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PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
A.S. 2015-2016
Ministero della Pubblica Istruzione
ISTITUTO COMPRENSIVO 1 - MODENA
Via Amundsen, 80 41123 Modena
Tel. 059/331373 oppure 059/821245
Fax 059/824135
SITO UFFICIALE: wwwic1modena.it
E_MAIL: moic84100v@istruzione.it
PEC: moic84100v@pec.istruzione.it
C.F: 94177160366
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INDICE
PREMESSA ................................................................................................................. 3
1. LA SCUOLA ........................................................................................................... 4
1.1. LA MISSION DELLA SCUOLA ........................................................................................... 4
1.2 LE FINALITA’ EDUCATIVE................................................................................................. 4
1.3 L’ISTITUTO COMPRENSIVO E IL TERRITORIO ............................................................. 9
1.4 LA FUNZIONE AMMINISTRATIVA E L’ORARIO DI RICEVIMENTO AL
PUBBLICO ................................................................................................................................... 11
1.5 LE RISORSE STRUTTURALI .............................................................................................. 12
1.6 ORGANIZZAZIONE DELLE SCUOLE ............................................................................ 16
1.6.1 Scuole primarie ............................................................................................................................ 16
1.6.2 Scuola Secondaria di primo grado “Cavour” ......................................................................... 19
1.7 STRUTTURAZIONE DIDATTICA ED ORGANIZZATIVA .......................................... 24
1.8 CONTINUITÀ E BIENNIO PONTE ................................................................................... 25
1.9 ORGANI COLLEGIALI ....................................................................................................... 28
1.10 IL DIRIGENTE SCOLASTICO E L’ORGANIGRAMMA DELL’ISTITUTO ............... 31
1.11 LE FUNZIONI STRUMENTALI ....................................................................................... 32
2. CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSI .................................... 34
3. PATTO DI CORRESPONSABILITA’ ............................................................ 40
4. OFFERTA FORMATIVA ................................................................................... 45
4.1 LA PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA .............................................. 45
4.2 MODALITA’ DI VALUTAZIONE ...................................................................................... 46
5. AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA ..................................... 50
6. CURRICOLI VERTICALI .................................................................................. 62
6.1 CONTENUTI DI ITALIANO PER IL CURRICOLO VERTICALE ................................ 62
6.2 CONTENUTI DI MATEMATICA PER IL CURRICOLO VERTICALE ........................ 65
7. LA VALUTAZIONE D’ISTITUTO ................................................................. 69
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PREMESSA
Il Piano dell’offerta Formativa 2015/2016 è predisposto in attuazione:
del Decreto Legislativo n°59 del 10/02/04, che definisce le norme generali relative alla
Scuola dell’Infanzia e al 1° ciclo di istruzione;
del Regolamento recante norme in materia di autonomia delle Istituzioni Scolastiche , Art. 3,
comma 1 del D.P.R. n°275/99;
del Decreto Legislativo n° 137 del 01/09/’08, trasformato in legge il 29/10/’08;
delle Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo
d’istruzione, D.M. del 16/11/’12 in G.U. n°30 del 05/02/’13.
Il Piano dell’Offerta Formativa è un documento fondamentale, poiché costituisce
l’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche. Indica le finalità e le linee
di azioni che vengono perseguite per assicurare a tutti il raggiungimento del successo
formativo, valorizzando le diversità e i talenti individuali. Esplicita agli operatori e
all’utenza la progettazione curricolare, extra-curricolare, educativa ed organizzativa che le
scuole adottano nell’ambito dell’autonomia.
La scuola interagisce con i vari enti del territorio che collaborano all’attuazione del progetto
educativo e, in particolare, instaura rapporti fondamentali con i genitori, interlocutori
privilegiati di quel patto e dialogo educativo che sostanzia e arricchisce ogni azione della
comunità educante.
L’aspetto valutativo, poi, è imprescindibile dall’aspetto progettuale, perciò il piano viene
annualmente verificato con l’utilizzo di strumenti appositamente predisposti che
permettono di compiere un’attenta analisi e predisporre strategie di miglioramento.
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1. LA SCUOLA
1.1. LA MISSION DELLA SCUOLA
In una Società:
♦ caratterizzata da molteplici cambiamenti e discontinuità rispetto alla società del passato,
relativamente stabile;
♦ in cui l’apprendimento scolastico è solo una delle tante esperienze di formazione che i
bambini e gli adolescenti vivono;
♦ in cui ogni specifico territorio possiede legami con le varie aree del mondo e su scala
locale riproduce opportunità, interazioni, tensioni, convivenze globali;
♦ in cui ogni singola persona, nella propria esperienza quotidiana, deve tener conto di
informazioni sempre più numerose ed eterogenee e si deve confrontare con la pluralità
delle culture;
♦ in cui ogni persona si trova ricorrentemente nella necessità di riorganizzare e reinventare
i propri saperi, le proprie competenze perché diventano obsoleti nel volgere di pochi anni;
♦ in cui molti giovani vivono una vita impregnata di paure, incertezze, solitudine che fanno
da sottofondo ad un malessere diffuso che è anche espressione di un eccesso di avere e di
una carenza di essere;
LA SCUOLA SI PROPONE IL SUCCESSO FORMATIVO DI OGNI ALUNNO NEL
RISPETTO DELLA DIVERSITA’ DI CIASCUNO.
1.2 LE FINALITA’ EDUCATIVE
Secondo le Indicazioni Nazionali per il Primo Ciclo di Istruzione, le finalità della Scuola
sono:
• offrire agli studenti occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di
base;
• formare saldamente ogni persona sul piano cognitivo e culturale, affinché possa
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affrontare positivamente l’incertezza e la mutevolezza degli scenari sociali e professionali,
presenti e futuri;
• fornire le chiavi per apprendere ad apprendere, per costruire e per trasformare le mappe
dei saperi rendendoli continuamente coerenti con la rapida e spesso imprevedibile
evoluzione delle conoscenze e dei loro oggetti;
• affiancare al compito dell’“insegnare ad apprendere” anche quello dell’ “insegnare ad
essere”;
• far sì che la Scuola sia un luogo dove si riconosce significato a ciò che si fa, e dove è
possibile la trasmissione dei valori fondanti di ogni società, primo fra tutti il rispetto di sé
e degli altri, che nasce dalla consapevolezza che esiste un valore intangibile che è la dignità
di tutti e di ciascuno;
• educare, istruendo. La Scuola è un luogo d’incontro e di crescita di persone, nel rispetto
dell’unicità dell’essere di ogni persona.
(Tratto da MPI “Cultura – Scuola - Persona: verso le Indicazioni nazionali…”)
L’Istituto Comprensivo si propone di predisporre in modo progressivo e continuo
l’itinerario scolastico per la formazione del ragazzo dai sei ai quattordici anni, pur
abbracciando due tipologie di scuola caratterizzate ciascuna da una specifica identità
educativa e professionale. La progettazione e l’attuazione di un unico curricolo verticale
favoriscono il raccordo con il secondo ciclo del sistema di istruzione e formazione. Il primo
ciclo di istruzione infatti comprende la scuola primaria e la scuola secondaria di primo
grado e ricopre un arco di tempo fondamentale per l’apprendimento e lo sviluppo
dell’identità degli alunni. È un periodo nel quale si promuove l’alfabetizzazione culturale
di base e si acquisiscono gradualmente le competenze indispensabili per continuare ad
apprendere a scuola e lungo l’intero arco della vita.
Ispirandosi ai principi espressi dalle Indicazioni nazionali, il nostro istituto Comprensivo
ha individuato le seguenti finalità educative da perseguire:
1. Il successo scolastico
2. Innovazione didattica
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3. La continuità dell’azione educativa
4. L’integrazione nella comunità scolastica
5. L’orientamento ad un progetto di vita
1. IL SUCCESSO SCOLASTICO:
Il perseguimento di questo obiettivo pur in presenza di modelli scolastici diversi, è attuato
tramite:
- la formazione di classi e di sezioni equieterogenee;
- la possibilità di agire con interventi di recupero e di potenziamento, tramite la
compresenza dei docenti, rientri finalizzati e personalizzati, ore aggiuntive di
insegnamento;
- la possibilità di lavorare a classi aperte e per laboratori;
- l’utilizzo di metodi d’insegnamento diversificati per poter soddisfare le diverse modalità
di apprendimento degli alunni.
E’ supportato dalla presenza e dall’utilizzo di numerosi laboratori didattici, tra i quali i
laboratori di informatica delle scuole primarie e secondaria, il laboratorio linguistico,
scientifico, musicale, della scuola secondaria, le aule LIM e le classi LIM in entrambi gli
ordini di scuola.
Si traduce nell’ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA che vede realizzare in
tutte le classi progetti legati alla molteplicità dei linguaggi (teatro, cinema, musica,
motricità, manualità, ecc.); alla lettura, all’ambiente geo – storico, all’attualità,
all’educazione ambientale e alla salute. Il vantaggio di essere un Istituto Comprensivo
garantisce inoltre la possibilità di progettare in verticale garantendo l’uniformità degli
ambiti e delle aree di intervento con la specificità di evitare sovrapposizioni negli ordini di
scuola.
Si realizza con l’adozione di un Protocollo di buone prassi per accompagnare il percorso
scolastico di tutti, valorizzando le individualità e i bisogni degli studenti che presentano
disturbi specifici di apprendimento.
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2. L’INNOVAZIONE DIDATTICA:
La classe, concepita come insieme di alunni con stili di apprendimento diversi, ha la
necessità di essere trattata con modalità di insegnamento diversificate, che vadano incontro
alle esigenze degli studenti.
Si utilizzano metodologie didattiche che inducono gli alunni a riflettere sui percorsi per
arrivare ad un apprendimento “ragionato” (imparo ad imparare) e una didattica
laboratoriale, che si realizza non solo attraverso l’uso dei laboratori, ma operando in modo
che gli alunni facciano esperienza attraverso la scoperta e la riflessione sia collettiva che
individuale.
3. CONTINUITA’ DELL’ AZIONE EDUCATIVA
Essa presenta una dimensione orizzontale ed una verticale.
Nella continuità orizzontale figurano le azioni tese a:
- individuare obiettivi comuni a tutte le discipline
- pervenire ad una modalità di valutazione condivisa
- tracciare linee d’azione comuni a tutti i Consigli di classe, d’Interclasse
- pervenire a programmazioni disciplinari unitarie per classi parallele
Nella continuità verticale figurano le azioni tese a:
- formare classi e sezioni equilibrate rispetto al numero degli alunni, dei maschi e delle
femmine, alla distribuzione delle problematiche sociali, delle problematiche specifiche di
apprendimento, tenendo conto delle indicazioni provenienti dagli altri ordini di scuola;
- individuare un docente referente per la continuità;
- definire percorsi e prassi per l’accoglienza e la continuità tra i vari ordini di scuole;
- individuare contenuti essenziali e traguardi di apprendimento del percorso verticale
4. L’INTEGRAZIONE NELLA COMUNITA’ SCOLASTICA
Viene riferita tanto agli alunni quanto alla scuola, intesa come luogo che si apre sia
culturalmente che fisicamente (a volte accogliendo, altre promuovendo) alla comunità
circostante. In alcune occasioni, la scuola diventa polo aggregante promuovendo iniziative
per la comunità, parallelamente aderisce a proposte promosse dal territorio. Inoltre,
sfruttando risorse esterne, come genitori o esperti, gestisce attività come, ad esempio,
laboratori pomeridiani.
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In particolar modo, alcune attività favoriscono:
- L’ INTEGRAZIONE DEI RAGAZZI DISABILI,
- L’ACCOGLIENZA DEI RAGAZZI STRANIERI,
- LA GESTIONE DEL DISAGIO SOCIALE E SCOLASTICO,
Rispetto alle DISABILITÀ, si assume come punto di riferimento l’Accordo provinciale di
programma siglato da tutte le componenti coinvolte nel percorso di inserimento scolastico
degli alunni con certificazione ex Legge 104, nonché l’accordo distrettuale che declina le
procedure provinciali nel contesto del Comune di Modena e delle Istituzioni Scolastiche. I
progetti educativi dei singoli alunni e la progettazione di percorsi / attività specifiche
vengono raccolte nel Piano annuale per l’Inclusione.
Rispetto all’inserimento degli ALUNNI MIGRANTI, i referenti di istituto, in collaborazione
con le F.S. e la dirigenza, attuano il protocollo d’accoglienza approvato dal Collegio
Docenti. Vengono inoltre definiti piani personalizzati per gli alunni neo arrivati che
tengono conto della situazione di partenza di questi alunni, predisponendo corsi di
insegnamento dell’italiano come lingua seconda con operatori/docenti specializzati, anche
in collaborazione con le diverse agenzie presenti sul territorio (MeMo, Centro Stranieri,
Cooperative di mediazione linguistica).
(Per ulteriori informazioni si veda Protocollo di accoglienza)
Rispetto alle problematiche del DISAGIO, termine con il quale si intendono gli esiti di uno
svantaggio socio-culturale, di contesti di vita difficili ed esperienze negative, di difficoltà
di apprendimento, la scuola predispone dei percorsi personalizzati, collaborando con le
famiglie e con i servizi del territorio. All’interno dell’Istituto poi, sono presenti docenti con
la qualifica di counsellor scolastico che mettono a disposizione le loro competenze per
attivare sportelli di consulenza e di supporto.
