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Istituto Comprensivo Statale “Aldo Moro”
P.T.O.F. TRIENNIO 2016 /2019
a.s. 2017/2018
Elaborato dal Collegio docenti
Approvato dal Consiglio d’Istituto n. 2 del 4 dicembre 2018 delibera n. 32
con allegati inseriti nel documento
Carta dei servizi – Allegato A
Regolamento di Istituto – Allegato B
Patto educativo di corresponsabilità – Allegato C
Regolamento reclutamento Esperti Esterni e Tutor – Allegato D
Atto di Indirizzo – Allegato E
Piano di Miglioramento – Allegato F
Piano Triennale Animatore Digitale – Allegato G
e allegati in sezione separata
Rapporto di Autovalutazione – Allegato H
Curricolo Verticale – Allegato I P.A.I. – Allegato L
Statuto delle Studentesse e degli Studenti – Allegato M
INDICE Sezione introduttiva: Premessa 3
Le fonti normative 4
Pratiche gestionali e organizzative
Presentazione dell’Istituto 5
I nostri dati 7
Finalità 8
Vision e Mission 9
Risorse strutturali 10
Analisi del contesto 12
Analisi dei bisogni formativi 15
Le nostre Priorità 16
L’Organigramma 17
Il Funzionigramma 18
L’orario di funzionamento 19
I nostri …Numeri 20
Organico dell’autonomia 23
Pratiche educative e didattiche:
Il Curricolo Verticale 26
Il Percorso Formativo 28
Metodologie e strategie 29
Rapporti scuola - famiglia 30
Gli ordini di scuola
La Scuola dell’Infanzia 31
La Scuola Primaria 37
La Scuola Secondaria di primo grado 45
Verifica, Valutazione ed Autovalutazione d’Istituto
La valutazione 52
L’INVALSI 57
L’Autovalutazione 58
Progettazione…Inclusione…Formazione:
L’ampliamento dell’Offerta Formativa 60
L’Inclusione 65
Le visite e i viaggi di istruzione 69
La Formazione e l’aggiornamento 72
Allegati
A - Carta dei servizi 83
B - Regolamento di Istituto 85
C – Patto educativo di corresponsabilità 102
D - Regolamento reclutamento E.E. e Tutor 103
E - Atto di indirizzo
F - Piano di Miglioramento
109
112
G - Piano triennale dell’Animatore Digitale 120
Allegati non presenti nel documento
H – RAV //
I - Curricolo verticale //
L- P.A.I.
M – Statuto delle Studentesse e degli Studenti
//
//
2
PREMESSA
La scuola, nel corso del tempo, ha subito molteplici trasformazioni, dalla scuola intesa come Istituzione
organizzata per l’istruzione collettiva diretta anche a combattere l’analfabetismo degli adulti, si è giunti ad una
scuola predisposta alla Formazione dell’individuo, della persona e del cittadino. Dall’ 8 marzo 1999, con il
regolamento dell'autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 dell’8 marzo 1999) è stato realizzato in ogni istituzione
scolastica un Piano dell'Offerta Formativa (P. O. F.), documento che aveva il compito di mettere a fuoco le
scelte culturali, didattiche e organizzative di ogni scuola. Oggi con la legge 107 del 13 luglio 2015 (che ha
sostanzialmente modificato la visione generale del comparto istruzione). Il P.T.O.F., così come il “vecchio”
P.O.F., definisce e illustra l’identità della scuola in un’ottica pienamente orientata al successo formativo degli
studenti e costruisce le condizioni giuridiche, organizzative, professionali e di relazione che rendono flessibile
l’attività educativa e ne migliorano l’efficienza e l’efficacia. La scuola, attualmente, punta alla qualità
dell’apprendimento di tutti gli alunni, sostenendo sia difficoltà e disagi che potenziando eccellenze e delinea un
processo formativo che si costruisce nel rapporto integrato tra scuola/famiglia/ambiente/territorio, l’alunno è il
centro intorno al quale ruota l’intero comparto istruzione. La scuola, quindi, fissa:
- la centralità della persona dell'alunno nel rispetto della sua condizione
- l’attenzione alla realtà esterna, famiglia e territorio, in cui l'alunno vive e si realizza come persona
autonoma
- la congruenza delle risposte, per cui il valore di un PTOF non è dato solo da cosa prevede, ma da come
risponde all'utenza
- la coerenza tra tutte le azioni poste in essere in ordine ai contenuti, alle relazioni, all'organizzazione.
La nostra scuola elabora un’offerta pianificata di crescita ed educazione che mira allo sviluppo degli obiettivi
prioritari delineati al comma 7 della legge 107/2015 con un’attenzione particolare a (lettere a-b-d-e-h-i):
1. valorizzare e potenziare le competenze linguistiche, con particolare riferimento all’italiano nonché alla
lingua inglese e ad altre lingue dell’Unione europea, anche mediante l’utilizzo della metodologia
Content language integrated learning (a)
2. potenziare le competenze matematico-logiche e scientifiche (b)
3. potenziare le metodologie laboratoriali e le attività di laboratorio (i)
4. sviluppare le competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione
dell’educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze ed il dialogo tra culture, il sostegno
e l’assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della
consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziare le conoscenze in materia giuridico ed economico-
finanziaria e di educazione all’autoimprenditorialità (d)
5. sviluppare comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza ed al rispetto della legalità, della
sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali (e)
6. sviluppare delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale,
all’utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione e ai legami con
il mondo del lavoro (h)
Priorità sarà data alla trasformazione in meglio, dei punti critici emersi dal RAV, che sono:
a) riduzione della variabilità tra classi parallele; b) miglioramento dei risultati nelle prove standardizzate
nazionali; c) migliorare le modalità di ascolto e collaborazione con i genitori; d) implementare i corsi di
aggiornamento per il personale; e) valorizzare le risorse esistenti.
La realizzazione di una progettualità così complessa comporta la predisposizione in modo attento e preciso, di
ogni singolo passaggio attraverso il quale essa sarà declinata. Tale progettualità è inserita nei documenti allegati
al PTOF cui si rimanda per la visione completa:
RAV: Rapporto di Autovalutazione
PdM: Piano di Miglioramento
PdMD: Piano di Miglioramento Digitale
PdF: Piano della Formazione del personale
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Dott.ssa. M. Cristina Bottigliero (firma autografa sostituita a mezzo stampa
ai sensi dell’art. 3 c.2. del D.lgs 39/93)
3
FONTI NORMATIVE ESSENZIALI CUI SI ISPIRA IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Costituzione della Repubblica italiana:
• Art. 3: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza
distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni
personali e sociali. E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e
sociale che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno
sviluppo della persona umana...”
• Art. 21: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola,
lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione...”
• Art. 30: “E’ dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati
fuori dal matrimonio...”
• Art. 33: “L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento...”
• Art. 34: “La scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni è
obbligatoria e gratuita”.
Leggi costituzionali: L.C. 3/2001
Leggi ordinarie: L. 241/1990 e s. m. i.; L. 20/1994; L. 169/2008; L. 170/2010
Leggi delega: 162/1990; 59/1997; 53/2003; 133/2008
D. P. R.: 275/1999; 139/2007; 81/2009; 89/2009; 122/2009; 87/2010; 88/2010; 89/2010; 80/2013
Decreti Legislativi: 81/2008; 196/2003; 59/2004
Direttiva del MIUR sui Bes del 2012
Riforma del Sistema nazionale di istruzione e formazione: L. n. 107 del 13.07.2015,
Le Indicazioni per il curricolo 2012: “Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di
istruzione”
La Circolare Ministeriale 19 febbraio 2014: le “Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli
alunni stranieri”
Documenti europei: Raccomandazioni del Consiglio d’Europa del 18 dicembre 2006 e 23 aprile 2008
Comunicazione della Commissione europea “Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile
e inclusiva” (Bruxelles 3.3.2010- recepita il 17 giugno 2010)-ET 202.
4
PRESENTAZIONE DELLE SCUOLE DELL’ISTITUTO
Chi Siamo L’Istituto Comprensivo Statale “Aldo Moro” nasce il 1 settembre 2012 dall'accorpamento del Secondo
Circolo didattico di San Felice a Cancello con la Scuola Media Statale “Aldo Moro” di Cancello Scalo.
L’Istituto è così strutturato:
Scuola Secondaria di I Grado – Cancello
Scuola Primaria e Scuola dell'Infanzia
Plesso Cancello Plesso Botteghino
Plesso Polvica Plesso San Marco Trotti
5
Dove siamo
San Felice a Cancello accoglie alunni provenienti dalla zona meridionale del Comune, riferimento
geografico è il castello federiciano, attualmente della famiglia Barracco, visibile al viaggiatore che
giunge da Napoli, da Nola e da Caserta. La realtà scolastica è eterogenea per le diverse condizioni
socio-economiche della popolazione. La stazione ferroviaria di Cancello è la ragione del flusso
continuo di persone provenienti soprattutto dalla provincia napoletana, ma determina anche lo sbarco
di extracomunitari che fino a qualche anno fa, erano i principali braccianti nella quasi monocultura del
tabacco. La presenza degli extracomunitari, comunque, non determina un incremento significativo
della popolazione scolastica dell’Istituto.
A San Felice a Cancello c’è un alto indice di disoccupazione, al censimento del 2011 risulta occupato
solo il 21% della popolazione. Le piccole imprese, che stentatamente sopravvivono alla crisi
economica, riguardano il settore tessile dove trovano occupazione ragazze fuori dall’obbligo
scolastico o che hanno abbandonato la scuola dopo la licenza di terza media e donne provenienti dai
paesi dell’Est. Sono quasi del tutto scomparse le fabbriche di calzature che alcuni anni addietro
fornivano lavoro a domicilio alle tante orlatrici della valle. Maggiore occupazione è presente nell’area
dei servizi: trasporti, scuola, sanità. A San Felice a Cancello mancano strutture culturali e ricreative
quali: cinema, biblioteche, teatri, luoghi di ritrovo.
Attualmente, si sta assistendo ad un incremento della presenza di palestre, piscine, scuole calcio o altre
attività sportive tutte a struttura privata, nonostante ciò la maggior parte dei ragazzi trascorre interi
pomeriggi guardando la tv, giocando con i videogiochi o nelle piazzette delle varie frazioni. Questo
determina un vuoto che è terreno di azione e di impegno della scuola la quale rappresenta, purtroppo,
l’unico capitale sociale su cui poter investire per il futuro. Essa intende colmare alcune di queste
lacune attraverso una serie di attività progettate e realizzate per questo scopo.
6
I nostri dati
Orario di ricevimento del Dirigente Scolastico Il D.S. riceve nella sede centrale nei giorni:
martedì e giovedì dalle ore 10.00 alle ore 12.30
Negli altri giorni e nei plessi solo su appuntamento.
Orario di ricevimento segreteria
Gli uffici di segreteria sono aperti al pubblico:
Lunedì dalle ore 8.30 alle ore 10.30
Martedì dalle ore 15.00 alle ore 18.00
Giovedì dalle ore 12.00 alle ore 14.00
Venerdì dalle ore 12.00 alle ore 14.00
7
Denominazione
Istituto Comprensivo Statale “Aldo Moro”
Indirizzo
Via XXI Giugno
81024 Cancello Scalo CE
Telefono/fax
0823/330840
ceic870009@istruzione.it
Codice meccanografico d’Istituto
CEIC870009
Dirigente Scolastico
Dott.ssa Maria Cristina Bottigliero
Sito Web
www.aldomorocancelloscalo.gov
Ai sensi dell’art.1 – comma 1 della Legge 107 del 15/07/2015 Il nostro istituto realizza le seguenti
finalità:
8
Riconosce il ruolo centrale della scuola nella società della conoscenza
conoscenza conoscenza
Innalza i livelli di istruzione e le competenze degli studenti
Contrasta le disuguaglianze socio-culturali e territoriali
Previene l’abbandono e la dispersione scolastica
Realizza una scuola aperta
Garantisce il diritto allo studio e le pari opportunità di successo
formativo
FINALITA’
Per formare “IL CITTADINO DEL MONDO” in continuità con l’opera educativa della famiglia e
attraverso un rapporto di collaborazione e di intesa, il nostro Istituto lavorerà per:
Sviluppare l’interesse, la curiosità e la motivazione ad apprendere valorizzando le
esperienze e le conoscenze di ciascuno
Offrire stimoli e strumenti per sapersi rapportare correttamente con le altre culture
promuovendo la diversità e la collaborazione come valori positivi
Insegnare a trasferire conoscenze e competenze da un campo all’altro del sapere per
favorire negli alunni la formazione del pensiero critico e creativo
Avviare l’apprendimento consapevole attraverso l’esperienza attiva, l’esplorazione
e la scoperta
Favorire un’adeguata organizzazione di tutte le discipline come elementi che
concorrono all’unitarietà del sapere
9
…Una scuola capace di formare
“ IL CITTADINO DEL MONDO”
che, in modo responsabile, critico e attivo, sia
partecipe della comunità locale, nazionale e
internazionale e sia protagonista del proprio tempo.
Risorse Strutturali
L’Istituto dispone delle seguenti aule e strutture:
SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO
GRADO
CANCELLO
• Aule n. 5
• Biblioteca
• Refettorio
• Area giochi
attrezzata
SAN MARCO
• Aule n. 2
• Refettorio
• Area giochi
attrezzata
BOTTEGHINO
• Aule n. 2
• Refettorio
POLVICA
• Aule n. 2
• Refettorio
• Aula di
psicomotricità
CANCELLO
• Aule n. 15
• LIM n. 9
• Laboratorio Musicale
• Laboratorio Informatico
• Biblioteca
• Palestra
• Laboratorio audio-video
SAN MARCO
• Aule n. 7
• LIM n. 4
• Sala informatica
• Laboratorio Scientifico
BOTTEGHINO
• Aule n. 5
• LIM n. 3
• Sala informatica
• Giardino con giostrine
POLVICA
• Aule n. 4
• Videoproiettori con
funzione LIM n. 2
• Sala computer
CANCELLO
• Aule n. 18
• LIM n. 19
• Laboratorio Musicale
• Laboratorio Scientifico
• Laboratorio Informatico
• Palestra
• Campetti esterni per la
pallacanestro e per la
pallavolo
• Biblioteca
• Palco per rappresentazioni
teatrali
10
Il servizio Biblioteca è un’offerta formativa della nostra scuola finalizzata all’arricchimento culturale
dell’utenza. Il patrimonio in possesso è formato da Enciclopedie, testi per la didattica ad uso dei
docenti, classici della letteratura italiana e, in particolare, narrativa per ragazzi.
Grazie alle iniziative cui la scuola ha aderito, alcuni libri sono stati donati dai genitori e dagli editori
stessi, questo ha fatto sì che le biblioteche scolastiche sia della Primaria che della Secondaria si
arricchissero anche se il patrimonio librario in dotazione è ancora non sufficiente a soddisfare le
richieste. Si spera nel corso degli anni a venire di aumentare ancora il numero dei volumi presenti. I
nuovi libri sono stati sistemati e catalogati e anche quest’anno la scuola offre agli alunni l’opportunità
di accostarsi alla lettura in modo autonomo, per arricchire le proprie conoscenze, scoprire mondi nuovi
e generi letterari diversi, per la Scuola Secondaria di lunedì dalle 11.10 alle 12.10 secondo il seguente
calendario: 12-19 e 26 novembre 2018; 3 e 17 dicembre 2018; 14 e 28 gennaio 2019; 4-11 e 25
febbraio 2019; 11 e 18 marzo; 8 e 29 aprile 2019. Quando la biblioteca sarà aperta, i ragazzi potranno
richiedere libri in prestito che avrà la durata di 15 giorni, come da regolamento affisso in ogni aula.
Ogni prestito verrà registrato dalla referente De Feo Angela Maria, su una scheda personalizzata. In
Biblioteca sono presenti anche vari sussidi didattici (dizionario etimologico, enciclopedie,
videocassette, audiocassette, ecc. ), per consultarli è opportuno farne per tempo la richiesta. Per la
Scuola Primaria e dell’Infanzia la referente, Carfora Giuseppina, aprirà la biblioteca il secondo
martedì di ogni mese dalle ore 9.00 alle ore 11.20; per i plessi le date saranno concordate di volta in
volta con le referenti. L’Istituto partecipa da alcuni anni all’iniziativa editoriale “Io leggo perché” al
fine di implementare la consistenza numerica dei volumi presenti e, grazie alla partecipazione dei
genitori, ha ricevuto in donazione una buona serie di testi adatti alle varie fasce d’età presenti. Le
referenti, inoltre, hanno richiesto al Seminario Vescovile di Caserta libri gratuiti per implementare
ulteriormente il numero dei testi presenti. Oltre al prestito, il cui servizio sarà offerto per tutto l’anno,
le referenti proporranno altre attività legate al libro:
Acquisto di nuovi libri
Riordino testi
Aggiornamento Catalogo
Un giorno…in biblioteca
Analisi della ricaduta didattica attraverso recensioni, commenti, disegni o altre forme espressive
liberamente scelte dalle docenti di Italiano
Questionario motivazionale a campione
La top-book (graduatoria dei libri più letti)
Premio Lettore-forte (verranno premiati gli alunni che leggeranno nell’arco dell’anno scolastico un
numero elevato di libri)
Il Giorno della Memoria sarà dedicato alla lettura di passi tratti da libri-testimonianza, per non
dimenticare e riflettere insieme
Partecipazione a premi letterari e concorsi legati alla lettura
Incontri con l’autore
La settimana del libro in occasione della Giornata mondiale del libro e dei diritti d’autore (23
aprile).
Fiera del libro (un evento organizzato dai ragazzi, magari a fine anno, per raccogliere fondi per
acquistare nuovi libri per la biblioteca).
Io leggo perché progetto dell’AIE al quale l’Istituto partecipa il cui scopo è non solo avvicinare adulti
e ragazzi alla lettura ma anche aumentare il numero dei testi presenti nelle biblioteche scolastiche.
11
L’ANALISI DEL CONTESTO
Il Contesto Esterno
12
Carenza sul territorio di centri
sportivi e ricreativi pubblici
Carenza di iniziative
culturali rivolte ai
ragazzi
Possibili forme di
bullismo
Eterogeneo
livello socio-
economico
Scarsa presenza sul
territorio di centri
aggreganti per
ragazzi
IL TERRITORIO
La scuola realizza il principio di sussidiarietà orizzontale, interagendo funzionalmente col territorio
inteso come fattore di sviluppo e, quindi, indagato nella sua incidenza sulla domanda formativa dei
singoli alunni; viene anche utilizzato come risorsa nella progettazione formativa e come prodotto
dell’educazione medesima in quanto gli alunni, debitamente allenati alle competenze trasversali le
spendono nel territorio medesimo.
Partner privilegiato nei rapporti con la scuola è il Comune nelle persone dei Commissari Prefettizi,
visto che ad oggi è commissariato per infiltrazioni camorristiche; ma non mancano collaborazioni con
altri enti del territorio: Pro Loco, Associazioni Culturali, Associazioni Sportive, etc…
Popolazione scolastica: Status familiare
Status socio economico e culturale delle famiglie degli studenti
Background familiare mediano
Basso
Percentuale di studenti con entrambi i genitori disoccupati - II
Classe - Primaria
1,9%
Percentuale di studenti con entrambi i genitori disoccupati - V
Classe - Primaria
0%
Percentuale di studenti con entrambi i genitori disoccupati - III
Classe - secondaria
0%
Risorse economiche e materiali:
Finanziamenti assegnati dallo Stato
Gestiti dal Ministero
96,6%
Gestiti dalla scuola 3,4%
Edilizia e rispetto delle norme sulla sicurezza
Certificazioni Tutte le certificazioni rilasciate
Sicurezza edifici e superamento barriere architettoniche Parziale adeguamento
13
SICUREZZA E SALUTE NELLE SCUOLE
(DIG 09/04/2008 n. 81 e segg. Del CCNL 2006-2009)
L’ambiente scolastico è uno dei luoghi in cui deve essere garantita la sicurezza delle strutture e degli
impianti, nonché le condizioni ambientali per la salute dei dipendenti e degli alunni.
La particolare natura dei luoghi e delle attività che in essi vi si svolge, ha richiesto una normativa
specifica la cui attuazione sottende un complesso lavoro di preparazione sui versanti delle procedure e
delle responsabilità collettive e individuali oltre che all’adeguamento di tutti i luoghi di lavoro rispetto
ai parametri di sicurezza previsti.
Per adeguarsi alle direttive comunitarie ed internazionali riguardanti sicurezza e salute dei lavoratori
sul posto di lavoro, anche l’Italia ha dovuto approvare ed adottare norme a carattere generale ed altre
contrattuali e amministrative su tale materia, relative all’ambito scolastico, in riferimento ai criteri
europei.
Fra le norme contrattuali e amministrative che hanno meglio definito responsabilità e procedure, vi è
quella che ha individuato i capi d’Istituto come datori di lavoro nelle istituzioni scolastiche,
conferendo loro le competenze e le responsabilità individuate dal D.lgs 09/04/2008 n. 81, che si adotta
integralmente nelle finalità del campo applicazione del comparto Scuola dell’Infanzia, Primaria e
Secondaria di primo grado in merito a:
❖ adozione di misure protettive in materia di locali, strumenti, materiali, apparecchiature,
videoterminali, ecc…
❖ valutazione dei rischi esistenti
❖ elaborazione dei documenti in cui si indicano i criteri di valutazione seguiti, le misure di
prevenzione e protezione adottate
❖ designazione dei lavoratori incaricati di attuare le misure di prevenzione e protezione.
Nel Triennio saranno realizzate iniziative di formazione rivolte anche agli studenti, per promuovere la
conoscenza delle tecniche di primo soccorso come dal comma 10 della legge 107
14
ANALISI DEI BISOGNI FORMATIVI
Il POF di una scuola acquista maggiore efficacia e validità quando riesce a fondare le sue scelte ed i
suoi percorsi formativi su di un’attenta rilevazione e interpretazione dei bisogni formativi degli
alunni, delle aspettative delle famiglie e della comunità sociale nei confronti della scuola, delle
aspettative e competenze professionali degli operatori scolastici. Particolare attenzione va diretta ai
risultati delle rilevazioni INVALSI relative agli ultimi anni scolastici per considerane le criticità
emerse.
Dalle rilevazioni effettuate negli anni precedenti e come si evince dalla sezione apposita del RAV
emergono come prioritari i seguenti:
Bisogni formativi degli alunni
• importanza delle relazioni per poter stare bene a scuola
• maggior coinvolgimento e partecipazione nelle attività scolastiche
• esigenza di vivere esperienze interessanti e significative di apprendimento nell’ambito
scolastico (progetti vari di ampliamento dell’offerta formativa) ed extrascolastico (uscite
didattiche, viaggi d’istruzione, visite guidate..)
• possibilità di affrontare gli apprendimenti in spazi diversificati
• utilizzo di metodi e strumenti differenziati per l’ampliamento dell’apprendimento
Aspettative delle famiglie
• trasmissione di valori sociali e morali
• attenta valutazione dei bisogni e degli interessi degli alunni
• costruzione di una preparazione adeguata
• uso sistematico dell'informatica
• sviluppo di una buona motivazione ad apprendere
• valorizzazione delle potenzialità e capacità di tutti
• attenzione agli alunni scolasticamente deboli
• incremento delle capacità di stare/lavorare in gruppo
• incentivazione del dialogo con gli alunni
• diminuzione della variabilità di punteggi fra le classi
• potenziamento dei più dotati.
Aspettative dei docenti
• valorizzazione delle competenze professionali
• svolgimento del lavoro in un clima relazionale positivo centrato sul rispetto e la
collaborazione tra tutti coloro che operano nella scuola
• autonomia mirata ad una progettualità specifica che arricchisca il percorso formativo degli
alunni
• coinvolgimento delle agenzie formative del territorio e degli enti locali
• partecipazione delle famiglie nel percorso educativo-didattico degli alunni
Attese della comunità locale
• l'apertura al mondo culturale con l’opportunità di concrete collaborazioni
• un’offerta formativa qualificata con iniziative scolastiche del territorio
• un contesto positivo di aggregazione e integrazione per gli alunni
• la valorizzazione del patrimonio culturale locale
• la maturazione del senso di appartenenza alla comunità
15
Le nostre priorità…
Formazione Motivazione
Continuità Orientamento
Integrazione Inclusione
16
Organigramma
Laboratorio
Laboratorio
17
DIRIGENTE SCOLASTICO
Dott.ssa Maria Cristina Bottigliero
Direttore dei Servizi
Generali e Amministrativi
Rosa Sgambato
STAFF del D.S. Vicaria: Loredana D’Andrea
Collaboratori
Piscitelli Anna, De Lucia Caterina
Coordinatori sedi distaccate
Plesso Cancello: Primaria: Piscitelli Maria Giovanna
Infanzia : Sapio Vincenza
Plesso Polvica: Primaria: Luponio Maria Teresa
Infanzia: Marcantonio Anna Filomena
Plesso Botteghino: Primaria: Palma Giuseppina
Infanzia: Cefalo Giuseppina.
Plesso San Marco: Primaria: d’Angelo Anna
Infanzia: Troisi Eugenia
R.S.U.
De Lucia C.-Delle Cave R.-
RSA Izzo M.
Collegio dei Docenti
n. componenti
R.S.P.P.
Fiorillo Donato
Consiglio di
Istituto
n. 19 componenti
Giunta esecutiva
DS
DSGA
(Doc)
(Gen)
(Gen)
(ATA)
Personale ATA
Assistenti Amministrativi
- De Lucia Paola
- Principato Anna
- Morgillo Vincenza
- Crisci Teresa
- Verlezza Lucia
n. 16 Collaboratori Scolastici
R.L.S.
De Lucia C.
Funzioni Strumentali al PTOF
Area 1: Carafa Anna – Goglia Anna Area 2: Tullio Maria Concetta – Izzo Maria Area 3: Piscitelli Patrizia - Pascale Assunta Area 4: Sorvillo Salvatore- Fortino Olindo Area 4: Sorvillo Salvatore – Carafa Anna
Referente Bullismo e
Cyberbullismo
Goglia Anna
Funzionigramma
18
Dirigente Scolastico
R.S.U. Consiglio di
Istituto
Giunta
Esecutiva
E
E
D.S.G.A.
Area
Amministrativa
Amministrativ
a
Area
Personale
Area
Didattica
Collaboratori
Scolastici
Collaboratori
Dirigente
Collegio
Docenti
Consigli di
Classe
Funzioni
Strumentali
Dipartimenti
Disciplinari Gruppi di
Lavoro
Orario di funzionamento
La scuola dell’Infanzia rimane aperta per un totale di 40 ore settimanali con il seguente orario:
Dal lunedì al venerdì:
entrata 8.20 – 9.00
uscita 16.00 – 16.20
per i bambini in fase di inserimento l’orario viene concordato con le insegnanti.
La scuola Primaria: Cancello, Botteghino e San Marco hanno un tempo scuola di 27 ore settimanali
di discipline, con il seguente orario:
lunedì -mercoledì-giovedì-venerdì:
entrata 8.15
uscita 13.15
martedì :
entrata 8.15
uscita 15.15
Il Plesso Polvica: ha un tempo settimanale di 40 ore
dal lunedì al venerdì:
entrata 8.15
uscita 16.15
La scuola Secondaria ha un tempo scuola di 30 ore settimanali con il seguente orario:
dal lunedì al venerdì:
entrata 8.10
uscita 14.10
Gli allievi che si avvalgono dell’insegnamento dello Strumento musicale, oltre alle 30 ore, effettuano l’orario
dedicato allo strumento musicale in una fascia oraria pomeridiana concordata con i genitori.
L’organizzazione didattica dei docenti di strumento musicale, nell’ottica dell’ampliamento dell’Offerta
Formativa, prevede la fruizione da parte degli alunni di 2 ore di strumento invece di 1, pertanto il monte ore
settimanale disposto per gli alunni del corso di strumento è di 32 ore.
I dati presenti in questa pagina saranno aggiornati entro la fine di ottobre di ogni anno di riferimento del
PTOF
19
I NOSTRI… NUMERI
Il Personale
Scuola dell’Infanzia tot. 32 di cui
Docenti di Religione Cattolica 1
Docenti di sostegno 11
Docenti posto comune 20
Totale 32
Scuola Primaria tot. 59 di cui
Docenti di Religione Cattolica 4
Docenti di sostegno 16
Docenti LS 1
Docenti posto comune 38
Totale 59
Scuola Secondaria di I grado tot. 43 di cui
Docenti distribuiti sulle singole classi 34
Docenti di strumento musicale 4
Docenti di Religione Cattolica 1
Docenti di sostegno 8
Totale 43
Il Personale ATA
Direttore Generale Servizi Amministrativi 1
Assistenti amministrativi 5
Collaboratori scolastici 17
Totale 23
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PTOF
20
La Popolazione Scolastica
Per l’anno scolastico 2018/2019 sono iscritti n. 987 alunni, così ripartiti:
Scuola dell’Infanzia
Plessi N. sezioni N. alunni
Cancello Scalo 5 89
Botteghino 2 35
Polvica 1 16
S. Marco Trotti 2 45
Totale 10 185
Scuola Primaria
Plessi N. classi N. alunni
Cancello Scalo 15 278
Botteghino 5 88
Polvica 2 22
S. Marco Trotti 7 106
Totale 29 494
Scuola Secondaria di primo grado
N. classi N. alunni
18 308
Totale 18 308
I dati presenti in questa pagina saranno aggiornati entro la fine di ottobre di ogni anno di riferimento del
PTOF
21
I nostri numeri…in breve
I DOCENTI
32
59
43
23
docenti infanzia
docenti primaria
docenti secondaria
personale ATA
GLI ALUNNI
185
494
308infanzia
primaria
secondaria
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PTOF
22
ORGANICO DELL’AUTONOMIA
E DI POTENZIAMENTO
Ottenuto nella fase C di assunzione del Governo per l’a.s. 2018/2019
DOCENTE CLASSE DI CONCORSO COMPITI e/o FUNZIONI
Pesce Orsola 22h Salzillo Maria Consiglia 22h
plesso Cancello
E.E. Potenziamento delle competenze
linguistiche, matematico-logiche e
scientifiche (legge 107/2015 art. 1 c. 7 lettera a e b)
Di Bernardo Pasqualina
7h plesso San Marco
13h plesso Botteghino
E.E. Potenziamento delle competenze
linguistiche, matematico-logiche e
scientifiche (legge 107/2015 art. 1 c. 7 lettera a e b)
Lerro Vincenzo A030
Educazione fisica
Potenziamento delle competenze
linguistiche, matematico-logiche e
scientifiche attraverso la pratica
sportiva (legge 107/2015 art. 1 c. 7 lettera a e b)
I dati presenti in questa pagina saranno aggiornati entro la fine di ottobre di ogni anno di riferimento del
PTOF
23
FABBISOGNO DELLE RISORSE UMANE
Triennio 2016/2019 Per il prossimo anno scolastico 2019/2020, che è quello conclusivo del triennio del presente PTOF, si
prevede una sostanziale conferma del numero attuale di classi e di docenti: Il fabbisogno dei posti in organico è così definito (fatto salvo l’adeguamento al termine di ogni anno
scolastico):
▪ per i posti comuni di scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado si prevede, con
possibilità di variazione in sede di organico annuale:
n. 20 posti comune Scuola Infanzia
n. 8 posti sostegno Scuola Infanzia
n. 1 posto IRC Scuola Infanzia
n. 34 posti comune Scuola Primaria
n. 1 posto specialista lingua straniera Scuola Primaria
n. 12 posti sostegno Scuola Primaria
n. 4 posti IRC Scuola Primaria
n. 4 posti Potenziamento Scuola Primaria
n. 10 posti A-22 Italiano, Storia e Geografia nella Scuola Secondaria di I grado
n. 6 posti A-28 Matematica e Scienze
n. 3 posti A-25 Lingua Inglese e seconda lingua comunitaria nella Sc. Sec. di I grado (Inglese)
n. 2 posti A-25 Lingua Inglese e seconda lingua comunitaria nella Sc. Sec. di I gr. (Francese)
n. 2 posti A-01 Arte e Immagine nella Scuola Secondaria di I grado
n. 2 posti A-60 Tecnologia nella Scuola Secondaria di I grado
n. 2 posti A-30 Musica nella Scuola Secondaria di I grado
n. 2 posti A-49 Scienze Motorie e Sportive nella Scuola Secondaria di I grado
n. 1 posto A-56 Strumento musicale nella Scuola secondaria di I grado (Pianoforte)
n. 1 posto A-56 Strumento musicale nella Scuola secondaria di I grado (Corno)
n. 1 posto A-56 Strumento musicale nella Scuola secondaria di I grado (Violino)
n. 1 posto A-56 Strumento musicale nella Scuola secondaria di I grado (Flauto)
n. 7 posti sostegno Scuola secondaria di I grado
▪ per i posti di sostegno di scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado occorre
incrementare il rapporto tra docenti e alunni di almeno 2 unità per comparto per un
miglioramento dell’offerta
▪ per ciò che concerne i posti del personale ATA si riscontra la necessità di incrementare
l’organico relativo ai collaboratori scolastici di almeno due unità vista la complessità della
scuola, per quanto riguarda gli assistenti amministrativi, si conferma la dotazione organica
dell’anno scolastico corrente
I dati presenti in questa pagina saranno aggiornati entro la fine di ottobre di ogni anno di riferimento del
PTOF
24
RICHIESTA POSTI DI ORGANICO DELL’AUTONOMIA O POTENZIATO
ART. 1 commi 5 e 7 Legge 107/2015
Nella richiesta dell’organico di potenziamento si è tenuto conto delle seguenti priorità in linea con il
RAV inoltrato:
➢ Valorizzazione e potenziamento delle competenze matematico- logiche e scientifiche
➢ Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento
all’Italiano, nonché alla lingua Inglese, non trascurando, tra le attività, l’inserimento della
metodologia CLIL
➢ Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la
valorizzazione dell’educazione interculturale
➢ Prevenzione e contrasto alla dispersione scolastica e diritto allo studio degli alunni BES
ANNO SCOLASTICO 2018/2019
❖ n. 4 posti Scuola Primaria comune EEE per un totale di 88 ore da destinare al recupero e
potenziamento delle competenze matematico–logiche e scientifiche, linguistiche e di Lingua
Straniera, anche per la diminuzione della variabilità tra le classi e, laddove necessita, alla
sostituzione di docenti assenti per periodi inferiori ai 10 gg. Plessi di utilizzazione: Cancello, San
Marco Trotti, Botteghino e Polvica
❖ n. 2 posti Area Matematico-logica e scientifica per un totale di 36 ore da destinare al recupero
e potenziamento delle competenze matematico–logiche e scientifiche, anche per la
diminuzione della variabilità tra le classi e, laddove necessita, alla sostituzione di docenti
assenti per periodi inferiori ai 10 gg. Plessi di utilizzazione: Scuola Secondaria di primo grado
❖ n. 2 posti Area Linguistica per un totale di 36 ore da destinare al recupero e potenziamento
delle competenze linguistiche, anche per la diminuzione della variabilità tra le classi e, laddove
necessita, alla sostituzione di docenti assenti per periodi inferiori ai 10 gg. Plessi di utilizzazione:
Scuola Secondaria di primo grado
❖ n. 2 posti sostegno Scuola dell’Infanzia per il miglioramento del rapporto docenti/alunni e per
l’implementazione del percorso di inclusione
❖ n. 2 posti sostegno Scuola Primaria per il miglioramento del rapporto docenti/alunni e per
l’implementazione del percorso di inclusione
❖ n. 2 posti sostegno Scuola Secondaria di I grado per il miglioramento del rapporto
docenti/alunni e per l’implementazione del percorso di inclusione
I posti richiesti in totale sono 14, per l’utilizzazione del personale si rimanda all’allegato PdM
25
IL CURRICOLO VERTICALE
Il curricolo verticale completo, di cui si offre sintesi schematica, è allegato al presente Piano
SC
UO
LA
DE
LL
’IN
FA
NZ
IA
CAMPI DI ESPERIENZA
I discorsi e le La conoscenza del Il sé e l’altro Il corpo e il Immagini,
Parole mondo movimento suoni colori
SC
UO
LA
PR
IMA
RIA
DISCIPLINE
Italiano Storia
Inglese Geografia Cittadinanza e Educazione Arte e
Matematica Costituzione fisica immagine
Musica
Scienze Religione
Tecnologia
SC
UO
LA
SE
CO
ND
AR
IA D
I
PR
IMO
GR
AD
O
DISCIPLINE
Italiano Storia Cittadinanza e Educazione Arte e
Inglese Geografia Costituzione fisica immagine
Musica
Lingua 2 Matematica Religione
Scienze
Tecnologia
26
Competenze al termine del primo ciclo dell’istruzione
27
(Scuola dell’Infanzia, Scuola Primaria, Scuola Secondaria di I grado)
L’iter progettuale del percorso formativo dell’alunno può essere così rappresentato:
MIN
IST
ER
O
I
ST
RU
ZIO
NE
I
ST
ITU
ZIO
NE
S
CO
LA
ST
ICA
PTOF
UNITÀ DI
APPRENDIMENTO
AL
UN
NO
TRAGUARDI PER
LO SVILUPPO DI
COMPETENZE
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO
Strategici per
raggiungere i traguardi
per lo sviluppo delle competenze
OBIETTIVI
FORMATIVI
Generalmente
trasversali formulati per
l’intero gruppo classe,
per gruppi di alunni che
presentano analogia, per
uno o più alunni in
situazioni particolari
28
“E’ l’arte suprema dell’insegnante,
risvegliare la gioia della creatività e della conoscenza”
(Albert Einstein)
Il nostro Istituto Comprensivo, fatta salva la libertà di insegnamento, adotta metodologie e strategie
didattiche ed operative che favoriscono la partecipazione dell’alunno alla ricerca ed elaborazione del
proprio sapere attraverso un processo di apprendimento personalizzato nel rispetto delle metodologie
specifiche delle varie discipline e dei sistemi simbolico-culturali dei vari campi di esperienza per
garantire lo sviluppo armonico degli alunni e il successo formativo. La nostra proposta metodologica,
quindi, prevede una interazione allievo – docente a tutti i livelli della proposta didattica.
29
METODOLOGIE E
STRATEGIE EDUCATIVE
DIDATTICA PER
CONCETTI
LAVORO DI
GRUPPO
GIOCO
DIDATTICA
LABORATORIALE
LEZIONE
INTERATTIVA
RICERCA - AZIONE
PROBLEM - SOLVING
Rapporti Scuola - Famiglia
L’Istituto Comprensivo “Aldo Moro” sulla base delle decisioni assunte a livello collegiale, promuove
forme ed occasioni molteplici di incontri tra scuola e famiglia la cui collaborazione è ritenuta
indispensabile e determinante per un’efficace azione didattica ed educativa.
La famiglia è il primo nucleo nel quale il minore è inserito, i genitori sono i primi e principali
educatori dei propri figli e condividono la loro missione educativa con la scuola. Necessita, perciò,
un’armonica intesa e un proficuo rapporto tra le due agenzie
L’impegno della famiglia nella scuola e per la scuola deve essere autenticamente sentito e non
limitarsi alle azioni formali. Essa sarà costantemente presente nelle attività scolastiche attraverso
interventi mirati diventando protagonista, insieme ad alunni e docenti di azioni efficaci finalizzate al
miglioramento educativo e didattico e all’Ampliamento dell’Offerta Formativa.
