La sostenibilità in pratica: un caso studio sul progetto VIVA nell’azienda Mastroberardino

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LAMASTRA - La sostenibilità in pratica: un caso studio sul progetto VIVA nell’azienda Mastroberardino

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La sostenibilità in pratica: un caso studio sul progetto VIVA nell’azienda Mastroberardino

Lucrezia Lamastra, PhD Istituto di Chimica Agraria ed Ambientale Università Cattolica del Sacro Cuore

La sostenibilità è un concetto recente?

La sostenibilità è cogente?

La sostenibilità è la tutela dell’ambiente?

Sostenibilità e vino, un fenomeno tutto italiano?

C’è un “modello unico” italiano per la misura e certificazione della sostenibilità nel settore vitivinicolo?

Esistono uno o più indicatori di sostenibilità universalmente riconosciuti e adottati?

Fa vino sostenibile colui che non vuole investire nel biologico, biodinamico, etc?

Esiste un marchio univoco di sostenibilità in Italia?

La sostenibilità è per le grandi aziende, non per le piccole, per costi e strutture aziendali richiesti?

Gli indicatori di sostenibilità servono esclusivamente per la valutazione intra-aziendale?

Chi è più sostenibile?

?

La sostenibilità non costa?

La sostenibilità non è solo marketing?

VIVA e l’azienda Mastroberardino

..verso un caso studio pratico!

VIVA e Mastroberardino Tenuta Mirabella Eclano Estensione della tenuta: 65 ettari Suolo: profondo, a tessitura franco sabbiosa, di matrice vulcanica, con argilla presente in profondità e con presenza di calcare su tutto il profilo

Vitigni coltivati: Aglianico e Falanghina in prevalenza, Greco e Fiano nei campi sperimentali

Densità di impianto (ceppi/ha): da 4.000 (varietà a bacca bianca) a 6.000 (aglianico)

Sistema di allevamento: guyot (per le varietà a bacca bianca) e cordone speronato (sull’Aglianico)

Esposizione: vari versanti, in prevalenza a sud-ovest Altitudine: 350 - 450 metri s.l.m. Vini prodotti:

Naturalis Historia Taurasi DOCG Radici Taurasi DOCG Redimore Irpinia Aglianico Doc Morabianca Irpinia Falanghina Doc

V.I.V.A. sustainable wine

Gli obiettivi di VIVA

Perchè MdA e agricoltura?

Perchè VIVA il VINO?

L’impegno del Ministero dell’Ambiente

Contesto: Protocollo di Kyoto e “Pacchetto Clima-Energia” dell’Unione Europea, 2008. Obiettivo: Test realistico, in collaborazione con il settore produttivo italiano, per sperimentare su vasta scala e ottimizzare le differenti metodologie di misurazione delle prestazioni ambientali, tenendo conto delle caratteristiche dei diversi settori economici, al fine di poterle armonizzare e rendere replicabili.

Gli attori di VIVA

Gli step di VIVA

Cos’è la viticoltura sostenibile?

VIVA l’etichetta!

VIVA l’etichetta!

VIVA l’etichetta!

gli indicatori selezionati rappresentano gli strumenti per indirizzare il cammino e misurare la distanza percorsa rispetto al punto di partenza

non rappresentano il risultato finale ma il punto di partenza per un percorso di miglioramento che dovrà essere continuo nel tempo.

VIVA gli indicatori!

VIVA i disciplinari! Rilasciati nel

2014 Sono pubblici Permettono la

valutazione dell’azienda con gli indicatori VIVA

I contenuti….

VIVA non è uno strumento “comparativo” tra le aziende

Fornisce alle aziende la possibilità di avere una diagnosi degli impatti aziendali con un approccio a 360°

Contempla le differenze climatiche e territoriali ed è quindi applicabile su tutte le realtà nazionali

La diagnosi di sostenibilità può avvenire a livello di organizzazione sia a livello di prodotto → può essere applicato alle realtà vitivinicole italiane

Realtà vitivinicole

240.000 Aziende viticole

66.500 cantine

13.500 imbottigliatori

più di 300 mila operatori professionali

0 10 20 30 40 50 60

> 50 ha

10-50 ha

5-10 ha

2-5 ha

1-2 ha

< 1 ha

0,2

3,2

6,7

17,9

18,7

53,4

19,9

21,5

17,7

21,6

10,3

9

%

Superficie vitata (ha)aziende viticole (#)

Il 10% delle aziende agricole gestisce il 60% della superficie vitata

Realtà vitivinicole

Competitività e marketing Risparmio economico Validazione Rapporto con i consumatori

VIVA per le aziende…

Sostenibili per il consumatore

56%

48%

46%

29%

22%

22%

0 20 40 60

DESIDERIO DI PROTEZIONE…

AUMENTARE O MANTENERE…

NECESSITA' DI VANTAGGIO…

PRESSIONE DEGLI STAKEHOLDER

AUMENTO DEI PREZZI ENERGETICI

ADEGUAMENTO/ANTICIPAZIONE…

% degli intervistati

Sostenibile per le aziende

Sostenibile per le aziende

Aziende e sostenibilità

…I disciplinari! garantire l’identificazione, in modo

pratico e univoco, della metodologia di calcolo, della fonte e della tipologia dei dati di input che devono essere utilizzati dalle aziende vitivinicole, ciò al fine di garantire la coerenza dei dati immessi e in tal senso la ripetibilità nel tempo dei quattro Indicatori, nonché la confrontabilità dei risultati tra le aziende stesse.

