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STEFANO DI STASIOcarta canta
a te Gianfranco...
Direttore
Tommaso De Maria
Coordinamento Mostra
Tonino De Maria
Cura evento e testo critico
Luigi Mauta
Progetto allestimento
Grazia Maria De Maria
Allestimento
Gennaro De Filippo
Crediti fotografici
Casa Turese Arte Contemporanea
V i a F u s c h i d i S o p r a 6 4 • 8 2 0 3 8 V i t u l a n o ( B N ) • I TA L I ATEL 0824 874650 • CELL 333 3443684 • FAX 0824871666i n f o @ c a s a t u r e s e . i t • w w w . c a s a t u r e s e . i t
DI STASIOcarta canta
sponsor
ringraziamenti
Giuseppe Arrighi, Michele Attianese, Enrico Beretta, Paolo Bini, Francesco Campanile, Achille Capobianco, Ro-
berta e Arturo Cancrini, Alfonsina De Duonni, Maria De Duonni, Umberto Del Basso De Caro, Nicola De Maria,
Tommaso Antonio De Maria, Amalia De Sena e Giulio Mambrini, Immacolata Goglia, Antonietta Izzo e Luigi
Meccariello, Maria Izzo, Antonio Limata, Massimo Limata, Giovanni Luciano, Angelo Maisto, Famiglia Matarazzo
Guida, Maria Teresa Carmen Melillo, Gianluca Maria Salvia, Cecilia Scarinzi, Famiglia Scarpato De Maria, Aldo
e Luca Vangelista.
CaRta
CaNta
“Non c’è molto da fidarsi della realtà” - Stefano Di Stasio
Fogli, o meglio dire, Diari di Lavoro che iniziano con un veloce tratto di carbone.
I movimenti su carta invece sono lenti: una sequenza di azioni rituali tra le più sem-
plici nella loro complessità, silenziose e, pacatamente, significative.
A primo sguardo appaiono volti e posture dall’aspetto familiare, adagiati su sottili
strati di cellulosa, si scorgono delicati incarnati che, come solfeggi ritmati, si susse-
guono.
Si ha la percezione di assistere allo svelamento di un segreto, al dischiudere del
senso di un antico rito popolare, di un sentimento nascosto che Stefano Di Stasio
nobilita fuori tempo liberandolo su carta. Studiandola e scrutandola sembra quasi
che la Carta Canti.
Il posto primario dove si posa per l’ingegno di uno degli artisti più influenti del pa-
norama culturale italiano - un dimesso foglio di carta - è all’apparenza immacolato,
un terreno fertile affinché i suoi racconti acquistino maggiore corporeità e prendano
il cammino in una miriade di direzioni, si mischino con il reale non contaminandosi
mai pienamente.
La realtà genera assurdità molto più della fantasia raccogliendo in sé un invasione di
simbolismi precisi e inconfondibili. La passio di San Sebastiano, per esempio, si ripete
in Nostalgia del sacrificio all’infinito, con uguale sofferenza e innocenza. Il martire
non è più legato ad una colonna ma si illude di essere protetto nel suo quotidiano, ma
ugualmente una miriade di frecce e di pericoli lo raggiungono.
Identico candore ha il volto di chi, con la propria invadente croce alle spalle, in un
mondo dove tutto brucia, sceglie di mettere la mano sul fuoco, forse l’unico segno di
lealtà sarebbe fuggire e salvarsi. Così Di Stasio sceglie di creare la sua di realtà e di
tracciarne la presenza in questi lavori: ogni aspetto del suo panorama artistico appare
complesso, silenzioso e colmo di segreti. I suoi scenari, ammirandoli, perdono la loro
connotazione surreale e assumono un valore intimo, quasi biografico. A ragione di
ciò, viene da affermare quanto sulla tela la creatività sia agevolata a divenire opera
d’arte, invece sulla carta è, prima di tutto, vita, non ancora ricordo, passio, banco di
prova, consapevolezza del proprio talento, del proprio sentire, ascoltare, capire questi
bagagli pesanti di desideri, di simboli e di paure nascoste.
