PARCO NATURALE MONTE CORNO Il tempo sommerso e …...colore nero-giallo. Lontano dai sentieri...

Preview:

Citation preview

INSERTO SPECIALE

PARCO NATURALE MONTE CORNO

Il tempo sommerso e quello visibile

8

INSERTO SPECIALE

Gestione del ParcoRipartizione Natura, paesaggio e sviluppo del territorioUfficio Parchi naturali

Palazzo 11, via Renon 4 39100 Bolzano (BZ)Tel. 0471 417770Fax 0471 417789Sito web: www.provincia.bz.it/parchi.naturaliE-mail: parchi.naturali.bolzano@provincia.bz.it

Come arrivare nel ParcoIN AUTOdalla A22 – Modena-Verona-Brennero• UscitaOra/Egna;seguire laSS12 indirezioneOra,quindi laSS48 indirezioneValdiFiemmeindirezioneCavalesefinoadFontanefredde;svoltareadestra,dopocirca2,5kmsiarrivaalCentroVisitedelParcoaTrodena(tel.0471869247).

IN TRENO + AUTOBUSdalle stazioni ferroviarie più vicine• Ora-lineaFSVeronaPortaNuova-Bolzano–collegamentoconFontanefredde/Trodenatramiteautobusconpartenzaall’uscitadellastazioneferroviaria.

IN AEREOdagli aeroporti internazionali più vicini• Venezia“MarcoPolo”:busnavettadall’aeroportoperVenezia-Mestre;collegamentiperVeronacontreno,perOracontreno.

• Verona“ValerioCatullo”:collegamentiperOracontreno• Milano:bus-navettadagliaeroportifinoaMilanocittà;collegamentiperVeronaintreno,siprosegueintrenoversoOra

9

INSERTO SPECIALE

STORIADELPARCO

Il Parco naturale Monte Corno

IlParconaturaleMonteCorno si trova inBassaAtesina,acircametàstradatraBolzanoeTrento.Ilparco,istituitonel1980edellasu-perficiedicirca6.851ettari,ècostituitodaunacatena montuosa chiaramente delimitata adOvestdallaValledell’AdigedaEgnaallachiu-sadiSalorno,aSud-EstdallaValdiCembra,aNorddallapartefinaledellaValdiFiemme.Ilparconaturaleèsuddivisotraiterritori

comunalidiAnterivo,Egna,Montagna,Sa-lornoeTrodena.Ladorsalediporfidoedolomiasiesten-

dedallimitedellapianuradellaVald’Adige(220m)fino alla zona subalpina attorno alMonteCorno(1.781m).Unagrandevarie-tàdihabitatboschivicoprecircail90%di

questo“parcodeiboschi”,comevienespes-sochiamatoilParconaturaleMonteCorno.Essononsicaratterizzacomealtreareeperlapresenzadierteguglieepinnacolimaperlasuanotevolebiodiversitàvegetaleedani-male;dituttiiparchinaturalidell’AltoAdigevantalafloraelafaunamaggiormentevarie.Qui l’inverno incomincia dopo e finisce

primarispettoadaltrezonedell’AltoAdige,motivopercuiquivièquasisemprequalchepiantainvegetazioneoinfioritura.Gliscor-cipaesaggisticipiùbellisonosicuramenteipratialaricericchidifiorieglialpeggisulledorsalidelparco,mentreverigioielliecolo-gici sono rappresentati dalle numerose tor-biereezoneumide.

I COMUNI DEL PARCOAnterivo:383abitanti,superficie1.105ha,dicui878hanelparcoMontagna:1.648abitanti,superficie1.891ha,dicui1.017hanelparcoEgna:5.028abitanti,superficie2.367ha,dicui1.412hanelparcoSalorno:3.591abitanti,superficie3.320ha,dicui1.866hanelparcoTrodena:1.022abitanti,superficie2.070ha,dicui1.678hanelparco

10

INSERTO SPECIALE

ILTERRITORIO

Aspetti geologici e geomorfologici

Il territorio attorno al Monte Corno siarticola in due zone geomorfologicamentedistinte: il versanteorografico sinistrodellaVald’Adige,costituitodacalcaridolomitici(Cislon,PratodelRe,Madrutta,Geier) e ilsettore centrale ed orientale del parco ovepredominano le vulcaniti dellaVal d’Adige(porfidoquarziferodiBolzano).Circa 290 milioni di anni fa eruttarono

