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IL PORTOLANO DELL’ALTERNANZA SCUOLA LAVORO NEI LUOGHI DELLA CULTURA
MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI E DEL TURISMODIREZIONE GENERALE EDUCAZIONE E RICERCA
IL PORTOLANO DELL’ALTERNANZA SCUOLA LAVORO NEI LUOGHI DELLA CULTURA
Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo
Direzione Generale Educazione e Ricerca Servizio I – Ufficio Studi
Direttore Generale Francesco Scoppola Dirigente Servizio I Maria Vittoria Marini Clarelli
A cura di Elisabetta Borgia Martina De Luca
Progetto grafico di Caterina P. Venditti
Copyright 2016
INDICE
Alternanza scuola-lavoro e patrimonio culturale
Progettare co-progettare un percorso di alternanza scuola-lavoro
Strumenti per una progettazione di sistema: i protocolli d’intesa
Per una ricognizione dei progetti di alternanza scuola-lavoro
I progetti nazionali e di rete
Segnali di criticità…ma anche di opportunità
L’alternanza scuola-lavoro: quando, dove, chi
I. 1
I. 2
I. 3
II. 1
II. 2
II. 3
II. 4
I.1 ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO E PATRIMONIO CULTURALE
Un po’ di storia
• L’alternanza scuola-lavoro è una metodologia didattica introdotta nel nostrosistema scolastico nel 2003
• Inizialmente pensata per gli istituti tecnici e professionali, nel 2010 l’asl è entratanei licei
2003 2010
Direzione Generale Educazione e Ricerca - Servizio I Ufficio Studi
Cosa cambia con la legge 107/2015
• obbligatorietà dell’asl per tutti gli studenti degli ultimi 3 anni di scuola secondaria di secondo grado
• durata calcolata su base triennale: 200 ore per i licei, 400 ore per gli istituti tecnici e professionali
• esplicito coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti nel settore del patrimonio e delle attività culturali
• tempi: possibilità di svolgere l’asl durante la sospensione delle attività didattiche
• stanziamento di 100 milioni di euro annui per lo sviluppo delle attività di asl
I.1 ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO E PATRIMONIO CULTURALE
Direzione Generale Educazione e Ricerca - Servizio I Ufficio Studi
obbligatorietà
durata
coinvolgimento
tempi
fondi
Cosa cambia con la legge 107/2015
Per ospitare gli studenti i luoghi della cultura devono possedere:
✓ capacità strutturali (spazi adeguati per l’esercizio delle attività previste,superamento di barriere architettoniche in caso di presenza di studenti condisabilità)
✓ capacità tecnologiche (strumentazioni adeguate per lo svolgimento delle attivitàpreviste in regola con le norme vigenti in materia di verifica e collaudo tecnico)
✓ capacità organizzative (adeguate risorse professionali per la realizzazione delleattività)
I.1 ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO E PATRIMONIO CULTURALE
Direzione Generale Educazione e Ricerca - Servizio I Ufficio Studi
Finalità dell’alternanza scuola-lavoro (D.Lgs. 77/2005, art. 2)
I.1 ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO E PATRIMONIO CULTURALE
Direzione Generale Educazione e Ricerca - Servizio I Ufficio Studi
Attuare modalità di apprendimento
flessibili
Arricchire la formazione
Favorire l’orientamento dei
giovani
Realizzare organici collegamenti delle
istituzioni scolastiche col mondo del lavoro
e la società civile
Correlare offerta formativa a
sviluppo culturale economico del
territorio
L’alternanza scuola-lavoro: lavorare in rete, lavorare in partenariato
I.1 ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO E PATRIMONIO CULTURALE
Direzione Generale Educazione e Ricerca - Servizio I Ufficio Studi
Il coinvolgimento di più soggetti e/o losviluppo pluriennale del progetto di asl,facilita la predisposizione di percorsiarticolati sostenibili ed efficaci
I percorsi di asl si costruiscono sulla base di convenzioni tra scuole (o reti di scuole),enti ospitanti ed altri soggetti funzionali all’iter formativo
