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UN PIENO DI ENERGIA!IN FORMA SULLE PISTE
RILASSATI IN UFFICIO
COME FUNZIONANO LE VACCINAZIONI?
newsFeelgood’sOttobre / Novembre 2016
Prossima edizione: dicembre 2016.
Editore e inserzioni: Winconcept SA, Untermattweg 8, 3027 Berna, tel. 058 852 82 00, contact@winconcept.ch; Direzione del progetto: STO Pharmawerbung AG, Gallus strasse 33a, 9501 Wil; Caporedattrice: Christina Bö-siger, STO Pharma werbung AG, Wil; Stampa: pmc, Oetwil am See; Cambiamento d’indi rizzo: vi preghiamo di rivol-gervi alla vostra farmacia Feelgood’s. Ulteriori argomenti e rivista attuale anche su: www.feelgoods-farmacie.chAvvertenza in merito a link e letture consigliate: la disponibilità dei link e dei libri consigliati nei diversi articoli viene controllata alla chiusura della redazione, con riserva di eventuali modifi che successive.
neutralStampato
No. 01-16-631442 – www.myclimate.org© myclimate – The Climate Protection Partnership
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Per saperne di più
È da tempo che desiderate porre una domanda
sulla professione di farmacista o sui medicinali,
ma non ci siete mai riusciti? Oppure volete sem
plicemente approfondire un tema relativo alla
salute? Non esitate, chiedete e riceverete una
risposta esaustiva per iscritto. Inoltre, alcuni
estratti delle risposte potranno essere pubblicati
in forma anonima nella rivista feelgood’s news.
Scriveteci via mail:
contact@feelgoodspharmacies.ch
o per posta:
Winconcept SA, Domande dei lettori Feel good’s,
Untermattweg 8, 3001 Berna
Le vaccinazioni proteggono da gravi malattie
infettive. La protezione del vaccino dura
diversi anni, talvolta anche tutta la vita.
Fa eccezione il vaccino antinfluenzale data
l’elevata mutabilità dei virus dell’influenza.
Microrganismi indesiderati si collocano in maniera perma
nente nel corpo. La maggior parte viene eliminata dal si
stema immunitario senza che ce ne accorgiamo. Altri, invece,
possono scatenare gravi malattie infettive, quali pertosse,
tetano, difterite, poliomielite, orecchioni, epatite e altre
malattie. Per contrastarle, nei globuli bianchi del sangue si
formano degli anticorpi specifici. Tuttavia, questo processo
richiede del tempo e inizia solo quando il contagio è già in
atto. Con l’aiuto dei vaccini è possibile simulare un contagio.
Gli agenti patogeni uccisi o attenuati nel vaccino bastano
a scatenare l’auspicata reazione immunitaria, senza che la
malattia si manifesti. Nel caso di alcune malattie infettive
sono necessarie due o tre vaccinazioni consecutive, prima
che il sistema immunitario formi anticorpi a sufficienza, in
altri casi una sola dose garantisce una copertura di anni o
persino decenni.
Il vaccino antinfluenzale è un caso a parte, in quanto i virus
dell’influenza mutano di anno in anno. La protezione del
vaccino dura pertanto solo una stagione. Il vaccino deve
quindi essere adattato ogni anno ai virus influenzali attuali
e la vaccinazione ripetuta annualmente.
Come funzionano le
vaccinazioni?
� Fate controllare il vostro certificato di vaccinazione in farmacia
in modo da poter pianificare per tempo eventuali richiami.
� Dovrebbero vaccinarsi contro l’influenza soprattutto le per
sone a partire dai 65 anni, le donne in gravidanza, i malati
cronici e il personale sanitario.
� In diversi cantoni è possibile farsi vaccinare contro l’influenza
e altre malattie infettive in farmacia. Per le vaccinazioni in
farmacia nel cantone Ticino occorre la ricetta medica. Infor
mazioni in merito su www.impfapotheke.ch.
� In caso di elevata predisposizione alle infezioni, sono utili
anche sostanze vitali e ricostituenti (vegetali) che rafforzano
il sistema immunitario. Chiedete al vostro farmacista!
LA FARMACIA
consiglia
Il vaccino antinfluenzale è raccomandato ogni anno
soprattutto dopo i 65 anni.
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FG news Ottobre / Novembre 2016
LO SAPEVATE?
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FG news Ottobre / Novembre 2016
Il mio regno per un castello!In Svizzera numerosi castelli raccontano la storia del nostro paese. Grazie alle attività
proposte, la visita di questi suggestivi manieri
incanta i bambini e impressiona gli adulti. Per voi ne abbiamo scelti tre.Castello di Grandson, testimone della
storia svizzeraQuesto castello è il secondo in ordine di grandezza in Sviz
zera, ma per molti versi è anche il più particolare. Situato
sulle rive del lago di Neuchâtel, nel cuore della località
storica di Grandson, ha assistito a eventi che hanno fatto la
storia del nostro paese. Qui Carlo il Temerario, sconfitto dai
Confederati nella celebre battaglia di Grandson (1476)
combattuta non lontano dalle sue mura, abbandonò un
prestigioso bottino. Visitando la fortezza vi immergerete in
quest’epoca movimentata e potrete ammirare i suoi tesori:
antiche armi e armature, un’imponente collezione di bale
stre, sale e corti che testimoniano fedelmente la vita di un
tempo. Per rivivere l’atmosfera dell’epoca, ogni anno nel
comprensorio del castello viene organizzata una festa
medievale. E per coloro che preferiscono le belle carrozzerie
alle armature storiche, il castello ospita anche un museo
dell’automobile con la Rolls Royce bianca di Greta Garbo e
la Austin di Winston Churchill. www.chateaugrandson.ch
TOUR ELVETICO
Castello di Oberhofen, un soggetto da cartolina
La fortezza che si specchia nelle acque del lago di Thun è
davvero imponente, ma lo è anche il panorama che offre
sulle Alpi bernesi. Nel cuore del castello (vedi fotografia in
alto) si possono visitare il Museo degli arredi e diverse espo
sizioni sulla storia del canton Berna e della città di Thun, ma
anche sulla vita al castello. Sul percorso dei cavalieri, paggi
e scudieri dai 6 ai 12 anni vengono preparati per diventare
cavalieri, mentre gli adulti vanno alla scoperta del grande
parco del castello (due ettari!). Costruito nel 19° secolo, con
i suoi fiori e i suoi alberi secolari il giardino è uno dei più belli
della regione. www.schlossoberhofen.chI castelli di Bellinzona, tre gioielli a sud delle Alpi
Dichiarati Patrimonio mondiale dell’umanità dall’UNESCO
nel 2000, i tre castelli formano il cuore della città. Il più
antico – ma anche il più impressionante – è il Castelgrande.
Arroccato su un promontorio roccioso, con la sua presenza
imponente il castello domina la città di Bellinzona. La for
tezza ospita il Museo storico archeologico e il Museo storico
artistico. Dopo una passeggiata protetta dalle mura merlate,
con il trenino turistico si sale al secondo maniero, il castello
di Montebello, anticamente chiamato Castel piccolo. La
fortezza, situata su uno spuntone di roccia, ospita il Museo
civico con la sua collezione archeologica che racconta le
origini della città. Dal terzo castello, detto di Sasso Corbaro,
si gode una vista stupenda sulla città. www.bellinzonesealtoticino.ch
Olivier Reymond
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FG news Ottobre / Novembre 2016
Assentarsi dal lavoro … un grido d’allarme?Marinare la scuola o non presentarsi al lavoro senza giustificazione va contro la legge e le buone maniere. Talvolta però l’assenza può essere un grido d’allarme.
