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SOCIOLINGUISTICA
A (a.a. 2017-18, Univ. Pavia)
Chiara Meluzzi (PhD)
chmeluzzi@gmail.com
1
Il corso fino ad ora…
1. Definizione di SL
2. Il lavoro del SL
3. Le nozioni di base/1
4. Le nozioni di base/2
5. Lingue d’Italia
6. Minoranze linguistiche
7. Multilinguismo e contatto
8. La SL laboviana
9. Altre chiavi interpretative
10. Il mutamento linguistico
2
11. La sociofonetica
12. Sociofonetica in Italia/1
13. Sociofonetica in Italia/2
14. Sociolinguistica storica
15. Le variabili SL in
prospettiva storica
16. Applicazioni della SL
storica
17. La socio-pragmatica
18. Conclusioni
Lezione 16 O Applicazioni della Sociolinguistica Storica
O Vindolanda
O I mercanti bolzanini
Approfondimenti: Cotugno, F. (2015), La I longa nel corpus Vindolandese, “Studi e saggi linguistici” 53.2, 189-206; Elspaß, S. (2012) ‘The use of Private Letters and diaries in Sociolinguistic Investigation’, in J. M. Hernández-Campoy & J. C. Conde-Silvestre (eds.), The Handbook of Historical Sociolinguistics, London: Wiley-Blackwell, pp. 156-169; Vandenbussche, W. (2008) ‘Non-Standard Language from the Lower Classes during the Nineteenth Century in Germany and Britain’, in F. Pfalzgraf & F. Rash (eds.) Anglo-German Linguistic Relations, Frankfurt: Peter Lang, pp. 97-108.
Lavorare in HS O La ricerca in HS, così come in SL, ha conosciuto un’ampia evoluzione negli ultimi
decenni
O Sebbene nata e cresciuta in particolari contesti linguistici, la HS sta interessando sempre più anche situazioni linguistiche diverse, in Europa e nel mondo
O L’apporto della tradizione italiana, specialmente della linguistica storica e della filologia, è recentissimo ma il suo contributo è notevole
O Molinelli, P. (eds.) Language and Identity in Multilingual Mediterranean settings. Challenges for Historical Sociolinguistics, Berlin: Mouton de Gruyter, 2017
O Contesti diversi di studio= problemi diversi & soluzioni diverse
O I ‘corpora’: progettazione e costituzione
O Trovare il materiale
O Spesso i dati presentano diversi stadi di degrado o non sono sufficienti (‘bad data problem’)
O Come trascrivo i miei dati?
O Quali sono le variabili che possono emergere dai miei dati?
O Come in SL, soprattutto in HS spesso il design sperimentale e la domanda di ricerca è costretta a modificarsi/raffinarsi in base al materiale che si ha a propria disposizione
Sociolinguistica Storica e il Latino in/di Britannia
Cotugno, F. (2015), La I longa nel corpus Vindolandese,
“Studi e saggi linguistici” 53.2, 189-206.
Il Corpus Vindolandense
• il Corpus Vindolandense rappresenta il più antico archivio documentario della Gran Bretagna, composto dagli scritti delle truppe di auxiliares di stanza al forte di Vindolanda (I-III secolo d.C.)
• Il Corpus Vindolandense è formato da 772 tavolette a inchiostro, di cui 527 sono disponibili per l’analisi linguistica.
• Analisi del Corpus Vindolandense secondo criteri sia linguistici, sia paleografici.
6
Tab. Vindol. 191
La scrittura nel Corpus
Vindolandense
O La scrittura caratteristica del Corpus Vindolandense è la scrittura comune classica.
O Presenza di più tipologie di scriventi: O Scribi
O Soldati
O Civili
O Donne
O Sia l’elemento linguistico che l’aspetto paleografico mostrano fenomeni di variazione rilevante all’interno del Corpus Vindolandense.
O Documenti scritti da soldati o da civili presentano delle variazioni che li contraddistinguono da quelli scritti dai prefetti e dai loro scribi.
