Mindfulness a lavoro

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Cos'è la mindfulness e come può essere applicata nel lavoro e in azienda per ridurre lo stress, gestire le emozioni, migliorare la capacità decisionale, di focalizzazione e di memorizzazione ed essere più sereni.

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La mindfulness è un modo per focalizzare la nostra attenzione

sul momento presente, aiutandoci a diventare più consapevoli

dei nostri pensieri ed emozioni cosicché, invece che essere

sopraffatti da questi, diventiamo più abili nel gestirli.

Il fondatore dell’uso clinico moderno della mindfulness, Jon Kabat Zinn, la definisce

anche come la consapevolezza che emerge dal porre attenzione al momento presente

sospendendo il giudizio.

(Kabat-Zinn 2003)

Due componenti della mindfulness:

l’abilità di dirigere l’attenzione al momento presente

(autoregolazione dell’attenzione)

l’attitudine con cui lo si fa: curiosità, apertura e

accettazione (Bishop et al. 2004)

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La mindfulness produce una vasta gamma di benefici mentali perché permette di cambiare il modo in cui il cervello elabora le informazioni e di gestire gli effetti

dello stress e dell’ansia.

Le persone che hanno un rapporto migliore con la propria mente e con le proprie emozioni vivono in uno

stato di maggior benessere e sono più efficaci e efficienti.

Il training in mindfulness è raccomandato come trattamento di prima linea dall’UK National

Institute for Healt and Clinical Excellence (NICE) ed è oggi utilizzato per supportare chi è esposto

ad alti livelli di stress in un’ampia gamma di organizzazioni come banche, studi di legge o

centri finanziari, uffici governativi e corpi militari quali l’US Marine Corps,

al fine di migliorare il livello di controllo, la consapevolezza di sé e la gestione delle emozioni.

Il protocollo MBSR (Mindfulness – Based Stress Reduction) offerto ai lavoratori del

Transport for London ha mostrato i seguenti risultati:

•  -70% di assenze per cause correlate a

stress, depressione e ansia

miglioramento nella qualità della vita: relazioni (80%), facilità di rilassarsi (79%) e

serenità nel lavoro (53%).

Studi dimostrano che la mindfulness può essere

applicata in ambito lavorativo producendo effetti positivi sulla

performance e migliorando:

•  la comprensione nell’acquisire informazioni

•  la capacità di memorizzazione

e concentrazione

La mindfulness può aiutare un’organizzazione a:

•  ridurre significativamente stress, ansia e conflitti

•  aumentare la resilienza

•  potenziare l’intelligenza emotiva, l’empatia e l’attitudine al problem solving

•  migliorare le relazioni nell’ambiente di lavoro

La mindfulness consente di fare un passo indietro e di cambiare prospettiva, di considerare i nostri meccanismi di risposta agli eventi piuttosto che

reagire d’impulso, migliorando così la nostra capacità decisionale.

A cosa può servirti la mindfulness?

•  Sviluppare la capacità di riportare l’attenzione dove si desidera

L’espressione “non ci sono con la testa”

spiega perfettamente il concetto: la testa in realtà c’è, purtroppo è persa tra le

preoccupazioni e fantasie (consapevoli e automatiche). Con la mindfulness si riesce a individuare e seguire le priorità con maggior

lucidità.

•  Aumentare la consapevolezza dei propri stati mentali e di quelli degli altri

Le ricerche dimostrano che le persone più abituate a lavorare sulla mente hanno prestazioni migliori e

si rapportano meglio con se stessi, con i colleghi e i clienti: questo favorisce anche una visione più

chiara di cosa è possibile chiedere a sé e agli altri.

•  Calmarsi quando ce n’è bisogno

•  Sviluppare un atteggiamento di curiosità, accettazione e gestione delle proprie emozioni

•  Ascoltare attentamente e comunicare in modo chiaro

•  Entrare in sintonia con gli altri

E poi ancora…

La pienezza mentale è accettazione cosciente ed equilibrata dell’esperienza presente. Non è più complicato di così: è un aprirsi al momento presente per riceverlo, piacevole o spiacevole che sia, così com’è, senza afferrarlo per prenderlo, senza respingerlo per rifiutarlo.

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