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2 Comunità in cammino 4/2012
sommario
4
62 news
63 piccoli lettori
5 dalla diocesi
Com’è cambiata la fedea Rovereto
Il Giubileo della cattedrale
14 segni nella liturgia
Il segno del canto60 cultura e dintorni
La Via Crucis di AlessandroPornaro
È arrivato l’inverno
4646
impegni di vita
volti e parole
3
In cammino verso la stalla
l’editorialemondo giovani
La via del Vangelo è nella silenziosasantità ordinaria
In copertina: presepe donato dallacittà di Lampedusa al Comune di Ro-vereto nel dicembre 2011.
49 carità(s)
Cento anni di amicizia con i poveri
53 missioni oggi
Una questione di stile:mettersi in ricerca e in dialogo
55 ecumenismo e dialogo
La Rovereto “altra”:Valdesi e dintorni
57 realtà sociali
AGESCI - Associazione Guidee Scout Cattolici Italiani
Cooperativa Girasole
Ero carcerato e siete venutia trovarmiSe non avessi conosciutoquel bambino...
8
5
dal decanato
L’Oratorio musicaleAntonio Rosmini
910
Rosmini, apostolo della carità
Guardava alla Chiesa con amoreper guarirne le piaghe
12 Gli amici dei lebbrosiAIFO Rovereto
13 10 anni di Casa Fiordaliso
1616
dalle parrocchie
Marco
20 Sacco e San Giorgio
28 San Giuseppe
32 San Marco e Sacra Famiglia
40 Santa Caterina
43 Santa Maria
Credere con la Chiesa7
8
Emergenza FreddoProgetto km 354
49Comunità in cammino 4/2012
impegni di vitacarità(s)
Cento annidi amiciziacon i poveri
Le modalità di sostegno ai poveri sievolvono in base ai tempi, anche nella
Chiesa, ma la “carità” in senso lato, ovverofarsi prossimo a chi soffre, rimane. Unospirito che non è venuto meno - nonostantel’assottigliarsi delle fila - nella Conferenzadi San Marco della “Società San VincenzoDe Paoli”, che nel 2012 ha compiuto centoanni di vita. A Rovereto è l’unica rimasta.«Secondo gli insegnamenti del nostro fon-datore, il beato Federico Ozanam, l’aiutoeconomico è un pretesto per entrare in casadel povero», spiega Guido Tomasi, presi-dente della Conferenza di San Marco. «Ilpovero - aggiungeva il beato - è già abbastanzaangosciato, non mettetelo nelle condizionidi andare ad elemosinare». Si inizia con uncolloquio, due parole. «Quando il contattodiventa continuativo, allora si trasforma inamicizia», prosegue il presidente.Guido Tomasi entrò nella “San Vincenzo”,come è comunemente chiamata, nel 1939,quando aveva quattordici anni, ne restòaffascinato e vi rimase.I ricordi di tanti anni, le amicizie coltivate,la memoria dei pochi rimasti, una diligenteconservazione dei documenti e la ricercadi vecchie fotografie hanno costituito labase per la realizzazione di un libro, sottilema ricco di contenuti.“Conferenza di San Marco - Società SanVincenzo De Paoli (1912-2012) - Cento annidi vita” (nella foto), scritto dallo stessoTomasi e stampato dalla Tipografia Mer-curio, è stato presentato venerdì 26 ottobre2012 in un incontro pubblico organizzatodall’Associazione culturale Conventus, incollaborazione con la Conferenza di SanMarco, la Caritas decanale e la parrocchiadi San Marco.
Padre Gabriele Ferrari, figlio di un “vincen-ziano” molto impegnato, ne ha curato l’in-troduzione. Quello che la “San Vincenzo”raccoglie (i bilanci degli ultimi anni si atte-stano sui trentamila euro) viene dato tuttoai bisognosi. Attualmente vengono aiutatediciotto famiglie. «Normalmente il nostroaiuto mira ad integrare qualche bisogno,tipo una bolletta, quando non si arriva conlo stipendio. Lavoriamo in stretto contattocon i servizi sociali, quando loro non riesconoad elargire immediatamente il denaro, permotivi burocratici, anticipiamo noi i soldi»,spiega Tomasi.Amicizia con il povero e amicizia tra gliaderenti, nella preghiera. Un altro aspettoimportante. «Il confratello si riunisce in ca-lorosa amicizia negli incontri settimanali,durante i quali provvede ad una continuaformazione spirituale, discute delle situazionidi bisogno presentate, quindi cerca il povero[…] », si legge nel testo.
Sonia Severini
50 Comunità in cammino 4/2012
impegni di vita carità(s)
Ero carceratoe siete venutia trovarmi
Una mostra di Presepi insolita e acco-gliente: così vogliamo pensare la Mo-
stra, sostenuta dalla Caritas, che da pochigiorni è visitabile in alcuni luoghi del centrocittà.Oltre ai presepi realizzati da molte persone,famiglie, bambini, cooperative sociali,anziani o veri artigiani, quest’anno ci sarannoanche alcuni presepi realizzati da uomini edonne detenuti nel carcere di Trento.Faceva ancora caldo nel mese di agostoquando, assieme al cappellano del carceree ad alcuni volontari della Caritas, abbiamoproposto ai carcerati di realizzare qualchepresepio.Ecco cosa ci racconta il volontario che,con pazienza e dedizione, ha scelto di “sta-re” con loro: “Abbiamo avuto subito delledisponibilità a lavorare nei 2 laboratori.