dalla crosta terrestre fratturata lavefluide evenneroproiettatiinaria,inseguitoadeven-tiesplosivi,tufi,breccevulcanicheeceneri.Il materiale originatosi dalle colate lavicheeffusive e quello depostosi in seguito alleesplosioni si è solidificato dando luogo aiporfidiquarziferieconunasuperficiecoper-tadicirca6.000mqrappresentalapiùgran-deformazionedioriginevulcanicadell’arcoalpino.Generalmentedicolorerosso-bruno,ilporfidoècompostoprincipalmentedafeld-spatogranuloso,quarzoemica.NeipressidiCislon,PratodelRe,Madrut-

taeGeiercisiimbattenellaclassicasucces-sionestratigraficadelleDolomiti.Sulporfidopoggial’arenariadellaValGardenacheaffio-ranellagoladelRioTrodena,dietroEgna.Inquestazonafuronoscopertirestifossilizzatiecarbonizzatidipianteentratenellanomencla-turapaleobotanicacome“floradiEgna”.Nelle basse lagune del Mare della Teti-

de, che stava progressivamente avanzando,sidepositaronoglistratidelleformazionidiBellerophonediWerfen;si formaronocosìstratidicentinaiadimetridispessoredical-cari,dolomie,marne,argilleedarenarie.

Le formazioni di dolomia di Contrin edello Sciliar si protendono fino aimassiccidelCislonedelGeier.LepartisommitalidelPratodelReedellaMadruttasonocompo-ste inveceda dolomia principale. Inmezzoaquesteformazionididolomias’inserisconoglistratiargillosidiRaibl,sottoilcuiman-toprotettivosisonospessoconservatistratirocciosi ininterrotti,comeadesempioquel-lichefiancheggianolagoladellaValledel-leAnguille, lungo il sentiero “Banklsteig”.L’esistenzadisorgentisegnala l’importanzadeglistratidiRaiblcomeorizzontesorgenti-zio.Questistratiimpermeabiliraggiungono,infatti, la superficie e lungo i loro marginisgorganonumerosesorgenti.A determinare la duplice conformazio-

ne geologica del parco naturale è la lineadi Trodena. Le vulcaniti dellaVal d’Adige(porfidi),moltopiùantiche, furonosolleva-tedi2.000metri in seguitoal corrugamen-todell’arcoalpino,percuiquileritroviamosopra la dolomia. Durante l’era glaciale ighiacciai levigarono gli altipiani porfirici.Conilprogressivoscioglimentodelghiacciodiminuìanche lapressionesuifianchidellemontagne e sui bordi delle rocce si crearo-noprofondefratture(vicinoaGstoageallaKanzel),lacuiconseguenzafuchenumerosefranepiombaronoversovalle.LepiùestesefaldedetritichesiestendonodallabasedellaparetedellaMadruttafinoaLaghetti.

11

INSERTO SPECIALE

ILTERRITORIO

La fauna

Camminando lungo le dorsali del parconaturale,conunpo’difortunasipuòosser-vareilvolomaestosodell’aquilareale,spe-ciechenecessitadiareedicacciamoltoam-pie,anchesuperioria10.000ettari.Igheppi,ifalchipecchiaiolielepoianetalvoltasorvo-lanoipendiidellevallateneilorovoliacac-ciadiprede.L’astore,chenidificanellefore-stecomelosparviero,conduceunavitapiùriservata. Ilguforeale,cheraggiungequasiledimensionidiun’aquila è statopiùvolteosservatosulCislonesuipendiiboschivivi-ciniallevallate.Dinottesisentonoirichia-mi del gufo reale, della civetta capogrossoedelgufocomune.Nellamaggiorpartedeicasicomunquesiriesceavedere(nelleconi-fereaquotepiuttostoelevate)lacivettanana,attivaanchedigiorno.Ilfrancolinodimonteèilpiùdiffusodei

tetraonidi. Frequenta boschi tranquilli, mi-sti,ricchidisottoboscoeradure.Neipendiiattraversati da rocce vivono ancora alcuniesemplaridellavariopintacoturnice.Neiboschimistisisentespessoilrichia-

mo stridulodellaghiandaia,mentre lanoc-ciolaiapreferisceleconiferedellequotepiùalte.Moltofrequentisonopoilediversespe-ciedicinceepicchi.Nei piccoli specchi d’acqua e paludi del

parco naturale vivono libellule, gerridi, lu-mache, tritoni, rane, rospi e ululoni. Neipressideirigagnoliaquoteinferiori,quandopiovefacapolinolasalamandrapezzata,dalcolorenero-giallo.Lontanodaisentieribattutiviperecomu-

niemarassiprendonoilsole.Moltopiùfre-quentisonocomunquegliinnocuicolubri.In

posizioni calde non è raro incontrare il belcolubrod’Esculapio,lungofinoa1,5m.Anche se non frequenti, sono diffusi in

