La plastica

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I RIFIUTII RIFIUTI

La natura non conosce il concetto di rifiuto: quello che è scarto per un essere vivente diventa alimento per altri. Solo l'uomo genera rifiuti. Ogni cittadino produce annualmente circa 500 kg di rifiuti. Se moltiplichiamo tale quantità per tutti gli abitanti del posto in cui viviamo otterremo cifre impressionanti.

Bergamo 120.000 abitanti

60.000 tonnellate di rifiuti

Il rifiuto è qualunque sostanza od oggetto giunto al termine del suo uso.

I rifiuti non sono da considerarsi solo come residui delle attività umane ma anche come RISORSE da cui ricavare ENERGIA E MATERIALI.

I RIFIUTII RIFIUTI

I RIFIUTI URBANII RIFIUTI URBANI

Essi sono classificati in:1. Rifiuti Urbani (RSU)Rifiuti Urbani (RSU) - rifiuti domestici (anche ingombranti); - rifiuti provenienti dallo spazzamento delle strade; - rifiuti di qualunque provenienza o natura, giacenti sulle

strade; - rifiuti vegetali provenienti dalle aree verdi, quali giardini ....

2. Rifiuti Urbani pericolosi (RUP):Rifiuti Urbani pericolosi (RUP): sono tutti quei rifiuti che contengono nel loro interno una dose elevata di sostanze pericolose e che quindi devono essere raccolti e smaltiti diversamente dai rifiuti urbani normali e consistono in:

- medicinali scaduti; - pile; - frigoriferi; - batterie; - prodotti etichettati con T e/o F (solventi,

acetoni, colle, tintura per capelli, acidi, diluenti, antiparassitari, diserbanti, insetticidi...).

I RIFIUTI URBANI I RIFIUTI URBANI PERICOLOSIPERICOLOSI

3. Rifiuti Speciali:Rifiuti Speciali: - rifiuti derivanti da attività sanitarie; - rifiuti da attività commerciali; - rifiuti da lavorazioni industriali; - rifiuti derivanti dalle attività di recupero e

smaltimento di rifiuti, i fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da trattamenti delle acque;

- veicoli a motore, i rimorchi e simili fuori uso; - macchinari e apparecchiature obsoleti.

I RIFIUTI SPECIALII RIFIUTI SPECIALI

4. Rifiuti Speciali pericolosiRifiuti Speciali pericolosi: sono tutti quei rifiuti che contengono nel loro interno una dose elevata di sostanze pericolose e che quindi devono essere raccolti e smaltiti diversamente dai rifiuti urbani normali e consistono in:

- oli esausti e solventi; - provenienti da ospedali, case di cura; - derivanti da raffinazione del petrolio; - derivanti da industria chimica, fotografica,

tessile e metallurgica.

I RIFIUTI SPECIALI I RIFIUTI SPECIALI PERICOLOSIPERICOLOSI

La più recente legislazione impone l'obbligo di ridurre alla fonte i rifiuti, recuperare i materiali di scarto, riciclare tutte le frazioni raccolte separatamente.

Tipologia dei rifiuti:carta, vetro, plastica, lattine organico, frazione verde, pile, batterie, farmaci scaduti, legname, ferro e metalli, rifiuti ingombranti, elettrodomestici in disuso, pneumatici, ecc...

Solo al termine di tutte le possibili operazioni di recupero e di riciclo si può parlare di energia dai rifiuti.

I termoutilizzatori sono impianti che utilizzano la parte dei rifiuti che non può essere recuperata o riciclata per produrre energia elettrica ed energia termica che viene distribuita attraverso la rete di teleriscaldamento.

La Legislazione Europea vigente inserisce questo tipo di energia "riciclata" tra le fonti rinnovabili. Lo smaltimento in discarica dei rifiuti è quindi l'ultima tra le scelte da farsi ed è riservato ai soli rifiuti non altrimenti recuperabili.

