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KELLY GLOBAL WORKFORCE INDEX ® L’ESPERIENZA DEL CANDIDATO DALL’ASSUNZIONE ALL’ON-BOARDING

KGWI 2014 l'esperienza del candidato

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Page 1: KGWI  2014 l'esperienza del candidato

KELLY GLOBAL WORKFORCE INDEX®

L’ESPERIENZA DEL CANDIDATODALL’ASSUNZIONE ALL’ON-BOARDING

Page 2: KGWI  2014 l'esperienza del candidato

DEI NEO-ASSUNTI HA UN’IMPRESSIONE GENERALMENTE POSITIVA DELL’AZIENDA IN CUI È APPENA ENTRATO

81%

DEI PARTECIPANTI ALL’INDAGINE SI È CANDIDATO PER UN NUOVO LAVORO NELL’ULTIMO ANNO

73%EVITARE IL BLACKOUT NELLE COMUNICAZIONI

1Requisiti, titoli, esperienza richiesta e retribuzione dovrebbero essere facili da capire.2Risposte puntuali da parte delle aziende sono essenziali per aiutare tutti i candidati a capire d’essere stati valutati equamente e rispettati.

3

Dopo l’assunzione, creare solide basi per la retention erogando ai nuovi dipendenti un on-boarding strutturato.

4

è soddisfatta della recente esperienza di candidatura ad un’o�erta di lavoro.

SOLO LA METÀ

DOPO I PRIMI 90 GIORNI DI LAVORO

sono stati i meno soddisfatti (23%) del processo di candidatura

ITALIAI job seeker in

Circa la metà pensa che 3-5 giorni siano un intervallo di tempo accettabile per avere un riscontro sullo status della propria candidatura

3–5 GIORNI

sono le più propense (77%) ad adottare un approccio strutturato volto a guidare i neo-assunti e a farli integrare nell’organizzazione. Sul versante opposto, quelle dell’Italia (36%)

Le aziende della

CINA

Per l’invio della candidatura, i sistemi elettronici sono oggi quasi universalmente utilizzati (94% in EMEA e 91% in APAC). Social media e video-CV sono ancora agli albori come strumenti di reclutamento (utilizzati da meno di 1 candidato su 10)

TIPO DI CV77% EMEA

67% APAC

EMEA

39% MOLTO POSITIVA 40% ABBASTANZA POSITIVA

APAC

43% MOLTO POSITIVA 39% ABBASTANZA POSITIVA

Rendere il più semplice possibile il processo di candidatura.

L’ESPERIENZA DEL CANDIDATODALL’ASSUNZIONE ALL’ONBOARDING

Page 3: KGWI  2014 l'esperienza del candidato

3Kelly Global Workforce Index®

4 Più di un semplice lavoro

11 L’esperienza di “onboarding”

14 La tecnologia come “complice”

17 Conclusione: massimizzare l’investimento sul capitale umano

18 Cosa può fare Kelly

INDICE

Il Kelly Global Workforce Index (KGWI)

è un’indagine annuale sulle opinioni in

materia di lavoro e luogo di lavoro. Circa

230.000 persone in Americhe, EMEA ed

APAC hanno partecipato all’edizione 2014.

Tra i temi del KGWI 2014:

• Entrare in contatto con

candidati attivi e passivi

• Sviluppo di Carriera

• L’esperienza del candidato

dall’assunzione all’onboarding

• Le preferenze del lavoratore e la

flessibilità sul luogo di lavoro

Questo terzo capitolo, L’Esperienza

del Candidato dall’Assunzione all’ On-

boarding, identifica alcune delle falle

più comuni nel processo di recruitment,

che possono avere effetti duraturi

sull’atteggiamento del candidato e

sull’engagement del dipendente.

Il report fa luce su ciò che i candidati

pensano dopo essere usciti dall’esperienza

di recruitment ed alcuni degli elementi

che possono creare o minare un buon

rapporto di collaborazione. Inoltre,

analizza i primi, fondamentali, 90 giorni

di lavoro, e ciò che le aziende possono

fare per renderli un successo.

