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UNO SCHEMA CONCETTUALE
INTEGRATIVO PER IL MARKETING DEI
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INTEGRATIVO PER IL MARKETING DEI
SERVIZI:
IL MODELLO DEI GAP DELLA QUALITA’
DEI SERVIZI
EBC Srl - ERP BILLING CRM
E . B . C . s . r . l . V i a L o s a n n a , 2 6 - 2 0 1 5 4 M i l a n o i n f o @ e r p b i l l i n g c r m . e u
IL TRIANGOLO DEL MARKETING DEI SERVIZI
Azienda
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Marketing interno Marketing esterno
Consentire le promesse Fare le promesse
Erogatori Clienti
Marketing interattivo
Mantenere le promesse
Tecnologia
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IL MARKETING MIX ALLARGATO
PERSONE (Dipendenti – Clienti)
PARTE TANGIBILE (Physical evidence)
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PARTE TANGIBILE (Physical evidence)
PROCESSO
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CONCENTRATI SUL CLIENTE
� “Costruzione di relazioni con il cliente piuttosto che sulla singola transazione, in cui questo viene considerato come una estemporanea fonte di guadagno”
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� “La gestione delle relazioni con la clientela non considerata come un semplice programma di software, ma come un’intera architettura o filosofia di business”
(P.A. - filosofia di rapporto con il cittadino)
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IL MODELLO DEI GAP DELLA QUALITA’ DEI SERVIZI
Marketing dei servizi efficace:
Numerose competenze
Compiti differenti
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Il modello include i concetti basilari, le strategie e le decisioni che caratterizzano il marketing dei servizi
Possiamo dire che è un percorso che guida a non deludere le aspettative, a colmare la distanza tra attesa e percezione
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IL MODELLO DEI GAP
Gap del fornitore 1 – Non sapere cosa si aspettano i
clienti
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Gapdelcliente
Aspettative del cliente
Gap del fornitore 2 – Non selezionare i modelli giusti e gli standard adeguati di servizio
Gap del fornitore 3 – Non rispettare gli standard di servizio
Gap del fornitore 4 – Non allineare la performance alle promesse
cliente
Percezioni del cliente
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GAP DEL CLIENTE
E’ la differenza tra le aspettative e le PERCEZIONI del cliente
Le aziende –e la P.A. – devono partire da una chiara
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Le aziende –e la P.A. – devono partire da una chiara comprensione dei loro clienti: cosa si aspettano –come percepiscono i servizi che l’azienda ha erogato
L’ideale: aspettative e percezioni coincidono……..
GAP DEL CLIENTE
Fonti da cui il cliente trae le sue aspettative:
Controllabili dall’azienda:
Pricing – pubblicità – promesse commerciali
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Pricing – pubblicità – promesse commerciali
Scarsamente controllabili dall’azienda:
Bisogni personali – Passaparola – Offerte della concorrenza etc.
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GAP DEL CLIENTE: comportamenti – aspettative - percezioni
Nei capitoli 3 e 4 Z. B. G. analizzano i criteri in base ai quali il cliente
� sceglie e valuta i servizi
9
� sceglie e valuta i servizi
� giudica i servizi ricevuti (ricerca, esperienza, fiducia)
� si comporta nelle fasi di scelta, consumo, post-consumo ……
� etc.: analisi delle meccaniche complessive del
comportamento del cliente (del cittadino)
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GAP DEL CLIENTE10
SERVIZIO DESIDERATO
SERVIZIO ADEGUATO
ZONA DI TOLLERANZA
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Livello di aspettativa
Figura 4.3
Le zone di tolleranza per le diverse dimensioni del servizio
Zona di tolleranza
Servizio desiderato
Servizio desiderato
Fattori più importanti
Fattori meno importanti
Servizio adeguato
Zona di tolleranza
Servizio adeguato
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Promesseesplicite di
servizio
Promesseimplicite di
servizio
Figura 4.7
Fattori che influenzano il servizio desiderato e previsto
Servizio previsto
Passaparola
Esperienzepregresse
Zona di tolleranza
Servizio desiderato
Servizio adeguato
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LA CUSTOMER SATISFACTION
� Caratteristiche specifiche del servizio
� Qualità , prezzo
� Emozioni del consumatore
� Attribuzioni per il successo o l’insuccesso del servizio
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� Attribuzioni per il successo o l’insuccesso del servizio
� Percezioni di equità o di correttezza
� Altri consumatori (famiglia, colleghi…)
QUALITA’ DEL PROCESSO vs.
