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Il bambino dsa…
Chi deve fare cosa …
Perché imparare non sia un problema.
Dott.ssa Immacolata Mulas
LA DISLESSIA
LA DISLESSIA E’ UN DISTURBO SPECIFICO
DELL’APPRENDIMENTO (DSA). CON QUESTO TERMINE
CI SI RIFERISCE AI SOLI DISTURBI DELLE ABILITA’
SCOLASTICHE ED IN PARTICOLARE A : DISLESSIA,
DISORTOGRAFIA, DISGRAFIA E DISCALCULIA.
LA PRINCIPALE CARATTERISTICA DI QUESTA CATEGORIA
E’ LA SUA SPECIFICO DOMINIO DI ABILITA’ (LETTURA,
SCRITTURA, CALCOLO) LASCIANDO INTATTO IL
FUNZIONAMENTO INTELLETTIVO GENERALE.Dott.ssa Immacolata Mulas
CIO’ SIGNIFICA CHE PER AVERE UNA DIAGNOSI DI
DISLESSIA, IL BAMBINO NON DEVE PRESENTARE :
DEFICIT DI INTELLIGENZA, PROBLEMI AMBIENTALI O
PSICOLOGICI , DEFICIT SENSORIALI O NEUROLOGICI.
TALE DISTURBO E’ DETERMINATO UNA ALTERAZIONE
NEUROBIOLOGICA CHE CARATTERIZZA I DSA
(DISFUNZIONE NEL FUNZIONAMENTO DI ALCUNI GRUPPI
DI CELLULE DEPUTATE AL RICONOSCIMENTO DELLE
LETTERE - PAROLE E IL LORO SIGNIFICATO).
Dott.ssa Immacolata Mulas
LA DISLESSIA E’ UNA DIFFICOLTA’ CHE RIGUARDA LA
CAPACITA’ DI LEGGERE E SCRIVERE IN MODO CORRETTO
E FLUENTE. LEGGERE E SCRIVERE SONO CONSIDERATI
ATTI COSI’ SEMPLICI E AUTOMATICI CHE RISULTA
DIFFICILE COMPRENDERE LA FATICA DI UN BAMBINO
DISLESSICO.
PURTROPPO IN ITALIA LA DISLESSIA E’ POCO CONOSCIUTA
BENCHE’ SI CALCOLI CHE RIGUARDA IL 3-4% DELLA
POPOLAZIONE SCOLASTICA.
Dott.ssa Immacolata Mulas
LA DISLESSIA NON E’ CAUSATA DA UN DEFICIT DI
INTELLIGENZA NE’ DA PROBLEMI AMBIENTALI O
PSICOLOGICI O DA DEFICIT SENSORIALI O NEUROLOGICI.
IL BAMBINO DISLESSICO PUO’ LEGGERE E SCRIVERE, MA
RIESCE A FARLO SOLO IMPEGNANDO AL MASSIMO LE SUE
CAPACITA’ E LE SUE ENERGIE, POICHE’ NON PUO’ FARLO
IN MANIERA AUTOMATICA E PERCIO’ SI STANCA
RAPIDAMENTE, COMMETTE ERRORI, RIMANE INDIETRO,
NON IMPARA.
Dott.ssa Immacolata Mulas
LA DISLESSIA SI PRESENTA IN QUASI COSTANTE
ASSOCIAZIONE AD ALTRI DISTURBI (COMORBIDITA’);
QUESTO FATTO DETERMINA LA MARCATA ETEROGENEITA’
DEI PROFILI.
LA DIFFICOLTA’ DI LETTURA PUO’ ESSERE PIU’ O MENO
GRAVE E SPESSO SI ACCOMPAGNA A PROBLEMI NELLA
SCRITTURA , DISORTOGRAFIA E DISGRAFIA, E NEL CALCOLO.
