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Valorizzazione di vecchie varietà di melo e pero dell'Oltrepò Pavese
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Sperimentazione condotta nell’ambito del progetto di ricerca“Conservazione e recupero di vecchie varietà di melo e pero in Oltrepò Pavese”
(d.g.r. n. 17703 del 04.06.2004 “Schema di Convenzione tra Regione Lombardia - Direzione GeneraleAgricoltura ed ERSAF per la realizzazione di attività previste nel Programma Attività 2004”).
Testi a cura diTommaso Eccher1
Rossana Pontiroli2
Marco Maffeo3
1 Università degli Studi di Milano - Dipartimento di Produzione Vegetale2 ERSAF - Regione Lombardia, Sede Territoriale Operativa di Torrazza Coste (PV)
3 Azienda agricola Cascina Bozzola - Occhieppo Inferiore (BI)
Foto a cura diMarco Maffeo e Rossana Pontiroli
Hanno realizzato le attività sperimentali
Università degli Studi di MilanoDipartimento di Produzione Vegetale
Via Celoria, 2 - 20133 MilanoTel. +39 02 5031 6556 - Fax +39 02 5031 6553
ReferenteProf. Tommaso Eccher
e-mail: [email protected]
ERSAF - Sede operativa territoriale Località Riccagioia27050 Torrazza Coste (PV)
Tel. +39 02 67404 523 - Fax +39 02 67404 532
ReferenteDott.ssa Rossana Pontiroli
e-mail: [email protected]
Per informazioniRegione Lombardia - Direzione Generale Agricoltura
U.O. Interventi per la competitività e l’innovazione tecnologica delle aziendeStruttura Ricerca e innovazione tecnologica
Via Pola 12/14 - 20124 MilanoTel. +39 02 6765 3737 - Fax +39 02 6765 2757
ReferenteDott.ssa Rossana Tonesi
e-mail: [email protected]
© Copyright Regione Lombardia
Presentazione 3
Premessa 4
La frutticoltura nell’Oltrepò Pavese 7
Cenni storici 7
Situazione attuale 9
La metodologia seguita per il rinnovo della collezione 11
Schede pomologiche / Meli 13
Schede pomologiche / Peri 73
Riferimenti bibliografici 112
pagina
2
Questa pubblicazione presenta i risultati del progetto“Conservazione e recupero di vecchie varietà di melo epero nell’Oltrepò Pavese” (FAOPAV), ideale continuatoredi studi intrapresi negli scorsi anni dalla Regione e oggiampliato e arricchito di nuovi contenuti scientifici.Un progetto frutto della lungimiranza di chi, oltrevent’anni fa, decise di raccogliere e portare nell’aziendadi Riccagioia, nell’Oltrepò Pavese, decine di vecchievarietà di melo e pero originarie di diverse parti d’Europa.La maggior parte di queste varietà, pur non considerabilicome autoctone, erano presenti e coltivate in questo
territorio da molto tempo, tanto da diventare tipiche.Oggi che il tema della tutela della biodiversità è giustamente considerato di grandeattualità, fa piacere che in Lombardia, presso una delle aziende sperimentali gestiteda ERSAF, si stia dando un rilevante contributo allo studio e alla catalogazione diqueste cultivar ormai praticamente scomparse.Il progetto FAOPAV prende quindi spunto dalla presa d’atto del grande valorescientifico costituito dal patrimonio genetico contenuto all’interno della vecchiacollezione.Grazie alla razionalizzazione degli spazi, all’uso di moderne tecniche di coltivazionee al completamento del lavoro di caratterizzazione morfologica e agronomica di tuttele varietà presenti, sono oggi state individuate 64 varietà di melo e 41 di pero, dellequali in questa pubblicazione vengono presentate le singole schede che ne riassumonole caratteristiche specifiche. Alcune di queste varietà, di fatto salvate dall’estinzione,potranno essere recuperate anche a fini produttivi e commerciali, altre costituirannoun prezioso patrimonio per gli studi sulla genetica di queste piante.Gli obiettivi del progetto sono in armonia con il nuovo orientamento della politicaagricola che tende giustamente a valorizzare i prodotti tipici e le tradizioni locali,riconsiderando l’attività agricola in un quadro sociale più complesso, nell’otticastrategica di uno sviluppo economico sostenibile del territorio.
Viviana BeccalossiVicepresidente della Regione LombardiaAssessore all'Agricoltura
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La lungimiranza dell’indimenticatoRizzieri Antoninetti, consulente dellaCamera di Commercio di Pavia chenel 1985 raccolse numerose specie frut-ticole nell’Oltrepò Pavese occidentalee la collaborazione della Ex-Fondazione“Carlo Gallini” di Voghera (PV) chene ha ospitato e conservato l’impiantopresso l’azienda Riccagioia in TorrazzaCoste (PV), hanno permesso di salva-guardare un consistente patrimoniogenetico a rischio di estinzione.L’impianto collezione comprendeva lagran parte delle varietà di meli e periche popolavano, nella prima metà delsecolo scorso, le colline pavesi.Questo progetto anticipava di fatto undibattito portato ufficialmente all’at-tenzione della comunità internazionalenell’ambito della conferenza ONU del1992, a Rio de Janeiro, con la firmadella “Convenzione sulla Biodiversità”da parte di 168 Paesi, fra cui l’Italiache, con la Legge n. 124 del 14 febbraio1994, ne ratificò l’adesione.Da questo momento numerosi sonostati i momenti di impegno sul frontedella conservazione delle risorse citoge-netiche; le azioni che in Italia hannoseguito la ratifica della Convenzionesulla Biodiversità sono stati il Program-ma Nazionale sulla Biodiversità e alcuniimportanti progetti interregionali.Alcune Regioni italiane si sono attivateattraverso l'emanazione di specificheleggi volte alla tutela delle risorse gene-tiche autoctone di interesse agrario,
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zootecnico e forestale. Parallelamentesi è manifestata in crescita la sensibilitàsu questo tema degli operatori agricolie dei consumatori disposti anche apagare di più un prodotto derivato davarietà locali a rischio di estinzione.Di conseguenza è scaturito un certointeresse anche negli operatori del mer-cato agricolo, sia esso locale o dellagrande distribuzione organizzata, finoa giungere a quello della ristorazione edel turismo in genere.Negli ultimi anni, molte sembranoessere le azioni volte alla difesa dellabiodiversità vegetale agraria, altre sonoattualmente allo studio per individuare,conservare e promuovere le varietà lo-cali, anche in presenza di risorse finan-ziarie certamente insufficienti.La collezione di Riccagioia è stata neglianni mantenuta in coltivazione conscarse risorse finanziarie, ma sufficientia consentirne la sopravvivenza, nellaconsapevolezza che con essa sarebbestata salva anche la memoria storica diusi e costumi locali, di cui i frutti distagione erano parte integrante, valo-rizzati al meglio nelle abitudini alimen-tari di quel tempo.Oggi, a fronte di un tenore di vitamolto più ricco, paradossalmente ilmercato offre al consumatore una sceltamolto più povera di varietà, così come più scarse sono di conseguenza le mo-dalità di utilizzo dei frutti nella nostraalimentazione e, soprattutto, si è persala tipicità del prodotto, la cui prove-nienza è spesso remota e ignota al con-sumatore.Con l’accorpamento dell’aziendaRiccagioia nell’ERSAF la Regione Lom-bardia ha dato impulso alla valorizza-zione della collezione di vecchie varietà
di frutta dell’Oltrepò Pavese. Attraversoil finanziamento di un progetto trien-nale di ricerca, avviato nel 2004, è statopossibile procedere a un accurato cen-simento di tutte le varietà presenti nellavecchia collezione, alla loro caratteriz-zazione e alla realizzazione di un nuovoimpianto secondo criteri di coltivazionepiù razionali.
Azienda di Riccagioia. Particolare panoramicodel nuovo impianto della collezione di vecchievarietà di melo e pero dell’Oltrepò Pavese
Panoramica dell’Azienda di Riccagioia
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Famoso soprattutto per i suoi vini, l’Oltrepò ospita ancora una discreta frutticolturache si concentra in particolare nell’ampio bacino idrografico del torrente Staffora.Alberi da frutto sono presenti però, qua e là anche dove si fa viticoltura, testimonid’un tempo in cui la frutticoltura presentava caratteristiche ben diverse da quelleattuali.La frutticoltura industriale, per l’esigenza di standardizzazione del prodotto, diridurre i costi di produzione, di accentrare le produzioni per consentire lacommercializzazione e il trasporto su mercati lontani dal luogo di produzione, haprofondamente modificato, nell’arco di pochi decenni, quella che era la fisionomiadella frutticoltura lombarda dei secoli precedenti quando, e fino all’inizio di questosecolo, la carenza di sistemi di conservazione e la difficoltà dei trasporti obbligavanonon solo a produrre la frutta nelle vicinanze dei mercati, e Milano era, come ètuttora, un mercato importante, ma obbligavano il produttore, e questo valevaanche per le produzioni dedicate all’autoconsumo, a coltivare un gran numero dispecie e varietà per garantire un approvvigionamento continuo di frutta frescadurante l’anno.
Pere, mele, cotogne, pesche, fichi e altri frutti tra cui gli azzeruoli, erano coltivatisempre in coltura promiscua, in filari misti lungo i campi di cereali, in mezzo allevigne, in prossimità delle abitazioni, negli orti e nei broli. Non esisteva unafrutticoltura intensiva o specializzata, erano per lo più gli ortolani che assieme agliortaggi coltivavano anche piante da frutto e ne commerciavano il prodotto sullepiazze cittadine, non altrimenti di quanto avveniva in altre parti d’Italia, doveperaltro il sorgere delle Accademie e delle Società scientifiche contribuiva da unaparte a promuovere e a divulgare le conoscenze, dall’altra ad accumulare memoriee documentazioni.Fu in quest’ottica che, nell’800, sotto l’influenza del pensiero illuministico positivistadominante, da più parti si tentò di censire, rappresentare e classificare tutte leinnumerevoli varietà di frutti allora esistenti. Proprio per documentarsi per laredazione della sua monumentale “Pomona Italiana”, Giorgio Gallesio per circa 30anni, dal 1810 al 1839, percorse l’Italia in lungo e in largo per una sistematicaricognizione del patrimonio pomologico sparso sul territorio nazionale, annotandosistematicamente nei propri Diari tutto ciò che vedeva e incontrava, alternando alledescrizioni delle specie e varietà di frutti che poteva osservare nelle campagne e suimercati le notizie che raccoglieva direttamente dai contadini e dai fruttivendoli concui veniva in contatto.
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I suoi diari, i “Giornali dei viaggi”, pubblicati solo nel 1995 a cura di E. Baldini,sono una documentazione fondamentale per la conoscenza della frutticoltura delprimo ottocento e rappresentano una fonte ricchissima di notizie sulle varietàcoltivate e sui luoghi in cui erano coltivate.
Gallesio percorse ripetutamente la campagna lombarda: attraversò una prima voltail Vogherese nel 1819 provenendo dalla Liguria per recarsi nel Piacentino e poi aBologna; vi ritornò nell’autunno 1821 e nel 1824, nel mese di luglio, quando potèosservare e descrivere una grande quantità di fichi fioroni ma anche pere, pesche,albicocche e susine e, infine, nel 1831.Le descrizioni che il Gallesio fece della frutticoltura e della frutta Lombarda sonodi grande interesse sia per le descrizioni particolareggiate delle specie che per latestimonianza dei luoghi in cui la frutticoltura era praticata, dalle colline dell’Oltrepòagli orti del Milanese, dal Varesotto alla Brianza, in tutta la Bergamasca, Val Serianae Val Brembana, in quel di Brescia e Mantova dove si raccordava alla frutticolturaVeronese e, più a sud, nel Lodigiano oltre che sulla collina di San Colombano:“tutta la strada da Milano a Parma offre gli stessi frutti veduti a Milano”.Milano era ovviamente il principale mercato frutticolo della Lombardia: “La cittàdi Milano è l’emporio dei frutti dell’Oltrepò, di Lodi, dei laghi e di Brianza”, scrisseil Gallesio, ma arrivava frutta anche dall’Emilia e dal Veneto.Val la pena di scorrere alcuni brani dei suoi Diari per rendersi conto dell’accuratezzadelle osservazioni:“Voghera, 23 settembre 1819 - Il territorio di Voghera è diviso in pianure e colline […].I frutti sono in collina o nei giardini presso le case. Vi si vedono molte pere Spadone dicui rigurgita la piazza e che sono grosse e bellissime. Vi sono delle pere che somiglianoe alla forma e al gusto alle nostre Succotte da inverno (pere Spine) ma che sono piùpiccole e di un verde più bianchiccio, e queste maturano in autunno; io ne ho mangiatee hanno il gusto delle nostre Succotte ma più insipido. Sono chiamate qui pere di Spagna,nome che è dato ugualmente alle vere Succotte da inverno, dette pere di Spagna dainverno. Gli abitanti mi assicurano essere queste due varietà differenti. Vi ho mangiatoun’altra pera molto stimata nel paese e detta pera Cipolla; è un frutto piuttostotondeggiante, più piccolo della pera Spina, di buccia aspra, verde-giallognola, macchiatadi un rosso vivo da un lato; la sua polpa è aspra ma sugosa e dolce. Il vero uso di questapera è di mangiarla cotta come il Martin Sec.La preoccupazione di identificare le sinonimie appare chiaramente: a Voghera lapesca Carota (le pesche Carota erano pesche a polpa rossa o aranciata) è chiamata“Persic Gnif”; la pera Spina “pera di Spagna”, la pera Brutta e Buona “pera Gnoc”;il Camogino “Camoino”; il Buoncristiano “pera Succhè”; l’albicocco di mandorlaamara “Magnaga”. (Magnaga o Mugnaga è detta tuttora l’albicocca nei dialettilombardi).“Le pere più comuni, a dicembre, sul mercato di Milano erano invece: Spina Carpi,proveniente dall’Oltrepò, Virgolosa, dall’Oltrepò, dal Veronese e dalla Brianza, Spadoned’inverno e S. Germano, abbondanti nel milanese, Buoncristiano d’inverno, Martinsecco e Sementino, da cuocere, provenienti dall’Oltrepò”.
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Nel sopralluogo del 1824 approfittò della stagione estiva per completare le sueosservazioni sulle altre specie, visitando le piazze di Pavia e di Milano ed elencandoin particolare le varietà di pere estive: Buoncristiana d’estate, Cavallara, San Germana,Burè bianca e grigia, Gnocca o Brutt’e buona, Bugiarda o Gnocco dell’estate,Moscatellina, Bianchetta, San Giovanni, e Lazzo-bruno.All’inizio del ‘900 il panorama varietale doveva essere ancora molto simile a quellodescritto da Gallesio, anche se in Italia già si stavano diffondendo le nuove cultivarprovenienti dall’estero, dalla Francia in particolare.L’evoluzione varietale fu ovviamente più rapida nelle zone in cui si andava diffondendouna frutticoltura intensiva, basata sulla coltura specializzata di poche cultivar, mentrepiù facilmente potrebbe essere sopravvissuto, accanto alle nuove introduzioni,l’antico germoplasma nelle zone in cui la frutticoltura ha mantenuto caratteri dimarginalità. La ricca presenza di cultivar ottocentesche nell’Oltrepò potrebbe quindiessersi in parte mantenuta, in modo particolare nelle zone in cui non si è diffusala moderna frutticoltura industriale, nelle zone più alte, Romagnese, Varzi, ecc.dove ancora sembra sopravvivere un certo “serbatoio” di antico germoplasma cheandrebbe individuato e salvato.L’erosione genetica, la scomparsa delle vecchie varietà, infatti, è continua e rapida.Alla metà del secolo scorso, nel 1949, le indagini compiute da Breviglieri in occasionedel III Congresso Nazionale di frutticoltura, pur mettendo in luce una evoluzionenotevolissima, specialmente in alcuni centri frutticoli più avanzati, fotografavanouna situazione ancora in piena evoluzione dal punto di vista varietale: la maggiorparte delle cultivar di melo presenti negli anni ’30 era ancora coltivata accanto anumerose nuove cultivar. Nei 50 anni successivi quasi tutte le cultivar citate daBreviglieri sono uscite dal mercato.