QUALITA’ DEL RISULTATO
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Figura 5.1
Percezioni della qualità da parte del cliente e customer satisfaction
Qualità del servizio
Fattori
situazionali
Affidabilità
Reattività
Rassicurazione
Empatia
Elementi tangibili
Qualità del
prodotto
Prezzo
Soddisfazione del cliente
Fattori
personali
Elementi tangibili
Fedeltà del cliente
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Figura 5.2
Relazione tra customer satisfaction e fedeltàF
ed
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à (
% d
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tio
n) 100
80
60
Fe
de
ltà
(%
di
rete
nti
on
)
Soddisfazione
40
20
Molto
Insoddisfatto
Insoddisfatto Né soddisfatto
Né insoddisfatto
Soddisfatto Molto
soddisfatto
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Le cinque dimensioni della qualità del servizio
capacità di fornire il servizio in modo puntuale ed accurato.
competenza e know-how del personale e sua capacità di ispirare fiducia e confidenza
Affidabilità
Rassicurazionecapacità di ispirare fiducia e confidenza
aspetto degli elementi fisici, attrezzature, personale, documenti, ecc.
attenzione personalizzata dimostrata ai clienti
disponibilità ad aiutare i clienti e a fornire un servizio sollecito
Elementi tangibili
Reattività
Empatia
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Temi comuni nell’analisi degli incidenti critici
Recupero: Adattabilità:La risposta del La risposta del
Spontaneità:Comprensione:
La risposta del personale ad un
problema del sistema di erogazione del servizio
La risposta del personale alle esigenze
ed alle richieste del cliente
La risposta del personale ad un
problema del cliente
Azioni ed atteggiamenti del
personale non previsti e non richiesti
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Il servizio dal punto di vista del cliente
Persone
�Personale di contatto
�Il cliente stesso
�Altri clienti� Flusso delle attività
� Fasi del processo
Processi Parte tangibile
� Flessibilità vs. standardizzazione
� Componente umana vs. Componente tecnologica
� Strumenti tangibili di comnunicazione
� Servicescape
� Garanzie
� Tecnologie
� Sito web
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IL GAP DEL FORNITORE N. 1:
NON SAPERE COSA SI ASPETTANO I CLIENTI
(GAP DI ASCOLTO)
� Orientamento inadeguato alla ricerca di marketing
� Mancanza di comunicazione verso l’alto
(tra management e clienti – tra front line e management)
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ASPETTATIVE DEL CLIENTE
(tra management e clienti – tra front line e management)
� Focalizzazione insufficiente sulla relazione
(segmentazione inadeguata – focus su transazioni anziché su relazioni – troppo focus sui nuovi clienti rispetto a quelli acquisiti)
� Recupero inadeguato del servizio
(reclami – giustificazioni e scuse – meccanismi inadeguati al recupero in caso di errori)
PERCEZIONI DELL’AZIENDA SULLE ASPETTATIVE DEL CLIENTE
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IL GAP DEL FORNITORE N. 1:LE STRATEGIE PER CHIUDERLO
� Usare le ricerche di marketing per capire le aspettative del cliente, analizzarne i dati, usare le informazioni per le decisioni
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Sollecitazione delle lamentele
Ricerche basate sugli incidenti critici
Ricerche basate sulle istanze del cliente
Ricerche sui clienti persi
Ricerche sulle aspettative future
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Fasi del programma di ricerca
� Fase 1: Definire il problema
� Fase 2: Sviluppare la strategia di misurazione
� Fase 3: Predisporre il programma di ricercaFase 3: Predisporre il programma di ricerca
� Fase 4: Raccogliere e elaborare i dati
� Fase 5: Interpretare i dati ed analizzare i risultati
� Fase 6: Predisporre un report per diffondere i risultati
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IL GAP DEL FORNITORE N. 1:LE STRATEGIE PER CHIUDERLO
� Costruire relazioni con i consumatori
Il marketing relazionale
Valore di lungo periodo del cliente (lifetime value)
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Valore di lungo periodo del cliente (lifetime value)
Qualità del servizio principale
Barriere al cambiamento
Vincoli di relazione
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Il marketing relazionale
� È una filosofia di business, un orientamento strategico, che si focalizza sul mantenimento dei clienti esistenti e sul miglioramento delle relazioni con loro
� Non necessariamente enfatizza l’acquisizione di nuovi clientiNon necessariamente enfatizza l’acquisizione di nuovi clienti
� E’ normalmente più economico (per l’azienda)
� Conservare un cliente costa meno di acquisirne uno nuovo
� Si focalizza sulla conservazione e sul miglioramento delle relazioni esistenti, piuttosto che sull’attrazione di nuovi clienti
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Figura 7.1
Gli obiettivi del marketing relazionale relativi ai clienti
Consolidare
Conservare
Soddisfare
Acquisire
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Clienti più profittevoli
Quale segmento spende di più nel tempo, è meno costoso da mantenere e diffonde un passaparola favorevole?
Oro
Platino
Figura 7.5
La piramide multilivello dei clienti
Clienti meno profittevoli
Quale segmento costa in termini di tempo, sforzo e denaro, ma
non assicura il ritorno che l’azienda desidera?
Quale segmento è difficile da gestire?
Ferro
Piombo
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IL GAP DEL FORNITORE N. 1:LE STRATEGIE PER CHIUDERLO
� Il recupero del servizio (SLIDES Z.)