«Figlio mio», disse il padre dopo una lunga ed estenuante
settimana di lavoro: «Questo fine settimana non posso
venire a passeggio con te; devo preparare una relazione». La
risposta di Michael, 10 anni: «Se continui a lavorare così
tanto, ti prenderai un infarto e il tuo datore di lavoro ti avrà
perso per sempre. Ma se lunedì non vai al lavoro, gli man
cherai per un solo giorno». Un’argomentazione che convince
il padre. La domenica pomeriggio trascorsa al lago è rilas
sante e il martedì si ripresenta al lavoro in forma. Tuttavia,
il fatto di aver dovuto inventare una malattia per giustificare
la sua assenza gli pesa sulla coscienza.
Continua a pagina 7 >>
Detective contro assenteismoDue anni fa, un articolo di Peter Schelker, presidente dell’Asso
ciazione internazionale di investigatori privati, fece scalpore.
Secondo Schelker, negli ultimi anni aveva registrato un sen
sibile incremento dei superiori che chiedevano di sorvegliare
i loro dipendenti, e nell’80% dei casi, il sospetto di assen
teismo aveva trovato conferma. Il motivo principale per
l’investigatore: «un calo di lealtà nei confronti del datore di
lavoro». La notizia scatenò reazioni vivaci tra i lettori; nume
rosi rapporti di dipendenti denunciavano condizioni di lavoro
per certi versi disumane, oppure casi di collaboratori che si
erano dedicati anima e corpo all’azienda senza mai un giorno
di assenza e che erano stati ringraziati con il licenziamento.
Il commento di Andy, un lettore: «Alcune persone non si
presentano al lavoro perché non vedono altra via d’uscita».
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ATTUALITÀ
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In questa edizione:
EDITORIALE
Il pieno di energia, grazie! Care lettrici, cari lettori
Non capita anche a voi? Tra lavoro, famiglia, amici e attività del tempo libero,
a volte ci sentiamo così stanchi che potremmo dormire tutto il giorno. La
palestra? Un’impresa impossibile! Allora, che ne dite di sedervi semplicemente
al sole? Senza lavoro, né sport, né cellulare. Semplicemente voi e i raggi dorati!
Fate il pieno di energia e godetevi il rilassante calore del dolce sole autunnale!
Abituatevi anche a concedervi regolarmente delle pause. È importante in parti-
colare se svolgete un’attività puramente intellettuale. Di tanto in tanto alzatevi,
camminate un po’ e fate dei bei respiri profondi. Anche un bicchierone d’acqua
può rimettere in marcia un organismo stanco. Ma che fare se tutto questo non
aiuta perché vi sentite demotivati e sotto pressione? L’articolo da pagina 5 vi sarà
senz’altro utile.
Vi servono altri consigli per lottare contro la stanchezza? Venite a trovarci in
farmacia. Numerosi rimedi naturali possono aiutare l’organismo a ritrovare
l’equilibrio interiore. Il nostro team professionale vi accompagna volentieri con
una consulenza individuale.
A presto in farmacia!
La vostra farmacista, il vostro farmacista
AttualitàAssentarsi dal lavoro … un grido d’allarme?
5 5 Attualità Assentarsi dal lavoro … un grido d’allarme?
9 Feelgood’s Viva In gran forma sulle piste!
13 Consigli & astuzie
15 Benessere Relax da ufficio
19 Zoom su... Aiuto, la mia memoria vacilla!
21 Punti di vista Respirate e fatevi del bene
25 Gioco-concorso Sudoku
27 Lo sapevate? Come funzionano le vaccinazioni?
29 Bontà & salute Colazione: iniziare la giornata in salute
32 Vita quotidiana E voi con chi abitate?
35 Tour Helvetica Il mio regno per un castello!
36 Oggi in farmacia
Tour HelveticaIl mio regno per un castello!
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Punti di vistaRespirate e fatevi del bene
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SOMMARIO
| 3
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FG news Ottobre / Novembre 2016
Assentarsi dal lavoro … un grido d’allarme?Marinare la scuola o non presentarsi al lavoro senza giustificazione va contro la legge e le buone maniere. Talvolta però l’assenza può essere un grido d’allarme.
«Figlio mio», disse il padre dopo una lunga ed estenuante settimana di lavoro: «Questo fine settimana non posso venire a passeggio con te; devo preparare una relazione». La risposta di Michael, 10 anni: «Se continui a lavorare così tanto, ti prenderai un infarto e il tuo datore di lavoro ti avrà perso per sempre. Ma se lunedì non vai al lavoro, gli mancherai per un solo giorno». Un’argomentazione che convince il padre. La domenica pomeriggio trascorsa al lago è rilassante e il martedì si ripresenta al lavoro in forma. Tuttavia, il fatto di aver dovuto inventare una malattia per giustificare la sua assenza gli pesa sulla coscienza. Continua a pagina 7 >>
Detective contro assenteismoDue anni fa, un articolo di Peter Schelker, presidente dell’Asso ciazione internazionale di investigatori privati, fece scalpore. Secondo Schelker, negli ultimi anni aveva registrato un sensibile incremento dei superiori che chiedevano di sorvegliare i loro dipendenti, e nell’80% dei casi, il sospetto di assenteismo aveva trovato conferma. Il motivo principale per l’investigatore: «un calo di lealtà nei confronti del datore di lavoro». La notizia scatenò reazioni vivaci tra i lettori; numerosi rapporti di dipendenti denunciavano condizioni di lavoro per certi versi disumane, oppure casi di collaboratori che si erano dedicati anima e corpo all’azienda senza mai un giorno di assenza e che erano stati ringraziati con il licenziamento. Il commento di Andy, un lettore: «Alcune persone non si presentano al lavoro perché non vedono altra via d’uscita».
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Cercare il dialogoAlcuni cercano una scappatoia attraverso il loro medico di famiglia e si fanno fare un certificato di malattia. Non potendo addurre come scusa una gamba rotta o una malattia fisica, viene emesso un certificato per un disturbo psichico, spesso
una depressione. Stando alle informazioni di diverse casse malati e offerenti di assicurazioni d’indennità giornaliera, negli ultimi anni il numero di assenze dal lavoro per disturbi psichici è fortemente aumentato. Dietro alle difficoltà di natura psichica, spesso si nascondono problemi irrisolti sul lavoro. Secondo il Dr. Niklas Baer, responsabile del servizio di
Continua da pagina 5
riabilitazione psichiatrica dell’Istituto di psichiatria di Basilea Campagna, i medici dichiarano troppo spesso e per periodi troppo lunghi inabili al lavoro pazienti con sintomi psichiatrici. Lo stesso discorso vale anche per la scuola dove, stando a uno studio del Fondo nazionale, il 49% degli allievi salta le lezioni occasionalmente e il 38% si assenta regolarmente, e dove solo il 13% degli studenti ammette di non aver mai mancato una lezione senza una falsa giustificazione. Anche in questi casi, se le assenze sono frequenti o prolungate, e quindi potrebbero mascherare difficoltà scolastiche, occorre cercare il dialogo.