Dott.ssa Immacolata Mulas
LA SCUOLA COSA PUO’ FARE
Può ridurre preventivamente le difficoltà dei bambini dislessici con un intervento didattico educativo che faciliti il percorso di apprendimento della lettura e della scrittura dello stesso bambino
Dott.ssa Immacolata Mulas
Quando sospettare dislessia a scuola
• a 4-5 anni difficoltà di linguaggio, pronuncia dei suoni non buona, frasi incomplete;
• scarsa abilità nell’utilizzo delle parole nei giochi linguistici, nelle rime, nelle storielle inventate;
• non adeguata padronanza fonologica;
• nella copia da modello difficoltà o disordine nel foglio
• lentezza nelle varie attività;
• manualità fine inadeguata;
• difficoltà sintattica;
• difficoltà nella memoria a breve termine
• goffaggine nel vestirsi, allacciare le scarpe, riordinare.
Dott.ssa Immacolata Mulas
Dott.ssa Immacolata Mulas
APPRENDIMENTO DELLA LETTO SCRITTURA
IL BAMBINO QUANDO IMPARA A LEGGERE E SCRIVERE COMPIE UN PROCESSO DI TRANSCODIFICA DAL CODICE ORALE A QUELLO SCRITTO E VICEVERSA.
LA SUA IMPRESA E’ QUELLA DI TRASFORMARE I SUONI DELLE PAROLE INSEGNI E I GRAFEMI IN SUONI.
DIVERSE SONO LE ABILITA’ COGNITIVE CHE DEVE PADRONEGGIARE PERCHE’ IL PERCORSO DI APPRENDIMENTO DELLA LETTO SCRITTURA POSSA COMPIERSI CON SUCCESSO E CON SERENITA’.
ABILITA’ COGNITIVE CHE IL BAMBINO VEDE IMPARARE ATTRAVERSO UN INSEGNAMENTO ESPLICITO.
Dott.ssa Immacolata Mulas
ABILITA’ COGNITIVE:
• LIVELLO DI SVILUPPO COGNITIVO RAGGIUNTO, PONE DEI VINCOLI
EVOLUTIVI ALL’APPRENDIMENTO LEGATI ALL’ETA’ EVOLUTIVA E QUINDI
ALLA MATURAZIONE CEREBRALE :
• A 4 ANNI POSSIEDE ALCUNE ABILITA’ METAFOLOGICHE GLOBALI, INIZIA
A RIFLETTERE SULLA LINGUA ORALE INDIPENDENTEMENTE DAL
SIGNITICATO,
• A 5 ANNI HA UNA CONSAPEVOLEZZA FONOLOGICA ANALITICA
•TRA I 5 E I 7 ANNI RAGGIUNGE LA MATURAZIONE CEREBRALE
NECESSARIA PER APPRENDERE LETTURA E SCRITTURA
Dott.ssa Immacolata Mulas
ABILITA’ METAFONOLOGICA : LA CAPACITA’ DI SMONTARE E MANIPOLAREINTENZIONALMENTE LE UNITA’ LINGUISTICHE;
ATTENZIONE E MEMORIA DI LAVORO : NECESSARIA ALL’APPRENDIMENTODELLA LETTO-SCRITTURA IN MISURA PROPORZIONALE AL NUMERO DI FONEMICHE COMPONGONO LE PAROLE E ALLA COMPLESSITA’ DELLE SILLABE;
ASPETTI ESECUTIVI APPRENDERE LA PIANIFICAZIONE DEI GESTI NECCESSARIALLA TRACCIA DEL GESTO GRAFIFO.
E’ IMPORTANTE ALL’INIZIO DELLA SCUOLA VERIFICARE SE I BAMBINI SONO IN GRADO DI SVOLGERE QUESTE ATTIVITA’
GLI STADI DI SVILUPPO DELLA LETTOSCRITTURAIL MODELLO D UTA FRITH
Dott.ssa Immacolata Mulas
STADIO LOGOGRAFICO
STADIO ALFABETICO
STADIO ORTOGRAFICO
STADIO LESSICALE
SONO QUATTRO FASI TRA LORO INDIPENDENTI OGNI STADIO E’CARATTERIZZATO DALL’ACQUISIZIONEDI NUOVE PROCEDURE E DAL CONSOLIDAMENTO E AUTOMATIZZ.DELLE COMPETENZE GIA’ ACQUISITE.