IL KELLY GLOBAL WORKFORCE INDEX 2014

Page 4: KGWI  2014 l'esperienza del candidato

4Kelly Global Workforce Index®

Più di un semplice lavoroIl processo di candidatura ed assunzione, in genere, è la prima esperienza del

candidato con un’azienda, durante la quale si formano le prime impressioni.

È anche la prima opportunità, per l’azienda,

di presentarsi al meglio. Tutto questo

processo di engagement con i potenziali

dipendenti è importante – non solo per i

candidati che verranno assunti, ma anche

per quanti non ce la faranno, ma si faranno

impressioni durature.

Inoltre, i primi mesi di lavoro di un

dipendente sono quelli durante i quali

vengono “testati” dall’azienda. È spesso un

periodo durante il quale i neo-assunti stanno

decidendo se restare o andarsene.

L’intero processo d’identificazione ed

integrazione dei nuovi talenti getta le basi

per il successo e manda un messaggio forte

ad un’audience più ampia circa il modo in cui

l’azienda valorizza il proprio personale.

Page 5: KGWI  2014 l'esperienza del candidato

5Kelly Global Workforce Index®

Vale la pena considerare quante

persone hanno un qualche

contatto col processo di recruitment

nel corso di un certo anno.

Globalmente, il 73% degli intervistati

ha dichiarato di essersi candidato ad

un nuovo lavoro nell’ultimo anno.

In EMEA, più dei tre quarti degli intervistati

(77%) si sono candidati per un nuovo

lavoro; percentuale significativamente

più alta rispetto all’APAC, dove circa

i due terzi (67%) hanno cercato un

nuovo lavoro nell’ultimo anno.

Ti sei candidato/a ad un nuovo lavoro nell’ultimo anno? (% di “Sì,” per area geografica)

ATTIVITÀ DI RICERCA DI UN LAVORO RECENTE

77%

EMEA

67%

APAC

73%GLOBALE

Page 6: KGWI  2014 l'esperienza del candidato

6Kelly Global Workforce Index®

Per i candidati, la candidatura e il

processo d’assunzione rappresentano

una prima “sbirciatina” all’interno

dell’organizzazione per la quale potrebbero

lavorare: un’idea di come funziona e

come tratta le persone che vi lavorano.

Ma questo processo invia spesso un

sacco di messaggi contrastanti.

Solo la metà degli intervistati di tutto il

mondo si è detta soddisfatta dell’ultima

esperienza di un processo di candidatura

per una posizione lavorativa.

Sia in EMEA che in APAC, solo il

42% si è dichiarato soddisfatto. Il

dato globale è stato spinto verso

l’alto dal 55% delle Americhe

A livello mondiale, i Paesi con le percentuali

più alte di soddisfatti sono stati Russia

(68%), Thailandia (59%), Polonia e Regno

Unito (entrambi al 56%).

Pensando alla posizione per la quale ti sei candidato/a più di recente, qual è il tuo livello complessivo di soddisfazione rispetto al processo di candidatura? (% di “molto soddisfatto” e “soddisfatto,” per Paese)

SODDISFAZIONE RISPETTO AL PROCESSO DI CANDIDATURA

MEDIA GLOBALE: 50%

MEDIA EMEA: 42% MEDIA APAC: 42%

0

10

20

30

40

50

60

70

80

GlobalItalySwedenPortugalHungaryFranceMalaysiaAustraliaNetherlandsGermanyIndiaIndonesiaChinaNorwaySwitzerlandNew ZealandDenmarkSingaporeUKPolandThailandRussia

0

10

20

30

40

50

60

70

80

APACEMEA

0%

10%

20%

30%

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70%

80%

GlobalItalySwedenPortugalHungaryFranceMalaysiaAustraliaNetherlandsGermanyIndiaIndonesiaChinaNorwaySwitzerlandNew ZealandDenmarkSingaporeUKPolandThailandRussia

