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Il commercio equo e le comunità locali
GPP e commercio equo e solidale:il contesto
1992: Summit della Terra a Rio. Gli Stati si impegnano nell’Agenda21
programma d’azione per il XXI secolo a favore dello sviluppo sostenibile si definisce il ruolo essenziale che le comunità locali devono svolgere
1994: Ia Conferenza Europea sulle Città Sostenibili la Carta di Aalborg (Danimarca), costituisce il primo passo per l’attuazione dell’Agenda 21 Locale a livello europeo
1999: nasce Coordinamento Agende 21 Locali Italiane
GPP e commercio equo e solidale:il contesto
2002: Il Consiglio e il Parlamento Europeo adottano il Sesto Programma Comunitario di azione in materia di ambiente programma d’azione per il XXI secolo a favore dello sviluppo sostenibile
promuove il processo di integrazione delle considerazioni ambientali in tutte le politiche ed azioni comunitarie (GPP) sottolinea il ruolo fondamentale delle P.A. nell’azione di sensibilizzazione delle imprese e dei cittadini a favore di modelli di produzione e consumo sostenibili
2004: Conferenza Aalborg+10i governi locali si impegnano a migliorare la qualità della vita locale senza minacciare quella delle persone in altre parti del mondo e delle future generazioni. “…promuovere attivamente una produzione e un consumo sostenibili, con particolare riferimento a prodotti certificati del commercio equo e solidale”
Inizialmente le comunità locali si impegnano per uno sviluppo sostenibile
Successivamente i governi locali si impegnano a promuovere il consumo e la produzione di prodotti sostenibili dal punto di vista ambientale e sociale
Alcune Pubbliche Amministrazioni iniziano ad impegnarsi per lo sviluppo del commercio equo e solidale
Dal Green Public Procuremental Social Public Procurement
Le Pubbliche Amministrazioni:il ruolo
ConsumatoriPubbliche Amministrazioni
Ogni anno le amministrazioni pubbliche investono 1.500 miliardi di euro in beni e servizi,
pari al 16% del Pil europeo.
AlessandriaCuneoOvadaBellinzago NovareseNichelinoCarmagnolaTorino PolitecnicoSettimo TorineseTorino
Sesto S. GiovanniVareseS. GiulianoS. DonatoGorgonzolaOperaMilanoBresciaVillasantaMantovaGhisalbaAgrate BrianzaCormanoDalmine
RoveretoBolzanoBressanonePergineTrento
Udine
RovigoDuevilleCastelfrancoVittorio Veneto
PiacenzaFerraraCastelvetro PiacentinoNonantolaForlìRiminiModenaCesena
AnconaPesaro Urbino
MarscianoFoligno
CalenzanoFirenzeLivornoPoggibonsiPontederaCollesalvettiPontassive
RomaFiumicino
Presenza di prodotti equosolidali nelle Pubbliche Amministrazioni
Serra RiccòGenova
Bari
Scuole
Comuni
Università
Mense
Biblioteche
Prefetture
Province
Unità Sanitarie Locali
Presenza di prodotti equosolidali nelle Pubbliche Amministrazioni
Alcuni dati sul commercio equo e solidale
L’Unione Europea è in assoluto il più grande mercato per i prodotti equosolidali, raggiungendo la quota del 60-70% delle vendite mondiali.
Dal 2000 il mercato dei prodotti equosolidali è cresciuto del 20% ogni anno, per un controvalore di 660 milioni di euro.
La campagna “Città equosolidali”:gli obiettivi
La campagna propone alle Pubbliche Amministrazioni:
sensibilizzare ed informare i propri dipendenti ed i cittadini al Commercio Equo e Solidale
inserire nei propri consumi (distributori automatici, bar, ecc.) e nei sevizi gestiti (mense, rinfreschi pubblici) prodotti del Commercio Equo e Solidale
CITTA’
RETE
MONDO
SVILUPPOSOSTENIBILE
Le comunità locali sono destinatarie e protagoniste della campagna
L’unione non è solidarietà o elemosina, ma garanzia di giustizia e parità
La globalizzazione non dev’essere contrastata ma governata come strumento di promozione
La costruzione di un mondo migliore si basa sulla responsabilità collettiva
Il logo della Campagna
I promotori della campagna
Fairtrade Transfair ItaliaAgenda 21
Coordinamento Nazionale Enti Locali per la Pace ed i Diritti Umani
Agices
Patrocinio: Regione Umbria, Provincia di Firenze, Comune di Roma, Provincia di Milano
Banca EticaLegambiente
Gli aderenti alla campagna
Ctm - Altromercato
Commercio Alternativo
Associazione Botteghe del Mondo
Com’è strutturata la campagna?
Comitato di gestione è costituito da 2 rappresentanti degli enti promotori
ed aderenti ha il compito di gestire la campagna
Comitato tecnico è costituito da 2 rappresentanti degli enti promotori ha il compito di decidere quali enti possano divenire
equi e solidali
Come poter diventare una città equosolidale?