Dott.ssa Immacolata Mulas
STADIO LOGOGRAFICO : il bambino fa lettura globale di alcune parole che riconosce (il suo nome, un logo…) non ha neconoscenze ortografiche ne fonologiche di ciò che legge.
STADIO ALFABETICO : il bambino impara a discriminare i suoni e sa fare la conversione grafema-fonema, può leggere le parole che non conosce attraverso la via fonologica.
STADIO ORTOGRAFICO : il bambino impara e regolarità della lingua, discriminae usa suoni complessi , la lettura è più veloce.
STADIO LESSICALE : il bambino riconosce in modo diretto le parole ha ora un vocabolario lessicale che gli permette di leggere le parole senza recuperare il fonema, la lettura è più veloce e autom.usa la via fonologica quando deve leggere non parole.
I BAMBINI CON DSA
IL PROBLEMA PRINCIPALE, NON L’UNICO, CHE I BAMBINI CON DSA PRESENTANOIN PRIMA ELEMENTARE E’ QUELLO DI NON RIUSCIRE AD ANALIZZARE LE COMPONENTI FONETICHE CHE SERVONO PER LEGGERE E SCRIVERE. E’ UNA DIFFICOLTA’ CHE RIGUARDA DUE COMPONENTI:
DISCRIMINAZIONE UDITIVA
TEMPO DI PROCESSAMENTO DEI SUONI
I SUONI PIU’ RAPIDI PUR ESSENDO RIPRODOTTI NEL PARLATO NON VENGONO ELABORATI IN MODO DISTINTIVO
PORTA POTA SEDIA SEDA
Dott.ssa Immacolata Mulas
I BAMBINI CON DSA
Dott.ssa Immacolata Mulas
IL BAMBINO PARLA BENE MA NON HA UNA CORRETTA RAPPRESENTAZION E
DEI SUONI CHE SENTE, GLI ERRORI CHE FA NON DIPENDONO DALLA SUA
VOLONTA, HA UNA PICCOLA DISABILITA’ CHE FA SI’ CHE LA TRACCIA VOCALE
NON SI RIPRODUCA IN MODO PERFETTO.
I BAMBINI CON DSA
HA UN DEFICIT DELLA MEMORIA DI LAVORO (MBT) CHE INFICIA DIVERSE
ATTIVITA’ SCOLASTICHE :
PRENDERE APPUNTI RICHIEDE ATTIVITA’ DI MBT IL BAMBINO
DEVE : ASCOLTARE, ELABORARE L’INFORMAZIONE, TENERE
L’INFORMAZIONE IN MEMORIA, SCRIVERE.
IL BAMBINO DICE:- COME? CHE COSA? COSA HAI DETTO MAE…?
RICADUTA SUL COMPITO : E’ INCOMPLETO MANCANO PAROLE, CI SONO
INSERIMENTI, OMISSIONI, SOSTITUZIONI …
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I BAMBINI CON DSA
RIESCE A TENERE IN MEMORIA NON PIU’ DI 7-8 SILLABE
PUO’ RIPETERE CORRETTAMENTE 4080 7 SILLABE
MA NON RIPETE CORRETAMENTE 2375 12 SILLABE
PUO’ SCRIVERE 2367 OPPURE 2675 NUMERI DIVERSI
RICADUTE SUL COMPITO : FA ALTRE OPERAZIONI
SI DIRA’ DI LUI :- SI DISTRAE SEMPRE, NON E’ ATTENTO …-
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I BAMBINI CON DSA
LA LETTURA E’ STENTATA, POCO FLUENTE, CON NUMEROSI ERRORI.
PIU’ FUNZIONALE NELLE PRIME DUE TRE RIGHE.
IL BAMBINO PERDE IL SEGNO E LA RIGA, FA SOSTITUZIONI, OMISSIONI,
ANTICIPAZIONI SBAGLIATE, NON RISPETTA LA PUNTEGGIATURA E LA PROSODIA DEL
TESTO.
