratti con cui Imeneo viene descTitto rimandano senza equivoco ad un accostamento al genere bucolico unico a non avere come sua protettrice una determinata Musa e verso il quale Claudiano si sente dcbitore per le particolari caratteshy

ristiche del suo epitalamio

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4 di Calpurnio Siculo O al Timeta della prima bucolica di Nemesiano evidenti travestimenti pastograverali dei due autori)32

c) luso spregiudicato che Claudiano anche altrove sembra fare del mito33 quale piu digrave una volta proietta le imprese dei suoi patroni mettendovi

in rapporto la propria esperienza poetica (cosi ad esempio in carm min 31 egli non esita a paragonarsi sottilmente ad Orfeo)

d) il modo con cui Venere designa Imeneo (v 46 deditus Musarum studio) in termini significativamente ripresi da Claudiano per definire se stesso e la propria attivitagrave in VI com pro II-I2 mc quoque Musarum studium sub nocte sienti artibus adsuetis sollicitare iubet

Attraverso lallegoria Claudiano sembra dunque invitare il suo raffinato pubblico ad accostarsi al testo per mezzo di due differenti chiavi interpreshytative luna piu Immediata per cui in Cipride egrave possibile distinguere la necessitagrave della presenza di un amore passionale tra i due giovani e in Imeneo listituzionalizzazione dello stesso legame laltra pitI strettamente legata alle contingenze della composizione del poemetto per la quale nel dialoshygo tra Venere e Imeneo si riconosce un gioco tutto letterario per alludere al singolare tentativo di indirizzare il genere epitalamico sulla via non giagrave della celebrazione lirica (inaugurata in Grecia da Saffo e ripresa a Roma da Catullo) o meramente panegiristica (come Stazio e lo stesso de nuptiis Honori) ma su quella della fusione dei toni idillici con i canoni imposti dalla poesia doccasione34

Il personaggio di Imeneo diventa cosi una maschera35 e fornisce al poeta

32 Come Calpurnio Siculo anche Nerncsiano (conformemente alla tradizione bucolica) aveva cantato le lodi dei suoi protettori nelle eclogae celando nei nomi dei pastori personaggi piugrave o meno influenti della societagrave del sec III (COS ad esempio per lelogio pastorale del defunto imperatore Caro vd B Luiselli Iidentiflrazione del Melibeo di Nemesiano e la data di composizione della l aiOla in Maia III 19S8 pp 189-208)

33 Egrave questo uno degli elementi piugrave significativi del classicismo di Claudiano come ha messo in luce L Gualandri Il classicismo claudiatleo aspetti eproblemi in Metodologie della ricerca sulla tarda antichitagrave Atti del primo Convegno dellAssociazione di Studi tardoantichi (Napoli 1987) a cura di A Garzya Napoli DAuria 1989 (ltltAtti dei cOllvegni I) pp 25-48 e Ead~ Alla corte impuiale di Milano nel IV secolo d c riflessi politici del classicismo claudianeo in laquoArch storo lomshybardoraquo cxv 1989 pp 9-35

34 La tradizione prevedeva infatti che allinterno dei carmi dedicati alle nozze venissero menzionati alcuni punti obbligati nella descrizione del rito quali la dextrarum iunctio o la alloculio sponsalis pronullciata dalla prontba (vd AL Wheeler Tradition in the Epithalamium in laquoAmerJourn ofPhilolraquo LI 1930 pp 205-23 e R Keidell sv Epithalamium in RAC v [1962) c011927 sgg) a tali canonici elementi (che si ritrovano con poche varianti in tutti gli epitalami conservatici) Claudiano dedica lultima parte del carmen seguendo piugrave fedelmente le linee tracciate dai suoi predecessori

35 Cosi il Roberts art cit p 335 laquoThe detail concerning Hymcnaeus is unusually

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occasione di dar prova della sua abilitagrave di scrittore che si rivela efficace non solo nel narrare epiche gesta o nel vilipendere i nemici suoi e dei suoi pashytroni ma anche nellesercizio del genere epitalamico che lo aveva visto impegnato con successo giagrave lanno precedente e che pur presentandogli il pericolo della ripetitivitagrave veniva ora rinnovato in maniera del tutto origishynale in tale quadro il diverbio tra Venere ed Imeneo diviene un elegante divertissement letterario al quale igravel poeta doctus Claudiano orientato a difenshydere con arguzia le proprie innovazioni stilistiche puograve permettersi di dere di fronte ad un uditorio che in qualche caso poteva comprendere

lironia della sua sottile vis polemica I vv 3 -34 suonano cos1 come un tuttaltro che modesto autoriconoscigraveshy

1mento di Claudiano quale poeta epitalamico per eccellenza in maniera

36 conforme allalta coscienza di seacute che sembra ispirarlo anche altrove dopo il cimento del poemetto le nozze imperiali che lo aveva portato al culmen del successo a corte il poeta di Alessandna doveva ritenersi il piti esperto cerimoniere nuziale un vero e proprio dux thaami alla stregua di Imeneo A questa consapevolezza di essere a Roma lauctor indiscusso della poesia epitalamica corrisponde daltra parte linesperienza nei confronti del poetare bucolico a lui sicuramente non familiare come sottolinea la palese insistenza su un lessico che richiama la sfera semantica della modeshystia (temptabat tacituslapsus silentem pudor dubiam umbram) e che con lespresshysione pastoralia murmura connota il canto di Imeneo come un qualcosa di assolutanlente dimesso (si pensi solo allaggettivo tenuis che caratterizza linshytensitagrave dei sibili) come poeta impegnato in un genere dai toni decisamenshyte e sorprendentemente bucolici Claudiano si sente senzaltro incerto (proshyprio come la lanugo che ombreggia il tenero volto del dio) tanto che rimostranze di Venere la sua fistula si arresta improvvisamente facendo posto ad un modulo piti propriamente panegiristico Siamo nel campo del dibattito letterario dei generi ed egrave chiaro che la modestia di Claudiano egrave soltanto di facciata venendo ad assumere tuttaltro valore se la si coglie nella sfumatura ironica con la quale il poeta presenta al pubblico il suo pastorale alter ego che egli non fosse un poeta bucolico era chiaro a tutti per questo il suo tentativo di impostare un canto su toni da lui mai tentati ed in apparenza alieni dallambito epitalamico poteva essere rapportato al

specific and apparently originai to Claudian [ l I wonder whether there is 110t a reference

here to Ol1e of the partecipants in the marriage 3 Vd per questo aspetto A Cameron Claudian Poetry and Propaganda al the Court oj6

Honorius OxEord Clarendol1 Press 1970 p 40 4

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1 PASTORALIA MURMURA DI IMENEO (CLAUD CARM MIN 25)

sorprendente atteggiamento digrave Imeneo cantore per eccellenza del talamo ma non dei pascoli

La rappresentazione egravelaudianea egrave cosi assolutamente ironica e sembra prendere le mosse dagli schemi consueti dell excusatio il procedimento cioegrave con cui i poeti augustei erano soliti giustificare in maniera cortese la rinunshycia allepica37 e nel quale era previsto lintervento di una divinitagrave pronta ad ammonire il poeta che coltivasse un tipo di poesia troppo elevato alle proteste del dio lautore aderiva senza riserve proclamando con una reshymissivitagrave tutta letteraria la consapevolezza dei propri limiti In Claudiano si assiste ad un vero e proprio ribaltamento della situazione dal momento che allepifania di Cipride corrisponde invece lingiunzione ad abbandonashyre la poesia umile rappresentata dalle intonazioni bucoliche della fistula in nome di un canto che fosse modulato al suono delle citharae e che nobilitasse il fasto delle due famiglie

Non sfugga in tale ottica il senso delle rimostranze di Venere giustificashyta dal contesto epitalamico ad assumere linedita veste di critico letterashyrio riservata in gegravenere ad Apollo abbandoni Imeneo i lustra Lycaei ed i sospiri di Eco la smetta cioegrave Claudiano di intonare un carmen tenue e di ambientazione pastorale e componga piuttosto un inno in lode degli sposi e dei loro casati tralasci il poeta i suoi digraveeeta carmina quei versi cioegrave di cui egli forse per la novitagrave sembra al momento compiacersi ma che troppo vicini ai canti agresti del Liceo sono poco adatti ad una poesia che andreb~ be intonata con animo virile e non sussurrata mollemente in pastoralia murmura Nel sottile gioco delle parti fingere incertezza in quel poetare bucolico che pure aveva ispirato fino ad allora il carme significava per Claudiano anticipare argutamente le possibili critiche dei detrattori e inshydirizzare lattenzione del pubblico sul passaggio da un tipo di poesia dimesso ad uno senzaltro piti elevato riflesso nel lessico e nello stile mashygniloquente dellEgravey1Cw)llov che caratterizza i vv 56-99 Alle orecchie dei moderni qui la poesia claudianea sembra notevolmente scadere poicheacute Imeneo dedicandosi alla pomposa lode dei potenti torna ad essere una figura evanescente e del tutto priva di interesse tuttavia egrave necessario imshymaginare che nei gusti del pubblico di corte assai attento alle note propashygandistiche del carme questa dovesse essere proprio la parte piti attesa e

37 V d G DAnna Lagenesi delexcusatio in Id Virgilio Saggti critid Roma Lucarini 1989 pp 79-92 il quale ponendo un importante distinguo tra recusatio polemica ed excusatio indivishydua nellinizio della sesta ecloga virgiligraveana (riecheggiata al v 38 del nostro epitalamio vd n 19)

il Primo esempio di uno schema che avragrave molta fortuna presso tutti gli altri poeti augustei

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forse anche la pili applaudita al punto che il poeta da buon blanditore suo uditorio non vi avrebbe in alcun modo potuto rinunciare Nel moshymento in cui comunque Claudiano si riappropria del personaggio di Imeneo e scende nuovamente nel campo della polemica letteraria sul senso della propria operazione stilistica il dio riacquista vigore poetico la maschera torna a parlare con la voce dellautore difendendo con fermezza il valore di un canto dai toni in parte idillici eppure dopo la lunga tirata encomiastica parimenti valido per innalzare alle pnl superbe altezze il nome delle due famiglie (vv 98-99)

haec quoque non vilem iam fisrula commodat usum responsura choris

I due versi che sembrano sintetizzare le idee letterarie di Claudiano attrashyverso una studiata collocazione della congiunzione quoque dellavverbio

rivendicano in pratica la ragionevolezza dellu5us della nuova poetica anche la poesia di natura vagamente bucolica oramai innalzashytasi nella commistione con lencomio puograve rispondere con forza ai con di elogio e di giubilo cantati al suono delle lyrae e celebrare la gloria di consacrata unione Se Imeneo non aveva piu vergogna del suo canto (a dispetto delliniziale arrossire di fronte a Citerea) anche Claudiano dopo un elogio tanto solenne dedicato alle due famiglie poteva ormai affermare con orgoglio di aver servito lamico Palladio e con lui il potente Stilicone adattandosi a suonare la fistula (da lui mai adoperata fino ad allora) con gli stessi accenti della lira dando voce cioegrave attraverso le modulazioni bucoliche ad una poesia epitalamica piu leggera quantunque sempre ispirata ai pili severi temi encomiastici

Era un modo legitrimo di celebrare con eleganza un avvenimento pur sempre ufficiale (si trattava in sostanza del debutto della giovane coppia nella sfavillante corte milanese) un compromesso insomma che svincoshylando il poeta dai toni compunti di alcune forme tradizionali gli procurashyva comunque lapprezzamento dei committenti nel momento in cui la poesia di intonazione pastorale riusciva nobilitata dallincontro con il sostenuto modulo dellegraveYl(wlltov Nel vivace scambio di battute tra Venere ed Imeneo la situazione mitica viene cosi ad esprimere con sottigliezza le intenzioni letterarie dellautore operazione alla quale il poeta non aveva rinunciato neanche nellaltro epitalamio38 componendo un carme non pili

38 In nupi pr 13 ClaudJlno aveva attaccato i detrattori della Slla Musa attraverso rappresentazlOne di Centauri e Fauni (cfr per questi ultimi un accenno Dolemico anche in

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l PASTORALlA MURMURA DI IMENEO (CLAVD CARM MIN 25)

legato alla rigida legge dei generaJ9 Claudiano si preoccupa infatri di difenshydere il proprio esperimento per il quale la mescolanza dei toni idillici forme della poesia nuziale in unione alle note pili prettamente encomiashystiche veniva a superare con originalitagrave sia il modello catul1iano che aveva accentuato i1lirismo e la cornice mitico-religiosa del contesto matrimoni a-

sia quello staziano che ne aveva messo in luce per la prima volta la natura panegiristica

Se nel carme per le nOzze imperiali Claudiano aveva cercato di coniugashyre i due indirizzi rifacendosi principalmente a Stazio in pali celo egli semshybra essersi mosso con maggiore desiderio di sperimentazione (significativi prodromi aveva giagrave espresso nellinsolita polimetria dei Fescennina) cantanshydo il cOl1ubium dellamico con i toni pili leggeri della poesia pastorale che non a caso decreteranno la grande fortuna del carmen presso il Settecento arcadico40

In questo richiamo alla gerarchia dei generi letterari non sfugga la valenza simbolica degli strumenti in cui egrave volutamente accentuata la contrapposishy

cel 18 per clli vd infr) che illtervenuci alle nozze digrave Peleo e Teti avevano mostrato di

il camo di Tcrsigravecore apprezzato invece da rum gli altri convenuci Allimerno dJ una polemica forse non 5010 letteraria il poeta si era richiamato ad una abbozzata teona dei generi nel confromo tra il barbitoN di Tersicore (personifigravecazione della poesia dei Fescennina) e la lira di Apollo simbolo del componimento epitalamico vero e proprio (vd R Perrelli Sulla praifatio alEpithalamium de nuptiis HOllorii Augusti di Claudiano in laquoKOlVU)v(a JX 19 5 pp 121-30) 8

39 Equesto del resto il carattere principale dellintera produzione claudJanea come ha me~so in evidenza A Fa Studi sulla tecnica poetica di Claudiano Catania Tringale 1982 p 63 per il quale nelJAlessandrino laquoin rutti i grandi camli doccasione [J la separazione tra i diversi generi letterari che a prima vista sembrerehhero dovervisi distinguere tende a svanire bull

40 Cosi larcade Eduardo Bignardi professore di retorica in Savignano (17 - 826) sotto62 1

il pastorale pseudonimo di Pedeute Confluenzio Docimasta ne pubblicograve (Rimini sd) una edulcorata tradUZione in occasione delle nozze della marchesa Francesca Antaldi Con la medesima grazia aveva tradotto il poemetto N Berengani RaC(()ta di tuttigli antichi poeti colla loro versione nellitalianajagravezclla tradotti in parte dal Signor Niaola Berengani nobile veneto [ J Veneshyzia Ertz 1716 aderendo al clima di sereno equilibrio che ispirava le melense composizioni dellepoca Mossa da un medesimo interesse per le convenzionali figure del genere arcadico era anche lomlai irreperibile traduzione in tedesco di F von Wiedeburg Epithalamium die Veacutermiihlung des Palladiu5 und der Ceerina in laquoHumanist Magazin Sto Il 1791 pp 121-45 mentte con non diversa sensibilitagrave circa un secolo pili tardi il carme veniva ttadotro in italiano nellopera complctl di GB Gaudo Claudio Claudiano Opere volgarizzamento e note Oneglia Tip Ghislini 1871

2bull Legate ad un clima di contemplazione per le rarefatte atmosfeshy

re del poemetto sono anche le belle prove poetiche di UA Amico Per le nozze di Palladio e Ceenna l415ione di Ugo Antonio Amico Palermo P Lauriel 1875 O Targionl Tozzetti Epishytalamio di Palladio e Celerino rerAto in volgare Livorno Fr Vigo 1879 ultimi a tradurre il carme in italiano [prima della Ricci vd Il Il

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ANGELO LUCERI

zione tra la fistula allegoria fin troppo scontata della poesia dai toni proshypriamente bucolici e la cithara immagine per antonomasia della poesia elevata e nel contesto epitalamico riflesso del componimento scritto in maniera vicina alle modulazioni dellepica e del panegirico se una tale puntualizzazione si coglieva giagrave nella prefazione a nupt qui Claudiano sembra aver preso coscienza della sua operazione letteraria che annullava la differenziazione tra i generi e Iisultava innovativa pm rimanendo solco della tradizione che legava in origine egloga ed epitalamio

Se tale primitiva comunanza giustifica dunque la legittimitagrave della scelta c1audianea non spiega perograve del tutto attraverso quali influenze sia maturashyta nel poeta di Alessandria la decisione di dare una connotazione p~opriashymente pastorale al matrimonio di Palladio e Celerina che digrave rustico doveshy

va avere ben pOCO41 La volontagrave di variare gli schemi adottati lanno precedente nellepitalamio

per Onorio e Maria potrebbe essere intervenuta solo in parte se egrave vero infatti che non sarebbe stato opportuno ripetere pedissequamente le moshyvenze di nupt dal momento che il pubblico di corte che aveva assistito declamazione dellepitalamio imperiale avrebbe giudicato sfavorevolmenshyte un carme che si fosse posto palesemente sulla falsariga di quello non si puograve tacere che in una situazione analoga come la recita dei carmi per il terzo e il quarto consolato del giovane principe declamati a soli due anni di distanza dinanzi al medesimo uditorio Claudiano non aveva mutato impianto fondamentale delle due operette sostanzialmente identiche tra loro nel ricalcare gli schemi dellencomio posto tra la tradizione panegiristica

e quella epica42

A mio avviso resta perciograve fondamentale anche in questo caso za della manualistica retorica verso la quale Claudiano come si egrave visto invitato a scrivere in un breve lasso di tempo il carme nuziale per lamico e collega43 mostra di porgersi ancora una volta in maniera assai intellishy

genteQuanto Imerio (che rientrava senzaltro tra le letture scolastiche del

periodo)44 possa effettivamente avere ispirato il quadretto bucolico che apre il carme nuziale c1audianeo non egrave possibile dire tuttavia egrave innegabile

41 Claudiano specifica infatti che i cori di giubilo che giungono alle orecchie di Venere provengono dalla vicina urbs (v 21) che altro non puograve essere che Milano come conferma la

deslt-TIzione del paesaggio lombardo ai vv 105-10

42 Vd Fo op cit pp 34-39middot 43 Cfr pro 1-2 Ci1rmina per thalamum quamvis fostina negare IlIorl )olui genero nec potui SOCerD

44 Vd Gualandri Aspetti cit~ pp IO sgg

9deg

l PASTORALlA MURMURA or IMENEO (CLAUD CARM MIN 25)

che un tale significativo precedente autorizzasse comunque il poeta ad inshyserire in un contesto solenne quei toni idillici che solo qua e lagrave sembrano fare capolino nel resto della sua produzione45 Il senso delloperazione letshyteraria claudianea si coglie anzi nel tentativo di nobilitare quel mondo rendendolo adeguato al rango dei committenti attraverso lalto encomio degli stessi da qui lesclusione dal boschetto di Venere di alcuni personaggi campestri (Driadi e Fauni) che pure comparivano in Imerio ma che alleshygoria non troppo occulta dei detrattori delle nozze (combinate a scopo politico da Stilicone in persona v 93 elegit Stilicho) e forse della sua stessa opera Claudiano ritiene indegni di accostarsi alla festa

Al di lagrave dello scenario politico che fa da sfondo al matrimonio naturalshymente Claudiano era cosciente che il suo tentativo di conciliare addirittura tre indirizzi letterari (idillio encomio e poesia nUZIale) avrebbe incontrato le critiche di chi riteneva inadeguate al contesto propagandistico le intonashyzioni bucoliche del suo canto per questo nel travestimento pastorale di Imeneo egli previene sottilmente le possibili obiezioni neacute si puograve escludere del tutto che il garbato gioco letterario fosse indirizzato agli stessi commitshytenti46 piu di tutti mteressati allaspetto propriamente encomiastico del carmen Verso chiunque fosse diretta lapologia del proprio operare poetico resta comunque il fatto che Claudiano mostra la consapevolezza di avere intrapreso da sol047 una scelta prevista dai canoni retorici ma che doveva

45 II Cameron op cit pp 294 sgg mette in luce come linteresse per la natura sia presente in Cbudiano per lo piu nelle composizioru minori in quelle cioegrave non ispirate ad una particolare occasione ufficiale Accenti in parte idillici si ritrovano perciograve nel Ci1rmen de sene veronensi (wrm min 20 Hall) laquogiOco maruerato con le tradizioru ed i luoghi comuru della poesia bucolicaraquo (N Horsfall Economia suburbana e tradizione bucolica il senex di Claudia no in lnvigilata Lucerrus raquo Xlll-XIV J99I-1992 p 170) o in quello dedicato alfons Aponus (carm min 26 Hall) cui aggiungeremmo anche alcune descrizioru del libro II del de raptu Proserpinae (cosi si confronti liruzio di pall cel con il quadretto della campagna sicula ai vv IO sgg)

46 Ritengo infatti che lespressione communia studia riferita da Claudiano in pro 5 ai suoi rapporti con Palladio non comprenda semplicemente lambito della cancelleria imperiale ma alluda anche ad una comunanza di interessi piu specifigravecatamente letterari Come semplishyce ipotesi si potrebbe anzi pensare che un accenno alle caratteristiche bucoliche del proprio canto sia argutamente celato da Claudiano in pr 7 carmen amor generi soceri reverentia posat laddove con un procediment di referenzialitagrave allusiva che rimanda chiaramente allambito pastorale (cfr infatti Calp ed z 92 carmina poscit amor necfistula cedit amori verso derivato a sua volta dal celeberrimo omnio vinat Amor et nos cedamus Amori di Verg ed IO 69) egli dedica la sua composizione allamico letterato in grado per questo di comprendere pienamente la sua ironia (il Roberts art cit p 335 ipotizza addirittura che Palladio fosse laquoa writer of pastoral versesraquo )

47 Si ricordi che tra i rimproveri rivolti da Venere ad Imeneo cegrave Quello di suonare tutto

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ANGELO LUCERI

confrontarsi con loccasione ufficiale in cui avveniva la declamazione un canto che sotto linfluenza degli auctores delletagrave e della raffinata produzione dei poeti del sec III riprendeva alcune suggestioni dci genere bucolico soddisfacendo al tempo le richieste dei committenti (Palla dio e il suo nlturo suocero) che su di lui forse proprio in virtti dellamicizia doveshyvano aver fatto pressione percheacute il poemetto risultasse particolarmente efficace da un punto di vista propagandistico

Se la commistione di generi e di stili diverragrave tipica della produzione tardo antica48 per quanto ne sappiamo nella poesia epitalamica latina lespeshyrimento claudianeo resteragrave isolato ad esclusione di qualche breve suggeshystione idillica in Draconzio Ennodio e Venanzio Fortunato49 i avranno perograve coscienza di una poesia nuziale a metagrave strada tra rfdllllO e lencomio neacute tanto meno delle circostanze egravehe ne avevano determinato lo sviluppo del resto lo stesso Claudiano tornando a coltivare la poesia linvettiva e del panegiricoo abbandoneragrave ben presto le intonazioni dolce-

solo (v 47 quid medio t(cum modularis in aesru) a sottolineare in chiave allegorica delloperazione

48 Vd J Fontaine La nozione di genere lencmrio nella letteratura cristiana deIV secolo in Letshyteratura tardoantica Figure epercorsi trad it dl CO Tommasi Moreschini Brescia Morcdliana 1998 pp 8S-lIO per il quale bull lintreccio dei letterari dipende non da una confusione derivata da non conoscenza ma da una rinnovata estetica della poikilia ellenisticaraquo (p 92) Sull argomento cfr Id Uniteacute et diversiteacute du Meacuteange des genres et des tons chez quelques eacutemvains latins de la fin du IV siede Ausolle Ambroisc) Ammiltl in Entretiem sur lAmiquiteacute Classique XXIII

Christianisme et jogravermes litteacuteraires de lAntiquiteacute Tardive ltl Occident Vandceuvres-Genegraveve Fond Hardt 1976 pp 425-72 La scelta di mescolare diversi registri pur in direzione di una sostanshyziale continuitagrave dei generi classici (cfr in proposito FE Consolino Il classicismo nella tarda antichitagrave latina in Klassik 1m Vergleich Normativitijt und Historizitat europiiischer Klassikm DFG -Symposion 1990 Stuttgart Metzler 1993 [laquo Gennarustische Symposien Berichrsbande raquo xm] pp 348-65) in relazione ad epica e panegirico assume da Claudiano in poi un laquovero e proprio valore archetipicoraquo op cit p 64) influenzando Merobaude SidOlugraveo Apollinare e Corippo Quanto al genere epitalamico saragrave invece Draconzio a fondere i temi tipici della poesia nuziale con quelli di intonazione biografica (cfr Romul 6 e 7) rendendoli addirittura propri anche del modulo epico (vd n 24) nella Medea (Romul IO)

49 Vd Wilson art cit pp 38-39 Ai rilievi della Wilson si puograve accostare anche Man Cap IX 906 16 ove nel coneo che accompagna la tradizionale deductio della sposa si distinguono agrestes canorique semidei e IX 916 II sgg in cui Armonia intervenuta alle nozze rievoca la vicenda di Pan e Siringa carmen Maenaliae tulere pinus I percussaque modis sonat Lycf1eis I sollm Arcadiae nemus acuta I pemix semiferi puella Panos I nam versa in calamos sonat loquaces I quam dum forte deus premit labellis I suspirat veluc osculis canorem

50 nsecondo libro della In Eutropium egrave infatti del settembre di quello stesso anIlO 399 precedendo di pochi mesi i primi due libri del de comulatu Stilichonis (per la datazione vd J Long Claudians In Eutropium or How when and why to sander a eunuch Chapel Hill-LondoIl Univo ofNonh Carolina Press 1996 pp 146 sgg)

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l PASTORALIA MURMURA DI IMENEO CARM MIN 25)

mente sottili della fistulaol valIda come le citharae dellepos forse SOlO per accompagnare i cori nuziali ma troppo debole per contrastare come gli si chiedeva i cupi clangores delle tubae preannuncianti di li a poco il scolo dellimpero

ANGELO LUCERI

51 Lidea di una lode espressa attraverso il canto pastorale sembra tornare anche in Stil I

181-82 te memor EurotQs te rustiCf1 Musa Ile pastorali modulatur Maenala cantu (cfr anche Stilo 2 282-83 posita ludat formidine pastor I securugraveque canal Stilichonem fistula silvis) ma si tratta soltanto di una suggestione letteraria dettata dallambiente arcadico in cui era maturato il trionfo del condottiero (si celebra infatti la vittoriosa campagna di Grecia) il carme per il consolato del generalissimo non avragrave assolutamente nulla di bucolico restando inquadrato nelle Diti severe norme della poesia epico-encomiastica

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  • pastoralia_txt

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marsi dal momento che soltanto aigrave vv 23-25 il poeta nomina esplicitamente i due sposi evocati a gran voce dai canti che al suono delle lyrae (notazlOne vedremo per nulla casuale) vengono a destare la dea ignara di tanta letizia

Claudiano coglie cosi il pretesto per agganciare al reale la vicenda giustificando in qualche modo lintroduzione di uno scenario idigravel1ico e favoloso che solo a questo punto apprendiamo essere quello tuttaltro immaginario della campagna mtorno a Milano (v 21) Le distanze temposhyrali qui sembrano annullarsi ed egrave del tutto normale perciograve che Venere ormai privata delle primigenie funzioni religiose sigrave interroghi stupita sul percheacute di quei Jaustigrave iuenum plausus mixtaeque choreis lyrae (vv 22-23) primo inequivocabigravelc segnale della linea fin troppo sottile che mll carme claudianeo sembra separare limmaginario mitologico dal contesto effettishy

vamente storico 12

A seguito di tale premessa entra in scena la figura di Imeneo divinitagrave simbolo dellistituzionalizzazione del matrimomo che il poeta delinea con un carattere di una brillantezza e di unautonomla uniche nel contesto di tutta la poesia epitalamica latina Nella breve presentazione linteresse egrave posto anzitutto sulla genealogia del dio scelto da Venere quale guida indishyspensabile alla celebrazione delle nozze (vv 3J-33)

hunc Musa genitum legit Cytherea ducemque

praefecit thalamis nullum iunxisse cubile

hoc sine nec primas fas est attollere taedas

Notevole egrave senza dubbio latteggiamento in cui Citerea sorprende Imeneo privo qui di alcuni suoi tipici attributi (le fiaccole le tempie cinte di fronde le vesti purpuree) e dipinto con i tratti di un efebico giovane

13

impegnato a suonare la fistula in un modo che ricorda assai da vicino Pan protettore per antonomasia delle arti bucoliche14 (vv 34-38)

12 Per lutilizzo del mito nella tradizioue epitalamica latina vd M Roberts The Use Myth in Latin Epithalamiafrom Statius to IknQntius FortunalUs in laquoTrans and Proc Amer

Assoc raquo CXIX 1989 pp 321-48 13 Cfr in proposito il ritratto che del dio delle nozze fUIlOccedil propone Menandro Retore

in 14429-34 [ed Wilson-Russel) EgraveccedileacuteCHUt oc aoi lW1euro xaigrave $lAgraveoulloulEacuteV(fl1OgraveV 6eov 1WV yallwv EgraveX$pacrm 0U veacuteoccedil tmigravev agraveel8aAgrave1Igraveccedil Ograve fltillOccedil Agraveall1UOa $Eacutepwv Egravev 1aiv Xep01V paolv6lt Egravepv8nllan 10 1p6aOl1ov lCu1aAgraveull16JlCvoccedil llfpOV ugrave1Oa1USOlV euroX toov OgravelJlJutOlv Kaigrave 1WV ograve$puwv Il portamento femminile ai limiti dellermaIToditismo era un tratto caratteristico del amp0 che simboleggiava [umone dei sessi (cfr Servo ad Aen rv 127) mentre il rossore delle gote potrebbe richiamare il pudordella nupta che velata delflammeum si accosta timorosa alle

nozze (cfr eg Lygd IV 29-32) 14- Cfr eg Nemes ed 3 3-16 ma vd giagrave Lucr Ul )86-89

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l PASTORALlA MURMURA DI IMENEO (CLAVO CARM MIN 25)

conspicitur tandem platano namque ille sub alta

fusus inaequales cera texebat avenas

Maenaliosque modos et pastoralia labris

murmura temptabat relegens orisque recursu

dissimili tenuem variabat harundine ventum

Affiancando alliconografia tradizionale dellatendente di Cipride i tratshyti caratteristici di un personaggio tipico della poesia pastorale Claudiano trasforma il suo Imeneo in un suonatore di siringa15 che sdraiato allomshy

di un platano16 prova ad intonare un canto sulla zampogna da lui stesso costruita17 il modo di esecuzione della musica non lascia dubbi sulla natushyra bucolica dello strumento e del cimento del diol8 il quale - dice Claudia no al v 38 - dissimili tenuem variabat harundine ventum 19

