View
218
Download
0
Category
Preview:
Citation preview
Università degli studi di Modena e Reggio Emilia
Reti e piattaforme per la Reti e piattaforme per la logistica diretta e inversa logistica diretta e inversa
Flavio BonfattiUniversità di Modena e Reggio Emilia
Dipartimento Ingegneria dell’Informazione Paola Monari
SATA srl Modena
2Università degli studi di Modena e Reggio Emilia
Complessità delle reti logisticheComplessità delle reti logistiche
Nella logistica diretta L’azienda (leader) di produzione o di distribuzione I suoi fornitori (materiali, componenti) e i suoi terzisti (lavorazioni) I clienti o i destinatari dei prodotti Le flotte interne dei diversi attori Gli operatori logistici locali I grandi operatori nazionali e internazionali
Nella logistica inversa L’azienda (leader) di produzione o di distribuzione Chi raccoglie e immagazzina i prodotti esauriti Chi esegue lo smontaggio e la separazione i materiali Chi ricondiziona i materiali, li ricicla, li smaltisce Le flotte interne dei diversi attori Gli operatori logistici locali I grandi operatori nazionali e internazionali
3Università degli studi di Modena e Reggio Emilia
Complessità del flussi di datiComplessità del flussi di dati
Flussi di materiali flussi di dati Listini dei prodotti, condizioni dei servizi, vincoli Richieste d’offerta e offerte, ordini (di produzione, di servizio) Giacenze, stati d’avanzamento, gestione delle eccezioni Bolle e documenti di trasporto, fatture, pagamenti, eccetera
Azienda
Magazzino
Riciclaggio
Flotta interna
Padroncino
Grande vettore
Terzista
Smaltimento
4Università degli studi di Modena e Reggio Emilia
Nuove esigenze degli attoriNuove esigenze degli attori
Intervista ad aziende e operatori logistici Valutazione e simulazione strategica Controllo dei costi di trasporto Interoperabilità con partner logistici Interoperabilità con clienti e fornitori Tracking & tracing Aggregazione della domanda Ricerca dell’operatore migliore Supporto alle operazioni doganali Pianificazione della flotta interna RFID e gestione dei magazzini
Il progetto STIL Contesto: Piano Telematico della Regione Emilia-Romagna Obiettivo: formazione di un “distretto logistico digitale” a scala
regionale Mezzo: Costruzione di una rete di servizi a valore aggiunto per i vari
attori
… 5.0… 5.0… 5.0… 4.5… 4.0… 4.0… 4.0… 3.5… 3.5… 3.0
5Università degli studi di Modena e Reggio Emilia
Ruolo delle soluzioni ICTRuolo delle soluzioni ICT
Possono portare vantaggi sul breve termine (< 1 anno)
Mentre gli investimenti aziendali sono efficaci sul medio termine (>5 anni)
E le infrastrutture pubbliche richiedono tempi lunghi (>10 anni)
Simulazione strategica Per capire e misurare l’attuale livello di razionalità E stimare ipotesi alternative di miglioramento
Pianificazione giornaliera Per assicurare un uso ottimizzato delle risorse disponibili E sostituire l’intuizione umana con appropriati algoritmi
Interoperabilità Per semplificare lo scambio e la condivisione di informazioni tra
sistemi informativi aziendali diversi Superando gli attuali ostacoli culturali, linguistici e tecnologici
6Università degli studi di Modena e Reggio Emilia
Una piattaforma per la logisticaUna piattaforma per la logistica
CALCOLOdei giri
LOGISTICAProduttore
BROKERINGdei trasporti
Calcolodistanz
e
SIMULAZIONEdei giri
LOGISTICATrasportatore
LOGISTICAPL3G Conducen
te del mezzo
LEGACYProduttore
Operatore del
magazzino
Ordine di trasportoOrdine di prelievo
Ordine di stoccaggioOrdine di
prelievo
Ordine di
trasporto
Stato del
trasporto
Assegna missione
Stima di costo