RICADUTE SUL COMPITO : NON RECUPERA LA COMPRENSIONE DEL TESTO
Dott.ssa Immacolata Mulas
ALTRE DIFFICOLTA’
DIFFICOLTÀ DI COPIA DALLA LAVAGNA;
DISTANZA DAL TESTO E POSTURA PARTICOLARE PER LEGGERE;
DIFFICOLTA’ DI PERCEZIONE VISIVA;
DIFFICOLTA’ DI UTILIZZARE LO SPAZIO NEL FOGLIO;
TRATTO SPIGOLOSO, SPEZZATO, IRREGOLARE PER DIMENSIONI;
I BAMBINI CON DSA
Dott.ssa Immacolata Mulas
OMISSIONE DELLE LETTERE MAIUSCOLE;
VOCABOLARIO POVERO;
DIFFICOLTA’ NELLA PIANIFICAZIONE DEL TESTO;
DIFFICOLTA’CON DIVERSI CARATTERI PITTOGRAFICI;
DIFFICOLTA’ NELLO STUDIO DELLE TABELLINE E POESIE.
TEMPI DI LAVORO PIU’ LUNGHI DEI SUOI COMPAGNI.
BAMBINI CON DSA
Dott.ssa Immacolata Mulas
I prerequisiti all’apprendimento della letto scrittura
• Esecutivi: abilità motorie, abilità visuo percettive.
• Abilità motorie: segno grafico, direzionalità dei tratti,
ordine di esecuzione, incisione e iscrizione,
progressione .
• Abilità visuo percettive : coord. occhio mano, organizzazione degli spazi, discriminazione visiva, rapporti spaziali, orientamento spaziale
Dott.ssa Immacolata Mulas
I prerequisiti all’apprendimento della letto scrittura
• Costruttivi: abilità metafonologiche
• la capacità di saper identificare le componenti fonologiche della lingua, di saperle smontare e manipolare intenzionalmente .
• Individuare, distinguere, analizzare e confrontare i suoni che la compongono.
Dott.ssa Immacolata Mulas
I prerequisiti all’apprendimento della letto scrittura
La scuola dell’infanzia deve stimolare e abituare lentamente il cervello a percepire, discriminare e riconoscere le componenti udutive e visive della lingua
La scuola primaria deve completare il lavoro rendendo automatici la discriminazione e il riconoscimento del sistema alfabetico e sillabico.
Senza il primo adattamento il secondo diventa difficile, spesso confuso e per alcuni non automatico.
Dott.ssa Immacolata Mulas
Scuola dell’infanzia e l’importanza del linguaggio
• Vi sono bambini che non sempre sviluppano in maniera adeguata il linguaggio.
Questi hanno difficoltà ad utilizzare la lingua come strumento di comunicazione, non riescono ad acquisire spontaneamente la completa padronanza dei livelli linguistici;
sono bambini per i quali bisogna avere una particolare attenzione rifiutando la posizione del tipo “aspettiamo e stiamo a vedere”, ciò perché il linguaggio è intimamente correlato con le abilità di scrittura ma anche perché ha una funzione importantissima nei rapporti sociali e nella vita relazionale del bambino.
Dott.ssa Immacolata Mulas
Scuola dell’infanzia e importanza del linguaggio
• Ci sono altri bambini che hanno un completo sviluppo del linguaggio, completa padronanza degli aspetti fonologici, sintattici e lessicali che gli consentono di riprodurre in modo convenzionale la lingua, ma non riescono ad analizzare le componenti fonetiche, subsillabiche che servono per scrivere.