Evitare un circolo viziosoÈ’ una realtà: sono in molti a pensare di aver raggiunto il proprio limite e di aver bisogno di una pausa. Ma il «congedo non autorizzato» non deve diventare un’abitudine. Non solo perché si tratta di una truffa nei confronti del datore di lavoro, che può condurre persino al licenziamento, bensì anche perché non permette di risolvere le cause del sovraccarico. Le persone interessate cadono in un circolo vizioso sempre più profondo, perdono il contatto con la realtà professionale e scolastica e le assenze dal lavoro e da scuola si prolungano. Urs Martin
Crearsi delle isole temporali
Assentarsi dal lavoro o dalla scuola senza motivo può essere
allettante, ma non è leale. Una persona che si sente sottostimolata
o sotto pressione per un periodo prolungato dovrebbe cercare di
parlarne con i suoi superiori o con i docenti. Se la situazione non
migliora, potrebbe essere necessario cambiare posto di lavoro o
istituto scolastico, anche se professionalmente parlando e consi
derata l’attuale situazione economica, risulterebbe difficile, e per
la scuola addirittura impossibile. Se le tensioni e il sovraccarico
dovessero essere soltanto temporanei, spesso basta migliorare
la propria gestione del tempo, programmare dei momenti liberi
durante la giornata e di tanto in tanto dedicarsi ad attività
gratificanti.
“ Spesso le assenze per malattia nascondono
situazioni conflittuali.”
Molte persone si recano al lavoro anche se sono malate o esaurite.
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FG news Ottobre / Novembre 2016 Attualità | 7
Respirare più liberamente attraverso il naso
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... che Sandoz è stata
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In gran forma sulle piste! Vi ricordate Jack Günthard, il caposquadra della nazionale di ginnastica che negli anni ’70 con la trasmissione radiofonica e televisiva «Fit mit Jack» («In forma con Jack») ha fatto muovere giovani e meno giovani? Partecipare e ottenere una buona forma fisica, questo il motto, valido allora come oggi!
È una leggenda dello sport elvetico: Jack Günthard, campione olimpico alla sbarra nel 1952, campione europeo alla sbarra e alle parallele nel 1957, insegnante di educazione fisica a Macolin e allenatore dei ginnasti svizzeri. Quale caposquadra della nazionale, il campione di ginnastica artistica zurighese ha immortalato per decenni lo sport del nostro paese. Negli anni ’70, tra le sette e le otto del mattino, l’emissione radiofonica «Fit mit Jack» s’insinuava nelle
Continua a pagina 11 >>
Muscolatura addominale: sdraiatevi sulla schiena e posate le mani sulle tempie (non sulla nuca). Avvicinate diagonalmente i gomiti alle ginocchia. La testa e le spalle devono rimanere sollevate. Da 25 a 30 ripetizioni.
case degli svizzeri, coinvolgendoli in entusiastici allenamenti! E nonostante – purtroppo – oggi questa trasmissione non esista più, l’importanza di dedicarsi alla propria forma fisica è più viva che mai. Un’eccellente spinta motivazionale la regala ad esempio il programma di allenamento «Top 10» della Suva. Strutturato in dieci semplici esercizi da eseguire a casa e altri 10 più complessi per l’allenamento in palestra, «Top 10» è disponibile in DVD (da ordinare gratuitamente alla Suva, servizio clienti, casella postale, 6002 Lucerna), con tanti preziosi consigli per l’allenamento della resistenza e lo stretching nonché sotto forma di opuscolo da scaricare (www.suva.ch, Prevenzione, Sport sulla neve, Top 10 per l’inverno). È altresì possibile vedere online tutti gli esercizi di «Top 10» su youtube ed eseguirli direttamente.
Muscolatura di dorso e glutei: mettetevi in quadrupedia appoggiando le mani e le ginocchia. Alzate e tendete il braccio destro e la gamba sinistra orizzontalmente. Avvicinate ginocchia e gomiti diagonalmente e tendete quindi di nuovo braccia e gambe. È possibile aumentare il grado di difficoltà dell’esercizio sistemando un cuscino sotto la parte inferiore della gamba. Da 25 a 30 ripetizioni per lato.
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FEELGOOD’S VIVA
FG news Ottobre / Novembre 2016 | 9
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FG news Ottobre / Novembre 2016
Un buon allenamento è la migliore prevenzione degli infortuni«Una buona preparazione all’inverno costituisce la migliore prevenzione contro gli infortuni», dichiara Samuli Aegerter, responsabile della campagna sport invernali presso la Suva. «Le discipline sportive invernali quali lo sci e lo snowboard sono fisicamente più impegnative di quanto comunemente si pensi. Anche sciare con i moderni sci da carving presuppone una buona muscolatura di busto e gambe e richiede resistenza ed equilibrio.» Chi desidera affrontare le piste ben preparato, dovrebbe quindi allenare regolarmente condizione fisica e mobilità. «20 minuti, almeno due o tre volte la settimana sono sufficienti» spiega Samuli Aegerter. Lo conferma lo studio condotto dalla Suva in collaborazione con l’Istituto per le scienze motorie e sportive del Politecnico federale di Zurigo. Gli esperti hanno esaminato un gruppo d’allenamento e un gruppo di controllo. Mentre il primo eseguiva da due a tre volte la settimana gli esercizi di «Top 10», il secondo non seguiva alcun allenamento particolare. I risultati sono stati sorprendenti: dopo sole otto settimane, la muscolatura di tronco e gambe del gruppo di allenamento era migliorata sensibilmente. E persino nella coordinazione
Continua da pagina 9
dei movimenti, entro breve tempo si sono notati progressi importanti. Gli studiosi sono stati unanimi: una buona costituzione fisica non solo migliora le doti tecniche, bensì riduce anche il rischio di cadute e lesioni.
Riscaldarsi per non farsi male Samuli Aegerter ha ancora un suggerimento efficace per gli amanti degli sport invernali: «Riscaldatevi prima di affrontare la prima pista o dopo lunghe pause e risalite sugli impianti. Giochi ed esercizi utili allo scopo si trovano nella App «Slope Track», scaricabile gratuitamente dall’Appstore o da Google Play Store.» Questa pratica applicazione è stata messa a punto dalla Suva appositamente per la prevenzione degli infortuni durante gli sporti invernali. Non si focalizza solo sui vari pericoli, bensì registra anche la discesa percorsa, il dislivello e la velocità individuale. Inoltre, selezionando la voce del menu «Check», è possibile risalire a informazioni sulle condizioni meteo e della neve nella località prescelta (con corrispettive webcam). Infine trovate anche le regole FIS, le istruzioni per il primo soccorso, i numeri di emergenza e le coordinate precise del luogo in cui ci si trova (utili in caso di infortunio). Christina Bösiger
Allenamento dell’equilibrio: state in equilibrio su una gamba sola sopra un asciugamano arrotolato. Coinvolgete anche le braccia, ad esempio lanciando una palla e riprendendola.
Preparare per l’inverno
la farmacia di casa
Un’occhiata alla farmacia di casa all’inizio della stagione fredda
s’impone, in quanto nella quotidianità è il primo punto di riferimento
per piccoli inconvenienti o infortuni. Della dotazione di base fanno
parte un termometro, antidolorifici senza prescrizione medica, ce
rotti, compresse sterili, alcol per disinfettare, garze e bende. Ai primi
segni di tosse o di raffreddore, è opportuno disporre dimedicinali
per la stagione fredda ottenibili senza ricetta. Chiedete consiglio in
farmacia.
LA FARMACIA consiglia
“ Una buona costituzione fisica riduce il rischio
di infortuni.”
