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Presentazione a cura di Carlo Fiorentini, nel relazione principale nel corso della serata pubblica sul progetto della centrale a biomasse di Russi, organizzato dalla Amministrazione Comunale e dai Consigli di Zona
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Consiglio di Zona di Bagnacavallo
Serata di informazione sulla Centrale a Biomasse di
Russi
Bagnacavallo 22 dicembre 2010
Riforma mercato dello zuccheroIl 24/11/2005 Il Consiglio dei Ministri dell'Agricoltura della UE approva una
importante riforma del settore dello zucchero con l'intento di avvicinare il
prezzo comunitario del prodotto a quello internazionale e di conformarsi ai
vincoli e alle condizioni degli accordi commerciali di libero scambio
Riforma mercato dello zuccheroL'effetto della riforma provoca per
l'Italia l'avvio di un profondo processo di ristrutturazione del settore che
prevede una riduzione superiore al 50% della superficie coltivata a barbabietola
da zucchero e una conseguente riduzione degli impianti di
trasformazione operanti sul territorio nazionale
Riforma mercato dello zucchero
Lo zuccherificio di Russi, che veniva alimentato da un bacino bieticolo di circa 12.000 ettari
coltivati entro un raggio medio di circa 38 Km. da Russi viene chiuso nel 2005 per gli effetti della riforma
OCM.
Chi è il proponente l'intervento?
Verso l'accordo di riconversione
In data 8 novembre 2006 Il Ministro dell'Agricoltura Italiano con una apposita lettera invita le Regioni a verificare e supportare l'avvio
esecutivo delle proposte progettuali di riconversione degli impianti dismessi come quello
di Russi in conformità alla direttiva di prossima emanazione che definirà i criteri per
l'approvazione dei progetti di riconversione ai sensi della Legge 81/2006
Verso l'accordo di riconversione10 gennaio 2007
Dichiarazione congiunta di Regione ER, Provincia di Ravenna, Comune di Russi ed
Eridania in cui sono definiti alcuni punti fra i quali:
1)Realizzare un impianto di produzione energia elettrica con le migliori tecnologie disponibili;
2)Alimentazione dell'impianto solo con biomassa della filiera agricola locale;
3)Bonifica e valorizzazione turistica dell'ex sito dello zuccherificio dismesso
Verso l'accordo di riconversione18 settembre 2007
Verbale di incontro relativo alla sola parte economica fra proponente, CIA, Coldiretti,
Copagri, Unione Prov. Agricoltori Ravenna e Regione ER.
Vengono definiti e proposti dalla proprietà dei meccanismi economici per la valutazione della
biomassa da termovalorizzare. Vengono verbalizzate alcune osservazioni delle OO.PP.AA relativamente al rischio di un possibile monopolio
produttivo territoriale
Verso l'accordo di riconversione
11 ottobre 2007Il Comune di Russi individua nell'area S. Eufemia
l'ubicazione adeguata dell'investimento.Powercrop esprime parere favorevole ma con la riserva di verificare la compatibilità economica del sito prescelto in relazione agli impegni già
presi con la parte agricola e con gli oneri connessi alle opere di mitigazione ambientale richiesti dal
Comune di Russi.
Verso l'accordo di riconversione29 ottobre 2007
Siglata una ipotesi di intesa in cui si stabilisce:1) Il sito prescelto per la realizzazione è l'area
dell'ex zuccherificio2)Definizione dei benefici economici per il
Comune di Russi3)Verifica del proponente della effettiva
possibilità di sviluppo urbanistico dell'area S. Eufemia sulla base della destinazione d'uso
indicata (D4/D7)
Accordo di riconversione
8 novembre 2007Siglato a Roma l'accordo di
riconversione produttiva ai sensi ex art. 2 comma 2 lettera a) della Legge
81/2006in esso la Regione ER, la Provincia di
Ravenna, il Comune di Russi e Powercrop convengono che:
Accordo di riconversione
1)L'accordo è conforme a quanto previsto dalle direttive per
l'approvazione dei progetti di riconversione della produzione
bieticolo-saccarifera.2)L'area di intervento è il sito dismesso
dell'ex zuccherificio.