Il paradosso del recupero
Le diverse reazioni dei clienti al disservizio
Le aspettative dei clienti (comprensione –
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Le aspettative dei clienti (comprensione –responsabilità – correttezza)
Incoraggiare le lamentele
Agire rapidamente
Apprendere dai disservizi
Garanzie di servizio
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IL GAP DEL FORNITORE N. 2:
NON SELEZIONARE I MODELLI GIUSTI E GLI STANDARD ADEGUATI DI
SERVIZIO (GAP DI PROGETTAZIONE)
� Modello di servizio inadeguato
� Assenza di standard definiti dal cliente
(assenza di un processo formale per la definizione di qualità del
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MODELLI E STANDARD DI SERVIZIO GUIDATI DAL CLIENTE
(assenza di un processo formale per la definizione di qualità del servizio)
� Inadeguatezza degli elementi fisici e del servicescape
(non sviluppo di elementi tangibili in linea con le aspettative dei clienti – un servicescape inadeguato alle aspettative di clienti e dipendenti – inadeguatezza manutenzione servicescape)
PERCEZIONI DELL’AZIENDA SULLE ASPETTATIVE DEL CLIENTE
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Esempi di standard hard definiti dal cliente
Azienda Priorità del cliente Standard definiti dal cliente
Federal Express Consegna puntuale Numero di pacchi consegnati in ritardo nel giorno giusto
Numero di pacchi consegnati in ritardo nel giorno sbagliato
Numero di ritiri falliti
Dell Computer Consegna puntuale
Funzionamento corretto
Spedizione al destinatario
Tasso di computer non funzionanti o danneggiatiFunzionamento corretto dei computer
Risoluzione dei problemi al primo tentativo
Tasso di computer non funzionanti o danneggiati
Tasso di risoluzione dei problemi al primo tentativo
Southwest airlines
Affidabilità
Risposta ai reclami
Percentuale di arrivi in orario
Risposta alle lettere entro due settimane
Bank One (Carte di credito)
Accessibilità Risposta alle telefonate entro 20 secondi
Tasso di caduta delle telefonate in ingresso inferiore al 3%
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Esempi di standard soft definiti dal cliente
Azienda Priorità del cliente Standard definiti dal cliente
General Electric Competenze interpersonali degli operatori (tono di voce, problem solving, sintesi)
Capacità di gestione della chiamata; mantenimento delle promesse fatte; cortesia; comprensione delle richieste e delle esigenze del cliente
Ritz Carlton Essere trattati con rispetto
Uniformi immacolate, targhette con il nome, rispetto della forma anche al telefono, evitare il trasferimento rispetto della forma anche al telefono, evitare il trasferimento delle chiamate quando possibile
American Express
Risoluzione di problemi
Attenzione
Cortesia
Risolvere i problemi al primo contatto, prendere tutto il tempo necessario, fornire informazioni chiare e adeguate
Ascoltare, fare tutto il possibile per aiutare, rassicurare (in modo onesto)
Mettere il cliente a proprio agio, essere paziente, mostrare interesse sincero nella risoluzione dei problemi, chiamare per nome i clienti, ringraziare alla fine della chiamata
E . B . C . s . r . l . V i a L o s a n n a , 2 6 - 2 0 1 5 4 M i l a n o i n f o @ e r p b i l l i n g c r m . e u
IL GAP DEL FORNITORE N. 2I RISCHI E LE SFIDE NELLA PROGETTAZIONE DEL SERVIZIO
� Ipersemplificazione
� Incompletezza
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� Soggetività
� Interpretazione personale
(vaghezza di standard tipo: rapidità, flessibilità, orientamento al cliente)
E . B . C . s . r . l . V i a L o s a n n a , 2 6 - 2 0 1 5 4 M i l a n o i n f o @ e r p b i l l i n g c r m . e u
IL GAP DEL FORNITORE N. 2:I VARI LIVELLI DELLA PROGETTAZIONE DEL NUOVO
� Grandi innovazioni
� Business innovativi
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� Nuovi servizi per i mercati già serviti
� Estensioni di linea del servizio
� Miglioramenti del servizio
� Modifiche stilisticheE . B . C . s . r . l . V i a L o s a n n a , 2 6 - 2 0 1 5 4 M i l a n o i n f o @ e r p b i l l i n g c r m . e u
IL GAP DEL FORNITORE N. 2:LE STRATEGIE PER CHIUDERLO
� Modalità appropriate per lo sviluppo di un nuovo servizio
Il SERVICE BLUEPRINT è una mappa che
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Il SERVICE BLUEPRINT è una mappa che descrive accuratamente il sistema del servizio:
Azioni del cliente
Azioni “onstage” (visibili) e “backstage” (invisibili)
Processi di supportoE . B . C . s . r . l . V i a L o s a n n a , 2 6 - 2 0 1 5 4 M i l a n o i n f o @ e r p b i l l i n g c r m . e u
Service Blueprint
� Uno strumento per descriere simultaneamente il processo del servizio, i punti di contatto con il cliente e gli elementi del servizio visibili al cliente.