Le occasioni di incontro saranno molteplici e garantiranno un’informazione adeguata e capillare
sull’intero percorso di insegnamento –apprendimento e sui risultati conseguiti.
Il piano annuale degli incontri con le famiglie, deliberato dal collegio docenti, prevede momenti di
incontro assembleari e colloqui individuali.
Le modalità operative di attuazione e gli impegni orari potranno subire modifiche per adeguarsi a
eventuali nuove esigenze. Gli incontri si svolgeranno in orario pomeridiano e i genitori saranno
convocati almeno cinque giorni prima.
I momenti di incontro assembleari rispondono alle esigenze di dibattito, di proposizione, di
confronto culturale e sono il luogo privilegiato per la costruzione di un valore comune e condiviso.
I colloqui individuali serviranno per:
❖ Raccogliere tutte le informazioni necessarie per la conoscenza relazionale e scio-affettiva
dell’alunno
❖ Costruire, insieme ai genitori, possibili itinerari per il superamento di eventuali difficoltà
❖ Offrire un arricchimento dei campi esperienziali dell’alunno
❖ Informare i genitori sui livelli di apprendimento e sul grado complessivo di maturazione
raggiunto dall’alunno; nonché su iniziative e attività curriculari ed extracurriculari intraprese o
da intraprendere per l’ampliamento dell’Offerta Formativa
30
La Scuola dell’Infanzia realizza la sua attività creando un ambiente stimolante in cui l’esperienza
diretta, l’esplorazione, i rapporti interpersonali costituiscono momenti di educazione- apprendimento.
Il bambino viene così aiutato a dare ordine alle cose che, in modo apparentemente spontaneo, va
scoprendo.
31
Religione
Il sé e l’altro
Il rispetto delle
regole
Linguaggi,
creatività,
espressione
La conoscenza del
mondo
Uscite didattiche
Progetti Annuali
PERCORSI
SCOLASTICI
I discorsi e le parole
La scelta educativa della Scuola dell’Infanzia è rivolta:
La scuola dell’Infanzia raggiunge questi obiettivi generali del processo formativo, collocandoli
all’interno di un progetto di scuola articolato ed unitario, che riconosce, sul piano educativo, la priorità
della famiglia e l’importanza del territorio di appartenenza con le sue risorse sociali, istituzionali e
culturali.
32
FINALITA’
perseguite
Consolidare
IDENTITA’
Sviluppare
AUTONOMIA
Acquisire
COMPETENZE
Vivere le prime
esperienze di
CITTADINANZA
BAMBINO
nelle sue dimensioni
RELAZIONALE
COGNITIVA AFFETTIVA SPIRITUALE
CORPOREA
I campi di Esperienza sono contenuti nel documento denominato Indicazioni Nazionali che ha valenza
di programma ministeriale per la Scuola dell’Infanzia.
33
Il sé e l’altro
CAMPI
DI
ESPERIENZA
Immagini, suoni, colori I discorsi e le parole
Il corpo e il
movimento
La conoscenza del
mondo
Le “attività”
➢ prevedono una visione globale del bambino
➢ favoriscono apprendimenti personalizzati
➢ mantengono la trasversalità dei campi di esperienza
➢ utilizzano più canali percettivi di apprendimento
Attività
MOVIMENTO
Aiuta il bambino ad instaurare relazioni con gli altri in un
gioco di movimento, sperimentando il piacere senso-
motorio e le abilità corporee.
MANIPOLAZIONE
Favorisce l’espressione personale di ciò che il bambino è
e sa e la sua creatività per mezzo anche dei materiali
grafico-pittorici e di manipolazione.
ROLE PALY
Sviluppa il riconoscimento dell’identità, della
comunicazione e dell’espressione della personalità in
attività di gioco simbolico, mimo, teatro in cui si finge di
essere qualcun’altro.
SPERIMENTAZIONE
Abitua ad osservare come le cose sono e si trasformano,
stimolando la capacità di ipotizzare, prevedere ed
anticipare.
INVENZIONE
Stimola ad osservare, analizzare e progettare per poi
costruire e realizzare, anche con materiali poveri e di
recupero.
N.B.: le attività vengono svolte quotidianamente da tutte le insegnanti
34
La Scuola dell’Infanzia svolge le attività previste dal P.O.F. dal lunedì al venerdì dalle 8.20 alle 16.20 per un
totale di 40 ore settimanali; il monte ore annuale minimo è di 1.400 ore.
I genitori dei bambini in fase di inserimento concordano l’orario con le insegnanti.
La giornata “tipo” del bambino
Tempo Gruppi Attività
8.20 – 9.00 gruppi sezione Accoglienza e gioco libero.
9.00 -10.00 gruppi sezione Circle time, inglese, musica, azioni di routine (presenze, autonomia personale, ecc.) narrazione, religione, attività motorie, momento collettivo di gioco alternato a canti.
10.00 -12.00 gruppi misti e per fasce d’età Attività previste dalla programmazione che permettono ai bambini di fare esperienze, interiorizzarle e tradurle in competenze, uscite, psicomotricità relazionale, inglese, religione, continuità
12.00 - 13.00 gruppi mensa Pratiche di igiene personale e consumazione del pasto
13.00 - 14.00 gruppi sezione Giochi liberi o guidati, eventuale riposo per i più piccoli
14.00 - 15.00 gruppi misti e per fasce d’età Continuazione delle attività previste dalla programmazione che permettono ai bambini di fare esperienze, interiorizzarle e tradurle in competenze, uscite, attività motoria, inglese, religione
15.00 - 16.00 Tutti Riordino delle sezioni, pratiche di igiene personale, consumazione della merenda
16.00 -16.20 Tutti Uscita
N.B.: alcune attività sono giornaliere, altre settimanali ed altre ancora annuali.
Flessibilità organizzativa
Al fine di realizzare percorsi di apprendimento e sviluppo maggiormente significativi sono previste, nell’ambito
delle tre fasce d’età in cui si articola la scuola, diverse modalità di aggregazione:
Orario docenti Attività di docenza 25h settimanali
QUALIFICAZIONE DEI TEMPI DI CONTEMPORANEITA’ DEI DOCENTI
Nella scuola dell’infanzia la compresenza giornaliera è utilizzata per assistere i bambini nel tempo mensa.
Il tempo mensa I bambini consumano a scuola il pranzo ed uno spuntino nel pomeriggio: questi sono momenti importanti
per educare all’autonomia, alla socialità e all’educazione alimentare. La mensa è affidata dai Genitori ad una
ditta esterna; è attiva una commissione mensa composta da genitori che ha il compito di vigilare sulla qualità
del servizio erogato e l’Istituto ha nominato un referente mensa interno sia per sostenere i genitori che per la
segnalazione di eventuali irregolarità.
35
modalità tipologia di attività
Gruppo sezione - eterogeneo per età circle time, azioni di routine (presenze, pranzo, autonomia personale,…)
Gruppo omogeneo per età inglese, psicomotricità, percorsi didattici di gruppo, ecc.
Gruppi intersezione gioco libero, attività in piccolo gruppo, ecc.
MAPPA PROGETTUALE
36
SETTEMBRE
PROGETTO ACCOGLIENZA
“Zeb e la scorta di baci”
PERIODO OTTOBRE-NOVEMBRE
TEMATICHE
FIABE
L’AUTUNNO AMBIENTI E NATURA FESTA DI HALLOWEEN
1^ UNITA’ DI APPRENDIMENTO
“I RITMI DEL TEMPO”
PERIODO DICEMBRE-GENNAIO
TEMATICHE
IL NATALE INSIEME
LA STAGIONE INVERNALE
PERIODO MARZO-APRILE
TEMATICHE
FIABE LA PRIMAVERA IL CARNEVALE
LA PASQUA LA FESTA DEL PAPA’
2^e3^ UNITA’ DI APPRENDIMENTO
“LA MAGIA DEL…TEMPO”
4^ UNITA’ DI APPRENDIMENTO
UN MONDO…INTORNO A ME
4^ UNITA’ DI APPRENDIMENTO
UN MONDO…INTORNO A ME
4^ UNITA’ DI APPRENDIMENTO “E’ TEMPO DI SVEGLIARSI”
PERIODO MAGGIO-GIUGNO
TEMATICHE
FESTA DELLA MAMMA A-B-C-…GIOCO CON LE LETTERE
1-2-3 GIOCO CON I NUMERI I MESTIERI, LA FESTA DELLA
FAMIGLIA E LA FESTA DI FINE ANNO
5^ UNITA’ DI APPRENDIMENTO “E’ TEMPO DI SOGNARE”
Le indicazioni nazionali per il curricolo riguardanti il primo ciclo sottolineano che le finalità della
scuola Primaria sono volte a promuovere l’alfabetizzazione di base attraverso l’acquisizione dei
linguaggi e dei codici che costituiscono la nostra cultura ma in un orizzonte allargato alle altre culture
e all’uso consapevole dei media, ciò si evince chiaramente dai seguenti passaggi:
• “Assicurare, al termine della scuola primaria, l’apertura ai valori della cittadinanza e al
senso della storicità e della fenomenologia sociale”
• “Garantire, pur nel rispetto dell’unitarietà del percorso di crescita e di formazione, un
• coerente livello di competenze in italiano, in matematica, in inglese e in scienze, in modo da
consentire all’alunno di padroneggiare teoricamente e praticamente le relative conoscenze”
Il PTOF contiene ciò che la scuola Primaria offre e intende realizzare per i propri iscritti
OLA
37
Percorsi
curriculari
Lingua inglese
Uscite didattiche
Progetti Annuali
Educazione fisica
Matematica
Cittadinanza attiva
IRC
Tecnologia
Arte e immagine Scienze
Italiano
Musica
Storia
Geografia
Geografia
OBIETTIVI STRATEGICI
38
CITTADINO DEL
MONDO
REALIZZARE
L’AMBIENTE
DELL’ACCOGLIENZA
APRIRSI AL
TERRITORIO E
COSTRUIRE
UNA RELAZIONE
POSITIVA
TERRITORIO
DIFFERENZIARE
LA PROPOSTA
FORMATIVA
GARANTIRE
PARI
OPPORTUNITA’
EDUCATIVE FAVORIRE
L’INTEGRAZIONE DEGLI
ALUNNI DIVERSAMENTE
ABILI, BES E STRANIERI
SOLLECITARE
NEGLI ALUNNI
L’ACQUISIZIONE DEGLI
STRUMENTI PER LA GESTIONE
DEL TERRITORIO
L’alfabetizzazione culturale di base
“Il compito specifico del primo ciclo è quello di promuovere l’alfabetizzazione di base attraverso
l’acquisizione dei linguaggi e dei codici che costituiscono la struttura della nostra cultura. E’ compito
peculiare di questo ciclo scolastico porre le basi per l’esercizio della cittadinanza attiva, potenziando
e ampliando gli apprendimenti promossi nella scuola dell’infanzia”.
L’educazione alla cittadinanza attiva attraversa pertanto tutte le discipline, le promuove e a queste si
riconduce. La sua valenza educativa e culturale si realizza nella continuità delle tematiche
fondamentali che sono presenti in ogni classe della Scuola Primaria cui si attribuisce un diverso
spessore in base all’età degli alunni, di conseguenza, la nostra scuola garantisce un intervento
privilegiato, anche in rapporto alle esigenze degli utenti e del territorio. Questa scelta coinvolge anche
i vari ordini di scuola separatamente e in modo trasversale, con attività curricolari ed extracurricolari
di tipo laboratoriale e operativo. Le Aree in cui sono inseriti i percorsi del nostro Istituto sono:
39
EDUCAZIONE
ALLA
CITTADINANZA
EDUCAZIONE
AMBIENTALE
EDUCAZIONE
ALLA
SALUTE
EDUCAZIONE
ALL’AFFETTIVITA’
EDUCAZIONE
STRADALE
I tempi e l’organizzazione didattica
La Scuola Primaria ritiene la didattica laboratoriale strumento qualificante della propria azione
educativa, nell’ottica dell’unitarietà del sapere.
Tempo scuola 27 ore settimanali: Cancello, San Marco Trotti e Botteghino.
Discipline Classi
Classe I Classe II Classe III Classe IV Classe V
Italiano 7 h 6 h 6 h 6 h 6 h
Arte/immagine 1 h 1 h 1 h 1 h 1 h
Storia/ geografia e cittad. 4 h 4 h 4 h 4 h 4 h
Inglese 2 h 3 h 3 h 3 h 3 h
Matematica 6 h 6 h 6 h 6 h 6 h
Scienze 2 h 2 h 2 h 2 h 2 h
Tecnologia 1 h 1 h 1 h 1 h 1 h
Musica 1 h 1 h 1 h 1 h 1 h
Educazione Fisica 1 h 1 h 1 h 1 h 1 h
IRC 2 h 2 h 2 h 2 h 2 h
Totale 27 27 27 27 27
Tempo scuola 40 ore settimanali: Polvica.
Discipline Pluriclassi
Pluriclasse I e II Pluriclasse III, IV e V
Italiano 9 h 9 h
Arte/immagine 1 h 1 h
Storia/ geografia e cittad. 5 h 5 h
Inglese 3 h 3 h
Matematica 9 h 9 h
Scienze 2 h 2 h
Tecnologia 1 h 1 h
Musica 1 h 1 h
Educazione Fisica 2 h 2 h
IRC 2 h 2 h
Mensa 5 h 5 h
Totale 40 40
40
Promuovere la qualità e la ricchezza della nostra proposta didattica Parte qualificante e dominante è l’attività didattica curriculare, che copre la maggior quota del
tempo e dell’impegno di docenti e discenti, finalizzata a una formazione culturale solida ed ampia.
Le attività ed i progetti, mirano ad ampliare e migliorare la nostra offerta, rispondendo a interessi,
esigenze e attitudini particolari degli alunni, valorizzando la nostra dotazione professionale e
organizzativa Il percorso educativo della Scuola Primaria, nella prospettiva della maturazione del
profilo educativo, culturale e professionale dello studente, del primo ciclo dell’istruzione, utilizza gli
obiettivi specifici d’apprendimento esplicitati nel documento delle Indicazioni Nazionali, ordinati per
discipline e per educazioni.
Per raggiungere le sue finalità, la scuola applica metodologie di lavoro adeguate stimolando l’interesse
e la partecipazione attiva dei bambini.
L’approccio di base per un apprendimento formativo:
• parte dall’esperienza e dagli interessi dell’alunno inteso come soggetto attivo
• accerta le abilità di partenza
• conosce e valorizza le attitudini individuali nel rispetto degli stili cognitivi e del patrimonio
culturale individuale
• realizza un clima sociale positivo.
I docenti, assegnati in base all’organico di istituto, costituiscono le équipe pedagogiche e sono
contitolari e corresponsabili del processo formativo di tutti gli alunni delle classi.
Le attività di arricchimento dell’offerta formativa trovano la loro applicazione e il loro sviluppo sia
nelle ore curricolari che in quelle extra-curricolari.
Alla luce di questo, ogni modulo ha facoltà, pur nel rispetto degli indirizzi comuni concordati e
deliberati negli organi ufficiali, di proporre ai propri alunni attività laboratoriali diversificate che
rappresentano l’espressione della specificità e delle competenze degli insegnanti di ciascun modulo.
I progetti e le attività trasversali che proponiamo per ampliare la qualità e la ricchezza della nostra
proposta didattica, costituiscono uno strumento importante per la realizzazione del nostro piano
educativo-didattico e rappresentano uno dei dati caratterizzanti la nostra scuola. I progetti che negli
ultimi anni si sono consolidati e appartengono al patrimonio comune del nostro Istituto, si articolano
mediante attività che cercano di rispondere nel modo più preciso ed efficace possibile alle esigenze
degli alunni ed alle competenze degli insegnanti.
41
LE NOSTRE ATTIVITA’….IN SINTESI
DI TE MI “FIDO”
Il progetto DI TE MI “FIDO” trova la sua giusta collocazione in un contesto di educazione cittadinanza attiva/convivenza civile promossa e sostenuta da anni dal
sistema educativo della nostra società per la sua formula dinamica, immediata,
eticamente e pedagogicamente corretta
FESTA
DELL’ALBERO
La festa dell’albero rappresenterà un’occasione per trasmettere i valori e le
competenze legate alla sostenibilità, alle buone pratiche, alla cittadinanza attiva, alla
cura del territorio e allo scambio intergenerazionale
LEGANBIENTE
“PULIAMO IL
MONDO”
L’attività sarà dedicata quest’anno al tema dell’accoglienza, dell’integrazione e dell’abbattimento delle barriere, con l’obiettivo di “pulire il mondo anche da tutti quei
muri” che frenano lo sviluppo dei diritti e la diffusione del benessere per tutti. Perché
un mondo diverso è possibile solo se lo si costruisce insieme.
CITTADINANZA
ATTIVA
Il nostro ruolo è agire per prevenirne il ripetersi di comportamenti scorretti favorendo
l’azione e la creazione di cittadini consapevoli dei propri poteri e delle proprie
responsabilità per far crescere la nostra democrazia, tutelare i diritti e promuovere la cura quotidiana dei beni comuni.
FRUTTA NELLE
SCUOLE
Gli obiettivi del programma:
• incentivare il consumo di frutta e verdura tra i bambini, realizzare un
più stretto rapporto tra il “produttore-fornitore”, offrire ai bambini più occasioni per conoscere prodotti naturali quali opzioni di scelta
alternativa.
SCUOLE SICURE
Il MIUR finanzia, con propri fondi, progetti per sensibilizzare le scuole di ogni ordine e grado sul tema dell'edilizia scolastica per rendere gli ambienti di
apprendimento a misura di studente
TRINITY
CAMBRIDGE
Gli esami di certificazione TRINITY/CAMBRIDGE per la lingua inglese, la musica e
le performance arts sono: riconosciuti a livello internazionale, utilizzabili in ambito professionale e accademico, disponibili a tutti i livelli di competenza e per candidati
di ogni età, favoriscono lo sviluppo di competenze trasversali essenziali nella
società globale del XXI secolo.
BICISCUOLA
L’iniziativa si pone l’obiettivo di far conoscere ai giovani il mondo e i valori del Giro d’Italia
e avvicinarli all’uso della bicicletta e della mobilità sostenibile, al rispetto per
l’ambiente, ai temi della sicurezza e dell’educazione stradale.
FONDI
STRUTTURALI
EUROPEI
Corsi PON(Programma Operativo Nazionale)2014/2020
Il nostro Istituto partecipa a tutti i progetti realizzati con i FONDI STRUTTURALI
EUROPEI finalizzati al miglioramento della qualità della pubblica istruzione, alla diffusione delle competenze chiave e alla lotta alla dispersione scolastica e al
miglioramento delle tecnologie
IL NATALE
Un tuffo nella storia e nel tempo che fu. Un viaggio, per scoprire una manifestazione senza tempo, il nostro Presepe Vivente, si conferma uno degli appuntamenti più
caratteristici e attesi del periodo natalizio
AMICO LIBRO
Il progetto “AMICO LIBRO”, come tutte le iniziative che si prefiggono lo sviluppo della persona umana, si inserisce tra gli strumenti di democrazia e di offerta di pari
opportunità formative: leggere significa anche incrementare il proprio patrimonio
linguistico
SCUOLA VIVA III
ANNUALITÀ
Un progetto per ridurre i fenomeni di esclusione sociale e promuovere la legalità
attraverso un percorso formativo accessibile a tutti, di qualità, innovativo e al passo
coi tempi
SCUOLA DIGITALE
Le competenze degli studenti, i loro apprendimenti, i loro risultati e l’impatto che
avranno nella società come individui, cittadini e professionisti realizzata attraverso
l’innovazione del sistema scolastico e le opportunità dell’educazione digitale.
IL TEATRO
Il teatro aiuta a raggiungere una maggiore consapevolezza di sé, delle proprie capacità
espressive attraverso un’esperienza di lavoro collettivo e individuale sul corpo e la
voce , la lettura di testi e la realizzazione di spettacoli di teatro.
FESTA
DELL’UNITA’ D’ITALIA
l’obiettivo di ricordare e promuovere i valori di cittadinanza e riaffermare e
consolidare l’identità nazionale attraverso la memoria civica.
I GIOVANI
INCONTRANO LA SHOAH
Il ricordo può molto, perché il ricordo è attivo, porta a farsi domande, a muovere
cuore e menti facendole organizzare affinché tutto ciò non accada di nuovo.
DM 8/11
D.M. 8/2011 Insegnamento dello strumento musicale per gli alunni delle classi III-IV e V della Scuola Primaria
SETTIMANA
DELLA MUSICA
E’ una settimana in cui il nostro Istituto a indirizzo musicale, consente agli studenti ed
agli strumentisti volontari di avvicinarsi in modo più significativo alla musica
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I SIMBOLI DELLE NOSTRE ATTIVITA’
17 Marzo “Festa dell’Unità d’Italia”
Festa dell’albero Il Natale
43
“ Il giornale nelle scuole”
AMICO LIBRO
SCUOLA SICURA
D.M. 8/2011 Insegnamento dello strumento musicale
per gli alunni delle classi III-IV e V.
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Nella Scuola Secondaria di Primo Grado si realizza l’accesso alle discipline come punti di vista sulla
realtà e come modalità di conoscenza, interpretazione e rappresentazione del mondo. Le competenze
sviluppate nell’ambito delle singole discipline concorrono a loro volta alla promozione di competenze
più ampie e trasversali, che rappresentano una condizione essenziale per la piena realizzazione
personale e per la partecipazione alla vita sociale, orientate ai valori della convivenza civile e del bene
comune.
La giornata scolastica della nostra Scuola Secondaria è costituita da unità orarie di sessanta minuti,
logicamente articolate tra di loro, secondo un orario settimanale strutturato in modo funzionale; i corsi
presenti sono tutti completi e vanno dalla sezione A alla sezione F.
Il monte ore delle discipline, dalle classi prime alle classi terze, è il seguente:
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Materie n. ore settimanali
Italiano 6 h
Appr./Storia/Geogr. /Cittadinanza e Costituzione 4 h
Matematica e Scienze 6 h
Inglese 3 h
Francese 2 h
Arte 2 h
Musica 2 h
Tecnologia 2 h
Educazione fisica 2 h
Religione 1 h
Strumento musicale
1 h +1 O.F.
Totale ore settimanali di lezione: 30 ore per gli alunni che frequentano corsi non a strumento
musicale.
Gli allievi che si avvalgono dell’insegnamento dello Strumento musicale, oltre alle 30 ore,
effettuano l’orario dedicato allo strumento musicale in una fascia oraria pomeridiana concordata
con i genitori.
L’organizzazione didattica dei docenti di strumento musicale, nell’ottica dell’ampliamento
dell’Offerta Formativa, prevede la fruizione da parte degli alunni di 2 ore di strumento invece di 1,
pertanto il monte ore settimanale disposto per gli alunni del corso di strumento è di 32 ore.
Il nostro Istituto è ad indirizzo musicale, pertanto c’è la possibilità di usufruire di tale percorso, che
prevede l’organizzazione del Tempo Normale arricchita dalle lezioni pomeridiane di strumento.
L’insegnamento dello strumento musicale nella scuola secondaria, già da alcuni anni proposto a tutti
gli alunni delle classi prime che ne abbiano fatto specifica richiesta e che abbiano superato una prova
attitudinale ponendosi in posizione utile nella graduatoria di strumento, costituisce un’opportunità in
più ed è un’insostituibile componente del percorso formativo. Esso:
• promuove la formazione globale dell’individuo offrendo, attraverso un’esperienza musicale
resa più completa dallo studio di uno strumento, occasione di maturazione logica, espressiva e
comunicativa
• integra il modello curriculare con percorsi disciplinari intesi a sviluppare, nei processi
evolutivi dell’alunno, unitamente alla dimensione cognitiva, la dimensione pratico-operativa,
estetico - emotiva, improvvisativo - compositiva
• offre all’alunno, attraverso l’acquisizione di capacità specifiche, ulteriori occasioni di sviluppo
ed orientamento delle proprie potenzialità ed una più avvertita coscienza di sé e del modo di
rapportarsi al sociale
• fornisce ulteriori occasioni di integrazione e di crescita anche per gli alunni in situazioni di
svantaggio.
Gli strumenti attivati presso la nostra scuola sono: Pianoforte, Flauto traverso, Violino, Corno
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PROGETTAZIONE DIDATTICO-EDUCATIVA
Il quadro di riferimento normativo
La progettazione dell’attività didattico - educativa della Scuola Secondaria di I grado ha
come cornice di riferimento tre fondamentali documenti:
• il quadro delle competenze chiave per l’apprendimento permanente, indicate dalla
Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio 18 dicembre 2006, come soglia
culturale comune per preparare i giovani alla vita adulta e offrire loro un metodo per
continuare ad apprendere per tutto il corso della loro esistenza
• le competenze chiave di cittadinanza da acquisire al termine dell’obbligo
scolastico, definite dal D.M. 22.8.2007, n.139
• le “Indicazioni nazionali per il curricolo per la scuola dell’infanzia e del primo
ciclo” del 26 novembre 2012 che individuano le competenze culturali basilari e
irrinunciabili attese al termine del primo ciclo d’istruzione. Vengono inoltre precisati i
traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine del terzo anno della scuola
secondaria di primo grado nonché gli obiettivi di apprendimento per ciascuna disciplina
attesi.
Le competenze sono definite nelle Raccomandazioni del Parlamento Europeo e del
Consiglio del 2006, come “la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità
personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo
professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termine di responsabilità e
autonomia”.
RACCOMANDAZINI
Del Parlamento Europeo e del Consiglio (2006/962/CE)
COMPETENZE CHIAVE DI
CITTADINANZA (All.” al DM 139/2007)
Comunicazione nella madrelingua
Imparare ad imparare
Comunicazione nelle lingue straniere
Progettare
Competenza in matematica ed in
campo scientifico-tecnologico
Comunicare
Competenza digitale
Collaborare e partecipare
Imparare ad imparare
Agire in modo autonomo e responsabile
Competenze sociali e civiche
Risolvere problemi
Senso di iniziativa ed imprenditorialità
Individuare collegamenti e relazioni
Consapevolezza ed espressione culturale
Acquisire ed interpretare l’informazione
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Collegio Docenti
Le nostre scelte progettuali
La progettazione didattica è un’attività che coinvolge sia organi collegiali come il Collegio Docenti, i
Dipartimenti disciplinari, i Consigli di Classe, che il singolo docente.
PTOF
Dipartimenti disciplinari Consigli di Classe Singolo docente
Programmazione
dei Consigli di Classe
Programmazione Programmazione
per materie disciplinare
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La progettazione didattica disciplinare dell’Istituto ha come finalità il raggiungimento delle
competenze attese al termine del terzo anno della Scuola Secondaria di primo grado così come
evidenziate nelle Indicazioni Nazionali per il curriculo.
Per rispettare la centralità dell’alunno, in vista dei traguardi per il raggiungimento delle competenze, la
scuola ha cercato di rinnovare la scelta dei contenuti, delle attività e delle metodologie con il fine di
sostanziare il diritto allo studio in diritto all’apprendimento.
La progettazione educativa è centrata sui processi di apprendimento e misurata sui livelli di ingresso e
sui diversi ritmi e stili cognitivi degli studenti. Questa comprende attività dedicate al recupero di ogni
tipo di svantaggio senza trascurare la promozione delle eccellenze.
Il Collegio docenti elabora il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF), definisce gli obiettivi
generali della programmazione didattico - educativa, stabilisce i criteri di valutazione e il piano degli
incontri Scuola-Famiglia.
I Dipartimenti sono costituti dai docenti delle stesse discipline ed hanno il compito di garantire
l’unitarietà del servizio scolastico nelle diverse sezioni. I Dipartimenti, nella Programmazione
Dipartimentale, progettano le prove d’ingresso e di accertamento delle conoscenze e delle abilità
pregresse, individuano i nuclei fondanti di ogni disciplina comuni alle classi parallele e articolati in
termini di conoscenze e abilità finalizzate al raggiungimento di specifiche competenze.
Le programmazioni dipartimentali rappresentano le linee guida per le successive fasi della
progettazione didattica che viene ulteriormente dettagliata sia a livello di consiglio di classe, sia di
singolo docente.
I consigli di classe definiscono il Documento di Programmazione del Consiglio di Classe che prende
avvio dall’individuazione dei livelli di partenza attraverso le prove d’ingresso o di accertamento delle
conoscenze e abilità pregresse e prosegue con la definizione delle competenze didattiche ed educative,
dei criteri metodologici e delle strategie comuni, degli strumenti didattici utilizzati, delle modalità di
verifica e dei criteri di valutazione, degli interventi di recupero e sostegno e di quelli di valorizzazione
delle eccellenze, del piano delle uscite didattiche, delle visite guidate e dei viaggi d’istruzione, della
partecipazione ai progetti di ampliamento dell’offerta formativa ecc.
Il singolo docente progetta la propria azione didattica nella Programmazione Individuale attraverso la
definizione di unità d’apprendimento sulla base delle indicazioni definite a livello di
Dipartimento e contestualizzate nella realtà della classe di riferimento, secondo quanto individuato
dalla Programmazione del Consiglio di Classe.
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SCELTE METODOLOGICHE
Motivare gli adolescenti allo studio è un’impresa sempre più difficile e complessa. Lo sviluppo delle
nuove tecnologie ha profondamente modificato le forme di apprendimento e di comunicazione delle
nuove generazioni e allo stesso tempo ampliato il divario generazionale tra alunni ed insegnanti.
La nostra scuola si sta impegnando da anni nella sperimentazione di nuovi metodi operativi per
cercare di rendere più agevole ed interessante l’attività didattica affinché il processo di insegnamento si
trasformi in effettivo apprendimento da parte degli alunni.
Porre l’alunno al centro del proprio processo di apprendimento significa per il docente integrare la
didattica tradizionale con metodologie e strategie operative innovative che coinvolgano fattivamente lo
studente motivando il suo interesse ad apprendere e migliorare. Le metodologie che abbiamo adottato
sono:
➢ la didattica laboratoriale
➢ la didattica per problemi
➢ l’uso di nuove tecnologie
La didattica laboratoriale
La didattica laboratoriale non si svolge esclusivamente in laboratorio ma è una modalità di lavoro in
“classe”.
I laboratori, attraverso l’esperienza, possono essere usati per verificare le conoscenze e le abilità
acquisite, ma possono essere utilizzati anche per acquisire nuove conoscenze ed abilità attraverso
l’esperienza.
Nella didattica laboratoriale allo studente vengono proposte attività pratiche che non sono solo
applicative o riproduttive, in quanto hanno lo scopo formativo di coinvolgerlo attivamente e
di produrre pensiero a partire dall’azione. L’apprendimento si basa quindi sulla riflessione, sulle
esperienze concrete fatte durante le attività svolte, determinando un processo di apprendimento
coincidente con quello esperienziale seguendo il principio di Leonardo Da Vinci secondo cui “La
sapienza è figliola della sperienza” ai nostri alunni, quindi, sono proposti laboratori di scrittura, di
esperimenti grammaticali, di lettura, di creatività, di scienze, di musica ecc.
La didattica per problemi Il metodo consiste nel proporre agli studenti, da soli o in piccoli gruppi, problemi da risolvere di diversa
difficoltà.
Durante la soluzione di un problema l’allievo è messo in condizione di scoprire ed acquisire
autonomamente conoscenze nuove. I docenti assumono la funzione di tutor, cioè di guida
metodologica, per ciascun allievo o per il gruppo di alunni impegnato nella soluzione del problema. Lo
studente deve quindi autonomamente ricercare dati ed informazioni, fare stime e calcoli, formulare
ipotesi risolutive, proporre soluzioni, prendere decisioni.
Il metodo consente agli allievi di imparare a risolvere, con gradualità, problemi sempre più complessi
facendo sì che lo studente acquisisca abilità cognitive di livello sempre più elevato.
50
L’uso delle nuove tecnologie
Il nostro Istituto possiede attualmente 30 LIM, (Lavagne Interattive Multimediali), 19 per la scuola
Secondaria e 11 per la scuola Primaria. La LIM è una superficie di grandi dimensioni, in tutto simile alla lavagna di ardesia, che consente di
visualizzare contenuti e applicazioni (testi, immagini, animazioni, video, software) in formato digitale e in
modo interattivo. La LIM può semplicemente essere definita una periferica del computer: una superficie
che, grazie a un proiettore, riesce a visualizzare i contenuti presenti sul desktop e attraverso la tecnologia
interattiva riesce a trasferire sul computer le operazioni svolte sulla lavagna.
Grazie a queste sue caratteristiche, svolge un ruolo chiave per l’innovazione della didattica, in quanto
consente di integrare le Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (TIC) nella didattica in
classe e in modo trasversale alle diverse discipline.
Le LIM consentono di introdurre nella scuola strategie e modalità didattiche innovative,
potenzialmente più in sintonia con le forme di comunicazione adottate oggi dagli studenti e di
sviluppare metodologie di insegnamento finalizzate a favorire la partecipazione attiva dello studente al
proprio processo di apprendimento.
Attività del Centro Sportivo Scolastico
In ottemperanza alla C.M. del 4/08/2009 prot. 4273, da alcuni anni è stato costituito un Centro
Sportivo Scolastico (C.S.S.) all’interno della nostra scuola per organizzare le attività sportive.
Esso mira principalmente ad essere uno strumento strategico di aggregazione sociale, ad arginare il
fenomeno della dispersione scolastica, a proporre corretti stili di vita, ad avviare gli alunni ad una
coscienza sportiva, senza tralasciare gli studenti diversamente abili, e a favorire momenti di sano
confronto e di solidarietà.
Il C.S.S., durante l’intero anno scolastico e coinvolgendo tutti gli alunni, promuove la partecipazione
ai giochi sportivi studenteschi, ai Giochi della gioventù, alla Giornata nazionale dello Sport, a
manifestazioni interne e con altri Istituti, nonché l’adesione a corsi di formazione ed aggiornamento
organizzati dal MIUR, CONI o altri Enti di Promozione sportiva.
Responsabile del Centro Sportivo Scolastico è il Dirigente Scolastico, il coordinatore è un docente di
Scienze motorie, individuato dal Dirigente.
Il C.S.S., attraverso il progetto “Gruppo Sportivo Scolastico”, si pone come finalità l’acquisizione
di una consuetudine alla pratica motoria come base per il mantenimento di un buono stato di salute
fisica e mentale, di un corretto rapporto con i compagni e di conoscenza del territorio il tutto vissuto
nel rispetto delle regole.
Le attività sportive proposte riguardano i seguenti sport:
• pallavolo
• calcio a cinque
51
La Valutazione La valutazione è parte integrante della programmazione, non solo come controllo degli apprendimenti,
ma come verifica dell’intervento didattico al fine di operare con flessibilità sul progetto educativo.
Valutare significa dar valore agli elementi del processo educativo, precisando la funzione che essi
assumono nell’ambito della programmazione disciplinare e didattica. La valutazione periodica dei
risultati d’apprendimento dà indicazioni utili per la scelta e l’articolazione dei contenuti durante
l’intero anno scolastico, per il tipo di collaborazione da richiedere alle famiglie, per l’organizzazione
scolastica e per l’utilizzazione delle risorse. E’ pertanto formativa e continua, intesa a regolare gli
elementi del processo di formazione dell’alunno in ogni stadio del suo percorso scolastico.
52
Attività ermeneutica di
interpretazione e di
conoscenza dei processi
formativi
Una ricerca sull’efficacia del
proprio lavoro
Rappresenta
La premessa per modifiche nella
programmazione
Il punto di partenza per un nuovo
percorso
Cos’è
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Strumenti valutativi
Verifiche formative Compito unitario
Verifica delle competenze
interdisciplinari:
• Verifica delle
competenze europee
nelle varie situazioni
esperienziali
• Uso originale degli
obiettivi formativi nelle
varie situazioni
esperienziali
• Uso personale e creativo
degli obiettivi di
apprendimento
• Analisi
preconoscenze
• Confronto
• Rielaborazione:
script/nessi/relazioni
• Tracce della
costruzione (mappa
del percorso)
• Narrazione
• Valutazione
ermeneutica
• Nuova
problematizzazione
54
DIAGNOSTICA
FORMATIVA
SOMMATIVA
Indaga sul retroterra
socio -culturale
Documenta in
itinere le eventuali
difficoltà di
apprendimento
Evidenzia i punti
di forza e di
debolezza
dell’intervento
realizzato
Svolge funzione
regolativa su tutte le
variabili che
incidono sul processo
di apprendimento
Esamina le risorse
scolastiche ed
extrascolastiche
Analizza le
conoscenze
possedute e i
prerequisiti cognitivi
degli alunni
Esamina le
disposizioni affettive e
le attitudini
socio/relazionali dei
ragazzi
VALUTAZIONE
Offre un bilancio consuntivo
dei processi di
insegnamento/apprendimento
Esamina le
competenze raggiunte
Considera le risorse
attivate
Individua i nuovi
bisogni formativi
Criteri di Valutazione per le Discipline
La nostra scuola utilizza per la valutazione la seguente griglia, dove vi è l’esatta corrispondenza tra i
voti espressi in decimi e i livelli di conoscenza, abilità e competenze trasversali acquisite dagli alunni.
55
Voto/10 Conoscenza Comprensione Espressione Analisi/
Sintesi Applicazione Impegno
10
Completa,
coordinata e
sicura
padronanza,
utilizzata
secondo uno
stile personale
Comprensione
sicura, organica
e completa dei
contenuti
Esposizione
corretta,
organica,
completa,
lessicalmente
appropriata
Analisi e sintesi
complete,
coerenti,
approfondite in
modo
autonomo
Applicazione
autonoma dei
procedimenti in
situazioni nuove
e
complesse con
soluzioni
alternative ed
originali
Tenace
9 Sicura e
completa
padronanza
Comprensione
corretta, sicura
ed organica dei
contenuti
Esposizione
corretta,
organica e con
proprietà
lessicale
Analisi e sintesi
complete,
coerenti e ben
strutturate
Applicazione
precisa e corretta
delle procedure e
delle regole in
tutte
le situazioni
Continuo e
Proficuo
8
Completa
padronanza dei
contenuti di
base
Comprensione
dei contenuti in
modo corretto e
completo
Esposizione
chiara, corretta
e completa
Analisi e sintesi
complete e
coerenti
Applicazione
delle
procedure in
modo
corretto ed in
situazioni varie
Costante e
Serio
7 Sicura sui
contenuti di
base
Comprensione
corretta dei
concetti
essenziali
Esposizione
chiara e corretta
Analisi e sintesi
Coerenti
Applicazione
corretta delle re
regole e delle
procedure in
situazioni note o
simili di
apprendimento
Costante
6
Completa, ma
essenziale dei
contenuti di
base
Comprensione
complessivamente
corretta
Esposizione
semplice e
sufficientemente
chiara
Analisi e sintesi
semplici ed
elementari,
anche se
guidate
Applicazione
corretta delle
regole e delle
procedure in
situazioni note e
semplici
Accettabile
5 Incompleta e
Superficiale
Comprensione
parziale e
frammentaria
dei contenuti
fondamentali
Esposizione
incerta ed
imprecisa
Analisi parziale
e sintesi
incomplete;
necessita di
essere
opportunamente
e guidato
Applicazione
parziale e
limitata
delle regole e
delle
procedure in
situazioni note e
semplici
Discontinuo
≤ 4 Frammentaria
e/o inesistente
Comprensione
gravemente
carente dei
contenuti di
base
Esposizione
disorganica e
scorretta
Limitatissime
capacita di
analisi e sintesi;
necessita di
essere sempre
guidato per
riferire qualche
conoscenza
Difficoltà di
applicazione
delle
procedure e delle
regole in
qualsiasi
contesto
Scarso
CRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA DELL’INFANZIA
BAMBINI TRE ANNI
Anno Scolastico______ /______
COGNOME ___________NOME ___________ 3 ANNI
LE DOCENTI DI SEZIONE____________________________________________
CAMPI DI ESPERIENZA COMPETENZE VAL.