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Feelgood’s Viva | 11
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La sindrome dei piedi brucianti come carboni ardenti – in gergo medico si parla di Burning Feet Syndrom – può essere molto sgradevole soprattutto quando si cammina con passo veloce, si corre o si percorrono i sentieri di montagna. Ma i piedi brucianti sono soltanto un sintomo e possono rientrare in un quadro patologico multicausale, che richiede un trattamento differenziato. Spesso i piedi brucianti sono semplicemente dovuti alle calzature sbagliate o troppo strette, a disturbi dell’irrorazione sanguigna temporanei o a reazioni allergiche al materiale delle scarpe e/o dei calzini. Se questo fenomeno si ripete o si manifesta anche di notte, meglio rivolgersi a un medico per chiarirne la causa, soprattutto perché la sindrome dei piedi brucianti può essere provocata anche da malattie gravi.
Piedi che bruciano correndo?
Mio figlio ha bevuto il detersivo per le stoviglie, ingerito le compresse del nonno, mangiato bacche o funghi velenosi o inghiottito una pila a bottone! Ogni giorno i consulenti di Tox Info Suisse rispondono al numero d’emergenza gratuito 145 a telefonate di questo genere di genitori preoccupati o disperati. Nella maggior parte dei casi le descrizioni dei fatti consentono una valutazione rapida ed efficace del rischio e una consulenza adeguata sulle misure di primo intervento. L’applicazione gratuita Emergenza di Tox Info Suisse, sviluppata in collaborazione con l’Ufficio federale della sanità pubblica, è uno strumento utilissimo ai fini della consulenza. La possibilità di inviare dopo la chiamata le fotografie e il codice a barre del prodotto a Tox Info Suisse facilita l’identificazione della sostanza tossica e rende la consulenza più rapida e affidabile. L’app in tre lingue Tox Info è disponibile per Apple e Android. Ulteriori informazioni sulle sostanze tossiche e le intossicazioni sul sito di Tox Info Suisse www.toxinfo.ch
Intossicazione?
Presto si ripresenterà la stagione dell’influenza, del raffreddore e del mal di gola. Per prevenire in modo efficace e duraturo le malattie da raffreddamento e attraversare in perfetta salute questi mesi ad alto rischio di contagio, rafforzate il vostro sistema immunitario. Seguire un’alimentazione sana, ricca di vitamine e di minerali, fare ogni giorno attività fisica all’aria aperta e dormire a sufficienza fanno ovviamente parte di uno stile di vita salutare. Studi autorevoli hanno dimostrato che la mancanza di sonno può compromettere la capacità del corpo di combattere le infezioni. Perciò è importante dormire bene e a sufficienza, ed evitare lo stress nella vita quotidiana. Poiché il permanere di livelli eccessivamente elevati di cortisolo – l’ormone dello stress – indotti dallo stress cronico possono provocare un indebolimento del sistema immunitario, le tecniche di rilassamento possono aiutarvi a rendere il vostro sistema immunitario più resistente. I seguenti preparati in vendita in farmacia sotto forma di cura completa possono contribuire a rafforzare il vostro sistema immunitario: granuli omeopatici (Thymuline, Influenzinum), rimedi su base vegetale: echinacea, vitamina C, oligoelementi quali rame, oro e argento, miscele spagiriche e oli eterici.
sistema immunitario!Rafforzate il vostro ©
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CONSIGLI & ASTUZIE
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Quelli con l’arcobaleno
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FG news Ottobre / Novembre 2016
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Relax da ufficioTensioni alla nuca, dolori alla schiena, occhi irritati: ecco i tipici mali da ufficio. I disturbi fisici riducono le prestazioni e spesso sono causa di assenze dal lavoro. Bastano pochi cambiamenti per raggiungere un maggiore livello di benessere.
Il viso di Anna si contrae in continue smorfie di dolore. La mano si dirige verso la nuca, che negli ultimi tempi le causa parecchi problemi. Il dolore è costante, parte dalla spalla fino a raggiungere le dita della mano destra. Per non parlare del mal di testa! «Dovresti andare da un medico», le suggerisce la collega. «Passerà», risponde Anna stoica e riprende a osservare lo schermo concentrata. Durante il pomeriggio i dolori alla testa sono talmente lancinanti da costringerla a lasciare l’ufficio e rientrare a casa. Dopo un paio di settimane Anna sta decisamente meglio. Si è recata dal medico che le ha raccomandato diverse misure da adottare tempestivamente. Contro le tensioni alla nuca, le è stata prescritta della
fisioterapia, per sgravare gli occhi ora Anna porta gli occhiali; il medico le ha persino suggerito una scrivania per lavorare in piedi. Il datore di lavoro è intervenuto immediatamente: la postazione di Anna è stata esaminata ergonomicamente e modificata. Ora possiede un mouse ergonomico e una tastiera commisurata; inoltre, grazie alla scrivania regolabile in altezza, può lavorare sia in piedi che seduta. E i dolori? Praticamente scomparsi.
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Le sofferenze di chi lavora in ufficioSe è vero che gli impiegati d’ufficio non svolgono un’attività faticosa fisicamente, è anche vero che il lavoro davanti allo schermo impone sempre dove guardare e in che modo stare seduti. Questa immobilità e l’elevata concentrazione costantemente richiesta sono cause di dolorose tensioni. La colonna vertebrale e la muscolatura non sono fatte per stare seduti ore e ore su una sedia d’ufficio. Battere sulla tastiera e cliccare sul mouse fanno ormai parte indistintamente della quotidianità di capi progetto, assistenti, contabili o grafici. Il gesto ripetuto di continuo può causare delle lesioni a mano, braccio, spalla e nuca. I medici parlano spesso di sindrome RSI (Repetitive Strain Injury), nota nel linguaggio popolare anche come braccio da mouse e paragonabile a un’infiammazione della guaina tendinea. La maggior parte di questi disturbi da ufficio può essere prevenuta con alcuni piccoli accorgimenti. In fondo non si tratta di una malattia professionale riconosciuta, bensì di fastidi da ricollegare al posto di lavoro o all’attività svolta.
Concedetevi una pausa ogni ora per stirarvi e sciogliere le gambe.
“ Pochi accorgimenti per prevenire il mal
d’ufficio.”
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FG news Ottobre / Novembre 2016
Sani e motivatiQuando si parla di allestimento ergonomico delle postazioni e delle procedure di lavoro, s’intende la semplice ottimizzazione delle condizioni individuali in cui viene svolta la professione. L’ergonomia aiuta ad accrescere l’efficienza e la sicurezza sul lavoro nonché a ridurre i disturbi professionali. Si inizia dal posto di lavoro. E poiché ognuno è diverso dall’altro, si tratta di apportare singole modifiche che consentano di evitare posture sbagliate e sovraccarichi. Potete procedere da soli: ottimizzate sedia, scrivania e strumenti di lavoro. Seduti, le gambe devono formare un angolo retto, i piedi poggiare comodamente a terra, lo schienale della sedia sostenere le vertebre lombari e nel contempo risultare flessibile. Seduti o in piedi, sotto la scrivania la libertà delle gambe s’impone. Sbarazzatevi pertanto di tutto quello che può ostacolarla. Tra la coscia e il piano della scrivania deve esserci uno spazio pari alla larghezza di una mano e l’angolo tra braccio e avambraccio deve essere di almeno 90°. La distanza ideale tra occhi e schermo corrisponde alla lunghezza di un braccio e il bordo superiore dello schermo deve collocarsi a una mano di larghezza sotto l’altezza degli occhi. Allontanate mouse e tastiera in modo che l’avambraccio possa appoggiare sul piano della scrivania. I documenti di lavoro vanno posti tra la tastiera e lo schermo. Ecco, avete creato una postazione ergonomicamente corretta. Importantissima anche la luce. Ideali le lampade anabbaglianti, regolabili individualmente, con una luce bianca neutra fino a
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Una postura sana
� Evitate le posizioni rigide: esercitate la seduta dinamica (posi
zioni alternate) e passate dalla posizione seduta a quella
eretta.