Oggi nessuna delle cultivar diffuse negli anni '30 è più coltivata e ben poche diquelle in produzione nel ‘48 sono ancora presenti negli impianti attuali.Coi nuovi sistemi di coltura, con la meccanizzazione, con la commercializzazioneaccentrata, coi nuovi sistemi di lavorazione, confezionamento e conservazione dellafrutta, era indispensabile la standardizzazione del prodotto. Il consumatore stessoesige un prodotto standardizzato.Lo spazio per le vecchie cultivar è quello delle collezioni di germoplasma e, per levarietà migliori, quello di un mercato di nicchia per amatori. Proprio per salvareciò che ancora rimane di un prezioso germoplasma era nata, vent’anni fa, laCollezione di Riccagioia e, per non disperdere, assieme allo sforzo di chi avevaraccolto il materiale, il germoplasma stesso, la Regione Lombardia si è fatta caricodel rinnovo e del mantenimento della collezione.La provincia di Pavia, come si può rilevare dal confronto fra le statistiche regionali(Tab. 1) e quella provinciale (Tab. 2), contribuisce con più del 60% alla produzioneregionale di uva e di vino, ma solo per il 12% alla produzione di frutta fresca. Ildato statistico non tiene conto probabilmente delle produzioni non commercializzatedelle piante sparse o utilizzate per autoconsumo.
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Melo, pero e ciliegio rappresentano le specie più coltivate; la frutticoltura intensivaè comunque di introduzione relativamente recente e solo nel territorio della ValleStaffora, dove, tra gli anni ’60 e ’70 del secolo scorso vennero realizzati nuoviimpianti e incominciarono a prender forma Cooperative di produttori che hannoportato, verso la fine degli anni ’80 alla costruzione di una “Centrale Ortofrutticola”,con sede a Ponte Nizza, dotata di impianti di frigoconservazione e di celle adatmosfera controllata.
Tabella 1 - Lombardia 2006
Tabella 2 - Provincia di Pavia 2006
Produzionein produzione(ha)
4.2381.8961.0291.04851243521164698842384417717721.932421.928-2.343
SuperficieTotale(ha)
4.8832.0411.2311.10951246560183699553404740740724.4063124.375-2.387
Coltivazioni legnose
Frutta frescaMeloPeroA nocciuolo
AlbicoccaCiliegioPescoNettarinaSusino
BaccheRibes rossoRibes neroLamponeAltre bacche
Altra frutta ndaActinidia o kiwi
ViteUva da tavolaUva da vinoVino/mosto (stato liquido) (hl)Olivo
Produzioneper ha(q)
227,5276,1224,0169,4185,865,9201,0204,7198,931,530,325,032,930,7167,7167,773,297,573,2-19,4
ProduzioneTotale(q)
964.014523.513230.518177.5249.47416.011104.73933.57513.7252.772121501.2501.35129.68729.6871.604.9353901.604.5451.080.98645.439
Coltivazioni legnose
Frutta frescaMeloPeroA nocciuolo
AlbicoccaCiliegioPescoNettarinaSusino
ViteUva da vinoVino/mosto (stato liquido) (hl)
Produzionein produzione(ha)
638259802993911855295813.29713.297-
SuperficieTotale(ha)
638259802993911855295814.13214.132-
Produzioneper ha(q)
182,2210,0180,0158,8200,0110,0188,2173,8194,873,273,2-
ProduzioneTotale(q)
116.26054.39014.40047.4707.80012.98010.3505.04011.300973.842973.842624.400
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Il rinnovo della collezione di meli e peri rinvenuti e raccolti nell’Oltrepò Paveseoccidentale è stato preceduto da un accurato lavoro di rilevazione e documentazione;in particolare sono state oggetto di indagine le caratteristiche morfologiche efenologiche delle piante in collezione e le caratteristiche pomologiche dei loro frutti,al fine di individuarne, ove possibile, l’appartenenza varietale, ma principalmentedi riconoscere, nell’ambito di un vecchio impianto realizzato in tempi diversi, leaccessioni riconducibili a una medesima cultivar.Questo lavoro preliminare che ha costituito la prima fase della ricerca è risultatoassai gravoso, anche in considerazione dello stato ormai precario di molte piante edella mancanza di una corretta mappatura delle accessioni che, nel lodevole intentodi conservare il germoplasma, erano state a volte ripetute con materiale di diversaprovenienza, ma della medesima varietà.Alcune accessioni sono state identificate, con sufficiente probabilità, in cultivarconosciute e descritte nelle pomologie nazionali ed estere; molte altre, pur presentandocaratteristiche riferibili a cultivar già descritte, se ne discostano per qualcheparticolarità e pertanto, nell’incertezza della classificazione, si è preferito indicarlesolo con il numero di accessione in mappa, rinviando l’identificazione ad analisipiù approfondite.Tutte le accessioni presenti nella vecchia collezione sono state moltiplicate innestandolesui portinnesti EM 9 per il melo e OHF 69 per il pero che, nelle condizioniambientali del nuovo impianto, dovrebbero consentire di anticipare l’entrata inproduzione e di poter allevare le piante con criteri più moderni e razionali conminore superficie investita.Le varietà di melo e pero sono state messe a dimora in due appezzamenti contigui,con sesto d’impianto di un metro sulla fila per tre metri tra le file, singolarmentecartellinate e dotate di impianto di irrigazione localizzata.Nel primo anno d’impianto si è avuto un ottimo sviluppo degli astoni, alcuni deiquali hanno superato i due metri di altezza ed è stata avviata la fase di allevamentoa fusetto. In attesa dell’entrata in produzione del nuovo frutteto, sono state mantenutee per quanto possibile restaurate, le piante originali della vecchia collezione, sia alloscopo di ripetere e confermare le osservazioni agronomiche registrate in precedenza,sia per poter paragonare le caratteristiche pomologiche del vecchio impianto conquello nuovo.Per quanto riguarda infine l’esatta identificazione varietale, si ravvisa l’opportunitàdi procedere con un ulteriore progetto di ricerca, finalizzato alla mappatura delmateriale genetico, ricorrendo alle moderne applicazioni della biologia molecolare,fingerprinting o altra tecnica di identificazione, in modo di stabilire l’appartenenzadi queste accessioni a cultivar note o presenti in altre collezioni e le eventualiparentele fra le stesse.
a) b)
Tratto da “Schede per il Registro Varietale dei Fruttiferi, 3 - Melo” (13)
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FIG. 2 - Profili trasversali (equatoriali) delle mele: a) irregolare-solcato; b) costoluto;c) circolare.
FIG. 3 - Sezione longitudinale e classificazione dei peduncoli: a) corto; b) medio e c) lungo.
FIG. 1 - Principali profili longitudinali delle mele: a) appiattito; b) ellissoidale; c) sferoidale;d) tronco-conico oblungo; e) tronco-conico breve.
c)
a) b) c)
b)a) c)
d) e)
13
Varietà tipica dell’Oltrepò Pavese,conosciuta con il nome di POMELLAGENOVESE. Già citata dal Moloncome “Varietà avuta nel 1895 dalSig. Barbieri di Borgoratto” (5).
Origine e diffusione
Albero di vigore elevato, mediamen-te assurgente, buona resistenza allemalattie.
Varietà interessante per le caratteristiche organolettiche ela resistenza alle malattie.
Note
Descrizione del frutto
Formaappiattita, di medie dimensioni
Buccialiscia, abbastanza cerosa, abbastanza fine, verde con vistosamascella rossa all’insolazione
Lenticellepiccole, regolari, verde-biancastro, poco visibili
Peduncoloda corto a medio, di medio spessore
Cavità peduncolareampia, profonda, liscia, regolare
Calicepiccolo, semichiuso, con sepali eretti e ripiegati
Cavità calicinamediamente ampia, mediamente profonda, liscia, regolare
Polpabianca, soda, succosa, zuccherina, aromatica, dolce, gradevole
Caratteristiche agronomiche
Epoca di inizio fiorituraintermedia
Epoca di raccoltafine settembre
Conservabilità in fruttaioaprile
14
15
Non sono stati trovati riferimentibibliografici certi.
Origine e diffusione
Varietà interessante per la resistenza alle malattie e per lecaratteristiche organolettiche.
Note
Descrizione del frutto
Formaappiattita, di medie dimensioni
Buccialiscia, cerosa, poco sottile, giallo chiaro diffusamente ricoperta dirosso vivo, con striature rosso scuro
Lenticellenumerose, abbastanza evidenti, bianche, regolari
Peduncolocorto e sottile
Cavità peduncolaremediamente profonda, ampia, regolare, rugginosa
Calicepiccolo, aperto, con sepali eretti
Cavità calicinamediamente profonda, ampia, regolare, sovente rugginosa
Polpabianco-crema, succosa, dolce-acidula, leggermente aromatica
Epoca di inizio fiorituraprecoce
Epoca di raccoltafine settembre
Conservabilità in fruttaiodicembre
Albero di vigore elevato, a portamen-to assurgente, buona resistenza allemalattie.
Caratteristiche agronomiche
16
Non sono stati trovati riferimentibibliografici certi, anche se il carat-teristico retrogusto che ricorda l’aro-ma del sedano e del finocchio fapresupporre di trovarsi in presenzadi una FINOCCHIETTA, varietà ci-tate già alla metà dell’ 800 in diversePomologie francesi e belghe nonchédal Molon (5).
Origine e diffusione
Varietà di interesse puramente storico e collezionistico.
Note
Descrizione del frutto
Formasferoidale, di piccole-medie dimensioni
Buccialievemente rugosa, coriacea, gialla con abbondanti chiazze irregolarirugginose diffuse
Lenticellerade, evidenti, brune, regolari
Peduncolocorto e di medio spessore
Cavità peduncolaremediamente profonda, mediamente ampia, regolare, rugginosa
Calicepiccolo, chiuso, con sepali eretti
Cavità calicinapoco profonda, mediamente ampia, solcata, sovente rugginosa
Polpabianco-verdastra, soda, asciutta, poco dolce, con un aroma chericorda il sedano od il finocchio
Epoca di inizio fiorituratardiva
Epoca di raccoltainizio ottobre
Conservabilità in fruttaiomarzo-aprile
Albero di buon vigore, tendenzial-mente assurgente. Frutti sensibili acarpocapsa.
Caratteristiche agronomiche
17
Non sono stati trovati riferimentibibliografici certi.
Origine e diffusione
Varietà con interessanti caratteristiche organolettiche ma conscarsa resistenza alle malattie.
Note
Descrizione del frutto
Formasferoidale, appiattita
Buccialiscia, poco cerosa, gialla con abbondante sopraccolore rosso vivo
Lenticellenumerose, assai evidenti, biancastre
Peduncolomolto corto e tozzo
Cavità peduncolaremediamente ampia, regolare, rugginosa
Calicemedio, semiaperto, sepali ripiegati
Cavità calicinaampia, poco profonda, regolare, a volte solcata
Polpabianca, soda, succosa, gradevolmente acidula, lievemente aromatica
Epoca di inizio fiorituraintermedia
Epoca di raccoltafine settembre
Conservabilità in fruttaiofebbraio
Albero di vigore buono, tendenzial-mente assurgente, abbastanza sen-sibile alle malattie.
Caratteristiche agronomiche
Varietà interessante per la resistenza alle malattie.
Note
Descrizione del frutto
Formasferoidale, appiattita, di buone dimensioni
Buccialiscia, poco cerosa, giallo chiaro con lieve sopraccolore rossoall’insolazione, coriacea
Lenticellepoche, evidenti, brune, areolate
Peduncolocorto e grosso
Cavità peduncolareprofonda, ampia, rugginosa
Calicepiccolo, a sepali eretti, chiuso
Cavità calicinaprofonda, ampia, regolare, lievemente solcata, a volte rugginosa
Polpabianca, tenera tendente al farinoso, poco aromatica
18
Non sono stati trovati riferimentibibliografici certi.
Origine e diffusione
Epoca di inizio fiorituraprecoce
Epoca di raccoltainizio settembre
Conservabilità in fruttaionovembre
Albero di vigore medio, mediamenteespanso, buona resistenza alle ma-lattie.
Caratteristiche agronomiche
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Conosciuta nel Biellese col nomedi TERRA PROMESSA (10), in Ol-tralpe con i nomi Nez de Veaux,Verte de Guyenne, Belle Louronnai-se. Pare originaria dei Pirenei (12).
Origine e diffusione
Varietà interessante per la resistenza alle malattie.
Note
Descrizione del frutto
Formada tondeggiante a tronco-conica, frutti di enormi dimensioni e peso
Buccialiscia, cerosa, abbastanza coriacea, verde chiaro-giallastra
Lenticellemedie, numerose, evidenti, bianche
Peduncolocorto e tozzo
Cavità peduncolareampia, profonda, irregolare, costoluta, rugginosa
Calicepiccolo, semichiuso, con sepali eretti
Cavità calicinapoco profonda, mediamente ampia, solcata o costoluta
Polpabianco crema, tenera, poco succosa, dolce-acidula, poco aromatica
Epoca di inizio fiorituraintermedia
Epoca di raccoltametà settembre
Conservabilità in fruttaiodicembre
Albero di vigore medio, mediamenteespanso, rami radi con portamentosemi-procumbente, buona resisten-za alle malattie.
Caratteristiche agronomiche
20
Varietà citata dal Molon nella sua“Pomologia” (5) ove si legge: “FRA-SCONA. Con questo nome avemmonel 1896 alcune marze da innestodal signor Barbieri di BorgorattoMormorolo, (prov. di Pavia, circon-dario di Voghera).
Origine e diffusione
Epoca di inizio fiorituraintermedia
Epoca di raccoltametà ottobre
Conservabilità in fruttaiomaggio
Albero di vigore buono, portamentoespanso, buona resistenza alle ma-lattie.
Caratteristiche agronomiche
Varietà interessante per la conservabilità e la resistenza allemalattie.
Note
Descrizione del frutto
Formasferoidale, tronco-conica breve, irregolare, di media pezzatura
Buccialiscia, abbastanza coriacea, verde-giallo chiaro, con una vistosamascella rosa ciclamino all’insolazione
Lenticellepiccole, poco evidenti, bianche e bruno chiaro, areolate
Peduncoloda corto a medio, di medio spessore
Cavità peduncolarepoco ampia, profonda, sovente irregolare, rugginosa
Caliceabbastanza grande, chiuso, con sepali ripiegati
Cavità calicinaampia, poco profonda, irregolare, solcata
Polpabianca, soda, poco succosa, dolce, lievemente aromatica
21
Non sono stati trovati riferimentibibliografici certi.
Origine e diffusione
L’albero presenta buon vigore, con foglie e portamento simili aRenetta del Canada, pur non essendo la stessa varietà.
Note
Descrizione del frutto
Formatronco-conica breve, di dimensioni medio-grandi
Bucciadi medio spessore, liscia, particolarmente cerosa, verde chiaro constriature rossastre all’insolazione
Lenticellerade, evidenti, regolari, bianche
Peduncolocorto e di medio spessore, marrone chiaro
Cavità peduncolaremediamente profonda ed ampia, rugginosa
Calicepiccolo, chiuso, con sepali verdi ed eretti
Cavità calicinairregolare e leggermente solcata, poco profonda
Polpabianca, tenera, succosa, dolce-acidula, gradevole
Epoca di inizio fiorituraprecoce
Epoca di raccoltaprima decade di settembre
Conservabilità in fruttaiofino a dicembre
Albero di medio vigore, a portamentomediamente espanso, abbastanzaresistente alle malattie, soggetto acascola tardiva.