IL SE’ E L’ALTRO
Accetta l’ambiente scolastico e suoi ritmi
Conosce e rispetta le principali regole del vivere
comune
E’ autonomo in bagno e in sala mensa
Si relaziona, si confronta e discute con adulti e
bambini
Si fa conoscere e conosce il nome degli altri
Si inserisce spontaneamente nel gruppo gioco
Collabora in modo costruttivo e creativo con gli
altri
Affronta con sicurezza nuove esperienze
IL CORPO E IL
MOVIMENTO
Conosce e denomina le principali parti del corpo su
se stesso
Tenta di rappresentare graficamente il suo corpo
Disegna un viso con almeno tre particolari
Ricompone un puzzle della figura umana diviso in
tre parti
Distingue le caratteristiche fisiche-sessuali maschili
da quelle femminili
Esegue semplici percorsi motori
Collabora al riordino degli ambienti scolastici
Assume e descrive semplici posizioni del corpo
IMMAGINI
SUONI E COLORI
Ascolta storie, racconti e dialoghi
Conosce i colori primari
Usa il segno grafico per produrre scarabocchi
Utilizza e manipola materiali vari
Mostra interesse per l’ascolto della musica
Riproduce semplici ritmi (veloce/lento, piano/forte)
Produce suoni e rumori con materiali vari
Distingue rumore e silenzio
Produce suoni e rumori con materiali vari
I DISCORSI E LE PAROLE
Esprime i propri bisogni Pronuncia correttamente i fonemi
Utilizza in modo chiaro semplici frasi Dialoga con gli altri bambini
È in grado di ascoltare brevi racconti Memorizza canzoni e filastrocche Si interessa e partecipa ad attività/giochi mimati 56
LA CONOSCENZA DEL
MONDO
Osserva l’ambiente che lo circonda Conosce gli aspetti principali delle stagioni Conosce i principali fenomeni atmosferici Distingue il giorno dalla notte Distingue e colloca su comando le dimensioni
grande/piccolo, lungo/corto, in alto/in basso
Distingue e colloca su comando e posizioni
sopra/sotto, dentro/fuori, vicino/lontano
Conosce la sequenza numerica verbale (sino a tre) Percepisce e riconosce le principali forme
geometriche (cerchio e quadrato)
Individua, conosce i colori fondamentali *INDICATORI -Vedi Scheda Criteri di valutazione
NR=NON RAGGIUNTO PR=PARZIALMENTE RAGGIUNTO R=RAGGIUNTO
OSSERVAZIONI
_________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________
CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
SCUOLA DELL’INFANZIA
BAMBINI DI TRE ANNI
NON RAGGIUNTO PARZIALMENTE
RAGGIUNTO
RAGGIUNTO
IL SE’ E
L’ALTRO
Non accetta l’ambiente
Scolastico e i suoi ritmi. Non
conosce e non rispetta le
normali regole di vita
comunitaria.
Non è autonomo nelle
principali condotte di base e
nelle azioni di routine
quotidiana.
Tende ad isolarsi e predilige
il gioco individuale.
Non accetta e non partecipa
alle attività proposte.
Inizia ad accettare
l’ambiente
scolastico e i suoi ritmi.
Conosce ma non sempre
rispetta le regole di vita
comunitaria.
È parzialmente autonomo nelle
principali condotte di base e
nell’esecuzione delle azioni di
routine quotidiana.
Si inserisce ancora con
qualche difficoltà nel gruppo
ma gioca in modo costruttivo e
inizia a collaborare per un fine
comune.
Non sempre è interessato e
partecipa alle attività proposte.
È pienamente
inserito nel contesto
scolastico del quale ha
interiorizzato le regole.*
È autonomo sia nelle
condotte di base che nelle
azioni di routine quotidiana.
Gioca in modo costruttivo e
creativo con gli altri ed è
sempre pronto a collaborare
per un fine comune.
Comunica e interagisce con i
compagni anche meno
abituali.
Partecipa con entusiasmo alle
attività individuali e
collettive.
IL CORPO E
IL
MOVIMENTO
Non riconosce le varie parti
del corpo; non è in grado di
rappresentarlo graficamente e
di ricomporlo con un
semplice puzzle.
Non esprime bisogni ed
emozioni attraverso il corpo.
Non riconosce le differenze
tra maschi e femmine.
Si muove in maniera
scoordinata nei diversi spazi
manifestando grande
insicurezza.
Non è in grado di eseguire
semplici percorsi motori.
Non collabora al riordino degli
ambienti scolastici.
Inizia a riconoscere lo schema
corporeo e a riprodurre
graficamente il viso.
Tenta di Ricomporre il puzzle
della figura umana diviso in tre
parti.
Non sempre esprime bisogni
ed emozioni attraverso il
corpo.
Riconosce le principali
caratteristiche sessuali.
Si muove ancora con qualche
incertezza nello spazio.
Mostra insicurezza
nell’esecuzione di percorsi
motori. Non sempre collabora
al riordino degli ambienti
Rappresenta graficamente il
corpo inserendo con
precisione i particolari del
viso. E’ capace di ricomporre
rapidamente il puzzle della
figura umana. Vive
pienamente la propria
corporeità e ne percepisce il
potenziale comunicativo ed
espressivo.
Possiede una coordinazione
dinamica generale che gli
consente di muoversi
liberamente in tutti gli spazi.
Collabora sempre al riordino
degli ambienti scola
stici 57
IMMAGINI
SUONI
COLORI
Non conosce i colori primari.
Non manifesta alcun
interesse per l’attività grafica
spontanea.
Non esprime alcuna curiosità
nell’esplorare e manipolare i
materiali che ha a
disposizione.
Non è interessato a nuove
esperienze creative e grafico-
pittoriche.
Non è interessato all’ascolto
della musica e non è in grado
di riprodurre suoni
dell’ambiente e della natura
È ancora insicuro nella
conoscenza dei colori primari.
Inizia a manifestare interesse
per l’attività grafica spontanea
e tenta di rappresentare
elementi legati al suo vissuto.
Utilizza e manipola materiali
vari solo se incoraggiato
dall’insegnante.
È ancora insicuro nella
conoscenza dei colori primari.
Non sempre è interessato
all’ascolto di musiche
Conosce ma non riesce a
riprodurre suoni e rumori della
natura.
È ancora insicuro nella
conoscenza dei colori primari.
Inizia a manifestare interesse
per l’attività grafica spontanea
e tenta di rappresentare
elementi legati al suo vissuto.
Utilizza e manipola materiali
vari solo se incoraggiato
dall’insegnante.
È ancora insicuro nella
conoscenza dei colori primari.
Non sempre è interessato
all’ascolto di musiche
Conosce ma non riesce a
riprodurre suoni e rumori della
natura.
I DISCORSI E
LE PAROLE
Non comunica verbalmente i
propri bisogni. Ha una
pronuncia scorretta dei
fonemi. Ripete con difficoltà
anche semplici frasi.
Non comprende anche
semplici consegne verbali.
Mostra chiusura nel dialogo
con bambini e adulti. Non è
interessato all’ascolto di
storie, dialoghi e racconti.
Non memorizza canzoni o
semplici filastrocche e non è
in grado di verbalizzare
immagini. Non partecipa ad
attività e giochi di ruolo.
Comunica verbalmente le
proprie esigenze attraverso un
linguaggio semplice ma ancora
con frasi minime.
Inizia a comunicare con adulti
e coetanei manifestando
maggiore sicurezza nelle sue
capacità verbali.
Manifesta interesse e
attenzione all’ascolto di brevi
storie e racconti. Inizia a
ripetere e memorizzare
semplici canzoni e
filastrocche.
Inizia a manifestare curiosità
alla lettura di immagini.
Talvolta partecipa ad attività e
giochi di ruolo.
Comunica bisogni
utilizzando un linguaggio
semplice ma corretto sia dal
punto di vista fonetico che
sintattico.
Dialoga con bambini e adulti
senza alcuna difficoltà.
Memorizza e ripete canzoni,
filastrocche e poesie. Legge e
commenta le immagini con
ricchezza di particolari.
Prova interesse per giochi e
attività mimate.
LA
CONOSCENZA
DEL MONDO
Non è interessato all’
ambiente che lo circonda e
non individua ne riconosce i
principali aspetti delle
stagioni. Non ha ancora
interiorizzato i principali
concetti di dimensione, di
spazio e di tempo. Non è in
grado di riordinare una
semplice sequenza di azioni.
Non conosce correttamente
la sequenza numerica da uno
tre. Non riconosce le figure
geometriche (cerchio e
quadrato)
Manifesta un minino interesse
per l’ambiente che lo circonda.
Conosce in maniera
superficiale gli aspetti
principali delle stagioni e i
fenomeni atmosferici. Inizia ad
individuare i principali
concetti topologici e spaziali e
temporali solo facendone
esperienza diretta. Inizia a
ripetere la sequenza numerica
da uno tre. Riconosce la figura
geometrica del cerchio
Osserva con curiosità e
attenzione l’ambiente che lo
circonda cogliendone anche
gli aspetti che mutano in
relazione alla stagione.
Distingue e colloca su
comando i concetti
topologici, spaziali e
temporali. Conosce e
utilizza la sequenza numerica
oltre il tre. Riconosce le
principali figure
geometriche.
CRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA DELL’INFANZIA
BAMBINI QUATTRO ANNI
Anno Scolastico______ /______
COGNOME ___________NOME ___________4 ANNI
LE DOCENTI DI SEZIONE___________________________________________ 58
CAMPI DI ESPERIENZA
COMPETENZE VAL.
IL SE’ E L’ALTRO
Rispetta ed accetta le regole di vita comunitaria Si riconosce parte del gruppo Riconosce i propri e gli altrui comportamenti positivi e
negativi
Collabora con i compagni per un fine comune Accetta rapporti anche con compagni non abituali Gioca in maniera costruttiva con gli altri Comunica bisogni affettivi e stati d’animo È autonomo nelle azioni di routine quotidiana Manifesta partecipazione ed interesse alle attività
proposte
È autonomo nell’esecuzione del lavoro individuale
IL CORPO E IL
MOVIMENTO
Riconosce e denomina le varie parti del corpo su se
stesso, sugli altri e su un’immagine
Assume e descrive le posizioni del corpo Esegue semplici percorsi psicomotori Riconosce la propria identità sessuale Riconosce e riordina i propri indumenti e oggetti
personali
Collabora al riordino degli ambienti scolastici
Ha sviluppato la coordinazione oculo-manuale
IMMAGINI SUONI E
COLORI
Esplora e osserva materiali vari Disegna spontaneamente e su consegna Conosce i colori secondari e produce mescolanze Adopera i colori in modo creativo Si esprime attraverso le diverse forme di comunicazione
non verbali
Partecipa ad attività ritmico-sonore
I DISCORSI E LE
PAROLE
Dialoga con gli adulti Dialoga con i compagni Utilizza in modo chiaro frasi complesse Si esprime utilizzando termini appropriati Interviene in modo pertinente durante le conversazioni Manifesta interesse alla lettura Memorizza e ripete filastrocche e poesie Manifesta interesse alla lettura Comprende e rielabora racconti
Mostra interesse e partecipazione ad attività inerenti
alla scoperta dell’ambiente
Conosce le principali caratteristiche delle 4 stagioni
Colloca se stesso e gli oggetti in relazione spaziale: 59
LA CONOSCENZA DEL
MONDO
sopra/sotto, dentro/fuori in alto/ in basso, vicino/lontano,
in mezzo
Individua quantità: tanto/poco/niente; Coglie la ciclicità della settimana tramite modalità
simboliche
Conosce la sequenza numerica sino a dieci Classifica gli oggetti in base a un criterio dato Associa forme geometriche
*INDICATORI -Vedi Scheda Criteri di valutazione
NR=NON RAGGIUNTO PR=PARZIALMENTE RAGGIUNTO R=RAGGIUNTO
OSSERVAZIONI__________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________________
CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
SCUOLA INFANZIA
BAMBINI DI QUATTRO ANNI
NON RAGGIUNTO PARZIALMENTE
RAGGIUNTO
RAGGIUNTO
IL SE’ E L’ALTRO
Non conosce e non
rispetta le normali regole
di vita
comunitaria. Molto
spesso si estranea dal
gruppo prediligendo
giochi individuali. Non
comunica bisogni affettivi
e stati d’animo.
Non è autonomo nelle
azioni di routine e
nell’esecuzione del lavoro
individuale.. Non
manifesta interesse alle
attività proposte.
Qualche difficoltà nel
rispetto delle regole
compromette ancora la sua
integrazione nel
gruppo. Non sempre è in
grado di esprimere i propri
vissuti e gestire le emozioni.
Manifesta ancora qualche
difficoltà nell’espletare le
azioni di routine quotidiana.
La partecipazione e
l’accettazione delle attività
proposte non è costante
pertanto per l’esecuzione
delle stesse, talvolta,
richiede l’intervento
dell’insegnante.
Conosce le regole e la
routine quotidiana della
comunità in cui vive. Gioca
in modo costruttivo con gli
altri, riconosce i propri e gli
altrui comportamenti positivi
e negativi. Comunica e
controlla bisogni ed
emozioni.
È autonomo nelle azioni di
routine quotidiana.
Partecipa alle attività
proposte con interesse e
curiosità portando a termine
autonomamente il lavoro
assegnatogli.
IL CORPO E IL
MOVIMENTO
Non è in grado di
distinguere
le varie parti del corpo e
non le rappresenta
graficamente.
Trova difficoltà
nell'esecuzione di
semplici percorsi psico-
motori.
Non è in grado di
eseguire un elementare
percorso grafico.
Non usa correttamente il
mezzo grafico mostra
grosse difficoltà nelle
attività che richiedono
una accurata motricità
fine.
Riconosce le principali
parti del corpo, ma non
rappresenta ancora
graficamente la figura
umana in maniera completa.
Manifesta insicurezza e poca
coordinazione all’esecuzione
di semplici percorsi sia
motori che grafici.
Ha acquisito maggiore
sicurezza nell’utilizzo del
mezzo grafico e nelle attività
che richiedono una accurata
motricità fine.
Rappresenta graficamente la
figura umana.
È in grado di percorrere
semplici percorsi motori e di
eseguire con facilità percorsi
grafici. Ha affinato la
motricità fine abilità che gli
consente di utilizzare con più
sicurezza il mezzo grafico.
Non è interessato
all’esplorazione, alla
conoscenza e alla
manipolazione di
Inizia ad osservare,
conoscere
e manipolare materiale
vario.
Si dimostra creativo nella
manipolazione di materiali
vari.
Disegna spontaneamente 60
IMMAGINI,
SUONI,
COLORI
materiali vari.
Non manifesta alcun
interesse per l’attività
grafica. Non riconosce i
colori secondari e non è
in grado di produrre
mescolanze.
L’espressione attraverso i
linguaggi non verbali è
del tutto assente.
Si dedica alla
rappresentazione
grafica solo se sollecitato e
motivato dall’insegnante.
Sperimenta varie tecniche
espressive ; utilizza
adeguatamente i colori
primari e secondari
mostrando tuttavia
poca creatività.
Non sempre attribuisce
adeguatamente il colore alla
realtà
Non sempre si esprime
utilizzando le diverse forme
di comunicazione non
verbale.
rappresentando e colorando
con precisione e con
ricchezza di particolari.
Utilizza correttamente i
colori attribuendoli alla
realtà.
Si esprime attraverso le
varie forme di linguaggio
non verbale.
I DISCORSI E
LE PAROLE
L'interazione verbale con
gli adulti e coetanei è
quasi del tutto assente.
Non utilizza le frasi in
modo chiaro e non usa
termini appropriati.
Non interviene nelle
conversazioni di gruppo.
Non mostra interesse per
la lettura, l'ascolto, la
comprensione e la
rielaborazione dei
racconti.
Non memorizza
filastrocche e poesie.
Dialoga spontaneamente con
i compagni e manifesta
ancora insicurezza nel
dialogo con l’adulto.
Si esprime con un
linguaggio semplice e non
particolarmente strutturato.
La comprensione del
linguaggio è limitata
all’esecuzione di semplici
consegne e la rielaborazione
di storie, vissuti o racconti
avviene solo su stimolazione
dell’insegnante.
È interessato alla lettura di
immagini.
E' in grado di ripetere
semplici filastrocche.
Dialoga con adulti e coetanei
con una proprietà di
linguaggio che gli consente
di argomentare i propri
vissuti, raccontare storie,
porre domande. Ripete con
facilità poesie e filastrocche.
È in grado di leggere e
verbalizzare immagini.
LA
CONOSCENZA
DEL MONDO
Non è interessato all’
ambiente che lo
circonda e non individua
né riconosce i
principali aspetti delle
stagioni. Non ha ancora
interiorizzato i principali
concetti di dimensione, di
spazio e di tempo. Non è
in grado di riordinare una
semplice sequenza di
azioni. Non conosce
correttamente la sequenza
numerica da uno tre. Non
riconosce le figure
geometriche (cerchio e
quadrato).
Manifesta un minino
interesse per l’ambiente che
lo circonda.
Conosce in maniera
superficiale gli aspetti
principali delle stagioni e i
fenomeni atmosferici. Inizia
ad individuare i principali
concetti topologici e spaziali
e temporali solo facendone
esperienza diretta. Inizia a
ripetere la sequenza
numerica da uno tre.
Riconosce la figura
geometrica del cerchio
Osserva con curiosità e
attenzione l’ambiente che lo
circonda cogliendone anche
gli aspetti che mutano in
relazione alla stagione.
Distingue e colloca su
comando i concetti
topologici, spaziali e
temporali. Conosce e
utilizza la sequenza numerica
oltre il tre. Riconosce le
principali figure
geometriche.
CRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA DELL’INFANZIA
BAMBINI CINQUE ANNI
Anno Scolastico______ /______
COGNOME ___________NOME ___________ 5ANNI
LE DOCENTI DI SEZIONE____________________________________________ 61
CAMPI DI ESPERIENZA COMPETENZE VAL.
IL SE’ E L’ALTRO
È ben inserito nel gruppo Conosce e rispetta l regole del gruppo Ha rispetto dello spazio e delle cose altrui Ha interiorizzato il sé corporeo maturando
atteggiamenti di fiducia in se stesso e nelle proprie
capacità
Riconosce e condivide i propri stati emotivi Affronta con sicurezza nuove esperienze Collabora ala realizzazione di attività in comune È consapevole della propria identità e storia personale È autonomo nell’esecuzione del lavoro individuale
IL CORPO E IL
MOVIMENTO
Percepisce e rappresenta graficamente la figura umana
in totale
Riconosce la destra dalla sinistra Sa coordinare i movimenti del corpo Svolge autonomamente le corrette abitudini igieniche e
le azioni di routine
Sa orientarsi nello spazio grafico Ha sviluppato la motricità fine Ha sviluppato la coordinazione oculo manuale Esegue e riproduce graficamente percorsi motori
IMMAGINI SUONI E
COLORI
Comunica ed esprime emozioni con i linguaggi del
corpo: la voce, il gesto, la drammatizzazione
Si esprime attraverso il disegno, la pittura e altre
attività manipolative
Esplora e utilizza in autonomia i materiali a
disposizione
Attribuisce in maniera adeguata i colori alla realtà Disegna spontaneamente e su consegna Esplora con la voce e con il corpo le proprie possibilità
sonoro espressive
Partecipa volentieri ad attività ritmico-motorie
I DISCORSI E LE
PAROLE
Utilizza un corretto linguaggio verbale in differenti
situazioni comunicative
Sa descrivere agli altri le proprie esperienze Si esprime con una corretta pronuncia di suoni Ascolta, comprende e rielabora narrazioni, storie, ecc Esplora con interesse la lettura di libri illustrati Associa simbolo grafico al suono (lettere) Riconosce alcune lettere che fanno parte del proprio
nome
Riproduce i vari tipi di linea (verticale, orizzontale,
obliqua)
È in grado di classificare gli oggetti in base a colore,
forma e dimensione
62
LA CONOSCENZA DEL
MONDO
È in grado di eseguire la seriazione degli oggetti Ha interiorizzato le caratteristiche sulle quattro stagioni Conosce e denomina i giorni della settimana e i mesi
dell’anno
Riferisce eventi rispetto a: prima-adesso-dopo/ieri-
oggi-domani
Riconosce la simbologia associa numero alla quantità
numerica
Sa operare con quantità e numeri. CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
SCUOLA DELL’INFANZIA
BAMBINI DI CINQUE ANNI
Non raggiunto Parzialmente
raggiunto
Raggiunto
IL SE’ E L’ALTRO
Non è integrato nel gruppo e
molto spesso si estranea
prediligendo giochi individuali.
Non conosce o non rispetta le
normali regole di vita comunitaria
non rispettando lo spazio e le
cose altrui. Non ha sicurezza in sé
stesso e nelle proprie capacità
Richiede quasi sempre
l’intervento dell’insegnante per
esternare i propri stati d’animo.
Non reagisce in modo adeguato ai
richiami e alle frustrazioni. È
ancora insicuro nell’affrontare
nuove esperienze e non collabora
alla realizzazione di attività
comuni. Non riferisce quasi mai
sulla sua storia personale e
familiare. Non è in grado di
eseguire autonomamente attività
individuali.
Non ha ancora pienamente
interiorizzato le regole di
gruppo e manifesta
difficoltà a relazionarsi in
modo costruttivo con i
coetanei. Pur conoscendole
ha difficoltà a rispettare le
regole di vita comunitaria e
non sempre manifesta
rispetto per gli spazi e le
cose altrui. Inizia a riferire
sui propri sentimenti e i
propri vissuti. Non sempre
reagisce in maniera
adeguata ai richiami o
frustrazioni. Appare più
sicuro di sé nell’affrontare,
nel vivere nuove esperienze
e nel raccontare di sé e della
sua storia personale. Prova
interesse a realizzare attività
in comune. Sperimenta il
lavoro individuale
autonomamente.
Gioca e si relaziona in modo
costruttivo e creativo con gli altri,
confronta e sostiene le proprie
opinioni. Ha pienamente
interiorizzato le regole del vivere
comune che rispetta senza alcuna
difficoltà. Ha maturato
atteggiamenti di fiducia in sé
stesso e nelle proprie capacità. Ha
sviluppato una buona identità
personale e sociale. Affronta
serenamente nuove esperienze
dimostrando di rispondere in
maniera positiva ai richiami e alle
frustrazioni. È autonomo
nell’esecuzione del lavoro
individuale e collaborativo nelle
attività di gruppo
IL CORPO E IL
MOVIMENTO
Non percepisce e non è in grado
di rappresentare graficamente le
varie parti della figura umana.
Non riconosce destra e sinistra.
Trova difficoltà nel
coordinamento motorio generale.
Non sempre è autonomo
nell’esecuzione delle attività di
routine quotidiana. Non ha
sviluppato la coordinazione
oculo-manuale e la motricità fine.
Non controlla adeguatamente
l’esecuzione del gesto grafico e
non è in grado di ripercorrere e
riprodurre graficamente un
percorso motorio.
Manifesta ancora qualche
difficoltà nella
rappresentazione grafica del
corpo umano. Non sempre
riconosce la destra dalla
sinistra. La coordinazione
motoria generale è ancora
inadeguata. È autonomo
nell’esecuzione delle
principali azioni di routine
quotidiana. Non sempre si
orienta nello spazio grafico.
Ha sviluppato solo in parte
la coordinazione oculo-
manuale e manifesta ancora
qualche difficoltà in attività
che richiedono un’accurata
motricità fine e controllo
grafo motorio.
Riconosce e rappresenta con
particolari il corpo nelle sue
diverse parti. Riconosce destra e
sinistra su sé stesso. Vive la
propria corporeità e sperimenta i
diversi schemi motori. È
autonomo nella gestione delle
azioni di routine quotidiana.
Controlla l’esecuzione del gesto
grafico orientandosi nel foglio.
Presenta una buona coordinazione
oculo-manuale e ha sviluppato
una buona motricità fine. Esegue
e riproduce percorsi motori.
Non utilizza alcun tipo di
linguaggio non verbale per
esprime emozioni e stati d’animo.
Non è interessato alle
rappresentazioni grafiche
Inizia ad utilizzare linguaggi
non verbali per esprimere
emozioni e stati d’animo.
Non sempre si esprime in
modo creativo nelle
Utilizza i vari linguaggi non
verbali per esprimere emozioni e
stati d’animo. Dimostra interesse,
attenzione e creatività per il
disegno, la pittura e altre attività63
IMMAGINI,
SUONI, COLORI
(spontanee e guidate) e alle
esperienze creative e
manipolative. Non attribuisce i
colori in maniera adeguata.
Mostra poco interesse nelle
attività di ascolto, di riproduzione
della musica, non partecipa ad
attività ritmico motorie
rappresentazioni grafiche e
nell’uso delle diverse
tecniche. Manipola materiali
vari solo se stimolato
dall’insegnante. Non sempre
manifesta interesse per
l’attività grafica spontanea
(che è ancora povera di
particolari) ed esegue quella
guidata. Attribuisce in
maniera adeguata i colori
alla realtà. Inizia a
manifestare curiosità e
interesse nell’ascolto di
musiche e canti nelle quali
si cimenta con l’uso della
voce. Per la partecipazione
ad attività ritmico motorie
necessita ancora di stimoli
da parte dell’insegnante.
manipolative. Cura i particolari
nelle rappresentazioni grafico
pittoriche attribuendo in maniera
ottimale i colori alla realtà. È
interessato all’ascolto di musiche
di vario genere ed è in grado di
esplorare con la voce e con il
corpo le sue possibilità sonoro-
espressive.
I DISCORSI E
LE PAROLE
Si esprime con difficoltà: usa un
linguaggio essenziale, povero nei
contenuti e non è interessato
all’acquisizione di nuovi
vocaboli. Non riesce a raccontare
le proprie esperienze e vissuti.
Manifesta difficoltà nella
pronuncia e nell’articolazione di
alcuni fonemi. Non è interessato
all’ascolto di storie e non
comprende e rielabora anche
semplici testi. Non è in grado di
formulare alcuna ipotesi sul finale
di storie. Ripete stentatamente
rime e filastrocche. Non
riconosce alcun segno grafico
Si esprime utilizzando un
linguaggio semplice ma ben
strutturato. È in grado di
esprimere verbalmente le
proprie emozioni e vissuti
se stimolato dall’insegnante.
Presenta ancora qualche
difficoltà nella
produzione di fonemi.
Ascolta volentieri storie o
conversazioni e inizia a
rielaborarne verbalmente i
contenuti. Talvolta riesce a
formulare ipotesi e
previsioni sul finale di un
racconto. Esplora con
interesse la lettura di libri
illustrati. Ripete rime e
filastrocche. Riconosce
alcune lettere che
compongono il proprio
nome.
Ha raggiunto una proprietà di
linguaggio con cui argomenta
discorsi, pone domande e formula
ipotesi. Si esprime in maniera
corretta dal punto di vista
fonologico e manifesta interesse
ad acquisire il significato di nuovi
vocaboli. Ascolta con interesse
racconti o storie cogliendone
anche i
particolari. Sperimenta rime e
filastrocche cercando somiglianze
e analogie. Riconosce i segni
grafici riferiti al proprio nome.
LA CONOSCENZA
DEL MONDO
Osserva con scarso interesse
l’ambiente e la natura nei suoi
molteplici aspetti e non riconosce
caratteristiche relative alle
stagioni. Non utilizza
correttamente i concetti
temporali. Non è in grado di
riordinare in successione
cronologica le sequenze di una
storia. Raggruppa con difficoltà
gli elementi secondo i diversi
criteri. Non è in grado di operare
quantità e numeri (contare,
aggiungere, togliere). Non
riconosce alcun simbolo
numerico. Non è in grado di
riprodurre vari tipi di linea.
Presta attenzione
all’ambiente che lo circonda
e coglie i principali aspetti
delle caratteristiche
stagionali. Sa collocare le
azioni fondamentali nel
tempo della giornata.
Dispone in successione
cronologica tre sequenze di
una storia. Inizia a
conoscere e denominare i
giorni della settimana e i
mesi dell’anno. Riesce con
l’aiuto dell’insegnante a
raggruppare gli elementi
secondo i criteri dati e ad
effettuare semplici
seriazioni. Inizia ad operare
con quantità e numeri.
Riconosce alcuni simboli
numerici ma non sempre li
associa alla quantità.
Riproduce vari tipi di linea.
Osserva con attenzione l’ambiente
che lo circonda del quale coglie
tutti gli aspetti e i cambiamenti in
relazione alla stagione. Riferisce
correttamente gli eventi temporali
e coglie la ciclicità del tempo che
passa in relazione alla settimana e
ai mesi. Dispone in successione
cronologica le sequenze principali
di una storia. Raggruppa gli
oggetti secondo i diversi criteri
identificandone proprietà,
confrontandole e effettuando
seriazioni. È in grado di contare,
aggiungere e togliere. Riconosce
la simbologia numerica e lo
abbina alla quantità. Riconosce e
riproduce vari tipi di linee
64
Criteri di Valutazione per il comportamento La valutazione del comportamento concorre, unitamente a quella relativa agli apprendimenti nelle
diverse discipline, alla complessiva valutazione dello studente. Il D.lgs n. 62 del 13 aprile 2017 con
l’articolo 2 comma 5 abolisce il voto numerico espresso in decimi e stabilisce che il comportamento
sia valutato attraverso un giudizio sintetico. Il Giudizio sul comportamento espresso collegialmente,
inoltre, non è più vincolante rispetto alla promozione.
E’ stata elaborata, pertanto, la seguente griglia di corrispondenza tra comportamento e voti, tenendo
ben presente il Regolamento d’Istituto ed il Patto educativo di corresponsabilità tra Scuola e Famiglia
(riportati in allegato):
Giudizio di comportamento
Giudizio
Assenze irrilevanti; responsabilità e autodisciplina nel lavoro scolastico;
comportamento corretto; eccellente socializzazione; interazione attiva e
costruttiva nel gruppo classe; pieno rispetto di sé, degli altri e
dell’ambiente; scrupoloso rispetto del Regolamento d’Istituto;
consapevole e completo raggiungimento di tutti gli obiettivi previsti per
l’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione.
Eccellente
Assenze minime; comportamento corretto ed educato; ottima
socializzazione; ruolo positivo e collaborativo nel gruppo classe; pieno
rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente scolastico; completo
raggiungimento di tutti gli obiettivi previsti per l’insegnamento di
Cittadinanza e Costituzione.
Ottimo
Assenze saltuarie non frequenti e sempre giustificate; comportamento per
lo più corretto ed educato; buona socializzazione e normale partecipazione
nel gruppo classe; adeguato rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente;
osservanza regolare delle norme relative alla vita scolastica; adeguato
raggiungimento di quasi tutti gli obiettivi previsti per l’insegnamento di
Cittadinanza e Costituzione.
Molto
Adeguato
Episodi di lieve inosservanza del Regolamento d’Istituto (assenze
ingiustificate e frequenti uscite dall’aula, nei corridoi e fuori dal proprio
banco); partecipazione limitata e poco collaborativa alla vita della classe;
comportamento quasi sempre corretto nel rapporto con i compagni e con il
personale scolastico; discreta socializzazione; raggiungimento solo di
parte degli obiettivi previsti per l’insegnamento di Cittadinanza e
costituzione.
Adeguato
Accettabile rispetto delle norme fondamentali del Regolamento d’Istituto,
con tendenza all’infrazione delle regole ordinarie (ritardi, uscite dall’aula
senza permesso, rinvii nella giustificazione di assenze e ritardi, uso
improprio degli spazi e delle strutture scolastiche); disturbo delle lezioni;
comportamento poco corretto verso compagni ed il personale scolastico;
scarsa socializzazione e funzione non collaborativa nel gruppo classe;
raggiungimento degli obiettivi essenziali previsti per l’insegnamento di
Cittadinanza e Costituzione.
Sufficiente
Episodi persistenti di inosservanza del Regolamento d’Istituto che
indicano la volontà a non modificare il proprio atteggiamento;
comportamenti reiterati di prevaricazione e/o di bullismo nei confronti dei
compagni; rapporti problematici con il personale della scuola; scarsissima
socializzazione e funzione negativa nel gruppo classe al punto da
impedire il regolare svolgimento dell’attività scolastica; obiettivi
essenziali previsti per l’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione
raggiunti solo in minima parte.
Non
adeguato
N.B. Il voto di comportamento è attribuito anche per mancanze commesse fuori dall’Istituto, purché i fatti siano connessi
alla vita scolastica. Tutti i provvedimenti disciplinari applicati sono documentati e comunicati alle famiglie
65
GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE-CHIAVE
CITTADINANZA E COSTITUZIONE
Competenze Indicatori Competenze del
Profilo dello
studente al
termine del
primo ciclo di
istruzione
Livello A
Avanzato
(voto 9/10)
Livello B
Intermedio
(voto 7/8)
Livello C
Base
(voto 6)
Livello D
Iniziale
(voto 5)
Competenze
sociali
e civiche
Condotta e
partecipazione
Rispetta le regole
condivise, collabora
con gli altri per la
costruzione del bene
comune esprimendo
le proprie opinioni
personali; ha cura e
rispetto di sé, come
presupposto di un
sano e corretto stile di
vita.
Partecipazione
rispettosa e
costruttiva ad
attività formali ed
informali
Ha rispetto per le
istituzioni pubbliche,
partecipando in modo
consapevole alla vita
sociale: momenti
educativi informali e
non formali,
esposizione pubblica
del proprio lavoro,
occasioni rituali nelle
comunità che
frequenta, azioni di
solidarietà,
manifestazioni
sportive non
agonistiche,
volontariato, ecc.
Ha cura e
rispetto di sé e
degli altri come
presupposto di
uno stile di vita
sano e corretto.
È consapevole
della necessità
del rispetto di
una convivenza
civile, pacifica e
solidale.
Si impegna per
portare a
compimento il
lavoro iniziato,
da solo o
insieme ad altri.
L’alunno rispetta le
regole condivise,
collabora con gli altri
per la costruzione del
bene comune,
esprimendo le proprie
opinioni e apportando
contributi personali
Partecipa in modo
consapevole e
responsabile a tutte le
attività formali ed
informali proposte ed
è stimolo ed esempio
per gli altri.
L’alunno
rispetta le
regole
condivise,
collabora con
gli altri e sa
esprimere in
modo
adeguato le
proprie
opinioni
Partecipa in
modo
adeguato ed
attivo a tutte
le attività
formali ed
informali
proposte.
L’alunno
rispetta le
principali regole
condivise,
lavora in gruppo
e collabora con
gli altri in modo
nel complesso
adeguato
Partecipa in
modo
sostanzialmente
rispettoso alle
attività formali
ed informali
proposte
dimostrando un
modesto
coinvolgimento
personale.
L’alunno rispetta le
principali regole
condivise se
opportunamente
sostenuto e
collabora con gli
altri solo se guidato
Necessita di
sollecitazioni per
mantenere un
comportamento
rispettoso durante le
attività formali ed
informali proposte.
66
INVALSI
(Istituto Nazionale per la Valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione)
L’INVALSI è l’Ente di ricerca dotato di personalità giuridica di diritto pubblico che ha raccolto, in un
lungo e costante processo di trasformazione, l’eredità del Centro Europeo dell’Educazione (CEDE)
istituito nei primi anni settanta del secolo scorso.
Sulla base delle vigenti Leggi, che sono frutto di un’evoluzione normativa significativamente sempre
più incentrata sugli aspetti valutativi e qualitativi del sistema scolastico, l’INVALSI:
• effettua verifiche periodiche e sistematiche sulle conoscenze e abilità degli studenti e sulla
qualità complessiva dell'offerta formativa delle singole istituzioni scolastiche, anche nel
contesto dell'apprendimento permanente
• studia le cause dell'insuccesso e della dispersione scolastica con riferimento al contesto sociale
ed alle tipologie dell'offerta formativa
• effettua le rilevazioni necessarie per la valutazione del valore aggiunto realizzato dalle scuole
• predispone annualmente i testi della nuova prova scritta, a carattere nazionale, volta a
verificare i livelli generali e specifici di apprendimento conseguiti dagli studenti nell’esame di
Stato al terzo anno della scuola secondaria di primo grado
• predispone modelli da mettere a disposizione delle autonomie scolastiche ai fini
dell'elaborazione della terza prova a conclusione dei percorsi dell'istruzione secondaria
superiore
• provvede alla valutazione dei livelli di apprendimento degli studenti a conclusione dei percorsi
dell'istruzione secondaria superiore, utilizzando le prove scritte degli esami di Stato secondo
criteri e modalità coerenti con quelli applicati a livello internazionale per garantirne la
comparabilità
• fornisce supporto e assistenza tecnica all'amministrazione scolastica, alle regioni, agli enti
territoriali, e alle singole istituzioni scolastiche e formative per la realizzazione di autonome
iniziative di monitoraggio, valutazione e autovalutazione
• svolge attività di formazione del personale docente e dirigente della scuola, connessa ai
processi di valutazione e di autovalutazione delle istituzioni scolastiche
• svolge attività di ricerca, sia su propria iniziativa che su mandato di enti pubblici e privati
• assicura la partecipazione italiana a progetti di ricerca europea e internazionale in campo
valutativo, rappresentando il Paese negli organismi competenti
• formula proposte per la piena attuazione del sistema di valutazione dei dirigenti scolastici,
definisce le procedure da seguire per la loro valutazione, formula proposte per la formazione
dei componenti del team di valutazione e realizza il monitoraggio sullo sviluppo e sugli esiti
del sistema di valutazione.
L’INVALSI è soggetto alla vigilanza del Ministero della Pubblica Istruzione che individua le priorità
strategiche delle quali l'Istituto tiene conto per programmare la propria attività.
La valutazione delle priorità tecnico-scientifiche è riservata all'Istituto.
Da quest’anno le prove per la Secondaria saranno svolte in aprile, esse non rappresenteranno più voto
di media per l’Esame di Stato ma costituiranno la “conditio sine qua non” per l’accesso all’esame
stesso.