� Concedetevi un mini timeout ogni ora: ruotate le spalle, sti
ratevi, fate qualche passo, sul mezzogiorno anche all’esterno.
� Occhio agli occhi! Senza pause, diventano secchi, affaticati e
irritati: socchiudeteli diverse volte consecutivamente, guardate
fuori dalla finestra e accendete tranquillamente la luce anche
di giorno.
� Bevete acqua a sufficienza, mangiate leggero e con modera
zione.
� Sgravate la mente con elenchi di cose da fare, scadenzari e
brevi riunioni.
� Non state a sopportare i dolori: in farmacia trovate colliri,
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Stretching delle mani: allungate un braccio in avanti con il palmo rivolto verso l’alto. Con l’altra mano afferrate le dita e piegatele verso il basso. Poi cambiate mano.
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Benessere | 17
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Aiuto, la mia memoria vacilla!I disturbi della memoria si manifestano attraverso difficoltà a concentrarsi su un’attività o a seguire un pensiero. Può succedere a tutti, e spesso è colpa della stanchezza, del sovraccarico, dello stress o delle preoccupazioni.
Sicuramente è capitato anche a voi di cercare invano una parola o un nome conosciuto, di ritrovarvi in cantina e di non ricordare più perché siete scesi, di non sapere più il vostro numero di telefono. I disturbi della concentrazione sono responsabili dei vuoti di memoria e delle difficoltà di ricordare le informazioni ricevute. Come se la vostra memoria fosse bloccata. La concentrazione è essenziale per leggere, lavorare o guidare, per ricordare le informazioni immagazzinate senza grande dispendio di energie.
Disturbi ricorrenti nell’infanziaQuesti disturbi possono manifestarsi a qualsiasi età. Quando il proprio figlio salta da un gioco all’altro, sogna facendo i compiti o dimentica ciò che ha appena letto, i genitori si fanno mille domande. Le difficoltà di concentrazione in un bambino destano sempre preoccupazione, in particolare per paura di un calo del rendimento scolastico. Anziché agitarsi
e quindi aumentare lo stress per il bambino, papà e mamma dovrebbero motivarlo a parlare del suo disagio mantenendo però una certa distanza, poiché la calma è contagiosa tanto quanto lo stress e favorisce la concentrazione. Se invece l’agitazione e le difficoltà di concentrazione del bambino persistono, occorre rivolgersi a un pediatra per capire se il bambino soffre di un eventuale deficit di attenzione con iperattività.
Possibili cause: malattia, sovraccarico o farmaciNegli adulti professionalmente attivi, i disturbi della memoria sono perlopiù dovuti a uno stato di stress o sovraffaticamento. Spesso il problema si risolve rallentando il ritmo. Nelle persone anziane, questi sintomi potrebbero anche rivelare la presenza di malattie cerebrovascolari o di patologie quali il morbo di Alzheimer. In questi casi, s’impone una visita neurologica. Con il passare degli anni, anche senza malattie conclamate, la capacità mnemonica diminuisce e l’elaborazione delle informazioni rallenta. Tra le maggiori cause dei disturbi della memoria, troviamo anche gli ansiolitici e gli psicofarmaci utilizzati in tutte le categorie di età.
8 trucchi per migliorare la concentrazione Mettere sempre le chiavi nello stesso posto Annotare tutto ciò che non va assolutamente dimenticato Allenare la memoria con una tecnica mnemonica (un
metodo di apprendimento) per memorizzare più facilmente le informazioni, ad esempio abbinare i numeri a un’immagine
Ripetere ciò che si è appreso nelle precedenti 24 ore Di tanto in tanto imparare un testo a memoria Allenare il cervello: ad es. visitando esposizioni, parteci
pando a discussioni, giocando a carte e altro Non superare le sei – otto ore di lavoro al giorno Evitare lo stress, non fare mille cose contemporaneamente
La memoria ha bisogno di vitamine del gruppo B (B1, B6, B12), vitamina C, magnesio, calcio e acido folico, poiché queste sostanze nutritive vengono utilizzate per la concentrazione, la memorizzazione e l’elaborazione delle informazioni. I preparati contenenti questi elementi sono in vendita in farmacia. Sophie Membrez
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FG news Ottobre / Novembre 2016
Respirate e fatevi del bene L’olio eterico è l’anima di una pianta. Si tratta dell’essenza volatile estratta dalle piante aromatiche attraverso distillazione. Una sostanza complessa che contiene molecole aromatiche la cui azione benefica sulla salute è stata studiata dall’aromaterapia. Un viaggio nel mondo delle fragranze!
Sin dall’antichità, gli egizi utilizzavano gli oli eterici per imbalsamare i morti, per l’incensamento in occasione delle cerimonie religiose, per profumarsi o ancora per il loro potere curativo. Gli oli essenziali, ossia i più potenti ed evoluti estratti del regno vegetale, sono presenti nelle piante cosiddette «aromatiche». Si ottengono tramite distillazione e condensazione delle componenti aromatiche volatili della pianta; fanno eccezione le essenze degli agrumi che sono il risultato di una semplice spremitura a freddo della scorza del frutto. In questo modo si ricava un concentrato delle sostanze benefiche della pianta.
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Molecole aromatiche molto potentiL’aromaterapia è un metodo terapeutico a sé stante che impiega oli eterici, composti da molecole aromatiche molto potenti. Conviene dunque rispettare modi d’uso, dosaggi e precauzioni onde evitare qualunque rischio. Un olio essenziale può racchiudere diverse centinaia di varietà di molecole, ognuna con proprietà particolari (antisettiche, antalgiche, immunostimolanti, cicatrizzanti e altre ancora). Occorre quindi sapere che una stessa pianta può possederne diverse specie, ognuna con proprietà e caratteristiche diverse. È dunque il nome latino completo che permette di risalire alla pianta esatta.
La percezione olfattivaVi sono numerose modalità d’utilizzo degli oli essenziali. Si suggerisce di trovare la migliore in funzione dell’effetto o dell’obiettivo ambito. La percezione olfattiva svolge un’azione diretta sulla psiche. L’olio diffuso nell’aria viene assorbito dalle vie respiratorie. Le molecole aromatiche degli oli essenziali risalgono direttamente al cervello tramite milioni di cellule nervose situate a
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livello del naso. Esse vengono captate dalle fosse nasali e decriptate dai neurorecettori olfattivi, portando rapidamente benessere ed equilibrio o stimolando le difese immunitarie.
Come si respira un olio essenziale?Mediante evaporazione nell’aria Alcuni oli essenziali possono essere distribuiti nell’aria mediante un diffusore volto a migliorare e a depurare l’aria di casa, a creare un’atmosfera particolare (ad esempio rilassante) o semplicemente a profumare un locale.
Mediante inspirazione profonda È altresì possibile applicare qualche goccia d’olio essenziale sui polsi e inspirarlo profondamente due o tre volte consecutivamente. Potete ripetere il gesto diverse volte al giorno, allorché ne sentite la necessità. Questo metodo, che coniuga la percezione espiratoria e la via cutanea, è consigliato in caso di stress, ansia e nervosismo.