(Per ulteriori informazioni si veda Protocollo relativo al Disagio)
Rispetto agli ALUNNI CON DIAGNOSI DI DISTURBO SPECIFICO DELL’APPRENDIMENTO e /o con
bisogni educativi specifici, la scuola realizza quanto previsto dalla normativa (L.170/2010
e circolare 8/2013) attraverso l’applicazione dei protocolli approvati dal Collegio dei
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Docenti. Rispetto alle necessità espresse dagli altri alunni con BES, la scuola predispone
piani personalizzati.
Tutte le azioni relative a queste aree sono raccolte, esaminate e verificate nel PAI, il Piano
annuale di inclusione elaborato dal gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI), nominato dal
Collegio docenti e composto dal Dirigente, dai docenti referenti dell’integrazione e dai
genitori individuati. I dati raccolti e rielaborati vengono poi diffusi e condivisi con tutti gli
altri docenti al fine di adeguare e migliorare le pratiche e le proposte inclusive d’Istituto.
5. L’ORIENTAMENTO
Viene inteso come un’azione continua che coinvolge l’intero processo educativo, teso a
creare le condizioni perché ogni ragazza o ragazzo riconosca i propri bisogni, manifesti
attitudini ed interessi, maturi valori personali.
La scuola si impegna ad assicurare ciò attraverso:
- la realizzazione di un clima di classe positivo, improntato al dialogo, all’ascolto, alla
collaborazione, al rispetto ed alla valorizzazione di tutti
- l’adozione di strategie didattiche diversificate, in considerazione dei molteplici stili di
apprendimento;
- la costituzione di varie modalità di lavoro: a classe intera, a gruppi, a coppie, a classi
aperte per facilitare la partecipazione di tutti;
- l’adozione di metodologie di lavoro e di studio improntate ad “imparare ad imparare”.
1.3 L’ISTITUTO COMPRENSIVO E IL TERRITORIO
L’Istituto comprensivo n. 1 di Modena nasce in seguito al Piano di riorganizzazione
approvato dalla Regione Emilia Romagna per l’anno scolastico 2015/2016.
E’ situato nella zona a nord ovest della città e si articola in 4 plessi: una scuola primaria e
una scuola secondaria nel quartiere Madonnina a pochi metri di distanza l’uno dall ‘altro,
altri due plessi di scuola primaria, uno a Cittanova, sulla via Emilia in direzione di Reggio
e l’altro a Villanova, un’ampia zona edificata nella periferia a nord della città. In particolare:
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Scuola Primaria “Giovanni XXIII”, quartiere Madonnina
Scuola Primaria “Lanfranco”, frazione di Cittanova
Scuola Primaria “Ciro Menotti”, frazione Villanova
Scuola Secondaria di Primo grado “Cavour”, quartiere Madonnina
L’utenza risiede per lo più nei quartieri Madonnina- Quattro Ville e nelle frazioni di
Cittanova, Marzaglia, Lesignana, Villanova, Ganaceto e San Pancrazio. Sono presenti
diverse agenzie culturali consolidate da tempo che rappresentano punti di aggregazione per
i ragazzi e che organizzano diverse iniziative rivolte a loro: la Polisportiva Madonnina, il
Circolo di Cittanova, la Polisportiva Quattro Ville, la Biblioteca di Villanova, il Punto lettura
Cittanova e il Punto Lettura Madonnina.
Il territorio, nel suo complesso, ha caratteristiche prevalentemente residenziali, con la
presenza di esercizi di tipo artigianale e commerciale, ma nel quartiere Madonnina sono
presenti anche molte realtà produttive che formano un importante polo industriale della
città.
In un contesto così ampio e variegato, l’Istituto comprensivo n. 1 rappresenta la prima
agenzia educativa del territorio e un luogo significativo di integrazione per tutti i ragazzi e
le famiglie che vi risiedono.
La Scuola, consapevole che da sola non sarebbe in grado di fornire risposte adeguate ai
bisogni dei propri alunni, ha cercato di intensificare e potenziare i rapporti, o di stabilirne
di nuovi, con gli altri soggetti (Assessorato all’Istruzione del Comune di Modena, Assistente
sociale di quartiere, Patronato, Azienda ASL, Associazioni di volontariato, Parrocchie,
Società sportive nonché, non ultimi, Vigili di quartiere e Carabinieri della locale stazione)
che, per dovere istituzionale o meno, si occupano dei giovani.
Si effettueranno, all’occorrenza, incontri nel corso dei quali si definiranno e concorderanno
le attività da mettere in atto - anche utilizzando i locali e le strutture della Scuola in orario
extrascolastico - per rendere più concreta la dichiarata volontà di collaborazione.
Nell’ambito di tale progetto i genitori svolgeranno un ruolo importante di collaborazione.
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1.4 LA FUNZIONE AMMINISTRATIVA E L’ORARIO DI
RICEVIMENTO AL PUBBLICO
La direzione amministrativa e gli uffici di segreteria forniscono agli insegnanti dipendenti
supporto amministrativo per lo svolgimento di pratiche relative allo stato professionale,
giuridico ed economico.
Il personale dei servizi amministrativi fornisce inoltre ai genitori, in forma gratuita,
informazioni e supporto per l’espletamento delle pratiche relative alle iscrizioni, ai
trasferimenti, ai passaggi da un grado scolastico all’altro, ai versamenti dei premi
assicurativi, al conseguimento di borse di studio, a contributi per partecipazione ad
attività didattiche.
Direttore dei servizi generali e amministrativi: sovrintende, con autonomia operativa, ai
servizi generali amministrativo-contabili. Organizza le attività di tutto il personale ATA.
Personale ATA: si occupa di attività e mansioni espressamente previste dall'area di
appartenenza, incarichi specifici.
Collaboratore scolastico: è addetto ai servizi generali della scuola con compiti di
accoglienza e di sorveglianza degli alunni, di pulizia dei locali, degli spazi scolastici e degli
arredi, di vigilanza e assistenza durante il pasto, di custodia e di sorveglianza generica sui
locali della scuola e di collaborazione con i docenti.
Orario di Apertura della Segreteria
RICEVIMENTO DEL PUBBLICO
DAL LUNEDI’ AL SABATO:
dalle ore 8.00 alle ore 9.00 e dalle ore 11.00 alle ore 13.00
GIOVEDI’ POMERIGGIO:
dalle ore 15.00 alle ore 17.00
TELEFONO: 059/331373 oppure 059/821245
FAX: 059/824135
MAIL: moic84100v@istruzione.it
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1.5 LE RISORSE STRUTTURALI
Ecco i dati identificativi dell’Istituto Comprensivo 1 relativi all’anno scolastico 2015/2016:
SCUOLA PRIMARIA
PLESSI Giovanni XXIII C. Menotti Lanfranco
Alunni 408 208 110
Alunni stranieri 84 13 8
Alunni disabili 24 5 3
Insegnanti 51 28 14
Insegnanti di
sostegno
11 2 1
Specialista di
lingua inglese
1 1 1
Educatori 3 1 /
Insegnanti
religione
2 1 1
Collaboratori
scolastici
4 3 2
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
PLESSO Cavour
Sezioni 6
Alunni 426
Alunni stranieri 90
Alunni disabili 21
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SEGRETERIA
N° 1 Direttore dei servizi generali e amministrativi
N° 6 Assistenti amministrativi di ruolo
Ecco gli spazi relativi a ogni plesso:
PLESSO
SPAZI
SCUOLA
PRIMARIA
“GIOVANNI XXIII”
Quartiere
Madonnina
36 aule
1 palestra
1 laboratorio di informatica
1 laboratorio linguistico
1 aula multifunzionale
1 laboratorio scientifico
1 biblioteca
1 spazio multifunzionale (refettorio, teatro, sala riunioni),
3 aule per attività laboratoriali,
1 refettorio
Insegnanti 48
Insegnanti di sostegno 11
Educatori 4
Insegnanti religione 2
Collaboratori scolastici 6
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SCUOLA
PRIMARIA
“CIRO MENOTTI”
Frazione Villanova
10 aule di cui 2 dotate di LIM
1 palestra adiacente alla scuola
1 biblioteca
1 laboratorio multifunzionale
1 laboratorio di informatica, 1 aula multifunzionale ( sala
riunioni, teatro, attività didattica)
2 refettori
1 aula docenti
vari interspazi per attività didattiche.
SCUOLA
PRIMARIA
“LANFRANCO”
Frazione Cittanova
5 aule
1 palestra
1 laboratorio d’informatica
1 aula multifunzionale (laboratorio)
1 sala refettorio (punto lettura adiacente).
SCUOLA
SECONDARIA
DI SECONDO
GRADO
“CAVOUR”
Quartiere
Madonnina
18 aule (4 con LIM)
2 laboratori di informatica
1 laboratorio di informatica docenti
1 laboratorio di scienze
2 laboratori di arte
2 aule di musica
1 laboratorio di tecnologia
Diverse aule attrezzate per ragazzi disabili e/o in difficoltà
1 laboratorio di lingue
1 aula per l’alfabetizzazione
vari locali di servizio
biblioteca
aula LIM
aula magna
2 atri, uno dei quali adibito a spazio teatrale
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zona uffici
sala insegnanti
portineria
infermeria
palestra
ampio spazio verde
Tutti gli ambienti della scuola rispondono a caratteristiche di pulizia, igiene ed accoglienza.
L’Istituto adempie a quanto previsto dal Nuovo Testo Unico in materia di Salute e Sicurezza
dei Lavoratori “Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n. 81”:
nominando un Responsabile per il Servizio di Protezione, e per ciascun plesso un
ASPP, che, tra l’altro, supervisionano le prove annuali di evacuazione dagli edifici
scolastici;
elaborando un documento di valutazione dei rischi;
eleggendo il proprio R.L.S. (responsabile dei lavoratori per la sicurezza);
istituendo in ogni scuola squadre d’emergenza sia antincendio che di primo
soccorso;
organizzando le attività scolastiche nel rispetto delle norme di sicurezza;
promuovendo aggiornamenti per docenti e personale ATA;
segnalando gli eventuali adeguamenti strutturali all’Amministrazione Comunale, in
quanto proprietaria degli edifici.
Referenti di plesso per la sicurezza:
Giovanni XXXIII: Concetta Di Pippo
Ciro Menotti: Rosanna Salanitri
Lanfranco: Angela Mattioli
Cavour: Vittorio Mascellani
R.L.S.: Patrizia Malagoli
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1.6 ORGANIZZAZIONE DELLE SCUOLE
1.6.1 Scuole primarie
Ai sensi dell’art. 4 del D.P.R. 89/2009, sono iscritti alla scuola primaria i bambini che
compiono 6 anni entro il 31 dicembre dell' a.s. di riferimento.
Il tempo scuola è articolato, nei limiti delle risorse di organico assegnate, in un orario
scolastico settimanale di 40 ore, corrispondente al tempo pieno (reintrodotto dall’art. 1, co.
1, del D.L. 147/2007 – L. 176/2007). Sono previsti due docenti per classe, eventualmente
coadiuvati da insegnanti di inglese e di religione cattolica.
L’orario ordinario è di 40 ore settimanali, composte da 30 ore di insegnamenti curricolari e
10 ore di attività comprensive del tempo mensa.
A tutti gli alunni viene garantito l’insegnamento delle seguenti discipline:
ITALIANO
INGLESE
MATEMATICA
STORIA
GEOGRAFIA
SCIENZE
TECNOLOGIA
MUSICA
ARTE E IMMAGINE
EDUCAZIONE FISICA
RELIGIONE
L’insegnamento della Religione cattolica è opzionale (Legge 121/85). La scelta viene fatta
all’atto dell’iscrizione dai genitori degli alunni e ha valore per l’intero corso di studi, fatto
salvo il diritto di modificare tale scelta per l’anno scolastico successivo entro il termine delle
iscrizioni.
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-
Per gli studenti che non si avvalgono di questo insegnamento, è prevista l’ora di studio
individuale con affiancamento del docente.
Oltre alle materie curricolari, vengono garantite attività di potenziamento utilizzando le
ore di compresenza dei docenti per recupero / approfondimento /integrazione e attività
laboratoriali. L’offerta formativa viene arricchita anche con l’adesione a progetti particolari.
(per maggiori informazioni si veda capitolo 4)
Orari di apertura delle scuole primarie
Tutti i plessi delle scuole primarie funzionano a tempo pieno ed effettuano il seguente
orario:
Le attività didattiche pomeridiane sono precedute da un momento di ricreazione e
gioco, che ha un forte valore educativo, in quanto può anch’esso aiutare a sviluppare
delle fondamentali competenze sociali.
Servizi di supporto
Assistenza pre-scolastica
Presso le scuole primarie dell’Istituto Comprensivo funziona, per tutta la durata
dell’anno scolastico, un servizio di assistenza per i bambini che possono o hanno necessità
di essere lasciati a scuola prima dell’orario di inizio delle lezioni o delle attività didattiche.