ServiceBlueprint
Processo
Punti di contatto
Elementi visibili
E . B . C . s . r . l . V i a L o s a n n a , 2 6 - 2 0 1 5 4 M i l a n o i n f o @ e r p b i l l i n g c r m . e u
Componenti del service blueprint
Azioni del cliente
Linea di interazione
Azioni “Onstage” del personale di contattoAzioni “Onstage” del personale di contatto
Linea di visibilità
Azioni “Backstage” del personale di contatto
Linea di interazione interna
Processi di supporto
E . B . C . s . r . l . V i a L o s a n n a , 2 6 - 2 0 1 5 4 M i l a n o i n f o @ e r p b i l l i n g c r m . e u
Figura 9.3
Componenti del service blueprint
Elemento fisico
Azioni del cliente
Linea di
interazione
Azioni onstage del personale di contattopersonale di contatto
Linea di
visibilità
Azioni backstage del personale di
contattoLinea di
interazione
interna
Processi di supporto
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Figura 9.4
Service blueprint per il servizio di recapito espresso
Il cliente telefona
Il cliente riceve il pacco
Il cliente consegna il pacco
•Furgone•Imballaggio•Moduli•PC portatile•Uniforme
•Furgone•Imballaggio•Moduli•PC portatile•Uniforme
CLIE
NT
EF
RO
NT
SU
PP
.F
ISIC
O
Linea di interazione
Passa l’ordine al customer service
Smista i pacchi
L’autista consegna il pacco
Invia l’autista
L’autista ritira il pacco
L’aeroporto riceve
Viene caricato sul furgone
Li carica sull’aereo
Vola a destinazione
Viene scaricato e suddiviso
FR
ON
TB
AC
KS
UP
PO
RT
O
Linea di visibilità
Linea di interazione interna
E . B . C . s . r . l . V i a L o s a n n a , 2 6 - 2 0 1 5 4 M i l a n o i n f o @ e r p b i l l i n g c r m . e u
Invia al centro smistamento
Figura 9.5
Service blueprint di un soggiorno alberghiero
Arriva in
albergo
Affida i
bagagli al
fattorino
• Park
• Estern
o hotel
CLIE
NT
EF
RO
NT
SU
PP
.F
ISIC
O
Si registraVa in
camera
Riceve i
bagagliDorme
Chiama il
servizio in
camera
Riceve il
ciboMangia
Paga il
conto e
parte
• Carrello
bagagli
• Uniformi
• Desk
• Moduli
registraz
• Hall
• Chiave
• Accessori
• Corridoi
• Camera
• Carrello
bagagli
• Uniformi
• Camera
• Servizi
• Bagno
• Menu • Consegn
a vassoio
• Aspetto
del cibo
• Cibo • Conto
• Desk
• Hall
• Esterno hotel
• Park
Linea di interazione
Sistema di
registrazione
Elabora il
contoRegistra
il cliente
Saluta e
prende i
bagagli
Porta i
bagagli in
camera
Sistema di
registrazione
Trasmette
l’ordine
Prepara il
cibo
FR
ON
TB
AC
KS
UP
PO
RT
O
Consegna i
bagagli
Recapita il
cibo
Linea di visibilità
Linea di interazione interna
E . B . C . s . r . l . V i a L o s a n n a , 2 6 - 2 0 1 5 4 M i l a n o i n f o @ e r p b i l l i n g c r m . e u
Figura 9.6
Costruire un service blueprint
Fase 1
Identificare il processo da
Fase 2
Identificare il cliente o il
Fase 3
Mappare il processo dal
Fase 4
Mappare le azioni del
Fase 5
Legare le attività del
Fase 6
Aggiungere la parte
mappare segmento di clientela
processo dal punto di vista del cliente
azioni del personale (onstage e backstage)
attività del cliente e del personale alle attività di supporto
la parte fisica del servizio ad ogni fase di azione del cliente
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IL GAP DEL FORNITORE N. 2LE STRATEGIE PER CHIUDERLO
� Fissare gli standard di servizio come definiti dal cliente
� Standardizzazione dei comportamenti e delle
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� Standardizzazione dei comportamenti e delle azioni di servizio
� Standard hard (misurabili) – Standard soft (indicatori percettivi)
� Esprimere le esigenze del cliente sotto forma di comportamenti e azioni specifiche
� Adattare gli standard a livello globale o locale
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1. Identificare la sequenza attuale o desiderata dell’interazione di servizio
2. Tradurre le aspettative del cliente in comportamenti
4. Definire standard hard o soft
3. Selezionare i comportamenti/azioni da prendere a riferimento per gli standard
Figura 10.2
Il processo di determinazione degli standard definiti dal cliente
4. Definire standard hard o soft
5. Sviluppare meccanismi di
feedbackHard Soft
6. Definire gli indicatori e i livelli target
7. Rilevare i dati e confrontarli con gli standard
8. Dare feedback sulla performance ai dipendenti
9. Aggiornare i livelli target e gli indicatori
Rilevazione tramite indagini
basate sulle transazioni
Rilevazione tramite audit o esame dei dati operativi
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IL GAP DEL FORNITORE N. 2LE STRATEGIE PER CHIUDERLO
� Nel capitolo 10 Z. B. G. analizzano il processo di sviluppo degli standard definiti dal cliente, che
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sviluppo degli standard definiti dal cliente, che suddividono in 9 fasi
E . B . C . s . r . l . V i a L o s a n n a , 2 6 - 2 0 1 5 4 M i l a n o i n f o @ e r p b i l l i n g c r m . e u