• Il bambino parla bene ma non ha una corretta rappresentazione dei suoni che sente (disturbo fonologico)
Dott.ssa Immacolata Mulas
Scuola dell’infanzia, cosa fare
• Giocando si possono rinforzare i movimenti bucco-fonatori, coinvolgendo bocca, labbra, denti …
• Giochiamo con le labbra …
• Giochiamo con la lingua …
• Giochiamo col soffio …
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Scuola dell’infanzia, cosa fare
Giocando si possono fare:
• Esercizi di ginnastica buco facciali fonatori,(le boccacce, i movimenti della lingua, il soffio …) aiutano il bambino a capire come la sua bocca organizza un movimento per produrre un suono piuttosto che un altro;
• Giochi che insegnano al bambino la sonorizzazione attraverso la percezione tattile prima sull’adulto, poi su di se e sui suoi compagni;
• Esercizi respiratori per aumentare la capacità respiratoria polmonare e migliorare la fonazione;
•
Dott.ssa Immacolata Mulas
15 minuti tutti i giorni
Attività metafonologiche globali•Rime•Segmentazione sillabica•Identificazione sillaba iniziale•Indentificazione sillaba finale•Parole corte/medie/lungheGiochi sulle parole
I prerequisiti costruttivi
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Attività metafonologiche analitiche ( fonemiche)
•Identificazione fonema iniziale•Identificazione fonema finale•Scomposizione sillabica/fonemica •Spelling•Tapping•Sintesi fonemica•Identificazioni suoni interni ecc.
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Si lavora molto con l’ausilio delle immagini
Le parole inizialmente sono conosciute e ad alta frequenza
Le strutture sono semplici CVCV CVCVCV all’inizio e via viapiù complesse
Il bambino nel suo lungo percorso arricchisce le sue strutture linguistiche
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Scuola dell’infanzia, cosa fare
I giochi che possiamo fare:
• Il gioco del robot, parliamo per un po’ tutti come i robot, spezzando le parole;
• Attività di segmentazione e fusione sillabica;
• Esercizi per l’identificazione della sillaba iniziale di una parola:
il bambino tra 2 o 3 figure deve trovare quella che inizia con la stessa sillaba di una parola data
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•Identificazione di parole che iniziano con lo stesso suono utilizzando le immagini;
•Il bastimento carico di …, si dice la sillaba e il bambino trova le parole;
•Mi salta in mente …, dire la sillaba e i bambini trovano parole appartengono a diverse categorie;
•Lancio il dado … tanti pezzi tanti passi
•Il traduttore simultaneo !
Scuola dell’infanzia, cosa fare
Dott.ssa Immacolata Mulas
Scuola dell’infanzia, cosa fare
• Giocando si possono fare:
• Gioco del supermercato: con scatole diverse far scoprire ai bambini che le scritte sono diverse;
• Domino, memory con disegni che hanno sillabe iniziali uguali;
• Il gioco della tombola: sulla tabella ci sono tante immagini come luna, sole, molto semplici e alla portata del bambino. La maestra ne pesca una dal suo mazzo non la mostra al bambino ma dice es.“lu” e lui dovrà trovare le paroline che iniziano con lu;
• Cosa stavo per dire?..pronunciare solo la sillaba iniziale e mostrare diverse immagini ;
• Catena di parole partendo dall’ultima sillaba di quella precedente (es. Casa-sara-rana-nave-vero);
• Sequenza di sillabe: data una sequenza di sillabe (Es. rino) trovare tutte le parole che si ottengono aggiungendo alla sequenza una sillaba iniziale (es, cerino, carino, marino)
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Scuola dell’infanzia, cosa fare
• Giocando si possono fare• Gli indovinelli
• Filastrocche, poesie in rima, scioglilingua;
• Discriminazione suoni fonologicamente simili in coppia minima;
• Trovare i nomi accrescitivi o diminutivi
• Tombola delle coppie minime;
• Una coppia minima è una coppia di parole di una stessa lingua, in cui un solo suono differente è sufficiente ad individuare significati diversi. • Es. palla – balla
Dott.ssa Immacolata Mulas
Scuola dell’infanzia, cosa fare
Lavorare con le rime è importante, fa parte del processo di crescita del bambino in cui lui crea le “scemelle” basate sulla musicalità della rima, lui crea prima di essere consapevole
• Racconto una filastrocca, poi chiedo qual è la parola che suona quasi come questa;
• Mostrare tre figure e chiedere di identificare le due che fanno rima;
• Appello in rima;
• Trovare le rime: mettere varie figure davanti al bambino e invitarlo a escludere quella che non fa rima;
• Mostrare due figure non in rima, dire una parola che fa rima con una delle due fig. presentate il bambino deve indovinare quale fa rima.