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AR

CA

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7Kelly Global Workforce Index®

L’ esperienza diretta di un candidato

rispetto al processo di reclutamento

svela alcuni dati importanti su ciò

che funziona bene. Per coloro che

si sono detti “molto soddisfatti” o

“soddisfatti” del processo di candidatura,

i fattori positivi che hanno influito

maggiormente sono stati:

• È stato facile candidarsi/ inviare il proprio

cv elettronicamente utilizzando laptop,

tablet e smartphone (70% in EMEA e

69% in APAC)

• Job description e requisiti descritti con

chiarezza (46% in EMEA e 58% in APAC)

• Chiarezza e regolarità delle

comunicazioni o degli aggiornamenti

sullo status della candidatura (46% in

EMEA e 56% in APAC)

• Comunicazioni chiare e regolari dopo il

colloquio (32% in EMEA e 47% in APAC)

• Conoscenza della retribuzione o del suo

range (21% in EMEA e 44% in APAC).

Se “soddisfatto”o “molto soddisfatto” del processo di candidatura, quali fattori hanno contribuito alla tua soddisfazione? (%, ammesse le risposte multiple)

FATTORI CHE IMPATTANO POSITIVAMENTE SUL PROCESSO DI CANDIDATURA

0%

20%

40%

60%

80%

Conoscenza della retribuzione/del range

retributivo

Comunicazioni chiare/ regolari sullo status

dopo il colloquio

Chiarezza/regolaritàdelle comunicazioni

o degli aggiornamentisullo status della

candidatura

Chiarezza della jobdescription e dei

requisiti

Facilità della candidatura/dell’invio elettronico del cv utilizzando vari

dispositivi elettronici

EMEA

APAC

Page 8: KGWI  2014 l'esperienza del candidato

8Kelly Global Workforce Index®

I candidati sono stati in grado d’identificare

chiaramente anche i fattori negativi che

hanno determinato la loro insoddisfazione

rispetto all’esperienza di reclutamento.

Tra quelli “molto insoddisfatti” o

“insoddisfatti” del processo di candidatura,

la causa principale di scontento è stata di

gran lunga la mancanza di comunicazioni

chiare o regolari o di aggiornamenti

sullo status della candidatura, citata

dal 70% in EMEA e dal 68% in APAC.

Tra gli altri aspetti negativi, la mancanza

di comunicazioni o aggiornamenti dopo

il colloquio, la non conoscenza della

retribuzione o dello stipendio, la mancanza

di una job description chiara e la difficoltà

a candidarsi tramite dispositivi elettronici.

Se “insoddisfatto” o “molto insoddisfatto” del processo di candidatura, quali fattori hanno determinato la tua insoddisfazione? (%, ammesse le risposte multiple)

FATTORI CHE IMPATTANO NEGATIVAMENTE SUL PROCESSO DI CANDIDATURA

0%

20%

40%

60%

80%

Di�coltà a candidarsi/inviareelettronicamente il cv tramite

vari dispositivi elettronici

Mancanza di chiarezzanella job description o

nei requisiti

Non conoscenza della retribuzione/ del range retributivo

Mancanza di comunicazioni chiare/regulari sullo status

dopo il colloquio

Mancanza di comunicazioni o aggiornamenti chiari/regularisullo status della candidatura

EMEA

APAC

Page 9: KGWI  2014 l'esperienza del candidato

9Kelly Global Workforce Index®

Quando i dipendenti pensano alla loro

esperienza complessiva di ricerca

di un lavoro e identificano i fattori che

contribuiscono maggiormente a renderla

positiva, predominano due questioni.

Sia in EMEA che in APAC, gli intervistati

evidenziano l’importanza della

facilità nell’invio delle candidature

attraverso dispositivi elettronici e

la necessità di aggiornamenti chiari

e regolari sulla candidatura.