Le classi dell’Istituto Comprensivo “Aldo Moro” che sostengono le prove INVALSI sono:
Comparto Classi coinvolte Materie Tempi
Scuola Primaria • Classi seconde Italiano/Matematica
Maggio • Classi quinte Italiano/Matematica/Inglese
Scuola Secondaria • Classi terze Italiano/Matematica/Inglese Aprile
67
AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO
La cultura dell’autovalutazione considera la scuola come un servizio che, come tale, interpreta i
bisogni di una società in continua evoluzione per cui raccoglie e elabora i dati che divengono un
nuovo punto di partenza per un’azione educativa continuamente ri-elaborata e re-interpretata.
Inoltre, il momento auto-valutativo, in quanto feedback sul proprio operato, diventa lo spunto per una
revisione critica delle proprie scelte e risulta funzionale anche agli operatori interni che vedono
valorizzata e potenziata la propria professionalità, la propria autonomia decisionale, la propria capacità
progettuale e innovativa in un’ottica di miglioramento continuo. La Direttiva del 18/09/2014 n. 11 e la
Circolare n. 47 del 21/10/2014, a partire dall’anno scolastico 2014/15 e per il triennio successivo, hanno
vincolato le scuole al Sistema Nazionale di Valutazione regolamentandone il processo di autovalutazione, che
è finalizzato al miglioramento dei livelli di apprendimento ed al rafforzamento delle competenze acquisite dagli
studenti.
L’azione del SNV ha previsto quattro step:
• Autovalutazione
• Valutazione
• Azione di miglioramento
• Rendicontazione sociale
Lo scopo dell’Autovalutazione è quello di consentire:
• il controllo sistematico dei risultati
• la verifica e la revisione interna
• la valorizzazione dell’identità della scuola
• la legittimazione dell’autonomia con l’assunzione di responsabilità in ordine alla qualità dei servizi
erogati e dei risultati ottenuti
Il nostro Istituto…
Nel corso del primo semestre 2017 ha ri-elaborato ed ri-aggiornato il RAV (Rapporto di AutoValutazione)
pubblicato nel 2015 e aggiornato nel 2016. Con il rapporto sono stati individuati gli elementi di maggiore
criticità del servizio scolastico da noi erogato e con gli aggiornamenti si sono registrati i progressi effettuati
nelle aree critiche; per superare le criticità rimanenti si è confermato il Piano di Miglioramento (PdM)
dell’offerta formativa dell’Istituto.
Le Azioni sono state…
✓ Il Nucleo di Autovalutazione e le Funzioni Strumentali hanno ri-elaborato e ri-aggiornato il RAV
✓ Nel mese di luglio 2017 il vicario del Dirigente lo ha supervisionato
✓ Alla fine di luglio 2017 il Dirigente Scolastico, responsabile dell’intero processo, ha approvato e
pubblicato il RAV
Le Azioni saranno…
In quest’anno scolastico 2017/18 il Dirigente Scolastico, in sinergia con il Nucleo di autovalutazione, partendo
dalle priorità inserite nel RAV si preoccuperà di:
✓ pianificare un percorso di miglioramento, con sviluppo di azioni basate sul coinvolgimento di tutta la
comunità scolastica
✓ promuovere momenti di incontro e di condivisione degli obiettivi e delle modalità operative dell’intero
processo di miglioramento
✓ incoraggiare alla riflessione l’intera comunità scolastica attraverso una progettazione delle azioni mirate
al miglioramento scolastico e basate sulla condivisione del percorso di innovazione
✓ promuovere la conoscenza e la comunicazione anche pubblica del percorso di miglioramento
68
IL RAV
Il RAV pubblicato, presente in allegato, ha consentito, anche attraverso i descrittori messi a
disposizione dall’INVALSI e dall’ISTAT, di rilevare quanto segue:
➢ AREA CONTESTO E RISORSE: scarso è il contesto territoriale dal punto di vista socio-
economico e delle opportunità di collaborazione con le Amministrazioni comunali e con
associazioni e agenzie educative presenti.
➢ AREA ESITI: Buoni sono i risultati degli studenti nel successivo percorso di studio. Il
punteggio di Italiano e Matematica della Scuola alle prove Invalsi è inferiore rispetto a quello
di scuole con background socioeconomico e culturale simile.
➢ AREA PROCESSI – PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE: Sufficienti sono le attività
realizzate dalla scuola per gli studenti che necessitano di inclusione. Gli interventi per il
potenziamento dovrebbero essere più mirati. Il curricolo è operativo da settembre per cui non
sono state ancora effettuate verifiche in merito alla sua validità.
➢ AREA PROCESSI-PRATICHE GESTIONALI E ORGANIZZATIVE: La loro condivisione nella
comunità scolastica e con le famiglie e il territorio è da migliorare. Le risorse economiche
sono convogliate per la maggior parte al perseguimento degli obiettivi dell’Istituzione.
Sono scarsamente presenti forme di collaborazione con i genitori per la realizzazione di
interventi formativi. La scuola non ancora utilizza strumenti di comunicazione on line con le
famiglie.
Il Piano di Miglioramento contiene le azioni di miglioramento organizzative e gestionali previste
dall’Istituzione scolastica che serviranno al miglioramento dei punti di criticità emersi nel RAV, esse mireranno
principalmente ad eliminare la variabilità tra le classi ed a ridurre il gap presente nelle prove standardizzate
nazionali INVALSI.
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE L’Istituto Comprensivo “Aldo Moro” Cancello Scalo ogni anno realizza progetti didattici a scopo educativo distinti per
ordine di scuola. Essi sono presentati dai docenti, sono strettamente correlati alle programmazioni didattico-educative e
tengono conto delle proposte fatte dai genitori all’atto della compilazione della “customer satisfaction” relativa a progetti
già espletati . Tutti i progetti concorrono a formare negli alunni il senso del rispetto di sé e degli altri, del rispetto delle
regole, del valore della solidarietà, della crescita del senso civico e della consapevolezza che ognuno, sia pur con le sue
diversità, “è cittadino del Mondo”.
I nostri progetti sono presentati dai docenti all’inizio di ogni anno scolastico pur restando sostanzialmente immutati
nelle finalità, pertanto questa pagina sarà aggiornata entro la fine di ottobre di ogni anno scolastico.
69
RIEPILOGO PROGETTI ISTITUTO COMPRENSIVO a.s. 2018/2019
ORDINE DI SCUOLA TITOLO PROGETTO
SCUOLA
DELL’INFANZIA
NATALE IN ARTE – BOTTEGHINO (curricolare)
E’ NATALE… FACCIAMO TOMBOLA – SAN MARCO T. (curricolare)
PRESEPE VIVENTE – CANCELLO (5 ANNI curicolare.)
CRESCENDO…A RITMO DI MUSICA
SCUOLA PRIMARIA
LA MAGIA DEL NATALE –SAN MARCO TROTTI (curricolare)
NATALE IN ARTE – BOTTEGHINO (curricolare)
PRESEPE VIVENTE – CANCELLO (curricolare)
A SCUOLA NESSUNO È STRANIERO -SAN MARCO (curr)
VIVIAMO IL NATALE – POLVICA (curr)
ENGLISH FOR STUDYING…ENGLISH FOR LIFE (4^-5^SP e SM)
TOTALE PARZIALE SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA
SECONDARIA DI I
GRADO
PROGETTO ORCHESTRA – PROF. STRUM. MUSICALE
DALL’ITALIANO AL LATINO – cl. II-III
PROGETTO RECUPERO/POTENZIAMENTO COMPETENZE PdM
PON FSE Avviso 1953 del 21.02.2017 – Competenze di base che è in corso per la parte riguardante il primo ciclo mentre
la parte riguardante l’Infanzia è già stata espletata. Il titolo del progetto è “Imparare e crescere naturalmente 2” esso è
composto da 8 moduli equamente suddivisi tra gli alunni delle classi quinte della Primaria e gli alunni delle classi terze
della Secondaria. Ogni modulo avrà la durata di 30 ore e le tematiche saranno salutistiche e naturalistico-ambientali. Gli
alunni saranno chiamati a inventare racconti e/o fiabe sui temi della natura, del cibo, della salute e della grammatica in cui
sia presente una morale che costituirà il momento di riflessione finale. Tutti i racconti saranno corredati da schede, tavole,
attività da realizzare poi in classe. Gli alunni di quinta si rivolgeranno ai bambini di 4 e 5 anni dell’Infanzia e a quelli di
prima e seconda della primaria, quelli della secondaria si rivolgeranno ai ragazzi di terza, quarta e quinta della Primaria e
prima e seconda della Secondaria. A breve usciranno i bandi per il reclutamento di esperti e tutor.
PON FSE Avviso 2999 del 13.03.2017 – Orientamento formativo e ri-orientamento. Il titolo di questo PON è “Insieme
per il successo formativo” e si compone di quattro moduli di 30 ore rivolti agli alunni delle classi terze della Secondaria.
Lo scopo del progetto è promuovere lo sviluppo della consapevolezza di sé nella scelta del percorso di istruzione da
intraprendere alla fine della Secondaria di I grado. Il progetto prevede che gli alunni siano coinvolti in attività
interdisciplinari innovative supportati da tutor interni all’istituzione scolasti e da tutor individuati nelle Secondarie di II
grado coinvolte in partnership che sono il “Majorana” di Santa Maria a Vico, il “Don Gnocchi” di Maddaloni e il
“Ferraris” di Caserta.
PON FSE Avviso 3340 del 23.03.2017 – Cittadinanza globale. Il titolo è “ Io cittadino del mondo” in linea con il PTOF
d’Istituto. Esso si compone di cinque moduli di 30 ore rivolti ai ragazzi della Primaria e a quelli della Secondaria. Due
moduli faranno riferimento alla costruzione/implementazione di orti scolastici che consentono agli alunni di riscoprire il
cibo, l’alimentazione e il rapporto tra la terra ed i prodotti alimentari; due moduli, sempre uno sulla Primaria ed uno sulla
Secondaria, andranno a costruire il consiglio comunale dei ragazzi facendo sì che essi scoprano le problematiche locali al
fine di stimolare la cittadinanza attiva. Un modulo è rivolto alla sola Secondaria e mira alla creazione della consapevolezza
del ruolo dei ragazzi nell’ambiente, nella sua cura e salvaguardia.
PON FSE Avviso 3504 del 31.03.2017 – Cittadinanza europea il cui titolo è “Il Mondo è mio” Esso è rivolto ai soli
alunni della Secondaria e si compone di due parti, una prima della durata di 30 ore che porterà gli alunni alla costruzione di
un plastico di uno dei monumenti europei più significativi; la seconda parte con una durata di 60 ore, prevede
potenziamento linguistico e CLIL. I ragazzi creeranno sia un plastico di un monumento che un piatto tipico della tradizione
culinaria di un paese europeo.
PON FSE avviso 4427 del 2.05.2017 – Potenziamento dell’educazione al patrimonio culturale, artistico e
paesaggistico dal titolo “Sono il mio territorio” Esso si compone di 5 moduli di 30 ore di cui 2 sulle quarte della Primaria
e tre sulle seconde della Secondaria. Scopo del progetto è di sensibilizzare gli alunni alla conoscenza ed alla salvaguardia
del patrimonio artistico-culturale e paesaggistico del territorio attraverso l’adozione di un bene presente sul territorio
occupandosene e curandone la promozione.
PON FSE Avviso 2669 del 3.03.2017 – Sviluppo del pensiero logico e computazionale, della creatività digitale e delle
competenze di “cittadinanza digitale” il cui titolo è “Coding e creatività per il cittadino del futuro” Il progetto si
compone di 4 moduli 2 sulla Primaria e 2 sulla Secondaria il cui scopo è di avvicinare i ragazzi al mondo del Coding, della
robotica e delle STEM
Biblioteca digitale per la quale otterremo una serie di testi in forma digitale fruibili sia dagli alunni che dai docenti.
Nell’a.s. in corso sarà realizzata la seconda parte del PON competenze, saranno realizzati, inoltre, il PON sul patrimonio
cultural e quello sul pensiero computazionale e sul coding. 70
I nostri progetti
A questi progetti si aggiunge il POR “SCUOLA VIVA” terza annualità che si compone di ben otto moduli che
saranno sviluppati 6 sulla Scuola secondaria di I grado e 2 sulla Scuola primaria del plessi periferici di
Botteghino e San Marco Trotti.
Il progetto, in linea con la principale normativa di riferimento, in particolare il Decreto Ministeriale n. 8
del 31 gennaio 2011 per la diffusione della cultura e della pratica strumentale nella scuola primaria e le
indicazioni Nazionali per il curricolo, ha come finalità quella di promuovere il valore formativo della musica
dal punto di vista creativo, affettivo, relazionale e di educazione alla cittadinanza e quello di sperimentare
buone pratiche didattico- metodologiche per l’insegnamento di uno strumento musicale nella scuola primaria.
Tale progetto mira, inoltre, ad attivare percorsi che favoriscano, attraverso lo studio di uno strumento musicale,
lo sviluppo armonico del bambino e la sua integrazione nel gruppo dei pari, nonché l’acquisizione di
competenze trasversali. Il progetto si è sviluppato in tre anni scolastici, a partire dall’a.s.2014/2015. I destinatari
degli interventi educativi e didattici sono stati gli alunni delle classi terze, quarte e quinte dell’intera Scuola
Primaria, lo strumento scelto è il pianoforte. Quest’anno sarà realizzata una ulteriore annualità nell’ambito del
progetto “Scuola Viva” se lo stesso ci sarà confermato per la seconda annualità.
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A SCUOLA CON LA L I M
A V A G N A
N T E R A T T I V A
U L T I M E D I A L E
PRESENTAZIONE
Il progetto, in conformità a quanto richiede la legislazione scolastica, si propone di favorire il
passaggio degli alunni da un ciclo scolastico al successivo, facilitandone l’inserimento. In quest’ottica,
l’Istituto comprensivo elabora dei percorsi formativi che, nel rispetto dell’identità pedagogica di
ciascun contesto educativo, coinvolgano docenti e allievi in un clima di lavoro coeso e inclusivo.
OBIETTIVI GENERALI
- Facilitare l’inserimento degli alunni nella nuova scuola.
- Condividere con i docenti dei diversi ordini di scuola finalità, strategie e metodo di lavoro per la
costruzione di una relazione significativa, orientata alla promozione della continuità verticale,
della continuità orizzontale e del successo scolastico.
- Creare un continuum di apprendimento volto alla creazione di un clima di fiducia, di condivisione
e di partecipazione.
- Operare una corretta e mirata prevenzione del fenomeno della dispersione scolastica.
OBIETTIVI SPECIFICI
- Favorire il passaggio fra ordini di scuola diversi, garantendo continuità di saperi, metodi e stili di
insegnamento.
- Conoscere le attese e le ansie degli alunni rispetto alla nuova scuola.
- Valorizzare gli elementi di continuità
- Verificare le competenze degli alunni in uscita da un ordine di scuola ed in ingresso nell’altra.
- Conoscere la situazione scolastica pregressa degli alunni.
- Valutare l’inserimento scolastico.
METODOLOGIA
Verranno utilizzate metodologie ed attività tali da permettere una totale partecipazione degli alunni
anche attraverso forme di comunicazione adeguate al contesto.
TEMPI E MODALITA’ DI SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA’
Prima fase: ACCOGLIENZA
Seconda fase: CONTINUITA’
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La scuola svolge un compito molto importante: quello di orientare gli alunni verso una scelta consapevole del
proprio futuro. La nostra società è in continua evoluzione, ogni giorno ci presenta nuovi modelli, nuovi modi di
pensare e di comportarsi. Da qui la necessità di un’azione orientativa nei confronti degli alunni volta sia ad una
migliore conoscenza e consapevolezza delle proprie inclinazioni, attitudini, desideri, sia nei confronti degli
studi da intraprendere. Non più solo, quindi, orientamento per scelte relative all’ambito scolastico o lavorativo,
ma soprattutto orientamento alla vita, per delineare un percorso formativo continuo che metta l’alunno in
condizione di usare in modo produttivo le proprie conoscenze, di scoprire e potenziare le proprie capacità, di
affrontare i propri problemi. E’ compito della Scuola Primaria offrire agli alunni opportunità perché emergano
attitudini culturali e predisposizioni personali. Questo percorso, la cui natura è solo orientativa, cioè volta a
stimolare e a potenziare negli alunni il processo della conoscenza di sé, in vista della formulazione di un proprio
percorso di vita, viene poi raccolto, precisato e approfondito nella Scuola Secondaria.
FINALITA’
Attraverso un progetto triennale l’Istituto comprensivo “Aldo Moro” si propone, ai fini di una buona scelta
futura, di guidare l’alunno a:
- Conoscere la realtà che lo circonda
- Conoscere a fondo se stesso, scoprire i propri interessi, le proprie necessità, aspirazioni, capacità
- Progettare e scegliere la destinazione futura in modo responsabile e autonomo, così da soddisfare le
proprie esigenze e quelle della società in cui vive.
L’Istituto ha aderito al progetto orientamento “Prima scelta”, elaborato dal C.O.P. di Maddaloni in
collaborazione con la referente all’orientamento, che coinvolge gli alunni durante l’intero ciclo della scuola
secondaria. E’ da sottolineare che l’attività di orientamento non è intesa come il contenuto di una nuova
disciplina, ma i temi proposti, di ambito pluridisciplinare, possono trovare collocazione ed essere ripresi
all’interno della progettualità disciplinare e collegiale.
Il percorso, che coinvolge alunni di età compresa fra i dieci e i quattordici anni ed è diviso in tre moduli che
sono così suddivisi: Primo Modulo per alunni delle classi prime; Secondo Modulo per alunni delle classi
seconde; Terzo Modulo per alunni delle classi terze
STRUTTURA DEL PERCORSO Il progetto si articola in Orientamento in entrata e in uscita
Orientamento in entrata:
• Accoglienza: gli alunni delle classi quinte assistono ad alcune lezioni concordate con i compagni delle
classi prime della scuola secondaria e visitano la nuova scuola
• Continuità: incontri con i docenti della scuola primaria, condivisione di curricoli e obiettivi trasversali e
di notizie utili alla formazione delle classi
Orientamento in uscita:
• Incontri programmati con referenti delle scuole superiori per offrire agli alunni ulteriori
approfondimenti sulle attività didattiche e le scelte formative di tutte le scuole della provincia
• Visite guidate presso alcune scuole superiori
• Incontri con consulenti per l’orientamento regionale (COP)
OBIETTIVI SPECIFICI
• Aiutare l’alunno ad acquisire consapevolezza della realtà;
• Favorire l’inserimento, individuando ed esplicitando eventuali elementi di disagio;
• Guidare l’alunno, in collaborazione con la famiglia e i consulenti per l’Orientamento regionale, verso
una scelta adeguata rispetto agli interessi e alle attitudini o qualità posseduti
DISCIPLINE COINVOLTE Data la valenza orientativa insita in ogni disciplina, tutte le materie sono coinvolte in questo progetto.
73
INCLUSIONE DIVERSAMENTE ABILI
74
Garantire pari opportunità
educative a tutti gli alunni della
scuola.
Alunni coinvolti Tempi di
realizzazione
Organizzazione
FINALITA’
Tutti gli alunni
diversamente abili e
le classi/sezioni di
appartenenza
Nella nostra scuola è operante il GLH
(Gruppo di Lavoro sull’Handicap) che svolge
la funzione di verifica e di coordinamento
degli interventi predisposti.
Tutti i docenti del consiglio di classe o del
team si occupano della programmazione,
dell’attuazione e della verifica del PEI (Piano
Educativo Individualizzato).
Il percorso di
integrazione di ciascun
alunno si articolerà e si
intersecherà con le
progettazioni didattiche
ed educative delle
classi/sezioni coinvolte,
la durata sarà legata al
tempo di permanenza
dell’alunno presso il
nostro Istituto
Per la realizzazione degli
obiettivi e delle finalità
previste la scuola ha attivato
la massima collaborazione:
• tra i docenti e i
collaboratori scolastici
• tra i diversi ordini di
scuola
• con tutti i soggetti esterni
alla scuola che intervengono
nella programmazione del
piano educativo
• con gli specialisti
• con le famiglie
• con il territorio e gli enti
locali
Alunni con Bisogni Educativi Speciali L’obiettivo prioritario del Nostro Istituto è lo sviluppo delle potenzialità di tutti gli alunni al fine di far
raggiungere ad ognuno di loro il massimo livello di autonomia e di capacità relazionali. Ogni alunno, con
continuità o per determinati periodi, può manifestare dei Bisogni Educativi Speciali per motivi fisici, biologici,
fisiologici o anche per motivi psicologici o sociali, rispetto ai quali offriamo un’adeguata e personalizzata
risposta. Da sempre i nostri docenti sono impegnati nel realizzare il successo scolastico di tutti gli studenti, con
particolare attenzione al sostegno delle varie forme di diversità, di disabilità e di svantaggio. Le diverse
situazioni individuali sono da noi riconosciute e valorizzate, evitando che la differenza si trasformi in
disuguaglianza e rimuovendo gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della persona umana “senza
distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”
(Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 e C.M. n.8 marzo 2013).
Anche nel nostro Istituto un numero sempre più ampio di alunni, per una pluralità di motivi, presenta difficoltà
di apprendimento, di sviluppo di abilità e competenze e/o disturbi del comportamento.
In presenza di alunni con Bisogni Educativi Speciali, è indispensabile avere conoscenza preventiva delle varie
tipologie di BES, delle risorse e delle strategie necessarie per operare, formalizzando compiti e procedure in
modo che tutti gli attori del processo educativo contribuiscano al raggiungimento di obiettivi formativi positivi.
La legge n. 170 dell’8 ottobre 2010 riconosce la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia come
Disturbi Specifici di Apprendimento (D.S.A.), assegnando al sistema nazionale di istruzione il compito di
individuare le forme didattiche e le modalità di valutazione più adeguate affinché alunni e studenti con D.S.A.
possano raggiungere il successo formativo.
Le Linee guida presentano il tipo di intervento per l’esercizio del diritto allo studio previsto dalla legge, che si
focalizza sulla didattica individualizzata e personalizzata, sugli strumenti compensativi, sulle misure
dispensative e su adeguate forme di verifica e valutazione.
Le disposizioni attuative della nuova legge, contenute nel D.M. 12 luglio 2011, dicono che il team docenti o il
consiglio di classe deve acquisire la diagnosi specialistica di D.S.A., redigere e sottoscrivere, insieme alla
famiglia, all’inizio di ogni anno scolastico, entro i primi tre mesi, il Piano Didattico Personalizzato (P.D.P.),
individuare e organizzare quindi un percorso individualizzato, nel quale devono essere indicati gli strumenti
compensativi, le misure dispensative, le strategie didattiche e metodologiche di supporto, le forme di verifica e
di valutazione adeguate alle necessità formative degli alunni con D.S.A., da applicare per favorire il successo
scolastico degli stessi.
La Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e
organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” delinea e precisa la strategia inclusiva della scuola
italiana al fine di realizzare appieno il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni e gli studenti in situazione di
difficoltà.
MACROCATEGORIE BES
Categoria Documenti Intervento
DISABILITÀ Certificazione Sostegno scolastico
DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI
Diagnosi
Sostegno scolastico se previsto
PDP
Didattica individualizzata e personalizzata
SVANTAGGIO SOCIO-ECONOMICO,
LINGUISTICO CULTURALE
Nessuno Didattica individualizzata e personalizzata
Azioni del nostro Istituto ➢ Elaborazione di un percorso individualizzato e personalizzato per alunni e studenti con BES senza
Sostegno
➢ Redazione di un PDP (Piano Didattico Personalizzato) individualizzato o riferito a tutti i bambini della
classe con BES (strumento di lavoro in itinere per gli insegnanti e documentazione delle strategie
programmate per la famiglia)
➢ I Consigli di Classe solitamente assumono misure compensative e dispensative, sulla base dell’analisi
della certificazione prodotta dalle famiglie e di considerazioni di carattere psicopedagogico e didattico
( Dir. Min. 27/12/12)
➢ Piano Annuale per l’Inclusività (P.A.I.), presente in allegato, elaborato in collaborazione con il CTS che
ha come scuola capofila l’Istituto Comprensivo “G. Galilei” di Arienzo
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La CM n. 8 ha chiamato ogni Istituzione scolastica ad elaborare una proposta di Piano Annuale per
l’Inclusività (PAI) riferito a tutti gli alunni con BES.
La nostra scuola ha aderito al piano territoriale di Inclusione con la scuola capofila di Arienzo. Nel corso
dell’anno scolastico 2014/2015 i docenti referenti sono stati impegnati in corsi di aggiornamento e formazione
diretti principalmente all’elaborazione del PAI, dall’anno scolastico 2015/2016 la scuola è impegnata nella
sperimentazione di un nuovo software volto a migliorare il percorso metodologico-didattico predisposto per
questi alunni. Il PAI è stato redatto dalla scuola capofila, l’Istituto Comprensivo “G.Galilei” di Arienzo, Centro d’Inclusione
Territoriale, tenendo presente le istanze espresse dal territorio di tutta la rete. Le diverse Istituzioni scolastiche
hanno individuato un referente per costituire un focus group di docenti referenti e dirigenti per l'analisi dei
bisogni. Il gruppo dei referenti si è incontrato in una fase di ricognizione dei bisogni e di rilevazione di BES e
successivamente ha individuato le strategie inclusive possibili che la scuola può e deve mettere in atto con
creatività e con professionalità, coinvolgendo famiglie ed altre istituzioni e valorizzando l’apporto del Terzo
Settore per acquisire professionalità specifiche che possano affiancare i docenti e supportarne il processo
didattico-educativo di inclusione.
Strategie di intervento
I Consigli di Intersezione, Interclasse e Classe, i team e ogni singolo docente coadiuvati, dove è possibile,
dall’insegnante di sostegno, mettono in atto le strategie metodologiche necessarie ad un’osservazione iniziale
attenta (prove standardizzate, lavori di gruppo, verifiche, colloqui, griglie ecc.).
Questi elementi di analisi consentono di raccogliere il maggior numero di dati utili alla definizione del percorso
didattico inclusivo. Tali informazioni indicano in quali casi sia opportuna e necessaria l’adozione di una
personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative e dispensative.
I docenti, esaminata la documentazione clinica presentata dalle famiglie e sulla base di considerazioni di
carattere psicopedagogico e didattico, devono avvalersi, per tutti gli alunni con BES, degli strumenti
compensativi e delle misure dispensative previste dalle disposizioni attuative della Legge n. 170/2010.
Nome documento Soggetti interessati Chi lo redige
P.A.I.
Piano annuale per l’inclusione
Tutti gli alunni con disabilita e bisogni
educativi speciali
GLI
PDP
Alunni con DSA (con diagnosi) e per
alunni con altri bisogni educativi
speciali
Team docenti o Consiglio di classe,
in condivisione con la famiglia e,
possibilmente, con gli specialisti
PEI
Alunni con certificazione secondo la
L.104/1992
Team docenti o Consiglio di classe,
insieme alla famiglia e agli
specialisti
A seguito dell’emanazione della Direttiva ministeriale 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con
bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” e della Circolare ministeriale
N. 8 del 6 marzo 2013 prot. N. 561, è stato istituito il G.L.I. (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione) con il compito
di:
• rilevare la consistenza degli alunni con B.E.S. nell’Istituto
• raccogliere la documentazione degli interventi educativi programmati
• promuovere attività di consulenza e di supporto ai docenti riguardo alle metodologie e alle strategie da
adottare
• monitorare e valutare il livello di inclusività della scuola
• elaborare una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività (P.A.I.) da redigere al termine di ogni anno
scolastico
Questo gruppo si riunisce periodicamente con lo scopo di migliorare l’efficacia dell’intervento di
inserimento/inclusione.
Per ciascun alunno con diversa abilità, la scuola, in collaborazione con gli specialisti del servizio territoriale,
predispone un apposito Piano Educativo Individualizzato (P.E.I); per favorire l’integrazione la scuola si avvale
di insegnanti specializzati, i docenti di sostegno, e se necessario, di personale assistenziale messo a disposizione
dagli Enti Locali.
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Il GLI (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione) è così composto:
❖ D.S. (che lo presiede o delega il referente)
❖ Referente BES
❖ FF.SS
❖ Insegnanti specializzati
❖ AEC / Assistenti alla comunicazione
❖ Docenti con esperienza e/o formazione specifica o con compiti di coordinamento delle classi
❖ Genitori
❖ Esperti istituzionali o esterni in convenzione con la scuola
Durante tutto l’iter educativo dell’alunno viene compilato un fascicolo personale che raccoglie i dati più
significativi del percorso scolastico e che lo accompagna nei diversi ordini di scuola.
La tabella sottostante presenta gli alunni con Bisogni Educativi Speciali presenti nell’Istituto, per i quali sono
stati redatti PEI o PDP:
Alunni Stranieri L’Istituto Comprensivo fin da quando è stato istituito, ha attivato interventi educativi e didattici volti ad una
piena e proficua integrazione degli alunni stranieri in ossequio al dettato costituzionale che riguarda il diritto
all’istruzione (art.34 della Costituzione della Repubblica Italiana)
L’Istituto è frequentato da alcuni alunni, provenienti da diverse nazionalità per i quali si impegna a favorire una
buona integrazione al fine di realizzare i loro diritti umani e sociali. La presenza di alunni stranieri nel nostro
Istituto è un fenomeno abbastanza recente. L'integrazione di questi alunni diventa un obiettivo che comprende
tre momenti fondamentali:
✓ l'accoglienza
✓ l'intervento linguistico
✓ una specifica attenzione alla dimensione interculturale
Rilevante è l’aspetto della continuità didattica fra i tre ordini di scuola, nell'ottica dell'educazione interculturale
si considerano le diverse culture di cui sono portatori gli alunni stranieri, come risorse positive per i processi di
crescita della società e delle persone, in una prospettiva di reciproco arricchimento.
Strategie di intervento
Il team docente favorisce l’inserimento dell’alunno straniero nella classe informando i compagni del nuovo
arrivo e creando un clima positivo di attesa, dedicando del tempo ad attività di benvenuto e conoscenza,
individuando un alunno particolarmente adatto a svolgere la funzione di tutor, o compagno di viaggio,
dell’alunno straniero. Sono predisposte schede di rilevazione della competenza linguistica ed eventualmente di
altre abilità. Si favoriscono e si facilita il rapporto con la famiglia. Si dedica particolare attenzione nel rilevare i
bisogni specifici di apprendimento e nell’informare l’alunno e la famiglia del percorso predisposto per lui dalla
scuola. Si realizzano azioni e si pongono in essere strategie per consentire all’alunno un accesso sufficiente
all'apprendimento delle varie discipline scolastiche.
Il team docente si preoccupa di aiutare i ragazzi a sviluppare conoscenze, atteggiamenti e abilità importanti per
vivere in una società multietnica e multiculturale e a favorire la creazione nelle classi di un clima aperto e
positivo.
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ORDINE DI SCUOLA ALUNNI CON
SVANTAGGIO
ALUNNI DSA ALUNNI H
INFANZIA 12 // 11
PRIMARIA 15 2 22
SECONDARIA I g. 20 3 12
Visite guidate e viaggi di Istruzione
Le visite guidate e i viaggi d’istruzione costituiscono iniziative complementari alle attività istituzionali della
scuola e offrono agli allievi l’occasione di un’intensa esperienza emotiva e culturale. Esse costituiscono un
valido strumento per collegare l’esperienza scolastica all’ambiente esterno e l’occasione di confronto e di
consolidamento dei rapporti umani. Tutte le iniziative sono connesse con la programmazione didattica della
scuola e sono coerenti con gli obiettivi didattici e formativi volti alla promozione personale e culturale degli
allievi ed alla loro piena integrazione scolastica e sociale. Prima di ogni iniziativa i ragazzi sono adeguatamente
preparati, vengono loro forniti tutti gli elementi conoscitivi e didattici idonei a documentarli sull’iniziativa
stessa, attraverso specifiche attività. Si mette a loro disposizione materiale didattico articolato che consente
un’adeguata preparazione preliminare sui luoghi da visitare e si forniscono adeguate informazioni durante la
visita e stimoli per la rielaborazione dell’esperienza vissuta.
Le visite guidate si svolgono nell’ambito dell’orario curriculare.
I viaggi d’istruzione hanno la durata di uno o più giorni e le mete da raggiungere sono concordate e fissate dal
collegio docenti su proposta dei consigli di classe.
La scuola riconosce alle visite guidate e ai viaggi d’istruzione una precisa valenza formativa, al pari di altre
attività didattiche integrative per cui sono da computarsi fra i giorni di scuola a tutti gli effetti.
Mete indicative sono:
▪ Musei
▪ Mostre
▪ Cinema
▪ Teatri
▪ Aziende artigianali ed industriali
▪ Ambienti importanti per motivi storici, artistici e culturali
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Ipotesi del piano delle visite guidate e viaggi di istruzione
triennale
Il piano sarà aggiornato all’inizio di ogni anno scolastico
IPOTESI DEL PIANO DELLE VISITE GUIDATE
E DEI VIAGGI D’ISTRUZIONE
Anno Scolastico 2018/2019
Scuola dell’Infanzia
DESTINAZIONE DURATA PERIODO PLESSO SEZIONI
Fattoria didattica ”Scopriamo la nostra
terra” – Pomigliano D’Arco
Festa dell’ulivo
Festa dell’arancia
Mezza
giornata
NOVEMBRE
TUTTI I PLESSI
A-D-E CANCELLO
A -B OTTEGHINO
A-B SAN MARCO
A POLVICA
Fattoria didattica ”Scopriamo la nostra
terra” – Pomigliano D’Arco
Festa dell’arancia
Mezza
giornata
GENNAIO/FEBBR
AIO TITTI I PLESSI
A-D-E CANCELLO
A -B OTTEGHINO
A-B SAN MARCO
A POLVICA
Città della Scienza Mezza
giornata APRILE/MAGGIO TUTTI I PLESSI
A-D-E CANCELLO
A -B OTTEGHINO
A-B SAN MARCO
A POLVICA
Teatro” Italia” - Acerra Mezza
Giornata MARZO TUTTI IPLESSI
A-B SAN MARCO
A POLVICA
Scuola Primaria
DESTINAZIONE DURATA PERIODO PLESSO Classi Alunni
Fattoria didattica “Casale del
Teverolaccio” - Succivo.
Mezza
giornata Marzo-Aprile
Cancello
Botteghino
I
I
46
18
Il Giardino segreto - Airola Mezza
giornata Aprile
Botteghino
San Marco
Polvica
II
II
I –II-III
13
19
9
Orto Botanico e
Museo Archeologico sez. Egizi
- Napoli
Intera giornata Aprile
Cancello
Botteghino
San Marco
Polvica
IV
IV
IV
IV-V
66
25
19
13
Zoo di Napoli Mezza
giornata Aprile
San Marco
Cancello
I
II
16
53
Scavi Archeologici e Basilica di
Pompei Intera giornata Marzo-Aprile
San Marco
Cancello
Botteghino
Polvica
V
V
V
IV- V
17
52
19
13
Centro Museale delle Scienze
Naturali e Fisiche Napoli
Mezza
giornata Aprile
Cancello
Botteghino
San Marco
III
III
III
60
14
17
Giffoni film Salerno Intera giornata Aprile Cancello
Botteghino
IV – V
IV-V
118
44
Teatro “Italia “ Acerra Mezza gior. Marzo-Aprile Cancello
Botteghino
I
I-II- III
46
45
79
Teatro “Augusteo” Napoli Mezza gior. Febbraio-Marzo
San Marco
Polvica
Cancello
I –II-
III-V
II
69
22
53
Teatro “Diana” Napoli Mezza gior. Marzo - Aprile Cancello III 60
Scuola Secondaria di Primo Grado
PROSPETTO GENERALE
DESTINAZIONE DURATA
Spettacolo teatrale Mezza giornata
Spettacolo teatrale in lingua inglese Mezza giornata
Oasi WWF San Silvestro (Caserta) Mezza giornata
Parco Geopaleontologico di Pietraroja (Bn) Mezza giornata
Museo della Ceramica (Cerreto Sannita) e Parco
naturalistico dei Dinosauri (San Lorenzello) Mezza giornata
Napoli ed Ercolano: dal MAN al MAV Intera giornata
Città della Scienza- Corporea- (Na) Mezza giornata
Parco Avventura (Montevergine) Mezza giornata
Musei Vaticani (Roma) Intera giornata
Villa Gregoriana e Villa d’Este (Tivoli) Intera giornata
Ville Vesuviane (Ercolano) Mezza giornata o intera giornata
Centrale idroelettrica (Presenzano) Mezza giornata
Viaggio d’istruzione (Puglia o Umbria) Cinque giorni
DETTAGLIO
DESTINAZIONE DURATA PERIODO CLASSI
Spettacolo teatrale Mezza
giornata DICEMBRE/GENNAIO
IA – IB – IC – ID – IE – IF
IIA – IIB - IIC – IID – IIE -
IIF – IIIA – IIIB – IIIC –
IIID – IIIE – IIIF
Spettacolo teatrale in lingua
inglese
Mezza
giornata APRILE
IIA – IIB – IIC – IID – II E –
II F – IIIA – IIIB – IIIC –
IIID – IIIE – IIIF
Oasi WWF San Silvestro
(Caserta)
Mezza
giornata APRILE/MAGGIO IA – IB – IC – ID – IF
Parco Geopaleontologico di
Pietraroja (Bn)
Mezza
giornata APRILE/MAGGIO
IA – IB – IC – IID – IIE –
IIF
Museo della Ceramica (Cerreto
Sannita) e Parco naturalistico dei
Dinosauri (San Lorenzello)
Mezza
giornata MARZO/APRILE
IA – IB – IC – IID – IIE –
IIF
Napoli ed Ercolano: dal MAN al
MAV
Intera
giornata MARZO/APRILE
IA – IB – IC – ID – IE –
IF
Città della Scienza- Corporea-
(Na)
Mezza
giornata GENNAIO/FEBBRAIO
IIA – IIB – IIC – II D –
II E – II F – III A – III B –
IIIC – IIID – IIIE – IIIF
Parco Avventura (Montevergine) Mezza
giornata APRILE/MAGGIO IID – IIE – IIF – III A – IIIB
Musei Vaticani (Roma) Intera
giornata APRILE/MAGGIO
IIA – IIB – IIC – IID – IIE –
II F
Ville Vesuviane (Ercolano)
Intera /
Mezza
giornata
FEBBRAIO/MARZO
IIIA – IIIB – IIIC – IIID –
III E – III F 80
Centrale idroelettrica
(Presenzano)
Mezza
giornata MARZO/APRILE
IIIA – IIIB – IIID
Viaggio d’istruzione (Puglia o
Umbria)
Cinque
giorni APRILE/MAGGIO
IIIA – IIIB – IIIC – IIID –
IIIE – IIIF
L’aggiornamento professionale dei docenti è un importante elemento di qualità del servizio scolastico, esso è
finalizzato a fornire ai docenti strumenti culturali e scientifici per sostenere la sperimentazione e le innovazioni
didattiche. I processi di riforma e di innovazione, infatti, connessi alle emergenti esigenze sociali, comportano
un continuo lavoro di adattamento che investe i profili culturali e professionali dei docenti. Questi ultimi sono
chiamati a rispondere alle istanze e alle sfide provenienti da un mondo sociale in continua e rapida evoluzione.