Accordo di riconversione
3)Viene definita la potenzialità della centrale, il tipo di combustibile da
utilizzarsi nonché viene sancito che l'impianto deve essere realizzato con
le migliori tecnologie disponibili.
Accordo di riconversione
4)Il progetto complessivo di riconversione dell'ex zuccherificio deve essere
accompagnato in generale dagli interventi previsti nel Programma Nazionale di ristrutturazione del settore bieticolo e
saccarifero (art. 6 Reg. CE 320/06) ed in particolare si definiscono i seguenti impegni
da parte di Powercrop
Accordo di riconversione. Gli impegni di Powercrop
Il progetto di riconversione dovrà fare perno sulle colture
ligneocellulosiche pluriennali entro un raggio di 70 Km. e/o nell'ambito
di accordi di filiera
Accordo di riconversione. Gli impegni di Powercrop
1) raccogliere i contratti pluriennali di approvigionamento delle
biomasse da avviare a termovalorizzazione corrispondenti
al fabbisogno della centrale
Accordo di riconversione. Gli impegni di Powercrop
2) Comunicare a Regione, Provincia e Comune di Russi lo stato di avanzamento della sottoscrizione
dei contratti pluriennali da raccogliersi prioritariamente entro il bacino ex bieticolo dello zuccherificio, entro 70 Km. dal sito produttivo e
prima che sia rilasciata l'autorizzazione regionale per l'operatività dell'impianto.
Accordo di riconversione. Gli impegni di Powercrop
3) Se venisse a mancare la iniziale disponibilità di biomassa necessaria
all'operatività dell'impianto, una diversa funzione della centrale dovrà essere autorizzata previo parere favorevole
delle autorità competenti.
Accordo di riconversione. Gli impegni di Powercrop
4) Relativamente all'area S. Eufemia Powercrop si impegna a concorrere alle
opere di infrastrutturizzazione viarie connesse anche alla migliore soluzione
dei temi di mobilità derivanti dalla realizzazione della nuova centrale
elettrica
Percorso Autorizzativo seguito da Powercrop a seguito dell'accordo di riconversione Pubblicazione del progetto: 4 novembre 2009 Osservazioni al progetto presentate dal Comune di
Bagnacavallo alla Regione Emilia Romagna in data 16 dicembre 2009
Conferenza di servizio indetta dalla Regione Emilia Romagna in data 24 febbraio 2010 per l'esame di tutte le osservazioni presentate
Presentazione delle integrazioni progettuali da parte del proponente in settembre 2010
Percorso Autorizzativo seguito da Powercrop a seguito dell'accordo di riconversione Presentazione in data 14 ottobre 2010 da parte
del Comune di Bagnacavallo delle nuove osservazioni inerenti le integrazioni e le modifiche progettuali
Indizione da parte della Regione Emilia Romagna di nuova conferenza di servizio.
Probabile conclusione dell'iter burocratico entro i primi mesi del 2011
Possibilità conseguenti alle decisioni della Regione E-R.
1)Rilascio dell'Autorizzazione Integrata Ambientale che consente sia la COSTRUZIONE che la GESTIONE dell'impianto;
2)Richiesta di RIPUBBLICAZIONE dell'intero progetto a seguito di eventuali carenze ancora riscontrate nella documentazione progettuale integrativa presentata da PowerCrop in settembre 2010.