I) Cfr eg Long I IO 2 Ograve oEgrave KUAgraveUIWUccedil Egrave1C1EllWV AgraveenlOugraveccedil IWigrave tprjcraccedil 1ixccedil tWV YOVCXOlV olmlruugraveccedil UgraveUrjAgraveOlccedil tE KllPqigrave llaAgrave8OKqigrave cruvup1rjcraccedil llEacuteXPl VUKtOccedil crUpiccedileurolV eurollcAgraveEacute-rllcrW e I 13 4 Ograve ~IEgraveV bugravetilv1ccedil uno tligrave opuigrave -rf1 cruvlj8ct lCU8fccedilOgravef1euroVOccedil EgravecrUpl11f

16 La pianta che caratterizzava illocus amoCl1us in Horn Il Il 305-7 Plat Phaedr 229a e 230b entra a far parte della natura bucolica con Mosco fr I Gow vv II-I3 (in ambito latino la ritroviamo anche in Nemes ecl 172 e soprammo 2 17-18 in cui si dice che sub platano ha luogo il canto amebeo tra i pastori Ida e Akone ambogtentlS leves imonsi ainibus ambo) Claudiano che sembra essere a conoscenza di tutte le componenti della natura idillica qui pare sottilshymente riclugraveamarsi allincipit dellecloga 4 di Calpurnio Siculo in cui in un contesto chiarashymente encomiastico lalbero aveva sostituito il pili tradizionale Jagus virgiliano (per questo aspetto vd P Esposito Per la storia della ricezione di Virgilio bucolico lecloga IV di Calpurnio Siculo in laquoOrpheus raquo XVII 1996 pp 13-34) Calpurnio era stato del resto il primo ad operare a Roma unorganica fusione tra genere bucolico e panegirico (come ha sottolineato EA Schmidt Poetische Reflexion Ikrgils Bukolik Miinchen Fink 1972 p 123) superando la severa distinzioshyne tra i vari letterari

17 La menzione della cera quale mezzo indispensabile per tenere tra loro unite le canne egrave un 101Occedil di derivazione teocritea che oltre che in Virgilio e nei suoi emuli pastorali Calpurnio Siculo e Nemesiano i presente in molti altri autori tra cui soprattutto Ovidio (vd PL Smith Ikrgils Avella and the Pipes oJPastoral Poelry in laquoTrans and Proc Amer Plugravelol Assoc CI 1970 pp 497-510 studio fondamentale per la raccolta di loci similes relativi agli sttumenti principi della poesia pastorale)

18 Nella separazione a cavallo di due versi del nesso labris relegCl1S (che indica propriashymente lo scivolare delle labbra sui bordi levigati delle canne) i due termini posti allestremo della frase sembrano simulare il movimento stesso della bocca che va scorrendo su e gili riandando (relegens) da un estremo allaltro della siringa per poi tornare indietro con un moto a ritroso (orisque recursu) cfr Calp ed 3 58 (verso ripreso letteralmente da Nemes ecL 2

39) inter calamos errarItia labra Cfr anche Long l 24 4 ugravepnuccedilugravelv 1~V crupryya toigraveccedil XtiAgraveecrtv mhoccedil 1OUgraveccedil mAgraveullOUccedil bteacutetPEXE

19 Seguo qui il testo tradito da tutti i testimoni ad eccezione dei codiograve P (Parisinus Lat 18552 sacco XII-XIII) R (Vaticanus Lat 2809 [pars prima] sacco XIP) e K (Ambrosianus M 9 sup saec XIII) che presentano la lezione (scelta anche dallo Hall) dissimilem tenui variabat

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Timbro
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Timbro
Divus
Timbro
Divus
Timbro

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m numeradi Imeneo del resto

tuttaltro che occulta la singolare espressione pastomlia murmum vera chiave di lettura dellintero episodio Il termine murmur in relazione al suono

espresso da uno strumento viene usato in genere per indicare quello tuba o del corno20 mai quello esile e aggraziato del flauto egrave perciograve che con tale espressione Claudiano si riferisca ai sibili emessi dalla siringa di Imcneo21 confusi mormorii indegni del titolo di poesia proshyprio come iflamina (eeZ 1 16) e i sibila (eeZ 3 IO) in ambiente pastorale Nemesiano aveva definito dissona per connotarne linadeguatezza ca Iaccostamento allaggettivo lJastugraveralis22 e la menzione dei Maenalii

bucoligraveca

harundine venlum questa giustificarsi nel confronto con ed I 2 sigravevestrem tenui musam medilaris aVe11a e soprattutto 6 8 agreslem ICltui meditabor harundine Musam in cui tivo lenuis egrave riferito allo strumento per definire la sottigliezza materiale delle canne e ancor

la raffinatezza della sua MOugrave(Ja MlttaN2ll (cfr Callim hymn Dian 243 AgraveE1tmN2C(l (JUgraveplyyFd invece scnzaltro ispirato dal ricordo virgiliano Claudiano abbia variato a

stanza il suo modello e volutamcnte spostato la collocazione degli aggettivi creando un perfetto di l1ersus aureu5 che ricordasse da un lato la famosissima iunctura del mantovano dallaltro un verso eli Ovidio sullamore tra Pan (a cui Imeneo effettivamenre assomiraquolia vd supra n 14) e Siringa dr Ov mct I 707-8 dumque ibi suspirat moto in harurzdine sonum tenuem similemque querenti (lidea eli un sibilo tenue nellintensitagrave egrave espressa anche in Nemes ecl 2 Il quod non tam tenuifilo de VOCi sonaret per il nesso tenuis ventlls cfr invece Ov ars I 16r e n 86) dissimilis che richiama le inaequales avcnas del v 35 egrave determinato forse dalla volontagrave di variare lovidianopaslOr inaequaligrave modulatur harundine carmen di remo T8T

in un riferimento ormai topico alla diversa lunghezza delle canne che compongono il flauto policalamo di Imeneo (cfr Tib II 5 31 fistula cui semper decresci harundirzis ardo Si XIV 471

sepuna harundine fino a Drac Romul 737 imparibus calamis) La lezione dei tre pur autoremiddot voli manoscritti appare pleonastica e non in grado di spiegare esattamente la dinamica di esecuzione del canto dal momento che a rendere differente la tonalitagrave dei vari suoni non egrave tanto la diversitagrave demissione digrave fiato (chc rcnde dissimile lintensitagrave del suono cfr Long Il 35 3-4 Ograve ltIgtlAgravelltdccedil EgraveVeuroltVEl tograve EgravevtEu6EV 7toAgraveugrave lCal VWVllCOV 1(at ograveAgrave[yov lil tijccedil ~ioccedil agraveciJmpograveigravev Eiccedil tOgrave tEPltVOtEPOV LEteuro~aAgraveAgravef tograve fiAgraveolt) quanto la disparitagrave di lunghezza delle inaequales canne ostruite sul fondo da maggiore o minore quantitagrave di cera a seconda del tono desiderato sembra che Claudiano che parla con falsa modestia di murmura eli sibili modulati a voce quasi per non offendere le orecchie di chi ascolta la novitagrave della sua poesia) voglia fare qui riferimento alle variazioni del fiato (variabat) esclusivamente in relazione alla durata dei suoni prodotti avendo giagrave connotato con laggettivo tenuis lintenshysitagrave lieve del suo zufolare (VetlIUS) Tradurrei pertanto laquosulle diseguali cannucce modulava In

maniera varia il fiato sottile raquo

20 vd ThIL Vili co 1676 10-18

21 Si noti il verbo temprare usato altrove per indicare ad il timido pizzicare sulle corde della cetra (cfr Ov met X 145-47) ma che non trova attestazioni in riferimento al

suono del flauto cfr anzitutto Nemes ed 4 15-16

cur nostros caamos cur pastoralia 1itas carmina QUllHlltt

22 Per lattributo messo in relazione alla poesia in imt X l 55 aveva parlato

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I PASTORALIA MURMURA DI IMENEO (CLAUD CARM MIN 25)

(canzoni di tipo bucolico cosi chiamate in omaggio al monte dellArcadia aJizionale dimora digrave Pan ~ dei pasto n dediti allarte delle Muse)23 fanno

del resto chiaramente intendere i timidi accenni di Imeneo hanno per soggetto scenan campestri come indica inequivoGc1bilmente sione al ritornello del canto di Damone in ed 8 incipe Maenalios mecum mea

versus notissimo ad un uditorio che conosceva a memoria lopera virshygiliana

Lo stesso Imeneo se~bra avere coscienza dellumiltagrave del proprio canto modulato quasi sottovoce (come fa presupporre una pill attenta lettura v vd supra n 19) con una modestia che pill volte sottolineata

nei versi successivi si carica di un particolare significato nel momenshyto in cui allapparire di Venere il giovane sbigottisce e rosso di vergogna si lascia scivolare in silenzio la fistula dalle mani (vv 39-43)

restitit ut vidit Venerem digitisque rcmissis ad terram tacito detluxit fistula lapsu dulcc micant ocuti nivcas infcccrat solque pudorque genas dubiam lanuIgravenis umbram cacsaries intonsa

A questo il poeta introduce il dialogo tra Venere ed Imeneo una vera e propna pastorale che si risolve tutta a vantaggio del secondo

(vv43-55)

prior ipsa silentem conpellat laquoNumquamne puer dilecta carmina matcrnis numquam satiabere dedite Musarum studio nimiumque parentis

medio tecum modularis in aestu iarnnc tibi sordent citharae iam lustra Lycaei

pecus cordi redituraque rupibus echo huc ades et tantae nobis edissere causas laetitiae cui pompa viro tam clara resultet quac nova dotetur virgo patriamque gcnusque pandc quibus terris orti quo semine ducti haud ignarus enim nec te conubia fallunt ulla tuo primae libantur foedere noctesraquo

specificatamentc digrave una l1usa rustica et pastoralis come sottolinea anche Diom G L I p 486 r buwlica dicrmtur poemala seamdum carmen paslOrae composita (cfr pure Ter Maur 2123) Draconzio rrhfoi~ forse Claudiano in Romul 8 642-43 iam rustica fistula carmen pastorale canil

copa 9-IO en et Maenaio quae garrit dulce sub antro rustica paslorisfistula more sonai 3 14

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Divus
Timbro
Divus
Timbro
Divus
Timbro
Divus
Timbro

ANGELO LUCERI

Per quanto il modello di base sia ancora una volta da ricercarsi in StazioZ4 attraverso la disputa tra Citerea ed Imeneo Claudiano nobilita le nozze dellamico ammantandole di unaura miti ca che in quanto lusus non conshytrastava con il cristianesimo dei due coniugi venendo ad esprimere in maniera raffigravenata alcuni temi piti licenziosi legati per tradizione alla poesia nuziale quali il richiamo alloriginaria funzione di Imeneo come tutore dellarmonia anche sessuale tra gli sposi (v 55) e la sollecitazione a che la non ancora avviata corrispondenza amorosa tra Palladio e Celerina venga approvata dalla sacralitagrave dellistituto matrimoniale a garanzia di un futuro

accordo tra le rispettive famiglie25

In tale contesto linvito di Venere al dio a non seguire troppO larte delle Muse (in genere severe versO Amore)26 costituisce senzaltro una maliziosa esortazione affincheacute nel talamo Imeneo presieda allunione coniugale che ella stessa favoriragrave attraverso la dextrarum iunctio a suggello delleterna conshy

cordia tra Palladi e Celerini Al di lagrave di questo aspetto perograve legato essenzialmente alla vicenda reale

del matrimonio le parole di Venere sembrano intendere qualcosa di ben piti preciso in quanto la dea richiede che il nume abbandoni i suoi carmina per rivelare patria e genu5 degli sposi (v 52) in termini tecnici che esponga con chiarezza il yivoc delle due famiglie Vene re vuole insomma

24 La parte pIUgrave consistente del carme DllZ1ale in onore di Stella e Violenti (sigravev I 2 65shysi sviluppava infatti a partire dal dialogo tra Venere ed uno degli Amorini lo schema

narrativo (probabilmente di origine ellenistica) inaugurato nellepitalamio latino dal poeta di etagrave flavia viene seguito con scrupolo da Claudiano nel carme per le nozze imperiali dove il discorso tra lignara dea e Cupido a un tempo testimone e causa degli ardon di Onorio costituisce il iillcro della vicenda poetica (cfr nupl IIO-22) In pali cd Imeneo viene in pratica a sostituire Amore tuttavia la sua caratterizzazione troppo legata forse alle esigenze encomiastiche della garbata composizione non avragrave successo tra gli epigoni dell Alessandrino i quali preferiranno lo schema tradizionale del dialogo tra Cipride ed il piccolo Eros che ritorna in Sidorno Apollinare (wrm II 61 -93) in Draconzio (in Romu IO la Medea che ha di una scena da ricondursi allambito epitalamico in cu~pure compare Imeneo quale tramite tra Venere e Cupido) in Ennodio (carm I 4 50-III) ed infine in Venanzio Fortunato ave tutto il poemetto per le nozze di Sigiberto e Brunichilde si riduce in sostanza ad una lunga controversia tra Venere ed il dispettoso figlioletto cfr carm VI I 66 et litem fecere piam

25 Non a caso il dio egrave scelto da Citerea quale dux (v 31) nel ricordo del catulliano dux bonae Vencr-is boni coniugator amoru di 61 44-45 (ma cfr anche vv 61 sgg)

26 La spiegazione egrave nel dialogo tra Afrodite ed Eros delineato da Luciano in dear dia 23

2 AIJp AI Iigraveeuro MoucrUl otagrave ti crOl arpurtOl Kaigrave Egrave~(j) ~ugraveograveiv euroIgravecrt v 1CagraveKEIgraveval Agrave6$ouccedil btlcreuro1olcnv Kaigrave ropy6vaccedil 1tpo$aivoucrtv Ep AloovllUl aitrcIccedil amp 1llIgraveteuroP crqlvaigrave ycip eacutelcrlv KCUgrave Ogravefi H

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toii IlEacuteigraveOlccedil AIJp Ea Kal taugravemccedil on crtllvaL

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I PASTORALIA MURMURA DI IMENEO (CLAUD CARM MIN 25)

che si canti la lode dei ~oniugi quellEgraveYKw-llOV tcigraveiv yo-louvtwv che era previsto con dovizia di particolari dalla trattatistica retorica relativa ai dishyscorsi nuziali27 Imeneo effettivamente obbedisce e si abbandona ad una lunga tirata (vv 56-99) costituita da un retorico e assai impoetico elogio dei due casati (che coinvolge anche Stilicone v 93) lontano dalle movenze idilliche che avevano caratterizzato lapertura del canto (e che torneranno anche piti avanti)2~ a cui Venere si riferisce senzaltro nelle sferzanti intershyrogative dei vv 44 sgg

Da quanto detto finora dunque nella rappresentazione del dio delle nozze appaiono chiari alcuni elementi

a) allinterno del carme Imeneo rappresenta sicuramente un personaggio di rilievo se egrave vero che Claudiano si preoccupa di specificarne la genealoshyfria rendendolo effettivamente protagornsta per almeno metagrave delloperetta

b) Imeneo egrave raffigurato non solo come poeta ma come cantore di temi specificatamente bucolici (v 36 Maenalii modi)

c) nel genere bucolico a cui pure si dedica con entusiasmo egli appare un novizio tantegrave che le sue canzoni pastorali per quanto possano stargli a cuore in quel momento (questo il senso dellironico accenno di Venere ai dilceta carmina dei vv 44-45) sono in realtagrave mormorii appena accennati sulla fistula ed indegni di essere suonati alla presenza della dea del matrishymonio (donde il pudor del dio vv 41-42)

d) Venere lo rimprovera proprio a causa di questa sua attivitagrave invitandoshylo ad abbandonare le tematiche pastorali che non si confanno neacute alla sua natura neacute alle sue capacitagrave espressive29 in nome di un canto stilisticamente piu elevato che in conformitagrave al rango degli sposi sia eseguito non giagrave con la modesta fistula ma con la piti nobile cithara che ad Imeneo compete e che il dio effettivamente capace di suonare (vd n 29) qui sembra peraltro trascurare (vv 48-49)

27 Cfr anzitutto Men Rhet 140 21 sgg quindi Him or 9 2 in cui la audatio novorum coniugum si egrave visto viene a costituire la terza delle quatrro seziorn (le altre sono illpugraveigravetoccedil ilOyoccedil o prooemium la 6EacuteltJ1ccedil irrigrave -c0 ycillltl e 1euroK$poQlccedil -cijccedil VUgraveIl$l1ccedil) che formavano la oratio conubialis

28 Accenti pili propriamente idillici si colgono infatti anche nella descrizione del sereno paesaggio prealpino da cui accorrono tutti gli uccelli al traino del carro di Venere (vv IOS-10)

29 Pur esistendo una tradizione che voleva Imeneo quale figlio di Apollo e Calliope fratello di mitici cantori come Ialemo Lino ed Orfeo (SchoL in Eur Rhes 395 e Schol in Pind Pyth 4 313) in nessun luogo il dio delle nozze viene presentato alla stregua di un musica che suona con il flauto policalamo (v 35 inaequaes avenae) solo il pia tardo Marziano Capella nel suo De rlupliis Philologiae et Mercurii lo rappresenta quale abile suonatore di cetra definendolo significativamente psalens tllQamis (I I 5)

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Nasce a questo punto il sospetto che la rappresentazione di Imeneo musico e della lis con Venere nasconda motivazioni piugrave profonde del semshyplice accordo con la tradizione retorica (che prevedeva allinterno di un contesto nuziale lintervento di determinate divinitagrave) cosiccheacute non semshybra irragionevole intendere lintero episodio come una sottilissima finzioshyne in cui nella figura del dio delle nozze Claudiano adombri addirittura se stesso in una sorta di personale riflessione sulla poetica espressa nel canto A suggerire la curiosa identificazione cui sembrerebbe in apparenza esseshyre in disaccordo il fatto che Claudiano non egrave effettivamente un poeta bushycolico intervengono a mio avviso diverse ragioni

a) linedito ruolo di protagonista accordato ad un personaggio cpme Imeneo30 nella cui genealogia quale generico laquofiglio di una Musa (v3 I

Musa genitum)31 egrave evidenziata volutamente lappartenenza al mondo dei poeti chiaro elemento di vicinanza a Claudiano

b) la facilitagrave (in particolare in quelle composizioni bucoliche in cui egrave pil forte lelemento encomiastico ed alle quali Claudiano sembra avvicinarsi nella creazione del poemetto) con cui spesso i poeti espongono le proprie idee letterarie sotto le malcelate spoglie di un arcadico personaggio pensi ad esempio su suggestione del Titiro virgiliano al Coridone dellecloga

30 La presenza di Imeneo allinterno dei contesti epitalamici era variamente registrata

nella trattatistica retorica cfr Men Rhet 136 4 144 23-24 148 19-23 e 156 13 e Him or 9 r tuttavia nella tradizione della poesia nuziale latina il dio non egrave mai definito da precise connotazioni fisiche e caratteriali in Catullo Imeneo egrave nominato piugrave volte nel refrain che caratterizza il carme 61 ma non egrave personaggio che brilla di luce autonoma mentre in Stazio (silv I 2237-39) Sidonio Apollinare (carm lO 19-20) e in Draconzio (Romu 6 I7 e IO 87 sgg) egli egrave poco piti di una comparsa (anche in Mart Cap IX 902 pur intonando un nuptiale carmen non egrave definito da particolari caratteristiche) laddove risulta del tutto assente nei piti tardi epitalami di Ennodio e Venanzio Fortunato Il fatto stesso che Claudiano nel carme nuziale di Onorio e Maria lo avesse appena citato (cfr nupl pro 21 nupt 202 e 312) testimonia

leccezionalitagrave del suo ruolo allinterno di pali cel 31 Se nelle saghe piu antiche Imeneo veniva considerato figlio di Dioniso o di Dioniso

ed Afrodite (vd in proposito WH Roscher Ausfuhrlidw5 Lexicon du Griechischm und Riimischen Mythologie Leipzig Teubner 1886-1890 sv Hymenaeu5 coli 2800-4) Claudiano qui fa forse riferimento ad una tradizione assai consolidata che lo voleva ora figlio di Clio ora di Tersicore

quale generico figlio di una Musa appare in lind fr 139 Boeck e in Hesych sv 1IgraveJ 1 ) restando volutamente sul vago (per quanto Catullo in 61 2 lo avesse definito Uraniae

11 vgenus) per sottolineare semplicemente come con una simile ascendenza il nume tutelare del talamo non potesse che essere anchcgli un poeta (in Mart Cap 1 1 5-6 egrave detto cosi rnatre Camena progenitum) In realtagrave i tratti con cui Imeneo viene descTitto rimandano senza equivoco ad un accostamento al genere bucolico unico a non avere come sua protettrice una determinata Musa e verso il quale Claudiano si sente dcbitore per le particolari caratteshy

ristiche del suo epitalamio

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4 di Calpurnio Siculo O al Timeta della prima bucolica di Nemesiano evidenti travestimenti pastograverali dei due autori)32

c) luso spregiudicato che Claudiano anche altrove sembra fare del mito33 quale piu digrave una volta proietta le imprese dei suoi patroni mettendovi

in rapporto la propria esperienza poetica (cosi ad esempio in carm min 31 egli non esita a paragonarsi sottilmente ad Orfeo)

d) il modo con cui Venere designa Imeneo (v 46 deditus Musarum studio) in termini significativamente ripresi da Claudiano per definire se stesso e la propria attivitagrave in VI com pro II-I2 mc quoque Musarum studium sub nocte sienti artibus adsuetis sollicitare iubet

Attraverso lallegoria Claudiano sembra dunque invitare il suo raffinato pubblico ad accostarsi al testo per mezzo di due differenti chiavi interpreshytative luna piu Immediata per cui in Cipride egrave possibile distinguere la necessitagrave della presenza di un amore passionale tra i due giovani e in Imeneo listituzionalizzazione dello stesso legame laltra pitI strettamente legata alle contingenze della composizione del poemetto per la quale nel dialoshygo tra Venere e Imeneo si riconosce un gioco tutto letterario per alludere al singolare tentativo di indirizzare il genere epitalamico sulla via non giagrave della celebrazione lirica (inaugurata in Grecia da Saffo e ripresa a Roma da Catullo) o meramente panegiristica (come Stazio e lo stesso de nuptiis Honori) ma su quella della fusione dei toni idillici con i canoni imposti dalla poesia doccasione34

Il personaggio di Imeneo diventa cosi una maschera35 e fornisce al poeta

32 Come Calpurnio Siculo anche Nerncsiano (conformemente alla tradizione bucolica) aveva cantato le lodi dei suoi protettori nelle eclogae celando nei nomi dei pastori personaggi piugrave o meno influenti della societagrave del sec III (COS ad esempio per lelogio pastorale del defunto imperatore Caro vd B Luiselli Iidentiflrazione del Melibeo di Nemesiano e la data di composizione della l aiOla in Maia III 19S8 pp 189-208)

33 Egrave questo uno degli elementi piugrave significativi del classicismo di Claudiano come ha messo in luce L Gualandri Il classicismo claudiatleo aspetti eproblemi in Metodologie della ricerca sulla tarda antichitagrave Atti del primo Convegno dellAssociazione di Studi tardoantichi (Napoli 1987) a cura di A Garzya Napoli DAuria 1989 (ltltAtti dei cOllvegni I) pp 25-48 e Ead~ Alla corte impuiale di Milano nel IV secolo d c riflessi politici del classicismo claudianeo in laquoArch storo lomshybardoraquo cxv 1989 pp 9-35

34 La tradizione prevedeva infatti che allinterno dei carmi dedicati alle nozze venissero menzionati alcuni punti obbligati nella descrizione del rito quali la dextrarum iunctio o la alloculio sponsalis pronullciata dalla prontba (vd AL Wheeler Tradition in the Epithalamium in laquoAmerJourn ofPhilolraquo LI 1930 pp 205-23 e R Keidell sv Epithalamium in RAC v [1962) c011927 sgg) a tali canonici elementi (che si ritrovano con poche varianti in tutti gli epitalami conservatici) Claudiano dedica lultima parte del carmen seguendo piugrave fedelmente le linee tracciate dai suoi predecessori

35 Cosi il Roberts art cit p 335 laquoThe detail concerning Hymcnaeus is unusually

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occasione di dar prova della sua abilitagrave di scrittore che si rivela efficace non solo nel narrare epiche gesta o nel vilipendere i nemici suoi e dei suoi pashytroni ma anche nellesercizio del genere epitalamico che lo aveva visto impegnato con successo giagrave lanno precedente e che pur presentandogli il pericolo della ripetitivitagrave veniva ora rinnovato in maniera del tutto origishynale in tale quadro il diverbio tra Venere ed Imeneo diviene un elegante divertissement letterario al quale igravel poeta doctus Claudiano orientato a difenshydere con arguzia le proprie innovazioni stilistiche puograve permettersi di dere di fronte ad un uditorio che in qualche caso poteva comprendere

lironia della sua sottile vis polemica I vv 3 -34 suonano cos1 come un tuttaltro che modesto autoriconoscigraveshy

1mento di Claudiano quale poeta epitalamico per eccellenza in maniera

36 conforme allalta coscienza di seacute che sembra ispirarlo anche altrove dopo il cimento del poemetto le nozze imperiali che lo aveva portato al culmen del successo a corte il poeta di Alessandna doveva ritenersi il piti esperto cerimoniere nuziale un vero e proprio dux thaami alla stregua di Imeneo A questa consapevolezza di essere a Roma lauctor indiscusso della poesia epitalamica corrisponde daltra parte linesperienza nei confronti del poetare bucolico a lui sicuramente non familiare come sottolinea la palese insistenza su un lessico che richiama la sfera semantica della modeshystia (temptabat tacituslapsus silentem pudor dubiam umbram) e che con lespresshysione pastoralia murmura connota il canto di Imeneo come un qualcosa di assolutanlente dimesso (si pensi solo allaggettivo tenuis che caratterizza linshytensitagrave dei sibili) come poeta impegnato in un genere dai toni decisamenshyte e sorprendentemente bucolici Claudiano si sente senzaltro incerto (proshyprio come la lanugo che ombreggia il tenero volto del dio) tanto che rimostranze di Venere la sua fistula si arresta improvvisamente facendo posto ad un modulo piti propriamente panegiristico Siamo nel campo del dibattito letterario dei generi ed egrave chiaro che la modestia di Claudiano egrave soltanto di facciata venendo ad assumere tuttaltro valore se la si coglie nella sfumatura ironica con la quale il poeta presenta al pubblico il suo pastorale alter ego che egli non fosse un poeta bucolico era chiaro a tutti per questo il suo tentativo di impostare un canto su toni da lui mai tentati ed in apparenza alieni dallambito epitalamico poteva essere rapportato al

specific and apparently originai to Claudian [ l I wonder whether there is 110t a reference

here to Ol1e of the partecipants in the marriage 3 Vd per questo aspetto A Cameron Claudian Poetry and Propaganda al the Court oj6

Honorius OxEord Clarendol1 Press 1970 p 40 4

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sorprendente atteggiamento digrave Imeneo cantore per eccellenza del talamo ma non dei pascoli

La rappresentazione egravelaudianea egrave cosi assolutamente ironica e sembra prendere le mosse dagli schemi consueti dell excusatio il procedimento cioegrave con cui i poeti augustei erano soliti giustificare in maniera cortese la rinunshycia allepica37 e nel quale era previsto lintervento di una divinitagrave pronta ad ammonire il poeta che coltivasse un tipo di poesia troppo elevato alle proteste del dio lautore aderiva senza riserve proclamando con una reshymissivitagrave tutta letteraria la consapevolezza dei propri limiti In Claudiano si assiste ad un vero e proprio ribaltamento della situazione dal momento che allepifania di Cipride corrisponde invece lingiunzione ad abbandonashyre la poesia umile rappresentata dalle intonazioni bucoliche della fistula in nome di un canto che fosse modulato al suono delle citharae e che nobilitasse il fasto delle due famiglie

Non sfugga in tale ottica il senso delle rimostranze di Venere giustificashyta dal contesto epitalamico ad assumere linedita veste di critico letterashyrio riservata in gegravenere ad Apollo abbandoni Imeneo i lustra Lycaei ed i sospiri di Eco la smetta cioegrave Claudiano di intonare un carmen tenue e di ambientazione pastorale e componga piuttosto un inno in lode degli sposi e dei loro casati tralasci il poeta i suoi digraveeeta carmina quei versi cioegrave di cui egli forse per la novitagrave sembra al momento compiacersi ma che troppo vicini ai canti agresti del Liceo sono poco adatti ad una poesia che andreb~ be intonata con animo virile e non sussurrata mollemente in pastoralia murmura Nel sottile gioco delle parti fingere incertezza in quel poetare bucolico che pure aveva ispirato fino ad allora il carme significava per Claudiano anticipare argutamente le possibili critiche dei detrattori e inshydirizzare lattenzione del pubblico sul passaggio da un tipo di poesia dimesso ad uno senzaltro piti elevato riflesso nel lessico e nello stile mashygniloquente dellEgravey1Cw)llov che caratterizza i vv 56-99 Alle orecchie dei moderni qui la poesia claudianea sembra notevolmente scadere poicheacute Imeneo dedicandosi alla pomposa lode dei potenti torna ad essere una figura evanescente e del tutto priva di interesse tuttavia egrave necessario imshymaginare che nei gusti del pubblico di corte assai attento alle note propashygandistiche del carme questa dovesse essere proprio la parte piti attesa e

37 V d G DAnna Lagenesi delexcusatio in Id Virgilio Saggti critid Roma Lucarini 1989 pp 79-92 il quale ponendo un importante distinguo tra recusatio polemica ed excusatio indivishydua nellinizio della sesta ecloga virgiligraveana (riecheggiata al v 38 del nostro epitalamio vd n 19)

il Primo esempio di uno schema che avragrave molta fortuna presso tutti gli altri poeti augustei