C’è anche un terzo gruppo, più

ristretto, che cita il bisogno di job

description e requisiti chiari.

Pensando alla tua ricerca di un lavoro in generale, quali fattori hanno influito maggiormente a rendere il processo di candidatura un’esperienza positiva per te? (%, per area geografica)

FATTORI CHE INFLUISCONO MAGGIORMENTE SUL PROCESSO DI CANDIDATURA

0%

20%

40%

60%

80%

Conoscenza della retribuzione/ del range retributivo

Comunicazionichiare/regolari

sullo status dopoil colloquio

Chiarezza di job description e requisiti

Chiarezza/regolarità delle comunicazioni

o degli aggiornamenti sullo status della candidatura

Facilità nell’invio delle candidature attraverso

vari dispositivi elettronici

EMEA

APAC

Page 10: KGWI  2014 l'esperienza del candidato

10Kelly Global Workforce Index®

Un tema ricorrente rispetto all’esperienza

di recruitment è la necessità di una

risposta tempestiva da parte delle aziende.

Ma cosa significa esattamente “tempestiva”?

Quando si chiede loro d’indicare un

intervallo di tempo per avere un riscontro

sullo status della loro candidatura, i

candidati hanno aspettative rigide.

Circa la metà di essi (48% in EMEA

e 52% in APAC) dichiara che 3-5

giorni lavorativi sia un intervallo

di tempo accettabile.

Un gruppo più ristretto (36% in EMEA

e 27% in APAC) ritiene accettabile

aspettare fino a due settimane.

Una minoranza (12% in EMEA e 17% in APAC)

vorrebbe idealmente una risposta entro 1-2

giorni lavorativi, ma solo il 3% dichiara che

sarebbe contento se la risposta arrivasse

dopo 4 settimane.

Dopo aver avuto conferma che la tua candidatura/il tuo cv è stata/o ricevuta/o, qual è un intervallo di tempo accettabile prima di ricevere comunicazioni rispetto allo status della candidatura stessa? (%, per area geografica)(Questa domanda è stata posta solo a quanti avevano risposto “chiarezza/regolarità delle comunicazioni o degli aggiornamenti sullo status della candidatura” alla domanda precedente).

TEMPI DI RISPOSTADOPO LA CANDIDATURA

0%

20%

40%

60%

entro 4 settimaneentro 2 settimane3–5 giorni lavorativi1–2 giorni lavorativi

EMEA

APAC

Page 11: KGWI  2014 l'esperienza del candidato

11Kelly Global Workforce Index®

L’esperienza di “on-boarding” Una volta che un’azienda è riuscita ad attrarre ed assumere un candidato di qualità,

inizia il duro lavoro d’integrazione del dipendente nell’organizzazione e di costruzione

di solide basi per la retention: un processo spesso conosciuto come “on-boarding”.

L’on-boarding è il processo attraverso il quale

si danno ai nuovi dipendenti gli strumenti

di cui hanno bisogno per avere successo

all’interno dell’organizzazione aziendale,

compreso ciò che ci si aspetta da loro in

termini di performance e comportamento.

Il modo in cui viene condotto tale processo

—ammesso che venga contemplato—

può avere un impatto a lungo termine sia

sui dipendenti che sui datori di lavoro.

Le aziende dovrebbero prestare la

massima attenzione all’on-boarding

nell’ambito del recruitment.

Il tempo e le risorse investiti per

attrarre i migliori talenti possono

essere rapidamente rovinati da un

processo di assimilazione carente.

Le aziende dovrebbero implementare

delle best-practice rispetto ai programmi

di on-boarding dedicandovi personale

e risorse idonei, in modo tale che i neo-

assunti beneficino di un’assimilazione

strutturata, con valutazione e feedback

nell’arco dei primi 90 giorni.

Page 12: KGWI  2014 l'esperienza del candidato

12Kelly Global Workforce Index®

Quando nuovi dipendenti arrivano

in un’azienda per iniziare a

lavorarvi, possono imbattersi in un

processo strutturato che li guidi nel

periodo iniziale, o essere lasciati

a cavarsela alla bell’e meglio.