IL GAP DEL FORNITORE N. 2:LE STRATEGIE PER CHIUDERLO
� Gestione del supporto fisico (PHYSICAL EVIDENCE) e SERVICESCAPE
Grande importanza del supporto fisico come influenzatore di
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Grande importanza del supporto fisico come influenzatore di comportamenti:
comunica al consumatore
facilita o meno la performance
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IL GAP DEL FORNITORE N. 2:LE STRATEGIE PER CHIUDERLO
� SERVICESCAPE
1. Parte esteriore dell’ambiente di erogazione del servizio
2. Parte interna dell’ambiente di erogazione del servizio
43
2. Parte interna dell’ambiente di erogazione del servizio
ALTRI ELEMENTI TANGIBILI
Biglietti da visita – Cancelleria – Fatture – Abbigliamento –Uniformi – Opuscoli – Pagine Web - Segnaletica
E . B . C . s . r . l . V i a L o s a n n a , 2 6 - 2 0 1 5 4 M i l a n o i n f o @ e r p b i l l i n g c r m . e u
IL GAP DEL FORNITORE N. 3:
NON RISPETTARE GLI STANDARD DI SERVIZIO
(GAP DI PERFORMANCE DEL SERVIZIO)
� Carenze nelle politiche di gestione delle risorse umane
Selezione sbagliata
Poca chiarezza e conflitti di ruolo
44
EROGAZIONE DEL SERVIZIO
Poca chiarezza e conflitti di ruolo
Scarsa integrazione tra persone e tecnologie
Mancanza di empowerment, di autonomia operativa etc.
� Mancata integrazione tra domanda e offerta
Incapacità di attenuare picchi e flessioni della domanda
Mix dei clienti inappropriato
Eccessivo affidamento sul prezzo come regolatore della domandaMODELLI E STANDARD DI SERVIZIO GUIDATI DAL CLIENTE
IL GAP DEL FORNITORE N. 3: NON RISPETTARE GLI STANDARD DI SERVIZIO (GAP DI PERFORMANCE DEL SERVIZIO)
� I clienti non fanno la loro parte
I clienti non conoscono i loro ruoli e le loro responsabilità
I clienti incidono negativamente gli uni sugli altri
45
EROGAZIONE DEL SERVIZIO
I clienti incidono negativamente gli uni sugli altri
� Problemi con gli intermediari di servizio
(Punti vendita – Franchising – agenti – broker – canali elettronicietc. = fasi di erogazione affidate ad aziende terze)
MODELLI E STANDARD DI SERVIZIO GUIDATI DAL CLIENTE
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IL GAP DEL FORNITORE N. 3:LE STRATEGIE PER CHIUDERLO
� Il ruolo dei dipendenti nell’erogazione del servizio
1. Assumere le persone giuste
2. Sviluppare le persone affinchè eroghino un
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2. Sviluppare le persone affinchè eroghino un servizio di qualità
3. Fornire i necessari sistemi di supporto
4. Trattenere i collaboratori più validi
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Figura 12.2
Strategie di gestione delle risorse umane finalizzare ad erogare un servizio di qualità
1. Assumere
le
4. Trattenere
i migliori
Competere per i migliori
Assumere in base a competenze e inclinazione al
servizio
Proporsi come Includere i
Trattare i dipendenti
come clienti
Misurare e ricompensare le
performance migliori
le
persone
giuste
2. Sviluppare
le persone
3. Fornire
sistemi di
supporto
i migliori
Erogazione del
servizio orientata al
cliente
Proporsi come “il datore di
lavoro preferito”
Fornire competenze tecniche e di interazione
Responsabilizzare attraverso
l’empowermentPromuovere il teamwork
Misurare la qualità del
servizio interno
Fornire tecnologie e attrezzature
adeguate
Sviluppare processi interni
orientati al servizio
Includere i dipendenti
nella visione aziendale
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Empowerment
BENEFICI COSTI
� Risposte più rapide alle richieste
dei clienti
� Reazione più rapida
� Occorre un maggior investimento
in formazione e selezione
� I costi del personale sono più � Reazione più rapida
all’insoddisfazione del cliente
� Il personale prova maggior rispetto
per il lavoro e per sé stesso
� Il personale interagisce con i clienti
con più calore ed entusiasmo
� Il personale diviene una ricca fonte
di idee per il servizio
� I costi del personale sono più
elevati
� L’erogazione del servizio
potenzialmente è più lunga
� I clienti potrebbero percepire una
disparità di trattamento
� I dipendenti potrebbero prendere
decisioni sbagliate
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Tabella 13.1
I diversi livelli di partecipazione del cliente in varie categorie di servizi
Basso: è richiesta la presenza del cliente solo durante l’erogazione
del servizio
Moderato: gli input del cliente sono necessari per la creazione del
servizio
Elevato: il cliente concorre alla creazione del servizio
I prodotti sono standardizzati Gli input del cliente personalizzano un
servizio standard
La partecipazione del cliente guida il
servizio customizzato
Il servizio viene prodotto
indipendentemente dall’acquisto
La fornitura del servizio presuppone un
atto di acquisto da parte del cliente
Il servizio non si può creare senza