Caratteristiche agronomiche
22
Non sono stati trovati riferimentibibliografici certi.
Origine e diffusione
Epoca di inizio fiorituraprecoce
Epoca di raccoltametà settembre
Conservabilità in fruttaionovembre - dicembre
Albero di vigore medio, mediamenteespanso, buona resistenza alle ma-lattie.
Caratteristiche agronomiche
Varietà interessante per la resistenza alle malattie.
Note
Descrizione del frutto
Formasferoidale o tronco-conica breve, di buone dimensioni
Buccialiscia, untuosa a maturità, verde chiaro con sopraccolore rosatoall’insolazione
Lenticellenumerose, evidenti, bianche
Peduncolomediamente lungo, di medio spessore
Cavità peduncolaremediamente profonda, ampia, regolare, rugginosa
Calicemedio, semi-aperto, a sepali eretti
Cavità calicinapoco profonda, mediamente ampia, sovente costoluta
Polpabianco-verdastra, poco succosa, tenera, dolce-acidula, pocoaromatica
23
Probabilmente riconducibile alla va-rietà James Grieve, ottenuta a Edim-burgo nel 1880 (7) dall’omonimoJames Grieve e commercializzatadal 1890 (3), di cui sono note almenootto mutazioni (8).
Origine e diffusione
Epoca di inizio fiorituraprecoce
Epoca di raccoltaagosto
Conservabilità in fruttaiocirca un mese
Albero di medio vigore a portamentoespanso, sensibile a Nectria gallige-na, ticchiolatura, monilia e carpocap-sa. I frutti sono soggetti a cascolapre-raccolta.
Caratteristiche agronomiche
Di scarso interesse a causa della suscettibilità agli attacchiparassitari e la scarsa serbevolezza dei frutti, che tendono adiventare farinosi in poco tempo. La raccolta deve essere eseguitascalarmente.
Note
Descrizione del frutto
Formatronco-conica breve, di grande dimensione
Buccialiscia, piuttosto spessa, molto pruinosa, verde chiaro striata di rossoall’insolazione
Lenticellepiccole, poco numerose, areolate e abbastanza evidenti
Peduncolomedio-corto, di medio spessore
Cavità peduncolareampia e profonda, rugginosa
Caliceampio, semichiuso con sepali verdi ed eretti
Cavità calicinagrande, mediamente profonda, a volte solcata
Polpabianca, croccante, con buona resistenza all’ossidazione, mediamentesuccosa, zuccherina, acidula e poco aromatica
24
Probabile mutazione di CARLA FI-NALINA, da cui differisce per vigore,dimensioni del frutto, lunghezza delpeduncolo e profilo equatoriale.
Origine e diffusione
Epoca di inizio fiorituratardiva
Epoca di raccoltaprima decade di settembre
Conservabilità in fruttaiopuò raggiungere il mese dimarzo, ma le sue caratteristichesi mantengono ottimali solo finoa dicembre
Albero di medio vigore, a portamentomediamente espanso, sensibile allaticchiolatura e alla carpocapsa, mol-to soggetto a cascola tardiva.
Caratteristiche agronomiche
Varietà interessante per la buona pezzatura e la conservabilitàinvernale. E’ meno sensibile alle manipolazioni di “Carla Finalina”.
Note
Descrizione del frutto
Formatronco-conica breve, sferoidale, di dimensioni medio-grandi, conprofilo equatoriale irregolare
Bucciaspessa, liscia, abbastanza cerosa, di colore giallo-verdastro consfumature rosso chiaro all’insolazione
Lenticellenumerose, regolari, piccole ma ben evidenti
Peduncolocorto e sottile, verde
Cavità peduncolaremediamente profonda, stretta, regolare
Calicepiccolo, semi-chiuso con sepali bruni ed eretti
Cavità calicinairregolare e leggermente solcata
Polpabianca, tenera, succosa, zuccherina, gradevole
25
Non sono stati trovati riferimentibibliografici certi.
Origine e diffusione
Epoca di inizio fiorituraintermedia
Epoca di raccoltafine settembre
Conservabilità in fruttaiodicembre-gennaio
Albero di vigore buono, mediamenteespanso, buona resistenza alle ma-lattie.
Caratteristiche agronomiche
Varietà interessante per la resistenza alle malattie.
Note
Descrizione del frutto
Formasferoidale, appiattita, irregolare, di medie dimensioni
Buccialiscia, molto cerosa, verde medio, abbastanza sottile
Lenticellepiccole, numerose, poco evidenti, regolari, biancastre
Peduncolocorto e tozzo
Cavità peduncolareampia, profonda, poco regolare, rugginosa
Calicemedio, semiaperto, con sepali grandi ed eretti
Cavità calicinamolto profonda, mediamente ampia, irregolare, liscia
Polpabianco-verdastra, tenera, poco succosa, poco aromatica,dolce-acidula
26
Non sono stati trovati riferimentibibliografici certi.
Origine e diffusione
Epoca di inizio fiorituraprecoce
Epoca di raccoltafine settembre
Conservabilità in fruttaiogennaio-febbraio
Albero di vigore buono, mediamenteespanso, buona resistenza alle ma-lattie.
Caratteristiche agronomiche
Varietà interessante per la buona resistenza alle malattie.
Note
Descrizione del frutto
Formatronco-conica, di medie dimensioni
Buccialiscia, abbastanza coriacea, verde chiaro con leggere sfumaturearanciate all’insolazione
Lenticellenumerose, abbastanza evidenti, regolari, bianche
Peduncolomedio, sottile
Cavità peduncolareprofonda, mediamente ampia, irregolare, a volte lievemente rugginosa
Calicemedio, aperto o semi-aperto, sepali eretti
Cavità calicinaampia, mediamente profonda, irregolare, costoluta
Polpabianca, croccante, poco succosa, dolce, poco aromatica
27
Non sono stati trovati riferimentibibliografici certi.
Origine e diffusione
Epoca di inizio fiorituraintermedia
Epoca di raccoltafine settembre
Conservabilità in fruttaiodicembre
Albero di vigore buono, abbastanzaespanso, buona resistenza alle ma-lattie.
Caratteristiche agronomiche
Varietà interessante per la resistenza alle malattie.
Note
Descrizione del frutto
Formatronco-conica, irregolare, di buone dimensioni
Buccialiscia, cerosa, verde chiaro, sottile
Lenticellepiccole, mediamente evidenti, verde scuro, regolari
Peduncoloda corto a medio, sottile
Cavità peduncolaremediamente profonda, poco ampia, sovente irregolare
Calicepiccolo, aperto, con sepali eretti
Cavità calicinaprofonda, ampia, irregolare, costoluta o solcata
Polpabianco-verdastra, tenera, dolce, poco aromatica
28
Non sono stati trovati riferimentibibliografici certi.
Origine e diffusione
Epoca di inizio fiorituraintermedia
Epoca di raccoltametà settembre
Conservabilità in fruttaiodicembre-gennaio
Albero di vigore buono, mediamenteespanso, buona resistenza alle ma-lattie.
Caratteristiche agronomiche
Varietà interessante per la resistenza alle malattie e per lecaratteristiche organolettiche.
Note
Descrizione del frutto
Formasferoidale, di medie dimensioni
Buccialiscia, verde chiaro-giallognola
Lenticellepiccole, regolari, rade, poco evidenti, bruno chiaro
Peduncolomedio, sottile
Cavità peduncolareprofonda, poco ampia, regolare, liscia
Calicemolto piccolo, serrato, sepali eretti
Cavità calicinamediamente profonda, poco ampia, liscia, regolare
Polpabianco-verdastra, succosa, tenera, dolce, aromatica
29
Non sono stati trovati riferimentibibliografici certi.
Origine e diffusione
Epoca di inizio fiorituraintermedia
Epoca di raccoltafine settembre
Conservabilità in fruttaiogennaio
Albero di vigore buono, tendenzial-mente assurgente, buona resistenzaalle malattie.
Caratteristiche agronomiche
Varietà interessante per la resistenza alle malattie.
Note
Descrizione del frutto
Formaappiattita, di medie dimensioni
Buccialiscia, cerosa, abbastanza coriacea, giallo chiaro con striature rosseall’insolazione
Lenticellepiccole, regolari, biancastre, poco evidenti
Peduncolomolto corto, di medio spessore
Cavità peduncolareprofonda, mediamente ampia, liscia, rugginosa
Calicepiccolo, aperto o semiaperto, sepali eretti
Cavità calicinaprofonda, ampia, liscia, regolare
Polpabianco-crema, croccante, poco zuccherina, succosa
30
Conosciuta nel Biellese con il nomedi “Pum Péir” (10), è riprodotta nellacollezione Garnier-Valletti col nomedi BELLE DE BUITS (11).
Origine e diffusione
Epoca di inizio fiorituratardiva
Epoca di raccoltafine settembre
Conservabilità in fruttaiomarzo
Albero di vigore medio, tendenzial-mente assurgente, resistente allemalattie ma sensibile alla carpocap-sa.
Caratteristiche agronomiche
Varietà interessante per la cottura al forno.
Note
Descrizione del frutto
Formaoblunga, di buone dimensioni
Bucciaruvida, coriacea, verde chiaro coperta da una rugginosità estesasovente su tutto il frutto
Lenticellerade, abbastanza evidenti, bruno scuro
Peduncolocorto, grosso
Cavità peduncolarepoco profonda, mediamente ampia, regolare, liscia
Calicepiccolo, chiuso, con sepali appiattiti
Cavità calicinapoco profonda, mediamente ampia, regolare, lievemente solcata
Polpasoda, dolce-acidula, poco succosa, poco aromatica, zuccherina
31
Non sono stati trovati riferimentibibliografici certi, ma per evidenticaratteristiche è riconducibile algruppo delle CALVILLE (14).
Origine e diffusione
Epoca di inizio fiorituraprecoce
Epoca di raccoltametà settembre
Conservabilità in fruttaiodicembre
Albero di vigore buono, poco espan-so, buona resistenza alle malattie.
Caratteristiche agronomiche
Varietà interessante per le qualità organolettiche e la resistenzaalle malattie.
Note
Descrizione del frutto
Formatronco-conica oblunga, di buone dimensioni
Buccialiscia, assai cerosa, verde chiaro con vistoso sopraccolore rosato,abbastanza fine
Lenticellenumerose, evidenti, biancastre, regolari
Peduncolocorto, di medio spessore
Cavità peduncolareprofonda, mediamente ampia, irregolare, solcata
Calicepiccolo, chiuso, con sepali eretti
Cavità calicinaprofonda, ampia, irregolare, vistosamente solcata o costoluta
Polpabianca, fine, tenera, dolce-acidula, aromatica
32
Non sono stati ritrovati riferimentibibliografici certi.
Origine e diffusione
Varietà interessante per la resistenza alle malattie.
Note
Descrizione del frutto
Formasferoidale, tronco-conica breve, di medie dimensioni
Buccialiscia, cerosa, sottile, giallo carico
Lenticellequasi assenti, poco evidenti, verde chiaro
Peduncolomolto corto e tozzo
Cavità peduncolarepoco profonda, ampia, regolare, rugginosa
Calicepiccolo, sepali aperti, eretti
Cavità calicinapoco profonda, mediamente ampia, solcata
Polpacrema, croccante, dolce-acidula, poco aromatica
Epoca di inizio fiorituraintermedia
Epoca di raccoltafine settembre
Conservabilità in fruttaiogennaio
Albero di vigore buono, mediamenteespanso, buona resistenza alle ma-lattie.
Caratteristiche agronomiche
33
Non sono stati trovati riferimentibibliografici certi.
Origine e diffusione
Epoca di inizio fiorituraintermedia
Epoca di raccoltafine settembre
Conservabilità in fruttaiodicembre
Albero di vigore scarso, assai espan-so, buona resistenza alle malattie.
Caratteristiche agronomiche
Varietà interessante per la resistenza alle malattie.
Note
Descrizione del frutto
Formasferoidale, di buone dimensioni
Buccialiscia, cerosa, coriacea, verde chiaro con un caratteristico sopraccoloreciclamino all’insolazione
Lenticellenumerose, evidenti, bianche
Peduncolocorto, molto grosso
Cavità peduncolaremediamente profonda, mediamente ampia, regolare, rugginosa
Calicegrande, aperto, a sepali appiattiti
Cavità calicinapoco profonda, ampia, regolare, liscia
Polpabianco-verdastra, tenera tendente al farinoso, asciutta, dolce,aromatica
34
Varietà ampiamente diffusa, cono-sciuta col nome di RENETTACHAMPAGNE. La sua origine sicolloca nell’omonima regione fran-cese e fu descritta per la prima voltadal Diel nel 1799 (3).
Origine e diffusione
Epoca di inizio fiorituratardiva
Epoca di raccoltafine settembre
Conservabilità in fruttaiomarzo-aprile
Albero di vigore medio, mediamenteespanso, con buona resistenza allemalattie. Coltivata in pianura, vasoggetta a cascola pre-raccolta.
Caratteristiche agronomiche
Varietà interessante per le caratteristiche organolettiche e laresistenza alle malattie.
Note
Descrizione del frutto
Formaappiattita, di medie dimensioni
Buccialiscia, cerosa, abbastanza coriacea, giallo brillante
Lenticellerade, evidenti, regolari, bruno scuro
Peduncolomedio, piuttosto sottile
Cavità peduncolareabbastanza ampia, mediamente profonda, regolare, solcata,rugginosa
Caliceabbastanza piccolo, semichiuso, sovente verdastro, con sepaliripiegati
Cavità calicinaampia, poco profonda, regolare, sovente solcata
Polpabianca, tenera, gradevolmente acidula, succosa, poco aromatica
35
Questa varietà viene identificata dadiversi autori italiani contemporaneicol nome di RAMBOUR FRANCK(o FRANC) e coi sinonimi di Ram-bour d’été, Summer Rambour, Ram-bour Blanc, collocando l’origine inFrancia nel 1535. L’identificazioneappare inappropriata in quanto i“Rambour” o “Mele Librali” sono digrosse dimensioni. Sul RambourFranc, il Molon (5) scrive “…è inpregio pel suo bel volume, arrivaspesso a 400 grammi (…) non sicolora mai granché di rosso (…) èmela che dura 15 o 20 giorni…”La mela in oggetto matura invecein ottobre e si conserva a lungo.Così il Votteler (7): “…frutto di grandio grandissime dimensioni, di formasferoidale-appiattita, irregolare, pro-fondamente solcato (…) buccia li-scia, untuosa, verde-giallognola…”;Morgan e Richards (8) citano un“Rambour d’été “false” syn. of“Rambour Franck”.
Origine e diffusione
Epoca di inizio fiorituraintermedia
Epoca di raccoltaottobre
Conservabilità in fruttaiomaggio
Albero di vigore scarso, mediamenteespanso, buona resistenza alle ma-lattie.
Caratteristiche agronomiche
Varietà interessante per la con-servabilità e la resistenza allemalattie.
Note
Descrizione del frutto
Formasferoidale, appiattita, di piccole dimensioni
Buccialiscia, molto pruinosa, coriacea, verde chiaro con abbondantesopraccolore rosso vinoso
Lenticellepiccole, numerose, evidenti, bianche
Peduncolocorto, di medio spessore
Cavità peduncolarepoco profonda, mediamente ampia, regolare, sovente rugginosa
Calicegrande, aperti, con sepali ripiegati
Cavità calicinaampia, poco profonda, lievemente solcata
Polpabianco-crema, croccante, zuccherina, poco succosa, poco aromatica
36
Non sono stati trovati riferimentibibliografici certi.