Elenco completo di tutte le integrazioni presentate in
settembre 2010 da PowerCrop
Elaborati non depositati in forma cartacea alla data del pubblicazione del BUR del 4 novembre 2009 per mero errore tipografico;Analisi Paesaggistica del Polo Energetico;Ricadute, impatto odorigeno e impatto visivo delle emissioni gassose del Polo Energetico e impatto acustico dell’opera ai beni tutelati;Relazione Paesaggistica “Modifiche Progettuali all’Opera di Presa e di Scarico nel Fiume Lamone del Polo Energetico di Russi (RA)”;Analisi Paesaggistica dell’Elettrodotto;Attestazioni e Pratiche di Connessione;Dichiarazione di conformità progettazione illuminotecnica ai fine della Valutazione dell’impatto luminoso;Caratteristiche Acustiche Aerotermi;Domanda autorizzazione scarico acque reflue industriali in pubblica fognatura;
Elenco completo di tutte le integrazioni presentate in
settembre 2010 da PowerCrop
“HIGH DUST” SCR, Data Sheet - Andamento qualitativo “Ammonia Slip”;Emissioni eccezionali in condizioni prevedibili, secondo DGR 29 novembre 2004, n. 2411;Schede e Planimetrie AIA;Cartografia PRG, con dicitura Proposta di Variante;Decreto MiPAAF n. 7493 del 12/05/2010 e Decreto MiPAAF n. 8041 del 20/05/2010;Integrazioni in materia di Certificato Prevenzione Incendi;Domanda Di Autorizzazione Distributore Privato Di Carburanti.
Principali modifiche apportate in settembre 2010 all'impianto
1)Rivisitazione architettonica e riduzione volumetrica dell’edificio principale;
2)Variazione del percorso ed interramento dell’elettrodotto ad esclusione dei principali
attraversamenti stradali.
3)Precedentemente (nov. 2009) Powercrop aveva modificato il raffreddamento della
centrale da acqua ad aria
Le modifiche principali consistono in:
Abbassamento dell'altezza dell'edificio principale che ora non è più alto degli attuali silos dello zucchero già oggi presenti
Interramento del percorso dell'elettrodotto che consente l'immissione in rete dell'energia elettrica prodotta dalla centrale limitatamente alla parte che ricade nel Comune di Ravenna. VEDIAMO NEL DETTAGLIO QUESTE
MODIFICHE
Modifica dell'aspetto esteriore dell'impianto
Riduzione di 10,00 m dell'altezza massima dell'edificio principale che porta l’edificio caldaia ad attestarsi al di sotto dell’altezza dei silos dello zucchero esistenti pari a 42,00 metri dal p.c.;
Rivestimento dell'intero corpo di fabbrica con lamelle in legno romboidali e quindi abbandono del rivestimento con tappeto erboso;
Rivestimento del camino con una struttura in lamiera forata in metallo.
Progetto elettrodotto
Il tracciato dell'elettrodotto si sviluppa interamente interrato lungo la Via degli Angeli, per una lunghezza di circa 3300 m.
La soluzione proposta ha ridotto a 1400 metri il tracciato aereo adottando la soluzione con sostegni del tipo a pali poligonali invece che a traliccio
Vista della Centrale
Schema a blocchi(da presentazione Powercrop Bologna 22/01/2009)
Principali aspetti critici che permangono anche dopo le integrazioni progettuali di settembre
2010
1)REPERIMENTO MATERIALE PER ALIMENTARE LA CENTRALE
2)SISTEMA DI ABBATTIMENTO DELLE EMISSIONI GASSOSE
3)FLUSSI DI TRAFFFICO DIRETTI ALLA CENTRALE
Alimentazione della centrale In data 5 maggio 2010 viene pubblicato in G.U.
il decreto n. 103 del 02/03/10 inerente i criteri di tracciabilità delle biomasse utilizzate per produrre energia elettrica. In particolare all'art. 2 comma b) vengono definite le “biomasse da intese di filiera” come quelle prodotte nell'ambito di intese di filiera o contratti quadro ai sensi degli art. 9 e 10 del Dlgs n. 102/2005.
Alimentazione della centrale In tale decreto (DM 103 del 02/03/2010)
all'art. 3 comma 1) si dispone che le biomasse prodotte nell'ambito di intese di filiera o da contratti quadro possono godere del coefficiente moltiplicativo k=1,8 (certificati verdi) purchè si producano al Ministero dell'Agricoltura una serie di documenti e certificazioni.