Tale servizio, a pagamento tramite bollettino postale all’Amministrazione Comunale, è
effettuato dai collaboratori scolastici, secondo la disponibilità individuale, in regime di
convenzione con l’Amministrazione Comunale stessa e si svolge dalle ore 7.30 alle ore
8.25.
Giorni Pre-scuola Attività
didattiche
Mensa Ricreazione Attività
didattiche
Dal lunedì
al venerdì
7.30/8.30 8.30/12.30 12.30/13.45 13.45/14.30 14.30/16.30
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Assistenza post-scolastica
L’assistenza post scuola è organizzata nei plessi Giovanni XXIII, Lanfranco e Menotti
dalle società sportive presenti nel quartiere. Il servizio è a pagamento.
Servizio mensa
Il servizio mensa è un servizio fornito dalla CIR per conto dell’Amministrazione
comunale a tutti i bambini che frequentano la scuola primaria.
Il servizio è a pagamento tramite bollettino postale all’Amministrazione Comunale.
Servizio di trasporto
Al fine di permettere il raggiungimento delle scuola agli alunni residenti in zone
particolarmente distanti e non servite dai mezzi pubblici di linea l’Amministrazione
Comunale si attiva per mettere a disposizione un servizio di trasporto scolastico,
utilizzabile per il tragitto di andata e ritorno, per la sola andata o per il solo ritorno, i cui
costi variano a seconda delle modalità di utilizzo, per i plessi di Giovanni XIII, Ciro Menotti
e Lanfranco.
Supporto educativo assistenziale per alunni in situazione di handicap
A supporto dell’integrazione scolastica degli alunni disabili ed in applicazione degli
Accordi P r o v i n c i a l i e distrettuali di programma per l’attuazione della L.104/92,
l’Amministrazione Comunale fornisce, alle scuole primarie e dell’infanzia, personale
che opera con gli insegnanti di classe per facilitare e ampliare i percorsi di integrazione.
Nel plesso Lanfranco, a partire dall’Anno Scolastico 2014/2015, è stata avviata una
sperimentazione della metodologia didattica Montessori. Il Metodo Montessori è stato
messo a punto già a metà del secolo scorso: l’interesse rinnovato per tale metodologia è
giustificato dai successi che essa continua ad avere nel mondo (vedi n. settembre 2001 rivista
americana Wired sui “figli di Maria Montessori”), dalle scoperte delle neuroscienze che
confermano le intuizioni teoriche alla sua base (vedi tecniche di brain-imaging) ed infine
dalle illuminate risposte che fornisce alle problematiche educative attuali, tanto che molti
paesi stanno ancora implementando la sua diffusione (l’Italia, per quanto patria del Metodo,
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conta solo 136 scuole montessoriane, in gran parte private, contro le 1140 della Germania e
le 800 della Gran Bretagna, ad esempio, per non parlare della loro diffusione negli USA).
La scelta di condurre questo progetto è stata motivata, oltre che dalle richieste di numerose
famiglie residenti nel Comune, anche dalla constatazione della necessità di una didattica
differenziata, della sempre maggiore esigenza di offrire agli alunni esperienze formative
reali di tipo senso-percettivo e motorio, di potenziare autonomia, capacità decisionali,
logiche e di concentrazione dei bambini e dall’intento di sviluppare un buon equilibrio
psichico dei singoli, relazioni armoniche e rispetto tra compagni, attraverso una gestione
della classe non direttiva. Per realizzare ciò, oltre all’impiego di personale qualificato
(formazione organizzata dall’Opera Montessori) e il tutoraggio dei formatori preposti, è
stata necessaria l’acquisizione di materiali didattici (di sviluppo) specifici, che sono
costruiti in modo tale da consentirne al bambino un uso indipendente e strutturante.
I principi del metodo:
• Segui il bambino (il bambino è il padre dell’uomo) – una mente portentosa e
“assorbente”
• L’ambiente “maestro”
• Libertà di scelta
• Permanere ed elaborare
• Rispetto e collaborazione
• Aiutami a fare da solo!
1.6.2 Scuola Secondaria di primo grado “Cavour”
Tutte le classi sono soggette alla riforma della scuola secondaria di primo grado e si
conformano al modello scolastico unico previsto dalla legge 53/03 e dal D.L. 23/01/04,
aggiornati dalle Circolari Ministeriali n. 100 dell’11/12/2008 e n. 4 del 15/01/2009.
Secondo quanto recitano tali normative vigenti e l’Atto d’indirizzo emanato dal MIUR, per
gli alunni della Scuola Secondaria di 1° grado è previsto un tempo scuola obbligatorio, che
si articola su 30 ore settimanali.
La scuola “Cavour” ha attuato, nel corrente anno scolastico, il seguente modello
organizzativo:
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ORARIO ORDINARIO di n. 30 ORE SETTIMANALI (n. 29 ore di insegnamenti
curricolari più 1 ora di approfondimento di italiano);
MATERIE ORARIO ORDINARIO
30 ORE SETTIMANALI
ITALIANO
STORIA E GEOGRAFIA
10
SCIENZE
MATEMATICHE
6
INGLESE 3
2° lingua straniera
FRANCESE
2
TECNOLOGIA 2
MUSICA 2
ARTE E IMMAGINE 2
SCIENZE MOTORIE 2
RELIGIONE 1
TOTALE ORE
SETTIMANALI
30
L’orario delle lezioni è il seguente: dal lunedì al sabato, dalle ore 8.00 alle ore 13.00.
L’intervallo si effettua dalle 9,55 alle 10,05. La sorveglianza degli alunni è garantita dai
collaboratori scolastici e dai docenti, che rispettano dei turni predisposti secondo una griglia
approntata ad inizio anno (tre turni di intervallo a settimana).
L’insegnamento della Religione cattolica è opzionale (Legge 121/85). La scelta viene fatta
all’atto dell’iscrizione dai genitori degli alunni e ha valore per l’intero corso di studi, fatto
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salvo il diritto di modificare tale scelta per l’anno scolastico successivo entro il termine delle
iscrizioni.
Per gli studenti che non si avvalgono di questo insegnamento è prevista l’ora di alternativa.
La nomina del docente di insegnamento alternativo alla religione cattolica può essere
effettuata attingendo da tutte le classi di concorso.
Durante le ore di alternativa gli alunni svolgono attività di studio assistito o
approfondiscono tematiche relative alle materie di studio.
La valutazione del profitto dell’I.R.C. non rientra nel computo delle valutazioni finalizzate
alla formulazione del voto finale di uscita dell’alunno.
Oltre alle materie curricolari, vengono garantite attività di potenziamento (per maggiori
informazioni si veda capitolo 4):
Inglese: collaborazione con l’Università americana col progetto “VICTORIA
LANGUAGE AND CULTURE”
Progetto Cambridge con esame KET
Latino: avviamento al Latino
Attività sportive
Laboratori gestiti dai genitori ed esperti
Neuropedagogia della sordità, bilinguismo e concerti con la lingua dei segni:
Dal 1990 operano nella scuola docenti esperti in pedagogia dell’attività mentale e didattica
della sordità che hanno elaborato una nuova didattica che scaturisce dall’intreccio tra la
didattica visiva, le modalità di presentazione visivo-ipertestuale spazio-temporale o
attraverso “scenari” visivo-globali, le mappe mentali e il bilinguismo Italiano/Lingua dei
segni italiana.
Nella lunga esperienza di inclusione di alunne/alunni sordi, infatti, queste si sono
dimostrate le strategie comunicative, pedagogiche e didattiche più efficaci ai fini della
facilitazione non solo dell’accesso alle informazioni ma anche dell’espressione del pensiero
e delle conoscenze acquisite da parte dell’alunna/alunno sorda/sordo e dei compagni
udenti, anche con l’intento di fornire a tutti gli alunni della classe un modello metodologico
che porti alla consapevolezza, allo sviluppo e ad un uso più efficace delle personali abitudini
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di lavoro, abitudini mentali che sono alla base dell’attenzione, della memorizzazione, della
comprensione e della riflessione.
La lingua dei segni è, infatti, una “lingua inclusiva” in quanto, grazie al movimento, integra
a livello emisferico le diverse componenti spaziali e temporali della comunicazione; quindi,
è particolarmente indicata per tutte quelle situazioni di difficoltà comunicative, espressione
verbale, difficoltà di lettura e scrittura, anche in alunni udenti, in quanto può all’occorrenza
aggirare l’ostacolo dell’espressione verbale, utilizzando il canale visuo-motorio al posto di
quello uditivo-verbale.
La scelta di una didattica visiva, punto d’incontro tra la programmazione curricolare della
classe e il Percorso Educativo Individualizzato (PEI) dell’alunna/alunno sorda/sordo,
consente di garantire loro l’accesso all’informazione scolastica e permette, inoltre, di
integrare - o sostituire, se occorre - la spiegazione frontale orale dell’insegnante curricolare
e quella in lingua dei segni.
Da svariati anni, inoltre, la lingua dei segni viene proposta anche in occasione dei concerti
della scuola. I testi di molti brani musicali, infatti, vengono presentati non solo attraverso il
canto e il suono, ma anche nella versione segnata, cioè con la traduzione in Lingua dei segni
italiana, interpretata da “cori” di ragazze e ragazzi.
La presentazione dei nostri concerti, preparata dell’Insegnante di Musica, recita: «Nella
nostra scuola da anni si usa la lingua dei segni come strumento di dialogo fra insegnanti ed
alunni, come strumento di integrazione fra ragazzi con difficoltà, non solo ed
esclusivamente percettive, ma anche comunicative e di apprendimento, per una loro più
completa socializzazione ed integrazione. La lingua dei segni è uno strumento didattico
prezioso anche nelle attività musicali. Nella nostra scuola è tradizione organizzare concerti
in vari momenti dell'anno scolastico. Coinvolgere anche chi ha difficoltà a percepire
correttamente la musica è diventato un obiettivo prioritario da perseguire ... Così, cantare
tutti insieme non solo con la voce, ma anche con la lingua dei segni, è un valore aggiunto ai
nostri concerti.
La lingua dei segni è per tutti noi la lingua che dà voce a chi non l'ha, è la lingua dell'anima
che ci rende uguali e consapevoli che la diversità è sempre una sfida che ci completa in un
dialogo senza fine ... e così ... avanti tutta .... con la gioia di aver imparato a cantare e ...
segnare!»
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Si specifica che alcune di queste attività sono opzionali e vengono svolte al pomeriggio.
USCITE E VISITE DIDATTICHE
Per tutte le attività previste fuori dall’edificio scolastico (attività sportive, itinerari scuola-
città ecc.), gli alunni sono autorizzati dai genitori sin dall’inizio dell’anno, mediante modulo
appositamente predisposto dalla segreteria; in ogni caso, nel momento in cui si verifichi una
attività didattica o un’uscita didattica di questo tipo, la scuola provvede ad avvisare le
famiglie attraverso una semplice comunicazione in forma scritta sul diario.
USCITE EXTRASCOLASTICHE IN ORARIO CURRICOLARE
Durante l’anno scolastico sono previste uscite extrascolastiche in orario curricolare, nei
dintorni della scuola, per le quali è previsto come accompagnatore il solo docente della
classe, tutt’al più accompagnato dall’insegnante di sostegno qualora fosse previsto
all’interno della classe. Per tali uscite, che prevedono spostamenti all’interno del quartiere
(Parco di via D’Avia, campi della polisportiva, campi di calcio della Madonnina, ecc.), è
prevista un’autorizzazione sottoscritta all’inizio dell’anno da parte dei genitori, i quali
verranno di volta in volta avvisati di un’uscita attraverso l’uso del diario. Chiaramente il
personale scolastico verrà messo al corrente ogni qualvolta una classe lascerà l’istituto, in
modo tale da permettere la reperibilità di tutti gli alunni.
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1.7 STRUTTURAZIONE DIDATTICA ED ORGANIZZATIVA
Le scuole primarie dell’ex Terzo Circolo di Modena hanno avuto come principale naturale
scuola di riferimento la Scuola secondaria di primo grado “Cavour” con la quale hanno
costituito l’Istituto Comprensivo. Ciò ha permesso di far tesoro delle esperienze di
continuità messe in campo e delle conoscenze personali che concorreranno ad arricchire
ulteriormente l’identità della nuova istituzione scolastica.
La struttura didattica e organizzativa dell’Istituto Comprensivo è la seguente:
ISTITUTO COMPRENSIVO 1 DI MODENA
Organizzazione didattica
1° BIENNIO 1° e 2° classe Scuola Primaria
2° BIENNIO 3° e 4° classe Scuola Primaria
3°BIENNIO (Biennio ponte) 5° classe scuola primaria e 1° classe Scuola
secondaria di Primo grado
4° BIENNIO 2° e 3° classe scuola secondaria di primo
grado
1° BIENNIO
L’organizzazione delle prime due classi di scuola primaria in un biennio unitario risulta
funzionale all’acquisizione piena dell’alfabetizzazione strumentale seppure inquadrata
nelle sue dimensioni sociali e culturali. Le competenze di letto-scrittura vanno costruite e
consolidate senza forzarne i tempi nel rispetto dei ritmi di apprendimento di ogni alunno.