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Oli essenziali dalle virtù
riconosciute
� lavanda vera: antisettica calmante e antidolorifica
� ravintsara: antinfettiva e antivirale
� origano: vero antibiotico naturale
� elicriso, detto l’immortale: contro gli ematomi
� albero del tè: contro i problemi di pelle.
Gli oli eterici sono veri e propri concentrati di elementi chimici
attivi e possono comportare alcuni pericoli se male impiegati.
Osservate le informazioni indicate sulle etichette per utilizzare
gli oli con conoscenza di causa ed evitare allergie o intossica
zioni. Per qualunque chiarimento, chiedete consiglio in farmacia.
Mediante inalazionePer un’inalazione umida, versate dell’acqua bollente in un recipiente, aggiungete circa cinque gocce d’olio essenziale e respirate per una decina di minuti. Questo utilizzo è particolarmente indicato in caso di disturbi respiratori.
Consigli per un uso in tutta sicurezza La diffusione e l’inalazione di oli essenziali sono sconsigliate
alle persone asmatiche e la prudenza è d’obbligo nei bambini piccoli e nelle persone anziane.
Non diffondete oli essenziali ininterrottamente in un locale senza arieggiarlo. L’evaporazione prolungata può saturare l’aria di molecole aromatiche e provocare un’irritazione delle mucose respiratorie.
Non tutti gli oli eterici si prestano all’evaporazione. In caso di dubbio, rivolgetevi alla vostra farmacia.
Non riscaldate eccessivamente gli oli essenziali; le temperature elevate possono denaturarli e distruggerne le proprietà.
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FG news Ottobre / Novembre 2016
“ La percezione olfattiva svolge un’azione
diretta sulla psiche.”
Le molecole aromatiche degli oli eterici risalgono direttamente al cervello attraverso milioni di cellule nervose situate a livello del naso.
© istockphoto
Punti di vista | 23
Un intestino in salute può sostenere in maniera ottimale il sistema immunitario. Vitafor® probiimmun contiene due ceppi di batteri lattici clinicamente testati. Inoltre, contiene vitamina D, vitamina B12 e acido folico, che contribuiscono al normale funzionamento del sistema immunitario. La compressa da masticare con un aroma raffinato limone-vaniglia non contiene glutine e lattosio. E’ adatto ai vegetariani. www.probiimmun.ch
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Untermattweg 8, 3001 BernaLe vaccinazioni proteggono da gravi malattie infettive. La protezione del vaccino dura diversi anni, talvolta anche tutta la vita. Fa eccezione il vaccino antinfluenzale data l’elevata mutabilità dei virus dell’influenza.
Microrganismi indesiderati si collocano in maniera permanente nel corpo. La maggior parte viene eliminata dal sistema immunitario senza che ce ne accorgiamo. Altri, invece, possono scatenare gravi malattie infettive, quali pertosse, tetano, difterite, poliomielite, orecchioni, epatite e altre malattie. Per contrastarle, nei globuli bianchi del sangue si formano degli anticorpi specifici. Tuttavia, questo processo richiede del tempo e inizia solo quando il contagio è già in atto. Con l’aiuto dei vaccini è possibile simulare un contagio. Gli agenti patogeni uccisi o attenuati nel vaccino bastano a scatenare l’auspicata reazione immunitaria, senza che la malattia si manifesti. Nel caso di alcune malattie infettive sono necessarie due o tre vaccinazioni consecutive, prima
che il sistema immunitario formi anticorpi a sufficienza, in altri casi una sola dose garantisce una copertura di anni o persino decenni. Il vaccino antinfluenzale è un caso a parte, in quanto i virus dell’influenza mutano di anno in anno. La protezione del vaccino dura pertanto solo una stagione. Il vaccino deve quindi essere adattato ogni anno ai virus influenzali attuali e la vaccinazione ripetuta annualmente.
Come funzionano le vaccinazioni?
� Fate controllare il vostro certificato di vaccinazione in farmacia
in modo da poter pianificare per tempo eventuali richiami.
� Dovrebbero vaccinarsi contro l’influenza soprattutto le per
sone a partire dai 65 anni, le donne in gravidanza, i malati
cronici e il personale sanitario.
� In diversi cantoni è possibile farsi vaccinare contro l’influenza
e altre malattie infettive in farmacia. Per le vaccinazioni in
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FG news Ottobre / Novembre 2016
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FG news Ottobre / Novembre 2016
Il primo pasto della giornata ricostituisce le riserve energetiche e crea le basi per una prestazione ottimale. Una combinazione equilibrata di carboidrati, proteine, vitamine e fibre alimentari per ogni età e ogni preferenza.
«Fai colazione come un principe» recita un vecchio proverbio! Ma sarà davvero giusto? Molti non hanno né l’esigenza né il tempo di consumare una lauta colazione appena svegli. Stando agli esperti in materia di alimentazione, questa regola non è coercitiva. Sta di fatto comunque che, durante la notte, le riserve energetiche vengono consumate e devono essere sostituite, di preferenza subito dopo il risveglio e prima di affrontare nuove prestazioni. I dormiglioni possono iniziare la giornata con una bevanda e recuperare l’apporto di calorie con uno spuntino nel corso della mattinata. In entrambi i casi, è decisiva la scelta degli alimenti.
Piccante, dolce o tradizionale?Le preferenze per la colazione sono diverse tanto quanto le persone su questa terra. Gli uni la preferiscono fruttata, gli altri piccante, dolce o tradizionale con pane, burro e marmellata. Sostanzialmente qualsiasi colazione può essere sana. L’importante è comporre gli alimenti in modo equilibrato. L’apporto calorico dovrebbe corrispondere a circa un terzo del fabbisogno quotidiano. Una colazione nutriente
Colazione: iniziare la giornata in salute
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previene l’abbuffata a pranzo o a cena. Idealmente una colazione si compone di liquidi, energia sotto forma di carboidrati, vitamine della frutta o della verdura nonché proteine del latte o dei latticini. Fonti energetiche mattutine per eccellenza sono i müesli poveri di zuccheri, preferibilmente
Colazioni equilibrateOgni tipo di colazione può trasformarsi in un pasto gustoso ed
equilibrato. Un paio di idee.
� Pane integrale con burro o margarina, miele o marmellata;
una porzione di quark o yogurt; un bicchiere di succo di frutta
� Pane integrale con formaggio, cottage cheese o prosciutto;
una tazza di latte con o senza cacao; una porzione di frutta
o verdura; acqua
� Knäckebrot con burro o margarina; un uovo cucinato a pia
cere; un pomodoro; una o due tazze di caffè
� Miscela per müesli fatta in casa o pronta senza zucchero
aggiunto; una porzione di quark o yogurt; frutta fresca; un
frullato di latte e frutta fatto in casa
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preparati in casa con cereali, yogurt naturale o latte e frutta fresca; i prodotti pronti spesso contengono troppi zuccheri. Oltre a vitamine e sostanze minerali, i fiocchi d’avena e di altri cereali forniscono anche fibre alimentari. Un’alternativa è il pane integrale con un sottile strato di burro e ricoperto di formaggio o salumi. Secondo i gusti, anche un cucchiaino di marmellata o miele, fettine di banana o altra frutta. Chi preferisce il piccante, può rivestire le fette di pane con erbe fresche quali prezzemolo, erba cipollina o crescione e semi di girasole, noci tritate o fettine di verdura. L’alternativa è
uno yogurt naturale con frutta fresca. Da bere va bene l’acqua, i tè alle erbe o alla frutta, i succhi di frutta o i frullati di latte e frutta, ma anche tè e caffè rientrano in un concetto di colazione equilibrata.