Indicatore ARIA

Effetto serra…

Effetto serra…conseguenze!

Scioglimento dei ghiacciai Innalzamento dei livello dei

mari Spostamento degli habitat Eventi piovosi meno

frequenti e di maggiore intensità

Aumento della frequenza di eventi metereologici estremi (cicloni etc.)

etc. etc.

GWP

Indicatore ARIA-di prodotto L’indicatore ARIA esprime il totale delle emissioni di gas effetto serra (GHG) associate, direttamente e indirettamente, aal ciclo di vita di una bottiglia di vino da 0,75 l.

L'obiettivo dell'indicatore “CFdi Prodotto” è quello di permettere alle organizzazioni di acquisire una maggiore consapevolezza sul contributo che ha uno specifico prodotto sul surriscaldamento globale

si basa sulla norma ISO 14067 TS

I processi elementari, che costituiscono il PS (Product System) della bottiglia di vino da 0,75 l sono raggruppati nelle seguenti tre fasi del ciclo di vita:

Fase “Principale” (Core Business Stage) comprende tutti i processi che sono sotto il controllo dell'organizzazione che esegue la quantificazione CFP e potrebbe includere i processi che si svolgono nei vigneti, nelle aziende vinicole, negli impianti di imbottigliamento o eventuali loro combinazioni. Fase “A Monte” della principale (Upstream Stage) comprende tutti i processi a monte della Fase Principale incluso il trasporto ai siti in cui hanno luogo le attività principali Fase “A Valle” della principale (Downstream Stage) comprende tutti i processi a valle della Fase Principale inclusi la distribuzione ai punti vendita, i depositi intermedi di prodotto e lo smaltimento degli imballi del prodotto finito

Indicatore ARIA-di prodotto

Fase principale Processi di nitrificazione e/o denitrificazione connessi con

l'uso di fertilizzanti organici/inorganici nei vigneti. Variazione d'uso del suolo nei vigneti. Combustione di combustibili fossili acquistati. Consumo energetico nei siti in cui sono svolte le attività

principali. Trasporti interni. Raffreddamento con utilizzo di gas refrigeranti dei siti in cui

sono svolte le attività principali. Trasporto in discarica e/o agli impianti di riciclaggio dei

rifiuti, generati nei siti in cui sono svolte le attività principali. Smaltimento dei rifiuti generati durante le attività principali.

Fase “a monte” Produzione di materie prime (ad es. bottiglie, sistemi di

chiusura delle bottiglie e in genere tutti i componenti dell'unità di prodotto).

Produzione degli imballaggi usati per i materiali acquistati e per il prodotto finito.

Produzione di materiali ausiliari (ad es. pesticidi, erbicidi, fertilizzanti, sostanze chimiche, ecc.) utilizzati nei siti in cui sono svolte le attività principali.

Trasmissione e distribuzione dell'energia consumata nei siti in cui sono svolte le attività principali.

Trasporto delle merci dai fornitori ai siti in cu sono svolte le attività principali

Fase “a valle” Trasporto del prodotto finito ai punti di distribuzione e

vendita. Elettricità consumata, dai centri di distribuzione e vendita del

prodotto finito e dai consumatori finali per la conservazione del prodotto stesso.

Trasmissione e distribuzione dell'energia consumata dai centri di distribuzione e dai consumatori.

•Raffreddamento con utilizzo di gas refrigeranti dei centri di distribuzione del prodotto.

Trasporto degli imballaggi del prodotto finito all'impianto di trattamento rifiuti (discarica, riciclaggio).

Smaltimento (ad es. discarica, incenerimento) degli imballaggi del prodotto finito.

Requisiti generali di quantificazione

Allocazione viene fatta secondo criteri di massa Se l’allocazione annuale risulta essere sotto la soglia cut-off

dell’1% queste emissioni non sono incluse nel calcolo.

Es. una linea di imbottigliamento ha consumato 1000 Kwh di elettricità per imbottigliare 90 tonnellate di vino A e 10 tonnellate di vino B. Quale sarà il consumo relativo al vino A e relativo al vino B?

Qualche esempio…in campo!

E.F 2,55 kgCO2/L

E.F 0,01 KgN2O/Kg N

Qualche esempio…in cantina!

E.F 0,40631 kgCO2/kWh

E.F 0,89517kg CO2 eq/Kg di vetro

Risultati….generali! Molto variabili

5

50 45

Emissioni

Coremontevalle

43

40

17

Emissioni

Coremontevalle

Media mondiale e 2 vini VIVA!