Il ruolo di I longa
In generale, I longa può segnalare:
O niente in particolare, in quanto mero espediente decorativo.
e.g. Tab. Vindol. 854 ColonI, Tab.Vindol.749 Item
O lunghezza vocalica:
e.g. Tab.Vindol. 509 contInuo, Tab.Vindol. 344 valetudIni
O il glide palatale in iato
e.g. Tab.Vindol. 148 optIo, Tab.Vindol. 339 partitIonem
Trattamento di [i] in iato:
inserzione di un glide
Trattamento di [i] in iato: I longa
Tab. Vindol. 182
I longa. Falsi positivi e confronti
O Le legature utilizzate nella scrittura comune potrebbero trarre in
inganno.
O I casi di I longa qui considerati ricorrono quando la <i> coinvolta è
completamente staccata dai grafemi adiacenti.
O Ogni caso riscontrato è stato inoltre comparato con i casi di I longa
riscontrati in altri corpora:
O Graffiti de La Graufesenque (Millau, I-II sec. d.C., Marichal 1971,
1981, 1988).
O Archivi dei Sulpicii (Murecine, I sec. d.C., Camodeca 1999).
O Bowman e Thomas hanno riscontrato la presenza di I longa nelle
Tabb. Vindol. 412, 645, 854, 868, ma la presenza di questa
particolarità grafica non è stata catalogata in maniera sistematica.
I longa: dati raccolti
Nel Corpus Vindolandense, I longa in iato ricorre in 139 occasioni
19 15
90
139
162
21
0
20
40
60
80
100
120
140
160
180
Vowel Glide
I longa occurence
in the Corpus
Vindolandense
Initial P. Internal P. Final P.
I
longa
Iniziale Interna Finale
Tot
Corr. Non
corr.
Corr. Non corr. Corr. Non
corr.
Voc.
5 (2%) 14
(5%)
53
(20,
5%)
25
(9,7%)
177
(62,8%
)
0 258
I
longa
Iniziale Interna Finale Tot
Glide
15 (13%) 139
(75,5%)
21
(11,5%) 174
Tab. Vindol. 194
I longa. Archivi dei Sulpicii:
Tab. 25
I longa. Graffiti de La
Graufesenque: Tab. 17
I longa in posizione tonica: Tab.Vindol. 581
I longa: ricorrenze
O L’89% dei casi identificati ricorre in posizione atona:
O 124 casi di I longa in posizione atona (89%) : e.g. Tab.Vindol. 315 VocusIum
O 15 casi di I longa in posizione tonica (11%): e.g. Tab. Vindol. 581 dIe
O Il contesto fonetico entro il quale ricorrono maggiormente i casi di I
longa in iato è quello [+cor] [+ant]:
O [t]: 33 casi (28%), e.g. Tab.Vindol. 256 tutIor
O [d]:19 casi (16%), e.g. Tab.Vindol. 214 AdIutor
O [r]: 39 casi (33%), e.g. Tab.Vindol. 345 decurIonem
O Il contesto morfologico riguarda principalmente :
O I suffissi in -io-: 45 casi e. g. Tab. Vind. 309 carrarIos, Tab.Vindol. 642 GabinIo
O I suffissi in -ia: 33 casi e.g. Tab.Vind. 626 ClaudIa, Tab.Vindol. 194 ouarIa
Tipologie testuali coinvolte
La maggior parte dei casi di I
longa in iato ricorre in particolari
tipologie testuali come:
O Documenti amministrativi
• Renuntia
O Corrispondenza personale
ascrivibile a soldati di grado
militare medio-basso
MA
I longa NON ricorre nella
corrispondenza dei prefetti.
0
50
100
150
200
250
Corr.
masch.
Doc.
amm.
Renuntia Altre
tipol.
I longa
I longa Tot.
Questioni paleografiche
O Marichal ha sottolineato il problema della confusione di I longa con la lettera <l> (Marichal 1981: 264).
O Non vi è un generale accordo tra gli studiosi. Questo è particolarmente chiaro nel caso della Tab. Vindol. 645 e sulla lettura del nome Cocceio, letto Coccelió da Bowman e Thomas (1996: 238) e CocceIio da Birley (2001: 245).