1. Approvare una mozione di indirizzo sul commercio equo e solidale
L’adesione dell’Ente locale viene sancita da una Mozione di indirizzo, approvata dal Consiglio Comunale, Provinciale o Regionale, con cui l’Amministrazione si impegna a:
inserire nei propri consumi i prodotti del Commercio Equo e Solidale (ad esempio, utilizzo di caffè e bevande equo-solidali nei distributori automatici, zucchero e snack equi, ecc.)
introdurre i prodotti equo-solidali nelle mense scolastiche, del personale e in altri luoghi della ristorazione collettiva gestiti dall’ente locale
sensibilizzare il proprio personale e i cittadini sul Commercio Equo e Solidale
realizzare iniziative formative nella realtà in cui i prodotti vengono inseriti (in particolare nelle scuole)
Come poter diventare una città equosolidale?
2. Compilare la scheda di adesione
Richiederla alla segreteria della campagna o scaricarla
direttamente dal sito www.cittaequosolidali.it
3. Sottoscrivere la quota di adesione alla campagna
Descrizione Ente locale Quota di adesione
Comuni fino a 5.000 abitanti 250 euro
Comuni da 5.000 a 25.000 abitanti 500 euro
Comuni da 25.000 a 100.000 abitanti 750 euro
Comuni da 100.000 in su 1.250 euro
Provincia 2.000 euro
Regione 5.000 euro
Come poter diventare una città equosolidale?
4. Realizzare iniziative informative
Informazione: informare i cittadini sui temi del commercio equo e dello sviluppo sociale ed ambientale sostenibile non è un optional ma una delle condizioni per diventare “città equosolidale”.
Sensibilizzazione: bisogna concretizzare questo impegno: l’incontro pubblico, l’ospitabilità di un produttore del Sud del mondo, il sostegno ad un progetto concreto di gemellaggio con un’organizzazione in Asia, America Latina o Africa, la pubblicazione di articoli all’interno del periodico comunale, ecc.
Dove: nei distributori automatici, nelle mense, nei rinfreschi, ecc.
Come: bandi di gara relativi alle forniture alimentari, prevedendo l’inserimento di capitolati per l’utilizzazione di prodotti del CEeS oppure rivolgendosi direttamente (ad es. nel caso dei rinfreschi) a fornitori dei prodotti del CEeS
5. Inserire i prodotti equi
Come poter diventare una città equosolidale?
6. Inviare
la scheda di adesione compilata
copia del versamento effettuato per il pagamento della quota di adesione
copia della mozione approvata
ogni documento che possa provare che le azioni indicate nei punti 3 e 4 sono state realizzate (ad es. copia del bando di gara per la ristorazione collettiva, brochure informative elaborate sul commercio equo e solidale, ecc.)
Come poter diventare una città equosolidale?
Enti già equosolidali REGIONE LIGURIA
Comune di Roma Comune di Concorezzo Comunne di Padova Comune di Foligno Comune di Modena Comune di Pozzallo Comune di Mezzago Comune di Appignano
del Tronto Comune di Follonica Comune di Gennazzano Comune di Firenze Comune di VII Torinese
Comune di Ferrara Comune di Sala
Bolognese Comune di Valdagno Comune di Finale Ligure Comune di Cremona Comune di Anzola
dell’Emilia
Provincia di Ferrara Provincia di Cremona Provincia di Milano
Enti già equosolidali
Comune di Roma
- progetto “Città dell’Altraeconomia”
- delibera di inserimento di uno spazio dedicato ai prodotti del
commercio equo e solidale nelle attività commerciali (mercati,
fiere, ecc.)
- banane e cioccolato del CEeS nelle scuole
- buffet equosolidali
Enti già equosolidali
Provincia di Ferrara
- seminario “Insieme si compra meglio”
- convegno “Condomini Sostenibili”
- buffet equosolidali
- attività formativa del personale
Enti già equosolidali
Comune di Concorezzo
- attività di divulgazione tramite periodico comunale
- incontri pubblici
- banchi vendita
- progetto “Concorezzo Bottega del Mondo”
- progetto intercultura nelle scuole
- mostre
Enti già equosolidali
Provincia di Cremona - buffet bio ed equo
- giornata del Risparmio Energetico
- convegno Energia Alternativa
- somministrazione bevande e snack equosolidali
Le comunità localicomunità locali di tutto il mondo soprattutto se uniteunite tra loro
possono dare un grandissimo contributo per una globalizzazioneglobalizzazione giusta per uno sviluppo sostenibilesviluppo sostenibile
Segreteria organizzativa“Campagna Città equosolidali”
c/o Fairtrade Transfair ItaliaPassaggio De Gasperi, 3
35131 - Padova
tel. 049.8750823 - fax 049.8750910
info@cittaequosolidali.itwww.cittaequosolidali.it
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