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Reinventare la stampa quotidiana - Rapporto Qualitativo 2012 Processing Luigi Ricci fonte Studio Barometro Per informazioni: info@barometro.com - Telefono 06-3735.0466
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Con un test qualitativo presso
un panel di opinion leader
(maggio 2012)
REINVENTARE LA STAMPA QUOTIDIANA
2 (maggio 2012)
Reinventare la stampa quotidiana Le vendite dei quotidiani hanno subito una flessione di circa il 5%, che si va ad aggiungere ai cali vistosi nell’ultimo decennio. La crisi economica del paese acuitasi tra la fine del 2011 e l’inizio del 2012 ha concorso a tagliare la voce di spesa delle famiglie relativa ai consumi editoriali e ad accentuare le criticità di tiratura dei giornali. In questi mesi hanno chiuso i battenti testate come il Riformista e Liberazione, e rischiano lo stesso destino giornali quali il Foglio, il Manifesto e l’Opinione, senza contare la stampa di partito e le tante testate che sono da mesi sono in di crisi. Il comparto della free press, che si avvale delle sole risorse pubblicitarie è in caduta, chiuse le testate City ed Epolis, ridotte le edizioni di Dnews, Leggo e Metro, ma non c’è la certezza che arrivino a fine 2012 per via della difficile congiuntura del mercato della pubblicità, unica voce di ricavi.
3 (maggio 2012)
Reinventare la stampa quotidiana
C’è però da segnalare che a gennaio Libero è arrivato a 103 mila copie, il Fatto Quotidiano a 70 mila e alla rimonta del Sole 24 Ore e Italia Oggi. I quotidiani di carta hanno ancora un potenziale inespresso notevole; non necessariamente “pescano” lettori da altre testate. La tanto propagandata multicanalità finora non ha portato i risultati sperati. Le vendite dei giornali nel canale GDO, cioè, nelle catene distributive che hanno il reparto giornali, permangono tutt'ora modeste, perché chi acquista i giornali predilige l’edicola. La bassa propensione all’acquisto dei quotidiani colpisce più i giovani degli adulti, ed è maggiore nelle regioni del Mezzogiorno rispetto a quelle del Nord.
4 (maggio 2012)
Reinventare la stampa quotidiana
Gli italiani continuano ad informarsi soprattutto tramite la TV, oltre ai telegiornali delle reti televisive principali; sono in crescita offerta ed ascolti dei canali televisivi all-news tra i quali spiccano Rainews24, TgCom24 e SkyTG24. Il trend negativo delle copie vendute e degli introiti pubblicitari dei quotidiani si sta verificando nella maggior parte dei paesi più sviluppati e negli Usa in maniera drammatica dopo la crisi del 2008. Il web è la prima causa nel numero di quotidiani invenduti, anche perché i lettori online continuano a salire e sono arrivati al 25% della popolazione italiana; l’ultima rilevazione Audipress ha valutato un incremento di circa un milione di lettori di quotidiani in un anno (Non c’è crisi di lettori, ma di ricavi).
5 (maggio 2012)
Reinventare la stampa quotidiana
Gran Bretagna e Italia accusano Google di una massiccia evasione fiscale, perché il colosso americano fattura la pubblicità dall’Irlanda, paese dove le imposte sono le più basse in assoluto d’Europa. Google stabilisce la quotazione del costo contatto e la quota delle revenue sharing, senza sostenere i costi di produzione dei contenuti editoriali e delle royalty per lo sfruttamento dei contenuti stessi. La pubblicità internet è si in crescita, ma è polverizzata tra milioni di canali online, siti e blog. Paradossalmente, il mercato pubblicitario digitale è dominato da pochi player, con in testa Google.
6 (maggio 2012)
Reinventare la stampa quotidiana
Le stesse accuse fatte alle testate giornalistiche televisive di essere paludate e faziose, le si possono riscontrare anche sui quotidiani; sempre più spesso agli editori viene addebitato di servirsi dei giornali per muovere il loro core business, che non è mai quello editoriale. La piena convergenza per molte testate quotidiane è difficile da realizzare dal momento che le versioni web, sempre aggiornate 7 giorni su 7, 365 giorni all’anno, ricevono in eredità un modello giornalistico in crisi d’identità, con un corpo redazionale invecchiato, con molti generali e poca truppa. C’è da aggiungere che nel mercato digitale i quotidiani devono competere con testate native digitali, che si avvolgono di una consolidata cultura internettiana, dai costi contenuti sia di personale sia di struttura (Affari Italiani, L’Inkiesta, Il Post e Lettera43).