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forse anche la pili applaudita al punto che il poeta da buon blanditore suo uditorio non vi avrebbe in alcun modo potuto rinunciare Nel moshymento in cui comunque Claudiano si riappropria del personaggio di Imeneo e scende nuovamente nel campo della polemica letteraria sul senso della propria operazione stilistica il dio riacquista vigore poetico la maschera torna a parlare con la voce dellautore difendendo con fermezza il valore di un canto dai toni in parte idillici eppure dopo la lunga tirata encomiastica parimenti valido per innalzare alle pnl superbe altezze il nome delle due famiglie (vv 98-99)

haec quoque non vilem iam fisrula commodat usum responsura choris

I due versi che sembrano sintetizzare le idee letterarie di Claudiano attrashyverso una studiata collocazione della congiunzione quoque dellavverbio

rivendicano in pratica la ragionevolezza dellu5us della nuova poetica anche la poesia di natura vagamente bucolica oramai innalzashytasi nella commistione con lencomio puograve rispondere con forza ai con di elogio e di giubilo cantati al suono delle lyrae e celebrare la gloria di consacrata unione Se Imeneo non aveva piu vergogna del suo canto (a dispetto delliniziale arrossire di fronte a Citerea) anche Claudiano dopo un elogio tanto solenne dedicato alle due famiglie poteva ormai affermare con orgoglio di aver servito lamico Palladio e con lui il potente Stilicone adattandosi a suonare la fistula (da lui mai adoperata fino ad allora) con gli stessi accenti della lira dando voce cioegrave attraverso le modulazioni bucoliche ad una poesia epitalamica piu leggera quantunque sempre ispirata ai pili severi temi encomiastici

Era un modo legitrimo di celebrare con eleganza un avvenimento pur sempre ufficiale (si trattava in sostanza del debutto della giovane coppia nella sfavillante corte milanese) un compromesso insomma che svincoshylando il poeta dai toni compunti di alcune forme tradizionali gli procurashyva comunque lapprezzamento dei committenti nel momento in cui la poesia di intonazione pastorale riusciva nobilitata dallincontro con il sostenuto modulo dellegraveYl(wlltov Nel vivace scambio di battute tra Venere ed Imeneo la situazione mitica viene cosi ad esprimere con sottigliezza le intenzioni letterarie dellautore operazione alla quale il poeta non aveva rinunciato neanche nellaltro epitalamio38 componendo un carme non pili

38 In nupi pr 13 ClaudJlno aveva attaccato i detrattori della Slla Musa attraverso rappresentazlOne di Centauri e Fauni (cfr per questi ultimi un accenno Dolemico anche in

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l PASTORALlA MURMURA DI IMENEO (CLAVD CARM MIN 25)

legato alla rigida legge dei generaJ9 Claudiano si preoccupa infatri di difenshydere il proprio esperimento per il quale la mescolanza dei toni idillici forme della poesia nuziale in unione alle note pili prettamente encomiashystiche veniva a superare con originalitagrave sia il modello catul1iano che aveva accentuato i1lirismo e la cornice mitico-religiosa del contesto matrimoni a-

sia quello staziano che ne aveva messo in luce per la prima volta la natura panegiristica

Se nel carme per le nOzze imperiali Claudiano aveva cercato di coniugashyre i due indirizzi rifacendosi principalmente a Stazio in pali celo egli semshybra essersi mosso con maggiore desiderio di sperimentazione (significativi prodromi aveva giagrave espresso nellinsolita polimetria dei Fescennina) cantanshydo il cOl1ubium dellamico con i toni pili leggeri della poesia pastorale che non a caso decreteranno la grande fortuna del carmen presso il Settecento arcadico40

In questo richiamo alla gerarchia dei generi letterari non sfugga la valenza simbolica degli strumenti in cui egrave volutamente accentuata la contrapposishy

cel 18 per clli vd infr) che illtervenuci alle nozze digrave Peleo e Teti avevano mostrato di

il camo di Tcrsigravecore apprezzato invece da rum gli altri convenuci Allimerno dJ una polemica forse non 5010 letteraria il poeta si era richiamato ad una abbozzata teona dei generi nel confromo tra il barbitoN di Tersicore (personifigravecazione della poesia dei Fescennina) e la lira di Apollo simbolo del componimento epitalamico vero e proprio (vd R Perrelli Sulla praifatio alEpithalamium de nuptiis HOllorii Augusti di Claudiano in laquoKOlVU)v(a JX 19 5 pp 121-30) 8

39 Equesto del resto il carattere principale dellintera produzione claudJanea come ha me~so in evidenza A Fa Studi sulla tecnica poetica di Claudiano Catania Tringale 1982 p 63 per il quale nelJAlessandrino laquoin rutti i grandi camli doccasione [J la separazione tra i diversi generi letterari che a prima vista sembrerehhero dovervisi distinguere tende a svanire bull

40 Cosi larcade Eduardo Bignardi professore di retorica in Savignano (17 - 826) sotto62 1

il pastorale pseudonimo di Pedeute Confluenzio Docimasta ne pubblicograve (Rimini sd) una edulcorata tradUZione in occasione delle nozze della marchesa Francesca Antaldi Con la medesima grazia aveva tradotto il poemetto N Berengani RaC(()ta di tuttigli antichi poeti colla loro versione nellitalianajagravezclla tradotti in parte dal Signor Niaola Berengani nobile veneto [ J Veneshyzia Ertz 1716 aderendo al clima di sereno equilibrio che ispirava le melense composizioni dellepoca Mossa da un medesimo interesse per le convenzionali figure del genere arcadico era anche lomlai irreperibile traduzione in tedesco di F von Wiedeburg Epithalamium die Veacutermiihlung des Palladiu5 und der Ceerina in laquoHumanist Magazin Sto Il 1791 pp 121-45 mentte con non diversa sensibilitagrave circa un secolo pili tardi il carme veniva ttadotro in italiano nellopera complctl di GB Gaudo Claudio Claudiano Opere volgarizzamento e note Oneglia Tip Ghislini 1871

2bull Legate ad un clima di contemplazione per le rarefatte atmosfeshy

re del poemetto sono anche le belle prove poetiche di UA Amico Per le nozze di Palladio e Ceenna l415ione di Ugo Antonio Amico Palermo P Lauriel 1875 O Targionl Tozzetti Epishytalamio di Palladio e Celerino rerAto in volgare Livorno Fr Vigo 1879 ultimi a tradurre il carme in italiano [prima della Ricci vd Il Il

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zione tra la fistula allegoria fin troppo scontata della poesia dai toni proshypriamente bucolici e la cithara immagine per antonomasia della poesia elevata e nel contesto epitalamico riflesso del componimento scritto in maniera vicina alle modulazioni dellepica e del panegirico se una tale puntualizzazione si coglieva giagrave nella prefazione a nupt qui Claudiano sembra aver preso coscienza della sua operazione letteraria che annullava la differenziazione tra i generi e Iisultava innovativa pm rimanendo solco della tradizione che legava in origine egloga ed epitalamio

Se tale primitiva comunanza giustifica dunque la legittimitagrave della scelta c1audianea non spiega perograve del tutto attraverso quali influenze sia maturashyta nel poeta di Alessandria la decisione di dare una connotazione p~opriashymente pastorale al matrimonio di Palladio e Celerina che digrave rustico doveshy

va avere ben pOCO41 La volontagrave di variare gli schemi adottati lanno precedente nellepitalamio

per Onorio e Maria potrebbe essere intervenuta solo in parte se egrave vero infatti che non sarebbe stato opportuno ripetere pedissequamente le moshyvenze di nupt dal momento che il pubblico di corte che aveva assistito declamazione dellepitalamio imperiale avrebbe giudicato sfavorevolmenshyte un carme che si fosse posto palesemente sulla falsariga di quello non si puograve tacere che in una situazione analoga come la recita dei carmi per il terzo e il quarto consolato del giovane principe declamati a soli due anni di distanza dinanzi al medesimo uditorio Claudiano non aveva mutato impianto fondamentale delle due operette sostanzialmente identiche tra loro nel ricalcare gli schemi dellencomio posto tra la tradizione panegiristica

e quella epica42

A mio avviso resta perciograve fondamentale anche in questo caso za della manualistica retorica verso la quale Claudiano come si egrave visto invitato a scrivere in un breve lasso di tempo il carme nuziale per lamico e collega43 mostra di porgersi ancora una volta in maniera assai intellishy

genteQuanto Imerio (che rientrava senzaltro tra le letture scolastiche del

periodo)44 possa effettivamente avere ispirato il quadretto bucolico che apre il carme nuziale c1audianeo non egrave possibile dire tuttavia egrave innegabile

41 Claudiano specifica infatti che i cori di giubilo che giungono alle orecchie di Venere provengono dalla vicina urbs (v 21) che altro non puograve essere che Milano come conferma la

deslt-TIzione del paesaggio lombardo ai vv 105-10

42 Vd Fo op cit pp 34-39middot 43 Cfr pro 1-2 Ci1rmina per thalamum quamvis fostina negare IlIorl )olui genero nec potui SOCerD

44 Vd Gualandri Aspetti cit~ pp IO sgg

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che un tale significativo precedente autorizzasse comunque il poeta ad inshyserire in un contesto solenne quei toni idillici che solo qua e lagrave sembrano fare capolino nel resto della sua produzione45 Il senso delloperazione letshyteraria claudianea si coglie anzi nel tentativo di nobilitare quel mondo rendendolo adeguato al rango dei committenti attraverso lalto encomio degli stessi da qui lesclusione dal boschetto di Venere di alcuni personaggi campestri (Driadi e Fauni) che pure comparivano in Imerio ma che alleshygoria non troppo occulta dei detrattori delle nozze (combinate a scopo politico da Stilicone in persona v 93 elegit Stilicho) e forse della sua stessa opera Claudiano ritiene indegni di accostarsi alla festa

Al di lagrave dello scenario politico che fa da sfondo al matrimonio naturalshymente Claudiano era cosciente che il suo tentativo di conciliare addirittura tre indirizzi letterari (idillio encomio e poesia nUZIale) avrebbe incontrato le critiche di chi riteneva inadeguate al contesto propagandistico le intonashyzioni bucoliche del suo canto per questo nel travestimento pastorale di Imeneo egli previene sottilmente le possibili obiezioni neacute si puograve escludere del tutto che il garbato gioco letterario fosse indirizzato agli stessi commitshytenti46 piu di tutti mteressati allaspetto propriamente encomiastico del carmen Verso chiunque fosse diretta lapologia del proprio operare poetico resta comunque il fatto che Claudiano mostra la consapevolezza di avere intrapreso da sol047 una scelta prevista dai canoni retorici ma che doveva

45 II Cameron op cit pp 294 sgg mette in luce come linteresse per la natura sia presente in Cbudiano per lo piu nelle composizioru minori in quelle cioegrave non ispirate ad una particolare occasione ufficiale Accenti in parte idillici si ritrovano perciograve nel Ci1rmen de sene veronensi (wrm min 20 Hall) laquogiOco maruerato con le tradizioru ed i luoghi comuru della poesia bucolicaraquo (N Horsfall Economia suburbana e tradizione bucolica il senex di Claudia no in lnvigilata Lucerrus raquo Xlll-XIV J99I-1992 p 170) o in quello dedicato alfons Aponus (carm min 26 Hall) cui aggiungeremmo anche alcune descrizioru del libro II del de raptu Proserpinae (cosi si confronti liruzio di pall cel con il quadretto della campagna sicula ai vv IO sgg)

46 Ritengo infatti che lespressione communia studia riferita da Claudiano in pro 5 ai suoi rapporti con Palladio non comprenda semplicemente lambito della cancelleria imperiale ma alluda anche ad una comunanza di interessi piu specifigravecatamente letterari Come semplishyce ipotesi si potrebbe anzi pensare che un accenno alle caratteristiche bucoliche del proprio canto sia argutamente celato da Claudiano in pr 7 carmen amor generi soceri reverentia posat laddove con un procediment di referenzialitagrave allusiva che rimanda chiaramente allambito pastorale (cfr infatti Calp ed z 92 carmina poscit amor necfistula cedit amori verso derivato a sua volta dal celeberrimo omnio vinat Amor et nos cedamus Amori di Verg ed IO 69) egli dedica la sua composizione allamico letterato in grado per questo di comprendere pienamente la sua ironia (il Roberts art cit p 335 ipotizza addirittura che Palladio fosse laquoa writer of pastoral versesraquo )

47 Si ricordi che tra i rimproveri rivolti da Venere ad Imeneo cegrave Quello di suonare tutto

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confrontarsi con loccasione ufficiale in cui avveniva la declamazione un canto che sotto linfluenza degli auctores delletagrave e della raffinata produzione dei poeti del sec III riprendeva alcune suggestioni dci genere bucolico soddisfacendo al tempo le richieste dei committenti (Palla dio e il suo nlturo suocero) che su di lui forse proprio in virtti dellamicizia doveshyvano aver fatto pressione percheacute il poemetto risultasse particolarmente efficace da un punto di vista propagandistico

Se la commistione di generi e di stili diverragrave tipica della produzione tardo antica48 per quanto ne sappiamo nella poesia epitalamica latina lespeshyrimento claudianeo resteragrave isolato ad esclusione di qualche breve suggeshystione idillica in Draconzio Ennodio e Venanzio Fortunato49 i avranno perograve coscienza di una poesia nuziale a metagrave strada tra rfdllllO e lencomio neacute tanto meno delle circostanze egravehe ne avevano determinato lo sviluppo del resto lo stesso Claudiano tornando a coltivare la poesia linvettiva e del panegiricoo abbandoneragrave ben presto le intonazioni dolce-

solo (v 47 quid medio t(cum modularis in aesru) a sottolineare in chiave allegorica delloperazione

48 Vd J Fontaine La nozione di genere lencmrio nella letteratura cristiana deIV secolo in Letshyteratura tardoantica Figure epercorsi trad it dl CO Tommasi Moreschini Brescia Morcdliana 1998 pp 8S-lIO per il quale bull lintreccio dei letterari dipende non da una confusione derivata da non conoscenza ma da una rinnovata estetica della poikilia ellenisticaraquo (p 92) Sull argomento cfr Id Uniteacute et diversiteacute du Meacuteange des genres et des tons chez quelques eacutemvains latins de la fin du IV siede Ausolle Ambroisc) Ammiltl in Entretiem sur lAmiquiteacute Classique XXIII

Christianisme et jogravermes litteacuteraires de lAntiquiteacute Tardive ltl Occident Vandceuvres-Genegraveve Fond Hardt 1976 pp 425-72 La scelta di mescolare diversi registri pur in direzione di una sostanshyziale continuitagrave dei generi classici (cfr in proposito FE Consolino Il classicismo nella tarda antichitagrave latina in Klassik 1m Vergleich Normativitijt und Historizitat europiiischer Klassikm DFG -Symposion 1990 Stuttgart Metzler 1993 [laquo Gennarustische Symposien Berichrsbande raquo xm] pp 348-65) in relazione ad epica e panegirico assume da Claudiano in poi un laquovero e proprio valore archetipicoraquo op cit p 64) influenzando Merobaude SidOlugraveo Apollinare e Corippo Quanto al genere epitalamico saragrave invece Draconzio a fondere i temi tipici della poesia nuziale con quelli di intonazione biografica (cfr Romul 6 e 7) rendendoli addirittura propri anche del modulo epico (vd n 24) nella Medea (Romul IO)

49 Vd Wilson art cit pp 38-39 Ai rilievi della Wilson si puograve accostare anche Man Cap IX 906 16 ove nel coneo che accompagna la tradizionale deductio della sposa si distinguono agrestes canorique semidei e IX 916 II sgg in cui Armonia intervenuta alle nozze rievoca la vicenda di Pan e Siringa carmen Maenaliae tulere pinus I percussaque modis sonat Lycf1eis I sollm Arcadiae nemus acuta I pemix semiferi puella Panos I nam versa in calamos sonat loquaces I quam dum forte deus premit labellis I suspirat veluc osculis canorem

50 nsecondo libro della In Eutropium egrave infatti del settembre di quello stesso anIlO 399 precedendo di pochi mesi i primi due libri del de comulatu Stilichonis (per la datazione vd J Long Claudians In Eutropium or How when and why to sander a eunuch Chapel Hill-LondoIl Univo ofNonh Carolina Press 1996 pp 146 sgg)

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l PASTORALIA MURMURA DI IMENEO CARM MIN 25)

mente sottili della fistulaol valIda come le citharae dellepos forse SOlO per accompagnare i cori nuziali ma troppo debole per contrastare come gli si chiedeva i cupi clangores delle tubae preannuncianti di li a poco il scolo dellimpero

ANGELO LUCERI

51 Lidea di una lode espressa attraverso il canto pastorale sembra tornare anche in Stil I

181-82 te memor EurotQs te rustiCf1 Musa Ile pastorali modulatur Maenala cantu (cfr anche Stilo 2 282-83 posita ludat formidine pastor I securugraveque canal Stilichonem fistula silvis) ma si tratta soltanto di una suggestione letteraria dettata dallambiente arcadico in cui era maturato il trionfo del condottiero (si celebra infatti la vittoriosa campagna di Grecia) il carme per il consolato del generalissimo non avragrave assolutamente nulla di bucolico restando inquadrato nelle Diti severe norme della poesia epico-encomiastica

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  • pastoralia_txt

ANGELO LUCERl

m numeradi Imeneo del resto

tuttaltro che occulta la singolare espressione pastomlia murmum vera chiave di lettura dellintero episodio Il termine murmur in relazione al suono

espresso da uno strumento viene usato in genere per indicare quello tuba o del corno20 mai quello esile e aggraziato del flauto egrave perciograve che con tale espressione Claudiano si riferisca ai sibili emessi dalla siringa di Imcneo21 confusi mormorii indegni del titolo di poesia proshyprio come iflamina (eeZ 1 16) e i sibila (eeZ 3 IO) in ambiente pastorale Nemesiano aveva definito dissona per connotarne linadeguatezza ca Iaccostamento allaggettivo lJastugraveralis22 e la menzione dei Maenalii

bucoligraveca

harundine venlum questa giustificarsi nel confronto con ed I 2 sigravevestrem tenui musam medilaris aVe11a e soprattutto 6 8 agreslem ICltui meditabor harundine Musam in cui tivo lenuis egrave riferito allo strumento per definire la sottigliezza materiale delle canne e ancor

la raffinatezza della sua MOugrave(Ja MlttaN2ll (cfr Callim hymn Dian 243 AgraveE1tmN2C(l (JUgraveplyyFd invece scnzaltro ispirato dal ricordo virgiliano Claudiano abbia variato a

stanza il suo modello e volutamcnte spostato la collocazione degli aggettivi creando un perfetto di l1ersus aureu5 che ricordasse da un lato la famosissima iunctura del mantovano dallaltro un verso eli Ovidio sullamore tra Pan (a cui Imeneo effettivamenre assomiraquolia vd supra n 14) e Siringa dr Ov mct I 707-8 dumque ibi suspirat moto in harurzdine sonum tenuem similemque querenti (lidea eli un sibilo tenue nellintensitagrave egrave espressa anche in Nemes ecl 2 Il quod non tam tenuifilo de VOCi sonaret per il nesso tenuis ventlls cfr invece Ov ars I 16r e n 86) dissimilis che richiama le inaequales avcnas del v 35 egrave determinato forse dalla volontagrave di variare lovidianopaslOr inaequaligrave modulatur harundine carmen di remo T8T

in un riferimento ormai topico alla diversa lunghezza delle canne che compongono il flauto policalamo di Imeneo (cfr Tib II 5 31 fistula cui semper decresci harundirzis ardo Si XIV 471

sepuna harundine fino a Drac Romul 737 imparibus calamis) La lezione dei tre pur autoremiddot voli manoscritti appare pleonastica e non in grado di spiegare esattamente la dinamica di esecuzione del canto dal momento che a rendere differente la tonalitagrave dei vari suoni non egrave tanto la diversitagrave demissione digrave fiato (chc rcnde dissimile lintensitagrave del suono cfr Long Il 35 3-4 Ograve ltIgtlAgravelltdccedil EgraveVeuroltVEl tograve EgravevtEu6EV 7toAgraveugrave lCal VWVllCOV 1(at ograveAgrave[yov lil tijccedil ~ioccedil agraveciJmpograveigravev Eiccedil tOgrave tEPltVOtEPOV LEteuro~aAgraveAgravef tograve fiAgraveolt) quanto la disparitagrave di lunghezza delle inaequales canne ostruite sul fondo da maggiore o minore quantitagrave di cera a seconda del tono desiderato sembra che Claudiano che parla con falsa modestia di murmura eli sibili modulati a voce quasi per non offendere le orecchie di chi ascolta la novitagrave della sua poesia) voglia fare qui riferimento alle variazioni del fiato (variabat) esclusivamente in relazione alla durata dei suoni prodotti avendo giagrave connotato con laggettivo tenuis lintenshysitagrave lieve del suo zufolare (VetlIUS) Tradurrei pertanto laquosulle diseguali cannucce modulava In

maniera varia il fiato sottile raquo

20 vd ThIL Vili co 1676 10-18

21 Si noti il verbo temprare usato altrove per indicare ad il timido pizzicare sulle corde della cetra (cfr Ov met X 145-47) ma che non trova attestazioni in riferimento al

suono del flauto cfr anzitutto Nemes ed 4 15-16

cur nostros caamos cur pastoralia 1itas carmina QUllHlltt

22 Per lattributo messo in relazione alla poesia in imt X l 55 aveva parlato

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I PASTORALIA MURMURA DI IMENEO (CLAUD CARM MIN 25)

(canzoni di tipo bucolico cosi chiamate in omaggio al monte dellArcadia aJizionale dimora digrave Pan ~ dei pasto n dediti allarte delle Muse)23 fanno

del resto chiaramente intendere i timidi accenni di Imeneo hanno per soggetto scenan campestri come indica inequivoGc1bilmente sione al ritornello del canto di Damone in ed 8 incipe Maenalios mecum mea

versus notissimo ad un uditorio che conosceva a memoria lopera virshygiliana

Lo stesso Imeneo se~bra avere coscienza dellumiltagrave del proprio canto modulato quasi sottovoce (come fa presupporre una pill attenta lettura v vd supra n 19) con una modestia che pill volte sottolineata

nei versi successivi si carica di un particolare significato nel momenshyto in cui allapparire di Venere il giovane sbigottisce e rosso di vergogna si lascia scivolare in silenzio la fistula dalle mani (vv 39-43)

restitit ut vidit Venerem digitisque rcmissis ad terram tacito detluxit fistula lapsu dulcc micant ocuti nivcas infcccrat solque pudorque genas dubiam lanuIgravenis umbram cacsaries intonsa

A questo il poeta introduce il dialogo tra Venere ed Imeneo una vera e propna pastorale che si risolve tutta a vantaggio del secondo

(vv43-55)

prior ipsa silentem conpellat laquoNumquamne puer dilecta carmina matcrnis numquam satiabere dedite Musarum studio nimiumque parentis

medio tecum modularis in aestu iarnnc tibi sordent citharae iam lustra Lycaei

pecus cordi redituraque rupibus echo huc ades et tantae nobis edissere causas laetitiae cui pompa viro tam clara resultet quac nova dotetur virgo patriamque gcnusque pandc quibus terris orti quo semine ducti haud ignarus enim nec te conubia fallunt ulla tuo primae libantur foedere noctesraquo

specificatamentc digrave una l1usa rustica et pastoralis come sottolinea anche Diom G L I p 486 r buwlica dicrmtur poemala seamdum carmen paslOrae composita (cfr pure Ter Maur 2123) Draconzio rrhfoi~ forse Claudiano in Romul 8 642-43 iam rustica fistula carmen pastorale canil

copa 9-IO en et Maenaio quae garrit dulce sub antro rustica paslorisfistula more sonai 3 14

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Per quanto il modello di base sia ancora una volta da ricercarsi in StazioZ4 attraverso la disputa tra Citerea ed Imeneo Claudiano nobilita le nozze dellamico ammantandole di unaura miti ca che in quanto lusus non conshytrastava con il cristianesimo dei due coniugi venendo ad esprimere in maniera raffigravenata alcuni temi piti licenziosi legati per tradizione alla poesia nuziale quali il richiamo alloriginaria funzione di Imeneo come tutore dellarmonia anche sessuale tra gli sposi (v 55) e la sollecitazione a che la non ancora avviata corrispondenza amorosa tra Palladio e Celerina venga approvata dalla sacralitagrave dellistituto matrimoniale a garanzia di un futuro

accordo tra le rispettive famiglie25

In tale contesto linvito di Venere al dio a non seguire troppO larte delle Muse (in genere severe versO Amore)26 costituisce senzaltro una maliziosa esortazione affincheacute nel talamo Imeneo presieda allunione coniugale che ella stessa favoriragrave attraverso la dextrarum iunctio a suggello delleterna conshy

cordia tra Palladi e Celerini Al di lagrave di questo aspetto perograve legato essenzialmente alla vicenda reale

del matrimonio le parole di Venere sembrano intendere qualcosa di ben piti preciso in quanto la dea richiede che il nume abbandoni i suoi carmina per rivelare patria e genu5 degli sposi (v 52) in termini tecnici che esponga con chiarezza il yivoc delle due famiglie Vene re vuole insomma

24 La parte pIUgrave consistente del carme DllZ1ale in onore di Stella e Violenti (sigravev I 2 65shysi sviluppava infatti a partire dal dialogo tra Venere ed uno degli Amorini lo schema

narrativo (probabilmente di origine ellenistica) inaugurato nellepitalamio latino dal poeta di etagrave flavia viene seguito con scrupolo da Claudiano nel carme per le nozze imperiali dove il discorso tra lignara dea e Cupido a un tempo testimone e causa degli ardon di Onorio costituisce il iillcro della vicenda poetica (cfr nupl IIO-22) In pali cd Imeneo viene in pratica a sostituire Amore tuttavia la sua caratterizzazione troppo legata forse alle esigenze encomiastiche della garbata composizione non avragrave successo tra gli epigoni dell Alessandrino i quali preferiranno lo schema tradizionale del dialogo tra Cipride ed il piccolo Eros che ritorna in Sidorno Apollinare (wrm II 61 -93) in Draconzio (in Romu IO la Medea che ha di una scena da ricondursi allambito epitalamico in cu~pure compare Imeneo quale tramite tra Venere e Cupido) in Ennodio (carm I 4 50-III) ed infine in Venanzio Fortunato ave tutto il poemetto per le nozze di Sigiberto e Brunichilde si riduce in sostanza ad una lunga controversia tra Venere ed il dispettoso figlioletto cfr carm VI I 66 et litem fecere piam

25 Non a caso il dio egrave scelto da Citerea quale dux (v 31) nel ricordo del catulliano dux bonae Vencr-is boni coniugator amoru di 61 44-45 (ma cfr anche vv 61 sgg)

26 La spiegazione egrave nel dialogo tra Afrodite ed Eros delineato da Luciano in dear dia 23

2 AIJp AI Iigraveeuro MoucrUl otagrave ti crOl arpurtOl Kaigrave Egrave~(j) ~ugraveograveiv euroIgravecrt v 1CagraveKEIgraveval Agrave6$ouccedil btlcreuro1olcnv Kaigrave ropy6vaccedil 1tpo$aivoucrtv Ep AloovllUl aitrcIccedil amp 1llIgraveteuroP crqlvaigrave ycip eacutelcrlv KCUgrave Ogravefi H

$povticcedilOlcrtv Kal nEpigrave ltIgraveJOflv EgraveXOlcn Kal egraveYOgravel1tapicrtallUl 10ilAflKccedil aUgravelaiccedil 1CllNJUgravefUvoccedil Imograve

toii IlEacuteigraveOlccedil AIJp Ea Kal taugravemccedil on crtllvaL

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I PASTORALIA MURMURA DI IMENEO (CLAUD CARM MIN 25)

che si canti la lode dei ~oniugi quellEgraveYKw-llOV tcigraveiv yo-louvtwv che era previsto con dovizia di particolari dalla trattatistica retorica relativa ai dishyscorsi nuziali27 Imeneo effettivamente obbedisce e si abbandona ad una lunga tirata (vv 56-99) costituita da un retorico e assai impoetico elogio dei due casati (che coinvolge anche Stilicone v 93) lontano dalle movenze idilliche che avevano caratterizzato lapertura del canto (e che torneranno anche piti avanti)2~ a cui Venere si riferisce senzaltro nelle sferzanti intershyrogative dei vv 44 sgg

Da quanto detto finora dunque nella rappresentazione del dio delle nozze appaiono chiari alcuni elementi

a) allinterno del carme Imeneo rappresenta sicuramente un personaggio di rilievo se egrave vero che Claudiano si preoccupa di specificarne la genealoshyfria rendendolo effettivamente protagornsta per almeno metagrave delloperetta

b) Imeneo egrave raffigurato non solo come poeta ma come cantore di temi specificatamente bucolici (v 36 Maenalii modi)

c) nel genere bucolico a cui pure si dedica con entusiasmo egli appare un novizio tantegrave che le sue canzoni pastorali per quanto possano stargli a cuore in quel momento (questo il senso dellironico accenno di Venere ai dilceta carmina dei vv 44-45) sono in realtagrave mormorii appena accennati sulla fistula ed indegni di essere suonati alla presenza della dea del matrishymonio (donde il pudor del dio vv 41-42)

d) Venere lo rimprovera proprio a causa di questa sua attivitagrave invitandoshylo ad abbandonare le tematiche pastorali che non si confanno neacute alla sua natura neacute alle sue capacitagrave espressive29 in nome di un canto stilisticamente piu elevato che in conformitagrave al rango degli sposi sia eseguito non giagrave con la modesta fistula ma con la piti nobile cithara che ad Imeneo compete e che il dio effettivamente capace di suonare (vd n 29) qui sembra peraltro trascurare (vv 48-49)

27 Cfr anzitutto Men Rhet 140 21 sgg quindi Him or 9 2 in cui la audatio novorum coniugum si egrave visto viene a costituire la terza delle quatrro seziorn (le altre sono illpugraveigravetoccedil ilOyoccedil o prooemium la 6EacuteltJ1ccedil irrigrave -c0 ycillltl e 1euroK$poQlccedil -cijccedil VUgraveIl$l1ccedil) che formavano la oratio conubialis

28 Accenti pili propriamente idillici si colgono infatti anche nella descrizione del sereno paesaggio prealpino da cui accorrono tutti gli uccelli al traino del carro di Venere (vv IOS-10)

29 Pur esistendo una tradizione che voleva Imeneo quale figlio di Apollo e Calliope fratello di mitici cantori come Ialemo Lino ed Orfeo (SchoL in Eur Rhes 395 e Schol in Pind Pyth 4 313) in nessun luogo il dio delle nozze viene presentato alla stregua di un musica che suona con il flauto policalamo (v 35 inaequaes avenae) solo il pia tardo Marziano Capella nel suo De rlupliis Philologiae et Mercurii lo rappresenta quale abile suonatore di cetra definendolo significativamente psalens tllQamis (I I 5)