2° BIENNIO
Il secondo biennio è caratterizzato dall’ingresso nella dimensione disciplinare proposta
dalle Indicazioni Nazionali, con la forte valorizzazione delle dimensioni unitaria,
esperienziale e operativa che sappiano legare il fare al pensare. E’ presente un
rafforzamento dell’autonomia intesa come fiducia in sé e negli altri, come capacità di fare
da solo ma anche di chiedere aiuto. Tutto ciò consente l’avvio di percorsi metacognitivi di
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riflessione sulle proprie competenze.
3° BIENNIO
Il biennio ponte tra classe V della scuola primaria e la classe 1° della scuola secondaria
costituisce l'autentica sfida per la costruzione reale di un Istituto comprensivo che rimane
un'occasione unica per i diversi ordini di scuola di confronto e arricchimento di strategie
didattiche ed educative al fine di favorire una percorso formativo globale e reale fondato
su un arco temporale di otto anni in continuità con il percorso fondamentale svolto alla
scuola dell'infanzia.
Perché ciò si traduca in reale pratica didattica occorre prevedere momenti di confronto e
coinvolgimento dei docenti nella costruzione di un percorso scolastico, cercando la
maggiore collaborazione possibile tra i diversi ordini di scuola che, pur nella loro
specificità, si impegnino a costruire un terreno pedagogico comune per facilitare il
passaggio nei diversi momenti di maturazione dei ragazzi.
4° BIENNIO
Il biennio finale del primo ciclo è orientato agli apprendimenti più formalizzati e a un
profondo percorso di orientamento personale prima ancora che scolastico. La riflessione su
se stessi, sui propri limiti e le proprie competenze, scolastiche e non solo, sui propri desideri
consente ai ragazzi di impossessarsi degli strumenti per una scelta il più possibile
ponderata e centrata sulla persona.
1.8 CONTINUITÀ E BIENNIO PONTE
Il biennio ponte tra le classi quinte della Scuola Primaria e le classi prime della Scuole Media
costituisce l'autentica sfida per la costruzione reale di un Istituto Comprensivo: rimane
un'occasione unica, per diversi ordini di scuola, di confronto e arricchimento di strategie
didattiche ed educative, al fine di favorire una percorso formativo globale e reale fondato
su un arco temporale di otto anni, in continuità con il percorso fondamentale svolto alla
scuola dell'infanzia.
Perché ciò si traduca in reale pratica didattica occorre prevedere momenti di reale confronto
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e coinvolgimento dei docenti nella costruzione di un percorso scolastico, cercando la
maggiore collaborazione possibile tra i diversi ordini di scuola che, pur nella loro specificità,
si impegnino a costruire un terreno pedagogico comune per facilitare il passaggio nei diversi
momenti di maturazione dei ragazzi.
Nel corso dell'anno scolastico di classe quinta, si prevedono momenti di raccordo e scambio
tra docenti di scuola primaria e di scuola secondaria durante i quali sia previsto l'intervento
di docenti di diverso ordine scolastico su alunni che frequenteranno la scuola secondaria
l'anno successivo.
Pertanto sono state raccolte disponibilità di docenti dei due ordini di scuola per costruire
momenti di scambio durante i quali verranno offerti brevi percorsi didattici da parte di
docenti di scuola secondaria a tutti gli alunni di classe V dell'Istituto comprensivo in modo
da favorire la conoscenza reciproca ed un passaggio più consapevole e sereno all'ordine
scolastico successivo.
Per l’anno scolastico in corso, 2015/2016, i percorsi che verranno svolti prevedono i
seguenti interventi nelle scuole primarie dell'I.C:
Scuola primaria 'Lanfranco’:
o “E usciron fuori a guardare le stelle” (percorso di astronomia).
Scuola primaria 'Giovanni XXIII':
o “Una goccia nel mare” (laboratorio di riciclaggio);
o tre incontri di educazione motoria.
Scuola primaria 'Menotti':
o “Let’s speak together” (quattro lezioni di lingua inglese).
Classi quinte di tutti i plessi:
o “Tracce”;
o “Ti scrivo una lettera…”;
o partecipazione ad uno spettacolo in lingua francese che si terrà lunedì 3
marzo c|o la Scuola Secondaria Cavour.
I ragazzi avranno poi modo di vedere valorizzato il proprio lavoro nel corso di una giornata
di apertura della scuola 'Cavour' dedicata esclusivamente agli alunni iscritti alla classe
prima di Scuola Secondaria prevista dopo la fine dell'anno scolastico.
Nel corso di questa giornata saranno esposti alcuni cartelloni realizzati durante le attività
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svolte con i professori e nel corso della giornata di visita alla scuola Cavour, che avverrà
nel mese di maggio, le classi saranno invitate a realizzare alcuni elaborati grafici e a
conoscere i compagni della scuola media con cui avranno intrattenuto una breve amicizia
epistolare e che costituiranno punti di riferimento importanti (tutor) al loro ingresso alla
scuola secondaria l'anno successivo.
(Per ulteriori informazioni si veda Protocollo di accoglienza e continuità)
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1.9 ORGANI COLLEGIALI
Gli organi collegiali della scuola sono l’organo di gestione, di autogoverno e di
rappresentanza delle varie componenti. Essi rivestono un ruolo fondamentale e ciascuno
opera con specifiche competenze:
ORGANO
COLLEGIALE
COMPONENTI FUNZIONE
CONSIGLIO
D’ISTITUTO
Dirigente Scolastico
Direttore
Amministrativo
8 Genitori
8 Docenti
2 ATA
- Disporre e deliberare il bilancio
preventivo e consuntivo (acquisto
materiale, sussidi, attrezzature, …)
- Definire l’orario di inizio e fine delle
lezioni
- Promuovere forme e modalità para,
extra, interscolastiche e concedere l’uso
dei locali e delle attrezzature
- Indicare i criteri generali per la
formazione delle classi
- Promuovere forme e modalità di
iniziative assistenziali
-Approvare attività complementari (gite,
soggiorni, visite guidate)
- Esprimere parere sull’andamento
didattico amministrativo dell’Istituto
COLLEGIO DEI
DOCENTI
Dirigente Scolastico
Docenti di Istituto
- Elaborare la programmazione educativa
- Approvare il piano dell’offerta formativa
- Promuovere iniziative di aggiornamento
- Adottare i libri di testo
- Approvare i progetti di sperimentazione
- Verificare periodicamente l’azione
scolastica
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- Organizzare incontri Scuola-Famiglia
CONSIGLIO DI
CLASSE
(Scuola Secondaria
di Primo Grado)
Solo docenti - Coordinare l’azione didattica ed
educativa
- Programmare percorsi diversificati per
la personalizzazione degli interventi
(recupero, consolidamento,
potenziamento)
- Progettare attività interdisciplinari
- Definire parametri di valutazione
- Verificare periodicamente l’andamento
didattico
- Assumere eventuali provvedimenti
disciplinari a carico degli alunni
CONSIGLIO DI
INTERCLASSE
(Scuola Primaria)
Genitori
rappresentanti di
classe e Docenti di
plesso
- Verificare l’andamento didattico
educativo
- Formulare proposte al collegio docenti
sull’azione didattica ed educativa e su
iniziative di sperimentazione
- Esprimere pareri sull’adozione dei libri
di testo
ASSEMBLEA DI
CLASSE
Insegnanti, Genitori
della classe
- Discutere la programmazione annuale
didattica ed educativa
- Discutere iniziative inerenti alla
programmazione
- Verificare il lavoro didattico e gli aspetti
educativi della classe
- Eleggere i rappresentanti di classe
Rivestono una funzione determinante anche i Comitati Genitori delle scuole primarie e
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-
della scuola secondaria. Tali Comitati, che hanno funzione propositiva e di supporto all'
Istituzione scolastica, offrono un prezioso contributo nella realizzazione e gestione di
momenti di incontro scuola-famiglia e contribuiscono fattivamente alla realizzazione
dell’ampliamento dell’offerta formativa proponendo e finanziando importanti progetti
educativi. Collaborano, inoltre, nella realizzazione di diversi momenti di festa e di
socializzazione che, permettendo a tutte le componenti, docenti, genitori e alunni, di
partecipare in maniera attiva, contribuiscono a consolidare l'identità e il senso di
appartenenza alla scuola.
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1.10 IL DIRIGENTE SCOLASTICO E L’ORGANIGRAMMA
DELL’ISTITUTO
Il Dirigente Scolastico coordina l’interazione tra gli Organi Collegiali e si fa garante della
legalità e dell’attuazione delle decisioni prese da ciascun organo. Ricopre un ruolo di
coordinamento e di indirizzo, agisce per promuovere e sostenere l’azione progettuale della
scuola rinforzando la sua identità culturale, ricerca e sostiene alleanze e intese con i partner
educativi del territorio e con le istituzioni.
Il D.S si avvale del contributo dei collaboratori di presidenza, scelti dallo stesso Dirigente,
e delega loro varie funzioni relative alla gestione organizzativa dell’Istituto. I collaboratori
del Dirigente hanno il compito di sostituirlo in sua assenza, di organizzare le attività del
comprensivo e di raccogliere e gestire le diverse problematiche dei plessi.
Per ogni plesso, è presente un coordinatore di plesso che organizza le attività della singola
scuola ed è tramite con la direzione.
Altra importante funzione di riferimento è il Dirigente dei Servizi Amministrativi che si
occupa di tutta la parte amministrativa organizzando gli uffici e il personale ATA e cura e
gestisce il patrimonio.
DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof.ssa Concetta PonticelliDIRETTORE DEI SERVIZI
AMMINISTRATIVI
Carla Malaguti
COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLATICO
Elisa Alietti
Patrizia Malagoli
COORDINATORI DI PLESSO
SCUOLA PRIMARIA
GIOVANNI XXIII:
Marilena De Santis
SCUOLA PRIMARIA
LANFRANCO:
Cristina Tioli
SCUOLA PRIMARIA CIRO
MENOTTI:
Orsolina Festa
SCUOLA SECONDARIA DI
1° GRADO:
Elisa Alietti
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1.11 LE FUNZIONI STRUMENTALI
Le Funzioni Strumentali sono docenti, designati dal Collegio Docenti, che collaborano con
la Dirigenza per la realizzazione del Piano dell’Offerta Formativa e per la sua gestione,
anche d’intesa con enti ed istituzioni esterni alla scuola.
Nel corrente anno scolastico, il Collegio dei Docenti ha individuato tre aree di pertinenza
delle funzioni strumentali:
AREA 1
Si occupa di: Referenti:
P.O.F Loi/Cervone
PROGETTI Alietti/Guandalini M.G.
FORMAZIONE Loi/Cervone
FUNZIONI STRUMENTALI: Irene Loi e Rosa Cervone
AREA 2
Si occupa di: Referenti:
CONTINUITA’ /BIENNIO PONTE Ghirri/Cirianni
ORIENTAMENTO Cirianni
MONITORAGGIO
APPRENDIMENTI
Leonardi/Rivaroli
FUNZIONI STRUMENTALI: Ilaria Ghirri e Salvatore Cirianni
AREA 3
Si occupa di: Referenti:
PROGETTO Il tempo che occorre Basiricò
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ALUNNI CERTIFICATI Bocchini/Guazzi
DISAGIO Bocchini/Ferrari
BES/DSA Bocchini/ Ferrari
STRANIERI Lomonaco/Babbini
SERVIZI SOCIALI Basiricò/Malagoli
SCUOLA BOTTEGA Basiricò
TUTORAGGIO Chiapparino
COMPITI INSIEME Amuso
FUNZIONI STRUMENTALI: Antonella Ferrari e Rosa Basiricò
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2. CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSI
ISCRIZIONE – AMMISSIONE ALLE SCUOLE (tratto da “Protocollo di Intesa per la
Gestione delle Iscrizioni alle Scuole Primarie e Secondarie primo grado”)
In caso di domande di iscrizione in esubero rispetto alla capienza delle classi della scuola,
si individuano i seguenti criteri di precedenza per la formazione delle graduatorie per le
iscrizioni:
Scuola primaria
1° gruppo: Nati dal 1° gennaio al 31 dicembre, che richiedono la scuola di riferimento indicata
dal Comune nel tabulato "assegnati da stradario" inviato dal Comune alla Scuola
2° gruppo:
Nati dal 1° gennaio al 31 dicembre, che possono dimostrare di aver ottenuto la
residenza nel Bacino Scolastico di utenza della scuola richiesta, unitamente ad un
responsabile dell’obbligo scolastico, entro la data fissata per il termine delle iscrizioni
3° gruppo: Alunni aventi fratelli/sorelle ancora frequentanti la scuola (esclusa la classe 5a)
4° gruppo:
Nati dal 1° gennaio al 31 dicembre, che richiedono una scuola diversa da
quella indicata dal Comune, ma appartenente allo stesso Istituto Comprensivo
(con priorità a chi richiede una scuola con tempo-scuola diverso)
5° gruppo:
Nati dal 1° gennaio al 31 dicembre, che richiedono una scuola diversa da
quella indicata dal Comune, ma non appartenente alla stessa Istituzione
Scolastica (con priorità a chi richiede una scuola con tempo-scuola diverso)
6° gruppo: nati dal 1° gennaio al 30 aprile, che richiedono la scuola di riferimento territoriale,
come da stradario (residenza nel Bacino scolastico della scuola richiesta)
7° gruppo: nati dal 1° gennaio al 30 aprile che richiedono una scuola diversa da quella di
riferimento territoriale (residenza esterna al Bacino Scolastico della scuola richiesta)
Nell’ambito dei gruppi: 2 – 3 – 4 – 5 saranno applicati i seguenti criteri:
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-
alunni provenienti dalle scuole dell’infanzia vicinorie (da documentare), cioè ubicate
all'interno del Bacino Scolastico dell'Istituto Comprensivo;
alunni dei quali almeno un genitore presta attività lavorativa nell’ambito della zona di
pertinenza della scuola richiesta (da documentare);
alunni i cui genitori prestano attività lavorativa e che vengono affidati ai nonni residenti
nella zona di pertinenza della scuola richiesta (da documentare).