Alimentazione della centrale Il 12 maggio 2010 il Ministro delle Politiche
Agricole emana il decreto n.007493 in cui si stabilisce che “in mancanza di intese di filiera possono stipulare i contratti quadro le imprese singole o associate della filiera agroenergetica purchè garantiscano la tracciabilità della materia prima, e che il progetto di trasformazione sia conforme alla legge 81/06 .
Alimentazione della centrale Successivamente al 12 maggio 2010, viene
stipulato fra S.E.C.I Spa, Coldiretti e Consorzi Agrari d'Italia un contratto quadro di intesa in cui genericamente si instaura un regime di collaborazione per l'istituzione di una filiera agroenergetica italiana e all'art. 7 (Obblighi fra le parti), viene sancito che i contraenti si impegnano al rispetto di quanto contenuto nel DM 103 pubblicato in G.U. il 05/05/2010 sulla tracciabilità delle biomasse da destinare a produzione di energia elelttrica
Alimentazione della centrale Infine il 20 maggio 2010 il Ministero delle Politiche
Agricole emana il decreto n.0008041 in cui si stabilisce che il contratto quadro per la produzione di biomasse agricole destinate alla trasformazione in energia elettrica per impianti di potenza installata maggiore di 1 Mw siglato fra Coldiretti, Consorzi Agrari d'Italia e Seci S.p.A è conforme alla vigente normativa nazionale e comunitaria in particolare è conforme al DM 103 del 02/03/10 pubblicato il 05/05/2010 sulla tracciabilità delle biomasse e ne dispone la pubblicazione sul sito del Ministero.
Alimentazione della centrale Il risultato di questa serie di decreti ministeriali (tutti
emanati in maggio 2010) e del contratto quadro stipulato fra S.E.C.I. Spa, Coldiretti e Consorzi Agrari d'Italia (anch'esso pubblicato in maggio 2010) è che l'alimentazione della centrale può avvenire con biomassa proveniente da territori posti anche oltre i 70 Km. dalla centrale senza perdere i benefici economici riservati alle biomasse derivanti da filiera corta (entro i 70 Km.). A seguito di questo e rigorosamente a termini di legge, infatti a settembre 2010 PowerCrop propone l'alimentazione della centrale con biomassa “raccolta entro 300 Km. dalla centrale”.(Paragrafo 8 pag 54 della relazione del 30/07/2010)
Alimentazione della centrale
Gli impianti che saranno alimentati con la biomassa derivante dal contratto quadro stipulato con Coldiretti e CAI sono i cinque ex zuccherifici Eridania Sadam oggetto di riconversione produttiva:
Russi (RA), Castiglion Fiorentino (AR), Celano (AQ), Villasor (CA) e Fermo.
Alimentazione della centrale Dalla relazione di Powercrop presentata in
settembre 2010 (Par. 8 pag. 54) si legge: “Gli impianti (Russi, Celano, C. Fiorentino,
Villasor, Fermo) saranno alimentati ogni anno complessivamente con 400 mila tonnellate di cippato di pioppo e 160.000 tonnellate di semi di oleaginose, provenienti da coltivazioni realizzate nell’arco di 300 km dagli stabilimenti.” Non è tuttavia presente alcuna evidenza di un piano operativo di dettaglio che dichiari la totale disponibilità della biomassa per Russi.
Alimentazione della centrale. (Nota di riflessione)
Solo per la centrale di Russi occorrono 270.000 Ton/anno di materiale. Da quanto dichiarato rimarrebbero 560.000-270.000= 290.000 Ton/anno di materiale per le altre 4 centrali.
Non sembra, a prima vista, che ciò possa essere sufficiente considerando che solo per l'impianto di Castiglion Fiorentino si parla di una potenza simile a quella della centrale di Russi.
