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Politiche e strategie per lo sviluppo intelligente e sostenibile delle città Comunità intelligenti e sostenibili,la nostra esperienza Principali politiche per le città
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Milano, aprile 2013
Europa 2020
Poli3che e strategie per lo sviluppo intelligente e sostenibile delle ci<à
1
2
Scenario
La crisi più grave nella storia dell’Unione Europea
3
Nel medio periodo la situazione economica non migliorerà …
Disoccupazione
Incertezza poli1ca Recessione
Tagli alle risorse
Crisi finanziaria
Non ci sono più scuse, servono modalità più “smart” per ges@re la cosa pubblica
3
4
CRESCITA INCLUSIVA
CRESCITA SOSTENIBILE
CRESCITA INTELLIGENTE
Scenario 3 Priorità Europa 2020
Una crescita intelligente promuove la conoscenza e l'innovazione come motori dello sviluppo economico. Ciò significa migliorare la qualità dell'istruzione, potenziare la ricerca in Europa, promuovere l'innovazione e il trasferimento delle conoscenze in tuCa l'Unione, u1lizzare in modo oDmale le ICT e fare in modo che le idee innova1ve si trasformino in nuovi prodoD e servizi tali da s1molare la crescita, creare pos1 di lavoro di qualità e contribuire ad affrontare le sfide proprie della società europea e mondiale.
Crescita sostenibile significa costruire un'economia efficiente soCo il profilo delle risorse, sostenibile e compe11va, sfruCare il ruolo guida dell'Europa per sviluppare nuovi processi e tecnologie, comprese le tecnologie verdi, accelerare la diffusione delle re1 intelligen1 che u1lizzano le ICT, sfruCare le re1 su scala europea e aumentare i vantaggi compe11vi delle imprese e fornire assistenza ai consumatori per valutare l'efficienza soCo il profilo delle risorse.
Crescita inclusiva significa rafforzare la partecipazione delle persone mediante livelli di occupazione eleva1, inves1re nelle competenze, combaCere la povertà e modernizzare i merca1 del lavoro, i metodi di formazione e i sistemi di protezione sociale per aiutare i ciCadini a prepararsi ai cambiamen1 e a ges1rli e costruire una società coesa. È altreCanto fondamentale che i benefici della crescita economica si estendano a tuCe le par1 dell'Unione in modo da rafforzare la coesione territoriale.
5
Scenario 7 inizia@ve faro
Inclusivo
Sostenibile
Intelligente
Priorità Inizia@ve faro
L’UE promuove seRe inizia@ve faro per s@molare i progressi rela@vi a ciascun tema prioritario
1. Occupazione • innalzamento al 75% del tasso di occupazione (per la fascia di età compresa tra i 20 e i 64 anni)
2. R&S • aumento degli inves1men1 in R&S al 3% del PIL dell'UE
3. Cambiamen@ clima@ci / energia • riduzione delle emissioni di gas serra del 20% rispeCo al 1990 • 20% del fabbisogno di energia ricavato da fon1 rinnovabili • aumento del 20% dell'efficienza energe1ca
4. Istruzione • riduzione degli abbandoni scolas1ci al di soCo del 10% e aumento al 40% dei 30-‐34enni con
un'istruzione universitaria
5. Povertà / emarginazione • almeno 20 milioni di persone in situazione di povertà ed emarginazione in meno
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Scenario 5 obieWvi Europa 2020
7
Scenario L’evoluzione degli interven@
Singola domanda di agevolazione 1 impresa richiede 1 agevolazione
PaccheW di misure per l’impresa 1 impresa richiede più agevolazioni per realizzare un determinato obieDvo
ProgeW integra@ di filiera orizzontale/ ver@cale più imprese richiedono una o più agevolazioni per un programma di sviluppo interaziendale
ProgeW integra@ territoriali più imprese operan1 in una determinata area geografica richiedono una o più agevolazioni per realizzare uno specifico obieDvo di sviluppo locale
1. Il raggiungimento degli obieWvi previs@ dalla nuova programmazione UE e nazionale comporta una revisione totale delle poli@che, dei programmi e degli strumen@ agevola@vi esisten@.
2. Per fare sì che la ripresa sia duratura è necessario u@lizzare in modo intelligente le risorse, pubbliche e private, così da oWmizzare e sincronizzare le risorse che i soggeW pubblici e priva@ possono fornire.
3. L’approccio basato sui partenaria@ pubblico e privato, riduce i tempi tra ricerca e commercializzazione per contribuire a rafforzare la posizione concorrenziale dell’Europa
4. Gli strumen@ agevola@vi privilegiano l’approccio integrato ed interdisciplinare e la collaborazione tra sistema industriale, is@tuzioni pubbliche e territorio.