modo piuttosto uniforme in tutto il parconaturale, la volpe e il tasso. La martora ela faina, la puzzola, la donnola e l’ermelli-no catturano piccoli animali, in prevalenzamicromammiferi. Negli alberi del bosco sidestreggialospassososcoiattolo.Nellamac-chiadinocciolitalvoltasitrovalatanaroton-dadelgraziosomoscardino.Ilcapriolo,rarofinoacinquant’annifa,e

orabendiffuso lascia lesueormecorrendodaiboschiversoifondovalle.Soltanto a partire dagli anni ottanta sui

pendii ricoperti di roccia e arbusti sotto ilprato del Re/Madrutta, Passo Cisa, Cislon,nonchéAnterivoè tornataavivereunapo-polazionestabiledicamoscicheattualmentecontaquasicentoesemplari.Anche il cervo è tornatonel parconatu-

rale soltanto negli ultimi decenni. D’estatesi possono incontrare cervi in tutta la cintaboschivad’altaquotatraSalornoeSanLu-gano, nonché sulCislon.D’invernoperò siritiranosuipendiiboschivipiùradidellaValdiCembraeoltrelaselladiSanLugano.L’animalesimbolodeipratiaridiedelbo-

scoceduosub-mediterraneoèindubbiamen-tel’appariscenteramarro,unrettilecomple-tamenteinoffensivo,chepuòraggiungerelalunghezzadiquasi40cm.Èsoprattuttodu-ranteilperiododell’accoppiamentocheilra-marroacquisisceunasplendidacolorazione,verdebrillantesulcorpoeconlagoladiunturchesecangiante.Neigiornicaldi,dalbo-scoceduorisuonal’acutofriniredellacicala,lecuilarvevivonoperannisottoterra.Immobile,benappostata,conlezampean-

terioriinatteggiamentodipreghiera,lamanti-dereligiosarimanefermaprontaadafferrarelesueprede,inprevalenzaaltriinsetti.

12

INSERTO SPECIALE

ILTERRITORIO

Il tempo sommerso e quello visibile

NelParconaturaleMonteCornotroviamorappresentate tutte le associazioni boschivedell’Alto Adige, dalla boscaglia sub-medi-terraneafinoal“larice-cembreto”.Mentreladiversitàdiformeecolorisaltasubitoall’oc-chio,piùdifficile risultapercepirediprimoacchitolavarietàericchezzadispecie.

I BOSchI dI BASSA qUOTA cON lA lORO FlORA E FAUNA TIPIcA

Ilboscoceduosub-mediterraneodirove-rella, carpino nero e orniello raggiunge nelParco naturale Monte Corno uno dei suoiareali distributivi più settentrionali (alcunipopolamentisonopresentiancheinVald’I-sarcoeValVenosta).Sulversantemaggior-mentesoleggiatodellaVald’Adige tali for-mazioniraggiungonoanchei1.000metridiquota.Questiboschiceduipossonosembrareprividiattrattiva,magliamantidellanaturaneammirano la straordinariavarietàdi for-medivita.Giàininvernoinoltratosuglispo-gli rami si aprono i gialli fiori del corniolocheinestatedaràfruttirossiedalsaporeaci-dulo.Le radicidelbagolaroaffondanopro-fondamentenellefessuretralerocce.Versofineaprilebrillanoifioribianchidelciliegiocanino,icuifruttiamarognolidicolorerossoscuromaturanogiàinluglio.Dopoleprimefreschenottiautunnalisui

pendii lo scotano risplende di colori sgar-gianti.Ilperocorvinopresentainprimave-rafioridicolorebiancoeinautunnofrutti

di colore blu scuro e dalla polpa farinosa.Nel sottobosco della fascia di vegetazionesubmediterranea si possono trovare nume-rose varietà di papilionacee, orchidacee,labiateeliliacee.Alconfinetraboscoevi-gneticresconoil lattedigallina, l’aristolo-chia e il tamaro. Inquesti boschi termofilièpossibileosservare,qualorasianopresentianche alberi di grandi dimensioni, interes-santicoleottericomeilcervovolante.Trairettilièpresenteunodeipiùbeiser-

penti indigeni, l’innocuo colubro d’Escu-lapio, dal caratteristico colore bruno-verdee abilissimo nell’arrampicarsi su alberi earbusti alla ricerca di uova e nidiacei.Trai mammiferi risultano frequenti, anche sedifficilidaosservare,visteleabitudininot-turne,iltasso,chesinutreprevalentementediinvertebratievegetalieilghiro,piccoloroditorearboricolo.Sui terreni poveri il pino silvestre, che

habisognodimoltaluce,predominarispet-toallespeciedialberipiùesigenti.Sottoilradotettodichiome,oltreallepiantetermo-file del bosco ceduo sono presenti l’erica,la carice umile, l’uva orsina, la poligala e

13

INSERTO SPECIALE

la felceaquilina,mentresuipendiiporfiri-ci nelle vicinanze diAnterivo crescono ilmirtillonero,ilmirtillorossoeilbrugo.Untipico uccelletto di queste formazioni, dalpiumaggiopocoappariscente,machesifanotareperilcantotrillato,èilluìbianco.