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Nasce a questo punto il sospetto che la rappresentazione di Imeneo musico e della lis con Venere nasconda motivazioni piugrave profonde del semshyplice accordo con la tradizione retorica (che prevedeva allinterno di un contesto nuziale lintervento di determinate divinitagrave) cosiccheacute non semshybra irragionevole intendere lintero episodio come una sottilissima finzioshyne in cui nella figura del dio delle nozze Claudiano adombri addirittura se stesso in una sorta di personale riflessione sulla poetica espressa nel canto A suggerire la curiosa identificazione cui sembrerebbe in apparenza esseshyre in disaccordo il fatto che Claudiano non egrave effettivamente un poeta bushycolico intervengono a mio avviso diverse ragioni

a) linedito ruolo di protagonista accordato ad un personaggio cpme Imeneo30 nella cui genealogia quale generico laquofiglio di una Musa (v3 I

Musa genitum)31 egrave evidenziata volutamente lappartenenza al mondo dei poeti chiaro elemento di vicinanza a Claudiano

b) la facilitagrave (in particolare in quelle composizioni bucoliche in cui egrave pil forte lelemento encomiastico ed alle quali Claudiano sembra avvicinarsi nella creazione del poemetto) con cui spesso i poeti espongono le proprie idee letterarie sotto le malcelate spoglie di un arcadico personaggio pensi ad esempio su suggestione del Titiro virgiliano al Coridone dellecloga

30 La presenza di Imeneo allinterno dei contesti epitalamici era variamente registrata

nella trattatistica retorica cfr Men Rhet 136 4 144 23-24 148 19-23 e 156 13 e Him or 9 r tuttavia nella tradizione della poesia nuziale latina il dio non egrave mai definito da precise connotazioni fisiche e caratteriali in Catullo Imeneo egrave nominato piugrave volte nel refrain che caratterizza il carme 61 ma non egrave personaggio che brilla di luce autonoma mentre in Stazio (silv I 2237-39) Sidonio Apollinare (carm lO 19-20) e in Draconzio (Romu 6 I7 e IO 87 sgg) egli egrave poco piti di una comparsa (anche in Mart Cap IX 902 pur intonando un nuptiale carmen non egrave definito da particolari caratteristiche) laddove risulta del tutto assente nei piti tardi epitalami di Ennodio e Venanzio Fortunato Il fatto stesso che Claudiano nel carme nuziale di Onorio e Maria lo avesse appena citato (cfr nupl pro 21 nupt 202 e 312) testimonia

leccezionalitagrave del suo ruolo allinterno di pali cel 31 Se nelle saghe piu antiche Imeneo veniva considerato figlio di Dioniso o di Dioniso

ed Afrodite (vd in proposito WH Roscher Ausfuhrlidw5 Lexicon du Griechischm und Riimischen Mythologie Leipzig Teubner 1886-1890 sv Hymenaeu5 coli 2800-4) Claudiano qui fa forse riferimento ad una tradizione assai consolidata che lo voleva ora figlio di Clio ora di Tersicore

quale generico figlio di una Musa appare in lind fr 139 Boeck e in Hesych sv 1IgraveJ 1 ) restando volutamente sul vago (per quanto Catullo in 61 2 lo avesse definito Uraniae

11 vgenus) per sottolineare semplicemente come con una simile ascendenza il nume tutelare del talamo non potesse che essere anchcgli un poeta (in Mart Cap 1 1 5-6 egrave detto cosi rnatre Camena progenitum) In realtagrave i tratti con cui Imeneo viene descTitto rimandano senza equivoco ad un accostamento al genere bucolico unico a non avere come sua protettrice una determinata Musa e verso il quale Claudiano si sente dcbitore per le particolari caratteshy

ristiche del suo epitalamio

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[ PASTORALIA MURMURA DI IMENEO (CLAVD CARM MIN 25)

4 di Calpurnio Siculo O al Timeta della prima bucolica di Nemesiano evidenti travestimenti pastograverali dei due autori)32

c) luso spregiudicato che Claudiano anche altrove sembra fare del mito33 quale piu digrave una volta proietta le imprese dei suoi patroni mettendovi

in rapporto la propria esperienza poetica (cosi ad esempio in carm min 31 egli non esita a paragonarsi sottilmente ad Orfeo)

d) il modo con cui Venere designa Imeneo (v 46 deditus Musarum studio) in termini significativamente ripresi da Claudiano per definire se stesso e la propria attivitagrave in VI com pro II-I2 mc quoque Musarum studium sub nocte sienti artibus adsuetis sollicitare iubet

Attraverso lallegoria Claudiano sembra dunque invitare il suo raffinato pubblico ad accostarsi al testo per mezzo di due differenti chiavi interpreshytative luna piu Immediata per cui in Cipride egrave possibile distinguere la necessitagrave della presenza di un amore passionale tra i due giovani e in Imeneo listituzionalizzazione dello stesso legame laltra pitI strettamente legata alle contingenze della composizione del poemetto per la quale nel dialoshygo tra Venere e Imeneo si riconosce un gioco tutto letterario per alludere al singolare tentativo di indirizzare il genere epitalamico sulla via non giagrave della celebrazione lirica (inaugurata in Grecia da Saffo e ripresa a Roma da Catullo) o meramente panegiristica (come Stazio e lo stesso de nuptiis Honori) ma su quella della fusione dei toni idillici con i canoni imposti dalla poesia doccasione34

Il personaggio di Imeneo diventa cosi una maschera35 e fornisce al poeta

32 Come Calpurnio Siculo anche Nerncsiano (conformemente alla tradizione bucolica) aveva cantato le lodi dei suoi protettori nelle eclogae celando nei nomi dei pastori personaggi piugrave o meno influenti della societagrave del sec III (COS ad esempio per lelogio pastorale del defunto imperatore Caro vd B Luiselli Iidentiflrazione del Melibeo di Nemesiano e la data di composizione della l aiOla in Maia III 19S8 pp 189-208)

33 Egrave questo uno degli elementi piugrave significativi del classicismo di Claudiano come ha messo in luce L Gualandri Il classicismo claudiatleo aspetti eproblemi in Metodologie della ricerca sulla tarda antichitagrave Atti del primo Convegno dellAssociazione di Studi tardoantichi (Napoli 1987) a cura di A Garzya Napoli DAuria 1989 (ltltAtti dei cOllvegni I) pp 25-48 e Ead~ Alla corte impuiale di Milano nel IV secolo d c riflessi politici del classicismo claudianeo in laquoArch storo lomshybardoraquo cxv 1989 pp 9-35

34 La tradizione prevedeva infatti che allinterno dei carmi dedicati alle nozze venissero menzionati alcuni punti obbligati nella descrizione del rito quali la dextrarum iunctio o la alloculio sponsalis pronullciata dalla prontba (vd AL Wheeler Tradition in the Epithalamium in laquoAmerJourn ofPhilolraquo LI 1930 pp 205-23 e R Keidell sv Epithalamium in RAC v [1962) c011927 sgg) a tali canonici elementi (che si ritrovano con poche varianti in tutti gli epitalami conservatici) Claudiano dedica lultima parte del carmen seguendo piugrave fedelmente le linee tracciate dai suoi predecessori

35 Cosi il Roberts art cit p 335 laquoThe detail concerning Hymcnaeus is unusually

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occasione di dar prova della sua abilitagrave di scrittore che si rivela efficace non solo nel narrare epiche gesta o nel vilipendere i nemici suoi e dei suoi pashytroni ma anche nellesercizio del genere epitalamico che lo aveva visto impegnato con successo giagrave lanno precedente e che pur presentandogli il pericolo della ripetitivitagrave veniva ora rinnovato in maniera del tutto origishynale in tale quadro il diverbio tra Venere ed Imeneo diviene un elegante divertissement letterario al quale igravel poeta doctus Claudiano orientato a difenshydere con arguzia le proprie innovazioni stilistiche puograve permettersi di dere di fronte ad un uditorio che in qualche caso poteva comprendere

lironia della sua sottile vis polemica I vv 3 -34 suonano cos1 come un tuttaltro che modesto autoriconoscigraveshy

1mento di Claudiano quale poeta epitalamico per eccellenza in maniera

36 conforme allalta coscienza di seacute che sembra ispirarlo anche altrove dopo il cimento del poemetto le nozze imperiali che lo aveva portato al culmen del successo a corte il poeta di Alessandna doveva ritenersi il piti esperto cerimoniere nuziale un vero e proprio dux thaami alla stregua di Imeneo A questa consapevolezza di essere a Roma lauctor indiscusso della poesia epitalamica corrisponde daltra parte linesperienza nei confronti del poetare bucolico a lui sicuramente non familiare come sottolinea la palese insistenza su un lessico che richiama la sfera semantica della modeshystia (temptabat tacituslapsus silentem pudor dubiam umbram) e che con lespresshysione pastoralia murmura connota il canto di Imeneo come un qualcosa di assolutanlente dimesso (si pensi solo allaggettivo tenuis che caratterizza linshytensitagrave dei sibili) come poeta impegnato in un genere dai toni decisamenshyte e sorprendentemente bucolici Claudiano si sente senzaltro incerto (proshyprio come la lanugo che ombreggia il tenero volto del dio) tanto che rimostranze di Venere la sua fistula si arresta improvvisamente facendo posto ad un modulo piti propriamente panegiristico Siamo nel campo del dibattito letterario dei generi ed egrave chiaro che la modestia di Claudiano egrave soltanto di facciata venendo ad assumere tuttaltro valore se la si coglie nella sfumatura ironica con la quale il poeta presenta al pubblico il suo pastorale alter ego che egli non fosse un poeta bucolico era chiaro a tutti per questo il suo tentativo di impostare un canto su toni da lui mai tentati ed in apparenza alieni dallambito epitalamico poteva essere rapportato al

specific and apparently originai to Claudian [ l I wonder whether there is 110t a reference

here to Ol1e of the partecipants in the marriage 3 Vd per questo aspetto A Cameron Claudian Poetry and Propaganda al the Court oj6

Honorius OxEord Clarendol1 Press 1970 p 40 4

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1 PASTORALIA MURMURA DI IMENEO (CLAUD CARM MIN 25)

sorprendente atteggiamento digrave Imeneo cantore per eccellenza del talamo ma non dei pascoli

La rappresentazione egravelaudianea egrave cosi assolutamente ironica e sembra prendere le mosse dagli schemi consueti dell excusatio il procedimento cioegrave con cui i poeti augustei erano soliti giustificare in maniera cortese la rinunshycia allepica37 e nel quale era previsto lintervento di una divinitagrave pronta ad ammonire il poeta che coltivasse un tipo di poesia troppo elevato alle proteste del dio lautore aderiva senza riserve proclamando con una reshymissivitagrave tutta letteraria la consapevolezza dei propri limiti In Claudiano si assiste ad un vero e proprio ribaltamento della situazione dal momento che allepifania di Cipride corrisponde invece lingiunzione ad abbandonashyre la poesia umile rappresentata dalle intonazioni bucoliche della fistula in nome di un canto che fosse modulato al suono delle citharae e che nobilitasse il fasto delle due famiglie

Non sfugga in tale ottica il senso delle rimostranze di Venere giustificashyta dal contesto epitalamico ad assumere linedita veste di critico letterashyrio riservata in gegravenere ad Apollo abbandoni Imeneo i lustra Lycaei ed i sospiri di Eco la smetta cioegrave Claudiano di intonare un carmen tenue e di ambientazione pastorale e componga piuttosto un inno in lode degli sposi e dei loro casati tralasci il poeta i suoi digraveeeta carmina quei versi cioegrave di cui egli forse per la novitagrave sembra al momento compiacersi ma che troppo vicini ai canti agresti del Liceo sono poco adatti ad una poesia che andreb~ be intonata con animo virile e non sussurrata mollemente in pastoralia murmura Nel sottile gioco delle parti fingere incertezza in quel poetare bucolico che pure aveva ispirato fino ad allora il carme significava per Claudiano anticipare argutamente le possibili critiche dei detrattori e inshydirizzare lattenzione del pubblico sul passaggio da un tipo di poesia dimesso ad uno senzaltro piti elevato riflesso nel lessico e nello stile mashygniloquente dellEgravey1Cw)llov che caratterizza i vv 56-99 Alle orecchie dei moderni qui la poesia claudianea sembra notevolmente scadere poicheacute Imeneo dedicandosi alla pomposa lode dei potenti torna ad essere una figura evanescente e del tutto priva di interesse tuttavia egrave necessario imshymaginare che nei gusti del pubblico di corte assai attento alle note propashygandistiche del carme questa dovesse essere proprio la parte piti attesa e

37 V d G DAnna Lagenesi delexcusatio in Id Virgilio Saggti critid Roma Lucarini 1989 pp 79-92 il quale ponendo un importante distinguo tra recusatio polemica ed excusatio indivishydua nellinizio della sesta ecloga virgiligraveana (riecheggiata al v 38 del nostro epitalamio vd n 19)

il Primo esempio di uno schema che avragrave molta fortuna presso tutti gli altri poeti augustei

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forse anche la pili applaudita al punto che il poeta da buon blanditore suo uditorio non vi avrebbe in alcun modo potuto rinunciare Nel moshymento in cui comunque Claudiano si riappropria del personaggio di Imeneo e scende nuovamente nel campo della polemica letteraria sul senso della propria operazione stilistica il dio riacquista vigore poetico la maschera torna a parlare con la voce dellautore difendendo con fermezza il valore di un canto dai toni in parte idillici eppure dopo la lunga tirata encomiastica parimenti valido per innalzare alle pnl superbe altezze il nome delle due famiglie (vv 98-99)

haec quoque non vilem iam fisrula commodat usum responsura choris

I due versi che sembrano sintetizzare le idee letterarie di Claudiano attrashyverso una studiata collocazione della congiunzione quoque dellavverbio

rivendicano in pratica la ragionevolezza dellu5us della nuova poetica anche la poesia di natura vagamente bucolica oramai innalzashytasi nella commistione con lencomio puograve rispondere con forza ai con di elogio e di giubilo cantati al suono delle lyrae e celebrare la gloria di consacrata unione Se Imeneo non aveva piu vergogna del suo canto (a dispetto delliniziale arrossire di fronte a Citerea) anche Claudiano dopo un elogio tanto solenne dedicato alle due famiglie poteva ormai affermare con orgoglio di aver servito lamico Palladio e con lui il potente Stilicone adattandosi a suonare la fistula (da lui mai adoperata fino ad allora) con gli stessi accenti della lira dando voce cioegrave attraverso le modulazioni bucoliche ad una poesia epitalamica piu leggera quantunque sempre ispirata ai pili severi temi encomiastici

Era un modo legitrimo di celebrare con eleganza un avvenimento pur sempre ufficiale (si trattava in sostanza del debutto della giovane coppia nella sfavillante corte milanese) un compromesso insomma che svincoshylando il poeta dai toni compunti di alcune forme tradizionali gli procurashyva comunque lapprezzamento dei committenti nel momento in cui la poesia di intonazione pastorale riusciva nobilitata dallincontro con il sostenuto modulo dellegraveYl(wlltov Nel vivace scambio di battute tra Venere ed Imeneo la situazione mitica viene cosi ad esprimere con sottigliezza le intenzioni letterarie dellautore operazione alla quale il poeta non aveva rinunciato neanche nellaltro epitalamio38 componendo un carme non pili

38 In nupi pr 13 ClaudJlno aveva attaccato i detrattori della Slla Musa attraverso rappresentazlOne di Centauri e Fauni (cfr per questi ultimi un accenno Dolemico anche in

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l PASTORALlA MURMURA DI IMENEO (CLAVD CARM MIN 25)

legato alla rigida legge dei generaJ9 Claudiano si preoccupa infatri di difenshydere il proprio esperimento per il quale la mescolanza dei toni idillici forme della poesia nuziale in unione alle note pili prettamente encomiashystiche veniva a superare con originalitagrave sia il modello catul1iano che aveva accentuato i1lirismo e la cornice mitico-religiosa del contesto matrimoni a-

sia quello staziano che ne aveva messo in luce per la prima volta la natura panegiristica

Se nel carme per le nOzze imperiali Claudiano aveva cercato di coniugashyre i due indirizzi rifacendosi principalmente a Stazio in pali celo egli semshybra essersi mosso con maggiore desiderio di sperimentazione (significativi prodromi aveva giagrave espresso nellinsolita polimetria dei Fescennina) cantanshydo il cOl1ubium dellamico con i toni pili leggeri della poesia pastorale che non a caso decreteranno la grande fortuna del carmen presso il Settecento arcadico40

In questo richiamo alla gerarchia dei generi letterari non sfugga la valenza simbolica degli strumenti in cui egrave volutamente accentuata la contrapposishy

cel 18 per clli vd infr) che illtervenuci alle nozze digrave Peleo e Teti avevano mostrato di

il camo di Tcrsigravecore apprezzato invece da rum gli altri convenuci Allimerno dJ una polemica forse non 5010 letteraria il poeta si era richiamato ad una abbozzata teona dei generi nel confromo tra il barbitoN di Tersicore (personifigravecazione della poesia dei Fescennina) e la lira di Apollo simbolo del componimento epitalamico vero e proprio (vd R Perrelli Sulla praifatio alEpithalamium de nuptiis HOllorii Augusti di Claudiano in laquoKOlVU)v(a JX 19 5 pp 121-30) 8

39 Equesto del resto il carattere principale dellintera produzione claudJanea come ha me~so in evidenza A Fa Studi sulla tecnica poetica di Claudiano Catania Tringale 1982 p 63 per il quale nelJAlessandrino laquoin rutti i grandi camli doccasione [J la separazione tra i diversi generi letterari che a prima vista sembrerehhero dovervisi distinguere tende a svanire bull

40 Cosi larcade Eduardo Bignardi professore di retorica in Savignano (17 - 826) sotto62 1

il pastorale pseudonimo di Pedeute Confluenzio Docimasta ne pubblicograve (Rimini sd) una edulcorata tradUZione in occasione delle nozze della marchesa Francesca Antaldi Con la medesima grazia aveva tradotto il poemetto N Berengani RaC(()ta di tuttigli antichi poeti colla loro versione nellitalianajagravezclla tradotti in parte dal Signor Niaola Berengani nobile veneto [ J Veneshyzia Ertz 1716 aderendo al clima di sereno equilibrio che ispirava le melense composizioni dellepoca Mossa da un medesimo interesse per le convenzionali figure del genere arcadico era anche lomlai irreperibile traduzione in tedesco di F von Wiedeburg Epithalamium die Veacutermiihlung des Palladiu5 und der Ceerina in laquoHumanist Magazin Sto Il 1791 pp 121-45 mentte con non diversa sensibilitagrave circa un secolo pili tardi il carme veniva ttadotro in italiano nellopera complctl di GB Gaudo Claudio Claudiano Opere volgarizzamento e note Oneglia Tip Ghislini 1871

2bull Legate ad un clima di contemplazione per le rarefatte atmosfeshy

re del poemetto sono anche le belle prove poetiche di UA Amico Per le nozze di Palladio e Ceenna l415ione di Ugo Antonio Amico Palermo P Lauriel 1875 O Targionl Tozzetti Epishytalamio di Palladio e Celerino rerAto in volgare Livorno Fr Vigo 1879 ultimi a tradurre il carme in italiano [prima della Ricci vd Il Il

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zione tra la fistula allegoria fin troppo scontata della poesia dai toni proshypriamente bucolici e la cithara immagine per antonomasia della poesia elevata e nel contesto epitalamico riflesso del componimento scritto in maniera vicina alle modulazioni dellepica e del panegirico se una tale puntualizzazione si coglieva giagrave nella prefazione a nupt qui Claudiano sembra aver preso coscienza della sua operazione letteraria che annullava la differenziazione tra i generi e Iisultava innovativa pm rimanendo solco della tradizione che legava in origine egloga ed epitalamio

Se tale primitiva comunanza giustifica dunque la legittimitagrave della scelta c1audianea non spiega perograve del tutto attraverso quali influenze sia maturashyta nel poeta di Alessandria la decisione di dare una connotazione p~opriashymente pastorale al matrimonio di Palladio e Celerina che digrave rustico doveshy

va avere ben pOCO41 La volontagrave di variare gli schemi adottati lanno precedente nellepitalamio

per Onorio e Maria potrebbe essere intervenuta solo in parte se egrave vero infatti che non sarebbe stato opportuno ripetere pedissequamente le moshyvenze di nupt dal momento che il pubblico di corte che aveva assistito declamazione dellepitalamio imperiale avrebbe giudicato sfavorevolmenshyte un carme che si fosse posto palesemente sulla falsariga di quello non si puograve tacere che in una situazione analoga come la recita dei carmi per il terzo e il quarto consolato del giovane principe declamati a soli due anni di distanza dinanzi al medesimo uditorio Claudiano non aveva mutato impianto fondamentale delle due operette sostanzialmente identiche tra loro nel ricalcare gli schemi dellencomio posto tra la tradizione panegiristica

e quella epica42

A mio avviso resta perciograve fondamentale anche in questo caso za della manualistica retorica verso la quale Claudiano come si egrave visto invitato a scrivere in un breve lasso di tempo il carme nuziale per lamico e collega43 mostra di porgersi ancora una volta in maniera assai intellishy

genteQuanto Imerio (che rientrava senzaltro tra le letture scolastiche del

periodo)44 possa effettivamente avere ispirato il quadretto bucolico che apre il carme nuziale c1audianeo non egrave possibile dire tuttavia egrave innegabile

41 Claudiano specifica infatti che i cori di giubilo che giungono alle orecchie di Venere provengono dalla vicina urbs (v 21) che altro non puograve essere che Milano come conferma la

deslt-TIzione del paesaggio lombardo ai vv 105-10

42 Vd Fo op cit pp 34-39middot 43 Cfr pro 1-2 Ci1rmina per thalamum quamvis fostina negare IlIorl )olui genero nec potui SOCerD

44 Vd Gualandri Aspetti cit~ pp IO sgg

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l PASTORALlA MURMURA or IMENEO (CLAUD CARM MIN 25)

che un tale significativo precedente autorizzasse comunque il poeta ad inshyserire in un contesto solenne quei toni idillici che solo qua e lagrave sembrano fare capolino nel resto della sua produzione45 Il senso delloperazione letshyteraria claudianea si coglie anzi nel tentativo di nobilitare quel mondo rendendolo adeguato al rango dei committenti attraverso lalto encomio degli stessi da qui lesclusione dal boschetto di Venere di alcuni personaggi campestri (Driadi e Fauni) che pure comparivano in Imerio ma che alleshygoria non troppo occulta dei detrattori delle nozze (combinate a scopo politico da Stilicone in persona v 93 elegit Stilicho) e forse della sua stessa opera Claudiano ritiene indegni di accostarsi alla festa

Al di lagrave dello scenario politico che fa da sfondo al matrimonio naturalshymente Claudiano era cosciente che il suo tentativo di conciliare addirittura tre indirizzi letterari (idillio encomio e poesia nUZIale) avrebbe incontrato le critiche di chi riteneva inadeguate al contesto propagandistico le intonashyzioni bucoliche del suo canto per questo nel travestimento pastorale di Imeneo egli previene sottilmente le possibili obiezioni neacute si puograve escludere del tutto che il garbato gioco letterario fosse indirizzato agli stessi commitshytenti46 piu di tutti mteressati allaspetto propriamente encomiastico del carmen Verso chiunque fosse diretta lapologia del proprio operare poetico resta comunque il fatto che Claudiano mostra la consapevolezza di avere intrapreso da sol047 una scelta prevista dai canoni retorici ma che doveva

45 II Cameron op cit pp 294 sgg mette in luce come linteresse per la natura sia presente in Cbudiano per lo piu nelle composizioru minori in quelle cioegrave non ispirate ad una particolare occasione ufficiale Accenti in parte idillici si ritrovano perciograve nel Ci1rmen de sene veronensi (wrm min 20 Hall) laquogiOco maruerato con le tradizioru ed i luoghi comuru della poesia bucolicaraquo (N Horsfall Economia suburbana e tradizione bucolica il senex di Claudia no in lnvigilata Lucerrus raquo Xlll-XIV J99I-1992 p 170) o in quello dedicato alfons Aponus (carm min 26 Hall) cui aggiungeremmo anche alcune descrizioru del libro II del de raptu Proserpinae (cosi si confronti liruzio di pall cel con il quadretto della campagna sicula ai vv IO sgg)

46 Ritengo infatti che lespressione communia studia riferita da Claudiano in pro 5 ai suoi rapporti con Palladio non comprenda semplicemente lambito della cancelleria imperiale ma alluda anche ad una comunanza di interessi piu specifigravecatamente letterari Come semplishyce ipotesi si potrebbe anzi pensare che un accenno alle caratteristiche bucoliche del proprio canto sia argutamente celato da Claudiano in pr 7 carmen amor generi soceri reverentia posat laddove con un procediment di referenzialitagrave allusiva che rimanda chiaramente allambito pastorale (cfr infatti Calp ed z 92 carmina poscit amor necfistula cedit amori verso derivato a sua volta dal celeberrimo omnio vinat Amor et nos cedamus Amori di Verg ed IO 69) egli dedica la sua composizione allamico letterato in grado per questo di comprendere pienamente la sua ironia (il Roberts art cit p 335 ipotizza addirittura che Palladio fosse laquoa writer of pastoral versesraquo )

47 Si ricordi che tra i rimproveri rivolti da Venere ad Imeneo cegrave Quello di suonare tutto

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confrontarsi con loccasione ufficiale in cui avveniva la declamazione un canto che sotto linfluenza degli auctores delletagrave e della raffinata produzione dei poeti del sec III riprendeva alcune suggestioni dci genere bucolico soddisfacendo al tempo le richieste dei committenti (Palla dio e il suo nlturo suocero) che su di lui forse proprio in virtti dellamicizia doveshyvano aver fatto pressione percheacute il poemetto risultasse particolarmente efficace da un punto di vista propagandistico

Se la commistione di generi e di stili diverragrave tipica della produzione tardo antica48 per quanto ne sappiamo nella poesia epitalamica latina lespeshyrimento claudianeo resteragrave isolato ad esclusione di qualche breve suggeshystione idillica in Draconzio Ennodio e Venanzio Fortunato49 i avranno perograve coscienza di una poesia nuziale a metagrave strada tra rfdllllO e lencomio neacute tanto meno delle circostanze egravehe ne avevano determinato lo sviluppo del resto lo stesso Claudiano tornando a coltivare la poesia linvettiva e del panegiricoo abbandoneragrave ben presto le intonazioni dolce-

solo (v 47 quid medio t(cum modularis in aesru) a sottolineare in chiave allegorica delloperazione

48 Vd J Fontaine La nozione di genere lencmrio nella letteratura cristiana deIV secolo in Letshyteratura tardoantica Figure epercorsi trad it dl CO Tommasi Moreschini Brescia Morcdliana 1998 pp 8S-lIO per il quale bull lintreccio dei letterari dipende non da una confusione derivata da non conoscenza ma da una rinnovata estetica della poikilia ellenisticaraquo (p 92) Sull argomento cfr Id Uniteacute et diversiteacute du Meacuteange des genres et des tons chez quelques eacutemvains latins de la fin du IV siede Ausolle Ambroisc) Ammiltl in Entretiem sur lAmiquiteacute Classique XXIII

Christianisme et jogravermes litteacuteraires de lAntiquiteacute Tardive ltl Occident Vandceuvres-Genegraveve Fond Hardt 1976 pp 425-72 La scelta di mescolare diversi registri pur in direzione di una sostanshyziale continuitagrave dei generi classici (cfr in proposito FE Consolino Il classicismo nella tarda antichitagrave latina in Klassik 1m Vergleich Normativitijt und Historizitat europiiischer Klassikm DFG -Symposion 1990 Stuttgart Metzler 1993 [laquo Gennarustische Symposien Berichrsbande raquo xm] pp 348-65) in relazione ad epica e panegirico assume da Claudiano in poi un laquovero e proprio valore archetipicoraquo op cit p 64) influenzando Merobaude SidOlugraveo Apollinare e Corippo Quanto al genere epitalamico saragrave invece Draconzio a fondere i temi tipici della poesia nuziale con quelli di intonazione biografica (cfr Romul 6 e 7) rendendoli addirittura propri anche del modulo epico (vd n 24) nella Medea (Romul IO)

49 Vd Wilson art cit pp 38-39 Ai rilievi della Wilson si puograve accostare anche Man Cap IX 906 16 ove nel coneo che accompagna la tradizionale deductio della sposa si distinguono agrestes canorique semidei e IX 916 II sgg in cui Armonia intervenuta alle nozze rievoca la vicenda di Pan e Siringa carmen Maenaliae tulere pinus I percussaque modis sonat Lycf1eis I sollm Arcadiae nemus acuta I pemix semiferi puella Panos I nam versa in calamos sonat loquaces I quam dum forte deus premit labellis I suspirat veluc osculis canorem

50 nsecondo libro della In Eutropium egrave infatti del settembre di quello stesso anIlO 399 precedendo di pochi mesi i primi due libri del de comulatu Stilichonis (per la datazione vd J Long Claudians In Eutropium or How when and why to sander a eunuch Chapel Hill-LondoIl Univo ofNonh Carolina Press 1996 pp 146 sgg)

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mente sottili della fistulaol valIda come le citharae dellepos forse SOlO per accompagnare i cori nuziali ma troppo debole per contrastare come gli si chiedeva i cupi clangores delle tubae preannuncianti di li a poco il scolo dellimpero

ANGELO LUCERI

51 Lidea di una lode espressa attraverso il canto pastorale sembra tornare anche in Stil I

181-82 te memor EurotQs te rustiCf1 Musa Ile pastorali modulatur Maenala cantu (cfr anche Stilo 2 282-83 posita ludat formidine pastor I securugraveque canal Stilichonem fistula silvis) ma si tratta soltanto di una suggestione letteraria dettata dallambiente arcadico in cui era maturato il trionfo del condottiero (si celebra infatti la vittoriosa campagna di Grecia) il carme per il consolato del generalissimo non avragrave assolutamente nulla di bucolico restando inquadrato nelle Diti severe norme della poesia epico-encomiastica

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  • LUCERI_Pastoralia_cop
  • pastoralia_txt