Opportunità per “nuovo” rapporto domanda-‐offerta
Interven@ a sostegno delle imprese Take away
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Scenario Evoluzione della spesa 1/2 Proposta bilancio 2014-‐2020
2014-‐2020: • 1/3 del budget totale des1nato alla Poli1ca di coesione • Aumento significa1vo di risorse stanziate per:
a) Compe11vità (Quadro Strategico Comune per ricerca innovazione, Educazione, ect.) b) InfrastruCure (Connec1ng Europe Facility per inves1men1 in traspor1, energia, banda
larga e servizi digitali)
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Scenario Processo di approvazione
• La programmazione 2014-‐2020 è in via di definizione
• E’ importante interloquire a livello regionale e nazionale per sfruRare i fondi a disposizione
• Bisogna aumentare la capacità di influenzare la distribuzione dei fondi UE sui diversi assi tema@ci
• E’ necessaria una visione glocal
10
Scenario DibaWto UE
Comunità intelligen@ e sostenibili, la nostra esperienza
Mo@vazioni
Principali filoni di intervento delle “Smart Communi@es”
12
3
Smart, sinonimo di “economicamente sostenibile”
13
Nuovi modelli di business
Consumerizza-‐zione
Revisione della spesa
Recupero produWvità
Fondi europei e nazionali
Le aziende venderanno sempre di più direCamente sui loro portali, modificando
e disintermediando la vendita 1
È in aCo un processo di consumerizzazione che cambia i modelli di business e che obbligha le aziende a riorganizzazioni
2 Spostamento di par1 della catena del
valore dall’analogico al digitale (es.: auto privata à smart mobility)
Principali esperienze di Between
14
Smart City Index per monitorare le Agende digitali di CiRà e Regioni
Finanziamento delle smart city italiane
Innovazione nell’Italia delle Regioni. Rapporto su progeD, inizia1ve e
inves1men1 per l’Innovazione Digitale
Indirizzi per la definizione della roadmap strategica e degli inves@men@ UE sulle
smart ci1es and Communi1es
Promosso dai CEOs delle 20 più importan1 aziende digital
Per fare di Milano una ciRà smart entro il 2015
Roadshow sulla Banda Ultralarga in 18 Camere di Commercio
Formazione digital di figure apicali delle PMI
L'evento top a livello italiano per discutere il modo in cui l'innovazione digitale può generare valore per le
imprese ed il Paese intero
14 Checkup digitale di Milano – aprile 2013
Alcuni rappor@ is@tuzionali alimenta@ da nostre analisi territoriali
Governo Associazioni Regioni Aziende
15 Checkup digitale di Milano – aprile 2013
Il migliore BigData nazionale sulla digitalizzazione delle ciRà
10 aree tema1che osservate
116 Comuni capoluogo
Oltre 10.000 misurazioni in 10 anni
Oltre 150 indicatori
24 soCo-‐ aree tema1che
10 anni di misurazioni
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Dimensioni della smartness
Smart City Index (143)
Economy
Cities
Communities
Government
Smartness GAP
Smart City Index – Ranking complessivo 1 Bologna 100,0 2 Brescia 90,7 3 Piacenza 89,0 4 Forlì 88,7 5 Parma 88,5 6 Milano 87,1 7 Pisa 86,0 8 Salerno 83,8 9 Ravenna 83,7 10 Roma 81,7
Torino 81,7 12 Modena 81,1 13 Reggio nell'Emilia 79,5 14 Trento 78,2 15 L'Aquila 77,7 16 Rimini 76,8
Padova 76,8 18 Potenza 76,2 19 Cagliari 76,1 20 Verona 74,7 21 Ferrara 74,6
Genova 74,6 Sassari 74,6
24 Pesaro 73,6 25 Oristano 73,4 26 Venezia 73,3 27 Prato 72,5 28 Lanusei 72,0 29 Sondrio 71,9
29 Avellino 71,6 31 Cuneo 71,2 32 Mantova 70,4 33 Monza 70,2 34 Bergamo 70,1 35 Vicenza 69,6
La Spezia 69,6 37 Matera 69,1 38 Benevento 68,9 39 Olbia 68,7 40 Aosta 67,4 41 Grosseto 67,2 42 Pistoia 67,1
Livorno 67,1 44 Verbania 66,9 45 Arezzo 66,3
Belluno 66,3 47 Ancona 66,0 48 Firenze 65,5 49 Como 65,4
Siena 65,4 51 Foggia 65,2 52 Cremona 64,8
Bari 64,8 Bolzano 64,8
55 Lodi 64,3 Frosinone 64,3
57 Rovigo 64,1 Taranto 64,1
59 Catania 63,9 Caserta 63,9
61 Napoli 63,8 62 Biella 63,0 63 Ascoli Piceno 62,9 64 Sanluri 62,8
Ragusa 62,8 66 Savona 62,7 67 Palermo 62,6 68 Varese 62,3 69 Trapani 62,1
Lucca 62,1 Cosenza 62,1
72 Pavia 61,8 73 Pordenone 61,4 74 Lecco 61,3 75 Chie1 60,7 76 Treviso 60,6 77 Trieste 60,3 78 Macerata 60,1 79 Perugia 60,0 80 As1 59,9 81 Terni 59,8 82 Campobasso 59,6 83 Siracusa 59,1 84 Massa 58,9 85 Tortolì 58,2 86 Nuoro 58,0 87 Iglesias 57,8
88 Teramo 57,6 89 Isernia 57,5 90 Udine 57,4 91 Viterbo 57,1
Brindisi 57,1 93 Enna 56,0 94 Villacidro 55,9
Reggio Calabria 55,9 96 Lecce 55,6 97 Carbonia 55,3 98 Trani 55,0
Gorizia 55,0 100 Catanzaro 54,8 101 Crotone 54,7 102 BarleCa 54,4
Rie1 53,4 104 Messina 52,9 105 Vibo Valen1a 52,7
Pescara 52,7 107 La1na 52,5 108 Imperia 52,2 109 Andria 52,0 110 Agrigento 51,5 111 Novara 50,6 112 Vercelli 49,3 113 Alessandria 46,2 114 CaltanisseCa 45,6 115 Fermo 44,4 116 Tempio Pausania 42,8 18
Percorso di adesione ad un bando (esemplifica@vo) Fase 1
Master plan Fase 2
AWvazione partenaria@ Fase 3
Assistenza ai progeW
• Analisi di singoli progeD e dei rela@vi ambi@ applica@vi di interesse (seRori e territori);
• Analisi della coerenza e della compa1bilità dei progeD e dei soggeD aCuatori con le poli@che e i programmi dell’UE (statali e regionali)
• Monitoraggio e mappatura di bandi rela1vi, procedure, tempi di accesso, etc.
