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Giovan Battista Mattii
Ornellaia, 3 ottobre 2018
EFFICIENZA
• FISICA: rappresenta la quota di energia in uscita espressa come frazione dell’energia in entrata
• AGRONOMICA: quota di energia solare immagazzinata dalla fotosintesi in qualsiasi periodo di tempo, diviso la costante solare integrata nello stesso periodo
Giovan Battista Mattii – La gestione della chiomaOrnellaia, 3 ottobre 2018
1) Quantità di energia luminosa disponibile: dipende da latitudine e esposizione
2) Quantità di energia luminosa intercettata dalla chioma: definisce la quantità di sostanza secca prodotta; varia in base a:
Importanza scelta del territorio
• Altezza, spessore e densità fogliare delle pareti vegetative;• Distanza tra le file, orientamento e/o esposizione dei filari;• Presenza di chiome a parete singola o doppia;• Dinamica di formazione della superficie fogliare sulla chioma e
durata della sua permanenza sulla parete epigea.
Migliori forme di allevamentopergole
Orizzontali (tendone), captano 100% della quota di radiazione incidente
Forme di allevamento a controspalliera Captano 50-70% della luce disponibile
Giovan Battista Mattii – La gestione della chiomaOrnellaia, 3 ottobre 2018
Scelta orientamento dei filari
Nord-Sud: garantisce una migliore simmetria di illuminazione per entrambi i lati del filare
Rittochino: facilitazione di transito di macchine o pratiche che controllano meglio l’erosione
3) Quantità di energia luminosa convertita in sostanza secca: importante formazione del giusto numero di strati fogliari (3)
Numero superiore a 3: maggiore densità fogliare
sviluppo malattie fungine
Giovan Battista Mattii – La gestione della chiomaOrnellaia, 3 ottobre 2018
Giovan Battista Mattii – La gestione della chiomaOrnellaia, 3 ottobre 2018
4) Quantità di sostanza convogliata ai grappoli (rapporti foglie/frutti): si deve creare un equilibrio ottimale tra disponibilità di carboidrati
e quantità richiesta
EFFICIENTE TRASLOCAZIONE DEI FOTOSINTATI VERSO I GRAPPOLI
Rapporto tra la superficie fogliare attiva e carica di uva (8-12 cm2/g)
In fase di post-invaiatura: scarsa competizione di sink alternativi (germogli principali e femminelle)
Interventi di potatura invernale e verde
Giovan Battista Mattii – La gestione della chiomaOrnellaia, 3 ottobre 2018
Schema della superficie esterna della chioma, in relazione ai probabili valori di radiazione fotosinteticamente attiva
Giovan Battista Mattii – La gestione della chiomaOrnellaia, 3 ottobre 2018
0 300 600 900 1200 1500 1800PFD (µmol m-2 s-1)
Pn (µmol m-2 s-1)
0
2
4
6
8
10
12
Foglie da “luce”
Foglie da “ombra”
Ripreso da Palliotti et al., 2000
Giovan Battista Mattii – La gestione della chiomaOrnellaia, 3 ottobre 2018
Età delle foglie (giorni)
Pn
(µm
ol
m
s )
0 20 40 60 80 100 120 140 160 1800123456789
101112
0
5
10
15
20
25
30
35
-2-1
Lamina espansa
-2-1
Sultana, vaso-laboratorio,
Kriedemann, 1970
Sangiovese, vaso-esterno, Intrieri
et al. 1992
Sangiovese, pieno campo,
Poni et al. 1994
Pn
(m
g d
m
h
)
Giovan Battista Mattii – La gestione della chiomaOrnellaia, 3 ottobre 2018
VALUTAZIONE DELL’EFFICIENZA FISIOLOGICA NELLE FORME DIALLEVAMENTO DELLA VITE
Indici di valutazione:
➢ Quantificazione del rapporto fra superficie fogliare esposta (SFE) fotosinteticamente efficiente e produzione (P)
Il valore ideale del rapporto deve essere compreso tra 6 e 10 cm2
di sup.fogliare/ g di prodotto fresco
➢Indice di Ravaz: rapporto fra produzione (P) e quantità di legno in un anno asportato con la potatura invernale (LP). Valore ideale è 6-10
➢Rapporto fra sup. fogliare totale (SFT) e produzione (P)Valori ideali del rapporto: 15 cm2/g
Giovan Battista Mattii – La gestione della chiomaOrnellaia, 3 ottobre 2018
Ben esposta alla luce, sana, né troppo vecchia, né troppo giovane
Ombreggiamento tra le file, stress idrici e nutrizionali, malattie, clima sfavorevole (basse temperature, giornate nuvolose, ecc.)
Regolazione a monte (potatura invernale) oppure a valle (diradamento grappoli)
Giovan Battista Mattii – La gestione della chiomaOrnellaia, 3 ottobre 2018
Alcuni casi di chiome con…..troppi strati fogliari….
Giovan Battista Mattii – La gestione della chiomaOrnellaia, 3 ottobre 2018
Una vastissima letteratura ha dimostrato che grappoli definiti “ben esposti” alla luce rispetto a grappoli “ombreggiati”
presentano le seguenti caratteristiche compositive:
> solidi solubili
> polifenoli
> antociani
< acidità titolabile
< acido malico
< pH
< peso fresco dell’acino
< incidenza marciumi
Il problema che sta emergendo, soprattutto per le uve rosse, è quello di definire e quantificare con precisione cosa si intende per “ben esposti”……...