La plastica è uno dei materiali più diffusi della nostra società.

E' prodotta in laboratorio ed è ricavata dal petrolio con complicati processi di lavorazione.

Le MATERIE PRIME impiegate nella produzione sono diverse:

- resine naturali;- resine sintetiche, ricavate dal petrolio e dal

metano cui vengono uniti materiali aiutanti per permettere particolari funzioni: rinforzanti, coloranti, solventi ed indurenti.

LA PLASTICALA PLASTICA

PER PRODURRE LA PER PRODURRE LA PLASTICA…PLASTICA…

Il suo enorme successo è dovuto a :• basso costo di produzione;• è semplice da lavorare e riutilizzare;• è facile da colorare, • resiste alla corrosione, è idrorepellente e

inattaccabile da parte di batteri e funghi.

MA…MA…

IL SUCCESSO DELLA IL SUCCESSO DELLA PLASTICAPLASTICA

1. Non essendo un prodotto naturale NON E’ BIODEGRADABILE quindi può sopravvivere per milioni di anni.

L'ambiente ci mette ad esempio 200 anni a smaltire una bottiglia o un sacchetto di plastica.

2. Inoltre PRODUCE DIOSSINA se bruciata e quindi è fondamentale provvedere al suo RECUPERO, per

RIUTILIZZARLA il maggior numero di volte ed evitare che si disperda nell'ambiente.

MA…MA…

TIPI DI PLASTICATIPI DI PLASTICA

• Polivinilcloruro (P.V.C.): è il tipo di plastica più diffuso ma più pericoloso. Ha una buona permeabilità all'acqua ed ai gas. E' usato per i tubi e raccordi per l'edilizia, bottiglie per bevande non gassate, nastro isolante, fili elettrici, flaconi di shampoo e cosmetici, sacchetti, cioccolatini, confezioni delle uova e fiale. Il P.V.C. è difficilmente riutilizzabile. Lo smaltimento non corretto è molto pericoloso in quanto la combustione del PVC sprigiona composti cancerogeni a base di cloro e fa nascere acido muriatico in forma gassosa (responsabile delle piogge acide);

TIPI DI PLASTICATIPI DI PLASTICA

• Polietilene (P.E.): è il più diffuso, economico e versatile. E' un materiale incredibilmente riciclabile grazie alla facilità di riutilizzo degli scarti di produzione e alla scarsa degradabilità. Si usa per i sacchetti per l'immondizia, sacchetti per la spesa, sacchetti per surgelare i cibi, teli, bottiglie di latte, taniche, tappi.

TIPI DI PLASTICATIPI DI PLASTICA

• Polipropilene (P.P.):è impiegato nel settore medico (siringhe monouso), in quello degli elettrodomestici, per la fabbricazione di stoviglie e secchi per vernici e spazzatura, bottiglie per bevande gassose, bicchieri di plastica, yogurt, bottiglie, pennarelli ... ;

• Polietilene tereftalato (P.E.T): è la caratteristica delle bottiglie d'acqua e di bevande gassate, è resistente agli urti e viene impiegato per automobili, arredamento ed imbottiture.

TIPI DI PLASTICATIPI DI PLASTICA

• Polistirolo (PS): Si usa per produrre vaschette alimentari, isolamentitermici e acustici, per l'imballaggio di prodotti.

• Policarbonato (PO): Usato per apparecchi di illuminazione, per caschi protettivi e biberon.

TIPI DI PLASTICATIPI DI PLASTICA

La plastica è un materiale che può essere raccolto nei negli appositi contenitori di colore giallo predisposti dalla APRICA.

IL RICICLOIL RICICLO

Cosa mettere nel sacco giallo:• Bottiglie di acqua minerale, latte, bibite e olio• Flaconi e dispenser per detersivi, saponi e

cosmetici• Contenitori per salse, creme, yogurt e gelati• Vaschette per alimenti (in PET, polistirolo e

polipropilene) • Blister e involucri sagomati• Buste e sacchetti per pasta, patatine, caramelle,• verdure e surgelati

COSA METTI NEL SACCO COSA METTI NEL SACCO GIALLO?GIALLO?