L’arricchimento del proprio patrimonio culturale rimane, dunque, un punto cardine su cui si gioca la
professionalità di ogni insegnante.
Lo scopo dell’Aggiornamento è di formare e aggiornare il personale docente e ATA, per:
• Motivare alla professione
• Rafforzare le competenze progettuali, valutative, organizzative e relazionali in riferimento alla qualità
del servizio scolastico
• Rafforzare le competenze psicopedagogiche
• Favorire l’uso sempre più intensivo delle ICT (information communication technology) e di
metodologie didattiche innovative quali il cooperative learning (apprendimento cooperativo), il peer to
peer, ecc.
• Saper affrontare i cambiamenti e le nuove esigenze che la società propone e che comportano
l’acquisizione di nuove strategie
• Attivare iniziative finalizzate al confronto con altri soggetti operanti nella società, da cui poter trarre
spunti e riflessioni che comportino una ricaduta didattica positiva nel lavoro quotidiano svolto dal
docente in classe.
Le Azioni sono state… Nel nostro Istituto nel mese di ottobre 2015, è stato effettuato un sondaggio con una scheda di rilevazione dei
bisogni di formazione e di aggiornamento dei docenti, per predisporre un piano di aggiornamento triennale
diretto anche ad agevolare la realizzazione degli obiettivi contenuti nel Piano di miglioramento. Il piano terrà
conto delle volontà espresse dal Collegio Docenti e di seguito riportate:
• Il 90% dei docenti sono interessati a svolgere un corso di aggiornamento presso il nostro istituto ed il
55% vorrebbe che fosse distribuito nel corso dell’intero anno scolastico
• La scuola dell’Infanzia ha indicato il Campo di esperienza del sé e dell’altro per il 50%
• Il 44% vorrebbe approfondire l’area metodologico-didattica rispetto alle altre aree ed in questo ambito, il
52% ha espresso la preferenza di migliorare la conoscenza dell’uso delle tecnologie multimediali ed
informatiche nella didattica
• L’ impostazione metodologica del corso richiesta è quella pratico-applicativa, preferita dal 44% dei
docenti; e per il 56% dovrebbe avvenire con cadenza periodica.
• Il 50% dei docenti ritiene utile il monitoraggio e la valutazione al termine dello stesso
81
FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO
Le Azioni saranno…
La predisposizione di un piano di aggiornamento diretto a fare in modo che i docenti:
❖ migliorino l’uso delle tecnologie multimediali ed informatiche nella didattica, come emerso, sia dalla
rilevazione dei bisogni formativi detti
❖ partecipino a un corso di aggiornamento obbligatorio in ottemperanza alla normativa vigente, poiché il
decreto legislativo n. 81/200 prevede che ogni anno siano organizzati corsi di aggiornamento sul tema
della sicurezza per tutto il personale della scuola
❖ prendano parte alla formazione/aggiornamento in rete
❖ aderiscano ad iniziative promosse dall’Amministrazione scolastica centrale e periferica, dai sindacati,
dagli enti o dalle agenzie culturali varie.
Il piano triennale della formazione prevedrà per i docenti:
ANNO TIPOLOGIA CORSO COMPARTO PERIODO
2016/2017
Area metodologico-didattica
Scuola Secondaria Gennaio-aprile
Scuola Primaria Ottobre-gennaio
Scuola dell’Infanzia Aprile-giugno
2017/2018
Area psico-relazionale e prevenzione del disagio
Scuola Secondaria Ottobre-gennaio
Scuola Primaria Aprile-giugno
Scuola dell’Infanzia Gennaio-aprile
2018/2019
Area disciplinare e area artistico ricreativa
Scuola Secondaria Aprile-giugno
Scuola Primaria Gennaio-aprile
Scuola dell’Infanzia Ottobre-gennaio
e per il personale A.T.A.
ANNO TIPOLOGIA CORSO PROFILO PERIODO
2016/2017
CAD – Protocollo informatico Assistente amministrativo Gennaio-aprile
Rapporti con l’utenza – Assistenza alunni H –
Normativa sicurezza
Collaboratore scolastico Ottobre-gennaio
2017/2018
Aggiornamenti sulle novità normative collegate al
profilo
Assistente amministrativo Ottobre-gennaio
Rapporti con l’utenza – Assistenza alunni H –
Normativa sicurezza
Collaboratore scolastico Aprile-giugno
2018/2019
Aggiornamenti sulle novità normative collegate al
profilo
Assistente amministrativo Aprile-giugno
Rapporti con l’utenza – Assistenza alunni H –
Normativa sicurezza
Collaboratore scolastico Gennaio-aprile
82
Allegato A
CARTA DEI SERVIZI DELLA SCUOLA
In ottemperanza agli articoli 2, 3, 33 e 34 della Costituzione italiana e al Decreto del Presidente del Consiglio
dei Ministri 7/giugno/1995, l’I.C. ALDO MORO si impegna a fondare la propria carta dei servizi sui seguenti
principi:
1. UGUAGLIANZA Nessuna discriminazione verrà compiuta nell’erogazione del servizio scolastico per motivi riguardanti sesso,
razza, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psico-fisiche e socioeconomiche.
2. IMPARZIALITA’ E REGOLARITA’ 2.1. I soggetti erogatori di tale servizio si propongono di agire secondo criteri di obiettività ed equità.
2.2. La scuola, attraverso tutte le sue componenti, garantisce la regolarità e la continuità del servizio e delle
attività educative, anche in situazione di conflitto sindacale, nel rispetto dei principi e delle norme di legge e in
applicazione delle disposizioni contrattuali in materia.
3. ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE 3.1. La scuola si impegna a favorire l’accoglienza dei genitori e degli alunni, l’inserimento e l'integrazione di
questi ultimi, dedicando particolare riguardo alla fase di ingresso delle classi iniziali e alle situazioni di
rilevante necessità.
3.2. Particolare attenzione sarà rivolta alla soluzione delle problematiche relative agli studenti in situazione di
handicap e stranieri.
3.3. Nello svolgimento delle proprie attività, ogni operatore avrà inoltre pieno rispetto dei diritti e degli interessi
dello studente.
4. DIRITTO DI SCELTA, OBBLIGO SCOLASTICO E FREQUENZA 4.1. L’utente ha facoltà di scegliere fra le istituzioni che erogano il servizio scolastico. La libertà di scelta si
esercita tra le istituzioni scolastiche statali dello stesso tipo, nei limiti della capienza obiettiva di ciascuna di
esse. In caso di eccedenza di domande va, comunque, considerato il criterio della territorialità (residenza,
domicilio, sede di lavoro dei familiari, ecc.).
4.2. Per garantire la regolarità della frequenza e il proseguimento degli studi saranno attivati interventi di
prevenzione e controllo della dispersione scolastica.
5. PARTECIPAZIONE, EFFICIENZA E TRASPARENZA 5.1. Al fine di promuovere ogni forma di partecipazione nella scuola e per la scuola, questo istituto si impegna:
- a favorire le attività extrascolastiche che realizzino la funzione della scuola come centro di promozione
culturale, sociale e civile, consentendo l’uso degli edifici e delle attrezzature fuori dell’orario del servizio
scolastico
- a garantire la massima semplificazione delle procedure e un’informazione completa e trasparente
- a fondare sia l’attività scolastica sia l’orario di servizio di tutte le componenti su criteri di efficienza, efficacia
e flessibilità.
5.2. Per le stesse finalità verranno garantite e organizzate le modalità di aggiornamento del personale anche in
collaborazione con istituzioni ed enti culturali.
6. LIBERTA’ DI INSEGNAMENTO E AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE 6.1. La programmazione assicurerà il rispetto della libertà dell’insegnamento dei docenti e garantirà la
formazione dell’alunno a tutti i livelli, secondo le sue peculiarità, nel rispetto degli obiettivi formativi nazionali
e comunitari, generali e specifici di ogni disciplina.
6.2. L’aggiornamento costituirà un impegno per il personale scolastico. La regolare organizzazione delle attività
ad esso finalizzate sarà demandata alla scuola e all'amministrazione scolastica e periferica, anche di concerto
con enti ed istituzioni culturali.
83
AREA DIDATTICA La Scuola individua i seguenti fattori di qualità e fissa gli standard relativi e ne garantisce l'osservanza e il
rispetto:
FATTORI DI QUALITA’ STANDARD
Formazione classi
Formazione delle 1^ classi realizzata sulla base dei seguenti criteri:
a) Residenza
b) Esigenze familiari
c) Indicazioni dei Docenti della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria
d) Fasce di livello
e) Inserimento degli alunni diversamente abili nelle classi più idonee
f) Equa distribuzione di: maschi e femmine, anticipi e leve, statali e private
Orientamento
a) Predisposizione di un apposito progetto di durata triennale
b) Distribuzione di materiale informativo
c) Visite a scuole
d) Formulazione del Consiglio orientativo entro il 20 gennaio e comunicazione scritta alle famiglie.
Libri di testo
a) Adozione di criteri comuni per la scelta dei libri di testo: leggibilità, modernità, efficacia
dell’apparato didattico, ecc.
b) Adozione di testi in più volumi per la riduzione del peso degli zaini
c) Compatibilmente con le esigenze dei singoli docenti si cercherà di effettuare l’adozione unica in
più sezioni di classi parallele
d) Si utilizzeranno tutti gli accorgimenti possibili per evitare un sovraccarico di materiali scolastici
da trasportare nella stessa giornata
e) Contenimento del costo entro il tetto massimo complessivo di spesa previsto.
Compiti a casa a) Equa distribuzione dei compiti nell'arco della settimana
b) Attività rispettose dei particolari ritmi di apprendimento
Clima di classe
a) Accoglienza, collaborazione, rispetto delle idee altrui, gratificazioni
b) Utilizzo di strategie adeguate: circle time, cooperative learning, tutoring
c) Forme di rappresentanza delle classi (incarichi di responsabilità, ecc.)
d) Rapporti disciplinari e comunicazioni scritte alle famiglie
e) Osservanza del regolamento scolastico.
Verifica degli
apprendimenti
a) Verifiche sistematiche e frequenti, secondo modalità e strumenti definiti in sede collegiale e da
ogni docente
b) Comunicazione dei risultati delle prove orali
c) Comunicazione dei risultati delle prove scritte.
Sistema di
Valutazione
a) Adozione di parametri comuni per la misurazione e la valutazione
b) Informazione sui criteri di valutazione
c) Riflessione con i docenti sugli esiti conseguiti.
Recupero dello
svantaggio
scolastico
a) Differenziazione dei percorsi di apprendimento, calibrati sui bisogni individuali
b) Tutoring
c) Periodi di sospensione dell’attività didattica per permettere ad alcuni di recuperare lo svantaggio
e ad altri di consolidare conoscenze ed abilità
d) Verifiche calibrate sui differenti livelli di apprendimento.
Sostegno psicologico
degli alunni diversamente
abili
a) Progetto Educativo Individualizzato
b) Docente di sostegno specializzato
c) Continuità, ove possibile, della figura del docente di sostegno
Coordinamento
Didattico
a) Costruzione di percorsi di apprendimento a carattere interdisciplinare
b) Comuni attività progettuali.
Assegnazione dei
docenti alle classi
a)Rispetto dei criteri stabiliti annualmente in Collegio dei docenti e dal Consiglio di Istituto.
Aggiornamento
dei docenti
a) Realizzazione delle attività di formazione sulla base delle esigenze manifestate dai docenti
Orario delle
Lezioni
a) Articolazione dell'orario di servizio su cinque giorni
b) Rispetto in forma prioritaria delle esigenze di natura didattica espresse dai docenti
c) Articolazione dell’orario di servizio in accordo con le esigenze di altri Istituti, per i docenti
impegnati su più scuole.
Piano delle
attività
scolastiche
a) Pubblicazione sul sito web della scuola del Piano Annuale delle Attività dei docenti approvato
dal Collegio dei Docenti all’inizio di ogni anno scolastico
84
Allegato B
REGOLAMENTO INTERNO D’ISTITUTO (con annesso Codice Deontologico, Regolamento di Disciplina e Patto Educativo di Corresponsabilità)
L’Istituto Comprensivo “Aldo Moro” adotta il presente Regolamento per
• realizzare pienamente gli obiettivi propri della scuola
• ottimizzare l’impianto organizzativo
• utilizzare in modo adeguato e funzionale risorse umane e spazi
• tutelare la sicurezza personale, altrui e propria
• stabilire i comportamenti richiesti ad operatori ed utenti
• salvaguardare il patrimonio
Il presente Regolamento costituisce riferimento e norma per il personale, per gli alunni, per l’utenza in
genere dell’Istituto, che è tenuto a seguirlo scrupolosamente.
Esso ha validità per tutti i plessi dell’Istituto, fatte salve le eventuali esplicitate differenze locali.
Nei mesi di settembre ed ottobre 2018 è stato sottoposto a profonda revisione, approvata dal Collegio dei Docenti in
data -- novembre 2018 e dal Consiglio d’Istituto in data -- novembre 2018.
Entra in vigore dall’anno scolastico 2018/19.
Art. 1 – FUNZIONAMENTO DEGLI ORGANI COLLEGIALI E DEMOCRAZIA NELLA SCUOLA
1.1 Il funzionamento degli Organi Collegiali, la validità delle riunioni, le deliberazioni, le competenze specifiche, il
diritto di assemblea devono essere conformi ai decreti del Presidente della Repubblica, alle leggi vigenti, alle
ordinanze e alle circolari ministeriali e del sovrintendente ed alle disposizioni dei centri territoriali.
Convocazione Organi Collegiali
1.2 La convocazione ordinaria degli Organi Collegiali va disposta con congruo preavviso di massima non inferiore a
5 gg. L’avviso di convocazione deve indicare gli argomenti da trattare nella seduta e deve essere portato a
conoscenza degli interessati nelle modalità più opportune. La convocazione straordinaria resta soggetta
all’urgenza dei motivi che l’hanno determinata.
1.3 Il Collegio dei Docenti si riunisce su convocazione del Dirigente Scolastico o quando ne facciano richiesta
almeno un terzo dei suoi componenti.
1.4 Il Consiglio di Istituto viene eletto ogni tre anni secondo le indicazioni ministeriali ed è convocato dal
Presidente quando le esigenze organizzative dell’Istituto lo richiedono, esso, nella sua prima seduta, è presieduto dal
Dirigente scolastico, fino all'elezione, tra i rappresentanti dei genitori membri del Consiglio, del proprio Presidente
con le procedure previste dalla normativa vigente.
1.4.a Il Consiglio di Istituto è convocato dal Presidente anche su propria iniziativa, su richiesta del Presidente della
Giunta Esecutiva o almeno di un terzo dei componenti del Consiglio stesso.
1.4.b Il Consiglio non può deliberare su questioni che non siano state poste all'ordine del giorno tranne che per casi
di comprovata urgenza e necessità, ciò deve avvenire su richiesta di almeno un terzo dei componenti e previa
approvazione della maggioranza solo in questi casi il Presidente ammette la discussione dopo l'esaurimento degli
argomenti previsti all'ordine del giorno.
1.4.c L'ordine della trattazione può essere invertito su richiesta di uno o più componenti e dietro approvazione
della maggioranza.
1.4.d Le sedute e gli atti in estratto del Consiglio sono pubblici.
1.4.e Dietro approvazione della maggioranza possono partecipare alle sedute del Consiglio, con funzione
consultiva su temi specifici, persone appositamente invitate per fornire pareri tecnicamente qualificati.
1.4.f Il Dirigente Scolastico convoca il Consiglio di Istituto e la Giunta Esecutiva, per approvare eventuali
provvedimenti disciplinari a carico degli alunni, ogni qualvolta gli organismi siano tenuti a deliberare per
competenza, a norma dell'art. 328 del Testo Unico.
1.5 I rappresentanti dei Consigli di classe/interclasse/intersezione vengono eletti ogni anno secondo le indicazioni
ministeriali e sono convocati dal Dirigente Scolastico, sulla base di quanto previsto dal Piano Annuale delle Attività
o sulla base della richiesta della maggioranza più uno di una delle sue componenti e comunque almeno due volte
l’anno.
1.6 Il Comitato di Valutazione del servizio, in base alle nuove indicazioni della legge n.107 del 13 luglio 2015 è composto dal Dirigente Scolastico che lo presiede, da un componente esterno individuato dall’USR, due docenti
scelti dal Collegio, un terzo docente scelto dal Consiglio e due genitori. Il Comitato così composto individua i criteri
per la valorizzazione dei docenti e rimane in carica per tre anni. Il Comitato di Valutazione nella sua forma ristretta,
cioè composto dal Ds, i tre docenti e per i neo immessi dal tutor, viene convocato per la valutazione del servizio dei
docenti neo immessi in ruolo e per la valutazione del servizio dei docenti già di ruolo.
1.7 Di quanto viene trattato nelle assemblee degli organi va redatto verbale. 85
Democrazia nella scuola
1.8 All’interno dell’Istituto tutte le componenti godono di libertà di opinione, di riunione e di espressione.
Ispirandosi a principi di libertà e di democrazia, la vita della scuola si intende fondata su rapporti di trasparenza e di
dialogo tra tutte le sue componenti.
1.9 Tutti i membri possono affiggere comunicati o avvisi all’Albo generale dell’Istituto, previa presa visione da parte
del Dirigente Scolastico. Non è consentita affissione in altri spazi o scrivere sui muri, né l’affissione di manifesti o
avvisi anonimi o con contenuti contrari al Progetto Educativo della scuola.
1.10 Tutte le componenti hanno diritto di riunione nei locali dell’Istituto, in orario extrascolastico e previa richiesta
presentata al Dirigente.
Art. 2 – NORME DI SERVIZIO DEI DOCENTI
2.1 Ogni docente in servizio alla prima ora sarà presente cinque minuti prima dell'inizio dell'ora per consentire il puntuale avvio delle lezioni: tale comportamento costituisce obbligo di servizio ai sensi del vigente CCNL e l’eventuale inosservanza ha rilevanza disciplinare.
2.2 I docenti sono tenuti al rispetto della massima puntualità e ad agevolare i cambi d’ora, nei casi in cui i docenti
coinvolti nel cambio siano in aule diverse distanti tra loro, uno dei due affiderà temporaneamente la classe a un
collaboratore scolastico che, nel frattempo, vigilerà permettendo lo spostamento da un’aula all’altra.
2.3 Durante i cambi d’ora i Docenti non dovranno attardarsi per nessun motivo al fine di evitare attese nei cambi
previsti.
Il docente è tenuto alla vigilanza sugli alunni sia all’interno che all’esterno dell’Istituto e in ogni attività didattica
programmata dal Consiglio di classe, durante le ore di lezione la vigilanza è compito del docente assegnato alla
classe secondo l’orario o il quadro sostituzioni.
Gli alunni non possono essere lasciati senza la supervisione di un adulto, pertanto l’allontanamento
momentaneo del docente è consentito solo nei casi in cui sia possibile affidare la classe ad un collaboratore
scolastico o ad un altro docente.
2.4 Il docente è il responsabile anche dell’andamento disciplinare della classe.
2.5 Durante l’attività didattica non è consentito fare uscire dalla classe più di un alunno per volta a partire dalla
seconda ora di lezione, fatta eccezione per casi seriamente motivati. Non è consentito utilizzare gli alunni per
svolgere incarichi relativi al funzionamento scolastico (fotocopie, recupero materiale, ecc.) che vanno
predisposti con largo anticipo dai docenti stessi cui è destinato il personale ausiliario.
2.6 In occasione di uscite per trasferimenti in palestra, nei laboratori o negli spazi esterni, il docente si deve
accertare che tutti gli alunni siano pronti e ordinatamente disposti prima di iniziare il trasferimento.
2.7 I docenti della Scuola dell’Infanzia si preoccuperanno di disporre ordinatamente i bambini per favorirne lo
spostamento
2.8 Al termine delle attività didattiche giornaliere i Docenti di tutti i plessi di Scuola Primaria accompagneranno
gli alunni fino ai cancelli esterni, mentre i docenti del plesso Cancello Scuola Primaria accompagneranno gli
alunni fino alle porte d’ingresso e li affideranno ai genitori o alle persone all’uopo delegate, tale deroga è
consentita poiché i cancelli esterni danno direttamente sulla strada comunale provvista di un marciapiedi
insufficiente ad ospitare l’elevato numero di persone che lo occuperebbero arrecando un serio danno alla
sicurezza di tutti gli utenti e anche alla viabilità. I Docenti delle Scuola Secondaria accompagneranno alle
porte di ingresso gli alunni per i quali i genitori hanno autorizzato l’uscita autonoma, tutti gli altri saranno
consegnati ai genitori con le stesse modalità elencate per la Scuola Primaria.
2.9 I docenti, in caso di mancata presenza del genitore/affidatario o suo delegato al momento dell’uscita del
discente dalla scuola, esperiti inutilmente i tempi d’attesa di circa 10 minuti e i contatti telefonici, devono
chiamare l’ufficio di segreteria, comunicare il fatto e far contattare i vigili urbani o la locale Stazione dei
Carabinieri per la consegna del minore
2.10 Ogni docente deve apporre la propria firma per presa visione delle circolari e degli avvisi. In ogni caso tutte le
circolari e gli avvisi saranno affissi all’albo e al sito web della scuola, che rimane il principale mezzo di
divulgazione ufficiale.
2.11 I docenti non devono e non possono utilizzare telefoni cellulari durante le attività didattiche come indicato
dalla C.M. 25 agosto 1998 n. 362, si deroga alla disposizione per il solo plesso di San Marco Trotti in cui non è
presente linea telefonica e pertanto in casi di emergenza, urgenza o di necessità di comunicazione con la
dirigenza sono autorizzati all’uso dei dispositivi personali
2.12 I docenti hanno facoltà di richiedere colloqui con le famiglie nell’ottica di un rapporto scuola-famiglia più
trasparente ed efficace e sono disponibili ad eventuali incontri richiesti dalle famiglie stesse.
Art. 3 – DISCIPLINA DELL’ENTRATA E DELL’USCITA DEGLI ALUNNI
Orario delle lezioni
3.1 Il Consiglio di Istituto approva l’orario generale delle lezioni, sentite le proposte del Collegio Docenti. 86
3.2 La stesura dell’orario giornaliero, per insegnanti e classi, è competenza del Dirigente Scolastico, sono di
competenza del Dirigente anche variazioni e aggiustamenti dell’orario secondo le necessità della scuola.
Ingresso degli alunni
3.3 L’ingresso degli alunni avviene al suono della campanella.
3.4 Gli alunni della Scuola Primaria saranno accolti dai docenti negli atrii degli edifici scolastici essi entreranno dopo
il suono della campanella e saranno accompagnati nelle aule dai docenti in servizio alla prima ora
3.5 Gli alunni della Scuola Secondaria di I grado entreranno al suono della prima campanella e si dirigeranno
direttamente nella classe di appartenenza dove troveranno il docente della prima ora ad attenderli.
Ingresso in ritardo/uscita anticipata
3.6 Gli alunni della Secondaria che entrano in istituto in ritardo rispetto all’orario previsto, possono entrare in aula
solo dopo che i genitori, o chi accompagna gli alunni delegato dai genitori, abbiano compilato e firmato sia il
modulo di ingresso posticipato affidato al collaboratore scolastico, sia la sezione del libretto delle assenze alla
voce permessi entrata o uscita fuori orario. Tale procedura si applica anche per le uscite anticipate.
3.7 Gli alunni della Scuola Primaria che entrano in istituto in ritardo rispetto all’orario previsto, possono entrare in
aula solo dopo che i genitori o chi accompagna (regolarmente delegato) gli alunni abbiano compilato e firmato il
registro ingressi posticipati/uscite anticipate affidato al collaboratore scolastico.
3.8 Per le uscite anticipate si precisa che nessun alunno sarà affidato a soggetti maggiorenni non
espressamente delegati dai genitori qualsiasi sia il legame di parentela.
Permessi uscite ed entrate fuori orario
3.9 Su richiesta scritta e motivata della famiglia, e comunque solo per casi eccezionali, gli alunni possono entrare
dopo l’inizio o uscire prima del termine delle lezioni.
3.10 In caso di indisposizione durante l’orario scolastico, l’alunno potrà lasciare l’istituto solo se prelevato dal
genitore o da un suo delegato e dopo che sia stata registrata l’uscita indicando la motivazione, l’ora e la firma di chi
preleva.
3.11 E’ possibile, solo per casi motivati e documentati, chiedere permessi di entrata posticipata e/o di uscita
anticipata per tutto l’anno scolastico
3.12 Se si constatasse un uso scorretto del permesso, non limitato allo stretto necessario, lo stesso verrà revocato.
Art. 4 – PRESENZA IN CLASSE
4.1 Gli alunni non possono lasciare l'aula senza l'autorizzazione dell'insegnante, e possono recarsi ai servizi igienici
uno per volta per ciascuna classe ed in caso di effettiva necessità, rispettando l’ubicazione dei servizi igienici del
piano di appartenenza. Non è consentito uscire durante la prima ora di lezione se non in casi eccezionali valutati
dal docente di classe. Alla Scuola dell'Infanzia i bambini vengono accompagnati ai servizi igienici da un
collaboratore scolastico.
4.2 Al cambio dell’ora di lezione non è consentito agli alunni di uscire dall’aula e/o di schiamazzare nei corridoi,
essi attenderanno l’arrivo del docente tenendo un comportamento corretto e rispettoso delle fondamentali
norme di civiltà ed educazione.
4.3 Durante gli eventuali spostamenti da aule o laboratori gli allievi devono mantenere un comportamento corretto
ed ottemperante le norme sulla sicurezza, osservando il massimo ordine e silenzio.
4.4 E’ vietato agli allievi, durante le ore di lezione, sostare nei corridoi, nel cortile e negli spogliatoi, ecc.
4.5 Al personale A.T.A. non è concesso di lasciare incustoditi e/o aperti e/o non vigilati corridoi, laboratori, cancelli
d'ingresso, porte di ingresso di ciascun plesso compresi i relativi spazi antistanti
Art. 5 – DISCIPLINA DELLE ASSENZE
Frequenze irregolari – procedure per il controllo della frequenza scolastica e la segnalazione degli alunni
inadempienti (MIUR RU.U.0021978. 20-09-2018)
Giustificazioni delle assenze
5.1 Gli alunni che, per qualsiasi motivo, sono rimasti assenti dalle lezioni per intere giornate, possono essere
riammessi alle lezioni solo giustificando l’assenza (RD 653/1925, art. 16). La giustificazione va brevemente
motivata dal genitore e viene accettata e annotata sul registro di classe dal docente della prima ora, a ciò delegato in
via permanente dal Dirigente. Nel caso in cui ci sia un ritardo nella giustificazione dell’assenza è concessa un’attesa
di due (2) giorni, trascorsi i quali si procede attraverso fonogramma alla convocazione del genitore per la
regolarizzazione
5.2 Per le assenze di durata superiore a cinque giorni di effettiva attività didattica (sono esclusi dal conteggio i
sabato e le domeniche qualora essi concorrano alla composizione di tale numero) dovute a motivi di salute
come definito dal DPR 1518/1967, si richiede che venga allegato alla giustificazione il certificato medico in carta
libera, attestante l’idoneità alla frequenza o, nei casi in cui sia occorso un infortunio/intervento, l’apposito modello
predisposto dall’Istituzione Scolastica.
5.3 Per le assenze di durata superiore ai cinque giorni per motivi di famiglia si richiede che la famiglia invii
anticipatamente comunicazione scritta, al Dirigente o al docente prevalente o coordinatore di classe, con
dichiarazione della motivazione dell’assenza. 87
5.4 La frequenza assidua e la partecipazione alla vita della scuola sono elementi che concorrono alla valutazione
dell’alunno.
Nel caso di frequenza irregolare e di ritardo nelle giustificazioni, il coordinatore/docente prevalente/docente di
classe/sezione deve avvisare e convocare per iscritto la famiglia del discente. Il coordinatore darà immediata
comunicazione al Dirigente scolastico ed eseguirà scrupolosamente quanto previsto dalle procedure. A tal uopo si
cita il D.lgs 62/2017 art. 5 “1. I fini della validità dell’anno scolastico, per la valutazione finale delle alunne e
degli alunni è richiesta la frequenza di almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato, definito dall’ordinamento della scuola secondaria di primo grado, da comunicare alle famiglie all’inizio di ciascun anno.
Rientrano nel monte ore personalizzato di ciascun alunno tutte le attività oggetto di valutazione periodica e finale da parte del consiglio di classe.
2. Le istituzioni scolastiche stabiliscono, con delibera del collegio dei docenti, motivate deroghe al suddetto
limite per i casi eccezionali, congruamente documentati, purché la frequenza effettuata fornisca al consiglio di classe sufficienti elementi per procedere alla valutazione.
3. Fermo restando quanto previsto dai commi 1 e 2, nel caso in cui non sia possibile procedere alla valutazione,
il consiglio di classe accerta e verbalizza, nel rispetto dei criteri definiti dal collegio dei docenti, la non validità dell’anno scolastico e delibera conseguentemente la non ammissione alla classe successiva o all’esame finale del
primo ciclo di istruzione” Si rammenta, inoltre, che questo Istituto porrà in essere quanto indicato e richiesto dalle
Linee Guida sulle “procedure per il controllo della frequenza scolastica e la segnalazione degli alunni
inadempienti (MIUR RU.U.0021978 20-09-2018), le stesse sono consultabili sul sito web di questa Istituzione
Scolastica.
Art. 6 – RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA
Rapporti genitori-insegnanti
6.1 I colloqui individuali con i genitori si svolgono secondo le modalità definite dal Piano Annuale delle Attività
approvato dal Collegio dei Docenti ad inizio anno scolastico e comunicate alle famiglie tramite gli alunni
stessi.
Rapporti con la Dirigenza
6.2 Il Dirigente riceve nei giorni e negli orari comunicati all’inizio di ogni anno scolastico, salvo impegni
improrogabili, in caso di incompatibilità oraria con l’utenza sarà possibile concordare un appuntamento in altra fascia
oraria.
Accesso alla Segreteria
6.3 Sulla base delle esigenze e delle possibilità, il Direttore S.G.A. definisce e comunica agli alunni e alle famiglie
l’orario di apertura al pubblico della stessa.
Altre comunicazioni scuola-famiglia
6.4 Altre comunicazioni da parte della scuola alle famiglie sono inviate o tramite lettera scritta spedita a mezzo posta
direttamente alle famiglie o tramite avviso scritto sul quaderno delle comunicazioni mandato alle famiglie per il
tramite degli alunni o tramite telefonata.
Accesso dei genitori ai locali scolastici
6.5 I rapporti dei genitori, docenti, discenti con la Segreteria e la Presidenza sono disciplinati secondo
modalità affisse in ciascun plesso, all’Albo, nel PTOF e sul sito web.
6.6 L’accesso agli uffici della segreteria durante le ore di lezione è permesso nel rispetto dell’orario stabilito
6.7 Non è consentita per nessun motivo la permanenza dei genitori nelle aule o nei corridoi dall'inizio delle attività
didattiche, fatte salve le esigenze di accoglienza della scuola dell'infanzia o le situazioni specificatamente
autorizzate (come attività laboratoriali previste nelle programmazioni di comparto).
6.8 L'ingresso dei genitori nella scuola, durante le attività didattiche, è consentito esclusivamente in caso di uscita
anticipata del figlio. Gli insegnanti, pertanto, si asterranno dall'intrattenersi con i genitori durante l'attività
didattica anche per colloqui individuali riguardanti l'alunno salvo casi estremi e comprovati in cui si ravvisi “la
massima urgenza” della comunicazione
6.9 I genitori degli alunni possono accedere agli edifici scolastici nelle ore di ricevimento dei docenti.
6.10 Durante gli incontri con gli insegnanti è sconsigliato l’accesso dei minori ai locali scolastici, nel caso in cui ciò
non potesse essere evitato, gli stessi dovranno comunque rimanere sempre con i genitori, in quanto non
è prevista vigilanza da parte del personale dell’Istituto.
6.11 È d’uopo qui ricordare che il docente quando si trova all’interno della scuola riveste il ruolo di pubblico
ufficiale e offenderlo è considerato dal Codice Penale “oltraggio al pubblico ufficiale”, l’offesa arrecata è
perseguibile penalmente secondo l’art. 341 bis del c. p. “anche con la reclusione fino a tre anni”. Si precisa, inoltre, che come puntualizzato, con sentenza n. 15367/2014, dalla Corte di Cassazione “esiste la qualità di pubblico
ufficiale per l’insegnante [omissis] nell’esercizio delle sue funzioni non circoscritto alla tenuta delle lezioni, ma esteso alle connesse attività preparatorie, contestuali e successive, ivi compresi gli incontri dei genitori degli
allievi”.
88
Art. 7 – NORME DI COMPORTAMENTO ALUNNI
Rapporti con le persone e con l’Istituzione
7.1 Al suono della campana di inizio lezioni gli alunni si recheranno sollecitamente nelle aule. Durante le ore di
lezione resteranno nelle rispettive aule o nei laboratori a cui verranno condotti dagli insegnanti. Non potranno
assentarsi, se non per breve tempo e uno alla volta, con autorizzazione degli insegnanti.
7.2 Ai laboratori (o ad altri ambienti scolastici) si accede solo in presenza dell’insegnante. Nei laboratori gli alunni
sono tenuti a osservare rigorosamente le norme comunicate dai docenti che sono anche responsabili delle attrezzature
ivi presenti.
7.3 Gli alunni sono tenuti a comportarsi con gentilezza e correttezza con tutto il personale della scuola, in particolare
devono tenere un comportamento corretto durante le lezioni e prestare la massima attenzione. Devono impegnarsi,
inoltre, a mantenere ordinata e pulita la loro aula, a deporre rifiuti e carte negli appositi cestini osservandone la
raccolta differenziata, a non sporgersi dalle finestre e ad osservare le norme di comportamento da tenersi in caso di
emergenza. Si precisa, inoltre, che non è consentito fare un uso improprio delle bottigline d’acqua, le stesse vanno
riposte nello zaino personale subito dopo l’utilizzo.
7.4 É fatto divieto di correre, schiamazzare, giocare, spingersi, fare scherzi pericolosi per sé e per altri durante il
cambio dell’ora, durante gli spostamenti da un luogo all’altro dell’istituto e all’ingresso o all’uscita, è fatto divieto
assoluto, inoltre, di usare espressioni volgari, offensive, minacciose o che siano contrarie alle finalità educative della
scuola. È infine raccomandato il decoro nel vestire, per rispetto nei confronti delle persone e dell’istituzione.
7.5. È assolutamente vietato fumare in ogni spazio all’interno degli edifici scolastici e negli spazi di
pertinenza. Ai sensi del D.L. 104/2013, art. 4 - “Tutela della salute nelle scuole”, c.1, il divieto di fumo è esteso
anche alle aree all'aperto di pertinenza delle istituzioni scolastiche statali e paritarie. Al c.2 viene vietato anche
l’utilizzo delle sigarette elettroniche, pertanto, è stabilito il divieto di fumo nei locali di tutti i plessi
dell’Istituto Comprensivo “Aldo Moro” e in tutte le pertinenze dell’Istituto (aree esterne, giardino e/o cortile,
ecc.).
Tutti coloro (studenti, docenti, personale ATA, esperti esterni, genitori, chiunque sia occasionalmente presente
nelle pertinenze dell’Istituto) che non osservino le disposizioni sul divieto di fumo saranno sanzionati col
pagamento di multe, secondo quanto previsto dalla normativa vigente, che prevede il raddoppio della sanzione
“qualora la violazione sia commessa in presenza di una donna in evidente stato di gravidanza o in presenza di
lattanti o bambini fino a dodici anni”.
Uso dei dispositivi personali e dei telefonini
7.6 E’ assolutamente vietato a tutti (fanno eccezione gli insegnanti responsabili della sicurezza e gli addetti al
primo soccorso) usare telefoni cellulari durante le attività scolastiche.
7.7 I telefoni cellulari portati a scuola dovranno essere tenuti rigorosamente spenti e consegnati al docente della
prima ora che li riporrà in uno dei cassetti della cattedra, i telefoni saranno restituiti prima del suono della campanella
di uscita; durante le ore di educazione fisica o durante gli spostamenti dell’intera classe in laboratori o altre aule, i
telefoni saranno presi in carico dal docente dell’ora. Qualora tale regola fosse contravvenuta, i docenti
sequestreranno il dispositivo e lo consegneranno al Ds o ai suoi collaboratori, che si preoccuperanno di avvisare la
famiglia e di custodirlo fino al ritiro da parte di uno dei genitori.
L’alunno potrà utilizzare apparecchiature elettroniche solo rispettando quanto segue:
a. il personal computer, il tablet e l’iPad sono strumentazioni elettroniche il cui uso è consentito in classe
esclusivamente per attività didattiche e, pertanto, il loro utilizzo deve essere coerente con le richieste fatte
dai docenti e, in genere, dalla scuola:
b. ogni alunno è personalmente responsabile del materiale prodotto o visionato, dei danni eventualmente
causati a terzi e delle violazioni di legge effettuate con l’utilizzo di tali strumentazioni; i docenti hanno la
facoltà, in qualunque momento, di prendere visione dei dati trattati in classe, comprese le navigazioni nel
web;
c. all’interno della scuola, la rete locale (LAN) e internet sono aree di comunicazione e condivisione di
informazioni strettamente didattiche e non possono essere utilizzate per scopi diversi; qualunque uso della
connessione che violi le leggi civili e penali in merito e il Regolamento d’Istituto è vietato;
d. eventuali password assegnate dalla scuola per l’accesso alla rete e ai programmi sono strettamente personali
e non possono essere divulgate;
e. ogni tentativo di forzare o manomettere la rete dell’Istituto e le sue protezioni sarà sanzionato come grave
infrazione disciplinare;
f. è vietato l’uso dell’applicazione della fotocamera e dei registratori audio/video se non autorizzato
dall’insegnante, in quanto l’uso non autorizzato e scorretto rappresenta grave violazione della privacy;
g. tutti gli alunni sono tenuti a rispettare le regole di correttezza e riservatezza in campo telematico, nonché
eventuali implicazioni riguardanti la proprietà intellettuale del materiale utilizzato;
h. gli alunni sono tenuti a mettere in carica le proprie apparecchiature elettroniche a casa, in modo da poterle
utilizzare a scuola senza cavi di alimentazione. 89
L’utilizzo scorretto delle apparecchiature elettroniche a scuola comporterà l’adozione di provvedimenti
disciplinari da parte dell’organo di competenza. In presenza di situazioni e/o episodi gravi, il Dirigente
Scolastico provvederà alle opportune segnalazioni alle autorità competenti.
7.8 Per motivi di sicurezza, è fatto divieto di introduzione e consumo di alimenti ad uso collettivo nella
scuola L’introduzione di cibi e/o bevande nella scuola porta a considerare e valutare i temi connessi alla salute e alla
sicurezza. Distribuire e/o consumare in maniera collettiva (per festeggiamento di compleanni, festività, eventi,
ecc.) alimenti all’interno delle classi richiama tre gravi problematiche:
– il forte aumento di casi di bambini allergici e/o intolleranti a sostanze presenti negli alimenti
– la difficoltà oggettiva di diversificare nella classe la distribuzione di alimenti (anche di provenienza certa) in
base alle allergie e/o intolleranze di ciascun alunno.
