View
219
Download
0
Category
Preview:
Citation preview
INFORTUNIO SUL LAVORO
Danno avvenuto per causa violenta in occasione di lavoro, da cui sia derivata la morte o un’inabilitàpermanente al lavoro, assoluta o parziale, ovvero un’inabilità temporanea assoluta che importi l’astensione dal lavoro per più di tre giorni
MALATTIA PROFESSIONALE
Qualsiasi alterazione anatomica o funzionale dell’organismo, ancorchè localizzata, di lieve entità e non influente sulle condizioni organiche generali
• Esposizione cronica• Rapporto causale tra quadro clinico accertato e attività lavorativa esercitata
Rischio per la salute
• Quei fattori nocivi presenti all’interno dell’ambiente di lavoro che possono causare, dopo esposizione variabile, alterazioni dell’equilibrio biologico via via sempre più ingravescenti, fino alla malattia professionale conclamata
Qualsiasi alterazione biologica , più o meno precoce o reversibile al cessare dell’esposizione, che rappresenti un effetto avverso o indesiderato per la salute dei soggetti esposti.
Caratterizzata da :
Rappresenta la manifestazione concreta di un pericolo non più ipotetico ma “in azione” e costituisce l’elemento che determina l’entità del danno che ad esso risulterà associato.
DANNODANNO
ESPOSIZIONEESPOSIZIONE
specifica duratadefinita intensità
VALUTAZIONE DEL RISCHIO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
• relazione
• individuazione misure di prevenzione
• programma di gestione per il mantenimento ed il miglioramento
MISURE DI PREVENZIONE PRIMARIA
• misure organizzative e procedurali
• Prevenzione tecnica
• sorveglianza sanitaria
• DPI
• informazione - formazione
SORVEGLIANZA SANITARIA
• visita
• esami ematochimici, markers, titolo anticorpale
• vaccinazione
• profilassi post - esposizione
Iter richiesto
• Censimento agenti chimici pericolosi per la salute e la sicurezza presenti sul luogo di lavoro.
• Ottimizzazione procedure operative (riduzione al minimo degli agenti pericolosi, delle persone esposte, dei tempi di esposizione …).
1. Interventi di prevenzione e protezione.2. Informazione e formazione lavoratori.3. Eventualmente la sorveglianza sanitaria.
Valutazione del rischio
documento di valutazione del rischio
La valutazione dei rischi
è possibile terminare il processo di valutazione dei rischi identificando il rischio come irrilevante.
quando le esigue quantità degli agenti chimici impiegati e la natura degli stessi lo permettano èprevista una GIUSTIFICAZIONE “che la natura e l’entità dei rischi… rendono non necessaria una ulteriore valutazione maggiormente dettagliata dei rischi”.
La valutazione dei rischi:RISCHIO irrilevante per la salute e
basso per la sicurezza
è stabilito che quando il processo valutativo indica il non superamento di tale soglia di rischio, il datore di lavoro deve applicare le misure e i principi generali di prevenzione ed è sollevato da:
1. sorveglianza sanitaria2. cartelle sanitarie e di rischio3. misure specifiche di prevenzione e protezione4. disposizioni in caso di incidenti o di emergenze
Sorveglianza Sanitaria
Al di sopra della soglia del rischio irrilevante per la salute, la sorveglianza sanitaria è obbligatoria.
La sorveglianza sanitaria viene “effettuata di norma” con periodicità annuale o con una periodicità diversa stabilita dal medico competente con adeguata motivazione che dovràessere riportata nel documento di valutazione dei rischi e resa nota ai rappresentanti del lavoratori per la sicurezza (RLS).
SORVEGLIANZA SANITARIA
Accertamenti preventivi intesi a constatare
l’assenza di controindicazioni al lavoro cui i lavoratori sono destinati, ai fini della loroidoneità alla mansione specifica
Accertamenti periodici per controllare lo
stato di salute dei lavoratori ed esprimere il giudizio di idoneitàalla mansione specifica
(Esami clinici - biologici - indagini diagnostiche mirate al rischio)
CONTENUTI DELLA SORVEGLIANZASANITARIA
� Identificare patologie iniziali
� Identificare soggetti suscettibili
� Costituire parte integrante della valutazione del rischio
� Contribuire all’accuratezza della valutazione del rischio
� Verificare l’efficacia delle misure preventive
Sorveglianza sanitaria
CARTELLA SANITARIA DI RISCHIO
- Anamnesi patologica- Esame obiettivo- Esami ematochimici- Esami strumentali ad hoc.- Livelli di esposizione professionale individuali forniti al medico competente dal servizio di prevenzione e protezione.