• Iden1ficazione e supporto alla creazione del partenariato che presenta il progeCo e la domanda di agevolazione
• Definizione delle competenze e ruolo dei vari aCori, s1ma di massima delle risorse finanziarie, azioni prioritarie da compiere
• Formulazione delle proposte progeRuali (coordinamento del partenariato, proposta tecnica, piano finanziario, adempimen1 amministra1vi)
• Ges@one delle agevolazioni concesse (programmazione strategica e opera1va del progeCo approvato; definizione e implementazione del sistema di monitoraggio e controllo del progeCo; …)
19
20
Principali poli@che per le ciRà
• Si traCa di interven1 direD ad incrementare le opportunità di sviluppo (crescita e inclusione sociale) dei ciCadini, indipendentemente dal luogo in cui vivono;
• Viene alimentata con Fondi StruRurali europei (pari a circa un terzo del bilancio UE) e con le risorse nazionali del Fondo di Sviluppo e Coesione;
• Rivolge un’aCenzione aggiun1va e un sostegno speciale ai territori meno sviluppa@;
• Promuove la realizzazione di interven1 vol1 al riequilibrio economico-‐sociale dei territori.
Le proposte della Commissione europea per la poli1ca di coesione 2014-‐2020 mirano a promuovere poli@che urbane integrate per intensificare lo sviluppo urbano sostenibile con l’intento di rafforzare il ruolo delle ciCà nel quadro della Poli1ca di coesione.
21
• Il SET Plan cos1tuisce la risposta strategica della Commissione Europea alle grandi sfide del clima e dell’energia che l’Europa intende perseguire aCraverso lo sviluppo accelerato delle tecnologie energe@che; uno strumento per guidare la transizione verso un futuro carbon free;
• I Paesi dell’Unione dovranno meCere in comune le risorse e condividere i rischi connessi allo sviluppo di nuove tecnologie trovando il giusto equilibrio fra cooperazione e compe@zione;
• Vengono offerte ai Paesi membri strategie per individuare le traieCorie tecnologiche u1li al conseguimento degli obieDvi comunitari, permeCendo a ciascun Paese di valorizzare le risorse e le vocazioni nazionali.
All’interno del SET Plan si colloca l’inizia1va “Smart Ci@es and Communi@es”, che ha l’obieDvo di rendere le ciCà europee più efficien1 e più sostenibili nei seCori di tecnologie energe1che, sistemi di trasporto e ICT.
