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Unipeg è la prima cooperativa delle carni bovine in Italia. Oggi è capofila di un
gruppo aziendale delle carni fra i più completi e dinamici per lavorazione e
innovazione di prodotto.
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Qualità italiana dal 1946
Assofood Spa
Elaborati
Paradiso di Dante Srl
Export
Valtenna Carni Srl
Carni
Rama Carni Srl
Carni
Quanta Stock & Go Srl
Distribuzione
Sardinia Carni Srl
Carni
Unitea srl
Energia
Qunitovalore S.Cons.arl
Pelli
Qualità italiana dal 1946
La nostra storia
Nasce ACM Azienda
cooperativa Macellazione
CIAM e ACM si uniscono per
creare Unicarni
1946 1991
Unione di Unicarni con MCLC
Pegognaga, nasce Unipeg
Unipeg acquisisce Castelcarni
Castelcarni diventa Assofood
2004 2011 2013
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Qualità italiana dal 1946
Macellazione e prodotti processati
MACELLAZIONE (in numero di capi) 31.12.2012
VITELLONI 103.545 40,72
SCOTTONE 36.552 14,38
VACCHE 38.635 15,20%
VITELLI 75.495 29,70%
Totale 254.227 100,00%
PRODOTTI PROCESSATI (in Kg) 31.12.2012
MACELLAZIONI 73.705.161
TOTALE PRODOTTO SPEDITO 141.419.774
TOTALE PRODOTTO DISOSSATO 32.824.077
TOTALE PRODOTTO PORZIONATO
4.076.979
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Qualità italiana dal 1946
Unipeg sca fatturato per canale 2012 408,187* milioni di euro
D.O. 17,37%
G.D. 33,13%
NORMAL TRADE 21,24%
GROSSISTI 16,85%
INDUSTRIA 8,80%
ESTERO 1,29%
ALTRI 1,33% * Escluse prestazioni rese verso terzi e contributi promozionali
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Qualità italiana dal 1946
Filiera integrata, il valore aggiunto
Unipeg organizza, coordina e controlla tutte le fasi di realizzazione del prodotto finito.
Oltre 800 soci allevatori, con una potenzialità che supera i 400.000 posti stalla
Gli allevatori seguono i capitolati di produzione elaborati da Unipeg.
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Consumo Mondiale di carne totale 2011-2020
Fonte: FAO/OECD
Il contesto competitivo e lo stato d’animo:
OTTIMISMO
La flessione del patrimonio bovino dell’UE segue l’andamento della mandria da latte (quote e crescita produttività), più forte in Italia, Germania e Spagna, dove le macellazioni si contraggono in misura evidente. La crescita dell’offerta nel decennio – oltre che nel UK a causa della crisi Bse – si osserva all’Est (Polonia).
Patrimonio e offerta UE
Le macellazioni (bovini adulti) Il patrimonio bovino
In Italia nel 2003-2012: la produzione si contrae del 17%, il consumo del 13%, il tasso di autoapprovvigionamento del 3% (59%)
13 Fonte: Ismea
Qualità italiana dal 1946
13
350
150
200
250
300
100 2012 2009 2010 2011
Eu beef A/C R3
Novillos exp (Arg)
AVG Arroba do Boi (Bra)
(abc cons) Arg Novillo
(€/1
00
kg)
US beef Omaha (Usda)
• La crescita dei costi di alimentazione, oltre alla contrazione dell’offerta, determinano un rialzo delle quotazioni anche nel 2013.
• Diminuisce l’import-export
Area UE Mercato maschi adulti: Ue-27 vs Mercosur, Usa (€/100 kg)
Graduale riavvicinamento tra prezzi UE e Mercosur
Crescita tendenziale: 2012: +9% I trim 2013: +3%
Import UE CARNE fresche e refrigerate
(var. % 2012/11)
(.000 ton) 104 -5,8%
(mln €) 1,028 +0,1%
Usa: -1,6%
Brasile: +7,2%
Export UE CARNE fresche e refrigerate
(var. % 2012/11)
(.000 ton) 121 -39,1%
(mln €) 440 -35,3%
Argentina: -16,2%
Norvegia: +121%
Russia: +3,0%
Turchia: -70,2%
14 Fonte: Ismea
Qualità italiana dal 1946
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Le criticità del sistema - oltre allo sviluppo della Gdo estera - hanno favorito il consumo di carne di importazione: • l’import di carne bovina fresca/refrig aumenta (2010/02: +37%; 2011/10: -8%;
2012/11: -7%), soprattutto dai paesi in grado di offrire logistica/distribuzione migliore (F), prodotto più apprezzato/sostenuto (Irl, Arg), prezzi più bassi (Pol).