l’acquisto e la partecipazione del indipendentemente dall’acquisto
individuale
atto di acquisto da parte del cliente l’acquisto e la partecipazione del
cliente
Il pagamento è quasi sempre l’unico
input richiesto al cliente
Gli input del cliente sono necessari per
un risultato adeguato, ma è l’azienda a
fornire il servizio
Gli input del cliente sono obbligatori e
contribuiscono a determinare il
risultato
Esempi:
Cliente finale
�Viaggio aereo
�Soggiorno in motel
�Fast food
Cliente business-to-business
�Disinfestazione
�Manutenzione
Esempi:
Cliente finale
�Taglio di capelli
�Check up medico
�Ristorante tradizionale
Cliente business-to-business
�Campagna pubblicitaria
�Servizio gestione stipendi
Esempi:
Cliente finale
�Personal training
�Consulenza matrimoniale
�Programmi riduzione peso
Cliente business-to-business
�Consulenza manageriale
�Alta formazioneE . B . C . s . r . l . V i a L o s a n n a , 2 6 - 2 0 1 5 4 M i l a n o i n f o @ e r p b i l l i n g c r m . e u
L’importanza degli “altri” clienti nell’erogazione del servizio
� Gli altri clienti possono ridurre la soddisfazione:
� Comportamenti ineducati
� Abuso della cortesia del personale
� Eccessivo affollamento
Causa di ritardi� Causa di ritardi
� Eccessivo utilizzo
� Gli altri clienti possono accrescere la soddisfazione:
� Presenza
� Dimensione sociale
� Aiuto reciproco
IL GAP DEL FORNITORE N. 3:LE STRATEGIE PER CHIUDERLO
� Il ruolo dei clienti nell’erogazione del servizio
• I clienti come risorse produttive
• Come partecipanti alla realizzazione della
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• Come partecipanti alla realizzazione della qualità e della soddisfazione
• Come concorrenti
• Le tecnologie self-service: il massimo della partecipazione del cliente
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I clienti come risorse produttive
� I clienti possono essere visti come “dipendentiparziali”
� poichè forniscono impegno, tempo o altre risorse alprocesso produttivo
� Gli input dei clienti possono influenzare laproduttività dell’azienda
� Tema chiave:
� Il ruolo del cliente dovrebbe essere ampliato o ridotto?
I clienti come partecipanti alla qualità del servizio e alla soddisfazione
� I clienti possono influenzare:
� il loro livello di soddisfazione
� svolgendo il loro ruolo efficacemente
� lavorando con il fornitore del servizio
� la qualità del servizio che ricevono
� facendo domande
� assumendosi la responsabilità della propria soddisfazione
� lamentandosi in caso di disservizi
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I clienti come concorrenti
� I clienti possono “competere” con il fornitore del servizio
� “Scambio interno” vs. “scambio esterno”
� Le decisioni spesso dipendono da:
� Competenze
� Risorse
� Tempo
� Benefici economici
� Benefici psicologici
� Fiducia
� Controllo
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Strategie per rafforzare la partecipazione del cliente
Definire i compiti del cliente• Chiarire il livello di partecipazione• Individuare ruoli specifici• Comprendere le implicazioni per la
produttività e la qualità
Reclutare, educare e premiare i clienti• Identificare e reclutare i segmenti
appropriati• Educare i clienti al loro ruolo• Fornire motivazioni per partecipare• Premiare le prestazioni del cliente
Partecipazione efficace del
cliente
Gestire il mix dei clienti• Valutare la compatibilità dei
segmenti• Isolare i segmenti incompatibili• Migliorare la compatibilità dei
segmentiE . B . C . s . r . l . V i a L o s a n n a , 2 6 - 2 0 1 5 4 M i l a n o i n f o @ e r p b i l l i n g c r m . e u
Strategie per rafforzare la partecipazione del cliente
� Definire i compiti del cliente
� Aiutare sè stessi
� Aiutare gli altri
� Promuovere l’azienda
Reclutare, educare e premiare i clienti� Reclutare, educare e premiare i clienti
� Reclutare i clienti giusti
� Educare e formare i clienti ad operare correttamente
� Premiare i clienti per il loro contributo
� Evitare le conseguenze negative di una partecipazione inappropriata
� Gestire il mix dei clienti
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IL GAP DEL FORNITORE N. 3:LE STRATEGIE PER CHIUDERLO
� Il ruolo dei clienti nell’erogazione del servizio
1. Definire i compiti del cliente
2. Reclutare, educare e premiare i clienti
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2. Reclutare, educare e premiare i clienti
3. Gestire il mix dei clienti (compatibility
management)
4. Le tecnologie self-service: il massimo della partecipazione del cliente
IL GAP DEL FORNITORE N. 3:LE STRATEGIE PER CHIUDERLO
� Gestire l’erogazione del servizio attraverso intermediari e canali elettronici
1. Strategie di controllo
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1. Strategie di controllo
2. Strategie di empowerment