Poli@ca di coesione Strategic Energy Technology Plan
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Poli@ca di Coesione I pilastri 2014-‐2020
Migliorare la governance Ue
• un unico Quadro strategico comune • ContraCo di partnership con gli Sta1 membri • Programmi opera1vi che definiscono concrete priorità di inves1mento
• sistema di inven1vi proieCato ai risulta1 • promozione di strumen1 di ingegneria finanziaria (JESSICA, JEREMIE)
Una nuova dimensione della coesione territoriale
• rafforzamento della cooperazione territoriale tra Regioni
• elaborazione di un’agenda urbana ambiziosa • pianificazione di azioni ad hoc per aree con caraCeris1che specifiche
Dis@nzione delle Regioni d’Europa
a) Regioni meno sviluppate (PIL < 75% media UE) b) Regioni più sviluppate (PIL > 90% media UE) c) Regioni in transizione (75% > PIL > 90% media UE)
Razionalizzare l’aRuazione
• riduzione degli incarichi • maggiore responsabilizzazione dei des1natari dei finanziamen1
Assumono un ruolo centrale:
• Concentrazione tema@ca e territoriale
• Sviluppo urbano
• Condizionalità
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Poli@ca di Coesione Concentrazione territoriale
© EuroGeographics Association for the administrative boundaries
Regioni/SM meno sviluppa1 Regioni di transizione Regioni più sviluppate
Grande aCenzione alle aree meno sviluppate
24
Poli@ca di Coesione Concentrazione tema@ca 1/2
11 obieWvi tema@ci 1. Ricerca e innovazione 2. Tecnologie dell'informazione e della comunicazione 3. Compe11vità delle Piccole e Medie Imprese 4. Transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio 5. AdaCamento ai cambiamen1 clima1ci e prevenzione e ges1one
dei rischi 6. Tutela dell'ambiente ed efficienza delle risorse 7. Trasporto sostenibile e rimozione delle strozzature nelle principali
infrastruCure di rete
8. Occupazione e sostegno alla mobilità dei lavoratori 9. Inclusione sociale e loCa alla povertà 10. Istruzione, competenze e apprendimento permanente 11. Potenziamento della capacità is1tuzionale e amministrazioni
pubbliche efficien1
FESR
FSE
La nuova Poli1ca di coesione stabilisce una lista di priorità tema1che legate alla strategia Europa 2020 (3 priorità, 7 inizia1ve faro, 5 obieDvi), al fine di concentrare le risorse comunitarie e nazionali per far fronte alle sfide specifiche
dell’aCuale situazione europea
25
Poli@ca di Coesione Concentrazione tema@ca 2/2
40%
20%
20%
20% ricerca e innovazione compe11vità PMI
energia intelligente altro
Inves@men@ FESR nelle Regioni più sviluppate e di transizione
Almeno il 5% per lo sviluppo delle aree urbane
26
Poli@ca di Coesione Sviluppo urbano sostenibile integrato 1/2
Strategie di inves@mento integrate, con un approccio
strategico olis@co
• Il FESR si pone l’obieDvo di supportare lo sviluppo urbano sostenibile per mezzo di strategie integrate per far fronte alle sfide economiche ambientali, clima1che e sociali delle ciCà;
• Occorre concentrare le risorse in un’oDca integrata per puntare alle aree con problema1che urbane specifiche; • Al tempo stesso, i progeD per le aree urbane devono essere integra1 per rispondere agli obieDvi più ampi previs1 dai programmi.
Soglie minime di finanziamento per lo sviluppo urbano
• Almeno il 5% delle risorse del FESR assegnate a ciascuno Stato membro dovrà essere inves1to in azioni per lo sviluppo urbano sostenibile aCraverso una delega di ges1one e aCuazione conferita alle ciCà;
• Le ciCà che realizzano queste azioni sono incluse in un elenco nell’ambito del ContraRo di partnership.
PiaRaforma per lo sviluppo urbano
• Sulla base dell’elenco di ciCà predisposto dagli Sta1 membri nell’ambito del loro ContraCo di partnership, la Commissione is1tuirà una piaCaforma per lo sviluppo urbano comprendente 300 ciRà europee (non più di 20 per Paese) al fine di s1molare un dialogo tra le ciCà e la Commissione stessa;
• Non si traCa di uno strumento di finanziamento, bensì di un meccanismo per rendere più visibile il contributo delle ciCà alla strategia Europa 2020.
Azioni innova@ve in ambito urbano
• Il FESR può sostenere azioni innova1ve nel campo dello sviluppo urbano sostenibile, entro il limite dello 0,2% della dotazione totale annua, al fine di promuovere soluzioni inedite e innova1ve;
• Tali azioni consistono in progeD pilota urbani, progeD dimostra1vi e i rela1vi studi aven1 rilevanza a livello europeo.
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Poli@ca di Coesione Strumento per l’integrazione territoriale degli inves@men@
Quadro Strategico Comune
FESR FSE Fondo di coesione Altri fondi
Nuova modalità di assegnazione finalizzata ad accorpare fondi diversi in un programma opera1vo per interven1 pluridimensionali o tra più seCori
Inves@mento territoriale integrato
CiCà con progeD per lo sviluppo urbano sostenibile
Lo Strategic Energy Technology Plan della Commissione europea rappresenta la risposta strategica alle sfide di:
• ridurre almeno del 20% il consumo di energia entro il 2020 • aumentare il ricorso alle rinnovabili • sviluppare rapidamente tecnologie energe1che innova1ve
Avviato nel 2008, il Piano mira a mobilitare 75 miliardi di euro, pubblici e priva1, nell’arco di dieci anni
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SET Plan ObieWvi
Uno degli obieDvi fondamentali viene iden1ficato nell’implementazione di re1 e ciCà intelligen1 per accelerare la diffusione su larga scala di tecnologie a basse
emissioni All’interno del SET Plan si colloca infaD l’inizia1va “Smart Ci@es and Communi@es”, che ha l’obieDvo di inves1re 10-‐12 miliardi di euro al fine di rendere le ciCà europee più efficien1 e più sostenibili nei seCori di:
-‐ tecnologie energe1che -‐ sistemi di trasporto -‐ ICT
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SET Plan Smart Ci@es and Communi@es
Smart Ci@es and Communi@es European Innova@on Partnership
• Avviata nel luglio 2012 dalla Commissione europea , ha il fine di raccogliere risorse per azioni dimostra@ve per le ciCà negli ambi1 di energia, traspor1 e ICT;
• I partecipan1 provenien1 dai diversi seCori collaborano con le ciCà per proporre soluzioni tecnologiche innova1ve, integrate ed efficien1.
