PASTORALE GIOVANILE CHE È AUTENTICAMENTE VOCAZIONALE

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PASTORALE GIOVANILEPASTORALE GIOVANILECHE ÈCHE È

AUTENTICAMENTE VOCAZIONALEAUTENTICAMENTE VOCAZIONALE

FMA CG XXIIRiconosciamo che i

giovani sono il dono dell'amore

del Padre per noi e per la società,

ma non sempre riusciamo a far

sentire loro che li amiamo e che

sono amati da Dio.

Siamo chiamate a essere,con loro

(e per loro),segno ed

espressione dell'amore

prevenientedi Dio.

Ci impegniamo a:Uscire dalle nostre sicurezze per stare con

le/i giovani, ascoltarli, condividere il tempo, aprire i cuori e le case, creando ambienti di

famiglia come a Valdocco e a Mornese

Credere che in ogni giovane c'è un punto accessibile al bene e potenziarlo, così da

rendere ciascuno/a protagonista della propria crescita.

Sintonizzarci sui linguaggi delle nuove generazioni nello stile

della preventività educativa per entrare in contatto con loro.

Annunciare Gesù ai giovani e accompagnarli all'incontro con la sua

persona, all'impegno apostolico e alla scoperta del progetto di Dio

sulla loro vita

Promuovere una pastorale giovanile vocazionale, educando i giovani a maturare nell'amore, nelle relazioni interpersonali… ad aprirsi a Dio, fonte di autentico amore

che potenzia il dono di sé agli altri.

CARITÀ PASTORALE

PARADIGMA DELNOSTRO

APOSTOLATO

ALCUNE URGENZEDELLA

CARITÀ PASTORALE

a. La centralità di Cristo

b. Il criterio oratoriano

c. La cura della vocazioni

d. Il coinvolgimento dei laici

a. La centralità di Cristo.

La nostra è una vita di

discepoli del Signore, e che noi ci siamo offerti

totalmente a Dio perché camminiamo al seguito di Cristo e con

Lui lavoriamo alla costruzione del Regno

In vista di questa nostra offerta, che è grazia ricevuta, il Padre ci consacra col

dono del Suo Spirito e ci invia ad essere apostoli dei giovani.

Il dono dello Spirito riempie il nostro cuore con la sua carità e ci rende capaci di piena

fedeltà a questa vita di discepoli.

Il segreto di questa riuscita sta nel saper

rinsaldare costantemente i vincoli

della nostra preziosa alleanza con Dio.

Sappiamo che ciò che la può indebolire è la «superficialità spirituale», e che ciò

che la assicura quotidianamente è l’incontro con Cristo-Eucaristia.

b. Il criterio oratoriano

nel vivere oggi il nostro carisma, il cuore della

nostra missione, l’esperienza pastorale del

primo Oratorio di Valdoccorimane

criterio permanentedi discernimento e

rinnovamento di ogni attività e opera

Ci propone un programma di revisione e di inventiva pastorale in conformità ai vari livelli di cultura e di fede in cui si

trova la gioventù.

Al livello più alto non dovrà mai mancare una precisa proposta di spiritualità

giovanile che assicuri tra i giovani un gruppo di loro

stessi che divengano valido fermento di

evangelizzazione tra i compagni.

Dobbiamo esserne convinti e divenire aggiornati promotori di questa sua saggezza pastorale, senza lasciarci trascinare da mode «secolariste» o

«populiste» - pericolo di sapore ideologico o solo di pura filantropia.

c. La cura delle vocazioni

Alla base della nostra missione c’è la

convinzione che tra i giovani molti sono

ricchi di risorse spirituali e

presentano germi di vocazione apostolica.

Concretamente questo ci obbliga ad aiutare i

giovani a scoprire, ad accogliere e a maturare il

dono della vocazione – laicale, consacrata,

sacerdotale – a beneficio di tutta la Chiesa e della

Famiglia Salesiana.

Questa è un’opera di collaborazione al disegno

di Dio, coronamento di tutta la nostra azione

educativa pastorale, che va sostenuta dalla

preghiera e dal contatto personale, soprattutto

nella direzione spirituale.

d. Il coinvolgimento dei laici

Dobbiamo aprire molto di più i nostri orizzonti sul laicato.

Comporta un autentico spirito salesiano e un forte zelo ecclesiale

animato dal «da mihi animas».

La mancanza di crescita in tale settore sarebbe un metro per valutare una

eventuale carenza di fedeltà a Don Bosco.

ALCUNE RIFLESSIONI

FATE CON LIBERTÀ

TUTTO CIÒCHE RICHIEDELA CARITÀ –

MADRE MAZZARELLO

(Lettera 35).

5° Studia di farti amare prima di farti temere. La carità e la pazienza ti

accompagnino costantemente nel comandare nel correggere, e fà in

modo che ognuno dà tuoi fatti e dalle tue parole conosca che tu cerchi il bene

delle anime…

Tollera qualunque cosa quando trattasi d'impedire il peccato.

Le tue sollecitudini siano dirette al bene spirituale, sanitario, scientifico dei giovanetti dalla Divina Provvidenza

a te affidati.

6° Nelle cose di maggior importanza fà sempre breve elevazione di cuore a Dio

prima di deliberare…

Quando ti è fatta qualche relazione, ascolta tutto, ma procura di rischiarare

bene i fatti prima di giudicare. Non di rado certe cose a primo

annunzio sembrano travie non sono che paglie.

FINE

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