Origine e diffusione
Epoca di inizio fiorituraintermedia
Epoca di raccoltafine settembre
Conservabilità in fruttaiogennaio
Albero di vigore medio, mediamenteespanso, buona resistenza alle ma-lattie.
Caratteristiche agronomiche
Varietà interessante per la resistenza alle malattie.
Note
Descrizione del frutto
Formatronco-conica breve, di medie dimensioni
Buccialiscia, leggermente cerosa, abbastanza coriacea, verde chiarosoffusamente ricoperta di rosso chiaro
Lenticellemediamente numerose, abbastanza evidenti, bianche, regolari
Peduncolomediamente lungo, fine
Cavità peduncolareprofonda, abbastanza ampia, solcata
Calicepiccolo, a sepali eretti, chiuso
Cavità calicinapoco profonda, ampia, costoluta
Polpabianco-crema, tenera, dolce, lievemente aromatica
37
Non sono stati trovati riferimentibibliografici certi.
Origine e diffusione
Epoca di inizio fiorituraintermedia
Epoca di raccoltafine settembre
Conservabilità in fruttaiodicembre
Albero di vigore buono, tendenzial-mente espanso, buona resistenzaalle malattie.
Caratteristiche agronomiche
Varietà interessante per la resistenza alle malattie.
Note
Descrizione del frutto
Formatronco-conica irregolare, di medie dimensioni
Buccialiscia, cerosa, verde medio con leggero sopraccolore rosato più omeno diffuso
Lenticellerade, poco evidenti, regolari, biancastre
Peduncolocorto e tozzo
Cavità peduncolareprofonda, mediamente ampia, liscia, sovente solcata, a voltelievemente rugginosa
Calicemedio, chiuso, con sepali eretti
Cavità calicinaprofonda, mediamente ampia, irregolare, solcata o costoluta
Polpabianco-verdastra, tenera, poco succosa, poco aromatica
38
Non sono stati trovati riferimentibibliografici certi.
Origine e diffusione
Epoca di inizio fiorituratardiva
Epoca di raccoltainizio ottobre
Conservabilità in fruttaiomarzo-aprile
Albero di vigore abbastanza elevato,tendenzialmente assurgente, buonaresistenza alle malattie.
Caratteristiche agronomiche
Varietà interessante per le caratteristiche organolettiche e laresistenza alle malattie.
Note
Descrizione del frutto
Formaappiattita, di piccole dimensioni
Buccialiscia, coriacea, verde medio
Lenticellerade, piccole, regolari, poco evidenti, biancastre
Peduncoloda corto a medio, sottile
Cavità peduncolareprofonda, mediamente ampia, regolare, rugginosa
Calicepiccolo, chiuso, con sepali eretti
Cavità calicinamolto profonda, molto ampia, regolare, lievemente solcata
Polpabianca, soda, succosa, acidula, poco aromatica
39
Non sono stati trovati riferimentibibliografici certi.
Origine e diffusione
Varietà interessante per la resistenza alle malattie.
Note
Descrizione del frutto
Formaappiattita, irregolare, di piccole-medie dimensioni
Buccialiscia, abbastanza coriacea, verde chiaro con lieve macchiarosso chiaro all’insolazione
Lenticellerade, poco evidenti, biancastre
Peduncolocorto e tozzo
Cavità peduncolaremediamente profonda, ampia, rugginosa
Calicepiccolo, chiuso, con sepali eretti
Cavità calicinamolto profonda, ampia, irregolare, costoluta o solcata
Polpabianca, succosa, dolce-acidula, croccante, lievemente aromatica
Epoca di inizio fiorituratardiva
Epoca di raccoltainizio ottobre
Conservabilità in fruttaiofebbraio-marzo
Albero di vigore buono, mediamenteespanso, buona resistenza alle ma-lattie.
Caratteristiche agronomiche
40
Si ritiene una mutazione spontaneadi POMELLA GENOVESE, da cuidifferisce per dimensioni, consisten-za della polpa e caratteristiche or-ganolettiche migliori.
Origine e diffusione
Varietà interessante per le caratteristiche organolettiche, laconservabilità e la resistenza alle malattie.
Note
Descrizione del frutto
Formaappiattita, di dimensioni medio-grosse
Buccialiscia, cerosa, fine, verde chiaro con vistosa mascella rossaall’insolazione
Lenticellenumerose, evidenti, regolari, bianche
Peduncolocorto di medio spessore
Cavità peduncolarepoco ampia, profonda, regolare, rugginosa
Calicepiccolo, semiaperto con sepali eretti
Cavità calicinamediamente ampia, profonda, regolare, lievemente solcata
Polpabianca, croccante, succosa, zuccherina, aromatica, gradevole,sovente soggetta a vitrescenza
Epoca di inizio fiorituraintermedia
Epoca di raccoltafine settembre
Conservabilità in fruttaioaprile
Albero di vigore buono, espanso,con buona resistenza alle malattie.
Caratteristiche agronomiche
41
Non sono stati trovati riferimentibibliografici certi
Origine e diffusione
Epoca di inizio fiorituratardiva
Epoca di raccoltaterza decade di agosto
Conservabilità in fruttaiocirca un mese
Albero di elevato vigore, a portamen-to espanso, molto resistente allemalattie, molto soggetto a cascolapre-raccolta.
Caratteristiche agronomiche
Varietà di scarso interesse per la dimensione e la qualità dei frutti.Può essere utile ai fini del miglioramento genetico per la suaelevata produttività e rusticità.
Note
Descrizione del frutto
Formaellissoidale, di piccole dimensioni e profilo equatoriale leggermentesolcato
Buccialiscia, di medio spessore, giallo chiaro, con sopraccolore rosaall’insolazione
Lenticellepoco numerose, piccole e pressoché invisibili
Peduncolomedio e sottile, verde
Cavità peduncolaremedia e poco profonda, lievemente solcata
Calicepiccolo, chiuso, con sepali bruni ed eretti
Cavità calicinaampia, mediamente profonda e molto solcata
Polpabianca, croccante, succosa, zuccherina e acidula, gradevole
42
Non sono stati trovati riferimentibibliografici certi.
Origine e diffusione
Epoca di inizio fiorituraintermedia
Epoca di raccoltafine settembre
Conservabilità in fruttaiodicembre
Albero di vigore buono, mediamenteespanso, mediamente assurgente,buona resistenza alle malattie.
Caratteristiche agronomiche
Varietà interessante per la resistenza alle malattie.
Note
Descrizione del frutto
Formatronco-conica, irregolare, costoluta, di medie dimensioni
Buccialiscia, molto untuosa a maturazione, verde chiaro virante al giallo
Lenticellepiccole, poco numerose, poco evidenti, bruno chiaro, regolari
Peduncolocorto e tozzo
Cavità peduncolaremediamente profonda, mediamente ampia, liscia, irregolare
Calicegrosso, aperto, a sepali appiattiti
Cavità calicinapoco profonda, ampia, solcata
Polpabianco-verdastra, tenera, poco zuccherina, poco aromatica
43
Non sono stati trovati riferimentibibliografici certi.
Origine e diffusione
Epoca di inizio fiorituraintermedia
Epoca di raccoltafine settembre
Conservabilità in fruttaiofebbraio
Albero di vigore buono, mediamenteespanso, buona resistenza alle ma-lattie.
Caratteristiche agronomiche
Varietà interessante per la resistenza alle malattie.
Note
Descrizione del frutto
Formatronco-conica breve, di medie dimensioni
Buccialiscia, lievemente cerosa, verde chiaro con leggero sopraccolorearanciato all’insolazione
Lenticellenumerose, piccole, poco evidenti, regolari, biancastre
Peduncolocorto, di medio spessore
Cavità peduncolaremediamente ampia, mediamente profonda, regolare, liscia
Calicemedio, chiuso, con sepali ripiegati
Cavità calicinaampia, poco profonda, regolare, solcata
Polpabianco-verdastra, soda, gradevolmente acidula, poco succosa, pocoaromatica
44
Non sono stati trovati riferimentibibliografici certi.
Origine e diffusione
Epoca di inizio fiorituraintermedia
Epoca di raccoltainizio ottobre
Conservabilità in fruttaiofebbraio-marzo
Albero di vigore medio, mediamenteespanso, buona resistenza alle ma-lattie.
Caratteristiche agronomiche
Varietà interessante per la resistenza alle malattie.
Note
Descrizione del frutto
Formasferoidale-oblunga, di medie dimensioni
Buccialiscia, poco cerosa, coriacea, giallo chiaro con lieve sopraccolorearanciato all’insolazione
Lenticellepoche, per nulla evidenti, piccole, regolari, bruno chiaro
Peduncolocorto e tozzo
Cavità peduncolareprofonda, mediamente ampia, irregolare, sovente rugginosa
Calicemedio, chiuso, sepali eretti
Cavità calicinamediamente ampia, poco profonda, regolare, solcata
Polpabianco-verdastra, croccante, poco succosa, acidula, poco aromatica
45
Non sono stati trovati dati bibliogra-fici certi; alcune testimonianze oralifanno supporre che si possa ricon-durre alla TRAVAGLINA, antica va-rietà locale.
Origine e diffusione
Epoca di inizio fiorituratardiva
Epoca di raccoltafine settembre
Conservabilità in fruttaiofebbraio-marzo
Albero di vigore abbastanza elevato,mediamente espanso, buona resi-stenza alle malattie.
Caratteristiche agronomiche
Varietà interessante per le caratteristiche organolettiche e laresistenza alle malattie.
Note
Descrizione del frutto
Formaappiattita, di medie dimensioni
Buccialiscia, abbastanza fine, verde chiaro ricoperto di rosso vivo constriature rosso scuro
Lenticellenumerose, piccole, abbastanza evidenti, bruno chiaro
Peduncolocorto, di medio spessore
Cavità peduncolaremediamente ampia, profonda, regolare, liscia, rugginosa
Calicemedio, semichiuso
Cavità calicinaampia, mediamente profonda, regolare, liscia
Polpabianca, croccante, succosa, dolce-acidula, lievemente aromatica,zuccherina
46
Non sono stati trovati riferimentibibliografici certi, anche se il carat-teristico retrogusto che ricorda l’aro-ma del sedano e del finocchio fapresupporre di trovarsi in presenzadi una FINOCCHIETTA, varietà ci-tate già alla metà dell’ 800 in diversePomologie francesi e belghe, non-ché dal Molon (5).
Origine e diffusione
Epoca di inizio fiorituratardiva
Epoca di raccoltainizio ottobre
Conservabilità in fruttaiomarzo
Albero di vigore buono, tendenzial-mente assurgente, sensibile allacarpocapsa.
Caratteristiche agronomiche
Varietà interessante solo per motivi storici.
Note
Descrizione del frutto
Formaappiattita, di medie dimensioni
Buccialievemente rugosa, coriacea, verde chiaro con macchia aranciataverso la cavità calicina ed ampia macchia rugginosa nella partesuperiore del frutto
Lenticellenumerose, irregolari, abbastanza evidenti, brune, areolate.
Peduncolocorto e grosso
Cavità peduncolaremediamente profonda, mediamente ampia, regolare, rugosa
Calicemedio, aperto, con sepali eretti
Cavità calicinaampia, poco profonda, irregolare, solcata
Polpabianco-verdastra, stopposa, acidula, poco aromatica, con caratteristicoretrogusto che ricorda il profumo del sedano o del finocchio
47
Non sono stati trovati riferimentibibliografici certi.
Origine e diffusione
Epoca di inizio fiorituraintermedia
Epoca di raccoltafine settembre
Conservabilità in fruttaiodicembre - gennaio
Albero di vigore medio, mediamenteespanso, buona resistenza alle ma-lattie.
Caratteristiche agronomiche
Varietà interessante per la buona resistenza alle malattie.
Note
Descrizione del frutto
Formatronco-conica, di medie dimensioni
Buccialiscia, giallo intenso
Lenticellemediamente numerose, mediamente visibili, brune
Peduncololungo, sottile
Cavità peduncolareprofonda, ampia, regolare
Calicepiccolo, aperto, con sepali ripiegati
Cavità calicinapoco profonda, ampia, solcata
Polpabianco-giallastra, croccante, succosa, dolce-acidula, leggermentearomatica
48
Non sono stati trovati riferimentibibliografici certi.
Origine e diffusione
Epoca di inizio fiorituratardiva
Epoca di raccoltainizio ottobre
Conservabilità in fruttaioaprile-maggio
Albero di vigore elevato, spiccata-mente assurgente, buona resistenzaalle malattie.
Caratteristiche agronomiche
Varietà interessante per la buona resistenza alle malattie.
Note
Descrizione del frutto
Formaappiattita, di piccole dimensioni
Buccialiscia, coriacea, verde medio con eventuali striature rosso mattoneall’insolazione
Lenticellemolto piccole, abbastanza numerose, poco evidenti, regolari,biancastre
Peduncolocorto e tozzo
Cavità peduncolarepoco profonda, mediamente ampia, regolare, rugginosa
Calicemedio, chiuso, con sepali eretti
Cavità calicinaampia, poco profonda, regolare, sovente costoluta
Polpabianco-verdastra, stopposa, acidula
49
Non sono stati trovati riferimentibibliografici certi.
Origine e diffusione
Epoca di inizio fiorituratardiva
Epoca di raccoltaottobre
Conservabilità in fruttaioaprile
Albero di vigore elevato, tendenzial-mente assurgente, buona resistenzaalle malattie.
Caratteristiche agronomiche
Varietà interessante per la resistenza alle malattie.
Note
Descrizione del frutto
Formaappiattita, di piccole dimensioni
Buccialiscia, coriacea, verde chiaro con vistoso sopraccolore rosso-aranciato
Lenticellepoche, rade, poco evidenti, bruno chiaro
Peduncolocorto e tozzo
Cavità peduncolarepiccola, poco profonda, liscia, regolare
Calicegrande, aperto, a sepali eretti
Cavità calicinaampia, poco profonda, regolare
Polpabianco-verdastra, soda, acidula, poco succosa, poco gradevole
50
Non sono stati trovati riferimentibibliografici certi.
Origine e diffusione
Epoca di inizio fiorituraintermedia
Epoca di raccoltafine settembre
Conservabilità in fruttaiofebbraio
Albero di vigore buono, abbastanzaespanso, buona resistenza alle ma-lattie.
Caratteristiche agronomiche
Varietà interessante per la resistenza alle malattie.
Note
Descrizione del frutto
Formatronco-conica oblunga, regolare, di buone dimensioni
Buccialiscia, poco cerosa, verde chiaro con lieve accenno di macchiagiallo scuro all’insolazione
Lenticellerade, poco evidenti, regolari, brune, areolate
Peduncolocorto, di medio spessore
Cavità peduncolareprofonda, poco ampia, regolare, sovente rugginosa
Caliceabbastanza grande, semiaperto, con sepali parzialmente appiattiti
Cavità calicinapoco profonda, mediamente ampia, regolare
Polpabianca, tenera, succosa, acidula, poco aromatica
51
Non sono stati ritrovati riferimentibibliografici certi, anche se presentaalcune analogie con la TAFFETA’bianca d’autunno (7).
Origine e diffusione
Epoca di inizio fiorituraintermedia
Epoca di raccoltafine settembre
Conservabilità in fruttaiodicembre
Albero di vigore buono, portamentoespanso, buona resistenza alle ma-lattie.
Caratteristiche agronomiche
Varietà interessante per le qualità organolettiche e la resistenzaalle malattie.