European Inita@ve on Smart Ci@es
• L’inizia1va punta a diffondere in Europa i modelli e le strategie di sviluppo più efficien1 per un futuro low-‐carbon;
• Supporta CiCà e Regioni nell’avviare azioni di riduzione del consumo energe1co; • U1lizza un approccio sistemico che considera i modelli di efficienza energe1ca, le tecnologie low-‐carbon e metodi di ges1one smart di domanda e offerta.
Smart Ci@es and Communi@es Stakeholder Planorm
• La piaCaforma si focalizza sull’iden@ficazione di soluzioni e bisogni in modo da disegnare una roadmap tecnologica per la Commissione UE;
• Partecipano: – aCori dell’offerta di tecnologie innova1ve – specialis1 per l’implementazione di soluzioni tecnologiche.
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SET Plan European Ini@a@ve on Smart Ci@es -‐ Roadmap
• New buildings with net zero energy requirements or net zero carbon emissions when averaged over the year;
• Refurbish of the exis<ng buildings to bring them to the lowest possible energy consump<on levels.
• Innova<ve and cost effec<ve biomass, solar thermal and geothermal applica<ons;
• Innova<ve hybrid hea<ng and cooling systems from biomass, solar thermal, ambient thermal and geothermal with advanced distributed heat storage technologies;
• Highly efficient co-‐ or tri-‐genera<on and district hea<ng and cooling systems.
• Smart grids, allowing renewable genera<on, electric vehicles charging, storage, demand response and grid balancing;
• Smart metering and energy management systems; • Smart appliances and equipment.
• Smart applica<ons for <cke<ng, intelligent traffic management and conges<on avoidance, demand management, travel informa<on and communica<on, freight distribu<on, walking and cycling;
• Advanced smart public transport.
ObieWvi specifici
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SET Plan Smart Ci@es and Communi@es European Innova@on Partnership
• Le azioni sono dedicate alla dimostrazione di soluzioni scalabili in un numero ridoCo di ciCà
• I finanziamen1 vengono assegna1 annualmente aCraverso dei bandi – per il 2013 sono sta1 stanzia1 €365 milioni
• Per la prima fase la Partnership aveva l’obieDvo di partecipare alla stesura del Work programme 2013 per il SeDmo programma quadro, in modo da inserire bandi specifici per Smart Ci1es and Communi1es
• Nella fase 2014-‐2020 invece si focalizzerà su progeD europei più ampi collega1 con programmi nazionali e locali al fine di s1molare lo sviluppo del lato della domanda
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SET Plan Smart Ci@es and Communi@es Stakeholder Planorm
La piaCaforma supporta l’UE nel raggiungimento degli obieDvi del SET Plan aCraverso la ricerca di soluzioni per l’implementazione delle tecnologie nelle ciCà
Sono sta1 is1tui1 5 gruppi di lavoro:
• 3 gruppi tecnici rela1vi a specifiche aree tema1che
– energy supply networks – energy efficiency in
buildings – mobility and transport
• 2 gruppi trasversali – finance – roadmap
• mul<func<onal buildings • smart home plaHorm • home energy monitoring systems • low carbon district for hea<ng and cooling • thermal grids • high density ground source heat pump • virtual power plant / energy hub concept • smart grid system • integrated approach to op<mizing energy supply • e-‐mobility • mobility and power matching technologies • mul<-‐modal travel planning solu<ons • electronic booking & <cke<ng • user-‐centered aplica<ons • integrated city management–conges<on management
Le tecnologie
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Opportunità nel breve periodo
• Il versamento e la ges1one del beneficiario finale sono aCua1 direCamente dalla Commissione UE
• U1lizzano prevalentemente lo strumento finanziario della sovvenzione, un contributo direCo per finanziare: – azioni des1nate a promuovere la realizzazione di un
obieDvo che si iscrive nel quadro di una poli1ca dell’UE – il funzionamento di organismi che perseguono uno scopo
di interesse generale europeo o un obieDvo che si iscrive nel quadro di una poli1ca dell’UE
• L’aCuazione avviene aCraverso 2 principali modalità: – invito a presentare proposte (call for proposal) – gare d’appalto (call for tender)
• Alcuni programmi sono: -‐ LIFE+ (ambiente) -‐ 7PQ (ricerca) -‐ CIP ICT -‐ CIP IEE (energia)
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Opportunità di breve periodo
DireW
• I fondi vengono eroga1 agli Sta1 membri, ai Ministeri, alle Regioni e alle Province che li ridistribuiscono sul territorio