Tab. Vindol. 645
Conclusioni
O L’utilizzo di I longa ricorre anche in altri corpora
O I dati raccolti converrebbero nel segnalare la presenza di
un processo di gliding nato all’interno di un percorso di
semplificazione sillabica, da una sequenza di tipo
eterosillabico a [i.V] a una di tipo tautosillabico [jV]
e.g. Tab.Vind. 141: [re.ꞌnun.ti.um] >[re.ꞌnun.tjum]
O È possibile inferire come tale particolarità grafica possa
essere connessa:
O Contesto fonetico
O Tipologia testuale
O Dimensione diastratica
Multilinguismo e Sociolinguistica Storica
I mercanti bolzanini tra 18° e 19° secolo
(Progetto «Hidden Multilingualism» a cura di R.
Franceschini e C. Meluzzi)
HS & Contatto: il progetto HiMul
O «Hidden multilingualism» (HiMul)
O Centro di Competenza Lingue / Libera Università di Bolzano (team leader prof.ssa Rita Franceschini)
O Scopo del progetto:
O analizzare la gestione del multilinguismo in documenti non ufficiali (es. contesti mercantili, famigliari) nella città di Bolzano tra il XVIII e il XIX secolo.
O Concetti teorici basilari
O Prospettiva sociolinguistica storica (Conde-Silvestre & Hernández-Campoy 2013: 1)
O Storia linguistica «dal basso» (Elspass 2012: 160)
O Multilinguismo «nascosto» (Braunmüller 2001: 126)
24
Costruzione del corpus HiMul
25
O Rappresentatività dei dati e selezione materiali (linguistica
dei corpora)
O Rendere indagabile e fruibile il corpus
O Uso del software ELAN
Note storico-geografiche O Bolzano è alla congiunzione di 2 fiumi, ma soprattutto è su una via
commerciale tra Austria e Verona (e quindi Venezia)
O Bolzano rappresenta l’unione di due mondi: quello germanofono e quello romanzo
O Fin dal 13° secolo, Bolzano fu sede di un mercato internazionale
O Dal 1500 sono attestate 4 fiere annuali, con mercanti da tantissime parti del mondo (Amsterdam, Milano, Leiden, Zurigo, Parigi, Augusta, Firenze, Venezia, Verona)
O Nel 1635 la duchessa del Tirolo, Caterina de’ Medici concesse il Privilegio per la fondazione del «Magistrato Mercantile» O Il Magistrato continuò la sua attività quasi ininterrottamente per 2 secoli e
mezzo (con una piccola interruzione nel periodo napoleonico, 1804-14)
O Nel 1851 fu assorbito nella «Camera di Commercio»
O Il palazzo del Magistrato mercantile, costruito all’inizio del 19° secolo, è ancora di proprietà della Camera di Commercio, così come i tesori archivistici in esso contenuti
O Parte del fondo documentario è però conservato all’Archivio provinciale
Il «Magistrato Mercantile»
Palazzo costruito
all’inizio del 19°
secolo.
Motto «Ex merce
pulchrior»
Domande di ricerca
O Quali lingue erano usate da chi e in quali circostanze?
O È possibile riconoscere una sorta di ‘bilingual hand’? (e in che porzioni testuali?)
O Si trovano istanze di code-switching? Tra quali parti del testo e con che modalità?
O Come possono essere descritte le pratiche multilingui quotidiane del passato in una data comunità?
O Più precisamente: è possibile identificare un pattern di 'linguistic management' del multilinguismo a livello istituzionale e a livello individuale?
Alcune definizioni ‘operative’
Hidden Multilingualism «Verdeckte Mehrsprachigkeit erleichtert die offene Mehrspachigkeit zwischen genetisch verwandten Sprachen beträchtlich, wiel sie den Weg für eine noch weitergehende Parallelführung der betreffenden Kodes in Bezug auf ihre gesellschaftliche Akzeptanz vorbereiten hilft. Sollten diese Innovationen als bleibende Neuerungen durchgesetzt werden, etwa weil eine gesellschatlich einflußreiche Gruppe sich so zu sprechen angewöhnt hat, wäre der Erfolg dieses Sprachwandels jetzt nur noch von außersprachlichen Faktoren wie ‘Macht’ oder ‘Prestige’ abhängig» (Braunmüller 2001: 126)
Linguistic practices «from below» “private letters, diaries and similar sources have come into focus as historical text sources which can tell the (hi)story of orality and, based on this, its relationship with the (hi)story of literate writing as well as the changes in orality under the influence of writing” (Elspass 2012: 160)
I dati del corpus HiMul
Archivio del
Magistrato Mercantile
Archivio Menz
Dove Archivio Provinciale
(Bozen)
Camera di Commercio
(Bolzano)
Quando 1643-1851 1781-1832
Documenti 58 libri, 570 faldoni di
manoscritti e materiale a
stampa
52 faldoni di lettere
(ricevute), 110 libri di copia
lettere e varia
Genere Atti di vendita, ricevute di
pagamento, processi,
lettere (suppliche,
comunicazioni ufficiali,
scambio tra privati, lettere
politiche), varia
Lettere, Copia Lettere
(libri), prodotti, pagamenti e
ricevute, varie
Lingue Italiano, Tedesco, Latino,
Francese (e Inglese)
Italiano, Tedesco, Francese
30
Esempi di lettere
Lettere ricevute
da Bologna
e da Norwich
Menz Archive
(Handelskammer)
Ref. Numbers:
Letter_743_1784
_C8 (left)
Letter_743_1784
_C98 (right)
Le ‘minute’
(Book «Coppia Lettere per Italia», p.