• Reti per frutta e verdura• Pellicole trasparenti• Sacchetti e buste dei negozi• Sacchi per prodotti da giardinaggio, detersivi e

alimenti per animali• Vasi da fiori e piantine utilizzati per la vendita e il

trasporto• Materiali per la protezione e il trasporto delle

merci (pellicole, pluriball, chips in polistirolo)• Piatti e bicchieri monouso (privi di residuo di cibo)

COSA METTI NEL SACCO COSA METTI NEL SACCO GIALLO?GIALLO?

Non mettere nel sacco giallo tutti gli oggetti di plastica che non siano imballaggi (giocattoli, accessori per la casa, spazzolino da denti, rasoi usa e getta, penne, grucce per abiti, taniche, secchi, videocassette.)

COSA NON DEVI METTERE COSA NON DEVI METTERE NEL SACCO GIALLO?NEL SACCO GIALLO?

Ricorda di:• Svuotare bene gli imballaggi: prima di buttare

i contenitori nel sacco giallo occorre eliminare i liquidi dalle bottiglie e dai flaconi e pulire i piatti da eventuali residui.

• Schiacciare le bottiglie: è buona abitudine schiacciare le bottiglie in plastica e rimettere il tappo affinché non riacquistino la forma originaria; in questo modo si riduce il volume degli imballaggi che così occupano meno spazio in casa e sono più facili da trasportare.

PER UN BUON RICICLO…PER UN BUON RICICLO…

La plastica proveniente dalla raccolta differenziata viene inviata ai centri di selezione e stoccaggio.

I vari tipi di plastica vengono divisi per sigla, poi macinati, lavati e avviati alla lavorazione di nuovi prodotti.

IL RICICLOIL RICICLO

Il procedimento di riciclaggio può essere:• meccanico, il più comune: si ottengono scaglie o

granuli che verranno utilizzati per la produzione di nuovi oggetti. Il materiale ottenuto è tanto migliore quanto più la plastica di partenza è omogenea;

• chimico, meno comune ma già applicato a livello industriale (ad esempio l'idrolisi del PET): all'opposto della sintesi della materia plastica, questo processo mira a spezzare le molecole base della plastica (polimeri) e ottenere le materie prime (monomeri) di partenza.

IL RICICLOIL RICICLO

Con il PET riciclato: nuovi contenitori (non alimentari), fibre per imbottiture, maglioni, "pile", moquette, interni per auto, lastre per imballaggi vari;

Con il PVC riciclato: tubi, battiscopa, scarichi per l’acqua piovana, raccordi, passacavi, prodotti per il settore edile;

Con il PE riciclato: contenitori per detergenti, tappi, film per i sacchi della spazzatura, pellicole per imballaggi, casalinghi.

LA TRASFORMAZIONELA TRASFORMAZIONE

si risparmiano le materie prime (come il petrolio e matano);

vantaggio ambientale: mancato conferimento in discarica, si riduce l'accumulo nell’ambiente di sostanze nocive, riduzione dell'impatto dei processi di trasformazione del petrolio;

vantaggio economico (risparmio sui costi di smaltimento e sulle importazioni della materia prima);

risparmio energetico; inoltre la plastica è un materiale tossico e pericoloso;

la plastica bruciata nell’inceneritore libera sostanze dannose per l'ambiente e per l'uomo. Al contrario se la plastica viene accumulata in discariche impiega milioni di anni per degradarsi e anche se sotterrta può produrre sostanze nocive.

PERCHE’ E’ IMPORTANTE PERCHE’ E’ IMPORTANTE RICICLARE LA PLASTICA?RICICLARE LA PLASTICA?