Vi hanno partecipato sia uomini che donne. I presepi realizzati sono stati 10, di cui 6dagli uomini e 4 dalle donne. Per tutti sisono predisposte delle basi di compensatodi cm 40x40. Non aspettatevi grandi opered’arte, ma dei presepi fatti con il cuore! Abbiamo utilizzato materiali poveri e moltolimitati, quelli che ci hanno permesso di farentrare in carcere. Il cappellano ha predi-sposto le didascalie e le spiegazioni di ognipresepe. Il nostro procedere è stato “allagiornata”, perché non sapevamo cosa ciaspettava di volta in volta, in particolarequanti detenuti avevano la possibilità dipartecipare. Il primo presepio è stato ter-minato a inizio ottobre, in quanto il detenuto(ora uscito) ha voluto completarlo in tuttafretta”.
Graziano Manica
51Comunità in cammino 4/2012
carità(s) impegni di vita
Se non avessimoconosciuto quel bambino...
La fede dei cristiani non è un genericocredere in Dio. È qualcosa di molto
più complesso, dove c’è di mezzo non unDio qualsiasi, ma quello che ci è stato rac-contato da Gesù di Nazareth. Se non aves-simo conosciuto il Gesù di Nazareth, diDio e della fede in lui potremmo dire benpoco. È proprio perché abbiamo conosciutoGesù di Nazareth che possiamo parlare diuna fede “che si rende operosa per mezzodella carità”.Se per noi cristiani la fede è fede in Gesù diNazareth, potremo entrare in questa fedesoprattutto lasciandoci contaminare dal-l’umanità di Gesù, dal suo stile, dalla sua
carità, in una parola dal suo “amore”.Perché la carità, prima che essere virtùnostra, è l’essenza stessa di Gesù, è ilsangue che gli scorreva nelle vene, è il cri-terio che ha guidato le sue scelte e il suomodo di stare in mezzo agli uomini.In fondo il bello del cristianesimo sta proprioin questo: vi si può accedere attraversoporte diverse. La carità, quella di Gesù, vis-suta con umiltà e perseveranza, può essereil primo passo verso una fede non ancorapienamente consapevole e matura, mapotrà divenire il criterio di verifica per poterparlare di una fede cristiana autentica.
L.A.
52 Comunità in cammino 4/2012
carità(s)impegni di vita
Emergenza FreddoProgetto Km 354
ARovereto nei pressi della stazione fer-roviaria si trova una ex casa cantoniera
(km 354 Statale Abetone-Brennero), edificioche spesso è stato rifugio abusivo di senzatetto e più volte soggetto a sgomberi.Dopo il prezioso e lungo lavoro di numerosivolontari questa casa è stata ristrutturatae ora è la nuova sede del progetto Emer-genza Freddo.Abbiamo così assistito alla realizzazione diuna casa quale spazio di accoglienza orga-nizzata per le persone senza dimora.Il Km 354 è, come si dice in gergo, unservizio a bassa soglia, concepito per dareai senza dimora una risposta immediata albisogno urgente di trovare un riparo perla notte.Il progetto Emergenza Freddo, che nei dueanni di attività ha visto all’opera più di 100volontari, offre 15 posti letto (per uomini).Sarà aperto da metà novembre 2012 a finemarzo 2013. Gli ospiti verranno accolti tuttele sere da un operatore e dai volontari chehanno scelto di donare un po’ del propriotempo all’incontro con le persone senzadimora.
R.S.
Se vuoi contribuirepuoi fare un versamento a
Cassa Rurale di RoveretoIBAN IT 22 Q 08210 20800 000000138541
intestato aFondazione Comunità Solidale
Progetto“Nel cuore di una comunità solidale”
Il Km 354 non è un punto diarrivo ma un posto dove so-stare e da cui ripartire. La po-polazione della Vallagarinaha risposto con molta parte-cipazione a questo progetto,ma ora abbiamo bisogno diraccogliere fondi per soste-nerlo.
62 Comunità in cammino 4/2013
abbonamentoanno 2014€ 10,00
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news
COMUNITÀ IN CAMMINORedazione: parrocchia di San Marco, vicolo San Giuseppe, 13 - Rovereto
Direttore responsabile: Monica SignoratiAut. Tribunale di Rovereto n. 42 in data 27.02.1964
mod. 17.12.1981 - mod. 10.04.2012Amministrazione: Anna Pallaver - Via Unione, 1 - Rovereto
Abbonamento annuo: ¤ 10,00E-mail: parrocchiasanmarcorovereto@gmail.com
Con approvazione ecclesiasticaGrafica e stampa: Tipografia Mercurio - Rovereto (TN)
Anno LXXXV - N. 4 - OTTOBRE-DICEMBRE 2013
Trimestrale - Poste Italiane s.p.a.Spedizione in A.P. 70% NE/TE - TAXE PERCUE
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