Alimentazione della centrale Il contratto quadro stipulato fra le organizzazioni
Coldiretti, Consorzi Agrari d’Italia e S.E.C.I. S.p.A NON definisce alcuna modalità
operativa di dettaglio della fornitura della biomassa da termovalorizzare a Russi ma
permette a Powercrop di superare i vincoli dei 70 Km. dettati dalla cosiddetta filiera corta senza perdere i benefici economici ad essa riservati per
tutti gli ex stabilimenti di sua proprietà da riconvertire a centrali elettriche.
Alimentazione della centrale Nonostante l'accordo quadro stipulato con Coldiretti e CAI,
ad oggi non vi è alcuna evidenza nella documentazione ufficiale consegnata alla Regione E-R che sia garantita la quantità di materiale sufficiente all’avvio dell’impianto. Si ritiene necessario che PowerCrop chiarisca obbligatoriamente a Regione, Provincia e Comune in relazione all'art. 3.1) del documento di Accordo di Riconversione Produttiva lo stato di avanzamento del reperimento della biomassa necessaria ed in generale fornisca un quadro di dettaglio ed esaustivo del reperimento del materiale da termovalorizzare prima di ogni eventuale provvedimento autorizzativo così come chiaramente indicato all'art. 3.1) dell'Accordo di Riconversione.
Filiera corta 70 km. non più necessaria per avere i benefici economici.(da presentazione Powercrop Bologna 22/01/2009)
Tecnica di raccolta coltivazioni dedicate. (da presentazione Powercrop Bologna 22/01/2009. Alta
meccanizzazione e scarsa mano d'opera richiesta per coltivazioni di pioppi in pianura)
Sistema di abbattimento delle emissioni gassose Nelle integrazioni di settembre 2010 non viene specificato
nulla riguardo l’aumento di 50 T/anno delle emissioni totali di NOx rispetto al precedente impianto industriale (Zuccherificio). Ciò non è conforme a quanto previsto e sottoscritto nella dichiarazione congiunta fra Regione ER, Provincia di Ravenna, Comune di Russi ed Eridania del 10 gennaio 2007 punto c) in cui si prevede che le tecnologie realizzative dell'impianto garantiscano un miglioramento della situazione ambientale rispetto alle emissioni indotte dallo zuccherificio.
Confronto emissioni fra ex zuccherificio e nuova centrale (tab. 1.ei Relazione Powercrop del 21/10/09 non successivamente modificata)
Sistema di abbattimento delle emissioni gassose Per quanto esposto da Powercrop quindi le
emissioni del polo energetico di Russi appaiono non allineate con le migliori tecnologie disponibili così come invece affermato ANCHE all’art. 3 punto a) del Contratto fra Coldiretti, Consorzi Agrari d’Italia e S.E.C.I. S.p.A in cui si richiede alla parte industriale (S.E.C.I. S.p.A) “l’adozione delle migliori soluzioni tecnologiche per garantire il minore impatto ambientale degli impianti….”.
Confronto fra limiti di emissione al camino proposti da PowerCrop
rispetto ad altro impianto di termovalorizzazione autorizzato.
Nox 100 70Sox 50 10PTS 10 3Hcl 10 8CO 130 30
Medie giorno in mg/Nmc
Macro inquinanti
Valori limite per i quali PowerCrop chiede
autorizzazioneValori autorizzati per altro impianto
Sistema di abbattimento delle emissioni gassose
Rispetto alla valutazione quantitativa delle concentrazioni degli inquinanti emessi, continua a mancare una valutazione sanitaria per TUTTE le popolazioni coinvolte ed in particolare anche
per i bambini NON residenti nel Comune di Russi.
Tale mancanza appare ancora più inspiegabile se si
considerano i modelli e le distribuzioni di ricaduta degli
inquinanti forniti dal proponente che evidenziano
l'interessamento di ampie aree del Comune di Bagnacavallo.
Ma cosa emette il camino della centrale?
Il camino ha una portata dichiarata di 262.000 Nmc/ora.
Se funziona, come dichiarato, circa 8.000 ore all'anno esso emette 2.096.000.000 Nmc di fumi.