• Tali en1 elaborano programmi per la ges1one delle risorse, redaD in coerenza con gli indirizzi poli1ci della Commissione
• A livello opera1vo la Commissione ha adoCato Programmi Opera1vi Nazionali e Regionali per ogni Stato membro
• I fondi si focalizzano su 3 priorità: – convergenza e compe11vità – compe11vità regionale e occupazionale – cooperazione territoriale europea
• Alcuni dei fondi sono: -‐ FESR -‐ FSE -‐ Fondo di Coesione
IndireW
Strumen@ di finanziamento
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Opportunità di breve periodo I programmi 1/2
7PQ
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LIFE+ CIP IEE CIP ICT PSP Programma di finanziamen1 per R&S
Ar1colato su 5 programmi specifici: • cooperazione • idee • persone • capacità • ricerca nucleare
Interessa: • progeD di ricerca
collabora1vi • azioni di coordinamento e
supporto • creazione di re1 tra centri di
ecellenza • coordinamento programmi di
ricerca transnazionali (ERA-‐NET)
Sos1ene la conservazione della natura e della biodiversità, la formulazione e l’aCuazione della poli1ca comunitaria in materia ambientale e la promozione dello sviluppo sostenibile
Comprende 3 programmi: 1. LIFE+ Natura e biodiversità 2. LIFE+ Poli1ca e governance
ambientali 3. LIFE+ Informazione e
comunicazione
Interessa: • progeD che scaturiscono da
un problema ambientale ben individuato
Possono essere di 2 caraCeri: • progeD di dimostrazione • progeD innova1vi
Supporta inizia1ve per la sperimentazione e dimostrazione su vasta scala di servizi pubblici inova1vi
S1mola innovazione e compe11vità aCraverso un’ampia adozione e un miglior uso delle ICT da parte di ciCadini, amministrazioni e imprese
Interessa: • inizia1ve già realizzate negli
SM per migliorare l’interoperabilità
• implementazione di servizi ICT rivol1 a ciCadini, amministrazioni, imprese
• re1 telema1che per la condivisione di best prac1ces
Sos1ene azioni volte a: • favorire l’efficienza energe1ca
e l’uso razionale delle risorse energe1che
• promuove le fon1 di energia nuove e rinnovabili
• incoraggiare la diversificazione energe1ca
I progeD devono avere un impaCo significa1vo a livello europeo, un alto profilo e la più ampia rilevanza possibile per i ciCadini e le poli1che europee
Interessa: • progeD di promozione e
diffusione • progeD di prima applicazione
commerciale
Opportunità di breve periodo I programmi 2/2
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Programma Call Scadenza Budget
FP7 FP-‐ENERGY-‐2013-‐1 “Energy Call Part 1” 28/11/2012 €107.500.000
FP7 FP7-‐2013-‐ICT-‐GC “ICT for Green Cars” 14/12/2012 €40.000.000
FPT FP7-‐NMP-‐2013-‐CSA-‐7 4/12/2012 €13.900.000
FP7 FP7-‐2013-‐GC-‐MATERIALS “Materials for Green Cars” 4/12/2012 €20.000.000
FP7 FP7-‐SMARTCITIES-‐2013 “Smart Ci<es and Communi<es” 4/12/2012 €209.000.000
FP7 FP7-‐2013-‐NMP-‐ENV-‐EeB “Energy-‐Efficient Buildings” 4/12/2012 €116.000.000
FP7 FP7-‐2013-‐NMP-‐ICT-‐FoF “Factories of the Future” 4/12/2012 €230.000.000
FP7 FP7-‐ENERGY-‐2013-‐IRP “Energy – integrated research” 8/1/2013 €37.500.000
FP7 FP7-‐ICT-‐2013-‐10 15/1/2013 €705.500.000
FP7 FP7-‐ICT-‐2013-‐SME-‐DCA “SME Ini<a<ve on Analy<cs” 15/1/2013 €20.000.000
FP7 FP7-‐ENERGY-‐2013-‐2 “Energy Call Part 2” 24/1/2013 €83.000.000
FP7 FP7-‐ENV-‐2013-‐WATER-‐INNO-‐DEMO 4/4/2013 €40.000.000
Opportunità di breve periodo I tempi 1/2
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Opportunità di breve periodo I tempi 2/2
Programma Evento Data
CIP IEE IEE European Info Day 23/1/2013
LIFE+ Call publica1on 14/2/2013
LIFE+ Call deadline 25/6/2013
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FESR: Stato di avanzamento spesa cer1ficata in data 31/12/2011
Opportunità di breve periodo I fondi in Italia
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Azione di riprogrammazione dei fondi comunitari 2007-‐2013 par1ta nel 2011 a fronte di un ritardo dell’Italia nella capacità di aCuare i programmi finanzia1 dall’UE
ObieDvo • Accelerare l’aCuazione dei programmi in modo da non perdere i finanziamen1 • Rilancio dal punto di vista qualita1vo: migliorare l’efficacia d’intervento (inizia1va fortemente sostenuta dalla
Commissione Europea)
Come • Fissando target intermedi di impegni di spesa (31 maggio e 31 oCobre) rispeCo al target finale del 31
dicembre di ogni anno • Chiara esplicitazione dei risulta1 aCesi e individuazione delle azioni per conseguirli
15/12/2011 Prima Riprogrammazione: interessa €3,7 miliardi dei fondi ges11 dalle Regioni del Sud Italia