Note
Descrizione del frutto
Formasferoidale, appiattita, di piccole-medie dimensioni
Buccialiscia, leggermente cerosa, giallo chiaro, abbastanza sottile
Lenticellepoche, evidenti, brune
Peduncolocorto e abbastanza fine
Cavità peduncolaremediamente ampia, poco profonda, regolare, mai rugginosa
Calicepiccolo, aperto con sepali eretti
Cavità calicinamediamente profonda, poco ampia, liscia, regolare
Polpabianca, fine, succosa, croccante, profumata, gradevole
52
Non sono stati trovati riferimentibibliografici certi. Conosciuta con ilnome locale SANT’ANNA.
Origine e diffusione
Epoca di inizio fiorituraprecoce
Epoca di raccoltaterza decade di luglio
Conservabilità in fruttaiodue settimane
Albero di scarso vigore e portamentoespanso, molto resistente agli attac-chi parassitari.
Caratteristiche agronomiche
Varietà molto interessante per la precocità di maturazione, laresistenza alle malattie e l’aspetto decorativo dei frutti in matura-zione.
Note
Descrizione del frutto
Formaellissoidale, di dimensioni medie e profilo equatoriale circolare
Buccialiscia, di colore giallo chiaro, in maturazione assume una colorazionefucsia molto particolare, ricoperta da una pruina molto evidente
Lenticellemediamente numerose e ben evidenti
Peduncolomedio, di medio spessore
Cavità peduncolarestretta e profonda
Calicemedio, semichiuso
Cavità calicinaampia, mediamente profonda e solcata
Polpabianco-crema, fine e croccante, succosa, mediamente zuccherinae gradevolmente aromatica
53
Non sono stati trovati riferimentibibliografici certi.
Origine e diffusione
Epoca di inizio fiorituraintermedia
Epoca di raccoltafine settembre
Conservabilità in fruttaiogennaio
Albero di vigore scarso, mediamenteespanso, buona resistenza alle ma-lattie.
Caratteristiche agronomiche
Varietà interessante per la resistenza alle malattie.
Note
Descrizione del frutto
Formasferoidale, di buone dimensioni
Buccialiscia, lievemente cerosa, coriacea, giallo chiaro con buonsopraccolore rosso aranciato
Lenticellenumerose, molto evidenti, bianche
Peduncololungo e sottile
Cavità peduncolaremediamente profonda, liscia, ampia, regolare
Calicepiccolo, a sepali chiusi ed eretti
Cavità calicinapoco profonda, ampia, regolare, liscia
Polpabianco-crema, croccante, dolce-acidula, poco aromatica
54
Non sono stati trovati riferimentibibliografici certi.
Origine e diffusione
Epoca di inizio fiorituraprecoce
Epoca di raccoltametà settembre
Conservabilità in fruttaionovembre
Albero di vigore medio, mediamenteespanso, buona resistenza alle ma-lattie.
Caratteristiche agronomiche
Varietà interessante per la resistenza alle malattie.
Note
Descrizione del frutto
Formatronco-conica, di grosse dimensioni
Buccialiscia, lievemente cerosa, giallo chiaro tendente all’arancione conabbondanti striature rosso cupo
Lenticellepoche, abbastanza evidenti, regolari, brune
Peduncololungo e sottile
Cavità peduncolareprofonda, mediamente ampia, liscia, leggermente rugginosa
Calicemedio, chiuso, a sepali eretti
Cavità calicinapoco profonda, ampia, regolare, sovente costoluta
Polpabianco-crema, farinosa, dolciastra
55
Non sono stati ritrovati riferimentibibliografici certi.
Origine e diffusione
Albero di vigore buono, mediamenteespanso, poco resistente alle malat-tie.
Caratteristiche agronomiche
Varietà interessante solo per conservazione di germoplasma.
Note
Descrizione del frutto
Formasferoidale, di medie dimensioni
Buccialiscia, poco cerosa, abbastanza fine, giallo chiaro con caratteristichestriature aranciate
Lenticellenumerose, evidenti, regolari, biancastre
Peduncolomedio di media lunghezza
Cavità peduncolaremediamente ampia, profonda, regolare, liscia, sovente rugginosa
Calicepiccolo, chiuso, con sepali eretti
Cavità calicinapoco ampia, mediamente profonda, regolare, sovente solcata
Polpafarinosa, poco succosa, dolciastra
Epoca di inizio fiorituraintermedia
Epoca di raccoltametà settembre
Conservabilità in fruttaionovembre
56
Non sono stati ritrovati riferimentibibliografici certi.
Origine e diffusione
Varietà interessante per la resistenza alle malattie.
Note
Descrizione del frutto
Formatronco-conica oblunga, di medie dimensioni
Buccialiscia, verde chiaro ampiamente ricoperta di rosso chiaro, vivacistriature rosso scuro
Lenticellenumerose, poco evidenti, bruno chiaro
Peduncolomedio, di medio spessore
Cavità peduncolareprofonda, ampia, regolare
Calicegrande, semiaperto, a sepali eretti
Cavità calicinapoco profonda, ampia, regolare
Polpabianco crema, dolce, poco aromatica, tenera, tendente al farinoso
Epoca di inizio fiorituraintermedia
Epoca di raccoltafine settembre
Conservabilità in fruttaiodicembre
Albero di vigore medio, mediamenteespanso, buona resistenza alle ma-lattie.
Caratteristiche agronomiche
57
Varietà indigena del territorio di Fi-nale in Liguria, ove è stata ottenutada seme, già descritta da G. Gallesionella Pomona Italiana (4) col nomedi MELA CARLA. Chiamata ancheMelo Carlo o Melo Finalino, è diffusaancor oggi in alcune zone del Pie-monte e del Trentino Alto Adige,dove è conosciuta anche con il no-me di Napoleoni.
Origine e diffusione
Epoca di inizio fiorituratardiva
Epoca di raccoltaprima decade di settembre
Conservabilità in fruttaiopuò raggiungere il mese dimarzo, ma le sue caratteristichesi mantengono ottimali solo finoa dicembre
Albero di elevato vigore, a portamen-to tendenzialmente assurgente, sen-sibile alla ticchiolatura e alla carpo-capsa, molto soggetto a cascolatardiva.
Caratteristiche agronomiche
I frutti sono molto sensibili alle manipolazioni, ma di buonecaratteristiche organolettiche.
Note
Descrizione del frutto
Formatronco-conica breve, sferoidale, di piccole dimensioni, con profiloequatoriale circolare
Bucciaspessa, liscia, abbastanza cerosa, di colore giallo-verdastro consfumature rosso chiaro all’insolazione
Lenticellenumerose, regolari, piccole ma ben evidenti
Peduncololungo e sottile, verde
Cavità peduncolaremediamente ampia e profonda, regolare
Calicepiccolo, chiuso con sepali bruni ed eretti
Cavità calicinaampia, poco profonda, regolare
Polpabianca, tenera, succosa, zuccherina, gradevole
58
Non sono stati trovati riferimentibibliografici certi.
Origine e diffusione
Epoca di inizio fiorituraintermedia
Epoca di raccoltafine settembre
Conservabilità in fruttaiogennaio-febbraio.
Albero di vigore medio, espanso,buona resistenza alle malattie.
Caratteristiche agronomiche
Varietà interessante per la buona resistenza alle malattie.
Note
Descrizione del frutto
Formasferoidale, regolare, di buone dimensioni
Buccialiscia, lievemente cerosa, giallo chiaro con sopraccolorerosso aranciato all’insolazione
Lenticellenumerose, piccole, regolari, evidenti, bianche
Peduncolomedio, sottile
Cavità peduncolareprofonda, mediamente ampia, liscia, regolare
Calicemedio-piccolo, chiuso, sepali eretti
Cavità calicinapoco profonda, ampia, liscia, regolare
Polpabianca, succosa, croccante, dolce-acidula, poco aromatica
59
Non sono stati trovati riferimentibibliografici certi.
Origine e diffusione
Epoca di inizio fiorituraintermedia
Epoca di raccoltafine settembre
Conservabilità in fruttaiofebbraio
Albero di vigore buono, mediamenteespanso, buona resistenza alle ma-lattie.
Caratteristiche agronomiche
Varietà interessante per la resistenza alle malattie e per i caratteriorganolettici.
Note
Descrizione del frutto
Formasferoidale, appiattita, regolare, di medie dimensioni
Buccialiscia, lievemente cerosa, abbastanza coriacea, verde chiaro-giallo
Lenticellepiccole, per nulla evidenti, biancastre
Peduncolomedio, di medio spessore
Cavità peduncolareprofonda, mediamente ampia, regolare, liscia, poco rugginosaa volte
Calicemedio-piccolo, chiuso, sepali eretti
Cavità calicinamediamente ampia, liscia, poco profonda
Polpabianca, succosa, gradevolmente acidula, leggermente aromatica
60
Non sono stati ritrovati riferimentibibliografici certi.
Origine e diffusione
Epoca di inizio fiorituraintermedia
Epoca di raccoltafine settembre
Conservabilità in fruttaiogennaio-febbraio
Albero di vigore buono, espanso,buona resistenza alle malattie.
Caratteristiche agronomiche
Varietà interessante per la resistenza alle malattie.
Note
Descrizione del frutto
Formatronco-conica breve, di media pezzatura
Buccialiscia, coriacea, poco cerosa, giallo chiaro con mascella aranciataall’insolazione
Lenticellerade, abbastanza evidenti, bruno chiaro, areolate
Peduncolocorto, di medio spessore
Cavità peduncolaremediamente ampia, mediamente profonda, regolare, liscia, rugginosa
Caliceabbastanza grande, semichiuso, con sepali eretti
Cavità calicinaampia, poco profonda, irregolare, solcata
Polpabianca, soda, dolce-acidula, poco succosa, poco aromatica
61
Non sono stati trovati riferimentibibliografici certi, anche se si è no-tata una certa similitudine con PITT-MASTON PINE-APPLE (8).
Origine e diffusione
Epoca di inizio fiorituratardiva
Epoca di raccoltainizio ottobre
Conservabilità in fruttaiodicembre-gennaio
Albero di vigore medio-scarso, pocoassurgente, poco espanso, buonaresistenza alle malattie.
Caratteristiche agronomiche
Varietà interessante per l’elevata produttività e la resistenzaalle malattie.
Note
Descrizione del frutto
Formaoblunga, assai caratteristica, di piccole-medie dimensioni
Buccialiscia, coriacea, giallo medio
Lenticelleirregolari, evidenti, bruno scuro
Peduncolomedio, sottile
Cavità peduncolareprofonda, poco ampia, regolare, sovente rugginosa
Calicemolto piccolo, serrato, sepali eretti
Cavità calicinamediamente profonda, mediamente ampia, sovente solcata, a voltecon leggera rugginosità
Polpacrema, croccante, poco succosa, acidula, poco aromatica
62
Non sono stati trovati riferimentibibliografici certi.
Origine e diffusione
Epoca di inizio fiorituraintermedia
Epoca di raccoltafine settembre
Conservabilità in fruttaiodicembre
Albero di vigore scarso, portamentomediamente espanso, buona resi-stenza alle malattie.
Caratteristiche agronomiche
Varietà interessante per la resistenza alle malattie.
Note
Descrizione del frutto
Formasferoidale, appiattita, di buone dimensioni
Buccialiscia, lievemente cerosa, giallo chiaro con striature rosso aranciato,coriacea
Lenticellerade, poco evidenti, regolari, bruno chiaro
Peduncololungo e sottile
Cavità peduncolareprofonda, ampia, liscia
Calicepiccolo, chiuso, con sepali semi-eretti
Cavità calicinaampia, profonda, leggermente costoluta
Polpabianca, dolce, tenera, poco gradevole
63
Non sono stati trovati riferimentibibliografici certi, anche se pare ri-conducibile al gruppo delle CALVIL-LE (14).
Origine e diffusione
Varietà con buone caratteristiche organolettiche ma con pocaresistenza alle malattie.
Note
Descrizione del frutto
Formatronco-conica breve, irregolare, costoluta, di buone dimensioni
Buccialiscia, quasi untuosa a maturazione, gialla con sopraccolorerosso violaceo
Lenticellenumerose, poco evidenti, biancastre, regolari
Peduncolocorto e tozzo
Cavità peduncolareprofonda, mediamente ampia, rugginosa, costoluta
Calicemediamente aperto, con sepali eretti
Cavità calicinaprofonda, irregolare, ampia, costoluta o solcata
Polpabianco-giallastra, fine, fondente, tenera, succosa, dolce-acidula,aromatica
Epoca di inizio fiorituraprecoce
Epoca di raccoltametà settembre
Conservabilità in fruttaionovembre-dicembre
Albero di vigore scarso, poco espan-so, abbastanza sensibile alle malat-tie.
Caratteristiche agronomiche
64
Non sono stati trovati riferimentibibliografici certi.
Origine e diffusione
Varietà interessante per la resistenza alle malattie.
Note
Descrizione del frutto
Formasferoidale, di piccole dimensioni
Buccialiscia, giallo chiaro con vistoso sopraccolore aranciato all’insolazione
Lenticellepoche, poco evidenti, piccole, biancastre
Peduncolocorto, di medie dimensioni
Cavità peduncolaremediamente ampia, profonda, regolare, rugginosa
Calicemedio, chiuso, con sepali semieretti
Cavità calicinamediamente ampia, poco profonda, liscia, regolare
Polpabianca, soda, stopposa, dolce-acidula, poco profumata, pocoaromatica, poco gradevole
Epoca di inizio fiorituraintermedia
Epoca di raccoltaottobre
Conservabilità in fruttaiomaggio
Albero di vigore buono, tendenzial-mente assurgente, buona resistenzaalle malattie.
Caratteristiche agronomiche
Descrizione del frutto
Formasferoidale o tronco-conica breve, di medie dimensioni
Buccialeggermente rugosa, abbastanza coriacea, verde chiaro quasitotalmente ricoperta da una rugginosità bronzea che vira al rossiccioa maturazione
Lenticellenon rilevabili
Peduncolocorto, grosso
Cavità peduncolareampia, mediamente profonda, regolare
Calicepiccolo, chiuso o semichiuso, sepali eretti
Cavità calicinapoco profonda, poco ampia, regolare
Polpabianca, succosa, dolce, aromatica
65
Non sono stati trovati riferimentibibliografici certi.
Origine e diffusione
Epoca di inizio fiorituraintermedia
Epoca di raccoltafine settembre
Conservabilità in fruttaiodicembre-gennaio
Albero di vigore medio, mediamenteespanso, sensibile a carpocapsa.
Caratteristiche agronomiche
Varietà interessante per le caratteristiche organolettiche, produttivitàelevata, resistente a ticchiolatura ma molto attaccata da carpocapsa.
Note
66
Non sono stati trovati riferimentibibliografici certi.
Origine e diffusione
Epoca di inizio fiorituraintermedia
Epoca di raccoltametà settembre
Conservabilità in fruttaiodicembre
Albero di vigore medio, portamentoespanso, buona resistenza alle ma-lattie, frutto sensibile a butteraturaamara.
Caratteristiche agronomiche
Varietà di scarso interesse.
Note
Descrizione del frutto
Formatronco-conica breve, irregolare, costoluta, di buone dimensioni
Buccialiscia, cerosa, coriacea, giallo chiaro con sopraccolore aranciatoall’insolazione
Lenticellenumerose, evidenti, biancastre
Peduncolocorto, di medio spessore
Cavità peduncolaremolto profonda, poco ampia, a volte rugginosa, non regolare, liscia
Calicepiccolo, chiuso, con sepali eretti
Cavità calicinamolto profonda, poco ampia, solcata
Polpabianca, tenera, dolce-acidula, poco aromatica
67
Non sono stati trovati riferimentibibliografici certi.
Origine e diffusione
Epoca di inizio fiorituraintermedia
Epoca di raccoltafine settembre
Conservabilità in fruttaiodicembre
Albero di vigore medio, espanso,buona resistenza alle malattie.