7 (maggio 2012)
Reinventare la stampa quotidiana
Un aspetto da non sottovalutare è quello relativo alle modalità di fruizione online delle notizie. Il lettore del giornale internet s’informa ed approfondisce una news da un esteso numero di testate, arrivando in molti casi alla sorgente originaria della notizia. Questo fruire di rassegne stampa orizzontali, comporta per ciascuna testata una minor attrattività.
8 (maggio 2012)
Il report riporta una selezione di opinioni raccolte da un Twitter test condotto in aprile. Tweet: “Cosa suggerisci per stimolare la vendita dei quotidiani?
Reinventare la stampa quotidiana
9
“… Un formato più
piccolo (pocket
for female bags,
always refilled!),
appendici a se
stanti
sull'educazione
sessuale e
stradale …”
(Laureata)
“…il nemico
dell'industria dei
giornali sono i cattivi
editori e i cattivi
giornalisti .” (giornalista)
(maggio 2012)
1 2
3
“… si sta passando
da un medium ad
un altro e la
transizione è
irreversibile. Non ci
sono più in giro né
amanuensi né
pergamene …” (Insegnante precaria)
Suggerimenti per stimolare la vendita dei quotidiani?
10 (maggio 2012)
4
5 6
“… i quotidiani
non devono più
andare in
edicola, tra 5
anni esisteranno
solo come app e
versione web, la
carta sia il
vinile. …” (Giornalista)
“… la carta è
morta o cmq
manca poco. La
gente quel poco
che legge lo fa
online quasi
sempre gratis …”
(economista)
“… 2 motivi alla
base direi.
Congiunturale e
specifico …” (Esperto marketing)
Suggerimenti per stimolare la vendita dei quotidiani?
11 (maggio 2012)
7
8
9 “… curare la
parte digitale
nei contenuti
affinché
anteprime
online stimolino
l'acquisto del
cartaceo per
approfondire.” (esperto social media)
“… eliminare gadget
ed orpelli,
migliorare la
materialità sia della
carta che della
grafica, focus su +
analisi e narrazione” (Operatore finanziario)
“… Offrire notizie,
servizi e analisi
critiche che
motivino l'acquisto
di giornali con
un'anima …” (ex direttore quotidiano)
Suggerimenti per stimolare la vendita dei quotidiani?
12 (maggio 2012)
10
11
12
“… fare meglio
web e mobile fa
vendere di +
anche in
edicola…” (Imprenditore)
“fare dei giornali i
collettori seri di
notizie sul territorio
e non del regno dei
politici. Utopia.” (Professore universitario di
economia)
“… gli edicolanti
hanno compreso
che coi giornali non
campano più.
Anche gli editori.
Più servizi su web ” (Direttore comunicazione)
Suggerimenti per stimolare la vendita dei quotidiani?
13 (maggio 2012)
13
14
15
“ Distribuzione
+ capillare e.g.
caffè/bar e
spingere vendita
quotidiani
digitali.” (Dirigente casa
editrice)
“… se proprio
amanti della carta,
allora puntare su
giornali locali: unici
che mi pare
reggano …” (Laureato in economia)
“… ridurre in alcuni
periodi dell’anno il
prezzo di vendita in
edicola, come
fanno alcuni
settimanali” (Ingegnere civile)
Suggerimenti per stimolare la vendita dei quotidiani?
14 (maggio 2012)
16 17
18
“… Che senso ha
acquistare un
quotidiano, se i
giornalisti di
queste testate
offrono
gratuitamente
su Twitter
opinioni e link ai
loro articoli?” (Studente
universitario)
“ Comprendere cosa
cercano i lettori che
comprano il giornale,
insomma, più
marketing” (Psicologa)
“ ..dare maggiore
spazio al
giornalismo
investigativo, alle
schede di
approfondimento e
statistiche..” (Pensionato)
Suggerimenti per stimolare la vendita dei quotidiani?