11/5/2012 Seconda Riprogrammazione: riguarda €2,3 miliardi ges11 a livello nazionale
9/10/2012 Terza Riprogrammazione: vale €3 miliardi e riguarda i 4 Programmi Regionali delle Regioni Convergenza e il Programma Nazionale Re1 e Mobilità
Opportunità di breve periodo Piano di Azione Coesione 1/2
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Comitato interministeriale per le poli@che urbane – Fabrizio Barca
Piano ciRà CiRà metropolitane Smart city
CondoCo da Mario Ciaccia, vice ministro delle InfrastruCure e dei
Traspor1
MeCe direCamente a disposizione 224 milioni di euro dal Ministero che si uniscono ad altri fondi nazionali ed
europei
Ha obbieDvi di riqualificazione urbana e di sviluppo dell’occupazione
Azione progeCata dal ministro dell’istruzione Francesco Profumo
Il primo bando, rivolto alle regioni del sud, ha assegnato 200 milioni di euro agli oCo progeD vincitori. Il secondo bando, rivolto a tuCo il
territorio nazionale, assegnerà 655,5 milioni di euro
L’obbieDvo è di rendere più smart le comunità urbane
Is1tuzione di 10 ciCà metropolitane con la conseguente soppressione delle rispeDve province in data
1/1/2014
Alle ciCà metropolitane speCano il patrimonio e le risorse della
provincia soppressa
L’obbieDvo è far sì che le principali ciCà italiane si do1no di adeguate infrastruRure amministra@ve
Opportunità di breve periodo Interven@ per le ciRà già aWva@ in Italia
( Per approfondire vedi allegato II)
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FESR – Regione Lombardia
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As-‐is e obieWvi Regione Lombardia
ObieWvi – 4 assi:
1. Innovazione e economia della conoscenza
2. Energia
3. Mobilità sostenibile
4. Tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale
Quinto asse rela1vo all’assistenza tecnica per l’implementazione
POR FESR 2007-‐2013
Nr. ProgeW finanzia@ 957
Inves@men@ ammessi 575.782.000
Contribu@ concessi 241.900.993
Nr. ProgeW finanzia@ 277
Inves@men@ ammessi 80.757.724
Contribu@ concessi 50.542.634
Nr. ProgeW finanzia@ 15
Inves@men@ ammessi 108.086.252
Contribu@ concessi 47.128.768
Nr. ProgeW finanzia@ 56
Inves@men@ ammessi 244.520.369
Contribu@ concessi 100.166.053
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Assi Contributo FESR Contributo nazionale Totale
Spesa cer@ficata sostenuta in % (31.12.2011)
Innovazione e economia della conoscenza
€104.198.930 €158.661.070 €262.860.000 54,4%
Energia €19.820.233 €30.179.767 €50.000.000 4,6%
Mobilità sostenibile €55.100.248 €83.899.752 €139.000.000 0,4%
Tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e
culturale €23.784.280 €36.215.720 €60.000.000 2,7%
Assistenza tecnica €7.983.590 €12.156.410 €20.140.000 25,4%
totale €210.887.281 €321.112.719 €532.000.000 28,7%
Finanziamen@ e stato di avanzamento Regione Lombardia
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Prossimi sviluppi Regione Lombardia
Sostegno alle re@ di imprese • la possibilità di accompagnare lo sviluppo della capacità d’innovazione e d’azione delle PMI, incen1vando le aDvità
condoCe in aggregazione
Sostegno alla realizzazione di progeW di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nel seRore delle Smart Ci@es and Communi@es
• progeD collabora1vi finalizza1 a introdurre innovazioni aCraverso progeD di ricerca innova1vi che possano contribuire allo sviluppo dei territori e al miglioramento della qualità della vita della colleDvità
Sviluppo di centri di competenza di rilievo regionale • inizia1ve finalizzate a rafforzare la collaborazione tra imprese e centri di competenza
Piani di rilancio aziendali • concessione di voucher alle PMI lombarde per la redazione di piani di risanamento aziendali e/o piani industriali
(Per approfondire vedi allegato III)
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Sostegno alla realizzazione di progeW di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nel seRore delle Smart Ci@es & Communi@es 1/2
Regione Lombardia
Ambito: Linea di Intervento 1.1.1.1 “Sostegno alla ricerca industriale e all’innovazione di alto profilo nei seCori di punta delle PMI lombarde; all’interesse di sistema ed organizza1va di interesse sovraziendale”
Intende incen1vare la realizzazione da parte delle PMI lombarde di progeD collabora1vi nel seCore delle Smart Ci1es and Communi1es, finalizza1 a introdurre innovazioni aCraverso progeD di ricerca fortemente innova1vi
Ambi@ di intervento specifici: Smart grids, architeCura sostenibile, ges1one risorse idriche, sicurezza territorio, waste management, invecchiamento della società, domo1ca, salute