Caratteristiche agronomiche
Varietà interessante per la resistenza alle malattie.
Note
Descrizione del frutto
Formaappiattita, di medie dimensioni
Buccialiscia, poco cerosa, sottile, giallo chiaro con evidenti striature rossastre
Lenticellerade, evidenti, biancastre
Peduncololungo e sottile
Cavità peduncolaremediamente ampia, profonda, regolare, liscia
Calicemedio, chiuso, con sepali eretti
Cavità calicinamediamente ampia, mediamente profonda, regolare, lievementesolcata
Polpabianco-crema, tenera, succosa, poco aromatica, dolce-acidula
Non sono stati ritrovati dati biblio-grafici certi.
Origine e diffusione
Epoca di inizio fiorituraintermedia
Epoca di raccoltametà settembre
Conservabilità in fruttaionovembre-dicembre
Albero di vigore medio, mediamenteespanso, con buona resistenza allemalattie.
Caratteristiche agronomiche
Varietà interessante per la resistenza alle malattie.
Note
Descrizione del frutto
Formatronco-conica, di medie dimensioni
Buccialiscia, abbastanza coriacea, verde-giallo chiaro soffusamente copertadi rosso chiaro con vistose striature rosso vivo
Lenticellepoche, abbastanza evidenti, bianche
Peduncolomedio, di medio spessore
Cavità peduncolareprofonda, mediamente ampia, regolare, liscia, a volte rugginosa
Calicemedio, semichiuso, con sepali ripiegati
Cavità calicinaampia, mediamente profonda, regolare, lievemente solcata o costoluta
Polpabianco-crema, farinosa, poco aromatica, poco succosa
68
69
Non sono stati trovati riferimentibibliografici certi.
Origine e diffusione
Epoca di inizio fiorituratardiva
Epoca di raccoltainizio ottobre
Conservabilità in fruttaiomarzo
Albero di vigore buono, mediamenteespanso, buona resistenza alle ma-lattie.
Caratteristiche agronomiche
Varietà interessante per la resistenza alle malattie e le caratteristicheorganolettiche.
Note
Descrizione del frutto
Formaappiattita, di piccole-medie dimensioni
Buccialiscia, poco cerosa, giallo chiaro con sopraccolore rosso aranciato
Lenticellenumerose, evidenti, bianche
Peduncolocorto e di medio spessore
Cavità peduncolarepoco profonda, poco ampia, regolare, rugginosa
Calicepiccolissimo, aperto, con sepali eretti
Cavità calicinamediamente profonda, ampia, liscia, regolare
Polpabianco-verdastra, succosa, dolce-acidula, leggermente aromatica
70
Non sono stati ritrovati riferimentibibliografici certi.
Origine e diffusione
Varietà interessante per le qualità organolettiche e la resistenzaalle malattie.
Note
Descrizione del frutto
Formatronco-conica breve, di medie dimensioni
Buccialiscia, verde chiaro abbondantemente ricoperta di rosso vivo,abbastanza coriacea
Lenticellenumerose, evidenti, irregolari, areolate
Peduncololungo e sottile
Cavità peduncolareampia, profonda, liscia, regolare, sovente rugginosa
Calicemedio, semichiuso, a sepali eretti
Cavità calicinaampia, poco profonda, solcata
Polpabianco crema, croccante, succosa, aromatica, dolce
Epoca di inizio fiorituraintermedia
Epoca di raccoltainizio ottobre
Conservabilità in fruttaiofebbraio
Albero di vigore buono, espanso,buona resistenza alle malattie.
Caratteristiche agronomiche
71
Non sono stati trovati riferimentibibliografici certi.
Origine e diffusione
Epoca di inizio fiorituraintermedia
Epoca di raccoltafine settembre
Conservabilità in fruttaiofebbraio
Albero di vigore buono, mediamenteespanso, buona resistenza alle ma-lattie.
Caratteristiche agronomiche
Varietà interessante per la resistenza alle malattie.
Note
Descrizione del frutto
Formatronco-conica breve, di buone dimensioni
Buccialiscia, poco cerosa, coriacea, giallo chiaro
Lenticellepoche, abbastanza evidenti, brune, areolate
Peduncolocorto e grosso
Cavità peduncolaremediamente profonda, mediamente ampia, rugginosa, regolare
Calicepiccolo, a sepali eretti, chiuso
Cavità calicinapoco profonda, mediamente ampia, solcata, irregolare
Polpabianca, dolce-acidula con retrogusto pronunciato di muschio,croccante, poco gradevole
72
Tratto da “Monografia delle Principali Cultivar di Pero” (1)
FIG. 21. - Classificazione della forma dei frutti secondo lo schema proposto da CHASSET:A) sferoidali; B) turbinati brevi; C) doliformi brevi; D) cidoniformi brevi; E) maliformi;F) turbinati appiattiti; G) doliformi; H) ovoidali; I) turbinati; J) turbinati troncati;K) piriformi; L) piriformi troncati; M) cidoniformi; N) piriformi allungati; O) calebassiformi;
P) oblunghi.
73
74
Certamente riconducibile alla CU-RATO, di origine francese ottenutaverso il 1760 dal curato Leroy elargamente diffusa in tutti i paesifrutticoli del mondo (1).
Origine e diffusione
Albero di buon vigore, portamentomediamente assurgente, molto re-sistente alla ticchiolatura.
Varietà interessante per la conservabilità, la buona resistenza allemalattie e alle manipolazioni. E’ ottima per la cottura, ma discreta-mente utilizzabile anche per il consumo fresco.
Note
Descrizione del frutto
Formapiriforme allungata, di dimensioni medie ed uniformi
Buccialiscia, verde chiara con sopraccolore rosso sfumato; presenta spessouna caratteristica striscia rugginosa dal peduncolo al calice
Lenticellenumerose, poco evidenti
Peduncololungo, ricurvo, inserito obliquamente, semirugginoso, sottile
Cavità peduncolareassente
Caliceaperto, grande
Cavità calicinaampia e poco profonda
Polpabianco-crema, croccante, succosa, zuccherina, poco aromatica
Caratteristiche agronomiche
Epoca di inizio fiorituraintermedia
Epoca di raccoltainizio ottobre
Conservabilità in fruttaiofino a gennaio
75
Non sono stati individuati riferimentibibliografici certi.
Origine e diffusione
Di scarso interesse per la scarsa qualità e serbevolezza del frutto.I fiori presentano marcata petaloidia. Si dimostra sensibile allafitotossicità da rame.
Note
Descrizione del frutto
Formapiriforme, di medie dimensioni
Buccialiscia, gialla con abbondante sopraccolore rosso vivo
Lenticellepiccole, poco evidenti, poco numerose, bruno chiaro
Peduncololungo, inserito obliquamente, ricurvo, carnoso, parzialmente rugginoso
Cavità peduncolareassente o poco pronunciata
Calicepiccolo, aperto, con sepali parzialmente appiattiti
Cavità calicinamedia, poco profonda, liscia, regolare
Polpabianco-crema, succosa, semifine, astringente, zuccherina, acidula,poco aromatica
Epoca di inizio fiorituraprecoce
Epoca di raccoltainizio agosto
Conservabilità in fruttaiouna settimana
Albero di vigore elevato, portamentoespanso, resistente alle malattie.
Caratteristiche agronomiche
76
Non sono stati individuati riferimentibibliografici certi.
Origine e diffusione
Interessante solo per la buona resistenza alle malattie.
Note
Descrizione del frutto
Formapiriforme, di medie dimensioni
Buccialiscia, gialla con abbondante sopraccolore rosso
Lenticellepoco numerose, poco evidenti, bruno chiaro
Peduncololungo, inserito diritto, lievemente ricurvo, rugginoso
Cavità peduncolareassente
Calicepiccolo, aperto, con sepali appiattiti
Cavità calicinamedia, mediamente profonda, regolare
Polpabianco-giallastra, semifine, succosa, zuccherina, acidula, scarsamentearomatica
Epoca di inizio fiorituraprecoce
Epoca di raccoltametà agosto
Conservabilità in fruttaiopochi giorni
Albero di vigore elevato, portamentomediamente espanso, resistentealle malattie.
Caratteristiche agronomiche
77
Riconducibile alla varietà ottenutain Belgio dall’Abate Nicola d’Har-denpont nel 1759 e introdotta aiprimi dell’800 in Francia, dove sidiffuse col nome di BUTIRRAD’AREMBERG, successivamentein Inghilterra, negli Stati Uniti, inGermania e in Italia dove è cono-sciuta con vari sinonimi (1).
Origine e diffusione
Epoca di inizio fiorituratardiva
Epoca di raccoltaottobre
Conservabilità in fruttaiofino a febbraio
Albero di vigore elevato e mediaproduttività, abbastanza sensibilealla ticchiolatura.
Caratteristiche agronomiche
Varietà interessante per la qualità e la conservabilità del frutto.
Note
Descrizione del frutto
Formacidoniforme breve, di dimensione medio-grande
Buccialiscia, verde tendente al giallo chiaro, con lieve sopraccolorerosso sfumato
Lenticellepiccole e poco numerose, brune
Peduncolomedio, diritto, a volte inserito obliquamente, rugginoso, parzialmentecarnoso alla base
Cavità peduncolaremediamente profonda, solcata, con strisce rugginose
Caliceaperto con sepali generalmente eretti
Cavità calicinamolto pronunciata e solcata
Polpabianco-crema, fondente, succosa, zuccherina, gradevolmentearomatica
78
Varietà riconducibile alla SPADONAESTIVA, di origine molto antica eincerta: la prima descrizione, intornoal 1700, è del Micheli che illustra ifrutti che venivano serviti alla Cortedi Cosimo III Gran Duca di Toscana(1); successivamente è stata descrit-ta più dettagliatamente dal Gallesio(4). Si è diffusa in tutta Italia, soprat-tutto nelle regioni centro-meridionali.
Origine e diffusione
Epoca di inizio fiorituraintermedia
Epoca di raccoltaseconda decade di agosto
Conservabilità in fruttaiodue settimane
Albero di elevato vigore, con porta-mento tendenzialmente assurgente,di elevata fertilità, sensibile alla tic-chiolatura e alla fitotossicità da rame.
Caratteristiche agronomiche
La sua coltivazione è stata soppiantata dalla William, preferita perla maggiore qualità dei frutti e la resistenza alle manipolazioni.
Note
Descrizione del frutto
Formapiriforme-ovoidale, di medie dimensioni
Buccialiscia, verde chiaro, sfumata di rosso scuro all’insolazione
Lenticellenumerose, piccole e poco evidenti
Peduncolodi media lunghezza, verde, inserito obliquamente
Cavità peduncolareleggermente pronunciata
Caliceaperto, con sepali evidenti e appiattiti
Cavità calicinalievemente pronunciata
Polpabianca, fine, zuccherina e acidula
79
Varietà riconducibile alla BUTIRRADURONDEAU di origine belga, ot-tenuta da seme intorno al 1811 daCharles Louis Durondeau (1) a Ton-gres-Notre Dame.
Origine e diffusione
Interessante per la discreta qualità del frutto ed il periodo dimaturazione. E’ abbastanza resistente alle malattie.
Note
Descrizione del frutto
Formaturbinata, irregolare, di medie dimensioni
Bucciadi colore verde, coperta da estesa rugginosità
Lenticellepiccole e numerose
Peduncolomedio, diritto, inserito obliquamente, rugginoso
Cavità peduncolareassente
Calicechiuso con sepali ripiegati
Cavità calicinapiccola, poco profonda, regolare
Polpabianca, succosa fondente, granulosa al centro, dolce, acidula,leggermente tannica, gradevolmente aromatica
Epoca di inizio fiorituraintermedia
Epoca di raccoltametà settembre
Conservabilità in fruttaioquattro-cinque settimane
Albero di vigore medio con porta-mento mediamente espanso.
Caratteristiche agronomiche
80
Varietà riconducibile alla Colorée deJuillet, ottenuta in Francia intornoal 1857 (1).
Origine e diffusione
Epoca di inizio fiorituraprecoce
Epoca di raccoltaseconda decade di luglio
Conservabilità in fruttaiouna settimana
Albero di vigore stentato se innestatosu cotogno; buona la fertilità.
Caratteristiche agronomiche
Di scarso interesse per l’elevata sensibilità all’ammezzimento eper la qualità mediocre dei frutti che si presentano farinosi amaturazione.
Note
Descrizione del frutto
Formaovoidale, di dimensioni medio-piccole
Buccialiscia, verde chiaro-gialla, rosso intenso all’insolazione
Lenticellenumerose ed evidenti
Peduncololungo, diritto e inserito obliquamente, carnoso
Cavità peduncolareassente
Caliceaperto, persistente con sepali appiattiti
Cavità calicinamediamente pronunciata
Polpabianco-crema, fondente, poco succosa e farinosa a maturità,zuccherina, aromatica
81
Riconducibile alla BELLA ANGEVI-NA, varietà di origine incerta, descrit-ta da numerosi autori fin dall’800 econosciuta già alla fine del 1600 inInghilterra con il nome di Uvedale’sSt. Germain. E’ stata anche utilizzatain incroci per ottenere nuove varietàcome la Trionfo di Packham. (1).
Origine e diffusione
Interessante per l’ottima conservabilità e la resistenza alle malattie.E’ adatta per cuocere.
Note
Descrizione del frutto
Formacidoniforme, di grosse dimensioni
Bucciaspessa e resistente, liscia, verde chiara con sopraccolore rossosfumato
Lenticellenumerose, ben evidenti, grosse, rugginose
Peduncolomedio, diritto, legnoso, inserito obliquamente
Cavità peduncolareassente
Calicechiuso
Cavità calicinapoco profonda, stretta e ondulata
Polpabianca, granulosa e poco succosa
Epoca di inizio fiorituraintermedia
Epoca di raccoltainizio ottobre
Conservabilità in fruttaiofino ad aprile
Albero di vigore buono, portamentoespanso e buona resistenza allemalattie.
Caratteristiche agronomiche
82
Non sono stati individuati riferimentibibliografici certi. Si ritiene una va-rietà locale conosciuta come PERRUSLEN.
Origine e diffusione
Epoca di inizio fiorituratardiva
Epoca di raccoltafine settembre
Conservabilità in fruttaiofino a gennaio
Albero di medio vigore, portamentomediamente espanso, resistentealle malattie.
Caratteristiche agronomiche
Varietà interessante per le qualità organolettiche del frutto, adattosia al consumo fresco che in cottura e per la resistenza allemalattie.
Note
Descrizione del frutto
Formasferoidale-turbinata, di piccole dimensioni
Buccialiscia, sottile, gialla con sopraccolore rosso vivo, con zone rugginosenella parte gialla
Lenticellenumerose, poco evidenti, brune
Peduncololungo, diritto, verde alla base, rugginoso verso l’apice
Cavità peduncolareassente
Calicegrosso, aperto, con sepali appiattiti
Cavità calicinamedia, poco profonda, liscia, regolare
Polpabianca, succosa, fine, zuccherina, lievemente acidula,mediamente aromatica
83
Non sono stati trovati riferimentibibliografici certi.
Origine e diffusione
Epoca di inizio fiorituraintermedia
Epoca di raccoltaprima metà di agosto
Conservabilità in fruttaiocirca tre settimane
Albero di medio vigore, portamentomediamente espanso, abbastanzaresistente alle malattie.
Caratteristiche agronomiche
Molto interessante per la qualità del frutto, la buona resistenzaall’ammezzimento, alle manipolazioni e alle malattie.