Solo poco più della metà degli intervistati

di tutto il mondo (55%) ha dichiarato che il

proprio attuale datore di lavoro ha adottato

un approccio strutturato per consentire loro

d’inserirsi all’interno dell’organizzazione.

Tale approccio all’on-boarding è più

diffuso in APAC (60%) che in EMEA (48%).

Molti Paesi dell’APAC sono al di

sopra della media per l’incidenza

relativamente alta di approcci strutturati

all’on-boarding, in particulare Cina,

Russia, Thailandia, India e Malesia.

Il tuo attuale datore di lavoro ha adottato un approccio strutturato per farti inserire all’interno dell’organizzazione dopo l’assunzione? (% di “Sì,” per Paese)

ASSIMILAZIONE DI UN NUOVO DIPENDENTE

MEDIA GLOBALE: 55%

MEDIA EMEA: 48%

MEDIA APAC: 60%

0

10

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80

GlobalFranceItalyNetherlandsSwedenNorwaySwitzerlandDenmarkGermanyPortugalHungaryAustraliaNew ZealandUKPolandSingaporeIndonesiaMalaysiaIndiaThailandRussiaChina

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APACEMEA

0%

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GlobalFranceItalyNetherlandsSwedenNorwaySwitzerlandDenmarkGermanyPortugalHungaryAustraliaNew ZealandUKPolandSingaporeIndonesiaMalaysiaIndiaThailandRussiaChina

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Page 13: KGWI  2014 l'esperienza del candidato

13Kelly Global Workforce Index®

I primi tre mesi di lavoro rappresentano

una fase critica, sia per le

aziende che per i dipendenti.

In genere, è il periodo in cui i neo-assunti

vengono messi alla prova dai propri

datori di lavoro e ci si fa una prima idea

di performance, capacità e potenziale.

Fortunatamente, la maggioranza dei neo-

assunti ha un’impressione generalmente

positiva dopo i primi tempi in azienda.

Dopo 90 giorni di lavoro, il 39%

degli intervistati della region EMEA

avevano un’opinione “decisamente”

della loro azienda, mentre per il

40% era “abbastanza” positiva.

In APAC, il risultato è stato migliore, col

43% di impressioni “decisamente” positive

e il 39% di “abbastanza” positive.

Nei primi 90 giorni di lavoro nella tua attuale azienda, la tua esperienza ha avuto un impatto positivo sulla tua opinione rispetto all’azienda (immagine, cultura, management, valori fondanti etc.)? (% di “Sì,” per area geografica)

LE IMPRESSIONI DEL DIPENDENTE DOPO IL RECRUITMENT

Sì, abbastanzaSì, decisamente Altro

EMEA

APAC

39%

43%

40%

39%

Page 14: KGWI  2014 l'esperienza del candidato

14Kelly Global Workforce Index®

La tecnologia come “complice”La tecnologia, che oggi è una parte indispensabile della nostra vita quotidiana,

è diventata parte integrante anche del processo di reclutamento.

Assicurarsi che quanti vogliono candidarsi

possano accedere facilmente ad informazioni

importanti ed inviare le proprie candidature

tramite dispositivi elettronici è essenziale

per un processo di recruitment efficace.

Il modo in cui i candidati esplorano il

mercato del lavoro e si candidano riflette un

cambiamento nell’utilizzo della tecnologia

e dei social media, nonché tratti distintivi

specifici delle diverse areee geografiche.

Page 15: KGWI  2014 l'esperienza del candidato

15Kelly Global Workforce Index®

METODO ATTRAVERSO IL QUALE SI È TROVATO L’IMPIEGO PIÙ RECENTE

Il modo più frequente per trovare un

nuovo lavoro nel 2014 è stato attraverso

i siti specializzati online, con circa un

quarto degli intervistati di EMEA (26%)

ed APAC (27%) che l’hanno scelto.