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Per quanto il modello di base sia ancora una volta da ricercarsi in StazioZ4 attraverso la disputa tra Citerea ed Imeneo Claudiano nobilita le nozze dellamico ammantandole di unaura miti ca che in quanto lusus non conshytrastava con il cristianesimo dei due coniugi venendo ad esprimere in maniera raffigravenata alcuni temi piti licenziosi legati per tradizione alla poesia nuziale quali il richiamo alloriginaria funzione di Imeneo come tutore dellarmonia anche sessuale tra gli sposi (v 55) e la sollecitazione a che la non ancora avviata corrispondenza amorosa tra Palladio e Celerina venga approvata dalla sacralitagrave dellistituto matrimoniale a garanzia di un futuro

accordo tra le rispettive famiglie25

In tale contesto linvito di Venere al dio a non seguire troppO larte delle Muse (in genere severe versO Amore)26 costituisce senzaltro una maliziosa esortazione affincheacute nel talamo Imeneo presieda allunione coniugale che ella stessa favoriragrave attraverso la dextrarum iunctio a suggello delleterna conshy

cordia tra Palladi e Celerini Al di lagrave di questo aspetto perograve legato essenzialmente alla vicenda reale

del matrimonio le parole di Venere sembrano intendere qualcosa di ben piti preciso in quanto la dea richiede che il nume abbandoni i suoi carmina per rivelare patria e genu5 degli sposi (v 52) in termini tecnici che esponga con chiarezza il yivoc delle due famiglie Vene re vuole insomma

24 La parte pIUgrave consistente del carme DllZ1ale in onore di Stella e Violenti (sigravev I 2 65shysi sviluppava infatti a partire dal dialogo tra Venere ed uno degli Amorini lo schema

narrativo (probabilmente di origine ellenistica) inaugurato nellepitalamio latino dal poeta di etagrave flavia viene seguito con scrupolo da Claudiano nel carme per le nozze imperiali dove il discorso tra lignara dea e Cupido a un tempo testimone e causa degli ardon di Onorio costituisce il iillcro della vicenda poetica (cfr nupl IIO-22) In pali cd Imeneo viene in pratica a sostituire Amore tuttavia la sua caratterizzazione troppo legata forse alle esigenze encomiastiche della garbata composizione non avragrave successo tra gli epigoni dell Alessandrino i quali preferiranno lo schema tradizionale del dialogo tra Cipride ed il piccolo Eros che ritorna in Sidorno Apollinare (wrm II 61 -93) in Draconzio (in Romu IO la Medea che ha di una scena da ricondursi allambito epitalamico in cu~pure compare Imeneo quale tramite tra Venere e Cupido) in Ennodio (carm I 4 50-III) ed infine in Venanzio Fortunato ave tutto il poemetto per le nozze di Sigiberto e Brunichilde si riduce in sostanza ad una lunga controversia tra Venere ed il dispettoso figlioletto cfr carm VI I 66 et litem fecere piam

25 Non a caso il dio egrave scelto da Citerea quale dux (v 31) nel ricordo del catulliano dux bonae Vencr-is boni coniugator amoru di 61 44-45 (ma cfr anche vv 61 sgg)

26 La spiegazione egrave nel dialogo tra Afrodite ed Eros delineato da Luciano in dear dia 23

2 AIJp AI Iigraveeuro MoucrUl otagrave ti crOl arpurtOl Kaigrave Egrave~(j) ~ugraveograveiv euroIgravecrt v 1CagraveKEIgraveval Agrave6$ouccedil btlcreuro1olcnv Kaigrave ropy6vaccedil 1tpo$aivoucrtv Ep AloovllUl aitrcIccedil amp 1llIgraveteuroP crqlvaigrave ycip eacutelcrlv KCUgrave Ogravefi H

$povticcedilOlcrtv Kal nEpigrave ltIgraveJOflv EgraveXOlcn Kal egraveYOgravel1tapicrtallUl 10ilAflKccedil aUgravelaiccedil 1CllNJUgravefUvoccedil Imograve

toii IlEacuteigraveOlccedil AIJp Ea Kal taugravemccedil on crtllvaL

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I PASTORALIA MURMURA DI IMENEO (CLAUD CARM MIN 25)

che si canti la lode dei ~oniugi quellEgraveYKw-llOV tcigraveiv yo-louvtwv che era previsto con dovizia di particolari dalla trattatistica retorica relativa ai dishyscorsi nuziali27 Imeneo effettivamente obbedisce e si abbandona ad una lunga tirata (vv 56-99) costituita da un retorico e assai impoetico elogio dei due casati (che coinvolge anche Stilicone v 93) lontano dalle movenze idilliche che avevano caratterizzato lapertura del canto (e che torneranno anche piti avanti)2~ a cui Venere si riferisce senzaltro nelle sferzanti intershyrogative dei vv 44 sgg

Da quanto detto finora dunque nella rappresentazione del dio delle nozze appaiono chiari alcuni elementi

a) allinterno del carme Imeneo rappresenta sicuramente un personaggio di rilievo se egrave vero che Claudiano si preoccupa di specificarne la genealoshyfria rendendolo effettivamente protagornsta per almeno metagrave delloperetta

b) Imeneo egrave raffigurato non solo come poeta ma come cantore di temi specificatamente bucolici (v 36 Maenalii modi)

c) nel genere bucolico a cui pure si dedica con entusiasmo egli appare un novizio tantegrave che le sue canzoni pastorali per quanto possano stargli a cuore in quel momento (questo il senso dellironico accenno di Venere ai dilceta carmina dei vv 44-45) sono in realtagrave mormorii appena accennati sulla fistula ed indegni di essere suonati alla presenza della dea del matrishymonio (donde il pudor del dio vv 41-42)

d) Venere lo rimprovera proprio a causa di questa sua attivitagrave invitandoshylo ad abbandonare le tematiche pastorali che non si confanno neacute alla sua natura neacute alle sue capacitagrave espressive29 in nome di un canto stilisticamente piu elevato che in conformitagrave al rango degli sposi sia eseguito non giagrave con la modesta fistula ma con la piti nobile cithara che ad Imeneo compete e che il dio effettivamente capace di suonare (vd n 29) qui sembra peraltro trascurare (vv 48-49)

27 Cfr anzitutto Men Rhet 140 21 sgg quindi Him or 9 2 in cui la audatio novorum coniugum si egrave visto viene a costituire la terza delle quatrro seziorn (le altre sono illpugraveigravetoccedil ilOyoccedil o prooemium la 6EacuteltJ1ccedil irrigrave -c0 ycillltl e 1euroK$poQlccedil -cijccedil VUgraveIl$l1ccedil) che formavano la oratio conubialis

28 Accenti pili propriamente idillici si colgono infatti anche nella descrizione del sereno paesaggio prealpino da cui accorrono tutti gli uccelli al traino del carro di Venere (vv IOS-10)

29 Pur esistendo una tradizione che voleva Imeneo quale figlio di Apollo e Calliope fratello di mitici cantori come Ialemo Lino ed Orfeo (SchoL in Eur Rhes 395 e Schol in Pind Pyth 4 313) in nessun luogo il dio delle nozze viene presentato alla stregua di un musica che suona con il flauto policalamo (v 35 inaequaes avenae) solo il pia tardo Marziano Capella nel suo De rlupliis Philologiae et Mercurii lo rappresenta quale abile suonatore di cetra definendolo significativamente psalens tllQamis (I I 5)

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Divus
Timbro
Divus
Timbro

ANGELO LUCERI

Nasce a questo punto il sospetto che la rappresentazione di Imeneo musico e della lis con Venere nasconda motivazioni piugrave profonde del semshyplice accordo con la tradizione retorica (che prevedeva allinterno di un contesto nuziale lintervento di determinate divinitagrave) cosiccheacute non semshybra irragionevole intendere lintero episodio come una sottilissima finzioshyne in cui nella figura del dio delle nozze Claudiano adombri addirittura se stesso in una sorta di personale riflessione sulla poetica espressa nel canto A suggerire la curiosa identificazione cui sembrerebbe in apparenza esseshyre in disaccordo il fatto che Claudiano non egrave effettivamente un poeta bushycolico intervengono a mio avviso diverse ragioni

a) linedito ruolo di protagonista accordato ad un personaggio cpme Imeneo30 nella cui genealogia quale generico laquofiglio di una Musa (v3 I

Musa genitum)31 egrave evidenziata volutamente lappartenenza al mondo dei poeti chiaro elemento di vicinanza a Claudiano

b) la facilitagrave (in particolare in quelle composizioni bucoliche in cui egrave pil forte lelemento encomiastico ed alle quali Claudiano sembra avvicinarsi nella creazione del poemetto) con cui spesso i poeti espongono le proprie idee letterarie sotto le malcelate spoglie di un arcadico personaggio pensi ad esempio su suggestione del Titiro virgiliano al Coridone dellecloga

30 La presenza di Imeneo allinterno dei contesti epitalamici era variamente registrata

nella trattatistica retorica cfr Men Rhet 136 4 144 23-24 148 19-23 e 156 13 e Him or 9 r tuttavia nella tradizione della poesia nuziale latina il dio non egrave mai definito da precise connotazioni fisiche e caratteriali in Catullo Imeneo egrave nominato piugrave volte nel refrain che caratterizza il carme 61 ma non egrave personaggio che brilla di luce autonoma mentre in Stazio (silv I 2237-39) Sidonio Apollinare (carm lO 19-20) e in Draconzio (Romu 6 I7 e IO 87 sgg) egli egrave poco piti di una comparsa (anche in Mart Cap IX 902 pur intonando un nuptiale carmen non egrave definito da particolari caratteristiche) laddove risulta del tutto assente nei piti tardi epitalami di Ennodio e Venanzio Fortunato Il fatto stesso che Claudiano nel carme nuziale di Onorio e Maria lo avesse appena citato (cfr nupl pro 21 nupt 202 e 312) testimonia

leccezionalitagrave del suo ruolo allinterno di pali cel 31 Se nelle saghe piu antiche Imeneo veniva considerato figlio di Dioniso o di Dioniso

ed Afrodite (vd in proposito WH Roscher Ausfuhrlidw5 Lexicon du Griechischm und Riimischen Mythologie Leipzig Teubner 1886-1890 sv Hymenaeu5 coli 2800-4) Claudiano qui fa forse riferimento ad una tradizione assai consolidata che lo voleva ora figlio di Clio ora di Tersicore

quale generico figlio di una Musa appare in lind fr 139 Boeck e in Hesych sv 1IgraveJ 1 ) restando volutamente sul vago (per quanto Catullo in 61 2 lo avesse definito Uraniae

11 vgenus) per sottolineare semplicemente come con una simile ascendenza il nume tutelare del talamo non potesse che essere anchcgli un poeta (in Mart Cap 1 1 5-6 egrave detto cosi rnatre Camena progenitum) In realtagrave i tratti con cui Imeneo viene descTitto rimandano senza equivoco ad un accostamento al genere bucolico unico a non avere come sua protettrice una determinata Musa e verso il quale Claudiano si sente dcbitore per le particolari caratteshy

ristiche del suo epitalamio

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[ PASTORALIA MURMURA DI IMENEO (CLAVD CARM MIN 25)

4 di Calpurnio Siculo O al Timeta della prima bucolica di Nemesiano evidenti travestimenti pastograverali dei due autori)32

c) luso spregiudicato che Claudiano anche altrove sembra fare del mito33 quale piu digrave una volta proietta le imprese dei suoi patroni mettendovi

in rapporto la propria esperienza poetica (cosi ad esempio in carm min 31 egli non esita a paragonarsi sottilmente ad Orfeo)

d) il modo con cui Venere designa Imeneo (v 46 deditus Musarum studio) in termini significativamente ripresi da Claudiano per definire se stesso e la propria attivitagrave in VI com pro II-I2 mc quoque Musarum studium sub nocte sienti artibus adsuetis sollicitare iubet

Attraverso lallegoria Claudiano sembra dunque invitare il suo raffinato pubblico ad accostarsi al testo per mezzo di due differenti chiavi interpreshytative luna piu Immediata per cui in Cipride egrave possibile distinguere la necessitagrave della presenza di un amore passionale tra i due giovani e in Imeneo listituzionalizzazione dello stesso legame laltra pitI strettamente legata alle contingenze della composizione del poemetto per la quale nel dialoshygo tra Venere e Imeneo si riconosce un gioco tutto letterario per alludere al singolare tentativo di indirizzare il genere epitalamico sulla via non giagrave della celebrazione lirica (inaugurata in Grecia da Saffo e ripresa a Roma da Catullo) o meramente panegiristica (come Stazio e lo stesso de nuptiis Honori) ma su quella della fusione dei toni idillici con i canoni imposti dalla poesia doccasione34

Il personaggio di Imeneo diventa cosi una maschera35 e fornisce al poeta

32 Come Calpurnio Siculo anche Nerncsiano (conformemente alla tradizione bucolica) aveva cantato le lodi dei suoi protettori nelle eclogae celando nei nomi dei pastori personaggi piugrave o meno influenti della societagrave del sec III (COS ad esempio per lelogio pastorale del defunto imperatore Caro vd B Luiselli Iidentiflrazione del Melibeo di Nemesiano e la data di composizione della l aiOla in Maia III 19S8 pp 189-208)

33 Egrave questo uno degli elementi piugrave significativi del classicismo di Claudiano come ha messo in luce L Gualandri Il classicismo claudiatleo aspetti eproblemi in Metodologie della ricerca sulla tarda antichitagrave Atti del primo Convegno dellAssociazione di Studi tardoantichi (Napoli 1987) a cura di A Garzya Napoli DAuria 1989 (ltltAtti dei cOllvegni I) pp 25-48 e Ead~ Alla corte impuiale di Milano nel IV secolo d c riflessi politici del classicismo claudianeo in laquoArch storo lomshybardoraquo cxv 1989 pp 9-35

34 La tradizione prevedeva infatti che allinterno dei carmi dedicati alle nozze venissero menzionati alcuni punti obbligati nella descrizione del rito quali la dextrarum iunctio o la alloculio sponsalis pronullciata dalla prontba (vd AL Wheeler Tradition in the Epithalamium in laquoAmerJourn ofPhilolraquo LI 1930 pp 205-23 e R Keidell sv Epithalamium in RAC v [1962) c011927 sgg) a tali canonici elementi (che si ritrovano con poche varianti in tutti gli epitalami conservatici) Claudiano dedica lultima parte del carmen seguendo piugrave fedelmente le linee tracciate dai suoi predecessori

35 Cosi il Roberts art cit p 335 laquoThe detail concerning Hymcnaeus is unusually

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occasione di dar prova della sua abilitagrave di scrittore che si rivela efficace non solo nel narrare epiche gesta o nel vilipendere i nemici suoi e dei suoi pashytroni ma anche nellesercizio del genere epitalamico che lo aveva visto impegnato con successo giagrave lanno precedente e che pur presentandogli il pericolo della ripetitivitagrave veniva ora rinnovato in maniera del tutto origishynale in tale quadro il diverbio tra Venere ed Imeneo diviene un elegante divertissement letterario al quale igravel poeta doctus Claudiano orientato a difenshydere con arguzia le proprie innovazioni stilistiche puograve permettersi di dere di fronte ad un uditorio che in qualche caso poteva comprendere

lironia della sua sottile vis polemica I vv 3 -34 suonano cos1 come un tuttaltro che modesto autoriconoscigraveshy

1mento di Claudiano quale poeta epitalamico per eccellenza in maniera

36 conforme allalta coscienza di seacute che sembra ispirarlo anche altrove dopo il cimento del poemetto le nozze imperiali che lo aveva portato al culmen del successo a corte il poeta di Alessandna doveva ritenersi il piti esperto cerimoniere nuziale un vero e proprio dux thaami alla stregua di Imeneo A questa consapevolezza di essere a Roma lauctor indiscusso della poesia epitalamica corrisponde daltra parte linesperienza nei confronti del poetare bucolico a lui sicuramente non familiare come sottolinea la palese insistenza su un lessico che richiama la sfera semantica della modeshystia (temptabat tacituslapsus silentem pudor dubiam umbram) e che con lespresshysione pastoralia murmura connota il canto di Imeneo come un qualcosa di assolutanlente dimesso (si pensi solo allaggettivo tenuis che caratterizza linshytensitagrave dei sibili) come poeta impegnato in un genere dai toni decisamenshyte e sorprendentemente bucolici Claudiano si sente senzaltro incerto (proshyprio come la lanugo che ombreggia il tenero volto del dio) tanto che rimostranze di Venere la sua fistula si arresta improvvisamente facendo posto ad un modulo piti propriamente panegiristico Siamo nel campo del dibattito letterario dei generi ed egrave chiaro che la modestia di Claudiano egrave soltanto di facciata venendo ad assumere tuttaltro valore se la si coglie nella sfumatura ironica con la quale il poeta presenta al pubblico il suo pastorale alter ego che egli non fosse un poeta bucolico era chiaro a tutti per questo il suo tentativo di impostare un canto su toni da lui mai tentati ed in apparenza alieni dallambito epitalamico poteva essere rapportato al

specific and apparently originai to Claudian [ l I wonder whether there is 110t a reference

here to Ol1e of the partecipants in the marriage 3 Vd per questo aspetto A Cameron Claudian Poetry and Propaganda al the Court oj6

Honorius OxEord Clarendol1 Press 1970 p 40 4

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sorprendente atteggiamento digrave Imeneo cantore per eccellenza del talamo ma non dei pascoli

La rappresentazione egravelaudianea egrave cosi assolutamente ironica e sembra prendere le mosse dagli schemi consueti dell excusatio il procedimento cioegrave con cui i poeti augustei erano soliti giustificare in maniera cortese la rinunshycia allepica37 e nel quale era previsto lintervento di una divinitagrave pronta ad ammonire il poeta che coltivasse un tipo di poesia troppo elevato alle proteste del dio lautore aderiva senza riserve proclamando con una reshymissivitagrave tutta letteraria la consapevolezza dei propri limiti In Claudiano si assiste ad un vero e proprio ribaltamento della situazione dal momento che allepifania di Cipride corrisponde invece lingiunzione ad abbandonashyre la poesia umile rappresentata dalle intonazioni bucoliche della fistula in nome di un canto che fosse modulato al suono delle citharae e che nobilitasse il fasto delle due famiglie

Non sfugga in tale ottica il senso delle rimostranze di Venere giustificashyta dal contesto epitalamico ad assumere linedita veste di critico letterashyrio riservata in gegravenere ad Apollo abbandoni Imeneo i lustra Lycaei ed i sospiri di Eco la smetta cioegrave Claudiano di intonare un carmen tenue e di ambientazione pastorale e componga piuttosto un inno in lode degli sposi e dei loro casati tralasci il poeta i suoi digraveeeta carmina quei versi cioegrave di cui egli forse per la novitagrave sembra al momento compiacersi ma che troppo vicini ai canti agresti del Liceo sono poco adatti ad una poesia che andreb~ be intonata con animo virile e non sussurrata mollemente in pastoralia murmura Nel sottile gioco delle parti fingere incertezza in quel poetare bucolico che pure aveva ispirato fino ad allora il carme significava per Claudiano anticipare argutamente le possibili critiche dei detrattori e inshydirizzare lattenzione del pubblico sul passaggio da un tipo di poesia dimesso ad uno senzaltro piti elevato riflesso nel lessico e nello stile mashygniloquente dellEgravey1Cw)llov che caratterizza i vv 56-99 Alle orecchie dei moderni qui la poesia claudianea sembra notevolmente scadere poicheacute Imeneo dedicandosi alla pomposa lode dei potenti torna ad essere una figura evanescente e del tutto priva di interesse tuttavia egrave necessario imshymaginare che nei gusti del pubblico di corte assai attento alle note propashygandistiche del carme questa dovesse essere proprio la parte piti attesa e

37 V d G DAnna Lagenesi delexcusatio in Id Virgilio Saggti critid Roma Lucarini 1989 pp 79-92 il quale ponendo un importante distinguo tra recusatio polemica ed excusatio indivishydua nellinizio della sesta ecloga virgiligraveana (riecheggiata al v 38 del nostro epitalamio vd n 19)

il Primo esempio di uno schema che avragrave molta fortuna presso tutti gli altri poeti augustei

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forse anche la pili applaudita al punto che il poeta da buon blanditore suo uditorio non vi avrebbe in alcun modo potuto rinunciare Nel moshymento in cui comunque Claudiano si riappropria del personaggio di Imeneo e scende nuovamente nel campo della polemica letteraria sul senso della propria operazione stilistica il dio riacquista vigore poetico la maschera torna a parlare con la voce dellautore difendendo con fermezza il valore di un canto dai toni in parte idillici eppure dopo la lunga tirata encomiastica parimenti valido per innalzare alle pnl superbe altezze il nome delle due famiglie (vv 98-99)

haec quoque non vilem iam fisrula commodat usum responsura choris

I due versi che sembrano sintetizzare le idee letterarie di Claudiano attrashyverso una studiata collocazione della congiunzione quoque dellavverbio

rivendicano in pratica la ragionevolezza dellu5us della nuova poetica anche la poesia di natura vagamente bucolica oramai innalzashytasi nella commistione con lencomio puograve rispondere con forza ai con di elogio e di giubilo cantati al suono delle lyrae e celebrare la gloria di consacrata unione Se Imeneo non aveva piu vergogna del suo canto (a dispetto delliniziale arrossire di fronte a Citerea) anche Claudiano dopo un elogio tanto solenne dedicato alle due famiglie poteva ormai affermare con orgoglio di aver servito lamico Palladio e con lui il potente Stilicone adattandosi a suonare la fistula (da lui mai adoperata fino ad allora) con gli stessi accenti della lira dando voce cioegrave attraverso le modulazioni bucoliche ad una poesia epitalamica piu leggera quantunque sempre ispirata ai pili severi temi encomiastici

Era un modo legitrimo di celebrare con eleganza un avvenimento pur sempre ufficiale (si trattava in sostanza del debutto della giovane coppia nella sfavillante corte milanese) un compromesso insomma che svincoshylando il poeta dai toni compunti di alcune forme tradizionali gli procurashyva comunque lapprezzamento dei committenti nel momento in cui la poesia di intonazione pastorale riusciva nobilitata dallincontro con il sostenuto modulo dellegraveYl(wlltov Nel vivace scambio di battute tra Venere ed Imeneo la situazione mitica viene cosi ad esprimere con sottigliezza le intenzioni letterarie dellautore operazione alla quale il poeta non aveva rinunciato neanche nellaltro epitalamio38 componendo un carme non pili

38 In nupi pr 13 ClaudJlno aveva attaccato i detrattori della Slla Musa attraverso rappresentazlOne di Centauri e Fauni (cfr per questi ultimi un accenno Dolemico anche in

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l PASTORALlA MURMURA DI IMENEO (CLAVD CARM MIN 25)

legato alla rigida legge dei generaJ9 Claudiano si preoccupa infatri di difenshydere il proprio esperimento per il quale la mescolanza dei toni idillici forme della poesia nuziale in unione alle note pili prettamente encomiashystiche veniva a superare con originalitagrave sia il modello catul1iano che aveva accentuato i1lirismo e la cornice mitico-religiosa del contesto matrimoni a-

sia quello staziano che ne aveva messo in luce per la prima volta la natura panegiristica

Se nel carme per le nOzze imperiali Claudiano aveva cercato di coniugashyre i due indirizzi rifacendosi principalmente a Stazio in pali celo egli semshybra essersi mosso con maggiore desiderio di sperimentazione (significativi prodromi aveva giagrave espresso nellinsolita polimetria dei Fescennina) cantanshydo il cOl1ubium dellamico con i toni pili leggeri della poesia pastorale che non a caso decreteranno la grande fortuna del carmen presso il Settecento arcadico40

In questo richiamo alla gerarchia dei generi letterari non sfugga la valenza simbolica degli strumenti in cui egrave volutamente accentuata la contrapposishy

cel 18 per clli vd infr) che illtervenuci alle nozze digrave Peleo e Teti avevano mostrato di

il camo di Tcrsigravecore apprezzato invece da rum gli altri convenuci Allimerno dJ una polemica forse non 5010 letteraria il poeta si era richiamato ad una abbozzata teona dei generi nel confromo tra il barbitoN di Tersicore (personifigravecazione della poesia dei Fescennina) e la lira di Apollo simbolo del componimento epitalamico vero e proprio (vd R Perrelli Sulla praifatio alEpithalamium de nuptiis HOllorii Augusti di Claudiano in laquoKOlVU)v(a JX 19 5 pp 121-30) 8

39 Equesto del resto il carattere principale dellintera produzione claudJanea come ha me~so in evidenza A Fa Studi sulla tecnica poetica di Claudiano Catania Tringale 1982 p 63 per il quale nelJAlessandrino laquoin rutti i grandi camli doccasione [J la separazione tra i diversi generi letterari che a prima vista sembrerehhero dovervisi distinguere tende a svanire bull

40 Cosi larcade Eduardo Bignardi professore di retorica in Savignano (17 - 826) sotto62 1

il pastorale pseudonimo di Pedeute Confluenzio Docimasta ne pubblicograve (Rimini sd) una edulcorata tradUZione in occasione delle nozze della marchesa Francesca Antaldi Con la medesima grazia aveva tradotto il poemetto N Berengani RaC(()ta di tuttigli antichi poeti colla loro versione nellitalianajagravezclla tradotti in parte dal Signor Niaola Berengani nobile veneto [ J Veneshyzia Ertz 1716 aderendo al clima di sereno equilibrio che ispirava le melense composizioni dellepoca Mossa da un medesimo interesse per le convenzionali figure del genere arcadico era anche lomlai irreperibile traduzione in tedesco di F von Wiedeburg Epithalamium die Veacutermiihlung des Palladiu5 und der Ceerina in laquoHumanist Magazin Sto Il 1791 pp 121-45 mentte con non diversa sensibilitagrave circa un secolo pili tardi il carme veniva ttadotro in italiano nellopera complctl di GB Gaudo Claudio Claudiano Opere volgarizzamento e note Oneglia Tip Ghislini 1871

2bull Legate ad un clima di contemplazione per le rarefatte atmosfeshy

re del poemetto sono anche le belle prove poetiche di UA Amico Per le nozze di Palladio e Ceenna l415ione di Ugo Antonio Amico Palermo P Lauriel 1875 O Targionl Tozzetti Epishytalamio di Palladio e Celerino rerAto in volgare Livorno Fr Vigo 1879 ultimi a tradurre il carme in italiano [prima della Ricci vd Il Il

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zione tra la fistula allegoria fin troppo scontata della poesia dai toni proshypriamente bucolici e la cithara immagine per antonomasia della poesia elevata e nel contesto epitalamico riflesso del componimento scritto in maniera vicina alle modulazioni dellepica e del panegirico se una tale puntualizzazione si coglieva giagrave nella prefazione a nupt qui Claudiano sembra aver preso coscienza della sua operazione letteraria che annullava la differenziazione tra i generi e Iisultava innovativa pm rimanendo solco della tradizione che legava in origine egloga ed epitalamio

Se tale primitiva comunanza giustifica dunque la legittimitagrave della scelta c1audianea non spiega perograve del tutto attraverso quali influenze sia maturashyta nel poeta di Alessandria la decisione di dare una connotazione p~opriashymente pastorale al matrimonio di Palladio e Celerina che digrave rustico doveshy

va avere ben pOCO41 La volontagrave di variare gli schemi adottati lanno precedente nellepitalamio

per Onorio e Maria potrebbe essere intervenuta solo in parte se egrave vero infatti che non sarebbe stato opportuno ripetere pedissequamente le moshyvenze di nupt dal momento che il pubblico di corte che aveva assistito declamazione dellepitalamio imperiale avrebbe giudicato sfavorevolmenshyte un carme che si fosse posto palesemente sulla falsariga di quello non si puograve tacere che in una situazione analoga come la recita dei carmi per il terzo e il quarto consolato del giovane principe declamati a soli due anni di distanza dinanzi al medesimo uditorio Claudiano non aveva mutato impianto fondamentale delle due operette sostanzialmente identiche tra loro nel ricalcare gli schemi dellencomio posto tra la tradizione panegiristica

e quella epica42

A mio avviso resta perciograve fondamentale anche in questo caso za della manualistica retorica verso la quale Claudiano come si egrave visto invitato a scrivere in un breve lasso di tempo il carme nuziale per lamico e collega43 mostra di porgersi ancora una volta in maniera assai intellishy

genteQuanto Imerio (che rientrava senzaltro tra le letture scolastiche del

periodo)44 possa effettivamente avere ispirato il quadretto bucolico che apre il carme nuziale c1audianeo non egrave possibile dire tuttavia egrave innegabile

41 Claudiano specifica infatti che i cori di giubilo che giungono alle orecchie di Venere provengono dalla vicina urbs (v 21) che altro non puograve essere che Milano come conferma la

deslt-TIzione del paesaggio lombardo ai vv 105-10

42 Vd Fo op cit pp 34-39middot 43 Cfr pro 1-2 Ci1rmina per thalamum quamvis fostina negare IlIorl )olui genero nec potui SOCerD

44 Vd Gualandri Aspetti cit~ pp IO sgg

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che un tale significativo precedente autorizzasse comunque il poeta ad inshyserire in un contesto solenne quei toni idillici che solo qua e lagrave sembrano fare capolino nel resto della sua produzione45 Il senso delloperazione letshyteraria claudianea si coglie anzi nel tentativo di nobilitare quel mondo rendendolo adeguato al rango dei committenti attraverso lalto encomio degli stessi da qui lesclusione dal boschetto di Venere di alcuni personaggi campestri (Driadi e Fauni) che pure comparivano in Imerio ma che alleshygoria non troppo occulta dei detrattori delle nozze (combinate a scopo politico da Stilicone in persona v 93 elegit Stilicho) e forse della sua stessa opera Claudiano ritiene indegni di accostarsi alla festa

Al di lagrave dello scenario politico che fa da sfondo al matrimonio naturalshymente Claudiano era cosciente che il suo tentativo di conciliare addirittura tre indirizzi letterari (idillio encomio e poesia nUZIale) avrebbe incontrato le critiche di chi riteneva inadeguate al contesto propagandistico le intonashyzioni bucoliche del suo canto per questo nel travestimento pastorale di Imeneo egli previene sottilmente le possibili obiezioni neacute si puograve escludere del tutto che il garbato gioco letterario fosse indirizzato agli stessi commitshytenti46 piu di tutti mteressati allaspetto propriamente encomiastico del carmen Verso chiunque fosse diretta lapologia del proprio operare poetico resta comunque il fatto che Claudiano mostra la consapevolezza di avere intrapreso da sol047 una scelta prevista dai canoni retorici ma che doveva

45 II Cameron op cit pp 294 sgg mette in luce come linteresse per la natura sia presente in Cbudiano per lo piu nelle composizioru minori in quelle cioegrave non ispirate ad una particolare occasione ufficiale Accenti in parte idillici si ritrovano perciograve nel Ci1rmen de sene veronensi (wrm min 20 Hall) laquogiOco maruerato con le tradizioru ed i luoghi comuru della poesia bucolicaraquo (N Horsfall Economia suburbana e tradizione bucolica il senex di Claudia no in lnvigilata Lucerrus raquo Xlll-XIV J99I-1992 p 170) o in quello dedicato alfons Aponus (carm min 26 Hall) cui aggiungeremmo anche alcune descrizioru del libro II del de raptu Proserpinae (cosi si confronti liruzio di pall cel con il quadretto della campagna sicula ai vv IO sgg)