Note
Descrizione del frutto
Formasferoidale, di medie dimensioni
Buccialiscia, verde chiaro tendente al giallo
Lenticellenumerose, piccole e poco evidenti
Peduncololungo, ricurvo, verde e carnoso alla base, rugginoso all’apice,inserito diritto
Cavità peduncolareassente con una leggera rugginosità
Caliceaperto con sepali grandi e appiattiti
Cavità calicinalievemente pronunciata e rugginosa
Polpabianco-crema, fondente, succosa, zuccherina, acidula,gradevolmente aromatica
84
Non sono stati individuati riferimentibibliografici certi.
Origine e diffusione
Epoca di inizio fiorituraprecoce
Epoca di raccoltametà di agosto
Conservabilità in fruttaionulla
Albero di buon vigore, portamentoespanso, buona resistenza alle ma-lattie.
Caratteristiche agronomiche
Interessante solo per la buona resistenza alle malattie. Il fruttonon presenta normale processo di maturazione in quanto ammez-zisce ancor prima di maturare.
Note
Descrizione del frutto
Formasferoidale, di medio-piccola dimensione
Buccialiscia, verde con marezzature bronzate
Lenticellerade, evidenti, di colore bruno scuro
Peduncololungo, diritto, parzialmente rugginoso
Cavità peduncolareassente
Calicemedio, aperto, con sepali eretti
Cavità calicinalievemente pronunciata
Polpabianca, tannica, sgradevole
85
Non sono stati individuati riferimentibibliografici certi.
Origine e diffusione
Epoca di inizio fiorituratardiva
Epoca di raccoltainizio ottobre
Conservabilità in fruttaiofino a febbraio
Albero di vigore elevato, portamentomediamente espanso e buona resi-stenza alle malattie.
Caratteristiche agronomiche
Varietà poco gradevole per le qualità organolettiche del frutto, èappena commestibile dopo cottura. Interessante solo per la resi-stenza alle malattie.
Note
Descrizione del frutto
Formaturbinato-troncata, di dimensioni medio-piccole
Buccialiscia, spessa, giallo chiaro
Lenticellenumerose, evidenti, verde scuro
Peduncololungo, sottile, inserito diritto, parzialmente rugginoso
Cavità peduncolarelievemente accennata
Calicemedio, aperto, con sepali semi-appiattiti
Cavità calicinapiccola, poco profonda, regolare
Polpabianco-crema, succosa, mediamente fine, granulosa verso il torsolo,acidula, poco aromatica
86
Non sono stati trovati riferimentibibliografici certi.
Origine e diffusione
Epoca di inizio fiorituratardiva
Epoca di raccoltafine settembre
Conservabilità in fruttaiofino ad aprile
Albero di vigore elevato, portamentoespanso, sensibile agli attacchi dicocciniglia e carpocapsa.
Caratteristiche agronomiche
Considerata la scarsa qualità del frutto, che può essere consumatoa malapena in cottura, è interessante solo a livello di curiosità.Presenta sei logge di semi anziché cinque.
Note
Descrizione del frutto
Formadi dimensione medio-grande, non è riferibile alla classificazioneproposta da Chasset. Si presenta con una forma sferoidaleschiacciata, irregolare, solcata, con caratteristica rientranza che laattraversa dal peduncolo alla cavità calicina; presenta sempre unumbone in cui è inserito il peduncolo
Buccialiscia, verde-giallastra, con zone rugginose diffuse e lieve sopraccolorerosato
Lenticellenumerose, evidenti e rugginose
Peduncololungo, lievemente ricurvo, inserito obliquamente, legnoso
Cavità peduncolareassente
Calicepiccolo, chiuso, con sepali piccoli ed eretti
Cavità calicinastretta e profonda, irregolare e solcata
Polpagiallastra, granulosa, succosa, tannica e acidula
87
E’ stata forse la vecchia varietà piùconosciuta e diffusa nell’OltrepòPavese fino alla metà del ‘900 colnome di PER LAUR o PER GNOC,riconducibile alla “Pera Allora” de-scritta dal Gallesio nella sua Pomo-na Italiana.
Origine e diffusione
Epoca di inizio fiorituraintermedia
Epoca di raccoltainizio ottobre
Conservabilità in fruttaiofino a marzo
Albero di vigore elevato, portamentoassurgente, buona resistenza allemalattie.
Caratteristiche agronomiche
Le foglie sono piccole ed allungate, e ricordano quelle dell’alloro,da cui il nome popolare. Pera invernale molto adatta da cuocere,si dimostra valida antagonista della MARTIN SECCO per la colti-vazione in zone di pianura e collina. E’ interessante anche per laresistenza alle malattie. Presenta facilmente sintomi di fitotossicitàda rame.
Note
Descrizione del frutto
Formaovoidale, di piccole dimensioni
Buccialievemente ruvida, verde chiaro con sopraccolore rosso
Lenticellenumerose, piccole, poco evidenti
Peduncololungo, sottile, semirugginoso, diritto
Cavità peduncolarelievemente pronunciata
Calicemedio, aperto, con sepali semi-appiattiti
Cavità calicinaampia, poco profonda, irregolare
Polpacrema, poco succosa, leggermente granulosa, acidula, zuccherina,gradevolmente aromatica
88
Non sono stati trovati riferimentibibliografici certi, è conosciuta colnome di PER GIASSO’ in OltrepòPavese, dove in passato era utiliz-zata cotta nel vino rosso.
Origine e diffusione
Epoca di inizio fiorituraintermedia
Epoca di raccoltainizio ottobre
Conservabilità in fruttaiofino a marzo
Albero di scarso vigore, molto resi-stente alle malattie.
Caratteristiche agronomiche
Interessante per la resistenza alle malattie, è utilizzabile comepera invernale da cuocere.
Note
Descrizione del frutto
Formaturbinata-appiattita, di piccole dimensioni
Buccialiscia, verde chiaro con sopraccolore rosso sfumato
Lenticellenumerose, piccole e poco evidenti, bruno chiaro
Peduncololungo, sottile, diritto, semirugginoso
Cavità peduncolarelievemente pronunciata
Calicegrande, aperto, con sepali appiattiti
Cavità calicinaampia, poco profonda, regolare e liscia
Polpabianco-crema, croccante, succosa, acidula, lievemente aromatica
89
Non sono stati trovati riferimentibibliografici certi.
Origine e diffusione
Epoca di inizio fiorituraintermedia
Epoca di raccoltaseconda metà di agosto
Conservabilità in fruttaiouna settimana
Albero di buon vigore, con porta-mento mediamente espanso, di buo-na fertilità, ottima resistenza allemalattie.
Caratteristiche agronomiche
Varietà non interessante per la qualità dei frutti, può essere utileai fini del miglioramento genetico per la resistenza alle malattiee la buona produttività.
Note
Descrizione del frutto
Formatondeggiante, con profilo equatoriale circolare, di piccole dimensioni
Buccialiscia, di medio spessore verde chiaro-gialla
Lenticellepiccole, numerose, evidenti, di colore verde
Peduncololungo, sottile, diritto e inserito regolarmente
Cavità peduncolareassente
Calicegrosso, aperto, persistente con sepali appiattiti
Cavità calicinapressoché assente
Polpabianco-crema, granulosa, succosa, tannica, acidula e lievementemoscata ma sgradevole
90
Antica varietà riconducibile alla “SanPier” riprodotta e descritta dal Gar-nier-Valletti (2), conosciuta in OltrepòPavese col nome locale “PERSTRUNSÉ”.
Origine e diffusione
Epoca di inizio fiorituraprecoce
Epoca di raccoltaseconda decade di luglio
Conservabilità in fruttaiouna settimana
Albero di medio vigore, con porta-mento espanso, di buona fertilità,ottima resistenza alle malattie.
Caratteristiche agronomiche
Molto interessante per la gradevolezza dei frutti, la resistenza allemalattie e l’aspetto molto decorativo in maturazione. E’ una varietàadatta al consumo fresco e immediato per la facilità all’ammezzi-mento.
Note
Descrizione del frutto
Formasferoidale, di piccole dimensioni
Buccialiscia, verde chiaro-gialla, rosso intenso all’insolazione
Lenticellenumerose ed evidenti, di colore giallo ocra o rosso scuro
Peduncololungo, diritto e inserito obliquamente, carnoso
Cavità peduncolareassente
Caliceaperto, persistente con sepali appiattiti
Cavità calicinamediamente pronunciata
Polpabianco-crema, granulosa ma fondente, mediamente succosa,zuccherina e acidula, gradevolmente moscata
91
Certamente riconducibile alla MO-SCADELLINA, antichissima varietàconosciuta e rinomata oltralpe conil nome di “Sept en Gueule” bendescritta dal Gallesio (4), dal Molon(5) e riprodotta dal Garnier-Valletti;è presente nella collezione dell’Uni-versità degli Studi di Milano (2).
Origine e diffusione
Epoca di inizio fiorituraprecoce
Epoca di raccoltaseconda metà di giugno
Conservabilità in fruttaiouna settimana
Albero di medio vigore, con porta-mento tendenzialmente assurgente,di buona fertilità, ottima resistenzaalle malattie.
Caratteristiche agronomiche
Varietà interessante per la maturazione molto precoce e per laresistenza alle malattie. Il frutto è molto piccolo ma saporito e puòessere raccolto a terra scuotendo l’albero senza che i frutti sidanneggino. E’ sensibile all’ammezzimento.
Note
Descrizione del frutto
Formatondeggiante, con profilo equatoriale circolare, di piccolissimedimensioni
Buccialiscia, verde chiaro-gialla, rosso-aranciato all’insolazione
Lenticellepoco numerose e poco evidenti, di colore bruno scuro
Peduncololungo, sottile, diritto e inserito regolarmente
Cavità peduncolareassente
Calicemedio, aperto, persistente con sepali parzialmente appiattiti
Cavità calicinapressoché assente
Polpabianco giallastra, semicroccante, granulosa, poco succosa, acidulae gradevolmente moscata
92
Non sono stati trovati riferimentibibliografici certi.
Origine e diffusione
Epoca di inizio fiorituraintermedia
Epoca di raccoltametà di agosto
Conservabilità in fruttaiopochi giorni
Albero di buon vigore, tendenzial-mente assurgente, sensibile ai trat-tamenti con prodotti a base di rame.
Caratteristiche agronomiche
Pare riconducibile al grande gruppo delle “Moscatelle”, ma lascarsissima resistenza all’ammezzimento ed il sapore tannico larendono pressoché inutilizzabile.
Note
Descrizione del frutto
Formapiriforme, di dimensioni medio-piccole
Buccialiscia, gialla con sopraccolore rosso aranciato all’insolazione
Lenticellenumerose, piccole, evidenti
Peduncololungo, sottile, leggermente ricurvo, verde e carnoso alla base e poisubito rugginoso, inserito diritto
Cavità peduncolareassente
Calicepiccolo, aperto, con sepali eretti
Cavità calicinalievemente pronunciata
Polpaabbastanza fine, bianca ma di immediata ossidazione, tannica, pocosuccosa, aromatica
93
Varietà riconducibile alla BUTIRRAHARDY, individuata in Francia nel1820 dal pomologo Bonnet, si diffu-se largamente anche in Italia e inGermania (1).
Origine e diffusione
Epoca di inizio fiorituraintermedia
Epoca di raccoltainizio settembre
Conservabilità in fruttaiodue-tre settimane
Albero di medio vigore ed elevatafertilità.
Caratteristiche agronomiche
Varietà interessante per la qualità del frutto, ma presenta unascarsa resistenza all’ammezzimento e alle manipolazioni. E’ statautilizzata in passato anche come portinnesto intermedio.
Note
Descrizione del frutto
Formaovoidale, di medie dimensioni
Bucciaverde giallastra, lievemente rugginosa
Lenticelleevidenti e numerose di colore bruno
Peduncolomedio, inserito obliquamente, diritto, legnoso
Cavità peduncolareassente o poco pronunciata, rugginosa
Calicegrosso, aperto con sepali appiattiti
Cavità calicinaliscia, mediamente profonda, abbastanza ampia
Polpafine, fondente, succosa, dolce-acidula, bianco-verdastra
Non sono stati trovati riferimentibibliografici certi, è nota nel Piacen-tino col nome di “PER DLA CUATORTA”.
Origine e diffusione
Epoca di inizio fiorituraintermedia
Epoca di raccoltainizio ottobre
Conservabilità in fruttaiofino a febbraio
Albero di vigore elevato, portamentoespanso, molto resistente alle ma-lattie.
Caratteristiche agronomiche
94
Pera da cuocere, di scarse qualità organolettiche, è interessantesolo per la resistenza alle malattie.
Note
Descrizione del frutto
Formasferoidale, di piccole dimensioni
Buccialiscia, verde chiaro
Lenticellenumerose, piccole, evidenti, di colore verde scuro
Peduncolomolto lungo, sottile, inserito diritto, curvo all’apice, legnoso,semirugginoso
Cavità peduncolareassente
Calicemolto grande, aperto, con sepali appiattiti
Cavità calicinaassente
Polpabianco-crema, molto tannica, granulosa, poco succosa
95
Si ritiene riconducibile a una delleantichissime varietà italiane, descrit-te e citate da diversi autori con ilnome di BRUTTA E BUONA.Gallesio (4) la indica come sinonimo,in Oltrepò Pavese, di PER GNOC.Il nome attribuito evidenzia il contra-sto fra l’aspetto poco attraente delfrutto e le sue buone qualità gusta-tive; altri autori come Leroy (9),Molon (5) e Garnier Valletti (2) citanocon questo nome varietà a differentiepoche di maturazione, o con i si-nonimi di INGANNA VILLANI, BU-GIARDA, SOZZOBONA.
Origine e diffusione
Epoca di inizio fiorituraintermedia
Epoca di raccoltaprima decade di ottobre
Conservabilità in fruttaiocirca un mese
Albero di vigore medio a portamentoespanso, buona produttività e resi-stenza alle malattie.
Caratteristiche agronomiche
Varietà interessante per la qualità del frutto, adatto sia al consumofresco che in cottura.
Note
Descrizione del frutto
Formasferoidale, di medie dimensioni
Bucciaruvida, verde-giallastra, molto rugginosa
Lenticellenumerose ed evidenti
Peduncolodi lunghezza e spessore medi, diritto o lievemente ricurvo, a volteinserito obliquamente, carnoso alla base con rugginosità estesaverso l’apice
Cavità peduncolarepoco pronunciata e irregolare
Calicechiuso con sepali semi-appiattiti
Cavità calicinamediamente profonda
Polpabianca, liquescente, molto succosa, zuccherina, lievemente acidula,gradevolmente aromatica
Non sono stati individuati riferimentibibliografici certi; si segnala unasimilitudine morfologica con la va-rietà ROOSEVELT (7), presente an-che sul Catalogo Generale delloStabilimento di Orticoltura FratelliSgaravatti del 1935.
Origine e diffusione
Epoca di inizio fiorituraintermedia
Epoca di raccoltametà settembre
Conservabilità in fruttaiofino a dicembre
Albero di scarso vigore, portamentomediamente espanso, mediamenteresistente alle malattie.
Caratteristiche agronomiche
Varietà di scarso interesse. Presenta fiori molto piccoli e fittissimi.
Note
Descrizione del frutto
Formaoblunga, con profilo equatoriale circolare
Buccialiscia, giallo chiaro a maturazione con vistosa mascella rosataall’insolazione
Lenticellenumerose, evidenti, bruno scuro
Peduncologrosso, rugginoso, legnoso, di media lunghezza, inserito obliquamente
Cavità peduncolareassente
Calicemedio, semiaperto
Cavità calicinamediamente ampia, poco profonda, regolare
Polpabianca, poco succosa, poco aromatica, abbastanza granulosa
96
97
Riconducibile alla varietà COSCIA,di origine toscana, risalente ai primianni del 1900, forse anche più anti-ca, ampiamente conosciuta e diffusain Italia e all’estero (1).