1)
Menz Archive (Handelskammer)
Ref. Number:
13_1784_CoppiaLettereperItalia_1
Destinazione
Destinatario
Data
Saluti
Lettere di Processi
Magistrato Mercantile
(Provincial Archive)
Ref. Numbers:
Processi_3.2.91_730
(sotto)
Processi_3.2.91_729
(destra)
Donne mercanti: il caso delle sorelle Bertoldi
O Ricostruzione della famiglia Bertoldi
O Padre: Francesco Antonio Bertoldi
O Madre: Barbera/Barbara, vedova di F.A. Bertoldi
O 3 figlie: Barbara, Gioseffa/Giuseppa, Teresa Bertoldi in in Zanetti (NOTA: non sappiamo chi fosse la più vecchia)
O Ricostruzione dei fatti storici legati al Processo tra la madre (vedova Bertoldi) e due delle figlie (Barbara e Gioseffa/Giuseppa)
O Il Padre F.A. Bertoldi era proprietario di una attività di commercio di tabacco e di due negozi/punti commerciali, uno a Trento e uno a Bolzano
O Il negozio di Bolzano comprendeva anche un piccolo appartamento al piano superiore (inventario dei beni nei due locali)
O Alla morte del padre/marito, la vedova Barbara Bertoldi subentra nell’attività, con buoni rapporti col Magistrato Mercantile di Bolzano
O Il 1° Settembre 1756, due delle sorelle, Barbara e Gioseffa, mandano una lettera in cui dichiarano di essere le nuove rappresentanti legali della ditta paterna «Francesco Antonio Bertoldi e compagni»
O La madre ricorre al Magistrato Mercantile per sanare la questione dal lato economico (con anche ricadute sui debitori/creditori della ditta Bertoldi)
O Interviene anche la terza sorella, maritata a un certo Zanetti, dicendo che a questo punto vuole anche lei la sua parte di eredità
O Si firma «Teresa Zanetti, nata Bertoldi, col permesso di suo marito»
O Le successive missive dal lato di Teresa Bertoldi-Zanetti sono scritte e firmate dal SOLO marito
O La terza figlia viveva a Bolzano, come probabilmente la madre
O Giuseppa Bertoldi chiede l’intervento in suo favore del Vescovo/Principe di Trento
O L’orientamento del Magistrato cambia decisamente in favore delle due figlie subentrate, pur cercando una soluzione equa al problema (economico)
Magistrato Mercantile (Provincial
Archive) Processi_3.2.91_761 (top)
Come ricostruiamo i fatti?
O Atti del Processo (3.2.91) intentato dalla madre contro le figlie
O Non sono presenti tutte le informazioni
O Abbiamo casi di lettere sicuramente scritte da donne
O Altri casi sono dubbi (problema di autorialità) O Lo scrivente era anche il
firmatario?
O È la lettera originale o è una sua copia fatta dal notaio del Magistrato Mercantile?
Firma: «Barbera Bertoldi
Per la mia ditta Fran/co/ Ant/o/ Bertoldi &
Compagno di Trento»
Archivio Provinciale. Atti del Magistrato Mercantile
Processi_3.2.91_842
Firma:
«Teresa Zanetti natta
Bertoldi col permesso di Suo
Marito» Nota a margine:
«In data XXX prasentato
fù comunicata brevi
manu la prnte Istanza
alla S.a Gioseffa fam.