Importante, a qualsiasi etàPer i bambini una sana colazione è la premessa per iniziare bene la giornata. Tuttavia in casa al mattino, quando i bambini in età scolastica si alzano, regna sempre una grande agitazione. Ciò nonostante anche loro dovrebbero consumare almeno una colazione a base di cereali integrali, frutta fresca e latticini. Se ciò fosse troppo difficile e costringerli a mangiare diventerebbe controproducente, potranno
“ L’importante è una composizione
equilibrata.”riequilibrare le loro riserve energetiche durante la ricreazione con uno spuntino.Le persone anziane non hanno problemi di agitazione mattutina. Possono e devono prendersi il tempo di fare una colazione tranquilla e abbondante. La colazione ideale non varia a seconda dell’età. Si possono conservare anche le care vecchie abitudini, forse non ottimali da un punto di vista tecnicoalimentare, integrando ingredienti freschi ricchi di sostanze nutritive e fibre. Anche un uovo al tegamino con prosciutto può essere valorizzato aggiungendo fettine di pomodoro, cetrioli, carote o ravanelli. Invece del panino al latte, perché non optare per una michettina integrale? Variare è divertente e sano! Kurt Meyer
Ricetta per un birchermüesli
tradizionale
6 cucchiai di fiocchi d‘avena, 3 cucchiai di latte condensato
zuccherato, 3 cucchiai di latte, succo di limone, 6 mele grattu-
giate, 100 g di ribes rossi
Mischiate tutti gli ingredienti in una ciotola. Suggerimento: è
possibile sostituire il latte condensato con yogurt, quark o panna
montata e aggiungere 2 o 3 cucchiai di zucchero o miele. Chi lo
desidera, può inoltre unire nocciole o mandorle macinate oppure
noci finemente tritate, per un risultato deliziosamente croccante.
Enigmisticadell’ultima edizione
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Bontà & salute | 31
E voi con chi abitate?Benché nella società attuale imperversino individualisti e famiglie mononucleari, la casa condivisa è e rimane una soluzione abitativa molto apprezzata. E nel frattempo alla classica comune studentesca, si sono aggiunte nuove forme di coabitazione.
Mai come ora si contano tante persone che vivono sole. Stando ai dati dell‘Ufficio federale di statistica, la Svizzera annovera ben 1’256’826 economie domestiche mononucleari. Ossia oltre un terzo di tutte le economie private, il che ne fa la forma abitativa più diffusa nel nostro paese. I sociologi lo spiegano con la smania di libertà e di autorealizzazione. Anche il benessere, alla pari dell’emancipazione e della conseguente indipendenza della donna moderna attiva professionalmente, hanno contribuito a tale evoluzione. Tuttavia, benché le famiglie mononucleari siano in piena tendenza, la maggior parte delle persone in Svizzera vive all’interno di economie domestiche di due o tre membri, per ragioni economiche, famigliari, perché dispongono di parecchio spazio oppure semplicemente perché non vogliono stare da sole.
La casa in condivisione «Per me è terribile vivere da sola», racconta Riccarda. Da qualche tempo, la 24enne convive infatti con un’amica, Nadia (25 anni) nell’appartamento al piano terra del palazzo d’epoca arancione al centro di San Gallo. Ed è felicissima! «Ci conosciamo da dieci anni, ci capiamo a meraviglia e siamo molto simili. È fantastico!», spiega Nadia che ha un’occupazione al 60 percento per finanziarsi gli studi. Tra l’altro presso la medesima azienda dove lavora Riccarda, esperta di marketing. Non solo la coinquilina, bensì anche la casa si è rivelata un vero colpo di fortuna. «Se l’avessimo cercata non l’avremmo mai trovata», ribatte Linda, 28 anni, che
Le vicine di casa diventano una famiglia: le cinque giovani donne vivono al di là delle soglie dei loro appartamenti: ognuna è la benvenuta a casa dell’altra.
VITA QUOTIDIANA
FG news Ottobre / Novembre 2016
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abita due piani sopra. Nel mezzo vivono due gemelle, Fabienne e Carola, 22 anni; una informatica, l’altra tipografa, le due ragazze hanno sempre vissuto insieme ed era chiaro sin dall’inizio che avrebbero continuato a farlo anche una volta abbandonata la casa dei genitori. Nonostante vivano in tre appartamenti separati, le cinque inquiline del palazzo fanno avanti e indietro tra i vari alloggi. «Non vedo nelle ragazze delle vicine di casa, bensì una famiglia», racconta Linda, che dopo l’ultima esperienza di coabitazione ha cercato un po’ più di tranquillità. «Abbiamo una chat di gruppo nella quale ci mettiamo d’accordo spontaneamente, come e quando ne abbiamo voglia. C’è sempre qualcuno, ma se voglio starmene da sola, posso rintanarmi nel mio appartamento. Questa comunità abitativa è un vantaggio su tutta la linea», conclude Linda.
Coabitazione a tempo«È cominciato tutto nel 1986 con Bob», racconta Martha (78 anni). All’epoca i suoi due figli erano ancora adolescenti quando sul giornale è apparso l’annuncio di uno studente americano che cercava una sistemazione presso una famiglia per un semestre. «Fallo mamma, fallo», hanno insistito i ragazzi. E Martha l’ha fatto, per amore dei suoi figli. Così Bob è giunto nella famiglia svizzera proprio il giorno del suo 20esimo compleanno, che all’epoca significava maggiore età. Il giovane americano si è trovato bene, tanto da decidere di fermarsi un anno intero. Da allora Martha ha ospitato numerosi studenti stranieri. Ben da San Diego, Tina da Pechino, Olga da San Pietroburgo e tanti tanti altri. «I giovani si meritano un aiuto iniziale» dichiara Martha per illustrare la sua motivazione. Inoltre l’ormai 78enne trova entusiasmante conoscere nuove persone e culture: «Mi permette di ampliare i miei orizzonti e mi mantiene giovane.» Martha ora abita sola in una grande casa con un giardino idilliaco. Il marito è morto e i figli hanno da tempo una loro famiglia. Tuttavia continua ad accogliere studenti provenienti dall’estero. «Ora però non cucino e non lavo più per loro. Da mamma ospitante sono diventata una vecchia coinquilina», dichiara l’anziana signora. «Mi piace avere gente attorno. Tutti i miei studenti hanno un posto nel mio cuore, in un certo senso sono tutti figli miei.» Non se ne è mai pentita, al contrario! «È un arricchimento, lo consiglierei a chiunque!»
Suzana Cubranovic
“ Gli alloggi condivisi esistono per ogni fascia
di età e di reddito.”
Siete tipi da casa in condivisione?
Gli alloggi in condivisione esistono per tutte le età e le fasce di
reddito. I principali vantaggi di una coabitazione sono la ripar
tizione delle spese e dei lavori domestici e l’aspetto sociale. In
una casa condivisa c’è sempre qualcuno, soluzione ideale per le
persone anziane e per coloro che non amano stare soli o ancora
per chi arriva in una nuova città. La presenza costante di altre
persone può tuttavia essere anche uno svantaggio. Tranquillità e
sfera privata sono infatti cosa rara. Chi ama circondarsi di gente,
ha un carattere aperto ed è disposto a scendere a compromessi,
possiede ottimi presupposti. Vale anche per gli alloggi condivisi
per la terza età, a condizione di non avere problemi di salute o
di non necessitare di assistenza.