Note
Si intendono “assegnati allo stradario” coloro che, essendo nati dal 1° gennaio al 31
dicembre, risultano compresi nel tabulato inviato alle Scuole dal Comune di Modena
elaborato sulla base dei Bacini Scolastici modificati in ottemperanza alle richieste formulate
dalle Istituzioni Scolastiche Statali; l'ubicazione della residenza in un solo e dato Bacino
Scolastico, è altresì consultabile on line sul SIT (Sistema Informativo Territoriale) del
Comune di Modena, a partire dal mese di gennaio.
Allo stesso modo, per il gruppo 6, si intendono “come da stradario” coloro che, essendo nati
dal 1° gennaio al 30 aprile, sono residenti nello stradario risultante dal tabulato inviato alle
Direzioni Didattiche dal Comune di Modena elaborato sulla base dei Bacini Scolastici
modificati in ottemperanza alle richieste formulate dalle Istituzioni Scolastiche Statali.
In caso di parità di criteri:
1. gli alunni appartenenti ai gruppi: 2 - 3 - 4 - 5, saranno a loro volta graduati per ordine
alfabetico a partire dalla lettera che sarà estratta a sorte durante la riunione con i genitori;
2. gli alunni appartenenti ai gruppi 6 e 7 saranno a loro volta graduati per data di
nascita, dando la precedenza agli alunni nati prima.
Si invitano i genitori che intendono iscrivere i propri figli, nati dal 1° gennaio al 30 aprile
dell'anno successivo, alla scuola primaria, ad avvalersi delle indicazioni e degli orientamenti
forniti dai docenti delle scuole dell’Infanzia frequentate, ai fini del raggiungimento del
successo formativo.
I criteri determinano l’ordine di precedenza. Eventuali situazioni particolari, debitamente
documentate, saranno valutate a parte.
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Scuola secondaria
Dalle iscrizioni dell'anno successivo all'entrata a regime degli Istituti Comprensivi
(iscrizioni a.s. 2017/18), gli alunni uscenti dalla scuola primaria proseguiranno il percorso
scolastico all’interno dell’Istituto Comprensivo di appartenenza. Gli alunni residenti
uscenti da scuole primarie paritarie o fuori comune, saranno assegnati in base
all'appartenenza allo stradario dell'istituto comprensivo.
1° gruppo:
Nati dal 1° gennaio al 31 dicembre, che richiedono la scuola di riferimento indicata
dal Comune nel tabulato "assegnati da comprensivo e da stradario" inviato dal
Comune alla Scuola
N.B.: per il solo a.s. 2016/17, il 1° gruppo si intende composto esclusivamente dagli
“assegnati in base allo stradario delle scuole secondarie di primo grado”.
2° gruppo:
Nati dal 1° gennaio al 31 dicembre, che possono dimostrare di aver ottenuto la
residenza nel Bacino Scolastico di utenza della scuola richiesta, unitamente ad un
responsabile dell’obbligo scolastico, entro la data fissata per il termine delle iscrizioni
3° gruppo: Alunni aventi fratelli/sorelle ancora frequentanti la scuola (esclusa la classe 3a)
4° gruppo: Alunni aventi almeno un genitore che lavora nell'ambito del Bacino Scolastico della
scuola richiesta
5° gruppo: Alunni aventi entrambi i genitori che lavorano fuori Modena e con nonni residenti
nell'ambito del Bacino Scolastico della scuola richiesta
I criteri determinano l’ordine di precedenza. Eventuali situazioni particolari, debitamente
documentate, saranno valutate a parte.
Note: Si intendono “assegnati da comprensivo e da stradario” coloro che, essendo nati dal
1° gennaio al 31 dicembre, risultano compresi nel tabulato inviato alle Scuole dal Comune
di Modena. Tabulato elaborato sulla base degli iscritti alla 5a primaria delle scuole
pubbliche e dei Bacini Scolastici degli Istituti Comprensivi; l'ubicazione della residenza in
un solo e dato Bacino Scolastico, è altresì consultabile on line sul SIT (Sistema Informativo
Territoriale) del Comune di Modena, a partire dal mese di gennaio.
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DOMANDE FUORI TERMINE E TRASFERIMENTI A CLASSI GIÀ FORMATE
Le famiglie che non provvedano all’iscrizione online entro i termini previsti dalla circolare
ministeriale dell’anno di riferimento, potranno rivolgersi direttamente alla scuola scelta; i
trasferimenti a classi già formate vanno formalizzati alla scuola di destinazione per Bacino
Scolastico di utenza. Domande fuori termine e richieste di trasferimento saranno accolte qualora
vi siano posti disponibili anche in relazione al dimensionamento ottimale della
programmazione scolastica. Se la scuola non ha disponibilità di posti si attiverà nel
verificare quale scuola può accogliere la richiesta. La ricerca deve avvenire sempre secondo
il principio della territorialità (cioè verificando la disponibilità in una logica di prossimità
territoriale alla residenza). Di norma non sono previsti trasferimenti in corso d'anno;
richieste specifiche saranno valutate dal Dirigente Scolastico. Il Comune in accordo con i
Dirigenti Scolastici, una volta abilitato all'accesso all'anagrafe nazionale degli studenti,
potrà svolgere un ruolo di coordinamento informativo.
FORMARE CLASSI EQUIETEROGENEE
Le classi dovranno essere equieterogenee quanto a:
1. Numero di alunni, fatta salva la presenza di alunni certificati
2. Numero di maschi e femmine
3. Numero di alunni stranieri
4. Distribuzione dalle scuole di provenienza, secondo il criterio di non concentrazione
5. Distribuzione delle problematiche più gravi di:
a) Salute, certificate e non
b) Difficoltà di apprendimento
c) Difficoltà sociali, relazionali e comportamentali, che saranno esaminate con
particolare attenzione
d) Difficoltà rilevate e segnalate dagli insegnanti
6 Mantenere insieme alunni in considerazione di specifiche segnalazioni degli insegnanti
dell’ordine precedente
7 Garantire la continuità di sezione nella quale è inserito un fratello o una sorella ancora
frequentante.
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FAVORIRE LO SVILUPPO INDIVIDUALE
Sarà favorito lo sviluppo autonomo di ciascun alunno:
Dividendo alunni su segnalazione degli insegnanti dell’ordine precedente.
Mantenendo nella stessa classe alunni che rinforzano vicendevolmente i percorsi di
maturazione.
Nell’inserimento dei fratelli gemelli, dopo aver recepito l’orientamento dei genitori
e sentita la valutazione degli insegnanti dell’ordine precedente, secondo una linea
orientata alla separazione.
Note:
Eventuali situazioni particolari, segnalate dalle famiglie, verranno presentate direttamente
al Dirigente Scolastico e valutate in occasione di incontri appositamente concordati.
PROCEDURA DI FORMAZIONE CLASSI PRIME (in osservanza dei criteri generali
deliberati dal Consiglio d’Istituto)
1. La formazione in ingresso e delle classi prime viene effettuata da apposita commissione,
nominata dal DS ed approvata dal Collegio dei docenti.
2. Della Commissione fanno parte: il Dirigente scolastico, i docenti referenti per la
Continuità, i componenti della commissione continuità. Compongono la commissione
continuità: per la scuola secondaria i docenti che non sono impegnati negli esami di stato,
per le scuole primarie i docenti nominati in apposite commissioni.
3. La Commissione ha il mandato di assicurare che il passaggio tra i diversi ordini di scuola
avvenga nel modo più adeguato possibile rispetto ad un positivo inserimento di ciascun
alunno nelle nuove classi.
A tale scopo:
Raccoglie, in maniera sistematica per ogni alunno, i dati relativi al precedente
percorso scolastico, sia nell’ambito dello sviluppo della personalità che in quello
dell’acquisizione delle competenze specifiche, utilizzando specifici modelli
predisposti dalla commissione stessa, per la scuola secondaria, concordati a livello
cittadino, per la primaria, e approvati in collegio.
Esamina e riordina tali dati, per procedere alla formazione delle nuove classi
tenendo conto dei criteri sopra riportati
Riesamina la formazione delle classi insieme agli insegnanti dell’ordine precedente
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Provvede ad inserire, nel rispetto di obiettivi e criteri deliberati, eventuali alunni
non facenti parte degli elenchi precedenti:
a) alunni non ammessi alla classe successiva
b) nuovi arrivi.
4. Nei plessi Giovanni XXIII e Menotti i docenti si riservano di effettuare una settimana di
osservazione e scambi di alunni tra i diversi gruppi per garantire una formazione
omogenea e più equilibrata delle future classi prime. Pertanto le classi saranno definite in
modo ufficiale a partire dalla seconda settimana di scuola.
5. Il docente referente per la continuità:
Convoca e coordina la Commissione
Custodisce gli atti e li consegna ai docenti interessati
Predispone i prospetti necessari alla raccolta e al riordino dei dati.
Tiene i rapporti con i vari ordini di scuola.
Assicura il passaggio delle informazioni ad ogni Consiglio di Classe 1^ e ai team
docenti di scuola primaria, nel periodo precedente l’inizio delle lezioni. 6. Per l’inserimento
di alunni in corso d’anno, procede il Dirigente Scolastico sentiti: i docenti di team della
primaria e dei consigli di classe della secondaria, i referenti per la Continuità, i collaboratori
di sede, il referente alunni stranieri per il caso di specie.
- 40
-
3. PATTO DI CORRESPONSABILITA’
Gli obiettivi prioritari della scuola sono:
• fornire ai bambini/ragazzi un bagaglio di competenze e la capacità di saperle impiegare
per orientarsi nel percorso di crescita cognitiva ed emotiva;
• trasmettere valori per formare cittadini che abbiano senso di identità, appartenenza e
responsabilità, allo scopo di assumere consapevolezza di sé ed autonomia nelle scelte.
Con il DPR 235/2007, che modifica il DPR 249/1998 (Statuto degli studenti), si istituisce
il “Patto di corresponsabilità educativa”, uno strumento di sviluppo formativo e di
mediazione orientato a porre in evidenza i ruoli che le singole figure (alunni/figli,
genitori, docenti) rivestono all'interno della scuola e le loro rispettive responsabilità,
definendo un sistema di regole reciproche.
Si tratta di uno strumento che, insieme alla legge sull'autonomia scolastica (DPR
275/1999), rafforza la funzione educativa della scuola e la possibilità di avviare sinergie
virtuose tra i soggetti che la compongono ed il territorio.
FINALITA’ DEL PATTO EDUCATIVO
La lettura congiunta del Patto Educativo di Corresponsabilità e del Piano
dell’Offerta Formativa (P.O.F.) rappresenta la carta d'identità del nostro istituto, in quanto
contiene le buone pratiche concordate dalle parti coinvolte. La sottoscrizione del patto da
parte di genitori, alunni e insegnanti, vincola gli stessi al rispetto delle regole in esso
contenute.
Il nostro Istituto comprensivo si può considerare come un sistema costituito da numerose
componenti in cui ciascuna è in relazione con tutte le altre (dirigente scolastico, docenti,
genitori, alunni, personale amministrativo, collaboratori scolastici). Affinché questo
“sistema” sia in grado di raggiungere gli obiettivi posti, ogni componente deve essere
coerente con il ruolo che riveste, sfruttando al meglio le proprie competenze e quelle
offerte dall’organizzazione. Docenti e genitori assumono, con modalità differenti, il ruolo
condiviso di educatori nei confronti degli alunni / dei figli, nel rispetto della funzione
- 41
-
della scuola, che ha al centro il benessere dell’alunno e il suo processo di apprendimento.
Tra gli obiettivi fondamentali si tenderà soprattutto a valorizzare:
• il benessere, l’equilibrio e la pienezza dei rapporti interpersonali;
la fiducia verso l’ambiente scolastico e sociale
• le competenze intese come capacità, secondo le età, di utilizzare in concreto le
conoscenze acquisite e di coglierne l’organicità e la coerenza;
• l'educazione, intesa come acquisizione delle capacità di rapportarsi con coetanei e non,
in ogni contesto, sperimentando valori quali rispetto, accoglienza, condivisione,
solidarietà, giustizia e correttezza;
• lo spirito critico, inteso come insieme di strumenti necessari per orientarsi nelle
situazioni e negli ambienti che l’alunno dovrà affrontare nel percorso di crescita cognitiva
ed emotiva;
• l’autonomia, intesa come percorso che, prendendo le basi dal “saper fare”, giunge a
formare persone in grado di operare scelte consapevoli.