Fran.co Anto Bertoldi
Sr. Xforo Voltalini Atto.
Sesto delle Fiere»
Magistrato & Mercanti: la famiglia Menz
Anna von Menz
(1796 - 1869)
Ludwig von
Sarnthein
(1792 - 1867)
Ricostruzione dell’albero di famiglia dei Menz
Josef Franz
+1705
Maria Anna Georg Menz
Johann Peter
+ 09/06/1734
Dominicus Maria
* 1798
Johannes
1759 - 1835
Josefa
1760 - 1860
Anna
1763 - 1833
Dominik
1764 - 1814
Vinzenz
1766 - 1853
Peter Paul
1771 - 1840
Klara
1773 - 1797
Kreszenz
1776 - 1780
Johanna von Freytag
+ 1798
Anna Johann Georg 20/12/1749 – 02/09/1788
Melchior Maria + 13/09/1801
Theresia
Georg Anton
*1722
Anna Johann Ursula
Origini di una delle più potenti famiglie mercantili di Bolzano
La famiglia di Peter Paul Menz
Peter Paul Menz
1771 - 1840
Eleonora
1803 - ???
Aloysia
1806 - 1826
Maria
1810
Anton Wilhelm
1804 - 1826
Adolf 1801 - 1876
Maria
1831
Antonia
1832
Peter
1832
Josef
1834
Christine Treibenreif
Peregrin
1836
Henrika
(Henriette) 1837
Franziska
(Fanni) 1839
Viktor
1840
Ernst
1842
Albert
1844
Antonia Sanin
Barbara Alpruni
Anna von Larcher
Erano stabiliti ad Augusta e Bolzano. Regolare corrispondenza in Germania e in Italia
Le firme dei membri della famiglia Menz per la domanda di Cavalierato
Provincial Archive, Peter Paul Menz folder, reference number 1.3.50
I nomi della famiglia Menz sono sulla colonna di destra, dall’alto:
Peter Paul, Melchior Maria, Dominik, Josefa, Johan Anton
Orientarsi nei dati O 3 fondi archivistici in 2 archivi (Provinciale e Camera di Commercio):
O Magistrato Mercantile (Processi)
O Fondo ditta Georg Anton Menz (tutte lettere commerciali)
O Fondo lettere Peter Paul Menz (caso di studio)
O Stabilire alcune coordinate da cui iniziare l’analisi
O Solo lettere e non ‘atti’ vari
O Classificare questi materiali (mittente, destinatario, data, luogo, lingua)
O Avere un’idea della quantità di materiali a disposizione
O Partire da un anno di riferimento: il 1784
O Non vi è ancora stata la conquista napoleonica (1804)
O Il Tirolo è ancora in mano agli Asburgo ed è ufficialmente tedesco
O Il Magistrato Mercantile mantiene la sua tradizionale autonomia e la sua politica linguistica
O Primo caso di studio: le lettere della famiglia Menz
O La sfida: specificare le domande di ricerca una volta osservati i primi macro-fenomeni di variazione nei dati
Selezionare le variabili
Variabili di interesse
O Scelta di codice O Nel testo principale
O Nei testi correlati (buste, note ecc.)
O Alternanza di codice (code-switching)
O Gli scriventi O Cosa sappiamo?
O Cosa possiamo ricostruire?
O I destinatari
O Luogo di origine (e destinazione) delle missive
O Sesso dei parlanti
O Tipi di lettere (ufficiali, commerciali, private)
Un primo sguardo ai dati (HiMul)
43
O Studio pilota: anno 1784
O Prevalenza dell’italiano (al
contrario di pratiche ufficiali,
cfr. Obermair 2006)
20%
6%
74%
Tedesco Francese Italiano
Archivio Gruppo N. Lettere
Magistrato
Mercantile
Processi 247
Archivio
Menz
«Coppia Lettere
per Italia»
1532
Archivio
Menz
«Coppia Lettere
per Germania»
611
Archivio
Menz
Lettere (ricevute) 1758
TOTALE 4148
Provenienza e destinazione delle lettere
Corpus: Archivio Menz
Gruppo: Lettere
(ricevute)
O 1746 lettere
O 112 città
O 16 Stati
(moderni)
362
235
89 86 82 76 68 54 43 39 36 33 29 28 24 23 21 11 10 10 10
«Coppia lettere per Italia»
68
35 33
25 23 23 21 21 21 19 18 18 15 12 12 11 11 11 11 10 10 10 10
«Coppia lettere per Germania»
Corpus: Archivio Menz Gruppo: Lettere (ricevute)
«Per l’Italia»:
1505 lettere
69 città
«Per la Germania»:
592 lettere
65 città
Come funzionava la corrispondenza?