Indicatore ARIA-di azienda L'indicatore è misurato in tonnellate di CO2-equivalente [t CO2-

eq ] e si riferisce all’insieme delle: Attività e relativi siti di produzione. Organizzazioni che gestiscono le attività di produzione. Periodo durante il quale le attività sono svolte

si basa sulla Norma Internazionale UNI EN ISO 14064

La quantificazione del GHGI deve essere suddivisa nelle seguenti tre categorie di Emissioni/Rimozioni di gas a effetto serra: Emissioni/Rimozioni dirette di gas a effetto serra

(denominate anche Scope 1) Emissioni/Rimozioni indirette di gas a effetto serra da

consumo energetico (denominate anche Scope 2) Altre Emissioni/Rimozioni indirette di gas a effetto serra

(denominate anche Scope 3).

Scope 1,2,3….

link http://www.wineinstitute.org/ghgprotocol

I risultati in etichetta

Indicatore ACQUA

L’indicatore acqua

L’ acqua verde

è il quantitativo di acqua piovana impiegata dalla coltura per evapotraspirare; assume grande rilevanza per i prodotti agricoli.

L’ acqua blu

è l’acqua dolce sottratta a un bacino idrico che non viene reimmessa nello stesso da cui è stata prelevata, oppure vi ritorna ma in tempi diversi.

L’ acqua grigia

esprime il volume “immaginario” di acqua necessario per diluire la contaminazione eventualmente prodotta al di sotto di determinati end point legali, e/o ecotossicologici.

Vino e acqua…

Il concetto di “critical pollutant”

• non si sommano i volumi di diluizione ma si sceglie il più alto (relativo al contaminante che richiederebbe in funzione non solo della concentrazione raggiunta nel corpo idrico ma anche della sua tossicità espressa dai limiti legali ed ecotossicologici) poiché quel volume virtuale diluirebbe anche gli altri contaminanti, che richiederebbero volumi di diluizione inferiori

FAO-Penmann Montehit using daily climate

and soil scenario data

BLUE

GREEN

GREY

Real consumption, in vineyard and in

winery

Environmental indicator

Crop Water Requirement data

Fixed % to predict pesticide contamination.

10% nitrates leaching

6% nitrates leaching considering GW table recharge

WFN approach ISV approach

VIVA vs il WFN!

..innovativo per quanto riguarda il calcolo dell’acqua grigia! Esempio: • Applicazione: 4 q/ha • Contenuto in azoto: 20% • Limite N falda: 10 mg/L • Ricarica della falda 321 m3

WFN→ 800m3/ha ISV→480 m3/ha

..Dati di input!

..Dati di input!

..Dati di input!

..Dati di input!

Mitigazioni…

I risultati in etichetta

Letteratura

VIVA…nello spazio!

2011

2013

2011 2013

VIVA….nello spazio!

Esempi e osservazioni

Quasi tutta acqua verde Un prato di graminacee o un bosco di querce richiedono più acqua L’acqua verde è importante perchè ci dice quanto una coltura è adatta a essere coltivata in una determinata zona!!

100 litri di acqua in un bicchiere di vino???

Indicatore vigneto

Scale e moduli..dell’ indicatore! I moduli funzionano a scale diverse: a scala di campo: ▪ difesa ▪ concimazione ▪ fertilità ▪ erosione ▪ compattamento a scala aziendale ▪ paesaggio

Dati strutturali

Sezione difesa

Sezione concimazione

Sezione fertilità

Sezione compattamento

Sezione erosione

Sezione paesaggio

I risultati in etichetta

Indicatore TERRITORIO

Il soddisfacimento dei requisiti dell’indicatore territorio è fondamentale per ottenere l’etichetta V.I.V.A.

Informazioni di tipo qualitativo ottenute attraverso la compilazione di check-list

economia

società

biodiversità e

paesaggio

Territorio: 3 sezioni

Protezione di specie protette Gestione di “serbatoi di biodiversità”

Sezione Biodiversità

Valorizzazione e recupero dell’esistente

Costruzione di nuovi stabili, strade, coltivazioni in accordo con la tradizione del luogo

Sezione Paesaggio

Salute e sicurezza del consumatore

Corretta comunicazione

Sezione società-consumatori

Salute e sicurezza Formazione e crescita

professionale Modalità di reclutamento e

retribuzione

Sezione società-lavoratori

Salute e sicurezza Dialogo e confronto Opportunità di crescita,

formazione, impiego Condivisione di valori

Sezione società-comunità locale

Approvvigionamento da fornitori locali

Assunzione di personale dalla comunità locale

Investimenti sul territorio Promozione e

valorizzazione turistica del territorio

Sezione Economia

Definizioni utili a comprendere il requisito

Metodologia di calcolo

Origine dei dati/evidenze

Cosa è richiesto per soddisfare il requisito

Struttura indicatore

Carenza legislativa maggiore

Carenza legislativa minore Non conformità a requisito

indicatore Osservazione.

Non conformità

Biodiversità e Paesaggio

Biodiversità e Paesaggio

Società-comunità locale

Società-lavoratori

Società-consumatori

Economia-impatti indiretti

….grazie Lucrezia.lamastra@unicatt.it

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