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Big data e mobile: da hype a strumenti concreti per comunicare
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Cristiano poian senior digital strategist
”big data e mobile: da hype
a strumenti concreti per comunicare”
@lightman @Lundquist
KWD Webranking AWARDS 2013
Big data e mobile
Da hype a strumenti concreti per comunicare
CRISTIANO POIAN @lightman
16/12/2013 3 CRISTIANO POIAN @lightman
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CRISTIANO POIAN @lightman 16/12/2013 16
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“Every day, 3 times per second, we
produce the equivalent amount of
data that the Library of Congress has
in its entire print collection.
But most of it is like cat videos on
YouTube or 13-year-olds exchanging
text messages about the next Twilight
movie.”
Nate Silver, statistician and author of the
book, The Signal and the Noise
CRISTIANO POIAN @lightman
• Aumento della quantità di dati disponibili, immagazzinabili e utilizzabili per l’analisi e l’uso
• Inclusione di dati «non strutturati» (non numerici, qualitativi, video, social content, pattern di navigazione), che richiedono capacità evolute di analitica per essere interpretati – big data analytics
• Aumento nell’automazione di uso di dati per creare e consegnare messaggi in «real time» (marketing)
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CRISTIANO POIAN @lightman
• Aziende che hanno l’opportunità di monitorare il comportamento dei propri utenti sui social media/siti web per comprenderne le preferenze e la percezione rispetto a prodotti e servizi
• Istituzioni finanziarie che possono ottenere sempre più dati da ogni interazione che il cliente fa con ogni touchpoint (fisico e virtuale) per creare segmentazioni di target e prodotti più profilati
• Campagne pubblicitarie online sempre più profilate sul comportamento di navigazione dell’utente
• In campo medico, possibilità di analizzare tutti i dati del paziente a scopo di prevenzione e addirittura di monitoraggio di una terapia in atto (farmaci che inviano dati)
• Open data: dati resi pubblici per poter generare nuove forme di aggregazione e nuove applicazioni
• Internet delle cose: ogni dispositivo invia dati sul proprio utilizzo che possono essere monitorati e utilizzati per migliorare la propria gestione (per es. energetica)
....
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CRISTIANO POIAN @lightman
NEXT: I MITI DA SFATARE
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16/12/2013 22
CRISTIANO POIAN @lightman
No: attualmente molti stanno appena cercando di capire come reperire
le giuste informazioni e dar loro valore, all’interno del volume generale di
dati disponibili
I big data hanno già trasformato completamente molti business
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CRISTIANO POIAN @lightman
No: va evitato il rischio di sperimentare lasciando che sia la tecnologia
a guidare. Devono essere le esigenze di business a spingere a chiedersi quali
siano i dati più corretti da analizzare per migliorare il proprio marketing e
la propria comunicazione con un nuovo approccio più analitico.
I big data sono un problema dell’IT
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CRISTIANO POIAN @lightman
No: i dati non hanno significato «di per sè», ma solo in risposta a
domande corrette, soltanto se ci sono gli strumenti per selezionarli e
separarli dal rumore di fondo e utilizzarli nel modo opportuno
Più dati ci sono, meglio è
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CRISTIANO POIAN @lightman
No: (o meglio: SI è un tema complicato, ma è sicuramente utile).
La comunicazione, anche quella corporate, può imparare a essere più
attenta al tema del (big) data analytics e social analytics per strutturare i
propri messaggi in modo più puntuale e ottimizzato per i propri audience
E’ un tema molto complicato, non mi serve per la comunicazione
NEXT: LE 4 «V»
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CRISTIANO POIAN @lightman
• E’ finito il tempo delle «vanity metrics» (eyeball metrics): clicks,
numero di tweet, numero di like, numero di fan, ecc.
• Le aziende stanno cominciando a capire l’importanza di misurare
l’impatto quantitativo delle loro azioni social (reach, influenza,
engagement, sentiment, share of voice)
• E’importante farsi le domande giuste per poter interrogare
correttamente i dati a nostra disposizione
Imparare a scegliere i dati giusti nel campo dei social data
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16/12/2013 29
Smart Data is actionable data that automatically
generates informed, personalized communication
with consumers across all channels. It allows a
company to understand, predict and engage each
consumer at an individual level
Neil Capel, Wired
CRISTIANO POIAN @lightman
NEXT: IL MOBILE
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16/12/2013 31
Alcuni analisti prevedevano che entro la fine del
2013 metà del traffico globale di Internet sarebbe
stato generato da dispositivi mobile.
CRISTIANO POIAN @lightman
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CRISTIANO POIAN @lightman
No: certo la diffusione è in crescita, ma bisogna anche tenere in
considerazione che:
- Non tutti quelli che possiedono un dispositivo lo usano per navigare
- Alti livelli di adozione ma la penetrazione del mobile internet sulle
fasce di età più alta non è ancora elevata
Tutti hanno uno smartphone, il mercato è completamente maturo
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CRISTIANO POIAN @lightman
Fonte: Google Our Mobile Planet 2013, Italia
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CRISTIANO POIAN @lightman
No: le persone utilizzano i dispositivi mobile nelle situazioni più
disparate (per es. «second screen»), anche in sostituzione dei device
tradizionali (laptop e desktop).
Occorre studiare le modalità in cui i propri audience usano smartphone e
tablet per interagire con i contenuti che mettiamo a disposizione per poter
progettare le migliori esperienze d’uso
Mobile significa mobilità, quindi servono meno contenuti
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CRISTIANO POIAN @lightman
No: creare app native per i diversi sistemi operativi è solo una delle
modalità per servire del contenuto ai propri audience, ma è anche una delle
più dispendiose in termini di effort, budget e cicli di manutenzione richiesti
(basso ROI)
Nel mondo della comunicazione corporate, native apps con:
- Alti costi di acquisizione degli audience
- Basso numero di download
- Alto Total Cost of Ownership
Mobile vuol dire app native per i miei stakeholder
NEXT: I «SI» DEL 2013
16/12/2013 39
SI
CRISTIANO POIAN @lightman
16/12/2013 40
CRISTIANO POIAN @lightman
Total African mobile connections and penetration rate (millions, % penetration).
Source: African Mobile Observatory 2011
16/12/2013 41
SI
CRISTIANO POIAN @lightman
16/12/2013 42
SI
CRISTIANO POIAN @lightman
Grazie
Cristiano Poian Senior Strategist
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13 december 2013
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