Comunicazione 1-a-1
- Il mercante A chiede al mercante
B di vendergli qualche merce
- Il mercante B risponde al
mercante A
Comunicazione 1-a-molti
- Il Mercante A scrive al Mercante B, che
è il suo intermediario con i mercanti C,
D ecc.
- Il Mercante B risponde al mercante A
quello che C e D gli hanno detto (a volte
allegando le loro lettere o stralci)
Quali lingue?
Busta in italiano
Lettera in Tedesco
Menz Archive
(Handelskammer)
Ref. Number:
Letter_743_1784_C44
Tokens German (Env.) French (Env.) Italian (Env.)
German
(Letter)
324 4 9
French Letter) 0 87 0
Italian (Letter) 0 3 1037
Menz Archive
(Handelskammer
– BZ)
Ref. Number:
13_1784-1786_
CoppiaLettereper
Germania, p. 85
«Addio»: la formula di saluto
Differenza tra le lettere copiate (e quindi inviate da Bolzano) e quelle ricevute
O Nelle lettere ricevute la formula più comune era l’acronimo VBLM ‘Vi baciamo le mani’
O Nelle lettere copiate la formula più comune era ‘addio’ (o semplificato come ‘ad.’) O Questo capita nelle
lettere sia in italiano sia in tedesco, con un chiaro code-switching (spesso anche grafico)
Bundle Language «addio» / «ad.»
Cop_ITA Italian 954 (63.4%)
German 3 (0.2%)
Cop_GER Italian 14 (2.4%)
German 289 (48.8%)
Received Italian 1 (0.05%)
La formula di saluto (Archivio Menz)
1,2
36,9
31,5
7,1
23,2
(V)BLM addio (full) addio
(shortened)
text text + VBLM
Caso di studio: le lettere di Peter Paul Menz
O Provincial Archive, Peter Paul Menz folder O Lettere verso la famiglia (code 1.3)
O Hausbuch of Peregrin Maria (1.3.2)
O Hausbuch of Adolph (code 1.4, nr. 67)
O Lettere ufficiali (code 1.7)
O Estratti dei processi e degli atti del periodo in cui Peter Paul era sindaco di Bolzano (1807-8) (code 2.12)
O Stato del corpus O Riproduzione fotografica con il permesso dell’Archivio
Provinciale
O Catalogazione nel corpus HiMul
O Nessuna trascrizione o annotazione al momento attuale
53
La corrispondenza di Peter Paul Menz
54
Typology Nr. Language
(I) Official 23 German (15)
Italian (6)
French (2)
(II) Commercial 30 German (30)
(III) Private 19 German (17)
Italian (2)
O 72 lettere dal 1794 a 1827
O 3 tipologie (destinatario) (I) ufficiali
(II) commerciali
(III) private (da e verso membri della famiglia)
O 3 lingue Tedesco (!)
Italiano
Francese (buste e note)
O Casi di code-switchin Lettera – Busta
Note a margine
Dentro al testo
(I) Le lettere ufficiali
55
O Riguardano il ruolo di Peter Paul Menz come sindaco di Bolzano sotto il periodo napoleonico e anche come uno dei leader del Magistrato Mercantile
O 2 tipologie di mittenti O Segreterie di altre cariche ufficiali (v.
esempio)
O Privati che chiedevano dei favori
O Mutilinguismo:
O Lettere in italiano con buste in francese (es. «Haut Adige»)
O Lettere in italiano con note a margine di Peter Paul Menz in francese
O Qualche (raro) caso di code-switching tedesco-italiano tra parti del testo (v. slide successiva)
Provincial Archive, Peter Paul Menz folder, reference
number 1.3.35, from A. Ferru in Milano,
12/11/1811
Code-Switching between Letters & Envelopes
Provincial Archive, Peter Paul Menz folder,
reference number 1.3.35, from G.M.