Origine e diffusione
Epoca di inizio fiorituraprecoce
Epoca di raccoltaprima decade di agosto
Conservabilità in fruttaiocirca tre settimane
Albero di buon vigore e fertilità, sen-sibile alla ticchiolatura.
Caratteristiche agronomiche
Varietà interessante per l’epoca di maturazione, la gradevolezzadel frutto e la buona resistenza all’ammezzimento.
Note
Descrizione del frutto
Formapiriforme, di dimensioni medie
Buccialiscia e sottile, verde chiaro-gialla, rosso-rosato all’insolazione
Lenticellenumerose ed evidenti
Peduncolomedio, rugginoso e legnoso, alla base carnoso, leggermente ricurvo,inserito obliquamente
Cavità peduncolareassente
Caliceaperto, persistente con sepali appiattiti
Cavità calicinaassente
Polpabianco-crema, fondente, succosa, zuccherina e gradevolmentearomatica
98
Conosciuta in Oltrepò Pavese comePER SAN GIUAN, può essere ricon-dotta al San Giovanni (1), varietà diorigine incerta ma sicuramente an-tica, già citata da Moffet nel 1660 eidentificata da taluni autori con ilpero Hordaceus dei Romani.
Origine e diffusione
Epoca di inizio fiorituraprecoce
Epoca di raccoltafine giugno-inizio luglio
Conservabilità in fruttaiouna settimana
Albero di medio vigore, con porta-mento poco espanso ma non assur-gente, di buona fertilità, ottima resi-stenza alle malattie.
Caratteristiche agronomiche
Varietà soggetta all’ammezzimento. I fiori presentano marcatapetaloidia.
Note
Descrizione del frutto
Formatondeggiante-piriforme, con profilo equatoriale circolare
Buccialiscia, di colore verde tendente al giallo, con sopraccolorearancio-rosato all’insolazione
Lenticellepoco numerose e poco evidenti
Peduncolomolto lungo, diritto e inserito obliquamente, verde e carnoso allabase, rugginoso e ingrossato all’apice
Cavità peduncolareassente
Calicemedio, aperto, persistente con sepali parzialmente appiattiti
Cavità calicinapoco pronunciata
Polpabianco-crema, granulosa, succosa, zuccherina e lievementearomatica
99
Riconducibile al MARTIN SECCO,varietà molto antica di origine incer-ta, ma ampiamente descritto fin dal1530 (1). Ancora oggi coltivata inFrancia e in Italia, dove però è invia di estinzione.
Origine e diffusione
Interessante per le spiccate qualità organolettiche e adatta allacottura nel vino rosso.
Note
Descrizione del frutto
Formapiriforme, di piccole dimensioni
Bucciasottile, irregolarmente rugginosa, gialla con sopraccolore rosso
Lenticellepoco evidenti e numerose
Peduncololungo, curvo, legnoso
Cavità peduncolareassente
Caliceaperto, grande
Cavità calicinaampia e poco profonda
Polpabianco-crema, croccante, mediamente succosa, acidula, zuccherina,molto aromatica
Epoca di inizio fiorituraprecoce
Epoca di raccoltaentro ottobre
Conservabilità in fruttaiofino a febbraio
Albero di vigore medio, mediamenteespanso e produttivo.
Caratteristiche agronomiche
100
Non sono stati trovati riferimentibibliografici certi anche se si è rin-tracciata una pera estremamentesimile conosciuta e diffusa nel suddella Germania già dal 1700 colnome di “Augustbirne” o “DeutscheAugustbirne” (6).
Origine e diffusione
Ai fini di una reintroduzione in coltivazione risulta di scarsointeresse, sia per la qualità del frutto che per la sensibilità all’am-mezzimento.
Note
Descrizione del frutto
Formasferoidale, di medie dimensioni, con caratteristica umbonatura nellaparte superiore
Buccialiscia, giallo chiaro con sfumature tendenti al giallo-bruno obruno chiaro
Lenticellenumerose, piccole e poco evidenti
Peduncolomedio-lungo, leggermente ricurvo, verde e carnoso alla base e poisubito rugginoso, inserito diritto
Cavità peduncolareassente
Calicesemi-aperto con sepali medi ed eretti
Cavità calicinalievemente pronunciata
Polpafine, bianca, poco succosa, dolce, gradevolmente aromatica,sensibile all’ammezzimento
Epoca di inizio fiorituraintermedia
Epoca di raccoltaprima metà di agosto
Conservabilità in fruttaiocirca tre settimane
Albero di medio vigore, portamentoespanso, abbastanza resistente allemalattie.
Caratteristiche agronomiche
101
Potrebbe essere ricondotta alla SANGERMANA o LIMONE D’INVERNOcitata da Gallesio (4).
Origine e diffusione
Considerata la scarsa qualità del frutto, la varietà è interessantesolo per la resistenza alle malattie.
Note
Descrizione del frutto
Formacidoniforme breve, di medie dimensioni
Buccialiscia, verde chiaro
Lenticellenumerose, piccole, brune
Peduncolomedio, diritto, rugginoso
Cavità peduncolareassente
Calicegrosso, aperto, con sepali appiattiti
Cavità calicinaampia, poco profonda, a volte rugginosa
Polpabianco-giallastra, mediamente granulosa, succosa, lievementearomatica
Epoca di inizio fiorituratardiva
Epoca di raccoltainizio ottobre
Conservabilità in fruttaiofino a dicembre
Albero di vigore elevato, portamentoassurgente, buona resistenza allemalattie.
Caratteristiche agronomiche
102
Non sono stati trovati riferimentibibliografici certi, è una varietà co-nosciuta col nome di PER CAVGIONanche nel Piacentino e nell’Acquese.
Origine e diffusione
Epoca di inizio fiorituraintermedia
Epoca di raccoltaentro ottobre
Conservabilità in fruttaiofino a febbraio
Albero di vigore elevato, portamentotendenzialmente assurgente, buonaresistenza alle malattie.
Caratteristiche agronomiche
Varietà di scarso valore per la qualità del frutto, commestibile solodopo cottura, è interessante per la resistenza alle malattie. I fioripresentano sovente petaloidia.
Note
Descrizione del frutto
Formapiriforme, di medie dimensioni
Bucciamolto ruvida e rugosa, gialla con leggero sopraccolore rosato erugginosità estesa nella parte opposta
Lenticellenumerose, evidenti, rugginose, in rilievo
Peduncololungo, ricurvo, rugginoso, inserito obliquamente
Cavità peduncolarelievemente pronunciata
Calicemedio, aperto, con sepali semi-appiattiti
Cavità calicinapoco profonda, ampia, solcata
Polpabianco-crema, abbastanza granulosa, acidula, poco aromatica, pocosuccosa
103
Non sono stati trovati riferimentibibliografici certi.
Origine e diffusione
Varietà interessante per l’epoca di maturazione e la resistenza allemalattie.
Note
Descrizione del frutto
Formasferoidale, di medie dimensioni
Bucciaspessa, liscia, di colore verde tendente al giallo
Lenticellemediamente numerose, piccole, brune
Peduncololungo, ricurvo, legnoso nella parte apicale
Cavità peduncolareassente
Calicesemichiuso con sepali eretti
Cavità calicinapoco profonda, ampia
Polpagiallo crema, consistente, granulosa al centro, poco succosa, dolce
Epoca di inizio fiorituraintermedia
Epoca di raccoltametà settembre
Conservabilità in fruttaiodue settimane
Albero di vigore medio, mediamenteespanso con buona resistenza allemalattie.
Caratteristiche agronomiche
104
Non sono stati trovati riferimentibibliografici certi.
Origine e diffusione
Epoca di inizio fiorituramolto tardiva
Epoca di raccoltainizio ottobre
Conservabilità in fruttaiofino a febbraio-marzo
Albero di vigore elevato, portamentomediamente espanso, molto sensi-bile alla ticchiolatura.
Caratteristiche agronomiche
Interessante per le qualità organolettiche e la conservabilità delfrutto. L’albero presenta un caratteristico fogliame che spicca incollezione per il colore verde acceso e le foglie di grandi dimensioni.
Note
Descrizione del frutto
Formadoliforme, di medie dimensioni
Buccialiscia, spessa, verde
Lenticellenumerose, piccole, evidenti, verde scuro
Peduncololungo, inserito diritto, a volte ricurvo, carnoso, verde, rugginosoall’apice
Cavità peduncolarelievemente pronunciata
Calicemedio, aperto, con sepali appiattiti e verdi
Cavità calicinaampia, mediamente profonda, sovente ampiamente rugginosa,regolare
Polpabianca, succosa, semi-fine, zuccherina, acidula, aromatica
105
Non sono stati trovati riferimentibibliografici certi.
Origine e diffusione
I frutti, tondeggianti di media pezzatura, sono sgradevoli, tannicied astringenti.
Note
Descrizione del frutto
Formasferoidale, di medie dimensioni
Buccialiscia, verde chiaro
Lenticellenumerose, abbastanza evidenti, verde scuro
Peduncololungo, sottile, inserito diritto
Cavità peduncolareassente
Calicemediamente ampio, semiaperto
Cavità calicinapoco profonda, ampia, regolare
Polpabianco-crema, granulosa, poco zuccherina, poco aromatica, succosa
Epoca di inizio fiorituraintermedia
Epoca di raccoltaseconda metà di agosto
Conservabilità in fruttaiodue settimane
Albero di vigore medio, portamentomediamente espanso, resistentealle malattie.
Caratteristiche agronomiche
106
Non sono stati riscontrati riferimentibibliografici certi.
Origine e diffusione
Epoca di inizio fiorituratardiva
Epoca di raccoltaultima decade di settembre
Conservabilità in fruttaiocirca quattro settimane
Albero di vigore medio e portamentoespanso.
Caratteristiche agronomiche
Interessante per l’epoca di maturazione, la discreta qualità delfrutto e l’ottima resistenza alle malattie.
Note
Descrizione del frutto
Formacidoniforme allungata, di dimensioni medio-grandi
Bucciaabbastanza liscia, piuttosto spessa, verde virante al giallo chiaro
Lenticellenumerose, abbastanza evidenti, verde scuro
Peduncolomedio, carnoso, verde, inserito obliquamente
Cavità peduncolareassente
Calicepiccolo, aperto, con sepali verde-bruno, eretti
Cavità calicinapoco ampia e profonda, sovente solcata
Polpaabbastanza fine, succosa, croccante, gradevolmente acidula
107
Riconducibile a BUTIRRA CLAIR-GEAU, ottenuta a Nantes nel 1838dal vivaista P. Clairgeau, probabil-mente da un semenzale di Duches-sa d’Angoulême (1).Si è diffusa in Europa soprattuttonella prima metà del ‘900 e in Italiaè stata coltivata fino agli anni “70.
Origine e diffusione
Epoca di inizio fiorituraintermedia
Epoca di raccoltafine settembre
Conservabilità in fruttaiofino a dicembre
Albero di scarso vigore, buona pro-duttività, particolarmente sensibileagli attacchi di cocciniglia di SanJosè.
Caratteristiche agronomiche
Interessante per la discreta conservabilità e qualità del frutto.
Note
Descrizione del frutto
Formaoblunga, di dimensioni medio-grandi
Buccialiscia, verde-giallastra con sopraccolore rosso mattone
Lenticellenumerose, evidenti e rugginose
Peduncolocorto, parzialmente legnoso, diritto, inserito obliquamente
Cavità peduncolareassente
Caliceampio, aperto con sepali appiattiti
Cavità calicinaampia, poco profonda, rugginosa
Polpabianca, fondente, granulosa in prossimità del torsolo, zuccherina,scarsamente aromatica
108
Non sono stati trovati riferimentibibliografici certi.
Origine e diffusione
Epoca di inizio fiorituraintermedia
Epoca di raccoltainizio di agosto
Conservabilità in fruttaiodue-tre settimane
Albero di vigore elevato, portamentoespanso, molto resistente alle ma-lattie.
Caratteristiche agronomiche
Interessante solo per la resistenza alle malattie. E’ abbastanzasensibile all’ammezzimento.
Note
Descrizione del frutto
Formaturbinato-breve, di grosse dimensioni
Buccialiscia, verde chiaro
Lenticellenumerose, evidenti, di colore verde scuro
Peduncolomedio, inserito diritto, carnoso, semirugginoso
Cavità peduncolarelievemente pronunciata
Calicemedio e aperto
Cavità calicinaampia e poco profonda
Polpabianco-crema, fine, succosa, insipida e scarsamente aromatica
109
Riconducibile alla SPINA CARPI,varietà di origine incerta ma anticae italiana, già descritta da A. Gallonel 1575; secondo Gallesio si puòricondurre alla PERA PICENA deiGeorgici e Leroy ne indica l’originenella zona di Carpi - Modena (1).
Origine e diffusione
Epoca di inizio fiorituratardiva
Epoca di raccoltainizio ottobre
Conservabilità in fruttaiofino a marzo
Albero di vigore elevato, portamentoespanso, mediamente sensibile allemalattie.
Caratteristiche agronomiche
Varietà ancora interessante soprattutto per l’ottima conservabilità.
Note
Descrizione del frutto
Formaturbinata-appiattita, di medie dimensioni
Buccialiscia, verde chiaro con leggera sfumatura rosata all’insolazione
Lenticellepoco numerose, piccole, poco evidenti, bruno chiaro
Peduncololungo, inserito obliquo, a volte curvo, carnoso, rugginoso all’apice
Cavità peduncolarepoco pronunciata
Calicegrosso, aperto, con sepali semi-appiattiti
Cavità calicinaampia, mediamente profonda, irregolare
Polpabianco-giallastra, semi-fine, succosa, acidula, zuccherina, aromatica
110
Non sono stati individuati riferimentibibliografici certi.
Origine e diffusione
Epoca di inizio fiorituraprecoce
Epoca di raccoltaseconda metà di giugno
Conservabilità in fruttaiouna settimana
Albero di scarso vigore, con porta-mento poco espanso ma non assur-gente, elevata fertilità, resistentealle malattie.
Caratteristiche agronomiche
Interessante per la resistenza alle malattie e la precocità di matu-razione. Adatta al consumo fresco e immediato poiché è moltosensibile all’ammezzimento.
Note
Descrizione del frutto
Formaovoidale, di piccole dimensioni
Buccialiscia, verde chiara uniforme
Lenticellerade e poco appariscenti
Peduncololungo, sottile, parzialmente carnoso alla base, verde e in parterugginoso, ricurvo e inserito obliquamente
Cavità peduncolareassente
Calicegrande, semichiuso
Cavità calicinalievemente pronunciata
Polpabianca, fondente, granulosa al centro, zuccherina e gradevolmentearomatica
111
Varietà che potrebbe essere ricon-dotta alla GENTILE, descritta giàda Micheli, da Soderini e da TargioniTozzetti (1).
Origine e diffusione
Epoca di inizio fiorituraprecoce
Epoca di raccoltametà luglio
Conservabilità in fruttaiouna settimana
Albero di scarso vigore, con porta-mento poco espanso ma non assur-gente, elevata fertilità, resistentealle malattie.
Caratteristiche agronomiche
Interessante per la precocità di maturazione, ma molto sensibileall’ammezzimento. Alberi di buon vigore, resistenti alle malattie.I fiori presentano petali molto distanziati.
Note
Descrizione del frutto
Formapiriforme, di piccole dimensioni
Buccialiscia, verde chiara - giallo dorata uniforme
Lenticellenumerose e poco appariscenti
Peduncololungo, sottile, parzialmente carnoso alla base, in parte rugginoso,diritto
Cavità peduncolareassente
Caliceaperto, con sepali appiattiti
Cavità calicinaassente
Polpabianca, fondente, granulosa al centro, succosa, zuccherina egradevolmente aromatica
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