Calcolomissione
Calcolopercors
o
7Università degli studi di Modena e Reggio Emilia
Scenario 1: Il BrokerScenario 1: Il Broker
LOGISTICAProduttore
BROKERINGdei trasporti
Calcolodistanz
e
SIMULAZIONEdei giri
LOGISTICATrasportatore
Ordine di
trasporto
Stato del
trasporto
Assegna missione
Stima di costo
Calcolomissione
Produttori chiedono al Broker la migliore soluzione di trasporto
Il Broker calcola la missione aggregando eventualmente i carichi Interpella i trasportatori per stimare i costi e assegnare le missioni I trasportatori coinvolti informano ciascun produttore sul suo trasporto
8Università degli studi di Modena e Reggio Emilia
Scenario 2: Il TrasportatoreScenario 2: Il Trasportatore
CALCOLOdei giri
LOGISTICAProduttore
Calcolodistanz
e
LOGISTICATrasportatore
Conducente del mezzo
Ordine di
trasporto
Stato del
trasporto
Calcolopercors
o
I produttori interpellano direttamente il trasportatore Il trasportatore riceve i loro ordini di trasporto e li conferma Ottimizza i carichi ed i percorsi Informa sull’avanzamento e lo stato delle missioni
9Università degli studi di Modena e Reggio Emilia
Scenario 3: Flotta internaScenario 3: Flotta interna
Il produttore dispone di una propria flotta di mezzi La gestisce integrando due funzioni logistiche Quella del produttore e quella del trasportatore
CALCOLOdei giri
LOGISTICAProduttore
Calcolodistanz
e
LOGISTICATrasportatore
Conducente del mezzo
Calcolopercors
o
10Università degli studi di Modena e Reggio Emilia
Scenario 5: Outsourcing del trasportoScenario 5: Outsourcing del trasporto
L’operatore ingaggia altri Per gestire picchi di carico Oppure nuove destinazioni Comportandosi come se fosse
un produttore
LOGISTICAProduttore
BROKERINGdei trasporti
LOGISTICATrasportatore
LOGISTICATrasportatore
Conducente del mezzo
Ordine di
trasporto
Stato del
trasporto
Assegna missione
Stima di costo
11Università degli studi di Modena e Reggio Emilia
Scenario 6: Servizio logistico integrato Scenario 6: Servizio logistico integrato
Il trasportatore offre trasporto, magazzino e altri servizi
Utilizza la propria funzione logistica per la gestione dei trasporti Quella del polo logistico per la gestione di magazzino E quella del produttore per gli ordini di stoccaggio e di prelievo
LOGISTICAProduttore
LOGISTICATrasportatore
LOGISTICAPL3G Conducen
te del mezzoOperatore
del magazzino
12Università degli studi di Modena e Reggio Emilia
Una prospettiva più ampiaUna prospettiva più ampia
Rete di Poli Logistici Virtuali Con specializzazione settoriale/regionale/modale Possibilità di offrire servizi complessi ad un qualunque cliente di un
qualunque PLV (lunghe distanze, multi-modalità) Bisogno di mappare fra loro i data model dei diversi PLV Requisiti di trust ancora più stringenti
B
T
PB
T
P
B
T
P
13Università degli studi di Modena e Reggio Emilia
Bisogno di interoperabilitàBisogno di interoperabilità
Dall’interno all’esterno Ieri: integrazione dei componenti del sistema informativo Oggi: scambio di dati fra applicazioni interne all’azienda Domani: scambio di dati fra i sistemi informativi dei partner
Dalla sintassi alla semantica Ieri: accordi bilaterali sul formato dei dati da scambiare Oggi: accordi bilaterali sul significato dei dati da scambiare Domani: riferimento a un’ontologia globale di dominio
Dall’adeguamento alla costruzione dal basso Ieri: standard di riferimento dei dati sui prodotti (STEP) Oggi: standard per lo scambio elettronico di dati (EDI, EDIFACT) Domani: conversione automatica di documenti fra ontologie diverse
14Università degli studi di Modena e Reggio Emilia