CARTELLA SANITARIA DI RISCHIO
- Anamnesi patologica- Esame obiettivo- Esami ematochimici- Esami strumentali ad hoc.- Livelli di esposizione professionale individuali forniti al medico competente dal servizio di prevenzione e protezione.
Il medico competente istituisce una cartella sanitaria e di rischio.Copia di tale cartella deve essere consegnata al lavoratore a fine rapporto di lavoro in occasione della visita conclusiva, o in qualsiasi altra occasione in cui il lavoratore ne faccia richiesta. Alla fine del rapporto di lavoro, le cartelle sanitarie di rischio vengono trasmesse anche all’ISPESL.
Aggiornamento della
Valutazione del Rischio
Il documento di valutazione del rischio dovràessere aggiornato ogni volta che:
Sono modificate le procedure;
Sono modificate le sostanze;
Cambia il personale esposto;
Ci sono dati preoccupanti di sorveglianza sanitaria;
Ci sono dati troppo elevati nei controlli di igiene industriale.
Obblighi del datore di lavoro1. Evita o riduce l’uso dell’agente
2. Se non è tecnicamente possibile dovrà provvedere affinchél’utilizzo dell’agente avvenga in un sistema chiuso (sempre che ciò sia tecnicamente possibile).
3. il livello dell’esposizione sia ridotto al più basso valore tecnicamente possibile.
Dovrà essere inserito nel documento di valutazione del rischio anche:
1. Indicazione dei motivi per cui si manipolano tali agenti.2. La quantità degli agenti manipolati o presenti.3. Il numero dei lavoratori esposti, anche se potenzialmente.4. L’entità dell’esposizione, se nota, e il grado della stessa.5. Misure preventive e protettive adottate6. Le indagini svolte per la possibile sostituzione delle sostanze
e preparati cancerogeni e/o mutageni
Sorveglianza sanitaria
Se gli accertamenti clinici evidenziano una ANOMALIA IMPUTABILE ALL’ESPOSIZIONE il medico competente ne informa il datore di lavoro:
I lavoratori esposti ad agenti cancerogeni devono essere sottoposti a sorveglianza sanitaria.
• Il datore di lavoro dovrà rifare la VALUTAZIONE DEL RISCHIO.
• Se tecnicamente possibile dovrà fare una MISURAZIONE in aria dell’agente per verificare l’efficacia delle misure protettive adottate.
• Il medico competente informerà i lavoratori sugli esiti della sorveglianza sanitaria con riguardo all’opportunità di sottoporsi ad ULTERIORI ACCERTAMENTI sanitari, anche dopo la cessazione dell’attività lavorativa
I lavoratori esposti sono inseriti in un REGISTRO DI ESPOSIZIONE, aggiornato dal datore di lavoro che ne ha cura tramite il medicocompetente.
I registri di esposizione, le annotazioni individuali e le cartelle sanitarie di rischio sono custoditi e trasmessi con la salvaguardia del segreto professionale e del trattamento dei dati personali.
Tutte queste informazioni vengono custodite dall’ISPESL per almeno 40 anni.
Trasmissione informazioni
Effetti sulla salute:danni riproduttivi
sub-fertilità per gli esposti a solventi organici e virus, in particolare ad acetone come maggiore ATTESA per una gravidanza.
Considerando i PARTI PRETERMINE e post termine si èvisto un incremento dei primi per esposizioni a solventi e dei secondi per esposizioni a batteri (Wennborg et al, 2002).
Incremento di ABORTI SPONTANEI tra gli operatori dei laboratori di ricerca per esposizioni a: toluene, formaldeide e xilene (questi ultimi
specialmente nei laboratori di anatomia patologica ed istologia) e
cloroformio. Per esposizioni del personale femminile.