orientamento nei luoghi della
cultura
formazione specifica a scuola e nei luoghi della
cultura
tirocinio/attività pratiche nei luoghi della
cultura
I.1 ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO E PATRIMONIO CULTURALE
Direzione Generale Educazione e Ricerca - Servizio I Ufficio Studi
ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
FASI
CO
MP
ETEN
ZE C
HIA
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L’A
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DIM
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PER
MA
NEN
TEComunicazione nella
madrelingua
Comunicazione in lingue straniere
Competenza matematica e competenze base in campo
scientifico e tecnologico
Competenza digitale
Imparare ad imparare
Competenze sociali e civiche
Senso di iniziativa e di imprenditorialità
Consapevolezza ed espressione culturali
Raccomandazione 2006/962 CE del 18.12.2006
LE 8
CO
MP
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HIA
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LA
C
ITTA
DIN
AN
ZA
Imparare ad imparare
Progettare
comunicare
Collaborare e partecipare
Agire in modo autonomo e responsabile
Risolvere problemi
Individuare collegamenti e relazioni
Acquisire e interpretare l’informazione
D.M. 22.08.2007 e D.M. 9 27.01.2010 Regolamento sul nuovo obbligo di istruzione e certificazione competenze
I.2 PROGETTARE CO-PROGETTARE UN PERCORSO DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
Nella convenzione occorre far riferimento a:
• Studenti coinvolti
• Attività previste
• Durata del percorso formativo
• Indicazione dei referenti del progetto
• Modalità acquisizione per la valutazione
• Eventuali risorse economiche necessarie
• Formazione in materia di prevenzione e protezione
Alla convenzione si devono allegare:
• Progetto formativo
• Patto formativo dello studente
• Documento di valutazione dei rischi
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• Titolo progetto
• Attori
• Destinatari
• Gruppo di lavoro
• Obiettivi
• Durata
• Fasi di lavoro
I.2 PROGETTARE CO-PROGETTARE UN PERCORSO DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
• Ambiti-aree disciplinari
• Metodi e strumenti
• Produzione
• Documentazione
• Verifica valutazione
• Presentazione
• Costi
Il progetto è frutto di un lavoro di squadra tra docenti e referenti delle strutture ospitanti parola chiave: co-progettazione
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I.2 PROGETTARE CO-PROGETTARE UN PERCORSO DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
Direzione Generale Educazione e Ricerca - Servizio I Ufficio Studi
Tutor esterno(referente che la struttura ospitante deve garantire a titolo gratuito alla scuola)
Partecipa alla costruzione del percorso asl nelle fasi di progettazione, programmazione, attuazione, valutazione
I.2 PROGETTARE CO-PROGETTARE UN PERCORSO DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
Direzione Generale Educazione e Ricerca - Servizio I Ufficio Studi
Tutor esterno
obiettivi
•Favorire orientamenti e interessi di studenti verso professioni del patrimonio culturale
•Valorizzare forme di comunicazione interattive e approcci critici per favorire la presa di coscienza del patrimonio come veicolo di appartenenza, dialogo conoscenza
obiettivi
•Proporre uno sguardo ‘altro’ sulle collezioni e una nuova modalità di narrazione del patrimonio
• Incrementare forme di partecipazione e di cittadinanza attiva
obiettivi
•Concludere l’esperienza con una valutazione congiunta dell’attività svolta
•Recepire le valutazioni degli studenti
I.2 PROGETTARE CO-PROGETTARE UN PERCORSO DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
Direzione Generale Educazione e Ricerca - Servizio I Ufficio Studi