I BOSchI dI AlTA qUOTA cON lA lORO FlORA E FAUNA TIPIcA

AldisopradiPochieMazzon,nellaval-ledelrioTrodena,suipendiinord-occiden-talidelPratodelReedelCisloncresconomagnifici faggi e abeti bianchi. Questi al-beripresentanounapparatoradicalechesispinge in profondità e necessitano di unacerta umidità. In siti umidi il faggio puòspingersi nelle aree a clima sub-mediter-raneo (ca.600metri) e allora si associaaltasso,altiglioriccio,allacarpinellaeall’a-cero.Veraepropriararitànellanostrapro-vinciaè invece lapresenzadell’agrifoglio,sempreverde presente sul versante setten-trionaledelMonteGeier.Mentreilsottobo-scodi questi boschi ad alto fusto si limitaalle specie chemeglio sopportano l’ombracomel’acetosella,l’asperula,lamercorella,l’anemonebianca,nelleradurefiorisconoilmaggiociondoloe ladafnestriata, ilgigliomartagone,numeroseorchidee,ilprofuma-tomughettoeiciclamini.

Apartiredacirca1.000metriilboscodifaggio e abete bianco sostituisce il boscoceduo. Il larice, il frassino e la clematidealpina assieme a un sottobosco che sop-porta l’ombra vivono in questi maestosiboschi. Le fustaie con presenza di faggioe abete bianco sono spesso utilizzate dalpicchio nero.Questa specie scava le pro-prie cavità nido, dal caratteristico foroovoidale, su grandi alberi, in particolarein prossimità di radure o in settori in cuiilboscononsiatroppochiuso.Questeca-vitàsvolgonoun’importantissimafunzionein quanto dopo essere state utilizzate dalpicchio possono esserlo anche da nume-rosealtrespecieanimalicomeadesempiola civetta capogrosso, il ghiro, il picchiomuratore, le api selvaticheoaltre ancora.Ivecchialbericonunaopiùcavitàdipic-chioandrebberopertantoconservati,ancheinvirtùdellorospessoridottovalorecom-merciale.Unboscosubalpino(ca.1.700metri)di

abeterossoaddobbatodilicheniconqual-che sporadico pino cembro copre l’aspradorsaleattornoalMonteCornoealLagoBianco.Qui nelle radure crescono ilmir-tilloneroerossocosìcomeilrododendroferrugineo.Inquesteareeèancorapossibileosser-

vare il sempre più raro gallo cedrone sucui nel parco naturale sono stati condottidiversistudi.

14

INSERTO SPECIALE

ILTERRITORIO

I prati alberati a larici e i prati aridi

I PRATI AlBERATI A lARIcI

Una delle particolarità del parco natu-raleè rappresentatadaiprati epascoli al-beratia laricipresentisullaestesadorsaleporfiricafraTrodenaeAnterivoealdiso-pradiCauria:quicresconosoldanelle,cro-chi, mughetti, l’amello, il giglio rosso, ilgigliomartagone,ilcolchicod’autunno,ilmirtilloneroeilmirtillorosso.L’escursio-nistavienedeliziatodallepiùvariespeciedi genziane, primule e anemoni, orchideeecampanule.Neipratiumidi incontriamo

inoltre molte varie-tà di carici, eriofori,sfagni, la pinguicola,la primula farinosa,iltrifogliofibrinoeilbottond’oro.

I PRATI ARIdI

Nelle radure delbosco ceduo ci siimbatte nella profu-mata limonella, nellavellutata e violaceaanemone di prima-vera e nelle aristeargentee del linodelle fate, presentein particolare nell’a-rea di Castelfeder;sono inoltre presentiil timo, lacicoriaco-mune,lavedovella,illilioasfodelo, l’assen-

zio,ilmillefoglioel’aglioselvatico.Sonopresenti anche arbusti di ginepro, di perocorvino e più di rado la sferica ginestrastellata.Sulle roccecrescono il semprevi-voresistenteall’aridità,laborracina,felci,muschielicheni.Quièpossibileincontra-re il ramarro, una grande lucertola il cuimaschiopresentanelperiodo riproduttivocolorazione verde smeraldo e gola blu,sentirenellecaldegiornateestive ilcantodellecicale,osservaresuicespuglilaman-tidereligiosaincacciaosuisassiloscor-pioneitalico.