Marescalchi, vice-prefect for the
Departement of Adige, Villafranca,
22/08/1810 56
Il code-switching nel testo resta comunque molto raro
nel nostro corpus
Provincial Archive, Peter Paul Menz folder, reference number 1.3.34
From Mr. Hepperger of Brixen to Peter Paul Menz in Bolzano, 24/10/1907
O Tutte in tedesco con qualche raro caso di CS (o CM) O Termini tecnici (es. ‘colli’)
O Formule di saluto o di pagamento in latino
O 1 sola eccezione: una lettera in tedesco con busta in italiano («Signor P.P. Menz»)
O Nella stessa lettera, Peter Paul stesso prende un appunto in italiano sulla busta circa il contenuto della lettera stessa
O La maggior parte di queste lettere provengono dai partner commerciali principali di Peter Paul Menz a Vienna, Augusta e Francoforte
O Alcune lettere vengono anche da città italiane ma i corrispondenti hanno cognomi tedeschi O Forse i delegati della famiglia Menz?
O Le lettere sono tutte comunque scritte in tedesco
(II) Le lettere commerciali
58
(III) Le lettere private
O 19 lettere dal padre, la madre,
il fratello Dominik e anche dai
figli di Peter Paul
O Anche in questo caso, la lingua
dominante è il tedesco
O Le buste e le note a margine di
Peter Paul sono però di solito
in francese (es. ma mére)
O Si trovano alcune lettere anche
in Italiano
59
Provincial Archive, Peter Paul Menz folder, reference number
1.3.36.
Last letter from Anton Wilhelm (Peter Paul’s 20-years old
son), as written by Peter Paul himself on the envelope
Una tragedia: la morte del figlio Antonio a Pavia (1826)
Lettera da Pavia che informa Peter Paul Menz della
morte del figlio Antonio Wilhelm (20 anni)
all’ospedale di Pavia con relativa sepoltura. La
lettera (ted.) contiene anche un inventario (it.) dei
suoi effetti personali (e il conto delle spese da
pagare!)
60
Provincial Archive, Peter Paul Menz folder, reference number 1.3.36.
La lettera di Elenora (13 anni)
Lettera della figlia tredicenne Eleonora al
padre Peter Paul Menz. Eleonora scrive a
Rovereto, dove soggiorna per studiare, il
30 novembre 1816.
Trascrizione delle prime righe di testo
Carissimo Sign. Padre
Eccole una lettera italiana, giacche’ mi
comandò nella sua che | le scriva in
questa lingua. E’ /bene/ già un pezzo
che non le scrivo in |questa lingua, ma si
assicuri che mi esercito non di meno ogni
| giorno nello scrivere altre lettere
/italiane/; […]
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Provincial Archive, Peter Paul Menz folder, reference number 1.3.36.
Note sulle buste autografe di Peter Paul Menz
A destra: la lettera dalla sorella di Peter Paul Clora/Klara
A sinistra: lettera dalla madre di Peter Paul
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Provincial Archive, Peter Paul Menz folder, reference number 1.3.36
Cosa emerge da queste lettere?