Martha è ancora oggi in contatto con Bob. Ormai 50enne, (nella foto in mano a Martha è con la moglie) nel 2008
è venuto in Europa con moglie e figli e ha preteso che Martha viaggiasse con loro. E lei l’ha fatto ben volentieri!
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Vita quotidiana | 33
PUBLIREPORTAGE PHYTOLIS
Intervista della Dottoressa Aline Corcel, medico e specialista della micronutrizione a Ginevra, che ci spiega quali sono i criteri importanti da prendere in considerazione per proteggere o ripristinare la flora intestinale.
Cos’è un probiotico? Un probiotico è un integratore alimentare che contiene delle fonti batteriche che contribuiscono a completare e arricchire la flora intestinale della persona per un obiettivo di salute, in senso largo.
È necessario adattare le fonti batteriche al sintomo riscontrato?Sì, esistono infatti diverse associazioni di batteri con effetti diversi. Ogni fonte probiotica interagisce con
i batteri specifici dell’individuo. Per questa ragione, è necessario a volte fare diversi tentativi prima di ottenere l’effetto desiderato. Del resto, si parla spesso di microbiota intestinale ma ne esistono di numerose specie: vaginale, buccodentario, cutaneo… Ad ogni tipo corrisponde un probiotico specifico.
Per essere efficaci, quale è la concentrazione minima di batteri e da ingerire? Gli ultimi studi scientifici dimostrano che un microbiota umano per essere di buona qualità deve essere ricco e diversificato vale a dire che deve presentare una grande quantità di batteri numerose specie diverse. Per ottenere l’effetto voluto, bisogna dunque, ingerirne una grande quantità. Al contempo non si deve dimenticare
Come scegliere i probiotici giusti?
Reference ToleranceCN
Kinder (Bambini)
Lactibiane per ritrovare il benessere
che l’assorbimento di nuovi batteri rischia di perturbare l’equilibrio esistente per farlo evolvere verso uno migliore.È sicuramente per questa ragione che la somministrazione di probiotici è a volte mal tollerata all’inizio della cura. È pertanto buona cosa iniziare con dosi più piccole per aumentare progressivamente. La dose media di probiotici è di circa 10 miliardi al giorno, ma in alcune malattie, come le patologie infiammatorie dell’intestino o le diarree acute, si può arrivare fino a una somministrazione di 40 miliardi al giorno.
FG news Ottobre / Novembre 2016
Il mio regno per un castello!In Svizzera numerosi castelli raccontano la storia del nostro paese. Grazie alle attività proposte, la visita di questi suggestivi manieri incanta i bambini e impressiona gli adulti. Per voi ne abbiamo scelti tre.
Castello di Grandson, testimone della storia svizzeraQuesto castello è il secondo in ordine di grandezza in Svizzera, ma per molti versi è anche il più particolare. Situato sulle rive del lago di Neuchâtel, nel cuore della località storica di Grandson, ha assistito a eventi che hanno fatto la storia del nostro paese. Qui Carlo il Temerario, sconfitto dai Confederati nella celebre battaglia di Grandson (1476) combattuta non lontano dalle sue mura, abbandonò un prestigioso bottino. Visitando la fortezza vi immergerete in quest’epoca movimentata e potrete ammirare i suoi tesori: antiche armi e armature, un’imponente collezione di balestre, sale e corti che testimoniano fedelmente la vita di un tempo. Per rivivere l’atmosfera dell’epoca, ogni anno nel comprensorio del castello viene organizzata una festa medievale. E per coloro che preferiscono le belle carrozzerie alle armature storiche, il castello ospita anche un museo dell’automobile con la Rolls Royce bianca di Greta Garbo e la Austin di Winston Churchill. www.chateaugrandson.ch
TOUR ELVETICO
Castello di Oberhofen, un soggetto da cartolinaLa fortezza che si specchia nelle acque del lago di Thun è davvero imponente, ma lo è anche il panorama che offre sulle Alpi bernesi. Nel cuore del castello (vedi fotografia in alto) si possono visitare il Museo degli arredi e diverse esposizioni sulla storia del canton Berna e della città di Thun, ma anche sulla vita al castello. Sul percorso dei cavalieri, paggi e scudieri dai 6 ai 12 anni vengono preparati per diventare cavalieri, mentre gli adulti vanno alla scoperta del grande parco del castello (due ettari!). Costruito nel 19° secolo, con i suoi fiori e i suoi alberi secolari il giardino è uno dei più belli della regione. www.schlossoberhofen.ch
I castelli di Bellinzona, tre gioielli a sud delle AlpiDichiarati Patrimonio mondiale dell’umanità dall’UNESCO nel 2000, i tre castelli formano il cuore della città. Il più antico – ma anche il più impressionante – è il Castelgrande. Arroccato su un promontorio roccioso, con la sua presenza imponente il castello domina la città di Bellinzona. La fortezza ospita il Museo storico archeologico e il Museo storico artistico. Dopo una passeggiata protetta dalle mura merlate, con il trenino turistico si sale al secondo maniero, il castello di Montebello, anticamente chiamato Castel piccolo. La fortezza, situata su uno spuntone di roccia, ospita il Museo civico con la sua collezione archeologica che racconta le origini della città. Dal terzo castello, detto di Sasso Corbaro, si gode una vista stupenda sulla città. www.bellinzonesealtoticino.ch Olivier Reymond
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OGGI IN FARMACIA
Il nostro bene più prezioso è la salute, e deve essere preservato. Con altre 150 farmacie della rete Feelgood’s distribuite sull’intero territorio svizzero, ci impegniamo a fondo per facilitarvi il compito.
Secondo Schopenhauer «nove decimi della nostra felicità si basano esclusivamente sulla salute». Tuttavia la salute non è «soltanto» l’assenza di malattie. Essere sani signi-fi ca star bene fi sicamente, psichicamente e socialmente. Svolgono un ruolo importante diverse circostanze, pre-disposizioni, condizioni ed esigenze, che possiamo infl uen-zare positivamente. Siamo la vostra farmacia di fi ducia e in quanto tale, con circa altre 150 farmacie della rete Feelgood’s, siamo al vostro fi anco con consigli e servizi. Poiché la vostra salute e il vostro benessere meritano tutto il nostro sostegno.
Qual è la fi losofi a Feelgood’s?Il marchio Feelgood’s è stato creato nel 2001 e oggi riu-nisce oltre 150 farmacie indipendenti in tutta la Svizzera. Nella farmacia di fi ducia che si fregia del marchio di qualità Feelgood’s, oltre a una consulenza competente e persona-lizzata, i clienti benefi ciano anche di diversi vantaggi e pre-stazioni. Ad esempio le promozioni mensili che vi vengono off erte sui prodotti stagionali, per il vostro benessere e la vostra salute.
Feelgood’s newsLa rivista Feelgood’s news, che trovate sette volte l’anno in farmacia o direttamente nella buca delle lettere (chiedete il buono-abbonamento) è una pubblicazione comune di tutte le farmacie della rete Feelgood’s. L’apprezzatissima rivista per la clientela vi informa su argomenti stagionali riguardanti la salute, il benessere e la bellezza, e si occupa anche di temi di attualità e tendenza riguardanti la nostra quotidianità. Tra le sue pagine troverete anche consigli pratici e semplici da seguire. Passate da noi in farmacia! Feelgood’s vi conqui-sterà con i suoi vantaggi e i suoi servizi pro-salute. La salute è contagiosa!
La salute è contagiosa
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Con i nostri migliori auguri per la vostra salute:
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