15

INSERTO SPECIALE

ILTERRITORIO

Le torbiere alte

Le torbiere del Lago Bianco, del LagoNero,diGampenediPalùLongarappresen-tanopreziosigioiellinaturalistici:ogniormanellavulnerabilevegetazionepaludosalasciadelleferitecheimpieganoanniarimarginar-si.Isaliciegliontani,icanneti,icarici,glieriofori,ilbrugoeilmirtillorossovengonosostituitilentamentedaglisfagniacidiepo-veridisostanzenutritivedelletorbiere,sullequalicresconoilmirtillobluelamortellinadilago,nonchélararaandromedapolifolia.Ladroseraelapinguicolahannolapartico-laritàdi integrare le loronecessitànutritivecatturandoinsetti.Lebetulle, ipinisilvestri

eipinimughidisolitostentanoacresceresuquesti terreni.Le torbiere costituiscono im-portantihabitatriproduttiviperalcunespeciedianfibiqualiiltritonealpino,ilcuimaschiopresentanelperiodoriproduttivounacrestadorsale, ventre arancione e fianchi blu, laranatemporariaoilrospocomune.Tralenumerosefunzioniecologichesvol-

tedalletorbierevièanchequellaimportan-tissimadipoterimmagazzinaregrandiquan-titatividianidridecarbonica,contribuendointalmodo, seppur inpiccolaparte, acontra-stareicambiamenticlimaticiindottidaigasserra.

16

INSERTO SPECIALE

ILTERRITORIO

Uomo e natura

L’uomohalasciatoinvariomodolepro-prie tracce nel parco naturale. Per aumen-tarelesuperficiapascolooipratidasfal-cio ha dissodato estese superfici boschive.Haperò spesso lasciato i larici potendo intalmodoutilizzare i terreniperduediver-siscopi:comepascoloopratodasfalcioecome fonti di prezioso legname. In questomodosononati ipratia larice,moltobellidalpuntodivistapaesaggisticoedestrema-menteinteressantidaquelloecologico.Ancora oggi il parco viene frequentato

dai raccoglitori di resina.Questi in prima-veraforanoorizzontalmenteiltroncoacir-ca20cmdaterra,conunaspecieditrivellaper poi chiudere il buco con un tappo.La

vera raccolta avviene poi una o due volteall’anno. In quest’occasione viene inseritanelforounalungaastaprovvistadiunasca-nalatura,chevienepoiestrattaconunmo-vimento rotatorio.La resinaviene staccatadall’astascanalatae raccolta inunsecchioeilforopoirichiusoconiltappo.Untem-po si utilizzava la resina per produrre un-guentieimpregnantipercalzature.Oggilasi utilizzaper laproduzionedi cerotti, perammorbidirelacche,perprodurrecolorina-turali,comecollantecosìcomenellaprodu-zionedioliietereiperilcorpoodabagno,ocomearomatizzanteperacquavite.Anche paesaggi ricchi di siepi come

presso i Prati Rentsch, vicino a Trodena,sono opera dell’uomo. Per secoli le siepihannosvoltolafunzionedidelimitarecam-pi,pratiepascoli.Esseproteggonodalven-toedall’erosione,strutturanoilpaesaggioesonoimportantiareedirifugio,riproduzio-neealimentazioneperlafauna.Persecolil’uomohautilizzatoilterrito-

rioprestandoattenzioneallesuecaratteristi-cheemantenendointalmodounequilibrioecologico.CosìaridossodellaVald’Adigefortementeantropizzataabbiamolapossibi-lità di trovare ancora paesaggi unici, pocoaccessibilieliberidalturismodimassa.

17

INSERTO SPECIALE

GLISTRUMENTIDIPIANIFICAZIONE

Natura 2000 e piano di gestione

Il Parco naturale Monte Corno è partedellaReteecologicaeuropeaNatura2000,ilcuiobiettivoèlatuteladeglihabitatnaturalie seminaturalicosìcomedelle relativespe-cieanimalievegetali.Lebasinormativeperl’applicazione di quel progetto sono la di-rettiva “Habitat” (92/43/CEE) e la direttiva“Uccelli” (2009/147/EG, inpassato79/409/CEE). La direttiva “Habitat” relativa allaconservazionedeglihabitatnaturaliesemi-naturaliedellafloraedellafaunaselvaticheobbliga tutti gli stati membri a conservareglihabitatrarielespeciediparticolareinte-resse.Questielementinaturalisonoelencatinegliallegatidelladirettivastessaedinbasealla loro presenza vengono designate aree,denominateSiti di ImportanzaComunitaria(SIC).Ladirettiva“Uccelli”concernente laconservazione degli uccelli selvatici elencaall’AllegatoItuttelespeciediuccelliminac-ciate.Perottenernelaconservazionedevonoessere istituite le cosiddette Zone di Prote-zioneSpeciale(ZPS).Anormadell’articolo6,comma1delladirettiva“Habitat”glistatimembri stabiliscono per ogni zona Natura2000lemisurediconservazionenecessarie.AtalescopoinAltoAdigesonostatielabora-tispecificipianidigestione.