Anche il semplice odorare i suoi fogli diffonde un leggerissimo profumo di colori,
di olio e pastello rimasti impregnati fra le fibre delle pagine e incastrati in forme e
memorie di un’elegante nemesi che l’artista tratteggia, sceglie e svela.
Calibrate e armoniose nelle pose i tanti gentiluomini, gli infedeli. I Giganti risultano
fragili nel tratto a matita ma immortali. Emanano umiltà e innata dolcezza e perdono
quella spocchiosa maestosità di deus ex machina.
Gli accostamenti cromatici invece sono brani di pittura di valore assoluto dove, ol-
tre al ricco contenuto tecnicamente importante, ci introducono nel poco noto mondo
dell’artista in bilico tra il rapporto di percezione umana ed analisi descrittiva, tra
simbolismo e coscienza di sé. In questi cantici della carta c’è la ricerca della perfezio-
ne di questo rapporto. Perfezione della quale colpisce la preziosità delle superfici e il
modulato spessore delle stesure cromatiche negli incarnati dei volti dolci in relazione
ad azioni veloci.
Gli eroi delle sue opere iniziano a non sprecare l’ultimo riverbero di vita che possie-
dono, riprendendo il loro viaggio, fuori tempo, senza passato e senza futuro, senza
schemi compositivi precisi, soprattutto senza schemi logici banali.
Tutto è iniziato con un veloce tratto di carbone.
Lenti movimenti su carta, come lo sventolare di un’enorme bandiera, sono sequenze
di azioni tra le più significative che diventano trionfi di occhi non più vite senza vista
che scavalcano il quotidiano e cavalcano la storia.
Luigi Mauta
“Un angelo per Gianfranco ”, 2015matita su carta, cm 26 x19
Nostalgia del sacrificio, 1997, tecnica mista su carta, cm 50 x 40
Ricordo, 1997, tempera su carta, cm 50 x 40
Nostalgia del sacrificio, 1997tecnica mista su carta, cm 35 x 22
pagine successive
Ferri del mistero, 1997tempera su carta, cm 46 x 61
La bandiera più alta, 2011, tempera su carta, cm 50 x 40
Lingua segreta, 2012, tempera su carta, cm 34 x 49
La colonna quotidiana, 2012, tempera su carta, cm 36 x 51
In-canto, 2012, tempera su carta, cm 30 x 33
Attesa, 2015tempera su carta, cm 50 x 35
Risveglio, 2015tempera su carta, cm 35 x 50
Posizione, 2012, tempera su carta, cm 51 x 36
2 studi per “La via del gigante”, 2010, matita su carta, cm 23 x 32
Studio per “Prima del suono”, 2011matita su carta, cm 26 x19
Studio per “Sconcerto”, 2011matita su carta, cm 26 x19
Studio per “Prima del suono”, 2011matita su carta, cm 26 x19
Studio per “Sconcerto” e “Alle stelle”, 2011
matita su carta, cm 26 x19
STEFANO DI STASIO
Nato a Napoli nel 1948, a Roma dal 1950, attualmente vive e lavora tra Roma e Spoleto. Va an-
noverato tra gli artisti fondamentali dell’Anacronismo e tra i protagonisti indiscussi di quel ritorno
alla pittura che ha caratterizzato gli ultimi venti anni del Ventesimo Secolo. È stato presente con
sala personale alle Biennali di Venezia del 1984, 1995 e 2011. Ha partecipato alla XI, XII, XIII
Quadriennale Nazionale D’Arte di Roma. Ha partecipato a numerose mostre internazionali. Tra il
2001 e il 2004 realizza un intero ciclo pittorico su storie francescane, per la nuova Chiesa di Terni
“S. Maria della Pace”, progettata da Paolo Portoghesi. Sue opere sono presenti nella Collezione
del Ministero degli Esteri.