O Semplicemente dal catalogo di queste lettere possiamo ricostruire un repertorio
linguistico individuale
O Il repertorio linguistico di un individuo (Peter Paul) era multilingue e stratificato
O Il tedesco era la sua lingua dominante
O Il francese era probabilmente la sua seconda lingua e anche la lingua di cultura e
di prestigio, che amava usare
O L’italiano era una lingua puramente commerciale o istituzionale
O Non ci sono note a margine sulle lettere o sulle buste in italiano
O L’educazione delle famiglie alto-borghesi era multilingue (anche per le ragazze)
O Le pratiche linguistiche mercantili erano multilingui
O Si tratta quindi di un «multilinguismo funzionale» (Braunmüller & Ferraresi 2003)
O Altre fonti (Testa 2014) ci testimoniano di scambi linguisitci tra il Tirolo e l’Italia
(Verona, Trento, Venezia) che coinvolgevano i figlie (o le figlie) di famiglie
mercantili benestanti
O Es. Giorgio di Norimberga pubblicò all’inizio del 15° secolo un «libretto di dialogo» per
apprendenti germanofoni in veneziano
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Multilinguismo e comunicazione
O La selezione del codice linguistico mostra tendenzialmente un accomodamento verso l’interlocutore, se si tratta di una «conversazione simmetrica» (= stesso potere pragmatico-sociale tra i due interlocutore) O Es. Peter Paul Menz adotta la lingua dell’interlocutore nelle lettere
che riceve (anche in quelle ufficiali e commerciali)
O MA se è lui a poter scegliere, preferisce il tedesco (come è evidente dalle lettere commerciali dirette in Italia)
O Era conoscenza comune che i mercanti a Bolzano potessero parlare (o quanto meno leggere) l’Italiano O Contatti tra il Tirolo e l’area italiana
O Presenza di una istituzione ufficialmente bilingue (Magistrato Mercantile)
O Questo è importante per una storia linguistica corretta e completa (scevra da preconcetti politicamente orientati) dell’Alto Adige
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Conclusioni O Osservando l’uso linguistico in tipologie testuali diverse da parte della stessa persona, si
possono davvero osservare le pratiche multilingui e la strutturazione del repertorio
linguistico individuale
O Questo non è possibile se si osserva sempre e solo un genere testuale (es. solo lettere ufficiali o
private)
O Problema: generalizzare i risultati individuali al repertorio linguistico di una comunità
O Singole istituzioni (o entità politiche) possono anche avere specifiche politiche
monolinguistiche, ma gli individui non sono mai stati monolingui
O Questo si evince chiaramente dall’uso delle note sulle buste, le glosse o code-switching e mixing
interni alle lettere
O Anche quando una lingua è indubbiamente dominante nel repertorio linguistico di un
individuo (es. il tedesco per Peter Paul Menz), il suo repertorio non è definibile come
semplicemente diglottico
O La scelta di una lingua è legata più propriamente a fattori socio-pragmatici
O Distanza geografica, ma soprattutto personale con l’interlocutore (distance)
O Il ruolo sociale dell’interlocutore
O Lo scopo della lettera
O Per i mercanti, la conoscenza di molte lingue aveva un indubbio vantaggio a livello
economico-commerciale
O Per questo motivo, puntavano molto sul dare ai propri figli una educazione moultilingue!
O L’atteggiamento verso il multilinguismo era positivo, senza paura di una possibile «language loss»
della L1 (vs. atteggiamenti linguistici attuali)
Il rapporto tra Linguistica storica e Sociolinguistica Storica
O Dalla parte del sociolinguista
O Punto di vista finora prevalente
O Dalla parte del linguista storico
O Punto di vista emergente
O Romaine (1982: 13): «historical linguistics and
sociolinguistics have a similar close relationship,
i.e. that in some respects the descriptive tasks
of one coincide with those of the other»
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Alcune questioni aperte per la Sociolinguistica Storica
O «bad data problem» O «making the best use of ‘bad data’» (Labov 1994: 11)
O Ribaltare la prospettiva: massima informatività (cfr. Salmons, Benedetti)
O Il principio di uniformità O «the forces operating to produce linguistic change today are of the
same kind and order of magnitude as those which operated five or ten thousands year ago» (Labov 1972: 275)
O Il problema: le variabili sociali (in particolare, la «classe sociale»)
O Discussione anche all’interno della SL classica (cfr. Eckert 2005, ma anche la critica a Labov in Romaine 1982)
O In sostanza, occorre ripensare al rapporto della Soc. Storica con le altre discipline (in primis la sociolinguistica ‘classica’)
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Fine lezione 16 Lezione 17:
Socio-pragmatica
Approfondimenti: Cotugno, F. (2015), La I longa nel corpus Vindolandese, “Studi e saggi linguistici” 53.2, 189-206; Elspaß, S.
(2012) ‘The use of Private Letters and diaries in Sociolinguistic Investigation’, in J. M. Hernández-Campoy & J. C. Conde-Silvestre (eds.), The Handbook of Historical Sociolinguistics, London: Wiley-Blackwell, pp. 156-169; Vandenbussche, W. (2008) ‘Non-Standard Language from the Lower Classes during the Nineteenth Century in Germany and Britain’, in
F. Pfalzgraf & F. Rash (eds.) Anglo-German Linguistic Relations, Frankfurt: Peter Lang, pp. 97-108.
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