NON si sono mostrate correlazioni significative tra le MALFORMAZIONI alla nascita e le esposizioni. È
inoltre inconsistente il legame tra esposizione maschile e problemi
riproduttivi
Effetti a carico del sistema nervoso centrale e periferico
L’evidente correlazione tra esposizione a solventi, in particolarein tecnici di laboratorio di istologia, e i sintomi di alterazioni neurofisiologiche e neuropsicologiche sono documentati da tempo, grazie a batterie di test: di memoria, equilibrio e giudizio.
E’ riportato in letteratura (Finkelstein et al, 2002) il caso di un giovane ricercatore che ha sviluppato la MALATTIA DI PARKINSON apparentemente per l’esposizione a vapori di metanolo in laboratorio.
Effetti citotossici
• È stata valutata l’esposizione, principalmente a formaldeide, nei laboratori di anatomia patologica, sia per i tecnici addetti che per gli studenti.
• I risultati mostrano dei valori crescenti, a seguito dell’applicazione di metodi citogenetici, mostrando una particolare corrispondenza diretta tra l’esposizione crescente a formaldeide e il numero di micronuclei, in particolare nelle cellule esfoliate della bocca e nei linfociti.
• La misurazione della frequenza dello scambio tra cromatidi fratelli per gli addetti dei laboratori di anatomia patologica ha portato a risultati contrastanti:
Dipendenza fisicaVomito; irritazione cute e mucoseEtere dietilico
Danni epatici e renali.irritazione cute e mucose Effetti narcoticiDiossano
Danni epatici e renali; disturbi
gastrointestinali.
Sospetta attività cancerogena
Mal di testa; nausea; lieve itterizia; irritazione
cute e mucose Cloroformio
cancerogenoDolori addominali; nausea; irritazione della pelleBenzidina
Leucemia; danni epatici; anemia aplasticaEffetti narcoticiBenzene
neurotossico, può ridurre la fertilità, è
probabile cancerogeno.Irritante per occhi, cute e mucoseAcrilammide
Polmonite chimicaCorrosivo per cute e mucoseAcido
solforico
Congiuntiviti; dermatiti; ulcere mucose
Irritante per cute e mucose. Se ingerito
corrosione cavità orale e faringe con rischio di
perforazione dell’esofago e dello stomaco
Acido acetico
Bronchite; danni epatici.
Sospetta attività cancerogena
Irritazione degli occhi e del tratto respiratorio. Se
ingerito corrosione della cavità orale e faringe,
con rischio di perforazione dell’esofago e dello
stomaco
Acetaldeide
Effetti croniciEffetti acutiSostanza
Effetti sul sistema nervoso centrale ,
possibili effetti teratogeni per la
riproduzione
Irritazione cute e mucose, Effetti narcotici e sul
sistema nervoso centrale; mal di testa,
intontimento; affaticamento; nausea. Se ingerito
possibile polmonite chimica
Xileni
Danni epatici; effetti neurologici non
specifici, sospetta attività cancerogena
Irritazione cute e mucose, Effetti narcotici e sul
sistema nervoso centrale con insufficienza
respiratoria. Se ingerito possibile polmonite
chimica
Tricoloroetile
ne
Sospetta attività cancerogenaIrritazione cute e mucose, nefrotossicoo-Toluidina
Danni neurologici non specifici; possibile
assuefazione. possibili effetti per la
riproduzione
Effetti narcotici, effetti sul sistema nervoso
centrale, irritazione cute e mucoseToluene
Neurotossicità, nefrotossicità,
epatotossicità
Danni al fegato e ai reni effetti sul sistema
nervoso centrale e sul tratto gastrointestinale.
Irritazione cute e mucose.
Piridina
Danni alla retina e al nervo ottico
Effetti narcotici; irritazione della pelle e delle
mucose. Effetti sul sistema nervoso centrale. Se
ingerito può causare cecità e morte
Metanolo
Disturbi al sistema nervoso centrale;
gonfiore delle gengive; mobilità dei denti.