3. Strategie di partnership
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Strategie per l’erogazione efficace del
servizio attraverso gli intermediari
� Strategie di controllo:
� Misurazione
� Verifica
� Strategie di empowerment:
� Aiutare l’intermediario a sviluppare dei processi di servizio orientati al cliente
� Fornire i necessari sistemi di supporto
� Strategie di partnership:
� Allineamento degli obiettivi
� Consultazione e cooperazione
supporto
� Sensibilizzare gli intermediari affinchè eroghino un servizio di qualità
� Passare ad una struttura cooperativa di management
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IL GAP DEL FORNITORE N. 3:LE STRATEGIE PER CHIUDERLO
� Gestire la domanda e la capacità
1. Capire i vincoli di capacità (tempo, manodopera, attrezzature, strutture)
2. Capire le dinamiche della domanda
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2. Capire le dinamiche della domanda
3. Modificare la domanda per allinearla alla capacità
4. Rendere flessibile la capacità per rispondere alla domanda
5. Strategia di gestione delle code: quando la domanda e la capacità non si possono allineare
Figura 15.1
Variazioni della domanda in funzione della capacità
Capacità massima
La domanda eccede la
capacità ottimale
(la qualità del servizio
Eccesso di domanda
(si perde business)
QUANTITA’DOMANDATA
Capacità ottimale
Basso utilizzo
(si rischia di inviare segnali negativi)
(la qualità del servizio
declina)
Eccesso di
capacità
(si sprecano risorse)
Utilizzo ideale
TEMPO
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Figura 15.2
Strategie per modificare la domanda in modo da adattarla all’offerta
� Usare segnali per comunicare ore e giorni di punta
� Usare vendite e pubblicità per
accrescere il business
Domanda troppo alta
Domandatroppo bassa
Modificare la domanda
� Offrire incentivi ai clienti per l’utilizzo in momenti non di picco
� Curarsi “in primis” dei clienti fedeli e abituali
� Pubblicizzare i periodi di punta e i benefici della bassa stagione
� Praticare il prezzo pieno, senza sconti
� Modificare l’offerta di servizio
per attrarre nuovi segmenti
� Offrire sconti o riduzioni di
prezzo
� Modificare gli orari di servizio
� Portare il servizio al cliente
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Figura 15.3
Strategie di modifica della capacità per adeguarla alla domanda
� Estendere l’orario, la manodopera, le strutture e le attrezzature
Domanda troppo alta
Domandatroppo bassa
Rendere flessibilela capacità
� Effettuare opere di
manutenzione o rinnovo
� Richiedere lavoro straordinario
� Sviluppare la polivalenza professionale del personale
� Assumere personale part-time
� Affittare strutture e attrezzature
� Subappaltare o cedere all’esterno delle attività
� Programmare le ferie
� Programmare la formazione
del personale
� Licenziare
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Strategie di gestione delle code
� Ottimizzare la logica operativa� Modificare la produzione
� Correggere il sistema delle code
� Istituire un processo di prenotazione
� Differenziare i clienti in attesa� Importanza del cliente
� Urgenza dell’intervento
� Durata della transazione di servizio
� Pagamento di un sovrapprezzo
� Rendere divertente, o perlomeno tollerabile, l’attesa
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Elementi da considerare quando si vuole rendere più tollerabile l’attesa
� Il tempo trascorso in attesa sembra più lungo di quello occupato
� Le attese che precedono il processo sembrano più lunghe di quelle interne al processo stesso
� L’ansia fa sembrare più lunga l’attesa
� Le attese incerte sembrano più lunghe di quelle certe e definiteLe attese incerte sembrano più lunghe di quelle certe e definite
� Le attese prive di spiegazione sembrano più lunghe di quelle che vengono spiegate
� Le attese inique sembrano più lunghe di quelle “uguali per tutti”
� Più c’è valore nel servizio, più il cliente è disposto ad attendere
� Le attese solitarie sembrano più lunghe di quelle in gruppo
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Figura 15.4
Le configurazioni delle code
Coda multipla Coda singola
3 4 2
Prenotazione
5
9
678
IL GAP DEL FORNITORE N. 4:
NON ALLINEARE LA PERFORMANCE ALLE PROMESSE
(GAP DI COMUNICAZIONE)
� Mancanza di comunicazioni integrate per il marketing dei servizi
Tendenza a considerare ogni comunicazione esterna come qualcosa di indipendente
67
EROGAZIONE DEL SERVIZIO
qualcosa di indipendente
Esclusione del marketing interattivo dal piano delle comunicazioni
Assenza diun programma efficace di marketing interno
� Gestione inefficace delle aspettative del cliente
Utilizzo parziale delle forme di comunicazione nell’educazione dei clienti
Inadeguata educazione dei clienti
COMUNICAZIONI ESTERNE INDIRIZZATE AI CLIENTI