Ruolo dell’ontologia globaleRuolo dell’ontologia globale
Insieme dei concetti in uso nel dominio Termini, attributi, relazioni fra termini, gerarchie fra termini Cataloghi di prodotti e servizi, classificazioni varie Descrizioni di funzioni, protocolli di collaborazione, eccetera
Schema di riferimento di un Distretto Digitale Cui rapportare (mappare) i concetti della singola applicazione
Supply ChainManagementSupply ChainManagement
Ontologia globale
Gestione deimagazzini
Gestione deimagazzini
Gestione dellaflotta interna
Gestione dellaflotta interna
Pianificazionedei trasporti
Pianificazionedei trasporti
Gestione degliordini
Gestione degliordini
Gestionedelle fatture
Gestionedelle fatture
Mappa A
Mappa BMappa C Mappa D
Mappa F
Mappa E
15Università degli studi di Modena e Reggio Emilia
Supporto alla piena interoperabilitàSupporto alla piena interoperabilità
L’entità A esporta i suoi business document Nel proprio formato e con la semantica propria I contenuti sono tradotti nei concetti dell’ontologia generale
L’entità C riceve i suoi business document I contenuti sono tradotti nel formato e nella semantica propri E poi sono importati nel proprio legacy system
Da A adontologia comune
Da A adontologia comune
Da ontologiacomune a C
Da ontologiacomune a C
Ontologia globale
Entità AEXPEXP IMPIMP
Nello stile di A
Nello stile di C
Mappa A Mappa C
Entità C
16Università degli studi di Modena e Reggio Emilia
Spunti per la ricerca /1Spunti per la ricerca /1
Informazione non strutturata Contenuti testuali degli ordini, istruzioni per maneggiare i colli Istruzioni per assemblaggio e disassemblaggio dei prodotti Fotografie e filmati sempre più utilizzati, es. per documentare eccezioni In generale, forte componente multimediale da annotare e organizzare E da cui estrarre conoscenza
Modellazione di processo Dalla struttura gerarchica tradizionale alla struttura reticolare Con l’inserimento di punti decisionali critici E il coinvolgimento di risorse distribuite (in rete)
Comunicazione mobile Per segnalare ritardi, per documentare furti e danneggiamenti Per ri-pianificare le attività in tempo reale La comunicazione non è mai abbastanza tempestiva
17Università degli studi di Modena e Reggio Emilia
Ricerca partner Serve una rete di eRegistry di fornitori di prodotti/servizi Con semplici strumenti di negoziazione e collaborazione Prime risposte dal progetto IST-FP6-26476 SEAMLESS
Gerarchia di ontologie Ontologia logistica globale a scala Europea (in inglese) Ontologie logistiche regionali (nella lingua locale) Mappatura fra ontologie e conversione/traduzione automatica
Service discovery L’esperienza mostra casi tipici di servizi “in competizione” Difficile (o impossibile) standardizzare le interfacce Difficile esprimere le caratteristiche e la qualità del servizio fornito Prime risposte dal progetto FIRB NEP4B (semantica e trust)
Spunti per la ricerca /2Spunti per la ricerca /2
18Università degli studi di Modena e Reggio Emilia
ConclusioniConclusioni
Verso il Single European Electronic Market - SEEM Un approccio concreto, dal basso, su problematiche settoriali Con soluzioni a scala regionale Per il coinvolgimento delle piccole e micro imprese Attraverso l’offerta di servizi semplici e facilmente accessibili
Con iniziative pan-Europee Un caso reale Spagna-Germania (progetto SEEMseed) Merci pericolose (progetti INTERREG) Molta attenzione all’aspetto transfrontaliero E alla gestione di autorizzazioni di enti di vari paesi Con riduzione di lead-time, errori, costi amministrativi
Recommended