Possibile tossico per la riproduzione
Vomito; diarrea; mal di testa; nausea; irritazione
cute e mucose, effetti sul sistema nervoso
centrale e sul rene
Mercurio
Effetti croniciEffetti acutiSostanza
Agente chimico
Tutti gli elementi o composti chimici, sia da soli sia nei loro miscugli, allo stato naturale o
ottenuti, utilizzati o smaltiti, compreso lo smaltimento come rifiuti, mediate qualsiasi
attività lavorativa, siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no
sul mercato
Agente chimico pericoloso: cioè?
Sostanze classificate come pericolose
D.Lgs 52/97
Preparati classificati come pericolosi
D.Lgs 65/03
Sostanza =gli elementi chimici ed i lorocomposti allo stato naturale
o ottenuti mediante qualsiasi procedimento.
Preparati = la miscela o le soluzioni costituite da due opiù sostanze.
Agenti Molto Tossici/Tossici
Molto tossici. Sostanze e preparati che in caso di inalazione, ingestione o assorbimento cutaneo, in piccolissime quantità, possono essere letali oppure provocare lesioni acute o croniche.
Tossici. Sostanze e preparati che in caso di inalazione, ingestione o assorbimento cutaneo, in piccole quantità, possono essere letali oppure provocare lesioni acute o croniche.
Agenti nocivi e irritanti
Nocivi. Sostanze e preparati che, in caso di inalazione, ingestione o assorbimento cutaneo, possono essere letali oppure provocare lesioni acute o croniche.
Irritanti. Sostanze e preparati non corrosivi, il cui contatto diretto, prolungato e ripetuto con la pelle o le mucose può provocare una reazione infiammatoria.
Criteri per classificare la tossicità : DL50
0,5<CL50<250<DL50<40025<DL50<200
0,1<CL50<0,510<DL50<505<DL50<25
<0,1<10<5
CL50 (inalatorio) mg/L
DL50 (cutanea) mg/Kg
DL50 (orale) mg/Kg
DL50: dose letale al 50%.è la quantità di prodotto capace di provocare la morte del 50% degli animali da laboratorio cui viene somministrato.
Agenti corrosivi e sensibilizzanti
Corrosivi. Le sostanze o i preparati che a contatto con i tessuti vivi possono esercitare su di essi una azione distruttiva.
Sensibilizzanti: sostanze e preparati che, per inalazione o assorbimento cutaneo, possono dar luogo ad una reazione di ipersensibilizzazione per cui una successiva esposizione all’agente produce reazioni avverse caratteristiche.
+R42
Agenti cancerogeni/mutageni
Cancerogeni: sostanze e preparati che per inalazione ingestione o assorbimento cutaneo possono provocare il cancro o aumentarne la frequenza.
Mutageni: sostanze e preparati che per inalazione ingestione o assorbimento cutaneo possono produrre difetti genetici ereditari o aumentarne la frequenza.
+ R45 o R49
+ R46
Classificazione IARC,International Agency for Research on
Cancer
Nonostante vi sia sufficiente evidenza di cancerogenità in campo sperimentale, l’evidenza di cancerogenità per l’essere umano è ancora limitata.
Gruppo2a:sostanza
probabilmente
cancerogena per
l’essere umano
L’evidenza delle conoscenze è sufficiente per concludere che esiste una relazione causa-effetto, tra l’esposizione alla sostanza in esame e la comparsa di tumori nell’essere umano.
Gruppo 1: sostanza
cancerogena per
l’essere umano
DefinizioneClasse
Classificazione IARC
I dati epidemiologici portano a pensare che la sostanza non sia cancerogena per l’essere umano.
Gruppo 4: sostanza
probabilmente non
cancerogena per l’essere
umano
I dati epidemiologici non sono sufficienti per classificare la sostanza cancerogena per l’essere umano.
Gruppo 3: sostanza non
classificabile come
cancerogena per l’essere
umano
L’evidenza di cancerogenità per l’uomo è limitata, mentre in campo sperimentale è per ora insufficiente; L’evidenza di cancerogenità per l’essere umano è inadeguata ma ci sono evidenze sufficienti sugli animali da esperimento.