E’ importante sottolineare che alla base di tutto ci sarà la “relazione”, strumento
fondamentale di lavoro delle identità che operano all'interno della scuola.
I DOCENTI, al fine di promuovere il successo formativo di ogni alunno, si impegnano,
nei confronti di alunni e genitori, a:
- proporre un’Offerta Formativa rispondente ai bisogni degli alunni
- promuovere la motivazione ad apprendere
- tener conto dei tempi e ritmi di apprendimento di ciascuno
- rendere l’alunno consapevole delle proprie capacità, degli obiettivi e dei percorsi
intrapresi
- promuovere l’acquisizione ed il potenziamento di abilità cognitive e culturali
- garantire la trasparenza nella valutazione e la tempestiva correzione dei compiti
- distinguere sempre il giudizio sull’errore dal giudizio sulla persona dell’alunno
- informare le famiglie sull’andamento scolastico dei propri figli
- rispettare e far rispettare il regolamento di Istituto
- 42
-
- favorire un clima di comprensione e collaborazione tra Scuola e Famiglia
- promuovere rapporti interpersonali positivi fra alunni ed insegnanti
- creare un ambiente educativo sereno e favorire momenti di ascolto e dialogo
- trasmettere il valore fondante di ogni società: il rispetto di sé e degli altri in nome della
dignità di tutti e di ciascuno
- impegnarsi ad usare un linguaggio che non discrimini per genere, provenienza
geografica, orientamento sessuale, religione e abilità fisiche e/o intellettuali”
- promuovere in ciascuno l’autonomia di pensiero per favorire la capacità di scelta e
decisione ai fini della formazione dell’uomo e del cittadino.
I GENITORI, per adempiere correttamente al proprio ruolo genitoriale e per una
proficua collaborazione scuola-famiglia, si impegnano a:
- conoscere e osservare i principi fondanti e le regole della comunità scolastica
- riconoscere le regole e i principi condivisi con la Scuola, dal rispetto della dignità di
ognuno al rispetto delle cose proprie e di tutti
- conoscere l’Offerta Formativa e il Regolamento di Istituto e rispettarne le regole adottate
- informarsi sull’andamento scolastico del/la proprio/a figlio/a partecipando alle
assemblee e ai colloqui
- favorire un sereno e positivo clima di dialogo
- riflettere e discutere di tutto ciò che l’esperienza scolastica propone e dispone nei
confronti dei bambini/ragazzi
-considerare con senso critico e atteggiamento collaborativo eventuali decisioni e/o
provvedimenti disciplinari adottati nei confronti del proprio e/o di altri figli
- aiutare i propri figli a pianificare le attività e ad organizzarsi per riuscire a portare a
termine il lavoro.
Gli ALUNNI, al fine di favorire la propria crescita culturale e sociale, si impegnano a:
- conoscere e rispettare i propri doveri presenti nel Regolamento di Istituto
- frequentare regolarmente le lezioni e assolvere responsabilmente gli impegni scolastici
- 43
-
(compiti a casa, attività di studio…)
- favorire lo svolgimento dell’attività didattica e formativa, garantendo la propria
attenzione e partecipazione alla vita della classe
- accettare e rispettare le difficoltà e gli errori dei compagni
- rispettare il punto di vista degli altri e sostenere con correttezza la propria opinione
- rispettare culture e tradizioni diverse
- impegnarsi ad usare un linguaggio che non discrimini per genere, provenienza
geografica, orientamento sessuale, religione e caratteristiche fisiche e7o intellettuali
- considerare la scuola come un impegno importante
- conoscere i principi fondanti della comunità e rispettarne le regole
- maturare una propria personalità nel rispetto delle regole e principi fondanti una
comunità
- tenere un comportamento e utilizzare un linguaggio adeguati ad un ambiente scolastico
Il PERSONALE NON DOCENTE, al fine di collaborare per la piena attuazione del
Patto di corresponsabilità tra Scuola e Famiglia, si impegna a:
- conoscere l’offerta formativa della scuola e collaborare per realizzarla, per quanto di
competenza
- tenere un comportamento e usare un linguaggio che siano di esempio per tutti,
soprattutto per gli alunni
- rispettare con le parole e con le azioni gli alunni
- favorire un clima di collaborazione e rispetto fra tutte le componenti presenti e operanti
nella scuola
- garantire il necessario supporto alle attività didattiche, con puntualità e diligenza
- eseguire scrupolosamente le consegne e gli incarichi ricevuti
- segnalare al Dirigente e ai docenti eventuali problemi riscontrati
- vigilare gli ambienti della scuola
- 44
-
Il DIRIGENTE SCOLASTICO, al fine di garantire il rispetto del Patto, si impegna
a:
- garantire e favorire la piena attuazione del POF, ponendo studenti, genitori, docenti e
personale non docente nella condizione di esprimere al meglio il proprio ruolo
- promuovere l’integrazione tra i diversi ordini di scuola attraverso la trasparenza e i
passaggi delle informazioni
- cogliere le esigenze formative degli studenti e della comunità in cui la scuola opera per
ricercare risposte adeguate
- garantire e favorire il dialogo, la collaborazione e il rispetto tra le diverse componenti
della comunità scolastica
- promuovere la circolarità delle informazioni tra tutto il personale della scuola
- garantire l’efficienza e la correttezza del servizio all’utenza da parte del personale
docente e del personale ATA
- 45
-
4. OFFERTA FORMATIVA
4.1 LA PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA
Per programmazione intendiamo l’elaborazione di un progetto che, in un’ottica di
formazione globale, espliciti con chiarezza, precisione e consapevolezza le varie fasi del
processo educativo, tenendo conto sia delle reali condizioni sociali, culturali, ambientali
in cui si opera, sia delle risorse disponibili.
La sua pianificazione prevede:
l’analisi della situazione iniziale
la definizione di obiettivi disciplinari efficaci alla formazione e all’apprendimento
dell’alunno
la selezione dei contenuti tenendo presenti le esperienze e le competenze già
maturate dagli alunni;
la selezione delle metodologie e delle strategie;
la ricerca di procedure di verifica e di valutazione.
La programmazione dell’intervento educativo deve tenere conto in primo luogo delle
esigenze formative degli alunni che si diversificano tra scuola primaria e scuola
secondaria.
Nella scuola primaria, le esigenze formative fanno riferimento alla necessità di:
sviluppare rapporti e relazioni interpersonali adeguate;
sviluppare le abilità comunicative anche attraverso linguaggi diversificati;
disporre di adeguati momenti e spazi dedicati all’attività fisica, motoria e sportiva;
disporre di momenti specifici per l’attività individualizzata e di
recupero;
praticare un primo approccio significativo alle tecnologie
informatiche; apprendere le basi di una seconda lingua
Nella scuola secondaria di primo grado, le scelte educative e didattiche sono volte a :
favorire le capacità di studio autonomo
consolidare conoscenze e abilità anche in relazione all’evoluzione sociale, culturale e
scientifica della realtà contemporanea;
- 46
-
sviluppare progressivamente la capacità di operare scelte consapevoli per il proprio
futuro;
diversificare la proposta metodologica e didattica;
rafforzare attitudini all’interazione sociale.
MODALITA’ DI PROGRAMMAZIONE
Nella scuola primaria, l a progettazione si articola nei seguenti momenti:
programmazione per classi parallele di Circolo: per definire le competenze
delle discipline; per mettere a punto prove di verifica che garantiscano all’utenza
standard comuni;
programmazione di ambito per classi parallele: per sviluppare contenuti e
metodologie specifiche degli ambiti disciplinari;
programmazione di classe o team allargato: per elaborare il patto pedagogico,
gli interventi didattici multidisciplinari e/o attività di laboratorio che si svolgono
nelle ore di contemporaneità dei docenti.
Nella scuola secondaria di primo grado, la progettazione prevede i seguenti momenti:
consigli di classe: per ricercare strategie di intervento didattico-educativo, realizzare
percorsi diversificati per la personalizzazione degli interventi(recupero,
consolidamento, potenziamento), progettare attività interdisciplinari e definire i
parametri di valutazione;
programmazione monodisciplinare: per definire obiettivi, contenuti disciplinari e
interdisciplinari, strategie metodologiche di intervento e attività di laboratorio.
4.2 MODALITA’ DI VALUTAZIONE
La valutazione è parte integrante della programmazione, non solo come controllo degli
apprendimenti, ma come verifica dell’intervento didattico al fine di operare con flessibilità
sul progetto educativo.
La valutazione accompagna i processi di insegnamento/apprendimento e consente un
costante adeguamento della programmazione didattica in quanto permette ai docenti di:
- 47
-
offrire all’alunno la possibilità di aiuto per favorire il superamento delle difficoltà
che si presentano in itinere;
predisporre collegialmente piani di lavoro personalizzati per gli alunni in situazioni
di insuccesso.
Tale valutazione di tipo formativo assolve la funzione di:
rilevamento, finalizzato a fare il punto della situazione;
diagnosi, per individuare eventuali errori di impostazione del lavoro;
prognosi, per prevedere opportunità e possibilità di realizzazione del progetto
educativo.
La valutazione si delinea anche come importante strumento orientativo permettendo
all’alunno di:
diventare consapevole del proprio percorso di apprendimento conoscendone punti
di forza e di debolezza;
riflettere sulle proprie strategie scegliendo quelle più funzionali.
Nella scuola primaria e secondaria di primo grado, i docenti, in sede di programmazione,
prevedono e mettono a punto vere e proprie prove di verifica degli apprendimenti che
possono essere utilizzate:
in ingresso
in itinere
in uscita
Le prove di verifica hanno l’ulteriore scopo di coinvolgere gli alunni in un processo di
autovalutazione che permette loro di riflettere sul proprio apprendimento, di monitorare
ciò che sanno e comprendono, incoraggiandoli ad assumersi la responsabilità del proprio
apprendere.
Da qualche anno si sta lavorando per definire standard minimi di circolo,
predisponendo sia prove oggettive delle abilità quanto “compiti di realtà” indirizzati alla
valutazione delle competenze, i cui risultati aiutino il collegio a monitorare il livello
generale degli apprendimenti. L e iniziative di monitoraggio valutativo proposte
dall’INVALSI permettono di rapportare i nostri risultati a standard nazionali.
- 48
-
La comunicazione alle famiglie della valutazione è quadrimestrale.
Per gli alunni dei diversi ordini di scuola è prevista una valutazione periodica
quadrimestrale e una valutazione finale, riferite sia ai livelli di apprendimento acquisiti sia
al comportamento. In base al DL n.137 del 1 settembre 2008, le valutazioni periodiche e
annuali degli apprendimenti degli alunni vengono effettuate mediante voti numerici
espressi in decimi e sono illustrate tramite un giudizio sul livello globale di maturazione
acquisito dall’alunno. Viene altresì valutato il comportamento mostrato dallo studente
all’interno della sede scolastica, tenendo conto dell’impegno e della partecipazione
dimostrati durante le attività didattiche proposte. In particolare, nella scuola secondaria di
I grado, come da normativa vigente, vengono ammessi alla classe successiva gli alunni che
hanno ottenuto un voto non inferiore a sei decimi in ogni disciplina.
Momento essenziale della valutazione è la definizione del livello delle competenze
raggiunte dagli alunni, che viene certificato al termine della scuola primaria e alla termine
della scuola sec. di I grado su un apposito modello predisposto dall’Istituto e che è parte
integrante della scheda di valutazione.
INVALSI
Ogni anno l’INVALSI (ISTITUTO NAZIONALE DI VALUTAZIONE) attua una valutazione
nazionale dei livelli di apprendimento sulla scuola primaria e sec I grado. A tal fine
predispone prove di Italiano e Matematica che vengono somministrate agli alunni su tutto
il territorio nazionale e stabilisce le modalità di raccolta e invio degli esiti. La lettura e analisi
dei risultati delle singole scuole, la cui restituzione avviene di norma nel mese di settembre,
rappresenta un momento importante di confronto e di riflessione sul grado di acquisizione
delle competenze previste nelle Indicazioni nazionali da parte degli alunni e quindi su un
eventuale adeguamento della didattica finalizzato al loro raggiungimento.
L’ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE
A conclusione del primo ciclo di istruzione i ragazzi devono sostenere l’esame di stato che
verte su prove scritte predisposte dai docenti (italiano, matematica, prima e seconda lingua
straniera) e su un colloquio orale.
Tale colloquio deve avere carattere pluridisciplinare, evitare che si risolva in un repertorio
- 49
-
di domande e risposte su ciascuna disciplina, prive del necessario organico collegamento,
dare spazio alle discipline per le quali non è prevista prova scritta e, per le discipline a
carattere eminentemente operativo, partire da quanto prodotto in esercitazioni pratiche, in
modo che la prova non sia un accertamento solo teorico. Ogni consiglio di classe stabilisce,
per ogni alunno, i criteri con cui condurre il colloquio, tenendo conto della situazione e dei
livelli individuali e di eventuali percorsi personalizzati.
Nell’ambito delle prove scritte viene somministrata ai candidati la prova nazionale (prova
INVALSI) costituita di due parti, una di italiano e una di matematica.