MOSTRE PERSONALI:
1978 Gall. La Stanza, Roma.1980 Gall. La Tartaruga, Roma.1984 Sala personale alla XLI Biennale di Venezia.1986 Gall. La Nuova pesa, Roma.1991 Gall. La Nuova pesa, Roma.1992 Gall. AAM Roma.1994 Gall. L’Attico, Roma.1995 Sala personale alla XLVI Biennale di Venezia.1997 Gall. Il Polittico, Roma. Gall. Arts Events, Benevento. Gall. Ambrosino, Miami USA.1999 Museo laboratorio Università La Sapienza,
Roma.2000 Gall. Allori, Figline Valdarno.2002 Gall. L’attico Roma.2004 Gall. Del Tasso, Bergamo. 2007 “Mairie du 5° arrondissement”, Parigi. Gall. Aniello Placido, Parigi.2008 “Studio Vigato”, Alessandria.2009 “Oltre il trompe l’oeil”, Gall. L’Attico Roma. “L’inattuale”, Chiesa-Museo di S. Francesco,
Corciano (PG).
2011 “Notizie dall’altrove”, Galleria Art’s Events, Be-nevento.
“Stefano Di Stasio” gall. AndreaArte , Vicenza.2012 “Verdi, e altri colori” gall. Nuova Pesa, Roma.2013 “La Scala dei Verdi” gall. Studio Vigato, Milano.2015 “Carta canta” gall. Casa Turese arte contempora-
nea, Vitulano (BN)
MOSTRE COLLETTIVE:
1980 Gall. La Tartaruga Roma.1982 “Aperto 82”, XL Biennale di Venezia.1983 “Il Tempo dell’Immagine”, Spello.1985 “Anniottanta”, Gall. Arte Moderna Bologna.1986 Hirshhorn Museum Washington DC USA. VI Biennale di Sidney Australia. XI Quadriennale Roma.1991 “Trenta anni di avanguardie romane”, Palacon-
gressi Roma.1992 “Roma 1992”, Gall. Daverio Milano. “Profi li”, XII Quadriennale Roma.1995 “Giganti”, l’Attico Roma.1998 “La Citazione”, Belluno/Cortina museo civico. “Ottava Biennale d’arte Sacra”, S. Gabriele Te-
ramo.1999 “La pittura ritrovata”, Museo del Risorgimento
Roma.2000 “Proiezioni 2000”, XIII Quadriennale Roma. “Bandiere Rosse”, Gall. L’Attico, Roma.2001 “IX Biennale d’arte sacra”, S. Gabriele Teramo “Cross Roads”, La collezione Tonelli Castello Co-
lonna Genazzano. “Novecento” Scuderie del Quirinale Roma. “Artisti italiani del XX secolo” Ministero degli
Esteri Roma. “Between Earth and Heaven” Museum of Mo-
dern Art, Oostende.2002 “La famiglia nell’arte” Museo del Corso Roma.2003 “La collezione Cerasi” Chiostro del Bramante
Roma.
2004 “Triangolino” the italian connection, The River-bank Arts Center, Newbridge Ireland.
“Per amore”, Complesso di Santa Sofia, Saler-no.