Pur riconoscendo il valore educativo dei momenti di festa spesso associati al consumo di cibo “insieme”,
l’introduzione nell’Istituto di alimenti comporta per gli alunni pericoli difficilmente gestibili, pertanto, dalla
considerazione che è indispensabile tutelare sia i minori sia gli insegnanti, e previa consultazione del
Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, si dispone:
– il divieto assoluto di introdurre dall’esterno alimenti a consumo collettivo, se non la merenda assegnata dai
genitori, al fine di evitare spiacevoli conseguenze legate a casi di allergia/intolleranza
– il divieto di festeggiare nella scuola compleanni e ricorrenze che comportino consumo da parte degli alunni di
alimenti prodotti artigianalmente da genitori o esercenti attività commerciali
– il permesso, conseguentemente, di consumare cibi come la merenda fornita dal genitore solo ed
esclusivamente per il proprio figlio.
Per i su esposti motivi, sottolineando la diversa ma non meno significativa pericolosità, si dispone il divieto di
distribuire caramelle.
Tale disposizione è stata approvata dal Collegio dei Docenti in data 3 dicembre 2018 con delibera n. 24
Art. 8 – RAPPORTO CON COSE E BENI
Alunni e rapporto con le cose
8.1 Poiché la scuola e le singole attrezzature sono beni della comunità scolastica messi a disposizione di docenti e
alunni, tutti sono tenuti a curarne la buona conservazione e l’efficienza. In particolare, gli alunni avranno la
massima cura degli arredi, degli strumenti, delle macchine: essi sono tenuti a segnalare subito all’insegnante
eventuali danni constatati. Se non osservano questa norma l’alunno o il gruppo degli alunni che per ultimi hanno
operato nell’aula, nel laboratorio o in altro ambiente in cui sarà rilevato il danno, saranno ritenuti responsabili e
tenuti tutti al risarcimento, nella misura che verrà stabilita dal Consiglio di Istituto. Durante le esercitazioni nei
laboratori devono essere rispettate le norme sulla sicurezza che i docenti avranno cura di illustrare con lezioni
preventive. Dovranno essere sempre puntualmente rispettati i regolamenti specifici dei vari laboratori. È inoltre
severamente vietato manomettere i dispositivi di sicurezza presenti nell’Istituto; la violazione di tale norma si
configura come grave mancanza disciplinare in base al Regolamento di Disciplina.
8.2 Ognuno è tenuto a custodire i beni di sua proprietà. La scuola non risponde di beni o oggetti personali (libri,
occhiali, denaro, preziosi, telefoni cellulari…) lasciati incustoditi o dimenticati nelle aule o in altri ambienti
della scuola.
8.3 L’accesso alla palestra per le lezioni di attività motoria richiede che gli alunni abbiano l’abbigliamento idoneo.
Gli alunni possono sostare negli spogliatoi solo per il tempo strettamente necessario a cambiarsi. Coloro che non
partecipano alle lezioni (perché esonerati) restano comunque sotto la vigilanza didattica dell’insegnante.
Docenti/personale ATA e rapporto con le cose
8.4 I docenti e i collaboratori scolastici dovranno porre la massima attenzione affinché gli arredi, gli strumenti e le
macchine utilizzate durante lo svolgimento dell’attività didattica vengano usati solo per il fine a cui sono
destinati, in particolare per i laboratori vanno definite e comunicate norme precise al fine di evitare utilizzi
impropri.
8.5 I docenti hanno l’obbligo di vigilare sul comportamento degli alunni, sia durante le lezioni sia durante la pausa
merenda, in modo da evitare che si arrechi danno alle persone e alle cose. Eventuali danni da essi constatati o ad essi
segnalati vanno comunicati immediatamente al Dirigente.
8.6 Per il funzionamento di biblioteca, laboratori, aule multimediali e palestre saranno stabiliti regolamenti
Art. 9 – SPOSTAMENTI ALL’INTERNO DELL’ISTITUTO
9.1 Gli alunni che dalle aule devono recarsi in laboratori, palestra o altro ambiente dell’istituto, si sposteranno solo
accompagnati dall’insegnante responsabile, in ordine e in silenzio, mantenendo sempre un comportamento corretto e
educato.
9.2 Gli studenti sorpresi a vagare per l’Istituto senza motivo e senza autorizzazione dell’insegnante, durante le
ore di lezione, dopo un primo richiamo saranno oggetto di sanzioni previste dal Regolamento di disciplina. 90
Art. 10 – ALLIEVI E USCITE
10.1 La Circolare Ministeriale 14 ottobre 1992, n. 291 all’art. 4.5 recita: “Nessun viaggio può essere effettuato ove non sia assicurata la partecipazione di almeno due terzi degli alunni componenti le singole classi coinvolte, anche
se è auspicabile la presenza pressoché totale degli alunni delle classi. Al divieto fanno eccezione i viaggi la cui programmazione contempli la partecipazione di studenti, appartenenti a classi diverse, ad attività teatrali,
cinematografiche, musicali etc., nonché i viaggi connessi ad attività sportive agonistiche.” Visto il numero esiguo
degli studenti in ciascuna classe e la situazione socio-economica dell’utenza si deroga a quanto normato per un
corretto svolgimento di uscite didattiche e per il viaggio di istruzione stabilendo che il criterio per lo svolgimento
delle uscite sia che il numero dei partecipanti rappresenti i 2/3 degli alunni di tutte le classi interessate
all’attività, tale esigenza è motivata
Comportamento degli allievi durante le uscite
10.1 Durante le visite guidate/d’istruzione, le manifestazioni sportive e culturali attinenti all’attività didattica e
durante gli spostamenti che si renderanno necessari, si applicano, per quanto possibile, le norme del presente
regolamento. La non ottemperanza darà adito a sanzioni disciplinari.
Art. 11 – DIVIETO DI UTILIZZO DELLE USCITE DI SICUREZZA
11.1 È vietato utilizzare le uscite di sicurezza, se non in caso di effettiva necessità. E’ vietato sedersi o sostare sulle
scale di emergenza.
Art. 12 – COMPORTAMENTO IN SITUAZIONI DI EMERGENZA
12.1 Qualora si verificassero situazioni di emergenza, i discenti dovranno attenersi scrupolosamente alle procedure
che saranno loro indicate dai docenti all’inizio di ogni anno scolastico.
12.2 Il comportamento dei discenti che non si attengono alle indicazioni avute nelle situazioni di emergenza o
durante le prove di evacuazione, si configura quale mancanza disciplinare (secondaria di primo grado).
Art. 13 – ASSEMBLEE DEI GENITORI
Assemblee dei genitori
Le eventuali assemblee richieste dai genitori sono regolate dal DPR 416/74 I rappresentanti dei genitori che ne fanno
richiesta concorderanno data e orario di svolgimento di volta in volta con il Dirigente, che indicherà il locale
disponibile.
Art. 14 – NORME FINALI
Modifica del regolamento
14.1 Le proposte di modifica del Regolamento di Istituto possono essere presentate da tutte le componenti
scolastiche. Dette proposte vanno presentate al Dirigente che le sottoporrà a discussione negli organi collegiali
competenti: Collegio docenti per l’aspetto didattico e Consiglio di istituto per l’aspetto organizzativo. Le proposte di
modifica, per divenire esecutive, devono essere approvate da almeno i due terzi dei membri del Consiglio di istituto.
Sanzioni
14.2 In caso di mancato rispetto delle norme previste dal Regolamento di Istituto si procede in base al Regolamento
di Disciplina vigente per gli alunni e allo Stato Giuridico del personale della scuola per i docenti ed il personale
ATA.
Legge 241/90 “Norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti
amministrativi” e D.P.R. 12 aprile 2006, n. 184 “Regolamento recante la disciplina in materia di accesso
ai documenti amministrativi”
14.3 Ai sensi della normativa citata trasparenza qualunque soggetto:
1) ha diritto a prendere visione degli atti amministrativi che lo interessano (compresa, per gli alunni, la
valutazione scolastica), sempre nel rispetto della normativa vigente
2) ha diritto di presentare memorie scritte, proposte e tutto ciò che serve a garantire diritti e doveri
3) ha il dovere di presentare richiesta scritta per un eventuale accesso ai documenti a cui si è interessati, la
stessa deve essere motivata in modo tale da dimostrare “interesse diretto, concreto ed attuale” e deve essere rivolta
all’amministrazione che ha composto il documento o che lo tiene stabilmente.
14.4 Il rifiuto, il differimento e la limitazione dell’accesso sono ammessi nei casi e nei limiti stabiliti dalla normativa
vigente e devono essere motivati, in ogni caso trascorsi 30 giorni dalla richiesta, questa si intende rifiutata.
91
15 – SICUREZZA E PREVENZIONE
Il TU 81/2008 e ss.mm.ii. attua in Italia le direttive emanate dalla Unione Europea su sicurezza e salute dei lavoratori
nei luoghi di lavoro. L’applicazione del decreto segna una tappa fondamentale nello sviluppo di una “cultura della
prevenzione, più efficace e partecipata”, in particolare ribadisce l’equiparazione degli studenti ai lavoratori sul
rispettivo luogo di lavoro. Per gli studenti ne deriva che l’istituto scolastico è considerato come il loro luogo di
lavoro, mentre i dirigenti scolastici assumono precisi obblighi tra cui quello dell’informazione sulle questioni
riguardanti la sicurezza e la salute nei vari momenti dell’attività scolastica. I contenuti qui illustrati consentono una
informazione omogenea su queste tematiche e saranno illustrati agli alunni e al personale scolastico ogni anno
scolastico: oltre ad essere un preciso adempimento di legge, servono anche in preparazione delle esercitazioni che
verranno organizzate.
Studente e sicurezza nell’ambiente di lavoro
15.1 Il TU 81/2008 sottolinea che tutti, in qualsiasi luogo di lavoro sia pure con ruoli e responsabilità diversi,
partecipino in prima persona al perseguimento dell’obiettivo di innalzare i livelli di sicurezza nell’ambiente durante
le attività esercitate, in questo senso sono equiparati ai lavoratori anche gli alunni della scuola che viene considerata
a pieno titolo “luogo di lavoro”, il che comporta per tutti i presenti dei precisi obblighi, viene così superato il
tradizionale concetto di studente come soggetto passivo da tutelare: la norma impegna ciascuno a assumere
comportamenti responsabili, viene valorizzato l’atteggiamento attivo di chi, con spirito di iniziativa, è attento e
segnala ostacoli e eventuali pericoli, sono banditi scherzi che denotano superficialità e irresponsabilità (ad es.
togliere la sedia al compagno che sta per sedersi…).
Ne consegue che tutti gli studenti:
- devono prendersi cura della propria sicurezza e della propria salute e di quella delle altre persone presenti nello
stesso ambiente
- devono osservare le disposizioni impartite dai responsabili ai fini della protezione collettiva e individuale
- devono utilizzare correttamente apparecchiature, utensili, mezzi di trasporto e altre attrezzature
- devono segnalare immediatamente ai responsabili eventuali deficienze dei mezzi nonché eventuali condizioni di
pericolo di cui vengono a conoscenza
- non devono compiere operazioni che non sono di competenza o che possano compromettere la sicurezza propria
o di altri.
Pericoli e rischi
15.2 Nel linguaggio comune il termine “rischio” viene utilizzato come sinonimo di “pericolo”, nel contesto in
questione, invece, i due termini hanno significato diverso:
- il pericolo rappresenta la proprietà di una determinata entità (sostanza, attrezzo, macchina…), ossia la sua
capacità di determinare un danno (ad es. un contenitore di benzina o altro liquido infiammabile
rappresenta un pericolo)
- il rischio è invece legato alla potenzialità del verificarsi dell’evento dannoso: vi è rischio, ad esempio, quando una
persona fuma nei pressi del contenitore di benzina citato.
I quattro principi generali della prevenzione
15.3 Un adeguato comportamento di prevenzione risponde a quattro principi generali:
- l’eliminazione dei rischi in relazione alle conoscenze acquisite in base al progresso tecnico e, ove ciò non è
possibile, la loro riduzione al minimo
- la riduzione di rischi alla fonte
- la sostituzione di ciò che è pericoloso con ciò che non lo è, o lo è meno
- il beneficio delle misure di protezione collettiva rispetto a quelle di protezione individuale.
Da ciò deriva che:
a) conoscere è prevenire: poiché la prevenzione si attua anche attraverso la conoscenza dei rischi, il TU 81/2008
prevede che il Capo di istituto attui l’analisi dei rischi, il programma delle misure ritenute più opportune per garantire
sicurezza, l’informazione e la formazione di tutto il personale, sufficiente a rimuove le situazioni a rischio: una
particolare e specifica formazione sarà data agli studenti dagli insegnanti, che faranno conoscere gli eventuali rischi
presenti nell’ambiente e i comportamenti adeguati da assumere.
b) le figure responsabili: oltre al Capo di Istituto, la normativa parla di personale preposto alle attività di
prevenzione e sicurezza, nella scuola si fa in particolare riferimento agli insegnanti che sono tenuti ad esercitare la
vigilanza affinché non si verifichino violazioni delle disposizioni impartite, mentre ogni persona preposta alla
sicurezza vigila sull’osservanza o meno delle regole
c) comportamenti da tenere ai fini della sicurezza e della salute: sono dettagliatamente descritti nel Regolamento
di istituto (riguardo alla presenza nelle aule o in altri locali della scuola, al comportamento da tenere durante gli
spostamenti, al rapporto verso le persone e le cose).
La gestione dell’emergenza
15.4 Se fosse necessario abbandonare lo stabile, una sirena d’allarme o un suono convenzionale della campana lo
segnalerà a tutto il personale dell’istituto.
15.5 Il piano di evacuazione dell’edificio è evidenziato in ogni aula accanto alla piantina che indica il percorso da
seguire
15.6 Ogni studente deve conoscere il piano di evacuazione con particolare riferimento a quello della propria classe 92
Situazioni di pericolo
15.7 Qualora si verificasse un inizio di incendio, chi se ne accorge deve dare subito l’allarme, affinché le persone
del piano formate/esperte nell’uso degli estintori possano intervenire immediatamente.
Se non fosse possibile domare l’incendio o si verificasse qualunque altra situazione di pericolo,
gli alunni dovranno:
- mantenere la calma
- seguire puntualmente le direttive del piano di emergenza e le indicazioni degli insegnanti
- lasciare l’aula, a passo svelto ma senza correre
- raggiungere l’uscita seguendo i segnali indicatori
i docenti dovranno:
- mantenere la calma e tranquillizzare gli alunni dando loro precise direttive sul da farsi
- prelevare e portare con sé il registro di classe
- accertarsi che tutti gli alunni siano usciti dall’aula
- chiudere la porta dell’aula
- guidare la classe al punto di raccolta designato per il piano e per la classe
- fare l’appello per accertarsi che tutti siano in salvo
- compilare i modelli sicurezza presenti all’interno di ogni registro di classe per la primaria e l’infanzia e nel porta
listini per
la secondaria
Se il fumo dovesse rendere impraticabile l’evacuazione, la classe dovrà rimanere nell’aula con la porta chiusa,
avendo cura di tappare bene le eventuali fessure, andare alla finestra e chiedere aiuto.
15.8 Qualora si verificasse un terremoto oltre a quanto indicato per il pericolo di incendio:
- occorre evitare il panico e disporsi sotto i banchi, in ginocchio, con il capo tra le braccia
- al termine della prima serie di scosse abbandonare la struttura, attenendosi alle direttive del piano di emergenza.
- se si è sorpresi dalla scossa fuori dall’aula, è necessario addossarsi ad un muro maestro, lontano dalle vetrate,
non avvicinarsi ad armadi, non accendere fiammiferi e raggiungere il punto di raccolta più vicino.
Art. 16 – ASSICURAZIONI E INFORTUNI
16.1 Gli studenti sono coperti da polizza assicurativa, a carico dei genitori, contro gli infortuni che possono
verificarsi
durante l’orario delle lezioni, comprese le visite didattiche fuori della scuola e in occasione di viaggi di istruzione.
In caso di infortunio in ore curricolari la scuola provvede alla denuncia all’INAIL e alla Compagnia di
Assicurazione.
Ogni alunno è tenuto ad avvisare subito il docente dell’infortunio, anche se apparentemente non grave. Il docente è
tenuto ad informare tempestivamente il Dirigente, per l’attivazione delle procedure del caso, per i casi
gravi il docente è tenuto ad avvisare immediatamente i responsabili della sicurezza, i genitori ed il 118.
Nei casi di ricorso al Pronto Soccorso, la famiglia è tenuta a trasmettere il primo certificato medico rilasciato dal
Pronto Soccorso.
Organizzazione del primo soccorso
16.2 Portare il primo soccorso non richiede una competenza specifica, ma è necessario anzitutto evitare di provocare
ulteriore danno. Alcune regole sono:
- il soccorritore deve operare con tranquillità, badando in ogni momento alla propria sicurezza imponendo calma
e ordine anche agli altri
- l’infortunato va rimosso soltanto in caso di pericoli imminenti quali possibilità di incendio o di esplosione,
presenza di strutture pericolanti, fumo, vapori
Chiamata del 118
16.3 Sono utili i seguenti essenziali accorgimenti:
- fornire informazioni precise
- dare la propria identità, precisando la denominazione dell’istituto, quante sono le persone coinvolte, quali le loro
condizioni
- indicare il luogo esatto in cui far giungere i soccorsi e predisporre sempre una vedetta che orienti e accompagni
i soccorritori
- sapere con chi si è parlato e lasciare il proprio recapito.
93
“CODICE DEONTOLOGICO dei DOCENTI”
La qualità del servizio formativo è strettamente correlata alle competenze professionali di ciascun docente, ma
dipende anche dalla qualità delle relazioni che si costruiscono nell’ambiente scolastico e dai valori che sono praticati
da ciascuno al suo interno, pertanto, è importante che l’insegnante si ponga come figura positiva e rassicurante per
gli alunni, interlocutore disponibile verso tutte le componenti sociali, promotore di un clima scolastico sereno e
costruttivo teso a favorire la collaborazione, il confronto e la flessibilità.
Il Dirigente Scolastico nello svolgimento dei compiti a lui demandati, supervisiona che l’andamento generale sia
costruttivo, positivo, propositivo e funzionale ai fini del raggiungimento dell’obiettivo di formazione dell’alunno
quale cittadino del mondo.
L'ETICA VERSO LA PROFESSIONE
L'insegnante
Agisce come professionista della formazione, si impegna a valorizzare la professione docente e a tutelarne la dignità.
Cura la propria preparazione attraverso l'aggiornamento e l'approfondimento delle competenze professionali della
docenza, che sono teoriche, operative e sociali.
Sostiene i valori del merito e della competenza.
Sa mettersi in discussione e pratica l'autovalutazione
Ispnira la propria condotta ai principi di lealtà, dignità, decoro e riservatezza.
L'ETICA VERSO GLI ALLIEVI
L’insegnante
Rispetta i diritti fondamentali dell'allievo praticando i valori della "Convenzione internazionale sui diritti
dell'infanzia" e della Costituzione italiana.
Evita ogni forma di discriminazione per razza, sesso, credo politico e religioso, provenienza familiare, condizioni
sociali e culturali, orientamento sessuale, infermità e si adopera per valorizzare le differenze.
Favorisce lo sviluppo integrale ed armonico della personalità dell’allievo, promuove la sua autostima e si impegna a
ché raggiunga significativi traguardi di sviluppo in ordine all'identità, all'autonomia e alle competenze.
Contribuisce alla socializzazione e integrazione di ogni singolo alunno nel gruppo-classe e nella collettività.
Valuta ciascun allievo con obiettività, imparzialità e trasparenza; si astiene dal dare giudizi di valore e offre piena
apertura verso prospettiva di sviluppo; in sede di valutazione certificativa si attiene ai criteri e agli strumenti adottati
collegialmente e in linea con la normativa vigente.
Considera il rendimento medio degli allievi un obiettivo importante, ma non trascura né il recupero di quelli con
difficoltà né la valorizzazione dei più dotati.
L'ETICA VERSO I COLLEGHI
L’insegnante
Favorisce il lavoro in team, al fine di progettare e coordinare l'azione educativa, di sviluppare il collegamento
disciplinare e interdisciplinare
Promuove criteri omogenei di valutazione e adempie alle risoluzioni collegialmente assunte
Individua strategie utili all’apprendimento e collabora attivamente all’attuazione del curricolo, condivide, inoltre,
con i colleghi materiali didattici, buone pratiche ed esperienze significative.
L'ETICA NELLE RELAZIONI CON I GENITORI E IL CONTESTO ESTERNO
L'insegnante
Collabora il più strettamente possibile con i genitori sul piano educativo, si impegna a favorire una varietà di
comunicazioni formali ed informali al fine di sviluppare un clima costruttivo fra famiglia e scuola e creare un
virtuoso circuito relazionale.
Espone chiaramente ai genitori i suoi obiettivi educativi e culturali, favorisce il confronto, considera attentamente i
problemi che gli vengono presentati, non accetta imposizioni attinenti alla specifica sfera metodologica di
competenza tecnico-professionale della docenza.
Coopera con altri professionisti (psicologi, medici ecc.) per affrontare situazioni particolari di malessere degli allievi
che richiedano l'intervento di diverse competenze professionali.
Partecipa, per quanto possibile, al miglioramento dell'ambiente e all'integrazione della scuola nel territorio,
attraverso l'utilizzo delle istituzioni culturali, ricreative e sportive.
L'ETICA VERSO L'ISTITUZIONE SCOLASTICA
L’insegnante
Contribuisce a creare nella propria scuola un clima collaborativo, impegnato ed accogliente, si oppone ad eventuali
atteggiamenti autoritari, discriminatori o lassisti.
Concorre a costruire una buona immagine della scuola e a farla apprezzare dalla collettività.
94
REGOLAMENTO DI DISCIPLINA
Il Regolamento di Disciplina è parte integrante del Regolamento di Istituto ed è stato redatto tenendo conto di:
• DPR n. 249 del 24.06.1998 – Regolamento recante lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti della Scuola
Secondaria
• Direttiva Ministeriale n. 5843/A3 del 16.10 2006 – Linee di indirizzo sulla cittadinanza
democratica e legalità
• Direttiva Ministeriale n. 16 del 5.02.2007 – Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la
prevenzione e il bullismo
• Linee di orientamento per azioni di prevenzione e di contrasto al bullismo e al cyberbullismo 2015
• Aggiornamento linee di orientamento per la prevenzione e il contrasto del Cyberbullismo 2017
• Legge n. 71 del 29/05/2017 – Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione e il contrasto del fenomeno
del cyberbullismo
• Prot. n. 30 del 15.03.2007 – Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di telefoni cellulari ed
altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza
e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti
• Direttiva Ministeriale 15 marzo 2007 – Linee di indirizzo utilizzo telefono cellulari
• DPR n. 235 del 21.11.2007 – Regolamento recante modifiche ed integrazioni al decreto del Presidente della
Repubblica 24.06.1998 n. 249, concernente lo statuto delle studentesse e degli studenti della Scuola
Secondaria
Art.1 – PRINCIPI GENERALI
1. La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione delle conoscenze e lo
sviluppo della coscienza critica.
2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta
alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nel rispetto della
diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio,
lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio, in armonia con i
principi sanciti dalla Costituzione.
3. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di conoscenza e di
religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età, condizione
sociale e culturale.
4. La scuola si impegna a promuovere l'istruzione e l'educazione degli alunni nonché a favorire l'inserimento e
l'integrazione degli stessi.
5. I genitori esercitano i diritti riconosciuti dalle norme vigenti e loro dovere fondamentale è quello di
collaborare con l'azione educativa della scuola.
Art 2 – DIRITTI
1. Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e valorizzi, anche
attraverso l'orientamento, l'identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee, valorizzando le
inclinazioni personali degli studenti e sviluppando anche iniziative autonome.
2. La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto dello studente alla
riservatezza.
3. Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola.
4. Lo studente ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva volta ad attivare un processo di
autovalutazione ai fini di un migliore rendimento.
5. Gli studenti hanno diritto alla libertà di apprendimento e di scelta tra le attività curricolari integrative,
aggiuntive e facoltative che verranno offerte dalla scuola nel rispetto delle esigenze degli alunni e delle
normative vigenti.
6. Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della loro vita culturale e religiosa. La scuola favorisce
iniziative volte all’accoglienza e alla realizzazione di attività interculturali.
7. La scuola si impegna affinché vengano progressivamente messe in atto le condizioni che assicurino:
• un servizio didattico di qualità
• offerte aggiuntive e integrative di elevato valore qualificante per la crescita culturale e civile
dell’individuo
• iniziative per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio, nonché per la prevenzione ed il
recupero della dispersione scolastica
Art.3 – DOVERI
1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi nel pieno rispetto di quanto previsto dal
Regolamento d’Istituto. Il consiglio di classe provvede, tramite la segreteria, a dare comunicazione 95
famiglie interessate delle assenze e dei ritardi reiterati qualora questi possano compromettere il processo
educativo e formativo degli alunni.
2. Gli studenti sono tenuti ad assolvere assiduamente agli impegni di studio, svolgendo puntualmente i compiti
assegnati in classe e a casa nei tempi e nei modi concordati con il docente così come richiesto, al fine di
realizzare il progetto educativo, salvo legittimo impedimento debitamente motivato.
3. Gli studenti devono tenere un comportamento corretto e responsabile nei confronti del Dirigente Scolastico,
dei docenti, di tutto il personale della scuola e dei loro compagni evitando, in ogni caso, atti, modi di fare,
atteggiamenti, espressioni sconvenienti e/o lesive dell’altrui persona e dignità. Devono evitare di arrecare
turbamento e/o interruzione all’attività educativa. Essi sono tenuti allo stesso rispetto, anche formale, che
chiedono per se stessi.
4. Gli studenti sono tenuti alla scrupolosa osservanza delle norme organizzative e di sicurezza dettate dalla
vigente normativa regolamentare al fine di non costituire intralcio e/o pericolo per sé e per gli altri, evitando,
in particolare, di manomettere le dotazioni di sicurezza (estintori, porte anti-panico, ecc…).
5. Gli studenti sono tenuti ad utilizzare in maniera corretta le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a
comportarsi in maniera tale da non arrecare danni al patrimonio della Scuola avendo cura dei beni come
fossero cose proprie.
6. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l’ambiente scolastico, mantenendo in
ordine e puliti, oltre i relativi arredi, i locali dell’istituto avendone cura come importante fattore di qualità
della vita della scuola.
7. Nell’esercizio dei loro diritti e nell’adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti ad un
comportamento corretto e coerente con i principi di vita della scuola (di cui all’art.1 del presente
regolamento, nonché l’art. 1 del D.PR.249/98), intesa come luogo di formazione e di educazione nell’ambito
dei valori democratici e di sviluppo della persona in tutte le sue dimensioni. Gli studenti sono quindi tenuti
al rispetto reciproco della libertà di espressione, di coscienza e di religione verso tutte le persone che fanno
parte della comunità scolastica quale che sia la loro età, la loro condizione anche ideologica sociale e
culturale.
In particolare sono oggetto di sanzione:
• disturbo delle lezioni
• ritardi e assenze ingiustificate, frequenza saltuaria, mancato assolvimento agli impegni di studio
• mancanza di rispetto: uso di linguaggio volgare, offesa alla persona, alle istituzioni, al decoro personale, alle
religioni, alle razze, alle cose
• intimidazioni, aggressioni, violenze
• mancata osservazione delle disposizioni organizzative e di sicurezza del regolamento di Istituto
• utilizzo improprio o scorretto delle strutture, dei macchinari e dei sussidi scolastici
• danni al patrimonio scolastico
• mancata cura dell’ambiente scolastico, furto e comportamenti che mettono in pericolo l’incolumità delle persone
• possesso di oggetti pericolosi
• incitazione alla violenza
• allontanamento dalla classe e dalla scuola senza autorizzazione
• ogni altro comportamento contrario a quanto disposto dal presente regolamento.
Art. 4 – VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO DEGLI STUDENTI
L’Istituto fa proprie le disposizioni normative previste in merito dal Dlgs. N. 62 del 13 aprile 2017 art. 1 comma 3,
riguardanti le finalità, le caratteristiche della valutazione del comportamento degli studenti.
Art.5 – DISCIPLINA
1. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità
ed al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica.
2. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto, ma
influisce significativamente sulla valutazione della condotta, in special modo nei casi di reiterazione del
comportamento sanzionabile
Mancanze Disciplinari
I seguenti comportamenti vengono configurati come mancanze disciplinari da correggere con interventi educativi:
a. presentarsi sistematicamente in ritardo a scuola senza validi motivi
b. spostarsi senza motivo o senza autorizzazione nell’aula e nell’edificio
c. disturbare le attività scolastiche
d. non eseguire i compiti assegnati e non portare il materiale scolastico richiesto e necessario per lo
svolgimento delle lezioni
e. falsificare le firme su verifiche o note degli insegnanti 96
f. portare a scuola oggetti non pertinenti e/o pericolosi
g. usare il cellulare
h. non osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza
i. sporcare intenzionalmente, danneggiare i locali, gli arredi o gli oggetti personali
j. offendere con parole o gesti i compagni o il personale
k. comportarsi in modo violento o aggressivo nei confronti dei compagni o del personale scolastico
l. usare un linguaggio non consono all’ambiente scolastico
m. ogni altro comportamento che sia ritenuto scorretto dagli insegnanti
Anche se non è possibile definire “mancanza disciplinare” un certo tipo di abbigliamento, è opportuno che gli
allievi e le allieve utilizzino un vestiario idoneo all’ambiente scolastico.
Sanzioni
a. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate all’infrazione disciplinare e ispirate, per quanto
possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale
dello studente.
b. Le sanzioni vanno comminate dopo aver effettuato un’accurata ricostruzione dell’accaduto
c. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano l’allontanamento dalla comunità scolastica sono
sempre adottate da un organo collegiale.
d. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni di esame sono inflitte dalla
Commissione d’esame e sono applicabili anche a candidati esterni.
e. La responsabilità disciplinare è personale. Chi è sottoposto a sanzioni disciplinari ha diritto ad
esporre le sue ragioni.
f. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso da parte di chiunque vi abbia interesse ad un
apposito Organo di Garanzia d’Istituto, il ricorso deve essere presentato entro cinque giorni dalla
notifica della comunicazione. L’Organo di Garanzia d’Istituto si esprimerà nei successivi dieci
giorni.
Tipologia delle sanzioni
Agli alunni che non rispettano le norme scolastiche sono inflitte, secondo la gravità e la reiterazione della mancanza,
le seguenti sanzioni disciplinari:
1. Ammonizione verbale privata o in classe da parte del Dirigente Scolastico, dei docenti o eventualmente del
personale A.T.A.
2. Richiesta formale di scuse da parte del Dirigente Scolastico, dei docenti o eventualmente del personale
A.T.A.
3. Ammonizione formale da parte del Dirigente scolastico o dei docenti, scritta sul diario e/o sul registro di
classe
4. Convocazione dei Genitori da parte del Dirigente Scolastico o suo delegato, o del Coordinatore del C.d.C. o
di un docente di classe per via telefonica o per iscritto con annotazione sul registro di classe
5. Ammissione a scuola dello studente accompagnato da uno dei genitori, disposto dal Dirigente Scolastico, dal
Vicario, dal Collaboratore o dal Coordinatore del C.d.C. comunicato ai genitori telefonicamente o per
iscritto
6. Sospensione dalle visite guidate e/o dai viaggi di istruzione, deliberata dal C.d.C., convocato anche in seduta
straordinaria, con la sola componente docenti e resa esecutiva dal Dirigente Scolastico
7. Sospensione dalle lezioni per un periodo da 1 (uno) a 15 (quindici) giorni, deliberata dal C.d.C. convocato
anche in seduta straordinaria nella sua composizione allargata a tutte le sue componenti e resa esecutiva dal
Dirigente Scolastico
8. Sospensione dalle lezioni per un periodo oltre i 15 (quindici) giorni, deliberata dal Consiglio di Istituto e
resa esecutiva dal Dirigente Scolastico
Sostituzione delle sanzioni
Il Consiglio di classe può offrire allo studente la possibilità di sostituire le sanzioni di sospensione con altri
provvedimenti e incombenze che si esplicano nella collaborazione ai servizi interni della scuola o ad altre attività con
finalità sociali che possano utilmente costituire una riparazione alla mancanza commessa. In particolare sono
previste:
a. collaborazione nella sistemazione degli archivi o altro lavoro utile
b. riordino della biblioteca e/o altri servizi della scuola
c. collaborazione nella predisposizione di materiale didattico per gli allievi diversamente abili
d. aiuto alla persona diversamente abile nella fruizione degli spazi della scuola
e. predisposizione di materiali didattici per gli allievi
f. cura degli spazi sia interni che esterni all’edificio scolastico
97
Art. 6 – DESCRIZIONE DELLE SANZIONI
Viste le norme relative al comportamento che gli alunni devono tenere nel contesto scolastico, visti gli obblighi di
sorveglianza dei docenti, visto il D.P.R. 24 giugno 1998, n. 249, “Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e
degli studenti” e ss.mm.ii., visto il patto formativo condiviso con le famiglie degli alunni, l’Istituto stabilisce le
sanzioni disciplinari da irrogare agli alunni in caso di comportamento non conforme:
6.1 SANZIONI DISCIPLINARI
COMPORTAMENTO
SANZIONABILE
ORGANO
COMPETENTE
SANZIONE
PREVISTA
REITERAZIONE del
COMPORTAMENTO
POSSIBILE
SOSTITUZIONE
DELLE SANZIONI
a) disturbo al regolare
svolgimento delle
lezioni
- insegnante
- dirigente
scolastico (in casi
di particolare
gravità)
- annotazione sul
diario/quadernino
delle
comunicazioni e-
annotazione sul
registro di classe
-convocazione dei
genitori
- Da n.3 a 4 annotazioni
sul registro di classe lo
studente sarà escluso
dalla partecipazione a
n.1 visita guidata o
uscita didattica
- Da n.5 a 6
annotazioni sul registro
di classe lo studente
sarà escluso dalla
partecipazione a n.2
visite guidate o uscite
didattiche
- Da n.7 a 8
annotazioni sul registro
di classe lo studente
sarà escluso dalla
partecipazione a n.3
visite guidate o uscite
didattiche o viaggio
d’istruzione (se in III
classe)
b) uso di telefoni
cellulari o di altri
dispositivi elettronici
- insegnante
- dirigente
scolastico
- consiglio di
interclasse o
classe
- ritiro
temporaneo del
dispositivo con
annotazione sul
quaderno delle
comunicazioni e
annotazione sul
registro di classe
- ritiro del dispositivo e
consegna al Ds o suo
collaboratore
- annotazione sul
registro di classe -
convocazione dei
genitori
-esclusione dalla
partecipazione a n.1
visita guidata o uscita
didattica
-In casi particolarmente
gravi è previsto il
provvedimento di
sospensione da 1 a 5
giorni (CdC)
a. collaborazione nella
sistemazione degli
archivi o altro lavoro
utile
b. riordino della
biblioteca e/o altri
servizi della scuola
c. collaborazione nella
predisposizione di
materiale didattico per
gli allievi diversamente
abili
d. aiuto alla persona
diversamente abile nella
fruizione degli spazi
della scuola
e. predisposizione di
materiali didattici per
gli allievi
f. cura degli spazi sia
interni che esterni
all’edificio scolastico
c) danneggiamento
delle cose proprie o
- insegnante
- dirigente
- annotazione sul
registro di classe
- annotazione sul
registro di classe
98
altrui scolastico - comunicazione
ai genitori
- riparazione
economica del
danno
- comunicazione ai
genitori
- riparazione economica
del danno
- attività a favore della
comunità scolastica
-esclusione dalla
partecipazione a n.1
visita guidata o uscita
didattica
d) danneggiamento a
strutture o attrezzature
scolastiche
- insegnante
- dirigente
scolastico
- consiglio di
interclasse o
classe
- annotazione sul
registro di classe
- comunicazione
ai genitori
- riparazione
economica del
danno
- attività a favore
della comunità
scolastica
- annotazione sul
registro di classe,
comunicazione ai
genitori, riparazione
economica del danno
- esclusione dalla
partecipazione a n.2
visite guidate o uscite
didattiche
- In casi
particolarmente gravi è
previsto il
provvedimento di
sospensione da 1 a 5
giorni (CdC)
a. collaborazione nella
sistemazione degli
archivi o altro lavoro
utile
b. riordino della
biblioteca e/o altri
servizi della scuola
c. collaborazione nella
predisposizione di
materiale didattico per
gli allievi diversamente
abili
d. aiuto alla persona
diversamente abile nella
fruizione degli spazi
della scuola
e. predisposizione di
materiali didattici per
gli allievi
f. cura degli spazi sia
interni che esterni
all’edificio scolastico
e) comportamento
lesivo della propria o
altrui incolumità (non
configurabile come atto
di “bullismo e
cyberbullismo”)
- insegnante
- dirigente
scolastico
- consiglio di
classe
- annotazione sul
registro di classe
- convocazione
dei genitori
- annotazione sul
registro di classe -
convocazione dei
genitori
- esclusione dalla
partecipazione a n.2
visite guidate o uscite
didattiche
- In casi
particolarmente gravi è
previsto il
provvedimento di
sospensione da 1 a 5
giorni (CdC)
a. collaborazione nella
sistemazione degli
archivi o altro lavoro
utile
b. riordino della
biblioteca e/o altri
servizi della scuola
c. collaborazione nella
predisposizione di
materiale didattico per
gli allievi diversamente
abili
d. aiuto alla persona
diversamente abile nella
fruizione degli spazi
della scuola
e. predisposizione di
materiali didattici per
gli allievi
f. cura degli spazi sia
interni che esterni
all’edificio scolastico
f) scorrettezze, offese o
molestie verso i
compagni
(configurabile come
atto di “bullismo e
cyberbullismo”)
- insegnante
- dirigente
scolastico
- consiglio di
classe
- annotazione sul
registro di classe
- provvedimento di
sospensione inferiore ai
quindi giorni anche con
eventuale obbligo di
frequenza per attività a
favore della comunità
scolastica
a. collaborazione nella
sistemazione degli
archivi o altro lavoro
utile
b. riordino della
biblioteca e/o altri
servizi della scuola 99
- esclusione dalla
partecipazione a
TUTTE le visite
guidate o uscite
didattiche o viaggio
d’istruzione (se in III
classe)
c. collaborazione nella
predisposizione di
materiale didattico per
gli allievi diversamente
abili
d. aiuto alla persona
diversamente abile nella
fruizione degli spazi
della scuola
e. predisposizione di
materiali didattici per
gli allievi
f. cura degli spazi sia
interni che esterni
all’edificio scolastico
g) scorrettezze o offese
verso gli insegnanti o il
personale non docente
- insegnante
- consiglio di
classe
- consiglio
d’istituto
- annotazione sul
registro di classe
- provvedimento
di sospensione
- provvedimento di
sospensione anche
superiore ai quindici
giorni
- esclusione dalla
partecipazione a
TUTTE le visite
guidate o uscite
didattiche o viaggio
d’istruzione (se in III
classe)
a. collaborazione nella
sistemazione degli
archivi o altro lavoro
utile
b. riordino della
biblioteca e/o altri
servizi della scuola
c. collaborazione nella
predisposizione di
materiale didattico per
gli allievi diversamente
abili
d. aiuto alla persona
diversamente abile nella
fruizione degli spazi
della scuola
e. predisposizione di
materiali didattici per
gli allievi
f. cura degli spazi sia
interni che esterni
all’edificio scolastico
h) violenza
intenzionale, offese
gravi alla dignità delle
persone (turpiloquio,
blasfemia)
- insegnante
- consiglio di
classe - consiglio
d’istituto
- annotazione sul
registro di classe
- provvedimento
di sospensione
anche superiore
ai quindici giorni
- provvedimento di
sospensione superiore
ai quindici giorni con
eventuale esclusione
dallo scrutinio finale
- esclusione dalla
partecipazione a
TUTTE le visite
guidate o uscite
didattiche o viaggio
d’istruzione (se in III
classe)
a. collaborazione nella
sistemazione degli
archivi o altro lavoro
utile
b. riordino della
biblioteca e/o altri
servizi della scuola
c. collaborazione nella
predisposizione di
materiale didattico per
gli allievi diversamente
abili
d. aiuto alla persona
diversamente abile nella
fruizione degli spazi
della scuola
e. predisposizione di
materiali didattici per
gli allievi
f. cura degli spazi sia
interni che esterni
all’edificio scolastico
100
Art.7 – PROCEDIMENTO
Per la mancanza ai doveri scolastici di cui l’art.3 s’infliggono, a seconda della gravità e della ripetitività, le sanzioni
previste dall’art.4 del presente regolamento.