Consumo e import di carne bovina
Consumo pro capite apparente di carne bovina (kg/anno)
riduzione del consumo pro capite: -16%
Bovino: origine import carni fresche (000 tec)
+3,2%
+27,1%
+0,8%
tvma:
+4,8% contrazione del consumo di carne nazionale: -26%
aumento del consumo di carne importata: +12%
15 Fonte: Ismea
Qualità italiana dal 1946
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Quadro di riferimento nazionale 2013-2015
Consumi in riduzione
Ripresa incerta Livelli occupazionali deboli
Tensione finanziaria elevata
Investimenti limitati
Difficoltà di governo e indirizzo politico del Paese
Qualità italiana dal 1946
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I CONSUMI nazionali
-I consumi di carne sono destinati ad una
progressiva riduzione a causa di:
-prezzi elevati delle carni (che continueranno ad
aumentare)
-cambiamento stili di vita
-scandali alimentari e insicurezza del consumatore
-scarsa praticita’ dei prodotti alla preparazione
-cultura salutistica del consumatore e compatilita’
ambientale
Rapporto sociale Unipeg ha 848 soci di cui
Soci conferitori 660 Soci sovventori 188:
- dipendenti - fornitori - istituti di credito - finanziarie di sistema - collaboratori - agenti
Qualità italiana dal 1946
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31.12.2012 Conferito
su macellato 31.12.2011
Conferito su macellato
Conferimenti in numero di capi e per categoria di prodotto
2012 €/000
2011 €/000
€/000 Incidenza
su conferito
Qualità italiana dal 1946
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Rapporto Socio-Cooperativa dare e avere
Tempi di pagamento
ANTICIPA DI 7 GIORNI
IL PAGAMENTO DEL CONFERIMENTO
Capitalizzazione
.
Qualità italiana dal 1946
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Prestito da Soci 2012 in migliaia di €
Rapporto sociale Oltre alla capitalizzazione i soci partecipano al sostegno della cooperativa attraverso un livello di prestito sociale di sicura rilevanza
Qualità italiana dal 1946
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Linee di azione del piano strategico:
1. Consolidamento delle filiere di produzione nazionale 2. Razionalizzazione ed incremento efficienza nella
produzione nella trasformazione industriale dei prodotti 3. Garanzia della sicurezza alimentare, dei sistemi di qualità nazionale e del made in Italy 4. Innovazione nei prodotti a base di carne 5. Impulso all’export ed allo sviluppo internazionale del Gruppo 6. Valorizzazione della distintività della rete commerciale e dei clienti
Qualità italiana dal 1946
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1. Consolidamento delle filiere di produzione nazionale
OBIETTIVI di Unipeg e dei soci:
_ Consolidamento delle produzioni nazionali di razze da carne e di
incroci nazionali per garantire autonomia produttiva e standard di prodotto;
_ Consolidamento della filiera del vitello a carne bianca tutto ITALIANO
attraverso miglioramento qualitativo dell’alimentazione (utilizzo dei derivati del siero di latte nazionale) e valorizzazione delle filiera completamente italiana del vitello baliotto;
_ Consolidamento della filiera franco italiana per il vitellone e scottona
Qualità italiana dal 1946
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G
MACELLERIA
GDMACELLERIADO
DO
allevatoreITALIANO
allevatore ITALIANO allevatore
ITALIANO
allevatore francese
allevatore francese allevatore
francese
Il Gruppo sta progettando con i propri partner soluzioni innovative di integrazione e coordinamento della filiera franco
italiana per realizzare «l’allevamento europeo» mantenendo la produzione delle vacche nutrici e dei broutard in Francia e utilizzando in Italia gli allevamenti per la fase di ingrasso
Qualità italiana dal 1946
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Focus prime iniziative:
proseguire il riposizionamento patrimoniale e finanziario
* CAPITALIZZAZIONE Continuare l’operazione di capitalizzazione di Unipeg
* FINANZAProseguire l’operazione di recupero liquidità
* INDEBITAMENTOTrasformare una parte da breve a medio-lungo
* IMMOBILIZZAZIONIValutare le immobilizzazioni, finanziarie e materiali
Qualità italiana dal 1946
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