Il passaparola resta un canale importante

per trovare lavoro, soprattutto in

EMEA, dove il 16% l’ha utilizzato con

successo, contro l’8% in APAC.

L’approccio diretto da parte di aziende o

recruiter ha riguardato il 16% del lavoro

trovato in EMEA e il15% in APAC.

Sono stati nettamente di più gli intervistati

dell’APAC (23%) che hanno trovato il

loro impiego più recente attraverso

società di reclutamento o selezione o

hed hunter, rispetto ad EMEA (16%).

Le inserzioni su stampa sono

servite solo al 3% dei lavoratori,

i social media appena al 2%.

Come hai trovato il tuo impiego più recente?(% per area geografica)

0% 5% 10% 15% 20% 25% 30%

Eventi di networking

Social media

Inserzioni su stampa

Sito aziendale

Segnalazione da parte di un dipendente

Passaparola

Siti web specializzati

Servizi di placement universitari/career day

Società di reclutamento/selezione/head hunter

Approccio diretto da aziende/recruiter

EMEA

APAC

Page 16: KGWI  2014 l'esperienza del candidato

16Kelly Global Workforce Index®

METODO UTILIZZATO PER CANDIDARSI ALL’IMPIEGO PIÙ RECENTE

Rispetto al metodo effettivamente

utilizzato per inviare una candidatura,

l’indagine mostra che i sistemi elettronici,

oggi, sono quasi universalmente

utilizzati ed hanno praticamente

rimpiazzato i curriculum cartacei.

Più del 90% degli intervistati di EMEA

ed APAC si è candidato all’impiego più

recente utilizzando un cv o un sistema

di candidatura digitale o elettronico.

Solo un intervistato su cinque circa ha

utilizzato sistemi di candidatura tradizionali,

come il curriculum cartaceo.

Altri metodi, quali social media e

colloqui effettuati da remoto o, ancora,

video-cv sono ancora agli albori

come strumenti di reclutamento.

Quale dei seguenti metodi hai utilizzato per la tua candidatura più recente? (%, ammesse le risposte multiple)

CV cartaceo o sistema di candidatura tradizionale

CV o sistema di candidatura elettronico/digitale

Social media

Video-colloquio/video-cv/altro

EMEA APAC

20%9%7%

91%17%7%5%

94%

Page 17: KGWI  2014 l'esperienza del candidato

17Kelly Global Workforce Index®

È un dato di fatto che non tutte le aziende

stanno partendo col piede giusto col

processo di reclutamento.

La buona volontà e l’ottimismo che

caratterizzano la fase iniziale del

reclutamento possono svanire rapidamente,

se il processo non è adeguatamente

strutturato, pianificato e finanziato.

La sfida per le aziende è trattare tutti i candidati

con rispetto, e in modo tale da far capire

chiaramente anche a quelli che sono rimasti

esclusi le ragioni del loro mancato successo.

La realtà è che alcuni candidati scartati

potrebbero essere ripresi in considerazione

in futuro, mentre la loro esperienza

determinerà l’opinione che altri si faranno

dell’organizzazione aziendale.

Troppe aziende trattano il reclutamento

con una certa dose d’indifferenza.

E troppo spesso i candidato sono lasciati

in un limbo d’incertezza e perplessità.

Anche il processo di on-boarding causa

frustrazione. Data la portata dell’investimento

che si fa quando si assumono nuovi

dipendenti, è sorprendente che le aziende

non affrontino questo momento con

maggior senso di responsabilità.

I livelli di soddisfazione registrati nell’ultimo

KGWI suggeriscono che c’è un ampio

margine di miglioramento, ma, cosa ancor

più importante, mostra fino a che punto

l’investimento sui nuovi talenti viene spesso

sprecato a causa di carenze nel processi di

assimilazione all’interno dell’azienda.

Le aziende possono fare molte cose per

rendere il processo più efficiente.

