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Requisiti richiesti dal mercato:
criticità liste, limiti, metodi.
10 Novembre 2015
Stefania Dal Corso
Area Pianificazione e Sviluppo Laboratorio Ecologico
COGENTE - VOLONTARIO
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SOSTENIBILITÀ: DRIVER FONDAMENTALE PER L’INNOVAZIONE
REQUISITI COGENTI E REQUISITI VOLONTARI
COGENTE si riferisce ad un requisito che DEVE essere rispettato, inquanto imposto da una legge.
VOLONTARIO si riferisce ad un requisito che non è obbligatorio, maa cui si decide di essere conformi per elevare il livello qualitativo delproprio prodotto.
Volontario può essere semplicemente il limite di una sostanzaregolamentata in maniera cogente (tipicamente abbassamento dellarichiesta legislativa), oppure può essere una sostanza nonregolamentata.
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AZIENDEVIRTUOSE
SOSTANZA OBBLIGATORIA / REQUISITO VOLONTARIO
Regolamento 1907/2006 – REACh Oeko-Tex® Standard 100
All. XVII, punto 20
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1000 mg/kg
SOSTANZA COMPLETAMENTE VOLONTARIA
Oeko-Tex® Standard 100
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COME APPROCCIARSI ALLE RICHIESTE
Le liste di sostanze per le quali viene richiesta la conformitàsono sempre di più e con requisiti sempre più bassi, in ragionedel fatto che si desidera avere una sempre maggior tuteladella salute dell’uomo e anche dell’ambiente.
• Risulta fondamentale prima di tutto capire quali richiestesono COGENTI e quali sono invece a carattereVOLONTARIO.
• In secondo luogo risulta importante valutare la richiesta inmaniera CRITICA (es. limiti di quantificazione e metodicheanalitiche proposte).
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EUROPA
REACh
SVHC - All. XIV - All. XVII
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Regolamento 1907/2006 – REACh
SCOPI:
• Protezione della salute dell'uomo e dell'ambiente dai rischidelle sostanze chimiche;
• Competitività;
• Riduzione numero di test effettuati sugli animali.
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CAMPO DI APPLICAZIONE
tutte le sostanze chimiche PRODOTTE o IMPORTATE
ONERE DELLA PROVA A CARICO DELLE AZIENDE
• Identificare e gestire i rischi;
• Dimostrare all'ECHA come utilizzare tali sostanze senzacorrere rischi;
• Informare gli utenti delle misure di gestione dei rischi.
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EUROPEAN CHEMICALS AGENCY
• la principale autorità di regolamentazione al mondo inmateria di sicurezza delle sostanze chimiche
• Indirizzo:Annankatu 18, 00120 Helsinki, Finlandia
• Sito web dell’ECHA: http://echa.europa.eu
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SVHC Substances of Very High Concern
• Sostanze che hanno caratteristiche che destano preoccupazionisono elencate dall’Agenzia in una lista. Fra queste figurano:
– CMR;
– PBT;
– vPvB;
– Sostanze con effetti gravi irreversibili sull’uomo esull’ambiente.
• SCOPO: favorire la sostituzione delle sostanze più problematichecon sostanze meno pericolose.
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SVHC Substances of Very High Concern
• 163 SVHC nella Candidate List (Aggiornata al 15/06/2015);aggiornamento ogni 6 mesi.
• Una sostanza inclusa nella Candidate List non è unasostanza vietata e, se vengono rispettati gli obblighi dicomunicazione e notifica (0,1% - 1 ton/anno), non c’è alcundivieto di produrre o importare articoli contenenti talisostanze.
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Allegato XIV - Autorizzazioni
MAQuelle SVHC che su decisione della Commissione Europea sono
inserite nell’ Allegato XIV “Elenco delle sostanze soggette ad
autorizzazione del regolamento REACh”, non potranno più
essere fabbricate, immesse sul mercato o utilizzate a meno che
alle imprese non sia concessa un’autorizzazione.