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IL GAP DEL FORNITORE N. 4: NON ALLINEARE LA PERFORMANCE ALLE PROMESSE (GAP DI COMUNICAZIONE)
� Promesse eccessive
Promesse eccessive nella pubblicità
Promesse eccessive nel personal selling
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EROGAZIONE DEL SERVIZIO
Promesse eccessive nel personal selling
Promesse eccessive attraverso gli elementi tangibili
� Comunicazioni orizzontali inadeguate
Comunicazione insufficiente tra le vendite e le operations
Comunicazione insufficiente tra la pubblicità e le operations
Differenze nelle politiche e nelle procedure tra le filiali o le unità
COMUNICAZIONI ESTERNE INDIRIZZATE AI CLIENTI
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ESIGENZA DEL COORDINAMENTO NELLA COMUNICAZIONE DI MARKETING
Azienda
Marketing interno Comunicazione esterna
Comunicazioni verticali di marketing
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Comunicazioni verticali di marketing
Comunicazioni orizzontali Pubblicità - Promozioni Pubbliche relazioni Direct marketing
Dipendenti Clienti
Marketing interattivoPersonal selling – Customer service
Interazioni di servizio - Servicescape
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Figura 16.2
Gli approcci per integrare la comunicazione di marketing nel servizi
Gestire le aspettative dei clienti
Migliorare l’educazione dei
clienti
Gestire le promesse di
servizio
Gestire la comunicazione
di marketing interno
Obiettivo:Un’erogazione
uguale o superiore alle promesse
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Obiettivo:
Figura 16.3
Gli approcci per la gestione delle promesse di servizio
Obiettivo:Un’erogazione
uguale o superiore alle promesse
Creare delle comunicazioni efficaci
Coordinare la comunicazione esterna
Fare delle promesse realistiche
Offrire delle garanzie di servizio
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Figura 16.4
Gli approcci alla gestione delle aspettative del cliente
Offrire delle scelte
Creare delle offerte di
valore crescente
Obiettivo:Un’erogazione
uguale o superiore alle promesse
Comunicare i criteri e
i livelli di efficacia del
servizio
Negoziare sulle
aspettative
irrealistiche
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Figura 16.5
Gli approcci al miglioramento dell’educazione del cliente
Obiettivo:Un’erogazione
uguale o superiore alle promesse
Preparare
i clienti al
processo
di servizio
Confermare la
performance
rispetto allo
standard
Chiarire le
aspettative
dopo la
vendita
Insegnare ad
evitare i
periodi di
punta
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Obiettivo:Un’erogazione
uguale o superiore alle promesse
Figura 16.6
Gli approcci alla gestione delle comunicazioni di marketing interno
Creare delle
comunicazioni comunicazioni
verticali efficaci
Creare delle
comunicazioni
orizzontali efficaci
Allineare il
personale di back
office con i clienti
esterni
Creare dei team
interfunzionali
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CONSIDERAZIONI SUL PREZZO
� L’eterogeneità del servizio limita la conoscenza
� Indisponibilità del fornitore a stimare i prezzi
� I bisogni variano da un cliente all’altro
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� I bisogni variano da un cliente all’altro
� Le informazioni sul prezzo dei servizi sono difficili da acquisire
� I prezzi non sono visibili
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Figura 17.1
Le tre strutture di base per la fissazione dei prezzi e le difficoltà legate al loro utilizzo per i servizi
Problemi:1. I costi sono difficili da
rilevare
2. La manodopera è più
difficile da prezzare
rispetto ai materiali
3. I costi non
Problemi:1. Le piccole aziende
praticano dei prezzi
troppo bassi per
sopravvivere
2. L’eterogeneità dei servizi 3. I costi non
corrispondono
necessariamente al
valore
2. L’eterogeneità dei servizi
ne limita la
confrontabilità
3. Per il cliente i prezzi non
riflettono
necessariamente il
valore
Problemi:1. Il prezzo monetario dev’essere adattato per riflettere il valore dei costi
non-monetari
2. Le informazioni sui costi del servizio sono meno accessibili ai clienti,
per cui non è detto che il prezzo sia un fattore determinante.
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Il valore è un prezzo
basso
Il valore è tutto ciò che
desidero in un servizio
Figura 17.2
Le quattro definizioni di valore per il cliente
Il valore è la qualità
che ottengo in cambio
del prezzo che pago
Il valore è ciò che
ottengo in cambio di
ciò che do
CONSIDERAZIONI SUL PREZZO
� Il ruolo dei costi non monetari (tempo, fatica, ricerca, convenienza, psicologici)
� Prezzi basati sui costi
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� Prezzi basati sui costi
� Prezzi basati sulla concorrenza
� Prezzi basati sulla domanda
� Il concetto di VALORE PERCEPITO