PIANO dI gESTIONE PARcO NATURAlE MONTE cORNO

IlPianodigestioneperilParconaturaleMonteCornoèstatoapprovatocondelibera

dellaGiunta provinciale del 28.01.2008 n.231edèstatopubblicatosullaGazzettadel-laRegionen.11/I-IIdel11.03.2008.L’areadistudiosiestendesuunasuper-

ficieparia6.851ettariecoincideconl’areadelParconaturaleMonteCorno.I rilevamenti hanno portato ai seguenti

risultati(insintesi):• 64,86%dell’areadistudioèstatoattri-buitoadunhabitatNatura2000.Lo stato di conservazione degli habitat

Natura2000èilseguente:• 23,83%moltobuono.• 69,70%buono.• 6,47%medio-scarso.L’obiettivodi conservazionedegli habi-

tatNatura2000è:• 2,91%mantenere,senzanecessitàdief-fettuarealcunintervento.

• 85,78 % mantenere, con qualche inter-vento.

• 11,31% intervenire per ripristinare unasituazionenonottimale.

18

INSERTO SPECIALE

ISERVIZIALPUBBLICO

Sentieri tematici

Il SENTIERO dEllE lEggENdE dI ANTERIvO

È un pò di tempo che adAnterivo, unpaesino di montagna dislocato al confinelinguistico a Sud dell’Alto Adige, diversiesseri spaventosi infestano i boschi limi-trofi,dal“CarlindeNanterù”,alla“StregaWätscha”e alle “Vecchiette di Morèl”. Ibambinidellascuolaelementared’Anterivohannodatovitaaquestefigureleggendarie,allestendounsentierotematicodedicatoalleleggendediAnterivo.Questosentieroèlun-go2,5chilometri, l’entrataèneipressidel“Lärchenheim”,poisipassaattraversopratidilaricisecolari,forestefittissimeeterminaneipressidellazonasportiva“EbnerRast”.Lestorievenneronarratedagenerazioneagenerazione,cosièstatopossibilemantene-reviveleleggendefinoaigiorninostri.La

biblioteca localeha quindi raccol-to e riscritto con ibambini d’Ante-rivo le leggende.Dopodiché le ma-estre della scuolaelementare insie-me agli scolarihannoprogettatoilsentiero tematico.Ogni leggenda èaccompagnata daun’immagine e untesto,realizzatidaibambini. In colla-borazioneconvari

artigiani locali, molti volontari e l’UfficioParchinaturali,gliscolarihannocreatocondiversimaterialivarieopered’arte,cheevi-denzianoglieventinarratieillustrati.La realizzazione del sentiero delle leg-

gendediAnterivoèstatasostenutadalCo-munediAnterivo,dallaRipartizioneFore-ste, della Cassa Raiffeisen Nova Ponente-Aldinoedall’UfficioParchinaturali.

Il SENTIERO dEllE lEggENdE dI TROdENA

“IlSteffaMandl,”“Ilpiallatorenotturno”e “Le guardie del portone Stuppner” sonosoloalcunideglieroidelleleggendediTro-dena,lacuistoriaèstatatramandatafinoadoggiehafatto“tremare”ilpopolodiTrode-na.PerconsentireatuttigliinteressatiunapanoramicadellecreaturemitichediTrode-na,leinsegnantidellascuolaelementarediTrodenanel2009hannodecisodi istituireun percorso delle leggende di Trodena; laricercaelaformulazionedellefavoleèl’o-peradegliscolaridella4°e5°classe.Comeluogoadattosièpropostoilsentierolungoil“Forchwaldegg”,situatosoprailpaesediTrodena(itinerarion.8)conunalunghezzadi 2 chilometri. Inmezzoaboschidi lari-ci, pini silvestri e abeti bianchi il sentieroè poco impegnativo, adatto a famiglie conbambini.Ungrandecartellodilegnoindicaalvisitatorel’iniziodelcammino.Passatiiprimi larici, il visitatore incontra subito ilprimo eroe, “Peter, il vincitore d’orsi”. “Ilgatto Pinaid”, “La strega Betlait” e altrecreatureaccompagnanoilvisitatorelungoil