46 Ritengo infatti che lespressione communia studia riferita da Claudiano in pro 5 ai suoi rapporti con Palladio non comprenda semplicemente lambito della cancelleria imperiale ma alluda anche ad una comunanza di interessi piu specifigravecatamente letterari Come semplishyce ipotesi si potrebbe anzi pensare che un accenno alle caratteristiche bucoliche del proprio canto sia argutamente celato da Claudiano in pr 7 carmen amor generi soceri reverentia posat laddove con un procediment di referenzialitagrave allusiva che rimanda chiaramente allambito pastorale (cfr infatti Calp ed z 92 carmina poscit amor necfistula cedit amori verso derivato a sua volta dal celeberrimo omnio vinat Amor et nos cedamus Amori di Verg ed IO 69) egli dedica la sua composizione allamico letterato in grado per questo di comprendere pienamente la sua ironia (il Roberts art cit p 335 ipotizza addirittura che Palladio fosse laquoa writer of pastoral versesraquo )

47 Si ricordi che tra i rimproveri rivolti da Venere ad Imeneo cegrave Quello di suonare tutto

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confrontarsi con loccasione ufficiale in cui avveniva la declamazione un canto che sotto linfluenza degli auctores delletagrave e della raffinata produzione dei poeti del sec III riprendeva alcune suggestioni dci genere bucolico soddisfacendo al tempo le richieste dei committenti (Palla dio e il suo nlturo suocero) che su di lui forse proprio in virtti dellamicizia doveshyvano aver fatto pressione percheacute il poemetto risultasse particolarmente efficace da un punto di vista propagandistico

Se la commistione di generi e di stili diverragrave tipica della produzione tardo antica48 per quanto ne sappiamo nella poesia epitalamica latina lespeshyrimento claudianeo resteragrave isolato ad esclusione di qualche breve suggeshystione idillica in Draconzio Ennodio e Venanzio Fortunato49 i avranno perograve coscienza di una poesia nuziale a metagrave strada tra rfdllllO e lencomio neacute tanto meno delle circostanze egravehe ne avevano determinato lo sviluppo del resto lo stesso Claudiano tornando a coltivare la poesia linvettiva e del panegiricoo abbandoneragrave ben presto le intonazioni dolce-

solo (v 47 quid medio t(cum modularis in aesru) a sottolineare in chiave allegorica delloperazione

48 Vd J Fontaine La nozione di genere lencmrio nella letteratura cristiana deIV secolo in Letshyteratura tardoantica Figure epercorsi trad it dl CO Tommasi Moreschini Brescia Morcdliana 1998 pp 8S-lIO per il quale bull lintreccio dei letterari dipende non da una confusione derivata da non conoscenza ma da una rinnovata estetica della poikilia ellenisticaraquo (p 92) Sull argomento cfr Id Uniteacute et diversiteacute du Meacuteange des genres et des tons chez quelques eacutemvains latins de la fin du IV siede Ausolle Ambroisc) Ammiltl in Entretiem sur lAmiquiteacute Classique XXIII

Christianisme et jogravermes litteacuteraires de lAntiquiteacute Tardive ltl Occident Vandceuvres-Genegraveve Fond Hardt 1976 pp 425-72 La scelta di mescolare diversi registri pur in direzione di una sostanshyziale continuitagrave dei generi classici (cfr in proposito FE Consolino Il classicismo nella tarda antichitagrave latina in Klassik 1m Vergleich Normativitijt und Historizitat europiiischer Klassikm DFG -Symposion 1990 Stuttgart Metzler 1993 [laquo Gennarustische Symposien Berichrsbande raquo xm] pp 348-65) in relazione ad epica e panegirico assume da Claudiano in poi un laquovero e proprio valore archetipicoraquo op cit p 64) influenzando Merobaude SidOlugraveo Apollinare e Corippo Quanto al genere epitalamico saragrave invece Draconzio a fondere i temi tipici della poesia nuziale con quelli di intonazione biografica (cfr Romul 6 e 7) rendendoli addirittura propri anche del modulo epico (vd n 24) nella Medea (Romul IO)

49 Vd Wilson art cit pp 38-39 Ai rilievi della Wilson si puograve accostare anche Man Cap IX 906 16 ove nel coneo che accompagna la tradizionale deductio della sposa si distinguono agrestes canorique semidei e IX 916 II sgg in cui Armonia intervenuta alle nozze rievoca la vicenda di Pan e Siringa carmen Maenaliae tulere pinus I percussaque modis sonat Lycf1eis I sollm Arcadiae nemus acuta I pemix semiferi puella Panos I nam versa in calamos sonat loquaces I quam dum forte deus premit labellis I suspirat veluc osculis canorem

50 nsecondo libro della In Eutropium egrave infatti del settembre di quello stesso anIlO 399 precedendo di pochi mesi i primi due libri del de comulatu Stilichonis (per la datazione vd J Long Claudians In Eutropium or How when and why to sander a eunuch Chapel Hill-LondoIl Univo ofNonh Carolina Press 1996 pp 146 sgg)

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mente sottili della fistulaol valIda come le citharae dellepos forse SOlO per accompagnare i cori nuziali ma troppo debole per contrastare come gli si chiedeva i cupi clangores delle tubae preannuncianti di li a poco il scolo dellimpero

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51 Lidea di una lode espressa attraverso il canto pastorale sembra tornare anche in Stil I

181-82 te memor EurotQs te rustiCf1 Musa Ile pastorali modulatur Maenala cantu (cfr anche Stilo 2 282-83 posita ludat formidine pastor I securugraveque canal Stilichonem fistula silvis) ma si tratta soltanto di una suggestione letteraria dettata dallambiente arcadico in cui era maturato il trionfo del condottiero (si celebra infatti la vittoriosa campagna di Grecia) il carme per il consolato del generalissimo non avragrave assolutamente nulla di bucolico restando inquadrato nelle Diti severe norme della poesia epico-encomiastica

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  • pastoralia_txt

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Nasce a questo punto il sospetto che la rappresentazione di Imeneo musico e della lis con Venere nasconda motivazioni piugrave profonde del semshyplice accordo con la tradizione retorica (che prevedeva allinterno di un contesto nuziale lintervento di determinate divinitagrave) cosiccheacute non semshybra irragionevole intendere lintero episodio come una sottilissima finzioshyne in cui nella figura del dio delle nozze Claudiano adombri addirittura se stesso in una sorta di personale riflessione sulla poetica espressa nel canto A suggerire la curiosa identificazione cui sembrerebbe in apparenza esseshyre in disaccordo il fatto che Claudiano non egrave effettivamente un poeta bushycolico intervengono a mio avviso diverse ragioni

a) linedito ruolo di protagonista accordato ad un personaggio cpme Imeneo30 nella cui genealogia quale generico laquofiglio di una Musa (v3 I

Musa genitum)31 egrave evidenziata volutamente lappartenenza al mondo dei poeti chiaro elemento di vicinanza a Claudiano

b) la facilitagrave (in particolare in quelle composizioni bucoliche in cui egrave pil forte lelemento encomiastico ed alle quali Claudiano sembra avvicinarsi nella creazione del poemetto) con cui spesso i poeti espongono le proprie idee letterarie sotto le malcelate spoglie di un arcadico personaggio pensi ad esempio su suggestione del Titiro virgiliano al Coridone dellecloga

30 La presenza di Imeneo allinterno dei contesti epitalamici era variamente registrata

nella trattatistica retorica cfr Men Rhet 136 4 144 23-24 148 19-23 e 156 13 e Him or 9 r tuttavia nella tradizione della poesia nuziale latina il dio non egrave mai definito da precise connotazioni fisiche e caratteriali in Catullo Imeneo egrave nominato piugrave volte nel refrain che caratterizza il carme 61 ma non egrave personaggio che brilla di luce autonoma mentre in Stazio (silv I 2237-39) Sidonio Apollinare (carm lO 19-20) e in Draconzio (Romu 6 I7 e IO 87 sgg) egli egrave poco piti di una comparsa (anche in Mart Cap IX 902 pur intonando un nuptiale carmen non egrave definito da particolari caratteristiche) laddove risulta del tutto assente nei piti tardi epitalami di Ennodio e Venanzio Fortunato Il fatto stesso che Claudiano nel carme nuziale di Onorio e Maria lo avesse appena citato (cfr nupl pro 21 nupt 202 e 312) testimonia

leccezionalitagrave del suo ruolo allinterno di pali cel 31 Se nelle saghe piu antiche Imeneo veniva considerato figlio di Dioniso o di Dioniso

ed Afrodite (vd in proposito WH Roscher Ausfuhrlidw5 Lexicon du Griechischm und Riimischen Mythologie Leipzig Teubner 1886-1890 sv Hymenaeu5 coli 2800-4) Claudiano qui fa forse riferimento ad una tradizione assai consolidata che lo voleva ora figlio di Clio ora di Tersicore

quale generico figlio di una Musa appare in lind fr 139 Boeck e in Hesych sv 1IgraveJ 1 ) restando volutamente sul vago (per quanto Catullo in 61 2 lo avesse definito Uraniae

11 vgenus) per sottolineare semplicemente come con una simile ascendenza il nume tutelare del talamo non potesse che essere anchcgli un poeta (in Mart Cap 1 1 5-6 egrave detto cosi rnatre Camena progenitum) In realtagrave i tratti con cui Imeneo viene descTitto rimandano senza equivoco ad un accostamento al genere bucolico unico a non avere come sua protettrice una determinata Musa e verso il quale Claudiano si sente dcbitore per le particolari caratteshy

ristiche del suo epitalamio

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[ PASTORALIA MURMURA DI IMENEO (CLAVD CARM MIN 25)

4 di Calpurnio Siculo O al Timeta della prima bucolica di Nemesiano evidenti travestimenti pastograverali dei due autori)32

c) luso spregiudicato che Claudiano anche altrove sembra fare del mito33 quale piu digrave una volta proietta le imprese dei suoi patroni mettendovi

in rapporto la propria esperienza poetica (cosi ad esempio in carm min 31 egli non esita a paragonarsi sottilmente ad Orfeo)

d) il modo con cui Venere designa Imeneo (v 46 deditus Musarum studio) in termini significativamente ripresi da Claudiano per definire se stesso e la propria attivitagrave in VI com pro II-I2 mc quoque Musarum studium sub nocte sienti artibus adsuetis sollicitare iubet

Attraverso lallegoria Claudiano sembra dunque invitare il suo raffinato pubblico ad accostarsi al testo per mezzo di due differenti chiavi interpreshytative luna piu Immediata per cui in Cipride egrave possibile distinguere la necessitagrave della presenza di un amore passionale tra i due giovani e in Imeneo listituzionalizzazione dello stesso legame laltra pitI strettamente legata alle contingenze della composizione del poemetto per la quale nel dialoshygo tra Venere e Imeneo si riconosce un gioco tutto letterario per alludere al singolare tentativo di indirizzare il genere epitalamico sulla via non giagrave della celebrazione lirica (inaugurata in Grecia da Saffo e ripresa a Roma da Catullo) o meramente panegiristica (come Stazio e lo stesso de nuptiis Honori) ma su quella della fusione dei toni idillici con i canoni imposti dalla poesia doccasione34

Il personaggio di Imeneo diventa cosi una maschera35 e fornisce al poeta

32 Come Calpurnio Siculo anche Nerncsiano (conformemente alla tradizione bucolica) aveva cantato le lodi dei suoi protettori nelle eclogae celando nei nomi dei pastori personaggi piugrave o meno influenti della societagrave del sec III (COS ad esempio per lelogio pastorale del defunto imperatore Caro vd B Luiselli Iidentiflrazione del Melibeo di Nemesiano e la data di composizione della l aiOla in Maia III 19S8 pp 189-208)

33 Egrave questo uno degli elementi piugrave significativi del classicismo di Claudiano come ha messo in luce L Gualandri Il classicismo claudiatleo aspetti eproblemi in Metodologie della ricerca sulla tarda antichitagrave Atti del primo Convegno dellAssociazione di Studi tardoantichi (Napoli 1987) a cura di A Garzya Napoli DAuria 1989 (ltltAtti dei cOllvegni I) pp 25-48 e Ead~ Alla corte impuiale di Milano nel IV secolo d c riflessi politici del classicismo claudianeo in laquoArch storo lomshybardoraquo cxv 1989 pp 9-35

34 La tradizione prevedeva infatti che allinterno dei carmi dedicati alle nozze venissero menzionati alcuni punti obbligati nella descrizione del rito quali la dextrarum iunctio o la alloculio sponsalis pronullciata dalla prontba (vd AL Wheeler Tradition in the Epithalamium in laquoAmerJourn ofPhilolraquo LI 1930 pp 205-23 e R Keidell sv Epithalamium in RAC v [1962) c011927 sgg) a tali canonici elementi (che si ritrovano con poche varianti in tutti gli epitalami conservatici) Claudiano dedica lultima parte del carmen seguendo piugrave fedelmente le linee tracciate dai suoi predecessori

35 Cosi il Roberts art cit p 335 laquoThe detail concerning Hymcnaeus is unusually

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occasione di dar prova della sua abilitagrave di scrittore che si rivela efficace non solo nel narrare epiche gesta o nel vilipendere i nemici suoi e dei suoi pashytroni ma anche nellesercizio del genere epitalamico che lo aveva visto impegnato con successo giagrave lanno precedente e che pur presentandogli il pericolo della ripetitivitagrave veniva ora rinnovato in maniera del tutto origishynale in tale quadro il diverbio tra Venere ed Imeneo diviene un elegante divertissement letterario al quale igravel poeta doctus Claudiano orientato a difenshydere con arguzia le proprie innovazioni stilistiche puograve permettersi di dere di fronte ad un uditorio che in qualche caso poteva comprendere

lironia della sua sottile vis polemica I vv 3 -34 suonano cos1 come un tuttaltro che modesto autoriconoscigraveshy

1mento di Claudiano quale poeta epitalamico per eccellenza in maniera

36 conforme allalta coscienza di seacute che sembra ispirarlo anche altrove dopo il cimento del poemetto le nozze imperiali che lo aveva portato al culmen del successo a corte il poeta di Alessandna doveva ritenersi il piti esperto cerimoniere nuziale un vero e proprio dux thaami alla stregua di Imeneo A questa consapevolezza di essere a Roma lauctor indiscusso della poesia epitalamica corrisponde daltra parte linesperienza nei confronti del poetare bucolico a lui sicuramente non familiare come sottolinea la palese insistenza su un lessico che richiama la sfera semantica della modeshystia (temptabat tacituslapsus silentem pudor dubiam umbram) e che con lespresshysione pastoralia murmura connota il canto di Imeneo come un qualcosa di assolutanlente dimesso (si pensi solo allaggettivo tenuis che caratterizza linshytensitagrave dei sibili) come poeta impegnato in un genere dai toni decisamenshyte e sorprendentemente bucolici Claudiano si sente senzaltro incerto (proshyprio come la lanugo che ombreggia il tenero volto del dio) tanto che rimostranze di Venere la sua fistula si arresta improvvisamente facendo posto ad un modulo piti propriamente panegiristico Siamo nel campo del dibattito letterario dei generi ed egrave chiaro che la modestia di Claudiano egrave soltanto di facciata venendo ad assumere tuttaltro valore se la si coglie nella sfumatura ironica con la quale il poeta presenta al pubblico il suo pastorale alter ego che egli non fosse un poeta bucolico era chiaro a tutti per questo il suo tentativo di impostare un canto su toni da lui mai tentati ed in apparenza alieni dallambito epitalamico poteva essere rapportato al

specific and apparently originai to Claudian [ l I wonder whether there is 110t a reference

here to Ol1e of the partecipants in the marriage 3 Vd per questo aspetto A Cameron Claudian Poetry and Propaganda al the Court oj6

Honorius OxEord Clarendol1 Press 1970 p 40 4

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1 PASTORALIA MURMURA DI IMENEO (CLAUD CARM MIN 25)

sorprendente atteggiamento digrave Imeneo cantore per eccellenza del talamo ma non dei pascoli

La rappresentazione egravelaudianea egrave cosi assolutamente ironica e sembra prendere le mosse dagli schemi consueti dell excusatio il procedimento cioegrave con cui i poeti augustei erano soliti giustificare in maniera cortese la rinunshycia allepica37 e nel quale era previsto lintervento di una divinitagrave pronta ad ammonire il poeta che coltivasse un tipo di poesia troppo elevato alle proteste del dio lautore aderiva senza riserve proclamando con una reshymissivitagrave tutta letteraria la consapevolezza dei propri limiti In Claudiano si assiste ad un vero e proprio ribaltamento della situazione dal momento che allepifania di Cipride corrisponde invece lingiunzione ad abbandonashyre la poesia umile rappresentata dalle intonazioni bucoliche della fistula in nome di un canto che fosse modulato al suono delle citharae e che nobilitasse il fasto delle due famiglie

Non sfugga in tale ottica il senso delle rimostranze di Venere giustificashyta dal contesto epitalamico ad assumere linedita veste di critico letterashyrio riservata in gegravenere ad Apollo abbandoni Imeneo i lustra Lycaei ed i sospiri di Eco la smetta cioegrave Claudiano di intonare un carmen tenue e di ambientazione pastorale e componga piuttosto un inno in lode degli sposi e dei loro casati tralasci il poeta i suoi digraveeeta carmina quei versi cioegrave di cui egli forse per la novitagrave sembra al momento compiacersi ma che troppo vicini ai canti agresti del Liceo sono poco adatti ad una poesia che andreb~ be intonata con animo virile e non sussurrata mollemente in pastoralia murmura Nel sottile gioco delle parti fingere incertezza in quel poetare bucolico che pure aveva ispirato fino ad allora il carme significava per Claudiano anticipare argutamente le possibili critiche dei detrattori e inshydirizzare lattenzione del pubblico sul passaggio da un tipo di poesia dimesso ad uno senzaltro piti elevato riflesso nel lessico e nello stile mashygniloquente dellEgravey1Cw)llov che caratterizza i vv 56-99 Alle orecchie dei moderni qui la poesia claudianea sembra notevolmente scadere poicheacute Imeneo dedicandosi alla pomposa lode dei potenti torna ad essere una figura evanescente e del tutto priva di interesse tuttavia egrave necessario imshymaginare che nei gusti del pubblico di corte assai attento alle note propashygandistiche del carme questa dovesse essere proprio la parte piti attesa e

37 V d G DAnna Lagenesi delexcusatio in Id Virgilio Saggti critid Roma Lucarini 1989 pp 79-92 il quale ponendo un importante distinguo tra recusatio polemica ed excusatio indivishydua nellinizio della sesta ecloga virgiligraveana (riecheggiata al v 38 del nostro epitalamio vd n 19)

il Primo esempio di uno schema che avragrave molta fortuna presso tutti gli altri poeti augustei

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Divus
Timbro
Divus
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Divus
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Divus
Timbro

ANGELO LUCERl

forse anche la pili applaudita al punto che il poeta da buon blanditore suo uditorio non vi avrebbe in alcun modo potuto rinunciare Nel moshymento in cui comunque Claudiano si riappropria del personaggio di Imeneo e scende nuovamente nel campo della polemica letteraria sul senso della propria operazione stilistica il dio riacquista vigore poetico la maschera torna a parlare con la voce dellautore difendendo con fermezza il valore di un canto dai toni in parte idillici eppure dopo la lunga tirata encomiastica parimenti valido per innalzare alle pnl superbe altezze il nome delle due famiglie (vv 98-99)

haec quoque non vilem iam fisrula commodat usum responsura choris

I due versi che sembrano sintetizzare le idee letterarie di Claudiano attrashyverso una studiata collocazione della congiunzione quoque dellavverbio

rivendicano in pratica la ragionevolezza dellu5us della nuova poetica anche la poesia di natura vagamente bucolica oramai innalzashytasi nella commistione con lencomio puograve rispondere con forza ai con di elogio e di giubilo cantati al suono delle lyrae e celebrare la gloria di consacrata unione Se Imeneo non aveva piu vergogna del suo canto (a dispetto delliniziale arrossire di fronte a Citerea) anche Claudiano dopo un elogio tanto solenne dedicato alle due famiglie poteva ormai affermare con orgoglio di aver servito lamico Palladio e con lui il potente Stilicone adattandosi a suonare la fistula (da lui mai adoperata fino ad allora) con gli stessi accenti della lira dando voce cioegrave attraverso le modulazioni bucoliche ad una poesia epitalamica piu leggera quantunque sempre ispirata ai pili severi temi encomiastici

Era un modo legitrimo di celebrare con eleganza un avvenimento pur sempre ufficiale (si trattava in sostanza del debutto della giovane coppia nella sfavillante corte milanese) un compromesso insomma che svincoshylando il poeta dai toni compunti di alcune forme tradizionali gli procurashyva comunque lapprezzamento dei committenti nel momento in cui la poesia di intonazione pastorale riusciva nobilitata dallincontro con il sostenuto modulo dellegraveYl(wlltov Nel vivace scambio di battute tra Venere ed Imeneo la situazione mitica viene cosi ad esprimere con sottigliezza le intenzioni letterarie dellautore operazione alla quale il poeta non aveva rinunciato neanche nellaltro epitalamio38 componendo un carme non pili

38 In nupi pr 13 ClaudJlno aveva attaccato i detrattori della Slla Musa attraverso rappresentazlOne di Centauri e Fauni (cfr per questi ultimi un accenno Dolemico anche in

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l PASTORALlA MURMURA DI IMENEO (CLAVD CARM MIN 25)

legato alla rigida legge dei generaJ9 Claudiano si preoccupa infatri di difenshydere il proprio esperimento per il quale la mescolanza dei toni idillici forme della poesia nuziale in unione alle note pili prettamente encomiashystiche veniva a superare con originalitagrave sia il modello catul1iano che aveva accentuato i1lirismo e la cornice mitico-religiosa del contesto matrimoni a-

sia quello staziano che ne aveva messo in luce per la prima volta la natura panegiristica

Se nel carme per le nOzze imperiali Claudiano aveva cercato di coniugashyre i due indirizzi rifacendosi principalmente a Stazio in pali celo egli semshybra essersi mosso con maggiore desiderio di sperimentazione (significativi prodromi aveva giagrave espresso nellinsolita polimetria dei Fescennina) cantanshydo il cOl1ubium dellamico con i toni pili leggeri della poesia pastorale che non a caso decreteranno la grande fortuna del carmen presso il Settecento arcadico40

In questo richiamo alla gerarchia dei generi letterari non sfugga la valenza simbolica degli strumenti in cui egrave volutamente accentuata la contrapposishy

cel 18 per clli vd infr) che illtervenuci alle nozze digrave Peleo e Teti avevano mostrato di

il camo di Tcrsigravecore apprezzato invece da rum gli altri convenuci Allimerno dJ una polemica forse non 5010 letteraria il poeta si era richiamato ad una abbozzata teona dei generi nel confromo tra il barbitoN di Tersicore (personifigravecazione della poesia dei Fescennina) e la lira di Apollo simbolo del componimento epitalamico vero e proprio (vd R Perrelli Sulla praifatio alEpithalamium de nuptiis HOllorii Augusti di Claudiano in laquoKOlVU)v(a JX 19 5 pp 121-30) 8

39 Equesto del resto il carattere principale dellintera produzione claudJanea come ha me~so in evidenza A Fa Studi sulla tecnica poetica di Claudiano Catania Tringale 1982 p 63 per il quale nelJAlessandrino laquoin rutti i grandi camli doccasione [J la separazione tra i diversi generi letterari che a prima vista sembrerehhero dovervisi distinguere tende a svanire bull

40 Cosi larcade Eduardo Bignardi professore di retorica in Savignano (17 - 826) sotto62 1

il pastorale pseudonimo di Pedeute Confluenzio Docimasta ne pubblicograve (Rimini sd) una edulcorata tradUZione in occasione delle nozze della marchesa Francesca Antaldi Con la medesima grazia aveva tradotto il poemetto N Berengani RaC(()ta di tuttigli antichi poeti colla loro versione nellitalianajagravezclla tradotti in parte dal Signor Niaola Berengani nobile veneto [ J Veneshyzia Ertz 1716 aderendo al clima di sereno equilibrio che ispirava le melense composizioni dellepoca Mossa da un medesimo interesse per le convenzionali figure del genere arcadico era anche lomlai irreperibile traduzione in tedesco di F von Wiedeburg Epithalamium die Veacutermiihlung des Palladiu5 und der Ceerina in laquoHumanist Magazin Sto Il 1791 pp 121-45 mentte con non diversa sensibilitagrave circa un secolo pili tardi il carme veniva ttadotro in italiano nellopera complctl di GB Gaudo Claudio Claudiano Opere volgarizzamento e note Oneglia Tip Ghislini 1871

2bull Legate ad un clima di contemplazione per le rarefatte atmosfeshy

re del poemetto sono anche le belle prove poetiche di UA Amico Per le nozze di Palladio e Ceenna l415ione di Ugo Antonio Amico Palermo P Lauriel 1875 O Targionl Tozzetti Epishytalamio di Palladio e Celerino rerAto in volgare Livorno Fr Vigo 1879 ultimi a tradurre il carme in italiano [prima della Ricci vd Il Il

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zione tra la fistula allegoria fin troppo scontata della poesia dai toni proshypriamente bucolici e la cithara immagine per antonomasia della poesia elevata e nel contesto epitalamico riflesso del componimento scritto in maniera vicina alle modulazioni dellepica e del panegirico se una tale puntualizzazione si coglieva giagrave nella prefazione a nupt qui Claudiano sembra aver preso coscienza della sua operazione letteraria che annullava la differenziazione tra i generi e Iisultava innovativa pm rimanendo solco della tradizione che legava in origine egloga ed epitalamio

Se tale primitiva comunanza giustifica dunque la legittimitagrave della scelta c1audianea non spiega perograve del tutto attraverso quali influenze sia maturashyta nel poeta di Alessandria la decisione di dare una connotazione p~opriashymente pastorale al matrimonio di Palladio e Celerina che digrave rustico doveshy

va avere ben pOCO41 La volontagrave di variare gli schemi adottati lanno precedente nellepitalamio

per Onorio e Maria potrebbe essere intervenuta solo in parte se egrave vero infatti che non sarebbe stato opportuno ripetere pedissequamente le moshyvenze di nupt dal momento che il pubblico di corte che aveva assistito declamazione dellepitalamio imperiale avrebbe giudicato sfavorevolmenshyte un carme che si fosse posto palesemente sulla falsariga di quello non si puograve tacere che in una situazione analoga come la recita dei carmi per il terzo e il quarto consolato del giovane principe declamati a soli due anni di distanza dinanzi al medesimo uditorio Claudiano non aveva mutato impianto fondamentale delle due operette sostanzialmente identiche tra loro nel ricalcare gli schemi dellencomio posto tra la tradizione panegiristica

e quella epica42

A mio avviso resta perciograve fondamentale anche in questo caso za della manualistica retorica verso la quale Claudiano come si egrave visto invitato a scrivere in un breve lasso di tempo il carme nuziale per lamico e collega43 mostra di porgersi ancora una volta in maniera assai intellishy

genteQuanto Imerio (che rientrava senzaltro tra le letture scolastiche del

periodo)44 possa effettivamente avere ispirato il quadretto bucolico che apre il carme nuziale c1audianeo non egrave possibile dire tuttavia egrave innegabile

41 Claudiano specifica infatti che i cori di giubilo che giungono alle orecchie di Venere provengono dalla vicina urbs (v 21) che altro non puograve essere che Milano come conferma la

deslt-TIzione del paesaggio lombardo ai vv 105-10

42 Vd Fo op cit pp 34-39middot 43 Cfr pro 1-2 Ci1rmina per thalamum quamvis fostina negare IlIorl )olui genero nec potui SOCerD

44 Vd Gualandri Aspetti cit~ pp IO sgg

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che un tale significativo precedente autorizzasse comunque il poeta ad inshyserire in un contesto solenne quei toni idillici che solo qua e lagrave sembrano fare capolino nel resto della sua produzione45 Il senso delloperazione letshyteraria claudianea si coglie anzi nel tentativo di nobilitare quel mondo rendendolo adeguato al rango dei committenti attraverso lalto encomio degli stessi da qui lesclusione dal boschetto di Venere di alcuni personaggi campestri (Driadi e Fauni) che pure comparivano in Imerio ma che alleshygoria non troppo occulta dei detrattori delle nozze (combinate a scopo politico da Stilicone in persona v 93 elegit Stilicho) e forse della sua stessa opera Claudiano ritiene indegni di accostarsi alla festa

Al di lagrave dello scenario politico che fa da sfondo al matrimonio naturalshymente Claudiano era cosciente che il suo tentativo di conciliare addirittura tre indirizzi letterari (idillio encomio e poesia nUZIale) avrebbe incontrato le critiche di chi riteneva inadeguate al contesto propagandistico le intonashyzioni bucoliche del suo canto per questo nel travestimento pastorale di Imeneo egli previene sottilmente le possibili obiezioni neacute si puograve escludere del tutto che il garbato gioco letterario fosse indirizzato agli stessi commitshytenti46 piu di tutti mteressati allaspetto propriamente encomiastico del carmen Verso chiunque fosse diretta lapologia del proprio operare poetico resta comunque il fatto che Claudiano mostra la consapevolezza di avere intrapreso da sol047 una scelta prevista dai canoni retorici ma che doveva

45 II Cameron op cit pp 294 sgg mette in luce come linteresse per la natura sia presente in Cbudiano per lo piu nelle composizioru minori in quelle cioegrave non ispirate ad una particolare occasione ufficiale Accenti in parte idillici si ritrovano perciograve nel Ci1rmen de sene veronensi (wrm min 20 Hall) laquogiOco maruerato con le tradizioru ed i luoghi comuru della poesia bucolicaraquo (N Horsfall Economia suburbana e tradizione bucolica il senex di Claudia no in lnvigilata Lucerrus raquo Xlll-XIV J99I-1992 p 170) o in quello dedicato alfons Aponus (carm min 26 Hall) cui aggiungeremmo anche alcune descrizioru del libro II del de raptu Proserpinae (cosi si confronti liruzio di pall cel con il quadretto della campagna sicula ai vv IO sgg)

46 Ritengo infatti che lespressione communia studia riferita da Claudiano in pro 5 ai suoi rapporti con Palladio non comprenda semplicemente lambito della cancelleria imperiale ma alluda anche ad una comunanza di interessi piu specifigravecatamente letterari Come semplishyce ipotesi si potrebbe anzi pensare che un accenno alle caratteristiche bucoliche del proprio canto sia argutamente celato da Claudiano in pr 7 carmen amor generi soceri reverentia posat laddove con un procediment di referenzialitagrave allusiva che rimanda chiaramente allambito pastorale (cfr infatti Calp ed z 92 carmina poscit amor necfistula cedit amori verso derivato a sua volta dal celeberrimo omnio vinat Amor et nos cedamus Amori di Verg ed IO 69) egli dedica la sua composizione allamico letterato in grado per questo di comprendere pienamente la sua ironia (il Roberts art cit p 335 ipotizza addirittura che Palladio fosse laquoa writer of pastoral versesraquo )