“Riflessi nell’arte”, Mole Vanvitelliana, Ancona. “Mikado venti anni di cinema e arte”, Chiostro
del Bramante Roma. “I misteri di Roma”, GNAM Roma. “Roma colleziona”, American Accademy Roma. “L’arte dei ciliegi/per Cechov”, casa delle culture
Cosenza. “Oraziana 2004”, museo oraziano, Licenza. “Il fascino indiscreto della pittura”, Gall. Manie-
ro, Roma.2005 “Un secolo di arte italiana/la collezione Feiera-
bend”, MART Rovereto. “Forza motrice”, officine Trambus Roma. “Chiaroscuro”, Gall. Flowers, Londra. “L’Umbria del cuore”, Chiesa-museo di S. Fran-
cesco, Corciano. “Jean Cocteau”, fondazione Magnani Rocca,
Parma. “Strade di Roma”, villa Poniatowsky, Roma.2006 “57° Premio Michetti”, vincitore del premio-ac-
quisto Fondazione Michetti, Francavilla Pescara.2007 “Interni romani”, Auditorium parco della musica,
Roma. “Quindici gallerie quindici artisti”, Forte Belve-
dere, Firenze. “Arte italiana 1968-2007, la Pittura”, Palazzo
Reale, Milano.2008 “Colori di Roma”, Auditorium Parco della Musi-
ca, Roma. “La nave dei folli”, Studio Angeletti, Roma.2009 “Donne di Roma” Auditorium Parco della Musica
Roma. “Mitografie”, Museo Bilotti, Roma. “Contemplazioni”, Rocca Malatestiana e Palaz-
zo del Podestà, Rimini.2010 Esecuzione di un dipinto murale negli Uffici della
Sovrintendenza ai Beni Culturali, Roma, Palaz-zetto Venezia.
“5x25” (25 anni con la Nuova Pesa), primo ciclo Galleria La Nuova Pesa, Roma.
2011 Padiglione Italia, 54esima Biennale Di Venezia, Venezia.
2012 “Il Pittore Glorioso” Ulisse Gallery Roma “Linee 1980 nel 2012” galleria Maria Grazia
Del Prete Roma “Cronache di un amore” gall. La Nuova Pesa
Roma “Un mosaico per Tornareccio” Tornareccio (Chie-
ti)2013 “San Francesco nei suoi luoghi” mostra itineran-
te, da Assisi “Ritratto di una città, arte a Roma 1960-2001”
MACRO Roma
Carta canta /ed.1000
Vitulano 3 Ottobre / 30 Novembre 2015
Edizioni 0001 ~ 1000Data di pubblicazione Ottobre, 2015
Pubblicato daCASA TURESE arte contemporaneaVia Fuschi di Sopra 64, 82038 Vitulano (BN)© 2015 CASA TURESE
Progetto graficoTommaso De Maria
Stampato ed assemblato nel mese di Settembre 2015 da Piesse Grafica & Stampa snc - Foglianise (BN)
2013 “Spoon River” Centro Culturale Le Muse Andria “ANNI 70 arte a Roma” Palaexpò- Roma2014 “Serpentopoli” gall. L’Attico, Roma. “U Liotru, la leggenda di Eliodoro” CataniaArt-
Gallery Catania “Doppio sogno” Palazzo Chiablese, Torino. “Tre pittori d’oro” gall. Permariemonti, Civitano-
va Marche. “Artisti italiani della Tartaruga” gall. Marchetti,
Roma. “Generazione 40” Officina d’arte e tessuti, Spo-
leto (PG).2015 “Ateliers dei monti Martani” gall. Stazione di
posta, Sangemini. “La Divina Commedia nell’arte contemporanea-
Illustrazioni dell’ editio princeps” museo CIAC, Foligno.
Di lui hanno scritto, tra gli altri:
Fulvio Abbate, Renato Barilli, Massimo Bignardi, Alber-to Boatto, Achille Bonito Oliva, Maurizio Calvesi, Arnal-do Colasanti, Giorgio Di Genova, Marco Lodoli, Edward Lucie-Smith, Bruno Matura, Luigi Mauta, Francesco Moschini, Loredana Parmesani, Gabriele Perretta, Lu-dovico Pratesi, Arnaldo Romani Brizzi, Vittorio Sgarbi, Enzo Siciliano, Italo Tomassoni, Emanuele Trevi, Marisa Vescovo, Roberto Vidali, Marisa Volpi.
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