Dott.ssa Immacolata Mulas
Scuola dell’infanzia, cosa fare
• Giocando si possono fare
Il tapping : individuo le parti delle parole, do uno spazio visibile ai suoni
• Conteggio delle sillabe di una parola: batto un colpo
tocco un pallino
metto un dado colorati
Il suono così è sostenuto da qualcosa che percepisco quindi è identificabile più facilmente
Dott.ssa Immacolata Mulas
La scuola dell’infanzia cosa può fare
• Identificazione della posizione di una sillaba:
iniziale,finale, intermedia : c’è LA in mela ?
• Parole lunghe e parole corte:
tu sei Luca
tu sei Antonella
Qual è la parola più lunga?
Qui il livello di analisi è diverso per età.
Dott.ssa Immacolata Mulas
La scuola materna cosa può fareIl lavoro col fonema è più difficile per i bambini perché è un livello
successivo
• Si usano fonemi con salienza percettiva alta , i suoni lunghi
• Si gioca prima con le vocali che hanno una lunga tenuta,• Poi con i fonemi lunghi enfatizzando il suono
es: ssssss serpente Mmm mucca
• Questi da fare gradualmente nell’ultimo anno della scuola;
• Ripetizione di non parole, semplici e complesse.
Dott.ssa Immacolata Mulas
Scuola dell’infanzia, può fare
• E’ importante la presentazione graduale della complessità fonologica delle parole (parole bisillabe piane, poi trisillabepiane…etc
• Leggere a loro, leggere con loro, lasciare che leggano da soli, scritte, immagini …
• Raccontare storie sempre, stimola l’attenzione, la capacità d’ascolto, la fantasia, l’ideazione, la memoria, arricchisce il vocabolario;
• farle raccontare a loro, favorisce la struttura della lingua, l’ordine sequenziale dei fatti, la capacità espositiva, la fluidità, la correttezza;
• Scoprire i generi testuali, l’indovinello, la descrizione, la ricetta, la storia,la soluzione dei problemi.
Dott.ssa Immacolata Mulas
Quali giochi fare
• Livello globale, segmentazione sillabica
un dado con immagini es. di animali
un percorso disegnato in terra
il bambino tira il dado e fa tanti passi
quante sono le sillabe che compongono
la parola.
La flessibilità dei giochi consente di raggiungere più obiettivi
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Quali giochi fare
• Tombola delle sillabe
• Carte degli animali o degli oggetti
• La maestra estrae una carta e dice • “luna , chi ha l’animale che inizia come
luna ?”
Dott.ssa Immacolata Mulas
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La memoria fonologica
• Diversi studi hanno evidenziato come spesso la MBT fonologica sia deficitaria in bambini con disturbi specifici di apprendimento. Variabile quindi importante su cui si può lavorare
• Evidente ad esempio nella difficoltà a fondere parole lunghe
Dott.ssa Immacolata Mulas
Memoria di lavoro
• I bambini con dsa hanno grande difficoltà nella memoria di lavoro che si ripercuote in tutti gli apprendimenti;
• Difficoltà di attenzione automatica deve lavorare con l’attenzione focale
• Ogni processo diventa controllato e cognitivo
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Memoria di lavoro
• Memoria e attenzione visiva• Memoria visiva dell’oggetto mancante, memoria visiva
• sequenziale
• Memoria uditiva• Memoria di cifre in sequenza diretta, memoria di cifre in sequenza
inversa, memoria di gruppi vocalici, memoria di parole, di brevi frasi …
Dott.ssa Immacolata Mulas
Attività motorie
Da fare dopo una attività cognitiva forte, e non solo, aiutano tutti i
bambini, soprattutto i mancini e i bambini che hanno
dispercezione visive difficoltà di coordinazione occhio mano.
La attività omolaterali consentono di lavorare in maniera esclusiva con
Un lato del cervello, prima a sx poi a dx, a queste seguono le attività
Incrociate.