SoggeW beneficiari: • imprese rientran1 nella definizione di piccola e media impresa1 • Grandi imprese • SoggeD pubblici e priva1 aven1 come finalità l’aDvità di ricerca I progeD potranno essere presenta1 unicamente da raggruppamen1 di PMI a cui potranno partecipare anche grandi imprese
Dotazione finanziaria: €16.430.000
Intensità di aiuto Contributo a fondo perduto nei limi1 delle intensità di aiuto dei cos1 ammessi:
• 50% per aDvità afferen1 al ricerca industriale • 25% per aDvità afferen1 lo sviluppo sperimentale
Le intensità possono essere maggiorate: • Quando le agevolazioni sono des1nate a PMI (da 10% a 20% in più) • Maggiorazione del 15% se il progeCo:
1. Comporta collaborazione effeDva fra almeno due imprese indipenden1
2. Comporta un’effeDva collaborazione fra un’impresa e un organismo di ricerca
3. Genera di risulta1 che vengono ampiamente diffusi aCraverso convegno o riviste (solo ricerca industriale)
Spese ammissibili: a) Le spese di personale impiegato nel progeCo b) I cos1 degli strumen1 e delle aCrezzature, nella misura e per il
periodo in cui sono u1lizza1 per il progeCo c) I cos1 della ricerca contraCuale, delle competenze tecniche e dei
breveD, e i cos1 dei servizi di consulenza d) Spese generali supplementari derivan1 dal progeCo e) Atri cos1 sostenu1 direCamente per effeCo dell’aDvità di ricerca
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Regione Lombardia
Criteri di ammissibilità specifici • Operazione aDnente ad aree tema1che e/o territoriali individuate dal disposi1vo di aCuazione
Criteri di valutazione • Qualità progeCuale dell’operazione (congruità degli elemen1 progeCuali per il conseguimento degli obieDvi previs1, congruità dei cos1 e dei tempi di realizzazione)
• Complessità e rischi del progeCo • Qualità del team di progeCo espressa con riferimento ai soggeD proponen1 e ai gruppi di ricerca coinvol1 nell’intervento e rispeCo alla complementarità delle competenze espresse e al grado di integrazione
• Capacità tecnica e ges1onale del proponente • Capacità finanziaria e patrimoniale del proponente • Grado di innovazione conseguito con la realizzazione del’operazione • ImpaCo potenziale del progeCo • Capacità dell’operazione di agire con innovazioni significa1ve sui temi strategici trasversali al PO: ambiente, energia, mobilità e salute
• Inves1men1, già realizza1 dal proponente, in innovazioni integra1ve dell’offerta
• Miglioramento del livello compe11vo e di avanzamento tecnologico dell’impresa in relazione alla proposta progeCuale
Criteri di premialità • Numero di imprese coinvolte • Grado di rafforzamento delle re1 locali al fine di creare cluster di eccellenza
• Collaborazione tra imprese e struCure di ricerca • Capacità della grande imprese (se prevista) di coinvolgere le piccole e le micro imprese
• Presenza di sistemi di ges1one ambientale • Realizzazione di operazioni i cui contenu1 ricadano nell’ambito delle aree tema1che metadistreCuali
• Realizzazione di operazioni volte all’innovazione di prodoCo e di processo orientate a ridurre gli impaD ambientali o allo sviluppo di migliori tecniche disponibili
• Coinvolgimento nella realizzazione di donne, giovani e soggeD in condizioni di svantaggio
Criteri di selezione delle operazioni
Sostegno alla realizzazione di progeW di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nel seRore delle Smart Ci@es & Communi@es 2/2
Percorso di adesione ad un bando (esemplifica@vo) Fase 1
Master plan Fase 2
AWvazione partenaria@ Fase 3
Assistenza ai progeW
• Analisi di singoli progeD e dei rela@vi ambi@ applica@vi di interesse (seRori e territori);
• Analisi della coerenza e della compa1bilità dei progeD e dei soggeD aCuatori con le poli@che e i programmi dell’UE (statali e regionali)
• Monitoraggio e mappatura di bandi rela1vi, procedure, tempi di accesso, etc.
• Iden1ficazione e supporto alla creazione del partenariato che presenta il progeCo e la domanda di agevolazione
• Definizione delle competenze e ruolo dei vari aCori, s1ma di massima delle risorse finanziarie, azioni prioritarie da compiere
• Formulazione delle proposte progeRuali (coordinamento del partenariato, proposta tecnica, piano finanziario, adempimen1 amministra1vi)
• Ges@one delle agevolazioni concesse (programmazione strategica e opera1va del progeCo approvato; definizione e implementazione del sistema di monitoraggio e controllo del progeCo; …)
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Grazie per l’aRenzione !