Altre risorse interne (tutto il personale della struttura ospitante può essere coinvolto nello sviluppo di attività di asl)
Indipendentemente dall’ambito didattico-educativo, ognuno potrà utilmente intervenire nell’intero percorso o nel segmento espressamente correlato con i processi lavorativi del proprio ruolo professionale
I.2 PROGETTARE CO-PROGETTARE UN PERCORSO DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
Direzione Generale Educazione e Ricerca - Servizio I Ufficio Studi
Esperti esterni Con fondi strutturalmente messi a disposizione per l’asl, le scuole possono coinvolgere esperti formatori da affiancare al tutor esterno
Gli esperti formatori possono essere utilizzati per trattazioni specifiche o approfondimenti, tanto nella fase di tirocinio, quanto in quelle di orientamento e formazione
I.2 PROGETTARE CO-PROGETTARE UN PERCORSO DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
Direzione Generale Educazione e Ricerca - Servizio I Ufficio Studi
…e tirocinanti(in corso di ratifica convenzioni tra MiBACT, Università e Scuole di Specializzazione in beni storico-artistici)
una risorsa ulteriore per i percorsi di alternanza scuola-lavoro è rappresentata dai tirocinanti universitari, in particolare delle scuole di specializzazione nei settori del patrimonio culturale
elementi favorevoli:
- durata del tirocinio - percorsi di studio già maturati- minore distanza generazionale (che avvicina a forme di peer education)
I.3 STRUMENTI PER UNA PROGETTAZIONE DI SISTEMA
Direzione Generale Educazione e Ricerca - Servizio I Ufficio Studi
cornice di riferimento per una progettazione di sistema nazionali
locali
utili contenitori per sviluppare nuove
progettualità e modelli per la costruzione di alleanze tra i soggetti coinvolti nella asl
Protocolli di intesa
Protocolli d’intesa siglati dal MIUR tra 2014 e 2016 per l’ASL nel settore dei beni culturali
✓ MIUR - Associazione Dimore Storiche italiane✓ MIUR - Associazione Italia Nostra ✓ MIUR - USR Piemonte - Soprintendenza Archivistica del
Piemonte della Valle d’Aosta, l’Istituto Piemontese per la storia della resistenza e della società contemporanea ‘Giorgio Agosti’ e la Rete degli Archivi della scuola
✓ MIUR - USR per il Piemonte - Consorzio di Valorizzazione Culturale ‘La Venaria Reale’ - Fondazione per la scuola della Compagnia di San Paolo
✓ MIUR - Sistema museale della Toscana ✓ MIUR - Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di
Pompei, Ercolano e Stabia✓ MIUR - Ufficio scolastico regionale del Lazio e ‘Sapienza’
Università di Roma✓ MIUR - Ufficio Scolastico Regionale del Veneto, Regione del
Veneto, Unioncamere del Veneto e Parti Sociali
I.3 STRUMENTI PER UNA PROGETTAZIONE DI SISTEMA
Direzione Generale Educazione e Ricerca - Servizio I Ufficio Studi
II.1 PER UNA RICOGNIZIONE DEI PROGETTI DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO A.S. 2015-16
Ricognizione attività svolte a.s.2015-16
Dati raccolti tramite la rete dei Servizi Educativi MiBACT e con il contributo
della Commissione Educazione e Mediazione di ICOM Italia
Raccogliere dati di quanto attuato,
modalità, ricadute
Favorire condivisione
informazioni e idee da usare in
contesto di rete
Direzione Generale Educazione e Ricerca - Servizio I Ufficio Studi
II.2 I PROGETTI NAZIONALI E DI RETE
Progetti
nazionali
Italia nostra* Fai* Napoli 99*
locali e regionali
Dietro le quinte (MAB
Piemonte)
Più alternanza per tutti (UnindustriaBologna/CINECA)
*partendo da programmi di durata pluridecennale, fondati sull’attivo coinvolgimento degli studenti in attività di conoscenza evalorizzazione del patrimonio, hanno utilizzato gli strumenti dell’alternanza per implementare i progetti già presenti in differenticontesti territoriali
II.3 SEGNALI DI CRITICITÀ…MA ANCHE DI OPPORTUNITÀ