Giovan Battista Mattii – La gestione della chiomaOrnellaia, 3 ottobre 2018
Giovan Battista Mattii – La gestione della chiomaOrnellaia, 3 ottobre 2018
Giovan Battista Mattii – La gestione della chiomaOrnellaia, 3 ottobre 2018
0 4 8 12 16 2045
55
65
75
Luce trasmessa ai grappoli (%)
An
toc
ian
i (s
ca
la r
ela
tiv
a) cv. Merlot
Ripreso da Mabrouk e Sinoquet, 1998
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➢ Rapporto fra altezza massima della parete e distanza fra le file.
Valore ottimale 1:1,5
➢Efficienza complessiva di un sistema d’allevamento: densità dei germogli per
unità di lunghezza del filare. Valore ottimale 15-20 unità/m lineare
➢ Valutazione fogliosità chioma: rapporto fra sup. fogliare totale e
sup. esterna della chioma. Valore ottimale 1,5:1
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✓ Misura diretta dello scambio netto di CO2 della parte epigea
✓Efficienza di uso dell’acqua (WUE): rapporto fra moli di CO2 organicata e moli di acqua traspirata.
Scambi gassosi e fattori colturali
Sono influenzati da:
▪ Interventi che causano perturbazioni nella fisiologia della chioma
▪Tecniche colturali del terreno
SCAMBI GASSOSI
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Giovan Battista Mattii – La gestione della chiomaOrnellaia, 3 ottobre 2018
IRGA
INGRESSOARIA
VENTILATORE
MANOMETROAD ACQUA
TUBO 100 mm
MISURADEL FLUSSO
USCITAARIA
PALLONE INPLASTICA
Scambi gassosi su chioma intera
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Giovan Battista Mattii – La gestione della chiomaOrnellaia, 3 ottobre 2018
MODELLI DI SIMULAZIONE
MODELLO STELLA: strumento che considera l’accumulo di biomassa come la risultante dei processi di fotosintesi e di respirazione
RESPIRAZIONE
Input agrometeorologici
Lunghezza del giornoTemperature massima e minima
Input vegetativiArea fogliareArea dei germogliPeso e numero dei grappoli per pianta
FOTOSINTESI
Input agrometeorologici
Input vegetativi
Lunghezza del giornoRadiazione solare totaleTemperature massima e minima
Radiazione solare intercettataEfficienza fotochimica della foglia
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~
luce intercettata
BILANCIOCARBONIO
TassoPn
giornaliera
PnTOT giornaliera
RespGiornaliera
ResrGiorn
Grappoli
RespGior foglie
RespGiornGermogli
GIORNI
TempGrappoli
TempFogliare
TassoRespGrappli
Tasso Resp
fogliare
EffTemp
suPn
PFtotGrappli
a pianta
Kfoglie
~
KGermogli
Tasso RespGermogli
TempGermogli
ACCUMULO
SS
~
PFmedio Grappoli
~
CO2toDM
~
Lunghezza giorno
~
Radiazione giornaliera
~
N°Grappoli a pianta
~
Eff
FOTOCHIMICA
~
PnMAX
~
TempMax
~TempMin
~
KGrappoli
~
aGrappoli
~
aFoglie
~
aGermogli
~
Superficie Germogli
GIORNI
GIORNI
GIORNI
GIORNI
~
AccArea Fogliare
~
TempMin~
TempMax
~
TempMin
~
TempMax
~
Lunghezza giorno
K estinzione
m2 a pianta
input e variabili ausiliarie diverse per le due forme d’allevamento
input meteorologici
input fisiologici e variabili ausiliarie uguali per le due forme d’allevamento
Noname 1
variabile di stato
variabile di tasso
input e variabili ausiliarie
connettore
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Correlazioni sostanza secca stimata-misurata
y = 0,7457x + 147,4R² = 0,8885
300
400
500
600
700
800
200 400 600 800
SS s
tim
ata
(g)
SS misurata (g)
Sostanza secca stimata-misurataCordone speronato
0
100
200
300
400
500
600
700
800
900
g
Sostanza secca stimata-misurataCordone speronato
stimata misurata
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y = 0,0218x + 7,1063R² = 0,8233
20
21
22
23
24
25
570 620 670 720 770
°B
rix
SS stimata (g)
Sostanza secca stimata/contenuto zuccherinoCortina semplice
Correlazioni sostanza secca stimata-zuccheri
Se aumento/diminuisco il numero di grappoli?
Se aumento/diminuisco h della parete fogliare?
y = 0,0372x - 4,0579R² = 0,9394
20
21
22
23
24
25
650 670 690 710 730 750
°B
rix
SS stimata (g)
Sostanza secca stimata/contenuto zuccherino Cordone speronato
Giovan Battista Mattii – La gestione della chiomaOrnellaia, 3 ottobre 2018
20
21
22
23
24
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28
21-ago 28-ago 04-set 11-set 18-set
°Brix
Degree Brix as a function of the number of clusters - M guyot
7 clusters 8 clusters 15 clusters
0
4
8
12
16
20
24
28
18-set 23-set 28-set 03-ott
°Brix
Degree Brix as a function of the number of clusters - CS guyot
7 clusters 8 clusters 15 clusters
Cabernet S. molto più sensibile del Merlot alla variazione di
carica produttiva
Giovan Battista Mattii – La gestione della chiomaOrnellaia, 3 ottobre 2018
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Giovan Battista Mattii – La gestione della chiomaOrnellaia, 3 ottobre 2018
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