Esercizi che ripetiamo 10 volte per parte
Le attività motorie sono funzionali all’apprendimento
(è dimostrato dalle ricerche scientifiche)
Dott.ssa Immacolata Mulas
Alcuni semplici esempi:
-Con la mano dx tocco l’occhio sx, poi l’orecchio e viveversa-
-Con la mano dx tocco il tallone sx e viceversa-
-Palleggio con la mano sx e poi con la dx 10 volte per parte-
-Saltello con un piede e con la mano faccio altro-
-…..
-Nell’aria traccio linee dall’alto in basso, da sx a dx, faccio cerchi
e semicerchi, x e 8 infinito e con lo sguardo seguo i movimenti.
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I prerequisiti esecutivi
• L’organizzazione del foglio;
• La direzionalità sx-dx;
• La qualità del segno
• L’impugnatura della matita
• La direzionalità del tratto grafico
• Coordinazione occhio mano
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il gesto grafico è molto importante
-Controllo pressione mano
-Movimento spalla braccio e polso
-Crea connessioni tra gli emisferi negli incroci
Le attività sono diverse in rapporto all’età del bambino, a 3 anni lavora in superfici maggiori con ampi gesti che via via si riducono fino a lavorare con quadretti da 1 cm
Dott.ssa Immacolata Mulas
Dott.ssa Immacolata Mulas
Scuola dell’infanzia, cosa fare
È possibile individuare situazioni problematiche legate agli aspetti esecutivi:
• Impugnatura della matita o penna scorretta;
• Pressione della mano;
• Posizionamento corporeo; mancato ausilio dell’altra mano;
• Capacità ridotte nell’utilizzare lo spazio del foglio;
• Direzionalità del segno invertita;
• Difficoltà nella riproduzione di figure geometriche;
• Micro e macro grafia alternata;
Dott.ssa Immacolata Mulas
Il bambino deve riusciread organizzare lo spazio che ha a disposizione mettendo ogni elemento nella posizione giusta
Posso anche fare un dettato …
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ABILITA’ VISUO SPAZIALI
• PER SAPER LEGGERE E SCRIVERE E INCOLONNARE I
NUMERI SONO NECCESSARIE ANCHE LE ABILITA’ VISUO –SPAZIALI
• IL BAMBINO DEVE IMPARARE AD EFFETTUARE UN LAVORO SERIALE PROCEDENDO SIA CON I MOVIMENTI OCULARI CHE CON QUELLI DELLA MANO SUL FOGLIO DA SINISTRA A DESTRA
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Scuola dell’infanzia, cosa fare • Attività di discriminazione visiva :
• nominare la immagini date da sx a dx, • cercare simboli uguali tra quelli dati, • nominare figure geometriche da sx a dx dall’alto al basso,• cercare un simbolo matematico tra quelli dati, • completamento di figura geometriche, cercare le differenze
e somiglianze, classificazione…
Percezione tattile,• riconoscimento ad occhi bendati di oggetti, forme,
dimensioni;
Dott.ssa Immacolata Mulas
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Scuola dell’infanzia, cosa fare
• Attività di coordinamento occhio mano• Percorsi grafici, riproduzioni, rappresentazioni grafiche di ritmi, lettura di
ritmi, ricalcare immagini semplici e complesse, unire puntini, fare cornicette…
• Percezione uditiva• discriminazioni suoni e rumori;
• Riconoscimento delle parti del corpo• destra e sinistra, rappresentare la figura umana ricca di particolari …
,
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Molto importante è il lavoro sulle differenze, spezza l’analogia creando il contrasto .
p d q b è un simbolo con 4 rapp. diverse
Imparare a trovare le differenze agevola il bambino nel Riconoscimento di grafemi con differenze molto lievi
M N G C H M m n t r c
Il lavoro è graduale per età del bambino
Dott.ssa Immacolata Mulas
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Scuola dell’infanzia, cosa fare
• Organizzazione spaziale• Riprodurre sequenze spaziali di numeri o simboli, concetti
topologici…
• Giochi sull’attenzione,
• sulla memoria visiva,
• uditiva
• Attività di piegatura e ritaglio;
• Giochi di orientamento spaziale
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Cosa vedi ?Dove sono?Quanti animali?Bambini …..