Emissioni della centrale (All. 19a Relazione Powercrop del 21/10/2009)
Emissioni della centrale Dalla tabella di Powercrop (Scheda Emissioni in
atmosfera richiesta dalla Regione per poter autorizzare la centrale) inerente le emissioni si
evidenziano in particolare i seguenti quantitativi di inquinanti:
PTS (Polveri totali sospese): 21,23 Ton/anno
Vediamo come sono composte e che tipo di polveri vengono prodotte dal processo di combustione e cosa può provocare l'acido cloridrico se presente
nella biomassa da termovalorizzare:
Come sono composte le ceneri (All. 9.a.b Relazione Powercrop del 21/10/2009)
Acido Cloridrico nella biomassa. Cosa può provocare?
Acido Cloridrico nella biomassa. Cosa può provocare? (Pag 8 del Rapporto “Fenomenologia della combustione delle biomasse”)
Acido Cloridrico nella biomassa. Cosa può provocare? (Pag 8 e 9 del Rapporto “Fenomenologia della combustione delle biomasse”)
Concentrazioni Medie Annue di PM10
Concentrazioni Medie Annue di NOx
PERCORSI DEI MEZZI DIRETTI ALLA CENTRALE
Per quanto riguarda i flussi di traffico pesante che interesserebbero il Comune di Bagnacavallo, prendendo atto dei nuovi percorsi indicati, si richiede come possa
essere controllato l’effettivo utilizzo degli stessi nella considerazione che sono molto
più lunghi rispetto a quelli presentati in data 04/11/2009.
Viabilità per autocarri provenienti da Ferrara
Viabilità per autocarri provenienti da Bologna
Ma quanto materiale serve alla Centrale e come si trasporta?
270.000 Ton di cippato di legno corrispondono a un accumulo che occupa un volume pari a una superficie uguale ad un campo da calcio alta circa 65 metri ogni anno.
Per trasportarlo in centrale servono circa 11.000 mezzi all'anno della capacità pari ad almeno 25 mc.
Ma quanto materiale serve alla Centrale e come si trasporta?
Ipotizzando il ritiro del materiale tutti i giorni dal lunedì al venerdì e tralasciando le punte stagionali (che invece sono tuttavia presenti in periodo estivo come dichiarato dal proponente), abbiamo circa 42 mezzi in arrivo i quali devono anche tornare indietro. Pertanto si hanno 84 passaggi giornalieri in una sezione stradale prossima all'impianto. Nei periodi di punta (agosto) si hanno 222 passaggi giornalieri (A/R).
Ma quanto materiale serve alla Centrale e come si trasporta?
Ipotizzando 2 direttrici di traffico principale, come indicato dal proponente, proveniente da Ferrara e Bologna e considerando una apertura media giornaliera di 10 ore in accettazione del materiale (orario pesa) si ha un passaggio di un mezzo pesante ogni 14 minuti per le 2 direttrici di traffico. Nei periodi di punta, invece, si ha un passaggio di un mezzo pesante ogni 6 minuti circa per ogni direttrice di traffico.
Cosa emerge da tutto questo?Powercrop ad oggi non ha dato evidenza preventiva e dettagliata della disponibilità della biomassa necessaria per alimentare la
centrale (sia che essa provenga da filiera corta o dal contratto quadro con Coldiretti e CAI).
Tale aspetto è contrario all'art. 3.1) del documento di Accordo di Riconversione
Produttiva che è alla base del Progetto che prevede tale disponibilità PRIMA DELLA
AUTORIZZAZIONE REGIONALE
Cosa emerge da tutto questo?Inoltre, il materiale da termovalorizzare doveva essere acquisito entro 70 Km. dalla centrale (art. 2.2 del documento di Accordo di Riconversione
Produttiva che è alla base del Progetto) mentre ora, grazie alla serie di decreti emanati dal Ministero
dell'Agricoltura nel 2010 e al contratto quadro con Coldiretti e CAI sono previste acquisizioni di materiale “entro 300 Km. dalla centrale” senza
perdere i benefici economici riservati alla cosiddetta “filiera corta” dei 70 Km.