47 Si ricordi che tra i rimproveri rivolti da Venere ad Imeneo cegrave Quello di suonare tutto

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confrontarsi con loccasione ufficiale in cui avveniva la declamazione un canto che sotto linfluenza degli auctores delletagrave e della raffinata produzione dei poeti del sec III riprendeva alcune suggestioni dci genere bucolico soddisfacendo al tempo le richieste dei committenti (Palla dio e il suo nlturo suocero) che su di lui forse proprio in virtti dellamicizia doveshyvano aver fatto pressione percheacute il poemetto risultasse particolarmente efficace da un punto di vista propagandistico

Se la commistione di generi e di stili diverragrave tipica della produzione tardo antica48 per quanto ne sappiamo nella poesia epitalamica latina lespeshyrimento claudianeo resteragrave isolato ad esclusione di qualche breve suggeshystione idillica in Draconzio Ennodio e Venanzio Fortunato49 i avranno perograve coscienza di una poesia nuziale a metagrave strada tra rfdllllO e lencomio neacute tanto meno delle circostanze egravehe ne avevano determinato lo sviluppo del resto lo stesso Claudiano tornando a coltivare la poesia linvettiva e del panegiricoo abbandoneragrave ben presto le intonazioni dolce-

solo (v 47 quid medio t(cum modularis in aesru) a sottolineare in chiave allegorica delloperazione

48 Vd J Fontaine La nozione di genere lencmrio nella letteratura cristiana deIV secolo in Letshyteratura tardoantica Figure epercorsi trad it dl CO Tommasi Moreschini Brescia Morcdliana 1998 pp 8S-lIO per il quale bull lintreccio dei letterari dipende non da una confusione derivata da non conoscenza ma da una rinnovata estetica della poikilia ellenisticaraquo (p 92) Sull argomento cfr Id Uniteacute et diversiteacute du Meacuteange des genres et des tons chez quelques eacutemvains latins de la fin du IV siede Ausolle Ambroisc) Ammiltl in Entretiem sur lAmiquiteacute Classique XXIII

Christianisme et jogravermes litteacuteraires de lAntiquiteacute Tardive ltl Occident Vandceuvres-Genegraveve Fond Hardt 1976 pp 425-72 La scelta di mescolare diversi registri pur in direzione di una sostanshyziale continuitagrave dei generi classici (cfr in proposito FE Consolino Il classicismo nella tarda antichitagrave latina in Klassik 1m Vergleich Normativitijt und Historizitat europiiischer Klassikm DFG -Symposion 1990 Stuttgart Metzler 1993 [laquo Gennarustische Symposien Berichrsbande raquo xm] pp 348-65) in relazione ad epica e panegirico assume da Claudiano in poi un laquovero e proprio valore archetipicoraquo op cit p 64) influenzando Merobaude SidOlugraveo Apollinare e Corippo Quanto al genere epitalamico saragrave invece Draconzio a fondere i temi tipici della poesia nuziale con quelli di intonazione biografica (cfr Romul 6 e 7) rendendoli addirittura propri anche del modulo epico (vd n 24) nella Medea (Romul IO)

49 Vd Wilson art cit pp 38-39 Ai rilievi della Wilson si puograve accostare anche Man Cap IX 906 16 ove nel coneo che accompagna la tradizionale deductio della sposa si distinguono agrestes canorique semidei e IX 916 II sgg in cui Armonia intervenuta alle nozze rievoca la vicenda di Pan e Siringa carmen Maenaliae tulere pinus I percussaque modis sonat Lycf1eis I sollm Arcadiae nemus acuta I pemix semiferi puella Panos I nam versa in calamos sonat loquaces I quam dum forte deus premit labellis I suspirat veluc osculis canorem

50 nsecondo libro della In Eutropium egrave infatti del settembre di quello stesso anIlO 399 precedendo di pochi mesi i primi due libri del de comulatu Stilichonis (per la datazione vd J Long Claudians In Eutropium or How when and why to sander a eunuch Chapel Hill-LondoIl Univo ofNonh Carolina Press 1996 pp 146 sgg)

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mente sottili della fistulaol valIda come le citharae dellepos forse SOlO per accompagnare i cori nuziali ma troppo debole per contrastare come gli si chiedeva i cupi clangores delle tubae preannuncianti di li a poco il scolo dellimpero

ANGELO LUCERI

51 Lidea di una lode espressa attraverso il canto pastorale sembra tornare anche in Stil I

181-82 te memor EurotQs te rustiCf1 Musa Ile pastorali modulatur Maenala cantu (cfr anche Stilo 2 282-83 posita ludat formidine pastor I securugraveque canal Stilichonem fistula silvis) ma si tratta soltanto di una suggestione letteraria dettata dallambiente arcadico in cui era maturato il trionfo del condottiero (si celebra infatti la vittoriosa campagna di Grecia) il carme per il consolato del generalissimo non avragrave assolutamente nulla di bucolico restando inquadrato nelle Diti severe norme della poesia epico-encomiastica

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  • pastoralia_txt

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occasione di dar prova della sua abilitagrave di scrittore che si rivela efficace non solo nel narrare epiche gesta o nel vilipendere i nemici suoi e dei suoi pashytroni ma anche nellesercizio del genere epitalamico che lo aveva visto impegnato con successo giagrave lanno precedente e che pur presentandogli il pericolo della ripetitivitagrave veniva ora rinnovato in maniera del tutto origishynale in tale quadro il diverbio tra Venere ed Imeneo diviene un elegante divertissement letterario al quale igravel poeta doctus Claudiano orientato a difenshydere con arguzia le proprie innovazioni stilistiche puograve permettersi di dere di fronte ad un uditorio che in qualche caso poteva comprendere

lironia della sua sottile vis polemica I vv 3 -34 suonano cos1 come un tuttaltro che modesto autoriconoscigraveshy

1mento di Claudiano quale poeta epitalamico per eccellenza in maniera

36 conforme allalta coscienza di seacute che sembra ispirarlo anche altrove dopo il cimento del poemetto le nozze imperiali che lo aveva portato al culmen del successo a corte il poeta di Alessandna doveva ritenersi il piti esperto cerimoniere nuziale un vero e proprio dux thaami alla stregua di Imeneo A questa consapevolezza di essere a Roma lauctor indiscusso della poesia epitalamica corrisponde daltra parte linesperienza nei confronti del poetare bucolico a lui sicuramente non familiare come sottolinea la palese insistenza su un lessico che richiama la sfera semantica della modeshystia (temptabat tacituslapsus silentem pudor dubiam umbram) e che con lespresshysione pastoralia murmura connota il canto di Imeneo come un qualcosa di assolutanlente dimesso (si pensi solo allaggettivo tenuis che caratterizza linshytensitagrave dei sibili) come poeta impegnato in un genere dai toni decisamenshyte e sorprendentemente bucolici Claudiano si sente senzaltro incerto (proshyprio come la lanugo che ombreggia il tenero volto del dio) tanto che rimostranze di Venere la sua fistula si arresta improvvisamente facendo posto ad un modulo piti propriamente panegiristico Siamo nel campo del dibattito letterario dei generi ed egrave chiaro che la modestia di Claudiano egrave soltanto di facciata venendo ad assumere tuttaltro valore se la si coglie nella sfumatura ironica con la quale il poeta presenta al pubblico il suo pastorale alter ego che egli non fosse un poeta bucolico era chiaro a tutti per questo il suo tentativo di impostare un canto su toni da lui mai tentati ed in apparenza alieni dallambito epitalamico poteva essere rapportato al

specific and apparently originai to Claudian [ l I wonder whether there is 110t a reference

here to Ol1e of the partecipants in the marriage 3 Vd per questo aspetto A Cameron Claudian Poetry and Propaganda al the Court oj6

Honorius OxEord Clarendol1 Press 1970 p 40 4

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sorprendente atteggiamento digrave Imeneo cantore per eccellenza del talamo ma non dei pascoli

La rappresentazione egravelaudianea egrave cosi assolutamente ironica e sembra prendere le mosse dagli schemi consueti dell excusatio il procedimento cioegrave con cui i poeti augustei erano soliti giustificare in maniera cortese la rinunshycia allepica37 e nel quale era previsto lintervento di una divinitagrave pronta ad ammonire il poeta che coltivasse un tipo di poesia troppo elevato alle proteste del dio lautore aderiva senza riserve proclamando con una reshymissivitagrave tutta letteraria la consapevolezza dei propri limiti In Claudiano si assiste ad un vero e proprio ribaltamento della situazione dal momento che allepifania di Cipride corrisponde invece lingiunzione ad abbandonashyre la poesia umile rappresentata dalle intonazioni bucoliche della fistula in nome di un canto che fosse modulato al suono delle citharae e che nobilitasse il fasto delle due famiglie

Non sfugga in tale ottica il senso delle rimostranze di Venere giustificashyta dal contesto epitalamico ad assumere linedita veste di critico letterashyrio riservata in gegravenere ad Apollo abbandoni Imeneo i lustra Lycaei ed i sospiri di Eco la smetta cioegrave Claudiano di intonare un carmen tenue e di ambientazione pastorale e componga piuttosto un inno in lode degli sposi e dei loro casati tralasci il poeta i suoi digraveeeta carmina quei versi cioegrave di cui egli forse per la novitagrave sembra al momento compiacersi ma che troppo vicini ai canti agresti del Liceo sono poco adatti ad una poesia che andreb~ be intonata con animo virile e non sussurrata mollemente in pastoralia murmura Nel sottile gioco delle parti fingere incertezza in quel poetare bucolico che pure aveva ispirato fino ad allora il carme significava per Claudiano anticipare argutamente le possibili critiche dei detrattori e inshydirizzare lattenzione del pubblico sul passaggio da un tipo di poesia dimesso ad uno senzaltro piti elevato riflesso nel lessico e nello stile mashygniloquente dellEgravey1Cw)llov che caratterizza i vv 56-99 Alle orecchie dei moderni qui la poesia claudianea sembra notevolmente scadere poicheacute Imeneo dedicandosi alla pomposa lode dei potenti torna ad essere una figura evanescente e del tutto priva di interesse tuttavia egrave necessario imshymaginare che nei gusti del pubblico di corte assai attento alle note propashygandistiche del carme questa dovesse essere proprio la parte piti attesa e

37 V d G DAnna Lagenesi delexcusatio in Id Virgilio Saggti critid Roma Lucarini 1989 pp 79-92 il quale ponendo un importante distinguo tra recusatio polemica ed excusatio indivishydua nellinizio della sesta ecloga virgiligraveana (riecheggiata al v 38 del nostro epitalamio vd n 19)

il Primo esempio di uno schema che avragrave molta fortuna presso tutti gli altri poeti augustei

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forse anche la pili applaudita al punto che il poeta da buon blanditore suo uditorio non vi avrebbe in alcun modo potuto rinunciare Nel moshymento in cui comunque Claudiano si riappropria del personaggio di Imeneo e scende nuovamente nel campo della polemica letteraria sul senso della propria operazione stilistica il dio riacquista vigore poetico la maschera torna a parlare con la voce dellautore difendendo con fermezza il valore di un canto dai toni in parte idillici eppure dopo la lunga tirata encomiastica parimenti valido per innalzare alle pnl superbe altezze il nome delle due famiglie (vv 98-99)

haec quoque non vilem iam fisrula commodat usum responsura choris

I due versi che sembrano sintetizzare le idee letterarie di Claudiano attrashyverso una studiata collocazione della congiunzione quoque dellavverbio

rivendicano in pratica la ragionevolezza dellu5us della nuova poetica anche la poesia di natura vagamente bucolica oramai innalzashytasi nella commistione con lencomio puograve rispondere con forza ai con di elogio e di giubilo cantati al suono delle lyrae e celebrare la gloria di consacrata unione Se Imeneo non aveva piu vergogna del suo canto (a dispetto delliniziale arrossire di fronte a Citerea) anche Claudiano dopo un elogio tanto solenne dedicato alle due famiglie poteva ormai affermare con orgoglio di aver servito lamico Palladio e con lui il potente Stilicone adattandosi a suonare la fistula (da lui mai adoperata fino ad allora) con gli stessi accenti della lira dando voce cioegrave attraverso le modulazioni bucoliche ad una poesia epitalamica piu leggera quantunque sempre ispirata ai pili severi temi encomiastici

Era un modo legitrimo di celebrare con eleganza un avvenimento pur sempre ufficiale (si trattava in sostanza del debutto della giovane coppia nella sfavillante corte milanese) un compromesso insomma che svincoshylando il poeta dai toni compunti di alcune forme tradizionali gli procurashyva comunque lapprezzamento dei committenti nel momento in cui la poesia di intonazione pastorale riusciva nobilitata dallincontro con il sostenuto modulo dellegraveYl(wlltov Nel vivace scambio di battute tra Venere ed Imeneo la situazione mitica viene cosi ad esprimere con sottigliezza le intenzioni letterarie dellautore operazione alla quale il poeta non aveva rinunciato neanche nellaltro epitalamio38 componendo un carme non pili

38 In nupi pr 13 ClaudJlno aveva attaccato i detrattori della Slla Musa attraverso rappresentazlOne di Centauri e Fauni (cfr per questi ultimi un accenno Dolemico anche in

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legato alla rigida legge dei generaJ9 Claudiano si preoccupa infatri di difenshydere il proprio esperimento per il quale la mescolanza dei toni idillici forme della poesia nuziale in unione alle note pili prettamente encomiashystiche veniva a superare con originalitagrave sia il modello catul1iano che aveva accentuato i1lirismo e la cornice mitico-religiosa del contesto matrimoni a-

sia quello staziano che ne aveva messo in luce per la prima volta la natura panegiristica

Se nel carme per le nOzze imperiali Claudiano aveva cercato di coniugashyre i due indirizzi rifacendosi principalmente a Stazio in pali celo egli semshybra essersi mosso con maggiore desiderio di sperimentazione (significativi prodromi aveva giagrave espresso nellinsolita polimetria dei Fescennina) cantanshydo il cOl1ubium dellamico con i toni pili leggeri della poesia pastorale che non a caso decreteranno la grande fortuna del carmen presso il Settecento arcadico40

In questo richiamo alla gerarchia dei generi letterari non sfugga la valenza simbolica degli strumenti in cui egrave volutamente accentuata la contrapposishy

cel 18 per clli vd infr) che illtervenuci alle nozze digrave Peleo e Teti avevano mostrato di

il camo di Tcrsigravecore apprezzato invece da rum gli altri convenuci Allimerno dJ una polemica forse non 5010 letteraria il poeta si era richiamato ad una abbozzata teona dei generi nel confromo tra il barbitoN di Tersicore (personifigravecazione della poesia dei Fescennina) e la lira di Apollo simbolo del componimento epitalamico vero e proprio (vd R Perrelli Sulla praifatio alEpithalamium de nuptiis HOllorii Augusti di Claudiano in laquoKOlVU)v(a JX 19 5 pp 121-30) 8

39 Equesto del resto il carattere principale dellintera produzione claudJanea come ha me~so in evidenza A Fa Studi sulla tecnica poetica di Claudiano Catania Tringale 1982 p 63 per il quale nelJAlessandrino laquoin rutti i grandi camli doccasione [J la separazione tra i diversi generi letterari che a prima vista sembrerehhero dovervisi distinguere tende a svanire bull

40 Cosi larcade Eduardo Bignardi professore di retorica in Savignano (17 - 826) sotto62 1

il pastorale pseudonimo di Pedeute Confluenzio Docimasta ne pubblicograve (Rimini sd) una edulcorata tradUZione in occasione delle nozze della marchesa Francesca Antaldi Con la medesima grazia aveva tradotto il poemetto N Berengani RaC(()ta di tuttigli antichi poeti colla loro versione nellitalianajagravezclla tradotti in parte dal Signor Niaola Berengani nobile veneto [ J Veneshyzia Ertz 1716 aderendo al clima di sereno equilibrio che ispirava le melense composizioni dellepoca Mossa da un medesimo interesse per le convenzionali figure del genere arcadico era anche lomlai irreperibile traduzione in tedesco di F von Wiedeburg Epithalamium die Veacutermiihlung des Palladiu5 und der Ceerina in laquoHumanist Magazin Sto Il 1791 pp 121-45 mentte con non diversa sensibilitagrave circa un secolo pili tardi il carme veniva ttadotro in italiano nellopera complctl di GB Gaudo Claudio Claudiano Opere volgarizzamento e note Oneglia Tip Ghislini 1871

2bull Legate ad un clima di contemplazione per le rarefatte atmosfeshy

re del poemetto sono anche le belle prove poetiche di UA Amico Per le nozze di Palladio e Ceenna l415ione di Ugo Antonio Amico Palermo P Lauriel 1875 O Targionl Tozzetti Epishytalamio di Palladio e Celerino rerAto in volgare Livorno Fr Vigo 1879 ultimi a tradurre il carme in italiano [prima della Ricci vd Il Il

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ANGELO LUCERI

zione tra la fistula allegoria fin troppo scontata della poesia dai toni proshypriamente bucolici e la cithara immagine per antonomasia della poesia elevata e nel contesto epitalamico riflesso del componimento scritto in maniera vicina alle modulazioni dellepica e del panegirico se una tale puntualizzazione si coglieva giagrave nella prefazione a nupt qui Claudiano sembra aver preso coscienza della sua operazione letteraria che annullava la differenziazione tra i generi e Iisultava innovativa pm rimanendo solco della tradizione che legava in origine egloga ed epitalamio

Se tale primitiva comunanza giustifica dunque la legittimitagrave della scelta c1audianea non spiega perograve del tutto attraverso quali influenze sia maturashyta nel poeta di Alessandria la decisione di dare una connotazione p~opriashymente pastorale al matrimonio di Palladio e Celerina che digrave rustico doveshy

va avere ben pOCO41 La volontagrave di variare gli schemi adottati lanno precedente nellepitalamio

per Onorio e Maria potrebbe essere intervenuta solo in parte se egrave vero infatti che non sarebbe stato opportuno ripetere pedissequamente le moshyvenze di nupt dal momento che il pubblico di corte che aveva assistito declamazione dellepitalamio imperiale avrebbe giudicato sfavorevolmenshyte un carme che si fosse posto palesemente sulla falsariga di quello non si puograve tacere che in una situazione analoga come la recita dei carmi per il terzo e il quarto consolato del giovane principe declamati a soli due anni di distanza dinanzi al medesimo uditorio Claudiano non aveva mutato impianto fondamentale delle due operette sostanzialmente identiche tra loro nel ricalcare gli schemi dellencomio posto tra la tradizione panegiristica

e quella epica42

A mio avviso resta perciograve fondamentale anche in questo caso za della manualistica retorica verso la quale Claudiano come si egrave visto invitato a scrivere in un breve lasso di tempo il carme nuziale per lamico e collega43 mostra di porgersi ancora una volta in maniera assai intellishy

genteQuanto Imerio (che rientrava senzaltro tra le letture scolastiche del

periodo)44 possa effettivamente avere ispirato il quadretto bucolico che apre il carme nuziale c1audianeo non egrave possibile dire tuttavia egrave innegabile

41 Claudiano specifica infatti che i cori di giubilo che giungono alle orecchie di Venere provengono dalla vicina urbs (v 21) che altro non puograve essere che Milano come conferma la

deslt-TIzione del paesaggio lombardo ai vv 105-10

42 Vd Fo op cit pp 34-39middot 43 Cfr pro 1-2 Ci1rmina per thalamum quamvis fostina negare IlIorl )olui genero nec potui SOCerD

44 Vd Gualandri Aspetti cit~ pp IO sgg

9deg

l PASTORALlA MURMURA or IMENEO (CLAUD CARM MIN 25)

che un tale significativo precedente autorizzasse comunque il poeta ad inshyserire in un contesto solenne quei toni idillici che solo qua e lagrave sembrano fare capolino nel resto della sua produzione45 Il senso delloperazione letshyteraria claudianea si coglie anzi nel tentativo di nobilitare quel mondo rendendolo adeguato al rango dei committenti attraverso lalto encomio degli stessi da qui lesclusione dal boschetto di Venere di alcuni personaggi campestri (Driadi e Fauni) che pure comparivano in Imerio ma che alleshygoria non troppo occulta dei detrattori delle nozze (combinate a scopo politico da Stilicone in persona v 93 elegit Stilicho) e forse della sua stessa opera Claudiano ritiene indegni di accostarsi alla festa

Al di lagrave dello scenario politico che fa da sfondo al matrimonio naturalshymente Claudiano era cosciente che il suo tentativo di conciliare addirittura tre indirizzi letterari (idillio encomio e poesia nUZIale) avrebbe incontrato le critiche di chi riteneva inadeguate al contesto propagandistico le intonashyzioni bucoliche del suo canto per questo nel travestimento pastorale di Imeneo egli previene sottilmente le possibili obiezioni neacute si puograve escludere del tutto che il garbato gioco letterario fosse indirizzato agli stessi commitshytenti46 piu di tutti mteressati allaspetto propriamente encomiastico del carmen Verso chiunque fosse diretta lapologia del proprio operare poetico resta comunque il fatto che Claudiano mostra la consapevolezza di avere intrapreso da sol047 una scelta prevista dai canoni retorici ma che doveva

45 II Cameron op cit pp 294 sgg mette in luce come linteresse per la natura sia presente in Cbudiano per lo piu nelle composizioru minori in quelle cioegrave non ispirate ad una particolare occasione ufficiale Accenti in parte idillici si ritrovano perciograve nel Ci1rmen de sene veronensi (wrm min 20 Hall) laquogiOco maruerato con le tradizioru ed i luoghi comuru della poesia bucolicaraquo (N Horsfall Economia suburbana e tradizione bucolica il senex di Claudia no in lnvigilata Lucerrus raquo Xlll-XIV J99I-1992 p 170) o in quello dedicato alfons Aponus (carm min 26 Hall) cui aggiungeremmo anche alcune descrizioru del libro II del de raptu Proserpinae (cosi si confronti liruzio di pall cel con il quadretto della campagna sicula ai vv IO sgg)

46 Ritengo infatti che lespressione communia studia riferita da Claudiano in pro 5 ai suoi rapporti con Palladio non comprenda semplicemente lambito della cancelleria imperiale ma alluda anche ad una comunanza di interessi piu specifigravecatamente letterari Come semplishyce ipotesi si potrebbe anzi pensare che un accenno alle caratteristiche bucoliche del proprio canto sia argutamente celato da Claudiano in pr 7 carmen amor generi soceri reverentia posat laddove con un procediment di referenzialitagrave allusiva che rimanda chiaramente allambito pastorale (cfr infatti Calp ed z 92 carmina poscit amor necfistula cedit amori verso derivato a sua volta dal celeberrimo omnio vinat Amor et nos cedamus Amori di Verg ed IO 69) egli dedica la sua composizione allamico letterato in grado per questo di comprendere pienamente la sua ironia (il Roberts art cit p 335 ipotizza addirittura che Palladio fosse laquoa writer of pastoral versesraquo )

47 Si ricordi che tra i rimproveri rivolti da Venere ad Imeneo cegrave Quello di suonare tutto

91

ANGELO LUCERI

confrontarsi con loccasione ufficiale in cui avveniva la declamazione un canto che sotto linfluenza degli auctores delletagrave e della raffinata produzione dei poeti del sec III riprendeva alcune suggestioni dci genere bucolico soddisfacendo al tempo le richieste dei committenti (Palla dio e il suo nlturo suocero) che su di lui forse proprio in virtti dellamicizia doveshyvano aver fatto pressione percheacute il poemetto risultasse particolarmente efficace da un punto di vista propagandistico

Se la commistione di generi e di stili diverragrave tipica della produzione tardo antica48 per quanto ne sappiamo nella poesia epitalamica latina lespeshyrimento claudianeo resteragrave isolato ad esclusione di qualche breve suggeshystione idillica in Draconzio Ennodio e Venanzio Fortunato49 i avranno perograve coscienza di una poesia nuziale a metagrave strada tra rfdllllO e lencomio neacute tanto meno delle circostanze egravehe ne avevano determinato lo sviluppo del resto lo stesso Claudiano tornando a coltivare la poesia linvettiva e del panegiricoo abbandoneragrave ben presto le intonazioni dolce-

solo (v 47 quid medio t(cum modularis in aesru) a sottolineare in chiave allegorica delloperazione

48 Vd J Fontaine La nozione di genere lencmrio nella letteratura cristiana deIV secolo in Letshyteratura tardoantica Figure epercorsi trad it dl CO Tommasi Moreschini Brescia Morcdliana 1998 pp 8S-lIO per il quale bull lintreccio dei letterari dipende non da una confusione derivata da non conoscenza ma da una rinnovata estetica della poikilia ellenisticaraquo (p 92) Sull argomento cfr Id Uniteacute et diversiteacute du Meacuteange des genres et des tons chez quelques eacutemvains latins de la fin du IV siede Ausolle Ambroisc) Ammiltl in Entretiem sur lAmiquiteacute Classique XXIII

Christianisme et jogravermes litteacuteraires de lAntiquiteacute Tardive ltl Occident Vandceuvres-Genegraveve Fond Hardt 1976 pp 425-72 La scelta di mescolare diversi registri pur in direzione di una sostanshyziale continuitagrave dei generi classici (cfr in proposito FE Consolino Il classicismo nella tarda antichitagrave latina in Klassik 1m Vergleich Normativitijt und Historizitat europiiischer Klassikm DFG -Symposion 1990 Stuttgart Metzler 1993 [laquo Gennarustische Symposien Berichrsbande raquo xm] pp 348-65) in relazione ad epica e panegirico assume da Claudiano in poi un laquovero e proprio valore archetipicoraquo op cit p 64) influenzando Merobaude SidOlugraveo Apollinare e Corippo Quanto al genere epitalamico saragrave invece Draconzio a fondere i temi tipici della poesia nuziale con quelli di intonazione biografica (cfr Romul 6 e 7) rendendoli addirittura propri anche del modulo epico (vd n 24) nella Medea (Romul IO)

49 Vd Wilson art cit pp 38-39 Ai rilievi della Wilson si puograve accostare anche Man Cap IX 906 16 ove nel coneo che accompagna la tradizionale deductio della sposa si distinguono agrestes canorique semidei e IX 916 II sgg in cui Armonia intervenuta alle nozze rievoca la vicenda di Pan e Siringa carmen Maenaliae tulere pinus I percussaque modis sonat Lycf1eis I sollm Arcadiae nemus acuta I pemix semiferi puella Panos I nam versa in calamos sonat loquaces I quam dum forte deus premit labellis I suspirat veluc osculis canorem

50 nsecondo libro della In Eutropium egrave infatti del settembre di quello stesso anIlO 399 precedendo di pochi mesi i primi due libri del de comulatu Stilichonis (per la datazione vd J Long Claudians In Eutropium or How when and why to sander a eunuch Chapel Hill-LondoIl Univo ofNonh Carolina Press 1996 pp 146 sgg)

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l PASTORALIA MURMURA DI IMENEO CARM MIN 25)

mente sottili della fistulaol valIda come le citharae dellepos forse SOlO per accompagnare i cori nuziali ma troppo debole per contrastare come gli si chiedeva i cupi clangores delle tubae preannuncianti di li a poco il scolo dellimpero

ANGELO LUCERI

51 Lidea di una lode espressa attraverso il canto pastorale sembra tornare anche in Stil I

181-82 te memor EurotQs te rustiCf1 Musa Ile pastorali modulatur Maenala cantu (cfr anche Stilo 2 282-83 posita ludat formidine pastor I securugraveque canal Stilichonem fistula silvis) ma si tratta soltanto di una suggestione letteraria dettata dallambiente arcadico in cui era maturato il trionfo del condottiero (si celebra infatti la vittoriosa campagna di Grecia) il carme per il consolato del generalissimo non avragrave assolutamente nulla di bucolico restando inquadrato nelle Diti severe norme della poesia epico-encomiastica

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ANGELO LUCERl

forse anche la pili applaudita al punto che il poeta da buon blanditore suo uditorio non vi avrebbe in alcun modo potuto rinunciare Nel moshymento in cui comunque Claudiano si riappropria del personaggio di Imeneo e scende nuovamente nel campo della polemica letteraria sul senso della propria operazione stilistica il dio riacquista vigore poetico la maschera torna a parlare con la voce dellautore difendendo con fermezza il valore di un canto dai toni in parte idillici eppure dopo la lunga tirata encomiastica parimenti valido per innalzare alle pnl superbe altezze il nome delle due famiglie (vv 98-99)

haec quoque non vilem iam fisrula commodat usum responsura choris

I due versi che sembrano sintetizzare le idee letterarie di Claudiano attrashyverso una studiata collocazione della congiunzione quoque dellavverbio

rivendicano in pratica la ragionevolezza dellu5us della nuova poetica anche la poesia di natura vagamente bucolica oramai innalzashytasi nella commistione con lencomio puograve rispondere con forza ai con di elogio e di giubilo cantati al suono delle lyrae e celebrare la gloria di consacrata unione Se Imeneo non aveva piu vergogna del suo canto (a dispetto delliniziale arrossire di fronte a Citerea) anche Claudiano dopo un elogio tanto solenne dedicato alle due famiglie poteva ormai affermare con orgoglio di aver servito lamico Palladio e con lui il potente Stilicone adattandosi a suonare la fistula (da lui mai adoperata fino ad allora) con gli stessi accenti della lira dando voce cioegrave attraverso le modulazioni bucoliche ad una poesia epitalamica piu leggera quantunque sempre ispirata ai pili severi temi encomiastici

Era un modo legitrimo di celebrare con eleganza un avvenimento pur sempre ufficiale (si trattava in sostanza del debutto della giovane coppia nella sfavillante corte milanese) un compromesso insomma che svincoshylando il poeta dai toni compunti di alcune forme tradizionali gli procurashyva comunque lapprezzamento dei committenti nel momento in cui la poesia di intonazione pastorale riusciva nobilitata dallincontro con il sostenuto modulo dellegraveYl(wlltov Nel vivace scambio di battute tra Venere ed Imeneo la situazione mitica viene cosi ad esprimere con sottigliezza le intenzioni letterarie dellautore operazione alla quale il poeta non aveva rinunciato neanche nellaltro epitalamio38 componendo un carme non pili

38 In nupi pr 13 ClaudJlno aveva attaccato i detrattori della Slla Musa attraverso rappresentazlOne di Centauri e Fauni (cfr per questi ultimi un accenno Dolemico anche in