19

INSERTO SPECIALE

sentiero,finoa raggiungere la suafinedai“Francesisenzatesta”allostagnodellenin-feea“Rungganö”.Ogni leggenda è raccontata su un pan-

nellodilaricedaunoscolaro;glieventide-scrittisonoillustratidaun’immagineadatta.Varieopered’arte,risultatidiunlavoroin-tensivodegliscolari,circondanolestazioni.Sassicoloratiguidanoilvisitatoretramitelediverseleggendelungoilpercorsogiusto.Il sentiero delle leggende di Trodena è

unprogettocomunedellascuolaelementareLeonhardvonLiebenerdiTrodena,delCo-mune diTrodena nel parco naturale, dellaCassaRaiffeisendiNuovaPonente-Aldino,della Ripartizione Foreste e dell’UfficioParchiNaturali.

l’AREA RIcREATIvA KNEIPP “SANdEgg” dI ANTERIvO

L’idilliaco paesino di montagna, Ante-rivo, offre dall’estate 2010 la possibilitàdi godersi l’esperienza dell’area ricreativaKneipp, perutilizzare il potere terapeuticodell’acquasulpropriocorpo.Fondatore delmetodo curativo è il par-

rocoSebastianKneipp(1821-1897),prove-niente da Stephansried/Germania. Questosiammalòditubercolosinellasuagioventùe fu ingradodiguarireutilizzandosoltan-toacquafreddaederbe.Daallora iniziòacreare ilsuometodochesibasasucinquepilastri:“L’ordineinteriore”,”L’acqua”,“Leerbe”,“Ilmovimento”e“Lanutrizione”.L’arearicreativaKneippdiAnterivoèfa-

cilmenteraggiungibileedistasolo10min.

dalcentrodelpaese.Proseguendolungolastradacheporta in localitàPadil epassatol’HotelWaldheim,l’arearicreativasitrovasullacollina“Sandegg”sullatodelsentieron.3cheportasulMonteCorno.Lontanodaognifrenesiacittadina,l’im-

piantopostosottoimmensilaricièintegra-to perfettamente nel paesaggio. Un tipicorecinto attribuisce all’impianto l’atmosferadiun’oasidi riposoedi relax,dovecorpoe spirito vengono sottoposti a una terapiaalternativa utilizzando la forza curativadell’acqua.La chiave per il programma di salute

Kneipp è la propria consapevolezza, adat-tandocosiicampid’applicazioneeditempicurativiallareazionedelcorpo.Il percorso ricreativo è composto da

quattro applicazioni, è importante però ef-fettuare le applicazioni lontano dai pasti,almeno1ora.Ilcorrettoutilizzodellediverseapplica-

zioni, le cui regole fondamentali sono de-scritte sugrandipannelli, contribuisconoamigliorarelapropriasalute.Alla realizzazione dell’area ricreativa

KneippdiAnterivohannocontribuitoilCo-munediAnterivo, l’AssociazioneTuristicaAnterivo/Trodena,l’AssociazioneKneippAltoAdige,laRipartizioniForesteelaRi-partizioneNatura,paesaggioesviluppodelterritorio.

20

INSERTO SPECIALE

ISERVIZIALPUBBLICO

Centro visite Monte Corno

Dal2000nelcentrodelpaesediTrodenanelparconaturale all’internodiunvecchiomulino ristrutturato è alloggiato il CentrovistedelParconaturaleMonteCorno.Essooffreinformazioniinteressantiaivisitatoriditutte leetà.Tra l’altro sipossonoosservarei minuscoli pollini di fiori ingranditi 1000volte, diverse specie di scorpioni e licheni.In una cosiddetta “Loachnhittl” – una ca-panna fatta di scorzed’albero– si possonoascoltare i raccontidei carbonari e scopriremestieri ormai dimenticati come quelli de-gli estrattori di torba o dei „Lergetbohrer“,che foravano i larici per estrarne la resina.I bambini poi sonoparticolarmente affasci-natidalformicaiovivente,maanchedairi-chiamidigufiecivette,dallaboratoriocrea-tivoedaipomeriggiludiciorganizzatiappo-sitamenteperloro.Inunaparticolaresaladiproiezionevengonoproiettatifilmatiediapo-sitive suiparchinaturali edaltre tematiche.Il fulcro del centro viste è rappresentato