15 (maggio 2012)
19 20 21
“regalare 6/12
mesi di
abbonamento
cartaceo o App.
ad un giornale
al compimento
del 18 °
compleanno,” (Studentessa in scienze
della comunicazione)
"I direttori di giornale
devono interpretare i
gusti dei lettori più
che “gli affari” dei
loro editori; anche se
i quotidiani fanno
capo a poteri
economici con
interessi in altri
settori". (Avvocato)
“ .. Creare un
aggregatore di
notizie legale, per
vendere articoli
singoli di tutte le
testate con
micropagamenti..” (dipendente pubblico)
Suggerimenti per stimolare la vendita dei quotidiani?
16 (maggio 2012)
Reinventare la stampa quotidiana
Conclusioni
17 (maggio 2012)
Conclusioni 1) - Reinventare la stampa quotidiana
I giornali di carta sono più noiosi rispetto alle versioni online, dall’esperienza degli articoli ed argomenti più condivisi e con i maggiori like della versione web, si può rendere più invoglianti le edizioni cartacee. Ridurre il formato della versione cartacea, per permettere una migliore usabilità, un formato che consenta la lettura anche nei mezzi pubblici, senza invadere lo spazio dei passeggeri accanto. Il destino dei giornali, almeno di quelli nazionali che si possono permettere una sezione “televisiva” come Il Corriere della Sera, La Repubblica La Stampa e il Sole 24, saranno sempre più multimediali e sempre meno cartacei e testuali.
18 (maggio 2012)
Conclusioni 2) - Reinventare la stampa quotidiana
Gli editori avanzino con coraggio e rapidità verso un modello di business pay for click, piuttosto che illudersi di compensare i cali dei ricavi dalla versione classica mediante gli introiti da pubblicità online; il Consorzio Edicola Italiana, piattaforma condivisa tra i principali editori di giornali, è un primo passo. In Italia ci sono 5,5 milioni di stranieri tra regolari ed irregolari, le comunità più numerose sono quella rumena con quasi un milione di persone, gli albanesi e marocchini che sono circa 400 mila. Finora la stampa ha fatto poco per intercettare questo target di lettori. Creare un contributo ambientale per coloro che si abbonano all’App del giornale, la copia online rispetto alla cartacea fa risparmiare energia ed emissioni Co2.
19 (maggio 2012)
Conclusioni 3) - Reinventare la stampa quotidiana
La crisi della stampa quotidiana è una minaccia per la libertà di stampa e per il funzionamento di qualsiasi democrazia. Se i ricavi da pubblicità non garantiscono più la sopravvivenza di una testata, lo Stato farsi carico il più possibile di difendere questi principi di libertà, anche garantendo un contributo alle testate per sopravvivere e migrare al digitale; anche sovvenzionando corsi di aggiornamento professionale al personale giornalistico. In alcuni paesi si pensa di trasformare i giornali in aziende no profit per garantire vantaggi fiscali; si potrebbe permettere la detraibilità dell’abbonamento al giornale. Permane elevata la domanda di mercato per un giornalismo di qualità: più analisi, reporting investigativi, meno giornalisti al desk.
20 (maggio 2012)
Conclusioni 4) - Reinventare la stampa quotidiana
Studi autorevoli affermano che il file sharing ha ucciso l’industria discografica, La lobby di Hollywood ha reagito fermando Megavideo/Megaupload, e la stampa? Negoziare con gli aggregatori di notizie, in primis, Google una quota più consistente dei ricavi da pubblicità online. Recuperare ricavi dagli articoli selezionati delle testate che finiscono nelle tante rassegne stampa realizzate per conto di enti pubblici ed aziende private che stanno registrando un boom di audience online sia dalle intranet aziendali che aperte anche all’esterno. Ipotizzare un’alleanza per la nascita di un aggregatore di articoli delle testate con fruizione pay, in modalità read on demand (Video on demand).
RE-INVENTARE LA STAMPA QUOTIDIANA
(maggio 2012)
www.barometro.com
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