Gruppo 2b: sostanza
possibilmente cancerogena
DefinizioneClasse
Identificazione del rischio
R40 - Possibilità di effetti cancerogeni - Prove insufficientiR45 - Può provocare il cancro. R46 - Può provocare alterazioni genetiche ereditarie. R48 - Pericolo di gravi danni per la salute in caso di esposizione prolungata. R49 - Può provocare il cancro per inalazione.R60 - Può ridurre la fertilità. R61 - Può danneggiare i bambini non ancora nati. R62 - Possibile rischio di ridotta fertilità.
R63 - Possibile rischio di danni ai bambini non ancora nati.
Simboli di rischio
Tossici per il ciclo riproduttivo
Tossici per il ciclo riproduttivo: sostanze e preparati che per inalazione ingestione o assorbimento cutaneo possono provocare o rendere più frequenti effetti nocivi non ereditari per la prole o danni a carico della funzione o delle capacitàriproduttive maschili o femminili
+ R60
Agenti chimici rischiosi per la sicurezza
esplosivi
comburenti
estremamente infiammabile
facilmente infiammabile
pericoloso per l’ambiente
Esempio di frasi di rischio (R) e consigli di prudenza (S)
Può provocare il cancro45
Provoca ustioni34
Nocivo per ingestione22
Nocivo per contatto cutaneo
21
Nocivo per inalazione20
Spontaneamente infiammabile all’aria
17
Altamente tossico per gli organismi acquatici
50
Frase di rischio corrispondente
R
Usare solo in luogo ben ventilato
51
In caso di incidente consultare
immediatamente il medico
44
Proteggersi occhi/faccia39
Non gettare i residui nelle fognature
29
Tenere lontano da sostanze combustibili
17
Conservare il recipiente ben chiuso
7
Consiglio di prudenza corrispondente
S
La scheda di sicurezza (D.M. 07/09/2002) deve contenere:
1. Nome dell’agente chimico e della ditta fornitrice.2. Composizione/informazione sui componenti3. Indicazione dei pericoli.4. Misure di primo soccorso.5. Misure antincendio.6. Misure in caso di fuoriuscita accidentale.7. Manipolazione e stoccaggio.8. Controllo dell’esposizione/protezione individuale.9. Proprietà fisiche e chimiche.10. Stabilità e reattività.11. Informazioni tossicologiche.12. Informazioni ecologiche.13. Considerazioni sullo smaltimento.14. Informazioni sul trasporto.15. Informazioni sulla regolamentazione.16. Altre informazioni.
Agenti pericolosi:
• le loro proprietà chimico/fisiche o tossicologiche (es. azoto, acqua);
• le modalità di utilizzo (bombole di gas compresso,…);
• Tutte le sostanze a cui è stato assegnato un LEP (limite di Esposizione professionale).
Tutti gli agenti chimici classificati come pericolosi dalle normative, in più dovranno essere considerati quei prodotti che possono rappresentare un rischio per:
Dove e quando si applica il D.Lgs 81/08, titolo IX capo I?
Il decreto indica i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per:
• La salute
• La sicurezza
che possono derivare da ogni attivitàlavorativa che comporti la presenza di agenti chimici (produzione, manipolazione, immagazzinamento, trasporto, eliminazione, trattamento rifiuti).
Applicazione: casi particolari
Si applica anche a:
In aggiunta alle norme specifiche che vengono comunque mantenute.
Agenti chimici usati nella protezione radiologica (D.Lgs 230/95);
Agenti cancerogeni Trasporto agenti pericolosi;
Non si applica:
• Alle sostanze pericolose solo per l’ambiente.
• All’amianto, perché ha la sua normativa di riferimento (D.Lgs 81/08, titolo IX capo III);
Prevenzione in laboratorio
Essenziale è:La formazione del personaleIl corretto stoccaggio delle sostanze in appositi armadi di sicurezzaLa raccolta completa delle schede di sicurezza a disposizioneI dispositivi di protezione individuale sempre disponibili e adeguatiI dispositivi di protezione collettiva attivi ed idonei (cappe a flusso laminare, cappe chimiche con filtri diversi)Procedure di lavoro scritte Corretta gestione dei rifiuti speciali
Recommended