Allegato XVII - Restrizioni
• Le restrizioni LIMITANO o PROIBISCONO la produzione,l'immissione sul mercato o l'uso di certe sostanze checostituiscono un rischio inaccettabile per la salute umana el'ambiente.
• Sono elencate nell’ Allegato XVII consultabile al sitohttp://echa.europa.eu/it/addressing-chemicals-of-concern/restrictions/list-of-restrictions
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PROPOSITION 65 - COGENTE
Safe Drinking Water and Toxic Enforcement Act – 1986
• L’atto impone l’obbligo alle imprese con dieci o più dipendenti diAVVISARE in modo chiaro e ragionevole il consumatore della possibileesposizione a sostanze chimiche cancerogene o teratogene e inoltre nevieta lo scarico in acqua di falda o potabile.
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PROPOSITION 65 - COGENTE
Safe Drinking Water and Toxic Enforcement Act – 1986
• L’elenco di sostanze a cui è applicabile la legge è rivisto periodicamente
e ad oggi si contano più di 900 sostanze chimiche. Gli aggiornamenti
della lista sono frequenti e possono essere scaricati dal sito della
OEHHA (Office of Environmental Health Hazard Assessment)
http://www.oehha.ca.gov/prop65/prop65_list/Newlist.html
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LIMITI
• I requisiti non sono legati al divieto di utilizzo della sostanza, maalla necessità di dichiararla nel caso in cui l’esposizione allaquantità contenuta nei prodotti, se prolungata per tutta la vitadell’individuo, comporta un rischio significativo per la salute.
• La maggior parte delle sostanze in elenco non ha la quantitàmassima tollerata.
• Per alcune sostanze utilizzate in certi articoli, il requisito vienedeciso tramite cause in tribunale.
• La concentrazione delle sostanze chimiche all’interno dell’articoloinfluenza certamente il grado di esposizione, ma non èsufficiente per determinare se gli avvertimenti sono obbligatori.
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GB 18401:2010 - National general safety technical code for textile products
Stabilisce i requisiti necessari per garantire la sicurezza del consumatoreper tutti i prodotti tessili e abbigliamento.
Si applica ai capi di abbigliamento, decorazioni e tessili per uso domesticoprodotti e venduti sul mercato cinese.
Lo standard classifica i prodotti tessili in tre categorie:
• Categoria A: prodotti per bambini (0-36 mesi)
• Categoria B: prodotti a diretto contatto con la pelle
• Categoria C: prodotti a contatto non diretto con la pelle
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REQUISITOUNITA’ DI MISURA
STANDARD CINESE 18401:2010
A B C
bambini a contatto con la pellenon a contatto con la
pelle
pH unità 4,0-7,5 4,0-8,5 4,0-9,0
Formaldeide mg/kg ≤ 20 75 300
Ammine aromatiche cancerogene da coloranti azoici
mg/kg non devono essere utilizzati (<20)
Solidità del colore:
--all'acqua grado ≥3/4 3 3
(degrado e scarico) (degrado e scarico) (degrado e scarico)
--al sudore acido grado ≥3/4 3 3
(degrado e scarico) (degrado e scarico) (degrado e scarico)
--al sudore alcalino grado ≥3/4 3 3
(degrado e scarico) (degrado e scarico) (degrado e scarico)
--allo sfregamento a secco grado ≥ 4 3 3
--alla saliva e sudore grado ≥4
(degrado e scarico)
Prova dell'odore nessun odore estraneo
CPSIA ACT OF 2008 (CPSIA PL 110-314)
• Il Consumer Product Safety Improvement Act del 2008 è una
legge che limita i livelli di sostanze pericolose ed impone
determinati requisiti per le PROVE e la DOCUMENTAZIONE.
• La sua applicazione è sotto la giurisdizione della Commissione
Americana CPSC (organismo statunitense preposto alla difesa
del consumatore).
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PER ENTRARE NEL MERCATO AMERICANOI prodotti devono:
1. Essere conformi a tutti i requisiti di sicurezza applicabili;
2. Essere testati per la conformità presso un laboratorio terzo
accreditato ed accettato dal CPSC;
3. Essere accompagnati da un certificato di conformità
4. Avere impresse delle informazioni, sul prodotto stesso e sul
packaging se possibile, che ne permettano la tracciabilità.