Le fasi per l’irrogazione delle sanzioni sono:
• accertamento dei fatti da parte del Dirigente Scolastico o suo delegato o da parte del docente
• contestazione verbale degli addebiti con possibilità offerta all’alunno di addurre elementi a proprio discolpa
• valutazione degli elementi a discolpa addotti dallo studente ed eventuale irrogazione della sanzione, con possibilità
offerta all’alunno di convertire detta sanzione in attività a favore della comunità scolastica.
Art.8 – COMITATO DI GARANZIA
È istituito nella scuola un “COMITATO DI GARANZIA”. Esso è presieduto dal Dirigente Scolastico ed è composto
da due docenti e da due genitori. Le due componenti sono individuate dal Consiglio di Istituto tra i membri del
Consiglio stesso che individua anche due membri supplenti. Il Dirigente Scolastico provvede a nominare i
componenti così individuati. Nel caso in cui faccia parte del Comitato di Garanzia il docente che ha irrogato la
sanzione, lo stesso sarà sostituito da uno dei membri supplenti lo stesso dicasi per il genitore.
Il Comitato di Garanzia resta in carica per tre anni e nel caso in cui uno dei membri decada, il Consiglio di Istituto
provvede alla sua sostituzione.
Compiti del Comitato di Garanzia
Il Comitato di Garanzia deve:
• dirimere i conflitti che insorgono all’interno della scuola in merito all’applicazione del presente documento
• decidere sui ricorsi per l’abrogazione delle sanzioni disciplinari
Per la validità delle deliberazioni non è necessario che in prima convocazione siano presenti tutti i membri. Il voto di
astensione è considerato favorevole alla decisione assunta dall’organo che ha inflitto la sanzione.
COMITATO DI GARANZIA
COMPONENTE GENITORI
EFFETTIVO SUPPLENTE
D’ANDREA VALERIA BIONDILLO DOMENICA
PAPA CLEMENTINA VERDICCHIO ANTONIO
COMPONENTE DOCENTE
EFFETTIVO SUPPLENTE
FACCHINI ONORINA
DELLE CAVE ROSALIA
Art.9 – IMPUGNAZIONI
Contro le sanzioni disciplinari di cui al precedente art. 4 è ammesso ricorso scritto all’organo di Garanzia interno
della scuola entro 5 giorni dalla comunicazione della loro irrogazione.
L’organo di garanzia deve esprimersi entro i dieci giorni successivi alla richiesta di ricorso, qualora l’organo non
decida entro tale termine, la sanzione non potrà ritenersi confermata.
Contro le decisioni che prevedano la sospensione dalle attività didattiche superiori ai tre giorni, è ammesso ricorso
entro tre giorni.
L’organo di garanzia decide su richiesta di chiunque vi abbia interesse, anche sui conflitti che sorgano all’interno
della scuola in merito all’applicazione del presente regolamento nonché del D.PR.249/98.
La decisione dell’organo sarà comunicata all’interessato.
Art.10 – DISPOSIZIONI FINALI
Al fine di promuovere e stimolare ogni forma di partecipazione, la scuola garantisce un’informazione completa e
trasparente su tutte le attività.
Copia del presente regolamento sarà affissa all’Albo Generale della scuola e distribuita gratuitamente a chiunque ne
faccia richiesta.
Per quanto non espressamente previsto si rinvia alla normativa vigente.
Il presente Regolamento ha validità triennale e viene deliberato dal Consiglio d’Istituto.
101
Allegato C
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ’ (ai sensi del D.P.R. n. 235/2007)
La scuola è l’ambiente di apprendimento in cui promuovere la formazione di ogni studente, la sua interazione sociale, la
sua crescita civile. L’interiorizzazione delle regole può avvenire solo con una fattiva collaborazione con la famiglia,
pertanto, la scuola persegue l’obiettivo di costruire una alleanza educativa con i genitori, mediante relazioni costanti nel
rispetto dei reciproci ruoli.
I docenti si impegnano
A formulare programmi di insegnamento coerenti con le indicazioni nazionali e a realizzare percorsi di insegnamento che
consentano agli alunni di sviluppare le abilità di base relativamente a tutte le materie di insegnamento.
A sviluppare le abilità sociali necessarie ad una buona cittadinanza attiva, all’educazione alla responsabilità, all’impegno,
al pensiero critico.
A creare un buon clima di classe che favorisca l’apprendimento e le relazioni.
A mettere in atto tutti gli accorgimenti possibili per recuperare le difficoltà e per sviluppare al massimo le potenzialità
degli alunni, strutturando anche attività di recupero, sostegno e sviluppo degli apprendimenti, nei limiti delle possibilità
personali.
A tenere conto delle differenze nelle modalità, nei ritmi, negli stili di apprendimento.
A calibrare i carichi cognitivi sia durante l’orario scolastico che nei compiti a casa.
A strutturare la lezione in modo da favorire l’autonomia e la cooperazione tra alunni.
A tenere informate puntualmente le famiglie sull’andamento degli alunni.
Ad esplicitare agli alunni e alle famiglie gli obiettivi, le modalità d’insegnamento, i criteri di valutazione.
A scambiare con le famiglie ogni informazione utile per la buona riuscita del lavoro scolastico e della relazione educativa,
anche per rimuovere eventuali cause di demotivazione, disagio, scarso impegno.
A rispettare i modelli educativi delle famiglie permettendo agli alunni di metterli a confronto nella convivenza sociale.
A ricercare con la famiglia coerenti percorsi educativi, per sostenere lo sviluppo armonico dell’alunno, sia dal punto di
vista cognitivo che dell’educazione alla convivenza e alla cittadinanza.
Gli alunni si impegnano
Ad osservare le regole della convivenza nel gruppo, rispettando le persone e le cose.
A rispettare le regole e gli orari.
A mantenere sempre comportamenti corretti per il rispetto e la sicurezza di sé e degli altri.
A lavorare con impegno e responsabilità, osservando le indicazioni degli insegnanti, svolgendo nei tempi stabiliti i compiti
assegnati sia a scuola che a casa.
Ad avere a disposizione il materiale di lavoro richiesto dall’orario delle lezioni tenendolo con cura.
A comunicare sempre agli insegnanti difficoltà proprie e del gruppo, allo scopo di ricercare le soluzioni.
A collaborare con gli insegnanti e con i compagni per la buona riuscita della convivenza e del lavoro.
Ad assumersi con responsabilità le conseguenze delle proprie azioni, anche con atti di riparazione, in caso di condotte
contrarie alla buona convivenza e al rispetto delle persone e delle cose.
A non utilizzare a scuola dispositivi personali con particolare riferimento ai gtelefonini.
Le famiglie si impegnano
A rispettare le modalità e le strategie di insegnamento messe in atto dagli insegnanti e il loro ruolo educativo.
A scambiare con gli insegnanti ogni informazione utile alla buona riuscita del lavoro scolastico e della relazione educativa,
anche per rimuovere eventuali cause di demotivazione, disagio, scarso impegno.
A collaborare con la scuola nel sostenere l’apprendimento delle regole di convivenza e nell’assunzione di impegno e di
responsabilità degli alunni anche partendo dal rispetto dell’orario, evitando ingressi in ritardo ed uscite anticipate se non in
caso di reale necessità.
A sostenere il lavoro dei propri figli, accogliendo serenamente successi e insuccessi.
A collaborare con la scuola, controllando sistematicamente il lavoro dei figli, soprattutto quello individuale a casa.
A ricercare con la scuola coerenti percorsi educativi per sostenere lo sviluppo armonico dell’alunno, sia dal punto di vista
cognitivo che dell’educazione alla convivenza e alla cittadinanza.
Ad incoraggiare gli alunni ad assumersi con responsabilità le conseguenze delle proprie azioni, anche con atti di
riparazione, in caso di condotte contrarie alla buona convivenza e al rispetto delle persone e delle cose.
A controllare sistematicamente i dispositivi personali dei propri figli, con particolare riferimento ai telefonini, al fine di
prevenire episodi di cyber-bullismo.
Il Personale della scuola si impegna
1.settore Amministrativo: offrire trasparenza ed efficienza
2.settore Collaboratori Scolastici: offrire disponibilità, cura, attenzione, sorveglianza e collaborazione
3.tutti i settori: attenersi alla responsabilità professionale.
Il Dirigente Scolastico si impegna
Ad essere garante dell’effettivo rispetto del patto da parte delle diverse componenti.
Il genitore Il Dirigente Scolastico
Dott.ssa M. Cristina Bottigliero
102
Allegato D
REGOLAMENTO PER IL RECLUTAMENTOESPERTI ESTERNI E TUTOR
(DELIBERA n. 28 del Consiglio di Istituto del 22 gennaio 2018)
Art. 1 (Finalità ed ambito di applicazione)
Il presente regolamento disciplina le procedure comparative, le modalità ed i criteri per il conferimento ad esperti e
tutor, interni ed esterni all'istituzione scolastica, di incarichi di lavoro, anche all’interno delle attività finanziate con il
Fondo Sociale Europeo (progetti PON – POR - FESR) per attività specifiche e peculiari, che richiedono specifica
competenza professionale, al fine di sopperire a particolari e motivate esigenze didattiche deliberate e rientranti nel
Piano
Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) o nel programma annuale. ai sensi dell’art. 7, comma 6, del decreto
legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e dell'art. 40 del D.I. 1 febbraio 2001 n. 40.
Art. 2 (Condizioni per la stipula dei contratti)
1.L’istituzione scolastica può stipulare contratti di prestazione d’opera con esperti per particolari attività ed
insegnamenti, nonché convenzioni con Enti pubblici o di Formazione professionale, al fine di garantire
l’arricchimento dell’offerta formativa nonché la realizzazione di specifici progetti didattici, programmi di ricerca e
sperimentazione.
2.Al fine di soddisfare le esigenze di cui al comma precedente, su proposta del Collegio dei docenti ed in base alla
Programmazione dell’offerta formativa, l’Istituzione Scolastica, verificata l’impossibilità di utilizzare al fine il
personale interno ed in coerenza con le disponibilità finanziarie, può ricorrere all’istituto delle collaborazioni
plurime ex art. 35 CCNL del 29 novembre 2007 o, in alternativa, stipulare contratti di lavoro autonomo con
esperti di particolare e comprovata specializzazione, ai sensi dell’art. 7, comma 6 del D.Lgs. 30 marzo 2001, n. 165
In caso di elevata complessità dei percorsi formativi l’istituzione scolastica può affidare a soggetti esterni il
percorso formativo in ragione della sua complessità, (Università, associazioni, enti di formazione esperti della
materia, enti accreditati dal MIUR, ecc..) senza previa consultazione della presenza di professionalità interne,
ricorrendo ad una procedura negoziale secondo le disposizioni del Decreto Legislativo 18 Aprile 2016, N. 50 e
successive modificazioni e integrazioni secondo le disposizioni del Decreto Legislativo n° 56/2017 In tal caso è
possibile mettere a base d’asta esclusivamente l’importo previsto per la formazione (esperti e anche tutor) ed
eventualmente il materiale didattico specifico o spese strettamente correlate, dovendo rimanere ad esclusivo
carico e responsabilità dell’istituzione scolastica tutti gli aspetti organizzativi, amministrativo contabili e
gestionali.
3.Il contratto/convenzione è stipulato con esperti o Enti di Formazione italiani o stranieri, che siano in grado di
apportare la necessaria esperienza tecnico-professionale nell’insegnamento o nel progetto didattico richiesto.
4.L’affidamento dell’incarico avverrà previa acquisizione dell’autorizzazione da parte dell’amministrazione di
appartenenza dell’esperto, se dipendente pubblico, in applicazione dell’art.58 del D.L.vo 3 febbraio 1993, n.29 e
successive modificazioni e integrazioni Sono esclusi dall’ambito di applicazione del presente regolamento i docenti
di altre istituzioni scolastiche, ai quali si applica l’art. 32 del CCNL del personale del comparto “Scuola” del 24
Luglio 2003
Art. 3 (Pubblicazione avvisi di selezione)
Il Dirigente Scolastico sulla base delle esigenze: dei progetti del PTOF e sui finanziamenti a disposizione per la
realizzazione di tali progetti, sui progetti autorizzati e finanziati con il Fondo Sociale Europeo (PON – POR
– FESR) individua di volta in volta le attività e gli insegnamenti per i quali è necessario conferire incarichi a
personale esperto o tutor interno/esterno e ne dà informazione pubblicando sul sito della scuola l’avviso di
selezione contenente
a) la tipologia dell’incarico e l'attività prevista
b) la durata
c) il luogo
d) il compenso dello specifico incarico da conferire.
Art. 4 (Requisiti professionali per la selezione di esperti/tutor interni o esterni)
Per ciascuna attività o progetto deliberato e rientrante nel PTOF per lo svolgimento del quale si richiede la
collaborazione di personale esperto interno/esterno, il Consiglio di Istituto stabilisce i requisiti che devono essere
posseduti dai medesimi e che danno titolo a precedenze in termini di titoli professionali e di studio/esperienze
lavorative.
In caso di selezione di esperti e tutor, interni o esterni saranno valutati, previa comparazione dei curriculum, i
seguenti titoli:
1) titolo di Laurea, diplomi, abilitazioni, altri titoli accademici (Master universitari di I e II livello) se
inerenti alla tipologia dell’incarico e coerenti con la figura richiesta
2) titoli specifici afferenti la tipologia di intervento
3) competenze informatiche certificate (ove funzionali) 103
4) competenze linguistiche certificate (ove funzionali)
5) iscrizione in albi professionali se inerenti alla tipologia dell’incarico e coerenti con la figura richiesta
6) comprovata competenza ed esperienza professionale nel settore
7) esperienze di collaborazione documentata con Enti, Università, associazioni professionali o altro se inerenti
alla tipologia dell’incarico e coerenti con la figura richiesta
8) esperienza di docenza nei progetti di finanziati dal FSE (PON - POR – FESR) se inerenti alla tipologia
di incarico e coerenti con la figura richiesta
9) esperienza di tutoraggio nei vari ruoli (tutor coordinatore – tutor didattico – tutor d’aula) nei progetti
di finanziati dal FSE (PON - POR – FESR) se inerenti alla tipologia di incarico e coerenti con la figura
richiesta
10) esperienza di appartenenza nei vari ruoli al GOP (Facilitatore - valutatore) nei progetti di finanziati dal
FSE (PON - POR – FESR) se inerenti alla tipologia di incarico e coerenti con la figura richiesta
11) esperienza di supporto al coordinamento nei progetti di finanziati dal FSE (PON - POR – FESR) se
inerenti alla tipologia di incarico e coerenti con la figura richiesta
12) esperienza di tutor d’aula – tutor coordinatore –tutor valutatore solo per i tutor interni di Alternanza
Scuola lavoro) possesso di ulteriori certificazioni attinenti al bando se inerenti alla tipologia dell’incarico e
coerenti con la figura richiesta
A parità di punteggio la scelta verrà effettuata in base a colloquio motivazionale con il Dirigente scolastico. In caso di
ulteriore parità la precedenza verrà data al candidato più giovane.
In caso di selezione di esperti e tutor con affidamento ad Enti o ad Agenzie di Formazione costituirà criterio
preclusivo di ammissibilità l’accreditamento all’albo MIUR delle agenzie di formazione ai sensi della circolare prot. n.
170 del 21/03/2016.
I criteri di valutazione dei nominativi di esperti candidati sono gli stessi di quelli stabiliti per la selezione diretta di
esperti e tutor. La procedura di evidenza pubblica per l’affidamento seguirà l’iter di cui al successivo art. 5
I titoli di cui all’elenco sopra indicati potranno essere utilizzati tutti o in parte in funzione della tipologia di incarico.
I punteggi da attribuire a ciascun titolo saranno determinati al momento in funzione della tipologia di incarico fermo
restando che il totale massimo farà somma 100 .
I titoli occorrenti e i punteggi assegnati potranno essere variati occasionalmente dal Dirigente Scolastico, inserendo
anche titoli non previsti in questo regolamento, in funzione delle esigenze e della tipologia di incarico previa
comunicazione al collegio dei docenti e al consiglio di istituto.
Art. 5 (modalità di selezione esperti e tutor)
La selezione delle professionalità occorrenti seguirà l’ordine e le modalità seguenti:
a) selezione esperto/tutor interno
avviso interno pubblicato sul sito dell’istituzione scolastica contenente le notizie di cui all’art. 3. All’avviso sarà
allegato format di istanza di partecipazione contenenti le dichiarazioni di legge e la griglia di autovalutazione titoli.
L’avviso rimarrà pubblicato sul sito dell’istituto per almeno n. 7 giorni consecutivi. Solo in casi eccezionali e
adeguatamente motivati dal DS è prevista la procedura d’urgenza, con un limite di pubblicazione ridotto a 5 giorni per
esperti/tutor interni, previa adeguata pubblicità del limite ridotto agli interessati (avviso sul sito). La data di fine
pubblicazione coinciderà con la data termine di presentazione delle istanze di partecipazione. Alla scadenza del
termine utile di presentazione il dirigente scolastico provvederà alla comparazione dei curriculum in autonomia o
previa la nomina di una commissione di valutazione e entro 5 giorni provvederà a stilare le graduatorie
provvisorie che saranno pubblicate sul sito della istituzione scolastica. Avverso alle graduatorie saranno concessi
ulteriori 7 giorni, a far data dalla pubblicazione, per eventuali ricorsi. In assenza di ricorsi o comunque dopo aver
espletato le procedure ricorsuali, il Dirigente scolastico provvederà alla pubblicazione delle graduatorie definitive e al
decreto di nomina degli esperti/tutor selezionati a cui seguirà contratto o lettera di incarico.
Nell’eventualità che le candidature siano in numero pari o inferiore alle figure necessarie è facoltà del Dirigente
Scolastico riaprire il bando oppure assegnare gli incari residuali distribuendoli tra gli aventi presentata candidatura in
parti uguali, purché in possesso dei titoli richiesti e della provata esperienza e motivazione accertata attraverso colloquio
con il D.S. In tal caso il D.S. provvederà all’assegnazione degli incarichi senza la necessità di attendere i 7 giorni per i
ricorsi.
Nel principio della rotazione e pari opportunità verrà data la precedenza a coloro che non risultino già
assegnatari, nello stesso anno scolastico, di ruolo equivalente, ossia avente come oggetto la stessa figura
professionale (esperto o tutor) e la stessa fonte di finanziamento.
Nel caso in cui non vi fossero disponibilità di figure professionali aventi diritto di precedenza, le professionalità
richieste verranno selezionate, sempre in ordine di graduatoria, tra coloro che risultano già assegnatari per quanto
esposto prima.
Solo nel caso in cui non fosse presente alcuna professionalità interna, e nelle more della decisone di affidare l’intero
percorso formativo, data la sua complessità, a enti pubblici o agenzie di formazione senza previo riscontro di
professionalità interne, si farà ricorso a personale esterno individuato ai seguenti comma. 104
Selezione esperto/tutor esterno attraverso collaborazioni plurime o lavoro autonomo
avviso interno pubblicato sul sito dell’istituzione scolastica contenente le notizie di cui all’art. 3. All’avviso sarà
allegato format di istanza di partecipazione contenenti le dichiarazioni di legge e la griglia di autovalutazione titoli.
L’avviso rimarrà pubblicato sul sito dell’istituto per n. 15 giorni consecutivi. Solo in casi eccezionali e
adeguatamente motivati dal DS è prevista la procedura d’urgenza, con un limite di pubblicazione ridotto a 7 giorni per
esperti esterni. La data di fine pubblicazione coinciderà con la data termine di presentazione delle istanze di
partecipazione. Alla scadenza del termine utile di presentazione il dirigente scolastico provvederà alla
comparazione dei curriculum in autonomia o previa la nomina di una commissione di valutazione e entro 5 giorni
provvederà a stilare le graduatorie provvisorie che saranno pubblicate sul sito della
istituzione scolastica. Avverso alle graduatorie saranno concessi ulteriori 7 giorni, a far data dalla pubblicazione, per
eventuali ricorsi. In assenza di ricorsi o comunque dopo aver espletato le procedure ricorsuali, il Dirigente
scolastico provvederà alla pubblicazione delle graduatorie definitive e al decreto di nomina degli esperti/tutor
selezionati a cui seguirà contratto o lettera di incarico.
Nell’eventualità che le candidature siano in numero pari o inferiore alle figure necessarie è facoltà del Dirigente
Scolastico riaprire il bando oppure assegnare gli incari residuali distribuendoli tra gli aventi presentata
candidatura in parti uguali, purché in possesso dei titoli richiesti e della provata esperienza e motivazione
accertata attraverso colloquio con il D.S.
In tal caso il D.S. provvederà all’assegnazione degli incarichi senza la necessità di attendere i 7 giorni per i ricorsi
b) Selezione esperto/tutor esterno attraverso procedura negoziale
In caso di selezione attraverso procedura negoziale rivolta ad Agenzie di Formazione o Enti pubblici, per un
affidamento inferiore ai 40.000,00 euro si procederà, ai sensi dell’art. 36 del Dlgs 50/2016 così come modificato
dall’art. 25 del Dlgs. 56/2017, attraverso pubblicazione di manifestazione di
interesse pubblicata sul sito dell’istituto per i tempi previsti dal Dlgs. 50/2016, ovvero indagine di mercato
attraverso il web, ovvero selezione da albo fornitori della istituzione scolastica, alla individuazione di almeno 3 ditte
da invitare alla procedura negoziata. In caso importi di piccola entità (inferiori ai 5.000,00 euro) ovvero di motivata
urgenza o oggettive
condizioni, sarà possibile procedere all’affidamento diretto senza previa consultazione di almeno due operatori
economici, ai sensi dell’art. 36 del Dlgs 50/2016 così come modificato dall’art. 25 del Dlgs. 56/2017, anche per
importi superiori ai 5.000,00 euro e fino al limite di 40.000,00 euro.
La gara verrà considerata valida anche in presenza di una sola offerta pervenuta purchè ritenuta valida,
economicamente conveniente e congrua con le necessità della scuola.
della presentazione di un unico preventivo tra quelli richiesti,
La procedura negoziale avverrà attraverso la comparazione delle offerte secondo il criterio della offerta
economicamente più vantaggiosa ai sensi dell’art. 95 del Dlgs. 50/2016
La manifestazione di interesse dovrà contenere al minimo:
▪ la tipologia dell’incarico e l'attività prevista
▪ la durata
▪ il luogo
▪ Il numero di esperto/tutor richiesti
▪ Il numero di ore complessive
▪ La ripartizione delle stesse tra i singoli esperti e tutor
▪ il compenso dello specifico incarico da conferire
▪ l’importo complessivo messo a base d’asta per la formazione
▪ l’importo complessivo messo a base d’asta per l’eventuale materiale di consumo o spese generali
legate all’attuazione del progetto
▪ l’indicazione dei criteri di valutazione anche senza specifica dei sotto criteri
▪ gli eventuali requisiti tecnico - professionali o economico - finanziari richiesti
▪ gli eventuali criteri di ammissibilità o esclusione
In allegato alla manifestazione saranno acclusi i format di istanza di partecipazione e delle eventuali dichiarazioni sui
requisiti richiesti
La valutazione delle offerte delle ditte ammesse alla procedura negoziale verrà effettuata secondo i sottostanti criteri:
1. Esperienze pregresse dell’azienda secondo la tabella indicata sotto
105
▪ max punti 20
DESCRITTORI INDICATORI
1
Erogazione pregressa documentabile della formazione al
personale della scuola: alunni, docenti e personale ATA
5 punti
2 Capacità documentabili di valutare le competenze
acquisite mediante modelli UE 5 punti
3 Capacità documentabili di promuovere modelli di
innovazione didattica attraverso le tecnologie digitali 5 punti
4 Attivazione di piattaforme on line dove caricare i
contenuti dei percorsi con accesso dei corsisti per sei mesi
almeno dalla conclusione del percorso formativo
5 punti
2. Valutazione curriculum degli esperti/tutor presentati secondo i criteri di cui all’art. 4 parametrati al
punteggio massimo attribuibile. Il punteggio complessivo sarà dato dalla media per ogni singola voce
di valutazione dei curriculum presentati.
TITOLI PUNTI
1 Laurea specifica 10
2 Laurea specifica 110/110 12
3 Laurea specifica con lode 14
4 Diploma specifico II grado 5
5 Docenza universitaria coerente con la tipologia di intervento 4 (per ogni anno)
6 Docenza scuola di ogni ordine e grado coerente con la tipologia di intervento 3 (per ogni anno max 15)
7 Pubblicazioni coerenti con la tipologia di intervento 1 (per ogni pubbl. fino a un max di 5)
8 Specializzazioni, corsi di perfezionamento post lauream, master, ecc., coerenti
con la tipologia di intervento 2
(per ogni titolo)
9 Pregresse esperienze di docenza con l’Istituto nella stessa tipologia di
progetti
2 (per progetto max 20)
91
Art. 6 (massimali retributivi e aspetti fiscali previdenziali assistenziali)
Si distinguono i seguenti casi:
1. selezione di esperti e tutor per progetti finanziati con il Fondo Sociale Europeo su misure/azione
PON MIUR (FSE – FESR)
I compensi massimi saranno quelli attribuiti dal relativo bando e conseguente lettera di autorizzazione. I
compensi saranno, ai sensi della circolare MIUR prot. n° 34815 del 02/08/2017, uguali per personale interno/esterno alla
istituzione scolastica.
Il conferimento di incarichi a docenti interni all’Istituzione Scolastica o a docenti appartenenti ad altre Istituzioni
Scolastiche mediante il ricorso all’istituto delle collaborazioni plurime ex art. 35 CCNL del 29 novembre 2007 è
assoggettato alla medesima disciplina fiscale e previdenziale prevista per i compensi erogati ai docenti interni
all’Istituzione Scolastica che effettuano prestazioni aggiuntive all’orario d’obbligo.
Il compenso erogato agli esperti esterni ai sensi dell’art. 7 comma 6 del D.Lgs. 30 marzo 2001, n.165 deve essere
assoggettato alle disposizioni contenute nella normativa fiscale e previdenziale in materia di lavoro autonomo (v.
ritenuta d’acconto pari al 20% e obbligo di iscrizione alla Gestione Separata INPS, qualora dai contratti d’opera derivi un
reddito annuo superiore a 5.000 euro, come previsto, inter alia, dalla Circolare n. 2 dell'11 marzo 2008 del
Dipartimento della Funzione Pubblica e dall’art. 44, comma 2, del D.L. 30 settembre 2003, n. 269 convertito in Legge
326/2003 106
2. selezione di esperti e tutor per progetti finanziati con il Fondo Sociale Europeo su misure/azione
POR Regione Campania (FSE – FESR – FEASR etc. etc.):
I compensi massimi saranno quelli attribuiti dal relativo bando e conseguente atto di concessione e/o comunque il
conformità alle linee guida regionali per il POR 2014 – 2020Il conferimento di incarichi a docenti interni
all’Istituzione Scolastica o a docenti appartenenti ad altre Istituzioni Scolastiche mediante il ricorso all’istituto
delle collaborazioni plurime ex art. 35 CCNL del 29 novembre 2007 è assoggettato alla medesima disciplina fiscale e
previdenziale prevista per i compensi erogati ai docenti interni all’Istituzione Scolastica che effettuano
prestazioni aggiuntive all’orario d’obbligo.
Il compenso erogato agli esperti esterni ai sensi dell’art. 7 comma 6 del D.Lgs. 30 marzo 2001, n.165 deve essere
assoggettato alle disposizioni contenute nella normativa fiscale e previdenziale in materia di lavoro autonomo (v.
ritenuta d’acconto pari al 20% e obbligo di iscrizione alla Gestione Separata INPS, qualora dai contratti d’opera derivi un
reddito annuo superiore a 5.000 euro, come previsto, inter alia, dalla Circolare n. 2 dell'11 marzo 2008 del
Dipartimento della Funzione Pubblica e dall’art. 44, comma 2, del D.L. 30 settembre 2003, n. 269 convertito in Legge
326/2003
3. selezione di esperti e tutor per progetti finanziati dalla istituzione scolastica o con fondi diversi da
quelli del Fondo Sociale Europeo (PON – POR – FESR)
I compensi massimi attribuibili per il personale interno alla istituzione scolastica o comunque reclutato presso altre
istituzioni scolastiche in base all’istituto delle collaborazioni plurime ex art. 35 CCNL del 29 novembre 2007 saranno
quelli , in relazione all’incarico svolto, stabiliti dal CCNL SCUOLA. Per i contratti di lavoro autonomo i massimali
sono stabiliti in conformità al Decreto Interministeriale n.326 del 12/10/1995 e alla Circolare Ministero del Lavoro n.
101/1997
Il conferimento di incarichi a docenti interni all’Istituzione Scolastica o a docenti appartenenti ad altre Istituzioni
Scolastiche mediante il ricorso all’istituto delle collaborazioni plurime ex art. 35 CCNL del 29 novembre 2007 è
assoggettato alla medesima disciplina fiscale e previdenziale prevista per i
compensi erogati ai docenti interni all’Istituzione Scolastica che effettuano prestazioni aggiuntive all’orario d’obbligo.
Il compenso erogato agli esperti esterni ai sensi dell’art. 7 comma 6 del D.Lgs. 30 marzo 2001, n.165 deve essere
assoggettato alle disposizioni contenute nella normativa fiscale e previdenziale in materia di lavoro autonomo (v.
ritenuta d’acconto pari al 20% e obbligo di iscrizione alla Gestione Separata INPS, qualora dai contratti d’opera derivi un
reddito annuo superiore a 5.000 euro, come previsto, inter alia, dalla Circolare n. 2 dell'11 marzo 2008 del
Dipartimento della Funzione Pubblica e dall’art. 44, comma 2, del D.L. 30 settembre 2003, n. 269
convertito in Legge 326/2003
Art. 7 –(Stipula del contratto/lettera di incarico)
Nei confronti dei candidati selezionati il Dirigente provvede, con determinazione motivata in relazione ai criteri definiti
con il presente regolamento e nei limiti di spesa del progetto, alla stipula del contratto o lettera di incarico.
Nel contratto/lettera di incarico dovranno essere specificati:
- L’oggetto della prestazione
- I termini di inizio e conclusione della prestazione
- Il corrispettivo della prestazione indicato al netto dell’imposta sul valore aggiunto, se
dovuta, e della contribuzione previdenziale e fiscale divisa nelle quote a carico del
lavoratore e quelle a carico dell’amministrazione
- Le modalità di pagamento del corrispettivo
- Le cause che danno luogo a risoluzione del contratto ai sensi dell’art. 1456 del C.C. e le condizioni
per il ricorso delle parti al recesso unilaterale.
Per i titolari dei contratti deve essere previsto l’obbligo di:
▪ svolgere l’incarico secondo il calendario predisposto dalla scuola
▪ assicurare se necessario, la propria presenza negli incontri propedeutici all’inizio delle attività, al fine
di predisporre una programmazione concordata con i docenti, e nelle manifestazioni
conclusive del progetto
▪ documentare l’attività svolta
▪ autorizzare la scuola al trattamento dei dati personali conformemente alla legge 196/2003
Art. 8 (Impedimenti alla stipula del contratto)
I contratti con collaboratori esterni possono essere stipulati, ai sensi dell’art. 32 comma 4 del D.I. 44/2001, soltanto
per le prestazioni e le attività che non possono essere assegnate al personale dipendente per:
- inesistenza di specifiche competenze professionali
- Non possono essere espletate dal personale dipendente per indisponibilità o coincidenza di altri
impegni di lavoro
- Necessitano, per la loro complessità, al ricorso di una specifica professionalità esterna. 107
Art. 9 (Incarichi a dipendenti pubblici)
Ai fini della stipula dei contratti disciplinati dal presente regolamento con i dipendenti di altra amministrazione
pubblica è richiesta obbligatoriamente la preventiva autorizzazione dell’amministrazione di appartenenza di cui all’art. 53
del D.Lgs n. 165/2001. L’elenco dei contratti stipulati con i soggetti di cui sopra è
comunicato annualmente al dipartimento della funzione pubblica entro i termini previsti dall’art.53, commi da 12 a 16
del citato D.L.vo N.165/2001
Art. 10 (manifestazioni particolari)
Per manifestazioni particolari, ristrette nel tempo, che richiedano l’intervento di personalità e professionalità
particolari è possibile derogare dalla procedura e dai limiti di spesa; in tal caso si procede a chiamata diretta a
discrezione del Dirigente che successivamente richiederà al Consiglio di Istituto l’approvazione per compensi ed
eventuali rimborsi spese.
Art.11 (Modifiche)
Il presente Regolamento costituisce parte integrante del Regolamento d’Istituto e ha durata e validità illimitata; potrà
comunque essere modificato e/o integrato dal Consiglio d’Istituto con apposita delibera. Esso è affisso all’albo della
Scuola e pubblicato sul sito web dell’Istituzione Scolastica
Art.12 (Pubblicità)
Il presente Regolamento è portato a conoscenza tramite affissione all’albo dell’Istituto.
108
Allegato E
OGGETTO: ATTO D’INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
VISTA la legge n. 107 del 13.07.2015 (d’ora in poi: Legge), recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e
formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”
PRESO ATTO che l’art.1 della predetta legge, ai commi 12-17, prevede che:
1) le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell'anno scolastico precedente il triennio di
riferimento,
il piano triennale dell'offerta formativa (d’ora in poi: Piano)
2) il Piano deve essere elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte
di
gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico
3) il Piano è approvato dal Consiglio d’Istituto
4) il Piano verrà, successivamente, sottoposto alla verifica dell’USR per accertarne la compatibilità con i limiti d’organico
assegnato e, all’esito della verifica, trasmesso dal medesimo USR al MIUR
5) una volta espletate le procedure di cui ai precedenti punti, il Piano verrà pubblicato nel portale unico dei dati della
scuola
EMANA
ai sensi dell’art. 3 del DPR 275/99, così come sostituito dall’art. 1 comma 14 della legge 13.7.2015, n. 107, il seguente
ATTO DI INDIRIZZO
per le attività della scuola e le scelte di gestione e di amministrazione
1) Le priorità, i traguardi e gli obiettivi individuati dal rapporto di autovalutazione (RAV) e il conseguente piano di
miglioramento di cui all’art.6, comma 1, del Decreto del Presidente della Repubblica 28.3.2013 n.80 dovranno
costituire parte integrante del Piano
2) Nel definire le attività per il recupero ed il potenziamento del profitto, si terrà conto dei risultati delle rilevazioni
INVALSI relative allo scorso anno considerando le criticità emerse con particolare attenzionealla variabilità di
punteggi tra le classi
3) Quanto la scuola propone agli studenti sia coerente con il contesto sociale e territoriale in cui essa opera e, pertanto, si
dovrà tener conto delle proposte e dei pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali,
sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché dagli organismi e dalle associazioni dei genitori
4) Il Piano dovrà fare particolare riferimento ai seguenti commi della Legge:
➢ commi 1-4 (finalità della legge e compiti delle scuole)
a) innalzare i livelli di istruzione e le competenze delle studentesse e degli studenti, rispettandone i tempi e gli stili di
apprendimento
b) contrastare le diseguaglianze socio-culturali e territoriali
c) prevenire e recuperare l’abbandono e la dispersione scolastica
d) realizzare una scuola aperta, che promuova la partecipazione e l’educazione alla cittadinanza attiva
e) garantire il diritto allo studio e le pari opportunità di successo formativo
f) orientare il servizio scolastico alla massima flessibilità, diversificazione, efficienza ed efficacia
g) garantire il miglior utilizzo delle risorse e delle strutture, favorendo inoltre la diffusione di tecnologie innovative
h) potenziare il tempo scolastico anche oltre i modelli ed i quadri orari, nei limiti della dotazione organica dell’autonomia,
tenendo conto delle scelte delle famiglie
➢ commi 5-7 e 14 (fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali, fabbisogno dell’organico dell’autonomia,
potenziamento dell’offerta e obiettivi formativi prioritari):
La definizione di proposte dovrà essere collegata alle priorità ed ai processi definiti nel RAV, in particolare quindi dovrà
essere relativa a:
✓ potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche
✓ valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché alla
lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea 109
✓ sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione
dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno
dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei
diritti e
dei doveri
✓ sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità
ambientale,
dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali
✓ sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo
critico e consapevole dei social network e dei media
✓ potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicale
✓ potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare
riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport
✓ potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio
✓ potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso
percorsi individualizzati e personalizzati
✓ valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare
l'interazione con le famiglie e con la comunità locale
per ciò che concerne attrezzature e infrastrutture materiali occorrerà tenere presente che:
• vanno rinnovati ed aumentati i dispositivi tecnologici di fruizione comune e di fruizione individuale
• va realizzata in alcuni plessi e potenziata in altri la connessione alla rete
Per ciò che concerne i posti di organico, sia scuola comune che sostegno, il fabbisogno per il triennio di riferimento è così
definito (fatto salvo l’adeguamento al termine di ogni anno scolastico):
▪ per i posti comuni di scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado si confermano, (con possibilità di
variazione in sede di organico di fatto), i dati dell’organico di diritto A.S. 2014-2015 e precisamente:
n. 20 posticomune Scuola Infanzia
n. 3 posti sostegno Scuola Infanzia
n. 33 posti comune Scuola Primaria
n. 1 posto specialista lingua straniera Scuola Primaria
n. 8 posti sostegno Scuola Primaria
n. 10 posti A043 Italiano, Storia e Geografia nella Scuola media
n. 6 posti A059 Scienze matematiche
n. 3 posti A345 Lingua Inglese
n. 2 posti A245 Lingua Francese
n. 2 posti A028 Arte e immagine
n. 2 posti A033 Tecnologia
n. 2 posti A032 Musica
n. 2 posti A030 Educazione Fisica
n. 1 posto strumento musicale Pianoforte
n. 1 posto strumento musicale Flauto
n. 1 posto strumento musicale Corno
n. 1 posto strumento musicale Violino
n. 8 posti sostegno Scuola secondaria di I grado
▪ per i posti di sostegno di scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado occorre incrementare il rapporto
tra docenti e alunni per un miglioramento del servizio
▪ per ciò che concerne i posti per il potenziamento dell’offerta formativa il fabbisogno sarà definito in relazione ai
progetti ed alle attività contenuti nel Piano ed alla classe di concorso di appartenenza del collaboratore vicario
▪ per ciò che concerne i posti del personale ATA si riscontra la necessità di incrementare l’organico relativo ai
collaboratori scolastici vista la complessità della scuola, per quanto riguarda gli assistenti amministrativi, si
conferma la dotazione organica dell’anno scolastico corrente
Per ciò che concerne i posti per il potenziamento dell’offerta formativa il fabbisogno sarà definito in relazione ai progetti
ed alle attività contenuti nel Piano, entro un limite massimo di 6 unità (fatto salvo le effettive assegnazioni dell’USR).