Cosa emerge da tutto questo
Rispetto a tale modificazione di un aspetto fondamentale dell'Accordo di Riconversione
firmato in data 08/11/2007, sarebbe opportuno ed auspicabile per una maggiore chiarezza una
verifica da parte della Regione della conformità della nuova strategia di alimentazione della
centrale proposta da Powercrop con l'effettivo soccorso alla filiera della barbabietola e degli ex
zuccherifici.
Cosa emerge da tutto questo?
Complessivamente vi è un aumento di 50 T/anno delle emissioni totali di NOx rispetto al precedente impianto industriale (Lo Zuccherificio). Ciò non è conforme a quanto previsto nella dichiarazione congiunta fra Regione ER, Provincia di Ravenna, Comune di Russi ed Eridania del 10 gennaio 2007 punto c) in cui si prevede che le tecnologie realizzative dell'impianto garantiscano un miglioramento della situazione ambientale rispetto alle emissioni indotte dallo zuccherificio.
Cosa emerge da tutto questo?Considerando il grado tecnologico con cui era stato costruito lo zuccherificio (tecnologia anni 50-60), e
visto il peggioramento delle emissioni di NOx dichiarate da Powercrop (tab. 1.ei Relazione Powercrop del 21/10/09
non modificata dalle integrazioni di settembre 2010), si deduce che NON SONO STATE ADOTTATE LE MIGLIORI
TECNOLOGIE PER LIMITARE L'IMPATTO AMBIETALE DELLA CENTRALE.
Ciò è contrario al punto 2.1.1) del documento di Accordo di Riconversione Produttiva che è alla base del Progetto e
che prevede l'utilizzo delle migliori tecniche oggi disponibili.
Conclusioni
Dall'esame della documentazione tecnica fornita da Powercrop ad oggi disponibile, confrontata con quanto contenuto nell'Accordo di Riconversione
Produttiva del 08/11/2007 posto alla base di tutto il progetto si deduce che il progetto NON risponde
pienamente in almeno 3 punti fondamentali a quanto previsto dall'Accordo e cioè:
Conclusioni1) Powercrop non ha esplicitato ad oggi la disponibilità dimostrabile e nel dettaglio della biomassa necessaria
all'alimentazione della centrale prima della autorizzazione nonostante l'accordo con CAI e Coldiretti .
2)La biomassa è prevista in arrivo da un raggio di 300 Km. da Russi che è lecita e conforme al decreto sulla tracciabilità (DM
103 pubblicato il 05/05/2010) per beneficiare degli incentivi economici di legge previsti.
Il soccorso al bacino ex bieticolo di raggio 38 Km. da Russi sembra però passare in secondo piano (Accordo di
riconversione del 08/11/2010) .3)Dai dati emissivi dichiarati da Powercrop , l'impianto non
risulta costruito con le migliori tecniche disponibili per limitare l'impatto ambientale delle emissioni gassosse.
Conclusioni
Inoltre, considerando il contesto normativo di riferimento per la costruzione e l'esercizio di
impianti di produzione energia elettrica (Scaricabile dal sito della Prov. di Ra)
rappresentato anche dal DM dello sviluppo economico 10 settembre 2010 “Linee guida per
l'autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili” in cui nella parte IV paragrafo 16 “Criteri generali” commi e, f, g, h, si nota che:
Conclusioni
e)L'intervento proposto non è legato alla specificità dell'area in cui viene realizzato l'impianto;
f)L'intervento non ha aspetti tecnologici volti ad una maggiore sostenibilità rispetto alle
caratteristiche storiche, naturali e paesaggistiche del territorio;
g)Scarso coinvolgimento dei cittadini nel processo di comunicazione;
h)L'intervento non valorizza la risorsa termica prodotta dall'impianto
Grazie per l'attenzione !!
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