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• In definitiva chi immette sul mercato americano deve primaverificare tramite test di laboratorio e certificare i propri prodottiriguardo ai parametri citati.
• Il tessuto è escluso dalla verifica (esenzione CPSC), ossia non ènecessario produrre Rapporti di Prova, ma non lo sono lecomponenti del capo di abbigliamento.
• Le componenti di un capo di abbigliamento (zip, bottoni, stampema anche coloranti e inchiostri) possono essere sottoposte aprova indipendentemente (COMPONENT TESTING) dal capo equindi ad opera dei diversi attori della filiera.
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PARAMETRO NORMA CAMPO DI APPLICAZIONE REQUISITO
Piombo in superficie 16 CFR 1303
Prodotti del bambino fino a 12 anni
Stampe/vernici al piombo o simili rivestimenti in superficie
90 ppm
Piombo totale CPSIA SECTION 101Tutti i prodotti del bambino fino ai
12 anni100 ppm
Ftalati CPSIA SECTION 108
(1) Giochi per bambini (Children’s toy).
DEHP, DBP, BBP in concentrazioni superiori allo 0,1% ciascuno in (1)
e (2) [permanently banned]
(2) Articoli per la cura del bimbo (Child Care Article)
(3) Giocattoli per bambini che possono essere messi in bocca dal bambino (Children’s toy).
DINP, DIDP, DNOP in concentrazioni superiori allo 0,1%
ciascuno in (2) e (3) [interim banned]
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2020
Lavorare con uno scopo comune
FAMIGLIE COINVOLTE
1. Alchilfenoli
2. Ftalati
3. Ritardanti di fiamma bromurati e clorurati
4. Coloranti azoici
5. Composti organostannici
6. Composti perfluorurati (PFC)
7. Clorobenzeni
8. Solventi clorurati
9. Clorofenoli
10. Paraffine clorurate a catena corta (SCCP)
11. Metalli pesanti (Cd, Pb, Hg, Cr VI)
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UP TO 2020
SCOPO
Zero Discharge of all Hazardous Chemicals
MEZZI
Firmare il Commitment – Prendersi un impegno
In questo modo viene fornita la lista delle sostanze che devono essere eliminate entro il 01/01/2020.
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ZDHC – AFIRM – VOLONTARIO
Nella Joint Roadmap, i membri dello ZDHC si impegnano a
definire una MRSL (Manifacturing-RSL) per l’industria
dell’abbigliamento e della calzatura.
Sostanze utilizzate e scaricate durante la produzione
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ZDHC – AFIRM
• La ZDHC MRSL si applica ai prodotti chimici
• La ZDHC MRSL non si applica ai processi di produzione del
cuoio e alla produzione di accessori metallici.
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COME SI PRESENTA
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requisiti di concentrazione accettabili nei prodotti chimici valutati in modo da eliminarne
l’utilizzo intenzionale
Requisiti di concentrazione
accettabili nei prodotti chimici
valutati in modo da eliminarne
l’utilizzo intenzionale
• I limiti definiti sono più alti di quelli che si devono rispettare
per le RSL di prodotto in quanto durante l’utilizzo questi
vengono diluiti.
• Per quelle sostanze delle RSL che sono incluse nell’ MRSL, il
rispetto dei requisiti dell’MRSL DOVREBBE garantire il
rispetto del limite dell’RSL.
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• ZDHC MRSL include sostanze rilevanti dalle 11 famiglie
definite da Greenpeace con altre sostanze ritenute critiche
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• Per parlare di P-RSL (Product RSL) bisogna riferirsi all’
AFIRM Restricted Substance Guide per i requisiti minimi tra
i marchi aderenti.
• Si deve considerare ogni specifica RSL del marchio per
requisiti individuali.
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GREEN PUBLIC PROCUREMENT (GPP)
• APPALTI PUBBLICI VERDI
• Mettere in pratica il Green Public Procurement significa ACQUISTARE
beni e servizi non basandosi esclusivamente sul costo monetario, ma
anche tenendo conto degli impatti ambientali che questi possono
generare nel corso del ciclo di vita.