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l PASTORALlA MURMURA DI IMENEO (CLAVD CARM MIN 25)

legato alla rigida legge dei generaJ9 Claudiano si preoccupa infatri di difenshydere il proprio esperimento per il quale la mescolanza dei toni idillici forme della poesia nuziale in unione alle note pili prettamente encomiashystiche veniva a superare con originalitagrave sia il modello catul1iano che aveva accentuato i1lirismo e la cornice mitico-religiosa del contesto matrimoni a-

sia quello staziano che ne aveva messo in luce per la prima volta la natura panegiristica

Se nel carme per le nOzze imperiali Claudiano aveva cercato di coniugashyre i due indirizzi rifacendosi principalmente a Stazio in pali celo egli semshybra essersi mosso con maggiore desiderio di sperimentazione (significativi prodromi aveva giagrave espresso nellinsolita polimetria dei Fescennina) cantanshydo il cOl1ubium dellamico con i toni pili leggeri della poesia pastorale che non a caso decreteranno la grande fortuna del carmen presso il Settecento arcadico40

In questo richiamo alla gerarchia dei generi letterari non sfugga la valenza simbolica degli strumenti in cui egrave volutamente accentuata la contrapposishy

cel 18 per clli vd infr) che illtervenuci alle nozze digrave Peleo e Teti avevano mostrato di

il camo di Tcrsigravecore apprezzato invece da rum gli altri convenuci Allimerno dJ una polemica forse non 5010 letteraria il poeta si era richiamato ad una abbozzata teona dei generi nel confromo tra il barbitoN di Tersicore (personifigravecazione della poesia dei Fescennina) e la lira di Apollo simbolo del componimento epitalamico vero e proprio (vd R Perrelli Sulla praifatio alEpithalamium de nuptiis HOllorii Augusti di Claudiano in laquoKOlVU)v(a JX 19 5 pp 121-30) 8

39 Equesto del resto il carattere principale dellintera produzione claudJanea come ha me~so in evidenza A Fa Studi sulla tecnica poetica di Claudiano Catania Tringale 1982 p 63 per il quale nelJAlessandrino laquoin rutti i grandi camli doccasione [J la separazione tra i diversi generi letterari che a prima vista sembrerehhero dovervisi distinguere tende a svanire bull

40 Cosi larcade Eduardo Bignardi professore di retorica in Savignano (17 - 826) sotto62 1

il pastorale pseudonimo di Pedeute Confluenzio Docimasta ne pubblicograve (Rimini sd) una edulcorata tradUZione in occasione delle nozze della marchesa Francesca Antaldi Con la medesima grazia aveva tradotto il poemetto N Berengani RaC(()ta di tuttigli antichi poeti colla loro versione nellitalianajagravezclla tradotti in parte dal Signor Niaola Berengani nobile veneto [ J Veneshyzia Ertz 1716 aderendo al clima di sereno equilibrio che ispirava le melense composizioni dellepoca Mossa da un medesimo interesse per le convenzionali figure del genere arcadico era anche lomlai irreperibile traduzione in tedesco di F von Wiedeburg Epithalamium die Veacutermiihlung des Palladiu5 und der Ceerina in laquoHumanist Magazin Sto Il 1791 pp 121-45 mentte con non diversa sensibilitagrave circa un secolo pili tardi il carme veniva ttadotro in italiano nellopera complctl di GB Gaudo Claudio Claudiano Opere volgarizzamento e note Oneglia Tip Ghislini 1871

2bull Legate ad un clima di contemplazione per le rarefatte atmosfeshy

re del poemetto sono anche le belle prove poetiche di UA Amico Per le nozze di Palladio e Ceenna l415ione di Ugo Antonio Amico Palermo P Lauriel 1875 O Targionl Tozzetti Epishytalamio di Palladio e Celerino rerAto in volgare Livorno Fr Vigo 1879 ultimi a tradurre il carme in italiano [prima della Ricci vd Il Il

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ANGELO LUCERI

zione tra la fistula allegoria fin troppo scontata della poesia dai toni proshypriamente bucolici e la cithara immagine per antonomasia della poesia elevata e nel contesto epitalamico riflesso del componimento scritto in maniera vicina alle modulazioni dellepica e del panegirico se una tale puntualizzazione si coglieva giagrave nella prefazione a nupt qui Claudiano sembra aver preso coscienza della sua operazione letteraria che annullava la differenziazione tra i generi e Iisultava innovativa pm rimanendo solco della tradizione che legava in origine egloga ed epitalamio

Se tale primitiva comunanza giustifica dunque la legittimitagrave della scelta c1audianea non spiega perograve del tutto attraverso quali influenze sia maturashyta nel poeta di Alessandria la decisione di dare una connotazione p~opriashymente pastorale al matrimonio di Palladio e Celerina che digrave rustico doveshy

va avere ben pOCO41 La volontagrave di variare gli schemi adottati lanno precedente nellepitalamio

per Onorio e Maria potrebbe essere intervenuta solo in parte se egrave vero infatti che non sarebbe stato opportuno ripetere pedissequamente le moshyvenze di nupt dal momento che il pubblico di corte che aveva assistito declamazione dellepitalamio imperiale avrebbe giudicato sfavorevolmenshyte un carme che si fosse posto palesemente sulla falsariga di quello non si puograve tacere che in una situazione analoga come la recita dei carmi per il terzo e il quarto consolato del giovane principe declamati a soli due anni di distanza dinanzi al medesimo uditorio Claudiano non aveva mutato impianto fondamentale delle due operette sostanzialmente identiche tra loro nel ricalcare gli schemi dellencomio posto tra la tradizione panegiristica

e quella epica42

A mio avviso resta perciograve fondamentale anche in questo caso za della manualistica retorica verso la quale Claudiano come si egrave visto invitato a scrivere in un breve lasso di tempo il carme nuziale per lamico e collega43 mostra di porgersi ancora una volta in maniera assai intellishy

genteQuanto Imerio (che rientrava senzaltro tra le letture scolastiche del

periodo)44 possa effettivamente avere ispirato il quadretto bucolico che apre il carme nuziale c1audianeo non egrave possibile dire tuttavia egrave innegabile

41 Claudiano specifica infatti che i cori di giubilo che giungono alle orecchie di Venere provengono dalla vicina urbs (v 21) che altro non puograve essere che Milano come conferma la

deslt-TIzione del paesaggio lombardo ai vv 105-10

42 Vd Fo op cit pp 34-39middot 43 Cfr pro 1-2 Ci1rmina per thalamum quamvis fostina negare IlIorl )olui genero nec potui SOCerD

44 Vd Gualandri Aspetti cit~ pp IO sgg

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l PASTORALlA MURMURA or IMENEO (CLAUD CARM MIN 25)

che un tale significativo precedente autorizzasse comunque il poeta ad inshyserire in un contesto solenne quei toni idillici che solo qua e lagrave sembrano fare capolino nel resto della sua produzione45 Il senso delloperazione letshyteraria claudianea si coglie anzi nel tentativo di nobilitare quel mondo rendendolo adeguato al rango dei committenti attraverso lalto encomio degli stessi da qui lesclusione dal boschetto di Venere di alcuni personaggi campestri (Driadi e Fauni) che pure comparivano in Imerio ma che alleshygoria non troppo occulta dei detrattori delle nozze (combinate a scopo politico da Stilicone in persona v 93 elegit Stilicho) e forse della sua stessa opera Claudiano ritiene indegni di accostarsi alla festa

Al di lagrave dello scenario politico che fa da sfondo al matrimonio naturalshymente Claudiano era cosciente che il suo tentativo di conciliare addirittura tre indirizzi letterari (idillio encomio e poesia nUZIale) avrebbe incontrato le critiche di chi riteneva inadeguate al contesto propagandistico le intonashyzioni bucoliche del suo canto per questo nel travestimento pastorale di Imeneo egli previene sottilmente le possibili obiezioni neacute si puograve escludere del tutto che il garbato gioco letterario fosse indirizzato agli stessi commitshytenti46 piu di tutti mteressati allaspetto propriamente encomiastico del carmen Verso chiunque fosse diretta lapologia del proprio operare poetico resta comunque il fatto che Claudiano mostra la consapevolezza di avere intrapreso da sol047 una scelta prevista dai canoni retorici ma che doveva

45 II Cameron op cit pp 294 sgg mette in luce come linteresse per la natura sia presente in Cbudiano per lo piu nelle composizioru minori in quelle cioegrave non ispirate ad una particolare occasione ufficiale Accenti in parte idillici si ritrovano perciograve nel Ci1rmen de sene veronensi (wrm min 20 Hall) laquogiOco maruerato con le tradizioru ed i luoghi comuru della poesia bucolicaraquo (N Horsfall Economia suburbana e tradizione bucolica il senex di Claudia no in lnvigilata Lucerrus raquo Xlll-XIV J99I-1992 p 170) o in quello dedicato alfons Aponus (carm min 26 Hall) cui aggiungeremmo anche alcune descrizioru del libro II del de raptu Proserpinae (cosi si confronti liruzio di pall cel con il quadretto della campagna sicula ai vv IO sgg)

46 Ritengo infatti che lespressione communia studia riferita da Claudiano in pro 5 ai suoi rapporti con Palladio non comprenda semplicemente lambito della cancelleria imperiale ma alluda anche ad una comunanza di interessi piu specifigravecatamente letterari Come semplishyce ipotesi si potrebbe anzi pensare che un accenno alle caratteristiche bucoliche del proprio canto sia argutamente celato da Claudiano in pr 7 carmen amor generi soceri reverentia posat laddove con un procediment di referenzialitagrave allusiva che rimanda chiaramente allambito pastorale (cfr infatti Calp ed z 92 carmina poscit amor necfistula cedit amori verso derivato a sua volta dal celeberrimo omnio vinat Amor et nos cedamus Amori di Verg ed IO 69) egli dedica la sua composizione allamico letterato in grado per questo di comprendere pienamente la sua ironia (il Roberts art cit p 335 ipotizza addirittura che Palladio fosse laquoa writer of pastoral versesraquo )

47 Si ricordi che tra i rimproveri rivolti da Venere ad Imeneo cegrave Quello di suonare tutto

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ANGELO LUCERI

confrontarsi con loccasione ufficiale in cui avveniva la declamazione un canto che sotto linfluenza degli auctores delletagrave e della raffinata produzione dei poeti del sec III riprendeva alcune suggestioni dci genere bucolico soddisfacendo al tempo le richieste dei committenti (Palla dio e il suo nlturo suocero) che su di lui forse proprio in virtti dellamicizia doveshyvano aver fatto pressione percheacute il poemetto risultasse particolarmente efficace da un punto di vista propagandistico

Se la commistione di generi e di stili diverragrave tipica della produzione tardo antica48 per quanto ne sappiamo nella poesia epitalamica latina lespeshyrimento claudianeo resteragrave isolato ad esclusione di qualche breve suggeshystione idillica in Draconzio Ennodio e Venanzio Fortunato49 i avranno perograve coscienza di una poesia nuziale a metagrave strada tra rfdllllO e lencomio neacute tanto meno delle circostanze egravehe ne avevano determinato lo sviluppo del resto lo stesso Claudiano tornando a coltivare la poesia linvettiva e del panegiricoo abbandoneragrave ben presto le intonazioni dolce-

solo (v 47 quid medio t(cum modularis in aesru) a sottolineare in chiave allegorica delloperazione

48 Vd J Fontaine La nozione di genere lencmrio nella letteratura cristiana deIV secolo in Letshyteratura tardoantica Figure epercorsi trad it dl CO Tommasi Moreschini Brescia Morcdliana 1998 pp 8S-lIO per il quale bull lintreccio dei letterari dipende non da una confusione derivata da non conoscenza ma da una rinnovata estetica della poikilia ellenisticaraquo (p 92) Sull argomento cfr Id Uniteacute et diversiteacute du Meacuteange des genres et des tons chez quelques eacutemvains latins de la fin du IV siede Ausolle Ambroisc) Ammiltl in Entretiem sur lAmiquiteacute Classique XXIII

Christianisme et jogravermes litteacuteraires de lAntiquiteacute Tardive ltl Occident Vandceuvres-Genegraveve Fond Hardt 1976 pp 425-72 La scelta di mescolare diversi registri pur in direzione di una sostanshyziale continuitagrave dei generi classici (cfr in proposito FE Consolino Il classicismo nella tarda antichitagrave latina in Klassik 1m Vergleich Normativitijt und Historizitat europiiischer Klassikm DFG -Symposion 1990 Stuttgart Metzler 1993 [laquo Gennarustische Symposien Berichrsbande raquo xm] pp 348-65) in relazione ad epica e panegirico assume da Claudiano in poi un laquovero e proprio valore archetipicoraquo op cit p 64) influenzando Merobaude SidOlugraveo Apollinare e Corippo Quanto al genere epitalamico saragrave invece Draconzio a fondere i temi tipici della poesia nuziale con quelli di intonazione biografica (cfr Romul 6 e 7) rendendoli addirittura propri anche del modulo epico (vd n 24) nella Medea (Romul IO)

49 Vd Wilson art cit pp 38-39 Ai rilievi della Wilson si puograve accostare anche Man Cap IX 906 16 ove nel coneo che accompagna la tradizionale deductio della sposa si distinguono agrestes canorique semidei e IX 916 II sgg in cui Armonia intervenuta alle nozze rievoca la vicenda di Pan e Siringa carmen Maenaliae tulere pinus I percussaque modis sonat Lycf1eis I sollm Arcadiae nemus acuta I pemix semiferi puella Panos I nam versa in calamos sonat loquaces I quam dum forte deus premit labellis I suspirat veluc osculis canorem

50 nsecondo libro della In Eutropium egrave infatti del settembre di quello stesso anIlO 399 precedendo di pochi mesi i primi due libri del de comulatu Stilichonis (per la datazione vd J Long Claudians In Eutropium or How when and why to sander a eunuch Chapel Hill-LondoIl Univo ofNonh Carolina Press 1996 pp 146 sgg)

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l PASTORALIA MURMURA DI IMENEO CARM MIN 25)

mente sottili della fistulaol valIda come le citharae dellepos forse SOlO per accompagnare i cori nuziali ma troppo debole per contrastare come gli si chiedeva i cupi clangores delle tubae preannuncianti di li a poco il scolo dellimpero

ANGELO LUCERI

51 Lidea di una lode espressa attraverso il canto pastorale sembra tornare anche in Stil I

181-82 te memor EurotQs te rustiCf1 Musa Ile pastorali modulatur Maenala cantu (cfr anche Stilo 2 282-83 posita ludat formidine pastor I securugraveque canal Stilichonem fistula silvis) ma si tratta soltanto di una suggestione letteraria dettata dallambiente arcadico in cui era maturato il trionfo del condottiero (si celebra infatti la vittoriosa campagna di Grecia) il carme per il consolato del generalissimo non avragrave assolutamente nulla di bucolico restando inquadrato nelle Diti severe norme della poesia epico-encomiastica

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  • LUCERI_Pastoralia_cop
  • pastoralia_txt

ANGELO LUCERI

zione tra la fistula allegoria fin troppo scontata della poesia dai toni proshypriamente bucolici e la cithara immagine per antonomasia della poesia elevata e nel contesto epitalamico riflesso del componimento scritto in maniera vicina alle modulazioni dellepica e del panegirico se una tale puntualizzazione si coglieva giagrave nella prefazione a nupt qui Claudiano sembra aver preso coscienza della sua operazione letteraria che annullava la differenziazione tra i generi e Iisultava innovativa pm rimanendo solco della tradizione che legava in origine egloga ed epitalamio

Se tale primitiva comunanza giustifica dunque la legittimitagrave della scelta c1audianea non spiega perograve del tutto attraverso quali influenze sia maturashyta nel poeta di Alessandria la decisione di dare una connotazione p~opriashymente pastorale al matrimonio di Palladio e Celerina che digrave rustico doveshy

va avere ben pOCO41 La volontagrave di variare gli schemi adottati lanno precedente nellepitalamio

per Onorio e Maria potrebbe essere intervenuta solo in parte se egrave vero infatti che non sarebbe stato opportuno ripetere pedissequamente le moshyvenze di nupt dal momento che il pubblico di corte che aveva assistito declamazione dellepitalamio imperiale avrebbe giudicato sfavorevolmenshyte un carme che si fosse posto palesemente sulla falsariga di quello non si puograve tacere che in una situazione analoga come la recita dei carmi per il terzo e il quarto consolato del giovane principe declamati a soli due anni di distanza dinanzi al medesimo uditorio Claudiano non aveva mutato impianto fondamentale delle due operette sostanzialmente identiche tra loro nel ricalcare gli schemi dellencomio posto tra la tradizione panegiristica

e quella epica42

A mio avviso resta perciograve fondamentale anche in questo caso za della manualistica retorica verso la quale Claudiano come si egrave visto invitato a scrivere in un breve lasso di tempo il carme nuziale per lamico e collega43 mostra di porgersi ancora una volta in maniera assai intellishy

genteQuanto Imerio (che rientrava senzaltro tra le letture scolastiche del

periodo)44 possa effettivamente avere ispirato il quadretto bucolico che apre il carme nuziale c1audianeo non egrave possibile dire tuttavia egrave innegabile

41 Claudiano specifica infatti che i cori di giubilo che giungono alle orecchie di Venere provengono dalla vicina urbs (v 21) che altro non puograve essere che Milano come conferma la

deslt-TIzione del paesaggio lombardo ai vv 105-10

42 Vd Fo op cit pp 34-39middot 43 Cfr pro 1-2 Ci1rmina per thalamum quamvis fostina negare IlIorl )olui genero nec potui SOCerD

44 Vd Gualandri Aspetti cit~ pp IO sgg

9deg

l PASTORALlA MURMURA or IMENEO (CLAUD CARM MIN 25)

che un tale significativo precedente autorizzasse comunque il poeta ad inshyserire in un contesto solenne quei toni idillici che solo qua e lagrave sembrano fare capolino nel resto della sua produzione45 Il senso delloperazione letshyteraria claudianea si coglie anzi nel tentativo di nobilitare quel mondo rendendolo adeguato al rango dei committenti attraverso lalto encomio degli stessi da qui lesclusione dal boschetto di Venere di alcuni personaggi campestri (Driadi e Fauni) che pure comparivano in Imerio ma che alleshygoria non troppo occulta dei detrattori delle nozze (combinate a scopo politico da Stilicone in persona v 93 elegit Stilicho) e forse della sua stessa opera Claudiano ritiene indegni di accostarsi alla festa

Al di lagrave dello scenario politico che fa da sfondo al matrimonio naturalshymente Claudiano era cosciente che il suo tentativo di conciliare addirittura tre indirizzi letterari (idillio encomio e poesia nUZIale) avrebbe incontrato le critiche di chi riteneva inadeguate al contesto propagandistico le intonashyzioni bucoliche del suo canto per questo nel travestimento pastorale di Imeneo egli previene sottilmente le possibili obiezioni neacute si puograve escludere del tutto che il garbato gioco letterario fosse indirizzato agli stessi commitshytenti46 piu di tutti mteressati allaspetto propriamente encomiastico del carmen Verso chiunque fosse diretta lapologia del proprio operare poetico resta comunque il fatto che Claudiano mostra la consapevolezza di avere intrapreso da sol047 una scelta prevista dai canoni retorici ma che doveva

45 II Cameron op cit pp 294 sgg mette in luce come linteresse per la natura sia presente in Cbudiano per lo piu nelle composizioru minori in quelle cioegrave non ispirate ad una particolare occasione ufficiale Accenti in parte idillici si ritrovano perciograve nel Ci1rmen de sene veronensi (wrm min 20 Hall) laquogiOco maruerato con le tradizioru ed i luoghi comuru della poesia bucolicaraquo (N Horsfall Economia suburbana e tradizione bucolica il senex di Claudia no in lnvigilata Lucerrus raquo Xlll-XIV J99I-1992 p 170) o in quello dedicato alfons Aponus (carm min 26 Hall) cui aggiungeremmo anche alcune descrizioru del libro II del de raptu Proserpinae (cosi si confronti liruzio di pall cel con il quadretto della campagna sicula ai vv IO sgg)

46 Ritengo infatti che lespressione communia studia riferita da Claudiano in pro 5 ai suoi rapporti con Palladio non comprenda semplicemente lambito della cancelleria imperiale ma alluda anche ad una comunanza di interessi piu specifigravecatamente letterari Come semplishyce ipotesi si potrebbe anzi pensare che un accenno alle caratteristiche bucoliche del proprio canto sia argutamente celato da Claudiano in pr 7 carmen amor generi soceri reverentia posat laddove con un procediment di referenzialitagrave allusiva che rimanda chiaramente allambito pastorale (cfr infatti Calp ed z 92 carmina poscit amor necfistula cedit amori verso derivato a sua volta dal celeberrimo omnio vinat Amor et nos cedamus Amori di Verg ed IO 69) egli dedica la sua composizione allamico letterato in grado per questo di comprendere pienamente la sua ironia (il Roberts art cit p 335 ipotizza addirittura che Palladio fosse laquoa writer of pastoral versesraquo )

47 Si ricordi che tra i rimproveri rivolti da Venere ad Imeneo cegrave Quello di suonare tutto

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ANGELO LUCERI

confrontarsi con loccasione ufficiale in cui avveniva la declamazione un canto che sotto linfluenza degli auctores delletagrave e della raffinata produzione dei poeti del sec III riprendeva alcune suggestioni dci genere bucolico soddisfacendo al tempo le richieste dei committenti (Palla dio e il suo nlturo suocero) che su di lui forse proprio in virtti dellamicizia doveshyvano aver fatto pressione percheacute il poemetto risultasse particolarmente efficace da un punto di vista propagandistico

Se la commistione di generi e di stili diverragrave tipica della produzione tardo antica48 per quanto ne sappiamo nella poesia epitalamica latina lespeshyrimento claudianeo resteragrave isolato ad esclusione di qualche breve suggeshystione idillica in Draconzio Ennodio e Venanzio Fortunato49 i avranno perograve coscienza di una poesia nuziale a metagrave strada tra rfdllllO e lencomio neacute tanto meno delle circostanze egravehe ne avevano determinato lo sviluppo del resto lo stesso Claudiano tornando a coltivare la poesia linvettiva e del panegiricoo abbandoneragrave ben presto le intonazioni dolce-

solo (v 47 quid medio t(cum modularis in aesru) a sottolineare in chiave allegorica delloperazione

48 Vd J Fontaine La nozione di genere lencmrio nella letteratura cristiana deIV secolo in Letshyteratura tardoantica Figure epercorsi trad it dl CO Tommasi Moreschini Brescia Morcdliana 1998 pp 8S-lIO per il quale bull lintreccio dei letterari dipende non da una confusione derivata da non conoscenza ma da una rinnovata estetica della poikilia ellenisticaraquo (p 92) Sull argomento cfr Id Uniteacute et diversiteacute du Meacuteange des genres et des tons chez quelques eacutemvains latins de la fin du IV siede Ausolle Ambroisc) Ammiltl in Entretiem sur lAmiquiteacute Classique XXIII

Christianisme et jogravermes litteacuteraires de lAntiquiteacute Tardive ltl Occident Vandceuvres-Genegraveve Fond Hardt 1976 pp 425-72 La scelta di mescolare diversi registri pur in direzione di una sostanshyziale continuitagrave dei generi classici (cfr in proposito FE Consolino Il classicismo nella tarda antichitagrave latina in Klassik 1m Vergleich Normativitijt und Historizitat europiiischer Klassikm DFG -Symposion 1990 Stuttgart Metzler 1993 [laquo Gennarustische Symposien Berichrsbande raquo xm] pp 348-65) in relazione ad epica e panegirico assume da Claudiano in poi un laquovero e proprio valore archetipicoraquo op cit p 64) influenzando Merobaude SidOlugraveo Apollinare e Corippo Quanto al genere epitalamico saragrave invece Draconzio a fondere i temi tipici della poesia nuziale con quelli di intonazione biografica (cfr Romul 6 e 7) rendendoli addirittura propri anche del modulo epico (vd n 24) nella Medea (Romul IO)

49 Vd Wilson art cit pp 38-39 Ai rilievi della Wilson si puograve accostare anche Man Cap IX 906 16 ove nel coneo che accompagna la tradizionale deductio della sposa si distinguono agrestes canorique semidei e IX 916 II sgg in cui Armonia intervenuta alle nozze rievoca la vicenda di Pan e Siringa carmen Maenaliae tulere pinus I percussaque modis sonat Lycf1eis I sollm Arcadiae nemus acuta I pemix semiferi puella Panos I nam versa in calamos sonat loquaces I quam dum forte deus premit labellis I suspirat veluc osculis canorem

50 nsecondo libro della In Eutropium egrave infatti del settembre di quello stesso anIlO 399 precedendo di pochi mesi i primi due libri del de comulatu Stilichonis (per la datazione vd J Long Claudians In Eutropium or How when and why to sander a eunuch Chapel Hill-LondoIl Univo ofNonh Carolina Press 1996 pp 146 sgg)

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l PASTORALIA MURMURA DI IMENEO CARM MIN 25)

mente sottili della fistulaol valIda come le citharae dellepos forse SOlO per accompagnare i cori nuziali ma troppo debole per contrastare come gli si chiedeva i cupi clangores delle tubae preannuncianti di li a poco il scolo dellimpero

ANGELO LUCERI

51 Lidea di una lode espressa attraverso il canto pastorale sembra tornare anche in Stil I

181-82 te memor EurotQs te rustiCf1 Musa Ile pastorali modulatur Maenala cantu (cfr anche Stilo 2 282-83 posita ludat formidine pastor I securugraveque canal Stilichonem fistula silvis) ma si tratta soltanto di una suggestione letteraria dettata dallambiente arcadico in cui era maturato il trionfo del condottiero (si celebra infatti la vittoriosa campagna di Grecia) il carme per il consolato del generalissimo non avragrave assolutamente nulla di bucolico restando inquadrato nelle Diti severe norme della poesia epico-encomiastica

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confrontarsi con loccasione ufficiale in cui avveniva la declamazione un canto che sotto linfluenza degli auctores delletagrave e della raffinata produzione dei poeti del sec III riprendeva alcune suggestioni dci genere bucolico soddisfacendo al tempo le richieste dei committenti (Palla dio e il suo nlturo suocero) che su di lui forse proprio in virtti dellamicizia doveshyvano aver fatto pressione percheacute il poemetto risultasse particolarmente efficace da un punto di vista propagandistico

Se la commistione di generi e di stili diverragrave tipica della produzione tardo antica48 per quanto ne sappiamo nella poesia epitalamica latina lespeshyrimento claudianeo resteragrave isolato ad esclusione di qualche breve suggeshystione idillica in Draconzio Ennodio e Venanzio Fortunato49 i avranno perograve coscienza di una poesia nuziale a metagrave strada tra rfdllllO e lencomio neacute tanto meno delle circostanze egravehe ne avevano determinato lo sviluppo del resto lo stesso Claudiano tornando a coltivare la poesia linvettiva e del panegiricoo abbandoneragrave ben presto le intonazioni dolce-

solo (v 47 quid medio t(cum modularis in aesru) a sottolineare in chiave allegorica delloperazione

48 Vd J Fontaine La nozione di genere lencmrio nella letteratura cristiana deIV secolo in Letshyteratura tardoantica Figure epercorsi trad it dl CO Tommasi Moreschini Brescia Morcdliana 1998 pp 8S-lIO per il quale bull lintreccio dei letterari dipende non da una confusione derivata da non conoscenza ma da una rinnovata estetica della poikilia ellenisticaraquo (p 92) Sull argomento cfr Id Uniteacute et diversiteacute du Meacuteange des genres et des tons chez quelques eacutemvains latins de la fin du IV siede Ausolle Ambroisc) Ammiltl in Entretiem sur lAmiquiteacute Classique XXIII

Christianisme et jogravermes litteacuteraires de lAntiquiteacute Tardive ltl Occident Vandceuvres-Genegraveve Fond Hardt 1976 pp 425-72 La scelta di mescolare diversi registri pur in direzione di una sostanshyziale continuitagrave dei generi classici (cfr in proposito FE Consolino Il classicismo nella tarda antichitagrave latina in Klassik 1m Vergleich Normativitijt und Historizitat europiiischer Klassikm DFG -Symposion 1990 Stuttgart Metzler 1993 [laquo Gennarustische Symposien Berichrsbande raquo xm] pp 348-65) in relazione ad epica e panegirico assume da Claudiano in poi un laquovero e proprio valore archetipicoraquo op cit p 64) influenzando Merobaude SidOlugraveo Apollinare e Corippo Quanto al genere epitalamico saragrave invece Draconzio a fondere i temi tipici della poesia nuziale con quelli di intonazione biografica (cfr Romul 6 e 7) rendendoli addirittura propri anche del modulo epico (vd n 24) nella Medea (Romul IO)

49 Vd Wilson art cit pp 38-39 Ai rilievi della Wilson si puograve accostare anche Man Cap IX 906 16 ove nel coneo che accompagna la tradizionale deductio della sposa si distinguono agrestes canorique semidei e IX 916 II sgg in cui Armonia intervenuta alle nozze rievoca la vicenda di Pan e Siringa carmen Maenaliae tulere pinus I percussaque modis sonat Lycf1eis I sollm Arcadiae nemus acuta I pemix semiferi puella Panos I nam versa in calamos sonat loquaces I quam dum forte deus premit labellis I suspirat veluc osculis canorem

50 nsecondo libro della In Eutropium egrave infatti del settembre di quello stesso anIlO 399 precedendo di pochi mesi i primi due libri del de comulatu Stilichonis (per la datazione vd J Long Claudians In Eutropium or How when and why to sander a eunuch Chapel Hill-LondoIl Univo ofNonh Carolina Press 1996 pp 146 sgg)

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mente sottili della fistulaol valIda come le citharae dellepos forse SOlO per accompagnare i cori nuziali ma troppo debole per contrastare come gli si chiedeva i cupi clangores delle tubae preannuncianti di li a poco il scolo dellimpero

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51 Lidea di una lode espressa attraverso il canto pastorale sembra tornare anche in Stil I

181-82 te memor EurotQs te rustiCf1 Musa Ile pastorali modulatur Maenala cantu (cfr anche Stilo 2 282-83 posita ludat formidine pastor I securugraveque canal Stilichonem fistula silvis) ma si tratta soltanto di una suggestione letteraria dettata dallambiente arcadico in cui era maturato il trionfo del condottiero (si celebra infatti la vittoriosa campagna di Grecia) il carme per il consolato del generalissimo non avragrave assolutamente nulla di bucolico restando inquadrato nelle Diti severe norme della poesia epico-encomiastica

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