Le operazioni di valutazione finale della prova d’esame sono regolate dal DL n.137 del 1
settembre 2008. Per ogni candidato tale valutazione viene espressa mediante voti numerici
in decimi, facendo una media matematica tra il voto di ammissione, i voti riportati nelle
prove scritte e orali e quello conseguito nella prova Invalsi.
- 50
-
5. AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
L’ attività progettuale dell’Istituto Comprensivo 1 si propone di:
1. garantire a tutti gli alunni il pieno raggiungimento delle competenze in uscita
2. potenziare l’eccellenza
3. favorire l’inclusione
Indicazioni date ai fini dello svolgimento dell'attività progettuale:
- Tutti i progetti all’atto della loro presentazione devono contenere idonee modalità di
monitoraggio e verifica.
- L'attività progettuale deve essere progressivamente registrata e documentata nella
modulistica consegnata ai referenti del progetto.
- L'attività progettuale sarà sottoposta a monitoraggio in itinere e verificata a conclusione
della stessa così da poter effettuare gli eventuali aggiustamenti e raccogliere gli input
per la riprogettazione.
L'attività progettuale dovrà essere diffusa all'interno della scuola sia durante il suo
svolgimento, che in tempi successivi.
TABELLA RIASSUNTIVA DEI PROGETTI
Proponiamo a conclusione del capitolo sull’offerta formativa del Comprensivo una tabella
riassuntiva dei progetti, indicando anche quelli specifici dei diversi plessi e il tipo di
finanziamento, che li rende attuabili.
I progetti sono passibili di aggiornamento e modifiche in corso d'anno.
PROGETTI A.S
2014-15
REFERENTE PROGETTO
TIPO DI
FINANZIAMENTO
PROGETTI D’ISTITUTO
IMPARIAMO A CONOSCERCI
Ghirri – Amuso Fondo di istituto
- 51
-
PROGETTI
PONTE
“E USCIRON
FUORI A
GUARDARE LE
STELLE”
Mascellani FIS
“MI SCRIVI UNA
LETTERA…?"
Masera, Guendalini FIS
“TRACCE” Amuso, Scognamiglio FIS
“UNA GOCCIA
NEL MARE”
Tavoletta FIS
“LET’S SPEAK
TOGETHER”
Franceschetti FIS
INCONTRI DI
EDUCAZIONE
MOTORIA
Fantazzi FIS
PROGETTI SECONDARIA DI PRIMO GRADO
PLESSO CAVOUR
IL TEMPO CHE
OCCORRE
Basirico’ A carico della
FONDAZIONE
CASSA DI
RISPARMIO
(COMPITI
INSIEME anche
con la
collaborazione dei
docenti
PRIMARIA)
PROGETTO
ORIENTAMENTO
Cirianni A carico della Ass.
CITTA’ E
- 52
-
(all’interno del
progettone IL TEMPO
CHE OCCORRE)
SCUOLA, che
fornisce esperto per
il progettone IL
TEMPO CHE
OCCORRE. Ore
pagate anche su
F.I.S.
INTERCULTURA E
ALFABETIZZAZIONE
Lomonaco A costo zero
LABORATORIO DEI
DIRITTI - BISOGNI
SPECIFICI DI
APPRENDIMENTO E
DI INCLUSIONE –
guida metodologica allo
studio
Bocchini A costo zero
DOPOSCUOLA
CO.PU.MA.
Lomonaco A costo zero
PERCORSO DI
BILINGUISMO
ITALIANO – LINGUA
DEI SEGNI
Bocchini A costo zero (con
educatore sordo)
POTENZIAMENTO DI
MATEMATICA
Amuso A costo zero
PREMIO DONAZIONE
E SOLIDARIETA’
Scognamigl
io
A costo zero
AREA
PREVENZIONE
E
DI
DISAGIO
- 53
-
METODOLOGIA della
PEDAGOGIA DEI
GENITORI
Bocchini,
Ferrari
Antonella
A costo zero
“BULLISMO E
CYBERBULLISMO”
Alietti A carico del
Comune
FISICA SOGNANTE Alietti A carico del
Comitato Genitori
EDUCAZIONE
AMBIENTALE
Mamusi A carico del
Comune (progetto
M.U.S.A.)
PROGETTO VICTORIA
LANGUAGE AND
CULTURE
Franceschetti A costo zero
CENTRO SPORTIVO
SCOLASTICO
Ferrari A carico del
MIUR e CONI
CONSIGLIO DEGLI
STUDENTI: PERCORSI
DI CITTADINANZA
ATTIVA
Bocchini,
Fucci
A costo zero
TEATRO IN LINGUA
FRANCESE
Arletti A carico delle
famiglie (6 euro
ca. pro capite)
PROGETTO
CAMBRIDGE di
preparazione all’esame
KET
Capitelli A carico delle
famiglie (70 euro
per il corso + 90
euro per sostenere
l’esame)
PROGETTO LETTURA Dalla Valle A carico delle
famiglie (4 euro
pro capite)
AREA
POTENZIAMEN
TO
LINGUAGGI
E
ARRICCHIMEN
TO
CULTURALE
- 54
-
AVVIAMENTO ALLA
LINGUA LATINA
Subordinato ad
adesione alunni
Loi A carico delle
famiglie (40 euro
pro capite)
EDUCAZIONE
ALL’AFFETTIVITA’ E
SESSUALITA’
Violi A costo zero
OSTETRICHE
AUSL
“LEGALITA” Tavoletta A costo zero
COLLABORAZIONE
CON IL PUNTO
LETTURA
MADONNINA
Loi A costo zero
GIORNO DELLA
MEMORIA:
TESTOMONIANZE
DELL’OLOCAUSTO
Loi A costo zero
Per le classi terze
approfondimenti
e/o
rappresentazioni
teatrali a carico
delle famiglie (6
euro pro capite)
VISITE DIDATTICHE E
USCITE “ITINERARI
SCUOLA-CITTA’”
C.d.C. A carico delle
famiglie
PROGETTO
PALLAMANO
Fantazzi A costo zero
PALLAVOLO CON
SOCIETA’ SPORTIVA
“MARITAIN”
Fantazzi, A costo zero
BASKET Fantazzi, A costo zero
- 55
-
PROGETTI PRIMARIA
PROGETTI A.S 2015-16 REFERENTE
PROGETTO
TIPO DI
FINANZIAME
NTO
PROGETTI COMPRENSIVO
IMPARIAMO A
CONOSCERCI
Ghirri –
Cirianni
Fondo di
istituto
PEDAGOGIA DELLE
RELAZIONI E DEI
SENTIMENTI
Bocchini Fondi
Circoscrizione
NON UNO DI MENO:
AZIONI PER IL SUCCESSO
FORMATIVO
1. Prevenzione delle
difficoltà di
acquisizione della
lettoscrittura in cl
PRIMA
2. Prevenzione delle
difficoltà di
acquisizione della
lettoscrittura in classe
SECONDA
3. Prevenzione delle
difficoltà di
acquisizione delle
abilità matematiche
in classe PRIMA
Antonella
Ferrari
Leonardi
Cinzia
Rivaroli Elisa
Fondo di
Istituto
AREA
PREVENZIONE E
DISAGIO
- 56
-
4. Insegnamento
domiciliare
5. Laboratori D.S.A.
Guandalini
M.Gabriella
Ferrari
Fondi statali
Fondazione
Cassa di
Risparmio +
Funzioni miste
MOLTE LINGUE, MOLTE
CULTURE, UNA SOLA
SCUOLA:
1. osservare
l’interlingua,
osservare
l’integrazione;
2. laboratorio
linguistico;
3. un mediatore per la
scuola;
4. corso di
potenziamento delle
abilità linguistiche
(corso di giugno).
Antonella
Ferrari
Babbini Anna
Progetto in
rete
Fondo di
Istituto
Fondi statali
Fondazione
Cassa di
Risparmio +
funzioni miste
PER UNA SCUOLA CHE
SA INCLUDERE
1. MUSICOTERAPIA:
suoniamo le
emozioni
2. Andiamo in piscina
3. Con le mani
Antonella
Ferrari
Chiara
Guazzi
Antonella
Ferrari
Fondi
comunali
Fondi 104
- 57
-
Sportello counsellig per
famiglie ed insegnanti
Antonella
Ferrari
Fondo di
Istituto
- 58
-
Educazione
all’affettività
SCOPRIRSI
BAMBINI E
BAMBINE
Guandalini
Maria
Gabriella
Funzioni miste
Contributo volontario
genitori
Educazione
Motoria
SCUOLA
SPORT
CL 1-2-3
CL 4-5
Patrizia
Malagoli
Contributo volontario
genitori per classi 1°-2°-
3°
A carico delle
federazioni per 4° - 5°
Adozione
alternativa dei
libri di testo
AMICO LIBRO
Guandalini
Maria
Gabriella
Fondi ministeriali
(CEDOLE LIBRARIE)
Educazione
Stradale
Guandalini
Maria
Gabriella
Fondi ministeriali
Sicurezza Concetta Di
Pippo
Fis
Informatica Lorella
Polidoro
Contributo volontario
genitori
Progetto
Formazione
Malagoli
Patrizia
Contributi a Memo /
fondi 440
Continuità Ghirri Ilaria Fis
Compagni di
banco
Guandalini
Maria
Gabriella
Nessuna indicazione di
spesa
Natale a colori Guandalini Nessuna indicazione di
spesa
AREA
POTENZIAMENTO
LINGUAGGI E
ARRICCHIMENTO
CULTURALE
- 59
-
Maria
Gabriella
Psicomotricità:
giochiamo
insieme
Malagoli
Patrizia
Nessuna indicazione di
spesa
Rendiamo bella
la nostra scuola
Malagoli
Patrizia
Nessuna indicazione di
spesa
Conosciamo il
118
Guandalini
M.G.
Nessuna indicazione di
spesa
Raccolte punti
(Conad,
Esselunga , …)
Guandalini
M.G.
Nessuna indicazione di
spesa
PROGETTI DI PLESSO :
GIOVANNI XXIII
Musica per gioco Patrizia
Malagoli
FUNZIONI MISTE +
COMITATO
GENITORI
Educazione
all’affettività
SCOPRIRSI
BAMBINI E
BAMBINE:
integrazione *
Guandalini
Maria
Gabriella
COMITATO
GENITORI
PROGETTO
FONDAZIONE:
Molte lingue,
molte culture
Guandalini
Maria
Gabriella
FUNZIONI MISTE +
CONTRIBUTO
FONDAZIONE
La pedagogia dei
genitori
Antonella
Ferrari
Nessuna indicazione di
spesa
A scuola in-
forma
Guandalini
M.G.
Nessuna indicazione di
spesa
- 60
-
Per mano con… Guandalini
M.G.
Nessuna indicazione di
spesa
MENOTTI
Educazione
Musicale
classi 4°B - 5°A -
5°B
Festa Lina Contributo volontario
genitori
Educazione
all’affettività
SCOPRIRSI
BAMBINI E
BAMBINE:
integrazione *
Festa Lina Comitato genitori
TEATRO
MENOTTI
2^ A e 2^ B
Tioli Silvia Contributo volontario
genitori
PROGETTO
FONDAZIONE:
LET’ SPEAK
Lina Festa Contributo volontario
genitori +
CONTIBUTO
FONDAZIONE
Progetto
disgrafia
Lina Festa Nessuna indicazione di
spesa
LANFRANCO
Progetto lettura e
teatro
Cavedoni
Agnese
Contributo volontario
genitori +
CONTIBUTO
FONDAZIONE
PROGETTO
FONDAZIONE:
Madrelingua
Tioli
Cristina
Contributo volontario
genitori +
- 61
-
* Progetti attivabili solo qualora si renda necessario il completamento oltre il limite orario previsto dal progetto
principale, comune a tutte le classi quinte della Scuola Primaria del Comprensivo.
CONTIBUTO
FONDAZIONE
Progetto
Montessori
Tioli
Cristina
Nessuna indicazione di
spesa
- 62
-
6. CURRICOLI VERTICALI
Si tratta dei percorsi curricolari che forniscono il quadro generale degli apprendimenti degli
alunni dai 6 ai 14 anni. Sono strutturati in maniera tale da permettere sia la ripresa e
l’ampliamento di contenuti già affrontati sia la presentazione di nuovi aspetti e nuove
conoscenze. Lo scopo è quello di far acquisire quelle competenze che costituiscono il profilo
delineato dalle Indicazioni Nazionali.
6.1 CONTENUTI DI ITALIANO PER IL CURRICOLO VERTICALE
PRIMO BIENNIO
(1° e 2° elementare)
SECONDO
BIENNIO
(3° e 4°
elementare)
TERZO BIENNIO
QUARTO BIENNIO
5°elementare
1° media
2° media
3°
media
ORTOGRAFIA
Lettere
Digrammi
Difficoltà
ortografiche
Accento
Apostrofo
Elisione
Troncamento
Consolidame
nto
Autocorrezio
ne
Consolida
mento
Autocorrez
ione
RIFLESSIONE
LINGUISTICA
giochi di parole
acrostico
forma delle
parole
rime
finisce come…
inizia come…
concordanze
tra parole
A. MORFOLOGICA:
Articolo
Nome
Aggettivo
qualificativo e i
suoi gradi
Agg/pron.