• PAN GPP: “Piano d’Azione per la sostenibilità dei consumi nel settore
della Pubblica Amministrazione”.
• Definizione CAM – Criteri Minimi Ambientali
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Criteri di base.
1.Pesticidi: 20 sostanze – contenuto massimo 1 mg/kg
(fibre naturali)
2.Coloranti sensibilizzanti/allergenici, cancerogeni,
mutageni o tossici: 9 cancerogeni - 18
sensibilizzanti/allergenici vietati
3.Arilammine da coloranti azoici: 24 ammine – valore
massimo 20 mg/kg
4.“flame retardant”: 6 sostanze vietate
5.Pentaclorofenolo e Tetraclorofenoli – contenuto
massimo 0,5 mg/kg (cotone, fibre cellulosiche naturali e
loro miste)
Criteri ambientali minimi
Green Public Procurement
Criteri di base.6. Ftalati: 4 sostanze – valore massimo 0,1% in
peso
7. Formaldeide: contenuto massimo 30 mg/kg per
i prodotti a contatto con la pelle; 75 mg/kg per
tutti gli altri prodotti
8. Metalli Estraibili (in sudore acido): 9 metalli con
valori massimi compresi tra 30 e 0,02 mg/kg
Criteri premianti:i prodotti muniti di marchio Ecolabel sono considerati conformi;i prodotti devono contenere almeno il 30% in peso di fibre riciclate;i prodotti devono contenere almeno il 50% in peso del materiale tessile di cotone o altrefibre naturali di produzione biologica.
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ECOLABEL
SCOPO:
Promuovere i prodotti in grado di ridurre gli impatti ambientalinegativi, rispetto ad altri prodotti dello stesso gruppo, contribuendoquindi a:
uso efficiente delle risorseelevato livello di protezione dell’ambiente
L’obiettivo è perseguito fornendo ai consumatori orientamenti edinformazioni accurate, non ingannevoli e scientificamente fondate.
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OEKO-TEX® STANDARD – ALTRI STRUMENTI
OEKO-TEX® STANDARD 100 – VOLONTARIO
Il marchio Oeko-Tex® Standard 100 è il marchio volontario leader
nel mondo per i prodotti tessili e loro accessori testati per le
sostanze nocive.
Il marchio Oeko-Tex® Standard 100 garantisce che i
prodotti non sono pericolosi per la salute.
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METODI ANALITICI
Le P-RSL che vengono richieste sono abbastanza sovrapponibili in terminidi sostanze che vengono ricercate.
MA
avere risultati CONFRONTABILI è il primo passo per poter dialogare
• Utilizzare metodi normati
• Valutare il principio del metodo
• Se non esistono, utilizzare un laboratorio che li validi, accreditato
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CONCLUSIONI
• INPUT: molti, diversificati, cogenti e non
• MATRICI: le aziende producono i prodotti i più diversificati (dal tessuto, al cuoio, agli accessorimetallici o plastici)
• MATCHING REQUISITO-PRODOTTO: spesso non fatta correttamente
• RICHIESTA REQUISITI: spesso le richieste sono inferiori alle normative, per questo un’analisidocumentale non sempre è sufficiente
• METODI ANALITICI e LOQ: da valutare attentamente di caso in caso
DIFFIDARE DELLA RICHIESTA DI «ASSENZA»
• AZIENDE: spesso confuse da molteplici richieste si limitano a creare un documento(CAPITOLATO) che comprende «tutte» le sostanze con i requisiti più bassi. Questo genera ancorapiù confusione se diffuso lungo la supply chain.