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Cosa vedi?Dove sono? Com’è la bambina?Perché?…..
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EDUCARE L’ASCOLTO
L’ASCOLTO E’ DEFINITA UNA PREDISPOSIZIONE INNATA CHE DEVE ESSERE
SOSTENUTA PER DIVENTARE APPRENDIMENTO.
LEGGERE PRIMA CON LE ORECCHIE AIUTA I BAMBINI A RIFLETTERE SUI SUONI
SUI LORO SIGNIFICATI, STIMOLA LA CURIOSITA’, L’ATTENZIONE, L’ANTICIPAZIONE
DI SUONI , PAROLE, RIME.
EDUCARE ALL’ASCOLTO , ALLA LETTURA IN AUTONOMIA OFFRIRE MOLTO PRESTO
IL PIACERE DI LEGGERE.
Dott.ssa Immacolata Mulas
Scuola dell’infanzia, cosa fareper stimolare l’intelligenza numerica
• Contare 1,2,3,4,….
• Per saper contare serve:
• Conoscere la filastrocca dei numeri;
• Saper separare gli oggetti contati da quelli non contati;
• Saper coordinare la velocità della numerazione
con la velocità del gesto;
• Concetto di quantità;
• Maggiore, minore,uguale;
• Uguale diverso;
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Contare
• Prerequisiti della scuola materna
• Contare piccole quantità coordinando la recita della filastrocca dei numeri con i gesti appropriati, indicare, toccare, spostare, guardare, coordinare la velocità della numerazione con la velocità del gesto.
• Il gesto di toccare migliora la prestazione
• Obiettivo importante prerequisito alla fine scuola materna scrittura dei numeri : riconoscere e ricopiare i simboli nei numeri in situazioni significative: la data, n civico, età, il n dei presenti a scuola, dei banchi, …
Tutti contesti significativi
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Scuola dell’infanzia, cosa fareper stimolare l’intelligenza numerica
• Abilità di subitizing;
• Aggiungere sottrarre distribuire stabilire corrispondenze;
• Nella numerazione orale dire quale numero viene prima e quale dopo un altro;
• Figure geometriche
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Scuola dell’infanzia, cosa fare
• il gesto nel conteggio fornisce un supporto
esterno che:
Consente di tenere traccia
Coordina il ritmo della filastrocca
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Scuola dell’infanzia, cosa fare
• Le dita, calcolatrice naturale:
n + 1
n - 1
ordine stabile
corrispondenza biunivoca
cardinalità (4 indica 4 elementi nell’insieme)
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Scuola dell’infanzia,cosa fare
• Potenziare i processi cognitivi specifici che sono alla base
• area dei processi lessicali: attribuire il nome al numero, automatizzare le sequenze sviluppa le competenze lessicali;
• area dei processi semantici: comprendere il significato del numero, corrispondenza numero-quantità;
• Counting: capacità che permette di rispondere alla domanda “quanti sono?”
Dott.ssa Immacolata Mulas
Scuola dell’infanzia, cosa fare
• Il bambino apprende perché c’è stato un
insegnamento:
In uscita dalla scuola dell’infanzia deve saper contare piccole collezioni coordinando la recita della filastrocca dei numeri con i gesti appropriati:
indicare, toccare, spostare, guardare.
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matematica
• Area dei processi lessicali:
• Attribuire il nome al numero - tre 3 - , connessione tra simboli scritti e relative quantità;
• Lavorando sui processi lessicali il bambino impara ad attribuire un’etichetta verbale alla quantità;
• Proponiamo attività per :automatizzare la sequenza, ciò sviluppa le competenze lessicali
Dott.ssa Immacolata Mulas
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COUNTING
• Capacità del conteggio
• Corrispondenza uno a uno
• Ordine stabile
• Cardinalità
• Importanza del gesto
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