dall’unico mulino elevatore, ancora fun-zionante dell’AltoAdige, alto oltre tre pia-ni. Nei mesi estivi durante i giorni di ma-cina, la farina viene macinata e lavoratanei giorni di panificazione presso il fornodel centro visitatori. I visitatori possonocosi ammirare e conoscere tutto il proces-so di lavorazione del grano. Infine si puòanche degustare il pane appena sfornato.IgiardiniattornoalCentrovisitesonoalle-stiticonpiantecheprediligonoisuoliporfi-riciecalcareidelparco.Altrigiardiniospi-tano piante aromatiche, officinali e pianteselvatiche.Lostagnoesternooffreunhabitatidealearane,anfibi,gerridielibellule.Oltreallamostrapermanenteilcentrovisiteospitaanchemostretemporaneesutematichenatu-ralisticheeculturaliattinentialParconatura-leenon.Tuttequesteattivitàedaltreancorafannodiquestastrutturaunluogopiacevoleperpotersirilassare,imparareedivertirsi.IlCentroèapertoda inizioaprileafine

ottobre,damartedìa sabatodalleore9.30alle ore 12.30 e dalle ore 14.30 alle ore18.00. Nei mesi estivi di luglio, agosto esettembre ilcentrovisiteèapertoanche ladomenica.Nei mesi di luglio, agosto e settembre

presso il centro visite del parco naturaleognigiovedìpomeriggiodalleore15inpoisi svolgeranno manifestazioni particolaridirette ai bambini. Giocando, osservandoe scoprendo impareranno ad apprezzare laNatura.Destinatarisonoibambinifrai6ei12anni.

21

INSERTO SPECIALE

PRODOTTITIPICI

Il fiore blu di Anterivo

Nell’ottobre del 1918 l’associazione dibotanicaapplicatadiAmburgoorganizzòunbanchettoabasedi lupini.Sulla tovagliadifibredilupini(ottenutedallapiantamatura)si servirono: minestra di lupini, bistecchedi lupinicotteinoliodi lupinoedinsapori-teconestrattodilupino;comedessertburrodilupinieformaggiodilupinicongrappadilupiniedinfinecaffèdilupini.Chil’avrebbemaipensato?Il “Caffè diAnterivo” è un caffè tipico

altoatesino intorno al quale ruotano molteleggende. Il tipo di lupino dal quale vieneprodottoappartieneallaspeciebotanicaLu-pinus pilosuseindialettoilcaffèchenede-rivavienechiamato“VoltruierKaffee”.Perdecenniinfattisisonoutilizzatiisemidiunaspecie di lupino per ottenere una bevandasimilealcaffè,chevenivabevutamiscelatacon orzo e frumento. Alcuni mescolavano

metàorzoemetàlupino,altriprincipalmentelupino.Ognuno“mescolava”ciòchedeside-rava.Piùtardisiiniziòadaggiungereanchefichi.Avolte si aggiungevanoperfinodellebarbabietole.Simescolavanovariingredien-ti per togliere al caffè il gusto “amaro”. Siraccontacheilcaffèvenivamiscelatoanchecon il vino e poi bevuto nei campi perchéparticolarmenterinfrescante.Permoltotem-ponessunosi é interessatoaquesto tipodicaffè.OggilacomunitàdiAnterivohadatovitaalprogettodituteladelprodotto,salva-guardandoloecurandonelaproduzione.Traivariprodottiabasedilupinooraèpossibi-ledegustareanche il formaggio, labirra, lagrappa, ecc. Iprodottivengonovendutineinegozidelpaese.IcontadinidelcaffèdiAn-terivo, organizzano passeggiate guidate peril paese diAnterivo emostranogli orti delcaffèdiAnterivo.

INSERTO SPECIALE

INFORMAZIONI UTIlI

ENTE PARcO NATURAlEMONTE cORNOgESTIONE dEl PARcO: RIPARTIZIONE 28, NATURA, PAESAggIO E SvIlUPPO dEl TERRITORIOUFFIcIO PARchI NATURAlI PAlAZZO 11, vIA RENON 439100 BOlZANOTEl. 0471 417770 - FAx 0471 417789www.provincia.bz.it/parchi.naturaliparchi.naturali.bolzano@provincia.bz.it

Direttore: dott. Artur Kammerer

Centro visite:• CentrovisiteMonteCornoAmKofl239040TrodenanelParconaturale

info.th@provinz.bz.it tel.0471869247–fax:0471869271

Associazione Turistiche: • AssociazioneTuristicaAnterivo–ZonaescursionisticaParconaturaleMonteCorno tel.0471882077-info@trudnerhorn.com

• AssociazioneTuristicaTrodena–ZonaescursionisticaParconaturaleMonteCorno tel.0471869078-info@trudnerhorn.com

• AssociazioneTuristicaAldino-Redagno tel.0471886800-info@aldein-radein.it

• DestinazioneCastelfeder–Ora/Montagna/Egna/Salorno tel.0471810231-info@castelfeder.info

Recommended