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CONCLUSIONI• INPUT: molti, diversificati, cogenti e non
• MATRICI: le aziende producono i prodotti i piùdiversificati (dal tessuto, al cuoio, agli accessorimetallici o plastici)
• MATCHING REQUISITO-PRODOTTO: spesso non fatta correttamente
• RICHIESTA REQUISITI: spesso le richieste sono inferiori alle normative, per questo un’analisidocumentale non sempre è sufficiente
• METODI ANALITICI e LOQ: da valutare attentamente di caso in caso
DIFFIDARE DELLA RICHIESTA DI «ASSENZA»
• AZIENDE: spesso confuse da molteplici richieste si limitano a creare un documento(CAPITOLATO) che comprende «tutte» le sostanze con i requisiti più bassi. Questo genera ancorapiù confusione se diffuso lungo la supply chain.
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CONCLUSIONI• INPUT: molti, diversificati, cogenti e non
• MATRICI: le aziende producono i prodotti i più diversificati (dal tessuto, al cuoio, agli accessorimetallici o plastici)
• MATCHING REQUISITO-PRODOTTO: spesso nonfatta correttamente
• RICHIESTA REQUISITI: spesso le richieste sono inferiori alle normative, per questo un’analisidocumentale non sempre è sufficiente
• METODI ANALITICI e LOQ: da valutare attentamente di caso in caso
DIFFIDARE DELLA RICHIESTA DI «ASSENZA»
• AZIENDE: spesso confuse da molteplici richieste si limitano a creare un documento(CAPITOLATO) che comprende «tutte» le sostanze con i requisiti più bassi. Questo genera ancorapiù confusione se diffuso lungo la supply chain.
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CONCLUSIONI• INPUT: molti, diversificati, cogenti e non
• MATRICI: le aziende producono i prodotti i più diversificati (dal tessuto, al cuoio, agli accessorimetallici o plastici)
• MATCHING REQUISITO-PRODOTTO: spesso non fatta correttamente
• RICHIESTA REQUISITI: spesso le richieste sonoinferiori alle normative, per questo un’analisidocumentale non sempre è sufficiente
• METODI ANALITICI e LOQ: da valutare attentamente di caso in caso
DIFFIDARE DELLA RICHIESTA DI «ASSENZA»
• AZIENDE: spesso confuse da molteplici richieste si limitano a creare un documento(CAPITOLATO) che comprende «tutte» le sostanze con i requisiti più bassi. Questo genera ancorapiù confusione se diffuso lungo la supply chain.
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CONCLUSIONI• INPUT: molti, diversificati, cogenti e non
• MATRICI: le aziende producono i prodotti i più diversificati (dal tessuto, al cuoio, agli accessorimetallici o plastici)
• MATCHING REQUISITO-PRODOTTO: spesso non fatta correttamente
• RICHIESTA REQUISITI: spesso le richieste sono inferiori alle normative, per questo un’analisidocumentale non sempre è sufficiente
• METODI ANALITICI e LOQ: da valutareattentamente di caso in caso
• AZIENDE: spesso confuse da molteplici richieste si limitano a creare un documento(CAPITOLATO) che comprende «tutte» le sostanze con i requisiti più bassi. Questo genera ancorapiù confusione se diffuso lungo la supply chain.
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CONCLUSIONI• INPUT: molti, diversificati, cogenti e non
• MATRICI: le aziende producono i prodotti i più diversificati (dal tessuto, al cuoio, agli accessorimetallici o plastici)
• MATCHING REQUISITO-PRODOTTO: spesso non fatta correttamente
• RICHIESTA REQUISITI: spesso le richieste sono inferiori alle normative, per questo un’analisidocumentale non sempre è sufficiente
• METODI ANALITICI e LOQ: da valutare attentamente di caso in caso
DIFFIDARE DELLA RICHIESTA DI «ASSENZA»
• AZIENDE: spesso confuse damolteplici richieste si limitano acreare un documento (CAPITOLATO)che comprende «tutte» le sostanzecon i requisiti più bassi. Questogenera ancora più confusione sediffuso lungo la supply chain.
0
Grazie per l’attenzione
Stefania Dal Corsostefania.dalcorso@centrocot.it
Centro Tessile Cotoniero e Abbigliamento S.p.A.Piazza Sant’Anna, 2 - 21052 Busto Arsizio (VA) - ITALY
Tel. +39 0331 696707 - Fax +39 0331 680056info@centrocot.it - www.centrocot.it
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