Nell’ambito dei posti di potenziamento sarà accantonato preliminarmente un posto di scuola comune per la scuola primaria
per l’esonero del collaboratore del dirigente.
110
Nell’ambito della richiesta dell’organico di potenziamento si terrà conto innanzitutto delle seguenti priorità in linea con il
RAV inoltrato:
➢ Valorizzazione e potenziamento delle competenze matematico- logiche e scientifiche
➢ Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all’Italiano, nonché
alla lingua Inglese, non trascurando, tra le attività, l’inserimento della metodologia CLIL
➢ Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione
dell’educazione interculturale
➢ Prevenzione e contrasto alla dispersione scolastica e diritto allo studio degli alunni BES
Per tutti i progetti e le attività previste nel Piano, devono essere indicati i livelli di partenza sui quali si intende intervenire,
gli obiettivi cui tendere nell’arco del triennio di riferimento, gli indicatori quantitativi e/o qualitativi utilizzati o da
utilizzare per rilevarli. Gli indicatori saranno di preferenza quantitativi, cioè espressi in grandezze misurabili, ovvero
qualitativi, cioè fondati su descrittori non ambigui di presenza / assenza di fenomeni, qualità o comportamenti ed
eventualmente della loro frequenza.
I progetti e le attività sui quali si pensa di utilizzare docenti dell’organico del potenziamento devono fare esplicito
riferimento a tale esigenza, motivandola e definendo l’area disciplinare coinvolta.
Essi devono essere interdisciplinari e trasversali.
Si terrà conto del fatto che l’organico di potenziamento deve servire anche alla copertura delle supplenze brevi e
quindi si eviterà di assorbire sui progetti l’intera quota disponibile.
I suddetti progetti saranno descritti nel Piano in modo specifico.
Il Piano sarà predisposto a cura delle Funzioni Strumentali a ciò designate, affiancate dal Gruppo Curricolo
Verticale.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Dott.ssa M. Cristina Bottigliero (firma autografa sostituita a mezzo stampa
ai sensi del’art.3 c.2 del D.lgs 39/93)
111
Allegato F
ISTITUTO COMPRENSIVO “ALDO MORO” SAN FELICE A CANCELLO
PIANO DI MIGLIORAMENTO AA. SS. 2016-2019
NOME E COGNOME RUOLO NELL’ORGANIZZAZIONE
SCOLASTICA
RUOLO NEL TEAM DI
MIGLIORAMENTO
RAFFAELE PALMIERI DIRIGENTE SCOLASTICO Responsabile del PdM
ROSA SGAMBATO DIRETTORE S. G. A. Responsabile Piano Amministrativo
D’ANDREA LOREDANA COLLABORATORE VICARIO Coordinatore del PdM
GOGLIA ANNA DOCENTE SCUOLA PRIMARIA F. S. POF - Referente
ROSSI LUCIA DOCENTE SCUOLA SECONDARIA F. S. POF
CARFORA GIUSEPPINA DOCENTE SCUOLA INFANZIA
Supporto alla compilazione del
PTOF e alla stesura del PdM
GAGLIARDI FILOMENA DOCENTE SCUOLA INFANZIA
DELLA MARCA ASSUNTA DOCENTE SCUOLA PRIMARIA
PISCITELLI ZAMPANO M. GRAZIA DOCENTE SCUOLA PRIMARIA
RENGA TERESA DOCENTE SCUOLA PRIMARIA
DE LUCIA CONCETTA DOCENTE SCUOLA PRIMARIA
RAZZANO GENNARINA DOCENTE SCUOLA SECONDARIA
FACCHINI ONORINA DOCENTE SCUOLA SECONDARIA
SETARO ANTONIETTA DOCENTE SCUOLA SECONDARIA
DE LUCA MARIA GABRIELLA DOCENTE SCUOLA SECONDARIA
TESSITORE GENNARO DOCENTE SCUOLA SECONDARIA
D’AMATO EMILIA DOCENTE SCUOLA SECONDARIA
PISCITELLI ANNA DOCENTE SCUOLA SECONDARIA
DE LUCIA CATERINA DOCENTE SCUOLA SECONDARIA
SEZIONE DATI
Scenario di riferimento
Informazioni sull’Istituto
L’IC “Aldo Moro” nasce il 1° settembre 2012 dall’accorpamento
della Scuola Secondaria di I grado “Aldo Moro” di Cancello Scalo
con i quattro plessi di Scuola Primaria e Infanzia della Direzione
Didattica del Secondo Circolo di San Felice a Cancello. Gli Istituti,
malgrado la vicinanza della Secondaria con la Primaria di Cancello,
non avevano mai cooperato né lavorato in sinergia e questo ha
comportato non poche difficoltà nella creazione dello spirito di
collaborazione e fusione che è fondamentale per un comprensivo.
Il contesto socio-culturale in cui la scuola è inserita
(reti sul territorio, caratteristiche sociali e culturali
dell’ambiente in cui la scuola è inserita, modelli educativi
di riferimento, offerte per la gestione del tempo libero)
Negli ultimi dieci anni il comune di San Felice a Cancello ha avuto
un certo incremento della popolazione straniera cui si è aggiunto
l’arrivo di una popolazione napoletana che ha trovato, in particolar
modo nella frazione di Cancello, una valida alternativa al caos ed
agli alti canoni di affitto del territorio napoletano. Questo fenomeno
crea non pochi disagi all’attività didattica in quanto si è creato un
fenomeno di “arrivi/partenze” che limita notevolmente il corretto
svolgimento dell’attività didattica. La micro-criminalità diffusa e il
basso livello socio-culturale della popolazione completano questo
scenario di sicuro non facile. L’assenza di centri di aggregazione
per ragazzi, di cinema, teatri, biblioteche o palestre, portano i
ragazzi a vivere il tempo libero per strada fuori da qualsiasi
controllo.
La scuola si propone, pertanto, di favorire la crescita e promuovere
il benessere di ogni singolo alunno, portandolo all’acquisizione
consapevole e responsabile dei diritti e dei doveri che competono a
ogni cittadino.
L’Istituto, infine, partecipa a reti di scuole per molteplici progetti ed
attività
112
L’organizzazione scolastica
(Composizione popolazione scolastica alunni, strategie
della scuola per il coinvolgimento delle famiglie, obiettivi
del POF, modalità di condivisione metodologica e
didattica tra insegnanti, attenzione alle dinamiche tra pari,
gestione della scuola,
sistemi di comunicazione)
Sono iscritti circa 1100 alunni. Sono organizzati colloqui periodici
con le famiglie di ogni ordine di scuola e i genitori sono presenti
negli Organi Collegiali.
I docenti dell’I.C. condividono in toto le finalità esplicitate nelle
Indicazioni Nazionali per i Curricolo 2012, in particolare le
Competenze chiave del Parlamento Europeo e i traguardi di
Competenza disciplinare.
Sono organizzati incontri tra docenti di classi parallele e di
dipartimento disciplinare e si previlegiano i progetti di istituto in
verticale.
Il Dirigente si confronta con il suo Staff e qualsiasi decisione sui
plessi periferici viene presa in accordo con i responsabili di plesso.
Il sito dell’IC è aggiornato costantemente dalla figura referente a
ciò deputata.
Il lavoro in aula
(attenzione alle relazioni docenti-alunni, gli ambienti di
apprendimento, progetti di recupero e potenziamento
degli apprendimenti, utilizzo di nuove tecnologie per la
didattica)
Esiste un patto educativo tra docenti-alunni e famiglie. I criteri di
valutazione del comportamento (Rispetto delle regole,
socializzazione, attenzione, partecipazione, impegno responsabile)
sono stati concordati nel Collegio. Sono attivati annualmente
progetti di recupero e di potenziamento. Sono inseriti nella sezione
apposita del POF: Progetti di Recupero e potenziamento Lingue
Straniere; Progetti di recupero e Potenziamento discipline letterarie
e scientifiche. In ogni aula della scuola secondaria è presente una
LIM ed esiste un’aula informatica con 20 postazioni. Nella Scuola
Primaria, sono presenti laboratori informatici non perfettamente
funzionanti e dallo scorso anno le classi quarte e le classi quinte
sono state dotate di LIM.
SEZIONE PROCESSI
AREA DI
PROCESSO
OBIETTIVI DI PROCESSO
E’ CONNESO ALLE PRIORITA’
1. Riduzione della
variabilità tra le
classi
2. Miglioramento dei
risultati nelle prove
standardizzate nazionali
Curricolo,
progettazione e
valutazione
1.Creazione di dipartimenti verticali distribuiti
sui tre ordini di scuola
X X
2.Creazione di programmazioni condivise e per
classi parallele realizzate su format di riferimento
X X
3.Creazione di percorsi di valutazione rispondenti
alla reale situazione dei singoli alunni e condivisi
con tutti i docenti dell'Istituto
X X
4. Creazione di percorsi di valutazione e
monitoraggio specifici per gli alunni in difficoltà
X X
Ambiente di
apprendimento
1.Creazione di “aule laboratorio” per il
miglioramento della didattica
X X
Inclusione e
differenziazione
1. Creazione di programmazioni specifiche per
gli alunni in difficoltà
X X
2. Creazione di percorsi di valutazione e
monitoraggio specifici per gli alunni in difficoltà
X X
Continuità ed
orientamento
1.Migliorare il monitoraggio degli esiti scolastici
dei nostril alunni al termine del primo ciclo di
istruzione
X
Orientamento
strategico e
organizzazione della
scuola
1.Creazione id figure di riferimento, distinte per
ordine di scuola, per il coordinamento delle
attività di programmazione/valutazione poste in
essere
X
Sviluppo e
valorizzazione
delle risorse umane
1.Predisposizione di un curriculum vitae da
condividere in rete e da mettere sul sito web della
scuola
X X
2. Implementazione dei corsi di
aggiornamento prevedendo, ove possibile, la
partecipazione delle famiglie
X X
Integrazione con il
territorio e rapporti
con le famiglie
1. Valorizzazione e coinvolgimento delle risorse
presenti sul territorio e nelle famiglie
X
2. Coinvolgimento maggiore delle famiglie nella
vita della scuola attraverso incontri dedicati e
definiti allo scopo.
X
113
CALCOLO DELLA NECESSITA’ DELL’INTERVENTO SULLA BASE DELLA FATTIBILITA’ E
DELL’IMPATTO
Obiettivi di processo elencati Fattibilità
(da 1 a 5)
Impatto
(da 1 a 5)
Prodotto: valore che
identifica la rilevanza
dell’intervento
1 Creazione di dipartimenti verticali distribuiti sui tre ordini di
scuola
3 4 12
2 Creazione di programmazioni condivise e per classi parallele
realizzate su format di riferimento
3 4 12
3 Creazione di percorsi di valutazione rispondenti alla reale
situazione dei singoli alunni e condivisi con tutti i docenti
dell'Istituto
3 3 9
4 Implementazione dei corsi di
aggiornamento prevedendo, ove possibile, la partecipazione delle
famiglie
3 4 12
5 Creazione di percorsi di valutazione e monitoraggio specifici per
gli alunni in difficoltà
2 3 6
6 Creazione id figure di riferimento, distinte per ordine di scuola,
per il coordinamento delle attività di
programmazione/valutazione poste in essere
3 4 12
7 Migliorare il monitoraggio degli esiti scolastici dei nostril alunni
al termine del primo ciclo di istruzione
3 4 12
8 Coinvolgimento maggiore delle famiglie nella vita della scuola
attraverso incontri dedicati e definiti allo scopo.
3 3 9
RISULTATI ATTESI E MONITORAGGIO
Obiettivo di processo in
via di attuazione
Risultati attesi Indicatori di monitoraggio Modalità di
rilevazione
1 Creazione di dipartimenti
verticali distribuiti sui tre
ordini di scuola
Miglioramento del 7%
dell’attività didattica e della
relazione intra ed inter
dipartimentale tra docenti
Relazione mensile della
figura di riferimento a ciò
deputata
Questionario di
rilevazione
2 Creazione di
programmazioni
condivise e per classi
parallele realizzate su
format di riferimento
Miglioramento del 7%
della condivisione
dell’attività didattica per
metodologie e strategie
Percentualizzazione dei
risultati ottenuti dalle prove
di verifica per classi parallele
Prove di verifica
bimestrali per
classi parallele
3 Creazione di percorsi di
valutazione rispondenti
alla reale situazione dei
singoli alunni e condivisi
con tutti i docenti
dell'Istituto
Miglioramento del 7%
della rispondenza della
valutazione del docente alla
situazione reale e riportata
nella griglia di valutazione
Relazione di valutazione di
docenti non della classe
oggetto della valutazione
Valutazione delle
prove bimestrali
da parte di docenti
non della classe
4 Implementazione dei
corsi di aggiornamento
per docenti
Aumento della
condivisione e della
partecipazione alla vita
della comunità scolastica
Relazione da parte dell’ufficio
di segreteria sul numero di
certificazioni prodotte dai
docenti che implementino il
curriculum vitae personale
Quantificazione
delle certificazioni
presentate da ogni
docente
ELENCO DEI PROGETTI DI MIGLIORAMENTO
(secondo l’ordine di priorità)
Area da migliorare Necessità di miglioramento
Grado di priorità
AREA CURRICOLO
PROGETTAZIONE E
VALUTAZIONE
Aumentare i rapporti tra i vari ordini di
scuola e tra i plessi per condividere le
scelte didattiche e implementare l’uso delle
buone pratiche
3
114
AREA CURRICOLO
PROGETTAZIONE E
VALUTAZIONE
Aumentare i rapporti tra i plessi per
condividere le scelte didattiche.
3
I progetti sono individuati come:
1. …PER UNA VERA “BUONA SCUOLA”
Socializzazione all’interno dei dipartimenti disciplinari e degli incontri per classi parallele delle buone
pratiche didattico-educative, di strategie e metodologie nonché di quanto ritenuto necessari riduzione del
divario tra classi parallele dello stesso ordine di scuola e plesso.
2. INSIEME SI PUO’
Riflessione didattica sulla restituzione degli esiti delle prove Invalsi per l’individuazione delle problematiche presenti
Consolidamento delle competenze di matematica e di italiano degli alunni di Scuola Primaria e della Scuola Secondaria.
115
SEZIONE PROGETTAZIONE
Progetto n. 1
Indicazioni di progetto
Titolo del progetto …PER UNA VERA “BUONA SCUOLA”
Responsabile del progetto Dirigente Scolastico Prof. Raffaele Palmieri
Data di inizio e fine
(per anno scolastico)
Miglioramento atteso per anno
settembre 2016 – aprile 2017 3%
settembre 2017 – aprile 2018 7%
settembre 2018 – aprile 2019 5%
La pianificazione
(Plan)
Pianificazione obiettivi
operativi
Obiettivi operativi Indicatori di valutazione
Scambio di buone pratiche tra i
docenti
Sperimentazione di metodologie
didattiche innovative
Implementazione dell’uso delle
nuove tecnologie nella didattica
Numero dei docenti che
partecipano al progetto.
Esiti dei questionari
gradimento ai docenti
(intermedio e finale).
Esiti di una prova
strutturata per ogni
disciplina da
somministrare agli
alunni.
Relazione tra la linea
strategica del Piano ed il
progetto
E’ in linea con quanto stabilito, in quanto contribuisce ad
aumentare la condivisione e la collaborazione tra plessi e ordini
di scuola.
Risorse umane necessarie Equipe del Team di Miglioramento per la predisposizione delle
attività, dei questionari e tabulazione degli esiti. I docenti
formati sulle nuove indicazioni.
Tutti i docenti
Destinatari del progetto
(diretti ed indiretti)
DIRETTI: tutti i docenti dei tre ordini di scuola dell’I.C. “Aldo
Moro”
INDIRETTI: tutti gli alunni delle classi
Finanziamento del progetto Fondi MIUR
La realizzazione
(Do)
Descrizione delle principali
fasi di attuazione
L’inizio del progetto sarà preceduto, tra settembre e ottobre
2016, da attività organizzative: calendarizzazione degli incontri
dipartimentali verticali, individuazione dei partecipanti,
predisposizione dei questionari di gradimento.
Dopo questa prima fase di progettazione, orientativamente a
novembre, i team daranno avvio alle attività.
Le attività saranno scadenzate da un incontro mensile che
consentirà:
1. Il prosieguo della pianificazione delle attività, la
valutazione ed la verifica di quanto programmato
2. La condivisione di metodologie anche innovative e
delle buone pratiche didattiche
Diffusione e pubblicità del
progetto
Collegio dei Docenti
Consiglio di Istituto
Sito web della scuola
Il monitoraggio e i
risultati
(Check)
Descrizione delle azioni di
monitoraggio
Registro presenze degli incontri e delle attività svolte
Questionario di gradimento/validità delle attività svolte in team
Griglia dei risultati ottenuti sugli alunni
Il riesame e il
miglioramento
(Act)
Modalità di revisione delle
azioni
Correzione, anche durante lo svolgimento delle attività, delle
criticità emerse nel corso dell’azione progettuale.
Criteri di miglioramento
Impatto sui docenti: condivisione di buone pratiche, confronto.
Impatto sugli alunni: miglioramento della partecipazione e dei
risultati scolastici. 116
CRONOPROGRAMMA ATTIVITA’
Attività Responsabile Cronoprogramma delle attività
espresso in mesi Situazione di compilazione
Rosso= attività ancora da attuare
Giallo= attività in fase di attuazione
Verde= attività completata
Note
S O N D G F M A M
Creazione dei dipartimenti verticali
Incontri propedeutici dei team
Inizio attività
Attività con gli alunni
Incontri di verifica e programmazione Incontri di verifica e valutazione in itinere
Incontri di valutazione e verifica finale Incontro di condivisione con C.D. e C.I. Presenza sul sito della scuola (con aggiornam)
Progetto n. 2
Indicazioni di progetto
Titolo del progetto INSIEME SI PUO’
Responsabile del progetto Dirigente Scolastico Prof. Raffaele Palmieri
Data di inizio e fine
(per anno scolastico)
Miglioramento atteso per
anno
settembre 2016 – aprile 2017 4%
settembre 2017 – aprile 2018 7%
settembre 2018 – aprile 2019 4%
La pianificazione
(Plan)
Pianificazione obiettivi
operativi
Obiettivi operativi Indicatori di
valutazione
Riflessione didattica sugli esiti delle
prove standardizzate (INVALSI)
della Scuola Primaria e Secondaria
Potenziamento delle competenze
logico-matematiche e scientifiche
degli alunni delle classi coinvolte
nel progetto
Attività per classi parallele sulle
classi coinvolte nelle prove
INVALSI
Miglioramento dei
risultati degli alunni
quando vengono
sottoposti a prove
contenenti items di
criticità
Esiti delle Prove
Nazionali all’Esame di
Stato
Esiti di prove di
simulazione INVALSI
da somministrare agli
alunni.
Risultati finali prove
INVALSI per anno di
riferimento
Relazione tra la linea
strategica del Piano ed il
progetto
E’ in linea con quanto stabilito in quanto persegue sia
l’obiettivo di aumentare la condivisione e la collaborazione
tra docenti attraverso la riflessione comune sia di ripensare
le proprie pratiche didattiche, anche alla luce dei risultati
delle prove standardizzate.
Risorse umane necessarie
Equipe del Team di Miglioramento per la predisposizione delle
attività, dei questionari e tabulazione degli esiti.
I docenti delle classi seconde e quinte della Scuola Primaria e quelli
delle classi terze della Scuola Secondaria.
Docenti del Potenziamento secondo la legge 107/2015
117
Destinatari del progetto
(diretti ed indiretti)
DIRETTI: tutti i docenti dei due ordini di scuola delle classi
coinvolte (per anno)
INDIRETTI: tutti gli alunni delle classi coinvolte
Finanziamento del progetto Fondi MIUR
La realizzazione
(Do)
Descrizione delle principali
fasi di attuazione
L’inizio del progetto sarà preceduto, tra settembre e ottobre
2016 (anche per gli anni successivi), da attività
organizzative: calendarizzazione di incontri dipartimentali di
Italiano e Matematica, sia orizzontali che verticali;
predisposizione di questionari di gradimento.
Dopo questa prima fase di progettazione, orientativamente a
novembre, i team daranno avvio alle attività.
Le attività saranno scadenzate da un incontro mensile che
consentirà:
1. Il prosieguo della pianificazione delle attività, la
valutazione e la verifica di quanto programmato
2. La condivisione di metodologie anche innovative e
delle buone pratiche didattiche
3. L’implementazione dell’uso delle nuove tecnologie
nella didattica quotidiana
Diffusione e pubblicità del
progetto
Collegio dei Docenti
Consiglio di Istituto
Sito web della scuola
Il monitoraggio e i
risultati
(Check)
Descrizione delle azioni di
monitoraggio
Registro presenze degli incontri e delle attività svolte
Questionario di gradimento/validità delle attività svolte in
team
Griglia dei risultati ottenuti sugli alunni
Il riesame e il
miglioramento
(Act)
Modalità di revisione delle
azioni
Correzione, anche durante lo svolgimento delle attività, delle
criticità emerse nel corso dell’azione progettuale.
Criteri di miglioramento
Impatto sui docenti: condivisione di buone pratiche,
confronto, individuazione delle criticità emerse,
miglioramento nell’uso delle nuove tecnologie nella didattica
Impatto sugli alunni: miglioramento della partecipazione e
dei risultati scolastici.
CRONOPROGRAMMA ATTIVITA’
Attività Responsabile Cronoprogramma delle attività
espresso in mesi Situazione di compilazione
Rosso= attività ancora da attuare
Giallo= attività in fase di attuazione
Verde= attività completata
Note
S O N D G F M A M
Incontri dipartimentali orizz. E vert.
Incontri propedeutici dei team
Inizio attività
Attività con gli alunni
Incontri di verifica e programmazione Incontri di verifica e valutazione in itinere
Incontri di valutazione e verifica finale Incontro di condivisione con C.D. e C.I. Presenza sul sito della scuola (con aggiornam)
118
PIANO TRIENNALE DELLA FORMAZIONE IN SERVIZIO
Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane
L’Istituto si preoccuperà di implementare i corsi di aggiornamento prevedendo, ove possibile, la partecipazione
delle famiglie e si occuperà di creare dei curriculum vitae per ogni singolo docente/dipendente allo scopo di
valorizzare le risorse esistenti.
E’ emerso, dal sondaggio effettuato dalle FF.SS. POF, che il personale della scuola avverte la necessità di corsi
di aggiornamento da svilupparsi prevalentemente nel corso dell’intero anno scolastico, sulle seguenti tematiche
elencate secondo l’ordine di priorità:
1. Area metodologico-didattica
2. Area psico-relazionale/prevenzione del disagio
3. Area disciplinare
4. Area artistico-ricreativa e laboratoriale
Nel corso del triennio essi saranno così sviluppati:
ANNO TIPOLOGIA CORSO COMPARTO PERIODO
2016/2017
Area metodologico-didattica
Scuola Secondaria Gennaio-aprile
Scuola Primaria Ottobre-gennaio
Scuola dell’Infanzia Aprile-giugno
2017/2018
Area psico-relazionale e prevenzione del disagio
Scuola Secondaria Ottobre-gennaio
Scuola Primaria Aprile-giugno
Scuola dell’Infanzia Gennaio-aprile
2018/2019
Area disciplinare e area artistico ricreativa
Scuola Secondaria Aprile-giugno
Scuola Primaria Gennaio-aprile
Scuola dell’Infanzia Ottobre-gennaio
Il personale ATA effettuerà i corsi di aggiornamento sottoelencati:
ANNO TIPOLOGIA CORSO PROFILO PERIODO
2016/2017
CAD – Protocollo informatico Assistente amministrativo Gennaio-aprile
Rapporti con l’utenza – Assistenza alunni H –
Normativa sicurezza
Collaboratore scolastico Ottobre-gennaio
2017/2018
Aggiornamenti sulle novità normative collegate al
profilo
Assistente amministrativo Ottobre-gennaio
Rapporti con l’utenza – Assistenza alunni H –
Normativa sicurezza
Collaboratore scolastico Aprile-giugno
2018/2019
Aggiornamenti sulle novità normative collegate al
profilo
Assistente amministrativo Aprile-giugno
Rapporti con l’utenza – Assistenza alunni H –
Normativa sicurezza
Collaboratore scolastico Gennaio-aprile
Per la parte riguardante l’implementazione dei corsi di aggiornamento sulle nuove tecnologie e sulla didattica
unita alle nuove tecnologie, si rimanda al piano di formazione triennale del personale predisposto
dall’animatore digitale.
Il Dirigente Scolastico
Dott.ssa M. Cristina Bottigliero (firma autografa sostituita a mezzo stampa
ai sensi del’art.3 c.2 del D.lgs 39/93)
119
Allegato G
PIANO TRIENNALE ANIMATORE DIGITALE Istituto Comprensivo Aldo Moro – Cancello Scalo
Animatore Digitale: Prof. Sorvillo Salvatore
Premessa La legge 107 prevede che dal 2016 tutte le scuole inseriscano nei Piani Triennali dell’Offerta
Formativa azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale, per perseguire obiettivi di:
● sviluppo delle competenze digitali degli studenti,
● potenziamento degli strumenti didattici laboratoriali necessari a migliorare la formazione e i processi
di innovazione delle istituzioni scolastiche,
● adozione di strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governance, la trasparenza e la
condivisione di dati,
● formazione dei docenti per l’innovazione didattica e lo sviluppo della cultura digitale,
● formazione del personale amministrativo e tecnico per l’innovazione digitale nella
amministrazione,
● potenziamento delle infrastrutture di rete,
● valorizzazione delle migliori esperienze nazionali,
● definizione dei criteri per l’adozione dei testi didattici in formato digitale e per la diffusione di
materiali didattici anche prodotti autonomamente dalle scuole.
Si tratta di un’opportunità di innovare la scuola, adeguando non solo le strutture e le dotazioni tecnologiche a
disposizione degli insegnanti e dell’organizzazione, ma soprattutto le metodologie didattiche e le strategie usate
con gli alunni in classe.
120
L’Animatore Digitale è un docente esperto che, individuato dal Dirigente Scolastico di ogni Istituto, avrà il
compito di coordinare la diffusione dell’innovazione digitale nell’ambito delle azioni previste dal POF
triennale e le attività del Piano Nazionale Scuola Digitale.
L’Animatore sarà fruitore di una formazione specifica affinché possa “favorire il processo di digitalizzazione
delle scuole nonché diffondere le politiche legate all'innovazione didattica attraverso azioni di
accompagnamento e di sostegno sul territorio del Piano nazionale Scuola digitale” (rif. Prot. n° 17791 del
19/11/2015)
Si tratta, quindi, di una figura di sistema che ha un ruolo strategico nella diffusione dell’innovazione digitale a
scuola; il PNSD prevede un’azione dedicata, la #26.
Il suo profilo (cfr. azione #28 del PNSD) è rivolto a:
FORMAZIONE INTERNA: stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD, attraverso
l’organizzazione di laboratori formativi (senza essere necessariamente un formatore), favorendo
l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative, come ad esempio quelle
organizzate attraverso gli snodi formativi.
COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA: favorire la partecipazione e stimolare il
protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche strutturate, sui temi del
PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri attori del territorio, per la
realizzazione di una cultura digitale condivisa.
CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE: individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche
sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. uso di particolari strumenti per la didattica
di cui la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia comune; informazione su innovazioni esistenti in altre
scuole; un laboratorio di coding per tutti gli studenti), coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa,
anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre figure.
Coerentemente con quanto previsto dal PNSD (Azione #28), in qualità di Animatore Digitale dell’Istituto, il
sottoscritto presenta il proprio piano di intervento:
PRIME AZIONI DELL’ANIMATORE DIGITALE NEL CORSO DELL’ANNO CORRENTE
in attesa della formazione prevista dalla nota 17791 del 19/11/2015 e dell’approvazione del piano di
intervento inserito nel ptof
PUBBLICAZIONE del Piano Nazionale Scuola Digitale sul sito della Scuola con area dedicata e
socializzazione del documento con l’intero corpo docente per avviare una seria riflessione sul merito. Questa fase
potrebbe essere svolta tra gennaio e febbraio 2016 mediante incontri in presenza e con dispense cartacee e/o
online.
RICOGNIZIONE. Il secondo passo necessario è fare una ricognizione puntuale di tutte le “buone pratiche”
(digitali e non) che nel nostro istituto vengono già attuate, magari da anni, senza la giusta visibilità. Tale
ricognizione dovrebbe tenere presenti anche i risultati del recente RAV (rapporto di autovalutazione) che la
scuola ha redatto e pubblicato.
ANALISI DEI BISOGNI e PEDAGOGIE. Dopo la ricognizione è opportuno capire di cosa abbia
bisogno (nell’immediato e su lungo termine) il nostro istituto. Occorre capire, e questo è l’aspetto tra tutti più
importante, cosa si vuol fare di innovativo (con le tecnologie ma non solo) nei prossimi tre anni. Dopo aver
chiarito questo sarà molto più agevole capire quale tecnologia sia più adatta allo scopo, senza mai anteporre le
tecnologie alle strategie (possibilmente di lungo corso) che si ha in mente di perseguire.
INTERVENTI AD HOC. Chiarite le “pedagogie” che si vogliono perseguire e i mezzi idonei a farlo, l’AD
potrà progettare gli interventi di formazione specifici. Sarà opportuno, anche per una questione di economie di
scala, lavorare per interventi trasversali, almeno in una fase iniziale e poi calarli, in una ipotetica fase 2, nei
singoli ambiti disciplinari. Tale fase di formazione potrebbe essere svolta nei mesi di aprile/maggio 2016.
VALUTAZIONE e AUTOVALUTAZIONE. Al termine dell’anno scolastico l’AD potrà già elaborare
alcune preliminari conclusioni sui primi interventi ed approcci da lui coordinati. Ad esempio potrà esprimersi
sul grado di partecipazione dei propri colleghi in seno alla fase di RICOGNIZIONE e alla fase di
INTERVENTO, mediante la compilazione di una rubrica ad hoc.
Segue la mappa indicativa del percorso che si intende avviare
121
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PIANO DI ATTUAZIONE PTAD 2016/19
AMBITO A.S 2016-2017 A.S 2017-2018 A.S 2018-2019
FORMAZIO
N E
INTERNA
● Pubblicizzazione e
socializzazione delle finalità
del PNSD con il corpo
docente.
● Somministrazione di un
questionario ai docenti per la
rilevazione dei bisogni
formativi.
● Creazione di uno spazio sul
sito scolastico dedicato al
PNSD ed alle relative attività
realizzate nella scuola.
● Partecipazione alla
formazione specifica per
Animatore Digitale.
● Partecipazione alla rete
territoriale e Nazionale
Animatori Digitali.
● Potenziamento ed
ampliamento di buone
pratiche realizzate
nell’Istituto.
● Formazione per un
migliore utilizzo degli
ampliamenti digitali dei testi
in adozione
● Introduzione al pensiero
computazionale
● Formazione per l’uso di
software open source per la
Lim.
● Formazione base per
l’uso degli strumenti digitali
da utilizzare nella didattica.
● Creazione di un cloud
d’Istituto
● Azione di segnalazione di
eventi / opportunità formative
in ambito digitale.
● Partecipazione alla rete
territoriale e Nazionale
Animatori Digitali.
● Somministrazione di un
questionario ai docenti per la
rilevazione dei bisogni
formativi
● Formazione di secondo
livello per l’uso degli
strumenti digitali da utilizzare
nella didattica.
● Utilizzo di piattaforme di
elearning per potenziare e
rendere interattivo il processo
di insegnamento/apprendi
mento e favorire la
comunicazione tra i membri
della comunità scolastica
● Utilizzo del cloud
d’Istituto.
● Uso del coding nella
didattica. Sostegno ai docenti
per lo sviluppo e la diffusione
del
pensiero
computazionale.
● Creazione di e-portfoli
da parte dei docenti (cfr. azione
#10 del PNSD)
● Introduzione alla stesura dell’
e-portfolio di ogni studente per
la registrazione delle attività
svolte, del processo di sviluppo
delle competenze e delle
certificazioni acquisite.(cfr.
azione #9 del PNSD)
● Partecipazione alla rete
territoriale e Nazionale
Animatori Digitali.
● Monitoraggio attività e
rilevazione del livello di
competenze digitali acquisite.
● Progettazione di
percorsi didattici integrati
basati sulla didattica per
competenze
● Realizzazione e
condivisione di learning objects
con la LIM o altri strumenti
dedicati
● Partecipazione a progetti
internazionali (etwinning,
Erasmus+)
● Uso del coding nella
didattica. Sostegno ai docenti
per lo sviluppo e la diffusione
del
pensiero computazionale
con Scrach.
● Utilizzo di piattaforme di
elearning per potenziare e
rendere interattivo il processo
di insegnamento/apprendi
mento
● Implementazione
sull’utilizzo del cloud
d’Istituto per favorire la
condivisione e la
comunicazione tra i docenti.
● Sperimentazione e
diffusione di metodologie e
processi
123
● Partecipazione a bandi
nazionali, europei ed
internazionali.
● Monitoraggio attività e
rilevazione del livello di
competenze digitali acquisite.
● Aggiornamento del
curricolo di Tecnologia nella
scuola. (cfr. azione
#18 del PNSD)
● Segnalazione di eventi /
opportunità formative in
ambito digitale.
di didattica attiva e
collaborativa.
● Coinvolgimento di tutti i
docenti all’utilizzo di testi
digitali e all’adozione di
metodologie didattiche
innovative.
● Azioni di ricerca di
soluzioni tecnologiche da
sperimentare e su cui formarsi
per gli anni successivi.
COINVOLGI-
MENTO
DELLA
COMUNITÀ
SCOLASTICA
● Creazione di uno spazio sul
sito scolastico dedicato al
PNSD ed
alle relative attività
realizzate nella scuola.
● Eventi aperti al
territorio, con particolare
riferimento ai genitori e agli
alunni sui temi del PNSD
(cittadinanza digitale,
sicurezza, uso dei social
network, educazione ai media,
cyberbullismo)
● Coordinamento con lo
staff di direzione e le altre
figure di sistema.
● Coordinamento e supporto
delle Associazioni, Aziende
di settore e rete di
stakeholders.
● Eventi aperti al
territorio, con particolare
riferimento ai genitori e agli
alunni sui temi del PNSD
(cittadinanza digitale,
sicurezza, uso dei social
network, educazione ai media,
cyberbullismo)
● Utilizzo di spazi cloud
d’Istituto per la condivisione di
attività e la diffusione delle
buone pratiche (Google apps
for Education/Microsoft
Education).
● Partecipazione nell’ambito
del progetto “Programma il
futuro” a Code Week e a all’ora
di coding attraverso
laealizzazione di laboratori di
coding aperti al territorio.
● Coordinamento con lo staff
di direzione e le altre figure di
sistema
● Eventi aperti al territorio,
sui temi del PNSD
(cittadinanza digitale,
sicurezza, uso dei social
network, educazione ai media,
cyberbullismo )
● Utilizzo di spazi cloud
d’Istituto per la condivisione di
attività e la diffusione delle
buone pratiche (Google apps
for Education/Microsoft
Education).
● Partecipazione nell’ambito
del progetto “Programma il
futuro” a Code Week e a
all’ora di coding attraverso la
realizzazione di laboratori di
coding aperti al territorio.
● Coordinamento con lo
staff di direzione e le altre
figure di sistema
● Partecipazione a bandi
nazionali, europei ed
internazionali anche attraverso
accordi di rete con altre
istituzioni scolastiche / Enti /
Associazioni / Università
124
CREAZIONE
DI
SOLUZIONI
INNOVATIV
E
● Integrazione, ampliamento e
utilizzo della rete wi-fi di
Istituto azione #2 del PNSD
con attuazione del progetto
PON. Revisione e utilizzo
degli ambienti di
apprendimento digitali creati
mediante la partecipazione a
progetti PON
● Attività didattica e
progettuale con
sperimentazione di nuove
metodologie.
● Diffusione della didattica
project-based
● Selezione e
presentazione di:
-contenuti digitali di qualità,
riuso e condivisione di
contenuti didattici
- siti dedicati, App, Software
e Cloud per la didattica.
● Sviluppo del pensiero
computazionale.
● Stimolare e diffondere la
didattica project- based.
● Sviluppo e diffusione di
soluzioni per rendere un
ambiente digitale con
metodologie innovative
e sostenibili
● Sperimentazione di nuove
metodologie nella didattica:
webquest, classe capovolta,
eTwinning
● Potenziamento di Google
apps for Education o
Microsoft for Education.
● Creazione di repository
disciplinari per la didattica
auto-prodotti e/o selezionati a
cura della comunità docenti.
● Cittadinanza digitale.
● Costruire curricola verticali
per le competenze digitali,
soprattutto trasversali o calati
nelle discipline.
● Autorevolezza e qualità
dell’informazione.
● Creazione di aule 2.0 o
3.0
● Analisi di strumenti di
condivisione, repository,
forum, blog e classi virtuali.
● Stimolare e diffondere la
didattica project- based.
● Diffusione della
sperimentazione di nuove
metodologie nella didattica:
webquest, flipped classroom,
eTwinning
● Creazione di repository
disciplinari a cura della
comunità docenti.
● Partecipazione ad eventi
/workshop / concorsi sul
territorio.
● Risorse educative aperte
(OER) e costruzione di
contenuti digitali.
● Collaborazione e
comunicazione in rete: dalle
piattaforme digitali scolastiche
alle comunità virtuali di
pratica e di ricerca.
● Creazione di aule 2.0 o
3.0
Essendo questo un Piano Triennale ogni anno potrebbe subire variazioni, venire aggiornato e/o modificato
secondo le esigenze e i cambiamenti dell’Istituzione Scolastica. Animatore Digitale
Prof. Salvatore Sorvillo (firma autografa sostituita a mezzo stampa
ai sensi del’art.3 c.2 del D.lgs 39/93)
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