Per esempio, fissare degli indicatori di

performance per tutta la durata del processo

di reclutamento, in modo da garantire che

CONCLUSIONE

Massimizzare l’investimento sul capitale umano

COSA POSSONO FARE LE AZIENDE

Molti candidati lamentano una carenza d’informazioni sul loro status durante il

processo di candidatura. Questa situazione viene spesso descritta come un “blackout

comunicativo”, che li lascia confusi e frastornati.

Uno dei fattori-chiave per migliorare il processo di candidatura è proprio comunicare

coi candidati per far sapere loro lo status in cui si trovano, sia dopo che hanno inviato il

cv o la candidatura che dopo l’eventuale colloquio.

È importante anche che le aziende rendano il più semplice possibile l’invio delle

candidature. Requisiti, titoli, esperienze e retribuzione dovrebbero essere di facile

comprensione. E risposte tempestive da parte delle aziende sono fondamentali per

aiutare tutti i candidati a comprendere d’essere stati valutati e rispettati.

soddisfi le esigenze di candidati, nuovi

dipendenti e business, oppure avviare “exit

interview” con un campione di candidati

scartati, per identificare gli aspetti positivi e

negativi e le possibili aree di miglioramento.

Page 18: KGWI  2014 l'esperienza del candidato

18Kelly Global Workforce Index®

Kelly Services mette a disposizione dei clienti una grande esperienza nell’offerta di soluzioni innovative per il reclutamento e la gestione del personale Le persone di talento sono il cuore del vostro business. E ciò significa che le problematiche legate alla

gestione del personale sono una realtà che dovete affrontare. Con più di 65 anni di esperienza come

leader nel settore, Kelly Services soddisferà velocemente le vostre esigenze specifiche in termini di

gestione delle risorse umane o del business, con workforce solutions strategiche.

Kelly è consapevole che molte organizzazioni

sono concentrate soprattutto su quello che

sanno fare meglio: il proprio core business.

Perciò, può valere la pena di esternalizzare

in toto o in parte i processi di reclutamento

ed on-boarding, affidandoli ad esperti che

ne fanno il proprio core business quotidiano.

Anche per le aziende con grandi dipartimenti

HR, a volte, il supporto di uno specialista

può essere utile per gestire particolari

funzioni o problematiche. Una delle “lezioni”

fondamentali che possiamo trarre dal KGWI

è che l’ingente investimento sul capitale

umano può essere messo a rischio se non si

affronta l’intero processo in modo strutturato

ed efficace. Kelly non punta solo a fornire dati

utili a tale scopo, ma mette a disposizione

delle aziende anche la consulenza di esperti

che ne accresceranno l’expertise. Affrontare

nel modo giusto il processo di reclutamento

implica l’applicazione delle lezioni che

si sono apprese da centinaia di clienti di

tutto il mondo ed è proprio qui che Kelly

può aiutare ad ottnere il miglior ritorno

sull’investimento nel capitale umano.

Page 19: KGWI  2014 l'esperienza del candidato

19Kelly Global Workforce Index™

An Equal Opportunity Employer. © 2014 Kelly Services

IL KELLY GLOBAL WORKFORCE INDEX

Il Kelly Global Workforce Index (KGWI) è un’indagine annuale di carattere globale che raccoglie le

opinioni su temi che riguardano il lavoro e il luogo di lavoro. All’indagine hanno partecipato circa

230.000 persone in Americhe, EMEA ed APAC. L’indagine è stata condotta online da RDA Group

per conto di Kelly Services.

KELLY SERVICES®

Kelly Services, Inc. (NASDAQ: KELYA, KELYB) è leader nell’erogazione di workforce solutions.

Kelly® offre una vasta gamma di servizi di outsourcing e consulenza, nonché selezione di

personale a tempo determinato ed indeterminato. Con clienti in ogni parte del mondo, Kelly

ha trovato lavoro a più di 540.000 persone nel 2013. Il fatturato 2013 è stato di $5.4 miliardi.

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