Possessivi
Agg/pron.
Numerali
Preposizioni
semplici e
articolate
A.
MORFOLOGICA
Si toccheranno:
Agg/pron.dimo
strativi
Agg/pron
indefiniti
Tutti gli agg e i
pron.
Tutti i verbi alla
forma attiva
Avverbi
(…”mente”)
A.
MORFOLOGICA
Si
formalizzerann
o:
Tutti gli
aggettivi e i
pronomi e
loro
distinzione.
Tutti i verbi
(forma attiva
e passiva)
- 63
-
Verbi al modo
indicativo
(essere-avere-3
coniugazioni)
A. LOGICA
Soggetto
Predicato
Espansioni
Utilizzo del CHE
pronome solo
nei testi.
Congiunzioni
A. LOGICA
Soggetto
Predicato
Espansioni con
domande
logiche
Avverbi
(variabili e
invariabili)
CHE relativo
(pronome-
congiunzione
)
Congiunzio
ni
A.
LOGICA
A.
PERIODO
PRIMO BIENNIO
(1° e 2° elementare)
SECONDO
BIENNIO
(3° e 4°
elementare)
TERZO BIENNIO
QUARTO BIENNIO
5°elementare 1° media 2° media 3°
medi
a
COMPRENSION
E
DEL
TESTO
Luoghi
Tempi
Personaggi
Inferenze
Particolari
Lessico
Significato
letterale e
parafrasi
Struttura del
testo
Idea centrale
Inferenze
Particolari
Lessico
Significato
letterale e
parafrasi
Struttura del
testo
Idea centrale
Inferenze
Particolari
Lessico
Significato
letterale e
parafrasi
Struttura
del testo
Idea
centrale
Stud
io
dei
gene
ri
letter
ari
Ele
ment
i di
poes
ia
Stud
io
Studio
dei
generi
lettera
ri
Eleme
nti di
poesia
Studio
della
letterat
ura
Parafr
asi,
- 64
-
della
letter
atura
Para
frasi,
anali
si e
com
ment
o di
un
testo
letter
ario/
poeti
co
analisi
e
comm
ento di
un
testo
lettera
rio/
poetic
o
Gli insegnanti si accordano sulla metodologia comune da utilizzare: lettura di un testo con risposta a
domande chiuse (vero o falso, quiz, cloze, risposta multipla) o aperte. Si insegnano le strategie efficaci per
la comprensione del testo utilizzabili anche nel momento di studio:
Sottolineatura delle informazioni principali
Divisione del testo in paragrafi
Titolazione dei capoversi
Numerazione dei capoversi
Ricerca delle parole chiave
Raccolta delle informazioni in mappe
Avvio alla sintesi
La lunghezza dei testi varia a seconda della progressione scolastica.
PRODUZIONE
DEL
TESTO
Frasi
Didascalie
Semplici testi
“Racconto io”
Testo
descrittivo
Esperienza
personale
Fiaba
Cronaca
Testo
descrittivo
Esperienza
personale
Fiaba
Cronaca
Lettera
Fiaba
Favola
Testo
descrittivo
Lett
era
Diari
o
Giall
o
Relazi
one
Testo
argo
menta
tivo
- 65
-
Diario
Testo
autobiografico
Cron
aca
Gli insegnanti si accordano su come presentare la progettazione di un testo scritto che preveda modalità
comuni e individuano 5 momenti:
Generazione delle idee (anche collettiva alle elementari)
Scaletta con l’impianto del testo
Prima stesura “in brutta”
Revisione del testo (controllo delle forma e del contenuto)
Seconda stesura in bella copia
6.2 CONTENUTI DI MATEMATICA PER IL CURRICOLO VERTICALE
Si intende precisare che la seguente tabella è stata compilata tenendo conto degli appunti
del gruppo che ha lavorato utilizzando come traccia le ompetenze, i contenuti e le attività
di matematica del terzo biennio dell’istituto scuola - città Pestalozzi.
La professoressa Gnudi si è presa l’incarico si sistemare e definire meglio le competenze di prima
media, durante l’estate, soprattutto per quel che riguarda il nucleo “SPAZIO E FIGURE” .
A settembre è previsto un incontro per concludere il lavoro.
TERZO BIENNIO
5°elementare
1° media
PROBLEM
SOLVING
Situazioni problematiche in ambiti di
esperienze significative
Traduzione di situazioni problematiche in
testi scritti
Formulazione e giustificazione di ipotesi di
risoluzione
Problemi a un’unica soluzione o soluzioni
diverse ugualmente accettabili
Problemi con dati mancanti da integrare,
con dati sovrabbondanti o contraddittori.
Traduzione della soluzione di un problema
in espressione numerica
Riconoscimento di analogie di struttura tra
problemi diversi
Problemi di geometria
- 66
-
Risoluzione di problemi attraverso
diagrammi di flusso
Traduzione della soluzione di un problema
in espressione numerica
Riconoscimento di analogie di struttura tra
problemi diversi
NUMERO
Numeri naturali almeno fino al periodo
delle migliaia
Numeri decimali
Sistema posizionale
Composizioni, scomposizioni
Confronto e ordinamento di numeri
naturali e decimali
Scrittura in successione di numeri naturali,
scoprendo la regola che genera la
successione e viceversa.
Calcoli mentali e strategie di calcolo
Le proprietà delle operazioni applicate al
calcolo mentale
Multipli e divisori
Le frazioni:
- rappresentazione di frazioni
- riconoscimento di frazioni su figure
assegnate
- calcolo della frazione complementare
- passaggio dalla frazione decimale al
numero decimale
- calcolo della frazione di un numero
- calcolo della percentuale
- ordinamento di frazioni con lo stesso
denominatore
Numeri naturali
Numeri decimali
Le proprietà delle operazioni
Multipli, divisori, numeri primi
Espressioni
Calcolo di potenze
Le proprietà delle potenze
Uso delle tavole numeriche per
determinare la potenza e la radice
quadrata, cubica di un numero intero e
decimale
Relazioni fra i tre concetti divisore
multiplo, divisibile.
I criteri di divisibilità
I numeri primi
I divisori di un numero
Scomposizione di un numero in fattori
primi
Il MCD e Il mcm di numeri “piccoli”
Calcolo del MCD e del mcm utilizzando la
scomposizione in fattori primi
Le frazioni:
problemi con le frazioni: calcolo della
frazione di un numero e
calcolo dell’intero partendo da una frazione
data
SPAZIO E
FIGURE
Uso corretto delle espressioni : retta
verticale, orizzontale, rette parallele,
incidenti, perpendicolari.
Disegno con riga e squadra di rette
parallele, perpendicolari, angoli, poligoni
Uso corretto delle definizioni di retta
verticale, retta orizzontale, rette parallele,
rette incidenti, rette perpendicolari.
Gli angoli
Figure piane e solide
- 67
-
Riconoscimento dell’equiestensione di
semplici figure mediante composizioni e
scomposizioni
Riconoscimento di figure isoperimetriche
ed equiestese
Classificazione dei triangoli in base ai lati
e agli angoli
L’altezza dei poligoni, in particolare dei
triangoli e dei quadrilateri
Classificazione dei quadrilateri
Le proprietà di ciascun quadrilatero
Il concetto di “scala”
Il concetto di perimetro, area, volume
Il piano cartesiano
Individuazione di un punto sul piano
cartesiano corrispondente ad una coppia
ordinata data
Le isometrie
Triangoli, quadrilateri
Poligoni regolari,…
Perimetri, aree
Sistemi di riferimento
Traslazioni
Simmetrie
Rotazioni
RELAZIONI
MISURE
DATI E
PREVISIONI
Le principali unità internazionali di
misura
Il perimetro e l’area di figure
scomponibili in rettangoli
Calcolo dell’area e del perimetro di figure
semplici e composte
Misurare angoli
CLASSIFICAZIONI
Classificazioni a due o più attributi,
utilizzando diagrammi opportunamente
scelti
PROBABILITÀ
Situazioni in cui determinare se un
evento è “certo”,
“possibile”,”impossibile”
Misurare angoli
La somma degli angoli interni, esterni di
varie figure
Calcolo dell’area e del perimetro di figure
semplici e composte
Le formule dirette e inverse nel calcolo di
perimetro e area
CLASSIFICAZIONI
Classificazioni a due o più attributi,
utilizzando diagrammi opportunamente
scelti
PROBABILITÀ
Situazioni in cui determinare se un
evento è “certo”,
“possibile”,”impossibile”
- 68
-
STATISTICA
Semplici rilevamenti statistici
Indici statistici: moda, mediana, media
aritmetica.
Rappresentazioni grafiche
STATISTICA
Semplici rilevamenti statistici
Indici statistici: moda, mediana, media
aritmetica.
Frequenza assoluta e relativa.
Rappresentazioni grafiche
- 69
-
7. LA VALUTAZIONE D’ISTITUTO
IL 18 settembre 2014 il MIUR ha pubblicato la Direttiva n.11 nella quale si stabilisce come
priorità strategica del Sistema Nazionale di Valutazione l’autovalutazione degli Istituti
scolastici. Le scuole hanno ricevuto i dati informativi e statistici fondamentali relativi al
funzionamento (livelli di apprendimento, organizzazione didattica, esiti scolastici, utilizzo
delle risorse umane e finanziarie) messi già a disposizione del Ministero su "Scuola in
chiaro", dall'INVALSI e da altri soggetti istituzionali (Istat, Ministero del Lavoro, etc). Ad
essi si sono affiancate altre informazioni di competenza diretta delle singole scuole. La
circolare Miur n. 47 del 21 ottobre 2014 ha poi fornito la tempistica e le scadenze per
l’attuazione del processo di autovalutazione che dovrà portare all’elaborazione di un piano
di miglioramento con validità triennale.
A tale scopo, il nostro Istituto ha costituito delle commissioni di lavoro, composte anche da
genitori, finalizzate all’elaborazione di percorsi rivolti al superamento degli aspetti di
criticità messi in evidenza dal RAV.
COMMISSIONI COERENZA AL RAV OBIETTIVI
1. COSTRUZIONE
CURRICOLO
Competenze curricolo d’istituto
Costruzione del curricolo
verticale e delle competenze
dei bienni
Sulla base
- delle competenze e
del profilo studente
contenuti nelle
Indicazioni
Nazionali,
- dei documenti stilati
gli anni scorsi sul
curricolo verticale
(primaria e medie),
- 70
-
- del curricolo locale
(lavori sui saperi
cittadini)
enunciare le
competenze (almeno
italiano, matematica e
trasversali) di
riferimento per il 1°, il 2°,
il 3° e il 4° biennio del
comprensivo
2. COSTRUZIONE CURRICOLO
Prove autentiche e rubriche
competenze curricolo d’istituto
Costruzione di strumenti
valutativi per le competenze
chiave e di cittadinanza
supportate da prove
autentiche
Sulla base delle
competenze individuate
dalla precedente
commissione, preparare
prove autentiche e
rubriche per i bienni
dell’istituto (da
sperimentare Anno
Scolastico 2016-2017)
2. DIFFICOLTÀ
D’APPRENDIMENTO
- Lavorare sugli aspetti
organizzativi e
metodologici-didattici
per migliorare le azioni
di recupero e di
potenziamento del
lavoro d’aula, in
particolare la
differenziazione e
- Creare una banca
dati di materiale di
pronto uso;
- raccogliere materiale
di formazione “sul
campo” da mettere a
disposizione del
collegio;
- riflettere sulla
valutazione;
- 71
-
l’individualizzazione
degli apprendimenti.
- Individuazione e
condivisione di pratiche
didattiche e strumenti
valutativi comuni tra i
due ordini di scuola
- riflettere sull’uso
degli strumenti
compensativi e
dispensativi.
3. CONTINUITÀ E
ORIENTAMENTO
Sviluppare un protocollo che
accompagni studenti e
genitori nella scelta della
scuola secondaria di 2°
grado facendo conoscere le
diverse opportunità.
Strutturare un percorso
in verticale che tenga
conto di sviluppi,
potenzialità e talenti di
ognuno (rif. Progetto
Orme).
4. PATTO DI
CORRESPONSABILITÀ E
RELAZIONI CON I
GENITORI
Coinvolgimento delle
famiglie nella definizione
del Regolamento d’Istituto e
del Patto di
Corresponsabilità.
Preparare:
- regolamento
d’istituto in accordo
con una componente
genitori;
- un documento guida
per il patto di
corresponsabilità da
discutere nelle classi;
- le procedure e il
piano degli incontri
d’istituto con i
genitori;
- un sondaggio di
autovalutazione
d’istituto su un
- 72
-
argomento
d’interesse per le
famiglie (compiti a
casa, relazione
scuola-famiglia…).
5. BUONE PRATICHE
D’ISTITUTO
Lavorare sugli aspetti
organizzativi e
metodologici-didattici per
migliorare le azioni di
recupero e di potenziamento
del lavoro d’aula.
Individuare e condividere
pratiche didattiche e
strumenti valutativi comuni
tra i due ordini di scuola.
Raccolta e
documentazione delle
buone pratiche in atto
nell’Istituto.
Sperimentazione di
organizzazioni e
metodologie per il
miglioramento della
differenziazione e
dell’efficacia didattica.
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