criticitàAumento carico lavoro per personale coinvolto, in particolare per i tutor ‘aziendali’
Difficoltà nella programmazione oraria delle attività di tirocinio
Difficoltà nella gestione degli studenti, soprattutto laddove è coinvolto l’intero gruppo di classe
Costi di gestione delle attività in alternanza
opportunitàRicerca linguaggi diversi e nuove modalità di comunicazione
Orientamento giovani, valorizzazione vocazioni individuali, sviluppo attitudini relazionali, crescita personale, ricadute positive nello studio
Rafforzamento consapevolezza ruolo individuale per la conservazione e lo sviluppo dell’identità culturale
Maturazione di un senso di cittadinanza attiva e consapevole
Direzione Generale Educazione e Ricerca - Servizio I Ufficio Studi
II.4 L’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO: QUANTO DOVE E CHI
0
10
20
30
40
50
60
Distribuzione per regioni dei progetti asl (a.s. 2015-26)
II.4 L’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO: QUANTO DOVE E CHI
Distribuzione per regioni dei progetti asl (a.s. 2015-26)
0 10 20 30 40 50 60 70
V A L O R I Z Z A Z I O N E E F R U I Z I O N E D E L …
T U T E L A
T R A S V E R S A L E
R I C E R C A S T O R I C A S U L T E R R I T O R I O
P R O F E S S I O N I M U S E A L I
P A L E O G R A F I A
P A E S A G G I O
N O N S P E C I F I C A T O
M U S E O L O G I A E M U S E O G R A F I A
L I B R I E L E T T U R A
I N T E R C U L T U R A
G R A F I C A , F O T O G R A F I A E M U L T I M E D I A
E C O N O M I A S U I B E N I C U L T U R A L I
D I D A T T I C A
C O N S E R V A Z I O N E E R E S T A U R O
C O M U N I C A Z I O N E E P R O M O Z I O N E
C A T A L O G A Z I O N E
B I B L I O T E C O N O M I A
A R T E C O N T E M P O R A N E A
A R T E
A R C H I V I S T I C A
A R C H I T E T T U R A
A R C H E O L O G I A
A C C O G L I E N Z A
Area tematica principale progetti asl (a.s. 2015-16)
II.4 L’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO: QUANTO DOVE E CHI
Distribuzione per regioni dei progetti asl (a.s. 2015-26)Tipologie delle scuole coinvolte nei progetti asl (a.s. 2015-16)
69%
27%
3% 1%
Licei
Istituti d'Istruzione Superiore
Istituti Tecnici
Istituti Professionali
II.4 L’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO: QUANTO DOVE E CHI
Tipologie sedi svolgimento progetti asl (a.s. 2015-16)
RISORSE UTILI
Il documento completo del ‘Portolano’ è disponibile ai seguenti link
➢ http://dger.beniculturali.it/index.php?it/64/educazione
➢ http://www.sed.beniculturali.it/index.php?it/428/alternanza-scuola-lavoro
Sito MIUR dedicato all’alternanza scuola-lavoro
➢ http://www.istruzione.it/alternanza/index.shtml
Direzione Generale Educazione e Ricerca - Servizio I Ufficio Studi
Principali riferimenti normativi
➢ http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2015/07/15/15G00122/sg (L.107/2015)
➢ https://archivio.pubblica.istruzione.it/normativa/2005/dlgs77_05.shtml (D.Lgs. 77/2005)
Le linee guida del MIUR sull’ASL
➢ http://www.istruzione.it/allegati/2015/guidaASLinterattiva.pdf
Convenzioni MiBACT, Università e Scuole di specializzazione
➢ http://dger.beniculturali.it/index.php?it/104/convenzioni-accordi-protocolli-dintesa
La Direzione Generale Educazione e Ricerca, istituita in seguito alla riorganizzazionedel MiBACT del 2014, coordina, elabora e valuta i programmi di educazione,formazione e ricerca nei campi di pertinenza del Ministero.
Questo ‘Portolano’ inaugura un progetto editoriale dedicato ad approfondire temi efornire strumenti di lavoro a quanti, in diversi contesti, si occupano di formazione e dieducazione al patrimonio culturale.
Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Direzione Generale Educazione e Ricerca Servizio I – Ufficio Studi
©Copyright 2016
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